dall'apice all'aldila'
Topher: ah, good morning, Topher. Quanto sei splendido, oggi sembri un eroe byroniano. –scende dalle scale in un’elegante palandrana di seta sorseggiando la sua colazione all’inglese- Posta per me, Jeeves? Grazie. U-Uhm..uhm..Ah! Penna, prego. “Cara Topherina151, sono felice che tu abbia finalmente ripreso a scrivermi. Negli ultimi giorni ho quasi temuto di averti eliminata dalla gara senza saperlo, ma adesso so che ci sei ancora e questo mi dà molto sollievo. La tua lettera mi ha fatto quasi arrossire, sul serio, so di essere bellissimo e perfetto, ma vacci piano coi complimenti la prossima volta! Però lasciami dire che il tuo suggerimento di nominare Lester mio assistente non è stato brillante: Lester è così egocentrico che continua a rubarmi la scena!”
Lester: in ogni caso, nella nona tappa di Flurrydonkylous Race..!
Topher: come adesso per esempio. Lester, cosa stai facendo? Adesso ti metti a fare i riassunti al posto mio? Con 3 ore di anticipo?
Lester: veramente ti sto sostituendo mentre sei, come dire, impegnato nei tuoi affari. Sono già le dieci, stando al meridiano di Greenwich.
Topher: cosa dici? Accidenti, mi sono dimenticato del fuso orario! Siamo in ritardo madornale sull’episodio! Bisogna svegliare i concorrenti, prenotare gli aerei per il Cairo, informare gli organizzatori locali del ritardo e dire loro di tenere lontani i turisti, comunicare l’orario supplementare di lavoro agli assistenti, chiamare quelli della troupe….eccetera, eccetera!! Io non posso presentarmi in questo stato impresentabile: fai tu il riassunto.
Lester: come stavo facendo prima. In ogni caso, buongiorno a tutti i telespettatori in ascolto, qui Lester Komby, ah. Nell’ultima tappa della corsa…
Due parole bastano: Robot e Wars. Robot Wars. Le Guerre Robotiche. In occasione del rilancio della serie televisiva annunciato a sorpresa per questo 2016, la puntata è stata incentrata sulla costruzione dei robot da combattimento da parte delle coppie in gara. E’ stato il massacro robotico più folle di sempre!!! Grandi ritorni da una parte, nuove promesse dall’altra, ma nessun robot o House Robot avrebbe potuto reggere il confronto con la furia della selvatica Mayko, che in un’esplosione di rabbia ha DISINTEGRATO il disctruttore per eccellenza Hypnodisc… della serie, chi vuole un po’ di sashimi cibernetico?!
Ma anche la sua non si sa ancora bene fino a quanto migliore amica Monika non è stata da meno, sfoderando un’arma segreta così micidiale da spingere al suicidio robotico Sgt Bash, Dead Metal, e credo anche gli altri House Robots. Parlando dei padroni di casa, ma quanto è stata adorabile Christine quando si è rivelata l’insospettabile impossibile fan numero 1 di Matilda! La gotica sadisarcastica è andata così fuori di testa che ha affidato il radiocomando al padre. AL PADRE CHRIS MC LEAN!! Neppure io l’avrei fatto, si merita la lode di pazzologia. Comunque, una volta all’interno di Dad Scorpion, la macchina costruita, Christine se l’è vista davvero brutta quando la creatura di Bryght Knowledge l’ha colpita all’addome col suo rostro alla Razer ma per sua fortuna c’era Panic Attack (guidato dal non si sa bene se migliore amico di sarcasmo o platonico fidanzato Noah) a difenderla e soprattutto Chaos 2, che è stato adottato da una nuova tecnomamma che non suda mai. Azusa Makishima. In un’incredibile sfida all’ultima ribaltata “l’invincibile” robot del Team Acuti è finito prima sopra il sollevatore di Chaos 2, poi sulla forca di Panic Attack e infine nel Pozzo dell’Oblio. Dove sono sprofondate tutte le belle speranze di Alejandro di tornare l’antagonista di successo del passato.
Per gli Acuti non è stata una caduta nei pits, ma in trincea, dalla quale non sono più riusciti a uscire. Per questo sono stati EEEEEEEEEEEEELIMINATI! Anche i più forti periscono nell’arena di Robot Wars, in quella di Flurrydonkylous Race invece ce ne sono ancora 14, in viaggio per la sopravvivenza fino a che ne resterà soltanto uno. Luci verdi al semaforo, correte subito a casa se non l’avete già fatto e parcheggiatevi davanti alla TV:
3
2
1
Riparte Pekingo Lexpress!!!
….scherzetto.)
Flurrydonkylous Race!!!
(SIGLA)
*Primo Aereo*
Christine: cosa stai leggendo di bello…oggi?
Noah: colgo una sottile ironia nella domanda che mi piace. Sto leggendo l’“Ombra di Anubi”, ironia della sorte è un giallo ambientato in Egitto.
Christine: che coincidenza. E’ proprio dove stiamo andando e il libro che ho iniziato a leggere anche io a inizio del viaggio: mi ha conquistata già dalle prime righe.
Noah: “POICHE’ SETTE SALME erano pronte per essere estratte dal natron, il sacerdote Raneb era ansioso di assicurarsi che la sua cliente fosse la prima a essere avvolta nelle bende. Il vedovo della principessa Shapu gli aveva fornito un vaso in bronzo affinchè l’imbalsamazione della moglie risultasse perfetta.” Davvero? Non l’avrei mai detto!
Chris: . . .
Christine: vuoi sapere qual è la parte che preferisco?
Noah: no, voglio indovinarla. Vediamo…Quella dove Meren ha un flashback di quando venne torturato con la marchiatura dal faraone precedente a Tutankhamon.
Christine: proprio quella, bravo! Non era così difficile, vero?
Noah: piuttosto, poi sei riuscita a strappare quell’autografo alla tua *Matilda*?
Christine: non esattamente, ma lei in compenso mi ha strappato un pezzo di pelle con la sua sega verticale mentre mi inseguiva (in realtà inseguiva l’Esca Zerbino, ma questi sono dettagli). *.*Conserverò la cicatrice per sempre, è indelebile più di qualsiasi firma*.*
Noah: posso avere l’onore di vederla?
Christine: magari quando saremo soli. –ammicca timidamente- …Per la prima volta.
Noah: ah-aspetterò allora.
Chris: aspetta e spera! Sei impazzita, Christopherina Mc Lean?
Izzy: guardate come riesco a stare appesa al tubo dell’ossigeno solo usando le gambe! Voi sapreste fare di meglio? @ Mi va tutto il sangue alla testa. Ahahahaah, è una sensazione stupenda. Ehilà? Noah? Hai visto? E tu, Christine? Hai visto, eh? Avete visto?!
Noah: stamattina hai dei bellissimi occhi color sangue, mia Matilda.
Christine: e tu per me sei come uno Shunt al cuore, mi “accetti” per quella che sono.
Noah: con questo gioco di parole mi hai definitivamente gettato nel pozzo dell’oblio.
Chris: Christina!
Izzy: yuhuuuuuuh?
Christine: *scrollata di spalle innamorata*
Noah: *sguardo sarcastico perso nei suoi occhi*
Izzy: uh-aha-a-uh! Niente, non reagiscono neppure se mi metto a fare la scimmia sopra le loro teste. Sono completamente pazzi d’amore!
//Izzy: sono arci super contenta che Noah faccia di nuovo coppietta con Christine, entrambi sono nati l’uno per l’altra, altrimenti chi altro se li prenderebbe due così strani? Però mi sento un terzo incomodo fra di loro, e mi annoio noio oio io terribilmente. I miei migliori amici sono già stati eliminati oppure sono troppo impegnati per stare con me: mi sento così sola ultimamente. Perfino il mio amico immaginario si è trovato un’altra amica!
Mike: ragazzi e ragazze, volete mangiare o bere qualcosa? Offro tutto io: da Mike! Hostess!
Seijii: no, grazie. Malgari ci andrebbe a finire del veleno sopra il cibo.
Mayko: forse per la prima volta, concordo con mio cugino. Io non voglio niente!
Ketty: zzz.
Noah: *…
Christine: *…
Garry: io ho sempre cibo gratis, di gran lunga migliore del semplice breakfast di un’aereo, quindi declino l’offerta.
Mike: andiamo…
Hostess: cosa le porto?
Mike: un vassoio per due e basta, sigh. –passa Izzy- O magari tre? Ehi, Izzy!!!
Izzy: ahh, allerta malvagio! Ma questa volta non mi lascerò sorprendere, in guardia.
Mike: aspetta, non sono più Mal, giuro! –Izzy gli fa una mossa di tae kwon do- Ahio. Perché nessuno si fida di me? Sono un emarginato sociale.
Izzy: a chi lo dici. Uuh, finalmente, qualcuno che si comporta come me! –vede Dawn sospesa a testa in giù- E’ anche più brava. Come ci riesce a farlo senza essere aggrappata a niente?
Mike: è Dawn, lei è….speciale. Ho smesso di farmi domande sulle sue abilità. No, non disturbarla mentre sta meditando!
Izzy: non la voglio disturbare, voglio solo unirmi a lei nella meditazione. ((( Ohm )))
Dawn: (((….chi è? Avanti. Sei la benvenuta nella mia casa.)))
Izzy: ((( che sogno! Non avevo mai fatto una cosa simile prima d’ora, è tutto così strano ma anche mi dà sollievo… Boom ! Boom!)))
Dawn: (((Sei Izzy? Ora capisco come hai fatto a entrare nella mia dimensione meditativa, in pochi possono riuscirci.)))
Izzy: ((( Che posso dire, ho sempre saputo di essere speciale.)))
Mike: beh, visto che loro sono in piena trance, cambio la mia ordinazione: un solo vassoio monoporzione basterà.
Chester: monoporzione? E alla tua famiglia non ci pensi? Voi giovani d’oggi siete degli egoisti.
Vito: se Vito non mangia, Vito non ha le proteine per flirtare e gli girano i gabbasisi.
Svetlana: io mi acconteterei di una semplice insalata, ma grazie lo stesso per aver pensato a me!!!
Mike: scusatemi, avete ragione.
*Il Cairo*
Topher: Benvenuti nella capitale dell’Egitto! (Che caldo soffocante). Una volta atterrati i team dovranno dirigersi al suk della piazza principale e mangiare un enorme piattone di koshari, una tipica pietanza a base di riso, pasta, lenticchie, ceci e uno strato di aglio egiziano, aceto e salsa di pomodoro speziata. Di solito il tutto è guarnito con cipolle fritte. Davvero saporito! Guardate come (a riprova della mia rinnovata buona volontà e solidarietà con i partecipanti alla gara) me lo sto gustando…..mmmh…ha un sapore così ricco…così piccante…..così AHHHHHHHH! Acquaaaa!
-breve pausa tecnica-
Glu, glu, gluug, aaah*. Un al’’o ot’e, ‘’azie. ‘olo ‘ando avranno fffinito tutto il piatto il mercante consegnerà loro la busta con la dritta successiva e il denaro per comprare un cammello per il lungo tragitto fino alla Valle dei Re. Non li invidio per niente, avendo la mia jeep con l’aria condizionata. –il mercante scuote la testa- Ah, non c’è l’aria condizionata? Mar Caspio.
Azusa: taxi!
Noah: taxi!
Mike: taxi!
Mayko: è ora di svegliarsi, Ket, siamo arrivate in Egitto.
Ketty: myawwwn, di già? Okaaay…scrick-scrok..mi stiracchio la schiena un attimo e sono pronta. Hai per caso detto Egitto? Io adoro >^*^< l’Egitto. Che stai aspettando? Chiama il taxi.
Mayko: aspettavo te…non importa. Taxiii!
Azusa: CLICK! Prima al pulsante, spiacente gente, siete stati troppo lenti.
Noah: che tragedia, ma ce ne faremo una ragione.
Izzy: Click!!! E’ una sfida collettiva: “Mangiate il Koshari o niente dromedari: ogni coppia deve svuotare un bacile di koshari, piatto tipico egiziano, fino all’ultimo chicco di riso per ottenere la dritta e il denaro necessari per proseguire nel deserto in nave.” Una crociera nel deserto?!
Noah: si riferisce alle navi del deserto, i cammelli, intelligentona.
Izzy: aaaah. Non sono mai stata in crociera su un cammello! Non sapevo neanche si potesse farne una. A saperlo ne avrei approfittato tempo fa.
Noah: ci rinuncio. Zitta e mangia, sconnessa.
Mike: sniff, sniiiif…ehm, per curiosità, quali sono gli ingredienti del piatto?
Dawn: riso, pasta, lenticchie, ceci, aglio egiziano, aceto e salsa di pomodoro speziata e guarnita con cipolle fritte. E’ il secondo piatto per importanza nazionale dopo il cous-cous.
Noah: ah, insomma, roba leggera. Questa sfida sarebbe andata a nozze con gli Stomaci di Owen e Diezel, mentre il mio chiede il divorzio anticipato.
Izzy: beato te, il mio grida VENDICAMIIII! Grrgle. Ohu, per non parlare della lingua.
Mike: acqua, ho bisogno di altra acqua! Quanto brucia. Ma tu come fai a continuare a mangiarlo?
Dawn: sono abituata.
// Altruisti //
Dawn: nei miei viaggi spirituali per diventare tutt’uno con la Terra e gli animali non ho potuto ignorare tutte le diverse culture e tradizioni dei popoli locali, in fondo l’uomo è pur sempre un animale, che va rieducato ai principi di Madre Natura, ma lo è come tutti gli altri. Mi sono sempre armonizzata e adattata, imparando molte pietanze vegane diverse, e il koshari è una delle mie preferite in assoluto.
Azusa: avanti, Garry, più in fretta, voglio sentire il suono delle tue mandibole a pieno regim…eh?
Garry: rooooonf…
Azusa: sta ancora dormendo da ieri? Grr. Aspetta, ha la bocca aperta, posso fare direttamente questo. –gli versa l’intero bacile di riso in bocca (e non solo)- Buon appetito, Garry-san!
Garry: cough! Agh! Sproot! Dico, sei completamente diventata matta, collega?! Gulb, cosa mi hai messo in bocca, per poco rimanevo soffocato.
Azusa: con la tua fortuna? Tsk, non farmi ridere. Mi spiace di averti sporcato e rovesciato il riso addosso, ma non ho trovato alcun imbuto per fare le cose per bene. Ma grazie al tuo contributo abbiamo completato la prova prima di tutti quanti!
Garry: che novità. Yawn. Bah, ormai sono sveglio per rimettermi a dormire, a questo punto andiamo dove dobbiamo andare e basta. Guarda che schifo, come mi hai conciato la giacca, adesso dovrò vincerne un’altra.
Chris: finiscono sempre loro per primi le sfide, che noia.
Dawn: finito. Posso avere il bis? –Mike la guarda stranito- Allora solo la dritta. E (snort) il denaro per comprare il dromedario.
Noah: Izzy è fuori uso. Libera il tuo Owen interiore. Yum, piatto ricco mi ci ficco, se in più ha le cipolle vado in panciolle e se poi c’è anche il peperoncino faccio ploffete dal pancino!
Christine: - -
Izzy: . . .
Noah: l’ho liberato un po’ troppo.
*Secondo Aereo*
Jasmine: sono stufa marcia di arrivare sempre tra gli ultimi. Dobbiamo cambiare registro, e in fretta. Gli Impossibili, gli Occulti, gli Acuti…erano tutti partiti in testa nella corsa come noi e guarda che fine hanno fatto.
KJ: hai ragione. Ieri è stata colpa mia, ma non ho potuto resistere quando ho visto Leanne vedersela con quell’ammasso di transistors martellatore mentre quell’inetto del partner non faceva niente di niente per tirarla fuori dai guai!
Leanne: cosa? Ma tu mi avevi detto di averci pensato tu, sei sceso in campo di persona e hai corrotto gli House Robots affinchè non mi facessero più del male.
Kyle: è così, infatti. Non ascoltare quel pezzente di periferia, si prende meriti non suoi.
KJ: MERITI NON MIEI?! Chi si è preso il merito di beccarsi un martello da 300kg sulla zucca ripetutamente e chi invece quello di aver spedito la sua ragazza dentro un robot a forma di casseruola dritto nelle fauci di quei mostri metallici?
Kyle: ohibò, mantieni le distanze.
KJ: la verità è che sono un idiota a continuare ad ammazzarmi e umiliarmi per quell’ingrata donna che ti siede accanto. Ma sappi una cosa, per quella volpe tu sei solo l’ennesimo pollo da spennare, appena si sarà stufata di te ti abbandonerà saltando tra le braccia della prossima preda con la quale divertirsi. Goditela finchè puoi.
Leanne: questo…questo non è assolutamente vero! Come ti permetti? Neanche mi conosci bene, cosa credi? Perché ci siamo frequentati per un anno credi di sapere tutto su come sono fatta? Credi di avere un diritto di esclusiva? Credi che sia predestinata a essere l’unica donna della tua vita? Allora non sei diverso da Kyle che mi tratta come se fossi un oggetto di sua proprietà. Siete tutti uguali.
Jo: però.
Kyle: cielo, come? Non vedo come dovrei minimamente essere uguale a un tale poveraccio. Io sono ricco, bello, affascinan- KJ lo stende con un pugno-
Monika: bravo! Clap, clap, clap.
KJ: …
Monika: not my business, sorry.
// Marziali //
Jo: ah-ah. Queste sono scintille serie. La squadra dei Giganti è sempre nel mio mirino dall’inizio della corsa, tutti questi litigi e distrazioni li porteranno all’autodistruzione, meglio, fatica risparmiata. Però ammiro Leanne per quello che detto: se dai a un maschio un dito si prenderà tutto il braccio e appena glielo togli frignerà come un bambino. Per questo io non faccio mai la sdolcinata e non concedo niente a nessuno.
Brick: anche perché nessuno ti prenderebbe. Ahem.
Jo: che hai detto, soldato?
Brick: niente, signore! Parlavo tra me e me, signore!
KJ: Leanne, sei tu che te la sei sempre andata a cercare. Non si capisce cosa vuoi veramente, sei sempre lì a provocare, a flirtare, a giocare al gatto e alla volpe, a cacciare o farti cacciare, poi ci ripensi, torni nella tua ricca tana, fai la timida, la solitaria, l’incompresa e poi ritorni alla carica, più ambigua di prima!
Leanne: falso, non ho mai fatto una cosa del genere.
KJ: ah, no? Francia: non hai smesso un secondo di farmi ingelosire e alla fine di nascosto a Kyle mi hai regalato i biglietti per il volo italiano.
Kyle: ohiohi..eeh?
KJ: Italia: mi sei ronzata attorno per tutta la cucina come un’ape in cerca di miele, mi hai dato dei consigli per fare la ricetta della pizza, poi mi hai dato direttamente la RICETTA sempre di nascosto e poi te ne sei tornata da Kyle come se niente fosse.
Leanne: ecco..
KJ: Grecia: beh, non ricordo se ci siamo visti. Ma Tahiti: vogliamo parlare della tua, come posso definirla, messinscena dietro quel cespuglio di ibischi? Mi hai apertamente “invitato” solo per prenderti gioco dei miei sentimenti e divertirti della mia reazione di delusione.
Leanne: era uno scherzo innocente, credo.
KJ: ahh, uno scherzo! Sì, si vede come sei una donna matura. Io ci sono rimasto di m invece! Promettendo da quel giorno a me stesso che non ti avrei più considerata ma siccome sono cretino ieri ti ho salvata, smenandoci la testa e la classifica! Grazie.
Leanne: non te l’ho chiesto io di salvarmi, no? Non puoi darmi la colpa di un tuo errore, Kieran.
KJ: hai ragione, ho imparato finalmente la lezione. E’ stata l’ultima volta. Da oggi per me non esisti più. Sei una *BIIIP*
Leanne: ciaff!
Tutti: ohh!
KJ: bene, mi sono tolto un peso. Dicevi, Jasmine?
Jasmine: sigh. Di male in peggio.
Topher: dopo varie turbolenze “interne” anche il secondo aereo è atterrato al Cairo…
Jo: al mercato centrale in fretta, tassista!
Koffee: ehi, il taxi l’avevo appena chiamato io.
Jo: che vuoi, che ti dica grazie? Posso accontentarti. Grazie!
