"Ovvero....Tutta Colpa di Beethoven"
Topher: l’ultima volta abbiamo lasciato i concorrenti in India, ed è proprio dalla città di Bombay che ripartiranno, ma non tutti nello stesso momento. Le Selvatiche e i Migliori sconteranno 2 ore di penalità senza potersi neppure imbarcare sull’aereo. Dato che non faccio più riepiloghi la parte del prologo sarà dedicata ai concorrenti ripresi a loro insaputa nel tempo libero. Quale modo migliore per svelare tutti i loro retroscena, anche quelli che non dicono nei Confessionali…
*Bombay*
Dawn: ohm.
Mike: ohm.
Dawn: ohmm.
Mike: ohmm… Ah, che pace. Questi esercizi di meditazione sono un toccasana per il mio stress mentale. Però la posizione del loto è dura da mantenere così a lung-ops! –cade giù dall’albero, addosso a Emma- Scusa.
Dawn: il tuo yin e il tuo yang sono ancora troppo sbilanciati. Devi liberare la mente da tutti i tuoi pensieri per raggiungere l’armonia interiore.
Emma: ti spiace levarti di dosso? Ah, sempre tra i piedi. Anzi, visto che sei così “altruista” dammi una mano: sto cercando ovunque Christine, Noah e Izzy ma di loro non c’è più traccia.
Dawn: così non li troverai mai, se non farai prima ordine nella tua mente.
Emma: ho chiesto aiuto, non un consiglio da medium. Mike, vammeli a cercare. Allora? Ancora qui?
Mike: vado, vado!
Dawn: non sono una medium, comunque.
Emma: ma io sono una che sta con i piedi per terra, a differenza di te ho una carriera scritta per il futuro anziché starmene sospesa su un baobab.
Dawn: questo è un rudraskha, i baobab crescono solo in Africa.
Emma: tsk, naturalmente.
Dawn: Ghandi veniva spesso a meditare qui sopra, me l’ha confidato la pianta. E’ stato lui stesso a piantare il seme dal quale è nata.
Emma: te l’ha detto la pianta, sì certo. Poi non farmi parlare di quel Ghandi! Capisco che la pace nel mondo sia importante ma come si può mollare di punto in bianco una così promettente carriera da avvocato? E’ da quando l’ho studiato da piccola che non me ne capacito.
Dawn: perché sei ancora egoista e non hai la minima predispozione a fare qualcosa per gli altri senza alcun guadagno per te.
Emma: egoista io? Non mi conosci neanche e pretendi di darmi una descrizione?!
Dawn: oh, so molte cose di te ma non serve neppure leggerti l’aura per conoscerti. Chiunque può intravedere la tua ambizione e il tuo egoismo da fuori.
Emma: io….ho ben altro da fare che stare qui a sentire simili sciocchezze woodoo. Devo continuare la ricerca della mia compagna, del mio ragazzo e della sua migliore amica.
Dawn: ricerca vana in partenza. Ohm.
Emma: perché, ne sai qualcosa? Rispondi. Ehilà lassù. Agh, in questa stagione ci sono persone ancora più irritanti che nella precedente.
Mayko: grr, sentiamo a CHI TI RIFERISCI?
Emma: ahem, ad altri. Zoom!
//Mayko: Topher non poteva far tornare Dixon in gara anziché far entrare immeritatamente in gioco quell’antipatica di Emma?
Ketty: scratch, grat.
Dawn: ohmmmmmm. . .
Ketty: che sollievo, comincio a sentirmi già meglio..
Dawn: non è graffiando un albero che risolverai i tuoi problemi.
Ketty: mi sto rifacendo le unghie, cioè gli artigli. Come io non mi impiccio dei tuoi affari, fai altrettanto, prrrego.
Mayko: comunque, tornando a ieri.
Ketty: Sì? Parla pure. SCRATCH, SCRATCH, SCRATCH.
Mayko: vuoi smetterla di graffiare l’albero e darmi un attimo ascolto?! STO CERCANDO DI SCUSARMI DA MEZZ’ORA!!! Ma tu me lo impedisci con tutto questo grattare e graffiare, che mi urta il sistema nervoso.
Ketty: devo pur fare qualcosa nell’attesa di partire con due ore di ritardo rispetto a tutti gli altri. Grazie a te che ci hai fatte penalizzare e quasi eliminare.
Mayko: Ketty, non mi provocare, lo sai che se mi arrabbio poi non mi controllo più.
Ketty: tsk, tranquilla, non è mia intenzione. Ho un forte istinto di conservazione.
Mayko: buon per te, snort. –nel Confessionale singolo -Uff, neppure il manuale di Noah su come scusarsi è servito. Glielo ridarò appena lo rivedo. Ho paura che si sia creata una spaccatura insanabile fra me e Ketty dopo la mia gaffe di ieri.
Kyle: un anello con diamanti? Un acquario tutto d’oro? Una Leanneborghini personalizzata in vernice di platino?
Leanne: ho detto di no, con te non ho più niente a che fare sentimentalmente parlando. Inoltre tra parentesi sono tutte cose che già possiedo perché me le hai già regalate, ma ovviamente la tua scarsa memoria te ne ha fatto completamente dimenticare.
Kyle: oh, cielo, anche la Leannborghini. E la Kydillac invece te l’ho già donata? E la…lasciami pensare…ohibò non mi ricordo più la marca e il modello. Ma io posso darti qual$ia$i co$a!
Leanne: bugia. Ci sono un sacco di cose che desidero che non puoi darmi.
Kyle: impossible, dimmene un paio. Io sono straricco e potente (soprattutto quando avrò ereditato da mio padre ma è un dettaglio irrilevante), posso permettermi qualsiasi bene.
Leanne: lealtà, affetto, attenzione, e sentimenti. Non puoi darmi niente di tutto ciò perché sei povero dentro.
Kyle: po-po-povero? Che assurdità.
KJ: che dici? Sono fuochi d’artificio seri o solo il classico “momento e poi le passa”, si rimette assieme a lui, si sposano, fanno figli e restano assieme per il resto dell’eternità? In effetti, data la sua volubilità, è il minimo che mi aspetto.
Seijii: dico solo che quando una preda sfugge dalla rete di un pescatore l’altro è già pronto a ripescarla.
KJ: l’altro sarei io? Assurdo, va bene tutto ma non sono così ingenuo da darle una terza possibilità. Mi aspettavo un consiglio migliore dal bas- dall’alto della tua esperienza, lo devo ammettere.
Seijii: vuoi una metafora più elaborata? Ok. “L’uomo si accoppia più volte nella sua lunga vita nella speranza di trovare quella giusta, il salmone si accoppia una e una sola volta per sempre.” E’ più intelligente l’uomo o il pesce?
KJ: il pesce, da questo punto di vista.
Seijii: e tu chi vorresti essere dei due? A te la scelta.
Jasmine: comincia a preparare le valigie, la partenza è fissata tra 30 minuti.
KJ: ok, lo faccio subito. A dopo, minnow lenza.
Seijii: a più tardi, gigante salmone e salmone flottante. Me-eh!
Jasmine: …
Ma tu come fai a sopportarlo? E’ ossessionante con questa sua passione per la pesca.
KJ: potrei farti la stessa domanda per Shawn.
Topher: ultimo cambio di scena prima di passare alla gara. Andiamo, non sono l’unico curioso di sapere com’è andato l’incontro fra Christine e la famiglia di Noah, neh? Per questo ho inviato Lester a intervistarli.
Lester: crunch, munch, sto facendo uno spuntino col peperoncino. In ogni caso, sono qui appostato davanti a Casa Dasari da 12 ore. C’è del movimento dietro alla porta, eccoli qua tutti e due: CHRISTINE! NOAH!
Noah: ciao, Lester.
Lester: in ogni caso, com’è andato lo storico incontro con la famiglia del tuo futuro fidanzato?
Christine: dirò una frase, l’unica utile, che ho imparato dal mio padrino: non rilascio interviste.
Lester: sappi che io sono stato nei servizi segreti dell’Area 51. So come far parlare qualcuno, conosco molti modi per convincerti perciò non costringermi a usarli.
Noah: ok, non è successo niente di che. Ha solo conosciuto le mie 8 sorelle, più mia madre, più il cane.
Lester: hai anche conosciuto la mamma, eh? Così hai gudagnato molto più vantaggio sulla rivale, davvero eccezionale!
Christine: se lo dici tu. –scrolla le spalle- Quale rivale?
Noah: mia madre è stata molto felice di conoscerla!
Christine: squadrarmi come se fossi un’aliena tutto il tempo senza dire una parola se non ogni tanto bisbigliando con le figlie di soppiatto è il modo attraverso il quale ha manifestato tutta la sua gioia.
Noah: dovevo pur prendere da qualcuno il mio sarcasmo, no? Tutti i geni di mamma sono finiti lì.
Lester: quindi il sarcasmo è un tratto di famiglia? Anche le famose OTTO sorelle sono tutte sarcastiche, ironiche, sardoniche come lui?
Christine: alcune gli somigliano molto, altre sono differenti. Ma in tutte ci sono sicuramente tracce di Noah.
Lester: nel dettaglio? Chi di loro lo è e chi no? Avanti, tutto il mondo è in trepidazione per la risposta a questo rebus! Sarà il magnifico Lester Komby reporter a dar loro finalmente l’occasione di saperlo, ah! *POSA EPICA*
Noah: nel dettaglio quella piccola peste di mia sorella quasi gemella Niah e la mia provocante (nel doppio senso della parola) terza sorella maggiore Nadine sono quelle che più si avvicinano al mio tipo di sarcasmo, ma sono delle dilettanti. Anzi, l’ho insegnato io a loro il sarcasmo.
Lester: uhh, ecco le prime preziose informazioni che trapelano della misconosciuta famiglia di Noah. Ma queste sono solo 2. E le altre 6?
Christine: si chiamano Teah, Zeta, Gaby, Jade, Khaarma e una che non ho minimamente considerato importante.
Noah: Nevlah. Quella è eternamente sullo sfondo, anche nelle fotografie di famiglia.
Christine: Teah è la campionessa indiana di tennis almeno nella sua ego smisurata e illusa, Zeta è l’autoproclamata diva di Bollywood, Khaarma è una scrittrice con un carattere simile al mio ma è anche una emo, purtroppo. Sì, c’è qualche differenza fra me e una emo. Jade è un inedito mix fra Owen e Izzy e infine c’è l’altra mamma Gaby.
Noah: cioè, perché è iperprotettiva nei miei confronti e comanda a bacchetta tutti noi dalla mattina alla sera.
Christine: soddisfatta la curiosità?
Lester: e della mamma invece che impressione ti sei fatta?
Christine: uhm. Sicuramente Noah ha preso da lei le rughe sulla fronte e la scarsa altezza.
Noah: ahem, ahem. Non che tu sia più alta.
Christine: riguardo al carattere posso solo dire che Noah è il suo pupillo ed è la mamma amorevole e premurosa che non ho mai avuto. Al punto che fa lei il letto perché Noah è troppo pigro per farlo spontaneamente.
Lester: ah ah ah! In ogni caso, che imbarazzo. Ma l’intervista è finita, ora devo andare a compiere altre imprese impossibili altrove. –spicca il volo come un super eroe-
Noah e Christine: c’è Yumi invisibile dietro di lui.
Yumi: latiassolutamente falso. Non avete le prove. Laty-acc!
Mike: li ho trovati! Emma, li ho trovati! Ma quello in cielo era Lester?
Emma: finalmente. Ecco i due vagabondi. Dove siete stati? Anzi, dimenticate la domanda, non c’è il tempo di saperlo. L’aereo parte fra 5 minuti. Ho già fatto le valigie anche per voi 2, manca solo quella di Izzy ma non mi ci avvicino neanche, potrebbe esserci una bomba.
Noah: non sei molto lontana dalla verità…
Mike: comunque un “grazie” sarebbe stato sufficiente.
Dawn: ohm. Purtroppo per me è arrivato il momento di rimettermi in viaggio.
Laurie: ci rivedremo quando l’Universo lo deciderà, sorella della natura. E’ stato bello conoscerti. Namastè.
…secondo te diceva sul serio quando ha predetto che una di noi tornerà carnivora come i nostri antenati preistorici?
Miles: forse. Chi lo sa.
-il primo aereo decolla con a bordo le 8 coppie correttamente qualificatesi-
Koffee: ecco, loro sono partiti. Noi invece qui a marcire. E dove lo trovo un caffè non piccante in India?!? E’ tutta colpa tua, insignificante sorella minore che non sei altro! Dovresti solo farti da parte come Kelsea e lasciare che la tua superiore sorella maggiore rappresenti la famiglia com’è suo diritto e dovere fare.
Mayko: GROAR.
Koffee: glom, f-fa finta che non abbia detto niente. Eheheh^o^ Colpa della carenza di caffè che mi fa dire scemenze.
*Austria*
Topher: dove siamo capitati oggi? Nientemeno che a Vienna, la capitale barocca dell’Austria. Città famosa per la musica e per l’arte, sapevate che Vienna è la città più ricca del mondo? …se si esclude Dubai, ovviamente. E Tokyo, Melbourne, Singapore e le Cayman e…non importa. Però è al primo posto per la qualità della vita, tornata dopo due anni passati dietro a Melbourne, appunto. Una volta atterrati i concorrenti devono cliccare il primo Pulsantopher e recarsi alla Casa di Beethoven oppure alla Casa di Freud perché questa è una sfida a scelta fra due opzioni. Scegliendo la casa museo del grande compositore Ludwig Van Beethoven la sfida sarà scegliere un oggetto vecchio e fuori moda al suo interno (il piano però non si può assolutamente toccare!) e trasformarlo con una completa rinnovazione alla moda dell’Art Nouveau. Scegliendo la casa museo del filosofo psicanalista Sigmund Freud la sfida sarà più mentale, la classica associazione di parole, ogni coppia dovrà essere in grado di ricordare 10 parole ma come associarle fra loro correttamente, nessuno glielo dirà.
Chi sarà in grado di rinnovare l’oggetto demodè scelto o riuscirà a ricordare e associare correttamente le 10 parole assegnate riceverà l’indizio per lo step successivo della tappa.
