Nella puntata precedentette di A Tutto Real51ty…
Tette. -appare Megan sullo schermo-
Tette! -Lindsay-
E ancora
TETTE! -e infine Leanne con tanto di effetti speciali che sembrano stati montati amatorialmente-
Una puntata dedicata agli Harold di tutto il mondo, in quello che è diventato A Tette Reality! A fronte della maggioranza femminile tra i concorrenti rimasti ho organizzato una sfida apposita a base di saltelli, rimbalzi, botte e tette premute. E devo dire, queste ragazze non mi hanno deluso…E’ stato un massacro di fanservice.
Il ritorno inaspettato di Eva ha messo tutti in riga, anzi, a 90° gradi, come la schiena di Zeus quando lo ha schiacciato tra le sue tette e un paio di manubri da 51kg, o come il corpicino di Megan quando Shin se l’è montata sulla pogo stick portandosela fino all’inferno del peccato. C’è stato spazio anche per qualche chiarimento e un mezzo soffocamento subacqueo.
Anche Amber e Zanna si sono chiariti quando lo squalo è tornato finalmente a fare lo squalo e servire il suo padrone, e lei si è messa a piangere, e commuoversi, e bleah, passiamo oltre…
Il piatto forte (anche se il termine “piatto” qui è improprio) lo ha offerto lo scontro del secolo: Megan vs Leanne. E’ stato il duello definitettivo, la tenzone delle tettone, il combattimento dello sballonzolamento, ed è finita…che ha vinto Rose per i Delfini. E con lei tutti noi spettatori ad aver visto questi due pesi massimi del reggiseno massacrarsi come due trichechi per il dominio del territorio. Nulla di fatto per i Granchi quindi, che anche stavolta avrebbero meritato la vittoria ma invece si sono arenati alla cerimonia.
La cerimonia, parliamone. Tutto sembrava far credere nell’eliminazione di James: essere l’unico senzatette in una squadra di sole femmine, l’aver fatto il doppiogioco per Zeus, l’essersi fatto rinchiudere in un baule da un gatto, e il fatto che Kimberly piuttosto che votare Megan s’impiccherebbe. Chi non ci credeva fino in fondo era la sua amica Soleil, che presa dalla paranoia ha usato il Chris Nero, indovinate su quale concorrente? JAMES. Robe dell’altro mondo, forse è vero che è anni luce distante dal resto dell’umanità. Dunque, sia James che Park sono stati eliminati alla velocità della luce, ahahah. Bisogna ammettere però che ha avuto il volo più soffice e invidiato di sempre sul Razzo della Vergogna…
Per gli ultimi 8 in gara, è tempo di emergere dalla polvere, e ora che il Chris Nero è andato sprecato, si è aperta la stagione di caccia al Chris d’Oro! Neppure io so che fine abbia fatto, né mi importa.
Chi lo troverà saprà come usarlo oppure il fulmine cadrà due volte sullo stesso albero?
Kimberly perdonerà Soleil per aver sprecato così la loro immunità, e averle rovinato tutta la trama che aveva tessuto attorno ad essa?
E soprattutto arriverò alla dodicesima puntata con almeno un concorrente maschio in gara o sarà il trionfo del femminismo più becero in un reality dai tempi di Hell’s Kitchen 11? Io scommetterei sulla seconda. E voi? Fate girare la roulette e puntate sul vostro cavallo o puledra preferita qui su…
A TUTTO REAL51TY AREAREA 51!
(MERGE ediction)
Parte la sigla (https://www.youtube.com/watch?v=5t7cRGcMO8Y). In grafica da Atari 2600 si vede un aereo volare lungo il percorso tratteggiato sulla mappa fino al Triangolo delle Bermuda dove viene abbattuto da un razzo. Da esso scendono 16 puntini col paracadute che vengono eliminati della metà…Con Chris Mc Lean che si sta divertendo come un matto alla console appartenuta in precedenza a Grenda.
Amber domina le onde con sicurezza evitando uno dopo l’altro i rottami che precipitano dal cielo mentre fa sci d’acqua finchè Zanna non va in immersione per conto suo trascinandola con sé e mandandola a scontrarsi con Rosemary intenta a raccogliere e riciclare i rifiuti sottomarini con le due che provano a baciarsi ma finiscono risucchiate dentro al rottame di una rossa lavatrice!
Cambio di inquadratura su Soleil, che sta scalando le Cascate del Dolore reggendo la cordata composta da Kimberly e da un gigantesco Chris Nero, quando appare dalla cima della cascata l’onnipotente Zeus che scaglia un fulmine gigante di cartapesta su di loro facendole precipitare, salvo poi precipitare a sua volta aggredito da un gatto alle spalle, in un lago di meduse tanto per cambiare.
Shin fa partire il treno-proiettile che si fa tutto il percorso di minigolf attraversando imperterrito qualsiasi ostacolo e annesso dolore fino a terminare la propria corsa nel vulcano (quello vero) con una gigantesca esplosione.
Paula sta facendo pratica yoga con tutti i suoi 44 gattini in equilibrio su di lei quando arriva il quaranticinquesimo che li fa cadere tutti, Megan la maga con indosso la giacca di Lester a mo’ di mantello si mette un altro Chris Nero nella manica…e come per miracolo dalle sue tette emerge il Chris d’Oro!
Alla cerimonia davanti al falò infine Kimberly e Soleil sembrano in procinto di baciarsi ma James precipita alla velocità della luce proprio in mezzo a loro!
*Prologo*
Kimberly: “Per tre giorni e per tre notti la bella Soleil non era riuscita a chiudere occhio pensando all’errore madornale che aveva commesso. Sprecare così il Chris Nero? Era come se i Greci avessero usato il Cavallo di Troia per uccidere Paride.” No, aspetta, ne ho una migliore. “Era come se gli Stati Uniti avessero usato la bomba atomica sull’isola di Sant’Elena per uccidere Napoleone una seconda volta!” Un po’ cruda come metafora ma rende il concetto. “James, di napoleonico, poteva avere soltanto la stazza, ma in ogni caso si trattava di un morto vivente. La sua sorte era già scritta (dalla sottoscritta) e doveva solo fare il suo corso, ma no! L’imprevedibilità della mente umana aveva portato la concorrente più razionale della stagione a perdere la testa, alimentata dalla paranoia degli dèi, e rovinare tutto con una singola sciagurata mossa.
Soleil aveva così privato sé stessa del prestigio e del potere immenso che la sorte le aveva conferito in dono direttamente ai suoi piedi, e questo accadeva alle soglie del tanto temuto scioglimento delle squadre.
Per farsi perdonare dalla propria coscienza, la fanciulla bella come il sole aveva trascorso le ultime notti a cercare e cercare l’altro idolo del potere, oggetto dei desideri suo e di altre sei assetate anime, tutti loro ignari di come la trama del destino si fosse già dipanata scegliendo chi sarebbe stato il prossimo chiamato alla grande prova di una scelta.”
No, no, non ci siamo. Tutta questa enfasi per ricapitolare cosa poi? “Soleil ha buttato via il Chris Nero su un concorrente già eliminato in partenza.” Punto. -apre e richiude il tablet nervosamente- Zero ispirazione anche oggi. Ecco cosa succede quando una scrittrice è costretta a cambiare i suoi piani in corso d’opera! E’ più frustrante di quando ho scritto una serie a dodici mani. Quello che veniva prima stravolgeva le trame e deragliava i personaggi, quella che veniva subito dopo, POI, doveva fare i salti mortali per mettere ordine dove era scritto il caos, e adesso è uguale: come faccio.
Pensa, pensa…Il Chris Nero non c’è più quindi ora siamo esposte ai voti degli altri! Anche con Megan dalla nostra saremmo comunque in inferiorità numerica prima di riuscire a eliminare quelli che voglio IO.
AAAAAH!
Come se scrivere un merge non fosse già complicato di suo. Ho sempre detestato questo momento nelle serie inventate, perché è un tutti contro tutti e a quel punto è difficile trovare un modo per giustificare di tenermi tutti quelli che mi servono…e che mi piacciono.
E a me Soleil piace…
Tanto…
Magari non come personaggio principale da scrivere come mi ero immaginata all’inizio, ma mi piace quell’aura da sorella maggiore che mi trasmette. Mi dà un senso di protezione del quale non sapevo di avere così disperato bisogno prima di venire qui. Cioè, a casa mia, nella penombra della mia stanzetta, non ne avevo bisogno perché c’ero soltanto io e…lo schermo.
A Gaumika…
A parte Megan, le altre ragazze sono tutte più coraggiose e fisicate di me.
Nelle sfide mi sono trovata sempre e solo abile a giocarle dietro le quinte, schermandomi dietro ai miei compagni di squadra.
Ho notato in generale che mi spavento facilmente di qualsiasi cosa possa farmi potenzialmente del male, ma ora che le squadre non ci sono più, chi mi proteggerà? Soleil?
In effetti lei mi fa da mangiare procurando il cibo ogni mattina, mi risistema i vestiti ordinati prima di dormire, e si ricorda perfino di puntarmi la sveglia visto che io non me lo ricordo mai. Sembra mia madre ma è una ragazza come me e quindi mi fa sentire a mio agio: è così che fa una sorella maggiore?
Per questo voglio tenermela il più possibile, anche se non ha il carisma o il potenziale per arrivare in finale, ormai mi sono affezionata all’idea di avere, insomma, una sorella a prendersi cura di me…
Yawn.
Sono esausta.
-a giudicare dalle occhiaie che si è fatta venire, quella rimasta tre giorni consecutivi senza dormire è stata lei-
Tutto questo scervellarmi su cosa scrivere mi ha sfiancata.
Meglio chiudere qui per stanotte, perfino Soleil si è addormentata presto ultimamente.
. . .
Amber: sveglia.
Sveglia.
Sveglia, pigrona!
Ora capisco perché i Granchi hanno fatto una brutta fine.
Kimberly: eh?
Amber: zero istinto di conservazione, dormire fino a tardi su un’isola deserta. Per fortuna ci siamo noi adesso.
Kimberly: ehh? I..in che senso?
Rose: vi abbiamo portato la colazione.
Paula: macedonia di frutti tropicali con tartare di un qualche tipo di pesce!
Kimberly: ah, grazie. (Il pesce si mangia anche con la frutta adesso, ma gli italiani non erano quelli contro la pizza all’ananas?)
Amber: mangiate in fretta, perché dopo dobbiamo tutte quante festeggiare come si deve.
Soleil: festeggiare cosa?
Amber: che siamo così tante al merge! Possiamo fare la storia come prima stagione con in finale solo ragazze. Dài che ci divertiamo. Serata ragazze, ma di mattino presto. -Kimberly e Soleil si scambiano uno sguardo di perplessità ma eventualmente acconsentono-
// Rose: il piano di Amber è quello di riformare un’alleanza tutta al femminile ora che non esistono più Granchi o Delfini a separarci. Tutte unite per eliminare Zeus, poi si vedrà. -scrolla le spalle- Così l’ha pensata lei. //
*Cascate una volta del Dolore*
Amber: ta-dah! Che ve ne pare?
Megan: ho un dejà vù di questo luogo.
Amber: tutte in acqua come mamma ci ha fatte! L’ultima a tuffarsi farà la penitenza.
Kimberly: cosa?
Amber: e pare la farà una di voi granchiette… -loro tre si sono già messe a mollo-
Soleil: vi spiacerebbe darci qualche spiegazione prima?
Amber: ah, niente guastafeste.
Rose: entrate in acqua, e vi accorgerete della differenza.
Soleil: ma se queste sono le solite cascate alle quali ci laviamo ogni giorno.
Rose: no, non più. Adesso entrate liberando corpo e mente, e ne sentirete il tepore alternato al picchettare delle gocce fredde che cadono dall’alto: una spa completamente offerta dalla natura.
Kimberly: a-a-a me veramente l’acqua sembra gelata come al solito.
Soleil: anche a me, dove sarebbe questo tepore?
Rose: è nel calore dei nostri corpi. Strofinandoli a vicenda possiamo ritemprarci col calore reciproco intanto che beneficiamo dei vapori della cascata, e poi si tratta solo di immaginare di essere in un centro benessere per sentirci in pace con il mondo intero.
Soleil: cioè dovremmo sentire tutto quello che dici solo immaginandolo?
Kimberly: è vero! La forza dell’immaginazione permette di sentire qualsiasi cosa: io la uso sempre quando scrivo. Arrivo così tanto a immedesimarmi che a volte mi sembra di sentire la pioggia che scorre sulla mia pelle anche se in realtà sono al coperto, la sabbia rovente sotto ai piedi pur trovandomi sul tappeto, le labbra umide dopo la scena di un bacio…
Rose: esattamente. Abbiamo riciclato da queste cascate l’esperienza di una spa al completo: da questa parte ci sono i fanghi, da quell’altra la schiuma dei saponi naturali, la doccia ghiacciata rigenerativa sta in fondo, e infine i pugni sono un ottimo massaggio alla schiena se li prendete per il verso giusto.
Megan: ho capito che Shin ha lasciato il segno anche su di voi.
Amber: a proposito di massaggi, non si era detto che l’ultima a unirsi a noi avrebbe fatto una penitenza? Eccoti qua, carina. Da ultima sarai la prima.
Megan: ehm, a fare cosa?
Amber: a fare da spugna per tutte! Hai tutti i requisiti. Sei gonfia, morbida e strizzabile. Squish-squish. Senti che roba, hai capito il samurai? Altro che ascetico. Io voglio un bello scrub alla schiena comunque. Cominciamo a insaponarti, vieni qui, cucciolina.
Megan: no, p-più piano, mgh..
Kimberly: ma dove siamo finite?
Megan: b-benvenuta in una qualsiasi sorgente termale giapponese. -Amber la spinge sott’acqua- Anf, s-sii delicata!
Amber: anche meno, bella, rilassati. Siamo qui solo per rilassarci un po’. -la ritira su in piedi- Non per fare dell’hentai. Ora facciamo uscire tutta la schiuma di fuori e, oooh, fai delle bolle enormi lì in mezzo! Mi prenoto ufficialmente come tua prima cliente. -si gira dandole le spalle- Dacci dentro.
Megan: …
// Rose: non so se questo è il modo giusto per creare fiducia e armonia tra noi ragazze o se Amber volesse solo divertirsi allargando un po’ il tiro, ma andiamo avanti. //
Amber: se non lo fa da sola, dovete costringerla voi altre: così funziona il gioco.
Paula: va bene. Mch mch mch. Qui. -solleva Megan da sotto le ascelle come una gattina- Su, fai la pasta. -le muove le braccia avanti e indietro-
Amber: ahi, che sono ‘ste manate?
Soleil: ma no, non è così che si fanno i massaggi alla schiena! Stiamo scherzando? Se vuoi usare bene tette del genere anzitutto devi assicurarti di partire dal basso verso l’alto fino a premere le scapole…
Kimberly: S-Soleil.
Soleil: poi ridiscendi perfettamente tutta la linea della schiena spremendo la spina dorsale tra le due rotondità, aiutandoti con la pressione delle mani…
Kimberly: gasp.
Soleil: e quando senti il brivido percorrerla tutta allora ti concentri sulle natiche del cliente con movimenti circolari che favoriscono la circolazione del sangue nei glutei.
-nessuno fiata tranne Kimberly che emette un mugolio di sollievo che la fa arrossire-
Maledizione.
// -si schiaffeggia ripetutamente la faccia nel silenzio del confessionale- //
Kimberlyyy…scusamiii…!
Kimberly: eh? Hai detto qualcosa?
Soleil: eh niente. (Come no, voglio morire.)
Paula: ho imparato una tecnica migliore, guardate! -preme Megan su e giù per la schiena di Amber strusciandocisi lei stessa allo stesso tempo-
Amber: oooh, ora si ragiona…Sento ondate di schiuma che si infrangono sulla mia schiena.
Megan: anf, splash, anf, splash!
Shin: non lascerò che il demone dello yuri mi distragga dalla meditazione. -getta l’occhio furtivo mentre se ne sta sul cucuzzolo della cascata a scrivere-
Gocce scorrono impetuose
Scavando spade nella pietra
Bagneranno le colline rimbombanti a fondovalle. -tira su il sangue dal naso-
Rose: ora tocca a me, ti sei rilassata abbastanza.
Amber: di già?
Rose: io il massaggio lo voglio da davanti. Paula?
Megan: n-non è ancora finita?
Rose: girala e mettimela di fronte, così.
-Megan si ritrova così stretta in mezzo a due-
Oh, è da tanto che non provavo una sensazione del genere.
Amber: aspetta un attimo, quanto ce le aveva grandi quell’Aura lì? Ehi!
Rose: uh uh, sto scherzando. Mi piace prenderti in giro. -l’altra risponde con un grugnito- L’hai detto tu che era solo un gioco, no? Comunque, Paula, so che per te non è un gioco al quale sei abituata quindi se ti senti a disagio lo posso fare con un’altra tranquillamente.
Paula: oh, beh, sai quanti giochi come questo ho visto fare alle mie gattine! -sottovoce- Tra di loro, eh. Quindi non mi scandalizzo.
Rose: e tu, Megan?
Megan: io c-cosa?
Rose: so che non sei abituata a dare il consenso ma te lo chiedo lo stesso. So che Amber ha un po’ esagerato con tutta questa storia.
Megan: già, però -arrossisce sudando tutta- mi sta piacendo in fondo. Con Shin e Lorraine non potrei mai fare una cosa così soft, ma non glielo dite.
Rose: promesso. Glielo dirai tu eventualmente. Adesso inspira piano, facciamolo tutte quante all’unisono, e mentre i nostri respiri diventano tutt’uno col vapore acqueo, strofiniamo lentamente, facciamo aprire i pori della pelle, e godiamoci la musica prodotta dai nostri corpi.
Amber: aaa non ce la faccio a restare a guardare! -spinge la bionda da parte- Scusa, eh, tanto a te non piace neanche.
Rose: Amber!
Amber: cosa? Non vuoi farlo con me?
Rose: certo che sì, ma… -sospira- Con calma.
Amber: ho sempre desiderato fare un sandwich.
-la telecamera si muove e appanna improvvisamente-
Megan: auff.
Squish, squish.
Amber: allora, come sono le sue tette premute?
Rose: oh, wow, sono qualcosa di indescrivibile.
Amber: te l’ho detto! Ti va di farci lo shampoo a vicenda? -arrossisce- E magari baciarci mentre continuiamo? (Megan) Tu sta’ buona e pensa solo a fare la spugna. -limonano ricoperte di schiuma-
-la telecamera si sposta del tutto cominciando a fare su e giù mostrando le palle del gatto-
Zeus: stupido felino, proprio sul più bello dovevi farti la toilette!? Ah, non importa. Ho visto abbastanza. Devo escogitare qualcosa o qui ci rimango fottuto da questa gangbang in salsa yuri. Aver infiltrato Paula non basta. Vediamo se trovo qualcosa di utile sulla pagina dei Greenshaymins a proposito della nostra rockstar, ancora non ho mai provato a cercare…Biografia. Ah, però. Che bella fedina penale.
Violazione di proprietà privata. Distruzione di macchine aziendali. Atti osceni in luogo pubblico. Ne hanno fatto di bordello. Vediamo i singoli componenti. Uhm, sembra una pagina gestita da poppanti: il classico sito aggiornato solo dai fans. C’è anche una fandom, quindi, Rosmarina è davvero tanto famosa. C’è un forum attivo!? Subito iscritto.
Quanti bimbiminchia, sarà un flame facilissimo.
Un attimo che mi concentro.
-digita il suo primo post-
“Ciao a tutti, genga. Ma avete visto Rose in TV? Se la sta facendo con quell’Amber, no, che storia, preferivo la shiptease con Aura! XDXDXD”
Risposta.
“Ma quale shiptease? Aura x Rose 4EVER!”
Risposta.
“Ma che fan sei, sei un troll! Lo sanno tutti che si sono rimesse assieme dall’anno scorso dopo che Aura ha divorziato. E’ per questo che la band è entrata in crisi.”
“Aura fa schifo, W la Ambrose!”
“Aura non si tocca! Rose=t***a.”
“Tuamamma è t***a.”
“E tu puzzi di pesce marcio come Amber.”
“Comunque l’album migliore dei Greenshaymins sarà sempre e solo il primo, resto merda.”
“Ok, boomer.”
Jackpot.
-intanto la situazione alle terme è degenerata del tutto: Amber si è messa sopra Rose strusciandosi con tutta la sua pelle striata dalle abbronzature su quella candida e immacolata della rockettara, mentre è Paula adesso a godersi la penitenza di Megan in solitaria-
Paula: ho sempre desiderato essere lavata a secco come faccio coi miei gatti, aaah. -Megan si strizza le tette inzuppate rovesciandole la schiuma dalla testa ai piedi- Usa pure la spazzolina.
Kimberly: S-S-Soleil, faremmo meglio ad andarcene, no?
Soleil: aspetta! Sei sicura? Quest’alleanza ci potrebbe servire, non l’hai detto tu?
Kimberly: s-s-sì, confermo, ma sto morendo di imbarazzo oltre che di freddo.
Soleil: pensalo come se stessimo facendo un bagno tra amiche e basta.
Kimberly: ecco, appunto, non l’ho mai fatto perché non ne ho mai avute.
Soleil: beh, una c’è adesso.
Kimberly: è vero, ma mi sembra ancora tutto un sogno. -si rannicchia tutta tremando per il freddo-
Soleil: ogni tanto i sogni si possono avverare. -le si avvicina- Non sei nemmeno mai stata a un centro benessere, giusto?
Kimberly: corretto, brr.
Soleil: non avere paura, ci sono qua io. Rilassati.
Kimberly: che…che vuoi fare?
Soleil: solo lavarti la schiena, come si fa in una vera spa.
Kimberly: come fai di solito?
Soleil: -le rovescia il secchio d’acqua addosso-
Kimberly: brr rrrr rrr! E’ davvero gelata.
Soleil: non per molto. Dimmi cosa senti.
Plik.
Plok.
Kimberly: la pioggia?
,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’’’’,’,’,’,’,’,’’,’,’’,’,’,’
Soleil: altro che pioggia, è un acquazzone tropicale!
Amber: sai che novità. -continua a limonare incurante-
Chris: DIN DON: IL MERGE CHIAMA, QUESTA E’ UNA CHIAMATA DI E-MERGE-NZA. AHAHAHAHAH! SONO UNA SAGOMA.
Amber: il ciclone Mc Lean, quello sì che mi disturba più della grandine.
// Confessionale //
Soleil: in merito a quello che è successo, che ho detto, che ho fatto…No comment. -si copre il volto con le mani- Ho messo Kim a disagio.
Kimberly: io sono molto confusa adesso, posso ancora dire che Soleil mi piace come…sorella?
Tette. -appare Megan sullo schermo-
Tette! -Lindsay-
E ancora
TETTE! -e infine Leanne con tanto di effetti speciali che sembrano stati montati amatorialmente-
Una puntata dedicata agli Harold di tutto il mondo, in quello che è diventato A Tette Reality! A fronte della maggioranza femminile tra i concorrenti rimasti ho organizzato una sfida apposita a base di saltelli, rimbalzi, botte e tette premute. E devo dire, queste ragazze non mi hanno deluso…E’ stato un massacro di fanservice.
Il ritorno inaspettato di Eva ha messo tutti in riga, anzi, a 90° gradi, come la schiena di Zeus quando lo ha schiacciato tra le sue tette e un paio di manubri da 51kg, o come il corpicino di Megan quando Shin se l’è montata sulla pogo stick portandosela fino all’inferno del peccato. C’è stato spazio anche per qualche chiarimento e un mezzo soffocamento subacqueo.
Anche Amber e Zanna si sono chiariti quando lo squalo è tornato finalmente a fare lo squalo e servire il suo padrone, e lei si è messa a piangere, e commuoversi, e bleah, passiamo oltre…
Il piatto forte (anche se il termine “piatto” qui è improprio) lo ha offerto lo scontro del secolo: Megan vs Leanne. E’ stato il duello definitettivo, la tenzone delle tettone, il combattimento dello sballonzolamento, ed è finita…che ha vinto Rose per i Delfini. E con lei tutti noi spettatori ad aver visto questi due pesi massimi del reggiseno massacrarsi come due trichechi per il dominio del territorio. Nulla di fatto per i Granchi quindi, che anche stavolta avrebbero meritato la vittoria ma invece si sono arenati alla cerimonia.
La cerimonia, parliamone. Tutto sembrava far credere nell’eliminazione di James: essere l’unico senzatette in una squadra di sole femmine, l’aver fatto il doppiogioco per Zeus, l’essersi fatto rinchiudere in un baule da un gatto, e il fatto che Kimberly piuttosto che votare Megan s’impiccherebbe. Chi non ci credeva fino in fondo era la sua amica Soleil, che presa dalla paranoia ha usato il Chris Nero, indovinate su quale concorrente? JAMES. Robe dell’altro mondo, forse è vero che è anni luce distante dal resto dell’umanità. Dunque, sia James che Park sono stati eliminati alla velocità della luce, ahahah. Bisogna ammettere però che ha avuto il volo più soffice e invidiato di sempre sul Razzo della Vergogna…
Per gli ultimi 8 in gara, è tempo di emergere dalla polvere, e ora che il Chris Nero è andato sprecato, si è aperta la stagione di caccia al Chris d’Oro! Neppure io so che fine abbia fatto, né mi importa.
Chi lo troverà saprà come usarlo oppure il fulmine cadrà due volte sullo stesso albero?
Kimberly perdonerà Soleil per aver sprecato così la loro immunità, e averle rovinato tutta la trama che aveva tessuto attorno ad essa?
E soprattutto arriverò alla dodicesima puntata con almeno un concorrente maschio in gara o sarà il trionfo del femminismo più becero in un reality dai tempi di Hell’s Kitchen 11? Io scommetterei sulla seconda. E voi? Fate girare la roulette e puntate sul vostro cavallo o puledra preferita qui su…
A TUTTO REAL51TY AREAREA 51!
(MERGE ediction)
Parte la sigla (https://www.youtube.com/watch?v=5t7cRGcMO8Y). In grafica da Atari 2600 si vede un aereo volare lungo il percorso tratteggiato sulla mappa fino al Triangolo delle Bermuda dove viene abbattuto da un razzo. Da esso scendono 16 puntini col paracadute che vengono eliminati della metà…Con Chris Mc Lean che si sta divertendo come un matto alla console appartenuta in precedenza a Grenda.
Amber domina le onde con sicurezza evitando uno dopo l’altro i rottami che precipitano dal cielo mentre fa sci d’acqua finchè Zanna non va in immersione per conto suo trascinandola con sé e mandandola a scontrarsi con Rosemary intenta a raccogliere e riciclare i rifiuti sottomarini con le due che provano a baciarsi ma finiscono risucchiate dentro al rottame di una rossa lavatrice!
Cambio di inquadratura su Soleil, che sta scalando le Cascate del Dolore reggendo la cordata composta da Kimberly e da un gigantesco Chris Nero, quando appare dalla cima della cascata l’onnipotente Zeus che scaglia un fulmine gigante di cartapesta su di loro facendole precipitare, salvo poi precipitare a sua volta aggredito da un gatto alle spalle, in un lago di meduse tanto per cambiare.
Shin fa partire il treno-proiettile che si fa tutto il percorso di minigolf attraversando imperterrito qualsiasi ostacolo e annesso dolore fino a terminare la propria corsa nel vulcano (quello vero) con una gigantesca esplosione.
Paula sta facendo pratica yoga con tutti i suoi 44 gattini in equilibrio su di lei quando arriva il quaranticinquesimo che li fa cadere tutti, Megan la maga con indosso la giacca di Lester a mo’ di mantello si mette un altro Chris Nero nella manica…e come per miracolo dalle sue tette emerge il Chris d’Oro!
Alla cerimonia davanti al falò infine Kimberly e Soleil sembrano in procinto di baciarsi ma James precipita alla velocità della luce proprio in mezzo a loro!
*Prologo*
Kimberly: “Per tre giorni e per tre notti la bella Soleil non era riuscita a chiudere occhio pensando all’errore madornale che aveva commesso. Sprecare così il Chris Nero? Era come se i Greci avessero usato il Cavallo di Troia per uccidere Paride.” No, aspetta, ne ho una migliore. “Era come se gli Stati Uniti avessero usato la bomba atomica sull’isola di Sant’Elena per uccidere Napoleone una seconda volta!” Un po’ cruda come metafora ma rende il concetto. “James, di napoleonico, poteva avere soltanto la stazza, ma in ogni caso si trattava di un morto vivente. La sua sorte era già scritta (dalla sottoscritta) e doveva solo fare il suo corso, ma no! L’imprevedibilità della mente umana aveva portato la concorrente più razionale della stagione a perdere la testa, alimentata dalla paranoia degli dèi, e rovinare tutto con una singola sciagurata mossa.
Soleil aveva così privato sé stessa del prestigio e del potere immenso che la sorte le aveva conferito in dono direttamente ai suoi piedi, e questo accadeva alle soglie del tanto temuto scioglimento delle squadre.
Per farsi perdonare dalla propria coscienza, la fanciulla bella come il sole aveva trascorso le ultime notti a cercare e cercare l’altro idolo del potere, oggetto dei desideri suo e di altre sei assetate anime, tutti loro ignari di come la trama del destino si fosse già dipanata scegliendo chi sarebbe stato il prossimo chiamato alla grande prova di una scelta.”
No, no, non ci siamo. Tutta questa enfasi per ricapitolare cosa poi? “Soleil ha buttato via il Chris Nero su un concorrente già eliminato in partenza.” Punto. -apre e richiude il tablet nervosamente- Zero ispirazione anche oggi. Ecco cosa succede quando una scrittrice è costretta a cambiare i suoi piani in corso d’opera! E’ più frustrante di quando ho scritto una serie a dodici mani. Quello che veniva prima stravolgeva le trame e deragliava i personaggi, quella che veniva subito dopo, POI, doveva fare i salti mortali per mettere ordine dove era scritto il caos, e adesso è uguale: come faccio.
Pensa, pensa…Il Chris Nero non c’è più quindi ora siamo esposte ai voti degli altri! Anche con Megan dalla nostra saremmo comunque in inferiorità numerica prima di riuscire a eliminare quelli che voglio IO.
AAAAAH!
Come se scrivere un merge non fosse già complicato di suo. Ho sempre detestato questo momento nelle serie inventate, perché è un tutti contro tutti e a quel punto è difficile trovare un modo per giustificare di tenermi tutti quelli che mi servono…e che mi piacciono.
E a me Soleil piace…
Tanto…
Magari non come personaggio principale da scrivere come mi ero immaginata all’inizio, ma mi piace quell’aura da sorella maggiore che mi trasmette. Mi dà un senso di protezione del quale non sapevo di avere così disperato bisogno prima di venire qui. Cioè, a casa mia, nella penombra della mia stanzetta, non ne avevo bisogno perché c’ero soltanto io e…lo schermo.
A Gaumika…
A parte Megan, le altre ragazze sono tutte più coraggiose e fisicate di me.
Nelle sfide mi sono trovata sempre e solo abile a giocarle dietro le quinte, schermandomi dietro ai miei compagni di squadra.
Ho notato in generale che mi spavento facilmente di qualsiasi cosa possa farmi potenzialmente del male, ma ora che le squadre non ci sono più, chi mi proteggerà? Soleil?
In effetti lei mi fa da mangiare procurando il cibo ogni mattina, mi risistema i vestiti ordinati prima di dormire, e si ricorda perfino di puntarmi la sveglia visto che io non me lo ricordo mai. Sembra mia madre ma è una ragazza come me e quindi mi fa sentire a mio agio: è così che fa una sorella maggiore?
Per questo voglio tenermela il più possibile, anche se non ha il carisma o il potenziale per arrivare in finale, ormai mi sono affezionata all’idea di avere, insomma, una sorella a prendersi cura di me…
Yawn.
Sono esausta.
-a giudicare dalle occhiaie che si è fatta venire, quella rimasta tre giorni consecutivi senza dormire è stata lei-
Tutto questo scervellarmi su cosa scrivere mi ha sfiancata.
Meglio chiudere qui per stanotte, perfino Soleil si è addormentata presto ultimamente.
. . .
Amber: sveglia.
Sveglia.
Sveglia, pigrona!
Ora capisco perché i Granchi hanno fatto una brutta fine.
Kimberly: eh?
Amber: zero istinto di conservazione, dormire fino a tardi su un’isola deserta. Per fortuna ci siamo noi adesso.
Kimberly: ehh? I..in che senso?
Rose: vi abbiamo portato la colazione.
Paula: macedonia di frutti tropicali con tartare di un qualche tipo di pesce!
Kimberly: ah, grazie. (Il pesce si mangia anche con la frutta adesso, ma gli italiani non erano quelli contro la pizza all’ananas?)