Koffee: agrr.
*Suk del Cairo*
Jo: click! Forza, finiamo tutto in 4 cucchiaiate.
Brick: io posso anche farcela in 3.
Jo: allora fammi vedere.
Seijii: me-eh? Gli altri sono già arrivati tutti qui? Com’è possibile?
Rory: s-se magari qualcuno facesse la sua parte nel mangiare questo piatto…
Seijii: ma io sto mangiando, col cucchiaino. Un chicco di riso alla volta.
Mayko: mio cugino ha sempre mangiato come un pescerosso. Quindi non c’è da stupirsi se è rimasto piccolo.
Seijii: mia cugina invece ha sempre scofanato come una scrofa. Quindi non c’è da stupirsi che sia diventata una bestia.
Mayko: e adesso sono una belva che ti divora. GROAR!
Ketty: buona, concentrati sulla gara. Dobbiamo andare a Luxor.
Mayko: hai ragione, non vale la pena divorarlo. Non avrebbe alcun sapore né mi sazierebbe.
Seijii: m-meh, è andata via? –sbuca da sotto il ciotolone di koshari come una tartarughina dal guscio- Fiù. Non è giusto però che lei possa prendermi in giro e io invece non posso perché sennò s’arrabbia e mi sbrana.
Rory: i-io invece non trovo giusto che per colpa tua adesso dovrò mangiare un altro piatto di koshari daccapo!
Seijii: mehehehe. Opsi.
Brick: finitooo!
Jo: no, resta ancora un ultimo chicco di riso nel piatto. Gnam! Ho vinto io.
Brick: non vale, un chicco non conta niente.
Jo: tsk, non fare il dolente perdente, ciò che conta è aver passato la sfida.
Brick: senti da che pulpito.
Noah: buuurp* Ho liberato il mio Owen interiore ed ha funzionato, non ho lasciato una sola briciola nel piatto. Ora spero di non liberare altro.
Izzy: vado a scegliere il nostro cammello! Ne voglio uno simpatico e loquace, così almeno avrò qualcuno con cui parlare senza sentirmi “pazza”.
Noah: ti raggiungo subito. (Urgle, dove posso vomitare senza subire conseguenze?)
Christine: tieni, usala pure.
Noah: ma questa è la vostra scodella di koshari.
Christine: io e papà ci siamo divisi il pranzo in due parti, la mia porzione di riso con cipolle l’ho già consumata, ora tocca a lui…
Noah: quando ti ci metti sai essere davvero sadica! Ma non voglio offenderti, perciò..
//Noah: sì, ho fatto proprio ciò che pensate, me l’ha chiesto lei. Si sa, bisogna sempre assecondare i voleri delle donne. E poi il piatto era di Chris, chi non avrebbe fatto lo stesso?
Christine: papà, è il tuo turno adesso.
Chris: va bene, arrivo. (Fai la tua parte, Chris, così tua moglie magari ci ripensa.) Urgle, ha un aspetto orrendo nonché un sapore peggiore di quello che pensassi!@
// Mc Leans //
Chris: ho scoperto molto dopo che si trattava di vomito. Mia figlia mi ha fatto mangiare del vomito!! Che razza di figlia farebbe mai una cosa del genere al suo adorato padre?
Christine: una che fa di cognome Mc Lean e che ha avuto un odiato padre che le ha rovinato la vita.
//Topher: ahahahahahahahah! Adoro quella Christine! Non riesco più a smettere di ahahahahahaah!
Ashley: gnam, munch, chomp, slurp, buuurp! Finito, piatto bianco!
Seijii: i Marziali posso capirlo, ma voi siete appena scesi dal taxi, come ha fatto?
Korry: lei mangia sempre di fretta, sai, deve subito tornare a studiare.
Ashley: a questo proposito, visto che il tragitto per Luxor è lungo ripasserei un po’ la storia dell’Antico Egitto durante il viaggio. Ormai è chiaro che il tema delle sfide di questa tappa è questo.
Korry: -rotea gli occhi-
Rory: S-Seijii, io non ce la faccio più, finisci tu.
Seijii: -alza gli occhi al cielo-
….nel deserto…
Mike: si muore di caldo, e non posso neppure levarmi la maglietta sennò Vito combina qualche casino. Tu come stai?
Dawn: sono a mio agio.
Mike: come fai a non sudare neanche?
Dawn: ho fuso la mia aura tutt’uno con quella del dromedario, è come se fossimo un solo essere adesso: lui ha una scorta d’acqua naturale, io lo stesso.
Mike: è un po’ inquietante ma vorrei poterlo fare anche io. Sto scoppiando. Quella è un’oasi? Acqua, finalmente, a meee! Noo, era un miraggio.
Dawn: cerca di rilassarti, puoi controllare la sete con la tua mente. Non puoi fare altro, in questo tipo di deserto non crescono neppure i cactus.
Mike: ci proverò.
Garry: il dondolio del movimento del dromedario mi concilia il sonno, però con questo caldo è impossibile schiacciare un pisolino. Qui ci vuole un’oasi rinfrescante. –tocca il portafortuna di Montezuma- Provvedi tu.
Azusa: …oasi in vista! Faccio una pausa volentieri anche io, ma il tempo di rinfrescarci e si ritorna in marcia: voglio raggiungere la Valle bruciando gli altri team sul tempo.
Mike: è inutile, quell’oasi è solo un miraggio, l’ho sperimentato sulla mia pelle.
Azusa: splash! Non direi proprio, tomodachi. Ah, ci voleva proprio un po’ di refrigerio.
Garry: miraggio? Per te sì, per me no. Ehh, che posso dire, quando si è fortunati.
Mike: m-ma prima era un miraggio, sono sicuro al 100%.
-appena Azusa e Garry escono dall’acqua l’oasi torna a essere immateriale e resta solo la sabbia-
D-D-Dawn..?
Dawn: questo è un fenomeno che non so come spiegare neppure io. E’ magia.
Garry: bravo, amuleto, hai fatto il tuo dovere. Posso riprendere il mio sonnellino.
Azusa: non è il momento, piramidi in vista! La seconda sfida ci aspetta.
Izzy: insomma, a un certo punto gli faccio: “Bello, questo è il mio cammello preferito, e se vorrai farne del kebab dovrai prima passare sul mio cadavere, pelato frustrato che non sei altro.”
Noah: davvero una storia interessante, Izzy…
Izzy: non la sto raccontando a te, tranquillo, sto chiacchierando con il cammello. Quindi non interrompermi e non ascoltarmi, se non ti va!
Noah: uao, okay, certo che sei permalosa.
Christine: dovrebbe rinfrescarsi le idee, peccato che siamo nel mezzo del deserto.
Noah: ahahahah! Mi fai morire.
Izzy: bah. Shht! Cosa stavi dicendo, Cammy? Hai uno strano accento nel tuo cammellese che non riesco a cogliere.
Noah: può darsi che dipenda, tiro a indovinare, dal fatto che si tratta di un dromedario?
Izzy: un dromedario!?! Oh, accidenti, ora capisco tutto e ho un terribile notizia: ho detto a Cammy in perfetto cammellese di prendere una scorciatoia per la Valle dei Re ma a questo punto credo che abbia capito tutt’altro e non ho idea di dove stia andando. Voi non potete saperlo, ma il cammellese e il dromedariano sono due lingue completamente diverse! Mi dispiace così tanto, è colpa mia.
Chris: cioè noi vi abbiamo seguito per tutto questo tempo e ci siamo persi? Complimenti, Christine, sai proprio di chi fidarti! Di un perdente e una psicopatica.
Christine: sempre meglio che fidarsi di un padre scorpione.
Noah: esatto.
Izzy: non so molto di dromedariano, ma che dite, provo lo stesso a chiedergli fin dove ci ha portati? –gli altri tre continuano a litigare- Lo prendo come un sì affermativo. –scambia quattro chiacchiere sottovoce- A-ah, sì, credo di avere capito. Ha detto qualcosa come “laddove le navi del deserto possano affondare in pace.” Secondo voi cosa significa? Figurati se mi rispondono. Mumble-mumble…le navi del deserto ho imparato oggi essere i cammelli…affondano….siamo nel deserto e non nell’oceano…blink! Sono le sabbie mobili. Sì, in questo momento siamo nelle sabbie mobili.
Chris e Noah: SABBIE MOBILI? Ahhhh!
Jo: più in fretta il passo, più veloce, e muoviti sottospecie di somaro con le gobbe! Accelera! Ci hanno già superato 3 coppie che erano partite dopo di noi.
Brick: non credo sia l’approccio giusto.
Jo: ma quale approccio e approccio! Questo relitto del deserto è LENTO. Ora ci penso io a spronarlo. Ehi, tu, ascoltami bene, non intendo affondare in fondo alla classifica per causa tua: muovi quelle zampe. Capito? –di tutta risposta il cammello le sputa in faccia, e Brick trattiene a stento le risate- Bleah, e tu cosa fai, ridi?!
Brick: non mi permetterei mai.
Koffee: infatti, sono io a ridere, imbecilli. Alla faccia vostra!
Jo: noo, anche i Peggiori ci sono passati davanti?Argh!
Koffee: ho dato del caffè concentrato al cammello e ora va come un razzo.
Noah: aiutooo!
Chris: non posso morire. Il mondo non è ancora pronto a rinunciare al favoloso Chris Mc Lean!
Noah: su questo ho qualche dubbio.
Christine: faremo una fine lenta e inesorabile…avrei preferito ieri essere squartata da Matilda, ma pazienza.
Izzy: ma che fanno?
Chris: visto che sono gil ultimi istanti della mia irrinunciabile vita, posso anche pulirmi la coscienza e dire la verità: io non sono il tuo vero papà, Christine!
Christine: cosa? ……spiegati.
Chris: ho conosciuto tua madre quando era già incinta. Non ho idea di chi fosse il tuo vero padre, ma ne ho preso io il posto e ho cercato di fare al meglio che ho potuto.
Christine: non molto.
Chris: beh, ci ho provato almeno! Poi ho pur dovuto tornare a occuparmi della MIA CARRIERA..
Christine: …e mi hai abbandonata, giustamente.
Noah: anche io ho da dire una cosa importante prima della fine. Christine, io..
Izzy: vi volete muovere ad afferrare la corda che ho fatto con il mio saronga e uscire di lì una buona volta? Avanti! E’ incredibile. Chi non ha mai affrontato le sabbie mobili prima d’ora alzi la mano. –tutti- Mi prendete in giro? Davvero non sapete che non si può mai affondare completamente? Quello accade solo nei film. L’unico modo per morire davvero nelle sabbie mobili è stare fermi senza stare niente finchè la disidratazione o la fame non ti consumano.
//Izzy: davvero, sono rimasta esterrefatta quando li ho visti tutti e 3 fare quella sceneggiata drammatica da finzione cinematografica. –Noah sta’ zitto tutto rosso in viso- Dai, su! Prendetemi per pazza, ma voi non siete tanto più normali.
Izzy: aggrappatevi uno per volta all’estremità, penseranno i cammelli a tirare sulla base dei miei ordini. Ohissa. Uno alla volta, ho detto! Così. Visto? Siete sopravvissuti. Ognuno sul proprio dromedario, questa volta gli dirò di portarci a destinazione in perfetto dromedariano. Qualcuno vuole dire qualcosa?
Noah: no.
Izzy: allora ognuno sul proprio battello, si torna indietro! P.S: Per battello intendo nave del deserto, quindi i dromedari.
Christine: non ci sarei arrivata da sola.”
*Valle dei Re*
Izzy: eccoci nel posto giusto, come avevo promesso. Guardate!
Noah: è proprio la Valle dei Re, non pensavo. Questa volta devo ammettere che mi hai stupito.
Christine: concordo. Sapete, credo siamo addirittura i primi ad arrivare. Vedo Azusa venire da questa parte. Il che significa che se lei non è la prima allora noi non siamo i secondi.
Izzy: significa anche che dovreste dare più spesso credito alla sottoscritta.
Noah: credito? Riesco ancora a malapena a credere che tu non sia un miraggio.
Christine: ahahahah.
Noah: eheheh, sto scherzando. Ehi, sto scherzando!
Izzy: e io…..non sto ridendo. Non sto ridendo!
Noah: ok, scusa, scusa. Che le prende oggi? E’ stranamente permalosa, e dire che l’ho sempre trattata così.
Azusa: non siamo i primi? Come fate a essere già qui? E’ assurdo. Ah, siete dei miraggi.
Noah: invece no, controlla tu stessa.
Azusa: n-non siete miraggi e siete arrivati prima di noi? Ma congratulazioni! Superando me avete superato voi stessi, ma è solo l’eccezione che conferma la regola. Non sarete più in grado di riuscirci. V- aspetto al traguardo!
Christine: simpatica come uno scorpione. Comunque…click. “Uno fa l’altro guarda- Viaggio nell’Aldilà” già mi ispira il titolo! *Continuo*. “Ogni concorrente deve mummificare l’altro e trasportarlo dentro fino all’ipogeo attraverso i 3 livelli di profondità della piramide…”
Topher: da qui in poi spiega il sottoscritto. La sfida simula il viaggio nell’aldilà secondo l’usanza degli antichi Egizi. Il bendatore al primo livello della piramide deve mummificare il compagno, metterlo nel primo sarcofago, e trasportarlo fino alla camera ardente per farlo scivolare giù dal primo cunicolo che porta al secondo livello. A questo punto il bendatore deve recuperare un oggetto personale del defunto che è stato preso di nascosto dai suoi effetti personali, raggiungere il secondo livello, riaprire il sarcofago e metterci dentro il dono per il morto, richiuderlo in un secondo sarcofago e portarlo al terzo livello per decorarlo. Se riesce ad arrivare all’ultimo livello, riapre i due sarcofaghi, adorna la mummia con la maschera, la pittura e i monili nel modo giusto, richiude il partner nel terzo sarcofago, e lo porta giù all’ipogeo sano e salvo allora la coppia si qualifica per la tappa successiva!
*I Livello*
Chris: che idea inquietante, questa sfida è da sadici macabri psicopatici.
Noah: ora forse capisci il nostro punto di vista in tutte queste stagioni.
Christine: “Post Scriptum: ovviamente la mummificazione è solo per finta.” -fino a un attimo fa con gli occhi luccicanti ora ritorna apatica, e Izzy le fa eco- Ah, ecco. Peccato.
Chris: come sarebbe a dire peccato?!!
Izzy: mi sarebbe tanto piaciuto essere mummificata per davvero. Com’è successo al nonnino. –si avvolge da sé nelle bende con grande naturalezza- Che peccato davvero!
Christine: avrai un’altra occasione, ne sono sicura. Anche a me sarebbe piaciuto tanto: ho sempre sognato di poter accompagnare mio padre alla tomba.
Noah: avrai la tua occasione.
Chris: e-ehi! Ma tiè. Che diamine..
Christine: (sospiro) nell’attesa mi accontenterò di farlo per finta. Forza, iniziamo la mummificazione. –Prima di tutto avvolgo nelle garze tutto per bene specialmente attorno alla bocca, spargo sul corpo il natron (sale per l’essicazione) fino ad avere uno strato sufficientemente spesso a coprire la salma…
Noah: come se fosse zucchero a velo per una torta.
Chris: mmmh-mhh!
Christine: esatto. Il terzo passaggio è l’asportazione degli organi per conservarli ma per stavolta soprassiederei, quindi passo a sigillare la mummia dentro al sarcofago.
Noah: un lavoro di fino, hai un futuro nel settore. Izzy, ‘sta più ferma, non posso continuamente aggiungere il natron che butti fuori!
Izzy: scusa, sono troppo agitata. Prometto che da adesso sarò una mummia modello! Sarò immobile, tenebrosa, misteriosaaa…
Noah: e silenziosa. I morti non parlano. –chiude il sarcofago-
Izzy: ehi, aspetta!
Noah: ah, finalmente un silenzio di tomba.
Christine: non avrei saputo dirlo meglio.
Noah: e godiamoci almeno mezz’ora di pace e silenzio senza quei chiassosi di Izzy e il tuo patrigno!
Christine: certe volte sono insopportabili…ma sempre ti fanno venire voglia di farli fuori.
Noah: sacrosante parole. Comunque, anche a voler seguire l’intera procedura di mummificazione niente sarebbe cambiato: alla fine Izzy non ha un cervello e Chris non ha un cuore.
// Opposti //
Izzy: i morti non parlano, però ci sentono e anche bene. (Tranne quelli cui hanno amputato le orecchie prima di seppellirli, come il nonno, ma questo non è il mio caso.)
Noah: e allora?
Noah: ecco, il mio sarcofago l’ho spedito sotto terra. Tu cosa stai aspettando a disfarti della zavorra?
Christine: voglio pregustarmi ogni singolo istante da quando sollevo il sarcofago di Chris al momento che lo infilo nel feretro e lo lascio andare negli inferi. Sai, in genere sono abituata a non avere soddisfazioni dalla vita, ma questo è un sogno che mi sono portata nella lapide per 10 anni e finalmente si è avverato ...almeno per finta. Tanto non è neanche il mio vero padre, chissà chi era quello vero.
Noah: uno che non ti merita di sicuro.
Christine: *grazie, non serve che mi consoli, odio suscitare pietà.
Noah: non lo faccio perché mi susciti pietà, lo sai bene, mi conosci.
Christine: proprio perché ti conosco abbastanza so che provi pietà per me. Quindi lasciami in pace!
Noah: Christine, aspetta! –sospira trovandosi a un bivio - Ma perché deve fare sempre così la ritrosa?
Mike: sei pronta?
Dawn: sono già proiettata nell’aldilà. Posso sentire le aure dei faraoni e delle regine che sono stati sepolti qui, e sento la voce di Osiride accompagnarmi nel mio lungo viaggio. Non svegliarmi più.
Mike: glom, ottimo. Bende, natron, hummus…ho fatto tutto. Posso procedere a mettere il sarcofago al suo posto. Ohissa! E’ andato giù al secondo livello. Ora devo trovare il modo di raggiungerlo anch’io. No, tu no, lo farà Manitoba Smith! No, non voglio mettere il cappello di nuovo, devo dimostrare a me stesso che posso farcela. Non puoi vincere contro di me una seconda volta, darling. Ho detto di no, Manitoba! Qui Chester: smettetela tutti e due, coff-coff, questa umidità sotterranea nuoce alla mia sciatica…Ma se fuori ci sono 40 gradi all’ombra, guagliò. Stoop! Fermiamoci tutti e 4 un secondo. Cosa volevi dirci, Chester? Non ricordo più, succede ad una certa età. Quella della pietra di sicuro, ah. Come ti permetti, teppistello pompato?! **Dai, basta interrompere Nonno Chester, ragazzi.** Adesso ci si mette anche Svetlana… RAGAZZI, BASTAAAA! Ulp, ma qui c’è il vuoto. E’ quello che cercavo di dire: siamo finiti sopra una trappola, ma nessuno mi ha permesso di parlare, sgrunt. Ahhhhhhhhhh!!!!
Azusa: se gli Egizi credevano che ogni faraone incarnasse una divinità animale, allora Garry è l’incarnazione del dio-ghiro.
Garry: ahah, molto divertente.
Azusa: ah? Credevo stessi già dormendo come una mummia.
Garry: avevo intenzione di farlo, ma è impossibile con tutto il chiasso e lo sconquasso che fai nel trasportarmi. Mi stai sballottando come un frullato! Ho la nausea. Mettimi giù.
Azusa: subito. Più che altro ti faccio scivolare giù. Ci vediamo di sotto, collega! Ecco fatto. Adesso mi metto alla ricerca dell’oggetto più caro a Garry: il suo papillon. Dove potrebbe essere nascosto?
Mayko: eccoci! Oh, no, c’è quell’antipatica della mia ane, e figurarsi se non era arrivata prima di me.
Azusa: ehilà, ci hai messo meno del previsto a raggiungermi questa volta, eh imoto? Ti consiglio di fare attenzione a come ti muovi, poco fa ho visto un avversario precipitare in una voragine e non vorrei ti succedesse lo stesso.
Mayko: so badare benissimo a me stessa, e non c’è trappola che possa sorprendermi avendo i sensi sovrasviluppati.
Azusa: inizia dalla vista, perché la trappola è proprio davanti a te.