Azusa: la scelta è indifferente. Primo posto ieri, primo posto oggi, primo posto domani.
Garry: click! Sono sveglio e carico.
Azusa: Garry-san, tu sei sveglio e CARICO?
Garry: non lo so il perché, ma oggi non ho per niente sonno come al solito, anzi, ho una smodata voglia di fare. –viene investito da una macchina- Non mi ferma nessuno! Neanche un’auto.
Azusa: ma no, tu devi riposare per il tuo benessere psicofisico. Seriamente, non sei abituato all’adrenalina, all’energia, potresti non sopravvivere, lo dico per il tuo bene!
Garry: giuro, non ho una stilla di sonno oggi. In realtà non chiudo occhio da ieri sera. A proposito, ti ho mai raccontato la barzelletta del sonnambulo? –si sistema il papillon- Allora, c’è un sonnambulo che cammina per strada e…splash! –cade in un tombino-
Azusa: groan. Oggi non vinciamo, lo sento.
// Giganti //
Jasmine: un’Azusa demotivata è una chance rara. Oggi vinciamo, me lo sento.
KJ: dai un’occhiata alle sfide prima di parlare.
Noah: click.
Seijii: click.
Emma: click. “Sfida O.O: Nel paradiso dell’arte o nell’abisso della mente? Ogni coppia deve decidere…bla bla bla…art nouveau…associazioni di parole…blablabla..ok, capito tutto.
Christine: ti spiace se leggo anche io?
Emma: non serve perché tu sei una menefreghista e io ho già deciso quale opzione scegliere: Arte. Alla casa di Beethoven, marsch!
Noah: io avrei scelto Mente ma a questo punto mi accodo.
Christine: -scrolla le spalle-
Leanne: Arte, visto chi mi trovo appresso.
Dawn: Mente.
Mike: sicura? Non sono tanto convinto.
Dawn: tu fidati di me. Io leggo le menti.
KJ: allora Arte o Mente? Qual è la meno peggio secondo te? Di Arte non so niente.
Jasmine: scegliamo Mente. Hai una buona memoria?
KJ: boh, me la cavo.
Jasmine: vabbè, se dovessimo accorgerci che non fa per noi cambiamo subito alternativa.
KJ: ok.
Korry: Arte, visto che la colleziono illecitamente online. Gasp, questo non avrei dovuto dirlo in mondovisione. Ashley, mi serve di sapere come si raggiunge la casa di Beethoven. Lo so che lo sai, quindi canta, uccellino!
Seijii: Ashley non è neanche salita sull’aereo, almeno, io non l’ho vista. Me-eh! Te la sei dimenticata in India.
Korry: Aaaahshley!
Seijii: che tonno a dimenticarsi della sua compagna. Meheheh, come godo.
Topher: tanto per la cronaca, i viaggi extra non sono compresi nel pacchetto Flurrydonkylous ergo dovete arrangiarvi da soli in questi casi.
Korry: allora presto, il megafono: scambio il mio rarissimo francobollo col sigillo degli Asburgo per un biglietto per Bombay! Sigh. Approfittate di questa follia.
// Korry: follia è riduttivo. Non soltanto stiamo parlando dell’unico e inimitabile francobollo col sigillo di Carlo Alberto I D’Asburgo ma anche del francobollo che ho preso “in prestito” dalla collezione di papà per completare la mia… Stavolta il mio vecchio mi scorticherà di sicuro. Quasi quasi rimango in Austria.
Korry: se per questo, anche tu ti sei dimenticato di Rory. Mal comune, mezzo gaudio.
Seijii: lo Zerbino?!! E’ vero! Sono talmente abituato a non sentirlo parlare e dare per scontata la sua presenza che non ci ho fatto caso. Devo tornare subito in India!
*Casa di Freud*
Mike: siamo arrivati a destinazione in largo anticipo su tutti gli altri! Però è strano che proprio tu abbia voluto prendere questo taxi. Perché?
Dawn: devi sempre ultra riflettere su tutto? Impara a sgombrare la mente e a essere mentalmente elastico. Dobbiamo puntare alla vittoria d’ora in avanti, da domani saremo solo in 9 a gareggiare. Questa è la risposta alla tua domanda.
Mike: hai ragione, tengo sempre a sovraffollare la mia testa di pensieri.
Dawn: il che potrebbe esserci d’intralcio per questa prova. Se vogliamo comunicare alla perfezione la nostra catena di parole ho bisogno che tu abbia la mente libera. Ora come ora è più trafficata di New York!
Mike: d’accordo, adesso mi concentro. Ah…a proposito, dov’è la lista delle parole da associare? Non ce l’ha data né Topher né il Pulsantopher.
Dawn: gliel’ho letta nella mente. In teoria il furbo voleva che fossimo noi da soli a cercarcela in mezzo a un mucchio di cartelle cliniche e fascicoli dello strizzacervelli famoso ma io sono molto più furba di lui e l’ho fregato.
Mike: mhh. Ok, in tal caso quali sono le dieci parole da associare e memorizzare?
Dawn: morte-devastazione-caos-vendetta-armageddops. Lista sbagliata.
Mike: lista Moon, dico bene?
Dawn: eh, sì ma adesso ho ripreso il controllo. Tranquillo. La prima parola è “Topher”. La seconda è “figo.”
Mike: …
Dawn: mi hai rubato le parole di bocca. Comunque faccio prima a scriverle tutte su un foglio.
Mike: ottima idea, intanto io prendo posto sul lettino da psicanalista. E’ un posto a me familiare, questo. Chissà se Freud avrebbe potuto aiutarmi a risolvere la mia schizofrenia multipla da piccolo.
Dawn: Ah AH! Se ci avesse provato avrebbe fallito miseramente contro Mal.
Mike: magari no, era il migliore nel suo genere. Hai scritto la lista?
Dawn: eccola qui.
Mike: non sembra difficile da memorizzare, peccato…
Dawn: …non sapere l’ordine per associarle.” Errore, io lo so eccome. Lettura della mente, ricordi?
Mike: quindi hai letto anche la soluzione, ma così non è come barare?
Dawn: non se è in nome di una giusta causa. La mia.
Mike: sei di nuovo Moon, adesso, ma mi sembra strano perché di solito arriva di sera, quando c’è la luna piena.
Dawn: vogliamo iniziare la prova sì o no? Quando sei pronto, dimmelo.
Mike: credo di essere pronto.
Dawn: Topher.
Mike: figo. Uh?
Dawn: migliore.
Mike: co-conduttore..eh..eh.
Dawn: mondo. Siamo a metà.
Mike: ppff..Chris…ahahahahah! Non ce la faccio più.
Dawn: che hai?
Mike: questo materasso fa il solletico, non so perché.
Topher VFC: oh, non fa solo questo.
Mike: cioè? Argh, polvere pruriginosa! –il letto gli blocca gambe e braccia e inizia a roteare- Mi gira la testa. @Che significa tutto questo?@
Topher VFC: una difficoltà extra della sfida che ho omesso di dirvi. Favorisce la deconcentrazione.
Dawn: davvero un bello scherzo. Mi volevo congratulare già da prima.
Mike: ah, già, tu gli hai letto nel pensiero e quindi sa-sa-sapevi!
Dawn: AH AH AH AH! Voglio dire ops, può darsi che lo abbia dimenticato….o che abbia la LUNA storta. Comunque, proseguiamo. Tocca a me: Pagliaccio. Tocca a te.
Mike: questa non puoi essere tu, Dawn, e neanche Moon farebbe così.
Dawn: alla fine ci sei arrivato.
Topher VFC: catena interrotta! Adesso dovete ricominciarla dall’inizio, ma solo dopo che saranno passati 15 minuti. E’ la penalità prevista ogni volta che sbagliate.
Jasmine: siamo secondi ad arrivare qui. Io sono stufa del secondo posto e tu? Cerchiamo quella lista subito.
KJ: io controllo i documenti più in alto.
Dawn: non una parola con costoro, caro Mike.
Mike: e io ti cedo generosamente il posto sul lettino.
KJ: veramente a me servirebbe un divano a 4 posti per starci tutto ma santa pazienza, ci adeguiamo come sempre.
Dawn: io e il mio compagno usciamo un attimo a parlare. Buona fortuna, ve ne servirà tanta.
***
Dawn: specie dal momento che ho sostituito (e distrutto) il fascicolo originale con dentro la lista. Muahahah!
Mike: argh, anf. Lo sapevo, tu non sei Moon, sei MAL! Ma come=?
Dawn: ho fatto? finalmente mi hai scoperto, non ne potevo più di fingere la parte del naturalista. Ci hai messo ancora più tempo della tua tonta fidanzatina: 13 puntate lei, tu 18. Sorpreso di rivedermi? L’ultima volta credevi di esserti sbarazzato di me per sempre ma non hai pensato a sbarazzarti anche dei ricordi che avevi su di ME. Sai, si dice che anche dopo la morte le persone vivono attraverso i ricordi, e io sono sopravvissuto attraverso quelli.
Mike: lo sapevo.. Dawn mi aveva avvertito, anche Cameron e Zoey, tutti mi avevano detto di dimenticarmi per sempre di quello che ho fatto e mi hai fatto fare! E invece ecco!
Dawn: ma io ti ringrazio! Hai fatto BENISSIMO A NON DIMENTICARTI DEL TUO GEMELLO MALVAGIO. Tuttavia proprio perché la mia sopravvivenza dipendeva dai tuoi disgustosi ricordi ero imprigionato nella parte remota della tua memoria, senza possibilità di uscita, prigioniero e impotente nella tua piccola mente semplice. Ma poi mi si è aperta una porticina, uno spiraglio di luce dall’esterno. Ogni volta che la leggi-pensieri entrava nella tua aura lo spiraglio si faceva più grande, come il buco nell’ozono, e quando se n’è resa conto ormai l’uscita era della mia misura e seguendo la luce sono riuscito a fuggire!
Mike: ah, sì? Come mai non hai preso di nuovo il controllo della mia mente?
Dawn: avevo l’alternativa: prendere il controllo di un miserabile come te OPPURE ESPANDERE IL MIO POTERE SFRUTTANDO UNA NUOVA POTENTE OSPITE? E’ incredibile a quanti poteri nuovi ho avuto accesso: controllo gli animali e gli oceani, leggo la mente, fluttuo, e altri poteri sovrannaturali che non vedo l’ora di mostrarti al momento opportuno.
Mike: che non è adesso? Quindi cosa vuoi farne di me?
Dawn: voglio davvero vincere assieme questo reality show. Ho un grande progetto per il quale ho bisogno di quel miliardo. Non posso farlo senza un partner quindi mi servi vivo.
Mike: preferisco morire piuttosto che esserti d’aiuto. Fammi fuori seduta stante.
Dawn: e se morisse Dawn? Io sopravvivrei sempre e comunque nei tuoi ricordi, ma tu sopravvivresti al senso di colpa? Ovviamente la risposta è NO. E se prima facessi secca Zoey e poi la farei finita con Dawn? Così due in uno, che ne dici?
Mike: noo! Dico che hai vinto, farò tutto ciò che vuoi ma non far loro del male.
Dawn: è una promessa…finchè avrò voglia di mantenerla. Ah ah ah! Ahem, comunque d’ora in avanti seguirai tutte le mie indicazioni, sosterrai le sfide più umilianti e massacranti mentre io mi divertirò a guardare e soprattutto non farai parola a nessuno del mio segreto.
Mike: hai la mia parola, che diversamente dalla tua non cambierà da un momento all’altro.
Dawn: lo vedi che sei troppo onesto? Non c’è spazio per te in questo mondo infame e crudele. Non hai voluto capirlo la prima volta e ora eccoci qua. Mi hai costretto tu, fratellino. E stavolta non ci sarà nessun pulsante di reset.
Quindici minuti sono passati. Torniamo di là, muoviti, schiavo. (Ora torno a essere “la cara Dawn”) Ohmm. Nella mia palla di cristallo immaginaria vedo…Vedo…un altro giro sul lettino della tortura gratis solo per te.
Mike: sob.
KJ: ho trovato la lista! “Motosega, folle, anarchico, buco nero, cataclisma…” Oppure no, è solo il dossier della psicanalisi di un certo Lester Kombinsky.
Lester: aaah! L’ho cercato dappertutto, questo è mio. MIO!!! Chiaro? In ogni caso, tutto quello che c’è scritto dentro è approssimativo. Ora se permettete, io me ne….Yumi non starai sbirciando! YUMI, RIDAMMI QUEL DOSSIER, YUMIIIIII!
KJ: ok.
Jasmine: senza quella lista non possiamo fare la sfida.
KJ: eppure gli Altruisti…
Mike: spiacente, ognuno per sé.
KJ: alla faccia dell’altruismo.
Mike: scusate, non dipende da ouch.
Dawn: ora, gentilmente, fuori dai piedi, è di nuovo il nostro turno.
Mike: in realtà lo sarà fra un minuto.
Dawn: sì, come ti pare.
Jasmine: sarà fra ben più di un minuto perché sulla scrivania ho trovato quello che cercavo. –mostra la lista precompilata da Dawn in precedenza-
// Altruisti //
Mike: hai distrutto il fascicolo originale ma hai dimenticato la lista. Eh Eh!
Dawn: zitto o finirà male per tutti. Intendo proprio TUTTI.
*Casa di Beethoven*
Azusa: eccoci nella casa del grande compositore Ludwig Van Beethoven. Faccio tutto io, Garry, tu riposati pure sul divano.
Garry: no, ti do una mano volentieri altrimenti mi annoio non riuscendo a prendere sonno! Quale oggetto modifichiamo, il piano?
Azusa: ma non hai sentito prima? E’ l’unico oggetto vietato.
Garry: a proposito, sapevi che so suonare il piano? Sono un talento naturale maaa sono anche troppo pigro per sfruttarlo e non ho mai voluto smazzarmi a studiare pianoforte. Comunque, adesso è tutto un altro discorso con questa voglia di fare che ho. Senti qua che accordo di do diesis! SDENG” –il copritastiera si chiude automaticamente sulle sue dita- Ugh. Q-Questo mi fa venire in mente il colmo per un pianista: toccare solo tasti dolenti!
Azusa: mumble. Are wa chotto ki ni imarisen. Cioè non mi fa ridere per niente.