Amber: mangiate in fretta, perché dopo dobbiamo tutte quante festeggiare come si deve.
Soleil: festeggiare cosa?
Amber: che siamo così tante al merge! Possiamo fare la storia come prima stagione con in finale solo ragazze. Dài che ci divertiamo. Serata ragazze, ma di mattino presto. -Kimberly e Soleil si scambiano uno sguardo di perplessità ma eventualmente acconsentono-
// Rose: il piano di Amber è quello di riformare un’alleanza tutta al femminile ora che non esistono più Granchi o Delfini a separarci. Tutte unite per eliminare Zeus, poi si vedrà. -scrolla le spalle- Così l’ha pensata lei. //
*Cascate una volta del Dolore*
Amber: ta-dah! Che ve ne pare?
Megan: ho un dejà vù di questo luogo.
Amber: tutte in acqua come mamma ci ha fatte! L’ultima a tuffarsi farà la penitenza.
Kimberly: cosa?
Amber: e pare la farà una di voi granchiette… -loro tre si sono già messe a mollo-
Soleil: vi spiacerebbe darci qualche spiegazione prima?
Amber: ah, niente guastafeste.
Rose: entrate in acqua, e vi accorgerete della differenza.
Soleil: ma se queste sono le solite cascate alle quali ci laviamo ogni giorno.
Rose: no, non più. Adesso entrate liberando corpo e mente, e ne sentirete il tepore alternato al picchettare delle gocce fredde che cadono dall’alto: una spa completamente offerta dalla natura.
Kimberly: a-a-a me veramente l’acqua sembra gelata come al solito.
Soleil: anche a me, dove sarebbe questo tepore?
Rose: è nel calore dei nostri corpi. Strofinandoli a vicenda possiamo ritemprarci col calore reciproco intanto che beneficiamo dei vapori della cascata, e poi si tratta solo di immaginare di essere in un centro benessere per sentirci in pace con il mondo intero.
Soleil: cioè dovremmo sentire tutto quello che dici solo immaginandolo?
Kimberly: è vero! La forza dell’immaginazione permette di sentire qualsiasi cosa: io la uso sempre quando scrivo. Arrivo così tanto a immedesimarmi che a volte mi sembra di sentire la pioggia che scorre sulla mia pelle anche se in realtà sono al coperto, la sabbia rovente sotto ai piedi pur trovandomi sul tappeto, le labbra umide dopo la scena di un bacio…
Rose: esattamente. Abbiamo riciclato da queste cascate l’esperienza di una spa al completo: da questa parte ci sono i fanghi, da quell’altra la schiuma dei saponi naturali, la doccia ghiacciata rigenerativa sta in fondo, e infine i pugni sono un ottimo massaggio alla schiena se li prendete per il verso giusto.
Megan: ho capito che Shin ha lasciato il segno anche su di voi.
Amber: a proposito di massaggi, non si era detto che l’ultima a unirsi a noi avrebbe fatto una penitenza? Eccoti qua, carina. Da ultima sarai la prima.
Megan: ehm, a fare cosa?
Amber: a fare da spugna per tutte! Hai tutti i requisiti. Sei gonfia, morbida e strizzabile. Squish-squish. Senti che roba, hai capito il samurai? Altro che ascetico. Io voglio un bello scrub alla schiena comunque. Cominciamo a insaponarti, vieni qui, cucciolina.
Megan: no, p-più piano, mgh..
Kimberly: ma dove siamo finite?
Megan: b-benvenuta in una qualsiasi sorgente termale giapponese. -Amber la spinge sott’acqua- Anf, s-sii delicata!
Amber: anche meno, bella, rilassati. Siamo qui solo per rilassarci un po’. -la ritira su in piedi- Non per fare dell’hentai. Ora facciamo uscire tutta la schiuma di fuori e, oooh, fai delle bolle enormi lì in mezzo! Mi prenoto ufficialmente come tua prima cliente. -si gira dandole le spalle- Dacci dentro.
Megan: …
// Rose: non so se questo è il modo giusto per creare fiducia e armonia tra noi ragazze o se Amber volesse solo divertirsi allargando un po’ il tiro, ma andiamo avanti. //
Amber: se non lo fa da sola, dovete costringerla voi altre: così funziona il gioco.
Paula: va bene. Mch mch mch. Qui. -solleva Megan da sotto le ascelle come una gattina- Su, fai la pasta. -le muove le braccia avanti e indietro-
Amber: ahi, che sono ‘ste manate?
Soleil: ma no, non è così che si fanno i massaggi alla schiena! Stiamo scherzando? Se vuoi usare bene tette del genere anzitutto devi assicurarti di partire dal basso verso l’alto fino a premere le scapole…
Kimberly: S-Soleil.
Soleil: poi ridiscendi perfettamente tutta la linea della schiena spremendo la spina dorsale tra le due rotondità, aiutandoti con la pressione delle mani…
Kimberly: gasp.
Soleil: e quando senti il brivido percorrerla tutta allora ti concentri sulle natiche del cliente con movimenti circolari che favoriscono la circolazione del sangue nei glutei.
-nessuno fiata tranne Kimberly che emette un mugolio di sollievo che la fa arrossire-
Maledizione.
// -si schiaffeggia ripetutamente la faccia nel silenzio del confessionale- //
Kimberlyyy…scusamiii…!
Kimberly: eh? Hai detto qualcosa?
Soleil: eh niente. (Come no, voglio morire.)
Paula: ho imparato una tecnica migliore, guardate! -preme Megan su e giù per la schiena di Amber strusciandocisi lei stessa allo stesso tempo-
Amber: oooh, ora si ragiona…Sento ondate di schiuma che si infrangono sulla mia schiena.
Megan: anf, splash, anf, splash!
Shin: non lascerò che il demone dello yuri mi distragga dalla meditazione. -getta l’occhio furtivo mentre se ne sta sul cucuzzolo della cascata a scrivere-
Gocce scorrono impetuose
Scavando spade nella pietra
Bagneranno le colline rimbombanti a fondovalle. -tira su il sangue dal naso-
Rose: ora tocca a me, ti sei rilassata abbastanza.
Amber: di già?
Rose: io il massaggio lo voglio da davanti. Paula?
Megan: n-non è ancora finita?
Rose: girala e mettimela di fronte, così.
-Megan si ritrova così stretta in mezzo a due-
Oh, è da tanto che non provavo una sensazione del genere.
Amber: aspetta un attimo, quanto ce le aveva grandi quell’Aura lì? Ehi!
Rose: uh uh, sto scherzando. Mi piace prenderti in giro. -l’altra risponde con un grugnito- L’hai detto tu che era solo un gioco, no? Comunque, Paula, so che per te non è un gioco al quale sei abituata quindi se ti senti a disagio lo posso fare con un’altra tranquillamente.
Paula: oh, beh, sai quanti giochi come questo ho visto fare alle mie gattine! -sottovoce- Tra di loro, eh. Quindi non mi scandalizzo.
Rose: e tu, Megan?
Megan: io c-cosa?
Rose: so che non sei abituata a dare il consenso ma te lo chiedo lo stesso. So che Amber ha un po’ esagerato con tutta questa storia.
Megan: già, però -arrossisce sudando tutta- mi sta piacendo in fondo. Con Shin e Lorraine non potrei mai fare una cosa così soft, ma non glielo dite.
Rose: promesso. Glielo dirai tu eventualmente. Adesso inspira piano, facciamolo tutte quante all’unisono, e mentre i nostri respiri diventano tutt’uno col vapore acqueo, strofiniamo lentamente, facciamo aprire i pori della pelle, e godiamoci la musica prodotta dai nostri corpi.
Amber: aaa non ce la faccio a restare a guardare! -spinge la bionda da parte- Scusa, eh, tanto a te non piace neanche.
Rose: Amber!
Amber: cosa? Non vuoi farlo con me?
Rose: certo che sì, ma… -sospira- Con calma.
Amber: ho sempre desiderato fare un sandwich.
-la telecamera si muove e appanna improvvisamente-
Megan: auff.
Squish, squish.
Amber: allora, come sono le sue tette premute?
Rose: oh, wow, sono qualcosa di indescrivibile.
Amber: te l’ho detto! Ti va di farci lo shampoo a vicenda? -arrossisce- E magari baciarci mentre continuiamo? (Megan) Tu sta’ buona e pensa solo a fare la spugna. -limonano ricoperte di schiuma-
-la telecamera si sposta del tutto cominciando a fare su e giù mostrando le palle del gatto-
Zeus: stupido felino, proprio sul più bello dovevi farti la toilette!? Ah, non importa. Ho visto abbastanza. Devo escogitare qualcosa o qui ci rimango fottuto da questa gangbang in salsa yuri. Aver infiltrato Paula non basta. Vediamo se trovo qualcosa di utile sulla pagina dei Greenshaymins a proposito della nostra rockstar, ancora non ho mai provato a cercare…Biografia. Ah, però. Che bella fedina penale.
Violazione di proprietà privata. Distruzione di macchine aziendali. Atti osceni in luogo pubblico. Ne hanno fatto di bordello. Vediamo i singoli componenti. Uhm, sembra una pagina gestita da poppanti: il classico sito aggiornato solo dai fans. C’è anche una fandom, quindi, Rosmarina è davvero tanto famosa. C’è un forum attivo!? Subito iscritto.
Quanti bimbiminchia, sarà un flame facilissimo.
Un attimo che mi concentro.
-digita il suo primo post-
“Ciao a tutti, genga. Ma avete visto Rose in TV? Se la sta facendo con quell’Amber, no, che storia, preferivo la shiptease con Aura! XDXDXD”
Risposta.
“Ma quale shiptease? Aura x Rose 4EVER!”
Risposta.
“Ma che fan sei, sei un troll! Lo sanno tutti che si sono rimesse assieme dall’anno scorso dopo che Aura ha divorziato. E’ per questo che la band è entrata in crisi.”
“Aura fa schifo, W la Ambrose!”
“Aura non si tocca! Rose=t***a.”
“Tuamamma è t***a.”
“E tu puzzi di pesce marcio come Amber.”
“Comunque l’album migliore dei Greenshaymins sarà sempre e solo il primo, resto merda.”
“Ok, boomer.”
Jackpot.
-intanto la situazione alle terme è degenerata del tutto: Amber si è messa sopra Rose strusciandosi con tutta la sua pelle striata dalle abbronzature su quella candida e immacolata della rockettara, mentre è Paula adesso a godersi la penitenza di Megan in solitaria-
Paula: ho sempre desiderato essere lavata a secco come faccio coi miei gatti, aaah. -Megan si strizza le tette inzuppate rovesciandole la schiuma dalla testa ai piedi- Usa pure la spazzolina.
Kimberly: S-S-Soleil, faremmo meglio ad andarcene, no?
Soleil: aspetta! Sei sicura? Quest’alleanza ci potrebbe servire, non l’hai detto tu?
Kimberly: s-s-sì, confermo, ma sto morendo di imbarazzo oltre che di freddo.
Soleil: pensalo come se stessimo facendo un bagno tra amiche e basta.
Kimberly: ecco, appunto, non l’ho mai fatto perché non ne ho mai avute.
Soleil: beh, una c’è adesso.
Kimberly: è vero, ma mi sembra ancora tutto un sogno. -si rannicchia tutta tremando per il freddo-
Soleil: ogni tanto i sogni si possono avverare. -le si avvicina- Non sei nemmeno mai stata a un centro benessere, giusto?
Kimberly: corretto, brr.
Soleil: non avere paura, ci sono qua io. Rilassati.
Kimberly: che…che vuoi fare?
Soleil: solo lavarti la schiena, come si fa in una vera spa.
Kimberly: come fai di solito?
Soleil: -le rovescia il secchio d’acqua addosso-
Kimberly: brr rrrr rrr! E’ davvero gelata.
Soleil: non per molto. Dimmi cosa senti.
Plik.
Plok.
Kimberly: la pioggia?
,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’’’’,’,’,’,’,’,’’,’,’’,’,’,’
Soleil: altro che pioggia, è un acquazzone tropicale!
Amber: sai che novità. -continua a limonare incurante-
Chris: DIN DON: IL MERGE CHIAMA, QUESTA E’ UNA CHIAMATA DI E-MERGE-NZA. AHAHAHAHAH! SONO UNA SAGOMA.
Amber: il ciclone Mc Lean, quello sì che mi disturba più della grandine.
// Confessionale //
Soleil: in merito a quello che è successo, che ho detto, che ho fatto…No comment. -si copre il volto con le mani- Ho messo Kim a disagio.
Kimberly: io sono molto confusa adesso, posso ancora dire che Soleil mi piace come…sorella?
*Sfida*
Chris: anche se Granchi e Delfini non esistono più, vi troverete ancora e per l’ultima volta a lavorare di squadra, poiché sarete divisi in coppie.
Kimberly: perfetto, allora io scelgo Soleil e Amber sceglie Rose!
Chris: no, no, non funziona più così: non esistono più Granchi e Delfini, ricordate? Questo rende soltanto il sottoscritto capace di prendere decisioni, e si dà il caso che abbia già formato le mie coppie ad hoc:
Zeus - Kimberly
Paula - Shin
Rose - Soleil
Amber - Megan
Kimberly: awww. Oh no. -Zeus fa un ghigno poco rassicurante- Ne uscirò viva?
Soleil: stringi i denti, mi raccomando. E’ solo per un giorno: pensa questo.
Amber: sarà difficile concentrarmi con queste bombe a portata di mano. -strizza nuovamente le tette alla compagna-
Chris: tieni a freno i bollenti spiriti, Amber. Risparmiateli per quanto ti farà arrabbiare questa sfida.
Amber: ah ah spiritoso.
Chris: non sto scherzando. Il titolo è “Provaci àncora e ancòra”. Le coppie giocheranno legate tra loro da un’ancora (a scelta tra 4 modelli possibili) e uno di ciascuna farà la zavorra dell’altro tenendosi addosso un sacchetto di caffè a marchio Borghese. “Il caffè migliore del mondo in qualsiasi paese.”
Tutti: …
Zeus: W il product placement.
// Splut. E questo caffè, per inciso, fa cagare pure l’inferno. //
Chris: -si schiarisce la gola- vedete quelle boe in fondo? Nuotate fino a uno dei relitti contrassegnati con le bandiere con la mia effigie sopra, trovate il modo di entrarvi, e recuperate le casse del tesoro. Sono pesanti, quindi consiglio di portarne una alla volta anche perché l’autonomia delle bombole è di soli 15 minuti a immersione e l’ossigeno è da condividere in due.
Amber: di quanto?!? Nemmeno un nuotatore olimpionico riuscirebbe a immergersi e riemergere tanto velocemente senza lasciarci le penne anzi le pinne.
Paula: confermo. Il record è…
Chris: pensate che io avevo pensato di farvele costruire da soli le bombole, ma la produzione ha preferito “non rischiare” garantendo dell’attrezzatura vera.
Ad ogni modo potreste trovare delle bombole di scorta a bordo dei relitti oppure, che ne so, arrangiarvi. Quando pensate di aver accumulato un bottino sufficiente (o più verosimilmente avete esaurito la scorta di ossigeno a vostra disposizione) potete aprire le casse e con il loro contenuto create una statua in MIO ONORE. La scultura che giudicherò la migliore farà ottenere l’immunità alla coppia vincitrice!
Ah, se spezzate l’ancora o perdete la zavorra verrete squalificati. Scegliete la vostra ancora nell’ordine in cui vi ho chiamati. -ci sono un’ancora tradizionale in catene di ferro, un’ancora di legno marcito, un masso di Sisifo e un sarcofago egiziano.-
Kimberly: quindi noi per primi. Uhm…
Zeus: sento puzza di fregatura ma visto con chi sto ci tocca scegliere l’ancora di legno, la più leggera.
Kimberly: mi sa che ce ne pentiremo, ma hai ragione, non ce la farei a portare il peso delle altre.
Shin: noi scegliamo il macigno. -si legano alla fune con nodi ben stretti-
// Paula: rotola e non si incastrerà sul fondale. //
Megan: il sarcofago.
Amber: un attimo, chi l’ha stabilito? Esisto anch’io e dico l’ancora, non mi faccio fregare dalle apparenze.
Megan: ma dal materiale sì. I sarcofagi dell’Antico Egitto erano comunque fatti prevalentemente su una base di legno, mentre un’ancora di ferro è fatta sempre di ferro…e basta.
Amber: ah, vabbè. Pigliamoci ‘sta mummia allora. Ohissa. Mi sento una schiava incatenata a quest’affare.
Rose: a noi quindi resta l’ancora tradizionale. Non me l’aspettavo.
Soleil: neanch’io, ma meglio così sappiamo esattamente cosa ci aspetta a differenza degli altri.
Rose: un’ancora in acciaio che pesa una tonnellata. -inspirano ed espirano profondamente-
// Confessionale //
Amber: uhm. -soppesa con una mano la zavorra da trasportare-
Uhmmm. -soppesa nell’altra le tette della compagna-
Ma lo sai che sei più pesante tu?
Megan: …
Amber: con tutta quella zavorra che hai di default, meglio se questa la porto io, o mi affondi prima tu dell’ancora.
Megan: ecco, a tal proposito, ehm...
Shin: non sa nuotare sul fondo. -glielo dice nell’orecchio per risparmiare Megan dall’imbarazzo-
Amber: che cosa, e dovrei insegnarglielo io? Sì, sono capace di farlo, ma mi prendi in giro!? Ciaff. Ho il tempo contato lì sotto, mica c’ho il tempo di fare da scuola sub. Ma non sai proprio immergerti?
Megan: tendo a risalire subito per la strizza.
Amber: per la strizza o non sarà per colpa di quelle boe incorporate? Argh, lasciamo stare. Vorrà dire che mi immergerò da sola così magari ogni bombola mi dura di più.
Megan: sicura?
Amber: ho altra scelta? -s’immerge-
Megan: sì, insegnarmi. Almeno provarci.
Amber: -parlando nel microfono incorporato nella maschera- 15 minuti, devo fare velocissima e pure con la corrente che mi spinge di continuo da dove sono venuta. Se non altro il sarcofago è più leggero di quel che pensassi, alla fine galleggia più o meno, come portarmi la tavola da surf con il leash.
A proposito, ma…chi mi sta tirando così?
Megan: anf, anf, splutt! -sta annaspando disperatamente verso la superficie-
Amber: MI PRENDI IN GIRO!? -la loro corda ha già raggiunto la sua estensione massima- Non ci credo. Così non posso fare niente! Resisti, arrivo.
Kimberly: che significa “non hai ancora digerito”?
Zeus: burp. Questo.
Kimberly: eugh, sempre più toilet humor con il tuo character, eh? Ma quante ore fa hai mangiato, e cosa se siamo sempre tutti quasi a digiuno…
Zeus: boh, roba trovata dietro un sedile a caso dell’aereo. Penso fossero patatine stavolta.
Kimberly: uhh, ma che schifo!
Amber: ah! Benvenuta nel mio mondo, ora ci passerai anche tu nell’olimpo delle incazzature. Prova a pensarci stasera. -fa’ il massaggio cardiaco a Megan intanto, prendendoci fin troppo gusto-
Megan: A-Amber, sono tornata cosciente cinque mmmh…anf fa.
Zeus: forza, scrittrice, inventati una soluzione creativa delle tue.
Kimberly: fosse facile…Praticamente solo io posso stare sott’acqua per adesso. Ma non ho la forza di tirare su nulla da sola.
Zeus: già. Munch.
Kimberly: ma stai ancora mangiando?
Zeus: mi sto leccando gli avanzi dalle dita. Tanto non devo nuotare io.
Kimberly: no, scusa, non ancora, ma poi…
Zeus: poi si vedrà.
// Kimberly: grr, insomma devo fare tutto io secondo lui? Ma che razza di… Si approfiterebbe tanto di doversene stare seduto a guardare senza alzare nemmeno un dito?
Ohh, questo è un momento di autorealizzazione, e fa male. Quindi è così che ho fatto sentire tutti…Soleil in primis, suppongo.
-si tocca il petto-
Sì, fa davvero male. //
Kimberly: facciamo che mi immergo e basta. Ma, voi siete ancora qui? Io credevo foste le più avanti.
Rose: l’ancora non fa che…l’ancora, e incastrarsi sul fondo. Così dobbiamo disincastrarla di continuo. Ancora e ancora.
Soleil: è una rottura, fortunata te che hai quella di legno, ma sfortunata per chi ti è toccato come partner. A proposito, dov’è quel buono a nulla?
Kimberly: sta ancora digerendo la colazione.
Soleil: a mezzogiorno?
Rose: devi sapere come prenderlo se vuoi ricavare qualcosa di utile da lui.
Soleil: sì, a martellate.
Rose: anche, se necessario. Io ho preferito le meduse.
Kimberly: auguri a me allora. -riprende a nuotare con vigore- Comunque se anche Soleil e la sua compagna sono rimaste indietro + Amber e Megan, questo vuol dire che ho solo una coppia davanti al momento! Non male, Kimberly, forse ti sei sottovalutata finora. -non si è accorta che dall’ancora, intanto, qualcosa ha cominciato a proliferare-
Paula: non ci muoviamo più di un millimetro, acc. Emersione, emersione! Aaaaanf. Così non sprechiamo ossigeno a parlare.
Shin: potremmo provare a spingere il masso fino a farlo rotolare nell’abisso oppure fermarci in questo punto e continuare finchè la lunghezza del cordame ce lo consente.
Paula: se ce ne avanza, potremmo anche usare la corda per legare più casse da portarci.
Shin: sei furba come un gatto, nekomata. Ti stai sprecando.
Paula: in che senso?
Shin: entrambi stiamo servendo un padrone che non ci merita.
Paula: padrone? Ma noo, Zeus è un amico. E’ stato lui a darmi tutti quei collari per i gattini.
Shin: capisco. Mi spiace per te, allora.
Paula: perché dici così? Non sei suo amico?
Shin: ha ottenuto la mia collaborazione con la minaccia, e mi ha strappato una promessa di fedeltà che non potrò infrangere senza infrangere l’onore.
Non ha fatto lo stesso con te?
Paula: sì, una promessa gliel’ho fatta, ma non mi sembrava un ricatto. I miei mici in cambio dei suoi voti. . .
Shin: cosa hai deciso di fare quindi?
Paula: non lo so, ora ho dei ripensamenti, ma a cosa ti riferisci…?
Shin: al masso. Tirare troppo la corda significherebbe spezzarla, è molto lisa. Dobbiamo consumarla il meno possibile.
Paula: meglio lasciare la pietra lì dov’è. Se la facessimo cadere ancora più in profondità potremmo poi non essere più in grado di ritirarla su, e questo è un bell’abisso anche per due nuotatori esperti.
Shin: allora arriveremo fin dove la sacra pietra ce lo consentirà.
-s’immergono nuovamente nuotando più velocemente possibile controcorrente fino a raggiungere un antico veliero contrassegnato con la bandiera pirata di Chris- Non possiamo proseguire oltre questo punto, la corda è tesa al suo massimo.
Paula: saccheggiamo quella nave allora, arr!
Chris: non sanno che sorpresa li aspetta.
Shin: apriamoci un varco, cerca dove il legno sembra più marcio. Svelta. Non possiamo perdere tempo.
Paula: qui, l’ho trovato! Ci sono parecchi buchi in realtà. Abbiamo l’imbarazzo della scelta.
Shin: quelle sono le bocche da fuoco dalle quali si sparavano cannonate. Aspetta, cos’è stato? Ho sentito un rumore sordo.
Paula: l’ho sentito anch’io, ma non ho capito da dove venisse.
Shin: attenta!
-le aperture sullo scafo sparano di colpo palle di cannone che gli si appiccicano addosso dopo averla spinta via-
Ma di cosa sono fatte? …Pece. Non riuscirò a nuotare appiccicato così. Non farti colpire a tua volta!
Paula: non succederà. Una nuotatrice olimpionica in acqua si muove come un delfino. Schivata in capriola. Schivata all’indietro. Schivata in moonwalk subacqueo.
Shin: rimani concentrata: ti ricordo che ci è concessa una manciata di minuti preziosi.
Paula: schivata in lionsault felino! -questa volta viene centrata in pieno- Colpita e affondata. Accipicchia. Non vedo più nulla.
Shin: usa gli altri sensi allora, e cerca di portarti al di sopra delle cannonate, sopra l’albero maestro. Io cerco di aggirare lo scafo per capire chi o cosa ci sta sparando.
Paula: gli altri sensi? Sono sott’acqua. Ouch! Non l’ho nemmeno sentita arrivare. Cosa mi diceva sempre l’allenatore? “Quando nuoti al buio segui i brividi della tua pelle per risalire” o qualcosa del genere. Per capire se sto risalendo, mi basta sentire la temperatura: più l’acqua è calda più sono vicina alla superficie! Ci sono, ho capito come devo nuotare.
-Paula nuota velocemente malgrado la maschera imbrattata allontanandosi dalla nave, mentre intanto la nave cessa il fuoco, fino a risalire a galla- Aaanf! -butta via la maschera da sub- E adesso torniamo di sotto.
Shin: c’è qualcuno? Non può essere opera di un mayoibune, non ho visto le sfere di fuoco.
???: non c’è neanche la maionese se per questo a bordo di questa nave.
Shin: chi ha parlato? Mostrati per ciò che sei veramente. -viene assalito da dei tentacoli che fuoriescono dalle falle della nave- Rgh. Non me l’aspettavo una cosa del genere. -cerca di divincolarsi subito ma la pece lo tiene incollato alla creatura- Un akkorokamui qui nelle Bermude!
…
???: un akkos’è?
Shin: spirito bugiardo, stai giocando con la mia mente ma non mi inganni. Se solo potessi raggiungere l’elsa del mio tanto (n.d.r.: pugnale corto da samurai, usato anche per la caccia subacquea) con la mano ancora libera…Avanti…Ahh! -taglia via un pezzo di tentacolo per poi strapparselo di dosso- A noi due ora. -il suo attacco successivo viene però sventato da un calcio in pieno stomaco arrivato dal nulla- Ma cosa?
???: questo lo prendo io adesso. -lo tiene per la gola minacciandolo con il suo stesso coltello- Pensavate davvero di poter rubare così facilmente il tesoro di Capitan Kaleidoscopio?
Kimberly: quello non è Shin? Non capisco che sta succedendo, ma mi sembra il classico scenario d’azione tosta e cruenta, quindi non è roba per me. Alla larga… Cerchiamo un altro relitto, Zeus.
Zeus: che ti parli al plurale?
Kimberly: così almeno faccio finta di averlo un compagno di squadra.
Zeus: tsk, a un dio dell’informatica non serve sporcarsi le mani. Posso fare tutto a distanza.
Kimberly: tipo?
Zeus: tipo inserire una scheda grafica nella tua maschera senza che te ne accorgessi. Prova ad attivare la funzionalità “smart”.
Kimberly: bip bip bip. Ooh, mi rimangio tutto. Ma che forza! Posso individuare tutti i relitti così, come un metal detector. Oddio, ma come sei riuscito a fare questa modifica in così poco tempo?
Zeus: te l’ho detto che sono un dio. Tuttavia non sono Poseidone: se ti anneghi lì sotto ti tiri fuori da sola. Dal monitoraggio dell’ossigeno hai ancora 7 minuti circa, chica.
Kimberly: oh giusto. Come sette minuti soltanto!? Ci ho già messo metà del tempo solo ad arrivare a questo punto? Ah, svelta, svelta, scelgo un relitto a caso…uhm quello no però…nemmeno quello mi convince…ah, ma comunque devo trovarne uno col logo del reality sopra!
Zeus: sei minuti, chica.
Kimberly: hai detto “circa” o “chica”? Non ti sento granchè con tutto questo BIP BIP BIP nelle orecchie. Mi sta rintronando.
Zeus: cinque minuti all’oltretomba.
Kimberly: BIP BIP BIP BIP BIP BIP Come si spegne! E come l’avevo acceso prima esattamente? Boh. L’ho fatto senza pensarci. Argh, sto impazzendo. BIP BIP BIP BIP BIP BIP.
Zeus: quando fa così vuol dire che sta captando molto più metallo del previsto. Fossi in te ci andrei coi piedi di piombo.
Kimberly: se era una battuta, beh, sappi che non fa ridere!!! -si ritrova circondata da un campo minato e i resti tutt’attorno di una nave da crociera- Kylinuro II. Aspetta, questo nome dove l’ho già sentito? -un brivido le percorre la schiena ma non la memoria- Brr. Meglio se mi concentro sulle mine piuttosto.
-l’ancora di legno va a sbattere contro una di esse ma non succede nulla-
Fiù. Menomale che è troppo leggera per innescarla. -riprende a esplorare il relitto infilandosi nell’abitacolo, ignara di cosa sta accadendo alla mina nel frattempo: un’insieme di alghe e mucillagine ne sta consumando la catena d’acciaio in pochi secondi- Questa doveva essere stata la camera da letto, ma, perché il letto sembra essere stato divelto selvaggiamente? D-Dove hai messo quelle casse, Chris. Questo posto è inquietante con tutte queste suppellettili dorate ricoperte di melma. . .E quante macchine. “Una strage. Un cimitero di macchine di lusso si proiettava davanti agli occhi della ragazza, a ulteriore testimonianza di come alla natura non interessasse affatto l’opulenza di un individuo qualora stabilisse fosse arrivata la sua ultima ora.
Poveri o ricchi, affondano tutti allo stesso modo.”
Profooonda questa. Me la devo segnare per -comincia a fare le bollicine- Ok, ok! Non parlo più, faccio fatti. Al posto di Chris avrei nascosto il bottino nelle auto, quindi, devo aprire i bagagliai di tutte queste limousine. Ma con quali chiavi? Nel cruscotto magari. -spacca il finestrino con un calcio- Wow. L’ho fatto veramente io?
// Soleil: in realtà a una simile profondità la pressione esercitata dall’acqua sul vetro è tale da incrinarne la struttura, fino a spaccarla alla minima sollecitazione. Non è questione di forza ma di fisica. //
Kimberly: speriamo di aver fatto centro al primo tentativo. Apriti sesamo. -apre il bagagliaio della prima limousine- Sì, ne ho trovata una, Zeus! (Sempre facciamo finta.) Per adesso mi accontento. Uh, quanto pesa. Non ci sarà mica dell’oro vero qui dentro? Sono ricca! Sarei ricca sì ma non famosa come scrittrice. Non se ne parla proprio. -si carica la cassa in braccio e comincia la risalita riaffondando subito- Anf, anf, così non funziona, la cassa è troppo pesante, non ce la farò mai. Devo rinunciarci perché sono pure in debito di ossigeno, dannazione!
E invece no, non farò la solita rinunciataria. Ho già rinunciato a tanti progetti alla prima difficoltà…mentre Soleil, lei, tutto l’opposto…Si è sempre arrangiata coi mezzi di cui disponeva…E di cosa dispongo io? Un’àncora e una mentalità da scrittrice! Posso farcela.
Zeus: che sentimentale.
Kimberly: Z-Zeus! Ma allora il collegamento funziona ancora. Ehm, quanto hai sentito?
Zeus: abbastanza da farmi vomitare un pezzo di moussakà di due mesi fa per quanto eri patetica. Forse mi è venuta un’idea per tirarti via di lì con il bottino: rimetti la cassa nell’auto, scrittrice.
Kimberly: nell’auto da dove l’ho presa? Anf. Pant. Fatto.
Zeus: ora aggancia il paraurti con l’ancora, e sali in macchina anche tu.
Kimberly: vuoi rimorchiarmi nel mezzo dell’oceano?
Zeus: rimorchiare è la mia specialità. -si dirige verso il campo da minigolf abbandonato-
Kimberly: oh, cavolo, mi gira la testa. Aiuto!
Zeus: brava, spreca pure il fiato che ne hai tanto.
Kimberly: a-a-aiutami.
Zeus: ehi, vorrei tanto, amore, ma non faccio miracoli di quel tipo. Trovati dell’ossigeno, l’ha detto anche Troll Mc Lean. In fondo non si dice che i ricconi si comprano anche l’aria?
Kimberly: i ricconi pagano anche l’aria, uhm…Cosa potrebbe esserci a riguardo sulla macchina di un ricco petroliere? Un soffiabolle! Dovrebbe essere sul retro, speriamo funzioni. °. Glu glu glu. Sono salva. °
Zeus: allora Happy Ending ci ha visto giusto: sei davvero troppo fortunata. -lega l’altra cima dell’ancora alle pale del mulino a vento come un argano- Ecco fatto. La carrozza è pronta a partire dal binario 9 e ¾, Miss J. Kim Rowling di ‘sta fava.