Mayko: argh, dove? Voglio dire, certo che l’ho vista, è la prima cosa che ho notato appena sono entrata!
Azusa: non devi vergognarti di sbagliare, Mayko. Dopotutto, tu non sei me! Hai i tuoi limiti e difetti macroscopici: sei l’imotontolona che amo.
Mayko: aggrrrrr, non avvicinarti oltre, grrrowl.
Ketty: lascia perdere tua sorella. Hai notato invece la maestosità di questo posto? *Mi-uao* Io non riesco a staccare gli occhi da quelle sfingi in miniatura.
Mayko: ti capisco, a me piacciono molto i geroglifici. Ma hai ragione tu: devo concentrarmi sulla gara, perciò andiamo nella camera dell’imbalsamazione subito!
Ketty: che meraviglia, un sarcofago a forma di gatto! Io scelgo questo. Prrr..prrr..che morbide queste bende, mi sembra di essere avvolta dentro una nuvola.
Mayko: sì, ma vedi di non strapparle con le unghie. –si guarda intorno- Brr, questo posto mi mette a disagio, tutte quelle statue sembrano seguirci con lo sguardo, per non parlare dei sarcofaghi: saranno davvero tutti vuoti? Tutta la sfida è così macabra. Non so proprio perché tu sia così eccitata.
Azusa: la mia sorellina è così fifona, ecco perché non le ho mai fatto guardare un film del terrore assieme a me.
Mayko: non ho detto di avere paura, mi sento solo a disagio a stare qui. E’ diverso!
Azusa: certo, certo. Papillon, papillon, dove ti nascondi, birbante…
Mayko: comunque smettila di intrometterti! –si gira e vede che il sarcofago è vuoto- Ma che…Ketty?
Gniieeek
M-m-m-ma quell’altro sarcofago si sta aprendo da solo?? AHHHH!!!
Ketty: perché l’Antico Egitto mi affascina così tanto? Ecco qua il motivo! Guarda quanti gioielli e preziosi si trovano fra le mummie, un tesoro inestimabile per una cacciatrice come me.
Mayko: MA SEI FUORI DI TESTA? TI METTI A FARE LA LADRA DI TOMBE ADESSO?! Mi hai fatto spaventare a morte, guarda il colore della mia coda, è verdolino pallido. Rattle-rattle.
IO TI AMMAZZO PRIMA DI RIMETTERTI IN QUEL SARCOFAGO!
Ketty: animo, su. Ho semplicemente risposto alla tua domanda, ma se proprio vuoi saperlo c’è una ragione più profonda a monte, lascia che te la spieghi nel modo migliore che conosco…
Vedi questi canopi?
Sono tutti a forma di gatti.
E secondo te che cosa contengono?
Sono i custodi delle mummie e qui legge detengono.
Mayko: eh?
(Canzone: Egypt Strut by Salah Ragab da 0:13)
Ketty: “Miao, mia-miao, mia-miao, mia-miao miamiaomiao
Miao, mia-miao, mia-miao, mia-miao miamiaomiao (x2)
-esce da un altro sarcofago tutta agghindata in stile faraonico-
C’era una volta una popolazione
Che per i gatti aveva una vera adorazione
Trattati come re e imperatori
Ricoperti d’oro, pesci e altri mille onori.
La gatta bestia sacra era
Tutto il giorno tra le braccia di Bastet se ne stava acciambellata
Guai a chi osar l’aveva disturbata
Un solo gesto della sua zampa eeee la tua anima condannava alla tenebra!
Era immortale la sua figura
Ramses, Cleopatra, Cheope… tutti ne avevano timore e paura
Gli occhi della sfinge vedevano il futuro
Tenere in casa un gatto faceva sentire chiunque più al sicuro.
Miao di qui, miao di là, sua altezza che comanda?
Miao di qui, miao di là, chi non ubbidiva finiva in pasto all’anaconda.
Miao di qui, miao di là, per loro la gatta era una divinità.
Ah, se potessi davvero tornare indietro e reincarnarmi in gatta..
Userei il copricapo come cuscino
Nel sarcofago ci farei un bel sonnellino
Nelle comodità mi avvolgerei come una mummia nel lino
E mi abbandonerei completamente a un lussuoso destino!
Oh, sarei l’invidia di tutte le divinità
Nefertiti stessa mi guarderebbe con avidità
La gente temerebbe la mia sola volubilità
Un mio capriccio e la loro anima precipiterebbe nell’aldilà.
Gli antichi eressero le piramidi non certo per casualità
Se ne osservi bene la forma noti subito la loro peculiarità
Una piramide è costruita per sfidare l’eternità
Non c’è terremoto, pioggia, tempesta che possa intaccarne l’immortalità
Rimane sempre in piedi anche nelle peggiori avversità
Ora ti chiedo di pensare a chi altro vanti una simile abilità
Hai trovato la risposta? Non c’è grande difficoltà
Questa è la principale felina facoltà!
(parte strumentale col piano)
State bene attenti, sudditi
Percepite il suono dei miei passi?
Sta arrivando sua maestà
Nell’ombra coi suoi artigli ghermirà
Chiunque alla sua dignità il rispetto non mostrerà.
MIAO!
Nessun scorpione fa più paura
Di una gatta che si infuria
Il morso del coccodrillo a confronto
E’ un motivo di conforto
Lei è onnipotente
Decide della tua anima immantinente!
Ecco, questa gatta vorrei essere adesso
Avvolta in infinite spire di coccole e attenzioni
In questo geroglifico c’è tutto il riflesso
Delle mie più profonde ambizioni
Poter vivere anche solo un momento quelle emozioni
Mi rende la più felice del mondo
So bene di essere umana, non lo nascondo
Ma stare avvolta qui dentro mi dà piacevoli sensazioni
Ma stare avvolta qui dentro mi dà invidiabili vibrazioni
Ma stare avvolta qui dentro mi dà indescrivibili soddisfazioni
Ma stando avvolta qui dentro…non mi sono mai sentita tanto realizzata come adesso.
Mi-aaaa-o* -torna dentro al suo sarcofago-
Mayko: ___tu non sei normale, ho appena avuto la prova del 9. Però la canzone egizia è stata stupenda!
// Selvatiche //
Ketty: mi sono lasciata trasportare dall’ambiente e l’ho fatto di nuovo.
Mayko: è già la seconda volta. Dove hai imparato a fare questi musical improvvisati?
Ketty: me l’ha insegnato un’amica vagabonda, preferisco non parlarne.
Mayko: ma no, perché? Adesso mi hai messo curiosità.
Ketty: è una lunga storia. Io e Rita…uffa, ti ho detto di no, non mi va di parlarne!
Mayko: l’oggetto che devo cercare prima di tutto è il sonaglio prediletto di Ketty. Dato che lo indossa al collo ogni giorno sarà sicuramente impregnato del suo odore, perciò posso usare l’olfatto per scovarlo. Sniff, sniff, atciù! Mi è entrata la sabbia nel naso! Che prurito! C’è troppa sabbia, che mi copre ogni possibile traccia olfattiva. UFFA.
Un attimo, sento un suono provenire da quella fenditura, e fa dling dling! Ho trovato il sonaglio. Però lo devono aver messo in fondo in fondo, acc, ci passo al pelo qui in mezzo, ecco, ce l’ho fatta. Non sento più il rumore del sonaglino, forse l’ho calpestato. Cerchiamo per terra..
HISSS!
Mayko: non è un sonaglio, è un serpente a sonagli! SONO tutti aspidi e serpenti a sonagli! Auuuu! Indietro, state indietro! Mi sono incastrata. SGRAUR, ci mancava solo questa!
HISS! HISSS! HIISSSS!
Azusa: non ho ancora trovato il papillon dorato ma grazie alla mia esperienza da avventuriera ho già capito come orientarmi alla perfezione, ho l’intera pianta della piramide figurata in testa, l’accesso al secondo livello è vicino. Il problema è che ho come l’impressione di aver commesso un errore da subito. Ma non sono abituata a dubitare di me stessa, perciò continuerò per la mia via indomita. Un attimo, il mio sesto senso di sorella maggiore si è attivato: la mia imotontolona è nei guai. Azusubarashii al salvataggio!
Mayko: chi è? Azusa? Vattene, non ho bisogno di aiuto! Posso cavarmela benissimo da solaaaahiaa!
Azusa: ci penso io. –estrae il cellulare dalla tasca e mette la vibrazione al massimo- Sono andati via, giusto?
Mayko: sì.
Azusa: ovviamente! I serpenti hanno paura delle vibrazioni ad alta frequenza. Devo essermi dimenticata di insegnartelo, beh, ora ho rimediato. Avanti, adesso ti faccio uscire da quell’angolo, dammi la zampa.
Mayko: HO DETTO CHE NON VOLEVO IL TUO AIUTO! –le graffia la mano-
Azusa: attacco di panico, un classico. E’ comprensibile, tranquilla, non ti serbo rancore.
Mayko: sono io che ti serbo rancore, non ti sopporto, perché ti sei dovuta intromettere?! Me la poteo cavare in solitaria. So badare a me stessa, ficcatelo in testa. –si inoltra ancora più in fondo rispetto a prima impedendo definitivamente ad Azusa di aiutarla- IO continuo per la mia strada, tu per la tua, addio. Le faccio vedere che sono perfettamente indipendente, tsk. Crack..crick..ho pestato qualcosa. Scarafaggi! AAAAAUUUUUHHH!!!!! PER LA CRONACA NON STO ULULANDO PER LA PAURA MA PER LA RABBIA!
Azusa: non cambierà mai. -fa un mezzo sorriso rassegnato, poi trasalisce- Cambio/scambio…ora ci sono!
E’ una sfida Uno fa l’altro guarda, quindi ero io che dovevo entrare nel sarcofago, non Garry. Ho sbagliato tutto! Devo rimediare alla svelta.
*II Livello*
Noah: Christine? Dove ti sei diretta? Questo posto è un labirinto, chissà fin dove mi sono spinto o se ho semplicemente camminato in tondo e se addirittura non ho già cambiato livello, queste pareti sembrano tutte uguali e non c’è alcun punto di riferimento. Ah, ma perché, cosa ho fatto di male per meritarmi questo? Da quando frequento quella ragazza non ho mai un attimo di tregua, non c’è una volta che non abbia dei problemi. E’ chiedere tanto poter trascorrere una giornata tranquilli assieme senza che lei vada in depressione all’improvviso?Non lo so io che problema ha..uff, devo pensare alla gara sono stufo di perdere i reality cui partecipo perché mi faccio distrarre da una cosa o un’altra. Torno indietro a cercare l’oggetto per la mummia di Izzy.
Christine: buona idea, non ho mai chiesto di essere seguita.
Noah: ops, Christine, da quanto eri dietro di me? Ecco, riguardo a ciò che ho appena detto sappi che non devi fraintendere.
Christine: tranquillo, ho capito quello che intendi.
Noah: ah, menomale, pensavo sarebbe scoppiato un altro casino.
Christine: ora spostati, così io posso proseguire dritto e tu tornartene indietro alla tua pace e sicurezza.
Noah: aspetta, come? Non intendevo questo! Aspettami, dai. Christine! Oh no, perché non do mai peso quello che dico. –la raggiunge ma lei continua imperterrita- Almeno fermati e lasciami spiegare!
Christine: non serve, ho sentito abbastanza.
Noah: non hai sentito affatto tutto quanto, perché non vuoi. Come posso risolvere se non mi permetti neanche di-
Christine: lasciami in pace.
Noah: di aiutarti. –sospira- Posso almeno venirti dietro, giuro che non ti disturbo più.
Christine: -scrolla le spalle- fai come vuoi. Fine del corridoio, e…inizio di una trappola.
Noah: prevedibile, e in che cosa sei incappata? Se ti degni di permettermi di aiutarti, sono qui apposta. –osserva in giro ma non nota nulla di strano- Ci sono molti geroglifici e statue a forma di coccodrillo raffiguranti il dio Sobek sulle pareti ma non vedo niente di pericoloso. E allora?
Christine: ti sarai accorto che il soffitto si allontana sempre più da noi.
Noah: ora sì: sabbie mobili. Non potevi dirmelo prima che entrassi nella stanza? Ah, no, dimentico sempre che tu celi sempre i tuoi sentimenti, già, così adesso siamo spacciati entrambi. Io potevo salvarmi! Invece eccomi qua. Perché sono venuto qui? Non saprò mai la fine dell’ultimo libro che sto leggendo.
Christine: …ehi.
Noah: che c’è, adesso?!!
Christine: scusami… per come mi sono comportata, so di essere una vera spina nel fianco.
Noah: ah. Eh, ti chiedo scusa anche io. Dai, non sei più difficile di quanto non siano Izzy e gli altri miei amici. Proprio per questo mi piaci, però perché sei sempre così misteriosa in tutto?
Christine: un po’ è il mio carattere e un po’ è il mio modo per affrontare la mia timidezza, e un po’ mi piace tenere un’aria tenebrosa. Mi dà quella sicurezza necessaria a non serrarmi nel mio guscio.
Noah: capisco, un po’ come il mio sarcasmo.
Christine: già. –i due sprofondano sempre- Dato che è già la seconda volta che ci troviamo in questa situazione, sento il bisogno di sfogarmi con te. Ad alta voce, “alta” per quanto mi riesca, s’intende.
Noah: sono tutt’orecchi…il resto del corpo è già sotto la sabbia.
Christine: ihihih. Non farmi ridere, è un momento serio. Dunque, la verità è che l’ho sempre saputo che Chris non era il mio padre naturale, ma ho finto che lo fosse finendo per ingannare me stessa finchè poi la dura realtà non mi si è abbattuta addosso come una ghigliottina: alla prima occasione buona, Chris ha preso e se n’è andato via come se non esistessi. Quel giorno qualcosa è definitivamente cambiato dentro di me. Dopo aver nascosto a me stessa la verità per 10 anni, sentivo i sensi di colpa e la vergogna a guardarmi allo specchio, e per sfuggire a quelle erinni mi sono nascosta ancora di più, non volevo affrontare quella parte di me che si sentiva tradita, così mi sono truccata, mascherata, coperta sotto una cappa di oscurità nella quale ho finito per identificarmi. In quel buio non potevo più guardare negli occhi l’innocente bambina che avevo tradito, mi sono sentita al sicuro e ne ho fatto il mio stile di vita, diventando la cupa Christine Mc Lean.
Noah: oh, non so cosa dire.
Christine: che sono patetica. Lo so che stai pensando questo, perciò dillo, perché tu sei uno che non ha paura di dire ciò che pensa.
Noah: eh, insomma, dipende, alle volte, anzi, spesso la mia lingua lunga mi causa dei guai e col tempo ho imparato a trattenermi dal dire proprio tutto quello che penso.
Christine: sìi sincero.
Noah: non sei patetica, affatto, però mi è sorto il dubbio se la Christine sarcastica e tenebrosa che ho conosciuto sei veramente tu o è solo un paravento.
Christine: indipendentemente dalla risposta che ti darò, continuerai ad amarmi?
Noah: . . . sì, senza dubbio.
Christine: non so cosa rispondere. Sono sia quello che sono che quello che ho nascosto di essere, sia la sadisarcastica dalla battuta glaciale o macabra sempre pronta che l’innocente ritrosa che piange alla minima provocazione, un miscuglio indistinguibile di caratteri diametralmente opposti, una contraddizione vivente, una disgrazia….uno scherzo di Halloween..una…-scrolla le spalle- un qualcosa di indefinito e assurdo, senza senso.
Noah: a me piaci così come sei, sia nell’una che nell’altra faccia. –i due si avvicinano per darsi l’ultimo bacio quando Christine sprofonda definitivamente- Molto spiritoso, destino crudele. Almeno non potevi aspettare ancora un secondo?! Ma che sto dicendo? Christine, noo, l’ho persa per sempre e non le ho mai detto apertamente che la amo! Ahhhhh….io! Aspetta, se sento dolore vuol dire che sono ancora vivo e vegeto. Com’è possibile?
Christine: lo è quando le sabbie mobili sono solo un trucco per tenere lontani gli intrusi, e in realtà costituiscono l’accesso al livello sotterraneo.
Noah: un trucco “simpatico”, non c’è che dire.
Christine: io l’avevo capito sin dall’inizio, ma non ho voluto dirti niente. –sorride maliziosamente- Cos’è che volevi dirmi ma non potevi portandoti così il rimorso nella tomba?
Noah: ci sono proprio cascato, ehm, adesso non ricordo con precisione.
Christine: comunque ti ringrazio per avermi ascoltata, ho voluto sfruttare l’occasione per potertene parlare alleviando la mia timidezza col pensiero di quanto te la stavi facendo addosso. Scusami.
Noah: Nessun problema, però la prossima volta che vuoi avere una conversazione privata, scegliamoci un posto dove non si rischi di morire, eh?
Christine: ci penserò sopra.
Noah: bene. Senti, secondo te adesso dove siamo finiti esattamente?
Christine: non lo so e soprattutto non mi importa.
Noah: a me sì, importa. Vedo tante statue a forma di uccello, sciacallo, gatto o falco dall’aspetto decisamente tetro.
Christine: *tetro*? Eh, sì.
Noah: anzi, più che statue questi si direbbero canopi, i vasi dove gli antichi conservavano gli organi dei defunti.
Christine: intrigante.
Noah: sapevo di riuscire a farti tornare il sorriso.
Christine: mi conosci bene: l’oscurità mi affascina. Mi ci trovo a mio agio…a proposito, ti va di dare una sbirciata dentro?
Noah: nei canopi? Eeeh.
Christine: uh uh. Un certo qualcuno qui ha paura di svelare l’ignoto.
Noah: non è paura, è che mi fa senso!
Christine: d’accordo, allora lascia perdere, grazie per avermi fatta tornare depressa.
Noah: …ricatto morale: voto 10.
Christine: no, 110 e lode.
Noah: non posso credere che sto facendolo sul serio, ecco, svito il coperchio, metto dentro la mano, e mi preparo a tirare fuori qualcosa che mi segnerà a vita di sicuro. –infila la mano, bloccandosi a fissarla- Quand’è che dici “no, non devi farlo sul serio, volevo solo metterti di nuovo alla prova”?
Christine: non ne ho alcuna intenzione.
Noah: ok, allora, ta-dah! Dunque, che schifo ho tirato fuori a occhi chiusi, uno stomaco mummificato oppure un cuore? Solo un amuleto ib, per fortuna.
Christine: vedere. Liscio, nero, a forma di scorpione. Come il mio segno.
Noah: ti piace? In effetti sembra fatto apposta per te, dovresti portarlo al collo.
Christine: può darsi -scrolla le spalle- come mi sta?
Noah: sei splendida, senza giri di parole.
Christine: stai migliorando. –arrossiscono entrambi- Ok, ora è il mio turno. –apre un altro canopo-
Noah: cosa? Non è necessario.
Christine: lo è, ti ho sfidato a farlo e tu l’hai fatto, ora devo fare lo stesso, e al contrario di te non mi spaventa.
Noah: ma.
Christine: aperto. Indovina cosa c’è dentro? Solo polvere per gli incensi. Tu sei stato più fortunato. Beh, andiamo oltre, la sala prosegue e poi dobbiamo ancora trovare gli oggetti dei nostri rispettivi defunti. Ora tocca di nuovo a te.
Noah: che onore…
//Noah: si dice che per amore ti metti a fare le cose più stupide. Mi conoscete, io non sono supersitizioso, essendo lo scettico per antonomasia. Però, so bene quali voci corrono circa le piramidi e quello che abbiamo appena fatto noi è pura follia. Eppure mentre svuotavo quei contenitori di organi umani in sua compagnia mi sentivo il ragazzo più felice della Terra. Totale follia, ne sono consapevole.
*Al Cairo*
KJ: chomp, CHOMP, STRACHOMP. Fatto, avanti, fuori la dritta.
Seijii: spigolette, che velocità. Hai finito tutto in 4 bocconi! Me-eh, non è che ci daresti una mano, o meglio, una cucchiaiata?