Emma: dobbiamo trovare un oggetto antico e fuori moda che si possa modificare in modo artistico.
Christine: che ne dici di questa lampada? Con qualche pendaglio e una verniciatura nero corvino sarebbe come nuova.
Emma: è il meglio che riesci a trovare? E poi è art nouveau non arte gotica. Pensiamo a degli oggetti che si usavano nell’epoca scorsa e che potrebbero trovarsi qui.
Christine: io rimango sulla lampada in stile neogotico.
Noah: c’è un metronomo sopra al pianoforte. E’ un oggetto che ancora si usa tutt’oggi ma appartiene all’era classica.
Emma: buono. Altro?
Noah: sicuramente ci sarà un grammofono o un qualche altro strumento di riproduzione del tempo conservato da qualche parte.
Christine: ci voglio vedere tutti e 3 a modernizzare un metronomo dell’ottocento e un grammofono. Inoltre, a me risulta che Beethoven fosse sordo ma può darsi che mi confonda con un altro. –sia Noah che Emma arrossiscono per l’imbarazzo mentre lei scrolla al solito le spalle-
// Noah: capitolo 4, paragrafo 51: mai far calare il gelo mentre fai conversazione con la tua donna.
Noah: ahem, che posso dire, ho sempre preso B-molle in musica.
Emma: ahahah!
Noah: e se vi è piaciuta questa, ne ho una ancora più divertente.
Emma: ok, l’ultima, poi ci si dedica solo alla gara.
Noah: su una scala da Do minore a Do maggiore non sono mai sceso così in chiave di basso: ho preso una stecca colossale che mi Do una bachettata perché non fa per Mi Fa Re La figura del clavicembalo e mi………sono dimenticato di Izzy!
Emma: AH AH AH! L’ultima parte non l’ho capita, però.
Noah: l’ultima parte non centra con la battuta. Mi sono ricordato di aver dimenticato Izzy!
Christine: sembrava strano che nessuno avesse ancora dato alle fiamme questa casa, ora so il perché.
Noah: non c’è niente da ridere. Christine, è colpa tua. Dove l’hai rinchiusa? Devi dirmelo ora senza sarcasmo!
Christine: temo di averla lasciata nella fossa dei serpenti, sono sicura che si è divertita a giocare con loro.
Noah: l’hai davvero rinchiusa nella fossa? Nel cuore della notte? Christine. Cioè.
Christine: sì, col senno di poi avrei potuto essere più cauta ma il danno è fatto. Ehm, ti accompagno in India.
Emma: che cosa? Non posso permettertelo.
Christine: ho commesso uno sbaglio e devo espiarne le conseguenze, suppongo. Scrollo le spalle.
Noah: -scrolla le spalle- ma no, in fondo stiamo parlando solo della tua e mia migliore amica. Non è necessario disturbarsi.
Christine: …
Emma: Izzy è davvero così importante per voi 2?
Noah: se ti facessi la stessa domanda su Kitty cosa mi risponderesti?
Emma: bah, perdiamo più tempo a discutere che a tornare laggiù. Tutti all’aeroporto (prima che me ne penta). Presto!
Topher: ma come, anche voi? E’ la giornata degli smemorati e fuori di testa questa.
Leanne: meglio per noi. Ah, io ho già scelto cosa modificare: questa vecchia radio stile anni ’30.
Topher: un pezzo da museo! Contenta tu, può andare.
Leanne: con le giuste modifiche diventerà un moderno stereo con subwoofer incorporato.
Topher: ma così non è propriamente “art nouveau”…
Leanne: in tal caso mi serve un libro di storia dell’arte per ripassarmela. Kyluccio, vammene a comprare uno, il più costoso.
Kyle: perché dovrei farlo? Non sono il tuo servo e sei stata tu a rifiutare la servitù che ti avevo generosamente messo a disposizione.
Leanne: allora vorrà dire che ci penserà Topheruccio.
Topher: i-io?
Leanne: mais oui, mon coeur. Me lo faresti questo favorino *flap flap*?
Topher: glom, e come si fa a dire di no.
Leanne: infatti, con me non si può.
-Topher torna in 5 minuti con un librone di storia dell’arte-
Smuack, molto gentile. “Art Nouveau: corrente artistica del periodo che va fra Ottocento e Novecento, ha ispirato il movimento del design dell’Era Moderna. L’Art Nouveau nasce come contraltare della produzione in serie propugnata dal capitalismo esaltando il valore estetico dell’artigianato, capace di dare forma e corpo a oggetti unici diversi dalla massa informe e tutta uguale. L’Arte Nuova predilige curve e ghirigori ispirati al mondo naturale, come ad esempio i rami degli alberi e fa largo uso di materiali innovativi o esotici come l’oro, la madreperla e il ferro battuto.” Ah, ok. Mi sono fatta un’idea. Kyle, tu provvedi ad acquistare il materiale. Avanti, su, almeno questo puoi farlo.
Sarà facile come modificare la mia auto.
// Azusa: finora l’ho ignorata ma Leanne è una concorrente tosta, quasi un’avversaria al mio livello. Opportunamente veicolata può diventare una vincente, seguire le mie orme e diventare una risorsa preziosa. Non devo più perdere di vista un’allieva così promettente. Sul serio, mica Koffeekun.
Koffee: mi fischiano le orecchie. Ah, no, è pronto il caffè. Surp…Splutt! Ahhh, ancora troppo piccante ma allora è proprio la qualità che hanno loro a essere così pessima?!! Lo dirò a tutti, farò una pessima pubblicità all’India, vedrai che grazie a me non potranno più esportare un solo chicco del loro caffè. Kihihih.
Kurt: . . …
Azusa: questo vaso liscio è l’ideale per sbizzarrirsi con la fantasia e poi l’Art Nouveau s’ispirò a quella giapponese sotto vari aspetti. Quindi sfornerò un capolavoro a colpo sicur-
CRASH!
Garry: ops. Sono inciampato. Pensare che volevo aiutarti a reggerlo.
Azusa: *censura in kanjii*
Garry: ma ormai è inutile piangere sul vaso spaccato. Ah ah!
Azusa: agrrr non posso andare avanti in queste condizioni. Ah! Ehi, Garry-san, poco fa non volevo rubarti la scena ma anch’io so suonare il pianoforte, e lo faccio divinamente. (Ovviamente.)
Ho preso lezioni da Yuji Ohno in persona.
Garry: e chi sarebbe questo Yuji? Oh no, non mi viene in mente! Eh, l’hai capita?
Azusa: mamma mia. Oltre al sonno costui ha anche perso il senno. Comunque, mettiti comodo, sto per farti sentire la ninnananna di Beethoven.
Garry: bella, ma mi raccomando: non suonarmela da cani. –ammicca alla telecamera-
Roooonfiii.
Azusa: come previsto, si è addormentato. Posso finalmente lavorare in pace. Intanto che lavoro a un nuovo progetto vi racconto di Yuji Ohno, il celebre pianista giapponese. Durante il mio primo viaggio in giro per il Giappone ho incrociato Yuji rimasto in panne in mezzo alla strada e gli ho offerto uno strappo fino al prossimo luogo dove avrebbe dovuto registrare un suo brano. Indovinate un po’ dove sono finita? Agli studi di animazione Monkey Punch! Alias dove si fa l’anime di Lupin III. Natta kondo! Mi sono detta. Non l’avevo riconosciuto all’inizio. Per ringraziarmi Yuji mi ha invitata a sentire in anteprima esclusiva la sua nuova composizione che sarebbe stata la futura colonna sonora del nuovo film del ladro gentiluomo eeeeeeeee…mi ha fatto provare il ritornello. Era la prima volta che mettevo le mani su un pianoforte ma siccome io sono sempre stata “perfetta la prima” me la sono cavata subarashimamente! Tanto che lui mi ha ricoperta di complimenti e si è offerto di darmi lezioni per un mese, dopo io dovevo ricominciare il mio viaggio e lui la sua tournèe jazz.
*E’ stata una bella esperienza e volendo avrei già potuto diventare una stella della musica, ma non sono fatta per il posto fisso, per me la vita è in continuo divenire, sono una stella cometa che non smette mai di viaggiare ed esplorare.*
Ed ecco, ho finito. Ta-dah! Guardate come la vostra Azusa ha riportato alla luce della modernità questo vecchio sgabello di Beethoven. Topher, dai il tuo giudizio e poi dammi l’indizio.
Topher: ah, non sarò io a giudicare. Oggi mi avvalgo del parere di due esperti e precedenti concorrenti della nostra stagione gemella Ridonculous Race. Tom & Jen alias I Fashion Bloggers!
Tom: oh, no, no, no. Non ci siamo. Troppi colori. Ma dico, ma come ti vesti?
Jen: non potrei essere più in disaccordo. Secondo me questo accostamento di giallo, verde e viola è semplicemente esplosivo.
Tom: orrore, non dirai sul serio! La maglietta a maniche corte sopra il dolcevita a maniche lunghe, poi. Dove siamo, negli anni ’90 degli hipster??? Orrore.
Jen: non è hipster, questo. Le maniche sono lisce, di un unico colore e non a bande orizzontali.
Tom: ah, giusto. Comunque, per me è un no secco. Voto zero.
Jen: per me con quella stella cometa personalizzata nella griffe stampata è il top. Dieci!
Topher: veramente avreste dovuto giudicare la sedia e non il vestito della concorrente.
Tom: quella non è una sedia, è un’opera d’arte. (A prescindere.)
Azusa: allora me la date questa indicazione sì o no?
Jen: la proposta del giorno è dunque uno sgabello vittoriano ridisegnato in stile art nouveau. Cosa ne pensi, tu?
Tom: pacchiano. Si vede lontano un miglio che è un lavoro di infima qualità. Ha solo ricolorato qua e là e aggiunto qualche ghirigoro sulle gambe. E’ un’opera senz’anima.
Jen: sono perfettamente d’accordo. Voto no.
Tom: idem. Mi aspettavo qualcosa di ORIGINALE, che delusione.
Topher: peccato, dovrai rifarla.
Azusa: ricomincio subito all’istante. Scrank! –taglia in due lo sgabello con un colpo karatè- Ora sembra molto diverso rispetto a prima. Soddisfa i vostri gusti in termini di originalità o devo cesellarlo ancora di più?
Jen: gulp.
Tom: glom.
Insieme: sì!!!
Topher: alt, prima di ricevere l’indizio devi scontare quindici minuti di penalità dal momento che ancora una volta hai fatto tutto da sola quando questa era una sfida di squadra, che tutti e due i membri del team devono fare. Ma tu hai messo Garry in panchina, o meglio sul divano. Sarebbe bastato anche solo lasciare a lui la scelta dell’oggetto per rispettare il regolamento.
Azusa: ok, nessun problema, ci ho fatto l’abitudine. –stringe lo sgabello che tiene in mano così forte da distorcerne i pedali in ferro battuto e questo fa tremare sullo sfondo i bloggers come foglie al vento- Sconterò la penalità con ottimismo olimpionico per dare il buon esempio. Al solito.
Garry: ehilà, sei tornata.
Azusa: come fai a essere già sveglio di nuovo? –intanto imposta il metronomo-
Garry: si vede che non avevo bisogno di dormire così tanto, non lo so. Il pisolino mi ha ricaricato le pile comunque. –si stiracchia- Se vuoi, c’è posto anche per te.
Azusa: hm? Non capisco.
Garry: che c’è?
Azusa: se sei davvero così pieno di energie perché stai ancora sdraiato sul divano?
Garry: solo per rilassarmi. In fondo ho sentito che abbiamo un quarto d’ora libero, tanto vale approfittarne.
Azusa: approfittare di che cosa? Sono minuti buttati al vento. E non posso farci nulla.
Garry: potresti farmi un’altra sonatina. Sei molto brava al pianoforte e infatti mi hai fatto cadere nell’istante che hai suonato in un sogno bellissimo.
Azusa: arigatò. Però non serve a nulla per la vittoria.
Garry: oppure in questi 15 minuti potremmo fare una visita al museo musicale di Vienna che è qui accanto. Non c’è solo la gara alla quale pensare. Stiamo facendo un viaggio…gratuito…attraverso i luoghi più belli del mondo. Bisogna anche goderselo. Ci hai mai pensato?
Azusa: non di recente.
Garry: eppure una viaggiatrice giramonda come te dovrebbe saper sfruttare l’opportunità, senza affaticarsi, ovvio.
Azusa: quindi hai ascoltato il mio discorso di poco fa? Ma se dormivi.
Garry: avevo solo chiuso gli occhi, non le orecchie. Ehe.
Azusa: non ti facevo così filosofo.
Garry: ho sempre preso la vita al rallentatore, per questo mi sono trasferito in campagna. Non avendo niente da fare tutto il giorno la mia mente viaggiava oltre le nuvole…
Azusa: anche la mia! All’inizio del mio viaggio ero solo io, la mia bicicletta e lo sconfinato cielo soprastante. Non mi importava verso dove pedalavo, mi importava solo che viaggiavo. Le nuvole di giorno e le stelle di notte erano le mie fedeli compagne. Ah, ammetto che mi manca da tempo questa sensazione. Il metronomo si è fermato, finalmente! Hop, hop. In marcia, è ora di rimettersi in moto.
Garry: yawn, se dobbiamo proprio.
Azusa: questi quindici minuti sono davvero volati. Strano che gli altri team non ne abbiano approfittato. In effetti, oggi non vedo molti avversari agguerriti. Forse per questo mi sto annoiando ma basta rimuginare, è il momento di agire! *Segno della Vittoria* e pronti, ripartenzaaaa, via!
Topher: ecco le indicazioni, Vinc- uao, più veloce della mia stessa voce.
Garry: aspetta, Azusa, non mi hai preso in braccio. Pant, raggiunto limite fisico. Devo recuperare…zzz.
Azusa: ti pareva. –torna indietro e si carica la carcassa di Garry sulle spalle- Ora alla Votivkirche per la vittoria! Già mi piace per come suona: con due V nel nome.
Topher: l’ennesima vittoria se riuscisse per davvero a superare la seconda sfida per prima. Ma restiamo sulla prima che ha ancora tutto da offrire. Vediamo a che punto è la controparte degli Aristocratici.
