Episodio 95: “Profondo Nero”
UNIMA- Ore 21.51
*Spiraria*
Noah: ronf…zzz..
Azusa: che cos’è successo?
Owen: ma non lo so, stavamo camminando tranquillamente quando Noah sì è addormentato di colpo e adesso non so come fare per svegliarlo! E’ tutta colpa mia, dovevo saperlo che tutto quel cibo lo avrebbe fatto entrare in letargo, ahimè. Ohimè. Sono uno sciagurato e adesso per colpa mia Noah non vincerà mai!
-puntuale come un orologio svizzero, arriva l’elicottero dal quale scende Chris-
Oh no, ci siamo. Dai, svegliati, Noah, svegliati! Ciaff! Svegliati! Ciaff!
Chris: buonasera a tutti, benvenuti alla semifinale di A Tutto Reality Pokèmon Tour! Finalmente ci siamo, è giunto il tanto atteso momento. Cos’è successo a quello svenuto? No, non mi interessa veramente saperlo.
Allora, cari Lester, Rory, Henry…e Noahn pervenuto. La sfida si terrà in un posto che avete già imparato a conoscere nel profondo: le °.Rovine degli Abissi.° Con l’aiuto del mio staff le ho migliorate rendendole ancora più pericolose e insormontabili di prima! Preparatevi a bruciarci tutti i neuroni e i polmoni per venirne a capo. Anzitutto dovete trovare la chiave d’ingresso alle rovine che sono state sigillate dopo l’ultima volta che ci siete stati: è seppellita da qualche parte sul fondo entro i 10 kilometri del perimetro di Spiraria. Questa è solo una piccola formalità, naturalmente. La parte complicata viene dopo. Rotto il sigillo delle rovine entrate e cercate la statua di Chris Dorado, la più preziosa mai commissionata dal sottoscritto, e chi me la riporta in superficie ottiene il vantaggio di poter partire subito verso la prossima regione dove si terrà la finale a 3.
Lester: non mi sembra una sfida così originale oppure sei tu che non la racconti giusta.
Chris: infatti, per arrivare al Chris Dorado dovrete superare degli enigmi in sequenza. Adesso stuzzico di più la tua fantasia, Lester?
Lester: un pochino. Ok, lo ammetto, molto di più rispetto a prima!
Chris: naturalmente trattandosi delle Rovine degli Abissi sapete già come funziona: avete un lasso di tempo limitato prima di finire espulsi dalla corrente sottomarina, ogni volta che ci entrate. Inoltre le attrezzature da sub necessarie per l’impresa sono a carico e fantasia vostra, la produzione non vi fornisce un bel niente.
Henry: è questo che l’ha resa una delle mie location preferite di tutto il viaggio. ADORO LE TRAPPOLE E GLI ENIGMI.
Lester: come quelle del Grattacielo Nero, eh?
Henry: agrr, quello è stato soltanto un caso…un momento di debolezza…e il tuo più grande colpo di fortuna. Infatti dopo non è durata fino alla fine, come ben ricorderai.
Lester: ma ero a tanto così dal finirti. In ogni caso, come sta Kabuto adesso? –sghignazza-
Henry: lo saprai a tempo debito.
Rory: comunque è sera inoltrata. Glom, e com’è buio là sotto il mare. L’altra volta l’avevamo fatta di giorno, perché non abbiamo aspettato fino a domani mattina?
Chris: perché sarebbe venuto meno l’ulteriore divertimento. Di notte il mare è molto più pericoloso. Così dovrete anche ingegnarvi a orientarvi nel nero del mare notturno: un’idea luminosa la mia. Inoltre l’oscurità renderà le rovine ancora più labirintiche di prima abbassando le vostre chance di riuscirci al primo tentativo, al secondo, al terzo e magari all’infinito…
Rory: abbasserà anche le nostre chance di essere ritrovati dai soccorsi in caso di...diciamo…problemi seri.
Chris: nah, per quello non dovete preoccuparvi dato che non esistono soccorsi. Ah ah ah ah ah ah!
Rory: ah, ecco.
Chris: nuotare in mare alla cieca in queste condizioni sarebbe un suicidio, perciò a cosa dovrebbero servire i mezzi di soccorso?
Noah: sulla tua logica potremmo scriverci un libro intero per satanici e sadisti. Zzz.
Owen: uh? Ha parlato! Riesce a essere sarcastico anche nel sonno, che bravo. Noah, svegliati, dai, sei ancora in tempo. Lester, mi presti il tuo megafono un attimo?
Lester: certo!
Owen: NOAAAAAAAAH!
Noah: ancora cinque minuti.
Owen: cacchio, ce l’avevo quasi fatta. Stavolta ha pure aperto un occhio. Grat, grat. Non so proprio che pesci pigliare.
Chris: intanto la sfida è già incominciata, gli altri si stanno per immergere sul fondale, lo sottolineo, ciascuno secondo il proprio stile che l’ha contraddistinto finora nelle sfide. L’approccio scientifico è di Henry, quello pratico-disperato è il tipo di Rory, e l’approccio alla Lester è appannaggio del solito vecchio Lester. Che è un po’ mancato ultimamente.
Lester: Cric, il tubo per respirare. –mette i suoi occhiali protettivi e indossa Rotom Lavaggio come uno scafandro- Hai messo l’ammorbidente assieme all’acqua ossigenata? Splut! Non dovevi. Adesso devo reimpostare tutto da zero. Temperatura 30°, niente centrifuga, niente ammorbidente che mi affloscia le punte, programma per capi delicati, 90’’ e sono pronto per l’immersione finalmente! Verso l’abisso e oltre. Glu glu glu. Ho la visuale un po’ appannata nell’oblò, serve una spannata. Vlup vlup. In ogni caso non è servito a un kaiser perché continuo a non vedere un accidente con questo buio! E mi sto anche bollendo con questi 30° gradi di lavaggio.
…non resisto.
Aaanf, aria! GLUB! Acqua! Acqua salata penetrata nell’oblò! Krr. Urge emersione immediata, passo e chiudo. Krr. Ricevuto, procedete pure con il rientro, la missione è sospe- SCRONK! –nel buio è riemerso direttamente sotto la scogliera procurandosi un bitorzolo a forma di Corsola- Frin frin sento il pappagallo di mare nelle orecchie: “Molly vuole un cracker”.
Corsola: cor?
Chris: a quanto pare però la sua situazione non è migliorata. Che tegola per il Rosso! Un inizio così non preannuncia niente di buono all’orizzonte. Per lui. I suoi nemici invece gongoleranno non poco.
Henry: altro che gongolare io sto godendo. L’oscurità marina a me non crea problemi, per raggiungere il fondale mi basta percepire le bollicine dei coralli che si riproducono di notte.
C’è un grande fermento, quindi sono arrivato. –accende la torcia subacquea- Per prima cosa mi studio il sigillo. Sì, sembra che ci voglia una chiave particolare. Antica. Probabilmente in ferro o lava fusa visto lo spessore della serratura e trattandosi dello stesso materiale di costruzione usato per le rovine.
// Confessionale //
Henry: il mio metodo archeologico si è sempre rivelato infallibile. Il metodo tradizionale cerca sempre prima la soluzione del mistero e poi si preoccupa di comprenderne e studiarne i meccanismi di funzionamento, io faccio l’inverso: dall’analisi dell’enigma che mi trovo davanti risalgo alla chiave per risolverlo come se fossi stato io stesso a concepirlo con il mio genio.
Henry: l’incavo presenta almeno 4 spazi perciò devo cercare una chiave con 4 denti per parte. E’ ora di accendere il detector. Bip.
Bip!
Bip! Bip! Bip!
Bip!
Bip! Bip!
Bip!
Come sospettavo. Ci sono centinaia di chiavi disseminate tutte intorno, ma deve ancora nascere il Chris in grado di fregarmi. La chiave lavica sarà l’unica non percepita dal rilevatore, semplificando per i microcefali in ascolto: quando avvicinerò lo strumento e non farà “bip” saprò che è la chiave giusta.
Chris: Henry è davvero intelligente. Ma basterà? E Rory? Boh, chi se ne import-ah no che lo Zerbino adesso è l’idolo dei nostri ascoltatori. Allora vediamo come sta andando! Come già detto, non mi aspetto grande fantasia nel suo modus operandi.
Rory: ok, devo ficcarmi in testa che sono alle fasi conclusive della gara e perciò devo farmi coraggio ed essere molto più competitivo. Gulp, qualcosa mi ha appena sfiorato la gamba, e non solo. R-Resta concentrato, sei pur sempre sott’acqua in immersione.
Glubb, non vedo ancora niente, forse sto nuotando alla derivaaaanf! –riemerge quasi senza fiato- Sigh, che stupido. Non devo parlare sott’acqua. Ho rischiato grosso. Pensare che avrei dovuto e potuto comprarmi una maschera in più durante il viaggio…sob. Basta coi rimpianti, ritorno in azione! –s’immerge nuovamente limitandosi a commentare nei suoi pensieri-
Non so come orientarmi ma se nuoto sempre e solo in giù dovrei arrivare a destinazione.
Dory: zitto e nuota, zitto e nuota, nuota e nuota, e noi che si fa? Nuotiam, nuotiam. O a a u u Dory Dooo con le pinne gialle. . .
Rory: m-ma quel pesce parlava, anzi cantava? Devo avere avuto delle allucinazioni, d’altronde con questo buio è il minimo che mi possa capitare. Ehi, piano piano si sta rischiarando. Vedo il fondale e vedo anche Henry! H-HENRY, GULP. L’ultima volta che l’ho visto stava massacrando il povero Anorith di DJ, spero di non dover assistere a un altro spettacolo del genere.
Henry: oggi no, puoi stare tranquillo.
Rory: m-m-m-mi ha letto nel pensiero!?
Henry: certo, so fare anche questo. Ormai i miei poteri sono al massimo ma posso usarli con estrema parsimonia finchè non diventeranno stabili.
Rory: allora scu-scusa per i pensieri di poco fa. Non sapevo che fossi in ascolto, te lo giuro.
Henry: non ti sento. Adesso non ho tempo di ascoltare i pensieri di un encefalo piatto come il tuo. Bip! Ancora.
Rory: àncora semmai. Quella è un’ àncora. Cos’è che sta cercando lui? Una chiave? Ah, sarà la chiave per aprire il sigillo che tiene chiuse le rovine! Se la trovasse mi risparmierebbe un mucchio di tempo, fatica e dolore da possibili incidenti di routine! In fondo pure il suo mostro Kabuto è fuori gioco…potrei essere io il primo a entrare nelle rovine. E’ il momento di farmi aiutare da Dunsparce.
Henry: bip! Argh, comincio a seccarmi.
Rory: G-GLOM. Meglio che non mi veda. –si appiattisce sul fondale mimetizzandosi come una sogliola e si allontana- Sparsy, dove ti sei nascosto? –smuove la sabbia freneticamente- Qui? Qui? Qui? Dunsparce? Se non può sentirmi speriamo che almeno mi percepisca così. Frush, frush. No, questo è un STUNFISK. BZZAAAAP! O-Ordinaria a-amministrazione. Questo invece è più grosso, si direbbe un MANTINE. Almeno è una creatura pacifica. –improvvisamente la pacifica manta decolla fuori dall’acqua con lui sopra- G-Grazie del pensiero ma non mi andava proprio di fare del kitesurf! Ahhhh! SCRONK! KRONK!
Chris: anche lui ha centrato in pieno la zona degli scogli. E due!
Rory: c-cucù-c-cucù-c-cucù…..glugluglglu.°.°
Lester: folle, dopo il pappagallo ho trovato anche il cuculo di mare!
Corsola 2: corsola?
Corsola 1: corsola..
Owen: menomale che nessuno ha ancora trovato quella chiave. Dai, Noah, hai ancora qualche speranza! Svegliati! Non c’è verso. Se almeno ci fosse Christine qui… ho un’idea. Gwen, mi presteresti i tuoi trucchi *per favore*?
Gwen: tieni.
Trent: ho paura di quello che stai per fare...
// Confessionale //
Owen: sto facendo tutto questo per il mio amico. Lui mi ha supportato in tante altre occasioni precedenti come quando ho vinto e adesso voglio ricambiargli il favore aiutandolo a vincere. –con voce femminile- Certo che il nero mi sta una meraviglia, non trovate? Ahem! Nessun sacrificio sarà mai troppo per aiutarlo, perciò eccomi qua!
Noah: ronf…zzz…
Owen: Noah, c’è Christine in costume da bagno e sembra volere qualcosa da te.
Noah: mh? Dille di aspettare più tardi….zzz..
Owen: ma dopo sarebbe “troppo” tardi. –imitando la voce soft di Christine alla bell’ e meglio- Mi sono incastrata nel salvagente di nuovo e solo un bacio potrebbe liberarmi. –con tanto di scrollatina di spalle finale-
Noah: vuoi dire che il sogno che stavo facendo è diventato realtà? Sono sveglio! Baciamoci. Argh! OWEN. SEI. TU.
Trent: urgh O_0
Gwen: non mi sembrava di avergli detto che si potesse prendere anche il mio bikini.
Owen: finalmente hai aperto gli occhi! Forza, devi sbrigarti, gli altri sono già immersi nella sfida. Mi senti?
Noah: aparapapap aparapapap@ -sviene per l’orrore-
Owen: oh no! Non l’avrò mica ucciso?!
Chris: no, ma ci sei andato vicino e adesso togliti quella roba da film horror. Ti proibisco di interferire ulteriormente altrimenti ci penserò io a buttare Noah direttamente fuori dalla gara con una bella SQUALIFICA. Sono stato chiaro?
Owen: sissignore. Ma Noah come farà a gareggiare se dorme come un sasso?
Chris: a questo ci penso io. Snap. Buttatelo in acqua. Splash! O si sveglia così o non si sveglia proprio più, garantito. Problema risolto.
Noah: glu glu glu. Blub’
Owen: problema risolto un cacchio.
// Confessionale //
Noah: lo ammetto, quando ho voglia di dormire non c’è niente che mi faccia alzare dal letto. Ammetto anche che la mossa di Anguillandro di mettermi il sonnifero al posto del veleno nella minestra mi ha fregato rendendo la mia trovata della Baccapesca inutile.
Dopo quell’incubo mi ero beatamente riaddormentato e stavo sognando la vera Christine quando a un tratto mi è sembrato di sprofondare negli abissi ma ho pensato facesse parte del sogno, una specie di metafora del mio rapporto con lei che si è inabissato. Quando ho sentito l’acqua salata bruciarmi i polmoni ho finalmente realizzato l’arcano.
Noah: aria! Cough-cough! Bello scherzo.
Owen: oh, menomale. –al telefono con Christine- Annulla tutto, disdici la prenotazione per la tomba: è ancora vivo.
Christine: sai che peccato. Ne avevo trovata una proprio accanto alla mia.
Noah: di chi è stata la bella idea? No, non me lo dite, lasciatemi indovinare: Mc Lean.
Chris: fossi in te farei meno il sarcastico e comincerei a darmi da fare. Gli altri hanno già cominciato da un’ora a scandagliare il fondale di Spiraria in cerca della chiave d’ingresso.
Noah: inutilmente, vedo. D’accordo, ora inserisco il controller del quarto giocatore e cominciamo la partita seria. Hai detto che la chiave si trova sul fondo, giusto? –s’immerge e nuota sul fondale per un po’ senza fare nulla-
Chris: scherziamo? Qui se non movimento io un po’ la situazione rischia di fare addormentare l’audience. Team Rocket, il piano B scatta in anticipo: liberate tutti i pesci dell’acquario più aggressivi.
James: tutti in una volta?
Jessie: uao, neanche il capo sarebbe arrivato a tanto.
Meo: 3-2-1…apertura della vasca e rilascio in mare: fatto!
Chris: adesso mi diverto.
Henry: Bip! Bip! Bip! Non lo sopporto più questo suono! Perché non trovo quella maledetta chiave malgrado il mio intelletto superiore? E’ la parte più facile.
Noah: uhm. Glu? –si trova a tu per tu con un jellicent che cerca di inglobarlo - °.°. ! .°.°
Henry: da qualche minuto c’è del movimento sospetto. Beccato! E’ soltanto un tentacolo. Bip! Bip! B- si è interrotto, allora l’ho trovata. –tocca qualcosa di viscido e molliccio sotto la sabbia- Un altro tentacolo…STRAP! –lo strappa via con forza dal corpo del calamaro, che però è sottosopra e lo morde a tradimento con il suo becco- Aaaagh. Maledetto. Che razza di creatura sei? Un cefalopode che ha l’encefalo direttamente in mezzo alla sua corona di tentacoli non esiste al mondo. –la piovra gli avvolge intorno i suoi due tentacoli più grandi bruciandogli l’epidermide-
Malamar: Maaalaaamaaar@
Henry: credi di poter ipnotizzare ME?
Noah: -ha la testa troppo grande per passare nella bocca della medusa gigante- menomale che ho la testa così grande… Jellicent è acqua/spettro, come posso sconfiggerlo per liberarmi? Ci sono. Una mossa di Tipo Elettro. Se riesco a portarmi vicino a quello Stunfisk sarò salvo. Gnnn, avanti, mettici un po’ di muscoli per una volta. –sbatte le gambe con tutte le sue forze nuotando addosso al Pokèmon Terra/Elettro che naturalmente non gradisce- ZAM! Ahia. –Jellicent è KO- Libero, finalmente. Adesso torno in superficie, ho visto abbastanza. Splutt, me la sono vista brutta. –qualcosa lo afferra trascinandolo nuovamente sott’acqua- E non è finita a quanto pare. E’ il turno di Tentacruel. Dovrò di nuovo scomodare Stunfisk. –Tentacruel gli spruzza addosso la sua potente tossina- Eeh se ci riesco.
Chris: mi piace, mi piace sempre di più.
Owen: noooo-ooo-ooooah!
Lester: Owen, non disperare. Ci penso io a salvarlo! Ho migliorato la mia attrezzatura per la missione subacquea: vi presento Cric Sottomarino! E’ sempre nella Forma Lavaggio ma questa volta è dotato di un periscopio di profondità, un propulsore che funziona con la forza centrifuga, e pure lanciarazzi subacqueo caricato in ogni caso con un solo missile di precisione a ricerca comandata. (Ovvero Remoraid) E per precauzione ho messo pure il casco da sub perché non voglio diventare parte integrante della barriera corsolina. –si tocca i bitorzoli- Ahia, mi fanno ancora male.
D’accordo, amico mio, fammi entrare e ricominciamo la missione con un epico salvataggio!
Cric: .°vrrrrrr.°
Lester: sono un po’ stretto ma stavolta il buio non mi fregherà. Flash. –come un vero batiscafo Rotom proietta un fascio di luce dall’oblò della lavatrice- Ho la visuale perfetta, obbiettivo agganciato. Revoltella, tu sei pronta? –la pesciolina fa un cenno affermativo- Fuoco!
Tentacruel: tentaaaa!
Noah: aaah sono sveglio un’altra voltaaaah!!!
Lester: missione compiuta. Attivare la modalità di celebrazione prevista. Issa la bandiera! –Cric innalza il suo vessillo sul periscopio- “O’ Leeeester, l’Impossibile, l’Incredibile, l’Incorreggibileeeeee! Pepepepè. Zun-Zun!” Ci dobbiamo ancora lavorare un po’ su quest’inno.
In ogni caso adesso mi concentro sulla missione principale. –armeggia con il tubo della lavatrice portandoselo all’esterno come un aspirapolvere- Aspirazione del fondale cominciata! In questo modo non mi sfuggirà neanche un granello. –risucchia di tutto dal fondale: da cocci di vasellame antico a lische di pesci già mangiati da tutte le chiavi fasulle ai pokèmon più strani sovraccaricando di brutto la lavatrice- Oh-oh! Si comincia a stare stretti qui dentro. Bleah, non so cosa mi è finito in bocca nel frattempo ma è stato orrendamente disgustoso.
Cric: VRR!!! SOVRACCARICO-TO-TOM.
Lester: adesso espellerà tutto il carico, me compreso. Perché non ho previsto una capsula di emergenza? –Rotom smette di possedere la lavatrice e si defila- Bravo, salvati almeno tu. Vladabooom!
–la lavatrice spara fuori un nugolo di vestiti, pesci, rottami metallici, e Lester che finisce 2 metri sotto il fondale stesso, lasciando una voragine fumante-
Henry: e fu così che Lester generò il suo vulcano subacqueo personale. –attorno a lui ruotano frammenti organici nel turbinio dell’acqua torbida di sangue e di Malamar non c’è più traccia se non i segni della lotta lasciati sul suo corpo- Il fermento sembra essere cessato, posso tornare alla mia ricerca. Ho già perso troppo tempo rispetto a quanto avessi stimato all’inizio per una ricerca tanto elementare. Devo pure riemergere per ricaricare l’ossigeno nella bombola.
Rory: n-non posso credere di essere scampato al massacro. Ah, beh, ero fuori dall’acqua.
°.°.°
Chris: la caccia alla chiave delle rovine prosegue infruttuosa, e pensare che doveva essere la parte più facile. Ho ragione, Henry?
Henry: stai attento, Mc Lean, non ho più bisogno di fingere a questo punto. Neppure con te. -Chris deglutisce rumorosamente mentre lo vede togliersi un altro pezzo di tentacolo di dosso e mangiarselo crudo- Fosforo.
Rory: come comunicano i sub di solito? Con la lavagna. E’ con questa che spero di far sentire i miei ordini al mio pokèmon. Scrib, scrib. Dunsparce, esci fuori ovunque tu sia. S-Sperando che tu non sia rimasto coinvolto…non lo voglio neanche scrivere. Brr. A-Avanti, Sparsy, sono io.
Noah: uao, riesci a balbettare perfino quando scrivi. Impressionante. –anche lui sta usando una lavagna-
Rory: non è che per caso hai visto il mio pokèmon da queste parti? E dove stai andando, se posso chiedere?
Noah: a recuperare la chiave.
Rory: ma stai salendo in superficie. Boh. Ouch! –sbatte- Ho raggiunto il fondo, credo. E’ il momento di esibire il messaggio per Dunsparce.
Sparsy: trr!
Rory: ah, menomale, cominciavo a temere che fossi finito tra le grinfie di Henry. Ora che ci penso non posso rischiare che succeda…
// Confessionale //
Rory: avevo avuto la bella idea di nascondere Dunsparce sul fondale anzitempo, dandogli la mia mascherina per respirare sott’acqua senza pensare a prenderne un’altra di scorta come un idiota, perché potesse, non lo so, magari approfittare del ritrovamento da parte di uno degli altri per sottrargli la chiave. Ma ci ho ripensato: SE HENRY LO SCOPRISSE LO MUTILEREBBE! N-Non posso fargli correre un simile rischio mortale.
Sob, vorrà dire che mi arrangerò da solo e a limite Henry mutilerebbe me. Gasp, ma anche no! Che faccio, insomma? Non so come muovermi.
Dunsparce: trrr!
Rory: c-cosa?? Vuoi provarci lo stesso d-davvero?
Lester: tra 5100 anni il Monte Lester emergerà dalle profondità oceaniche e si ergerà su Unima se non addirittura darà vita a un nuovo continente! Sì, la regione di Lesterinia e i suoi abitanti si chiameranno i lesterinesi in onore del loro *CREATORE*. Poi tra altri 51.000 anni il vulcano erutterà distruggendo il pianeta Terra che per quel tempo sarà già disabitato e così dal magma raffreddato nascerà il Pianeta Lesterra. Però avrà gli anelli come Saturno e ruoterà in senso antiorario come Urano però con l’asse inclinato di 51° gradi.
Rory: Henry si sta preparando per la seconda immersione, devo immergermi e essere pronto appena capiterà l’occasione giusta. –prende fiato per tornare sott’acqua-
Henry: l’idiota continua a pensare che non lo stia ascoltando, divertente. Mi sto proprio divertendo a giocare un po’ con la sua mente piatta come le sue speranze di vita.
Noah: adesso ne ho la certezza. La chiave che cerchiamo non si trova da nessuna parte nel fondale ma sul fondo. –esce dall’acqua-
Chris: . . .
Owen: ma dove sta andando?
Kelsea: sembra che sta entrando in casa mia, kelstrano.
Koffee: cosa c’è di strano? Ormai nella nostra villa entrano cani e tepig a causa tua e delle tue feste.
Noah: della piscina. A-ah! Eureka!
Lester: l’hai trovata nella piscina?
Noah: proprio. D’altronde Chris l’ha detto e sottolineato più volte che si trovava sul “fondo” ed entro i confini della spiaggia di Spiraria.
Lester: in questo caso...mani in alto! –gli punta contro la pistola portasfortuna- Consegnami quella chiave senza fare scherzi altrimenti ti sparerò con un proiettile caricato a jellamolecole (e acqua salata).
Noah: così anche tu adesso sei entrato nello spirito del reality. Tienitela.
Lester: vi ho detto che avrei fatto qualsiasi follia pur di vincere e io mantengo la parola. Pensa di aver ricambiato il favore di poco fa, in ogni caso! Ahahahah! Fate largo a Komb Lester, colui –torna subito indietro a indossare il cappello adatto- che aprirà le Rovine degli Abissi del tutto e riporterà alla luce il McLeandorado.
Henry: cosa?? E’ riuscito ad aprire il sigillo PRIMA DI ME? Come e dove ha trovato quella chiave. Rosso, non varcherai la soglia prima che lo faccia IO. –gli si avventa addosso dando il via a una strenua lotta subacquea- Queste rovine saranno la tua tomba ancora prima di entrarci!
Lester: sei folle a ingaggiare una lotta qui sotto. Peccato che io ci sguazzi profondamente nella follia da quando sono nato. So come muovermi!
Henry: so anch’io come ti muovi. E’ questo il mio vantaggio.
Lester: adesso leggi anche nella mente come Yumi?