Kimberly: aspetta, aspetta. Ho fatto scorta di ossigeno: potrei caricare altre casse nel bagagliaio. -ma la macchina è già in movimento- Ti avevo detto di aspettare!
Zeus: dovevi pensarci prima. Ora goditi il passaggio in limousine.
Kimberly: sai che lusso, qui è tutto ricoperto di mucillagine. -fuma una boccata di soffiabolle che le va di traverso al pensiero che le viene in mente- Zeus, e le mine navali!? Ci hai pensato a come evitarle?
Zeus: certo, col culo che ti ritrovi.
// Kimberly: devo ammetterlo, Zeus mi è tornato utile alla fine. Senza di lui sarei stata spacciata ma senza di lui, anche, non sarei finita così tanto per cominciare! -sospira- E’ come il Duncan TDI: lo odi ma ti è fondamentale per vincere. //
Izzy: sorpresa! -si toglie la maschera da piovra-
Shin: ma tu sei un’umana. O hai mutato fattezze per confondermi ancora.
Izzy: com’è che avevate detto? “Saccheggiamo quella nave allora, arr!” Arr lasciatelo dire soltanto a un vero pirata, corpo di mille balene.
// Chris: sì, c’era l’offerta 2x1: affitasi nave pirata + capitana pazzoide. Non potevo farmela sfuggire. //
Izzy: ora seguimi. Lo sai cosa facciamo noi pirati a chi prova a soffiarci il nostro tesoro? -lo ha legato e lo ricopre di pece e piume- Ti aspetta il giro di chiglia.
Shin: ptù. Non che mi rimanesse molto ossigeno.
Izzy: io ne ho quanto ne voglio invece.
Shin: buono a sapersi…
Izzy: qualche ultimo desiderio? -lo fa camminare sull’asse sospesa verso l’abisso- Un vero chiacchierone. Arrr! -lo spinge giù, subito dopo vedendosi arrivare addosso Paula-
Un attacco a sorpresa, niente male.
Paula: mmmhh mmmhhh mmmmhhh.°.°
Shin: eccolo il mio desiderio. -è rimasto bloccato sospeso nel vuoto grazie al masso che lo tiene legato-
Izzy: dovrai fare meglio di così però per avere la meglio su di me. In guardia!
-parte il duello subacqueo a colpi di insulti pirateschi (ai quali Paula non può rispondere) e braccia incrociate come sciabole, con le due contendenti che risalgono tutto l’albero maestro fino alla coffa-
I tuoi muscoli sono più mosci del sedere di un calamaro!
I tuoi riflessi sono più lenti di quelli di un cetriolo di mare!
Hai un alito che farebbe svenire pure un isopode!
Che c’è? Il pesce gatto ti ha mangiato la lingua? Ah ah ah arr!
Hai la faccia gonfia come quella di un pesce palla! No, sul serio.
Paula: mmmmmffffff!
Shin: ma certo, sta facendo tutto in apnea. Incredibile, ma per quanto sia allenata non può continuare oltre. Paula, devi risalire subito a respirare! I tuoi polmoni non possono resistere oltre! Mi hai sentito!
-Paula scuote la testa in un primo momento, ma ci ripensa gettandosi su di Izzy come un siluro verso l’alto, favorita anche dal getto d’aria che fuoriesce dalla valvola della bombola danneggiata quando il coltello di Shin l’aveva colpita-
Izzy: ahhhh ah ah ah ah ah! Non sei il primo siluro che domo! Cosa credi?
-ma in quell’esatto momento passa la macchina di Kimberly sulla loro traiettoria investendole in pieno con Izzy che si ritrova spiaccicata sul parabrezza facendo venire l’infarto alla ragazza sudafricana-
Kimberly: °.GLUGH!.° Cough, cough, ma sono finita in un cartone animato senza accorgermene? E’ davvero possibile investire qualcuno SOTT’ACQUA?
“Insetto rilevato: parabrezza automatico avviato.”
-i resti della ex-concorrente di prima generazione vengono quindi spazzati via dai tergicristalli-
Paula: aaaaanf! Ce l’ho fatta. 15 minuti in apnea, sono invincibile!
Shin: ben fatto. Procurati un’altra maschera e poi raggiungimi di sotto. L’informazione lasciata sfuggire da quella Izzy si è rivelata fondata: c’è una cassa intera di bombole di scorta.
. . .
Rose: tu la sollevi di qua e io di là. Forza.
Chris: Rose e Soleil si sono intanto ingegnate portando l’ancora a mano, l’una da un braccio e l’altra dall’altro braccio, mentre Amber è ancora in alto mare con Megan.
Amber: tu te ne stai bella tranquilla sulla tavola da surf a galleggiare, e nuoti e basta, mentre io avanzo in immersione. Non ci vuole la magia per fare quattro bracciate, giusto?
Megan: sì, ma potrei aiutarti di più…
Amber: no, grazie, il tempo stringe. Vado. Questa volta sembra funzionare. Tutto bene lì sopra?
Megan: mh mh.
Amber: finalmente. C’è speranza ancora. Ehi, ehi, che succede? Chi mi tira di nuovo!?
Megan: le onde glubb io non so come si fa glubb non so surfare glubb blubb.
Amber: ma se pure Zanna c’era riuscito, uno squalo che pesa quattro volte tanto!
-il cavallone le riporta tutte e due sul bagnasciuga con uno schianto-
Sarcofago: ahia! Ora ne ho avuto abbastanza, ma che razza di incapaci perdenti mi sono capitati? Fatemi uscire da qui! Se devo fare questa cosa, pretendo che sia la squadra migliore a portarmi.
Amber: ma che…?
-aprono il coperchio trovandoci all’interno Koffee-
Chris: più zavorra di così si muore.
// Koffee: splutt. Cosa non deve fare un’imprenditrice per far decollare la sua attività. Ebbene sì, la migliore concorrente del mondo si è degnata di fare un cameo in questo reality da quattro soldi. L’accordo era che quel Mc Lean avrebbe fatto apparire il mio marchio e io in cambio avrei fatto questa stupida comparsata nella quale sono già quasi annegata dieci volte! Ma ora detto io le condizioni. //
Koffee: voglio stare nella squadra che sta facendo meglio, sono stufa marcia di essere sballottata da queste due imbranate. Mi hai sentita, Chris? O così, o niente!
Chris: Amber, Megan, non avevo detto che non dovevate mai separarvi dall’ancora? Sarete penalizzate per questo.
Amber: quindi LEI conta sempre come ancora? Questa leggerina qua. -la solleva e se la lega appresso-
Koffee: l-lasciami subito prima di immediatamente, buzzurra!
Amber: infilati il respiratore e taci. Si torna subito in acqua, questo è un regalo in realtà.
// Confessionale //
Amber: anziché una pesante àncora mi sono ritrovata a portarmi una zavorra che di pesante ha solo la lingua. Ottimo! E’ stato come aprire l’ovetto con sorpresa.
Koffee: IO DEFINITA ZAVORRA??? Non erano questi i patti, ero stata scritturata per fare la parte della faraona!
Ma tu hai capito con chi hai a che fare?
Amber: sì, la scassapalle dei Peggiori. Me lo ricordo, ho seguito FR alla TV.
Koffee: ora basta, Kuuuuuuuuuuuurt!
Amber: scalcia pure quanto vuoi, ti tengo con una gamba sola.
Koffee: spero almeno sia la tua gamba migliore.
Amber: ah, che problemi ha questa? Bene, sembra che non abbia altra scelta che insegnarti come andare sotto. Ormai ho esaurito le idee.
Koffee: sotto cioè s-s-sott’acqua?
Amber: sì, ma sto parlando con lei, che te ne frega.
Koffee: io non avevo capito che fosse una gara di immersioni!
Megan: ma se dovevi fare la parte di un’ancora che ti aspettavi…
Koffee: infatti, io dovevo fare da contratto la parte di una fa-ra-o-na. Una regina mummificata e portata con estremo riguardo dai propri sudditi. Così stava scritto parola per parola!
Megan: a quello potremmo ancora rimediare: conosco tutte le pratiche di mummificazione delle streghe di Morrigan.
Koffee: glom. Non mi immergerò comunque, tsk.
// Amber: beeene, pare proprio che debba fare scuola di sub oggi. Fantastico. Cuida la stingada a me! -dà una testata contro la tavola da surf- Argh, scusa, scusa. -se la carezza tutta dandole anche un bacino- Non ti ho scheggiato la vernice, vero? //
Soleil: ci siamo spinte abbastanza in là, lasciamo cadere l’ancora qui. Che ne dici?
Rose: sì, dai. Pronta all’immersione?
Soleil: pronta. -accendono le torce subacquee-
// Confessionale //
Soleil: appena ci siamo immerse in quel punto, subito qualcosa ha catturato la nostra attenzione. La luce delle torce ci veniva riflessa indietro come allo specchio.
Rose: avvicinandoci ulteriormente, abbiamo capito di che cosa si trattasse: c’era una nave vichinga incastrata perfettamente all’interno di un blocco di ghiaccio.
Soleil: questa cosa non ha senso, davvero…
Rose: ma è un bellissimo spettacolo, non trovi?
Soleil: dove l’ha trovata Chris una roba del genere e come ce l’ha messa nelle Bermude e quando l’ha congelata. No, non devo farmi domande inutili. Qui niente ha senso. -fa una risata isterica-
Rose: ehi, calma. Respira. Ohm. Non vuoi consumare tutto l’ossigeno, vero?
Soleil: ovvio, ma quando mi trovo davanti cose che non so spiegarmi divento così nervosa. Come se non lo fossi già abbastanza in questo periodo!
Rose: ti capisco. Questo reality sta mettendo a dura prova anche me. Ma devo stringere i denti ancora un po’ e poi sarà tutto finito.
Soleil: è quello che sto cercando di fare anch’io. Solo che stanno succedendo troppe cose: prima trovo il Chris Nero e poi lo spreco, poi trovo un’amica e già non mi sembra più un’amica, e ora trovo una nave di ghiaccio. E’ un segno.
Cosa può significare secondo te? -l’altra risponde alzando le spalle-
Rose: il fatto che io pratichi yoga non vuol dire che sia anche mistica.
Soleil: oh, scusa, pensavo fossi come Dawn. Ah, ora parlo anche come Kimberly!
Rose: tranquilla, me l’aspettavo, e sei perdonata. Piuttosto, se farai l’astronoma allora questa non è la cosa più assurda che ti troverai di vedere. Chissà quante stranezze ti riserverà il cosmo. Ci hai pensato?
Soleil: in effetti no. Hai ragione, dovrei essere più mentalmente elastica di così. -tira il fiato con alcune bollicine- Diamoci da fare, ci ho già fatto perdere fin troppo tempo.
Rose: io non lo considero tempo perso di solito.
Soleil: oh…Grazie. Come fai?
Rose: forse perché non sono mai stata ad ascoltare nessuno che ora voglio recuperare il tempo perduto, e ascoltare quello che le persone tengono dentro.
Soleil: e riesci ad ascoltarle sempre insomma.
Rose: non proprio sempre. Ora, pensiamo come aprire un varco nel ghiaccio: le casse, le vedi anche tu, sono dall’altra parte.
Soleil: ghiaccio che non si è sciolto anche se siamo vicini alla dorsale atlantica. Ehm, non importa. Potremmo provare a scioglierlo noi oppure spaccarlo con la forza bruta.
Rose: recuperiamo l’ancora allora.
Soleil: per farci cosa?
Rose: per usarla come un piccone. Andiamo.
Chris: in tutto questo, soltanto Kimberly e Zeus hanno riportato a galla qualcosa per ora.
Kimberly: soltanto Kimberly e basta, va sottolineato. -arriva a riva con tutta la carcassa della limousine- Cough.
Zeus: e la corsa chi l’ha offerta? Crack. Vediamo che c’è qui dentro.
Kimberly: fa’ piano, potrebbero esserci delle ceramiche o altra roba fragile, non lo possiamo sapere.
Zeus: e invece c’è solo la ruota di scorta. Lol.
Kimberly: come sarebbe? Non può esserci solo quella, pesava come un macigno.
Zeus: in effetti, i cerchi sono in lega d’oro zecchino ma dubito ci si possa fare una scultura. Sei proprio una sega. -ributta il cerchione in acqua senza pensarci due volte-
Kimberly: oh nooo! Quindi dovrò per forza tornare lì sotto e rifare tutto daccapo? Speravo di cavarmela con un solo viaggio. AAAAaaargh! Ma tu verrai con me, stavolta. -lo minaccia con la punta dell’ancora-
Zeus: sì, ma calmina, Aloy dei povery. Non vorrai infilzarmi con la tua temibile (pff) lancia?
Kimberly: grrrr. -se lo tira dietro- Sarei tentata di farlo ma mi servi ancora vivo.
Chris: mi rimangio quello che ho detto prima. Tutte le coppie sono ancora perfettamente pari nel fare pena in questa parte di sfida.
Rose: proviamoci l’ultima volta ancora. -lanciano l’ancora contro il muro di ghiaccio- Niente, nemmeno una scalfitura. Torniamocene in superficie. Non capisco di cosa sia fatto quel ghiaccio ma è impenetrabile.
Soleil: non esiste ghiaccio “impenetrabile”, non sul pianeta Terra almeno per quanto ne sappiamo. Ci dev’essere un’altra spiegazione.
// Soleil: lezione di astronomia I. Nell’Universo sono presenti corpi ghiacciati extrasolari duri come il diamante, e si ritiene inoltre che su pianeti gassosi come Giove e Saturno possano verificarsi piogge di diamanti grezzi date le condizioni atmosferiche e di temperatura raggiunte. Quindi, sì, in quei casi si potrebbe parlare di ghiaccio impenetrabile, ma non qui. //
Rose: potrebbe essere dovuto al fatto che ci troviamo sott’acqua o non c’entra niente?
Soleil: aspetta, ma certo! Non siamo pesci. I nostri movimenti in acqua sono lentissimi quindi tutto quello che facciamo è come se fosse al rallentatore: pur mettendoci tutta la violenza che vogliamo nel colpire con l’ancora è come se stessimo facendo una carezza al ghiaccio.
Rose: oh, brava. Uhm…E’ solo ghiaccio, ma in pratica per noi è come se fosse un blocco di amianto.
Soleil: già, a meno che non troviamo un punto di rottura nelle molecole, suggerisco di cambiare bersaglio.
Rose: ormai ci siamo già scelte la nostra nave, gli altri avranno occupato le altre contrassegnate a quest’ora. Non pensi?
Soleil: …e ci farebbe perdere tempo contenderci l’eventuale bottino.
Rose: il ghiaccio non si comporta un po’ come il vetro?
Soleil: dipende a che stai pensando.
Rose: sto pensando alle vibrazioni sonore. Ne ho spaccati di vetri suonando a tutto volume.
Soleil: sì, col ghiaccio sarebbe la stessa cosa, diciamo. Ma che strumento vorresti usare sott’acqua? Non ne abbiamo e non ne esistono di subacquei per quanto ne so io.
Rose: particolare come una ragazza determinata possa anche essere tanto disfattista.
Soleil: ehi. Che c’entra?
Rose: niente, mi è sfuggito.
Soleil: sono realista. Anche Galileo non se ne stava col naso all’insù a sognare le stelle, prima di tutto le calcolava e poi puntava il telescopio quando era quasi certo di averne individuata una.
Rose: sarà, ma secondo me ti rovini l’esperienza. Un po’ di imprevedibilità non guasta nella vita.
Soleil: di imprevisti ne ho già avuti abbastanza, appunto, ora vorrei certezze. Che ne sai…
Rose: ti chiedo scusa allora per essere stata sfrontata.
Soleil: ma no, scusami tu, se sono fatta così. Lo faccio anche con Kimberly, sto sempre sulla difensiva…
Rose: ci sta, lo capisco. Anch’io mi sentivo sempre attaccata.
Soleil: tu?
Rose: appena qualcuno del gruppo mi dava contro, lo aggredivo e mi ergevo sul mio piedistallo da celebrità del rock.
Soleil: immagino funzioni così normalmente nel mondo rock.
Rose: è vero, ma porta a isolarsi in fretta creando tra sé stessi e gli altri un muro spinato. Dal quale è difficile uscirne. Io ci sto provando con la meditazione ma ho ancora molta strada da fare.
Soleil: wow, a vederti non si direbbe. E’ un complimento.
Rose: lo avevo capito.
Tornando al discorso di prima, ho pensato che potremmo usare un diapason. L’ancora come diapason: è in acciaio puro e dovrebbe avere una sola frequenza armonica, e anche di forma è simile. Dobbiamo solo collegarlo a una cassa di risonanza, e stavo pensando alla finta chitarra che mi ero fabbricata.
Soleil: in pratica, vorresti “suonare” l’ancora per crepare il ghiaccio.
Rose: mentre io suono, tu colpisci nel punto dove si è creata la crepa con qualcos’altro, e dovrebbe spaccarsi. Vado a prendere lo strumento e torno.
Soleil: io vado invece a cercare una pietra o qualcosa del genere come martello.
Rose: ah, Soleil.
Forse da qualche parte c’è un diapason anche per sciogliere il tuo cuore.
Soleil: eh eh, sì, forse. Spiritosa.
Amber: la scuola sub non si può fare senza l’attrezzatura al completo. Con queste mute siete perfette.
Koffee: non dirmi che sto indossando una cosa tua.
Amber: taglia unisex, estremamente aderente.
Koffee: e tessuto scadente!
Megan: a me stringe un po’ infatti.
Amber: eheheh, a te dona particolarmente. Ahem! Sedute. -le fa sedere sulla tavola da surf e inizia a spingerle a nuoto- Vi insegno la tecnica basilare: ci si stringe il naso, ci si lascia cadere all’indietro, e splash. Una bella capriola. Capito? Tocca a voi.
Koffee: ghghhgghghhgh.
Megan: ansia.
Amber: ti pareva fosse così facile. Una alla volta. Cominciamo da te, Megan. E’ come quel numero che ho visto fare a volte in TV.
Megan: ehm, quale?
Amber: massì quello, hai capito! Il mago…dentro la vasca…che deve liberarsi tipo. Vabbè. Fa’ finta di essere in quella stessa situazione, se vuoi ti lego anche.
Megan: ehm, l’escapismo subacqueo dici. Sì, l’ho provato da piccola ed è il motivo per il quale non mi sono più immersa.
Amber: ah. Me**a. Ho proprio toppato alla grande. Vabbè, non importa. Reset. Ti guiderò io, tu chiudi gli occhi e lasciati morbida. -la prende dalle spalle e sotto le ascelle, raggomitolandosi a lei- Non pensare a me, ma a Shin in questo momento: c’è lui dietro di te, pronto a fare quella cosa lì subacquea che avete fatto una volta, quel bacio che vorrei sperimentare anch’io con Rose… No, no, ma tu concentrati solo sulla parte che ho detto con Shin!
Megan: d-d’accordo. Poi?
Amber: morbida…MORBIDA…Sei proprio tanto morbida…
Koffee: Chriiis! Procurami subito un elicottero per andarmene da quest’isola di pervertiti. Datti da fare, mi hai sentita? Ma dov’è quell’idiota? Kuuuuuuuuu -Amber le tappa la bocca usando il velcro del leash- mmmhh!
Amber: e chiudi un po’ la caffettiera! Rompipalle. Torniamo a noi…Adesso lasciati andare completamente, che ti spingo all’indietro.
Megan: s-sì.
Amber: ora fa’ un bel respiro profondo, e datti la spinta con le ginocchia.
SPLASH!
Ed ora ti lascio andare io.
Megan: n-no, aspetta, anf, anf. Shin? Shin?
Amber: non c’è nessun Shin qui. Apri gli occhi, piuttosto, e guarda che panorama.
Megan: gasp. Cos’è…?
Amber: lì è dove accade la magia.
-davanti agli occhi di Megan si manifesta la magia della barriera corallina: centinaia di piccole meduse si staccano dai coralli morti per darne origine ad altri, illuminando il buio degli abissi con giochi di luce-
Scommetto che non hai mai visto niente del genere.
Megan: già, al massimo l’ho visto in un sogno ma era una foresta di funghi luminosi. E’ bellissimo… Tutto questo accade davvero sotto la superficie del mare ogni giorno?
Amber: questo, e anche di più, ma è raro trovare il momento giusto per osservarlo. Siamo state baciate dalla fortuna.
Megan: baciate dalla fortuna… E’ la prima volta che mi capita qualcosa di bello. E pensare che potevo perdermelo.
Amber: eeh, non sai mai cosa ti aspetta dietro l’angolo, ma può essere sempre una bella sorpresa quindi vale la pena andarci.
Lezione finita per te. Devo farla con l’altra adesso.
Megan: come finita, di già? Non c’è altro che devo imparare?
Amber: goditi il momento, che tra poco dovremo andare come lippe. Siamo in ritardo mostruoso.
Megan: ok. Ohh… -le viene spontaneo applaudire come quando era bambina- Quante bolle! Bravi, bis!
Amber: non credo possano sentirti. -ride tornando subito seria- Con Koffee dovrò essere molto più scolastica. Userò lo stesso approccio che fece l’istruttore con me il giorno della mia prima immersione.
Koffee: rattle-rattle, eccoti qui. Dov’eravate sparite? A lasciarmi così alla deriva, vi denuncio. C-Comunque non mi convincerai mai e poi mai a seguirti. Surp.
-in tutta risposta, Amber, batte i pugni sulla tavola catapultandola dritta in acqua-
Splutt! Emergenza! Donna di un certo ceto sociale in mare, donna di un certo ceto sociale in mare!
Amber: ma fammi il piacere. -la tira sotto per la cordicella-
Megan: sarebbe questo il metodo del tuo istruttore?
Amber: ohh, sentite, non c’ho più tempo da perdere. Koffee non deve nemmeno nuotare, la porto io così come sto portando il caffè, zavorra più, zavorra meno. Sennò la richiudo nel sarcofago.
Megan: touchè.
Koffee: mi merito un trattamento migliore di così, sigh.
Amber: silenzio. Ci dobbiamo dividere l’ossigeno in TRE. Quindi poche parole e tanti fatti: la prima che vede una nave promettente apre bocca, altrimenti nada. Chiaro?
…°.
…°.
…°.
Megan: posso provare a visualizzare un relitto nella mia mente.
Amber: ah, sì, tipo come avevi fatto con quell’aereo, dirigibile o vattelapesca dell’800.
Megan: ecco, sì.
Vedo un antico popolo guerriero. Le urla, il clangore della battaglia, e poi il sibilo delle armi, e infine un silenzio di ghiaccio assordante che il sole si appresta a sciogliere dopo molte lune e molti secoli.
Viene da quella parte…
Amber: così, dai, speriamo di far centro al primo colpo. Cosa sarebbe quella? Sembra una nave in bottiglia ah no è ghiaccio! No, che storia. Ha la bandiera di Chris? Perfetto. Rompiamo il ghiaccio con questa sfida. -prepara l’arpione da sub- Ho fatto bene a portarmelo: sapevo sarebbe potuto tornarmi utile. Come nella pesca antartica.
Cominciamo. La prima è agganciata, adesso la estragg…gnn…gh…aiutatemi! Anche tu, caffeinomane, se non vuoi che tagli la corda e mi liberi della zavorra.
Niente da fare, non ne vuole sapere di rompersi!
Megan: io ho letto di un trucco che consente di far passare un oggetto attraverso il ghiaccio senza bisogno di romperlo.
Amber: per favore, ti sembra il momento? Mettici più forza piuttosto.
Megan: sono certa che funzioni, se solo mi lasciassi provare… -cerca goffamente di infilare il braccio attraverso il ghiaccio- Una volta sono riuscita a far passare un dito intero in un cubetto di ghiaccio, giuro. Perché non mi crede mai nessuno.
Koffee: forse perché la magia non esiste? Che assurdità.
Amber: tu non sprecare ossigeno che se ci provassi al posto suo saresti peggio di Trixie! E tu (Megan) dacci un taglio una buona volta. Sei una ragazza con tante qualità, soprattutto due di un certo spessore, e allora perché buttarti via su una cosa così inutile?
Megan: perché mi piace, come a te piace il surf che non serve a niente comunque.
Amber: r-rimangiati subito quello che hai detto! E’ uno sport sano, e basta.
Koffee: che perdita del mio tempo. Sto sprecando un giorno dei miei anni migliori per una simile idiozia.
Amber: voi Migliori eravate delle teste dure o sbaglio? Magari lo sei abbastanza da sfondare il ghiaccio!
Koffee: ahhh! Mettimi giù prima di immediatamente!
Soleil: non funziona lo stesso. Puoi lanciargli tutto quello che ti pare ma non riuscirai mai a rompere quel ghiaccio. Ne parlavo prima con Rose.
-intanto, non più al centro dell’attenzione, Megan si è messa a provare il suo numero di attraversamento-
Amber: ah, perché, ci siete voi qui?
Soleil: sì, siamo arrivate prima noi. Quindi, se non ti dispiace…
Amber: non essere avida. Qui ci sono casse in abbondanza per tutti.
Soleil: ancora non sappiamo se sono tutte piene o vuote.
Amber: oh, scusa tanto se ho invaso il tuo “spazio”. Mi ero scordata che c’è posto solo per il pianeta Kimberly in questo sistema solare!
Soleil: non è vero, io…
Rose: eccomi di ritorno. Che succede?
Amber: niente. Visto che l’avete trovato voi per prime, ce ne stavamo andando.
Rose: se volete potete prendere una o due casse una volta che le avremo liberate.
Amber: ho detto di no, grazie. Preferisco dare una lezione a Miss Universo: vincerò trovando il MIO di relitto. -riemerge rapidamente-
Rose: -sospira con un mezzo sorriso- la solita Amber…che amo.
-Megan è rimasta nel frattempo parzialmente bloccata nel ghiaccio con solo le tette passate dall’altra parte-
Uhm, Ambeeer?
Amber: sì, sì, sono tornata indietro a riprendermi l’arpione e questa. Ma che? Come hai fatto a incastrarti così? Gnn…Tira…Tira!
-Rose fa risuonare l’ancora come un diapason facendo così incrinare il ghiaccio e liberare Megan-
Grazie dell’aiuto ma potevo farcela da sola, vabbè. -arrossisce con tanto di bollicine- Si torna in superficie!
Soleil: avevi ragione. Ha funzionato! Si è creata una crepa, continua.
Rose: che il concerto subacqueo abbia inizio! DEEEENG!
Soleil: quasi. -lei intanto cerca di usare l’arpione lasciato da Amber girandolo come un trapano per fare un buco, quando un luccichio dalla cassa trafitta attira la sua attenzione- Continua a suonare. Ci siamo. Mi sto creando un varco, ecco, sono dentro!
Rose: missione compiuta.
Soleil: sono dall’altra parte del ghiaccio, sono dentro la nave, yuhuuh!
Rose: rock n’ roll, baby! Il rock è sempre la soluzione. Passo anch’io.
Soleil: no, aspetta! Organizziamoci: io lego ogni cassa e tu la tiri da fuori. -prende qualcosa senza farsi vedere- Ecco, a posto. Comincia da questa. Viva il gioco di squadra!
// Confessionale //
Megan: avevo anche percepito qualcosa quando ho ascoltato quel ghiaccio, qualcosa di molto molto potente. Sigh.
Soleil: non può essere, sto sognando: datemi un pizzicotto. L’ho trovato, ho trovato proprio IO il Chris d’Oro!? Me lo terrò ben stretto stavolta. Non lo dirò a nessuno, nemmeno a Kim. Mi è stata data una seconda opportunità dal cosmo, e non intendo sprecarla.
Soleil: sarebbe fantastico portare più casse assieme invece che una alla volta.
Rose: beh, possiamo sempre costruirci una zattera.
Soleil: zattera?
Rose: ih ih, il ghiaccio galleggia anche, no?
Paula: eccoci, anf anf, Chris. -si sono trascinati fino alla spiaggia con ben due casse del tesoro a testa oltre al macigno-
Chris: però! Notevole. -sorseggia il caffè Borghese da una noce di cocco- Puah, ma è amarissimo.
Paula: alla faccia, puff, pant. Sono stremata. Speriamo che bastino.
Shin: è il momento della verità: apriamole. Ma che razza di tesoro è questo? Spazzatura?
-si è creata una specie di discarica a cielo aperto dopo aver svuotato tutte le casse-
Paula: sarebbe questo il tesoro di Capitan Kaleido? Vedo un mucchio di cianfrusaglie senza senso. -indossa delle corna da cervo e un berretto militare-
Shin: ho paura che siamo stati ingannati. Il vero tesoro doveva essere nascosto in qualche angolo segreto della nave. Torniamo indietro.
-arrancano in immersione col masso che striscia lentamente sulla sabbia umida-
Paula: anf, anf, ho bisogno di respirare. Aaanf! Sono troppo stanca ora, non so se ce la faccio a nuotare come prima.
Shin: prendi fiato, coraggio.
Paula: no, Shinki, non ce la possiamo fare così. Abbiamo solo un’ultima bombola da consumare, e se nuoto in questo stato finirà che lo consumerò tutto ancor prima di tornare giù.
Shin: tu ti sei già sacrificata andando in apnea, adesso tocca a me.
Paula: ma sei matto!?? Hai per caso un background olimpico alle spalle? Fammi capire.
Shin: !
Paula: soltanto nei film una persona qualunque riesce a resistere tanto sott’acqua senza ossigeno, compresi i tuoi amati samurai giapponesi. -il kabuki arrossisce per l’imbarazzo- Che sono sempre tutti at-to-ri.
Shin: e io come loro. -tira su col naso- Ho capito…
Paula: ma per tutti i micini! Mi si è accesa una lampadina. Usiamo il cannone del minigolf per farci sparare in mare aperto!
Shin: approvo il masochismo della tua idea.
Chris: anche io. E’ sempre divertente quando vi ammazzate usando quell’affare, per questo non ho ancora smantellato quel campo da minigolf.
-Paula e Shin si fanno dunque sparare in aria atterrando in mare aperto direttamente sul fondo-
Paula: tombola! Torniamo alla nave. Oh?
Izzy: era ora, vi stavo aspettando. -si è messa al timone indossando un polipo come barba e, sì, questa cosa l’ha fatta veramente in canon una volta- Kaleido non vedeva l’ora di vedere le vostre facce. Ahahahah! -la nave inizia a muoversi tra le risate isteriche della piratessa-
Shin: o-orè?
Paula: come fa a muoversi un re-relitto?
Shin: allora si tratta davvero di un mayoibuni.
Izzy: se volete il vero tesoro, dovrete venire a prendervelo.
Paula: ti inseguiremo fino all’inferno se necessario!
Shin: eh, già.
Izzy: uhm…Acqua! Anzi…Cielo.
-si aprono le vele della nave che inizia a staccarsi da terra salendo in superficie e, poi da lì alzarsi fino alle nubi-
Chris: e chi se l’aspettava questa? -fa la you don’t say face-
Paula: non ci credo.
Shin: non molliamola! -si aggrappano al sartiame trovandosi così a fare sci nautico-
Izzy: ho ereditato questa nave direttamente da Capitan Long Johna Skatoony (n.d.r.: non sono riuscito a reperire da nessuna parte il suo vero nome) e ho giurato che avrei protetto il suo tesoro anche a costo della vita, arr!
Vediamo, come posso eliminarvi una volta per tutte? -getta via la spada pirata frugando nel suo armamentario- Yohohoh! Il buon vecchio cannone portatile. -imbraccia il bazooka caricandolo con la pece e inizia a bombardarli-
Shin: dobbiamo resistere o schivarli fino a quando non ci si presenta l’occasione giusta per arrampicarci e risalire a bordo. Troviamo una via SPLAT! SPLAT! SPLAT!
Izzy: skatoony-splatoony, ahahahahahahahah!
Shin: k*so! Sono di nuovo bloccato nei moviment -si schianta ad altezza palle contro uno scoglio riaffiorente in superficie-
Izzy: fuori uno. Corpo di un pappafico, dov’è finita l’altra? -Paula si sta arrampicando sui cirripedi attaccati ai lati del vascello-
Paula: anf, anf, e pensare che da piccola il quadro svedese era il mio esercizio preferito.
Soleil: quella Paula è da tenere d’occhio. Sembra sempre più atletica ogni giorno che passa. Andiamo.
Rose: scusa per l’incidente, Shin.
Shin: no, scusati per il ghiaccio: lenisce il dolore.
Izzy: ucci-ucci, sento odor di italianucci…
Paula: allora beccati questa pizza in faccia! -le lancia un cirripede compiendo lo stesso movimento di un discobolo- Ora ti ci vorrà anche una benda sull’occhio, ah ah ah.