Leanne: ho appena finito. “Ta-dan.” Quella che era una triste vecchia radiolina di legno è diventata una scintillante dorata cassa bitonale con subwoofer incorporato e decacolmanie pitturate a mano con rifiniture cromate sulle manopole.
Jen: questa è vera e autentica arte innovativa, 100% “nouveau.”
Tom: adoooro il dettaglio sul pannello frontale: la griglia che incorpora le casse sembra come attraversata da un’edera rampicante.
Leanne: ci credo, è in oro laminato. Ha anche un alettone al posto della classica antenna di ricezione.
Jen: uso del materiale: eccellente. Idea: sublime. Design: assolutamente fuori dagli schemi. E’ un Sì con lode piena.
Tom: as-so-lu-ta-men-te. Questa ragazza ha un futuro promettente. Anche solo come modella.
Jen: allora ci hai pensato anche tu. Sarebbe l’indossatrice perfetta per un Arpiedi o un Truffardi.
Tom: quelle forme meritano anche di più. E’ snella in vita ma generosa nelle curve: un audace completino a scomparsa di Cheffon la farebbe risaltare come una stella del cinema! Come Violet Johanson!
Jen: ihhhh!
Tom: ihhhh! Accendi il tablet, presto.
Jen: già fatto. Aggiornamento del fashion blog, giorno 1151: in Austria abbiamo incontrato Leanne Lovedisk, una sicuramente da tenere d’occhio. Tra un paio d’anni circa lei, il suo vitino da vespa, il seno alla Fujiiko e la personalità piccante faranno il giro del mondo sulle passerelle dei più famosi stilisti del secolo.
Tom: aggiungi. Magari a cominciare dalla griffa Tom & Jenny.
Jen: il nome andrà cambiato di sicuro. Ma l’ho aggiunto.
Topher: ehm, presupponendo che anche quello di Tom sia un Sì, congratulazioni ed ecco le nuove indicazioni.
Leanne: comunque ho già dato come modella dai 18 ai 21 anni. 3 anni consecutivi Miss Ceneride e la più giovane candidata al titolo di Miss Hoenn.
Tom: ah, sì? Non ne ho mai sentito parlare. JEN! Fai subito delle ricerche!
Jen: non riesco a trovare niente.
Leanne: per forza, qui va Internet e non Porynet. –I bloggers la guardano attoniti- Kyle, tira fuori dei biglietti di prima classe per questi due cari ragazzi.
Kyle: mi sento sempre più sottomesso.
Leanne: godetevi la vostra crociera sulla M/N Anna.
Tom & Jen: gasp, grazie!! Partiamo subito!
Topher: un momento, così sono rimasto a corto di giudici. Bah, farò da solo. Dopotutto ho uno spiccato senso estetico, perfino superiore a quello di quei due ossessionati.
*Casa di Freud*
KJ: …Chris.
Jasmine: me**a.
KJ: noo, avanti. Lo so, anche a me viene spontaneo associare il termine Chris a… ma così non AAAH!ZAP! Dà anche la scossa quest’affare? Accidentaccio!
Dawn: uahahahah! E’ stato uno spasso ma adesso è il nostro turno, quindi andate di là. Maaaaaike? Ohh Maiiik? Dove seiii? Dove ti sei nascosto.
Mike: sono qui, sono qui. Ecco, sono seduto al mio posto.
Dawn: bravo, così mi piaci. Topher.
Mike: migliore!
Dawn: conduttore.
Mike: mondo! Oh, no, comincia a fare le bizze. Ahi! Ouch! E’ come stare su un toro meccanico!
Dawn: e hai pure saltato una parola.
Mike: non l’ho fatto apposta. Lo giuro.
Dawn: tsk-tsk. Affari tuoi e più divertimento per me. –prende delle forbici dalla scrivania con fare sinistro- Zac-zac.
Mike: c-che vuoi fare con quelle forbici? Aaaaah non puoi farlo!
KJ: bah, questa sfida sembrava più facile sulla carta. Che si fa? Abbandoniamo e proviamo l’alternativa?
Jasmine: è già la terza volta che proviamo.
KJ: troppe per i miei gusti. Dai, lasciamo perdere qui. Non fa per noi.
// I Giganti //
Jasmine: inutile dire che il morale è sceso sotto ai tacchi. Non siamo la squadra affiatata che pensavo. Non vinciamo mai. Non c’è neppure tanta intesa di recente e KJ ha sempre la testa per la volpe rossa.
KJ: ehi, non è che tu stia contribuendo più di me per questa squadra.
Jasmine: visto? Non siamo neanche lontanamente sulla stessa lunghezza d’onda. Io sono Ayers Rock e lui è Himalaya. Due vette a milioni di kilometri di distanza.
Jasmine: ma non dobbiamo arrenderci alla prima, seconda, ennesima difficoltà. Dimostriamo che siamo i più forti anche mentalmente!
KJ: ci sto: l’ultimo tentativo.
Mike: rattle-rattle.
Dawn: curioso, se mi taglio i capelli questi ricrescono magicamente come niente. Non male come trucchetto, e brava Dawn, il tuo corpo è tutta una sorpresa.
Mike: grrr…smettila di abusarla, almeno.
Dawn: tu devi solo stare zitto e fermo. A farti torturare. E a studiare le cinque parole che devi dire. Cinque come le tue personalità, casomai non ce la facessi da solo fatti pure aiutare da loro.
Mike: sono davvero spacciato.
KJ: fuori, su, è di nuovo il nostro turno di seduta psichiatrica.
Jasmine: anche tu, pallida wallaby. Aria. Stavolta ce la dobbiamo fare. Topher.
KJ: figo.
Jasmine: migliore.
KJ: conduttore.
Jasmine: mondo.
KJ: Chris
Jasmine: pagliaccio
KJ: televisione
Jasmine: peggiore
KJ: storia. Sì! Così. Finalmente posso scendere da questa trappola.
Topher VFC: la seduta è terminata, prendete il fascicolo con il logo della trasmissione per avere il dossier completo del luogo e delle istruzioni della sfida successiva. La parcella obbligatoria è di 100$.
KJ: morto di fame.
Jasmine: detto da uno che viene dalla strada è tutto dire.
Topher VFC: considerate che questi soldi andranno in beneficienza in favore di un “povero conduttore rimasto senza lavoro sull’abisso della sua carriera.” Senza fare nomi, cough cough Mc Lean. Quindi più un morto di fama.
KJ e Jasmine: ancora peggio.
…………………………………………………………………………………………..
***India***
Noah: rieccoci in India. Ora ci serve un passaggio per Jaipur. (Poi mi spiegherai come hai fatto a convincere Izzy ad andare fin laggiù nella fossa dei cobra.)
Christine: conosco i miei polli. -scrolla le spalle con un sorriso malizioso-
Noah: sai a volte mi chiedo se non ci sia rimasto un pezzetino residuo di Izzy dentro di te.
Christine: me lo domando io stessa ma non mi interessa granchè saperlo.
Seijii: anche voi siete tornati indietro? Perché? Me-eh! Ci sono: avete dimenticato Izzy. Meheheh. Non c’è molto da ridere, io ho dimenticato Rory.
Emma: vogliamo sbrigarci a recuperarla? Ricordo a tutti che stiamo mettendo a repentaglio la nostra gara.
Seijii: sembrate sapere esattamente dove trovare la vostra amica. Non è che mi dareste una mano a cercare anche il mio? Non so che pesci prendere, incredibile ma vero.
Christine: Rory assieme ad Izzy si trova dove l’ho rinchiuso ieri sera perché non interferissero come al solito, presumibilmente ancora “vivo”.
Seijii: hai rinchiuso il mio compagno di avventure nella prigione dei serpenti? Quindi è colpa tua se sono stato costretto a tornare qui. Sei solo una miserabile anguilla!
Christine: menomale che dicono che la sincerità è sempre apprezzata…
Noah: ahem. So chi può darci un passaggio fino a Jaipur.
Mamma di Noah: Noah, tesoro della mamma! Io sono pronta. Affrettatevi tu, la fidanzata e i tuoi nuovi amici!
Emma: è tua madre?
Christine: sì, è proprio Mamma Karima.
Seijii: la signora Dasari. Che piacere conoscerla.
Mamma di Noah: potrei dire lo stesso se riuscissi a vedere con chi sto parlando.
Seijii: il sarcasmo è proprio di famiglia, meh?
Tutti: ahahah!
Noah: per evitare la multa con questo passeggero servirà il vecchio seggiolino di sicurezza di Nora, mamma.
Seijii: ... A proposito di codice della strada, gliel’hai detto che la tua fidanzata studia legge? Suo figlio sposerà un futuro avvocato, signora Karima. Dolce vendetta.
// Noah: mai abbassare la guardia quando si ha un’anguilla nelle vicinanze.
Mamma di Noah: quindi è questo il tuo sogno nel cassetto, cara Christine?
Emma: che centra “Christine”?
Christine: il mio sogno più grande è che questa giornata finisca.
Noah: oh, ehi, idea! Metti su un po’ di musica, facciamo sentire come siamo rock qui in India. Wohoo!
Mamma: alla radio danno giusto il remix dubstep di Sandokan.
Noah: perfetto.
Emma: un attimo, io voglio avere spiegazioni. Cioè, Christine sogna di diventare avvocato come me?!! Non mi quad.. –Noah alza il volume al massimo- Unz tunz. Sandokan unz tunz Sandokaaan unz tunz!
Mayko: queste due ore saranno passate sì o no? Mi sto innervosendo davvero MOLTO.
Ketty: yawn, io mi sono fatta una bella pennichella, invece.
Koffee: come faccio a dimostrare di essere la migliore se ho tutto questo svantaggio?
Korry: scusate, avete visto Ashley in giro da queste parti?
Mayko: Ashley non l’ho vista. Ma tu sei qui anziché essere dove dovresti!??
Korry: non sono mica il solo. Gli Opposti e i Lenza & Esca sono tornati anch’essi in India.
Koffee: allora c’è speranza per noi. Mentre voi tapini perderete tempo qui noi saremo in Austria a goderci il podio. Ci vediamo, sfigati! Le 2 ore sono passate. A tavoletta, tassista!
Ketty: io ho già preso posto nel bagagliaio. Cosa aspetti?
Mayko: a dire il vero mi piacerebbe poter prendere un taxi come i cristiani, ma vabbene questo sistema. Fammi spazio.
Korry: che guaio, i suoi genitori mi faranno la pelle se non gliela riporto a casa sana e salva. Sono molto preoccupato. Ieri è andata su di giri e stanotte è scomparsa. Se si fosse cacciata in qualche brutto guaio? Aspetta, riesco a vederla all’uscita dello stadio. Ashley! Sei proprio tu. Ti ho cercata dappertutto.
Ashley: è stata una notte da urlo. La mia prima bravata, che adrenalina. Sono sgattaiolata fuori alle due di notte e mi sono intrufolata al mega concerto rock di Bombay!
Korry: sei andata da sola a un concerto nel cuore della notte? In un paese pericoloso come questo? Sei stata un’irresponsabile!
Ashley: ESATTO. Ho provato l’ebrezza della trasgressione nellla mia prima notte in bianco non per motivi di studio. Ora sono una ribelle come te! A proposito, ti piace la mia maglietta dei Devil Frogs? Scommetto che stai sbavando dentro… ma hai perso l’occasione, non mi piaci più. U.U
Scherzo, lol!
Mi piaci ancora molto, per questo ne ho presa una anche per te. Quella che il cantante ha personalmente fatto roteare e lanciato fra il pubblico. Quindi ha anche addosso appiccicato il sudore di una vera rockstar, un pezzo unico per la tua collezione.
Korry: uao, ti ringrazio*. Ma questo non cambia le cose. Si può sapere cosa ti prende? Sei irriconoscibile.. Io penso che tutta questa storia ci sia sfuggita di mano.
Ashley: hai ragione, scusa. Una volta che ho cominciato a sentirmi libera dalle mie inibizioni sono stata incapace di smettere e mi sono fatta trascinare dal trip del momento. Ora mi sono scaricata, ayawn, e mi vergogno di me stessa. Scusami e scusatemi mamma e papà!
Korry: ma noo, Ashley. Non devi biasimarti per questo. Io casomai sono quello da stigmatizzare, non ho saputo darti i consigli giusti come un vero amico avrebbe fatto, e soprattutto non ho saputo proteggerti.
Ashley: in che senso?
Korry: diciamo le cose come stanno: sono uno scriteriato, un perdigiorno, un totale pagliaccio che s’impegna solo per le sue collezioni strambe. Insomma, un pessimo esempio. Tu sei l’esatto opposto e io, cercando di cambiarti, ti ho fatta deragliare. Volevo solo insegnarti a prenderti meno sul serio e a divertirti ogni tanto, ma non ti ho protetta dai rischi di un atteggiamento troppo scherzoso. Volevo che non scendessi sul gradino più basso della spiona ma ti ho suggestionata e trascinata nella spirale della sregolatezza e della disonestà.
Ashley: ora sei tu che sei troppo duro con te stesso. Konrado Kavalier, tu sei il mio migliore amico e sapevi dall’inizio che mi serviva qualcosa di “diverso” per diventare una persona adulta. Aprirmi a nuove e inedite esperienze, uscire dal mio guscio d’ansia e insicurezza, e capire che nella vita non c’è solo lo studio. In questa nottata ho fatto tante cose folli che non ho mai fatto prima, ho provato ciò che provavano le mie coetanee al liceo e ora posso davvero dire di aver fatto la scelta giusta senza rimpianti. In queste 24 ore mi sono tolta la soddisfazione, adesso sono pronta a rivestire i miei panni di studentessa (questa maglietta attillata però me la tengo sopra) e a impegnarmi al massimo.
Con un’importante differenza: voglio soprattutto divertirmi.
Korry: questo sì che un momento da incorniciare. Oh, Ashley, sniff! –si abbracciano- Sono stato così in ansia, temevo di averti persa per sempre.
Ashley: mi dispiace di averti fatto preoccupare ma adesso non pensiamoci più e godiamoci il nostro viaggio della vita.
Korry: gasp, l’aereo! Il volo di ritorno per l’Austria parte fra pochi minuti. Corri!