Henry: già, tu ci sei arrivato solo adesso. Schivato e restituito. –lo tempesta di colpi gratuiti fino a lasciarne galleggiare la carcassa come un alga- Con gli interessi. Muah ah ah ah! Ne ho abbastanza, per adesso. Voglio che la tua agonia sia la più lenta possibile. Ora mi prendo la chiave, se permetti. –ma qualcuno è già entrato nelle rovine servendosi della chiave- Noo, chiunque sia stato la pagherà cara per questo affronto!
Chris: finalmente la vera sfida può cominciare. Il primo che è entrato dentro ha diritto ai primi 15 minuti di esplorazione senza che nessuno degli altri tre possa entrare con lui.
// Henry: ancora non posso credere di essermi fatto superare in astuzia da un altro. Non esiste! N-Non è logicamente possibile eppure è successo. Mi vendicherò atrocemente.
*Rovine degli Abissi*
Noah: se uno di quei due mi scopre sono morto. Ma penseranno tutti che sia stato Rory a fregarli visto che è sempre nascosto sotto la sabbia appena si alza un po’ di polvere. Ricordate la metafora del verme e del concime? Per questo ho assecondato l’attacco “a tradimento” di Lester.
Dunque.
Vediamo cosa mi aspetta al varco…
Buio più di prima, ma il labirinto è uguale all’altra volta, almeno all’apparenza. Qualcuno ha infatti ridipinto i simboli sulle colonne con la vernice fosforescente e ci dovrebbe essere un perché dietro ma può anche darsi che sia solo un tentativo di depistarci. Andando a ritroso con la memoria dovrei riuscire a figurarmi la pianta a 3 livelli delle rovine.
“Rumore sordo”.
Sono già passati 5 minuti. Qui il tempo sembra scorrere molto più lentamente. Ok, ho la mappa bene impressa nella mente. Per scendere al livello successivo devo fare come il “Re” e girare attorno alla colonna con il sole per imboccare il corridoio sulla mediana e trovare la scalinata che porta al piano sotto! Ah, che fatica. Ora non mi resta che fare lo stesso per raggiungere il terzo e ultimo livello dove si trova la sala reale con tutti i suoi tesori eppure ho l’impressione che finora sia tutto troppo semplice se non più di prima. Non è da Chris. Beh, non è da Chris neppure escogitare trabocchetti logici come quello di prima…si vede che la mente che ha concepito questa sfida è tutt’altra.
Chris: *censura.*
“Secondo rumore sordo”
Noah: ma sto perdendo tempo inutilmente. Una cosa è certa: là sotto non troverò più niente se non una trappola. No, il tesoro che cerco deve trovarsi da tutt’altra parte in un posto ignoto anche alla mappa del gioco. Devo tornare da dove sono arrivato. Volevi, Chris, eh? –ammicca alla telecamera subacquea-
Chris: tsk.
Noah: se non devo andare ai piani sotto per trovarlo allora devo andare sopra. –nuota fino al soffitto finchè non trova una botola firmata Team Rocket- Se non altro è qualcosa di più elaborato del solito buco , i miei complimenti al Trio Rocket. –applaude sarcasticamente-
Meo: tra poco te ne accorgerai, saputello. Ih ih ih. Click.
Noah: cos’è stato? Mi sembra presto per il terzo rumore sordo. –si ritrova in uno spazio angusto con delle statue sospette- Ho come l’impressione di essere finito in un guaio…aaaah! Mi correggo. –cerca subito una via di fuga ma la botola non sembra esserci più mentre le statue antiche di pokèmon guerrieri si rivelano essere dei robot da combattimento- Doppio guaio ahhhh! Skrang! –schiva al millimetro un colpo di falce- ! –ne schiva un altro e un altro ancora grazie alle sue mosse di ballo- Come esco da qui?! SKRONG! Ahia, proprio sulla fronte, che male alla testa-aaah-aahhh! –viene afferrato e fatto roteare via- Speravo in una sfida più cerebrale e non in una dove ci avrei rimesso le cervella! Ahia! Ouch! Ahhh quando finirà!?!
Eva: Noah, fagli vedere di che pasta sei fatto, ricordati dei nostri allenamenti con Kaleido!
Owen: inutile, è impossibile che ci possa sentire da qui. Noah, amico mio, che gli stanno facendo…
Eva: invece mi SENTE: GELATINA, TIRA FUORI GLI ATTRIBUTI E COMBATTI! –la sua voce si propaga in acqua come uno tsunami che arriva fino alle orecchie dell’interessato-
Noah: incredibile, sarà il rintronamento ad amplificare il suono ma sento la voce della donna di ferro fin quaggiù nelle profondità marine. Devo passare al contrattacco in stile –interrompe il salto a mezz’aria prima di impattare contro il granitico nemico- magari posso fare qualcos’altro di meno izzesco e più alla portata del sottoscritto. Ehi, sapete una cosa? E’ la prima volta che vedo due robot senza intelligenza artificiale. E’ perché si sono dimenticati di inserirla oppure hanno messo quella preimpostata per gli scagnozzi del Team Rocket?
Jessie: come ha detto? Disintegriamolo!
James: aspetta, Jessie, non essere precipitosa. –Noah si mette in mezzo ai due facendoli colpire a vicenda- Tipo così.
Meo: ma che state facendo? Non rovinate gli esoscheletri che ho costruito: ho ipotecato la mongolfiera per comprare le componenti necessarie!
Noah: ecco la botola, finalmente la vedo ma come ha fatto a finire sul soffitto? E soprattutto come faccio ad arrivarci…
“Terzo rumore sordo” GGGGORGLE! Iiiigh! –grazie al suo peso leggero la corrente marina lo risucchia in alto fino al buco e poi lo espelle direttamente all’esterno delle rovine- Bella trappola, davvero…devo studiare meglio una soluzione…yawn…ma più tardi, adesso devo recuperare “ps”.°.° -si addormenta cullato dalle onde-
Meo: umani, che incapaci. Se avessi affidato lo stesso compito a due autentici robot lo avrebbero portato a termine. Noah ci ha visto giusto sull’assenza di intelligenza di quei due.
James: “qualcuno” si è dimenticato di spegnere il microfono di comunicazione.
Jessie: dopo facciamo i conti, gatto.
Wobbuffet: wops! Wobba-wobba.
Meo: ‘sta zitto pure tu.
Henry: sono trascorsi i quindici minuti, adesso entro IO.
Lester: -le onde del mare lo riportano a riva malsano ma salvo- ahiahi. La mia nemesi mi ha “titanickizzato”. (Cioè mi ha trasformato in un relitto umano.) Mi sa che è stata una follia eccessiva affrontarlo così a viso aperto. Ma non per questo gliela darò vinta! A tutti e 3. L’Impossibile farà l’impossibile per vincere e tornerà in campo più folle e più preparato che mai. *POSA EPICAAAGH! Anche il dolore è di proporzioni epiche.
Henry: finalmente sono dentro queste maledette rovine. Sembrano molto cambiate dall’ultima volta. I segni lasciati da chi mi ha preceduto mi indicano dove NON andare. –illumina il soffitto- Segni di lotta inequivocabili. Rory è un dilettante. Una trappola così è fin troppo elementare, si vede chiaramente che la botola è in metallo anziché in pietra come il resto delle rovine. E’ strano però che l’abbia notata visto che non è collocata in un punto facile da vedere, quindi perché l’hanno messa proprio lì?
“Primo rumore sordo”
Ragionando come hanno fatto loro: piazzo una trappola sul soffitto perché voglio depistare l’avversario o perché voglio far sì che si tenga alla larga dal soffitto. Se fosse la prima l’avrei posizionata in un punto che salta subito all’occhio mentre quando uno entra qui dentro si concentra solo sulle pareti attorno a sé dimenticandosi che è in un ambiente chiuso e che quindi c’è anche il soffitto. Se fosse la seconda significherebbe che ho previsto la possibilità che qualcuno controlli il soffitto e ho tutta l’intenzione di fargli cambiare idea piazzando una bella trappola per scoraggiarlo. In entrambe le ipotesi c’è lo scopo comune di mettere una trappola sul soffitto perché ci dev’essere qualche segreto da nascondere e proteggere lì sopra.
Meo: come mai l’immagine sullo schermo è improvvisamente sottosopra?
Henry: adesso che ho invertito la gravità coi poteri di Giratina posso esplorare il soffitto in lungo e in largo. –si arrampica sulle pareti sfidando qualsiasi legge fisica- Intanto, Kabuto, puoi fare un po’ di riscaldamento –indica la botola dove sta in agguato il Team Rocket- sei rimasto fermo da troppo tempo,poverino. Va’ e divertiti a massacrare quegli idioti patentati.
Kabuto: Kabutooo!
Jessie: chi è? Oh, no, questo NOOOO!
James: preferisco mille volte il caro vecchio pikachuuuuuu!
Henry: richiudo la botola dall’esterno, così non rischierai di farteli scappare. –sfodera un sorriso satanico sul suo volto sfregiato dalla malvagità-
Chris: che bastardo è Henry. (fuori onda) Perfino per i miei standard.
Henry: per scoprire il vero nascondiglio del tesoro mi dovrebbe bastare rilevare le differenze fra antico e moderno. Paradossalmente più una parete è liscia e priva di segni più è vecchia e risale indietro nel tempo.
// Confessionale //
Henry: questo perché una roccia che rimane a lungo immersa nell’acqua salata del mare anziché erodersi come accade agli scogli in superficie viene consumata fino a levigarsi, cari i miei microencefali prossime vittime della selezione naturale. E’ lo stesso motivo per il quale i cocci di pietracotta e vetro rinvenuti in spiaggia sono totalmente lisci ai bordi.
Le Rovine degli Abissi sono state costruite in pietra ottenuta dalla lava raffreddata mista a calce, tra l’altro devono essere state completate attraverso varie ricostruzioni dato che ho rinvenuto palesi differenze di levigatezza fra una parete e l’altra e le colonne sono tutte in stili e materiali differenti, è logico dunque che sono le parti in cui il soffitto è più liscio fino a sembrare marmo quelle dove aspettarmi di trovare il passaggio segreto per il tesoro.
Quello che mi stupisce è che l’abbiano già trovato loro per averci nascosto il Chris Dorado in precedenza.. . e io no la prima volta che sono stato qui.
Henry: forse l’ho trovato. Sì. Muahahahah! Sono troppo intelligente per essere umano.
“Secondo rumore sordo”
Comunque la gravità inversa non mi serve più e potrebbe compromettere l’esecuzione, la mia percezione e la MIA soluzione dei vari enigmi. –con un semplice gesto della mano verso il basso ripristina la gravità normale e le rovine tornano al loro posto e nel verso giusto- Eccellente, ho l’acquolina in bocca all’enigma contorto che mi attendo oltre il passaggio.
-si ritrova in una stanza tutta bianca e vuota, dal bagliore accecante-
Agh, i miei occhi si erano troppo abituati all’oscurità per sopportare un cambio così repentino di ambiente. Devo attivare la schermatura protettiva. Ora va meglio. Dunque, dunque, è parecchio intrigante. Una sala segreta così vuota non mi era mai capitata di vederla: non vedo niente, neanche un simbolo visibile sul pavimento o sulle pareti, neppure ai raggi X.
Prima di tutto voglio scoprire la fonte luminosa dalla quale scaturisce questo bagliore, il sistema di illuminazione di questa sala è l’opposto delle altre, a malapena illuminate dalla debole luce che filtra dall’esterno. Potrebbero aver installato delle potentissime luci al neon ma qui non può esserci un impianto elettrico al quale collegarle. Uhm. –passeggia nervosamente avanti e indietro facendo mille calcoli e pensieri complessi-
….
Rory: thump. Oh dannazione! Un altro vicolo cieco. Questo tipo di sfida non fa per me, non fa per me.
“Terzo e ultimo rumore sordo”
E-Ecco, ci siamo, il tempo è scaduto.
GGGORGLE!
Henry: no, di già? NON SE NE PARLA NEANCHE CHE VENGA ESPULSO FUORI ADESSO! Creerò un mulinello che impedisca alla corrente marina di spingere verso l’esterno costringendola a tornare all’interno con la sua forza centripeta. ELGORGGG!
Rory: waaaah! Ma cosa succ? –la corrente marina lo trascina via con violenza ma all’ultimo si tramuta in un vortice che lo risucchia subito all’interno- Ulb..glubb…mo’ c-come faccio se non posso tornare a galla per inspirare altro ossigeno??.° -va’ in apnea e nel panico-
Chris: a quanto pare Rory è in un mare di guai e rischia l’annegamento. (Fuori onda) Che suspense meravigliosa!
Rory: glub,glub! L-La maschera che ho dato a Dunsparce, presto! Aspetta, ma anche Dunsparce deve respirare ossigeno...
// Henry: così ho anche creato un nuovo sigillo che impedisce l’accesso ai miei avversari: un vortice di Lugia. Ancora convinti che esista una qualche remota chance che io non vinca? Poveri illusi.
Cominciate il conto alla rovescia:
1
2
3
4
5.
Il quinto giorno vedrà l’alba del mio trionfo.
Rory: mmm! Glug! Non posso chiedere al mio pokèmon di sacrificarsi per me. Che angoscia morire qui dentro, in questo luogo buio e silenzioso. M-Ma se è destino… Ehi, ma lassù c’è un’apertura. Blub blob. S-Se ce la faccio a raggiungerla magari trovo un riparo asciutto dove riprendere fiato. @omincia a girarmi la test… un ultimo s-s-sforz-o-o-o! AAAAAAANF! Anf. Pant. Ce l’ho fatta. In fondo l’allenamento massacrante di ieri è servito, almeno nel cardio.
Jessie: l’hai aperto, finalmente! O’ grazie grazie! Ora spostati. Prima le donne!
James: grazie, amico, ti dobbiamo la vita. Pensaci tu a quello!
Rory: cos’è “q-quello”? –si gira e vede Kabuto- G-Gulp. Ti manda per caso il tuo padrone?
Kabuto: kkkukkaaakkkkksss.
Rory: aaah! Indietro, p-per pietà. –gli lancia contro tutto quello che trova a portata di mano senza scalfirne neppure il guscio- Preferivo una brutta fine per annegamento!
Sparsy: dunsparce! Trvvvv. –fa un buco nel pavimento proprio sotto le zampe del Kabuto che viene spazzato contro il soffitto dalla pressione dell’acqua-
Rory: uao. Mi hai salvato da una morte certa! A-Adesso tocca a me finire l’impresa da bravo allenatore.
Kabuto: kabuto! –usa Gettaguscio e col suo nero corpo interno si avventa su di lui pronto a succhiargli tutti i liquidi vitali-
Rory: è ancora più o-orrendo di primaaargh! T-Tutto a posto. Tutto a posto, Dunsparce. Sono sopravvissuto e sto bene anche grazie a te. Puoi rientrare nella tua pokè ball, hai fatto abbastanza per oggi.
Sparsy: spar? –ubbedisce tornando nella sua sfera pokè con qualche perplessità-
Rory: ok, qui non c’è nient’altro da fare. Torno in acqua in esplorazione.
Noah: cough, cough! Dove mi trovo? Ah, sono tornato sulla spiaggia.
Lester: anche tu? Ah ah ah, non sono l’unico finito alla deriva e recuperato dalle onde del mare come una conchiglia. A proposito, controlla che non ti sia cresciuto il guscio, non si sa mai nella vita!
Noah: oggi spari una lesterata dietro l’altra.
Lester: ne sono consapevole. Sono tornato, baby! Ma Henry continua a massacrarmi e maciullarmi ogni volta sempre di più. Ha fatto di me un relitto di lividi.
Noah: chissà come mai ci è riuscito, forse perché gliene hai dato l’occasione?
Lester: se non ti fossi arreso subito a quest’ora….colpa tua che ti sei arreso così presto! Anzi, no, forse è colpa mia che per fare Komb Lester ho perso tempo e mi sono fatto attaccare dal nemico, poi ci ho ingaggiato una battaglia senza essermi preparato a dovere e sono stato annientato. Kaspita! Sono stato un pazzo (e non un folle che è positivo) finora. Devo concentrarmi di più su quello che faccio.
Noah: non l’hai già detto almeno 51 volte negli ultimi 7 giorni?
Lester: purtroppo sì. Tu che sei uno sempre concentrato mi dici come posso fare?
Noah: devi pensare molto prima di fare qualsiasi cosa. Molte cose prima le penso e poi…non le faccio.
Lester: io più ne penso e più ne faccio.
Noah: a te serve una dimostrazione pratica sul campo. Aiutami a tornare sott’acqua, sono tutto anchilosato.
Lester: ti aiuto subito! –gli afferra braccia e gambe e nuota al posto suo facendolo nuotare a sua volta- Ciaff, sciaff, ciaff, bloblòblò.°.° L’ingresso delle rovine è bloccato da un vortice. Anf, e adesso mi ci butto dentro?
Noah: ti faccio vedere. Osserva attentamente e prova a riflettere un attimo.
Lester: ma io sono tentato di buttarmici a pesce, è tutto così spiraleggiante, poi! Lo sai che adoro le spirali.
Noah: fermo, a cuccia! Tieni a bada l’istinto folle e prova a ragionare. Pensa. Di qui non si passa più e allora….-indica la superficie e gli bisbiglia “riportami su”- …esistono altre tre entrate per le rovine, possiamo addirittura avere l’imbarazzo della scelta.
Lester: già, ah! E’ vero, non ci avevo pensato che effettivamente le Rovine degli Abissi hanno 4 entrate. Però non ci ha pensato nessuno di noi quattro, neppure Henry!
Noah: perché fin troppo semplice per il suo cervello. Io me lo ricordavo ma non ho voluto dire nulla. E’ così che sono entrato per primo. Hai capito a cosa serve fermarsi sulle cose e concentrarsi? Serve a valutare ogni situazione e ogni conseguenza e fare così la scelta più conveniente.
Lester: lezione imparata, lo terrò bene a mente. E adesso entriamo e risolviamo quegli enigmi prima che lo faccia il Verde. Il Verde è il soprannome che ho dato a Henry, visto che io sono il Rosso, il protagonista e lui il mio acerrimo rivale.
Noah: l’avevo intuito.
Lester: allora cosa aspettiamo a entrare?
Noah: sai quanto abbiamo parlato? L’ossigeno nelle nostre bombole è già a metà.
Lester: se penso che prima avevo uno scafandrotom e poi un sottomarino fighissimo e adesso uso delle SEMPLICI bombole…
Noah: propongo di comunicare a partire da adesso con la scrittura. Come fanno i sub.
Lester: d’accordo, proposta accettata. In ogni caso mi dai il gessetto?
Noah: Lester. Sono lavagnette a inchiostro, per scriverci sopra usa una penna.
Lester: non vedo volatili in giro. Sto scherzando! Dai entriamo!
Noah: bene, perché stavo cominciando a preoccuparmi seriamente.
-(N.d.r: da questo momento i due comunicano solo con le lavagnette ma la loro voce si sente comunque perché i loro dialoghi sono stati poi doppiati da loro stessi per comodità dell’autore)-
Lester: e per l’illuminazione come la mettiamo?
Noah: un attimo, che cerco l’interruttore (in tono sarcastico).
Lester: ah ah ah. La mia era una domanda seria ma lasciamo perdere, tu vai da quella parte mentre io esplorerò quell’altra.
Noah: e nient’altro?
Lester: in che senso?
Noah: forse l’ho fatto concentrare troppo.
Lester: guarda che li leggo i tuoi pensieri, furbonoah! Anche se li scrivi in corsivo.
“Primo rumore sordo”
-accompagnati da una grafica e una musichetta stile Pac-Man i due girano a vuoto intorno al labirinto senza riuscire a concludere un accidente finchè al Rosso non gira qualcos’altro-
Lester: bastaaaaa! A furia di pensare mi si sta friggendo il cervello. E mi sto annoiando a morte, almeno ci fosse qualche ostacolo a rendere l’avventura eccitante ma qui è tutto silenzioso, buio e statico. In una parola noioso! A me la noia dà l’angoscia!
Noah: -scrive- la cosa divertente è che mentre scrive sta mimando tutte le sue emozioni come se stesse parlando normalmente! Pfff. Impagabile.
Lester: -scrive- tu cos’hai da ridere, eh? Lo credi divertente? Ah, già, perché il mio ruolo non è solo quello del protagonista ma anche del comico, se non ci fossi io chi farebbe ridere il pubblico?
Noah: già, chi?
Lester: -scrive- esattamente, ah! IO sono anche l’attore comico, qui. La forma più difficile di arte! Ma cosa vuoi capirne tu che sei il mio esatto opposto. –disegna la sua faccina sprezzante- U.U
Noah: -disegna la sua faccina che applaude sarcasticamente la sua interpretazione-
Lester: -disegna la sua faccina che imbraccia la motosega-
Noah: -disegna la tipica faccina di Christine che scrolla le spalle- sigh. –facendosi scappare un sospiro da innamorato nel contemplarla- Gasp…!
Lester: -disegna una spirale perché gli va di farlo, punto-
Noah: -disegna un punto interrogativo- ?
Lester: -scrive un punto esclamativo- !
Noah: -scrive- per quanto ancora vuoi andare avanti?
Lester: -scrive- posso andare avanti all’infinito. –disegna la sua faccina che fa la posa epica-
Noah: -alza gli occhi e i tacchi e scrive- hai vinto tu, ciao.
Lester: -piroetta in segno di vittoria svariate volte e sempre più veloce mulinando in acqua come un tornado- °.°.° @Bllblblbl@Blblblbl@Blblblbl@°.°.° Ehi, ma! Bizzarro. –ricomincia a girare su sé stesso poi scrive freneticamente qualcosa sulla lavagnetta- Noah, è successa una cosa strana. Noah! Ehi Noah! Aspetta un po’! Senti questa! –ma Noah non si gira per leggerlo allora disegna un ingranaggio sulla lavagna e se lo mette sopra la testa per pensare a come fare- Blink! –aggiunge subito una lampadina rotom luminosa al disegno e poi tira fuori dalla tasca la canna da pesca comprata all’emporio di Seijii, puntandola su Noah-
Noah: –improvvisamente si accorge di non riuscire più a respirare aria- °.@GLULP.° –scrive velocemente a caratteri cubitali- “Ridammi la mia mascherinaaaa!”
Lester: -scrive- prima ti spiego una cosa che ho scoperto per caso. Devi assolutamente saperla!
Noah: -disegna la sua faccina che si dà una manata sulla fronte per la disperazione-
Lester: -scrive in grassetto- e ascoltami per una volta che faccio un discorso serio!!! –Noah allora cancella quello che ha scritto lasciando la lavagna “senza parole”-
Henry: ho capito tutto! C’è uno spettrografo a rovescio nel centro della stanza. (Un prisma)
Molto ingegnoso ma scientificamente assurdo. Improbabile! Non esiste un prisma in grado di scomporre la luce nello spettro dei colori e ricomporli in un’unica luce bianca. Ipotesi scartata. Finchè non scoprirò qual è l’origine di questo tranello per neutralizzarlo non risolverò l’enigma e non andrò avanti.
Lester: allora, mentre facevo il mio spin di vittoria dopo averti stracciato nella nostra disputa subacquea a un certo punto ho visto un simbolo di luce apparirmi davanti agli occhi e quando ho smesso di girare è scomparso, ho fatto un’altra giravolta ed è riapparso, ho girato al massimo della mia velocità e WAMP! E’ apparso nitidissimo, come un flash!
Noah: che simbolo era? Descrivimelo.
Lester: una freccia! In ogni caso, non ho finito. La freccia si muoveva cambiando direzione ora a destra ora a sinistra un po’ sud un po’ nord finchè si è fermata!
Noah: quello che mi stai descrivendo si direbbe uno zootropio. Questo non c’e mai stato nel gioco. Quindi questi simboli sulle pareti sarebbero anche uno zootropio…
Lester: se non mi credi puoi anche girare su te stesso, in ogni caso che cos’è lo zootropi-
Noah: no, no, ti credo! Ma sta’ zitto, non scrivere più niente sennò mi cancelli quello che hai detto prima –indica la lavagnetta scribacchiata da Lester- e quella adesso è la nostra mappa, forse. Non ci metterei la mano sul fuoco.
Lester: anche perché siamo sott’–non ci sta più nel foglio-
Noah: NON “PARLARE” PIU’!! Rispondo alla tua domanda: lo zootropio è l’archetipo dell’animazione moderna. Disegnando più simboli in successione e facendoli ruotare si ottiene un disegno unico visibile ma che in realtà non è stato disegnato. Grazie a te adesso so che le Rovine degli Abissi sono state concepite per essere uno zootropio. –Lester vorrebbe scrivere le sue reazioni ma non gli è possibile, e allora le mima a gesti: interesse…perplessità?Stupore! E infine la consapevolezza di aver imparato qualcosa di nuovo, celebrata con la posa epica-
Noah: è una grande scoperta. Ti devo fare i miei sinceri complimenti. Bravo! Ok, te li ho fatti. Adesso proviamo a rifare il percorso delle rovine seguendo la mappa dello zootropio. Nord, Est, Nord, Ovest, Nord…o forse devo leggerlo come Su, Destra, Su, Sinistra, Su, Destra e Su ancora…no non ha senso. Sembra un codice più che una mappa. Infatti, siamo punto e daccapo. –Lester comincia a spazientirsi di rimanere zitto e gli manda segnali di cedimento- Tra poco mi esploderà in faccia tutta la sua parlantina repressa se va avanti così. E’ la prima sfida davvero cerebrale che affronto in questo reality show da 5 anni a questa parte e mi sta mettendo in difficoltà. A questo punto il codice servirà molto probabilmente a risolvere l’enigma più avanti, per adesso non serve. Lester, visto che ti stai annoiando, che ne dici di ricorrere alle tue doti di Komb Lester l’archeologo e trovare il passaggio segreto giusto? –Lester fa spallucce- E adesso che ti prende?
// Confessionale //
Lester: almeno qui posso parlare. Superkombifragilesterkespiralidoso! Ah, mi sento meglio. Il fatto è che ho già provato a diventare “Komb Lester” ed è stato un insuccesso clamoroso. Ci ho riflettuto su e ho deciso che non è il caso di riprovare su questa strada, ecco.