Izzy: ho anche la bandana se per questo, e i denti di squalo, e gli orecchini giganti…a proposito, ti restituisco il favore! -lancia gli orecchini come degli shuriken, subito seguiti da un altro colpo di bazooka che Paula non riesce a evitare in tempo-
Paula: ahia. Non vale, non mi è stato dato sufficiente tempo di reagire. O forse i miei riflessi si sono un po’ arrugginiti nel tempo…
Izzy: bene, bene, bene. Al tuo amico ho già fatto fare il giro di chiglia subacqueo, a te offrirò quello celeste. Arr!
In piedi, canaglia.
Ma che succede?
-la nave subisce una specie di scossone cominciando a perdere quota e girarsi su un fianco, con Paula che ne approfitta disarmandola con un calcio-
Paula: devi sapere che c’è un macigno giù giù in profondità che mi sta tenendo ancorata al suolo, e così la tua nave non può andare da nessuna parte.
Izzy: allora taglio la corda. -riprende la spada, ma appena si avvicina Paula le addenta la barba finta fino a staccarle un tentacolo a morsi- Ahi, guarda che fa male come una barba vera!
// Paula: ho imparato a dare morsi repentini così come fanno i miei gattini, perché, non si sa mai con tutti i molestatori che ci sono in giro. Un morso sul naso fa davvero male ve l’assicuro. //
Izzy: okehehehey! Basta fare il pirata buono, adesso entro in modalità Barbaincavolatanera. -prende dei candelotti di dinamite e se li appiccica uno per ogni tentacolo- Se un capitano affonda sempre con la sua nave, può anche ESPLODERE.
Paula: o’ maremma. -indietreggia fino all’asse-
Izzy: non hai più via di scampo, Paula Gatti.
Paula: aspetta, ho una domanda: come sai il mio nome completo?
Izzy: sveglia, ma hai mai visto A tutto reality? Ho la telepatia.
Paula: sì, l’ho visto eccome. Mi bastava quell’attimo di distrazione per reagire. -salta come se fosse un trampolino mandando l’avversaria a vuoto per poi portarsi dall’altra parte e catapultarla in orbita!-
Izzy: ahhhhhh ma tornerò quando meno te lo aspettiiiii!
BOOOOOOM!
-l’esplosione avviene troppo vicina all’albero maestro bruciandone tutte le vele di conseguenza-
Paula: ce l’ho fatta! Ho battuto Izzy di A tutto reality!? Ma a quale prezzo?
-la nave precipita sulla scogliera sottostante con tanto di esplosione-
Soleil: oh wow.
Rose: Paula! Stai bene?
Paula: io sì, mi sono tuffata. Ma non ho trovato il tesoro in tempo, e ora l’ho perso bwaaaaah!
Rose: fiù, menomale.
Shin: l’importante è che tu stia bene, sei stata eccezionale lì sopra. Una vera guerriera.
Paula: davvero? Però alla fine niente tesoro. Ci tenevo a vincere oggi, è da un sacco che non vinco una medaglia…Adesso come facciamo che ci è rimasta solo, beh, robaccia.
Rose: sicura di non poterci ricavare proprio nulla? I rifiuti di una persona possono diventare il tesoro di qualcun altro. -strizza l’occhio-
Soleil: …pensiamo a noi.
Rose: hai già aperto tutte le casse?
Soleil: sì, e ci ho trovato una brutta sorpresa all’interno. Guarda: ci sono solo armi qui dentro.
Rose: armi? Armi antiche. Scudi, spade, asce…
Chris: che cosa vi aspettavate dentro una nave vichinga?
Soleil: sì ma come dovremmo fare una scultura con scudi, spade, ecc..!
Rose: tecnicamente qualsiasi cosa trovata in un relitto conta come materiale utilizzabile, quindi, possiamo fare una scultura di ghiaccio.
Soleil: ai tropici?
Rose: beh, sì, se ha resistito tutto quel tempo in acqua magari anche fuori dall’acqua resisterà abbastanza.
// Soleil: non voglio usare il Chris d’Oro subito oggi, ma forse se vincessi subito al primo giorno di merge potrei brillare troppo ed essere un bersaglio facile domani. Mentre con una prestazione mediocre dovrei passare inosservata ancora per un po’…Mah. //
Soleil: non abbiamo altra scelta. Approvata la scultura di ghiaccio, diamoci da fare.
Chris: se vi serve una posa in particolare sono a vostra disposizione, ragazze.
Rose: preferiamo andare a istinto. -inizia a intagliare la banchisa di ghiaccio-
Paula: e pensare che prima quando stavo lassù mi sentivo invincibile dopo tanto tempo, uffa...Blink! Una scultura dall’alto. . .Ri-Blink!
Come si faceva? Il braccio andava qui mi pare e l’altro qui…Posa mitica! No, non era così. POSA EPICA, ah ecco!
Shin: gyaaaaaaargh! -le sue urla di dolore si spezzano con un tuono in lontananza-
. . .
*Sfida*
Chris: anche se Granchi e Delfini non esistono più, vi troverete ancora e per l’ultima volta a lavorare di squadra, poiché sarete divisi in coppie.
Kimberly: perfetto, allora io scelgo Soleil e Amber sceglie Rose!
Chris: no, no, non funziona più così: non esistono più Granchi e Delfini, ricordate? Questo rende soltanto il sottoscritto capace di prendere decisioni, e si dà il caso che abbia già formato le mie coppie ad hoc:
Zeus - Kimberly
Paula - Shin
Rose - Soleil
Amber - Megan
Kimberly: awww. Oh no. -Zeus fa un ghigno poco rassicurante- Ne uscirò viva?
Soleil: stringi i denti, mi raccomando. E’ solo per un giorno: pensa questo.
Amber: sarà difficile concentrarmi con queste bombe a portata di mano. -strizza nuovamente le tette alla compagna-
Chris: tieni a freno i bollenti spiriti, Amber. Risparmiateli per quanto ti farà arrabbiare questa sfida.
Amber: ah ah spiritoso.
Chris: non sto scherzando. Il titolo è “Provaci àncora e ancòra”. Le coppie giocheranno legate tra loro da un’ancora (a scelta tra 4 modelli possibili) e uno di ciascuna farà la zavorra dell’altro tenendosi addosso un sacchetto di caffè a marchio Borghese. “Il caffè migliore del mondo in qualsiasi paese.”
Tutti: …
Zeus: W il product placement.
// Splut. E questo caffè, per inciso, fa cagare pure l’inferno. //
Chris: -si schiarisce la gola- vedete quelle boe in fondo? Nuotate fino a uno dei relitti contrassegnati con le bandiere con la mia effigie sopra, trovate il modo di entrarvi, e recuperate le casse del tesoro. Sono pesanti, quindi consiglio di portarne una alla volta anche perché l’autonomia delle bombole è di soli 15 minuti a immersione e l’ossigeno è da condividere in due.
Amber: di quanto?!? Nemmeno un nuotatore olimpionico riuscirebbe a immergersi e riemergere tanto velocemente senza lasciarci le penne anzi le pinne.
Paula: confermo. Il record è…
Chris: pensate che io avevo pensato di farvele costruire da soli le bombole, ma la produzione ha preferito “non rischiare” garantendo dell’attrezzatura vera.
Ad ogni modo potreste trovare delle bombole di scorta a bordo dei relitti oppure, che ne so, arrangiarvi. Quando pensate di aver accumulato un bottino sufficiente (o più verosimilmente avete esaurito la scorta di ossigeno a vostra disposizione) potete aprire le casse e con il loro contenuto create una statua in MIO ONORE. La scultura che giudicherò la migliore farà ottenere l’immunità alla coppia vincitrice!
Ah, se spezzate l’ancora o perdete la zavorra verrete squalificati. Scegliete la vostra ancora nell’ordine in cui vi ho chiamati. -ci sono un’ancora tradizionale in catene di ferro, un’ancora di legno marcito, un masso di Sisifo e un sarcofago egiziano.-
Kimberly: quindi noi per primi. Uhm…
Zeus: sento puzza di fregatura ma visto con chi sto ci tocca scegliere l’ancora di legno, la più leggera.
Kimberly: mi sa che ce ne pentiremo, ma hai ragione, non ce la farei a portare il peso delle altre.
Shin: noi scegliamo il macigno. -si legano alla fune con nodi ben stretti-
// Paula: rotola e non si incastrerà sul fondale. //
Megan: il sarcofago.
Amber: un attimo, chi l’ha stabilito? Esisto anch’io e dico l’ancora, non mi faccio fregare dalle apparenze.
Megan: ma dal materiale sì. I sarcofagi dell’Antico Egitto erano comunque fatti prevalentemente su una base di legno, mentre un’ancora di ferro è fatta sempre di ferro…e basta.
Amber: ah, vabbè. Pigliamoci ‘sta mummia allora. Ohissa. Mi sento una schiava incatenata a quest’affare.
Rose: a noi quindi resta l’ancora tradizionale. Non me l’aspettavo.
Soleil: neanch’io, ma meglio così sappiamo esattamente cosa ci aspetta a differenza degli altri.
Rose: un’ancora in acciaio che pesa una tonnellata. -inspirano ed espirano profondamente-
// Confessionale //
Amber: uhm. -soppesa con una mano la zavorra da trasportare-
Uhmmm. -soppesa nell’altra le tette della compagna-
Ma lo sai che sei più pesante tu?
Megan: …
Amber: con tutta quella zavorra che hai di default, meglio se questa la porto io, o mi affondi prima tu dell’ancora.
Megan: ecco, a tal proposito, ehm...
Shin: non sa nuotare sul fondo. -glielo dice nell’orecchio per risparmiare Megan dall’imbarazzo-
Amber: che cosa, e dovrei insegnarglielo io? Sì, sono capace di farlo, ma mi prendi in giro!? Ciaff. Ho il tempo contato lì sotto, mica c’ho il tempo di fare da scuola sub. Ma non sai proprio immergerti?
Megan: tendo a risalire subito per la strizza.
Amber: per la strizza o non sarà per colpa di quelle boe incorporate? Argh, lasciamo stare. Vorrà dire che mi immergerò da sola così magari ogni bombola mi dura di più.
Megan: sicura?
Amber: ho altra scelta? -s’immerge-
Megan: sì, insegnarmi. Almeno provarci.
Amber: -parlando nel microfono incorporato nella maschera- 15 minuti, devo fare velocissima e pure con la corrente che mi spinge di continuo da dove sono venuta. Se non altro il sarcofago è più leggero di quel che pensassi, alla fine galleggia più o meno, come portarmi la tavola da surf con il leash.
A proposito, ma…chi mi sta tirando così?
Megan: anf, anf, splutt! -sta annaspando disperatamente verso la superficie-
Amber: MI PRENDI IN GIRO!? -la loro corda ha già raggiunto la sua estensione massima- Non ci credo. Così non posso fare niente! Resisti, arrivo.
Kimberly: che significa “non hai ancora digerito”?
Zeus: burp. Questo.
Kimberly: eugh, sempre più toilet humor con il tuo character, eh? Ma quante ore fa hai mangiato, e cosa se siamo sempre tutti quasi a digiuno…
Zeus: boh, roba trovata dietro un sedile a caso dell’aereo. Penso fossero patatine stavolta.
Kimberly: uhh, ma che schifo!
Amber: ah! Benvenuta nel mio mondo, ora ci passerai anche tu nell’olimpo delle incazzature. Prova a pensarci stasera. -fa’ il massaggio cardiaco a Megan intanto, prendendoci fin troppo gusto-
Megan: A-Amber, sono tornata cosciente cinque mmmh…anf fa.
Zeus: forza, scrittrice, inventati una soluzione creativa delle tue.
Kimberly: fosse facile…Praticamente solo io posso stare sott’acqua per adesso. Ma non ho la forza di tirare su nulla da sola.
Zeus: già. Munch.
Kimberly: ma stai ancora mangiando?
Zeus: mi sto leccando gli avanzi dalle dita. Tanto non devo nuotare io.
Kimberly: no, scusa, non ancora, ma poi…
Zeus: poi si vedrà.
// Kimberly: grr, insomma devo fare tutto io secondo lui? Ma che razza di… Si approfiterebbe tanto di doversene stare seduto a guardare senza alzare nemmeno un dito?
Ohh, questo è un momento di autorealizzazione, e fa male. Quindi è così che ho fatto sentire tutti…Soleil in primis, suppongo.
-si tocca il petto-
Sì, fa davvero male. //
Kimberly: facciamo che mi immergo e basta. Ma, voi siete ancora qui? Io credevo foste le più avanti.
Rose: l’ancora non fa che…l’ancora, e incastrarsi sul fondo. Così dobbiamo disincastrarla di continuo. Ancora e ancora.
Soleil: è una rottura, fortunata te che hai quella di legno, ma sfortunata per chi ti è toccato come partner. A proposito, dov’è quel buono a nulla?
Kimberly: sta ancora digerendo la colazione.
Soleil: a mezzogiorno?
Rose: devi sapere come prenderlo se vuoi ricavare qualcosa di utile da lui.
Soleil: sì, a martellate.
Rose: anche, se necessario. Io ho preferito le meduse.
Kimberly: auguri a me allora. -riprende a nuotare con vigore- Comunque se anche Soleil e la sua compagna sono rimaste indietro + Amber e Megan, questo vuol dire che ho solo una coppia davanti al momento! Non male, Kimberly, forse ti sei sottovalutata finora. -non si è accorta che dall’ancora, intanto, qualcosa ha cominciato a proliferare-
Paula: non ci muoviamo più di un millimetro, acc. Emersione, emersione! Aaaaanf. Così non sprechiamo ossigeno a parlare.
Shin: potremmo provare a spingere il masso fino a farlo rotolare nell’abisso oppure fermarci in questo punto e continuare finchè la lunghezza del cordame ce lo consente.
Paula: se ce ne avanza, potremmo anche usare la corda per legare più casse da portarci.
Shin: sei furba come un gatto, nekomata. Ti stai sprecando.
Paula: in che senso?
Shin: entrambi stiamo servendo un padrone che non ci merita.
Paula: padrone? Ma noo, Zeus è un amico. E’ stato lui a darmi tutti quei collari per i gattini.
Shin: capisco. Mi spiace per te, allora.
Paula: perché dici così? Non sei suo amico?
Shin: ha ottenuto la mia collaborazione con la minaccia, e mi ha strappato una promessa di fedeltà che non potrò infrangere senza infrangere l’onore.
Non ha fatto lo stesso con te?
Paula: sì, una promessa gliel’ho fatta, ma non mi sembrava un ricatto. I miei mici in cambio dei suoi voti. . .
Shin: cosa hai deciso di fare quindi?
Paula: non lo so, ora ho dei ripensamenti, ma a cosa ti riferisci…?
Shin: al masso. Tirare troppo la corda significherebbe spezzarla, è molto lisa. Dobbiamo consumarla il meno possibile.
Paula: meglio lasciare la pietra lì dov’è. Se la facessimo cadere ancora più in profondità potremmo poi non essere più in grado di ritirarla su, e questo è un bell’abisso anche per due nuotatori esperti.
Shin: allora arriveremo fin dove la sacra pietra ce lo consentirà.
-s’immergono nuovamente nuotando più velocemente possibile controcorrente fino a raggiungere un antico veliero contrassegnato con la bandiera pirata di Chris- Non possiamo proseguire oltre questo punto, la corda è tesa al suo massimo.
Paula: saccheggiamo quella nave allora, arr!
Chris: non sanno che sorpresa li aspetta.
Shin: apriamoci un varco, cerca dove il legno sembra più marcio. Svelta. Non possiamo perdere tempo.
Paula: qui, l’ho trovato! Ci sono parecchi buchi in realtà. Abbiamo l’imbarazzo della scelta.
Shin: quelle sono le bocche da fuoco dalle quali si sparavano cannonate. Aspetta, cos’è stato? Ho sentito un rumore sordo.
Paula: l’ho sentito anch’io, ma non ho capito da dove venisse.
Shin: attenta!
-le aperture sullo scafo sparano di colpo palle di cannone che gli si appiccicano addosso dopo averla spinta via-
Ma di cosa sono fatte? …Pece. Non riuscirò a nuotare appiccicato così. Non farti colpire a tua volta!
Paula: non succederà. Una nuotatrice olimpionica in acqua si muove come un delfino. Schivata in capriola. Schivata all’indietro. Schivata in moonwalk subacqueo.
Shin: rimani concentrata: ti ricordo che ci è concessa una manciata di minuti preziosi.
Paula: schivata in lionsault felino! -questa volta viene centrata in pieno- Colpita e affondata. Accipicchia. Non vedo più nulla.
Shin: usa gli altri sensi allora, e cerca di portarti al di sopra delle cannonate, sopra l’albero maestro. Io cerco di aggirare lo scafo per capire chi o cosa ci sta sparando.
Paula: gli altri sensi? Sono sott’acqua. Ouch! Non l’ho nemmeno sentita arrivare. Cosa mi diceva sempre l’allenatore? “Quando nuoti al buio segui i brividi della tua pelle per risalire” o qualcosa del genere. Per capire se sto risalendo, mi basta sentire la temperatura: più l’acqua è calda più sono vicina alla superficie! Ci sono, ho capito come devo nuotare.
-Paula nuota velocemente malgrado la maschera imbrattata allontanandosi dalla nave, mentre intanto la nave cessa il fuoco, fino a risalire a galla- Aaanf! -butta via la maschera da sub- E adesso torniamo di sotto.
Shin: c’è qualcuno? Non può essere opera di un mayoibune, non ho visto le sfere di fuoco.
???: non c’è neanche la maionese se per questo a bordo di questa nave.
Shin: chi ha parlato? Mostrati per ciò che sei veramente. -viene assalito da dei tentacoli che fuoriescono dalle falle della nave- Rgh. Non me l’aspettavo una cosa del genere. -cerca di divincolarsi subito ma la pece lo tiene incollato alla creatura- Un akkorokamui qui nelle Bermude!
…
???: un akkos’è?
Shin: spirito bugiardo, stai giocando con la mia mente ma non mi inganni. Se solo potessi raggiungere l’elsa del mio tanto (n.d.r.: pugnale corto da samurai, usato anche per la caccia subacquea) con la mano ancora libera…Avanti…Ahh! -taglia via un pezzo di tentacolo per poi strapparselo di dosso- A noi due ora. -il suo attacco successivo viene però sventato da un calcio in pieno stomaco arrivato dal nulla- Ma cosa?
???: questo lo prendo io adesso. -lo tiene per la gola minacciandolo con il suo stesso coltello- Pensavate davvero di poter rubare così facilmente il tesoro di Capitan Kaleidoscopio?
Kimberly: quello non è Shin? Non capisco che sta succedendo, ma mi sembra il classico scenario d’azione tosta e cruenta, quindi non è roba per me. Alla larga… Cerchiamo un altro relitto, Zeus.
Zeus: che ti parli al plurale?
Kimberly: così almeno faccio finta di averlo un compagno di squadra.
Zeus: tsk, a un dio dell’informatica non serve sporcarsi le mani. Posso fare tutto a distanza.
Kimberly: tipo?
Zeus: tipo inserire una scheda grafica nella tua maschera senza che te ne accorgessi. Prova ad attivare la funzionalità “smart”.
Kimberly: bip bip bip. Ooh, mi rimangio tutto. Ma che forza! Posso individuare tutti i relitti così, come un metal detector. Oddio, ma come sei riuscito a fare questa modifica in così poco tempo?
Zeus: te l’ho detto che sono un dio. Tuttavia non sono Poseidone: se ti anneghi lì sotto ti tiri fuori da sola. Dal monitoraggio dell’ossigeno hai ancora 7 minuti circa, chica.
Kimberly: oh giusto. Come sette minuti soltanto!? Ci ho già messo metà del tempo solo ad arrivare a questo punto? Ah, svelta, svelta, scelgo un relitto a caso…uhm quello no però…nemmeno quello mi convince…ah, ma comunque devo trovarne uno col logo del reality sopra!
Zeus: sei minuti, chica.
Kimberly: hai detto “circa” o “chica”? Non ti sento granchè con tutto questo BIP BIP BIP nelle orecchie. Mi sta rintronando.
Zeus: cinque minuti all’oltretomba.
Kimberly: BIP BIP BIP BIP BIP BIP Come si spegne! E come l’avevo acceso prima esattamente? Boh. L’ho fatto senza pensarci. Argh, sto impazzendo. BIP BIP BIP BIP BIP BIP.
Zeus: quando fa così vuol dire che sta captando molto più metallo del previsto. Fossi in te ci andrei coi piedi di piombo.
Kimberly: se era una battuta, beh, sappi che non fa ridere!!! -si ritrova circondata da un campo minato e i resti tutt’attorno di una nave da crociera- Kylinuro II. Aspetta, questo nome dove l’ho già sentito? -un brivido le percorre la schiena ma non la memoria- Brr. Meglio se mi concentro sulle mine piuttosto.
-l’ancora di legno va a sbattere contro una di esse ma non succede nulla-
Fiù. Menomale che è troppo leggera per innescarla. -riprende a esplorare il relitto infilandosi nell’abitacolo, ignara di cosa sta accadendo alla mina nel frattempo: un’insieme di alghe e mucillagine ne sta consumando la catena d’acciaio in pochi secondi- Questa doveva essere stata la camera da letto, ma, perché il letto sembra essere stato divelto selvaggiamente? D-Dove hai messo quelle casse, Chris. Questo posto è inquietante con tutte queste suppellettili dorate ricoperte di melma. . .E quante macchine. “Una strage. Un cimitero di macchine di lusso si proiettava davanti agli occhi della ragazza, a ulteriore testimonianza di come alla natura non interessasse affatto l’opulenza di un individuo qualora stabilisse fosse arrivata la sua ultima ora.
Poveri o ricchi, affondano tutti allo stesso modo.”
Profooonda questa. Me la devo segnare per -comincia a fare le bollicine- Ok, ok! Non parlo più, faccio fatti. Al posto di Chris avrei nascosto il bottino nelle auto, quindi, devo aprire i bagagliai di tutte queste limousine. Ma con quali chiavi? Nel cruscotto magari. -spacca il finestrino con un calcio- Wow. L’ho fatto veramente io?
// Soleil: in realtà a una simile profondità la pressione esercitata dall’acqua sul vetro è tale da incrinarne la struttura, fino a spaccarla alla minima sollecitazione. Non è questione di forza ma di fisica. //
Kimberly: speriamo di aver fatto centro al primo tentativo. Apriti sesamo. -apre il bagagliaio della prima limousine- Sì, ne ho trovata una, Zeus! (Sempre facciamo finta.) Per adesso mi accontento. Uh, quanto pesa. Non ci sarà mica dell’oro vero qui dentro? Sono ricca! Sarei ricca sì ma non famosa come scrittrice. Non se ne parla proprio. -si carica la cassa in braccio e comincia la risalita riaffondando subito- Anf, anf, così non funziona, la cassa è troppo pesante, non ce la farò mai. Devo rinunciarci perché sono pure in debito di ossigeno, dannazione!
E invece no, non farò la solita rinunciataria. Ho già rinunciato a tanti progetti alla prima difficoltà…mentre Soleil, lei, tutto l’opposto…Si è sempre arrangiata coi mezzi di cui disponeva…E di cosa dispongo io? Un’àncora e una mentalità da scrittrice! Posso farcela.
Zeus: che sentimentale.
Kimberly: Z-Zeus! Ma allora il collegamento funziona ancora. Ehm, quanto hai sentito?
Zeus: abbastanza da farmi vomitare un pezzo di moussakà di due mesi fa per quanto eri patetica. Forse mi è venuta un’idea per tirarti via di lì con il bottino: rimetti la cassa nell’auto, scrittrice.
Kimberly: nell’auto da dove l’ho presa? Anf. Pant. Fatto.
Zeus: ora aggancia il paraurti con l’ancora, e sali in macchina anche tu.
Kimberly: vuoi rimorchiarmi nel mezzo dell’oceano?
Zeus: rimorchiare è la mia specialità. -si dirige verso il campo da minigolf abbandonato-
Kimberly: oh, cavolo, mi gira la testa. Aiuto!
Zeus: brava, spreca pure il fiato che ne hai tanto.
Kimberly: a-a-aiutami.
Zeus: ehi, vorrei tanto, amore, ma non faccio miracoli di quel tipo. Trovati dell’ossigeno, l’ha detto anche Troll Mc Lean. In fondo non si dice che i ricconi si comprano anche l’aria?
Kimberly: i ricconi pagano anche l’aria, uhm…Cosa potrebbe esserci a riguardo sulla macchina di un ricco petroliere? Un soffiabolle! Dovrebbe essere sul retro, speriamo funzioni. °. Glu glu glu. Sono salva. °
Zeus: allora Happy Ending ci ha visto giusto: sei davvero troppo fortunata. -lega l’altra cima dell’ancora alle pale del mulino a vento come un argano- Ecco fatto. La carrozza è pronta a partire dal binario 9 e ¾, Miss J. Kim Rowling di ‘sta fava.
Kimberly: aspetta, aspetta. Ho fatto scorta di ossigeno: potrei caricare altre casse nel bagagliaio. -ma la macchina è già in movimento- Ti avevo detto di aspettare!
Zeus: dovevi pensarci prima. Ora goditi il passaggio in limousine.
Kimberly: sai che lusso, qui è tutto ricoperto di mucillagine. -fuma una boccata di soffiabolle che le va di traverso al pensiero che le viene in mente- Zeus, e le mine navali!? Ci hai pensato a come evitarle?
Zeus: certo, col culo che ti ritrovi.
// Kimberly: devo ammetterlo, Zeus mi è tornato utile alla fine. Senza di lui sarei stata spacciata ma senza di lui, anche, non sarei finita così tanto per cominciare! -sospira- E’ come il Duncan TDI: lo odi ma ti è fondamentale per vincere. //
Izzy: sorpresa! -si toglie la maschera da piovra-
Shin: ma tu sei un’umana. O hai mutato fattezze per confondermi ancora.
Izzy: com’è che avevate detto? “Saccheggiamo quella nave allora, arr!” Arr lasciatelo dire soltanto a un vero pirata, corpo di mille balene.
// Chris: sì, c’era l’offerta 2x1: affitasi nave pirata + capitana pazzoide. Non potevo farmela sfuggire. //
Izzy: ora seguimi. Lo sai cosa facciamo noi pirati a chi prova a soffiarci il nostro tesoro? -lo ha legato e lo ricopre di pece e piume- Ti aspetta il giro di chiglia.
Shin: ptù. Non che mi rimanesse molto ossigeno.
Izzy: io ne ho quanto ne voglio invece.
Shin: buono a sapersi…
Izzy: qualche ultimo desiderio? -lo fa camminare sull’asse sospesa verso l’abisso- Un vero chiacchierone. Arrr! -lo spinge giù, subito dopo vedendosi arrivare addosso Paula-
Un attacco a sorpresa, niente male.
Paula: mmmhh mmmhhh mmmmhhh.°.°
Shin: eccolo il mio desiderio. -è rimasto bloccato sospeso nel vuoto grazie al masso che lo tiene legato-
Izzy: dovrai fare meglio di così però per avere la meglio su di me. In guardia!
-parte il duello subacqueo a colpi di insulti pirateschi (ai quali Paula non può rispondere) e braccia incrociate come sciabole, con le due contendenti che risalgono tutto l’albero maestro fino alla coffa-
I tuoi muscoli sono più mosci del sedere di un calamaro!
I tuoi riflessi sono più lenti di quelli di un cetriolo di mare!
Hai un alito che farebbe svenire pure un isopode!
Che c’è? Il pesce gatto ti ha mangiato la lingua? Ah ah ah arr!
Hai la faccia gonfia come quella di un pesce palla! No, sul serio.
Paula: mmmmmffffff!
Shin: ma certo, sta facendo tutto in apnea. Incredibile, ma per quanto sia allenata non può continuare oltre. Paula, devi risalire subito a respirare! I tuoi polmoni non possono resistere oltre! Mi hai sentito!
-Paula scuote la testa in un primo momento, ma ci ripensa gettandosi su di Izzy come un siluro verso l’alto, favorita anche dal getto d’aria che fuoriesce dalla valvola della bombola danneggiata quando il coltello di Shin l’aveva colpita-
Izzy: ahhhh ah ah ah ah ah! Non sei il primo siluro che domo! Cosa credi?
-ma in quell’esatto momento passa la macchina di Kimberly sulla loro traiettoria investendole in pieno con Izzy che si ritrova spiaccicata sul parabrezza facendo venire l’infarto alla ragazza sudafricana-
Kimberly: °.GLUGH!.° Cough, cough, ma sono finita in un cartone animato senza accorgermene? E’ davvero possibile investire qualcuno SOTT’ACQUA?
“Insetto rilevato: parabrezza automatico avviato.”
-i resti della ex-concorrente di prima generazione vengono quindi spazzati via dai tergicristalli-
Paula: aaaaanf! Ce l’ho fatta. 15 minuti in apnea, sono invincibile!
Shin: ben fatto. Procurati un’altra maschera e poi raggiungimi di sotto. L’informazione lasciata sfuggire da quella Izzy si è rivelata fondata: c’è una cassa intera di bombole di scorta.
. . .
Rose: tu la sollevi di qua e io di là. Forza.
Chris: Rose e Soleil si sono intanto ingegnate portando l’ancora a mano, l’una da un braccio e l’altra dall’altro braccio, mentre Amber è ancora in alto mare con Megan.
Amber: tu te ne stai bella tranquilla sulla tavola da surf a galleggiare, e nuoti e basta, mentre io avanzo in immersione. Non ci vuole la magia per fare quattro bracciate, giusto?
Megan: sì, ma potrei aiutarti di più…
Amber: no, grazie, il tempo stringe. Vado. Questa volta sembra funzionare. Tutto bene lì sopra?
Megan: mh mh.
Amber: finalmente. C’è speranza ancora. Ehi, ehi, che succede? Chi mi tira di nuovo!?
Megan: le onde glubb io non so come si fa glubb non so surfare glubb blubb.
Amber: ma se pure Zanna c’era riuscito, uno squalo che pesa quattro volte tanto!
-il cavallone le riporta tutte e due sul bagnasciuga con uno schianto-
Sarcofago: ahia! Ora ne ho avuto abbastanza, ma che razza di incapaci perdenti mi sono capitati? Fatemi uscire da qui! Se devo fare questa cosa, pretendo che sia la squadra migliore a portarmi.
Amber: ma che…?
-aprono il coperchio trovandoci all’interno Koffee-
Chris: più zavorra di così si muore.
// Koffee: splutt. Cosa non deve fare un’imprenditrice per far decollare la sua attività. Ebbene sì, la migliore concorrente del mondo si è degnata di fare un cameo in questo reality da quattro soldi. L’accordo era che quel Mc Lean avrebbe fatto apparire il mio marchio e io in cambio avrei fatto questa stupida comparsata nella quale sono già quasi annegata dieci volte! Ma ora detto io le condizioni. //
Koffee: voglio stare nella squadra che sta facendo meglio, sono stufa marcia di essere sballottata da queste due imbranate. Mi hai sentita, Chris? O così, o niente!
Chris: Amber, Megan, non avevo detto che non dovevate mai separarvi dall’ancora? Sarete penalizzate per questo.
Amber: quindi LEI conta sempre come ancora? Questa leggerina qua. -la solleva e se la lega appresso-
Koffee: l-lasciami subito prima di immediatamente, buzzurra!
Amber: infilati il respiratore e taci. Si torna subito in acqua, questo è un regalo in realtà.
// Confessionale //
Amber: anziché una pesante àncora mi sono ritrovata a portarmi una zavorra che di pesante ha solo la lingua. Ottimo! E’ stato come aprire l’ovetto con sorpresa.
Koffee: IO DEFINITA ZAVORRA??? Non erano questi i patti, ero stata scritturata per fare la parte della faraona!
Ma tu hai capito con chi hai a che fare?
Amber: sì, la scassapalle dei Peggiori. Me lo ricordo, ho seguito FR alla TV.
Koffee: ora basta, Kuuuuuuuuuuuurt!
Amber: scalcia pure quanto vuoi, ti tengo con una gamba sola.
Koffee: spero almeno sia la tua gamba migliore.
Amber: ah, che problemi ha questa? Bene, sembra che non abbia altra scelta che insegnarti come andare sotto. Ormai ho esaurito le idee.
Koffee: sotto cioè s-s-sott’acqua?
Amber: sì, ma sto parlando con lei, che te ne frega.
Koffee: io non avevo capito che fosse una gara di immersioni!
Megan: ma se dovevi fare la parte di un’ancora che ti aspettavi…
Koffee: infatti, io dovevo fare da contratto la parte di una fa-ra-o-na. Una regina mummificata e portata con estremo riguardo dai propri sudditi. Così stava scritto parola per parola!
Megan: a quello potremmo ancora rimediare: conosco tutte le pratiche di mummificazione delle streghe di Morrigan.
Koffee: glom. Non mi immergerò comunque, tsk.