Rory: sssss-s-ss-ss-ssecondo te i morsi di tutti quei cobra dagli occhiali ci hanno fatto venire la zeppola?
Izzy: non ssssolo. Io ssssono diventata completamente miope ma in compensssso ho sssviluppato la vissssta interiore! A raggi X, ih ih ih. Ti vedo perfettamente a occhi chiusssi e in alta definizione.
Rory: g-glom. Spero che qualcuno venga a liberarci prima che la ssssituazione peggiori ulteriormente.
Izzy: che bisogno c’è di aspettare? Io posso peggiorarla molto di più. Hisss! Hiss! HIIIIISSSS! Ho appena detto ai ssserpenti che sono dei mollaccioni buoni solo a strisciare e che finora ci hanno fatto solo il sssolletico. Li ho fatti incavolare neri!
Rory: sssigh e sssob.
*Austria*
Topher: ricapitolando ci sono 4 coppie in Austria, 3 in volo e 3 ancora in India. E’ finalmente giunto il momento di scoprire in cosa consiste la seconda sfida di tappa. Ovviamente i primi al pulsante sono i soliti Vincenti.
Azusa: no, così sarebbe troppo facile. Sai che c’è? Ce ne andiamo prima a fare una visita al museo di Vienna.
Topher: cosa cosa?
Azusa: non ci sarebbe gusto per me a incominciare la sfida così presto rispetto agli altri, vincerei praticamente in partenza. Tanto vale aspettare che ci sia un po’ di gente e mettere a frutto il tempo libero a disposizione. Sveglia, Garry! Ti porto al museo della musica classica.
Garry: sembra interessante, yawn. Purchè io non debba camminare.
Azusa: ci vediamo più tardi, Topher! Facci uno squillo quando arriva un’altra coppia.
// Confessionale //
Topher: avevo letto sul manuale che i concorrenti possono mutare personalità con il trascorrere dei giorni ma non mi immaginavo cambiamenti così radicali. Eh sì, ho ancora molto da imparare su questo mestiere. Speriamo che Chris non sia sintonizzato in questo momento………………………………………………
Topher: allora io aspetto…
Jasmine: ci siamo noi! OOOPS! Come ho fatto a inciampare in un gatto?
KJ: oh, no, povero piccolo. Ti ha pestato la coda? Chissà che trauma.
Jasmine: io sto bene, KJ, grazie.
Dawn: click. I primi siamo noi. -gli Aristocratici arrivano subito dopo- Leggo io. “Sfida Chi Primo Arriva meglio…Chi Dopo peggio…Chi Ultimo..: l’Organo da riassemblare.” Il titolo è promettente.
Topher: da qui in poi continuo io. In questa sfida progressiva che si tiene alla Votivkirche o chiesa votiva tradotto dall’austriaco, lo scopo è far suonare l’organo a canne più grande del mondo. Si trova in cima alla cattedrale e per l’occasione le sue canne sono state smontate e spetta a voi rimetterle al loro posto. In un organo a canne a ogni canna corrisponde una nota e a ogni coppia è stato assegnato un accordo e quindi 3 canne specifiche da trasportare e riattaccare. La canna più piccola del Do minor misura 7 metri, tanto per darvi un’idea.
Mike: sette metri?! E’ una follia per due sole persone.
KJ: ohh, finalmente la sfida che fa per noi Giganti.
Topher: una canna per ciascuno è già pronta per essere trasportata. Le altre due sono state opportunamente celate da qualche parte nei dintorni.
Jasmine: puoi essere più specifico.
Topher: potrei….”potrei” per l’appunto. –Jasmine lo solleva da terra- Cercate nel Danubio, al museo della musica o all’interno della stessa cattedrale, dipende! Anf, ora puoi mollare la presa? Mi stai stropicciando tutta la polo.
KJ: non vedo l’ora di incominciare, mi sento di nuovo ottimista.
Topher: prima c’è un ultimo dettaglio che dovete sapere: data la tipologia alla quale appartiene questa sfida dopo che la prima coppia avrà suonato l’organo della cattedrale nel modo corretto, tutte le altre avranno solo 51 minuti per fare altrettanto e raggiungere il traguardo altrimenti la coppia più geograficamente indietro di tutte allo scoccare del 51esimo minuto verrà automaticamente ELIMINATA.
KJ: tosta come stipulazione. Ma non saremo certo noi a correrne il rischio.
Jasmine: noi concorreremo per il primo posto. Avanti, tu lo prendi da davanti e io da dietro. Leviamoci subito dal pensiero la prima canna.
Mike: loro ce la fanno perché sono Giganti, ma noi come dovremmo trasportare questo coso del peso di un quintale fin lassù?
Dawn: gnnngh. Urgh..in questo corpo minuto non posso sfruttare appieno la mia forza sovraumana. Vorrà dire che Vito ci darà una mano.
Mike: ferma, neanche Vito riuscirebbe a reggere da solo un simile peso massimo!
Dawn: può anche darsi che tu abbia ragione ma vale la pena fare un tentativo. Strap!
Vito: io sono uno stallone da monta. Certo che ce la faccio a sollevare una sbarra gigante! Vito può sollevare due bilancieri in contemporanea, e se c’è una bella gnocca a fare da spettatrice anche 3 alla volta, e 4 e 5. Tu…non sei male, mozzarellina di bufala. Posso anche accontentarmi.
Dawn: allora fammi vedere quanto sei FORTE.
Vito: rifatti gli occhi. Oppalà.
Dawn: bravo, portalo pure tutto da solo fino in cima.
Vito: mizzeca! Incastrato mi ha.
Dawn: muahahah.
Kyle: chiamerò il mio elicottero e la squadra recupero tesori sommersi.
Leanne: bene, intanto che fai fare agli altri il lavoro sporco io cercherò al museo.
KJ: e una è arrivata.
Jasmine: dobbiamo ancora montarla sopra.
KJ: ah, beh, questo è un altro discorso.
Jasmine: è la canna del Do maggiore quindi a rigor di logica va nel primo infisso a partire da sinistra.
KJ: provo a sollevarlo in verticale. Ohissa!
Jasmine: bravo, KJ. Ottimo lavoro. Continuiamo su questo registro. Ci mancano solo la canna del Mi e del Sol. Secondo me si trovano tutte due nel fondo del Danubio.
KJ: come fai a esserne così sicura?
Jasmine: instinto di archeologa.
Vito: anf, pant, puff.
Dawn: stanco?
Vito: chi, io? Sto solo facendo respirare la mia tartaruga.
Dawn: sì, vedo. Hai fatto solo 50 gradini su 151.
Vito: centocinquantuno??? Mariiiiia!
Dawn: se solo avessi il potere di far levitare gli oggetti oltre che le maree. Tentar non nuoce (al sottoscritto).
Vito: bedda madre, ‘sta cosa si muove da sola. Un prodigio! SBATBANGHETE DONG DONG DORODONG. –la canna lo travolge in pieno ruzzolando e rotolando giù fino all’ingresso- Ah, San Gennà, ma che ho fatto di male per meritarmi questo? Suona le campane, suona le campane, din-don-dan. Din don dan.
Dawn: MUAH AH AH! Non dovrei ridere dal momento che ho fatto cilecca ma è più forte di me.
KJ: permesso, ragazza inquietante. Scusa, ma devo passare.
Dawn: grrr, comunque non devo permettere che vincano loro. Forse so come fare.
Azusa: Garry, se non sei troppo pigro anche per questo, fammi una foto qui mentre fingo di suonare il pianoforte di Mozart!
Garry: d’accordo. Sorridi! Sai qual è il colmo per Mozart? Scrivere una valentina per Elisa!
Azusa: ahah! A lungo andare le tue pessime freddure mi rendono totalmente genki J
Garry: eee fatta. Prendendo la vita con tutta calma non mi preoccupo neanche più di tanto della mia nuova condizione di supersfortunato. Swish! Sono scivolato su una buccia di banana nonostante qui ci sia il divieto di portare cibo, ma chissenefrega.
Azusa: il tuo è un chiaro e raro caso di ottimismo passivo. Che tutto sommato funziona. Ok, dopo il piano di Mozart adesso si passa all’Organo di Sebastian Bach. E’ immenso, ci voleva un talento fuori dal comune per suonare un simile colosso. Bach sarebbe stato un ottimo seguace del mio corso formativo per tipi speciali. Forse sto esagerando, che majidè che sono a volte! Però alcune canne mi sembrano anomale, più grandi dello stesso strumento.
Garry: a me sembrano tutte uguali.
Leanne: eccole! Sono proprio le canne dell’organo della chiesa. Da sola non ci riesco, devo dunque ricorrere al fascino femminile. C’è nessuno qui che abbia voglia di aiutare una bella turista a portarsi a casa un souvenir musicale? –i primi ad accorrere in suo aiuto sono gli stessi guardiani del museo-
Azusa: ehi, che state facendo a quell’organo?
Leanne: nulla di male, prendo solo la canna che mi serve per la sfida dell’organo.
Azusa: quale sfida, quale organo? Alt, è già iniziata la nuova sfida?
Leanne: esatto.
Azusa: ahhh! Questo cambia tutto. Si torna subito in pole position, Garry-san! Largo, via tutti, non intralciate il passaggio della stella cometa.
// Vincenti //
Azusa: in fondo meglio così, ora che siamo in ritardo sugli avversari la disfida per il podio si fa molto più stimolante. In ogni frangente, sarà sempre e comunque la sottoscritta a vincere alla fine.
Azusa: a me la dritta! Click!!!
Topher: che veemenza! Hai pigiato con tanta foga da distruggere il Pulsantopher.
Azusa: organo a canne….accordi…ok ho capito tutta la consegna. Avendo una zavorra per compagno non sono in grado di trasportare questi affari giganti su per le scale, ma la mia mente vulcanica è già sul punto di escogitare una soluzione alternativa. Un po’ majidè come sempre, ma promettente di essere efficace. Anzitutto, anziché fare la fatica di sollevarlo sposto la canna facendola rotolare sulla piazza. Un attimo che faccio un rapido calcolo. Ok, tornata. Ora mi servo di questo blocco di cemento come fulcro. Osservate bene, eh. Ho creato una leva di secondo grado con il fulcro posto ben lontano dal centro il più vicino possibile all’estremità della canna. Infine prendo la rincorsa dall’abside e spicco un salto mortale atterrando sull’estremità più corta creando un effetto catapultaaa! –la canna vola in alto atterrando perfettamente sull’organo nell’incastro giusto, non prima però di aver trapassato la vetrata del rosone centrale- Skrinkle!
Topher: oh , no. Chi glielo dice all’arcidiacono? Dovrò pagare fior di quattrini per rimediare a questo disastro. Uffa, se è dura la vita del conduttore.
Azusa: centro perfetto. Avanti con gli altri due, ma prima devo cercarli. Subito marcia indietro al museo!
Topher: intanto vedo se qualche altra coppia è riuscita a raggiungere quantomeno la location. Sì, l’aereo con a bordo le 3 coppie di mezzo è arrivato. Vado ad accoglierli.
Benvenuti in Austria!
Kurt: ja, finalmente una location degna della mia nobile presenza.
Ashley: in cosa consiste la sfida?
Korry: te lo spiego io, ma prima mi serve di sapere come raggiungere la casa di Beethoven.
Ashley: niente di più facile. L’appartamento di Ludwig Van Beethoven, in realtà non quello dove ha vissuto e composto le sue celebri sinfonie ma un simbolico museo in suo onore, è situato al Molken Bastei, numero 1010. Si può raggiungere con un bus turistico appositamente messo a disposizione. La prossima corsa è fra 5 minuti.
Korry: sei come sempre preparatissima. E’ questo che mi piace della vecchia te!
Mayko: veniamo con voi, Arte è anche la nostra scelta.
Kurt: Art Nouveau, pfui. Vuoi mettere con il klassicismo dello stile fittoriano? Unt scegliamo Mente.
Koffee: d’accordo, basta che non parti con una delle tue solite trombonate da conservatore tedesco rimasto all’800.
*India*
Mamma: siamo arrivati a Jaipur!
Noah: perfetto, mamma, aspettaci qui.
Mamma: fai attenzione, mi raccomando.
Noah: tranquilla, mamma, so il fatto mio.
Mamma: e soprattutto qualora ci fosse qualche pericolo da affrontare o qualcosa di troppo faticoso da fare falla fare a qualcun altro. Ti amo, tesorinoah.
Seijii: me-eh, ora si capisce molto della tua educazione, “tesorinoah della mamma”.
Emma: ohh, che soprannome *dolce*. Voglio usarlo anch’io.
Noah: non è necessario, ma se ti fa piacere… -arrossisce- Incamminiamoci, la Fossa dei Cobra non è subito dietro l’angolo.
Christine: comunque se interessa saperlo ho convinto Izzy facendole credere che i cobra si fossero coalizzati con le scarpe per una invasione mondiale e che l’incontro fra le parti era fissato per la mezzanotte di ieri. –le scappa un sorriso cattivo-
Emma: bella pensata davvero.
Noah: invero confesso l’avrei fatto anch’io.
Seijii: sì, ma perché coinvolgere anche Rory. Lui è invisibile per la maggiorparte di voi.
Christine: io sono fra quelli. È stata Izzy a coinvolgerlo, io non centro niente.
Izzy: c@munque potete massacrarci, avvelenarci, ucciderci ma non mi lascerò mai convincere a indossare delle scarpe malvagie! Riferitelo pure alle vostre complici. Io indosserò le ballerine o niente fino alla morte.
Rory: a-a-aiuto, perché per una volta che qualcuno spontaneamente considera la mia presenza e mi coinvolge in un suo progetto doveva trattarsi di una pazza?!? SIGH.
Noah: ehi, siamo qui!
Rory: bene. Salvate la vostra Izzy e lasciatemi pure qui.
Seijii: ma che dici, guarda che ci sono anch’io e sono venuto apposta per te, Zerbino!
Rory: non ci credo. M-Mi sembra un sogno. Graaazie!
Emma: piano con gli entusiasmi. Come li salviamo?
Seijii: lo so io, ci serve un’esca. –guarda Noah-
Noah: perfetto.