Noah: fa’ uno strano effetto non sentirti aprire bocca per un po’, ammetto che questo silenzio non verbale adesso mi sta facendo sentire profondamente a disagio. –si guarda intorno ma vede solo l’acqua e il buio delle rovine, neanche un segno di movimento a parte loro-
…
Non è normale questa situazione! Non ci sono abituato dopo tutto questo tempo con Owen, con Izzy, o con te. Forse è questo che intendeva dire quel Mike quando diceva che stare qui dentro mette angoscia. E solitudine. Ora basta. Ti dò la mia lavagnetta: scrivi e parla quanto vuoi! Tutto questo “silenzio” paradossalmente non mi aiuta neanche a riflettere.
Lester? Credevo mi stesse seguendo.
Ma dove è andato? E’ scomparso. Da quanto? E quando è successo?
-gira l’angolo e torna indietro sui suoi passi-
Lester: Kyoahhhhhhhh!
Noah: aaah!Kyog –gli si stacca perfino il boccaglio per lo shock- Gasp! Aaanf. Thump-Tu-Tump. –istintivamente gli passa penna e lavagnetta pulita dove possa scrivere-
Lester: non potendo parlare né urlare normalmente in queste condizioni ho pensato che per coglierti di sorpresa avrei dovuto usare il verso di Kyogre, che modestamente so imitare alla perfezione dopo che me l’ha insegnato Yumi. In ogni caso, ehm, scusa per lo spavento! Ahahah! Eri tu ad averne bisogno, la depressione stava per impossessarti di te. Ma io conosco mille e cinquantuno modi per scacciarla in tempo! Noia e depressione spengono la mente.
Noah: -si riprende la lavagnetta per scriverci la risposta- grazie, ne avevo bisogno. Ho l’amigdala a 3000 giri adesso. L’istinto di sopravvivenza mi ha inoltre ricordato che c’è anche tutto il soffitto da esplorare (e io ho appena consumato quasi tutta la scorta di ossigeno per lo shock) e che Henry a quest’ora avrà già trovato il vero ingresso per l’enigma. . .
Lester: tanto non l’avrà ancora risolto. Scommettiamo?
“Tutta a un tratto si ode un fortissimo rumore sordo”
Lester e Noah: ?
GGGORGLE!
GGGORGLE!
GGGORGLE!
°.°.°.°
-riemergono in superficie totalmente frastornati-
Ma siamo tornati fuori? Come abbiamo fatto se Henry….?
Noah: ad ogni modo menomale, la mia bombola era ormai vuota. Vado a ricaricarla.
Henry: maledizione! Per risolvere l’enigma ho dato fondo a tutte le mie sinapsi e non ho potuto così mantenere il controllo sulla corrente marina. Devo rientrare daccapo: oltre al danno la beffa! -Rory lo segue immediatamente restando a distanza di sicurezza-
Lester: ehi, guarda un po’. E se facessi anch’io lo stesso? Naaah, troppo banale. Però date le circostanze…è come un’avventura di spionaggio! E io mi ci tuffo dentro e mi ci immergo totalmente.
Noah: …
grazie per non avermi aspettato.
*L’Enigma Bianco*
Henry: dunque, scartata l’ipotesi del prisma….TU PERCHE’ MI HAI SEGUITO?
Rory: agh. S-Speravo non te ne fossi accorto.
Henry: per quanto mi sia sforzato è impossibile ignorare la tua presenza in una stanza completamente vuota! –gli salta al collo appiccicandolo al muro- Idiotaaa!
Monika: oh fff-! Non voglio dire quello che mi è subito saltato per la testa, ma is that the true Henry???
Lindsay: e finalmente hai preso coscienza anche tu, Marika.
Rory: ghg.
Henry: adesso sfogherò la mia rabbia su di te! Guardami negli occhi se ce la fai ancora a tenere le orbite al loro posto. –tutta a un tratto lascia la presa- Ah gioisci! Posso lasciarti vivere ancora un po’, come antistress. Oggi sento che ne avrò un gran bisogno. Muahahahahahahah! PERCHE’ E’ LA PRIMA VOLTA CHE NON SO NEANCHE DA DOVE PARTIRE PER LA SOLUZIONE DI UN ENIGMAAAAAAAAAAAAARGHRRHGHRRR!!!! Perciò resta pure nei paraggi.
Rory: anf, pant, anf, pant. Che paura.
Henry: adesso devo tornare a concentrarmi sull’enigma e su quello soltanto. Se non riesco a venire a capo del meccanismo allora devo studiarmi bene l’ambiente. Anzitutto scoprire quanto è effettivamente grande la stanza tastando a vuoto finchè non incontro le pareti. Uhmmmm…a-ah. Ah.
Rory: a-allora, cos’hai scoperto?
Henry: come osi, Zerbino? Interrompermi nel pieno della mia analisi. Per punizione userò te per sapere l’estensione della stanza. Dalla tua espressione vedo che hai già capito cosa intendo fare. VIENI QUI.
-lo afferra e lo schianta contro uno, due, tre, tutti e quattro i lati della stanza-
Monika: OMG. He’s a monster! Mayko aveva ragione, Noah aveva ragione e anche Alice e Kyle me l’avevano detto, maybe, e io non ci volevo credere! Dai, fagliela vedere, ribellati, you can!
Seijii: meh, te l’avevo detto anche io, comunque sopravviverà anche a questo, tranquilla.
Rory: urgh! Gff! Ahi. Basta, l-le pareti sono finite.
Henry: c’è anche il soffitto da verificare. Muahahahah! Come mi sto sentendo bene a essere me stesso, senza limiti, finalmente. Eccellente, ho appurato di essere in una stanza chiusa senza pareti finte o altri trucchetti di prestigio: per risolvere l’enigma devo trovare un oggetto nascosto all’interno invisibile o trasparente per mimetizzarsi perfettamente nella stanza. –a Rory- Come te all’interno della società.
Rory: grr. Non sono poi così i-invisibile, se ho qualcuno che mi vuole bene. A differenza di te. ULP!
Henry: cosa hai detto? Scusa, mi era entrato un pezzo di Malamar nell’orecchio, ah, no, aspetta, non ho bisogno delle orecchie sapendo leggere il pensiero. . .e del resto non me ne frega niente, io ho Kabuto.
Lester: ah, sì, e come mai non è qui con te adesso? –si accorge che quello che dice in realtà lo sta scrivendo- Ops, altro che entrata in scena a effetto. Ahem! Potrei avere un microfono subacqueo anch’io?
Rory: tieni pure il mio a questo punto a me non serve!
Lester: shhht! Ma grazie, così l’effetto sorpresa è comunque andato in rovine. Ke furbo.
Henry: Lester! Come sei arrivato fin qui? Non hai la mia stessa logica e non c’è “follia” che abbia potuto portarti a scoprire un passaggio segreto così elementare e ben elaborato allo stesso tempo.
Lester: è vero, era troppo banale per i miei gusti una semplice botola sul soffitto e infatti ho seguito un altro metodo per scoprirla.
A questo punto mi sarei aspettato la domanda più ovvia “quale”.
Henry: gnnnon lo voglio sapere, sono stufo di averti sempre in mezzo ai piedi! Non dirl-
Lester: ricordi l’Agente Z? Ha con sé una microspia che le ho attaccato prima che la catturassi e che lei a sua volta ha attaccato al tuo Kabuto che tu ti porti sempre dietro. Il resto puoi dedurlo da te.
Henry: ti avevo intimato di non dirmi niente!!!
Lester: aspetta a uscire dai gangheri.
Henry: ?
Lester: ho anche la soluzione dell’enigma! *POSA EPICA*
Henry: coooosaaarghhh? Non è possibile, tu sei impazzito completamente.
Lester: è tutta qui nella mia mente, te l’assicuro, è come un cinema cerebrale vecchio stile, hai presente quei film in bianco e nero? Uno Zootropolis in bianco e nero, ecco.
Henry: @stai dicendo solo un’assurdità dietro l’altra…
Lester: affatto, pensa al cinema muto di una volta! –scrive qualcosa sulla lavagnetta e gliela mostra-
Henry: -legge- “Rumore sordo come se qualcosa o qualcuno venisse colpito”
Lester: WHAM! –gli schianta la lavagna proprio in faccia-
Lester: appunto. E adesso il fotogramma successivo. –cancella e riscrive sulla lavagnetta- “Ggorgle. La corrente marina si porta via il corpo di Henry”. Et voilà! –si disegna i baffi col pennarello- La vendetta è servita su un piatto di platino, madame e monsieur. Ah ah! Adesso ho tutto il campo libero per almeno 15 minuti. O anche di più visto che gli ho fregato tutto l’equipaggiamento, bombole comprese!
Chris: la situazione si è totalmente invertita. Un altro colpo di scena gradito al pubblico! (fuori onda) E ai miei ascolti, soprattutto.
Ora la domanda è: Lester sarà davvero in grado di risolvere l’enigma prima che Henry riprenda i sensi? Conoscendolo, io non…saprei sinceramente su quale scommetterei! Beh, stiamo a vedere che cosa combina.
Lester: vendicarsi su Henry per quello che mi ha fatto (oggi) : fatto. Trovare il modo di comunicare tutti i miei pensieri profondi al mondo intero anche sott’acqua senza rinunciare alla mia epica voce: fatto. Rimettersi con Yumi: obiettivo fallito ma passiamo oltre sennò mi deprimo. Risolvere l’ennesimo enigma in modo illogico alla faccia di Henry: lo sto per fare! Sì, ecco. Ho lo zootropico del Cancro bene in mente, anche perché io sono quel Cancro casomai non si fosse capito, vi ricordo che è il mio segno: Su, Destra, Su, Sinistra, Su, Destra e Su, Sinistra, Su, Destra, Su, Sinistra, Su, Destra e Su.
// Secondo Noah è un codice konami, ma quello ormai vede giochi pokèmon dappertutto e si è alienato dalla realtà. Io sono molto più fantasioso di lui ma molto di più.
Questo posto è completamente vuoto, un enorme spazio bianco come la lavagna da sub! Ma certo, vediamo cosa succede se ci disegno sopra le freccine come una mappa del tesoro. Scrib, scrib, scrib. L’ultima freccia indica la X del tesoro! Qui però c’è solo l’altra parete e basta. Umpf, in fondo avevo il sentore che fosse troppo semplice per sprecarci sopra un trucchetto così originale come quello dello zootropikomb. E immagino che scrivere banalità del tipo “Apriti sesamo” sia del tutto inutile.
“Primo rumore sordo”
Ahh, in ogni caso! Forse devo spostarmi muovendo la testa nelle direzioni indicate dalla freccia e appare un altro lestrooopikomb. Allora devo fare giravolte su me stesso! @@@ Stooo guardandoo in tutte le direzioooni maaa SBRAM! Ahi@.@
Uao, di solito lascio il segno su ogni muro sul quale mi vado a schiantare ma questo non ha subito neanche un graffio, è un fatto piuttosto bizzarro e sospetto. Solo le stanze antipanico sono state sempre in grado di resistermi. Figurati delle rovine cadenti com’erano queste che appena le sfioravo crollavano. Cogito ergo la stanza è tutta artificiale!
“Secondo rumore sordo”
Non che scoprirlo possa essermi tanto utile per risolvere il mistero che c’è dietro, *tono epico* per il momento. Cric, mi serve una bella dissolvenza adesso. –il rotom possiede tutti i televisori sintonizzati in quel momento facendo diventare lo schermo nero-
To be continued…
Chris: Lester, ti ho già detto e ripetuto 50 volte su 95 puntate trasmesse che questo genere di interventi li posso fare soltanto io e con questa fanno 51!
Eva: guarda che non può certo sentirti da laggiù, idiota.
UNIMA- Ore 21.51
*Spiraria*
Noah: ronf…zzz..
Azusa: che cos’è successo?
Owen: ma non lo so, stavamo camminando tranquillamente quando Noah sì è addormentato di colpo e adesso non so come fare per svegliarlo! E’ tutta colpa mia, dovevo saperlo che tutto quel cibo lo avrebbe fatto entrare in letargo, ahimè. Ohimè. Sono uno sciagurato e adesso per colpa mia Noah non vincerà mai!
-puntuale come un orologio svizzero, arriva l’elicottero dal quale scende Chris-
Oh no, ci siamo. Dai, svegliati, Noah, svegliati! Ciaff! Svegliati! Ciaff!
Chris: buonasera a tutti, benvenuti alla semifinale di A Tutto Reality Pokèmon Tour! Finalmente ci siamo, è giunto il tanto atteso momento. Cos’è successo a quello svenuto? No, non mi interessa veramente saperlo.
Allora, cari Lester, Rory, Henry…e Noahn pervenuto. La sfida si terrà in un posto che avete già imparato a conoscere nel profondo: le °.Rovine degli Abissi.° Con l’aiuto del mio staff le ho migliorate rendendole ancora più pericolose e insormontabili di prima! Preparatevi a bruciarci tutti i neuroni e i polmoni per venirne a capo. Anzitutto dovete trovare la chiave d’ingresso alle rovine che sono state sigillate dopo l’ultima volta che ci siete stati: è seppellita da qualche parte sul fondo entro i 10 kilometri del perimetro di Spiraria. Questa è solo una piccola formalità, naturalmente. La parte complicata viene dopo. Rotto il sigillo delle rovine entrate e cercate la statua di Chris Dorado, la più preziosa mai commissionata dal sottoscritto, e chi me la riporta in superficie ottiene il vantaggio di poter partire subito verso la prossima regione dove si terrà la finale a 3.
Lester: non mi sembra una sfida così originale oppure sei tu che non la racconti giusta.
Chris: infatti, per arrivare al Chris Dorado dovrete superare degli enigmi in sequenza. Adesso stuzzico di più la tua fantasia, Lester?
Lester: un pochino. Ok, lo ammetto, molto di più rispetto a prima!
Chris: naturalmente trattandosi delle Rovine degli Abissi sapete già come funziona: avete un lasso di tempo limitato prima di finire espulsi dalla corrente sottomarina, ogni volta che ci entrate. Inoltre le attrezzature da sub necessarie per l’impresa sono a carico e fantasia vostra, la produzione non vi fornisce un bel niente.
Henry: è questo che l’ha resa una delle mie location preferite di tutto il viaggio. ADORO LE TRAPPOLE E GLI ENIGMI.
Lester: come quelle del Grattacielo Nero, eh?
Henry: agrr, quello è stato soltanto un caso…un momento di debolezza…e il tuo più grande colpo di fortuna. Infatti dopo non è durata fino alla fine, come ben ricorderai.
Lester: ma ero a tanto così dal finirti. In ogni caso, come sta Kabuto adesso? –sghignazza-
Henry: lo saprai a tempo debito.
Rory: comunque è sera inoltrata. Glom, e com’è buio là sotto il mare. L’altra volta l’avevamo fatta di giorno, perché non abbiamo aspettato fino a domani mattina?
Chris: perché sarebbe venuto meno l’ulteriore divertimento. Di notte il mare è molto più pericoloso. Così dovrete anche ingegnarvi a orientarvi nel nero del mare notturno: un’idea luminosa la mia. Inoltre l’oscurità renderà le rovine ancora più labirintiche di prima abbassando le vostre chance di riuscirci al primo tentativo, al secondo, al terzo e magari all’infinito…
Rory: abbasserà anche le nostre chance di essere ritrovati dai soccorsi in caso di...diciamo…problemi seri.
Chris: nah, per quello non dovete preoccuparvi dato che non esistono soccorsi. Ah ah ah ah ah ah!
Rory: ah, ecco.
Chris: nuotare in mare alla cieca in queste condizioni sarebbe un suicidio, perciò a cosa dovrebbero servire i mezzi di soccorso?
Noah: sulla tua logica potremmo scriverci un libro intero per satanici e sadisti. Zzz.
Owen: uh? Ha parlato! Riesce a essere sarcastico anche nel sonno, che bravo. Noah, svegliati, dai, sei ancora in tempo. Lester, mi presti il tuo megafono un attimo?
Lester: certo!
Owen: NOAAAAAAAAH!
Noah: ancora cinque minuti.
Owen: cacchio, ce l’avevo quasi fatta. Stavolta ha pure aperto un occhio. Grat, grat. Non so proprio che pesci pigliare.
Chris: intanto la sfida è già incominciata, gli altri si stanno per immergere sul fondale, lo sottolineo, ciascuno secondo il proprio stile che l’ha contraddistinto finora nelle sfide. L’approccio scientifico è di Henry, quello pratico-disperato è il tipo di Rory, e l’approccio alla Lester è appannaggio del solito vecchio Lester. Che è un po’ mancato ultimamente.
Lester: Cric, il tubo per respirare. –mette i suoi occhiali protettivi e indossa Rotom Lavaggio come uno scafandro- Hai messo l’ammorbidente assieme all’acqua ossigenata? Splut! Non dovevi. Adesso devo reimpostare tutto da zero. Temperatura 30°, niente centrifuga, niente ammorbidente che mi affloscia le punte, programma per capi delicati, 90’’ e sono pronto per l’immersione finalmente! Verso l’abisso e oltre. Glu glu glu. Ho la visuale un po’ appannata nell’oblò, serve una spannata. Vlup vlup. In ogni caso non è servito a un kaiser perché continuo a non vedere un accidente con questo buio! E mi sto anche bollendo con questi 30° gradi di lavaggio.
…non resisto.
Aaanf, aria! GLUB! Acqua! Acqua salata penetrata nell’oblò! Krr. Urge emersione immediata, passo e chiudo. Krr. Ricevuto, procedete pure con il rientro, la missione è sospe- SCRONK! –nel buio è riemerso direttamente sotto la scogliera procurandosi un bitorzolo a forma di Corsola- Frin frin sento il pappagallo di mare nelle orecchie: “Molly vuole un cracker”.
Corsola: cor?
Chris: a quanto pare però la sua situazione non è migliorata. Che tegola per il Rosso! Un inizio così non preannuncia niente di buono all’orizzonte. Per lui. I suoi nemici invece gongoleranno non poco.
Henry: altro che gongolare io sto godendo. L’oscurità marina a me non crea problemi, per raggiungere il fondale mi basta percepire le bollicine dei coralli che si riproducono di notte.
C’è un grande fermento, quindi sono arrivato. –accende la torcia subacquea- Per prima cosa mi studio il sigillo. Sì, sembra che ci voglia una chiave particolare. Antica. Probabilmente in ferro o lava fusa visto lo spessore della serratura e trattandosi dello stesso materiale di costruzione usato per le rovine.
// Confessionale //
Henry: il mio metodo archeologico si è sempre rivelato infallibile. Il metodo tradizionale cerca sempre prima la soluzione del mistero e poi si preoccupa di comprenderne e studiarne i meccanismi di funzionamento, io faccio l’inverso: dall’analisi dell’enigma che mi trovo davanti risalgo alla chiave per risolverlo come se fossi stato io stesso a concepirlo con il mio genio.
Henry: l’incavo presenta almeno 4 spazi perciò devo cercare una chiave con 4 denti per parte. E’ ora di accendere il detector. Bip.
Bip!
Bip! Bip! Bip!
Bip!
Bip! Bip!
Bip!
Come sospettavo. Ci sono centinaia di chiavi disseminate tutte intorno, ma deve ancora nascere il Chris in grado di fregarmi. La chiave lavica sarà l’unica non percepita dal rilevatore, semplificando per i microcefali in ascolto: quando avvicinerò lo strumento e non farà “bip” saprò che è la chiave giusta.
Chris: Henry è davvero intelligente. Ma basterà? E Rory? Boh, chi se ne import-ah no che lo Zerbino adesso è l’idolo dei nostri ascoltatori. Allora vediamo come sta andando! Come già detto, non mi aspetto grande fantasia nel suo modus operandi.
Rory: ok, devo ficcarmi in testa che sono alle fasi conclusive della gara e perciò devo farmi coraggio ed essere molto più competitivo. Gulp, qualcosa mi ha appena sfiorato la gamba, e non solo. R-Resta concentrato, sei pur sempre sott’acqua in immersione.
Glubb, non vedo ancora niente, forse sto nuotando alla derivaaaanf! –riemerge quasi senza fiato- Sigh, che stupido. Non devo parlare sott’acqua. Ho rischiato grosso. Pensare che avrei dovuto e potuto comprarmi una maschera in più durante il viaggio…sob. Basta coi rimpianti, ritorno in azione! –s’immerge nuovamente limitandosi a commentare nei suoi pensieri-
Non so come orientarmi ma se nuoto sempre e solo in giù dovrei arrivare a destinazione.
Dory: zitto e nuota, zitto e nuota, nuota e nuota, e noi che si fa? Nuotiam, nuotiam. O a a u u Dory Dooo con le pinne gialle. . .
Rory: m-ma quel pesce parlava, anzi cantava? Devo avere avuto delle allucinazioni, d’altronde con questo buio è il minimo che mi possa capitare. Ehi, piano piano si sta rischiarando. Vedo il fondale e vedo anche Henry! H-HENRY, GULP. L’ultima volta che l’ho visto stava massacrando il povero Anorith di DJ, spero di non dover assistere a un altro spettacolo del genere.
Henry: oggi no, puoi stare tranquillo.
Rory: m-m-m-mi ha letto nel pensiero!?
Henry: certo, so fare anche questo. Ormai i miei poteri sono al massimo ma posso usarli con estrema parsimonia finchè non diventeranno stabili.
Rory: allora scu-scusa per i pensieri di poco fa. Non sapevo che fossi in ascolto, te lo giuro.
Henry: non ti sento. Adesso non ho tempo di ascoltare i pensieri di un encefalo piatto come il tuo. Bip! Ancora.
Rory: àncora semmai. Quella è un’ àncora. Cos’è che sta cercando lui? Una chiave? Ah, sarà la chiave per aprire il sigillo che tiene chiuse le rovine! Se la trovasse mi risparmierebbe un mucchio di tempo, fatica e dolore da possibili incidenti di routine! In fondo pure il suo mostro Kabuto è fuori gioco…potrei essere io il primo a entrare nelle rovine. E’ il momento di farmi aiutare da Dunsparce.
Henry: bip! Argh, comincio a seccarmi.
Rory: G-GLOM. Meglio che non mi veda. –si appiattisce sul fondale mimetizzandosi come una sogliola e si allontana- Sparsy, dove ti sei nascosto? –smuove la sabbia freneticamente- Qui? Qui? Qui? Dunsparce? Se non può sentirmi speriamo che almeno mi percepisca così. Frush, frush. No, questo è un STUNFISK. BZZAAAAP! O-Ordinaria a-amministrazione. Questo invece è più grosso, si direbbe un MANTINE. Almeno è una creatura pacifica. –improvvisamente la pacifica manta decolla fuori dall’acqua con lui sopra- G-Grazie del pensiero ma non mi andava proprio di fare del kitesurf! Ahhhh! SCRONK! KRONK!
Chris: anche lui ha centrato in pieno la zona degli scogli. E due!
Rory: c-cucù-c-cucù-c-cucù…..glugluglglu.°.°
Lester: folle, dopo il pappagallo ho trovato anche il cuculo di mare!
Corsola 2: corsola?
Corsola 1: corsola..
Owen: menomale che nessuno ha ancora trovato quella chiave. Dai, Noah, hai ancora qualche speranza! Svegliati! Non c’è verso. Se almeno ci fosse Christine qui… ho un’idea. Gwen, mi presteresti i tuoi trucchi *per favore*?
Gwen: tieni.
Trent: ho paura di quello che stai per fare...
// Confessionale //
Owen: sto facendo tutto questo per il mio amico. Lui mi ha supportato in tante altre occasioni precedenti come quando ho vinto e adesso voglio ricambiargli il favore aiutandolo a vincere. –con voce femminile- Certo che il nero mi sta una meraviglia, non trovate? Ahem! Nessun sacrificio sarà mai troppo per aiutarlo, perciò eccomi qua!
Noah: ronf…zzz…
Owen: Noah, c’è Christine in costume da bagno e sembra volere qualcosa da te.
Noah: mh? Dille di aspettare più tardi….zzz..
Owen: ma dopo sarebbe “troppo” tardi. –imitando la voce soft di Christine alla bell’ e meglio- Mi sono incastrata nel salvagente di nuovo e solo un bacio potrebbe liberarmi. –con tanto di scrollatina di spalle finale-
Noah: vuoi dire che il sogno che stavo facendo è diventato realtà? Sono sveglio! Baciamoci. Argh! OWEN. SEI. TU.
Trent: urgh O_0
Gwen: non mi sembrava di avergli detto che si potesse prendere anche il mio bikini.
Owen: finalmente hai aperto gli occhi! Forza, devi sbrigarti, gli altri sono già immersi nella sfida. Mi senti?
Noah: aparapapap aparapapap@ -sviene per l’orrore-
Owen: oh no! Non l’avrò mica ucciso?!
Chris: no, ma ci sei andato vicino e adesso togliti quella roba da film horror. Ti proibisco di interferire ulteriormente altrimenti ci penserò io a buttare Noah direttamente fuori dalla gara con una bella SQUALIFICA. Sono stato chiaro?
Owen: sissignore. Ma Noah come farà a gareggiare se dorme come un sasso?
Chris: a questo ci penso io. Snap. Buttatelo in acqua. Splash! O si sveglia così o non si sveglia proprio più, garantito. Problema risolto.
Noah: glu glu glu. Blub’
Owen: problema risolto un cacchio.
// Confessionale //
Noah: lo ammetto, quando ho voglia di dormire non c’è niente che mi faccia alzare dal letto. Ammetto anche che la mossa di Anguillandro di mettermi il sonnifero al posto del veleno nella minestra mi ha fregato rendendo la mia trovata della Baccapesca inutile.
Dopo quell’incubo mi ero beatamente riaddormentato e stavo sognando la vera Christine quando a un tratto mi è sembrato di sprofondare negli abissi ma ho pensato facesse parte del sogno, una specie di metafora del mio rapporto con lei che si è inabissato. Quando ho sentito l’acqua salata bruciarmi i polmoni ho finalmente realizzato l’arcano.