// Amber: beeene, pare proprio che debba fare scuola di sub oggi. Fantastico. Cuida la stingada a me! -dà una testata contro la tavola da surf- Argh, scusa, scusa. -se la carezza tutta dandole anche un bacino- Non ti ho scheggiato la vernice, vero? //
Soleil: ci siamo spinte abbastanza in là, lasciamo cadere l’ancora qui. Che ne dici?
Rose: sì, dai. Pronta all’immersione?
Soleil: pronta. -accendono le torce subacquee-
// Confessionale //
Soleil: appena ci siamo immerse in quel punto, subito qualcosa ha catturato la nostra attenzione. La luce delle torce ci veniva riflessa indietro come allo specchio.
Rose: avvicinandoci ulteriormente, abbiamo capito di che cosa si trattasse: c’era una nave vichinga incastrata perfettamente all’interno di un blocco di ghiaccio.
Soleil: questa cosa non ha senso, davvero…
Rose: ma è un bellissimo spettacolo, non trovi?
Soleil: dove l’ha trovata Chris una roba del genere e come ce l’ha messa nelle Bermude e quando l’ha congelata. No, non devo farmi domande inutili. Qui niente ha senso. -fa una risata isterica-
Rose: ehi, calma. Respira. Ohm. Non vuoi consumare tutto l’ossigeno, vero?
Soleil: ovvio, ma quando mi trovo davanti cose che non so spiegarmi divento così nervosa. Come se non lo fossi già abbastanza in questo periodo!
Rose: ti capisco. Questo reality sta mettendo a dura prova anche me. Ma devo stringere i denti ancora un po’ e poi sarà tutto finito.
Soleil: è quello che sto cercando di fare anch’io. Solo che stanno succedendo troppe cose: prima trovo il Chris Nero e poi lo spreco, poi trovo un’amica e già non mi sembra più un’amica, e ora trovo una nave di ghiaccio. E’ un segno.
Cosa può significare secondo te? -l’altra risponde alzando le spalle-
Rose: il fatto che io pratichi yoga non vuol dire che sia anche mistica.
Soleil: oh, scusa, pensavo fossi come Dawn. Ah, ora parlo anche come Kimberly!
Rose: tranquilla, me l’aspettavo, e sei perdonata. Piuttosto, se farai l’astronoma allora questa non è la cosa più assurda che ti troverai di vedere. Chissà quante stranezze ti riserverà il cosmo. Ci hai pensato?
Soleil: in effetti no. Hai ragione, dovrei essere più mentalmente elastica di così. -tira il fiato con alcune bollicine- Diamoci da fare, ci ho già fatto perdere fin troppo tempo.
Rose: io non lo considero tempo perso di solito.
Soleil: oh…Grazie. Come fai?
Rose: forse perché non sono mai stata ad ascoltare nessuno che ora voglio recuperare il tempo perduto, e ascoltare quello che le persone tengono dentro.
Soleil: e riesci ad ascoltarle sempre insomma.
Rose: non proprio sempre. Ora, pensiamo come aprire un varco nel ghiaccio: le casse, le vedi anche tu, sono dall’altra parte.
Soleil: ghiaccio che non si è sciolto anche se siamo vicini alla dorsale atlantica. Ehm, non importa. Potremmo provare a scioglierlo noi oppure spaccarlo con la forza bruta.
Rose: recuperiamo l’ancora allora.
Soleil: per farci cosa?
Rose: per usarla come un piccone. Andiamo.
Chris: in tutto questo, soltanto Kimberly e Zeus hanno riportato a galla qualcosa per ora.
Kimberly: soltanto Kimberly e basta, va sottolineato. -arriva a riva con tutta la carcassa della limousine- Cough.
Zeus: e la corsa chi l’ha offerta? Crack. Vediamo che c’è qui dentro.
Kimberly: fa’ piano, potrebbero esserci delle ceramiche o altra roba fragile, non lo possiamo sapere.
Zeus: e invece c’è solo la ruota di scorta. Lol.
Kimberly: come sarebbe? Non può esserci solo quella, pesava come un macigno.
Zeus: in effetti, i cerchi sono in lega d’oro zecchino ma dubito ci si possa fare una scultura. Sei proprio una sega. -ributta il cerchione in acqua senza pensarci due volte-
Kimberly: oh nooo! Quindi dovrò per forza tornare lì sotto e rifare tutto daccapo? Speravo di cavarmela con un solo viaggio. AAAAaaargh! Ma tu verrai con me, stavolta. -lo minaccia con la punta dell’ancora-
Zeus: sì, ma calmina, Aloy dei povery. Non vorrai infilzarmi con la tua temibile (pff) lancia?
Kimberly: grrrr. -se lo tira dietro- Sarei tentata di farlo ma mi servi ancora vivo.
Chris: mi rimangio quello che ho detto prima. Tutte le coppie sono ancora perfettamente pari nel fare pena in questa parte di sfida.
Rose: proviamoci l’ultima volta ancora. -lanciano l’ancora contro il muro di ghiaccio- Niente, nemmeno una scalfitura. Torniamocene in superficie. Non capisco di cosa sia fatto quel ghiaccio ma è impenetrabile.
Soleil: non esiste ghiaccio “impenetrabile”, non sul pianeta Terra almeno per quanto ne sappiamo. Ci dev’essere un’altra spiegazione.
// Soleil: lezione di astronomia I. Nell’Universo sono presenti corpi ghiacciati extrasolari duri come il diamante, e si ritiene inoltre che su pianeti gassosi come Giove e Saturno possano verificarsi piogge di diamanti grezzi date le condizioni atmosferiche e di temperatura raggiunte. Quindi, sì, in quei casi si potrebbe parlare di ghiaccio impenetrabile, ma non qui. //
Rose: potrebbe essere dovuto al fatto che ci troviamo sott’acqua o non c’entra niente?
Soleil: aspetta, ma certo! Non siamo pesci. I nostri movimenti in acqua sono lentissimi quindi tutto quello che facciamo è come se fosse al rallentatore: pur mettendoci tutta la violenza che vogliamo nel colpire con l’ancora è come se stessimo facendo una carezza al ghiaccio.
Rose: oh, brava. Uhm…E’ solo ghiaccio, ma in pratica per noi è come se fosse un blocco di amianto.
Soleil: già, a meno che non troviamo un punto di rottura nelle molecole, suggerisco di cambiare bersaglio.
Rose: ormai ci siamo già scelte la nostra nave, gli altri avranno occupato le altre contrassegnate a quest’ora. Non pensi?
Soleil: …e ci farebbe perdere tempo contenderci l’eventuale bottino.
Rose: il ghiaccio non si comporta un po’ come il vetro?
Soleil: dipende a che stai pensando.
Rose: sto pensando alle vibrazioni sonore. Ne ho spaccati di vetri suonando a tutto volume.
Soleil: sì, col ghiaccio sarebbe la stessa cosa, diciamo. Ma che strumento vorresti usare sott’acqua? Non ne abbiamo e non ne esistono di subacquei per quanto ne so io.
Rose: particolare come una ragazza determinata possa anche essere tanto disfattista.
Soleil: ehi. Che c’entra?
Rose: niente, mi è sfuggito.
Soleil: sono realista. Anche Galileo non se ne stava col naso all’insù a sognare le stelle, prima di tutto le calcolava e poi puntava il telescopio quando era quasi certo di averne individuata una.
Rose: sarà, ma secondo me ti rovini l’esperienza. Un po’ di imprevedibilità non guasta nella vita.
Soleil: di imprevisti ne ho già avuti abbastanza, appunto, ora vorrei certezze. Che ne sai…
Rose: ti chiedo scusa allora per essere stata sfrontata.
Soleil: ma no, scusami tu, se sono fatta così. Lo faccio anche con Kimberly, sto sempre sulla difensiva…
Rose: ci sta, lo capisco. Anch’io mi sentivo sempre attaccata.
Soleil: tu?
Rose: appena qualcuno del gruppo mi dava contro, lo aggredivo e mi ergevo sul mio piedistallo da celebrità del rock.
Soleil: immagino funzioni così normalmente nel mondo rock.
Rose: è vero, ma porta a isolarsi in fretta creando tra sé stessi e gli altri un muro spinato. Dal quale è difficile uscirne. Io ci sto provando con la meditazione ma ho ancora molta strada da fare.
Soleil: wow, a vederti non si direbbe. E’ un complimento.
Rose: lo avevo capito.
Tornando al discorso di prima, ho pensato che potremmo usare un diapason. L’ancora come diapason: è in acciaio puro e dovrebbe avere una sola frequenza armonica, e anche di forma è simile. Dobbiamo solo collegarlo a una cassa di risonanza, e stavo pensando alla finta chitarra che mi ero fabbricata.
Soleil: in pratica, vorresti “suonare” l’ancora per crepare il ghiaccio.
Rose: mentre io suono, tu colpisci nel punto dove si è creata la crepa con qualcos’altro, e dovrebbe spaccarsi. Vado a prendere lo strumento e torno.
Soleil: io vado invece a cercare una pietra o qualcosa del genere come martello.
Rose: ah, Soleil.
Forse da qualche parte c’è un diapason anche per sciogliere il tuo cuore.
Soleil: eh eh, sì, forse. Spiritosa.
Amber: la scuola sub non si può fare senza l’attrezzatura al completo. Con queste mute siete perfette.
Koffee: non dirmi che sto indossando una cosa tua.
Amber: taglia unisex, estremamente aderente.
Koffee: e tessuto scadente!
Megan: a me stringe un po’ infatti.
Amber: eheheh, a te dona particolarmente. Ahem! Sedute. -le fa sedere sulla tavola da surf e inizia a spingerle a nuoto- Vi insegno la tecnica basilare: ci si stringe il naso, ci si lascia cadere all’indietro, e splash. Una bella capriola. Capito? Tocca a voi.
Koffee: ghghhgghghhgh.
Megan: ansia.
Amber: ti pareva fosse così facile. Una alla volta. Cominciamo da te, Megan. E’ come quel numero che ho visto fare a volte in TV.
Megan: ehm, quale?
Amber: massì quello, hai capito! Il mago…dentro la vasca…che deve liberarsi tipo. Vabbè. Fa’ finta di essere in quella stessa situazione, se vuoi ti lego anche.
Megan: ehm, l’escapismo subacqueo dici. Sì, l’ho provato da piccola ed è il motivo per il quale non mi sono più immersa.
Amber: ah. Me**a. Ho proprio toppato alla grande. Vabbè, non importa. Reset. Ti guiderò io, tu chiudi gli occhi e lasciati morbida. -la prende dalle spalle e sotto le ascelle, raggomitolandosi a lei- Non pensare a me, ma a Shin in questo momento: c’è lui dietro di te, pronto a fare quella cosa lì subacquea che avete fatto una volta, quel bacio che vorrei sperimentare anch’io con Rose… No, no, ma tu concentrati solo sulla parte che ho detto con Shin!
Megan: d-d’accordo. Poi?
Amber: morbida…MORBIDA…Sei proprio tanto morbida…
Koffee: Chriiis! Procurami subito un elicottero per andarmene da quest’isola di pervertiti. Datti da fare, mi hai sentita? Ma dov’è quell’idiota? Kuuuuuuuuu -Amber le tappa la bocca usando il velcro del leash- mmmhh!
Amber: e chiudi un po’ la caffettiera! Rompipalle. Torniamo a noi…Adesso lasciati andare completamente, che ti spingo all’indietro.
Megan: s-sì.
Amber: ora fa’ un bel respiro profondo, e datti la spinta con le ginocchia.
SPLASH!
Ed ora ti lascio andare io.
Megan: n-no, aspetta, anf, anf. Shin? Shin?
Amber: non c’è nessun Shin qui. Apri gli occhi, piuttosto, e guarda che panorama.
Megan: gasp. Cos’è…?
Amber: lì è dove accade la magia.
-davanti agli occhi di Megan si manifesta la magia della barriera corallina: centinaia di piccole meduse si staccano dai coralli morti per darne origine ad altri, illuminando il buio degli abissi con giochi di luce-
Scommetto che non hai mai visto niente del genere.
Megan: già, al massimo l’ho visto in un sogno ma era una foresta di funghi luminosi. E’ bellissimo… Tutto questo accade davvero sotto la superficie del mare ogni giorno?
Amber: questo, e anche di più, ma è raro trovare il momento giusto per osservarlo. Siamo state baciate dalla fortuna.
Megan: baciate dalla fortuna… E’ la prima volta che mi capita qualcosa di bello. E pensare che potevo perdermelo.
Amber: eeh, non sai mai cosa ti aspetta dietro l’angolo, ma può essere sempre una bella sorpresa quindi vale la pena andarci.
Lezione finita per te. Devo farla con l’altra adesso.
Megan: come finita, di già? Non c’è altro che devo imparare?
Amber: goditi il momento, che tra poco dovremo andare come lippe. Siamo in ritardo mostruoso.
Megan: ok. Ohh… -le viene spontaneo applaudire come quando era bambina- Quante bolle! Bravi, bis!
Amber: non credo possano sentirti. -ride tornando subito seria- Con Koffee dovrò essere molto più scolastica. Userò lo stesso approccio che fece l’istruttore con me il giorno della mia prima immersione.
Koffee: rattle-rattle, eccoti qui. Dov’eravate sparite? A lasciarmi così alla deriva, vi denuncio. C-Comunque non mi convincerai mai e poi mai a seguirti. Surp.
-in tutta risposta, Amber, batte i pugni sulla tavola catapultandola dritta in acqua-
Splutt! Emergenza! Donna di un certo ceto sociale in mare, donna di un certo ceto sociale in mare!
Amber: ma fammi il piacere. -la tira sotto per la cordicella-
Megan: sarebbe questo il metodo del tuo istruttore?
Amber: ohh, sentite, non c’ho più tempo da perdere. Koffee non deve nemmeno nuotare, la porto io così come sto portando il caffè, zavorra più, zavorra meno. Sennò la richiudo nel sarcofago.
Megan: touchè.
Koffee: mi merito un trattamento migliore di così, sigh.
Amber: silenzio. Ci dobbiamo dividere l’ossigeno in TRE. Quindi poche parole e tanti fatti: la prima che vede una nave promettente apre bocca, altrimenti nada. Chiaro?
…°.
…°.
…°.
Megan: posso provare a visualizzare un relitto nella mia mente.
Amber: ah, sì, tipo come avevi fatto con quell’aereo, dirigibile o vattelapesca dell’800.
Megan: ecco, sì.
Vedo un antico popolo guerriero. Le urla, il clangore della battaglia, e poi il sibilo delle armi, e infine un silenzio di ghiaccio assordante che il sole si appresta a sciogliere dopo molte lune e molti secoli.
Viene da quella parte…
Amber: così, dai, speriamo di far centro al primo colpo. Cosa sarebbe quella? Sembra una nave in bottiglia ah no è ghiaccio! No, che storia. Ha la bandiera di Chris? Perfetto. Rompiamo il ghiaccio con questa sfida. -prepara l’arpione da sub- Ho fatto bene a portarmelo: sapevo sarebbe potuto tornarmi utile. Come nella pesca antartica.
Cominciamo. La prima è agganciata, adesso la estragg…gnn…gh…aiutatemi! Anche tu, caffeinomane, se non vuoi che tagli la corda e mi liberi della zavorra.
Niente da fare, non ne vuole sapere di rompersi!
Megan: io ho letto di un trucco che consente di far passare un oggetto attraverso il ghiaccio senza bisogno di romperlo.
Amber: per favore, ti sembra il momento? Mettici più forza piuttosto.
Megan: sono certa che funzioni, se solo mi lasciassi provare… -cerca goffamente di infilare il braccio attraverso il ghiaccio- Una volta sono riuscita a far passare un dito intero in un cubetto di ghiaccio, giuro. Perché non mi crede mai nessuno.
Koffee: forse perché la magia non esiste? Che assurdità.
Amber: tu non sprecare ossigeno che se ci provassi al posto suo saresti peggio di Trixie! E tu (Megan) dacci un taglio una buona volta. Sei una ragazza con tante qualità, soprattutto due di un certo spessore, e allora perché buttarti via su una cosa così inutile?
Megan: perché mi piace, come a te piace il surf che non serve a niente comunque.
Amber: r-rimangiati subito quello che hai detto! E’ uno sport sano, e basta.
Koffee: che perdita del mio tempo. Sto sprecando un giorno dei miei anni migliori per una simile idiozia.
Amber: voi Migliori eravate delle teste dure o sbaglio? Magari lo sei abbastanza da sfondare il ghiaccio!
Koffee: ahhh! Mettimi giù prima di immediatamente!
Soleil: non funziona lo stesso. Puoi lanciargli tutto quello che ti pare ma non riuscirai mai a rompere quel ghiaccio. Ne parlavo prima con Rose.
-intanto, non più al centro dell’attenzione, Megan si è messa a provare il suo numero di attraversamento-
Amber: ah, perché, ci siete voi qui?
Soleil: sì, siamo arrivate prima noi. Quindi, se non ti dispiace…
Amber: non essere avida. Qui ci sono casse in abbondanza per tutti.
Soleil: ancora non sappiamo se sono tutte piene o vuote.
Amber: oh, scusa tanto se ho invaso il tuo “spazio”. Mi ero scordata che c’è posto solo per il pianeta Kimberly in questo sistema solare!
Soleil: non è vero, io…
Rose: eccomi di ritorno. Che succede?
Amber: niente. Visto che l’avete trovato voi per prime, ce ne stavamo andando.
Rose: se volete potete prendere una o due casse una volta che le avremo liberate.
Amber: ho detto di no, grazie. Preferisco dare una lezione a Miss Universo: vincerò trovando il MIO di relitto. -riemerge rapidamente-
Rose: -sospira con un mezzo sorriso- la solita Amber…che amo.
-Megan è rimasta nel frattempo parzialmente bloccata nel ghiaccio con solo le tette passate dall’altra parte-
Uhm, Ambeeer?
Amber: sì, sì, sono tornata indietro a riprendermi l’arpione e questa. Ma che? Come hai fatto a incastrarti così? Gnn…Tira…Tira!
-Rose fa risuonare l’ancora come un diapason facendo così incrinare il ghiaccio e liberare Megan-
Grazie dell’aiuto ma potevo farcela da sola, vabbè. -arrossisce con tanto di bollicine- Si torna in superficie!
Soleil: avevi ragione. Ha funzionato! Si è creata una crepa, continua.
Rose: che il concerto subacqueo abbia inizio! DEEEENG!
Soleil: quasi. -lei intanto cerca di usare l’arpione lasciato da Amber girandolo come un trapano per fare un buco, quando un luccichio dalla cassa trafitta attira la sua attenzione- Continua a suonare. Ci siamo. Mi sto creando un varco, ecco, sono dentro!
Rose: missione compiuta.
Soleil: sono dall’altra parte del ghiaccio, sono dentro la nave, yuhuuh!
Rose: rock n’ roll, baby! Il rock è sempre la soluzione. Passo anch’io.
Soleil: no, aspetta! Organizziamoci: io lego ogni cassa e tu la tiri da fuori. -prende qualcosa senza farsi vedere- Ecco, a posto. Comincia da questa. Viva il gioco di squadra!
// Confessionale //
Megan: avevo anche percepito qualcosa quando ho ascoltato quel ghiaccio, qualcosa di molto molto potente. Sigh.
Soleil: non può essere, sto sognando: datemi un pizzicotto. L’ho trovato, ho trovato proprio IO il Chris d’Oro!? Me lo terrò ben stretto stavolta. Non lo dirò a nessuno, nemmeno a Kim. Mi è stata data una seconda opportunità dal cosmo, e non intendo sprecarla.
Soleil: sarebbe fantastico portare più casse assieme invece che una alla volta.
Rose: beh, possiamo sempre costruirci una zattera.
Soleil: zattera?
Rose: ih ih, il ghiaccio galleggia anche, no?
Paula: eccoci, anf anf, Chris. -si sono trascinati fino alla spiaggia con ben due casse del tesoro a testa oltre al macigno-
Chris: però! Notevole. -sorseggia il caffè Borghese da una noce di cocco- Puah, ma è amarissimo.
Paula: alla faccia, puff, pant. Sono stremata. Speriamo che bastino.
Shin: è il momento della verità: apriamole. Ma che razza di tesoro è questo? Spazzatura?
-si è creata una specie di discarica a cielo aperto dopo aver svuotato tutte le casse-
Paula: sarebbe questo il tesoro di Capitan Kaleido? Vedo un mucchio di cianfrusaglie senza senso. -indossa delle corna da cervo e un berretto militare-
Shin: ho paura che siamo stati ingannati. Il vero tesoro doveva essere nascosto in qualche angolo segreto della nave. Torniamo indietro.
-arrancano in immersione col masso che striscia lentamente sulla sabbia umida-
Paula: anf, anf, ho bisogno di respirare. Aaanf! Sono troppo stanca ora, non so se ce la faccio a nuotare come prima.
Shin: prendi fiato, coraggio.
Paula: no, Shinki, non ce la possiamo fare così. Abbiamo solo un’ultima bombola da consumare, e se nuoto in questo stato finirà che lo consumerò tutto ancor prima di tornare giù.
Shin: tu ti sei già sacrificata andando in apnea, adesso tocca a me.
Paula: ma sei matto!?? Hai per caso un background olimpico alle spalle? Fammi capire.
Shin: !
Paula: soltanto nei film una persona qualunque riesce a resistere tanto sott’acqua senza ossigeno, compresi i tuoi amati samurai giapponesi. -il kabuki arrossisce per l’imbarazzo- Che sono sempre tutti at-to-ri.
Shin: e io come loro. -tira su col naso- Ho capito…
Paula: ma per tutti i micini! Mi si è accesa una lampadina. Usiamo il cannone del minigolf per farci sparare in mare aperto!
Shin: approvo il masochismo della tua idea.
Chris: anche io. E’ sempre divertente quando vi ammazzate usando quell’affare, per questo non ho ancora smantellato quel campo da minigolf.
-Paula e Shin si fanno dunque sparare in aria atterrando in mare aperto direttamente sul fondo-
Paula: tombola! Torniamo alla nave. Oh?
Izzy: era ora, vi stavo aspettando. -si è messa al timone indossando un polipo come barba e, sì, questa cosa l’ha fatta veramente in canon una volta- Kaleido non vedeva l’ora di vedere le vostre facce. Ahahahah! -la nave inizia a muoversi tra le risate isteriche della piratessa-
Shin: o-orè?
Paula: come fa a muoversi un re-relitto?
Shin: allora si tratta davvero di un mayoibuni.
Izzy: se volete il vero tesoro, dovrete venire a prendervelo.
Paula: ti inseguiremo fino all’inferno se necessario!
Shin: eh, già.
Izzy: uhm…Acqua! Anzi…Cielo.
-si aprono le vele della nave che inizia a staccarsi da terra salendo in superficie e, poi da lì alzarsi fino alle nubi-
Chris: e chi se l’aspettava questa? -fa la you don’t say face-
Paula: non ci credo.
Shin: non molliamola! -si aggrappano al sartiame trovandosi così a fare sci nautico-
Izzy: ho ereditato questa nave direttamente da Capitan Long Johna Skatoony (n.d.r.: non sono riuscito a reperire da nessuna parte il suo vero nome) e ho giurato che avrei protetto il suo tesoro anche a costo della vita, arr!
Vediamo, come posso eliminarvi una volta per tutte? -getta via la spada pirata frugando nel suo armamentario- Yohohoh! Il buon vecchio cannone portatile. -imbraccia il bazooka caricandolo con la pece e inizia a bombardarli-
Shin: dobbiamo resistere o schivarli fino a quando non ci si presenta l’occasione giusta per arrampicarci e risalire a bordo. Troviamo una via SPLAT! SPLAT! SPLAT!
Izzy: skatoony-splatoony, ahahahahahahahah!
Shin: k*so! Sono di nuovo bloccato nei moviment -si schianta ad altezza palle contro uno scoglio riaffiorente in superficie-
Izzy: fuori uno. Corpo di un pappafico, dov’è finita l’altra? -Paula si sta arrampicando sui cirripedi attaccati ai lati del vascello-
Paula: anf, anf, e pensare che da piccola il quadro svedese era il mio esercizio preferito.
Soleil: quella Paula è da tenere d’occhio. Sembra sempre più atletica ogni giorno che passa. Andiamo.
Rose: scusa per l’incidente, Shin.
Shin: no, scusati per il ghiaccio: lenisce il dolore.
Izzy: ucci-ucci, sento odor di italianucci…
Paula: allora beccati questa pizza in faccia! -le lancia un cirripede compiendo lo stesso movimento di un discobolo- Ora ti ci vorrà anche una benda sull’occhio, ah ah ah.
Izzy: ho anche la bandana se per questo, e i denti di squalo, e gli orecchini giganti…a proposito, ti restituisco il favore! -lancia gli orecchini come degli shuriken, subito seguiti da un altro colpo di bazooka che Paula non riesce a evitare in tempo-
Paula: ahia. Non vale, non mi è stato dato sufficiente tempo di reagire. O forse i miei riflessi si sono un po’ arrugginiti nel tempo…
Izzy: bene, bene, bene. Al tuo amico ho già fatto fare il giro di chiglia subacqueo, a te offrirò quello celeste. Arr!
In piedi, canaglia.
Ma che succede?
-la nave subisce una specie di scossone cominciando a perdere quota e girarsi su un fianco, con Paula che ne approfitta disarmandola con un calcio-
Paula: devi sapere che c’è un macigno giù giù in profondità che mi sta tenendo ancorata al suolo, e così la tua nave non può andare da nessuna parte.
Izzy: allora taglio la corda. -riprende la spada, ma appena si avvicina Paula le addenta la barba finta fino a staccarle un tentacolo a morsi- Ahi, guarda che fa male come una barba vera!
// Paula: ho imparato a dare morsi repentini così come fanno i miei gattini, perché, non si sa mai con tutti i molestatori che ci sono in giro. Un morso sul naso fa davvero male ve l’assicuro. //
Izzy: okehehehey! Basta fare il pirata buono, adesso entro in modalità Barbaincavolatanera. -prende dei candelotti di dinamite e se li appiccica uno per ogni tentacolo- Se un capitano affonda sempre con la sua nave, può anche ESPLODERE.
Paula: o’ maremma. -indietreggia fino all’asse-
Izzy: non hai più via di scampo, Paula Gatti.
Paula: aspetta, ho una domanda: come sai il mio nome completo?
Izzy: sveglia, ma hai mai visto A tutto reality? Ho la telepatia.
Paula: sì, l’ho visto eccome. Mi bastava quell’attimo di distrazione per reagire. -salta come se fosse un trampolino mandando l’avversaria a vuoto per poi portarsi dall’altra parte e catapultarla in orbita!-
Izzy: ahhhhhh ma tornerò quando meno te lo aspettiiiii!
BOOOOOOM!
-l’esplosione avviene troppo vicina all’albero maestro bruciandone tutte le vele di conseguenza-
Paula: ce l’ho fatta! Ho battuto Izzy di A tutto reality!? Ma a quale prezzo?
-la nave precipita sulla scogliera sottostante con tanto di esplosione-
Soleil: oh wow.
Rose: Paula! Stai bene?
Paula: io sì, mi sono tuffata. Ma non ho trovato il tesoro in tempo, e ora l’ho perso bwaaaaah!
Rose: fiù, menomale.
Shin: l’importante è che tu stia bene, sei stata eccezionale lì sopra. Una vera guerriera.
Paula: davvero? Però alla fine niente tesoro. Ci tenevo a vincere oggi, è da un sacco che non vinco una medaglia…Adesso come facciamo che ci è rimasta solo, beh, robaccia.
Rose: sicura di non poterci ricavare proprio nulla? I rifiuti di una persona possono diventare il tesoro di qualcun altro. -strizza l’occhio-
Soleil: …pensiamo a noi.
Rose: hai già aperto tutte le casse?
Soleil: sì, e ci ho trovato una brutta sorpresa all’interno. Guarda: ci sono solo armi qui dentro.
Rose: armi? Armi antiche. Scudi, spade, asce…
Chris: che cosa vi aspettavate dentro una nave vichinga?
Soleil: sì ma come dovremmo fare una scultura con scudi, spade, ecc..!
Rose: tecnicamente qualsiasi cosa trovata in un relitto conta come materiale utilizzabile, quindi, possiamo fare una scultura di ghiaccio.
Soleil: ai tropici?
Rose: beh, sì, se ha resistito tutto quel tempo in acqua magari anche fuori dall’acqua resisterà abbastanza.
// Soleil: non voglio usare il Chris d’Oro subito oggi, ma forse se vincessi subito al primo giorno di merge potrei brillare troppo ed essere un bersaglio facile domani. Mentre con una prestazione mediocre dovrei passare inosservata ancora per un po’…Mah. //
Soleil: non abbiamo altra scelta. Approvata la scultura di ghiaccio, diamoci da fare.
Chris: se vi serve una posa in particolare sono a vostra disposizione, ragazze.
Rose: preferiamo andare a istinto. -inizia a intagliare la banchisa di ghiaccio-
Paula: e pensare che prima quando stavo lassù mi sentivo invincibile dopo tanto tempo, uffa...Blink! Una scultura dall’alto. . .Ri-Blink!
Come si faceva? Il braccio andava qui mi pare e l’altro qui…Posa mitica! No, non era così. POSA EPICA, ah ecco!
Shin: gyaaaaaaargh! -le sue urla di dolore si spezzano con un tuono in lontananza-
. . .
Amber: si sta preparando un tempo da lupi. Dobbiamo sbrigarci prima di finire folgorate.
Megan: a me questo tempo non dispiace…
Koffee: ma perché sono venuta qui in mezzo ai pazzi?
Amber: io non voglio i vostri annegamenti sulla coscienza, invece, perciò basta buffonate e sotto in immersione!
Trova un altro relitto, Meg, trovalo.
Megan: vedo, sento, una vestigia d’ambizione funestata dall’incapacità di un membro dell’equipaggio. Uno stemma d’aquila, fiero, sul petto. Il fischio del caffè appena pronto si confonde con quello della sirena. La battaglia coi pirati. Le urla isteriche che rimbombano tra le pareti d’acciaio. E infine il corpo adamantino che affondò negli abissi con il suo vessillo ancora alto nel cielo della nazione gloriosa che fu.
Amber: potevi anche dire sommergibile e basta. Il più brutto sommergibile che abbia mai visto o quello che ne rimane.
Koffee: aspetta un attimo, ma questo bidone ha un’aria…familiare. -vede la bandiera della Germania- E’ il sottomarino dei Migliori! Cioè, l’ha fatto Kurt, specifico.
Amber: questa specie di cesso con gli oblò sarebbe opera vostra? Alla faccia dell’inquinamento dei mari!
Koffee: sì, ma ripeto, è tutta opera sua. Era lui in fissa con ‘sta roba, non di certo io! Non costruirei mai una spazzatura simile…E comunque soltanto ion sono autorizzata a definirla cesso e via dicendo, chiaro?
Amber: ah sì, sì, chissenefrega. Sinceramente che l’hai costruito tu, Tizio o Kaio non interessa a nessuno. Mi interessa che ci sia un tesoro in questa turca alla tedesca. C’è? Sì, vedo delle casse nell’abitacolo. -rompe il vetro con facilità- Voi rimanete fuori a fare la guardia: non voglio Zeus, Miss Universo, o altri a insqualarmi il tesoro.
Koffee: “insqualarmi”? Lo sai, filetto di tonno, che tu sei ancora più bifolca di Seijii?
Amber: lo sai, testa di caffè, che senza di me tu a galla non ci torni, vero? Ti ci vorrei vedere alle prese con le creature abissali. E ora smettila di sprecare ossigeno. Comunque era un francesismo per dire “sharking”.
Ah, sono più leggere di quanto pensassi: ne possiamo trasportare almeno una a testa!
-intanto un tentacolo gigante afferra una delle altre due ragazze strattonandola a sé-
Ahia! -dà una craniata- Ancora che tiri? Che ti prende adesso, ti è finito l’ossigeno, Megan?
Megan: s-stavolta io non c’entro.
Koffee: k..k..k..kuuuuuuuuuurt!
Amber: m***a.
Ci mancava solo il calamaro gigante per completarmi la giornata.
Resisti, arrivo. Sì, come no. Un attimo, ma se torno su senza ancora Chris ci può squalificare? -si precipita fuori a soccorrerla-
Koffee: ti ho sentita! Ti denuncio.
Amber: intanto ti sto salvando la vita, bella.