KJ: non adesso, amico. Sono di fretta. Jasmine, scegli il cammello che ti sembra migliore, voglio battere sul tempo quei due. –Kyle e Leanne partono a bordo di una dune buggy diversamente da chiunque altro-
Seijii: problemi con Leanne, meh? Quello squalo volpe è una preda molto ambita, ed è lei a scegliere a quale amo di volta in volta abboccare. Questa volta però ha abboccato a un amo pregiato, sarà difficile riacciuffarla. Ma per tua fortuna puoi contare sull’appoggio di un mastro pescatore che saprebbe consigliarti l’esca giusta in cambio di un poderoso aiuto.
KJ: non mi serve, grazie lo stesso. Leanne non mi piace più, faccia quello che le pare della sua vita sentimentale.
Seijii: cosa sentono le mie orecchie? Hai trovato una pesciolona di questa portata e te la fai portare via dal primo yachtaro che passa? Il mare è pieno di pesci, ma a uno come te è già tanto se ha abboccato lei, non puoi lasciartela sfuggire! Non ti ricapiterebbe più una fortuna del genere, credimi. –KJ batte il pugno fracassando il tavolo- Mehk!
KJ: ascoltami bene: non mi importa. Voglio solo occuparmi della gara d’ora in poi.
Seijii: ma…ma…ma che tonto. Ci ha rinunciato. Non ci credo.
Rory: e ci ha rovesciato tutto il koshari per terra, sono io a non crederci. Sigh! R-Ricomincio per la terza volta.
Jo: siamo tornati al punto di partenza. Il tuo senso dell’orientamento fa davvero pena!
Brick: il mio senso dell’orientamento? Davvero? –alza il monosopracciglio-
Jo: torniamo indietro, cioè avanti, cioè avanti e indietro. Muoviti, ronzino gibboso!
Kelsea: kelnoia, quanto manca ancora? Tutto questo deserto è vuoto, non c’è niente da fare.
Leanne: wrooom, yuhuu! Questa bellezza ci sa davvero fare nel far mangiare la polvere.
Kyle: argh, ti avevo esplicitamente detto di non superare i 50km/h! ! ! BLLL. Frena, devo scendere un attimo.
Kelsea: kelforza, piacerebbe anche a me sfrecciare su e giù per le dune a bordo di una simile meraviglia! Idea: kelnedite se mi unisco a voi? Ah, ovviamente verrebbe anche Balzak. Potremmo fare un rave party fra le dune e usare le piramidi come rampe!
Balzak: come sarebbe a dire?
Kyle: ma neanche per sogno. Ora mi sento meglio, riparti pure.
Kelsea: kelsnort. Aristoantipatici. Odio i deserti.
Balzak: hm?! Hhhm.
Korry: non ho la macchina fotografica a portata di mano, ma chick chick, questo non m’impedisce di immortalare questo magnifico paesaggio nella mia memoria. Uao, Ashley, Ashley! Guarda che spettacolo il sole crepuscolare che fa capolino fra le piramidi e colora la sabbia di rosso.
Ashley: non adesso, sto studiando.
Korry: non puoi fare una pausa? Non puoi perderti una cosa così!
Ashley: sto ripassando la planimetria completa delle piramidi egiziane. E’ nel nostro interesse. Sono convinta che la sfida principale sarà incentrata su questo e non voglio farmi trovare –brr- impreparata.
Korry: ma non puoi perdertelo, quando mai ti ricapita l’occasione? Alza gli occhi almeno un attimo. Che ti costa?
Ashley: tu, piuttosto, abbassa gli occhi sulla mappa e controlla che il cammello stia andando nella giusta direzione.
Korry: ci sta andando, ci sta andando. Dai, insisto, fammi contento: ci tengo che tu possa vedere quello che sto vedendo in questo momento.
Ashley: “il geroglifico del coccodrillo indicava l’inganno e la benedizione, quello del serpente invece la morte…”
// I Collezionisti //
Korry: al di là di tutte le collezioni possibili e immaginabili fatte o ancora da fare, niente per me è più importante della collezione delle esperienze. Questo è un viaggio che offre l’opportunità di viverne di irripetibili, per me non conta solo l’aspetto competitivo, sono qui per divertirmi e arricchire la mia collezione di ricordi. E’ questo lo scopo che i genitori di Ashley voglio raggiungere avendoci regalato l’iscrizione a Flurrydonkylous Race. Ma lei non l’ha ancora capito.
Ashley: e se la prova fosse incentrata sui papiri? Anf, presto, che capitolo era Thot la divinità degli scribi???
Korry: basta, via il libro. E’ ora di studiare la vita!
Ashley: no, cosa fai? Ridammelo! Ooh*
Korry: eheh, vuoi ancora che te lo restituisca? –intanto lo usa come ventaglio-
Ashley: magari fra cinque minuti. Che meraviglia. Il disco di Ra che irradia le tre piramidi di Cheope, Kefren e Micerino con la sua luce divina infuocata. E’ così che appariva questo posto magico agli occhi degli Egizi, come dice il libro.
Korry: visto? Tu che non volevi vederlo.
Ashley: avevi ragione, lo ammetto. Ehh! Quanti minuti sono passati?
Korry: boh, forse cinque o sei.
Ashley: 6? Gaaasp! Mi sono presa un minuto in più, come ho potuto. Devo tornare a studiare, oh, no, quello davanti è il pulsantopher, allora siamo arrivati e io ho sprecato gli ultimi minuti per il ripasso a guardare per aria! Sono una sconsiderata.
Korry: esagerata. Su, amichetta, datti una regolata. Click!
Brrrrum! Screeek.
Leanne: arrivare molto prima dei Giganti è una gigante soddisfazione. Click!
-subito dopo un rapido montaggio mostra le fasi di mummificazione di Dixon, Korry, Kurt e Kyle, quest’ultimo viene rinchiuso in un sarcofago di lusso completamente diverso dagli altri-
Ashley: un sarcofago se incompleto è più leggero di quel che sembra. Il primo sarcofago, infatti, è sempre fatto in legno dipinto. Sono il secondo e il terzo ad essere fatti di vero materiale prezioso.
Koffee: grazie della lezione, secchiona. Peccato che la mummia da te trasportata sia uno stuzzicadenti paragonata al bestione di 1.90 che devo portare io.
Kurt: è il kanone di altezza minimo per noi tedeski. Komunque io zono alto 1 metro e novanta unt 51 millimetri. La precisionen è importante.
Koffee: ma taci. Mi sto spaccando la schiena per colpa tua.
Leanne: gnnn..anf, pant. Ggggnn…puff. Non riesco neanche a sollevarlo! Perché il mio sarcofago pesa così tanto?
Kyle: è fatto su misura in oro colato e il natron è polvere d’oro.
Leanne: ci credo che non riesco neppure a spostarlo.
Kyle: e anche le bende nelle quali sono avvolto sono d’oro laminato. Pretendevi che mi facessi mettere in un sarcofago qualunque?
// Gli Aristocratici //
Kyle: se qualcosa non è d’oro o altro materiale prezioso, io non lo tocco neanche. Il mio spazzolino da denti è in oro temperato con setole fatte di fili di platino e rodio.
Leanne: adesso mi spieghi come faccio a portarti in giro? C’è nessun gentiluomo che voglia darmi un aiutino, per caso? Nessuno. Cafoni, ma ,tsk, sono abbastanza donna da riuscirci da sola. Potrei far cadere il sarcofago dal piedistallo usando una leva per poi portarlo strisciandolo. Vediamo se trovo qualcosa di adatto tra gli strumenti per la mummificazione…a-ah, questa sonda mi sembra della lunghezza adatta. (N.D.R: la “sonda” era un bisturi particolare usato dagli egizi per togliere i denti delle mummie o eseguire altre operazioni chirurgiche)
Kyle: che succede? Non rovesciare il sarcofago, mi farai Badabram! BLEARGH! Oh, no, che schifo, sono tutto ricoperto del mio stesso- fammi uscire da qui!
Leanne: no, sono decisa a portare a termine la mia missione fino in fondo. –striscia il sarcofago con tutte le sue forze, sudando copiosamente, fino a portarlo al cunicolo per il livello successivo- Sono tutta sudata e sporca di sabbia, ma ce l’ho fatta. Alla faccia di Jasmine, KJ, lo stesso Kyluccio e tutti quelli che mi considerano buona solo come cibo per gli occhi. –inspira soddisfatta- Ah. L’oggetto più prezioso per Kyle sono io e dopo di me viene il suo primo orologio in quarzo platinato. Dunque devo cercare questo. Un gioco da ragazze con il metal detector. –infatti, non passa neanche un minuto che il detector individua subito qualcosa, e lei cade nella trappola-
Jasmine: faccio strada io, KJ. Attento alla prima trappola: è assolutamente scontata lì dov’è piazzata all’ingresso eppure sembra che almeno una coppia ci sia già cascata come una noce di macadamia cotta. Queste piramidi sono piene di trabocchetti del genere.
KJ: ti credo.
Jasmine: la casa dei morti, ovvero la camera dove si procedeva alla preparazione delle salme, è sempre quella più a sinistra. Eccola. Ok, lino, unguenti, natron, è tutto al suo posto. Preparati per la mummificazione, faraone Kieran Jason I. Ahahah!
KJ: veramente dovrei dirlo io a te. La sfida è del tipo alternato, dato che ieri io sono stato quello dentro il robot, a te oggi tocca stare dentro il sarcofago.
Jasmine: CHE COSA?
Topher: blocco immagine! Uhh, la tipica espressione di chi si trova improvvisamente la Grande Divoratrice in faccia. Riuscirà la nostra intrepida archeologa a superare l’ennesima prova per la sua claustrofobia? Beh, si è già congelata come una vera mummia. Lo scopriremo nella seconda parte.
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Topher: bentornati nella seconda parte della decima tappa di Flurrydonkylous Race! Breve riassunto della situazione: oggi i concorrenti prendono parte ai rituali funebri degli Antichi Egizi. La sfida consiste nel portare la mummia del proprio compagno scendendo per 3 livelli sottoterra fino a raggiungere la camera finale della piramide (e spero si diano presto una mossa perché stare ad aspettarli qui dentro non è certo un’esperienza edificante.) –dietro di lui campeggia l’originale sarcofago di Tutankhamon- Finora nessuno dei team entrati nella piramide è andato oltre il II livello, alcuni di loro (Vincenti, Selvatiche, Opposti) hanno pure sbagliato a leggere la consegna e rischiano la penalità, è da tanto che abbiamo perso di vista Mike e Leanne (ma gli operatori stanno lavorando a una soluzione) e KJ e Jasmine sono arrivati solo adesso. Quest’ultima si è mummificata all’istante da sé quando ha scoperto di dover entrare lei nel sarcofago! E’ qui che ci siamo fermati, è tempo di girare avanti la clessidra e vedere come si sviluppa…
Jasmine: .-:-..-:.-.:-.
KJ: Jasmine? Jaaazz? Che ti sei bloccata? Accidenti. Mi spiace ma qui bisogna andare avanti a tutti i costi. Ti metto così come sei direttamente nel sarcofago e buonanotte. Oplà. Adesso mi metto alla ricerca dell’oggetto più importante della sua vita e aspetta un momento: è il cappello. Come diamine trovo il cappello se l’ha perso in Grecia?!!
Topher: ahah, che faccia che ha fatto! Certo, lui non può sapere la verità.
KJ: calma. L’unica spiegazione plausibile è che Topher lo ha fatto recuperare a suo tempo e lo abbia tenuto nascosto per questa sfida anziché restituirlo. Che viscido.
Topher: acqua, KJ, o meglio sabbia. Non sa che se l’è tenuto Mike. Cercherà a lungo a vuoto. Affari suoi. Diamo adesso un’occhiata fugace alle condizioni dei sarcofaghi finora accumulati al II livello.
*Camera dei Sarcofaghi (II Livello)*
-tutti i sarcofaghi sono ammassati l’uno sopra l’altro in ordine sparso, con la stessa eleganza di una discarica-
Chris: ma quando mi faranno uscire da qui dentro? C’è pure una puzza tremenda come se ci fosse qualcosa in putrefazione.
Garry: no, quello sono io che mi sono cagato sotto.
Korry: ahahah, almeno lui ci intrattiene con le sue battute!
Garry: stavolta non sto facendo cabaret.
-cala il gelo-
E’ così imbarazzante.
// Vincenti //
Garry: non so proprio cosa sia successo, ma a un certo punto ho sentito dei dolori lancinanti alla pancia e l’ho fatta grossa dentro il sarcofago stesso. Sarà stata una reazione a tutto quel koshari che mi ha fatto mangiare.
Izzy: ehi, Dawn, riesci a sentirmi? Ti sto comunicando per via telepatica…patica…atica..tica.
Dawn: sì.
Izzy: ti ho disturbata?
Dawn: più o meno, stavo conversando con Osiride dall’aldilà, ma non fa’ niente. Dimmi pure.
Izzy: in realtà volevo solo fare conversazione con qualcuno, mi sento sola ultimamente e tu sei l’unica abbastanza strana con cui possa parlare qui.
Dawn: vedo, percepisco da qui la tua inquietudine. E’ per via di Noah?
Izzy: riesci a leggermi nella mente anche attraverso il sarcofago e anche se siamo, ma non posso saperlo, distanti? Uao! Comunque sì, mi sento piuttosto incompresa da Noah. Dall’inizio della gara mi sono resa conto che non mi stima come persona né si fida ad avermi come amica. Voglio dire, mi è sempre piaciuto scherzare con lui e ho sempre visto il lato positivo delle sue battutine sul mio conto ma così è troppo, sta esagerando! Mi sento umiliata. Si sta comportando esattamente come tutti gli altri. Cosa posso fare a questo punto per essere presa sul serio?
Dawn: la domanda che dovresti porti è: sei veramente te stessa quando ti approcci con gli altri?
Izzy: sì..fintanto che i miei alter-ego Brainzilla, Explosivo, Kaleido stanno al loro posto.
Dawn: sicura? Prova a guardare dentro di te, io intravedo tutt’altro ma non posso mettere a fuoco.
Izzy: aspetta, ci provo. Ohhmmm…sì, mi vedo, sono così piccola e isolata dalla realtà che mi circonda. Nessuno si avvicina a me perché ha paura di farsi male o essere contagiato dalla mia follia, come disse Leshawna a DJ una volta, e per questo mi sto creando il mio primo amico immaginario. E’ triste.
Dawn: basta così, riapri gli occhi adesso.
Izzy: grazie, ho capito finalmente tutto. Ora saprò come comportarmi. Oh, Noah sta aprendo il mio sarcofago, è ora di affrontarlo… Buuuuh, chi osa distubare il mio riposo eternoooo?!?!? PREPARATI, MORTALE, PERCHE’ LA TUA ANIMA FINIRA’ PRESTO CONDANNATA AL GIUDIZIO DI ANUBI CHE TE LA DIVORERA’ IN UN SOL BOCCONE. Pardon, non ho proprio resistito.
Ashley: a a a.
Izzy: ma tu non sei Noah! Avrei dovuto accorgermene subito dal colore dei capelli. –richiude velocemente il sarcofago-
Dawn: …
Koffee: è pieno di sarcofagi qui dentro! Come faccio a sapere qual è quello dove giace la mummia tedesca? Forse questo, mi sembra il più alto e il più pesante di tutti. Ehi, Kurt, ho ritrovato i tuoi occhiali da pilota. Ma dormi? Non risponde neanche. Tanto non conta niente in questa sfida. Adesso stando alle regole devo mettere il sarcofago dentro un altro sarcofago e poi buttarlo al terzo livello. Ci vorrebbe un triplo caffè per uno sforzo così titanico ma fa niente, figurati se trovo una macchinetta dentro una piramide!
Azusa: eccomi finalmente! Sto diventando pazza. Garry in quale di questi sarcofagi si troverà? Non può rispondermi perché si sarà appisolato di sicuro, sa fare solo quello. Non ho scelta, devo aprirli tutti finchè non lo trovo. Toc-Toc. Gnieeek.
Izzy: chi è? Avantiii.
Azusa: primo tentativo sbagliato. Proviamo quello accanto. No, c’è Dawn. Quest’altro…devo sbendare la mummia…Kurt. NON VA BENE.
Devo perseverare e accelerare nella ricerca.
Forza e coraggio!
Ashley: ..ah! Devo darmi da fare anch’io.
*Camera Segreta*
Leanne: mmmhm, ma quanto ho dormito esattamente da quando sono caduta? Yawn, pensavo mi sarei fatta più male, è già un lato positivo.
Manitoba: ohiohi, per tutti i didgeridoo, che ne diresti di spostare il tuo bel sedere di dosso, darling?
Leanne: ops, chiedo scusa. Non mi ero accorta che ci fossi tu sotto.
Manitoba: sei perdonata, my sexy wallaby. Io stesso mi sono svegliato solo adesso. E’ stato un brutto capitombolo. Non ne facevo uno così dai tempi della scoperta della mummia di Oetzi.
Leanne: dove siamo finiti? Nella caduta si è rotta tutta l’apparecchiatura fornita dal mio Kyluccio.
Manitoba: apparecchiatura? Tsk. La usano solo i fighetti. Il vero archeologo trova tutto a mani nude e sfrutta quello che il destino gli procura senza ricorrere a diavolerie tecnologiche avanzate. Slap. Qui il terreno è particolarmente pulito, non ci sono granelli di sabbia, segno che qui non è mai passato nessuno per mooolto tempo, neppure il vento.
Leanne: cioè si tratta di una parte della piramide mai scoperta prima d’ora?
Manitoba: molto sveglia per essere così formosa. Un rarissimo pacchetto completo. Sei già sposata per caso?
Leanne: no, ma sono ufficialmente fidanzata di Kyle Prince, l’essere più snob e vigliacco del pianeta. Credevo fosse Vito quello che ci provava con le donne…
Manitoba: lui è il casanova per eccellenza, ma io possiedo il fascino del rude avventuriere, milady. Wink.
Leanne: ooook. Cerchiamo una via d’uscita, se c’è.
Manitoba: eppure ho una strana sensazione riguardo questo posto. Il mio istinto da archeologo sta impazzando: sento profumo di GRANDE SCOPERTA. Questi geroglifici illustrano un uomo e una donna e due serpenti che li avvolgono fino a ucciderli. Non ci sono dubbi. Eureka! Siamo nella mitica tomba perduta di Cleopatra VII e Antonio! Incredible. *Solo il leggendario Manitoba Smith poteva riuscire nell’impresa.* Eheheh.
-intanto Leanne scopre una stanza con una grande vasca al centro e tanti otri dall’aspetto lussuoso allineati intorno-
Leanne: quindi è qui che Cleopatra faceva i suoi famosi bagni di bellezza. Chissà cosa provava a stare immersa nel latte, sono curiosa. –fissa gli otri dorati con avidità- Perché tenermi la curiosità? –poco dopo la si vede totalmente abbandonata al piacere della vasca- E’ davvero rigenerante, non mi sono mai sentita tanto bella e rilassata in tutta la mia vita, ahhh*… cara Cleo, avevi capito tutto della vita. Posso anche dissetarmi bevendo un po’ di questo squisito latte a coppa mentre mi godo il bagno, la schiuma del latte poi è così soffice. Non uscirei mai più da questo paradiso.
Manitoba: l’ho trovato! E’ la scoperta del secolo. Vieni a vedere, Darleanne!
Leanne: arrivo, il tempo di rivestirmi. Tutte le cose belle prima o poi devono avere una fine, ma ci sono anche delle eccezioni –ammicca all’immagine geroglifata di Cleopatra- no? Io e te lo sappiamo bene. Mi sento la pelle liscia come il velluto più pregiato e le chiome fluenti come non mai grazie a tutto quel lattosio assorbito. Che cos’hai trovato di così sensazionale?
Manitoba: a parte te, bellezza, nientepopoòdimeno che il leggendario introvabile fino a questo storico giorno sperduto originale Sarcofago di Cleopatra!!!
Leanne: sicuro, proprio di quella Cleopatra?
Manitoba: Oh, yes. Il mio occhio esperto non può sbagliare. I geroglifici intagliati ai bordi del sigillo indicano inconfutabilmente il suo nome, se si trattasse di un’iscrizione fasulla la superficie risulterebbe traslucida, e non lo è.
Leanne: in tal caso apriamolo. Voglio vedere se Cleopatra era davvero così bella come dice la storia, degna di essere reputata una mia pari.
Manitoba: noo, non toccarlo!
Pazza. Anche ammesso che fosse davvero bella anche nella morte, ora sarebbe solo una mummia secca e disidratata!