Noah: aria! Cough-cough! Bello scherzo.
Owen: oh, menomale. –al telefono con Christine- Annulla tutto, disdici la prenotazione per la tomba: è ancora vivo.
Christine: sai che peccato. Ne avevo trovata una proprio accanto alla mia.
Noah: di chi è stata la bella idea? No, non me lo dite, lasciatemi indovinare: Mc Lean.
Chris: fossi in te farei meno il sarcastico e comincerei a darmi da fare. Gli altri hanno già cominciato da un’ora a scandagliare il fondale di Spiraria in cerca della chiave d’ingresso.
Noah: inutilmente, vedo. D’accordo, ora inserisco il controller del quarto giocatore e cominciamo la partita seria. Hai detto che la chiave si trova sul fondo, giusto? –s’immerge e nuota sul fondale per un po’ senza fare nulla-
Chris: scherziamo? Qui se non movimento io un po’ la situazione rischia di fare addormentare l’audience. Team Rocket, il piano B scatta in anticipo: liberate tutti i pesci dell’acquario più aggressivi.
James: tutti in una volta?
Jessie: uao, neanche il capo sarebbe arrivato a tanto.
Meo: 3-2-1…apertura della vasca e rilascio in mare: fatto!
Chris: adesso mi diverto.
Henry: Bip! Bip! Bip! Non lo sopporto più questo suono! Perché non trovo quella maledetta chiave malgrado il mio intelletto superiore? E’ la parte più facile.
Noah: uhm. Glu? –si trova a tu per tu con un jellicent che cerca di inglobarlo - °.°. ! .°.°
Henry: da qualche minuto c’è del movimento sospetto. Beccato! E’ soltanto un tentacolo. Bip! Bip! B- si è interrotto, allora l’ho trovata. –tocca qualcosa di viscido e molliccio sotto la sabbia- Un altro tentacolo…STRAP! –lo strappa via con forza dal corpo del calamaro, che però è sottosopra e lo morde a tradimento con il suo becco- Aaaagh. Maledetto. Che razza di creatura sei? Un cefalopode che ha l’encefalo direttamente in mezzo alla sua corona di tentacoli non esiste al mondo. –la piovra gli avvolge intorno i suoi due tentacoli più grandi bruciandogli l’epidermide-
Malamar: Maaalaaamaaar@
Henry: credi di poter ipnotizzare ME?
Noah: -ha la testa troppo grande per passare nella bocca della medusa gigante- menomale che ho la testa così grande… Jellicent è acqua/spettro, come posso sconfiggerlo per liberarmi? Ci sono. Una mossa di Tipo Elettro. Se riesco a portarmi vicino a quello Stunfisk sarò salvo. Gnnn, avanti, mettici un po’ di muscoli per una volta. –sbatte le gambe con tutte le sue forze nuotando addosso al Pokèmon Terra/Elettro che naturalmente non gradisce- ZAM! Ahia. –Jellicent è KO- Libero, finalmente. Adesso torno in superficie, ho visto abbastanza. Splutt, me la sono vista brutta. –qualcosa lo afferra trascinandolo nuovamente sott’acqua- E non è finita a quanto pare. E’ il turno di Tentacruel. Dovrò di nuovo scomodare Stunfisk. –Tentacruel gli spruzza addosso la sua potente tossina- Eeh se ci riesco.
Chris: mi piace, mi piace sempre di più.
Owen: noooo-ooo-ooooah!
Lester: Owen, non disperare. Ci penso io a salvarlo! Ho migliorato la mia attrezzatura per la missione subacquea: vi presento Cric Sottomarino! E’ sempre nella Forma Lavaggio ma questa volta è dotato di un periscopio di profondità, un propulsore che funziona con la forza centrifuga, e pure lanciarazzi subacqueo caricato in ogni caso con un solo missile di precisione a ricerca comandata. (Ovvero Remoraid) E per precauzione ho messo pure il casco da sub perché non voglio diventare parte integrante della barriera corsolina. –si tocca i bitorzoli- Ahia, mi fanno ancora male.
D’accordo, amico mio, fammi entrare e ricominciamo la missione con un epico salvataggio!
Cric: .°vrrrrrr.°
Lester: sono un po’ stretto ma stavolta il buio non mi fregherà. Flash. –come un vero batiscafo Rotom proietta un fascio di luce dall’oblò della lavatrice- Ho la visuale perfetta, obbiettivo agganciato. Revoltella, tu sei pronta? –la pesciolina fa un cenno affermativo- Fuoco!
Tentacruel: tentaaaa!
Noah: aaah sono sveglio un’altra voltaaaah!!!
Lester: missione compiuta. Attivare la modalità di celebrazione prevista. Issa la bandiera! –Cric innalza il suo vessillo sul periscopio- “O’ Leeeester, l’Impossibile, l’Incredibile, l’Incorreggibileeeeee! Pepepepè. Zun-Zun!” Ci dobbiamo ancora lavorare un po’ su quest’inno.
In ogni caso adesso mi concentro sulla missione principale. –armeggia con il tubo della lavatrice portandoselo all’esterno come un aspirapolvere- Aspirazione del fondale cominciata! In questo modo non mi sfuggirà neanche un granello. –risucchia di tutto dal fondale: da cocci di vasellame antico a lische di pesci già mangiati da tutte le chiavi fasulle ai pokèmon più strani sovraccaricando di brutto la lavatrice- Oh-oh! Si comincia a stare stretti qui dentro. Bleah, non so cosa mi è finito in bocca nel frattempo ma è stato orrendamente disgustoso.
Cric: VRR!!! SOVRACCARICO-TO-TOM.
Lester: adesso espellerà tutto il carico, me compreso. Perché non ho previsto una capsula di emergenza? –Rotom smette di possedere la lavatrice e si defila- Bravo, salvati almeno tu. Vladabooom!
–la lavatrice spara fuori un nugolo di vestiti, pesci, rottami metallici, e Lester che finisce 2 metri sotto il fondale stesso, lasciando una voragine fumante-
Henry: e fu così che Lester generò il suo vulcano subacqueo personale. –attorno a lui ruotano frammenti organici nel turbinio dell’acqua torbida di sangue e di Malamar non c’è più traccia se non i segni della lotta lasciati sul suo corpo- Il fermento sembra essere cessato, posso tornare alla mia ricerca. Ho già perso troppo tempo rispetto a quanto avessi stimato all’inizio per una ricerca tanto elementare. Devo pure riemergere per ricaricare l’ossigeno nella bombola.
Rory: n-non posso credere di essere scampato al massacro. Ah, beh, ero fuori dall’acqua.
°.°.°
Chris: la caccia alla chiave delle rovine prosegue infruttuosa, e pensare che doveva essere la parte più facile. Ho ragione, Henry?
Henry: stai attento, Mc Lean, non ho più bisogno di fingere a questo punto. Neppure con te. -Chris deglutisce rumorosamente mentre lo vede togliersi un altro pezzo di tentacolo di dosso e mangiarselo crudo- Fosforo.
Rory: come comunicano i sub di solito? Con la lavagna. E’ con questa che spero di far sentire i miei ordini al mio pokèmon. Scrib, scrib. Dunsparce, esci fuori ovunque tu sia. S-Sperando che tu non sia rimasto coinvolto…non lo voglio neanche scrivere. Brr. A-Avanti, Sparsy, sono io.
Noah: uao, riesci a balbettare perfino quando scrivi. Impressionante. –anche lui sta usando una lavagna-
Rory: non è che per caso hai visto il mio pokèmon da queste parti? E dove stai andando, se posso chiedere?
Noah: a recuperare la chiave.
Rory: ma stai salendo in superficie. Boh. Ouch! –sbatte- Ho raggiunto il fondo, credo. E’ il momento di esibire il messaggio per Dunsparce.
Sparsy: trr!
Rory: ah, menomale, cominciavo a temere che fossi finito tra le grinfie di Henry. Ora che ci penso non posso rischiare che succeda…
// Confessionale //
Rory: avevo avuto la bella idea di nascondere Dunsparce sul fondale anzitempo, dandogli la mia mascherina per respirare sott’acqua senza pensare a prenderne un’altra di scorta come un idiota, perché potesse, non lo so, magari approfittare del ritrovamento da parte di uno degli altri per sottrargli la chiave. Ma ci ho ripensato: SE HENRY LO SCOPRISSE LO MUTILEREBBE! N-Non posso fargli correre un simile rischio mortale.
Sob, vorrà dire che mi arrangerò da solo e a limite Henry mutilerebbe me. Gasp, ma anche no! Che faccio, insomma? Non so come muovermi.
Dunsparce: trrr!
Rory: c-cosa?? Vuoi provarci lo stesso d-davvero?
Lester: tra 5100 anni il Monte Lester emergerà dalle profondità oceaniche e si ergerà su Unima se non addirittura darà vita a un nuovo continente! Sì, la regione di Lesterinia e i suoi abitanti si chiameranno i lesterinesi in onore del loro *CREATORE*. Poi tra altri 51.000 anni il vulcano erutterà distruggendo il pianeta Terra che per quel tempo sarà già disabitato e così dal magma raffreddato nascerà il Pianeta Lesterra. Però avrà gli anelli come Saturno e ruoterà in senso antiorario come Urano però con l’asse inclinato di 51° gradi.
Rory: Henry si sta preparando per la seconda immersione, devo immergermi e essere pronto appena capiterà l’occasione giusta. –prende fiato per tornare sott’acqua-
Henry: l’idiota continua a pensare che non lo stia ascoltando, divertente. Mi sto proprio divertendo a giocare un po’ con la sua mente piatta come le sue speranze di vita.
Noah: adesso ne ho la certezza. La chiave che cerchiamo non si trova da nessuna parte nel fondale ma sul fondo. –esce dall’acqua-
Chris: . . .
Owen: ma dove sta andando?
Kelsea: sembra che sta entrando in casa mia, kelstrano.
Koffee: cosa c’è di strano? Ormai nella nostra villa entrano cani e tepig a causa tua e delle tue feste.
Noah: della piscina. A-ah! Eureka!
Lester: l’hai trovata nella piscina?
Noah: proprio. D’altronde Chris l’ha detto e sottolineato più volte che si trovava sul “fondo” ed entro i confini della spiaggia di Spiraria.
Lester: in questo caso...mani in alto! –gli punta contro la pistola portasfortuna- Consegnami quella chiave senza fare scherzi altrimenti ti sparerò con un proiettile caricato a jellamolecole (e acqua salata).
Noah: così anche tu adesso sei entrato nello spirito del reality. Tienitela.
Lester: vi ho detto che avrei fatto qualsiasi follia pur di vincere e io mantengo la parola. Pensa di aver ricambiato il favore di poco fa, in ogni caso! Ahahahah! Fate largo a Komb Lester, colui –torna subito indietro a indossare il cappello adatto- che aprirà le Rovine degli Abissi del tutto e riporterà alla luce il McLeandorado.
Henry: cosa?? E’ riuscito ad aprire il sigillo PRIMA DI ME? Come e dove ha trovato quella chiave. Rosso, non varcherai la soglia prima che lo faccia IO. –gli si avventa addosso dando il via a una strenua lotta subacquea- Queste rovine saranno la tua tomba ancora prima di entrarci!
Lester: sei folle a ingaggiare una lotta qui sotto. Peccato che io ci sguazzi profondamente nella follia da quando sono nato. So come muovermi!
Henry: so anch’io come ti muovi. E’ questo il mio vantaggio.
Lester: adesso leggi anche nella mente come Yumi?
Henry: già, tu ci sei arrivato solo adesso. Schivato e restituito. –lo tempesta di colpi gratuiti fino a lasciarne galleggiare la carcassa come un alga- Con gli interessi. Muah ah ah ah! Ne ho abbastanza, per adesso. Voglio che la tua agonia sia la più lenta possibile. Ora mi prendo la chiave, se permetti. –ma qualcuno è già entrato nelle rovine servendosi della chiave- Noo, chiunque sia stato la pagherà cara per questo affronto!
Chris: finalmente la vera sfida può cominciare. Il primo che è entrato dentro ha diritto ai primi 15 minuti di esplorazione senza che nessuno degli altri tre possa entrare con lui.
// Henry: ancora non posso credere di essermi fatto superare in astuzia da un altro. Non esiste! N-Non è logicamente possibile eppure è successo. Mi vendicherò atrocemente.
*Rovine degli Abissi*
Noah: se uno di quei due mi scopre sono morto. Ma penseranno tutti che sia stato Rory a fregarli visto che è sempre nascosto sotto la sabbia appena si alza un po’ di polvere. Ricordate la metafora del verme e del concime? Per questo ho assecondato l’attacco “a tradimento” di Lester.
Dunque.
Vediamo cosa mi aspetta al varco…
Buio più di prima, ma il labirinto è uguale all’altra volta, almeno all’apparenza. Qualcuno ha infatti ridipinto i simboli sulle colonne con la vernice fosforescente e ci dovrebbe essere un perché dietro ma può anche darsi che sia solo un tentativo di depistarci. Andando a ritroso con la memoria dovrei riuscire a figurarmi la pianta a 3 livelli delle rovine.
“Rumore sordo”.
Sono già passati 5 minuti. Qui il tempo sembra scorrere molto più lentamente. Ok, ho la mappa bene impressa nella mente. Per scendere al livello successivo devo fare come il “Re” e girare attorno alla colonna con il sole per imboccare il corridoio sulla mediana e trovare la scalinata che porta al piano sotto! Ah, che fatica. Ora non mi resta che fare lo stesso per raggiungere il terzo e ultimo livello dove si trova la sala reale con tutti i suoi tesori eppure ho l’impressione che finora sia tutto troppo semplice se non più di prima. Non è da Chris. Beh, non è da Chris neppure escogitare trabocchetti logici come quello di prima…si vede che la mente che ha concepito questa sfida è tutt’altra.
Chris: *censura.*
“Secondo rumore sordo”
Noah: ma sto perdendo tempo inutilmente. Una cosa è certa: là sotto non troverò più niente se non una trappola. No, il tesoro che cerco deve trovarsi da tutt’altra parte in un posto ignoto anche alla mappa del gioco. Devo tornare da dove sono arrivato. Volevi, Chris, eh? –ammicca alla telecamera subacquea-
Chris: tsk.
Noah: se non devo andare ai piani sotto per trovarlo allora devo andare sopra. –nuota fino al soffitto finchè non trova una botola firmata Team Rocket- Se non altro è qualcosa di più elaborato del solito buco , i miei complimenti al Trio Rocket. –applaude sarcasticamente-
Meo: tra poco te ne accorgerai, saputello. Ih ih ih. Click.
Noah: cos’è stato? Mi sembra presto per il terzo rumore sordo. –si ritrova in uno spazio angusto con delle statue sospette- Ho come l’impressione di essere finito in un guaio…aaaah! Mi correggo. –cerca subito una via di fuga ma la botola non sembra esserci più mentre le statue antiche di pokèmon guerrieri si rivelano essere dei robot da combattimento- Doppio guaio ahhhh! Skrang! –schiva al millimetro un colpo di falce- ! –ne schiva un altro e un altro ancora grazie alle sue mosse di ballo- Come esco da qui?! SKRONG! Ahia, proprio sulla fronte, che male alla testa-aaah-aahhh! –viene afferrato e fatto roteare via- Speravo in una sfida più cerebrale e non in una dove ci avrei rimesso le cervella! Ahia! Ouch! Ahhh quando finirà!?!
Eva: Noah, fagli vedere di che pasta sei fatto, ricordati dei nostri allenamenti con Kaleido!
Owen: inutile, è impossibile che ci possa sentire da qui. Noah, amico mio, che gli stanno facendo…
Eva: invece mi SENTE: GELATINA, TIRA FUORI GLI ATTRIBUTI E COMBATTI! –la sua voce si propaga in acqua come uno tsunami che arriva fino alle orecchie dell’interessato-
Noah: incredibile, sarà il rintronamento ad amplificare il suono ma sento la voce della donna di ferro fin quaggiù nelle profondità marine. Devo passare al contrattacco in stile –interrompe il salto a mezz’aria prima di impattare contro il granitico nemico- magari posso fare qualcos’altro di meno izzesco e più alla portata del sottoscritto. Ehi, sapete una cosa? E’ la prima volta che vedo due robot senza intelligenza artificiale. E’ perché si sono dimenticati di inserirla oppure hanno messo quella preimpostata per gli scagnozzi del Team Rocket?
Jessie: come ha detto? Disintegriamolo!
James: aspetta, Jessie, non essere precipitosa. –Noah si mette in mezzo ai due facendoli colpire a vicenda- Tipo così.
Meo: ma che state facendo? Non rovinate gli esoscheletri che ho costruito: ho ipotecato la mongolfiera per comprare le componenti necessarie!
Noah: ecco la botola, finalmente la vedo ma come ha fatto a finire sul soffitto? E soprattutto come faccio ad arrivarci…
“Terzo rumore sordo” GGGGORGLE! Iiiigh! –grazie al suo peso leggero la corrente marina lo risucchia in alto fino al buco e poi lo espelle direttamente all’esterno delle rovine- Bella trappola, davvero…devo studiare meglio una soluzione…yawn…ma più tardi, adesso devo recuperare “ps”.°.° -si addormenta cullato dalle onde-
Meo: umani, che incapaci. Se avessi affidato lo stesso compito a due autentici robot lo avrebbero portato a termine. Noah ci ha visto giusto sull’assenza di intelligenza di quei due.
James: “qualcuno” si è dimenticato di spegnere il microfono di comunicazione.
Jessie: dopo facciamo i conti, gatto.
Wobbuffet: wops! Wobba-wobba.
Meo: ‘sta zitto pure tu.
Henry: sono trascorsi i quindici minuti, adesso entro IO.
Lester: -le onde del mare lo riportano a riva malsano ma salvo- ahiahi. La mia nemesi mi ha “titanickizzato”. (Cioè mi ha trasformato in un relitto umano.) Mi sa che è stata una follia eccessiva affrontarlo così a viso aperto. Ma non per questo gliela darò vinta! A tutti e 3. L’Impossibile farà l’impossibile per vincere e tornerà in campo più folle e più preparato che mai. *POSA EPICAAAGH! Anche il dolore è di proporzioni epiche.
Henry: finalmente sono dentro queste maledette rovine. Sembrano molto cambiate dall’ultima volta. I segni lasciati da chi mi ha preceduto mi indicano dove NON andare. –illumina il soffitto- Segni di lotta inequivocabili. Rory è un dilettante. Una trappola così è fin troppo elementare, si vede chiaramente che la botola è in metallo anziché in pietra come il resto delle rovine. E’ strano però che l’abbia notata visto che non è collocata in un punto facile da vedere, quindi perché l’hanno messa proprio lì?
“Primo rumore sordo”
Ragionando come hanno fatto loro: piazzo una trappola sul soffitto perché voglio depistare l’avversario o perché voglio far sì che si tenga alla larga dal soffitto. Se fosse la prima l’avrei posizionata in un punto che salta subito all’occhio mentre quando uno entra qui dentro si concentra solo sulle pareti attorno a sé dimenticandosi che è in un ambiente chiuso e che quindi c’è anche il soffitto. Se fosse la seconda significherebbe che ho previsto la possibilità che qualcuno controlli il soffitto e ho tutta l’intenzione di fargli cambiare idea piazzando una bella trappola per scoraggiarlo. In entrambe le ipotesi c’è lo scopo comune di mettere una trappola sul soffitto perché ci dev’essere qualche segreto da nascondere e proteggere lì sopra.
Meo: come mai l’immagine sullo schermo è improvvisamente sottosopra?
Henry: adesso che ho invertito la gravità coi poteri di Giratina posso esplorare il soffitto in lungo e in largo. –si arrampica sulle pareti sfidando qualsiasi legge fisica- Intanto, Kabuto, puoi fare un po’ di riscaldamento –indica la botola dove sta in agguato il Team Rocket- sei rimasto fermo da troppo tempo,poverino. Va’ e divertiti a massacrare quegli idioti patentati.
Kabuto: Kabutooo!
Jessie: chi è? Oh, no, questo NOOOO!
James: preferisco mille volte il caro vecchio pikachuuuuuu!
Henry: richiudo la botola dall’esterno, così non rischierai di farteli scappare. –sfodera un sorriso satanico sul suo volto sfregiato dalla malvagità-
Chris: che bastardo è Henry. (fuori onda) Perfino per i miei standard.
Henry: per scoprire il vero nascondiglio del tesoro mi dovrebbe bastare rilevare le differenze fra antico e moderno. Paradossalmente più una parete è liscia e priva di segni più è vecchia e risale indietro nel tempo.
// Confessionale //
Henry: questo perché una roccia che rimane a lungo immersa nell’acqua salata del mare anziché erodersi come accade agli scogli in superficie viene consumata fino a levigarsi, cari i miei microencefali prossime vittime della selezione naturale. E’ lo stesso motivo per il quale i cocci di pietracotta e vetro rinvenuti in spiaggia sono totalmente lisci ai bordi.
Le Rovine degli Abissi sono state costruite in pietra ottenuta dalla lava raffreddata mista a calce, tra l’altro devono essere state completate attraverso varie ricostruzioni dato che ho rinvenuto palesi differenze di levigatezza fra una parete e l’altra e le colonne sono tutte in stili e materiali differenti, è logico dunque che sono le parti in cui il soffitto è più liscio fino a sembrare marmo quelle dove aspettarmi di trovare il passaggio segreto per il tesoro.
Quello che mi stupisce è che l’abbiano già trovato loro per averci nascosto il Chris Dorado in precedenza.. . e io no la prima volta che sono stato qui.
Henry: forse l’ho trovato. Sì. Muahahahah! Sono troppo intelligente per essere umano.
“Secondo rumore sordo”
Comunque la gravità inversa non mi serve più e potrebbe compromettere l’esecuzione, la mia percezione e la MIA soluzione dei vari enigmi. –con un semplice gesto della mano verso il basso ripristina la gravità normale e le rovine tornano al loro posto e nel verso giusto- Eccellente, ho l’acquolina in bocca all’enigma contorto che mi attendo oltre il passaggio.
-si ritrova in una stanza tutta bianca e vuota, dal bagliore accecante-
Agh, i miei occhi si erano troppo abituati all’oscurità per sopportare un cambio così repentino di ambiente. Devo attivare la schermatura protettiva. Ora va meglio. Dunque, dunque, è parecchio intrigante. Una sala segreta così vuota non mi era mai capitata di vederla: non vedo niente, neanche un simbolo visibile sul pavimento o sulle pareti, neppure ai raggi X.
Prima di tutto voglio scoprire la fonte luminosa dalla quale scaturisce questo bagliore, il sistema di illuminazione di questa sala è l’opposto delle altre, a malapena illuminate dalla debole luce che filtra dall’esterno. Potrebbero aver installato delle potentissime luci al neon ma qui non può esserci un impianto elettrico al quale collegarle. Uhm. –passeggia nervosamente avanti e indietro facendo mille calcoli e pensieri complessi-
….
Rory: thump. Oh dannazione! Un altro vicolo cieco. Questo tipo di sfida non fa per me, non fa per me.
“Terzo e ultimo rumore sordo”
E-Ecco, ci siamo, il tempo è scaduto.
GGGORGLE!
Henry: no, di già? NON SE NE PARLA NEANCHE CHE VENGA ESPULSO FUORI ADESSO! Creerò un mulinello che impedisca alla corrente marina di spingere verso l’esterno costringendola a tornare all’interno con la sua forza centripeta. ELGORGGG!
Rory: waaaah! Ma cosa succ? –la corrente marina lo trascina via con violenza ma all’ultimo si tramuta in un vortice che lo risucchia subito all’interno- Ulb..glubb…mo’ c-come faccio se non posso tornare a galla per inspirare altro ossigeno??.° -va’ in apnea e nel panico-
Chris: a quanto pare Rory è in un mare di guai e rischia l’annegamento. (Fuori onda) Che suspense meravigliosa!
Rory: glub,glub! L-La maschera che ho dato a Dunsparce, presto! Aspetta, ma anche Dunsparce deve respirare ossigeno...
// Henry: così ho anche creato un nuovo sigillo che impedisce l’accesso ai miei avversari: un vortice di Lugia. Ancora convinti che esista una qualche remota chance che io non vinca? Poveri illusi.
Cominciate il conto alla rovescia:
1
2
3
4
5.
Il quinto giorno vedrà l’alba del mio trionfo.
Rory: mmm! Glug! Non posso chiedere al mio pokèmon di sacrificarsi per me. Che angoscia morire qui dentro, in questo luogo buio e silenzioso. M-Ma se è destino… Ehi, ma lassù c’è un’apertura. Blub blob. S-Se ce la faccio a raggiungerla magari trovo un riparo asciutto dove riprendere fiato. @omincia a girarmi la test… un ultimo s-s-sforz-o-o-o! AAAAAAANF! Anf. Pant. Ce l’ho fatta. In fondo l’allenamento massacrante di ieri è servito, almeno nel cardio.
Jessie: l’hai aperto, finalmente! O’ grazie grazie! Ora spostati. Prima le donne!
James: grazie, amico, ti dobbiamo la vita. Pensaci tu a quello!
Rory: cos’è “q-quello”? –si gira e vede Kabuto- G-Gulp. Ti manda per caso il tuo padrone?
Kabuto: kkkukkaaakkkkksss.
Rory: aaah! Indietro, p-per pietà. –gli lancia contro tutto quello che trova a portata di mano senza scalfirne neppure il guscio- Preferivo una brutta fine per annegamento!
Sparsy: dunsparce! Trvvvv. –fa un buco nel pavimento proprio sotto le zampe del Kabuto che viene spazzato contro il soffitto dalla pressione dell’acqua-
Rory: uao. Mi hai salvato da una morte certa! A-Adesso tocca a me finire l’impresa da bravo allenatore.