-nemmeno il tempo di liberarla che con un altro tentacolo il calamaro cattura Megan e subito pare che Koffee non gli interessi più-
Megan: -stoica- ho visto fin troppi anime per sapere come andrà a finire. -tutti gli altri tentacoli si concentrano su di lei ignorando completamente le altre prede, scivolandole sotto la muta e strizzandola tutta-
Amber: bell’idea quella di fare da esca! Tienilo occupato finchè puoi, mi è venuta un’idea. Come si accende quest’affare, te lo ricordi? Magari funziona ancora. (Anche perché non l’ho detto a nessuno ma con l’ossigeno che ci è rimasto non potremmo mai farcela a risalire in tempo…).
Koffee: boh, a vapore? Che ne so! Lui costruisce sempre tutto come se uscisse dall’ottocento.
Amber: sei proprio inutile come dicevano in TV. Faccio da sola. Boh, premerò a caso tutti i tasti. Questa leva a che serve?
-la leva è in realtà la valvola della pressione dalla quale fuoriesce un getto di vapore bollente che fa scoppiare i reattori per quanto forte l’ha tirata, facendo schizzare il sommergibile verso l’alto- Orpo! Allora è vero che i tedeschi costruiscono cose che durano per sempre. Chi se l’aspettava così!?
Koffee: io. Tutti i mezzi da Kurt o sono esplosi o sono volati in orbita o entrambe.
Amber: ahahah! E tanti saluti al calamaroh no. Ho dimenticato l’altra! Troppo tardi, accidenti a te quanto parli e mi distrai.
Koffee: adesso la colpa sarebbe mia!??
-La catena che lega Amber a Megan tuttavia resiste ancora finendo per strappar via la ragazza dai capelli blu dalle grinfie del calamaro gigante che fugge via per lo spavento. Schizzando come un proiettile a vapore il batiscafo esce dunque dall’acqua per raggiungere la stratosfera fino a sparire in un puntino luminoso…
…e riatterrare poco dopo in perfetto “stile Migliori”. Con Megan a rimorchio spogliata e ricoperta di inchiostro ad arrivare per ultima.-
Megan: . . .
Shin: meganfff! -gli è atterrata proprio sopra-
Megan: io…io…io vado a cambiarmi. -si alza lasciando dietro di sé un lago di sangue e inchiostro-
Koffee: come la capisco, cioè. Che figuraccia, ah ah ah!
Amber: vittoria! Sono riuscita a portare tutte le casse in una volta sola. Non vedo l’ora di scoprire cosa c’è dentro.
C-CAFFE’?
No, ci dev’essere qualcos’altro nascosto sotto, come fanno nei film quando spacciano droga! Sono tutte casse piene solo di caffè, seriamente?
Koffee: tesori miei! Finalmente vi ho ritrovate dopo tutto questo tempo. Tranquille, la mamma è qui.
Amber: SERIAMENTE?
Koffee: shh, non osare rovinarmi questo momento di ricongiungimento familiare! Caffè di qualità Borghese Haitiana Arabica Deluxe: l’unico al mondo prodotto dall’antica raffineria dei Borghese. Lo stesso che quell’idiota di Kurt e i maledetti Opposti mi avevano affondato. Sniiiff. L’aroma è rimasto preservato.
Amber: ma che ci faccio con tutto questo caffè? Non ci credo, non ci credo, era il relitto sbagliato. Altro che tesoro.
Koffee: ritira subito ciò che hai detto, ignorante. Ai tempi dei pirati il caffè valeva più dell’oro.
Amber: IO DEVO REALIZZARE UNA SCULTURA COL MATERIALE CHE HO RECUPERATO. E cos’ho preso? Caffè, caffè, e ancora stupido caffè! Favoloso.
Koffee: guarda che col caffè si possono realizzare delle vere opere d’arte.
Amber: non mi dire.
Koffee: è vero, australianopiteca, ma che ne vuoi sapere tu? Le sculture di caffè sono un passatempo per ricchi e nobili.
Amber: ah sì? Fammi vedere un po’.
Koffee: sì, ma n-non con questo caffè! Non hai sentito cosa ho detto prima? Un pugno di questo pregiato nettare costa come casa tua, sempre se ce l’hai una. -Amber le punta la fiocina contro-
Amber: fallo e basta. O anziché il sarcofago tornerai su una cassa da morto.
-Koffee rovescia il caffè in polvere ammucchiandolo tutto in un punto e cominciando a mescolarlo con acqua per renderlo compatto e malleabile-
Ahh, ma è come fare un castello di sabbia! Potevi dirlo subito.
Koffee: solo perché l’ho messo per terra NON paragonare il divino caffè alla sabbia sotto ai vostri piedi. Idiota.
-Megan, nel frattempo, si è già ripulita ma è rimasta al bungalow-
“Modifica Password?”
Megan: S…O…L…
“Nuova Password confermata.”
Megan: Crea Nuova Cartella. Click. Sposta elemento in “Soleil”? SI NO.
…
F-Fatto. Anf, pant, sigh. Che la Morrigan mi assista.
-lascia il computer aperto e se ne va tutta febbricitante-
O’ Morrigan, tessitrice di trame mortali! IO, MEGAN FALLENBLOT STREGA DI SLIGEACH DI PRIMO LIVELLO, Invoco il tuo intervento per la prima e ultima volta.
KA-KRAAAK!
-la scarica elettrica le attraversa tutto il corpo fino a piegarla in ginocchio, e quando si rialza il suo viso è totalmente coperto dai capelli con solo la bocca rimasta visibile e sorridente-
Amber: allora, ti muovi? La scultura l’abbiamo già quasi finita ma non vorrei che Chris s’inventasse qualche cavillo del tipo “dovevate scolpirla assieme” o le sue solite manfrine da ass-pull. Vieni con me.
-al cospetto del conduttore si trovano così due statue: una di ghiaccio a sua immagine e somiglianza e una di Koffee-
Chris: dal momento che le altre due coppie non si sono più viste né sentite, giudicherò solo tra queste due sculture.
Amber: ma che cosa hai combinato mentre ero via?
Koffee: un capolavoro.
Amber: io ti ammazzo.
Chris: questa scultura scolpita nel ghiaccio è *meravigliosa*, così luccicante e di una bellezza accecante.
Rose: perché cattura la luce del sole per poi irradiarla come un prisma così come fai te su tutti noi.
// Amber: anche meno, Rose, anche meno. La prossima volta lascia un po’ di leccaggine anche a noi altri neh. //
Chris: per quanto riguarda invece l’altra scultura…L’aroma è invitante, il colore per niente, e non vedo tutta questa somiglianza.
Koffee: infatti l’ho resa: La Migliore.
Amber: -dà una testata al sarcofago per poi rinchiudercisi dentro- ******* ************* ***********!!!
Chris: ormai è andata, e dichiaro la scultura vincitrice quella di… Toh? Si è rimesso a piovere.
Soleil: le statue!
Rose: noo!
Koffee: il mio caffè si sta sciogliendo come neve al sole, la mia meravigliosa statua distrutta: che spreco! T-Tutto quel caffè pregiato, di annata, sniff…e…e…io…io l’ho usato per questo? Aaaaaaaaaargh! Portatemi un secchiello, presto!
Rose: com’è possibile che si sia sciolta con della semplice pioggia se prima lo stesso ghiaccio non si era sciolto sott’acqua?
Soleil: forse non è il ghiaccio ad essersi sciolto, ma i cristalli di sale marino che gli si erano attaccati sopra: l’acqua piovana ha rotto i legami tra le molecole di cloruro di sodio, e il sale e la sabbia hanno così reagito a sua volta col ghiaccio.
Megan: corretto. 30 e lode in Chimica.
Soleil: uh?
Chris: non posso far vincere qualcosa che non sta in piedi, quindi, tutto verrà deciso dalle sculture che tireranno fuori le altre due coppie, spero, entro stasera.
Rose: pazienza, è andata male a tutte e due sembra. -mette la mano sulla spalla di Amber- Si vede che era destino. Ti va di rilassarci un po’?
Amber: prima fammi cambiare, ancora un po’ e non mi sento più la pelle. Per oggi ne ho avuto abbastanza di mute e di mare.
Rose: a chi lo dici.
-Soleil le precede tutte quante dirigendosi di corsa al bungalow-
*Bungalow*
Soleil: e adesso dove lo nascondo? O dovrei sempre portarmelo addosso? Non voglio rifare lo stesso errore: Kimberly non me lo perdonerebbe mai! E neppure io. Forse dovrei aspettare e chiederle consiglio, oppure meglio se è un posto che conosco soltanto io e basta.
Un posto al quale solo io posso accedere…
E che possa tenere sempre d’occhio senza sembrare strana…
-un’intuizione improvvisa: prende il telescopio, lo svita, e ci infila dentro la statuetta oscurando il vetro-
Megan: che cosa stai facendo?
Soleil: stooo preparando il telescopio per stanotte. Ci vorrà una lente molto potente con tutte quelle nuvole in cielo.
Megan: capisco. Se vuoi, posso leggerti le carte.
Soleil: adesso?
Megan: non si sa mai non ci vedessimo più.
Soleil: oookkay…
Megan: prendi una carta dal mazzo, qualsiasi. Il Sole rovesciato. Nubi nere oscureranno la tua Luna stanotte e il nero satellite si divorerà il Sole del giorno successivo: pioggia sulle guance e cuore in tempesta ti attendono all’alba di domani.
Soleil: che significa? Grazie, ma non ci credo. Adesso scusami, ho da fare.
Megan: significa che ti capiteranno cose brutte. Esco di nuovo, voglio godermi un po’ di questo tempesta finchè dura.
Soleil: GRAZIE, eh.
“Cose brutte”…è proprio una menagramo. Ho bisogno di calmarmi, magari rimetto un po’ in ordine: Kimberly ha lasciato il solito caos e stamattina non ho avuto tempo di farlo per andare ai “bagni termali.” Oh, se ci ripenso, però, altro che relax…
Ma…
Ha lasciato il portatile acceso? Non è da lei. E’ l’unica cosa sua che le ho visto trattare coi guanti rimettendola sempre al suo posto in valigia. Glielo spengo sennò si scarica e poi chi la sente. -appena lo tocca si ritrova nella schermata del desktop e subito una certa cartella attira la sua attenzione- Perché c’è una cartella col mio nome? -ci pensa un attimo, si morde il labbro, e infine la curiosità prende il sopravvento assorbendola completamente-
Amber: maledizione. Ci mancava solo questa: quante volte ho ripetuto questa frase nella stessa giornata?
Rose: sta’ calma, ormai siamo arrivate.
Amber: mi fa malissimo, non riesco a camminare. -zoppica fino al letto con la solita caviglia che si è gonfiata- Quanto si è gonfiata stavolta, e perché??? Non ho fatto niente!
Rose: calmati, e non è vero. Non ti sei tirata dietro Megan e Koffee tutto il tempo legate alle gambe?
Amber: sì, ma, non è stato tutto sto sforzo alla fine: sono scricciole. Non capisco, grr.
Rose: comunque ora te ne stai a riposo! Chiaro? Anche se non so come farò, stavolta sembra più grave del solito.
Amber: che stai cercando di dire?
Rose: che non so se basteranno solo le erbe stavolta. Soleil, per caso conosci un massaggio curativo che potresti insegnarmi?
Soleil?
Amber: lasciala perdere quella. E’ in un Universo a parte. Sto ancora aspettando che mi mostri la fantomatica costellazione del Delfino…
Rose: allora forse potrei rivolgermi a Megan. Vado a cercarla.
Amber: io che faccio nel frattempo? Mi annoio a stare qui ferma, e Miss Universo non mi è di alcuna compagnia.
Rose: su, ogni tanto devi star ferma anche tu. Smack. -le dà un bacio sulla guancia imbronciata- Se non la trovo, torno subito, promesso. A tra poco, non ti muovere.
Amber: pff, ti aspetto. Boh, tanto vale che mi metta comoda a cazzeggiare con lo smartphone. Toh, un messaggio. Numero sconosciuto? Sarà la solita spam. Infatti, è il link di un sito dedicato ai Greenshaymins. Ma è il gruppo di Rose! Non mi aveva mai detto di avere una pagina fanmade. Togo.
“Mary Rose Lancaster, in arte Rosemary, 25 anni, nata a Kent, bassista…” ah ecco perché è così figa “polistrumentista, cantante e frontman della band fin dalla sua formazione.” Mi sa che non è aggiornata, e infatti qui nella vita privata dice “E’ fidanzata e convive con Aura, l’altra voce principale della band.” Ok, sì, hai voglia se è vecchia. “Dopo lo scandalo della gravidanza e successivo aborto di Aura, che aveva portato le due a lasciarsi e all’allontanamento della chitarrista bionda, la relazione pare improvvisamente risbocciata negli ultimi mesi con Rose che è stata vista in qualche pub notturno in compagnia di una ragazza molto somigliante, e voci di una possibile crisi interna alla band sembrerebbero darne conferma: Rose e Aura sono tornate più intime che mai come niente fosse successo. In questo momento Rose si trova a fare la concorrente in un reality show ambientato su un’isola deserta, ma continuando a scambiarsi chat piccanti con l’unica ragazza che le ha fatto sempre volare il cuore.”
// Zeus: poveri Greenshaymins, rimasti senza più nessun amministratore ad aggiornare il loro sito da anni. Qualcuno doveva pur fare qualcosa. Mi sono permesso di pensarci io con qualche licenza poetica qua e là, arricchendo in particolare la biografia della grande Rosemary the Shaymin. //
Amber: “P.S.: fossi in te una sbirciatina nella sua messaggistica privata gliela darei.”
ZEUS.
No! Urgh. Non di nuovo… -controlla le discussioni sul forum- Sono tutti bot, ci scommetto! Chi vuol far fessa ancora?
-improvvisamente si sente una vibrazione proveniente dallo smartphone di Rose, solitamente silenzioso-
Che le è arrivato?
…………………………
Bastardo Zeus.
Bastarda.
Entrambi.
Entrambe…
Zeus: mi fischiano le orecchie, buon segno. Vuol dire che qualcuno sta parlando di me, e se è chi dico io sono a cavallo.
Kimberly: forza, gnn. Ancora un’ultima cassa e abbiamo finalmente finito: stavolta voglio andare sul sicuro.
-Kimberly cerca di richiudere il bagagliaio del rottame facendoci stare tutto come una donna nel giorno dei saldi ai grandi magazzini- E chiuditi! Anf, anf, auff. Pensare che non avevo mai fatto nemmeno la spesa prima d’ora. Parti, cioè, falla partire come prima.
Che aspetti?
Zeus: mi piacerebbe, ma… -indica la catena dell’ancora che si è spezzata-
Kimberly: eeeeh? Quindi siamo intrappolati qui sotto? Non posso morire, ho ancora tanto da scrivere! Trova una soluzione alternativa.
Zeus: ma sorpresa delle sorprese: questo è un taxi Delamaine! (n.d.r.: tributo a Cyberpunk2077)
Kimberly: e quindi?
Zeus: non sapevo neanche esistessero veramente, ma se è come nel gioco…dovrebbe essere un taxi indistruttibile e intelligente.
Kimberly: …
Zeus: vuoi che gli ridoni la vita per caso?
Kimberly: fa’ quello che vuoi, ma tirami fuori da questa situazione! Capito?
Zeus: vediamo se c’è una porta USB alla quale posso collegarmi. . .Tosto l’amico, ha un firewall inossidabile. . Serve bypassare la chiave d’accesso del proprietario per entrarci. . .
-si sente intanto un rimbombo in lontananza-
Kimberly: d-dimmi che sei stato tu a fare questo rumore adesso.
Zeus: sarà un tuono, fifona. Fidati di un esperto.
Kimberly: sarà ma…un altro!? Era molto più vicino stavolta. -si affaccia dal finestrino e deglutisce capendone l’origine- L-L-Le mine…si sono sganciate tutte. Ahahah. LE MINE. SI SONO. SGANCIATE. Ci cadranno addosso a momenti…
Zeus: in tal caso ti comunico che siamo fottuti.
Kimberly: ahhhhh! Ho bisogno di carta e penna per scrivere le mie memorie.
Zeus: forse. Trollata.
Kimberly: tu..tu sei…
IA: benvenuti a bordo del taxi Delamaine 515151, Mr. Prince e Mrs. Lovedisk. In cosa posso…krrr…esservi utile?
Zeus: secondo te, genio?
IA: rilevata percentuale di acqua superiore al 90%. Elaborazione 1: acquazzone tropicale. Elaborazione 2: tsunami. Elaborazione 3: pericolo annegamento.
Zeus: ecco, è la tre, quindi che ne pensi di riportarci in superficie in un pezzo intero possibilmente e far valere quei millemila miliardi di bitcoins bruciati nella tua realizzazione?
IA: inserire destinazione, prego.
Zeus: isola di Gaumika.
IA: …ripetere più lentamente, destinazione non individuata.
Zeus: sempre così con queste deficienze artificiali.
IA: prego, astenersi da linguaggio offensivo. Questa…krrr…unità è stata programmata secondo il codice del galateo. -Zeus fa il dito medio- Questa unità inoltre non è programmata per la lettura del linguaggio dei segni…krrr.
Rose: tornata. Purtroppo non sono riuscita a trovare Megan da nessuna parte e…Non c’è nessuno. Amber? -
vede i loro smartphone lasciati vicini sul letto- Amber, dove sei andata? -controlla l’ultimo messaggio- “Ciao, Mary, mi manchi tanto. Come mai non mi rispondi dalla settimana scorsa? E’ successo qualcosa? Fammi sapere. TVB.”
Oh no. AMBER! -vede che è uscita dal retro tutta arrancante- Torna dentro, dove vuoi andare conciata così! Non fare la…
Amber: stupida? Già fatto, tante troppe volte. Ma tu sei l’ultima.
Rose: posso spiegarti, davvero, con Aura non…Torna dentro, ti prego, e ti spiego tutto come avrei dovuto fare subito.
Amber: bugiarda! Mi hai mentito per tutto questo tempo! Mi ero illusa che con te sarebbe andata diversamente e invece sei uguale a Bridgette. Anche tu mi stai usando per poi mettermi da parte.
Rose: non è vero! Mi dispiace, Amber, hai ragione a essere arrabbiata. Ma, ti prego, fammi spiegare senza farti male inutilmente.
Amber: no, non voglio sentire più nulla. Lasciami in pace! -scappa via-
Rose: AMBER, torna indietro!
KA-KRAAAK!
,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’’
Megan: a me questo tempo non dispiace…
Koffee: ma perché sono venuta qui in mezzo ai pazzi?
Amber: io non voglio i vostri annegamenti sulla coscienza, invece, perciò basta buffonate e sotto in immersione!
Trova un altro relitto, Meg, trovalo.
Megan: vedo, sento, una vestigia d’ambizione funestata dall’incapacità di un membro dell’equipaggio. Uno stemma d’aquila, fiero, sul petto. Il fischio del caffè appena pronto si confonde con quello della sirena. La battaglia coi pirati. Le urla isteriche che rimbombano tra le pareti d’acciaio. E infine il corpo adamantino che affondò negli abissi con il suo vessillo ancora alto nel cielo della nazione gloriosa che fu.
Amber: potevi anche dire sommergibile e basta. Il più brutto sommergibile che abbia mai visto o quello che ne rimane.
Koffee: aspetta un attimo, ma questo bidone ha un’aria…familiare. -vede la bandiera della Germania- E’ il sottomarino dei Migliori! Cioè, l’ha fatto Kurt, specifico.
Amber: questa specie di cesso con gli oblò sarebbe opera vostra? Alla faccia dell’inquinamento dei mari!
Koffee: sì, ma ripeto, è tutta opera sua. Era lui in fissa con ‘sta roba, non di certo io! Non costruirei mai una spazzatura simile…E comunque soltanto ion sono autorizzata a definirla cesso e via dicendo, chiaro?
Amber: ah sì, sì, chissenefrega. Sinceramente che l’hai costruito tu, Tizio o Kaio non interessa a nessuno. Mi interessa che ci sia un tesoro in questa turca alla tedesca. C’è? Sì, vedo delle casse nell’abitacolo. -rompe il vetro con facilità- Voi rimanete fuori a fare la guardia: non voglio Zeus, Miss Universo, o altri a insqualarmi il tesoro.
Koffee: “insqualarmi”? Lo sai, filetto di tonno, che tu sei ancora più bifolca di Seijii?
Amber: lo sai, testa di caffè, che senza di me tu a galla non ci torni, vero? Ti ci vorrei vedere alle prese con le creature abissali. E ora smettila di sprecare ossigeno. Comunque era un francesismo per dire “sharking”.
Ah, sono più leggere di quanto pensassi: ne possiamo trasportare almeno una a testa!
-intanto un tentacolo gigante afferra una delle altre due ragazze strattonandola a sé-
Ahia! -dà una craniata- Ancora che tiri? Che ti prende adesso, ti è finito l’ossigeno, Megan?
Megan: s-stavolta io non c’entro.
Koffee: k..k..k..kuuuuuuuuuurt!
Amber: m***a.
Ci mancava solo il calamaro gigante per completarmi la giornata.
Resisti, arrivo. Sì, come no. Un attimo, ma se torno su senza ancora Chris ci può squalificare? -si precipita fuori a soccorrerla-
Koffee: ti ho sentita! Ti denuncio.
Amber: intanto ti sto salvando la vita, bella.
-nemmeno il tempo di liberarla che con un altro tentacolo il calamaro cattura Megan e subito pare che Koffee non gli interessi più-
Megan: -stoica- ho visto fin troppi anime per sapere come andrà a finire. -tutti gli altri tentacoli si concentrano su di lei ignorando completamente le altre prede, scivolandole sotto la muta e strizzandola tutta-
Amber: bell’idea quella di fare da esca! Tienilo occupato finchè puoi, mi è venuta un’idea. Come si accende quest’affare, te lo ricordi? Magari funziona ancora. (Anche perché non l’ho detto a nessuno ma con l’ossigeno che ci è rimasto non potremmo mai farcela a risalire in tempo…).
Koffee: boh, a vapore? Che ne so! Lui costruisce sempre tutto come se uscisse dall’ottocento.
Amber: sei proprio inutile come dicevano in TV. Faccio da sola. Boh, premerò a caso tutti i tasti. Questa leva a che serve?
-la leva è in realtà la valvola della pressione dalla quale fuoriesce un getto di vapore bollente che fa scoppiare i reattori per quanto forte l’ha tirata, facendo schizzare il sommergibile verso l’alto- Orpo! Allora è vero che i tedeschi costruiscono cose che durano per sempre. Chi se l’aspettava così!?
Koffee: io. Tutti i mezzi da Kurt o sono esplosi o sono volati in orbita o entrambe.
Amber: ahahah! E tanti saluti al calamaroh no. Ho dimenticato l’altra! Troppo tardi, accidenti a te quanto parli e mi distrai.
Koffee: adesso la colpa sarebbe mia!??
-La catena che lega Amber a Megan tuttavia resiste ancora finendo per strappar via la ragazza dai capelli blu dalle grinfie del calamaro gigante che fugge via per lo spavento. Schizzando come un proiettile a vapore il batiscafo esce dunque dall’acqua per raggiungere la stratosfera fino a sparire in un puntino luminoso…
…e riatterrare poco dopo in perfetto “stile Migliori”. Con Megan a rimorchio spogliata e ricoperta di inchiostro ad arrivare per ultima.-
Megan: . . .
Shin: meganfff! -gli è atterrata proprio sopra-
Megan: io…io…io vado a cambiarmi. -si alza lasciando dietro di sé un lago di sangue e inchiostro-
Koffee: come la capisco, cioè. Che figuraccia, ah ah ah!
Amber: vittoria! Sono riuscita a portare tutte le casse in una volta sola. Non vedo l’ora di scoprire cosa c’è dentro.
C-CAFFE’?
No, ci dev’essere qualcos’altro nascosto sotto, come fanno nei film quando spacciano droga! Sono tutte casse piene solo di caffè, seriamente?
Koffee: tesori miei! Finalmente vi ho ritrovate dopo tutto questo tempo. Tranquille, la mamma è qui.
Amber: SERIAMENTE?
Koffee: shh, non osare rovinarmi questo momento di ricongiungimento familiare! Caffè di qualità Borghese Haitiana Arabica Deluxe: l’unico al mondo prodotto dall’antica raffineria dei Borghese. Lo stesso che quell’idiota di Kurt e i maledetti Opposti mi avevano affondato. Sniiiff. L’aroma è rimasto preservato.
Amber: ma che ci faccio con tutto questo caffè? Non ci credo, non ci credo, era il relitto sbagliato. Altro che tesoro.
Koffee: ritira subito ciò che hai detto, ignorante. Ai tempi dei pirati il caffè valeva più dell’oro.
Amber: IO DEVO REALIZZARE UNA SCULTURA COL MATERIALE CHE HO RECUPERATO. E cos’ho preso? Caffè, caffè, e ancora stupido caffè! Favoloso.
Koffee: guarda che col caffè si possono realizzare delle vere opere d’arte.
Amber: non mi dire.
Koffee: è vero, australianopiteca, ma che ne vuoi sapere tu? Le sculture di caffè sono un passatempo per ricchi e nobili.
Amber: ah sì? Fammi vedere un po’.
Koffee: sì, ma n-non con questo caffè! Non hai sentito cosa ho detto prima? Un pugno di questo pregiato nettare costa come casa tua, sempre se ce l’hai una. -Amber le punta la fiocina contro-
Amber: fallo e basta. O anziché il sarcofago tornerai su una cassa da morto.
-Koffee rovescia il caffè in polvere ammucchiandolo tutto in un punto e cominciando a mescolarlo con acqua per renderlo compatto e malleabile-
Ahh, ma è come fare un castello di sabbia! Potevi dirlo subito.
Koffee: solo perché l’ho messo per terra NON paragonare il divino caffè alla sabbia sotto ai vostri piedi. Idiota.
-Megan, nel frattempo, si è già ripulita ma è rimasta al bungalow-
“Modifica Password?”
Megan: S…O…L…
“Nuova Password confermata.”
Megan: Crea Nuova Cartella. Click. Sposta elemento in “Soleil”? SI NO.
…
F-Fatto. Anf, pant, sigh. Che la Morrigan mi assista.
-lascia il computer aperto e se ne va tutta febbricitante-
O’ Morrigan, tessitrice di trame mortali! IO, MEGAN FALLENBLOT STREGA DI SLIGEACH DI PRIMO LIVELLO, Invoco il tuo intervento per la prima e ultima volta.
KA-KRAAAK!
-la scarica elettrica le attraversa tutto il corpo fino a piegarla in ginocchio, e quando si rialza il suo viso è totalmente coperto dai capelli con solo la bocca rimasta visibile e sorridente-
Amber: allora, ti muovi? La scultura l’abbiamo già quasi finita ma non vorrei che Chris s’inventasse qualche cavillo del tipo “dovevate scolpirla assieme” o le sue solite manfrine da ass-pull. Vieni con me.
-al cospetto del conduttore si trovano così due statue: una di ghiaccio a sua immagine e somiglianza e una di Koffee-
Chris: dal momento che le altre due coppie non si sono più viste né sentite, giudicherò solo tra queste due sculture.
Amber: ma che cosa hai combinato mentre ero via?
Koffee: un capolavoro.
Amber: io ti ammazzo.
Chris: questa scultura scolpita nel ghiaccio è *meravigliosa*, così luccicante e di una bellezza accecante.
Rose: perché cattura la luce del sole per poi irradiarla come un prisma così come fai te su tutti noi.
// Amber: anche meno, Rose, anche meno. La prossima volta lascia un po’ di leccaggine anche a noi altri neh. //
Chris: per quanto riguarda invece l’altra scultura…L’aroma è invitante, il colore per niente, e non vedo tutta questa somiglianza.
Koffee: infatti l’ho resa: La Migliore.
Amber: -dà una testata al sarcofago per poi rinchiudercisi dentro- ******* ************* ***********!!!
Chris: ormai è andata, e dichiaro la scultura vincitrice quella di… Toh? Si è rimesso a piovere.
Soleil: le statue!
Rose: noo!
Koffee: il mio caffè si sta sciogliendo come neve al sole, la mia meravigliosa statua distrutta: che spreco! T-Tutto quel caffè pregiato, di annata, sniff…e…e…io…io l’ho usato per questo? Aaaaaaaaaargh! Portatemi un secchiello, presto!
Rose: com’è possibile che si sia sciolta con della semplice pioggia se prima lo stesso ghiaccio non si era sciolto sott’acqua?
Soleil: forse non è il ghiaccio ad essersi sciolto, ma i cristalli di sale marino che gli si erano attaccati sopra: l’acqua piovana ha rotto i legami tra le molecole di cloruro di sodio, e il sale e la sabbia hanno così reagito a sua volta col ghiaccio.
Megan: corretto. 30 e lode in Chimica.
Soleil: uh?
Chris: non posso far vincere qualcosa che non sta in piedi, quindi, tutto verrà deciso dalle sculture che tireranno fuori le altre due coppie, spero, entro stasera.
Rose: pazienza, è andata male a tutte e due sembra. -mette la mano sulla spalla di Amber- Si vede che era destino. Ti va di rilassarci un po’?
Amber: prima fammi cambiare, ancora un po’ e non mi sento più la pelle. Per oggi ne ho avuto abbastanza di mute e di mare.
Rose: a chi lo dici.
-Soleil le precede tutte quante dirigendosi di corsa al bungalow-
*Bungalow*
Soleil: e adesso dove lo nascondo? O dovrei sempre portarmelo addosso? Non voglio rifare lo stesso errore: Kimberly non me lo perdonerebbe mai! E neppure io. Forse dovrei aspettare e chiederle consiglio, oppure meglio se è un posto che conosco soltanto io e basta.
Un posto al quale solo io posso accedere…
E che possa tenere sempre d’occhio senza sembrare strana…
-un’intuizione improvvisa: prende il telescopio, lo svita, e ci infila dentro la statuetta oscurando il vetro-
Megan: che cosa stai facendo?
Soleil: stooo preparando il telescopio per stanotte. Ci vorrà una lente molto potente con tutte quelle nuvole in cielo.
Megan: capisco. Se vuoi, posso leggerti le carte.
Soleil: adesso?
Megan: non si sa mai non ci vedessimo più.
Soleil: oookkay…
Megan: prendi una carta dal mazzo, qualsiasi. Il Sole rovesciato. Nubi nere oscureranno la tua Luna stanotte e il nero satellite si divorerà il Sole del giorno successivo: pioggia sulle guance e cuore in tempesta ti attendono all’alba di domani.
Soleil: che significa? Grazie, ma non ci credo. Adesso scusami, ho da fare.
Megan: significa che ti capiteranno cose brutte. Esco di nuovo, voglio godermi un po’ di questo tempesta finchè dura.
Soleil: GRAZIE, eh.
“Cose brutte”…è proprio una menagramo. Ho bisogno di calmarmi, magari rimetto un po’ in ordine: Kimberly ha lasciato il solito caos e stamattina non ho avuto tempo di farlo per andare ai “bagni termali.” Oh, se ci ripenso, però, altro che relax…
Ma…
Ha lasciato il portatile acceso? Non è da lei. E’ l’unica cosa sua che le ho visto trattare coi guanti rimettendola sempre al suo posto in valigia. Glielo spengo sennò si scarica e poi chi la sente. -appena lo tocca si ritrova nella schermata del desktop e subito una certa cartella attira la sua attenzione- Perché c’è una cartella col mio nome? -ci pensa un attimo, si morde il labbro, e infine la curiosità prende il sopravvento assorbendola completamente-
Amber: maledizione. Ci mancava solo questa: quante volte ho ripetuto questa frase nella stessa giornata?
Rose: sta’ calma, ormai siamo arrivate.
Amber: mi fa malissimo, non riesco a camminare. -zoppica fino al letto con la solita caviglia che si è gonfiata- Quanto si è gonfiata stavolta, e perché??? Non ho fatto niente!
Rose: calmati, e non è vero. Non ti sei tirata dietro Megan e Koffee tutto il tempo legate alle gambe?
Amber: sì, ma, non è stato tutto sto sforzo alla fine: sono scricciole. Non capisco, grr.
Rose: comunque ora te ne stai a riposo! Chiaro? Anche se non so come farò, stavolta sembra più grave del solito.
Amber: che stai cercando di dire?
Rose: che non so se basteranno solo le erbe stavolta. Soleil, per caso conosci un massaggio curativo che potresti insegnarmi?
Soleil?
Amber: lasciala perdere quella. E’ in un Universo a parte. Sto ancora aspettando che mi mostri la fantomatica costellazione del Delfino…
Rose: allora forse potrei rivolgermi a Megan. Vado a cercarla.
Amber: io che faccio nel frattempo? Mi annoio a stare qui ferma, e Miss Universo non mi è di alcuna compagnia.
Rose: su, ogni tanto devi star ferma anche tu. Smack. -le dà un bacio sulla guancia imbronciata- Se non la trovo, torno subito, promesso. A tra poco, non ti muovere.