Leanne: uh, già. Pardon. Adesso cosa succederà?
Manitoba: a giudicare dal rumore continuo la trappola che hai attivato è ancora in preparazione, probabilmente la vestigia e la rudimentalità dei meccanismi stanno ritardando l’effetto. Il che ci lascia il tempo di elaborare una via d’uscita, a meno che….
Leanne: ahh, dal sarcofago vedo qualcosa che sta cercando di uscire!
Manitoba: migliaia di aspidi, scorpioni e scarabei hanno custodito gelosamente la salma della loro regina per tutti questi secoli e lei in cambio deve aver promesso loro l’immortalità. Ok, credo sia giunto il momento di filarsela. –si accorge che la porta dalla quale sono entrati non c’è più- Toh, questo è un trucco che non mi aspettavo: “piramide che vai esplorando, trappole che trovi camminando” dico sempre. Tieni il sarcofago chiuso più che puoi col tuo culetto, my dear kangaroo, intanto che cerco una soluzione. Pareti lisce ovunque, impossibile arrampicarsi.
Leanne: sbrigati per favore, adesso da qui sta anche fuoriuscendo un fiume di sabbia incessante come se già non ce ne fosse abbastanza che cade dall’alto. Noo, avevo lavato i capelli neanche cinque minuti fa! Basta sabbia, se devo andarmene non voglio farlo con le chiome impolverate. Mike, fa’ qualcosa! Almeno dammi il tuo cappello australiano per ripararmi.
Manitoba: la forma di questa catacomba è assai strana, costituita da due rombi. Sabbia che cade dall’alto….ci sono! Manitoba Smith, prego, Mike è mio cugino di quarto grado oppure mio nipote di terzo. Ora non rammento. Non puoi levarmi il fedora, è il mio marchio di fabbrica! AHK!
Leanne: è bello grande questo cappello. Come mi sta?
Mike: oh, no, che guaio. Ti rendi conto di quello che hai fatto? Senza Manitoba non riusciremo a uscire da questa situazione, io non ho le sue competenze, né la sua esperienza!
Leanne: quante storie, te lo ridò subito il cappello. Non fare l’isterico. Oltretutto, non mi stava neanche bene, troppo largo.
Mike: non mi servirebbe a niente, adesso. Anche se è il catalizzatore del mio alter ego Manitoba non posso ritornare come niente a essere lui, ogni personalità può apparire una e una sola volta al giorno.
Leanne: strano.
Mike: e adesso che faccio? Cosa facciamo?!
Leanne: prova a inventarti qualcosa. In fondo non sei tu quello che vuole dimostrare di farcela da solo senza l’aiuto delle personalità? Anzi, proviamoci insieme, anch’io devo dimostrare di valere molto da sola.
Mike: provo a ragionare come avrebbe fatto Manitoba.
Leanne: prima di andarsene aveva bisbigliato qualcosa circa la forma della stanza e la sabbia. . .
Lester: in ogni caso, nella nona tappa di Flurrydonkylous Race..!
Topher: come adesso per esempio. Lester, cosa stai facendo? Adesso ti metti a fare i riassunti al posto mio? Con 3 ore di anticipo?
Lester: veramente ti sto sostituendo mentre sei, come dire, impegnato nei tuoi affari. Sono già le dieci, stando al meridiano di Greenwich.
Topher: cosa dici? Accidenti, mi sono dimenticato del fuso orario! Siamo in ritardo madornale sull’episodio! Bisogna svegliare i concorrenti, prenotare gli aerei per il Cairo, informare gli organizzatori locali del ritardo e dire loro di tenere lontani i turisti, comunicare l’orario supplementare di lavoro agli assistenti, chiamare quelli della troupe….eccetera, eccetera!! Io non posso presentarmi in questo stato impresentabile: fai tu il riassunto.
Lester: come stavo facendo prima. In ogni caso, buongiorno a tutti i telespettatori in ascolto, qui Lester Komby, ah. Nell’ultima tappa della corsa…
Due parole bastano: Robot e Wars. Robot Wars. Le Guerre Robotiche. In occasione del rilancio della serie televisiva annunciato a sorpresa per questo 2016, la puntata è stata incentrata sulla costruzione dei robot da combattimento da parte delle coppie in gara. E’ stato il massacro robotico più folle di sempre!!! Grandi ritorni da una parte, nuove promesse dall’altra, ma nessun robot o House Robot avrebbe potuto reggere il confronto con la furia della selvatica Mayko, che in un’esplosione di rabbia ha DISINTEGRATO il disctruttore per eccellenza Hypnodisc… della serie, chi vuole un po’ di sashimi cibernetico?!
Ma anche la sua non si sa ancora bene fino a quanto migliore amica Monika non è stata da meno, sfoderando un’arma segreta così micidiale da spingere al suicidio robotico Sgt Bash, Dead Metal, e credo anche gli altri House Robots. Parlando dei padroni di casa, ma quanto è stata adorabile Christine quando si è rivelata l’insospettabile impossibile fan numero 1 di Matilda! La gotica sadisarcastica è andata così fuori di testa che ha affidato il radiocomando al padre. AL PADRE CHRIS MC LEAN!! Neppure io l’avrei fatto, si merita la lode di pazzologia. Comunque, una volta all’interno di Dad Scorpion, la macchina costruita, Christine se l’è vista davvero brutta quando la creatura di Bryght Knowledge l’ha colpita all’addome col suo rostro alla Razer ma per sua fortuna c’era Panic Attack (guidato dal non si sa bene se migliore amico di sarcasmo o platonico fidanzato Noah) a difenderla e soprattutto Chaos 2, che è stato adottato da una nuova tecnomamma che non suda mai. Azusa Makishima. In un’incredibile sfida all’ultima ribaltata “l’invincibile” robot del Team Acuti è finito prima sopra il sollevatore di Chaos 2, poi sulla forca di Panic Attack e infine nel Pozzo dell’Oblio. Dove sono sprofondate tutte le belle speranze di Alejandro di tornare l’antagonista di successo del passato.
Per gli Acuti non è stata una caduta nei pits, ma in trincea, dalla quale non sono più riusciti a uscire. Per questo sono stati EEEEEEEEEEEEELIMINATI! Anche i più forti periscono nell’arena di Robot Wars, in quella di Flurrydonkylous Race invece ce ne sono ancora 14, in viaggio per la sopravvivenza fino a che ne resterà soltanto uno. Luci verdi al semaforo, correte subito a casa se non l’avete già fatto e parcheggiatevi davanti alla TV:
3
2
1
Riparte Pekingo Lexpress!!!
….scherzetto.)
Flurrydonkylous Race!!!
(SIGLA)
*Primo Aereo*
Christine: cosa stai leggendo di bello…oggi?
Noah: colgo una sottile ironia nella domanda che mi piace. Sto leggendo l’“Ombra di Anubi”, ironia della sorte è un giallo ambientato in Egitto.
Christine: che coincidenza. E’ proprio dove stiamo andando e il libro che ho iniziato a leggere anche io a inizio del viaggio: mi ha conquistata già dalle prime righe.
Noah: “POICHE’ SETTE SALME erano pronte per essere estratte dal natron, il sacerdote Raneb era ansioso di assicurarsi che la sua cliente fosse la prima a essere avvolta nelle bende. Il vedovo della principessa Shapu gli aveva fornito un vaso in bronzo affinchè l’imbalsamazione della moglie risultasse perfetta.” Davvero? Non l’avrei mai detto!
Chris: . . .
Christine: vuoi sapere qual è la parte che preferisco?
Noah: no, voglio indovinarla. Vediamo…Quella dove Meren ha un flashback di quando venne torturato con la marchiatura dal faraone precedente a Tutankhamon.
Christine: proprio quella, bravo! Non era così difficile, vero?
Noah: piuttosto, poi sei riuscita a strappare quell’autografo alla tua *Matilda*?
Christine: non esattamente, ma lei in compenso mi ha strappato un pezzo di pelle con la sua sega verticale mentre mi inseguiva (in realtà inseguiva l’Esca Zerbino, ma questi sono dettagli). *.*Conserverò la cicatrice per sempre, è indelebile più di qualsiasi firma*.*
Noah: posso avere l’onore di vederla?
Christine: magari quando saremo soli. –ammicca timidamente- …Per la prima volta.
Noah: ah-aspetterò allora.
Chris: aspetta e spera! Sei impazzita, Christopherina Mc Lean?
Izzy: guardate come riesco a stare appesa al tubo dell’ossigeno solo usando le gambe! Voi sapreste fare di meglio? @ Mi va tutto il sangue alla testa. Ahahahaah, è una sensazione stupenda. Ehilà? Noah? Hai visto? E tu, Christine? Hai visto, eh? Avete visto?!
Noah: stamattina hai dei bellissimi occhi color sangue, mia Matilda.
Christine: e tu per me sei come uno Shunt al cuore, mi “accetti” per quella che sono.
Noah: con questo gioco di parole mi hai definitivamente gettato nel pozzo dell’oblio.
Chris: Christina!
Izzy: yuhuuuuuuh?
Christine: *scrollata di spalle innamorata*
Noah: *sguardo sarcastico perso nei suoi occhi*
Izzy: uh-aha-a-uh! Niente, non reagiscono neppure se mi metto a fare la scimmia sopra le loro teste. Sono completamente pazzi d’amore!
//Izzy: sono arci super contenta che Noah faccia di nuovo coppietta con Christine, entrambi sono nati l’uno per l’altra, altrimenti chi altro se li prenderebbe due così strani? Però mi sento un terzo incomodo fra di loro, e mi annoio noio oio io terribilmente. I miei migliori amici sono già stati eliminati oppure sono troppo impegnati per stare con me: mi sento così sola ultimamente. Perfino il mio amico immaginario si è trovato un’altra amica!
Mike: ragazzi e ragazze, volete mangiare o bere qualcosa? Offro tutto io: da Mike! Hostess!
Seijii: no, grazie. Malgari ci andrebbe a finire del veleno sopra il cibo.
Mayko: forse per la prima volta, concordo con mio cugino. Io non voglio niente!
Ketty: zzz.
Noah: *…
Christine: *…
Garry: io ho sempre cibo gratis, di gran lunga migliore del semplice breakfast di un’aereo, quindi declino l’offerta.
Mike: andiamo…
Hostess: cosa le porto?
Mike: un vassoio per due e basta, sigh. –passa Izzy- O magari tre? Ehi, Izzy!!!
Izzy: ahh, allerta malvagio! Ma questa volta non mi lascerò sorprendere, in guardia.
Mike: aspetta, non sono più Mal, giuro! –Izzy gli fa una mossa di tae kwon do- Ahio. Perché nessuno si fida di me? Sono un emarginato sociale.
Izzy: a chi lo dici. Uuh, finalmente, qualcuno che si comporta come me! –vede Dawn sospesa a testa in giù- E’ anche più brava. Come ci riesce a farlo senza essere aggrappata a niente?
Mike: è Dawn, lei è….speciale. Ho smesso di farmi domande sulle sue abilità. No, non disturbarla mentre sta meditando!
Izzy: non la voglio disturbare, voglio solo unirmi a lei nella meditazione. ((( Ohm )))
Dawn: (((….chi è? Avanti. Sei la benvenuta nella mia casa.)))
Izzy: ((( che sogno! Non avevo mai fatto una cosa simile prima d’ora, è tutto così strano ma anche mi dà sollievo… Boom ! Boom!)))
Dawn: (((Sei Izzy? Ora capisco come hai fatto a entrare nella mia dimensione meditativa, in pochi possono riuscirci.)))
Izzy: ((( Che posso dire, ho sempre saputo di essere speciale.)))
Mike: beh, visto che loro sono in piena trance, cambio la mia ordinazione: un solo vassoio monoporzione basterà.
Chester: monoporzione? E alla tua famiglia non ci pensi? Voi giovani d’oggi siete degli egoisti.
Vito: se Vito non mangia, Vito non ha le proteine per flirtare e gli girano i gabbasisi.
Svetlana: io mi acconteterei di una semplice insalata, ma grazie lo stesso per aver pensato a me!!!
Mike: scusatemi, avete ragione.
*Il Cairo*
Topher: Benvenuti nella capitale dell’Egitto! (Che caldo soffocante). Una volta atterrati i team dovranno dirigersi al suk della piazza principale e mangiare un enorme piattone di koshari, una tipica pietanza a base di riso, pasta, lenticchie, ceci e uno strato di aglio egiziano, aceto e salsa di pomodoro speziata. Di solito il tutto è guarnito con cipolle fritte. Davvero saporito! Guardate come (a riprova della mia rinnovata buona volontà e solidarietà con i partecipanti alla gara) me lo sto gustando…..mmmh…ha un sapore così ricco…così piccante…..così AHHHHHHHH! Acquaaaa!
-breve pausa tecnica-
Glu, glu, gluug, aaah*. Un al’’o ot’e, ‘’azie. ‘olo ‘ando avranno fffinito tutto il piatto il mercante consegnerà loro la busta con la dritta successiva e il denaro per comprare un cammello per il lungo tragitto fino alla Valle dei Re. Non li invidio per niente, avendo la mia jeep con l’aria condizionata. –il mercante scuote la testa- Ah, non c’è l’aria condizionata? Mar Caspio.
Azusa: taxi!
Noah: taxi!
Mike: taxi!
Mayko: è ora di svegliarsi, Ket, siamo arrivate in Egitto.
Ketty: myawwwn, di già? Okaaay…scrick-scrok..mi stiracchio la schiena un attimo e sono pronta. Hai per caso detto Egitto? Io adoro >^*^< l’Egitto. Che stai aspettando? Chiama il taxi.
Mayko: aspettavo te…non importa. Taxiii!
Azusa: CLICK! Prima al pulsante, spiacente gente, siete stati troppo lenti.
Noah: che tragedia, ma ce ne faremo una ragione.
Izzy: Click!!! E’ una sfida collettiva: “Mangiate il Koshari o niente dromedari: ogni coppia deve svuotare un bacile di koshari, piatto tipico egiziano, fino all’ultimo chicco di riso per ottenere la dritta e il denaro necessari per proseguire nel deserto in nave.” Una crociera nel deserto?!
Noah: si riferisce alle navi del deserto, i cammelli, intelligentona.
Izzy: aaaah. Non sono mai stata in crociera su un cammello! Non sapevo neanche si potesse farne una. A saperlo ne avrei approfittato tempo fa.
Noah: ci rinuncio. Zitta e mangia, sconnessa.
Mike: sniff, sniiiif…ehm, per curiosità, quali sono gli ingredienti del piatto?
Dawn: riso, pasta, lenticchie, ceci, aglio egiziano, aceto e salsa di pomodoro speziata e guarnita con cipolle fritte. E’ il secondo piatto per importanza nazionale dopo il cous-cous.
Noah: ah, insomma, roba leggera. Questa sfida sarebbe andata a nozze con gli Stomaci di Owen e Diezel, mentre il mio chiede il divorzio anticipato.
Izzy: beato te, il mio grida VENDICAMIIII! Grrgle. Ohu, per non parlare della lingua.
Mike: acqua, ho bisogno di altra acqua! Quanto brucia. Ma tu come fai a continuare a mangiarlo?
Dawn: sono abituata.
// Altruisti //
Dawn: nei miei viaggi spirituali per diventare tutt’uno con la Terra e gli animali non ho potuto ignorare tutte le diverse culture e tradizioni dei popoli locali, in fondo l’uomo è pur sempre un animale, che va rieducato ai principi di Madre Natura, ma lo è come tutti gli altri. Mi sono sempre armonizzata e adattata, imparando molte pietanze vegane diverse, e il koshari è una delle mie preferite in assoluto.
Azusa: avanti, Garry, più in fretta, voglio sentire il suono delle tue mandibole a pieno regim…eh?
Garry: rooooonf…
Azusa: sta ancora dormendo da ieri? Grr. Aspetta, ha la bocca aperta, posso fare direttamente questo. –gli versa l’intero bacile di riso in bocca (e non solo)- Buon appetito, Garry-san!
Garry: cough! Agh! Sproot! Dico, sei completamente diventata matta, collega?! Gulb, cosa mi hai messo in bocca, per poco rimanevo soffocato.
Azusa: con la tua fortuna? Tsk, non farmi ridere. Mi spiace di averti sporcato e rovesciato il riso addosso, ma non ho trovato alcun imbuto per fare le cose per bene. Ma grazie al tuo contributo abbiamo completato la prova prima di tutti quanti!
Garry: che novità. Yawn. Bah, ormai sono sveglio per rimettermi a dormire, a questo punto andiamo dove dobbiamo andare e basta. Guarda che schifo, come mi hai conciato la giacca, adesso dovrò vincerne un’altra.
Chris: finiscono sempre loro per primi le sfide, che noia.
Dawn: finito. Posso avere il bis? –Mike la guarda stranito- Allora solo la dritta. E (snort) il denaro per comprare il dromedario.
Noah: Izzy è fuori uso. Libera il tuo Owen interiore. Yum, piatto ricco mi ci ficco, se in più ha le cipolle vado in panciolle e se poi c’è anche il peperoncino faccio ploffete dal pancino!
Christine: - -
Izzy: . . .
Noah: l’ho liberato un po’ troppo.
*Secondo Aereo*
Jasmine: sono stufa marcia di arrivare sempre tra gli ultimi. Dobbiamo cambiare registro, e in fretta. Gli Impossibili, gli Occulti, gli Acuti…erano tutti partiti in testa nella corsa come noi e guarda che fine hanno fatto.
KJ: hai ragione. Ieri è stata colpa mia, ma non ho potuto resistere quando ho visto Leanne vedersela con quell’ammasso di transistors martellatore mentre quell’inetto del partner non faceva niente di niente per tirarla fuori dai guai!
Leanne: cosa? Ma tu mi avevi detto di averci pensato tu, sei sceso in campo di persona e hai corrotto gli House Robots affinchè non mi facessero più del male.
Kyle: è così, infatti. Non ascoltare quel pezzente di periferia, si prende meriti non suoi.
KJ: MERITI NON MIEI?! Chi si è preso il merito di beccarsi un martello da 300kg sulla zucca ripetutamente e chi invece quello di aver spedito la sua ragazza dentro un robot a forma di casseruola dritto nelle fauci di quei mostri metallici?
Kyle: ohibò, mantieni le distanze.
KJ: la verità è che sono un idiota a continuare ad ammazzarmi e umiliarmi per quell’ingrata donna che ti siede accanto. Ma sappi una cosa, per quella volpe tu sei solo l’ennesimo pollo da spennare, appena si sarà stufata di te ti abbandonerà saltando tra le braccia della prossima preda con la quale divertirsi. Goditela finchè puoi.
Leanne: questo…questo non è assolutamente vero! Come ti permetti? Neanche mi conosci bene, cosa credi? Perché ci siamo frequentati per un anno credi di sapere tutto su come sono fatta? Credi di avere un diritto di esclusiva? Credi che sia predestinata a essere l’unica donna della tua vita? Allora non sei diverso da Kyle che mi tratta come se fossi un oggetto di sua proprietà. Siete tutti uguali.
Jo: però.
Kyle: cielo, come? Non vedo come dovrei minimamente essere uguale a un tale poveraccio. Io sono ricco, bello, affascinan- KJ lo stende con un pugno-
Monika: bravo! Clap, clap, clap.
KJ: …
Monika: not my business, sorry.
// Marziali //
Jo: ah-ah. Queste sono scintille serie. La squadra dei Giganti è sempre nel mio mirino dall’inizio della corsa, tutti questi litigi e distrazioni li porteranno all’autodistruzione, meglio, fatica risparmiata. Però ammiro Leanne per quello che detto: se dai a un maschio un dito si prenderà tutto il braccio e appena glielo togli frignerà come un bambino. Per questo io non faccio mai la sdolcinata e non concedo niente a nessuno.
Brick: anche perché nessuno ti prenderebbe. Ahem.
Jo: che hai detto, soldato?
Brick: niente, signore! Parlavo tra me e me, signore!
KJ: Leanne, sei tu che te la sei sempre andata a cercare. Non si capisce cosa vuoi veramente, sei sempre lì a provocare, a flirtare, a giocare al gatto e alla volpe, a cacciare o farti cacciare, poi ci ripensi, torni nella tua ricca tana, fai la timida, la solitaria, l’incompresa e poi ritorni alla carica, più ambigua di prima!