Kabuto: kabuto! –usa Gettaguscio e col suo nero corpo interno si avventa su di lui pronto a succhiargli tutti i liquidi vitali-
Rory: è ancora più o-orrendo di primaaargh! T-Tutto a posto. Tutto a posto, Dunsparce. Sono sopravvissuto e sto bene anche grazie a te. Puoi rientrare nella tua pokè ball, hai fatto abbastanza per oggi.
Sparsy: spar? –ubbedisce tornando nella sua sfera pokè con qualche perplessità-
Rory: ok, qui non c’è nient’altro da fare. Torno in acqua in esplorazione.
Noah: cough, cough! Dove mi trovo? Ah, sono tornato sulla spiaggia.
Lester: anche tu? Ah ah ah, non sono l’unico finito alla deriva e recuperato dalle onde del mare come una conchiglia. A proposito, controlla che non ti sia cresciuto il guscio, non si sa mai nella vita!
Noah: oggi spari una lesterata dietro l’altra.
Lester: ne sono consapevole. Sono tornato, baby! Ma Henry continua a massacrarmi e maciullarmi ogni volta sempre di più. Ha fatto di me un relitto di lividi.
Noah: chissà come mai ci è riuscito, forse perché gliene hai dato l’occasione?
Lester: se non ti fossi arreso subito a quest’ora….colpa tua che ti sei arreso così presto! Anzi, no, forse è colpa mia che per fare Komb Lester ho perso tempo e mi sono fatto attaccare dal nemico, poi ci ho ingaggiato una battaglia senza essermi preparato a dovere e sono stato annientato. Kaspita! Sono stato un pazzo (e non un folle che è positivo) finora. Devo concentrarmi di più su quello che faccio.
Noah: non l’hai già detto almeno 51 volte negli ultimi 7 giorni?
Lester: purtroppo sì. Tu che sei uno sempre concentrato mi dici come posso fare?
Noah: devi pensare molto prima di fare qualsiasi cosa. Molte cose prima le penso e poi…non le faccio.
Lester: io più ne penso e più ne faccio.
Noah: a te serve una dimostrazione pratica sul campo. Aiutami a tornare sott’acqua, sono tutto anchilosato.
Lester: ti aiuto subito! –gli afferra braccia e gambe e nuota al posto suo facendolo nuotare a sua volta- Ciaff, sciaff, ciaff, bloblòblò.°.° L’ingresso delle rovine è bloccato da un vortice. Anf, e adesso mi ci butto dentro?
Noah: ti faccio vedere. Osserva attentamente e prova a riflettere un attimo.
Lester: ma io sono tentato di buttarmici a pesce, è tutto così spiraleggiante, poi! Lo sai che adoro le spirali.
Noah: fermo, a cuccia! Tieni a bada l’istinto folle e prova a ragionare. Pensa. Di qui non si passa più e allora….-indica la superficie e gli bisbiglia “riportami su”- …esistono altre tre entrate per le rovine, possiamo addirittura avere l’imbarazzo della scelta.
Lester: già, ah! E’ vero, non ci avevo pensato che effettivamente le Rovine degli Abissi hanno 4 entrate. Però non ci ha pensato nessuno di noi quattro, neppure Henry!
Noah: perché fin troppo semplice per il suo cervello. Io me lo ricordavo ma non ho voluto dire nulla. E’ così che sono entrato per primo. Hai capito a cosa serve fermarsi sulle cose e concentrarsi? Serve a valutare ogni situazione e ogni conseguenza e fare così la scelta più conveniente.
Lester: lezione imparata, lo terrò bene a mente. E adesso entriamo e risolviamo quegli enigmi prima che lo faccia il Verde. Il Verde è il soprannome che ho dato a Henry, visto che io sono il Rosso, il protagonista e lui il mio acerrimo rivale.
Noah: l’avevo intuito.
Lester: allora cosa aspettiamo a entrare?
Noah: sai quanto abbiamo parlato? L’ossigeno nelle nostre bombole è già a metà.
Lester: se penso che prima avevo uno scafandrotom e poi un sottomarino fighissimo e adesso uso delle SEMPLICI bombole…
Noah: propongo di comunicare a partire da adesso con la scrittura. Come fanno i sub.
Lester: d’accordo, proposta accettata. In ogni caso mi dai il gessetto?
Noah: Lester. Sono lavagnette a inchiostro, per scriverci sopra usa una penna.
Lester: non vedo volatili in giro. Sto scherzando! Dai entriamo!
Noah: bene, perché stavo cominciando a preoccuparmi seriamente.
-(N.d.r: da questo momento i due comunicano solo con le lavagnette ma la loro voce si sente comunque perché i loro dialoghi sono stati poi doppiati da loro stessi per comodità dell’autore)-
Lester: e per l’illuminazione come la mettiamo?
Noah: un attimo, che cerco l’interruttore (in tono sarcastico).
Lester: ah ah ah. La mia era una domanda seria ma lasciamo perdere, tu vai da quella parte mentre io esplorerò quell’altra.
Noah: e nient’altro?
Lester: in che senso?
Noah: forse l’ho fatto concentrare troppo.
Lester: guarda che li leggo i tuoi pensieri, furbonoah! Anche se li scrivi in corsivo.
“Primo rumore sordo”
-accompagnati da una grafica e una musichetta stile Pac-Man i due girano a vuoto intorno al labirinto senza riuscire a concludere un accidente finchè al Rosso non gira qualcos’altro-
Lester: bastaaaaa! A furia di pensare mi si sta friggendo il cervello. E mi sto annoiando a morte, almeno ci fosse qualche ostacolo a rendere l’avventura eccitante ma qui è tutto silenzioso, buio e statico. In una parola noioso! A me la noia dà l’angoscia!
Noah: -scrive- la cosa divertente è che mentre scrive sta mimando tutte le sue emozioni come se stesse parlando normalmente! Pfff. Impagabile.
Lester: -scrive- tu cos’hai da ridere, eh? Lo credi divertente? Ah, già, perché il mio ruolo non è solo quello del protagonista ma anche del comico, se non ci fossi io chi farebbe ridere il pubblico?
Noah: già, chi?
Lester: -scrive- esattamente, ah! IO sono anche l’attore comico, qui. La forma più difficile di arte! Ma cosa vuoi capirne tu che sei il mio esatto opposto. –disegna la sua faccina sprezzante- U.U
Noah: -disegna la sua faccina che applaude sarcasticamente la sua interpretazione-
Lester: -disegna la sua faccina che imbraccia la motosega-
Noah: -disegna la tipica faccina di Christine che scrolla le spalle- sigh. –facendosi scappare un sospiro da innamorato nel contemplarla- Gasp…!
Lester: -disegna una spirale perché gli va di farlo, punto-
Noah: -disegna un punto interrogativo- ?
Lester: -scrive un punto esclamativo- !
Noah: -scrive- per quanto ancora vuoi andare avanti?
Lester: -scrive- posso andare avanti all’infinito. –disegna la sua faccina che fa la posa epica-
Noah: -alza gli occhi e i tacchi e scrive- hai vinto tu, ciao.
Lester: -piroetta in segno di vittoria svariate volte e sempre più veloce mulinando in acqua come un tornado- °.°.° @Bllblblbl@Blblblbl@Blblblbl@°.°.° Ehi, ma! Bizzarro. –ricomincia a girare su sé stesso poi scrive freneticamente qualcosa sulla lavagnetta- Noah, è successa una cosa strana. Noah! Ehi Noah! Aspetta un po’! Senti questa! –ma Noah non si gira per leggerlo allora disegna un ingranaggio sulla lavagna e se lo mette sopra la testa per pensare a come fare- Blink! –aggiunge subito una lampadina rotom luminosa al disegno e poi tira fuori dalla tasca la canna da pesca comprata all’emporio di Seijii, puntandola su Noah-
Noah: –improvvisamente si accorge di non riuscire più a respirare aria- °.@GLULP.° –scrive velocemente a caratteri cubitali- “Ridammi la mia mascherinaaaa!”
Lester: -scrive- prima ti spiego una cosa che ho scoperto per caso. Devi assolutamente saperla!
Noah: -disegna la sua faccina che si dà una manata sulla fronte per la disperazione-
Lester: -scrive in grassetto- e ascoltami per una volta che faccio un discorso serio!!! –Noah allora cancella quello che ha scritto lasciando la lavagna “senza parole”-
Henry: ho capito tutto! C’è uno spettrografo a rovescio nel centro della stanza. (Un prisma)
Molto ingegnoso ma scientificamente assurdo. Improbabile! Non esiste un prisma in grado di scomporre la luce nello spettro dei colori e ricomporli in un’unica luce bianca. Ipotesi scartata. Finchè non scoprirò qual è l’origine di questo tranello per neutralizzarlo non risolverò l’enigma e non andrò avanti.
Lester: allora, mentre facevo il mio spin di vittoria dopo averti stracciato nella nostra disputa subacquea a un certo punto ho visto un simbolo di luce apparirmi davanti agli occhi e quando ho smesso di girare è scomparso, ho fatto un’altra giravolta ed è riapparso, ho girato al massimo della mia velocità e WAMP! E’ apparso nitidissimo, come un flash!
Noah: che simbolo era? Descrivimelo.
Lester: una freccia! In ogni caso, non ho finito. La freccia si muoveva cambiando direzione ora a destra ora a sinistra un po’ sud un po’ nord finchè si è fermata!
Noah: quello che mi stai descrivendo si direbbe uno zootropio. Questo non c’e mai stato nel gioco. Quindi questi simboli sulle pareti sarebbero anche uno zootropio…
Lester: se non mi credi puoi anche girare su te stesso, in ogni caso che cos’è lo zootropi-
Noah: no, no, ti credo! Ma sta’ zitto, non scrivere più niente sennò mi cancelli quello che hai detto prima –indica la lavagnetta scribacchiata da Lester- e quella adesso è la nostra mappa, forse. Non ci metterei la mano sul fuoco.
Lester: anche perché siamo sott’–non ci sta più nel foglio-
Noah: NON “PARLARE” PIU’!! Rispondo alla tua domanda: lo zootropio è l’archetipo dell’animazione moderna. Disegnando più simboli in successione e facendoli ruotare si ottiene un disegno unico visibile ma che in realtà non è stato disegnato. Grazie a te adesso so che le Rovine degli Abissi sono state concepite per essere uno zootropio. –Lester vorrebbe scrivere le sue reazioni ma non gli è possibile, e allora le mima a gesti: interesse…perplessità?Stupore! E infine la consapevolezza di aver imparato qualcosa di nuovo, celebrata con la posa epica-
Noah: è una grande scoperta. Ti devo fare i miei sinceri complimenti. Bravo! Ok, te li ho fatti. Adesso proviamo a rifare il percorso delle rovine seguendo la mappa dello zootropio. Nord, Est, Nord, Ovest, Nord…o forse devo leggerlo come Su, Destra, Su, Sinistra, Su, Destra e Su ancora…no non ha senso. Sembra un codice più che una mappa. Infatti, siamo punto e daccapo. –Lester comincia a spazientirsi di rimanere zitto e gli manda segnali di cedimento- Tra poco mi esploderà in faccia tutta la sua parlantina repressa se va avanti così. E’ la prima sfida davvero cerebrale che affronto in questo reality show da 5 anni a questa parte e mi sta mettendo in difficoltà. A questo punto il codice servirà molto probabilmente a risolvere l’enigma più avanti, per adesso non serve. Lester, visto che ti stai annoiando, che ne dici di ricorrere alle tue doti di Komb Lester l’archeologo e trovare il passaggio segreto giusto? –Lester fa spallucce- E adesso che ti prende?
// Confessionale //
Lester: almeno qui posso parlare. Superkombifragilesterkespiralidoso! Ah, mi sento meglio. Il fatto è che ho già provato a diventare “Komb Lester” ed è stato un insuccesso clamoroso. Ci ho riflettuto su e ho deciso che non è il caso di riprovare su questa strada, ecco.
Noah: fa’ uno strano effetto non sentirti aprire bocca per un po’, ammetto che questo silenzio non verbale adesso mi sta facendo sentire profondamente a disagio. –si guarda intorno ma vede solo l’acqua e il buio delle rovine, neanche un segno di movimento a parte loro-
…
Non è normale questa situazione! Non ci sono abituato dopo tutto questo tempo con Owen, con Izzy, o con te. Forse è questo che intendeva dire quel Mike quando diceva che stare qui dentro mette angoscia. E solitudine. Ora basta. Ti dò la mia lavagnetta: scrivi e parla quanto vuoi! Tutto questo “silenzio” paradossalmente non mi aiuta neanche a riflettere.
Lester? Credevo mi stesse seguendo.
Ma dove è andato? E’ scomparso. Da quanto? E quando è successo?
-gira l’angolo e torna indietro sui suoi passi-
Lester: Kyoahhhhhhhh!
Noah: aaah!Kyog –gli si stacca perfino il boccaglio per lo shock- Gasp! Aaanf. Thump-Tu-Tump. –istintivamente gli passa penna e lavagnetta pulita dove possa scrivere-
Lester: non potendo parlare né urlare normalmente in queste condizioni ho pensato che per coglierti di sorpresa avrei dovuto usare il verso di Kyogre, che modestamente so imitare alla perfezione dopo che me l’ha insegnato Yumi. In ogni caso, ehm, scusa per lo spavento! Ahahah! Eri tu ad averne bisogno, la depressione stava per impossessarti di te. Ma io conosco mille e cinquantuno modi per scacciarla in tempo! Noia e depressione spengono la mente.
Noah: -si riprende la lavagnetta per scriverci la risposta- grazie, ne avevo bisogno. Ho l’amigdala a 3000 giri adesso. L’istinto di sopravvivenza mi ha inoltre ricordato che c’è anche tutto il soffitto da esplorare (e io ho appena consumato quasi tutta la scorta di ossigeno per lo shock) e che Henry a quest’ora avrà già trovato il vero ingresso per l’enigma. . .
Lester: tanto non l’avrà ancora risolto. Scommettiamo?
“Tutta a un tratto si ode un fortissimo rumore sordo”
Lester e Noah: ?
GGGORGLE!
GGGORGLE!
GGGORGLE!
°.°.°.°
-riemergono in superficie totalmente frastornati-
Ma siamo tornati fuori? Come abbiamo fatto se Henry….?
Noah: ad ogni modo menomale, la mia bombola era ormai vuota. Vado a ricaricarla.
Henry: maledizione! Per risolvere l’enigma ho dato fondo a tutte le mie sinapsi e non ho potuto così mantenere il controllo sulla corrente marina. Devo rientrare daccapo: oltre al danno la beffa! -Rory lo segue immediatamente restando a distanza di sicurezza-
Lester: ehi, guarda un po’. E se facessi anch’io lo stesso? Naaah, troppo banale. Però date le circostanze…è come un’avventura di spionaggio! E io mi ci tuffo dentro e mi ci immergo totalmente.
Noah: …
grazie per non avermi aspettato.
*L’Enigma Bianco*
Henry: dunque, scartata l’ipotesi del prisma….TU PERCHE’ MI HAI SEGUITO?
Rory: agh. S-Speravo non te ne fossi accorto.
Henry: per quanto mi sia sforzato è impossibile ignorare la tua presenza in una stanza completamente vuota! –gli salta al collo appiccicandolo al muro- Idiotaaa!
Monika: oh fff-! Non voglio dire quello che mi è subito saltato per la testa, ma is that the true Henry???
Lindsay: e finalmente hai preso coscienza anche tu, Marika.
Rory: ghg.
Henry: adesso sfogherò la mia rabbia su di te! Guardami negli occhi se ce la fai ancora a tenere le orbite al loro posto. –tutta a un tratto lascia la presa- Ah gioisci! Posso lasciarti vivere ancora un po’, come antistress. Oggi sento che ne avrò un gran bisogno. Muahahahahahahah! PERCHE’ E’ LA PRIMA VOLTA CHE NON SO NEANCHE DA DOVE PARTIRE PER LA SOLUZIONE DI UN ENIGMAAAAAAAAAAAAARGHRRHGHRRR!!!! Perciò resta pure nei paraggi.
Rory: anf, pant, anf, pant. Che paura.
Henry: adesso devo tornare a concentrarmi sull’enigma e su quello soltanto. Se non riesco a venire a capo del meccanismo allora devo studiarmi bene l’ambiente. Anzitutto scoprire quanto è effettivamente grande la stanza tastando a vuoto finchè non incontro le pareti. Uhmmmm…a-ah. Ah.
Rory: a-allora, cos’hai scoperto?
Henry: come osi, Zerbino? Interrompermi nel pieno della mia analisi. Per punizione userò te per sapere l’estensione della stanza. Dalla tua espressione vedo che hai già capito cosa intendo fare. VIENI QUI.
-lo afferra e lo schianta contro uno, due, tre, tutti e quattro i lati della stanza-
Monika: OMG. He’s a monster! Mayko aveva ragione, Noah aveva ragione e anche Alice e Kyle me l’avevano detto, maybe, e io non ci volevo credere! Dai, fagliela vedere, ribellati, you can!
Seijii: meh, te l’avevo detto anche io, comunque sopravviverà anche a questo, tranquilla.
Rory: urgh! Gff! Ahi. Basta, l-le pareti sono finite.
Henry: c’è anche il soffitto da verificare. Muahahahah! Come mi sto sentendo bene a essere me stesso, senza limiti, finalmente. Eccellente, ho appurato di essere in una stanza chiusa senza pareti finte o altri trucchetti di prestigio: per risolvere l’enigma devo trovare un oggetto nascosto all’interno invisibile o trasparente per mimetizzarsi perfettamente nella stanza. –a Rory- Come te all’interno della società.
Rory: grr. Non sono poi così i-invisibile, se ho qualcuno che mi vuole bene. A differenza di te. ULP!
Henry: cosa hai detto? Scusa, mi era entrato un pezzo di Malamar nell’orecchio, ah, no, aspetta, non ho bisogno delle orecchie sapendo leggere il pensiero. . .e del resto non me ne frega niente, io ho Kabuto.
Lester: ah, sì, e come mai non è qui con te adesso? –si accorge che quello che dice in realtà lo sta scrivendo- Ops, altro che entrata in scena a effetto. Ahem! Potrei avere un microfono subacqueo anch’io?
Rory: tieni pure il mio a questo punto a me non serve!
Lester: shhht! Ma grazie, così l’effetto sorpresa è comunque andato in rovine. Ke furbo.
Henry: Lester! Come sei arrivato fin qui? Non hai la mia stessa logica e non c’è “follia” che abbia potuto portarti a scoprire un passaggio segreto così elementare e ben elaborato allo stesso tempo.
Lester: è vero, era troppo banale per i miei gusti una semplice botola sul soffitto e infatti ho seguito un altro metodo per scoprirla.
A questo punto mi sarei aspettato la domanda più ovvia “quale”.
Henry: gnnnon lo voglio sapere, sono stufo di averti sempre in mezzo ai piedi! Non dirl-
Lester: ricordi l’Agente Z? Ha con sé una microspia che le ho attaccato prima che la catturassi e che lei a sua volta ha attaccato al tuo Kabuto che tu ti porti sempre dietro. Il resto puoi dedurlo da te.
Henry: ti avevo intimato di non dirmi niente!!!
Lester: aspetta a uscire dai gangheri.
Henry: ?
Lester: ho anche la soluzione dell’enigma! *POSA EPICA*
Henry: coooosaaarghhh? Non è possibile, tu sei impazzito completamente.
Lester: è tutta qui nella mia mente, te l’assicuro, è come un cinema cerebrale vecchio stile, hai presente quei film in bianco e nero? Uno Zootropolis in bianco e nero, ecco.
Henry: @stai dicendo solo un’assurdità dietro l’altra…
Lester: affatto, pensa al cinema muto di una volta! –scrive qualcosa sulla lavagnetta e gliela mostra-
Henry: -legge- “Rumore sordo come se qualcosa o qualcuno venisse colpito”
Lester: WHAM! –gli schianta la lavagna proprio in faccia-
Lester: appunto. E adesso il fotogramma successivo. –cancella e riscrive sulla lavagnetta- “Ggorgle. La corrente marina si porta via il corpo di Henry”. Et voilà! –si disegna i baffi col pennarello- La vendetta è servita su un piatto di platino, madame e monsieur. Ah ah! Adesso ho tutto il campo libero per almeno 15 minuti. O anche di più visto che gli ho fregato tutto l’equipaggiamento, bombole comprese!
Chris: la situazione si è totalmente invertita. Un altro colpo di scena gradito al pubblico! (fuori onda) E ai miei ascolti, soprattutto.
Ora la domanda è: Lester sarà davvero in grado di risolvere l’enigma prima che Henry riprenda i sensi? Conoscendolo, io non…saprei sinceramente su quale scommetterei! Beh, stiamo a vedere che cosa combina.
Lester: vendicarsi su Henry per quello che mi ha fatto (oggi) : fatto. Trovare il modo di comunicare tutti i miei pensieri profondi al mondo intero anche sott’acqua senza rinunciare alla mia epica voce: fatto. Rimettersi con Yumi: obiettivo fallito ma passiamo oltre sennò mi deprimo. Risolvere l’ennesimo enigma in modo illogico alla faccia di Henry: lo sto per fare! Sì, ecco. Ho lo zootropico del Cancro bene in mente, anche perché io sono quel Cancro casomai non si fosse capito, vi ricordo che è il mio segno: Su, Destra, Su, Sinistra, Su, Destra e Su, Sinistra, Su, Destra, Su, Sinistra, Su, Destra e Su.
// Secondo Noah è un codice konami, ma quello ormai vede giochi pokèmon dappertutto e si è alienato dalla realtà. Io sono molto più fantasioso di lui ma molto di più.
Questo posto è completamente vuoto, un enorme spazio bianco come la lavagna da sub! Ma certo, vediamo cosa succede se ci disegno sopra le freccine come una mappa del tesoro. Scrib, scrib, scrib. L’ultima freccia indica la X del tesoro! Qui però c’è solo l’altra parete e basta. Umpf, in fondo avevo il sentore che fosse troppo semplice per sprecarci sopra un trucchetto così originale come quello dello zootropikomb. E immagino che scrivere banalità del tipo “Apriti sesamo” sia del tutto inutile.
“Primo rumore sordo”
Ahh, in ogni caso! Forse devo spostarmi muovendo la testa nelle direzioni indicate dalla freccia e appare un altro lestrooopikomb. Allora devo fare giravolte su me stesso! @@@ Stooo guardandoo in tutte le direzioooni maaa SBRAM! Ahi@.@
Uao, di solito lascio il segno su ogni muro sul quale mi vado a schiantare ma questo non ha subito neanche un graffio, è un fatto piuttosto bizzarro e sospetto. Solo le stanze antipanico sono state sempre in grado di resistermi. Figurati delle rovine cadenti com’erano queste che appena le sfioravo crollavano. Cogito ergo la stanza è tutta artificiale!
“Secondo rumore sordo”
Non che scoprirlo possa essermi tanto utile per risolvere il mistero che c’è dietro, *tono epico* per il momento. Cric, mi serve una bella dissolvenza adesso. –il rotom possiede tutti i televisori sintonizzati in quel momento facendo diventare lo schermo nero-
To be continued…
Chris: Lester, ti ho già detto e ripetuto 50 volte su 95 puntate trasmesse che questo genere di interventi li posso fare soltanto io e con questa fanno 51!
Eva: guarda che non può certo sentirti da laggiù, idiota.
°.Sottomarino del Team Rocket.°
Meo: quello che vi avevo dato era un compito a prova di mocciosi. Tutto quello che dovevate fare era chiudere in trappola i concorrenti e prendergli i loro pokèmon e voi siete riusciti pure a perderci gli esoscheletri.
James: in compenso abbiamo salvato i nostri di scheletri, ma dico l’hai visto chi ci siamo trovati davanti? Nientemeno che il MOSTRO PREISTORICO di quel ragazzo malvagio, Henry!
Jessie: infatti. Avrei voluto vedere te al posto nostro! Quel “coso” con le zampe dà i brividi e ha cercato di succhiarmi la faccia. La faccia!!
James: almeno Pikachu si limitava al superfulmine…
Meo: basta così. E va bene, avremo un’altra occasione tra poco, per rifarci. Indossate le tenute da sub mimetiche e gli occhiali per la visione notturna, quindi tornate nelle Rovine degli Abissi senza farvi vedere. Dopodichè aspettate che sia io a dirvi cosa fare.
James: e se incontrassimo di nuovo Kabuto o Henry? Brr.
Meo: proprio perché Henry è KO questo è il momento migliore per agire, andate. Ah, l’ho sempre detto che sarei stato un perfetto capo del Team Rocket a fianco di Giovanni ma lui preferiva un viziato Persian bravo solo a farsi accarezzare tutto il giorno. –sospira- Acqua passata. Adesso sono IO il capo di quel che resta del Team Rocket! Non un granchè.
James: secondo te si sta riferendo a noi due o alla struttura organizzativa del trio in generale?
Jessie: boh. Sai come è fatto Meo, vive di ricordi.
°.°.°.°
Noah: -è appena rientrato nelle rovine, dopo qualche secondo a nuoto spedito arriva nel punto in cui si era fermato, vortica su sé stesso per individuare lo zootropio, prende gli appunti sulla lavagna e nuota spedito fino al soffitto cercando di rimanerci aggrappato, stranamente ci riesce e procede così sottosopra-
Chris: uao, oggi ammetto che Noah mi sta sorprendendo. Si sta impegnando!
Noah: -incrocia la carcassa svenuta di Henry che galleggia in balia della pressione sottomarina- Si ferma un momento a controllare. Procede oltre e finalmente trova il passaggio segreto. E tutto si fa chiaro di colpo.- !!! Hm? Perfetto, sono di nuovo sveglio e me stesso. Speravo durasse un po’ di più ma la luce accecante deve aver annullato l’ipnosi di Elgyem. –Lester non sembra esersi accorto della sua presenza- Comunque sono arrivato dove volevo, perciò…a posto.