Amber: pff, ti aspetto. Boh, tanto vale che mi metta comoda a cazzeggiare con lo smartphone. Toh, un messaggio. Numero sconosciuto? Sarà la solita spam. Infatti, è il link di un sito dedicato ai Greenshaymins. Ma è il gruppo di Rose! Non mi aveva mai detto di avere una pagina fanmade. Togo.
“Mary Rose Lancaster, in arte Rosemary, 25 anni, nata a Kent, bassista…” ah ecco perché è così figa “polistrumentista, cantante e frontman della band fin dalla sua formazione.” Mi sa che non è aggiornata, e infatti qui nella vita privata dice “E’ fidanzata e convive con Aura, l’altra voce principale della band.” Ok, sì, hai voglia se è vecchia. “Dopo lo scandalo della gravidanza e successivo aborto di Aura, che aveva portato le due a lasciarsi e all’allontanamento della chitarrista bionda, la relazione pare improvvisamente risbocciata negli ultimi mesi con Rose che è stata vista in qualche pub notturno in compagnia di una ragazza molto somigliante, e voci di una possibile crisi interna alla band sembrerebbero darne conferma: Rose e Aura sono tornate più intime che mai come niente fosse successo. In questo momento Rose si trova a fare la concorrente in un reality show ambientato su un’isola deserta, ma continuando a scambiarsi chat piccanti con l’unica ragazza che le ha fatto sempre volare il cuore.”
// Zeus: poveri Greenshaymins, rimasti senza più nessun amministratore ad aggiornare il loro sito da anni. Qualcuno doveva pur fare qualcosa. Mi sono permesso di pensarci io con qualche licenza poetica qua e là, arricchendo in particolare la biografia della grande Rosemary the Shaymin. //
Amber: “P.S.: fossi in te una sbirciatina nella sua messaggistica privata gliela darei.”
ZEUS.
No! Urgh. Non di nuovo… -controlla le discussioni sul forum- Sono tutti bot, ci scommetto! Chi vuol far fessa ancora?
-improvvisamente si sente una vibrazione proveniente dallo smartphone di Rose, solitamente silenzioso-
Che le è arrivato?
…………………………
Bastardo Zeus.
Bastarda.
Entrambi.
Entrambe…
Zeus: mi fischiano le orecchie, buon segno. Vuol dire che qualcuno sta parlando di me, e se è chi dico io sono a cavallo.
Kimberly: forza, gnn. Ancora un’ultima cassa e abbiamo finalmente finito: stavolta voglio andare sul sicuro.
-Kimberly cerca di richiudere il bagagliaio del rottame facendoci stare tutto come una donna nel giorno dei saldi ai grandi magazzini- E chiuditi! Anf, anf, auff. Pensare che non avevo mai fatto nemmeno la spesa prima d’ora. Parti, cioè, falla partire come prima.
Che aspetti?
Zeus: mi piacerebbe, ma… -indica la catena dell’ancora che si è spezzata-
Kimberly: eeeeh? Quindi siamo intrappolati qui sotto? Non posso morire, ho ancora tanto da scrivere! Trova una soluzione alternativa.
Zeus: ma sorpresa delle sorprese: questo è un taxi Delamaine! (n.d.r.: tributo a Cyberpunk2077)
Kimberly: e quindi?
Zeus: non sapevo neanche esistessero veramente, ma se è come nel gioco…dovrebbe essere un taxi indistruttibile e intelligente.
Kimberly: …
Zeus: vuoi che gli ridoni la vita per caso?
Kimberly: fa’ quello che vuoi, ma tirami fuori da questa situazione! Capito?
Zeus: vediamo se c’è una porta USB alla quale posso collegarmi. . .Tosto l’amico, ha un firewall inossidabile. . Serve bypassare la chiave d’accesso del proprietario per entrarci. . .
-si sente intanto un rimbombo in lontananza-
Kimberly: d-dimmi che sei stato tu a fare questo rumore adesso.
Zeus: sarà un tuono, fifona. Fidati di un esperto.
Kimberly: sarà ma…un altro!? Era molto più vicino stavolta. -si affaccia dal finestrino e deglutisce capendone l’origine- L-L-Le mine…si sono sganciate tutte. Ahahah. LE MINE. SI SONO. SGANCIATE. Ci cadranno addosso a momenti…
Zeus: in tal caso ti comunico che siamo fottuti.
Kimberly: ahhhhh! Ho bisogno di carta e penna per scrivere le mie memorie.
Zeus: forse. Trollata.
Kimberly: tu..tu sei…
IA: benvenuti a bordo del taxi Delamaine 515151, Mr. Prince e Mrs. Lovedisk. In cosa posso…krrr…esservi utile?
Zeus: secondo te, genio?
IA: rilevata percentuale di acqua superiore al 90%. Elaborazione 1: acquazzone tropicale. Elaborazione 2: tsunami. Elaborazione 3: pericolo annegamento.
Zeus: ecco, è la tre, quindi che ne pensi di riportarci in superficie in un pezzo intero possibilmente e far valere quei millemila miliardi di bitcoins bruciati nella tua realizzazione?
IA: inserire destinazione, prego.
Zeus: isola di Gaumika.
IA: …ripetere più lentamente, destinazione non individuata.
Zeus: sempre così con queste deficienze artificiali.
IA: prego, astenersi da linguaggio offensivo. Questa…krrr…unità è stata programmata secondo il codice del galateo. -Zeus fa il dito medio- Questa unità inoltre non è programmata per la lettura del linguaggio dei segni…krrr.
Rose: tornata. Purtroppo non sono riuscita a trovare Megan da nessuna parte e…Non c’è nessuno. Amber? -
vede i loro smartphone lasciati vicini sul letto- Amber, dove sei andata? -controlla l’ultimo messaggio- “Ciao, Mary, mi manchi tanto. Come mai non mi rispondi dalla settimana scorsa? E’ successo qualcosa? Fammi sapere. TVB.”
Oh no. AMBER! -vede che è uscita dal retro tutta arrancante- Torna dentro, dove vuoi andare conciata così! Non fare la…
Amber: stupida? Già fatto, tante troppe volte. Ma tu sei l’ultima.
Rose: posso spiegarti, davvero, con Aura non…Torna dentro, ti prego, e ti spiego tutto come avrei dovuto fare subito.
Amber: bugiarda! Mi hai mentito per tutto questo tempo! Mi ero illusa che con te sarebbe andata diversamente e invece sei uguale a Bridgette. Anche tu mi stai usando per poi mettermi da parte.
Rose: non è vero! Mi dispiace, Amber, hai ragione a essere arrabbiata. Ma, ti prego, fammi spiegare senza farti male inutilmente.
Amber: no, non voglio sentire più nulla. Lasciami in pace! -scappa via-
Rose: AMBER, torna indietro!
KA-KRAAAK!
,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’’
“Tutto ciò che ha scritto” ---( All the things she said – t. A. T. u.)
Amber: tutto ciò che ha detto
Ciò che ha scritto
Mi scorre nella testa
Mi piove fin dentro al petto!
Soleil: tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Mi scorre nella testa
Mi son persa dentro il testo!
NO, COSì NON VA,
NON VAA,
NON VAAA,
NON VAAAA…
Soleil: Soleil, che ti prende?
Non è questo il momento
Si era detto:
nessun sentimento.
E’ un reality
Non un appuntamento
Pochi grilli
Vai di ragionamento.
Qui ciascuno tesse
La propria trama
Come se importasse
Solo del drama.
Lei per prima
La testa è sempre lì
Ormai la conosci
Si tratta di Kimberly!
Perché la conosci
Si tratta di Kimberly!
-si specchia in una pozzanghera coi capelli tutti bagnati-
Tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Fa’ parte del contesto
Sei un capitolo del suo testo!
Tutto ciò che ha detto
Ciò che ha scritto
Ha un preciso senso
Sei strofa nel suo verso!
“SOLEIL MI PIACE GIA’”
MA, MA…
“COME UNA SORELLA!”
Amber: tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Mi ha mentito
Tutto questo tempo.
KAKRAAAK!
,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’
-intanto che il temporale continua si vedono le altre due coppie rimaste in gara: Paula coordina Shin e i suoi gatti a portare e disporre in giro tutta la spazzatura e cianfrusaglie varie che hanno trovato lungo tutto il lido della spiaggia, mentre Kimberly e Zeus dopo molte bestemmie su tutto il pantheon omerico partono finalmente a bordo del veicolo Delamaine che diventa un quasi-sottomarino con le ruote piatte e spara a qualsiasi mina si trovi nelle sue vicinanze in una piogga di esplosioni assortite che danneggia l’abitacolo già compromesso-
Amber: mi ero lasciata
il passato alle spalle
Di nuovo a godermi
brividi sulla pelle
Prima come sorelle
Poi mi ha sfiorato le tette
Tante frasi belle
Invece è come Bridgette!
La rosa punge
E che male fa
Irretito il delfino
Con la sua fragranza.
Ci sono ricaduta
L’ho creduta
Mi credevo amata
Solo sbandata!
-si specchia anche lei in una pozzanghera coi capelli tutti bagnati per poi calpestarla con rabbia-
Tutto ciò che ha scritto
Come lo ha detto
Quei messaggi misti
Quegli sguardi improvvisamente tristi…
Tutto ciò che ha detto
Come lo ha scritto
Così quei baci andavano visti
Non erano che imprevisti!
MI HA MA-NI-POLATA,
E.. E…
COSI’ SI E’ VEN-DI-CATA!
Amber: tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
L’ho capito
Dopo tutto questo tempo.
KAKRAAAK!
‘,,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’
Delamaine: attenzione, rilevato guasto centralizzato, spegnimento imminente.
Zeus: ora sì che siamo fottuti.
Kimberly: aiutooo!
-il taxi perde potenza e smette di sparare terminando la sua corsa contro l’ultima mina che cade dall’alto facendolo esplodere con effetto catapulta fino alla volta celeste!-
Soleil: chie-di-glielo così
“Kim, guardami negli occhì:
Di me sei innamorata?”
Amber: dim-me-lo ora e qui
“Rose, avanti che aspetti:
Mi hai solo usata?!”
-Rose è riuscita a raggiungerla ma non riesce a dirle una parola-
Allora la risposta è SI.
Soleil: tutto ciò che ha scritto
Amber: tutto ciò che ha detto
Soleil: m’illumina di dentro!
Amber: mi tempesta sul petto!
Soleil: tutto ciò che ho dentro
Amber: tutto quel risentimento
Soleil: non ho più ripensamento
Amber: ora sì lo risento!
MI SONO IN-NA-MORATAAA!
MA..MA..
POTREI ESSERMI SBA-GLIATAAA!
Soleil: tutto ciò che hai scritto
Amber: tutto ciò che hai detto…
Soleil: per te varrà davvero la pena
Davvero lo stesso…
Amber: tra noi qualcosa è successo
O era solo sesso…
Soleil: quanta verità ci hai messo?
Amber: cosa devo fare adesso. . .?
Rose: …non lo so, fa’ quello che ti dice il cuore.
Amber: allora mi vendicherò anch’io, come tu hai fatto con Aura.
Rose: la caviglia…
Amber: non mi toccare mai più, Bridgette II. Noi due abbiamo chiuso. A-Addio.
Amber: tutto ciò che ha detto
Ciò che ha scritto
Mi scorre nella testa
Mi piove fin dentro al petto!
Soleil: tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Mi scorre nella testa
Mi son persa dentro il testo!
NO, COSì NON VA,
NON VAA,
NON VAAA,
NON VAAAA…
Soleil: Soleil, che ti prende?
Non è questo il momento
Si era detto:
nessun sentimento.
E’ un reality
Non un appuntamento
Pochi grilli
Vai di ragionamento.
Qui ciascuno tesse
La propria trama
Come se importasse
Solo del drama.
Lei per prima
La testa è sempre lì
Ormai la conosci
Si tratta di Kimberly!
Perché la conosci
Si tratta di Kimberly!
-si specchia in una pozzanghera coi capelli tutti bagnati-
Tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Fa’ parte del contesto
Sei un capitolo del suo testo!
Tutto ciò che ha detto
Ciò che ha scritto
Ha un preciso senso
Sei strofa nel suo verso!
“SOLEIL MI PIACE GIA’”
MA, MA…
“COME UNA SORELLA!”
Amber: tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Mi ha mentito
Tutto questo tempo.
KAKRAAAK!
,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’
-intanto che il temporale continua si vedono le altre due coppie rimaste in gara: Paula coordina Shin e i suoi gatti a portare e disporre in giro tutta la spazzatura e cianfrusaglie varie che hanno trovato lungo tutto il lido della spiaggia, mentre Kimberly e Zeus dopo molte bestemmie su tutto il pantheon omerico partono finalmente a bordo del veicolo Delamaine che diventa un quasi-sottomarino con le ruote piatte e spara a qualsiasi mina si trovi nelle sue vicinanze in una piogga di esplosioni assortite che danneggia l’abitacolo già compromesso-
Amber: mi ero lasciata
il passato alle spalle
Di nuovo a godermi
brividi sulla pelle
Prima come sorelle
Poi mi ha sfiorato le tette
Tante frasi belle
Invece è come Bridgette!
La rosa punge
E che male fa
Irretito il delfino
Con la sua fragranza.
Ci sono ricaduta
L’ho creduta
Mi credevo amata
Solo sbandata!
-si specchia anche lei in una pozzanghera coi capelli tutti bagnati per poi calpestarla con rabbia-
Tutto ciò che ha scritto
Come lo ha detto
Quei messaggi misti
Quegli sguardi improvvisamente tristi…
Tutto ciò che ha detto
Come lo ha scritto
Così quei baci andavano visti
Non erano che imprevisti!
MI HA MA-NI-POLATA,
E.. E…
COSI’ SI E’ VEN-DI-CATA!
Amber: tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
Tutto ciò che ha scritto
Ciò che ha detto
L’ho capito
Dopo tutto questo tempo.
KAKRAAAK!
‘,,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’,’
Delamaine: attenzione, rilevato guasto centralizzato, spegnimento imminente.
Zeus: ora sì che siamo fottuti.
Kimberly: aiutooo!
-il taxi perde potenza e smette di sparare terminando la sua corsa contro l’ultima mina che cade dall’alto facendolo esplodere con effetto catapulta fino alla volta celeste!-
Soleil: chie-di-glielo così
“Kim, guardami negli occhì:
Di me sei innamorata?”
Amber: dim-me-lo ora e qui
“Rose, avanti che aspetti:
Mi hai solo usata?!”
-Rose è riuscita a raggiungerla ma non riesce a dirle una parola-
Allora la risposta è SI.
Soleil: tutto ciò che ha scritto
Amber: tutto ciò che ha detto
Soleil: m’illumina di dentro!
Amber: mi tempesta sul petto!
Soleil: tutto ciò che ho dentro
Amber: tutto quel risentimento
Soleil: non ho più ripensamento
Amber: ora sì lo risento!
MI SONO IN-NA-MORATAAA!
MA..MA..
POTREI ESSERMI SBA-GLIATAAA!
Soleil: tutto ciò che hai scritto
Amber: tutto ciò che hai detto…
Soleil: per te varrà davvero la pena
Davvero lo stesso…
Amber: tra noi qualcosa è successo
O era solo sesso…
Soleil: quanta verità ci hai messo?
Amber: cosa devo fare adesso. . .?
Rose: …non lo so, fa’ quello che ti dice il cuore.
Amber: allora mi vendicherò anch’io, come tu hai fatto con Aura.
Rose: la caviglia…
Amber: non mi toccare mai più, Bridgette II. Noi due abbiamo chiuso. A-Addio.
Paula: ecco, abbiamo quasi finito. Dobbiamo solo fargli gli occhi ed è pronta.
Shin: questo è l’ultimo carico di proiettili tranquillanti e fucili di vario tipo.
Paula: ottimo, glieli faremo multicolore!
Shin: ma se li ha neri come se non avesse l’anima.
Paula: “ma sono così belli che riflettono l’arcobaleno!” gli diremo. Ahh!
-si sposta appena in tempo prima che la macchina si schianti sottosopra sulla spiaggia dopo essersi cappottata varie volte su sé stessa-
Delamaine: destinazione raggiunta, spero che il viaggio vi sia piaciutooo…
Zeus: ma va’ all’inferno.
Kimberly: sono ancora v-viva, e tu Zeus?
Soleil: Kiiim!
Kimberly: S-Soleil? Non credo convenga abbracciarci visto che sono ricoperta di mucillagine, e…wow!
-nemmeno il tempo di uscire dalla portiera che viene caricata in braccio dalla asiatico-brasiliana- Ma, ma a che è dovuto esattamente? Al credere che fossi spacciata dopo tutto questo tempo sott’acqua (legittimo), oppure al credere che possa ancora vincere, o…?
Soleil: shhh. Non serve dirlo davanti a tutti.
Kimberly: -sbatte le palpebre perplessa mentre Soleil se la spupazza tutta, arrossendo- maaa…che sta succedendo?
Zeus: no, ma con calma. Avvisatemi quando il momento lesbo è finito.
Kimberly: uh ehm…
Soleil: ah, già, devi ancora finire la sfida tu. -la lascia andare un po’ a disagio- Forza, tifo per te. Per te e BASTA.
Zeus: oh, buuuh, faccina triste. NOT STONKS.
Kimberly: le casse ci sono ancora, vero? Ewgh, quante alghe e mucillagine prima non sembravano così tante.
Zeus: crack. Brutte notizie: ce ne sono finite anche dentro. Una vera proliferazione.
Kimberly: oh, no, DIMMI CHE SI E’ SALVATO QUALCOSA DELL’ORO E DEI GIOIELLI CHE CONTENEVANO.
Zeus: sì, il coperchio.
Kimberly: aaaaaaaaaargh!
Zeus: …trollata di nuovo. Ahahahah! Sì c’è un po’ d’argento ma si è ossidato a tal punto che è diventato color merda e quindi perfetto per il soggetto che andremo a scolpirci sopra.
Kimberly: questi sono solo due pomelli da letto, Zeus, due pomelli! Come lo fai Chris con due pomelli?
Zeus: hai ragione, ne basta uno per quella testa piccola che si ritrova. -prende l’altro e lo getta in acqua-
// Kimberly: sto…sto per compiere un iconoclastia. //
Zeus: et voilà. Chris, la nostra opera d’arte è finita: goditela in tutta la sua essenza.
-in pratica hanno usato alghe e mucillagine per fare barba e capelli sulla base data dal pomello marcito con l’aggiunta di un paio di occhi e bocca-
Chris: eeeehhh… Speravo in qualcosa di meglio di una statua di mucillagine, ma è il tramonto quindi mi tocca darla per vincitrice in quanto unica statua in gara.
Paula: e la nostra non la consideri?
Chris: quale? Vi ho visti solo perdere tutto questo tempo ad accumulare la spazzatura di Izzy.
Zeus: allora, ce la dai si o no? Questa vittoria.
Paula: è perché non hai guardato dalla prospettiva giusta. Prova a fare un giro in elicottero. Del resto era difficile catturare il tuo concetto di immensità e grandezza, quindi ho pensato di farla più grande possibile in orizzontale.
-Chris sale subito sull’elicottero a constatare di persona: tutti i rifiuti sono stati disposti in modo da formare la sua testa gigante ai quattro angoli dell’isola-
// Paula: mi sono ispirata a un programma che in Italia andava tantissimo quando ero piccola: Art Attack! C’era questo artista, Neil, che partiva da una serie di oggetti a caso, li disponeva uno a uno su uno spazio gigantesco come se il mondo fosse la sua tela, e poi ogni volta usciva fuori il disegno dall’alto! Boom! Spero che Lester sia fiero di me in questo momento: ho pensato lateralmente quasi come avrebbe fatto lui. //
Chris: una cosa non capisco, perché mi avete fatto gli occhi multicolore?
Shin: perché sono così belli da annullare sempre la luce del sole che picchia loro addosso, ma quando li guardi da vicino in realtà riflettono, come un prisma, tutto lo splendore dell’arcobaleno. Ahehehem!
Chris: è…è…*meraviglioso*. Mi avete fatto, sniff, commuovere.
// Zeus: con una statua di immondizia? Contento tu. Chris, fatti vedere da uno bravo. //
Chris: è il tributo più bello che abbia mai ricevuto in 15 anni che faccio questo lavoro! E’ un peccato doverlo smantellare ma poi gli ecologisti gnè gnè… Ma rispetto alla scultura di mucillagine non c’è paragone: vince la coppia formata da Shin & Paula! L’ultima che mi sarei aspettato. Ancora le mie più sentite congratulazioni. Non vorrei mai scendere da qui…
Paula: vittoria, yuhuuuuh! Che vittoria, per tutti i micini! Ho finalmente una medaglia dopo così tanto tempo.
Shin: te la sei meritata. Brava! Dammi il cinque, nekoguro. Vuol dire ragazza-gatto.
Paula: anche ai micini, è merito loro che adorano ammucchiare le cose in giro e mi hanno dato lo spunto vincente.
Zeus: clap, clap, clap. Posso congratularmi anch’io? Stavo per vincere ma poi siete arrivati VOI. Grazie per avermi mandato a rischio eliminazione, peccato non fossero questi i patti.
Si vede, Paula, che non ci hai pensato.
Non fa niente.
Capita.
Come potrebbe capitare qualcosa di brutto a quei gatti e io mi dimenticassi di dirtelo. Ops. Non dovevo dirtelo.
Shin: …
Paula: in che senso, scusa?
Zeus: sveglia, Paula, siamo su un’ISOLA: hai mai visto un gatto imparare a nuotare? Puoi insegnare a uno squalo a miagolare quanto vuoi, ma un gatto non ti sopravvivrebbe mai se finisse in mare. Pensa se succedesse, e non ci fossi più io ad avvertirti del pericolo in tempo.
Vabbè, vado che ho da fare.
Paula: ahh! N-no, sniff, aspetta un attimo, ti prego giuro che non lo farò più ma continua a vegliare sui miei micini con quel tuo aggeggio di tracciamento! T-Ti faccio le coccole, le fusa se necessario.
Zeus: sesso no, non sei il mio tipo, quindi, vediamo…Ci devo pensare…Magari se votassi finalmente chi dico io allora saremmo di nuovo amici come prima.
Adesso mollami, ho un appuntamento con un voto molto più importante del tuo.
*Bungalow*
Megan: quindi devo votare Rose, sei sicura?
Amber: come non mai, dài, FALLO. E’ grazie a me se hai imparato a nuotare, non dimenticartelo.
Zeus: che succede qui? Non voterai me come le altre volte, Ambrella Corporation? E ho udito bene: ROSE?
Amber: sì, e sai anche il motivo. Sei stato tu il bastardo a fare la spia. -prova ad alzarsi ma deve risedersi subito per via della caviglia ulteriormente peggiorata- Sarai felice come una pasqua, immagino.
Zeus: in effetti, sì. Nel senso che sto proprio godendo come un riccio. Ah, sì, sto godendo troppo.
Amber: come l’hai scoperto di Rose, di Aura…
Zeus: da una conversazione random sulla community, e poi ho semplicemente verificato sui vostri smartphone con la scusa che Kimberly fosse sott’acqua e io potessi farmi i porci comodi. E cosa ti trovo? Una settimana di chat piccanti tra rockstars. Tipo questa: “Ehy, Mary, per caso hai già trovato dei frutti della passione sull’Isola? Altrimenti non so come farai a resistere al pensiero della pesca che ti sei lasciata qui a casa.” O questa: “Aury, mi raccomando non scolarti tutta la cantina in attesa del mio ritorno: so quanto ti manca ubriacarti col mio liquore, ma ti toccherà aspettare ancora a lungo perché da qui non me ne andrò tanto presto.”
Ehh?
Amber: urgh. Sei un bastardo. Smettila!
Zeus: ah-ah, sono lacrime quelle che vedo? Owww. La fiammella è stata estinta dall’erbaccia cattiva.
Amber: GRR, TI SPACCO LA FACCIA SE NON LA PIANTI!
Zeus: allora me ne vado.
Amber: lo conosco il giochetto, ma questa volta abbiamo un obiettivo in comune quindi rimarresti lo stesso. Vieni al dunque!
Zeus: se intendi dire Rose, massì, non mi dispiacerebbe. Ambasciator non porta pena come si suol dire, io sono qui che porto tre voti invece, come i Re Magi. Sono i miei doni di scambio: sta a te farne buon uso.
Amber: scambio per cosa se anche tu la vuoi eliminare?
Zeus: ma io qui posso prendere due piccioni con una fava. Una fuori e l’altra come schiava.
Amber: scordatelo, bello, non mi metterò a farti da serva come Paula. Se fossimo in quattro a votare per te saresti spacciato quindi è anche nel tuo interesse.
Zeus: ahi. Qualcuno qui ha imparato a leggere i contratti prima di firmarli. In questo caso mi accontenterò del tuo voto per Rose.
Affare fatto? -le porge la mano- O ci hai ripensato?
Amber: ecco, io, vendetta sì, ormai non si torna indietro… Ma non stringerò mai quella tua mano unta e bisunta!
-nell’altro bungalow una volta dei Granchi-
Rose: ti prego, Soleil, è di vitale importanza votare per Zeus ora o mai più.
Soleil: sono pienamente d’accordo. Puoi contare sul mio voto stanotte.
Rose: puoi convincere anche Kimberly?
Soleil: ci posso provare. Ora è a farsi la doccia.
In realtà le devo ancora parlare di una certa cosa…Alla fine non gliel’ho ancora detto.
Megan: ci sono anch’io comunque.
Rose: grazie a tutte e due. Vado a vedere come sta Amber.
Megan: hai capito la profezia alla fine?
Soleil: no, e ancora non so di che stai parlando. -mente spudoratamente-
Megan: . . .
*Cerimonia*
Chris: prima cerimonia del merge. Yuhuuh! Ma ci pensate? Siamo già arrivati a metà di questo meraviglioso percorso assieme, mi sembra ieri che foste solo dei giovani imberbi neo-concorrenti appena arrivati e che ancora non mi avevano imparato a conoscere e apprezzare come si deve, sniff. Come vola il tempo quando ci si diverte.
// Confessionale //
Zeus: infatti ho apprezzato un pezzo di merda che nemmeno su 4Chan ho mai conosciuto.
Rose: dirò solo che grazie a Chris Mc Lean ho scoperto una forma di inquinamento ambientale che non pensavo esistesse, lascio libera interpretazione.
Paula: in TV sembrava molto peggio…e invece dal vivo è ancora più orribile!
Shin: non sono rimasto deluso dall’esperienza. Confermo che il Re dei Demoni è l’essere più malvagio, perverso, sadico che abbia mai visto, e alberga tranquillamente nel cuore di quell’uomo.
Chris: ma bando ai sentimentalismi! Torniamo seri, torniamo cattivi, torniamo TOSSICI. C’è tanta tossicità nell’aria dopo tutta quella pioggia, e mi piace da morire. Prima di andare ai voti vi ricordo che Paula e Shin hanno ottenuto l’immunità e quindi qualsiasi voto contro di loro sarà automaticamente nullo, così come nel caso qualcuno usasse il Chris D’Oro…Non è che l’avete trovato? Nessuno? Peccato. Chissà dov’è finito.
Tutti: …
Chris: prendete ciascuno una bottiglia e scrivete il vostro messaggino d’amore alla persona che…votate.
>>> Rose: so che Amber mi odia adesso, e non la biasimo per questo, ma Zeus va fermato prima che possa fare altri danni.
>>> Zeus: scacco matto per Rose, eh eh eh! La vendetta divina sta per compiersi finalmente.
>>> Amber: si dice Mary, si scrive VENDETTA…
>>> Soleil: mi ha già fatto perdere il Chris Nero una volta, non posso permettermi di correre questo rischio con l’altro. Per il bene di tutti, deve essere eliminato Zeus. Spero l’abbia capito anche Kimberly dopo averci passato un intero giorno assieme.
>>> Kimberly: so che non ve l’aspetterete, ma il mio voto non va né a Rose né a Zeus: AMBER. E’ una delle concorrenti più forti e la ragione principale per la quale i Delfini hanno vinto così tante volte, mentre Zeus? Pff. Alla finale non ci arriverà mai con tutto l’odio che si è tirato dietro. Coi cattivi come lui prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, Amber invece sarebbe un suicidio da affrontare in finale per me. Mi sono dilungata troppo?
Megan: eh, già, tocca ancora a me.
Kimberly: scuuusa, vai pure.
>>> Megan: è la prima che ho promesso: Rose. Mi spiace anche se eravamo quasi diventate amiche.
Chris: voti mooolto interessanti. Faranno fuoco e fiamme! Ottimali per alimentare il razzo di oggi col carburante al caffè inventato da Koffee.
Koffee: almeno a qualcosa SPRECARLO è servito. Sniff. Grazie a me sarà la miglior cerimonia di tutte.
Chris: lo vedremo tra un istante. Shin e Paula, i primi due marshmallow al caucciù sono ovviamente i vostri: godeteveli.
Paula: nyom nyom nom.
Chris: la prossima a salvarsi è Soleil.
Soleil: posso respirare. Cioè soffocherò con il caucciù ma posso respirare.
Kimberly: ahahahahah!
Chris: Megan.
Megan: lo sapevo.
Chris: …e Kimberly. Sono rimasti solo i tre ex-Delfini che si amano tanto tra di loro, dico bene?
Rose: fuck you, Mc Lean.
Chris: inaspettato. Me lo sarei aspettato da uno degli altri due.
Rose: e invece. L’ho detto che vi siete fatti l’immagine sbagliata di me, tutti quanti.
Amber: e non solo l’immagine…Sob.
// Zeus: chapeau. La Rose incazzata mi piace molto di più di quella normale. //
Chris: vediamo a chi va il penultimo allora…sì…dunque….è per te, Zeus.
Rose: oh.
Zeus: salutatemi Grenda, mi raccomando.
Amber: siamo alla resa dei conti, bugiarda manipolatrice.
Chris: l’ultimo marshmallow della salvezza per concludere questa prima notte di merge in bellezza lo dono quindi
a…
a…
a…
Rose: …
Amber: e dillo!
Chris: a Rooosemaryyy!
Rose: cosa?
Amber: pfui! Nemmeno la soddisfazione della vendetta mi è stata concessa. Che idiota, ma chi credi di prendere in giro? Tsk. Non l’ho votata alla fine, lo ammetto. Non ci sono riuscita.
Rose: ohh.
Ero convinta al 100% che mi avresti votato dopo tutto quello che ti ho fatto.
Amber: sono stupida, ok? Stupida a fidarmi di quelle come Bridgette e come te, a pensare che ci sia davvero qualcuno che non mi consideri soltanto un passatempo nella sua vita...
Rose: ascoltami, non hai nulla da perdere adesso. Ascoltami e basta. Va bene?
Amber: che altro c’è, sentiamo…
Rose: c’è che nessuna delle due è pronta per questa relazione. Tu hai dimostrato più volte di non esserti ancora slegata dal passato, nel tuo cuore ho sentito ancora forte il nome di Bridgette ogni volta che ne parlavi e parlavi.
Amber: …continua.
Rose: io, prima di iscrivermi a questo reality, mi sono rivista con Aura, abbiamo parlato, e lei mi ha detto che era tutto fallito con il suo matrimonio. Prima l’aborto e poi aveva capito che in realtà amava ancora me, e me l’ha detto non soltanto con le parole. Anche per me non è facile slegarmi dal passato, come vedi, soprattutto quando torna così prepotentemente a bussarti alla porta. Mi ha travolta, in un vortice, anche se non volevo più fidarmi di lei. Così ho deciso di scappare lontano da lei.
Poi sono arrivata qui, e ho conosciuto un tornado ancora più potente: TE. Mi hai letteralmente travolta, è successo tutto così in fretta, che non ho avuto il tempo di dirtelo.
Amber: storie. Ti ho dato mille occasioni per farlo e tu mi hai sempre lanciato le tue perle di messaggi subliminali, stronza!
Zeus: dài che si passa alle mani, vado a prendere i popcorn.
Rose: ci ho provato, a meditarci su, e nel frattempo, Aura non mi dava tregua al telefono ogni notte, ogni notte. Non potevo meditare in pace, l’unica certezza che avevo è che volevo solo vendicarmi di lei a quel punto: farle provare quello che aveva fatto provare a me. Tu non avresti fatto lo stesso se avessi potuto intrometterti tra Geoff e Bridgette?
Amber: io…non so se mi sarei spinta così tanto.
Rose: sei più buona di me, allora. Ho pensato solo alla vendetta, e ti ho usata. Ma non ti ho mai ingannata.
Amber: certo, come no.
Rose: a te sembravano finti quei baci e quei movimenti? Rispondi.
Amber: no. Per questo mi brucia ancora di più.