Leanne: falso, non ho mai fatto una cosa del genere.
KJ: ah, no? Francia: non hai smesso un secondo di farmi ingelosire e alla fine di nascosto a Kyle mi hai regalato i biglietti per il volo italiano.
Kyle: ohiohi..eeh?
KJ: Italia: mi sei ronzata attorno per tutta la cucina come un’ape in cerca di miele, mi hai dato dei consigli per fare la ricetta della pizza, poi mi hai dato direttamente la RICETTA sempre di nascosto e poi te ne sei tornata da Kyle come se niente fosse.
Leanne: ecco..
KJ: Grecia: beh, non ricordo se ci siamo visti. Ma Tahiti: vogliamo parlare della tua, come posso definirla, messinscena dietro quel cespuglio di ibischi? Mi hai apertamente “invitato” solo per prenderti gioco dei miei sentimenti e divertirti della mia reazione di delusione.
Leanne: era uno scherzo innocente, credo.
KJ: ahh, uno scherzo! Sì, si vede come sei una donna matura. Io ci sono rimasto di m invece! Promettendo da quel giorno a me stesso che non ti avrei più considerata ma siccome sono cretino ieri ti ho salvata, smenandoci la testa e la classifica! Grazie.
Leanne: non te l’ho chiesto io di salvarmi, no? Non puoi darmi la colpa di un tuo errore, Kieran.
KJ: hai ragione, ho imparato finalmente la lezione. E’ stata l’ultima volta. Da oggi per me non esisti più. Sei una *BIIIP*
Leanne: ciaff!
Tutti: ohh!
KJ: bene, mi sono tolto un peso. Dicevi, Jasmine?
Jasmine: sigh. Di male in peggio.
Topher: dopo varie turbolenze “interne” anche il secondo aereo è atterrato al Cairo…
Jo: al mercato centrale in fretta, tassista!
Koffee: ehi, il taxi l’avevo appena chiamato io.
Jo: che vuoi, che ti dica grazie? Posso accontentarti. Grazie!
Koffee: agrr.
*Suk del Cairo*
Jo: click! Forza, finiamo tutto in 4 cucchiaiate.
Brick: io posso anche farcela in 3.
Jo: allora fammi vedere.
Seijii: me-eh? Gli altri sono già arrivati tutti qui? Com’è possibile?
Rory: s-se magari qualcuno facesse la sua parte nel mangiare questo piatto…
Seijii: ma io sto mangiando, col cucchiaino. Un chicco di riso alla volta.
Mayko: mio cugino ha sempre mangiato come un pescerosso. Quindi non c’è da stupirsi se è rimasto piccolo.
Seijii: mia cugina invece ha sempre scofanato come una scrofa. Quindi non c’è da stupirsi che sia diventata una bestia.
Mayko: e adesso sono una belva che ti divora. GROAR!
Ketty: buona, concentrati sulla gara. Dobbiamo andare a Luxor.
Mayko: hai ragione, non vale la pena divorarlo. Non avrebbe alcun sapore né mi sazierebbe.
Seijii: m-meh, è andata via? –sbuca da sotto il ciotolone di koshari come una tartarughina dal guscio- Fiù. Non è giusto però che lei possa prendermi in giro e io invece non posso perché sennò s’arrabbia e mi sbrana.
Rory: i-io invece non trovo giusto che per colpa tua adesso dovrò mangiare un altro piatto di koshari daccapo!
Seijii: mehehehe. Opsi.
Brick: finitooo!
Jo: no, resta ancora un ultimo chicco di riso nel piatto. Gnam! Ho vinto io.
Brick: non vale, un chicco non conta niente.
Jo: tsk, non fare il dolente perdente, ciò che conta è aver passato la sfida.
Brick: senti da che pulpito.
Noah: buuurp* Ho liberato il mio Owen interiore ed ha funzionato, non ho lasciato una sola briciola nel piatto. Ora spero di non liberare altro.
Izzy: vado a scegliere il nostro cammello! Ne voglio uno simpatico e loquace, così almeno avrò qualcuno con cui parlare senza sentirmi “pazza”.
Noah: ti raggiungo subito. (Urgle, dove posso vomitare senza subire conseguenze?)
Christine: tieni, usala pure.
Noah: ma questa è la vostra scodella di koshari.
Christine: io e papà ci siamo divisi il pranzo in due parti, la mia porzione di riso con cipolle l’ho già consumata, ora tocca a lui…
Noah: quando ti ci metti sai essere davvero sadica! Ma non voglio offenderti, perciò..
//Noah: sì, ho fatto proprio ciò che pensate, me l’ha chiesto lei. Si sa, bisogna sempre assecondare i voleri delle donne. E poi il piatto era di Chris, chi non avrebbe fatto lo stesso?
Christine: papà, è il tuo turno adesso.
Chris: va bene, arrivo. (Fai la tua parte, Chris, così tua moglie magari ci ripensa.) Urgle, ha un aspetto orrendo nonché un sapore peggiore di quello che pensassi!@
// Mc Leans //
Chris: ho scoperto molto dopo che si trattava di vomito. Mia figlia mi ha fatto mangiare del vomito!! Che razza di figlia farebbe mai una cosa del genere al suo adorato padre?
Christine: una che fa di cognome Mc Lean e che ha avuto un odiato padre che le ha rovinato la vita.
//Topher: ahahahahahahahah! Adoro quella Christine! Non riesco più a smettere di ahahahahahaah!
Ashley: gnam, munch, chomp, slurp, buuurp! Finito, piatto bianco!
Seijii: i Marziali posso capirlo, ma voi siete appena scesi dal taxi, come ha fatto?
Korry: lei mangia sempre di fretta, sai, deve subito tornare a studiare.
Ashley: a questo proposito, visto che il tragitto per Luxor è lungo ripasserei un po’ la storia dell’Antico Egitto durante il viaggio. Ormai è chiaro che il tema delle sfide di questa tappa è questo.
Korry: -rotea gli occhi-
Rory: S-Seijii, io non ce la faccio più, finisci tu.
Seijii: -alza gli occhi al cielo-
….nel deserto…
Mike: si muore di caldo, e non posso neppure levarmi la maglietta sennò Vito combina qualche casino. Tu come stai?
Dawn: sono a mio agio.
Mike: come fai a non sudare neanche?
Dawn: ho fuso la mia aura tutt’uno con quella del dromedario, è come se fossimo un solo essere adesso: lui ha una scorta d’acqua naturale, io lo stesso.
Mike: è un po’ inquietante ma vorrei poterlo fare anche io. Sto scoppiando. Quella è un’oasi? Acqua, finalmente, a meee! Noo, era un miraggio.
Dawn: cerca di rilassarti, puoi controllare la sete con la tua mente. Non puoi fare altro, in questo tipo di deserto non crescono neppure i cactus.
Mike: ci proverò.
Garry: il dondolio del movimento del dromedario mi concilia il sonno, però con questo caldo è impossibile schiacciare un pisolino. Qui ci vuole un’oasi rinfrescante. –tocca il portafortuna di Montezuma- Provvedi tu.
Azusa: …oasi in vista! Faccio una pausa volentieri anche io, ma il tempo di rinfrescarci e si ritorna in marcia: voglio raggiungere la Valle bruciando gli altri team sul tempo.
Mike: è inutile, quell’oasi è solo un miraggio, l’ho sperimentato sulla mia pelle.
Azusa: splash! Non direi proprio, tomodachi. Ah, ci voleva proprio un po’ di refrigerio.
Garry: miraggio? Per te sì, per me no. Ehh, che posso dire, quando si è fortunati.
Mike: m-ma prima era un miraggio, sono sicuro al 100%.
-appena Azusa e Garry escono dall’acqua l’oasi torna a essere immateriale e resta solo la sabbia-
D-D-Dawn..?
Dawn: questo è un fenomeno che non so come spiegare neppure io. E’ magia.
Garry: bravo, amuleto, hai fatto il tuo dovere. Posso riprendere il mio sonnellino.
Azusa: non è il momento, piramidi in vista! La seconda sfida ci aspetta.
Izzy: insomma, a un certo punto gli faccio: “Bello, questo è il mio cammello preferito, e se vorrai farne del kebab dovrai prima passare sul mio cadavere, pelato frustrato che non sei altro.”
Noah: davvero una storia interessante, Izzy…
Izzy: non la sto raccontando a te, tranquillo, sto chiacchierando con il cammello. Quindi non interrompermi e non ascoltarmi, se non ti va!
Noah: uao, okay, certo che sei permalosa.
Christine: dovrebbe rinfrescarsi le idee, peccato che siamo nel mezzo del deserto.
Noah: ahahahah! Mi fai morire.
Izzy: bah. Shht! Cosa stavi dicendo, Cammy? Hai uno strano accento nel tuo cammellese che non riesco a cogliere.
Noah: può darsi che dipenda, tiro a indovinare, dal fatto che si tratta di un dromedario?
Izzy: un dromedario!?! Oh, accidenti, ora capisco tutto e ho un terribile notizia: ho detto a Cammy in perfetto cammellese di prendere una scorciatoia per la Valle dei Re ma a questo punto credo che abbia capito tutt’altro e non ho idea di dove stia andando. Voi non potete saperlo, ma il cammellese e il dromedariano sono due lingue completamente diverse! Mi dispiace così tanto, è colpa mia.
Chris: cioè noi vi abbiamo seguito per tutto questo tempo e ci siamo persi? Complimenti, Christine, sai proprio di chi fidarti! Di un perdente e una psicopatica.
Christine: sempre meglio che fidarsi di un padre scorpione.
Noah: esatto.
Izzy: non so molto di dromedariano, ma che dite, provo lo stesso a chiedergli fin dove ci ha portati? –gli altri tre continuano a litigare- Lo prendo come un sì affermativo. –scambia quattro chiacchiere sottovoce- A-ah, sì, credo di avere capito. Ha detto qualcosa come “laddove le navi del deserto possano affondare in pace.” Secondo voi cosa significa? Figurati se mi rispondono. Mumble-mumble…le navi del deserto ho imparato oggi essere i cammelli…affondano….siamo nel deserto e non nell’oceano…blink! Sono le sabbie mobili. Sì, in questo momento siamo nelle sabbie mobili.
Chris e Noah: SABBIE MOBILI? Ahhhh!
Jo: più in fretta il passo, più veloce, e muoviti sottospecie di somaro con le gobbe! Accelera! Ci hanno già superato 3 coppie che erano partite dopo di noi.
Brick: non credo sia l’approccio giusto.
Jo: ma quale approccio e approccio! Questo relitto del deserto è LENTO. Ora ci penso io a spronarlo. Ehi, tu, ascoltami bene, non intendo affondare in fondo alla classifica per causa tua: muovi quelle zampe. Capito? –di tutta risposta il cammello le sputa in faccia, e Brick trattiene a stento le risate- Bleah, e tu cosa fai, ridi?!
Brick: non mi permetterei mai.
Koffee: infatti, sono io a ridere, imbecilli. Alla faccia vostra!
Jo: noo, anche i Peggiori ci sono passati davanti?Argh!
Koffee: ho dato del caffè concentrato al cammello e ora va come un razzo.
Noah: aiutooo!
Chris: non posso morire. Il mondo non è ancora pronto a rinunciare al favoloso Chris Mc Lean!
Noah: su questo ho qualche dubbio.
Christine: faremo una fine lenta e inesorabile…avrei preferito ieri essere squartata da Matilda, ma pazienza.
Izzy: ma che fanno?
Chris: visto che sono gil ultimi istanti della mia irrinunciabile vita, posso anche pulirmi la coscienza e dire la verità: io non sono il tuo vero papà, Christine!
Christine: cosa? ……spiegati.
Chris: ho conosciuto tua madre quando era già incinta. Non ho idea di chi fosse il tuo vero padre, ma ne ho preso io il posto e ho cercato di fare al meglio che ho potuto.
Christine: non molto.
Chris: beh, ci ho provato almeno! Poi ho pur dovuto tornare a occuparmi della MIA CARRIERA..
Christine: …e mi hai abbandonata, giustamente.
Noah: anche io ho da dire una cosa importante prima della fine. Christine, io..
Izzy: vi volete muovere ad afferrare la corda che ho fatto con il mio saronga e uscire di lì una buona volta? Avanti! E’ incredibile. Chi non ha mai affrontato le sabbie mobili prima d’ora alzi la mano. –tutti- Mi prendete in giro? Davvero non sapete che non si può mai affondare completamente? Quello accade solo nei film. L’unico modo per morire davvero nelle sabbie mobili è stare fermi senza stare niente finchè la disidratazione o la fame non ti consumano.
//Izzy: davvero, sono rimasta esterrefatta quando li ho visti tutti e 3 fare quella sceneggiata drammatica da finzione cinematografica. –Noah sta’ zitto tutto rosso in viso- Dai, su! Prendetemi per pazza, ma voi non siete tanto più normali.
Izzy: aggrappatevi uno per volta all’estremità, penseranno i cammelli a tirare sulla base dei miei ordini. Ohissa. Uno alla volta, ho detto! Così. Visto? Siete sopravvissuti. Ognuno sul proprio dromedario, questa volta gli dirò di portarci a destinazione in perfetto dromedariano. Qualcuno vuole dire qualcosa?
Noah: no.
Izzy: allora ognuno sul proprio battello, si torna indietro! P.S: Per battello intendo nave del deserto, quindi i dromedari.
Christine: non ci sarei arrivata da sola.”
*Valle dei Re*
Izzy: eccoci nel posto giusto, come avevo promesso. Guardate!
Noah: è proprio la Valle dei Re, non pensavo. Questa volta devo ammettere che mi hai stupito.
Christine: concordo. Sapete, credo siamo addirittura i primi ad arrivare. Vedo Azusa venire da questa parte. Il che significa che se lei non è la prima allora noi non siamo i secondi.
Izzy: significa anche che dovreste dare più spesso credito alla sottoscritta.
Noah: credito? Riesco ancora a malapena a credere che tu non sia un miraggio.
Christine: ahahahah.
Noah: eheheh, sto scherzando. Ehi, sto scherzando!
Izzy: e io…..non sto ridendo. Non sto ridendo!
Noah: ok, scusa, scusa. Che le prende oggi? E’ stranamente permalosa, e dire che l’ho sempre trattata così.
Azusa: non siamo i primi? Come fate a essere già qui? E’ assurdo. Ah, siete dei miraggi.
Noah: invece no, controlla tu stessa.
Azusa: n-non siete miraggi e siete arrivati prima di noi? Ma congratulazioni! Superando me avete superato voi stessi, ma è solo l’eccezione che conferma la regola. Non sarete più in grado di riuscirci. V- aspetto al traguardo!
Christine: simpatica come uno scorpione. Comunque…click. “Uno fa l’altro guarda- Viaggio nell’Aldilà” già mi ispira il titolo! *Continuo*. “Ogni concorrente deve mummificare l’altro e trasportarlo dentro fino all’ipogeo attraverso i 3 livelli di profondità della piramide…”
Topher: da qui in poi spiega il sottoscritto. La sfida simula il viaggio nell’aldilà secondo l’usanza degli antichi Egizi. Il bendatore al primo livello della piramide deve mummificare il compagno, metterlo nel primo sarcofago, e trasportarlo fino alla camera ardente per farlo scivolare giù dal primo cunicolo che porta al secondo livello. A questo punto il bendatore deve recuperare un oggetto personale del defunto che è stato preso di nascosto dai suoi effetti personali, raggiungere il secondo livello, riaprire il sarcofago e metterci dentro il dono per il morto, richiuderlo in un secondo sarcofago e portarlo al terzo livello per decorarlo. Se riesce ad arrivare all’ultimo livello, riapre i due sarcofaghi, adorna la mummia con la maschera, la pittura e i monili nel modo giusto, richiude il partner nel terzo sarcofago, e lo porta giù all’ipogeo sano e salvo allora la coppia si qualifica per la tappa successiva!
*I Livello*
Chris: che idea inquietante, questa sfida è da sadici macabri psicopatici.
Noah: ora forse capisci il nostro punto di vista in tutte queste stagioni.
Christine: “Post Scriptum: ovviamente la mummificazione è solo per finta.” -fino a un attimo fa con gli occhi luccicanti ora ritorna apatica, e Izzy le fa eco- Ah, ecco. Peccato.
Chris: come sarebbe a dire peccato?!!
Izzy: mi sarebbe tanto piaciuto essere mummificata per davvero. Com’è successo al nonnino. –si avvolge da sé nelle bende con grande naturalezza- Che peccato davvero!
Christine: avrai un’altra occasione, ne sono sicura. Anche a me sarebbe piaciuto tanto: ho sempre sognato di poter accompagnare mio padre alla tomba.
Noah: avrai la tua occasione.
Chris: e-ehi! Ma tiè. Che diamine..
Christine: (sospiro) nell’attesa mi accontenterò di farlo per finta. Forza, iniziamo la mummificazione. –Prima di tutto avvolgo nelle garze tutto per bene specialmente attorno alla bocca, spargo sul corpo il natron (sale per l’essicazione) fino ad avere uno strato sufficientemente spesso a coprire la salma…
Noah: come se fosse zucchero a velo per una torta.
Chris: mmmh-mhh!
Christine: esatto. Il terzo passaggio è l’asportazione degli organi per conservarli ma per stavolta soprassiederei, quindi passo a sigillare la mummia dentro al sarcofago.
Noah: un lavoro di fino, hai un futuro nel settore. Izzy, ‘sta più ferma, non posso continuamente aggiungere il natron che butti fuori!
Izzy: scusa, sono troppo agitata. Prometto che da adesso sarò una mummia modello! Sarò immobile, tenebrosa, misteriosaaa…
Noah: e silenziosa. I morti non parlano. –chiude il sarcofago-
Izzy: ehi, aspetta!
Noah: ah, finalmente un silenzio di tomba.
Christine: non avrei saputo dirlo meglio.
Noah: e godiamoci almeno mezz’ora di pace e silenzio senza quei chiassosi di Izzy e il tuo patrigno!
Christine: certe volte sono insopportabili…ma sempre ti fanno venire voglia di farli fuori.
Noah: sacrosante parole. Comunque, anche a voler seguire l’intera procedura di mummificazione niente sarebbe cambiato: alla fine Izzy non ha un cervello e Chris non ha un cuore.
// Opposti //
Izzy: i morti non parlano, però ci sentono e anche bene. (Tranne quelli cui hanno amputato le orecchie prima di seppellirli, come il nonno, ma questo non è il mio caso.)
Noah: e allora?
Noah: ecco, il mio sarcofago l’ho spedito sotto terra. Tu cosa stai aspettando a disfarti della zavorra?
Christine: voglio pregustarmi ogni singolo istante da quando sollevo il sarcofago di Chris al momento che lo infilo nel feretro e lo lascio andare negli inferi. Sai, in genere sono abituata a non avere soddisfazioni dalla vita, ma questo è un sogno che mi sono portata nella lapide per 10 anni e finalmente si è avverato ...almeno per finta. Tanto non è neanche il mio vero padre, chissà chi era quello vero.
Noah: uno che non ti merita di sicuro.
Christine: *grazie, non serve che mi consoli, odio suscitare pietà.
Noah: non lo faccio perché mi susciti pietà, lo sai bene, mi conosci.
Christine: proprio perché ti conosco abbastanza so che provi pietà per me. Quindi lasciami in pace!
Noah: Christine, aspetta! –sospira trovandosi a un bivio - Ma perché deve fare sempre così la ritrosa?
Mike: sei pronta?
Dawn: sono già proiettata nell’aldilà. Posso sentire le aure dei faraoni e delle regine che sono stati sepolti qui, e sento la voce di Osiride accompagnarmi nel mio lungo viaggio. Non svegliarmi più.