Lester: sento di essere vicinissimo alla soluzione, devo metterci ancora più fantasia possibile! Dunque, che cos’altro posso immaginarmi indichino queste frecce dello zoo tropicalester, che prima vanno su, poi destra, poi su, poi a sinistra, poi su e destra e su e sinistra e su e destra e su e sinistra e ancora su? Sembra uno schema ripetuto, un movimento continuo a esse, tipo un ballo o un gioco della campana un po’ strano o un serpente….un serpente! Ecco perché si chiama zootropio alla fin della fiera! La freccia si muoveva proprio come un serpente e quindi io devo strisciare! Sssono un kombra dalla mascherina anche se il rosso e il giallo è più da serpente corallo.
Noah: … (voglio vedere come va a finire)
Lester: striscio, striscio, ma non succede nulla. Eppure l’intuizione era perfetta, tra l’altro considerando che questo bunker lo ha fatto il trio Rocket e loro hanno un pokèserpente. Dove sto sbagliando? Riprovo daccapo ma stavolta in perpendicolare!
“Terzo Rumore Sordo”
Aspetta, l’ultimo tentativo! Se striscio in obliquo, magari? Neanche così! In ogni caso Noah quando sei arrivato? GGGORGLE! –si ritrova in superficie- Uffa, proprio adesso che c’ero quasi. Me lo sento.
Noah: -scrive sulla lavagnetta- Su, Destra, Su, Sinistra, Giù, Destra e Su, Sinistra, Su, Destra, Giù. Ecco: è la R di Team Rocket vista allo specchio ma non solo. E’ soprattutto una freccia che indica il basso. La soluzione è –accende il microfono subacqueo- USCITA.
“P A S S W O R D C O R R E T T A”
// Confessionale //
Noah: era un gioco logico niente male, ho dovuto ponderare a lungo e aspettare che Henry e Lester fallissero per essere certo di avere la soluzione giusta. Lo zootropio era speculare girando nei due sensi orario e antiorario e trattandosi di una stanza chiusa, vuota, con le pareti perfettamente bianche l’unica chiave per risolverla doveva essere vocale. Facendo due + due bastava dire la parola che fungeva da password per attivare il meccanismo segreto.
Kudos al Team Rocket per la trovata al di sopra dei loro standard.
-pausa-
Quello che è successo subito dopo mi ha fatto però capire che ero solo a metà della sfida. –alza gli occhi al cielo- Davvero.
Noah: ok, adessooooohhhh!
-viene investito da un fascio di luce accecante da tutti e 4 i lati e il pavimento sotto di lui si apre inghiottendolo nell’oscurità-
Aaaah!
Ahhhh!
Ah..la discesa negli abissi è finita prima di quanto pensassi. Ok, rifaccio la domanda: adesso cosa dovrei fare? –sente solo il suono dell’acqua gorgogliante e nient’altro-Click. Click. Click. Sono completamente al buio e la torcia elettrica non si accende più. Perfetto, meglio di così.
Meo: quello che vi avevo dato era un compito a prova di mocciosi. Tutto quello che dovevate fare era chiudere in trappola i concorrenti e prendergli i loro pokèmon e voi siete riusciti pure a perderci gli esoscheletri.
James: in compenso abbiamo salvato i nostri di scheletri, ma dico l’hai visto chi ci siamo trovati davanti? Nientemeno che il MOSTRO PREISTORICO di quel ragazzo malvagio, Henry!
Jessie: infatti. Avrei voluto vedere te al posto nostro! Quel “coso” con le zampe dà i brividi e ha cercato di succhiarmi la faccia. La faccia!!
James: almeno Pikachu si limitava al superfulmine…
Meo: basta così. E va bene, avremo un’altra occasione tra poco, per rifarci. Indossate le tenute da sub mimetiche e gli occhiali per la visione notturna, quindi tornate nelle Rovine degli Abissi senza farvi vedere. Dopodichè aspettate che sia io a dirvi cosa fare.
James: e se incontrassimo di nuovo Kabuto o Henry? Brr.
Meo: proprio perché Henry è KO questo è il momento migliore per agire, andate. Ah, l’ho sempre detto che sarei stato un perfetto capo del Team Rocket a fianco di Giovanni ma lui preferiva un viziato Persian bravo solo a farsi accarezzare tutto il giorno. –sospira- Acqua passata. Adesso sono IO il capo di quel che resta del Team Rocket! Non un granchè.
James: secondo te si sta riferendo a noi due o alla struttura organizzativa del trio in generale?
Jessie: boh. Sai come è fatto Meo, vive di ricordi.
°.°.°.°
Noah: -è appena rientrato nelle rovine, dopo qualche secondo a nuoto spedito arriva nel punto in cui si era fermato, vortica su sé stesso per individuare lo zootropio, prende gli appunti sulla lavagna e nuota spedito fino al soffitto cercando di rimanerci aggrappato, stranamente ci riesce e procede così sottosopra-
Chris: uao, oggi ammetto che Noah mi sta sorprendendo. Si sta impegnando!
Noah: -incrocia la carcassa svenuta di Henry che galleggia in balia della pressione sottomarina- Si ferma un momento a controllare. Procede oltre e finalmente trova il passaggio segreto. E tutto si fa chiaro di colpo.- !!! Hm? Perfetto, sono di nuovo sveglio e me stesso. Speravo durasse un po’ di più ma la luce accecante deve aver annullato l’ipnosi di Elgyem. –Lester non sembra esersi accorto della sua presenza- Comunque sono arrivato dove volevo, perciò…a posto.
Lester: sento di essere vicinissimo alla soluzione, devo metterci ancora più fantasia possibile! Dunque, che cos’altro posso immaginarmi indichino queste frecce dello zoo tropicalester, che prima vanno su, poi destra, poi su, poi a sinistra, poi su e destra e su e sinistra e su e destra e su e sinistra e ancora su? Sembra uno schema ripetuto, un movimento continuo a esse, tipo un ballo o un gioco della campana un po’ strano o un serpente….un serpente! Ecco perché si chiama zootropio alla fin della fiera! La freccia si muoveva proprio come un serpente e quindi io devo strisciare! Sssono un kombra dalla mascherina anche se il rosso e il giallo è più da serpente corallo.
Noah: … (voglio vedere come va a finire)
Lester: striscio, striscio, ma non succede nulla. Eppure l’intuizione era perfetta, tra l’altro considerando che questo bunker lo ha fatto il trio Rocket e loro hanno un pokèserpente. Dove sto sbagliando? Riprovo daccapo ma stavolta in perpendicolare!
“Terzo Rumore Sordo”
Aspetta, l’ultimo tentativo! Se striscio in obliquo, magari? Neanche così! In ogni caso Noah quando sei arrivato? GGGORGLE! –si ritrova in superficie- Uffa, proprio adesso che c’ero quasi. Me lo sento.
Noah: -scrive sulla lavagnetta- Su, Destra, Su, Sinistra, Giù, Destra e Su, Sinistra, Su, Destra, Giù. Ecco: è la R di Team Rocket vista allo specchio ma non solo. E’ soprattutto una freccia che indica il basso. La soluzione è –accende il microfono subacqueo- USCITA.
“P A S S W O R D C O R R E T T A”
// Confessionale //
Noah: era un gioco logico niente male, ho dovuto ponderare a lungo e aspettare che Henry e Lester fallissero per essere certo di avere la soluzione giusta. Lo zootropio era speculare girando nei due sensi orario e antiorario e trattandosi di una stanza chiusa, vuota, con le pareti perfettamente bianche l’unica chiave per risolverla doveva essere vocale. Facendo due + due bastava dire la parola che fungeva da password per attivare il meccanismo segreto.
Kudos al Team Rocket per la trovata al di sopra dei loro standard.
-pausa-
Quello che è successo subito dopo mi ha fatto però capire che ero solo a metà della sfida. –alza gli occhi al cielo- Davvero.
Noah: ok, adessooooohhhh!
-viene investito da un fascio di luce accecante da tutti e 4 i lati e il pavimento sotto di lui si apre inghiottendolo nell’oscurità-
Aaaah!
Ahhhh!
Ah..la discesa negli abissi è finita prima di quanto pensassi. Ok, rifaccio la domanda: adesso cosa dovrei fare? –sente solo il suono dell’acqua gorgogliante e nient’altro-Click. Click. Click. Sono completamente al buio e la torcia elettrica non si accende più. Perfetto, meglio di così.
II PARTE
°. L’Enigma Nero .°
Noah: qui brancolo nel buio più totale. Chissà cosa devo cercare o fare e chissà se superato questo potrò finalmente trovare il Chris Dorado per porre fino a questo INCUBO, perché è di questo che si tratta oggi, sono praticamente stremato sia fisicamente che mentalmente. Mi sembra di essere incastrato dentro un “punta e clicca” infinito. (n.d.r: videogioco in prima persona nel quale sì è intrappolati in un luogo misterioso e si deve cercare di fuggirne risolvendo vari enigmi collegati alle cose che si trovano attorno a sé o a determinati oggetti raccolti per terra. Un esempio è il famoso escape game “Myst”)
-Non fa due passi che sbatte subito contro qualcosa- Ecco, lo sapevo. –cambia direzione mettendo le mani avanti a sé per evitare altri ostacoli e qualcosa gli falcia le gambe- Ahia! Hanno pensato proprio a tutto. E questa sensazione viscida che roba è? Una murena, un serpente o peggio ancora potrebbe essere un’anguillaaah vade retro! Potrebbero esserci altri animali su tutto il pavimento conoscendo i gusti perversi di Chris.
Forse c’è una chiave appesa da qualche parte e una serratura celata nell’oscurità. Camminando perpendicolare al muro prima o poi dovrei….eccola, qui sento che c’è una fenditura a mo’ di serraturaaaaaaaahh!!! –infila due dita prendendosi la scossa- Non è stata una mossa molto intelligente, ahu.
Chris: ahahah! Ed è soltanto l’inizio.
Noah: così ci ho rimesso due dita. Sarà meglio pensare a qualcos’altro, ad esempio potrebbe essere un gioco di leve e pulsanti, qui c’è una manovella infatti. Gniek. Sembra che non sia successo niente. Provo a dare un altro giro. Ancora niente. Eppure deve servire a fare qualcosa. –lui non può vederlo ma la parete opposta gli si sta avvicinando sempre di più- Basta non è il caso di intestardirsi, lascio perdere. Ma che? Gnieeek. SPLAT! –viene schiacciato fra le due pareti- A-h-i-o. Eccosasrviva.
Meo: è il vostro momento, Jessie e James. Il bamboccio si è incastrato come una sottiletta e ha perso le pokèball che aveva con sé: non vi resta che raccoglierle.
James: ricevuto, con molto piacere.
Jessie: ma sono soltanto tdue. Speravo molte di più!
Meo: per questo dovrete mettere le mani anche sui pokèmon degli altri 3.
Jessie & James: anche di Henry?!! TE LO SCORDI!
Meo: ne riparliamo dopo. Ok? –chiude la comunicazione-
Noah: gh. gniek, gniek, gniek. Oah! Libero finalmente. Ho fatto un altro buco nell’acqua.
// Confessionale //
Lester: e così il mio sarcastico amico è riuscito anche a risolvere l’enigma della stanza tutta bianca e dello zootropicomesichiama, eh? Non ho più dubbi sui ruoli che sono stati assegnati a noi superquattro finalisti: io sono il protagonista principale, Henry è il main villain, Rory è l’underdog e Noah è l’incognita impazzita. Infatti ha usato i frutti della mia folle scoperta iniziale! In ogni caso il tesoro lo troverò IO in un modo o nell’altro.
Du-de-dum.
Dovrebbe essere da questa parte se ben ricordo, infatti, qui c’è il cadavere di Henry come l’ho lasciato e qui c’è la stanza tutta bianca.
Henry: ti aspettavo al varco, Lester. Quello che vedi è Ditto che finge di essere me. Che ne dici prima di passare all’enigma successivo di tinteggiare le pareti con il tuo colore rosso sangue?
Lester: ahem, è un’idea originale ma impossibile da realizzare.
Henry: come no. Ti faccio vedere se è impossibile.
Lester: è impossibile ti dico, fidati! Se lo dico io. Questa stanza è troppo vasta per poterla tinteggiare tutta usando solo il mio rosso. Al massimo ne dipingeresti…sì…diciamo metà.
Henry: infatti, userò anche quello di Rory più tardi. Se lo trovo.
Lester: perché non usi il tuo, piuttosto? Ce ne hai già un po’ a disposizione, mi sembra.
Henry: alludi al mio naso, vero? Quello che mi hai spappolato prima? Sta ancora sanguinando. MA NON IMPORTAH AH AH AH! Come attira gli squali, aumenta il gusto che provo all’idea di vendicarmi.
Lester: e a che gusto è? Ogni vendetta ha il suo gusto particolare, ad esempio io sento sempre un intenso sapore di fragola e peperoncino quando mi vendico.
Henry: basta! I tuoi discorsi deliranti non mi inganneranno una seconda volta. –lo afferra per il collo e lo sbatte contro il muro-
Lester: urgh. Eheheheh! Eddai, Henry, senza di me non ti divertiresti più, non è un po’ presto per dirsi addio?
Henry: al contrario, è perfino tardi. Ho sopportato la tua follia aspettando per troppo tempo la tua uscita di scena definitiva!
“USCITA: PASSWORD CORRETTA”
Lester: fiù. Sarà per la prossima volta!
Henry: ho attivato il meccanismo segreto? Era questo: una stupida chiave vocale?!?
-un lampo di luce bianca li investe e poi si fa tutto profondamente nero-
I miei occhi, quasi mi bruciano. Cos’era quella luce accecante? Questa volta DEVO trovare IO la soluzione per PRIMO. Dalle vibrazioni dell’acqua direi che non sono solo in questa stanza. Percepisco almeno altre 4 presenze.
Lester: il che è bizzarro perché vorrebbe dire che siamo in 5! Io, Noah, tu, e chi altro?
Henry: dove sei, Lester? Non ho bisogno della luce per sapere come annientarti, sappilo.
Noah: che bello, adesso sì che ci siamo tutti. E’ confortante non essere più l’unico a sorbirsi questa trappola.
Lester: ho il cuore a 1000. Vuoi dire che questo posto è pieno di trappole e tranelli assortiti? Folle.
Noah: sì, proprio adatto a te.
Lester: beh, io comincio la ricerca. Che cos’è questo? E’ un oggetto a forma di rettangolo, anzi, di parallelepipedo dal profilo appuntito. Ahi! Ahahah! Punge. Che cosa mai sarà questa bizzarra cosa?
Noah: è la mia faccia.
Lester: ah, adesso si spiega tutto! Mi sono punto con la punta del tuo lungo naso.
Noah: se l’hai capito allora perché continui a ruotarmi la testa?
Lester: non si sa mai nella vita. Pensa se nottetempo Chris ha fatto inserire dentro il tuo cervello un congegno che scioglie l’enigma di questo posto. Pensa ai film d’avventura nei quali le porte segrete di un tempio vengono aperte ruotando la testa di una particolare statua votiva. Pensa che solo grazie al mio spunto sei arrivato alla soluzione dell’enigma di prima!
Noah: pensa invece se avessi la testa svitabile? Ma per favore. E lasciami la testa! Non sono certo la statua che stai cercando.
Lester: e se ruoto solo il naso succede qualcosa?
Noah: gno, gnon toccarmi! Sai che sei più esasperante di Izzy e Owen messi assieme? Da adesso stammi alla larga il più possibile. –gira i tacchi e gli sbatte contro-
Lester: ehi!
Noah: non ci posso credere, ancora tu???
Lester: sono sempre stato dietro di te, non davanti, almeno credo. Quindi teoricamente sei tu che sei venuto da me.
Noah: allora mi giro a destra a scanso di ulteriori equivoci. –sbatte un’altra volta- Gnnn. Ma lo fai apposta? Per la cronaca è una domanda retorica.
Lester: ma stai parlando con me?
Noah: se non sei tu allora chi è? …una ragazza?
James: ma quale rag-mmmpf.
Jessie: shht.
Noah: moh. Forse ho avuto un’allucinazione tattile, eppure mi sembrava di toccare….dei lunghi capelli. Più lunghi dei miei e di Henry. Vabbè, meglio non indagare. –sbatte ancora- Adesso basta! –dà un pugno contro un oggetto duro- Auch! Ecco perché la violenza non fa per me. Cos’è la cosa contro cui ho sbattuto adesso? Ha i bordi lavorati come se fosse una statua: ho trovato il Chris Dorado!
Lester: no, di già? Com’è possibile? Possiamo fare finta che tu non l’abbia trovato? Sennò il divertimento sarebbe già finito e io sono appena entrato.
Noah: ah, no, gli manca la fossetta sul mento non può essere una statua di Chris. E se… -ruota alla cieca la testa della statua- Non ho idea di cosa stia facendo ma a questo punto ogni idea è plausibile. Ecco, ho sentito un rumore sordo. Ma nient’altro. Uhm. Mi viene da pensare che le statue da ruotare siano più di una, vediamo se nuotando perpendicolarmente a questa –sbatte contro Jessie- sì, ho trovato una statua di donna. CIAF! Protetta da un meccanismo di difesa che ti prende a schiaffi.
Chris: mmmpff. Ahahahahah!
Owen: Noah, che figura mi fai. Cosa dirà Christine quando vedrà la puntata?
Eva: magari sarà comprensiva. Al posto suo io lo seppellirei seduta stante.
Jessie: non sono una statua, imbecille! Gasp.
James: presto, imita la voce di Izzy prima che si mangi la foglia.
Jessie: sono..ahem..la tua amica Izzy che finge di essere una statua! Boom-Boom! Ma non dire a nessuno che sono qui, prometti?
Noah: promesso. E non starò a chiederti per quale motivo sei qui.
Jessie: fiù.
Noah: incredibile, ovunque vada me la ritrovo sempre. Ecco la vera statua, spero. Dov’è la testa…eccola…un mezzo giro. Adesso succederà sicuramente qualcosa. –chissà come viene catapultato nel cielo stellato- Dovevo aspettarmelo! Fiiiii…blink!
Henry: non devo fare lo stesso errore di prima perdendo tempo in disserzioni scientifiche. Devo fare fatti. Braille. Comincio da questa ipotesi. Un’iscrizione nel linguaggio dei ciechi. –cerca di arrivare alla parete con il tatto- E’ un’altra parete liscia come il vetro, non sento la benchè minima incisione sopra il che fa franare l’ipotesi. Ipotesi numero due, c’è un oggetto da raccogliere per terra. O sul soffitto. Perlustrerò ogni centimetro percorribile…
Qui non c’è niente di rilevante e allora qual è la soluzione. Qual è? Non posso subire una terza umiliazione nel mio campo. NE VERRO’ A CAPO PRIMA O POI, PRIMA DI CHIUNQUE ALTRO!
Prima di Lester, soprattutto.
Lester: vvvvv….vvvvvvv….vvvvvvvv. No, niente da fare, Molly, mi spiace. Sicuro mi tornerai utile in un’altra sfida al buio, te l’assicuro, nella quale dovrò difendermi da nemici nell’ombra. Per adesso devo rimetterti via.
James: menomale, così potremo avvicinarci in sicurezza senza rischiare altri… –Jessie ha la chioma tutta tagliuzzata e seghettata e lui esita un attimo a finire la frase- tagli.
Lester: valeva la pena tentare, in ogni caso. Ehi, chi è che mi sta facendo il solletico? Tanto sono immune: l’unica zona in cui soffro il solletico è la coda.
James: prima pokèball sottratta con successo. Inviala subito a Meo.
Lester: a-ah! Ho scoperto il trucco.
James: accidenti, ha capito tutto.
Jessie: non ci resta che una sola cosa da fare. Tieniti pronto. Preparati a passare dei guai.
James: dei guai profondi come non mai.
Jessie: proteggeremo l’abisso della devastazione.
James: uniremo tutti i pesci nella nostra nazione.
Jessie: denunceremo gli ideali della verità e dell’amore.
James: estenderemo il nostro potere fino alle stelle amarine.
Jessie: io sono…cosa c’è?
James: puoi anche fermarti qui.
Lester: anche qui c’è uno zootropio quindi devo girare su me stesso per arrivare alla soluzione! E gira e gira e gira@ Sbram! Non succede ancoooora nientee? –spazza via tutto quello che ha attorno come un tornado- Girare così al buio…-attiva una trappola a forma di martello gigante- KONK!!!!!!! Adesso vedo gli uccellini al buio. Brubbrbl! Basta fare il buffone! Questa è una competizione seria! Devi fare il folle e basta, Lester. Ed è quello che farò. Al diavolo riflettere e pensare da questo momento in avanti farò tutto quello che mi viene in mente dagli abissi della fantasia!
… … …
Un po’ di pazienza, eh.
Ah, sì, sì, sì! Ce l’ho. Mi serve dell’inchiostro, molto più inchiostro. –rompe il pennarello con i denti- Questo di certo non basta. Ci vuole un calamaro. –prende il Maika di James e si spruzza tutto-
James: ehi, ma come fa ad averlo? Al ladro! Mi ha derubato. Come caspita ha fatto?
Lester: adesso sono tutt’uno con l’oscurità che mi circonda. Nera nera lei, più fondente ancora io. Uao, profonda. Certe frasi che dico me le dovrei trascrivere per i posteri del pianeta Lesterra. Comunque, mi sono calato perfettamente nell’ambiente tutto nero e perciò ho le idee più chiare.
… … …
Al buio tutti gli altri sensi sono amplificati al massimo, compreso il sesto senso ed è su quello che devo basarmi. Il sesto senso.
Il sesto senso.
Sesto senso.
Senso
So.
@
-indi procede a caso toccando leve, girando testa e braccia di statue, usando una lisca come chiave, azioni da Lester, in pratica-
Ahh.
Ahhhh!
AAAAHHH!
Argh-gh. Eheh. Ehm. Eehhheh. Non voglio toccare più niente. C’è un limite anche alla follia! Rattle-rattle, e io l’ho ampiamente superato. Altro che sesto senso.
Henry: questo mi dà una grande gioia e speranza. Ma sai cosa mi piace di più? Il fatto che ti ho ritrovato e –lo blocca- NON PUOI PIU’ SCAPPARMI. Mi dispiacerà solo non avere il piacere di vederti soffrire ma pazienza.
Lester: questo è un buon momento per rifugiarmi nel mio mondo immaginario!
Henry: Muahahahahahah!
Lester: pensieri folli, pensieri folli, pensieri folli.
// Confessionale //
Rory: ho fatto bene a sparire da un po’. Così si sono completamente dimenticati che ci sono anch’io in gioco. Al momento opportuno questo zerbino farà la sua mossa. E’ l’unica strategia che posso fare in una sfida così cerebrale.
…passa mezz’ora…
Noah: -arranca sulla spiaggia, s’immerge nuovamente, nuota fino alle rovine ed entra visibilmente stufo- che gli altri si divertano a lambiccarsi il cervello e annientarsi a vicenda, mi sono già troppo stancato. Userò un altro sistema per ottenere la vittoria. Mi sembra fosse qui che mi hanno teso la trappola la prima volta. Sì, c’è il marchio di fabbrica sulla botola. Uao, ma qui dev’essere successo un massacro, guarda qua che disastro, ci sono pezzi di metallo e esoscheletro dappertutto. C’è anche un guscio familiare.
Ok, vediamo cosa riesco a salvare di questo sfacelo...
Lester: non mi sento più le braccia o le gambe. Me le hai staccate, per caso?
Henry: magari! Purtroppo non ne ho idea. E’ sorprendente che tu sia ancora vivo dopo tutto quello che ti ho fatto.
Lester: pare impossibile anche a me…e..e.ghkk.
Henry: ma d’altra parte mi conforta, così avrò un’altra occasione in futuro per massacrarti. Ringrazia la tua insana fortuna ancora una volta, ah ah ah! –lo allontana via da sé con un calcio- Ah*. Torniamo alla sfida.
Lester: ringrazio di aver chiuso gli occhi. Perché mi si è improvvisamente aperto un mondo.
Per di qua…
Adesso devo fare la serpentina….
Qui il passaggio è un po’ più insidioso…
TRAPPOLA DI SPINE!
Devo ricominciare daccapo.
-apre e chiude ripetutamente gli occhi-
La vedo…
La luce…
I pesci…
Il Team Rocket…
Chris: ma sta delirando?
Henry: allora sono riuscito a spappolargli il cervello! Ottimo.
Lester: ohh, d’accordo, ci speravo fino all’ultimo, ecco. Speravo di dare una soluzione originale come la porta d’egresso! Ma a quanto pare non è così che funziona, e allora qui l’unica via di uscita plausibile è una banalissima buca.
Rory: cioè bisogna fare solo un buco? Dunsparce, usa Fossa. –si apre uno spiraglio di luce da sotto il pavimento- Il Chris Dorado! Ce l’ho fatta. Sono nella camera del tesoro.
Henry: NON CI CREDO. Non può essere che la soluzione fosse così…così…haaaaaargh! Non porterai quella statua a Chris senza passare per il tuo cadavere.
Rory: p-prova a impedirmelo. Gnn, tanto sono l’unico abbastanza forte da sollevarla e portarla fino in superficie.
Noah: non proprio l’unico. –indossa l’esoscheletro del Team Rocket- Ho riassemblato i resti dell’ultima carneficina fatta da Kabuto.
Rory: gulp, ma è l’esoscheletro che aveva addosso Jessie?
Noah: e da cosa lo hai capito –pausa- non voglio che rispondi.
Lester: questa finale si gioca in quattro ed è merito mio se siamo arrivati al tesoro. Perciò la vittoria spetta a me in ogni caso.
Chris: e ci siamo finalmente. La resa dei conti, lo scontro finale, per la conquista del favoloso (ma ahimè non di oro vero) Chris Dorado.
°.*Il Recupero del Chris Dorado*.°
Henry: d’accordo, vi propongo un patto da gentiluomini. Mi porto via il tesoro in cambio a voi resta (quel poco) da vivere. E’ la mia ultima offerta.
Rory: no, grazie. Ne ho abbastanza di questo genere di offerte. Sparsy, paralizzali tutti quanti con lo sguardo feroce!