Seijii: mentre tu attiri i cobra con i versi della mangusta io me ne sto qui tranquillo ad aspettare ed Emma e Christine liberano i nostri amici. Meheheh!
Emma: invece sarete Christine e tu a scendere là sotto. Io ho già dato ieri e non è certo colpa mia se quei due sono finiti in questo guaio, in più sei tu l’unico ad avere interessi nel salvataggio di Rory.
Seijii: proprio simpatica come una scorpena. E va bene, lo faccio.
Noah: ehi, sbrigatevi, non è che farsi inseguire da cobra lunghi 3 metri sia il mio sport preferito!
Christine: allora, senza rancore?
Izzy: perché dovrei essere rancorosa? Può capitare a tutti di rinchiudere vivo qualcuno in una fossa.
Rory: gulp, la frase in sé è inquietante ma neppure io ti serberò rancore, p-promesso.
// Opposti //
Izzy: a me ad esempio è capitato di rinchiudere la mia prima cotta nel rettilario dello zoo. Per costringerlo a dirmi che mi amava, muahahah!
Noah: spero che tu non abbia mai suggerito questa bella idea a Christine.
Izzy: non gliel’ho mai suggerito –Noah assume un’espressione rilassata-, gli ho lasciato un appunto mentale prima di abbandonare il suo corpo per tornare nel mio –Noah diventa una copia dell’Urlo di Munch-. Scherzo! O forse mi sbaglio. Chi si ricorda!
Emma: ci siamo tutti adesso?
Noah, Izzy, Rory, Seijii e Christine: sicuro.
Mamma di Noah: allora vi riporto a Bombay. Vi ho già prenotato 5 posti sull’aereo.
Rory: m-ma noi siamo in sei!!! Ho capito. Si prospetta un altro scomodo viaggio nella stiva per il sottoscritto.
Seijii: tanto ci sei abituato.
*Austria*
Korry: ho il catalogo completo di tutti gli oggetti del periodo tardo vittoriano che potremmo rinnovare nello stile e nel design: non abbiamo che l’imbarazzo della scelta. Il divanetto ottocentesco, lo spartito in legno e avorio, il lampadario rococò-barocco oppure la meraviglia delle meraviglie, questo portagioie di Ludwig Van Beethoven in stile Luigi XIV?
Mayko: questo l’ho visto prima io.
Korry: bugiarda! Quale scegli, allora?
Ashley: ehm mi sembrano oggetti tutti troppo difficili da modificare. Cioè, io sono sempre stata prima della classe in storia dell’arte, non nella sua pratica.
Korry: aaah. Non ci avevo pensato. Io sono un modellista, so trasformare solo gli oggetti piccoli. Mi ricordavo del tuo dieci e lode in educazione artistica e così…
Ashley: cosa ne dici di questa clessidra? Beethoven divenuto sordo non poteva più scandirsi il tempo con il metronomo e così si affidava a un altro strumento di misurazione del tempo non sonoro. Appunto una clessidra.
Korry: mi era sfuggita. Ehi, niente male! E’ in vetro soffiato e dentro c’è del silicato di piombo mischiato alla sabbia.
Ashley: potremmo intagliarne i bordi per farla sembrare più moderna e dipingere un motivo art nouveau sulla superficie di vetro.
Korry: korrettissimo!
// I Kollezionisti //
Korry: che fortuna aver portato il mio kit da viaggio per il modellismo: pennello in scala 1:3, taglierino in scala, forbici in scala e perfino la colla in scala sempre 1:3. E’ tutto qui nella mia microvaligetta.
Ashley: complimenti, non ti facevo così organizzato nel gestire i tuoi hobbies.
Mayko: il portagioie o lo spartito? Sono indecisa.
Ketty: guarda quanti oggetti di valore a portata di zampa.
Mayko: Ketty…
Ketty: sì, sì, non rubo niente. Tranquillizzati. Parola di ladra.
Mayko: una vera garanzia. Che ne dici di scegliere al mio posto? Io qui non riesco a decidermi.
Ketty: io ti propongo una soluzione molto più semplice: rifai un quadro. Questa casa è tappezzata di ritratti vecchi e trascurabili, possiamo prenderne uno a caso e con le tue zampine d’oro farne un capolavoro di art nouveau.
Mayko: ho capito la tua idea ma io mica sono un’artista di “quel” livello. La pittura di quel periodo è il Klimt e il Mirot, per me è troppo! Io posso al massimo spruzzare macchie su un foglio e poi modellarle con le mie zampe, non ho le mani neppure per tenere in mano un pennello.
Ketty: pensa che tragedia, a me non hanno neppure insegnato a usarle.
Mayko: di nuovo con questa storia? A me dispiace per quello che hai passato, lo dico sinceramente, anche tu hai avuto la tua bella scorta di sfortuna nera a finire adottata da dei gatti di strada, ma non puoi scaricare il tuo rancore su di me! Non è giusto!
Ketty: non lo sto facendo, infatti. Sei tu a farlo sempre con me.
Mayko: IO? La tua vita solitaria ti ha resa non solo egoista ma anche incapace di avere empatia per altri che te stessa.
Ketty: mi-ao, proprio per questo sono più gatta che umana. Comunque, come ti pare, se non vuoi dipingere allora vada per il portagioie e fine della discussione. Va bene così o serve più empatia per comunicare?
Mayko: no, mi va benissimo.
Ketty: ok, che progetto hai in mente?
Mayko: intagliare questo portagioie secondo uno stile un po’ più nouveau magari a forma di conchiglia e ridecorarlo con delle perline o gemme tutto attorno. Più o meno questo ricordo su che cos’era l’Art Nouveau.
Ketty: le perle e le gemme posso metterle a disposizione io.
Mayko: DOVE LE HAI PRESE?
Ketty: dagli avanzi di ieri. Nessuno si è preoccupato di andare a recuperare le gemme e le perle utilizzate per la sfida e allora sono finite nelle mie grinfie. Così luccicanti e così esposte erano un invito troppo forte.
Mayko: basta, non voglio sapere altro. Vedi se riesci anche a rubare una colla vinavil per attaccarle allo scrigno e mettiamoci all’opera.
Ketty: prrrfetto. –nella scena subito dopo la si vede avvicinarsi furtivamente alle spalle di Korry per soffiargli il tubetto di colla più qualche piccolo “extra” di più alto valore senza che questi se ne accorga minimamente-
Korry: strano, eppure ero sicuro di ricordare che la colla fosse inclusa nel kit ma non la trovo più.
// Selvatiche //
Ketty: fregatto.
Mayko: questa almeno te la potevi risparmiare.
Ketty: è chiaro che non capisci certe graffinatezze.
Mayko: e smettila.
Ketty: Il miao gioco di parole è felinomenale. Persiano il mio umorismo è graffiante.
Mayko: ti ho detto di smetterla, ma allora lo stai facendo apposta! Il tuo scopo è quello di farmi arrabbiare.
Ketty: mi stai involpando, per caso?
Mayko: K-KETTY! GRRR.
Ketty: su, sto solo scherzando. Non serve farne un miaolodramma.
Mayko: ora ti volperizzo sul serio. Vediamo se questa ti fa ridere!
Topher: tornando alla seconda sfida…anf.
KJ: allora sei proprio sicura di volerlo recuperare come concordato?
Jasmine: certo, l’ho fatto un migliaio di volte. Tieni tu il cappello, non voglio correre il rischio di perderlo di nuovo.
KJ: anche perché senza di quello diventi un’altra persona completamente inutile.
Jasmine: allora io mi butto. Quando vedi che tiro la corda, tiri su con tutte le tue forze e io tirerò la canna su con me.
-poco dopo che è entrata in acqua, sopraggiunge un elicottero dorato dal quale scendono 4 forzuti sub che si calano subito sott’acqua-
KJ: eccolo qua. L’ennesimo imbroglio degli odiosi Aristocratici.
Jasmine: comunque procediamo come stabilito. –s’immerge-
KJ: sì, sì, ma a cosa serve mi domando.
Kyle: impressionante, nevvero? Invidioso? Così il recupero di quel pezzo di organo da un quintale diventa uno scherzo. Ancora convinto di farcela senza un soldo?
KJ: …! Lo strattone: Jasmine ce l’ha fatta. Puoi scommetterci il tuo bel elicottero. E ora scusa, ho da fare il mio lavoro.
Kyle: ma non hai ancora assistito alla parte migliore. Osserva: i sub hanno appena agganciato i cavi dell’elicottero che ora porterà direttamente a destinazione il prezioso recupero risparmiandoci tempo e fatica superflui per noi abbienti. Uomini di pensiero e soprattutto di portafoglio.
KJ: e Leanne dove l’hai lasciata stavolta? Al museo d’arte a fare da modella di nudo per qualche quadro magari?
Kyle: non è business tuo, spiacente.
KJ: se per questo neppure più tuo.
Jasmine: ehi, ti decidi a tirarmi su?
KJ: acc. Mi sono distratto e dimenticato di te!
Kyle: uh uh, ti lascio dunque con la tua amichetta gigantessa.
KJ: amichetta un corno. Amica e basta. Ed è già molto alla lontana.
Jasmine: KJ! Atciù! L’acqua del fiume è gelata. Dammi corda! Lettaralmente.
KJ: ohissa. Ohissa. OHISSA! Missione compiuta.
Jasmine: etciù! Mi hai lasciata a mollo per un quarto d’ora. Comunque ho già controllato se è quella giusta: infatti è la canna del Mi.
KJ: brava. Soltanto un’archeologa in erba come te poteva capire quale scegliere.
Jasmine: in realtà c’era la scritta in pennarello sopra ma adesso andiamo a rimetterla al suo posto senza perdere altro tempo. Voglio proprio vedere la faccia di Kyle quando si accorgerà che la sua squadra di sub ha preso un granchio colossale.
*Votivkirche*
Vito: anf, minchia. E’ stata un’impresa.
Dawn: ce ne hai messo di tempo a portare una semplice sbarra.
Vito: è che non è del tipo con il quale Vito si allena abitualmente. Maronna mia, ho le braccia belle che liquefatte.
Dawn: pensa che ne mancano altre due.
Vito: cosa? ‘Sta minchia. Non ne vale la pena se il premio è una mozzarellina. Ti ripasso la palla, Mike, stacci tu dietro. Ohè, ho una fame da lupi, qualcuno ordini una pizza per il mio rientro lì dentro.
Dawn: “bentornato”, Mike.
Mike: ahia, ma cosa ha fatto Vito al mio corpo o meglio cosa gli hai fatto fare? Crash!
Azusa: ops, questa volta la traiettoria non è stata proprio perfetta.
//: Ogni tanto può capitare anche ai migliori e raramente per puro ed estremissimo caso alla sottoscritta.
La sistemerò al suo posto manualmente, torno subito.
Garry: fai con calma. Fai con calma.
Dawn: rifallo, invece. E’ stato bellissimo da vedere. Hahahah!
Azusa: ?
Dawn: da morir dal ridere. Dai, rialzati, ora. C’è ancora molto lavoro da fare.
Mike: sono a pezzi, devi darmi un po’ di tregua. Non ce la faccio neanche a scendere le scale per tornare al piano terra.
Dawn: alla discesa ci penso io. E i miei “amici” piccioni. Aiutate il povero Mike a scendere.
Mike: no, ahia, per favore, almeno il guano no! –vola giù dalla finestra- Ahhhh!
Dawn: così gli avete risparmiato le scale, mille grazie. Cos’è questo rumore di elicottero?
Sub Pilota: signorino Kyle, siamo in posizione. Ma c’è un imprevisto: l’oggetto X è troppo largo per passare perfettamente attraverso il rosone centrale.
Kyle: e allora? Avanti, su! Pagherò gli eventuali danni.
Topher: su questo non ci piove.
Sub Pilota: d’accordo. Organo a canne inquadrato nel quadrante, procedo come previsto.
Kyle: visto cosa permettono di fare i soldi? Questa è un’operazione di recupero e restauro straordinaria, solo l’elicottero costa più di tutta Vienna. Ammirate che operazione, ammiratela!
KJ: bah.
Leanne: siamo quasi arrivati, ancora tante tante grazie per la vostra disponibilità, ragazzi. –un gruppo di turisti infatuati trasporta l’altra canna fino alla chiesa votiva- Siete stati dei veri tesori e sareste degli angeli a farmi l’ultimo piccolo favore di rimetterla al suo posto.
KJ: doppio bah.
Jasmine: ah e tu saresti la donna matura e indipendente?
Leanne: prego, non adesso. Sono molto occupata.
KJ: sì, a gestire i finti appuntamenti che hai promesso a tutti questi individui.
Leanne: ho detto che adesso non ho tempo di darvi retta, anzi, vi chiedo di lasciare libero il passaggio per i miei nuovi amici. Mercì.
KJ: passate pure, se ci riuscite. –mette apposta la canna da verticale a orizzontale- Forza!
Leanne: e vabbè, pazienza. Tutti a fare limbo come me!
Jasmine: vedo che ha imparato bene il gioco a differenza della prima volta.
Topher: una volta infilata anche l’ultima canna gli Aristocratici devono solo suonare l’accordo assegnato per vincere.
Kyle: niente di più facile. SBRENG!
Topher: che stecca!
KJ: ah ah ah! Me l’aspettavo, almeno questa soddisfazione.
Leanne: hai sbagliato l’accordo, ma come si fa?
Kyle: io ho seguito esattamente lo spartito così come è riportato. –riprova e stecca ancora peggio- Oh giusto cielo. Non capisco.
Leanne: lascia, ci provo io. SFFFFFFIIII! –lo strumento addirittura fischia- Ma che diamine?! Kyle, questa che hai portato “tu” non è una canna per organo…
Jasmine: è lo sfiatatoio arrugginito di un battello a vapore. I tuoi sub incompetenti lo hanno scambiato per un pezzo dell’organo, complimenti.
KJ: evvai, siamo noi adesso i più vicini alla meta. La canna numero 2 è fissata. Manca solo il Sol maggiore ed è fatta.
Kyle: argh, licenzierò l’intero staff per questo!
Leanne: significa che dovremo fare da soli per il vero recupero.
Kyle: oddio non dirai sul serio.
Leanne: ah, già, farò da sola.
// Giganti //
KJ: come?