Mike: glom, ottimo. Bende, natron, hummus…ho fatto tutto. Posso procedere a mettere il sarcofago al suo posto. Ohissa! E’ andato giù al secondo livello. Ora devo trovare il modo di raggiungerlo anch’io. No, tu no, lo farà Manitoba Smith! No, non voglio mettere il cappello di nuovo, devo dimostrare a me stesso che posso farcela. Non puoi vincere contro di me una seconda volta, darling. Ho detto di no, Manitoba! Qui Chester: smettetela tutti e due, coff-coff, questa umidità sotterranea nuoce alla mia sciatica…Ma se fuori ci sono 40 gradi all’ombra, guagliò. Stoop! Fermiamoci tutti e 4 un secondo. Cosa volevi dirci, Chester? Non ricordo più, succede ad una certa età. Quella della pietra di sicuro, ah. Come ti permetti, teppistello pompato?! **Dai, basta interrompere Nonno Chester, ragazzi.** Adesso ci si mette anche Svetlana… RAGAZZI, BASTAAAA! Ulp, ma qui c’è il vuoto. E’ quello che cercavo di dire: siamo finiti sopra una trappola, ma nessuno mi ha permesso di parlare, sgrunt. Ahhhhhhhhhh!!!!
Azusa: se gli Egizi credevano che ogni faraone incarnasse una divinità animale, allora Garry è l’incarnazione del dio-ghiro.
Garry: ahah, molto divertente.
Azusa: ah? Credevo stessi già dormendo come una mummia.
Garry: avevo intenzione di farlo, ma è impossibile con tutto il chiasso e lo sconquasso che fai nel trasportarmi. Mi stai sballottando come un frullato! Ho la nausea. Mettimi giù.
Azusa: subito. Più che altro ti faccio scivolare giù. Ci vediamo di sotto, collega! Ecco fatto. Adesso mi metto alla ricerca dell’oggetto più caro a Garry: il suo papillon. Dove potrebbe essere nascosto?
Mayko: eccoci! Oh, no, c’è quell’antipatica della mia ane, e figurarsi se non era arrivata prima di me.
Azusa: ehilà, ci hai messo meno del previsto a raggiungermi questa volta, eh imoto? Ti consiglio di fare attenzione a come ti muovi, poco fa ho visto un avversario precipitare in una voragine e non vorrei ti succedesse lo stesso.
Mayko: so badare benissimo a me stessa, e non c’è trappola che possa sorprendermi avendo i sensi sovrasviluppati.
Azusa: inizia dalla vista, perché la trappola è proprio davanti a te.
Mayko: argh, dove? Voglio dire, certo che l’ho vista, è la prima cosa che ho notato appena sono entrata!
Azusa: non devi vergognarti di sbagliare, Mayko. Dopotutto, tu non sei me! Hai i tuoi limiti e difetti macroscopici: sei l’imotontolona che amo.
Mayko: aggrrrrr, non avvicinarti oltre, grrrowl.
Ketty: lascia perdere tua sorella. Hai notato invece la maestosità di questo posto? *Mi-uao* Io non riesco a staccare gli occhi da quelle sfingi in miniatura.
Mayko: ti capisco, a me piacciono molto i geroglifici. Ma hai ragione tu: devo concentrarmi sulla gara, perciò andiamo nella camera dell’imbalsamazione subito!
Ketty: che meraviglia, un sarcofago a forma di gatto! Io scelgo questo. Prrr..prrr..che morbide queste bende, mi sembra di essere avvolta dentro una nuvola.
Mayko: sì, ma vedi di non strapparle con le unghie. –si guarda intorno- Brr, questo posto mi mette a disagio, tutte quelle statue sembrano seguirci con lo sguardo, per non parlare dei sarcofaghi: saranno davvero tutti vuoti? Tutta la sfida è così macabra. Non so proprio perché tu sia così eccitata.
Azusa: la mia sorellina è così fifona, ecco perché non le ho mai fatto guardare un film del terrore assieme a me.
Mayko: non ho detto di avere paura, mi sento solo a disagio a stare qui. E’ diverso!
Azusa: certo, certo. Papillon, papillon, dove ti nascondi, birbante…
Mayko: comunque smettila di intrometterti! –si gira e vede che il sarcofago è vuoto- Ma che…Ketty?
Gniieeek
M-m-m-ma quell’altro sarcofago si sta aprendo da solo?? AHHHH!!!
Ketty: perché l’Antico Egitto mi affascina così tanto? Ecco qua il motivo! Guarda quanti gioielli e preziosi si trovano fra le mummie, un tesoro inestimabile per una cacciatrice come me.
Mayko: MA SEI FUORI DI TESTA? TI METTI A FARE LA LADRA DI TOMBE ADESSO?! Mi hai fatto spaventare a morte, guarda il colore della mia coda, è verdolino pallido. Rattle-rattle.
IO TI AMMAZZO PRIMA DI RIMETTERTI IN QUEL SARCOFAGO!
Ketty: animo, su. Ho semplicemente risposto alla tua domanda, ma se proprio vuoi saperlo c’è una ragione più profonda a monte, lascia che te la spieghi nel modo migliore che conosco…
Vedi questi canopi?
Sono tutti a forma di gatti.
E secondo te che cosa contengono?
Sono i custodi delle mummie e qui legge detengono.
Mayko: eh?
(Canzone: Egypt Strut by Salah Ragab da 0:13)
Ketty: “Miao, mia-miao, mia-miao, mia-miao miamiaomiao
Miao, mia-miao, mia-miao, mia-miao miamiaomiao (x2)
-esce da un altro sarcofago tutta agghindata in stile faraonico-
C’era una volta una popolazione
Che per i gatti aveva una vera adorazione
Trattati come re e imperatori
Ricoperti d’oro, pesci e altri mille onori.
La gatta bestia sacra era
Tutto il giorno tra le braccia di Bastet se ne stava acciambellata
Guai a chi osar l’aveva disturbata
Un solo gesto della sua zampa eeee la tua anima condannava alla tenebra!
Era immortale la sua figura
Ramses, Cleopatra, Cheope… tutti ne avevano timore e paura
Gli occhi della sfinge vedevano il futuro
Tenere in casa un gatto faceva sentire chiunque più al sicuro.
Miao di qui, miao di là, sua altezza che comanda?
Miao di qui, miao di là, chi non ubbidiva finiva in pasto all’anaconda.
Miao di qui, miao di là, per loro la gatta era una divinità.
Ah, se potessi davvero tornare indietro e reincarnarmi in gatta..
Userei il copricapo come cuscino
Nel sarcofago ci farei un bel sonnellino
Nelle comodità mi avvolgerei come una mummia nel lino
E mi abbandonerei completamente a un lussuoso destino!
Oh, sarei l’invidia di tutte le divinità
Nefertiti stessa mi guarderebbe con avidità
La gente temerebbe la mia sola volubilità
Un mio capriccio e la loro anima precipiterebbe nell’aldilà.
Gli antichi eressero le piramidi non certo per casualità
Se ne osservi bene la forma noti subito la loro peculiarità
Una piramide è costruita per sfidare l’eternità
Non c’è terremoto, pioggia, tempesta che possa intaccarne l’immortalità
Rimane sempre in piedi anche nelle peggiori avversità
Ora ti chiedo di pensare a chi altro vanti una simile abilità
Hai trovato la risposta? Non c’è grande difficoltà
Questa è la principale felina facoltà!
(parte strumentale col piano)
State bene attenti, sudditi
Percepite il suono dei miei passi?
Sta arrivando sua maestà
Nell’ombra coi suoi artigli ghermirà
Chiunque alla sua dignità il rispetto non mostrerà.
MIAO!
Nessun scorpione fa più paura
Di una gatta che si infuria
Il morso del coccodrillo a confronto
E’ un motivo di conforto
Lei è onnipotente
Decide della tua anima immantinente!
Ecco, questa gatta vorrei essere adesso
Avvolta in infinite spire di coccole e attenzioni
In questo geroglifico c’è tutto il riflesso
Delle mie più profonde ambizioni
Poter vivere anche solo un momento quelle emozioni
Mi rende la più felice del mondo
So bene di essere umana, non lo nascondo
Ma stare avvolta qui dentro mi dà piacevoli sensazioni
Ma stare avvolta qui dentro mi dà invidiabili vibrazioni
Ma stare avvolta qui dentro mi dà indescrivibili soddisfazioni
Ma stando avvolta qui dentro…non mi sono mai sentita tanto realizzata come adesso.
Mi-aaaa-o* -torna dentro al suo sarcofago-
Mayko: ___tu non sei normale, ho appena avuto la prova del 9. Però la canzone egizia è stata stupenda!
// Selvatiche //
Ketty: mi sono lasciata trasportare dall’ambiente e l’ho fatto di nuovo.
Mayko: è già la seconda volta. Dove hai imparato a fare questi musical improvvisati?
Ketty: me l’ha insegnato un’amica vagabonda, preferisco non parlarne.
Mayko: ma no, perché? Adesso mi hai messo curiosità.
Ketty: è una lunga storia. Io e Rita…uffa, ti ho detto di no, non mi va di parlarne!
Mayko: l’oggetto che devo cercare prima di tutto è il sonaglio prediletto di Ketty. Dato che lo indossa al collo ogni giorno sarà sicuramente impregnato del suo odore, perciò posso usare l’olfatto per scovarlo. Sniff, sniff, atciù! Mi è entrata la sabbia nel naso! Che prurito! C’è troppa sabbia, che mi copre ogni possibile traccia olfattiva. UFFA.
Un attimo, sento un suono provenire da quella fenditura, e fa dling dling! Ho trovato il sonaglio. Però lo devono aver messo in fondo in fondo, acc, ci passo al pelo qui in mezzo, ecco, ce l’ho fatta. Non sento più il rumore del sonaglino, forse l’ho calpestato. Cerchiamo per terra..
HISSS!
Mayko: non è un sonaglio, è un serpente a sonagli! SONO tutti aspidi e serpenti a sonagli! Auuuu! Indietro, state indietro! Mi sono incastrata. SGRAUR, ci mancava solo questa!
HISS! HISSS! HIISSSS!
Azusa: non ho ancora trovato il papillon dorato ma grazie alla mia esperienza da avventuriera ho già capito come orientarmi alla perfezione, ho l’intera pianta della piramide figurata in testa, l’accesso al secondo livello è vicino. Il problema è che ho come l’impressione di aver commesso un errore da subito. Ma non sono abituata a dubitare di me stessa, perciò continuerò per la mia via indomita. Un attimo, il mio sesto senso di sorella maggiore si è attivato: la mia imotontolona è nei guai. Azusubarashii al salvataggio!
Mayko: chi è? Azusa? Vattene, non ho bisogno di aiuto! Posso cavarmela benissimo da solaaaahiaa!
Azusa: ci penso io. –estrae il cellulare dalla tasca e mette la vibrazione al massimo- Sono andati via, giusto?
Mayko: sì.
Azusa: ovviamente! I serpenti hanno paura delle vibrazioni ad alta frequenza. Devo essermi dimenticata di insegnartelo, beh, ora ho rimediato. Avanti, adesso ti faccio uscire da quell’angolo, dammi la zampa.
Mayko: HO DETTO CHE NON VOLEVO IL TUO AIUTO! –le graffia la mano-
Azusa: attacco di panico, un classico. E’ comprensibile, tranquilla, non ti serbo rancore.
Mayko: sono io che ti serbo rancore, non ti sopporto, perché ti sei dovuta intromettere?! Me la poteo cavare in solitaria. So badare a me stessa, ficcatelo in testa. –si inoltra ancora più in fondo rispetto a prima impedendo definitivamente ad Azusa di aiutarla- IO continuo per la mia strada, tu per la tua, addio. Le faccio vedere che sono perfettamente indipendente, tsk. Crack..crick..ho pestato qualcosa. Scarafaggi! AAAAAUUUUUHHH!!!!! PER LA CRONACA NON STO ULULANDO PER LA PAURA MA PER LA RABBIA!
Azusa: non cambierà mai. -fa un mezzo sorriso rassegnato, poi trasalisce- Cambio/scambio…ora ci sono!
E’ una sfida Uno fa l’altro guarda, quindi ero io che dovevo entrare nel sarcofago, non Garry. Ho sbagliato tutto! Devo rimediare alla svelta.
*II Livello*
Noah: Christine? Dove ti sei diretta? Questo posto è un labirinto, chissà fin dove mi sono spinto o se ho semplicemente camminato in tondo e se addirittura non ho già cambiato livello, queste pareti sembrano tutte uguali e non c’è alcun punto di riferimento. Ah, ma perché, cosa ho fatto di male per meritarmi questo? Da quando frequento quella ragazza non ho mai un attimo di tregua, non c’è una volta che non abbia dei problemi. E’ chiedere tanto poter trascorrere una giornata tranquilli assieme senza che lei vada in depressione all’improvviso?Non lo so io che problema ha..uff, devo pensare alla gara sono stufo di perdere i reality cui partecipo perché mi faccio distrarre da una cosa o un’altra. Torno indietro a cercare l’oggetto per la mummia di Izzy.
Christine: buona idea, non ho mai chiesto di essere seguita.
Noah: ops, Christine, da quanto eri dietro di me? Ecco, riguardo a ciò che ho appena detto sappi che non devi fraintendere.
Christine: tranquillo, ho capito quello che intendi.
Noah: ah, menomale, pensavo sarebbe scoppiato un altro casino.
Christine: ora spostati, così io posso proseguire dritto e tu tornartene indietro alla tua pace e sicurezza.
Noah: aspetta, come? Non intendevo questo! Aspettami, dai. Christine! Oh no, perché non do mai peso quello che dico. –la raggiunge ma lei continua imperterrita- Almeno fermati e lasciami spiegare!
Christine: non serve, ho sentito abbastanza.
Noah: non hai sentito affatto tutto quanto, perché non vuoi. Come posso risolvere se non mi permetti neanche di-
Christine: lasciami in pace.
Noah: di aiutarti. –sospira- Posso almeno venirti dietro, giuro che non ti disturbo più.
Christine: -scrolla le spalle- fai come vuoi. Fine del corridoio, e…inizio di una trappola.
Noah: prevedibile, e in che cosa sei incappata? Se ti degni di permettermi di aiutarti, sono qui apposta. –osserva in giro ma non nota nulla di strano- Ci sono molti geroglifici e statue a forma di coccodrillo raffiguranti il dio Sobek sulle pareti ma non vedo niente di pericoloso. E allora?
Christine: ti sarai accorto che il soffitto si allontana sempre più da noi.
Noah: ora sì: sabbie mobili. Non potevi dirmelo prima che entrassi nella stanza? Ah, no, dimentico sempre che tu celi sempre i tuoi sentimenti, già, così adesso siamo spacciati entrambi. Io potevo salvarmi! Invece eccomi qua. Perché sono venuto qui? Non saprò mai la fine dell’ultimo libro che sto leggendo.
Christine: …ehi.
Noah: che c’è, adesso?!!
Christine: scusami… per come mi sono comportata, so di essere una vera spina nel fianco.
Noah: ah. Eh, ti chiedo scusa anche io. Dai, non sei più difficile di quanto non siano Izzy e gli altri miei amici. Proprio per questo mi piaci, però perché sei sempre così misteriosa in tutto?
Christine: un po’ è il mio carattere e un po’ è il mio modo per affrontare la mia timidezza, e un po’ mi piace tenere un’aria tenebrosa. Mi dà quella sicurezza necessaria a non serrarmi nel mio guscio.
Noah: capisco, un po’ come il mio sarcasmo.
Christine: già. –i due sprofondano sempre- Dato che è già la seconda volta che ci troviamo in questa situazione, sento il bisogno di sfogarmi con te. Ad alta voce, “alta” per quanto mi riesca, s’intende.
Noah: sono tutt’orecchi…il resto del corpo è già sotto la sabbia.
Christine: ihihih. Non farmi ridere, è un momento serio. Dunque, la verità è che l’ho sempre saputo che Chris non era il mio padre naturale, ma ho finto che lo fosse finendo per ingannare me stessa finchè poi la dura realtà non mi si è abbattuta addosso come una ghigliottina: alla prima occasione buona, Chris ha preso e se n’è andato via come se non esistessi. Quel giorno qualcosa è definitivamente cambiato dentro di me. Dopo aver nascosto a me stessa la verità per 10 anni, sentivo i sensi di colpa e la vergogna a guardarmi allo specchio, e per sfuggire a quelle erinni mi sono nascosta ancora di più, non volevo affrontare quella parte di me che si sentiva tradita, così mi sono truccata, mascherata, coperta sotto una cappa di oscurità nella quale ho finito per identificarmi. In quel buio non potevo più guardare negli occhi l’innocente bambina che avevo tradito, mi sono sentita al sicuro e ne ho fatto il mio stile di vita, diventando la cupa Christine Mc Lean.
Noah: oh, non so cosa dire.
Christine: che sono patetica. Lo so che stai pensando questo, perciò dillo, perché tu sei uno che non ha paura di dire ciò che pensa.
Noah: eh, insomma, dipende, alle volte, anzi, spesso la mia lingua lunga mi causa dei guai e col tempo ho imparato a trattenermi dal dire proprio tutto quello che penso.
Christine: sìi sincero.
Noah: non sei patetica, affatto, però mi è sorto il dubbio se la Christine sarcastica e tenebrosa che ho conosciuto sei veramente tu o è solo un paravento.
Christine: indipendentemente dalla risposta che ti darò, continuerai ad amarmi?
Noah: . . . sì, senza dubbio.
Christine: non so cosa rispondere. Sono sia quello che sono che quello che ho nascosto di essere, sia la sadisarcastica dalla battuta glaciale o macabra sempre pronta che l’innocente ritrosa che piange alla minima provocazione, un miscuglio indistinguibile di caratteri diametralmente opposti, una contraddizione vivente, una disgrazia….uno scherzo di Halloween..una…-scrolla le spalle- un qualcosa di indefinito e assurdo, senza senso.
Noah: a me piaci così come sei, sia nell’una che nell’altra faccia. –i due si avvicinano per darsi l’ultimo bacio quando Christine sprofonda definitivamente- Molto spiritoso, destino crudele. Almeno non potevi aspettare ancora un secondo?! Ma che sto dicendo? Christine, noo, l’ho persa per sempre e non le ho mai detto apertamente che la amo! Ahhhhh….io! Aspetta, se sento dolore vuol dire che sono ancora vivo e vegeto. Com’è possibile?
Christine: lo è quando le sabbie mobili sono solo un trucco per tenere lontani gli intrusi, e in realtà costituiscono l’accesso al livello sotterraneo.
Noah: un trucco “simpatico”, non c’è che dire.
Christine: io l’avevo capito sin dall’inizio, ma non ho voluto dirti niente. –sorride maliziosamente- Cos’è che volevi dirmi ma non potevi portandoti così il rimorso nella tomba?
Noah: ci sono proprio cascato, ehm, adesso non ricordo con precisione.
Christine: comunque ti ringrazio per avermi ascoltata, ho voluto sfruttare l’occasione per potertene parlare alleviando la mia timidezza col pensiero di quanto te la stavi facendo addosso. Scusami.
Noah: Nessun problema, però la prossima volta che vuoi avere una conversazione privata, scegliamoci un posto dove non si rischi di morire, eh?
Christine: ci penserò sopra.
Noah: bene. Senti, secondo te adesso dove siamo finiti esattamente?
Christine: non lo so e soprattutto non mi importa.
Noah: a me sì, importa. Vedo tante statue a forma di uccello, sciacallo, gatto o falco dall’aspetto decisamente tetro.
Christine: *tetro*? Eh, sì.
Noah: anzi, più che statue questi si direbbero canopi, i vasi dove gli antichi conservavano gli organi dei defunti.
Christine: intrigante.
Noah: sapevo di riuscire a farti tornare il sorriso.
Christine: mi conosci bene: l’oscurità mi affascina. Mi ci trovo a mio agio…a proposito, ti va di dare una sbirciata dentro?
Noah: nei canopi? Eeeh.
Christine: uh uh. Un certo qualcuno qui ha paura di svelare l’ignoto.
Noah: non è paura, è che mi fa senso!
Christine: d’accordo, allora lascia perdere, grazie per avermi fatta tornare depressa.
Noah: …ricatto morale: voto 10.
Christine: no, 110 e lode.
Noah: non posso credere che sto facendolo sul serio, ecco, svito il coperchio, metto dentro la mano, e mi preparo a tirare fuori qualcosa che mi segnerà a vita di sicuro. –infila la mano, bloccandosi a fissarla- Quand’è che dici “no, non devi farlo sul serio, volevo solo metterti di nuovo alla prova”?
Christine: non ne ho alcuna intenzione.
Noah: ok, allora, ta-dah! Dunque, che schifo ho tirato fuori a occhi chiusi, uno stomaco mummificato oppure un cuore? Solo un amuleto ib, per fortuna.