Lester: non questa volta, ah! –indossa occhiali a specchio che riflettono il bagliore al mittente-
Rory: S-Sparsy, noo. Ohissa! Se proprio la volete –solleva la statua- eccovela. Caricaaa!
Lester: woh! E così vogliamo fare Cancro contro Ariete, eh? Dallo zootropico allo zodiaco ci metto un attimo. C’è giusto una corazza qui che fa al caso mio. Ora devo solo trovare qualcosa per fare le chele e… -Rory lo carica di nuovo a tutta forza mandandolo contro il muro- Non vale, non avevo finito neanche la frase.
Chris: ohohohh, questa si che è una battaglia all’ultimo sangue.
Noah: ah, non per me. Io me ne sto in disparte, l’esoscheletro è solo per scena.
Henry: bravo, Rory. Adesso puoi anche farti da parte. Anzi, in due parti. Fendispazio!
Rory: omammaaa! –si mette di lato per evitare la mossa-
Henry: diamine l’ho mancato! Ma quanto sei piatto?
Rory: a furia di essere schiacciato, sai, ho raggiunto lo spessore minimo.
Henry: basta, dammi quella maledetta statua!
Rory: ho già detto che non sono più disposto a ubbidire a te né a nessun altro. Prima non li ho usati per paura ma adesso ricorrerò ai miei muscoli per affrontarti.
Henry: hai appena siglato la tua fine.
-i due si studiano sostenendosi con lo sguardo prima di passare all’attacco di Lester-
Noah: ma cosa fanno? Lo sapevo.
Henry: sei un ottimo attore, ci ero pienamente cascato. Mi congratulo con te.
Rory: grazie, padrone. Faccio del mio meglio.
Monika: O_M_G.
Seijii: oh mio gobide davvero. Neppure io me l’aspettavo!
Henry: prendi, Rosso, prendi questo e quest’altro! Tu non sei più intelligente di me, è chiaro una buona volta? Eccellente. Mi prendo la statua e torno in superficie. Tu finisci l’opera.
Rory: agli ordini.
Henry: sarà una lunga risalita da qui.
Rory: b-bene, Lester, è arrivato il momento di dirsi a-addio. –gonfia i bicipiti-
Lester: troppo presto! Qui è pieno di armi che posso utilizzare, in guardia, avanti, in guardia!
Rory: piantala, sei ridicolo . Ormai non hai più scamp-ohi!
Lester: ti piace il mio scudo-frisbee? E torna indietro come un boomerang.
Rory: ouch! Ora basta. –prende una lancia- Yaaaaaaah!
Lester: -prende un tridente- questo ha tre punte perciò fa più male, bada!
Crack!
Dopo la prova di pilates è ora del salto in alto!
Rory: cosa?
Lester: boing!
Rory: gh! Levati di dosso! Adesso mi hai stancato, ti faccio una mossa di w-wrestling e la chiudo qui. –lo chiude in una presa di soffocamento-
Lester: ke?!
Rory: presto l’ossigeno smetterà di affluire al cervello, è così che funziona una presa di sottomissione al collo.
Henry: la stanza nera. Non so come tornare indietro da qui. Ci dev’essere l’enigma anche per uscire…non ne posso più di enigmi per oggi! Non avrei mai pensato di dirlo.
Noah: io sono convinto di sapere come uscire da qui.
Henry: mi hai seguito. Anche tu vuoi fare una brutta fine, quindi. Accomodati pure!
Noah: calma, non intendevo rubarti il tesoro. Ci vuole la parola chiave al rovescio: entrata.
“PASSWORD CORRETTA”
Henry: grrr, un’altra soluzione troppo idiota per essere alla mia portata. Che rabbia. Che rabbia! Non importa, quello che conta è sempre il risultato. –ma non si trovano ancora nella stanza bianca- Ma quanto ci vuole per tornare su?
Noah: a quanto pare mi sono sbagliato. Click. Modalità “velocità della luce”. –si sgancia l’esoscheletro che schizza a razzo contro Henry che lancia un urlo disumano, e abbraccia il Dorado- Ma un modo alternativo per tornare in superficie lo so già! –ruota le teste delle due statue che attivano la trappola- Fiiiiiiiii!
Owen: quello è Noah? Sì, è proprio lui, ce l’ha fatta!
Chris: deve arrivare qui sulla spiaggia con il tesoro per rendere la cosa ufficiale.
Noah: splash! –il Dorado ricade in acqua assieme a lui subito inabissandosi- Dov’è il tesoro? Perfetto, è già affondato. –s’immerge a recuperarlo- Quanto è pesante Chris quando ci si mette! Perfino sottoforma di statua. Ah ah. Però ho fatto la battuta del secolo. Gnnn. Sembra essersi incastrata nel fondale, la mia solita fortuna non si smentisce mai.
Lester: cough, cough. Mi sento stran@.
Rory: ormai sei a corto di ossigeno, il mio piano sta funzionando.
Lester: ahah, è stato proprio questo il tuo più grande errore, amico. Tra poco te ne accorgerai, anzi, tra subit@@@.
Rory: ehi, stai un po’ fermo! C-Che ti prende?
Lester: e che ne so, pretendi che sia lucido per darti una risposta ora che non mi afflusice più ossigeno al cervello? Yahooo! Boing! Doing! Sbiriboing!
Rory: ma una persona normale a quest’ora sarebbe dovuta crollare e-esausta. Aiuto! Come si ferma questo cavallo imbizzarrito!
Lester: Ti rispondo immantinente. N@N SI PU@. Addio ossigeno, benvenuto il 100% di Lester Komby!
Rory: ahia! Ouch! Mi sto facendo male dappertutto, almeno smettila di sbattere contro tutto quello che c’è attorno. Bastaaa! –lo lascia andare-
Lester: anf. Però, era da tanto che non mi sentivo così. Ma non c’è camicia di forza o zerbino che possa fermare un Lester Komby quando è al 100%! *POSA EPICA*
Noah: niente. Questo affare non si sposta di un centimetro o forse sono troppo debole io per smuoverlo. Senza esoscheletro…come posso fare? E’ una situazione frustrante.
Henry: eccolo.
Noah: ahhh! E’ già qui. –sposta la statua con tutte le sue forze- La fifa non mette solo le ali ai piedi ma anche ai muscoli.
Henry: tanto non mi scappi.
Noah: lasciami! Così mi appesantisci ulteriormente. Sto…facendo fatica…a stare a galla…-affonda sotto il peso della statua-
Chris: eh-eh. Tutto da rifare.
Henry: ehi, Noah, sai che quando avrò finito con te Christine sarà tutta mia?
Noah: che cosa??
Henry: proprio così, hai sentito bene. Ma non ti crucciare perché puoi godere di un’altra compagnia: quella di questa colonia di coralli carnivori. Si nutrono di quelli della tua specie: gamberetti e invertebrati.
Noah: aahhh e se ti prendessi la statua e basta? Io sono ben disposto a lasciartela, è tutta tua.
Henry: ma figurati. –lo getta in pasto ai coralli- Quando posso fare entrambe le cose e vincere.
Lester: non senza vedertela con me!
Henry: ancora TU?!?
Lester: in carne e ossa.
Henry: non ti resterà nessuna delle due al termine della sfida.
Lester: vuol dire che diventerò come lui. No, non mi riferivo a Noah, più a sinistra, metti a fuoco giusto alle spalle di Henry.
Henry: ….. non ci casco.
Lester: peggio per te e meglio per il Jellicent affamato! Dunque tocca a me portare il Chris Dorado in trionfo alla fin fine.
Chris: e Lester ce la fa! E Lester ce la fa! E’ lui il primo finalista….-Lester inciampa a un passo dall’essere fuori dall’acqua-
Lester: Sput” Com’è successo? –si accorge di avere Kabuto attaccato al piede- Toh, guarda chi si rivedeeeek! –Kabuto lo trascina sott’acqua con sè-
Henry: te l’avevo detto. Muahahahah! TE L’AVEVO DETTO. Ho vinto io! –si ripulisce dalla gelatina- Una medusa spettrale era troppo poco per fermarmi anche stavolta.
Chris, ti ho portato il tuo Chris Dorado per primo, fai il tuo annuncio.
Chris: Henry è il vincitore e accede alla semifinale a 3 con il vantaggio che si è meritato. Partirai per Hoenn seduta stante mentre gli altri dovranno aspettare l’indomani, e questa è solo una minima parte del tuo vantaggio. Contento?
// Confessionale //
Henry: entusiasta. Praticamente ho già vinto anche domani. Kabuto, hai fatto un ottimo lavoro oggi, goditi il meritato riposo.
Ancora convinti di avere qualche speranza? –se ne va emettendo una risata che risuona per tutta la regione-
Chris: “e adesso?” starete dicendo. Adesso viene la parte che più preferisco: i supplementari. Infatti, restano solo due posti per la semifinale a TRE. –prende il megafono- Avete sentito là in fondo?
// Confessionale //
Rory: i-io non ho idea di quello che ho fatto di preciso. E’ stato Kabuto a farmi fare tutto! Mi è entrato in testa all’improvviso e a quel punto ho perso la mia volontà. G-giuro! Ma Chris ha appena parlato di tempi supplementari, quindi ho ancora una speranza di salvarmi.
Chris: alla mia favolosa statua manca qualcosa perché il recupero possa dirsi completo. Sapete cosa?
Rory: l’anima?
Noah: ma se non ce l’ha neppure l’originale.
Chris: ahem, no, mi riferisco agli occhi. Un occhio sinistro di rubino, l’altro di zaffiro (sempre finti). Rimettetene almeno uno e siete a posto. Si trovano da qualche parte nelle Rovine degli Abissi, eh già, non posso dirvi di più.
Noah: che bastardo, dopo aver quasi rischiato di diventare cibo per coralli…
Lester: o per un fossile saprofago, nel mio caso…
Rory: che fortuna, io sono già dentro le rovine. Non so dove mi trovo esattamente, però cercherò dappertutto ovunque riesca ad arrivare.
Lester: muoviamoci, alla bersagliera!
Noah: spiacente, ma a questo punto devo giocare sporco anch’io. –gli dà un calcio nelle parti basse, rallentato però dal fatto di trovarsi sott’acqua-
Lester: ehi, che stai facendo?
Noah: niente.
Lester: in ogni caso vinca il migliore. Cioè io! –gli spara con la pistola spara-jella- Buona sfortuna, ma ti prometto che batterò Henry anche per conto tuo!
Noah: ma grazie del pensiero!!! –gli arriva un qwilfish dal nulla che gli apre un foro nella bombola di ossigeno, l’ultima- Fssst. Ecco.. Non ho scelta, devo procedere comunque.
Ho il vantaggio mentale su quei due. Devo ponderare, secondo la logica di Chris e del Team Rocket, dove nasconderei quegli occhi? Su delle statue. Le statue che si trovavano nella stanza nera!
Rory: sigh, uscire da qui è impossibile, a malapena vedo e continuo a cadere in qualche trappola. –vede due figure minacciose- Agh, non è stata una mia scelta è stato il Kabuto di Henry! Ma non si tratta dei miei avversari, queste sono solo innocue statue dalle fattezze di Jessie e James.
Ma hanno un rubino e uno zaffiro! Li ho trovati tutti e due, e-evviva!!
Noah: -nella stanza bianca- USCITA! Presto!
“PASSWORD CORRETTA”
Il flash e rieccomi qui.
Rory: gasp. Ah, sei tu, temevo fosse Lester. Con lui non potrei mai ragionare ma con te sì: possiamo condividere.
Noah: d’accordo. Non vedo perché no. Tanto più che ho molta fretta.
Rory: fiù, menomale.
Noah: aspetta, non devi muovere le statue o rischi di attivare!
Lester: ke strambo. Il mio sesto senso mi suggerisce improvvisamente di tornare in superficie. Ok, sesto senso, che cosa vuoi dirmi di così urgente? –riemerge proprio in tempo per vedere Noah e Rory che volano in orbita assieme a due oggetti luccicanti- Kaspita! Ho capito. Qui ci vogliono le abilità di Lesterumma, tanto più che i guanti ce li ho già.
Plof! Il primo l’ho mancato.
Invece il secondo l’ho preso! L’ho presoo! Ho l’occhio sinistro del Chris Dorado! –fa una giravolta e una posa epica e infila la pietra nell’incavo della statua-
Rory: waaaaah! N-Non di nuovo la s-s-scogliera. Gh. Gh.
Noah: Splash! Non di nuovo sott’acqua, non finirà mai questo incubo. –s’immerge ormai senza più ossigeno nelle bombole-
Rory: ehhh…gnnn…sob. Tanto io non riesco più a muovermi.
Noah: aaaaaanf! Ecco il tuo dannato zaffiro, io adesso basta, anche se t’inventi i rigori con Rory non mi muovo più. Pant. –si sdraia sulla sabbia-
Owen: Noah, ce l’hai fatta, ce l’ha fatta, siiiiiiiiiiiii!
Rory: e io ho perso. Q-Quarto posto però non è male, dai. Mi servirà un’ambulanza per staccarmi da qui. Ehilà?
Chris: Lester e Noah, congratulazioni, sarete voi a sfidare Henry nella battaglia a tre finale, e domani forse sapremo CHI ci sarà nel gran finale di stagione.
Lester: ce l’abbiamo fatta, vecchio mio! Tutti e due. Ehi, quasi quasi, potremmo decidere una volta per tutte chi ha la meglio fra la follia e la ragione: in finale!
Noah: non correre troppo, uno ce lo siamo tolto oggi, ma l’altro che ci resta è Henry. In ogni caso, dammi il cinque.
Lester: e tu fatti una posa epica con me.
// Confessionale //
Lester: finale a 3 sto arrivando! Mi sono divertito da matti, è stata un’avventura pazzesca ma anche molto dura. Quello di oggi è stato solo un assaggio, aspettate di vedere che repertorio ho in serbo per la prossima puntata. Sarà pura follia concentrata. Surp. Una sciccheria.
Noah: ora che Rory è fuori so esattamente cosa devo aspettarmi dai miei avversari. Invece nessuno sa cosa aspettarsi dall’Allergico a questo punto. Per fare un paragone Lester e Henry sono come Groudon e Kyogre in perenne conflitto, e io invece l’allenatore pronto con la masterball in tasca. Devo solo scegliere su chi usarla.
*EPILOGO*
Rory: e-ehilà? Sto ancora aspettando i soccorsi.
Jessie: siamo noi, aprici.
Meo: parola d’ordine?
James: hai messo una password per entrare nel sottomarino? Comunque il motto del Team Rocket è “doppio guaio, ma che bel guaio, fanne un paio”.
Meo: corretto. Entrate pure. Allora, vediamo che bottino abbiamo accumulato oggi. Un charmender, un elgyem, un remoraid e per finire un electrode.
ELECTRODE??? May day, may day.
KABOOOOM!
Siete i soliti idioti. Ma non vi eravate accorti che quella poke ball era diversa dalle altre?!
Jessie: perché la prossima volta non ci vai tu al buio?
James: ecco, piano geniale e contorto, budget speso fino all’ultimo centesimo, tecnologia avanzata, ma il risultato è sempre lo stesso.
Trio: Ripartiamo alla velocità della luceeee….blink!
-le pokè ball trafugate piovono quindi nell’oceano sottostante mentre il sommergibile atterra fra gli scogli-
Rory: sono tornato alla mia ordinarory life, s-sigh.
CURIOSITA’ SULL’EPISODIO 95:
1) -l’episodio è stato ispirato dalla lettura del romanzo Cyclops di Clive Cussler, letto di recente.
2) -lo zootropio dell’enigma trae spunto da un episodio di Lego Ninjago: “La tomba del maestro di Spinjitsu”
3) –Noah ha catturato Elgyem nel precedente episodio, all’insaputa di tutti, per questo ha ritardato tanto.
4) -l’enigma nero e la soluzione “a occhi chiusi” alla quale accenna Lester nel suo delirio è un riferimento a un episodio di Adventure Time intitolato “La Porta di Egresso” nel quale per uscire da una stanza chiusa il protagonista capisce che l’unico modo è tenere chiusi gli occhi tutto il tempo…
5) -Rory che viene posseduto da Kabuto rimanda al primo libro di Harry Potter dove nel finale si scopre che il balbuziente professor Raptor è posseduto dallo spirito di Voldemort. Infatti, Rory e Raptor si somigliano molto nel carattere insicuro e sottomesso.
6) –questo è l’unico episodio nel quale appaiono pokèmon d VII generazione anche se non sono stati citati: Mareanie e Toxapex (la colonia di “coralli carnivori” come la definisce Henry, anche se si tratta in realtà di stelle corone di spine carnivore che si nutrono dei coralli, n.d.r)
7) –questo è il primo episodio di TDPKT a mostrare direttamente scene di violenza e di sangue fra i concorrenti, escludendo le scene narrate nelle “christinpasta” dell’episodio 65-ter. E' dunque il primo episodio a bollino giallo.
8) –l’ultima frase di Rory è un riferimento alla sua canzone “My ordinarory life” dell’episodio 32.
9) –il titolo di questo episodio è una parodia del film "Profondo rosso".
°. L’Enigma Nero .°
Noah: qui brancolo nel buio più totale. Chissà cosa devo cercare o fare e chissà se superato questo potrò finalmente trovare il Chris Dorado per porre fino a questo INCUBO, perché è di questo che si tratta oggi, sono praticamente stremato sia fisicamente che mentalmente. Mi sembra di essere incastrato dentro un “punta e clicca” infinito. (n.d.r: videogioco in prima persona nel quale sì è intrappolati in un luogo misterioso e si deve cercare di fuggirne risolvendo vari enigmi collegati alle cose che si trovano attorno a sé o a determinati oggetti raccolti per terra. Un esempio è il famoso escape game “Myst”)
-Non fa due passi che sbatte subito contro qualcosa- Ecco, lo sapevo. –cambia direzione mettendo le mani avanti a sé per evitare altri ostacoli e qualcosa gli falcia le gambe- Ahia! Hanno pensato proprio a tutto. E questa sensazione viscida che roba è? Una murena, un serpente o peggio ancora potrebbe essere un’anguillaaah vade retro! Potrebbero esserci altri animali su tutto il pavimento conoscendo i gusti perversi di Chris.
Forse c’è una chiave appesa da qualche parte e una serratura celata nell’oscurità. Camminando perpendicolare al muro prima o poi dovrei….eccola, qui sento che c’è una fenditura a mo’ di serraturaaaaaaaahh!!! –infila due dita prendendosi la scossa- Non è stata una mossa molto intelligente, ahu.
Chris: ahahah! Ed è soltanto l’inizio.
Noah: così ci ho rimesso due dita. Sarà meglio pensare a qualcos’altro, ad esempio potrebbe essere un gioco di leve e pulsanti, qui c’è una manovella infatti. Gniek. Sembra che non sia successo niente. Provo a dare un altro giro. Ancora niente. Eppure deve servire a fare qualcosa. –lui non può vederlo ma la parete opposta gli si sta avvicinando sempre di più- Basta non è il caso di intestardirsi, lascio perdere. Ma che? Gnieeek. SPLAT! –viene schiacciato fra le due pareti- A-h-i-o. Eccosasrviva.
Meo: è il vostro momento, Jessie e James. Il bamboccio si è incastrato come una sottiletta e ha perso le pokèball che aveva con sé: non vi resta che raccoglierle.
James: ricevuto, con molto piacere.
Jessie: ma sono soltanto tdue. Speravo molte di più!
Meo: per questo dovrete mettere le mani anche sui pokèmon degli altri 3.
Jessie & James: anche di Henry?!! TE LO SCORDI!
Meo: ne riparliamo dopo. Ok? –chiude la comunicazione-
Noah: gh. gniek, gniek, gniek. Oah! Libero finalmente. Ho fatto un altro buco nell’acqua.
// Confessionale //
Lester: e così il mio sarcastico amico è riuscito anche a risolvere l’enigma della stanza tutta bianca e dello zootropicomesichiama, eh? Non ho più dubbi sui ruoli che sono stati assegnati a noi superquattro finalisti: io sono il protagonista principale, Henry è il main villain, Rory è l’underdog e Noah è l’incognita impazzita. Infatti ha usato i frutti della mia folle scoperta iniziale! In ogni caso il tesoro lo troverò IO in un modo o nell’altro.
Du-de-dum.
Dovrebbe essere da questa parte se ben ricordo, infatti, qui c’è il cadavere di Henry come l’ho lasciato e qui c’è la stanza tutta bianca.
Henry: ti aspettavo al varco, Lester. Quello che vedi è Ditto che finge di essere me. Che ne dici prima di passare all’enigma successivo di tinteggiare le pareti con il tuo colore rosso sangue?
Lester: ahem, è un’idea originale ma impossibile da realizzare.
Henry: come no. Ti faccio vedere se è impossibile.
Lester: è impossibile ti dico, fidati! Se lo dico io. Questa stanza è troppo vasta per poterla tinteggiare tutta usando solo il mio rosso. Al massimo ne dipingeresti…sì…diciamo metà.
Henry: infatti, userò anche quello di Rory più tardi. Se lo trovo.
Lester: perché non usi il tuo, piuttosto? Ce ne hai già un po’ a disposizione, mi sembra.
Henry: alludi al mio naso, vero? Quello che mi hai spappolato prima? Sta ancora sanguinando. MA NON IMPORTAH AH AH AH! Come attira gli squali, aumenta il gusto che provo all’idea di vendicarmi.
Lester: e a che gusto è? Ogni vendetta ha il suo gusto particolare, ad esempio io sento sempre un intenso sapore di fragola e peperoncino quando mi vendico.
Henry: basta! I tuoi discorsi deliranti non mi inganneranno una seconda volta. –lo afferra per il collo e lo sbatte contro il muro-
Lester: urgh. Eheheheh! Eddai, Henry, senza di me non ti divertiresti più, non è un po’ presto per dirsi addio?
Henry: al contrario, è perfino tardi. Ho sopportato la tua follia aspettando per troppo tempo la tua uscita di scena definitiva!
“USCITA: PASSWORD CORRETTA”
Lester: fiù. Sarà per la prossima volta!
Henry: ho attivato il meccanismo segreto? Era questo: una stupida chiave vocale?!?
-un lampo di luce bianca li investe e poi si fa tutto profondamente nero-
I miei occhi, quasi mi bruciano. Cos’era quella luce accecante? Questa volta DEVO trovare IO la soluzione per PRIMO. Dalle vibrazioni dell’acqua direi che non sono solo in questa stanza. Percepisco almeno altre 4 presenze.
Lester: il che è bizzarro perché vorrebbe dire che siamo in 5! Io, Noah, tu, e chi altro?
Henry: dove sei, Lester? Non ho bisogno della luce per sapere come annientarti, sappilo.
Noah: che bello, adesso sì che ci siamo tutti. E’ confortante non essere più l’unico a sorbirsi questa trappola.
Lester: ho il cuore a 1000. Vuoi dire che questo posto è pieno di trappole e tranelli assortiti? Folle.
Noah: sì, proprio adatto a te.
Lester: beh, io comincio la ricerca. Che cos’è questo? E’ un oggetto a forma di rettangolo, anzi, di parallelepipedo dal profilo appuntito. Ahi! Ahahah! Punge. Che cosa mai sarà questa bizzarra cosa?
Noah: è la mia faccia.
Lester: ah, adesso si spiega tutto! Mi sono punto con la punta del tuo lungo naso.
Noah: se l’hai capito allora perché continui a ruotarmi la testa?
Lester: non si sa mai nella vita. Pensa se nottetempo Chris ha fatto inserire dentro il tuo cervello un congegno che scioglie l’enigma di questo posto. Pensa ai film d’avventura nei quali le porte segrete di un tempio vengono aperte ruotando la testa di una particolare statua votiva. Pensa che solo grazie al mio spunto sei arrivato alla soluzione dell’enigma di prima!
Noah: pensa invece se avessi la testa svitabile? Ma per favore. E lasciami la testa! Non sono certo la statua che stai cercando.
Lester: e se ruoto solo il naso succede qualcosa?
Noah: gno, gnon toccarmi! Sai che sei più esasperante di Izzy e Owen messi assieme? Da adesso stammi alla larga il più possibile. –gira i tacchi e gli sbatte contro-
Lester: ehi!
Noah: non ci posso credere, ancora tu???
Lester: sono sempre stato dietro di te, non davanti, almeno credo. Quindi teoricamente sei tu che sei venuto da me.
Noah: allora mi giro a destra a scanso di ulteriori equivoci. –sbatte un’altra volta- Gnnn. Ma lo fai apposta? Per la cronaca è una domanda retorica.
Lester: ma stai parlando con me?
Noah: se non sei tu allora chi è? …una ragazza?
James: ma quale rag-mmmpf.
Jessie: shht.
Noah: moh. Forse ho avuto un’allucinazione tattile, eppure mi sembrava di toccare….dei lunghi capelli. Più lunghi dei miei e di Henry. Vabbè, meglio non indagare. –sbatte ancora- Adesso basta! –dà un pugno contro un oggetto duro- Auch! Ecco perché la violenza non fa per me. Cos’è la cosa contro cui ho sbattuto adesso? Ha i bordi lavorati come se fosse una statua: ho trovato il Chris Dorado!
Lester: no, di già? Com’è possibile? Possiamo fare finta che tu non l’abbia trovato? Sennò il divertimento sarebbe già finito e io sono appena entrato.
Noah: ah, no, gli manca la fossetta sul mento non può essere una statua di Chris. E se… -ruota alla cieca la testa della statua- Non ho idea di cosa stia facendo ma a questo punto ogni idea è plausibile. Ecco, ho sentito un rumore sordo. Ma nient’altro. Uhm. Mi viene da pensare che le statue da ruotare siano più di una, vediamo se nuotando perpendicolarmente a questa –sbatte contro Jessie- sì, ho trovato una statua di donna. CIAF! Protetta da un meccanismo di difesa che ti prende a schiaffi.
Chris: mmmpff. Ahahahahah!