Ho davvero sentito bene?
KJ: Leanne che fa qualcosa del genere da sola??
Azusa: certo, mica è solo ciò che sembra. In quella ragazza c’è molto più che un paio di tette da anime e manga. Comunque, potete già prenotarvi per il secondo posto ora che ho riposizionato nel suo incastro anche la seconda canna. Pronti per provare il rash finale contro la sottoscritta? Sayonara!
Jasmine: sarai anche la campionessa della stagione, ma non ti lasceremo la garanzia di vittoria anche stavolta.
Topher: mi piace questo clima, sono tutti molto agguerriti oggi. Con le dovute eccezioni, s’intende. Tre coppie devono ancora arrivare in Austria, pensate un po’, e i Migliori a perdere tempo non stanno facendo bene nella sfida freudiana. Che poi si tratta di associare semplici dieci parole.
Koffee: sì, ma intanto che si viene torturati fino all’estremo! Tophehehhehehehehehr-r-r-r-r!!!!!Bzzz!
Kurt: hai di nuofo spagliato. Inaudito. Nein, nein, nein!
Topher: invece nell’altra sfida….ah…devo riprendere fiato. Non si può pretendere che mi sposti di continuo da un punto all’altro della gara a piedi. Ma Don usava il teletrasporto? Lo voglio anch’io.
Mayko: era ora. Grrr, sai da quanto aspettiamo il verdetto sul mio capolavoro?
Ketty: nostro. Ho contribuito anch’io, e poi sarei l’egoista, prrroprio così.
Mayko: zitta o ti mangio la lingua.
Ketty: non mi fai paura, cagnetta.
Mayko: COME MI HAI CHIAMATA?
Topher: su su, basta. Non fate come cane & gatto. Purtroppo Leanne ha fatto partire via i giudici prestabiliti, perciò tocca a me e Lester provvedere.
Lester: darò il mio voto solo a creazioni davvero creative. Stupitemi, perciò! Più bizzarre sono, meglio è.
Mayko: allora il mio portagioie ti piacerà, Lester. E’ stato levigato a mano (con le unghie) e intagliato in varie scanalature per farlo sembrare al guscio di una conchiglia, impreziosita dalle perle incollate sopra, che mi sono costate un sacco di parolacce in giapponese. PERCHE’ NON VOLEVANO STARE ATTACCATE, ALTRO CHE COLLA DA INTENDITORI!
Korry: cosa? Allora me l’ero portata. Me l’avete rubata.
Ketty: presa in prestito suona meglio. Infatti, rieccotela indietro.
Ashley: questo non ripara il torto del furto. Vergogna.
Mayko: volete stare zitti tutti e 3? Voglio sentire il parere dei due giudici. *Insomma, questo è il mio capolavoro, lo ammetto*. NON ROVINATEMI IL MOMENTO, PRIMO E ULTIMO AVVERTIMENTO.
Korry & Ashley: ulp.
Topher: comincia tu.
Lester: ordunque quantunque comunque in ogni caso il mio parere è SI! Sarebbe il regalo perfetto per la mia Yumetta.
Mayko: awww. Che dolce. Dici sul serio? Se vuoi te lo regalo appena finita la sfida.
Lester: latiassolutamente. Oh-oh. Mi sono fatta scoprire.
Topher: sei Yumi? E dov’è il vero Lester?
Yumi: è andato in ferie per qualche giorno.
Topher: i conduttori possono prendersi le ferie nel bel mezzo della trasmissione? Non lo sapevo.
Yumi: neppure io, ma Lesterino ha deciso così e mi ha chiesto di sostituirlo.
Mayko: potete tornare al vostro dovere? Topher, qual è il tuo responso?
Topher: questa prima parte l’avete superata a pieni voti. Alla Votivkirche adesso, per iniziare la seconda e ultima.
// Le Selvatiche //
Ketty: abbiamo recuperato agilmente tutto lo svantaggio. Ora via per la zampata finale. Non mi interessa dei nostri litigi: finché siamo in lizza per la vittoria, mettiamoli da parte.
Mayko: mi sta bene.
Topher: Yumi, tu sei in grado di teletrasportarti da un punto all’altro senza fatica, vero?
Yumi: sì, ma in genere preferisco volare. Non sono così pigra da ricorrere ai miei poteri psichici così. Ma perché questa domanda, se posso chiedere?
Topher: perché sarai tu a occuparti dei miei spostamenti d’ora in avanti. Ti nomino ufficialmente mia, dunque, assistente ai trasporti. A cominciare da subito.
Korry: un momento, ci siamo ancora noi da giudicare!
Ashley: no, meglio così, abbiamo il tempo di controllare il nostro lavoro prima di consegnarlo. Hai una lente d’ingrandimento microscopica?
Korry: ehm, e come no! Tieni.
***
Azusa: ce l’ho fatta! Tutta da sola! Ho dragato il letto del fiume come Mizuchi e ho portato il mio tesoro in superficie. Come dico sempre, non esiste la parola impossibile nel vocabolario di un vincitore.
Garry: brava, ti meriti una pausa.
Azusa: macchè pausa. Sto bruciando energia come una hoshiningen. –vede i Giganti sfrecciare fuori dal museo con la canna in braccio- E’ questa la vittoria che volevo oggi, adrenalinica fino all’ultimo. Anzi, ti dirò che stavolta non ho tempo di fare i calcoli, salirò la cattedrale direttamente.
KJ: incredibile quella, mi fa quasi spavento.
Jasmine: è più furba di noi a far rotolare la canna sul terreno ma non può farlo anche su per le scale.
Azusa: pronti a lottare per il secondo posto?
Jasmine: no, siamo pronti a lottare per il primo e basta.
Azusa: proprio la risposta che volevo!
Dawn: come fare per fermarli? Siamo troppo indietro, si può sapere perché continui a fermarti appena mi giro di spalle?
Mike: sono esausto. Se ci tieni tanto alla mia collaborazione, devi lasciarmi recuperare le forze ogni tanto.
Dawn: puah, se a quest’ora ci fossi stato io nel tuo corpo non bisognerebbe fare alcuna stupida pausa.
Mike: concedimi almeno 5 minuti.
Dawn: concesso. Sei già abbastanza debole quando sei in forma, non posso permettermi di consumarti anche se mi piacerebbe infinitamente. Userò ancora i piccioni. Andate e bombardate chiunque si avvicini alla chiesa!
KJ: ma è Dawn quella che ci sta scagliando addosso questi piccioni?
Topher: ahh, pericolo capelli. Protezione, usa Protezione!
Yumi: laty-ehi, ho capito ma non sono un cavallo che puoi scalciarmi per darmi le direttive.
Jasmine: se la fanno sul mio cappello giuro che appenderò a testa in giù quella figlia di una wallaby albina.
Azusa: ahah! Non è la prima volta che schivo guano. Non mi spaventa. Questo è niente paragonato a un gameshow giapponese. E Azusa raggiunge la base per la salita verso le stelle. La DECIMA è vicina.
Jasmine: -ricoperta di guano- non cantare vittoria così presto. –usa la canna dell’organo come un ariete colpendola in pieno-
KJ: certo che stavolta facciamo sul serio.
Jasmine: e così sarà fino alla fine.
Azusa: bella mossa, mostra grande determinazione. Inutile, ma assolutamente encomiabile.
KJ: pazzesco. Si è già ripresa.
Jasmine: non importa, non mollare, non può superarci. –scivola a causa del guano sotto le scarpe-
KJ: che succede? Jasmine? Gnnn, ho l’impressione di stare reggendo tutto il peso da solo, adesso.
Jasmine: sono scivolata, sta tutto nelle tue mani.
KJ: accidenti, ci mancava solo questa.
Azusa: siamo uno contro una. Keijeisan, sayonaranf! –si ferma- Che mi sta succedendo? Non mi sento più le braccia. Non è possibile. Are wa chotto ki ni imarisen. Sore wa komarimasu. Dame desu! –si spegne giù per le scale ruzzolando assieme al cilindro di ottone da un quintale- Ahiahiahimarimashta. Majidè?! Sob.
KJ: sì! Ci voleva questo miracolo.
Topher: KJ ci è riuscito, ha portato l’ultima canna dell’organo e adesso deve solo suonare l’accordo della vittoria. E ricordo, che nel momento in cui lui avrà fatto questo, partirà il countdown di 51 minuti per le altre coppie e quella più indietro nelle posizioni alla fine viene eliminata dalla gara.
KJ: ci siamo, il momento è solenne. E’ solo un accordo, anche un ignorante può suonare tranquillamente 3 note in croce. Do maggiore, Mi maggiore, crack! Ugh. Ho rotto il tasto.
Topher: colpo di scena! Non ci credo. Ma come ha fatto?
KJ: n-non lo so, ma ho pigiato pianissimo apposta per non romperlo, l-lo avete visto. Accidenti, l’ho fatta grossa.
Topher: meglio dire gigantesca. L’accordo è letteralmente “saltato”, Giganti. Dite quindi addio al primo posto. Di nuovo.
Jasmine: nooooooooooooo!
// Gli Altruisti //
Dawn: ops, chi avrà mai manomesso il tasto in precedenza? Mal è davvero tornato, cari fan di A Tutto Reality. –voltandosi verso Mike- Come, niente ramanzina da samaritano puritano?
Mike: non dico più niente a questo punto. Sono rassegnato.
Azusa: sarà per la prossima volta. Questa volta ci siete andati vicinissimi. Continuate a crederci e non vi arrendete mai. *Posa della vittoria* -si rialza subito pronta a risalire ma non fa neanche un gradino che è costretta a cedere- Pant. Coooosa?
// I Vincenti //
Garry: te l’avevo detto. Una pausa ti ci voleva. Tutti devono staccare la spina dopo aver lavorato tanto.
Azusa: cosa ne sai tu del duro lavoro? Poi io sono Azusa! Devo dare il buon esempio a tutti i miei fan non posso permettermi di diventare pigra come te! Io sono maestra di vita.
Garry: bella maestra di vita.
Questi sono i risultati che si ottengono quando ci ammazza di fatica e si va oltre il proprio limite.
Azusa: …ahah! Non esiste un limite per chi ci crede sempre fino in fondo nelle proprie possibilità.
Garry: tutti hanno un limite, anche tu. Ammettilo e buonanotte. Zzz.
Azusa: …
Topher: con Azusa ridotta al lumicino e il tasto dolente toccato da KJ, la situazione è ancora tutta da decidere. Il primo posto in classifica è ancora lassù vacante.
Ketty: sentito? E’ la nostra occasione.
Dawn: ma bene, c’è altra concorrenza da neutralizzare. Fine della pausa, sfigato, si torna al lavoro.
Mike: solo un attimo ancora…
Dawn: no, e cosa stai leggendo?
Mike: niente di che.
Dawn: e allora che aspetti? Vai in acqua! –lo scaraventa nel fiume-
Leanne: caspita. Poverino, Dawn ti sta maltrattando oggi.
Mike: è solo l’inizio.
Leanne: in che senso?
Mike: ahem, non importa! –s’immerge-
Leanne: d’accordo, allora buona fortuna. –s’immerge-
Topher: e i vincitori della tappa numero 18 sono le Selvatiche!
Dawn: cosa, di già?
Kyle: com’è stato possibile?
Topher: a loro è capitato l’accordo in Sib.
Dawn: e allora?
Topher: non tutte le canne dell’organo sono della stessa grandezza, alcune sono più corte (e leggere) di altre, altrimenti avrebbero tutte lo stesso suono.
Ketty: non lo conoscete il detto “la fortuna aiuta gli audaci”? Miao, miao.
Kyle: ma non è giusto! Doveva essere assegnato a noi l’accordo più facile. Erano questi gli accordi.
Topher: io li ho rispettati: ho fatto in modo di assegnarvi l’accordo più facile da eseguire.
// I Giganti //
KJ: questa vittoria di Ketty & Mayko è stata un vero furto ai nostri danni.
// Gli Aristocratici //
Kyle: Topher comincia a stufarmi, un’altra che ne combina e lo sbatto in mezzo a una strada.
// Gli Altruisti //
Dawn: neanche il tempo di pensare a come sabotarle che ci hanno fregato. Ma mi vendicherò prima o poi.
***
Topher: la cosa davvero importante è che l’accordo la cui eco suona ancora nell’aria di Vienna è lo squillo di tromba che annuncia l’inizio del conto alla rovescia: 51 minuti e poi la gara sarà finita per tutti. Parlo soprattutto con coloro che sono ancora solo all’aeroporto, affrettatevi!
Emma: avete sentito? Non c’è tempo di ritirare i bagagli, dobbiamo subito uscire di qui.
Seijii: me-eh, ci serve un taxi. –appiccica un cartello su una macchina qualunque prima che arrivino gli altri-
Emma: noi ci prendiamo questo, e quando dico noi intendo noi 4. Ancora i miei complimenti, gotica, per la tua bella pensata.
Noah: dai, non essere così dura, anche se hai ragione..
Emma: sestinazione: casa di Freud. Alla svelta.
Noah: hai cambiato idea alla fine.
Emma: già, come sfida sembra più rapida da eseguire. Voglio dire, si tratta solo di associare 4 parole, che sarà mai. Beh, come mai non siamo ancora partiti? Tassista. –il “tassista” le dice qualcosa in austriaco- Che gli prende?
Christine: mi sorge il dubbio che questo non è un tassista, ma forse sono l’unica e mi sbaglio.
Noah: no, hai ragione. Questo cartello è made in Missouri. L’ha fatto Seijii. -tutti e 4 sospirano all’unisono mentre il vero taxi se ne va-
Seijii: li ho messi nella rete.
*Classifica Parziale*
Topher: Seijii ha finalmente compiuto il suo inganno giornaliero. La classifica parziale è la seguente:
1° Selvatiche –qualificati
2° Giganti -qualificati
3° Aristocratici -qualificati
4° Altruisti -qualificati
5° Vincenti
6° Migliori
7° Kollezionisti
8° Lenza & Esca
9°/10° Opposti/Antinomie
Solo quattro coppie si sono finora qualificate per la tappa seguente, una è quasi arrivata e le restanti 5 penso che non arriveranno neanche alla chiesa. Chi saranno fisicamente gli ultimi allo scadere del tempo? Continuate a seguirci, per saperlo.