Rose: nessuna delle due era pronta a questa relazione, ma è successa, come tutte le cose migliori alla fine.
Amber: quindi, dove pensi di arrivare?
Rose: prendiamoci una pausa. Usiamo questo tempo per comprendere se vogliamo entrambe la stessa cosa: tu devi sistemare le cose con Bridgette, o non ci sarà mai spazio per me qui dentro. -le tocca il petto-
Amber: e tu allora? Che farai con quell’Aura…
Rose: le parlerò finalmente con il cuore anziché chiudermi dietro una maschera di meditazione. Sei stata tu a spronarmi a farlo.
Amber: io? In che modo?
Rose: sei sempre stata schietta e genuina, limpida tranne quando hai eliminato Grenda ma ti ho già perdonata per quello. -ride-
Amber: ah ah.
Rose: mi darai una seconda possibilità?
Amber: non lo so, ci…ci devo pensare. In realtà, anche io avevo ricevuto un messaggio da Bridgette poco prima di partire, ma a differenza tua, non ho avuto il coraggio di leggerlo. Sarà la prima cosa che farò una votla tornata a casa, promesso!
Rose: saluta Zanna da parte mia, allora. E, grazie per avermi perdonata.
Amber: non ti ho perdonata! Sgrunt. Al massimo, eh, ascoltata. D’accordo?
Rose: a presto. -le dà un bacio sulla guancia-
Amber: n-non ti ho ANCORA perdonata lo stesso! A presto, e, cuida la stingada. Pensaci tu a Zeus, fallo in nome di noi ragazze.
Zeus: tanto è la prossima. Me la sono tenuta per ultima.
Chris: molto bene, Amber, e anche tu, Koffee, è arrivato il vostro passaggio verso le stelle.
Koffee: un attimo. Sarebbe questo il mezzo di trasporto che mi hai predisposto per il viaggio di ritorno!? E una come me messa assieme a una clandestina bifolca come questa buzzurra per giunta?
Amber: neanche a me fa piacere l’idea di sorbirmi un viaggio alla Team Migliorocket se per questo, cocca!
Chris: posso dire che non sopporto più nessuna delle due!? Tappatevi quelle boccacce una volta per tutte: per fortuna nello spazio non avrete più ossigeno da sprecare.
3
2
1…
PARTITE!
Koffee: il carburante al caffè comunque è stata una mia idea, la miglior idea della storia dell’aeronautica.
Inoltre -si è accorta di essersi impigliata i vestiti nel portellone- Strrrrrap!
Kuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuurt!
Amber: aaaaaaaaah fatela smettere, fatelaaaaa!
Chris: ed eccoli, sotto una pioggia di coriandoli e caffè, i miei magnifici 7. Tra di voi si nasconde il vincitore e si paleseranno altri sei perdenti. Chi diventerà il campione di A Tutto Real51ty?
// Paula: *campione*…*Campione*…*CAMPIONESSA*? MI PIACE. //
Chris: lo scopriremo soltanto qui, su A Tutto Real51ty Arearea 51: L’Isola di Gaumika! Buonanotte.
*FINE*
Paula: prrr…prrrooonf…fiii.
Soleil: psst. Kim? Sveglia, avanti.
Kimberly: mhh? Noo, non ancora, voglio dormire. Zzz…
Soleil: su, svegliati, ti devo far vedere una cosa.
Kimberly: non possiamo fare yawn domani? Sono distrutta…Non sono nemmeno riuscita a trovare l’energia per scrivere.
Soleil: ma non puoi perdertela! Devi assolutamente vederla con me. Dài, vieni, ti aiuto io a vestirti.
Kimberly: okay, ma che ore sono? -cammina a occhi chiusi- Ma poi non c’era la pioggia stanotte…
Soleil: invece sono stupita quanto te. Il cielo è misteriosamente limpido, e soprattutto, è apparsa LEI. Non ne avevo mai vista una, per dirti quanto è rara che accada.
Kimberly: non credo di stare capendo…Yaaawn…”Lei” chi?
Soleil: la Superluna Blu.
Kimberly: la Luna può essere blu??
Soleil: ah, adesso ti interessa. Usciamo, non te ne pentirai. Comunque la Luna non è che diventa blu, è semplicemente così che si definisce una seconda luna pieno nello stesso mese astronomico, ed è davvero rara, credimi. Ma c’è di più: questa è una superluna!
Kimberly: perché “super”?
Soleil: perché è la più grande che ci possa apparire qui dalla Terra. Per farti capire, è quasi come vedersi davanti un secondo Sole!
Kimberly: oooh. Brr.
Soleil: copriti bene, fa’ freddo a quest’ora di notte.
Kimberly: ma se tu sei in maniche corte mentre io ho un maglioncino.
Soleil: io sono abituata. Ecco, mettiti questo sopra. -le fa’ mettere il suo k-way-
Kimberly: -arrossisce- gra-grazie.
Megan: quindi l’avete sentito anche voi il Suo richiamo: la Luna Blu.
Kimberly: oh, Meg, anche tu qui? Pensateci, potremmo essere noi la finale a 3: farò tutto il possibile perché accada.
Rose: e ci sono anch’io.
Kimberly: oh, che imbarazzo. Ehm, finale a 4 allora.
Rose: la luna piena è sempre un’ottima occasione per incamerare le energie spirituali, e in questo momento ne ho più bisogno che mai.
Megan: è perfetta anche per assorbire energie magiche.
Rose: comunque non vogliamo disturbarvi, ce ne andiamo a osservarla da un’altra parte.
Soleil: ma no, ehm, va bene, grazie.
Rose: vi lasciamo sole allora. -sorride-
Kimberly: uh?
Soleil: non importa. Guarda, eccola laggiù!
Kimberly: wow!!! Ma è enorme, sembra davvero stia sorgendo come il Sole. Comunque a me sembra un po’ blu.
Soleil: è vero. Com’è possibile? Lo spettro del blu normalmente viene catturato dalle polveri lunari. Forse è un effetto ottico dato dalle nuvole, però, è strana questa Luna…
Kimberly: quindi è ancora più speciale. No? E me la sarei persa se non fosse stato per te. Grazie, grazie, grazieee! -se la abbraccia- E’ il più bel regalo di compleanno che abbia mai ricevuto.
Soleil: è…anzi…era il tuo compleanno oggi? Perché non me l’hai detto?
Kimberly: 25 Giugno, sì, e, beh, l’unico calendario che ho è quello sul computer, ma non lo controllo e spesso me ne dimentico subito. Sono fatta così, eheh. Prendere o lasciare.
Soleil: prendo! -se la stringe a sé baciandola sotto le stelle-
Kimberly: So-Soleil mmmh! I-Il mio primo bacio. Sotto le stelle. Wow. Come l’ho sempre sognato mentre scrivevo.
Soleil: Megan si è sbagliata: mi stanno succedendo solo cose belle.
Kimberly: mh?
Soleil: niente. Godiamoci lo spettacolo e basta, adesso. Quando hai tanto freddo, torniamo a casa. -Kimberly le si accuccia vicino stese sulla spiaggia- Guarda anche il mare ogni tanto: la luna e le stelle riflesse in esso sono meravigliose. A volte osservo il mare per poter vedere a occhio nudo quelle stelle che altrimenti non potrei mai perché si trovano proprio sopra di me.
Kimberly: *wow, è tutto così…Forse sto ancora sognando*. Yawn.
Soleil: chissà.
Kimberly: …
Soleil: …
Kimberly: . . .Soleil?
Soleil: sì?
Kimberly: ti voglio bene.
Soleil: anch’io te ne voglio, Kimstore.
“Un gatto nero con una striscia di blu sul muso rimase a osservarle molto interessato mentre nei suoi occhi si rifletteva la strana luce blu emanata dalla superluna…Per poi sparire nella nebbia come un fantasma.”
-Megan spegne e richiude il portatile da dove l’ha preso-
Megan: adesso tocca a me scrivere il finale della tua storia, Kimberly Vyfteeg.
Shin: questo è l’ultimo carico di proiettili tranquillanti e fucili di vario tipo.
Paula: ottimo, glieli faremo multicolore!
Shin: ma se li ha neri come se non avesse l’anima.
Paula: “ma sono così belli che riflettono l’arcobaleno!” gli diremo. Ahh!
-si sposta appena in tempo prima che la macchina si schianti sottosopra sulla spiaggia dopo essersi cappottata varie volte su sé stessa-
Delamaine: destinazione raggiunta, spero che il viaggio vi sia piaciutooo…
Zeus: ma va’ all’inferno.
Kimberly: sono ancora v-viva, e tu Zeus?
Soleil: Kiiim!
Kimberly: S-Soleil? Non credo convenga abbracciarci visto che sono ricoperta di mucillagine, e…wow!
-nemmeno il tempo di uscire dalla portiera che viene caricata in braccio dalla asiatico-brasiliana- Ma, ma a che è dovuto esattamente? Al credere che fossi spacciata dopo tutto questo tempo sott’acqua (legittimo), oppure al credere che possa ancora vincere, o…?
Soleil: shhh. Non serve dirlo davanti a tutti.
Kimberly: -sbatte le palpebre perplessa mentre Soleil se la spupazza tutta, arrossendo- maaa…che sta succedendo?
Zeus: no, ma con calma. Avvisatemi quando il momento lesbo è finito.
Kimberly: uh ehm…
Soleil: ah, già, devi ancora finire la sfida tu. -la lascia andare un po’ a disagio- Forza, tifo per te. Per te e BASTA.
Zeus: oh, buuuh, faccina triste. NOT STONKS.
Kimberly: le casse ci sono ancora, vero? Ewgh, quante alghe e mucillagine prima non sembravano così tante.
Zeus: crack. Brutte notizie: ce ne sono finite anche dentro. Una vera proliferazione.
Kimberly: oh, no, DIMMI CHE SI E’ SALVATO QUALCOSA DELL’ORO E DEI GIOIELLI CHE CONTENEVANO.
Zeus: sì, il coperchio.
Kimberly: aaaaaaaaaargh!
Zeus: …trollata di nuovo. Ahahahah! Sì c’è un po’ d’argento ma si è ossidato a tal punto che è diventato color merda e quindi perfetto per il soggetto che andremo a scolpirci sopra.
Kimberly: questi sono solo due pomelli da letto, Zeus, due pomelli! Come lo fai Chris con due pomelli?
Zeus: hai ragione, ne basta uno per quella testa piccola che si ritrova. -prende l’altro e lo getta in acqua-
// Kimberly: sto…sto per compiere un iconoclastia. //
Zeus: et voilà. Chris, la nostra opera d’arte è finita: goditela in tutta la sua essenza.
-in pratica hanno usato alghe e mucillagine per fare barba e capelli sulla base data dal pomello marcito con l’aggiunta di un paio di occhi e bocca-
Chris: eeeehhh… Speravo in qualcosa di meglio di una statua di mucillagine, ma è il tramonto quindi mi tocca darla per vincitrice in quanto unica statua in gara.
Paula: e la nostra non la consideri?
Chris: quale? Vi ho visti solo perdere tutto questo tempo ad accumulare la spazzatura di Izzy.
Zeus: allora, ce la dai si o no? Questa vittoria.
Paula: è perché non hai guardato dalla prospettiva giusta. Prova a fare un giro in elicottero. Del resto era difficile catturare il tuo concetto di immensità e grandezza, quindi ho pensato di farla più grande possibile in orizzontale.
-Chris sale subito sull’elicottero a constatare di persona: tutti i rifiuti sono stati disposti in modo da formare la sua testa gigante ai quattro angoli dell’isola-
// Paula: mi sono ispirata a un programma che in Italia andava tantissimo quando ero piccola: Art Attack! C’era questo artista, Neil, che partiva da una serie di oggetti a caso, li disponeva uno a uno su uno spazio gigantesco come se il mondo fosse la sua tela, e poi ogni volta usciva fuori il disegno dall’alto! Boom! Spero che Lester sia fiero di me in questo momento: ho pensato lateralmente quasi come avrebbe fatto lui. //
Chris: una cosa non capisco, perché mi avete fatto gli occhi multicolore?
Shin: perché sono così belli da annullare sempre la luce del sole che picchia loro addosso, ma quando li guardi da vicino in realtà riflettono, come un prisma, tutto lo splendore dell’arcobaleno. Ahehehem!
Chris: è…è…*meraviglioso*. Mi avete fatto, sniff, commuovere.
// Zeus: con una statua di immondizia? Contento tu. Chris, fatti vedere da uno bravo. //
Chris: è il tributo più bello che abbia mai ricevuto in 15 anni che faccio questo lavoro! E’ un peccato doverlo smantellare ma poi gli ecologisti gnè gnè… Ma rispetto alla scultura di mucillagine non c’è paragone: vince la coppia formata da Shin & Paula! L’ultima che mi sarei aspettato. Ancora le mie più sentite congratulazioni. Non vorrei mai scendere da qui…
Paula: vittoria, yuhuuuuh! Che vittoria, per tutti i micini! Ho finalmente una medaglia dopo così tanto tempo.
Shin: te la sei meritata. Brava! Dammi il cinque, nekoguro. Vuol dire ragazza-gatto.
Paula: anche ai micini, è merito loro che adorano ammucchiare le cose in giro e mi hanno dato lo spunto vincente.
Zeus: clap, clap, clap. Posso congratularmi anch’io? Stavo per vincere ma poi siete arrivati VOI. Grazie per avermi mandato a rischio eliminazione, peccato non fossero questi i patti.
Si vede, Paula, che non ci hai pensato.
Non fa niente.
Capita.
Come potrebbe capitare qualcosa di brutto a quei gatti e io mi dimenticassi di dirtelo. Ops. Non dovevo dirtelo.
Shin: …
Paula: in che senso, scusa?
Zeus: sveglia, Paula, siamo su un’ISOLA: hai mai visto un gatto imparare a nuotare? Puoi insegnare a uno squalo a miagolare quanto vuoi, ma un gatto non ti sopravvivrebbe mai se finisse in mare. Pensa se succedesse, e non ci fossi più io ad avvertirti del pericolo in tempo.
Vabbè, vado che ho da fare.
Paula: ahh! N-no, sniff, aspetta un attimo, ti prego giuro che non lo farò più ma continua a vegliare sui miei micini con quel tuo aggeggio di tracciamento! T-Ti faccio le coccole, le fusa se necessario.
Zeus: sesso no, non sei il mio tipo, quindi, vediamo…Ci devo pensare…Magari se votassi finalmente chi dico io allora saremmo di nuovo amici come prima.
Adesso mollami, ho un appuntamento con un voto molto più importante del tuo.
*Bungalow*
Megan: quindi devo votare Rose, sei sicura?
Amber: come non mai, dài, FALLO. E’ grazie a me se hai imparato a nuotare, non dimenticartelo.
Zeus: che succede qui? Non voterai me come le altre volte, Ambrella Corporation? E ho udito bene: ROSE?
Amber: sì, e sai anche il motivo. Sei stato tu il bastardo a fare la spia. -prova ad alzarsi ma deve risedersi subito per via della caviglia ulteriormente peggiorata- Sarai felice come una pasqua, immagino.
Zeus: in effetti, sì. Nel senso che sto proprio godendo come un riccio. Ah, sì, sto godendo troppo.
Amber: come l’hai scoperto di Rose, di Aura…
Zeus: da una conversazione random sulla community, e poi ho semplicemente verificato sui vostri smartphone con la scusa che Kimberly fosse sott’acqua e io potessi farmi i porci comodi. E cosa ti trovo? Una settimana di chat piccanti tra rockstars. Tipo questa: “Ehy, Mary, per caso hai già trovato dei frutti della passione sull’Isola? Altrimenti non so come farai a resistere al pensiero della pesca che ti sei lasciata qui a casa.” O questa: “Aury, mi raccomando non scolarti tutta la cantina in attesa del mio ritorno: so quanto ti manca ubriacarti col mio liquore, ma ti toccherà aspettare ancora a lungo perché da qui non me ne andrò tanto presto.”
Ehh?
Amber: urgh. Sei un bastardo. Smettila!
Zeus: ah-ah, sono lacrime quelle che vedo? Owww. La fiammella è stata estinta dall’erbaccia cattiva.
Amber: GRR, TI SPACCO LA FACCIA SE NON LA PIANTI!
Zeus: allora me ne vado.
Amber: lo conosco il giochetto, ma questa volta abbiamo un obiettivo in comune quindi rimarresti lo stesso. Vieni al dunque!
Zeus: se intendi dire Rose, massì, non mi dispiacerebbe. Ambasciator non porta pena come si suol dire, io sono qui che porto tre voti invece, come i Re Magi. Sono i miei doni di scambio: sta a te farne buon uso.
Amber: scambio per cosa se anche tu la vuoi eliminare?
Zeus: ma io qui posso prendere due piccioni con una fava. Una fuori e l’altra come schiava.
Amber: scordatelo, bello, non mi metterò a farti da serva come Paula. Se fossimo in quattro a votare per te saresti spacciato quindi è anche nel tuo interesse.
Zeus: ahi. Qualcuno qui ha imparato a leggere i contratti prima di firmarli. In questo caso mi accontenterò del tuo voto per Rose.
Affare fatto? -le porge la mano- O ci hai ripensato?
Amber: ecco, io, vendetta sì, ormai non si torna indietro… Ma non stringerò mai quella tua mano unta e bisunta!
-nell’altro bungalow una volta dei Granchi-
Rose: ti prego, Soleil, è di vitale importanza votare per Zeus ora o mai più.
Soleil: sono pienamente d’accordo. Puoi contare sul mio voto stanotte.
Rose: puoi convincere anche Kimberly?
Soleil: ci posso provare. Ora è a farsi la doccia.
In realtà le devo ancora parlare di una certa cosa…Alla fine non gliel’ho ancora detto.
Megan: ci sono anch’io comunque.
Rose: grazie a tutte e due. Vado a vedere come sta Amber.
Megan: hai capito la profezia alla fine?
Soleil: no, e ancora non so di che stai parlando. -mente spudoratamente-
Megan: . . .
*Cerimonia*
Chris: prima cerimonia del merge. Yuhuuh! Ma ci pensate? Siamo già arrivati a metà di questo meraviglioso percorso assieme, mi sembra ieri che foste solo dei giovani imberbi neo-concorrenti appena arrivati e che ancora non mi avevano imparato a conoscere e apprezzare come si deve, sniff. Come vola il tempo quando ci si diverte.
// Confessionale //
Zeus: infatti ho apprezzato un pezzo di merda che nemmeno su 4Chan ho mai conosciuto.
Rose: dirò solo che grazie a Chris Mc Lean ho scoperto una forma di inquinamento ambientale che non pensavo esistesse, lascio libera interpretazione.
Paula: in TV sembrava molto peggio…e invece dal vivo è ancora più orribile!
Shin: non sono rimasto deluso dall’esperienza. Confermo che il Re dei Demoni è l’essere più malvagio, perverso, sadico che abbia mai visto, e alberga tranquillamente nel cuore di quell’uomo.
Chris: ma bando ai sentimentalismi! Torniamo seri, torniamo cattivi, torniamo TOSSICI. C’è tanta tossicità nell’aria dopo tutta quella pioggia, e mi piace da morire. Prima di andare ai voti vi ricordo che Paula e Shin hanno ottenuto l’immunità e quindi qualsiasi voto contro di loro sarà automaticamente nullo, così come nel caso qualcuno usasse il Chris D’Oro…Non è che l’avete trovato? Nessuno? Peccato. Chissà dov’è finito.
Tutti: …
Chris: prendete ciascuno una bottiglia e scrivete il vostro messaggino d’amore alla persona che…votate.
>>> Rose: so che Amber mi odia adesso, e non la biasimo per questo, ma Zeus va fermato prima che possa fare altri danni.
>>> Zeus: scacco matto per Rose, eh eh eh! La vendetta divina sta per compiersi finalmente.
>>> Amber: si dice Mary, si scrive VENDETTA…
>>> Soleil: mi ha già fatto perdere il Chris Nero una volta, non posso permettermi di correre questo rischio con l’altro. Per il bene di tutti, deve essere eliminato Zeus. Spero l’abbia capito anche Kimberly dopo averci passato un intero giorno assieme.
>>> Kimberly: so che non ve l’aspetterete, ma il mio voto non va né a Rose né a Zeus: AMBER. E’ una delle concorrenti più forti e la ragione principale per la quale i Delfini hanno vinto così tante volte, mentre Zeus? Pff. Alla finale non ci arriverà mai con tutto l’odio che si è tirato dietro. Coi cattivi come lui prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, Amber invece sarebbe un suicidio da affrontare in finale per me. Mi sono dilungata troppo?
Megan: eh, già, tocca ancora a me.
Kimberly: scuuusa, vai pure.
>>> Megan: è la prima che ho promesso: Rose. Mi spiace anche se eravamo quasi diventate amiche.
Chris: voti mooolto interessanti. Faranno fuoco e fiamme! Ottimali per alimentare il razzo di oggi col carburante al caffè inventato da Koffee.
Koffee: almeno a qualcosa SPRECARLO è servito. Sniff. Grazie a me sarà la miglior cerimonia di tutte.
Chris: lo vedremo tra un istante. Shin e Paula, i primi due marshmallow al caucciù sono ovviamente i vostri: godeteveli.
Paula: nyom nyom nom.
Chris: la prossima a salvarsi è Soleil.
Soleil: posso respirare. Cioè soffocherò con il caucciù ma posso respirare.
Kimberly: ahahahahah!
Chris: Megan.
Megan: lo sapevo.
Chris: …e Kimberly. Sono rimasti solo i tre ex-Delfini che si amano tanto tra di loro, dico bene?
Rose: fuck you, Mc Lean.
Chris: inaspettato. Me lo sarei aspettato da uno degli altri due.
Rose: e invece. L’ho detto che vi siete fatti l’immagine sbagliata di me, tutti quanti.
Amber: e non solo l’immagine…Sob.
// Zeus: chapeau. La Rose incazzata mi piace molto di più di quella normale. //
Chris: vediamo a chi va il penultimo allora…sì…dunque….è per te, Zeus.
Rose: oh.
Zeus: salutatemi Grenda, mi raccomando.
Amber: siamo alla resa dei conti, bugiarda manipolatrice.
Chris: l’ultimo marshmallow della salvezza per concludere questa prima notte di merge in bellezza lo dono quindi
a…
a…
a…
Rose: …
Amber: e dillo!
Chris: a Rooosemaryyy!
Rose: cosa?
Amber: pfui! Nemmeno la soddisfazione della vendetta mi è stata concessa. Che idiota, ma chi credi di prendere in giro? Tsk. Non l’ho votata alla fine, lo ammetto. Non ci sono riuscita.
Rose: ohh.
Ero convinta al 100% che mi avresti votato dopo tutto quello che ti ho fatto.
Amber: sono stupida, ok? Stupida a fidarmi di quelle come Bridgette e come te, a pensare che ci sia davvero qualcuno che non mi consideri soltanto un passatempo nella sua vita...
Rose: ascoltami, non hai nulla da perdere adesso. Ascoltami e basta. Va bene?
Amber: che altro c’è, sentiamo…
Rose: c’è che nessuna delle due è pronta per questa relazione. Tu hai dimostrato più volte di non esserti ancora slegata dal passato, nel tuo cuore ho sentito ancora forte il nome di Bridgette ogni volta che ne parlavi e parlavi.
Amber: …continua.
Rose: io, prima di iscrivermi a questo reality, mi sono rivista con Aura, abbiamo parlato, e lei mi ha detto che era tutto fallito con il suo matrimonio. Prima l’aborto e poi aveva capito che in realtà amava ancora me, e me l’ha detto non soltanto con le parole. Anche per me non è facile slegarmi dal passato, come vedi, soprattutto quando torna così prepotentemente a bussarti alla porta. Mi ha travolta, in un vortice, anche se non volevo più fidarmi di lei. Così ho deciso di scappare lontano da lei.
Poi sono arrivata qui, e ho conosciuto un tornado ancora più potente: TE. Mi hai letteralmente travolta, è successo tutto così in fretta, che non ho avuto il tempo di dirtelo.
Amber: storie. Ti ho dato mille occasioni per farlo e tu mi hai sempre lanciato le tue perle di messaggi subliminali, stronza!
Zeus: dài che si passa alle mani, vado a prendere i popcorn.
Rose: ci ho provato, a meditarci su, e nel frattempo, Aura non mi dava tregua al telefono ogni notte, ogni notte. Non potevo meditare in pace, l’unica certezza che avevo è che volevo solo vendicarmi di lei a quel punto: farle provare quello che aveva fatto provare a me. Tu non avresti fatto lo stesso se avessi potuto intrometterti tra Geoff e Bridgette?
Amber: io…non so se mi sarei spinta così tanto.
Rose: sei più buona di me, allora. Ho pensato solo alla vendetta, e ti ho usata. Ma non ti ho mai ingannata.
Amber: certo, come no.
Rose: a te sembravano finti quei baci e quei movimenti? Rispondi.
Amber: no. Per questo mi brucia ancora di più.
Rose: nessuna delle due era pronta a questa relazione, ma è successa, come tutte le cose migliori alla fine.
Amber: quindi, dove pensi di arrivare?
Rose: prendiamoci una pausa. Usiamo questo tempo per comprendere se vogliamo entrambe la stessa cosa: tu devi sistemare le cose con Bridgette, o non ci sarà mai spazio per me qui dentro. -le tocca il petto-
Amber: e tu allora? Che farai con quell’Aura…
Rose: le parlerò finalmente con il cuore anziché chiudermi dietro una maschera di meditazione. Sei stata tu a spronarmi a farlo.
Amber: io? In che modo?
Rose: sei sempre stata schietta e genuina, limpida tranne quando hai eliminato Grenda ma ti ho già perdonata per quello. -ride-
Amber: ah ah.
Rose: mi darai una seconda possibilità?
Amber: non lo so, ci…ci devo pensare. In realtà, anche io avevo ricevuto un messaggio da Bridgette poco prima di partire, ma a differenza tua, non ho avuto il coraggio di leggerlo. Sarà la prima cosa che farò una votla tornata a casa, promesso!
Rose: saluta Zanna da parte mia, allora. E, grazie per avermi perdonata.
Amber: non ti ho perdonata! Sgrunt. Al massimo, eh, ascoltata. D’accordo?
Rose: a presto. -le dà un bacio sulla guancia-
Amber: n-non ti ho ANCORA perdonata lo stesso! A presto, e, cuida la stingada. Pensaci tu a Zeus, fallo in nome di noi ragazze.
Zeus: tanto è la prossima. Me la sono tenuta per ultima.
Chris: molto bene, Amber, e anche tu, Koffee, è arrivato il vostro passaggio verso le stelle.
Koffee: un attimo. Sarebbe questo il mezzo di trasporto che mi hai predisposto per il viaggio di ritorno!? E una come me messa assieme a una clandestina bifolca come questa buzzurra per giunta?
Amber: neanche a me fa piacere l’idea di sorbirmi un viaggio alla Team Migliorocket se per questo, cocca!
Chris: posso dire che non sopporto più nessuna delle due!? Tappatevi quelle boccacce una volta per tutte: per fortuna nello spazio non avrete più ossigeno da sprecare.
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1…
PARTITE!
Koffee: il carburante al caffè comunque è stata una mia idea, la miglior idea della storia dell’aeronautica.
Inoltre -si è accorta di essersi impigliata i vestiti nel portellone- Strrrrrap!
Kuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuurt!
Amber: aaaaaaaaah fatela smettere, fatelaaaaa!
Chris: ed eccoli, sotto una pioggia di coriandoli e caffè, i miei magnifici 7. Tra di voi si nasconde il vincitore e si paleseranno altri sei perdenti. Chi diventerà il campione di A Tutto Real51ty?
// Paula: *campione*…*Campione*…*CAMPIONESSA*? MI PIACE. //
Chris: lo scopriremo soltanto qui, su A Tutto Real51ty Arearea 51: L’Isola di Gaumika! Buonanotte.
*FINE*
Paula: prrr…prrrooonf…fiii.
Soleil: psst. Kim? Sveglia, avanti.
Kimberly: mhh? Noo, non ancora, voglio dormire. Zzz…
Soleil: su, svegliati, ti devo far vedere una cosa.
Kimberly: non possiamo fare yawn domani? Sono distrutta…Non sono nemmeno riuscita a trovare l’energia per scrivere.
Soleil: ma non puoi perdertela! Devi assolutamente vederla con me. Dài, vieni, ti aiuto io a vestirti.
Kimberly: okay, ma che ore sono? -cammina a occhi chiusi- Ma poi non c’era la pioggia stanotte…
Soleil: invece sono stupita quanto te. Il cielo è misteriosamente limpido, e soprattutto, è apparsa LEI. Non ne avevo mai vista una, per dirti quanto è rara che accada.
Kimberly: non credo di stare capendo…Yaaawn…”Lei” chi?
Soleil: la Superluna Blu.
Kimberly: la Luna può essere blu??
Soleil: ah, adesso ti interessa. Usciamo, non te ne pentirai. Comunque la Luna non è che diventa blu, è semplicemente così che si definisce una seconda luna pieno nello stesso mese astronomico, ed è davvero rara, credimi. Ma c’è di più: questa è una superluna!
Kimberly: perché “super”?
Soleil: perché è la più grande che ci possa apparire qui dalla Terra. Per farti capire, è quasi come vedersi davanti un secondo Sole!
Kimberly: oooh. Brr.
Soleil: copriti bene, fa’ freddo a quest’ora di notte.
Kimberly: ma se tu sei in maniche corte mentre io ho un maglioncino.
Soleil: io sono abituata. Ecco, mettiti questo sopra. -le fa’ mettere il suo k-way-
Kimberly: -arrossisce- gra-grazie.
Megan: quindi l’avete sentito anche voi il Suo richiamo: la Luna Blu.
Kimberly: oh, Meg, anche tu qui? Pensateci, potremmo essere noi la finale a 3: farò tutto il possibile perché accada.
Rose: e ci sono anch’io.
Kimberly: oh, che imbarazzo. Ehm, finale a 4 allora.
Rose: la luna piena è sempre un’ottima occasione per incamerare le energie spirituali, e in questo momento ne ho più bisogno che mai.
Megan: è perfetta anche per assorbire energie magiche.
Rose: comunque non vogliamo disturbarvi, ce ne andiamo a osservarla da un’altra parte.
Soleil: ma no, ehm, va bene, grazie.
Rose: vi lasciamo sole allora. -sorride-
Kimberly: uh?
Soleil: non importa. Guarda, eccola laggiù!
Kimberly: wow!!! Ma è enorme, sembra davvero stia sorgendo come il Sole. Comunque a me sembra un po’ blu.
Soleil: è vero. Com’è possibile? Lo spettro del blu normalmente viene catturato dalle polveri lunari. Forse è un effetto ottico dato dalle nuvole, però, è strana questa Luna…
Kimberly: quindi è ancora più speciale. No? E me la sarei persa se non fosse stato per te. Grazie, grazie, grazieee! -se la abbraccia- E’ il più bel regalo di compleanno che abbia mai ricevuto.
Soleil: è…anzi…era il tuo compleanno oggi? Perché non me l’hai detto?
Kimberly: 25 Giugno, sì, e, beh, l’unico calendario che ho è quello sul computer, ma non lo controllo e spesso me ne dimentico subito. Sono fatta così, eheh. Prendere o lasciare.
Soleil: prendo! -se la stringe a sé baciandola sotto le stelle-
Kimberly: So-Soleil mmmh! I-Il mio primo bacio. Sotto le stelle. Wow. Come l’ho sempre sognato mentre scrivevo.
Soleil: Megan si è sbagliata: mi stanno succedendo solo cose belle.
Kimberly: mh?
Soleil: niente. Godiamoci lo spettacolo e basta, adesso. Quando hai tanto freddo, torniamo a casa. -Kimberly le si accuccia vicino stese sulla spiaggia- Guarda anche il mare ogni tanto: la luna e le stelle riflesse in esso sono meravigliose. A volte osservo il mare per poter vedere a occhio nudo quelle stelle che altrimenti non potrei mai perché si trovano proprio sopra di me.
Kimberly: *wow, è tutto così…Forse sto ancora sognando*. Yawn.
Soleil: chissà.
Kimberly: …
Soleil: …
Kimberly: . . .Soleil?
Soleil: sì?
Kimberly: ti voglio bene.
Soleil: anch’io te ne voglio, Kimstore.
“Un gatto nero con una striscia di blu sul muso rimase a osservarle molto interessato mentre nei suoi occhi si rifletteva la strana luce blu emanata dalla superluna…Per poi sparire nella nebbia come un fantasma.”
-Megan spegne e richiude il portatile da dove l’ha preso-
Megan: adesso tocca a me scrivere il finale della tua storia, Kimberly Vyfteeg.