Owen: Noah, che figura mi fai. Cosa dirà Christine quando vedrà la puntata?
Eva: magari sarà comprensiva. Al posto suo io lo seppellirei seduta stante.
Jessie: non sono una statua, imbecille! Gasp.
James: presto, imita la voce di Izzy prima che si mangi la foglia.
Jessie: sono..ahem..la tua amica Izzy che finge di essere una statua! Boom-Boom! Ma non dire a nessuno che sono qui, prometti?
Noah: promesso. E non starò a chiederti per quale motivo sei qui.
Jessie: fiù.
Noah: incredibile, ovunque vada me la ritrovo sempre. Ecco la vera statua, spero. Dov’è la testa…eccola…un mezzo giro. Adesso succederà sicuramente qualcosa. –chissà come viene catapultato nel cielo stellato- Dovevo aspettarmelo! Fiiiii…blink!
Henry: non devo fare lo stesso errore di prima perdendo tempo in disserzioni scientifiche. Devo fare fatti. Braille. Comincio da questa ipotesi. Un’iscrizione nel linguaggio dei ciechi. –cerca di arrivare alla parete con il tatto- E’ un’altra parete liscia come il vetro, non sento la benchè minima incisione sopra il che fa franare l’ipotesi. Ipotesi numero due, c’è un oggetto da raccogliere per terra. O sul soffitto. Perlustrerò ogni centimetro percorribile…
Qui non c’è niente di rilevante e allora qual è la soluzione. Qual è? Non posso subire una terza umiliazione nel mio campo. NE VERRO’ A CAPO PRIMA O POI, PRIMA DI CHIUNQUE ALTRO!
Prima di Lester, soprattutto.
Lester: vvvvv….vvvvvvv….vvvvvvvv. No, niente da fare, Molly, mi spiace. Sicuro mi tornerai utile in un’altra sfida al buio, te l’assicuro, nella quale dovrò difendermi da nemici nell’ombra. Per adesso devo rimetterti via.
James: menomale, così potremo avvicinarci in sicurezza senza rischiare altri… –Jessie ha la chioma tutta tagliuzzata e seghettata e lui esita un attimo a finire la frase- tagli.
Lester: valeva la pena tentare, in ogni caso. Ehi, chi è che mi sta facendo il solletico? Tanto sono immune: l’unica zona in cui soffro il solletico è la coda.
James: prima pokèball sottratta con successo. Inviala subito a Meo.
Lester: a-ah! Ho scoperto il trucco.
James: accidenti, ha capito tutto.
Jessie: non ci resta che una sola cosa da fare. Tieniti pronto. Preparati a passare dei guai.
James: dei guai profondi come non mai.
Jessie: proteggeremo l’abisso della devastazione.
James: uniremo tutti i pesci nella nostra nazione.
Jessie: denunceremo gli ideali della verità e dell’amore.
James: estenderemo il nostro potere fino alle stelle amarine.
Jessie: io sono…cosa c’è?
James: puoi anche fermarti qui.
Lester: anche qui c’è uno zootropio quindi devo girare su me stesso per arrivare alla soluzione! E gira e gira e gira@ Sbram! Non succede ancoooora nientee? –spazza via tutto quello che ha attorno come un tornado- Girare così al buio…-attiva una trappola a forma di martello gigante- KONK!!!!!!! Adesso vedo gli uccellini al buio. Brubbrbl! Basta fare il buffone! Questa è una competizione seria! Devi fare il folle e basta, Lester. Ed è quello che farò. Al diavolo riflettere e pensare da questo momento in avanti farò tutto quello che mi viene in mente dagli abissi della fantasia!
… … …
Un po’ di pazienza, eh.
Ah, sì, sì, sì! Ce l’ho. Mi serve dell’inchiostro, molto più inchiostro. –rompe il pennarello con i denti- Questo di certo non basta. Ci vuole un calamaro. –prende il Maika di James e si spruzza tutto-
James: ehi, ma come fa ad averlo? Al ladro! Mi ha derubato. Come caspita ha fatto?
Lester: adesso sono tutt’uno con l’oscurità che mi circonda. Nera nera lei, più fondente ancora io. Uao, profonda. Certe frasi che dico me le dovrei trascrivere per i posteri del pianeta Lesterra. Comunque, mi sono calato perfettamente nell’ambiente tutto nero e perciò ho le idee più chiare.
… … …
Al buio tutti gli altri sensi sono amplificati al massimo, compreso il sesto senso ed è su quello che devo basarmi. Il sesto senso.
Il sesto senso.
Sesto senso.
Senso
So.
@
-indi procede a caso toccando leve, girando testa e braccia di statue, usando una lisca come chiave, azioni da Lester, in pratica-
Ahh.
Ahhhh!
AAAAHHH!
Argh-gh. Eheh. Ehm. Eehhheh. Non voglio toccare più niente. C’è un limite anche alla follia! Rattle-rattle, e io l’ho ampiamente superato. Altro che sesto senso.
Henry: questo mi dà una grande gioia e speranza. Ma sai cosa mi piace di più? Il fatto che ti ho ritrovato e –lo blocca- NON PUOI PIU’ SCAPPARMI. Mi dispiacerà solo non avere il piacere di vederti soffrire ma pazienza.
Lester: questo è un buon momento per rifugiarmi nel mio mondo immaginario!
Henry: Muahahahahahah!
Lester: pensieri folli, pensieri folli, pensieri folli.
// Confessionale //
Rory: ho fatto bene a sparire da un po’. Così si sono completamente dimenticati che ci sono anch’io in gioco. Al momento opportuno questo zerbino farà la sua mossa. E’ l’unica strategia che posso fare in una sfida così cerebrale.
…passa mezz’ora…
Noah: -arranca sulla spiaggia, s’immerge nuovamente, nuota fino alle rovine ed entra visibilmente stufo- che gli altri si divertano a lambiccarsi il cervello e annientarsi a vicenda, mi sono già troppo stancato. Userò un altro sistema per ottenere la vittoria. Mi sembra fosse qui che mi hanno teso la trappola la prima volta. Sì, c’è il marchio di fabbrica sulla botola. Uao, ma qui dev’essere successo un massacro, guarda qua che disastro, ci sono pezzi di metallo e esoscheletro dappertutto. C’è anche un guscio familiare.
Ok, vediamo cosa riesco a salvare di questo sfacelo...
Lester: non mi sento più le braccia o le gambe. Me le hai staccate, per caso?
Henry: magari! Purtroppo non ne ho idea. E’ sorprendente che tu sia ancora vivo dopo tutto quello che ti ho fatto.
Lester: pare impossibile anche a me…e..e.ghkk.
Henry: ma d’altra parte mi conforta, così avrò un’altra occasione in futuro per massacrarti. Ringrazia la tua insana fortuna ancora una volta, ah ah ah! –lo allontana via da sé con un calcio- Ah*. Torniamo alla sfida.
Lester: ringrazio di aver chiuso gli occhi. Perché mi si è improvvisamente aperto un mondo.
Per di qua…
Adesso devo fare la serpentina….
Qui il passaggio è un po’ più insidioso…
TRAPPOLA DI SPINE!
Devo ricominciare daccapo.
-apre e chiude ripetutamente gli occhi-
La vedo…
La luce…
I pesci…
Il Team Rocket…
Chris: ma sta delirando?
Henry: allora sono riuscito a spappolargli il cervello! Ottimo.
Lester: ohh, d’accordo, ci speravo fino all’ultimo, ecco. Speravo di dare una soluzione originale come la porta d’egresso! Ma a quanto pare non è così che funziona, e allora qui l’unica via di uscita plausibile è una banalissima buca.
Rory: cioè bisogna fare solo un buco? Dunsparce, usa Fossa. –si apre uno spiraglio di luce da sotto il pavimento- Il Chris Dorado! Ce l’ho fatta. Sono nella camera del tesoro.
Henry: NON CI CREDO. Non può essere che la soluzione fosse così…così…haaaaaargh! Non porterai quella statua a Chris senza passare per il tuo cadavere.
Rory: p-prova a impedirmelo. Gnn, tanto sono l’unico abbastanza forte da sollevarla e portarla fino in superficie.
Noah: non proprio l’unico. –indossa l’esoscheletro del Team Rocket- Ho riassemblato i resti dell’ultima carneficina fatta da Kabuto.
Rory: gulp, ma è l’esoscheletro che aveva addosso Jessie?
Noah: e da cosa lo hai capito –pausa- non voglio che rispondi.
Lester: questa finale si gioca in quattro ed è merito mio se siamo arrivati al tesoro. Perciò la vittoria spetta a me in ogni caso.
Chris: e ci siamo finalmente. La resa dei conti, lo scontro finale, per la conquista del favoloso (ma ahimè non di oro vero) Chris Dorado.
°.*Il Recupero del Chris Dorado*.°
Henry: d’accordo, vi propongo un patto da gentiluomini. Mi porto via il tesoro in cambio a voi resta (quel poco) da vivere. E’ la mia ultima offerta.
Rory: no, grazie. Ne ho abbastanza di questo genere di offerte. Sparsy, paralizzali tutti quanti con lo sguardo feroce!
Lester: non questa volta, ah! –indossa occhiali a specchio che riflettono il bagliore al mittente-
Rory: S-Sparsy, noo. Ohissa! Se proprio la volete –solleva la statua- eccovela. Caricaaa!
Lester: woh! E così vogliamo fare Cancro contro Ariete, eh? Dallo zootropico allo zodiaco ci metto un attimo. C’è giusto una corazza qui che fa al caso mio. Ora devo solo trovare qualcosa per fare le chele e… -Rory lo carica di nuovo a tutta forza mandandolo contro il muro- Non vale, non avevo finito neanche la frase.
Chris: ohohohh, questa si che è una battaglia all’ultimo sangue.
Noah: ah, non per me. Io me ne sto in disparte, l’esoscheletro è solo per scena.
Henry: bravo, Rory. Adesso puoi anche farti da parte. Anzi, in due parti. Fendispazio!
Rory: omammaaa! –si mette di lato per evitare la mossa-
Henry: diamine l’ho mancato! Ma quanto sei piatto?
Rory: a furia di essere schiacciato, sai, ho raggiunto lo spessore minimo.
Henry: basta, dammi quella maledetta statua!
Rory: ho già detto che non sono più disposto a ubbidire a te né a nessun altro. Prima non li ho usati per paura ma adesso ricorrerò ai miei muscoli per affrontarti.
Henry: hai appena siglato la tua fine.
-i due si studiano sostenendosi con lo sguardo prima di passare all’attacco di Lester-
Noah: ma cosa fanno? Lo sapevo.
Henry: sei un ottimo attore, ci ero pienamente cascato. Mi congratulo con te.
Rory: grazie, padrone. Faccio del mio meglio.
Monika: O_M_G.
Seijii: oh mio gobide davvero. Neppure io me l’aspettavo!
Henry: prendi, Rosso, prendi questo e quest’altro! Tu non sei più intelligente di me, è chiaro una buona volta? Eccellente. Mi prendo la statua e torno in superficie. Tu finisci l’opera.
Rory: agli ordini.
Henry: sarà una lunga risalita da qui.
Rory: b-bene, Lester, è arrivato il momento di dirsi a-addio. –gonfia i bicipiti-
Lester: troppo presto! Qui è pieno di armi che posso utilizzare, in guardia, avanti, in guardia!
Rory: piantala, sei ridicolo . Ormai non hai più scamp-ohi!
Lester: ti piace il mio scudo-frisbee? E torna indietro come un boomerang.
Rory: ouch! Ora basta. –prende una lancia- Yaaaaaaah!
Lester: -prende un tridente- questo ha tre punte perciò fa più male, bada!
Crack!
Dopo la prova di pilates è ora del salto in alto!
Rory: cosa?
Lester: boing!
Rory: gh! Levati di dosso! Adesso mi hai stancato, ti faccio una mossa di w-wrestling e la chiudo qui. –lo chiude in una presa di soffocamento-
Lester: ke?!
Rory: presto l’ossigeno smetterà di affluire al cervello, è così che funziona una presa di sottomissione al collo.
Henry: la stanza nera. Non so come tornare indietro da qui. Ci dev’essere l’enigma anche per uscire…non ne posso più di enigmi per oggi! Non avrei mai pensato di dirlo.
Noah: io sono convinto di sapere come uscire da qui.
Henry: mi hai seguito. Anche tu vuoi fare una brutta fine, quindi. Accomodati pure!
Noah: calma, non intendevo rubarti il tesoro. Ci vuole la parola chiave al rovescio: entrata.
“PASSWORD CORRETTA”
Henry: grrr, un’altra soluzione troppo idiota per essere alla mia portata. Che rabbia. Che rabbia! Non importa, quello che conta è sempre il risultato. –ma non si trovano ancora nella stanza bianca- Ma quanto ci vuole per tornare su?
Noah: a quanto pare mi sono sbagliato. Click. Modalità “velocità della luce”. –si sgancia l’esoscheletro che schizza a razzo contro Henry che lancia un urlo disumano, e abbraccia il Dorado- Ma un modo alternativo per tornare in superficie lo so già! –ruota le teste delle due statue che attivano la trappola- Fiiiiiiiii!
Owen: quello è Noah? Sì, è proprio lui, ce l’ha fatta!
Chris: deve arrivare qui sulla spiaggia con il tesoro per rendere la cosa ufficiale.
Noah: splash! –il Dorado ricade in acqua assieme a lui subito inabissandosi- Dov’è il tesoro? Perfetto, è già affondato. –s’immerge a recuperarlo- Quanto è pesante Chris quando ci si mette! Perfino sottoforma di statua. Ah ah. Però ho fatto la battuta del secolo. Gnnn. Sembra essersi incastrata nel fondale, la mia solita fortuna non si smentisce mai.
Lester: cough, cough. Mi sento stran@.
Rory: ormai sei a corto di ossigeno, il mio piano sta funzionando.
Lester: ahah, è stato proprio questo il tuo più grande errore, amico. Tra poco te ne accorgerai, anzi, tra subit@@@.
Rory: ehi, stai un po’ fermo! C-Che ti prende?
Lester: e che ne so, pretendi che sia lucido per darti una risposta ora che non mi afflusice più ossigeno al cervello? Yahooo! Boing! Doing! Sbiriboing!
Rory: ma una persona normale a quest’ora sarebbe dovuta crollare e-esausta. Aiuto! Come si ferma questo cavallo imbizzarrito!
Lester: Ti rispondo immantinente. N@N SI PU@. Addio ossigeno, benvenuto il 100% di Lester Komby!
Rory: ahia! Ouch! Mi sto facendo male dappertutto, almeno smettila di sbattere contro tutto quello che c’è attorno. Bastaaa! –lo lascia andare-
Lester: anf. Però, era da tanto che non mi sentivo così. Ma non c’è camicia di forza o zerbino che possa fermare un Lester Komby quando è al 100%! *POSA EPICA*
Noah: niente. Questo affare non si sposta di un centimetro o forse sono troppo debole io per smuoverlo. Senza esoscheletro…come posso fare? E’ una situazione frustrante.
Henry: eccolo.
Noah: ahhh! E’ già qui. –sposta la statua con tutte le sue forze- La fifa non mette solo le ali ai piedi ma anche ai muscoli.
Henry: tanto non mi scappi.
Noah: lasciami! Così mi appesantisci ulteriormente. Sto…facendo fatica…a stare a galla…-affonda sotto il peso della statua-
Chris: eh-eh. Tutto da rifare.
Henry: ehi, Noah, sai che quando avrò finito con te Christine sarà tutta mia?
Noah: che cosa??
Henry: proprio così, hai sentito bene. Ma non ti crucciare perché puoi godere di un’altra compagnia: quella di questa colonia di coralli carnivori. Si nutrono di quelli della tua specie: gamberetti e invertebrati.
Noah: aahhh e se ti prendessi la statua e basta? Io sono ben disposto a lasciartela, è tutta tua.
Henry: ma figurati. –lo getta in pasto ai coralli- Quando posso fare entrambe le cose e vincere.
Lester: non senza vedertela con me!
Henry: ancora TU?!?
Lester: in carne e ossa.
Henry: non ti resterà nessuna delle due al termine della sfida.
Lester: vuol dire che diventerò come lui. No, non mi riferivo a Noah, più a sinistra, metti a fuoco giusto alle spalle di Henry.
Henry: ….. non ci casco.
Lester: peggio per te e meglio per il Jellicent affamato! Dunque tocca a me portare il Chris Dorado in trionfo alla fin fine.
Chris: e Lester ce la fa! E Lester ce la fa! E’ lui il primo finalista….-Lester inciampa a un passo dall’essere fuori dall’acqua-
Lester: Sput” Com’è successo? –si accorge di avere Kabuto attaccato al piede- Toh, guarda chi si rivedeeeek! –Kabuto lo trascina sott’acqua con sè-
Henry: te l’avevo detto. Muahahahah! TE L’AVEVO DETTO. Ho vinto io! –si ripulisce dalla gelatina- Una medusa spettrale era troppo poco per fermarmi anche stavolta.
Chris, ti ho portato il tuo Chris Dorado per primo, fai il tuo annuncio.
Chris: Henry è il vincitore e accede alla semifinale a 3 con il vantaggio che si è meritato. Partirai per Hoenn seduta stante mentre gli altri dovranno aspettare l’indomani, e questa è solo una minima parte del tuo vantaggio. Contento?
// Confessionale //
Henry: entusiasta. Praticamente ho già vinto anche domani. Kabuto, hai fatto un ottimo lavoro oggi, goditi il meritato riposo.
Ancora convinti di avere qualche speranza? –se ne va emettendo una risata che risuona per tutta la regione-
Chris: “e adesso?” starete dicendo. Adesso viene la parte che più preferisco: i supplementari. Infatti, restano solo due posti per la semifinale a TRE. –prende il megafono- Avete sentito là in fondo?
// Confessionale //
Rory: i-io non ho idea di quello che ho fatto di preciso. E’ stato Kabuto a farmi fare tutto! Mi è entrato in testa all’improvviso e a quel punto ho perso la mia volontà. G-giuro! Ma Chris ha appena parlato di tempi supplementari, quindi ho ancora una speranza di salvarmi.
Chris: alla mia favolosa statua manca qualcosa perché il recupero possa dirsi completo. Sapete cosa?
Rory: l’anima?
Noah: ma se non ce l’ha neppure l’originale.
Chris: ahem, no, mi riferisco agli occhi. Un occhio sinistro di rubino, l’altro di zaffiro (sempre finti). Rimettetene almeno uno e siete a posto. Si trovano da qualche parte nelle Rovine degli Abissi, eh già, non posso dirvi di più.
Noah: che bastardo, dopo aver quasi rischiato di diventare cibo per coralli…
Lester: o per un fossile saprofago, nel mio caso…
Rory: che fortuna, io sono già dentro le rovine. Non so dove mi trovo esattamente, però cercherò dappertutto ovunque riesca ad arrivare.
Lester: muoviamoci, alla bersagliera!
Noah: spiacente, ma a questo punto devo giocare sporco anch’io. –gli dà un calcio nelle parti basse, rallentato però dal fatto di trovarsi sott’acqua-
Lester: ehi, che stai facendo?
Noah: niente.
Lester: in ogni caso vinca il migliore. Cioè io! –gli spara con la pistola spara-jella- Buona sfortuna, ma ti prometto che batterò Henry anche per conto tuo!
Noah: ma grazie del pensiero!!! –gli arriva un qwilfish dal nulla che gli apre un foro nella bombola di ossigeno, l’ultima- Fssst. Ecco.. Non ho scelta, devo procedere comunque.
Ho il vantaggio mentale su quei due. Devo ponderare, secondo la logica di Chris e del Team Rocket, dove nasconderei quegli occhi? Su delle statue. Le statue che si trovavano nella stanza nera!
Rory: sigh, uscire da qui è impossibile, a malapena vedo e continuo a cadere in qualche trappola. –vede due figure minacciose- Agh, non è stata una mia scelta è stato il Kabuto di Henry! Ma non si tratta dei miei avversari, queste sono solo innocue statue dalle fattezze di Jessie e James.
Ma hanno un rubino e uno zaffiro! Li ho trovati tutti e due, e-evviva!!
Noah: -nella stanza bianca- USCITA! Presto!
“PASSWORD CORRETTA”
Il flash e rieccomi qui.
Rory: gasp. Ah, sei tu, temevo fosse Lester. Con lui non potrei mai ragionare ma con te sì: possiamo condividere.
Noah: d’accordo. Non vedo perché no. Tanto più che ho molta fretta.
Rory: fiù, menomale.
Noah: aspetta, non devi muovere le statue o rischi di attivare!
Lester: ke strambo. Il mio sesto senso mi suggerisce improvvisamente di tornare in superficie. Ok, sesto senso, che cosa vuoi dirmi di così urgente? –riemerge proprio in tempo per vedere Noah e Rory che volano in orbita assieme a due oggetti luccicanti- Kaspita! Ho capito. Qui ci vogliono le abilità di Lesterumma, tanto più che i guanti ce li ho già.
Plof! Il primo l’ho mancato.
Invece il secondo l’ho preso! L’ho presoo! Ho l’occhio sinistro del Chris Dorado! –fa una giravolta e una posa epica e infila la pietra nell’incavo della statua-
Rory: waaaaah! N-Non di nuovo la s-s-scogliera. Gh. Gh.
Noah: Splash! Non di nuovo sott’acqua, non finirà mai questo incubo. –s’immerge ormai senza più ossigeno nelle bombole-
Rory: ehhh…gnnn…sob. Tanto io non riesco più a muovermi.
Noah: aaaaaanf! Ecco il tuo dannato zaffiro, io adesso basta, anche se t’inventi i rigori con Rory non mi muovo più. Pant. –si sdraia sulla sabbia-
Owen: Noah, ce l’hai fatta, ce l’ha fatta, siiiiiiiiiiiii!
Rory: e io ho perso. Q-Quarto posto però non è male, dai. Mi servirà un’ambulanza per staccarmi da qui. Ehilà?
Chris: Lester e Noah, congratulazioni, sarete voi a sfidare Henry nella battaglia a tre finale, e domani forse sapremo CHI ci sarà nel gran finale di stagione.
Lester: ce l’abbiamo fatta, vecchio mio! Tutti e due. Ehi, quasi quasi, potremmo decidere una volta per tutte chi ha la meglio fra la follia e la ragione: in finale!
Noah: non correre troppo, uno ce lo siamo tolto oggi, ma l’altro che ci resta è Henry. In ogni caso, dammi il cinque.
Lester: e tu fatti una posa epica con me.
// Confessionale //
Lester: finale a 3 sto arrivando! Mi sono divertito da matti, è stata un’avventura pazzesca ma anche molto dura. Quello di oggi è stato solo un assaggio, aspettate di vedere che repertorio ho in serbo per la prossima puntata. Sarà pura follia concentrata. Surp. Una sciccheria.
Noah: ora che Rory è fuori so esattamente cosa devo aspettarmi dai miei avversari. Invece nessuno sa cosa aspettarsi dall’Allergico a questo punto. Per fare un paragone Lester e Henry sono come Groudon e Kyogre in perenne conflitto, e io invece l’allenatore pronto con la masterball in tasca. Devo solo scegliere su chi usarla.
*EPILOGO*
Rory: e-ehilà? Sto ancora aspettando i soccorsi.
Jessie: siamo noi, aprici.
Meo: parola d’ordine?
James: hai messo una password per entrare nel sottomarino? Comunque il motto del Team Rocket è “doppio guaio, ma che bel guaio, fanne un paio”.
Meo: corretto. Entrate pure. Allora, vediamo che bottino abbiamo accumulato oggi. Un charmender, un elgyem, un remoraid e per finire un electrode.
ELECTRODE??? May day, may day.
KABOOOOM!
Siete i soliti idioti. Ma non vi eravate accorti che quella poke ball era diversa dalle altre?!
Jessie: perché la prossima volta non ci vai tu al buio?
James: ecco, piano geniale e contorto, budget speso fino all’ultimo centesimo, tecnologia avanzata, ma il risultato è sempre lo stesso.
Trio: Ripartiamo alla velocità della luceeee….blink!
-le pokè ball trafugate piovono quindi nell’oceano sottostante mentre il sommergibile atterra fra gli scogli-
Rory: sono tornato alla mia ordinarory life, s-sigh.
CURIOSITA’ SULL’EPISODIO 95:
1) -l’episodio è stato ispirato dalla lettura del romanzo Cyclops di Clive Cussler, letto di recente.
2) -lo zootropio dell’enigma trae spunto da un episodio di Lego Ninjago: “La tomba del maestro di Spinjitsu”
3) –Noah ha catturato Elgyem nel precedente episodio, all’insaputa di tutti, per questo ha ritardato tanto.
4) -l’enigma nero e la soluzione “a occhi chiusi” alla quale accenna Lester nel suo delirio è un riferimento a un episodio di Adventure Time intitolato “La Porta di Egresso” nel quale per uscire da una stanza chiusa il protagonista capisce che l’unico modo è tenere chiusi gli occhi tutto il tempo…
5) -Rory che viene posseduto da Kabuto rimanda al primo libro di Harry Potter dove nel finale si scopre che il balbuziente professor Raptor è posseduto dallo spirito di Voldemort. Infatti, Rory e Raptor si somigliano molto nel carattere insicuro e sottomesso.
6) –questo è l’unico episodio nel quale appaiono pokèmon d VII generazione anche se non sono stati citati: Mareanie e Toxapex (la colonia di “coralli carnivori” come la definisce Henry, anche se si tratta in realtà di stelle corone di spine carnivore che si nutrono dei coralli, n.d.r)
7) –questo è il primo episodio di TDPKT a mostrare direttamente scene di violenza e di sangue fra i concorrenti, escludendo le scene narrate nelle “christinpasta” dell’episodio 65-ter. E' dunque il primo episodio a bollino giallo.
8) –l’ultima frase di Rory è un riferimento alla sua canzone “My ordinarory life” dell’episodio 32.
9) –il titolo di questo episodio è una parodia del film "Profondo rosso".