Azusa: anf, anf, anf. Ce la posso fare, ce la devo fare. Io sono io, che diamine! Forza e coraggio, riprendi fiato e fiducia, e sali queste scale tutte d’un fiato.
Garry: vuoi una mano?
Azusa: no, adesso è una sfida personale.
Garry: come vuoi, ma io ne avrei approffitato di questa rara occasione. Vabbè. Per passare il tempo ti racconto una barzelletta.
Azusa: ce la faccio, ce la faccio, ce la faccio! Ce la faccio da sola come ho sempre fatto dall’inizio della gara. Infatti, vittoria! Ho raggiunto l’organo. Ora….devo solo…assemblarlo…pant…e…ah..enjiin ga kakarimasen. Enjiin ga hen na goto shimasu. Batteri ga…agatte imasu. –striscia le mani sulla console dell’organo- Questo puoi suonarlo tu?
Garry: non so, sicura di non farcela da sola?
Azusa: -sforzandosi- sì.
Garry: vaaaa beene. Re-Fa-Là.
Azusa: auff.
Kurt: Chris.
Koffee: Topher.
Topher VFC: BEEP! Avete sbagliato ancora.
Kurt: ah, ora pasta. Kambiamo sfida.
Koffee: sì, concordo, questa non fa per n@i.
Kurt: taxi, alla Casa di Ludwig Van Peethoven. A tafoletta.
Tassista: ahahahahah!
Kurt: perkè mi sta ridendo in faccia? Kome osa, ma lo sa che io sono un principe di sangue blu?
Tassista: ahah, se lo ripete mentre la registro col cellulare, la corsa è gratis.
Kurt: ma ripetere ke kosa?!
Koffee: prova a indovinare.
Kurt: ah! Tsk, umorismo della cente komune.
Tassista: e se mi ripete anche Kafka, Schubert e, vediamo, Chopin con la stessa pronuncia vi offro anche la prossima corsa.
50 minuti allo scadere…
*Casa di “Peethoven”*
Korry: ma come, avete cambiato sfida? Non siete riusciti a fare l’altra?
Koffee: questi non sono affari vostri.
Kurt: afanti, non perdiamo tempo con questi kollezionisti di robaccia.
Seijii: ci siamo. Click! Menomale che ci sono ancora molte coppie in giro.
Korry: se vuoi adesso puoi anche dirglielo.
Ashley: ah, già. Posso davvero? Non vedo l’ora di liberarmi la coscienza. SONO STATA IO AD ACCENDERE LA RADIO SUL CANALE DI MUSICA CLASSICA FACENDO ADDORMENTARE MONIKA CHE CI CORREVA DIETRO! Scusa, Rory.
Korry: però non l’ha fatto apposta, è stato tutto un incidente.
Rory: oh.
Seijii: a-ah, lo sapevo che nascondevate qualcosa! E’ da ieri che ci rimugino sopra. E adesso vediamo come reagisce il danneggiato principale…
Rory: t-ti perdono. Sob, era destino evidentemente. E poi non me la sento di infierire visto che mi avete chiesto scusa.
Seijii: tutto qui?
// Lenza & Esca //
Seijii: ti ricordo che questi ci tengono in scacco da quando sono tornati per via di quello che è successo in Amazzonia. Korry mi ha ricattato tutto il tempo. Questa era l’occasione di rovesciare le carte in tavola con un controricatto morale e tu me li hai perdonati. Senza offesa, ma sei proprio uno zerbino!
Rory: no, sono troppo buono. Altrimenti prima di tutto dovrei spaccarti la faccia per tutte le volte che mi chiami Zerbino e mi sfrutti come tale.
Seijii: mehehehm. –deglutisce sonoramente- E io apprezzo moltissimo questa tua scelta, sappilo.
40 minuti allo scadere….
*Casa di Freud*
Emma: tutto questo per colpa tua, Christine.
Christine: ripetilo ancora una volta, dai, non ho ancora capito se mi stai dando la colpa solo per lo scherzo o anche per aver scelto un taxi fasullo.
Emma: tutte e due.
Noah: basta! Siamo già gli ultimi ma Topher ha detto che non importa finire tutte le sfide, perciò pensiamo solo a superare questa e portarci almeno più avanti di un’altra coppia.
Emma: hai ragione. Niente più distrazioni, studiamoci la catena di parole in silenzio.
30 minuti allo scadere….
Noah: fatto.
Christine: fatto.
Izzy: fatto.
Emma: in soli dieci minuti? Allora ho fatto anch’io (ehm).
Noah: cominciamo prima noi, va bene? Ok, Izzy, prendi pure posto sul divano della psicanalisi, ci sei abituata. Io inizierò con la prima parola.
Izzy: fortissimo questo letto, ci sono un sacco di accessori! Negli altri studi dove sono stata non c’erano tutte queste migliorie.
Noah: “Topher”.
Izzy: “Tofu”. -dal divanetto sbucano un paio di braccia meccaniche che iniziano a stritolarla- Fa’ anche i massaggi! Ah, ci voleva.
Noah: concentrati.
Izzy: sì, sono concentratissima!
Noah: riproviamo. Se dico Topher cosa ti viene in mente?
Izzy: Topher…Topher…Serpente.
Noah: serpente? Serpente? Al massimo lo associerei a un’anguilla. Ma non è questo il punto, come ti è venuto in mente?
Izzy: questa simpatica poltrona massaggiatrice mi sta stritolando il cervello come un boa, da cui la prima associazione che mi è venuta spontanea.
Noah: tocca a voi, ragazze. Io mi accomodo fuori nell’attesa.
20 minuti allo scadere…
Noah: raccontate. Ce l’avete fatta?
Emma: no! Non mi sono ricordata la penultima parola.
Noah: urca. Può capitare, non farne un dramma. –la abbraccia-
Emma: sniff, ok.
Christine: questo significa che può toccare di nuovo a voi.
Noah: Izzy, adesso guardami e concentrati solo su di me. Non possiamo permetterci di sbagliare ancora perché a ogni errore perdiamo 10 minuti e altri 10 minuti ci vorranno per raggiungere il punto più vicino possibile al traguardo. Perciò cancella tutto il caos nella tua mente e riscrivici sopra le cinque parole che devi ricordare.
Izzy: -prende la gomma e si cancella la fronte per poi scriverci sopra le 5 parole- ecco fatto.
Noah: (sospiro) perfetto. Topher.
Izzy: figo.
Noah: migliore.
Izzy: conduttore.
Noah: mondo. (Forse è la volta buona.)
Izzy: Chri-! *TILT* -la sedia lancia una scossa da 10.000 volt-
Noah: Izzy? Si è completamente sconnessa. Ciaff!
Emma: cosa le è successo?
Noah: c’è stato un cortocircuito cerebrale. L’elettroshock ha mandato il cervello di Izzy in blackout. Ma magari si riprende fra un secondo, il tempo di “riavviarla” come si fa con il computer.
Izzy: @
Noah: sta caricando…
Si è riaccesa. Come ti senti, ricordi chi sono?
Izzy: ricordo perfettamente tutto quanto nonché la tua identità, forma di vita basata sul carbonio col quale suolo accompagnarmi amichevolmente dal 2010.
Noah: meglio ancora, è diventata Genialoide. –a Emma- Storia lunga, più tardi te la spiegherò. Allora continuiamo? Ma cosa fai? Sono io che devo sedermi sul posto dello psicanalista e tu su quello della paziente!
Izzy: dunque, Noah, sgombra la mente e rilassati. La prossima parola è: Christine. Cosa ti fa venire in mente come prima parola?
Noah: passione. Ma stai cambiando la catena! Non è quello che dovevi dirmi!
Izzy: molto interessante. –prende appunti- Dopo “passione” quale parola ti viene in mente?
Noah: …
Izzy: per caso è “Emma”?
Noah: ovvio, lo sai. Sai come sono messo: amo sia una che l’altra! Prima ero single e non pensavo a impegnarmi sul serio visto come si riducevano i miei amici, ma dopo ho sperimentato l’amore la prima volta con Christine e in un certo senso contemporaneamente con Emma. Ed è cambiato *tutto*. Il mio tranquillo mondo si è sconvolto. E adesso, eccomi qui nel bel mezzo di un triangolo amoroso che mi risucchia come un vortice.
Christine: ma allora i miei sospetti erano fondati.
Emma: ecco perché non mi sei piaciuta dal primo istante.
Noah: Izzy. Che cosa mi hai fatto confessare.
Izzy: Genialoide, prego. L’ho fatto per il tuo bene: una mente sana è una mente epurata dalle angoscie del subconscio. La seduta inoltre è gratis, in segno di amicizia.
Noah: -si è pietrificato-
Topher: oh oh oh. Finalmente, aspettavo questo momento da quando ho fatto entrare Emma in gara. Povero CasaNoah, come se la caverà? Stavolta non credo basterà il sarcasmo per farla franca.
Emma: così anche tu ti sei stancato di me e mi hai scaricata? Io pensavo fossi diverso da Jake! Sniff. La gara. Penserò solo a vincere da qui in avanti. A partire da adesso! Ci scanneremo dopo, Christine, ok? –l’altra annuisce scrollando tristemente le spalle e le due completano la prova subito dopo, lasciando gli ormai ex-alleati alle spalle-
Noah: ---
Izzy: uhm, ora è lui che si è disconnesso.
10 minuti…
*Casa di Beethoven*
Koffee: che meraviglia, qui c’è una scorta di caffè. Mi sto bevendo il caffè preferito di Beethoven, che lusso.
Ashley: lo sai cosa ci mettevano nel caffè ai suoi tempi? Il piombo. Gli studiosi sostengono che l’abuso di piombo nel caffè è probabilmente una delle ragioni che hanno portato Beethoven alla sua prematura sordità e morte.
Koffee: sprooot! Davvero ci mettevano il piombo? Pazzi musicisti.
Kurt: ti faccio notare ke hai spruzzato di kaffè il kvadro ke abbiamo rinnofato.
Topher: allora, mancano 5 minuti, vediamo se i vostri sono dei SI o dei NO. L’Art Nouveau potrebbe salvarvi oppure essere la vostra condanna.
Korry: noi abbiamo modificato nientemeno che una clessidra in miniatura.
Kurt: noi un fekkio kvadro di Klimt.
Rory: e noi in realtà….
Seijii: -arriva trafelato- un meraviglioso metronomo art nouveau.
// Korry: non è il vero metronomo che c’era sopra il pianoforte, ne sono assolutamente certo. Ho occhio a sufficienza per affermarlo.
// Seijii: nessun inganno stavolta. L’ho comprato in modo onesto. Me-eh! E comprato anche un’altra cosa utile.
Yumi: sono un po’ indecisa.
Topher: io no, per me è un triplice sì! Tutti verso la Votivkirche, adesso.
Yumi: ma non li ha neanche guardati.
Topher: ho detto SI a tutti, tanto per fare in modo di avere tutti e 5 i team a rischio a giocarsi il photofinish alla pari. I più lontani di tutti dalla Votivkirche saranno EEELIMINATI! Forza, forza, forza!
Korry: Ashley, solo tu puoi sapere dov’è questa Votivkirche.
Ashley: sì, e la chiesa votiva più importante di Vienna e si trova….seguimi!
Seijii: stiamogli dietro.
Korry: abbiamo Seijii e Rory proprio dietro.
Ashley: corri, Korry, corri.
Koffee: noi abbiamo il taxi già pronto alla faccia di Curry, Cenerella e compagnia bella. Alla Votivkirche!
Emma: siamo arrivate alla chiesa appena in tempo. Ma per sicurezza, saliamo fino all’organo.
Tassista: fine della corsa, e grazie per le risate.
Kurt: ja, danke a te, addio.
Topher: qualificati e qualificate. -al megafono- Meno di un minuto.
Christine: chissà se Noah e Izzy non ce la faranno. ..
Ultimi 51 secondi…
Ashley: ecco, è quella la Votivkirche.
Korry: che bella.
Rory: questo è per Monikaaaa!
Korry: argh, ci ha superato!
Ashley: per forza è un atleta ma Seijii no. E si deve sempre arrivare in coppia al traguardo.
Seijii: io corro molto veloce, però. Ormai vi ho quasi superati. Me-eh? Oh, no, l’ho perso!
Rory: Seijii, perché ti sei fermato?
Seijii: ho perso il mio francobollo viennese. Prima ce l’avevo in tasca. Mi è costato molto scambiarlo per aria fritta con quel turista austriaco.
Korry: aspetta, ripeti un po’?!
Seijii: eccolo, sta volando via con il vento! Torna qui!
Korry: MIO!!!!!
Ashley: Korry, continua a correre!
Korry: l’ho preso, è proprio quello che ho venduto.
Topher: il tempo è scaduto. Vediamo quale coppia è più geograficamente indietro rispetto al traguardo. Sono gli Opposti! Ops, no, era solo una macchia sullo schermo. Sono i Kollezionisti con la K gli EEELIMINATI di oggi. Questa volta per sempre.
Christine & Emma: fiù.
Korry: oh, no, ci sono cascato un’altra volta.
Seijii: meheheh, ogni tanto succede ed è solo un bene. Consideratelo il karma per aver ingiustamente causato l’eliminazione delle Hollywoodiane.
Korry: senti da che pulpito.
ELIMINATI: I KOLLEZIONISTI
Korry: mi dispiace, ancora una volta la mia mania collezionistica ha avuto la meglio sul buon senso e mi ha accecato.
Ashley: anch’io ho sbagliato oggi e in fondo sono contenta che siamo stati eliminati.
Topher: anch’io, eravate la coppia più noiosa e monotona rimasta.
Ashley: ehi!
Topher: talmente noiosi che preferisco passare subito all’epilogo della puntata, sicuramente più interessante.
*Epilogo*
Izzy: -Genialoide si siede alla console dell’organo e suona la “Toccata e Fuga in Do Minore” di J.S. Bach in modo perfetto- Fine dell’esecuzione. Zap! Eccomi tornata quella di prima, l’effetto dell’elettroshock è terminato. Du du du dun! Don don don… -lascia che sia Noah a suonare l’ultimo accordo…con il naso!- DON!