Christine: vedere. Liscio, nero, a forma di scorpione. Come il mio segno.
Noah: ti piace? In effetti sembra fatto apposta per te, dovresti portarlo al collo.
Christine: può darsi -scrolla le spalle- come mi sta?
Noah: sei splendida, senza giri di parole.
Christine: stai migliorando. –arrossiscono entrambi- Ok, ora è il mio turno. –apre un altro canopo-
Noah: cosa? Non è necessario.
Christine: lo è, ti ho sfidato a farlo e tu l’hai fatto, ora devo fare lo stesso, e al contrario di te non mi spaventa.
Noah: ma.
Christine: aperto. Indovina cosa c’è dentro? Solo polvere per gli incensi. Tu sei stato più fortunato. Beh, andiamo oltre, la sala prosegue e poi dobbiamo ancora trovare gli oggetti dei nostri rispettivi defunti. Ora tocca di nuovo a te.
Noah: che onore…
//Noah: si dice che per amore ti metti a fare le cose più stupide. Mi conoscete, io non sono supersitizioso, essendo lo scettico per antonomasia. Però, so bene quali voci corrono circa le piramidi e quello che abbiamo appena fatto noi è pura follia. Eppure mentre svuotavo quei contenitori di organi umani in sua compagnia mi sentivo il ragazzo più felice della Terra. Totale follia, ne sono consapevole.
*Al Cairo*
KJ: chomp, CHOMP, STRACHOMP. Fatto, avanti, fuori la dritta.
Seijii: spigolette, che velocità. Hai finito tutto in 4 bocconi! Me-eh, non è che ci daresti una mano, o meglio, una cucchiaiata?
KJ: non adesso, amico. Sono di fretta. Jasmine, scegli il cammello che ti sembra migliore, voglio battere sul tempo quei due. –Kyle e Leanne partono a bordo di una dune buggy diversamente da chiunque altro-
Seijii: problemi con Leanne, meh? Quello squalo volpe è una preda molto ambita, ed è lei a scegliere a quale amo di volta in volta abboccare. Questa volta però ha abboccato a un amo pregiato, sarà difficile riacciuffarla. Ma per tua fortuna puoi contare sull’appoggio di un mastro pescatore che saprebbe consigliarti l’esca giusta in cambio di un poderoso aiuto.
KJ: non mi serve, grazie lo stesso. Leanne non mi piace più, faccia quello che le pare della sua vita sentimentale.
Seijii: cosa sentono le mie orecchie? Hai trovato una pesciolona di questa portata e te la fai portare via dal primo yachtaro che passa? Il mare è pieno di pesci, ma a uno come te è già tanto se ha abboccato lei, non puoi lasciartela sfuggire! Non ti ricapiterebbe più una fortuna del genere, credimi. –KJ batte il pugno fracassando il tavolo- Mehk!
KJ: ascoltami bene: non mi importa. Voglio solo occuparmi della gara d’ora in poi.
Seijii: ma…ma…ma che tonto. Ci ha rinunciato. Non ci credo.
Rory: e ci ha rovesciato tutto il koshari per terra, sono io a non crederci. Sigh! R-Ricomincio per la terza volta.
Jo: siamo tornati al punto di partenza. Il tuo senso dell’orientamento fa davvero pena!
Brick: il mio senso dell’orientamento? Davvero? –alza il monosopracciglio-
Jo: torniamo indietro, cioè avanti, cioè avanti e indietro. Muoviti, ronzino gibboso!
Kelsea: kelnoia, quanto manca ancora? Tutto questo deserto è vuoto, non c’è niente da fare.
Leanne: wrooom, yuhuu! Questa bellezza ci sa davvero fare nel far mangiare la polvere.
Kyle: argh, ti avevo esplicitamente detto di non superare i 50km/h! ! ! BLLL. Frena, devo scendere un attimo.
Kelsea: kelforza, piacerebbe anche a me sfrecciare su e giù per le dune a bordo di una simile meraviglia! Idea: kelnedite se mi unisco a voi? Ah, ovviamente verrebbe anche Balzak. Potremmo fare un rave party fra le dune e usare le piramidi come rampe!
Balzak: come sarebbe a dire?
Kyle: ma neanche per sogno. Ora mi sento meglio, riparti pure.
Kelsea: kelsnort. Aristoantipatici. Odio i deserti.
Balzak: hm?! Hhhm.
Korry: non ho la macchina fotografica a portata di mano, ma chick chick, questo non m’impedisce di immortalare questo magnifico paesaggio nella mia memoria. Uao, Ashley, Ashley! Guarda che spettacolo il sole crepuscolare che fa capolino fra le piramidi e colora la sabbia di rosso.
Ashley: non adesso, sto studiando.
Korry: non puoi fare una pausa? Non puoi perderti una cosa così!
Ashley: sto ripassando la planimetria completa delle piramidi egiziane. E’ nel nostro interesse. Sono convinta che la sfida principale sarà incentrata su questo e non voglio farmi trovare –brr- impreparata.
Korry: ma non puoi perdertelo, quando mai ti ricapita l’occasione? Alza gli occhi almeno un attimo. Che ti costa?
Ashley: tu, piuttosto, abbassa gli occhi sulla mappa e controlla che il cammello stia andando nella giusta direzione.
Korry: ci sta andando, ci sta andando. Dai, insisto, fammi contento: ci tengo che tu possa vedere quello che sto vedendo in questo momento.
Ashley: “il geroglifico del coccodrillo indicava l’inganno e la benedizione, quello del serpente invece la morte…”
// I Collezionisti //
Korry: al di là di tutte le collezioni possibili e immaginabili fatte o ancora da fare, niente per me è più importante della collezione delle esperienze. Questo è un viaggio che offre l’opportunità di viverne di irripetibili, per me non conta solo l’aspetto competitivo, sono qui per divertirmi e arricchire la mia collezione di ricordi. E’ questo lo scopo che i genitori di Ashley voglio raggiungere avendoci regalato l’iscrizione a Flurrydonkylous Race. Ma lei non l’ha ancora capito.
Ashley: e se la prova fosse incentrata sui papiri? Anf, presto, che capitolo era Thot la divinità degli scribi???
Korry: basta, via il libro. E’ ora di studiare la vita!
Ashley: no, cosa fai? Ridammelo! Ooh*
Korry: eheh, vuoi ancora che te lo restituisca? –intanto lo usa come ventaglio-
Ashley: magari fra cinque minuti. Che meraviglia. Il disco di Ra che irradia le tre piramidi di Cheope, Kefren e Micerino con la sua luce divina infuocata. E’ così che appariva questo posto magico agli occhi degli Egizi, come dice il libro.
Korry: visto? Tu che non volevi vederlo.
Ashley: avevi ragione, lo ammetto. Ehh! Quanti minuti sono passati?
Korry: boh, forse cinque o sei.
Ashley: 6? Gaaasp! Mi sono presa un minuto in più, come ho potuto. Devo tornare a studiare, oh, no, quello davanti è il pulsantopher, allora siamo arrivati e io ho sprecato gli ultimi minuti per il ripasso a guardare per aria! Sono una sconsiderata.
Korry: esagerata. Su, amichetta, datti una regolata. Click!
Brrrrum! Screeek.
Leanne: arrivare molto prima dei Giganti è una gigante soddisfazione. Click!
-subito dopo un rapido montaggio mostra le fasi di mummificazione di Dixon, Korry, Kurt e Kyle, quest’ultimo viene rinchiuso in un sarcofago di lusso completamente diverso dagli altri-
Ashley: un sarcofago se incompleto è più leggero di quel che sembra. Il primo sarcofago, infatti, è sempre fatto in legno dipinto. Sono il secondo e il terzo ad essere fatti di vero materiale prezioso.
Koffee: grazie della lezione, secchiona. Peccato che la mummia da te trasportata sia uno stuzzicadenti paragonata al bestione di 1.90 che devo portare io.
Kurt: è il kanone di altezza minimo per noi tedeski. Komunque io zono alto 1 metro e novanta unt 51 millimetri. La precisionen è importante.
Koffee: ma taci. Mi sto spaccando la schiena per colpa tua.
Leanne: gnnn..anf, pant. Ggggnn…puff. Non riesco neanche a sollevarlo! Perché il mio sarcofago pesa così tanto?
Kyle: è fatto su misura in oro colato e il natron è polvere d’oro.
Leanne: ci credo che non riesco neppure a spostarlo.
Kyle: e anche le bende nelle quali sono avvolto sono d’oro laminato. Pretendevi che mi facessi mettere in un sarcofago qualunque?
// Gli Aristocratici //
Kyle: se qualcosa non è d’oro o altro materiale prezioso, io non lo tocco neanche. Il mio spazzolino da denti è in oro temperato con setole fatte di fili di platino e rodio.
Leanne: adesso mi spieghi come faccio a portarti in giro? C’è nessun gentiluomo che voglia darmi un aiutino, per caso? Nessuno. Cafoni, ma ,tsk, sono abbastanza donna da riuscirci da sola. Potrei far cadere il sarcofago dal piedistallo usando una leva per poi portarlo strisciandolo. Vediamo se trovo qualcosa di adatto tra gli strumenti per la mummificazione…a-ah, questa sonda mi sembra della lunghezza adatta. (N.D.R: la “sonda” era un bisturi particolare usato dagli egizi per togliere i denti delle mummie o eseguire altre operazioni chirurgiche)
Kyle: che succede? Non rovesciare il sarcofago, mi farai Badabram! BLEARGH! Oh, no, che schifo, sono tutto ricoperto del mio stesso- fammi uscire da qui!
Leanne: no, sono decisa a portare a termine la mia missione fino in fondo. –striscia il sarcofago con tutte le sue forze, sudando copiosamente, fino a portarlo al cunicolo per il livello successivo- Sono tutta sudata e sporca di sabbia, ma ce l’ho fatta. Alla faccia di Jasmine, KJ, lo stesso Kyluccio e tutti quelli che mi considerano buona solo come cibo per gli occhi. –inspira soddisfatta- Ah. L’oggetto più prezioso per Kyle sono io e dopo di me viene il suo primo orologio in quarzo platinato. Dunque devo cercare questo. Un gioco da ragazze con il metal detector. –infatti, non passa neanche un minuto che il detector individua subito qualcosa, e lei cade nella trappola-
Jasmine: faccio strada io, KJ. Attento alla prima trappola: è assolutamente scontata lì dov’è piazzata all’ingresso eppure sembra che almeno una coppia ci sia già cascata come una noce di macadamia cotta. Queste piramidi sono piene di trabocchetti del genere.
KJ: ti credo.
Jasmine: la casa dei morti, ovvero la camera dove si procedeva alla preparazione delle salme, è sempre quella più a sinistra. Eccola. Ok, lino, unguenti, natron, è tutto al suo posto. Preparati per la mummificazione, faraone Kieran Jason I. Ahahah!
KJ: veramente dovrei dirlo io a te. La sfida è del tipo alternato, dato che ieri io sono stato quello dentro il robot, a te oggi tocca stare dentro il sarcofago.
Jasmine: CHE COSA?
Topher: blocco immagine! Uhh, la tipica espressione di chi si trova improvvisamente la Grande Divoratrice in faccia. Riuscirà la nostra intrepida archeologa a superare l’ennesima prova per la sua claustrofobia? Beh, si è già congelata come una vera mummia. Lo scopriremo nella seconda parte.
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Topher: bentornati nella seconda parte della decima tappa di Flurrydonkylous Race! Breve riassunto della situazione: oggi i concorrenti prendono parte ai rituali funebri degli Antichi Egizi. La sfida consiste nel portare la mummia del proprio compagno scendendo per 3 livelli sottoterra fino a raggiungere la camera finale della piramide (e spero si diano presto una mossa perché stare ad aspettarli qui dentro non è certo un’esperienza edificante.) –dietro di lui campeggia l’originale sarcofago di Tutankhamon- Finora nessuno dei team entrati nella piramide è andato oltre il II livello, alcuni di loro (Vincenti, Selvatiche, Opposti) hanno pure sbagliato a leggere la consegna e rischiano la penalità, è da tanto che abbiamo perso di vista Mike e Leanne (ma gli operatori stanno lavorando a una soluzione) e KJ e Jasmine sono arrivati solo adesso. Quest’ultima si è mummificata all’istante da sé quando ha scoperto di dover entrare lei nel sarcofago! E’ qui che ci siamo fermati, è tempo di girare avanti la clessidra e vedere come si sviluppa…
Jasmine: .-:-..-:.-.:-.
KJ: Jasmine? Jaaazz? Che ti sei bloccata? Accidenti. Mi spiace ma qui bisogna andare avanti a tutti i costi. Ti metto così come sei direttamente nel sarcofago e buonanotte. Oplà. Adesso mi metto alla ricerca dell’oggetto più importante della sua vita e aspetta un momento: è il cappello. Come diamine trovo il cappello se l’ha perso in Grecia?!!
Topher: ahah, che faccia che ha fatto! Certo, lui non può sapere la verità.
KJ: calma. L’unica spiegazione plausibile è che Topher lo ha fatto recuperare a suo tempo e lo abbia tenuto nascosto per questa sfida anziché restituirlo. Che viscido.
Topher: acqua, KJ, o meglio sabbia. Non sa che se l’è tenuto Mike. Cercherà a lungo a vuoto. Affari suoi. Diamo adesso un’occhiata fugace alle condizioni dei sarcofaghi finora accumulati al II livello.
*Camera dei Sarcofaghi (II Livello)*
-tutti i sarcofaghi sono ammassati l’uno sopra l’altro in ordine sparso, con la stessa eleganza di una discarica-
Chris: ma quando mi faranno uscire da qui dentro? C’è pure una puzza tremenda come se ci fosse qualcosa in putrefazione.
Garry: no, quello sono io che mi sono cagato sotto.
Korry: ahahah, almeno lui ci intrattiene con le sue battute!
Garry: stavolta non sto facendo cabaret.
-cala il gelo-
E’ così imbarazzante.
// Vincenti //
Garry: non so proprio cosa sia successo, ma a un certo punto ho sentito dei dolori lancinanti alla pancia e l’ho fatta grossa dentro il sarcofago stesso. Sarà stata una reazione a tutto quel koshari che mi ha fatto mangiare.
Izzy: ehi, Dawn, riesci a sentirmi? Ti sto comunicando per via telepatica…patica…atica..tica.
Dawn: sì.
Izzy: ti ho disturbata?
Dawn: più o meno, stavo conversando con Osiride dall’aldilà, ma non fa’ niente. Dimmi pure.
Izzy: in realtà volevo solo fare conversazione con qualcuno, mi sento sola ultimamente e tu sei l’unica abbastanza strana con cui possa parlare qui.
Dawn: vedo, percepisco da qui la tua inquietudine. E’ per via di Noah?
Izzy: riesci a leggermi nella mente anche attraverso il sarcofago e anche se siamo, ma non posso saperlo, distanti? Uao! Comunque sì, mi sento piuttosto incompresa da Noah. Dall’inizio della gara mi sono resa conto che non mi stima come persona né si fida ad avermi come amica. Voglio dire, mi è sempre piaciuto scherzare con lui e ho sempre visto il lato positivo delle sue battutine sul mio conto ma così è troppo, sta esagerando! Mi sento umiliata. Si sta comportando esattamente come tutti gli altri. Cosa posso fare a questo punto per essere presa sul serio?
Dawn: la domanda che dovresti porti è: sei veramente te stessa quando ti approcci con gli altri?
Izzy: sì..fintanto che i miei alter-ego Brainzilla, Explosivo, Kaleido stanno al loro posto.
Dawn: sicura? Prova a guardare dentro di te, io intravedo tutt’altro ma non posso mettere a fuoco.
Izzy: aspetta, ci provo. Ohhmmm…sì, mi vedo, sono così piccola e isolata dalla realtà che mi circonda. Nessuno si avvicina a me perché ha paura di farsi male o essere contagiato dalla mia follia, come disse Leshawna a DJ una volta, e per questo mi sto creando il mio primo amico immaginario. E’ triste.
Dawn: basta così, riapri gli occhi adesso.
Izzy: grazie, ho capito finalmente tutto. Ora saprò come comportarmi. Oh, Noah sta aprendo il mio sarcofago, è ora di affrontarlo… Buuuuh, chi osa distubare il mio riposo eternoooo?!?!? PREPARATI, MORTALE, PERCHE’ LA TUA ANIMA FINIRA’ PRESTO CONDANNATA AL GIUDIZIO DI ANUBI CHE TE LA DIVORERA’ IN UN SOL BOCCONE. Pardon, non ho proprio resistito.
Ashley: a a a.
Izzy: ma tu non sei Noah! Avrei dovuto accorgermene subito dal colore dei capelli. –richiude velocemente il sarcofago-
Dawn: …
Koffee: è pieno di sarcofagi qui dentro! Come faccio a sapere qual è quello dove giace la mummia tedesca? Forse questo, mi sembra il più alto e il più pesante di tutti. Ehi, Kurt, ho ritrovato i tuoi occhiali da pilota. Ma dormi? Non risponde neanche. Tanto non conta niente in questa sfida. Adesso stando alle regole devo mettere il sarcofago dentro un altro sarcofago e poi buttarlo al terzo livello. Ci vorrebbe un triplo caffè per uno sforzo così titanico ma fa niente, figurati se trovo una macchinetta dentro una piramide!
Azusa: eccomi finalmente! Sto diventando pazza. Garry in quale di questi sarcofagi si troverà? Non può rispondermi perché si sarà appisolato di sicuro, sa fare solo quello. Non ho scelta, devo aprirli tutti finchè non lo trovo. Toc-Toc. Gnieeek.
Izzy: chi è? Avantiii.
Azusa: primo tentativo sbagliato. Proviamo quello accanto. No, c’è Dawn. Quest’altro…devo sbendare la mummia…Kurt. NON VA BENE.
Devo perseverare e accelerare nella ricerca.
Forza e coraggio!
Ashley: ..ah! Devo darmi da fare anch’io.
*Camera Segreta*
Leanne: mmmhm, ma quanto ho dormito esattamente da quando sono caduta? Yawn, pensavo mi sarei fatta più male, è già un lato positivo.
Manitoba: ohiohi, per tutti i didgeridoo, che ne diresti di spostare il tuo bel sedere di dosso, darling?
Leanne: ops, chiedo scusa. Non mi ero accorta che ci fossi tu sotto.
Manitoba: sei perdonata, my sexy wallaby. Io stesso mi sono svegliato solo adesso. E’ stato un brutto capitombolo. Non ne facevo uno così dai tempi della scoperta della mummia di Oetzi.
Leanne: dove siamo finiti? Nella caduta si è rotta tutta l’apparecchiatura fornita dal mio Kyluccio.
Manitoba: apparecchiatura? Tsk. La usano solo i fighetti. Il vero archeologo trova tutto a mani nude e sfrutta quello che il destino gli procura senza ricorrere a diavolerie tecnologiche avanzate. Slap. Qui il terreno è particolarmente pulito, non ci sono granelli di sabbia, segno che qui non è mai passato nessuno per mooolto tempo, neppure il vento.
Leanne: cioè si tratta di una parte della piramide mai scoperta prima d’ora?
Manitoba: molto sveglia per essere così formosa. Un rarissimo pacchetto completo. Sei già sposata per caso?
Leanne: no, ma sono ufficialmente fidanzata di Kyle Prince, l’essere più snob e vigliacco del pianeta. Credevo fosse Vito quello che ci provava con le donne…
Manitoba: lui è il casanova per eccellenza, ma io possiedo il fascino del rude avventuriere, milady. Wink.
Leanne: ooook. Cerchiamo una via d’uscita, se c’è.
Manitoba: eppure ho una strana sensazione riguardo questo posto. Il mio istinto da archeologo sta impazzando: sento profumo di GRANDE SCOPERTA. Questi geroglifici illustrano un uomo e una donna e due serpenti che li avvolgono fino a ucciderli. Non ci sono dubbi. Eureka! Siamo nella mitica tomba perduta di Cleopatra VII e Antonio! Incredible. *Solo il leggendario Manitoba Smith poteva riuscire nell’impresa.* Eheheh.
-intanto Leanne scopre una stanza con una grande vasca al centro e tanti otri dall’aspetto lussuoso allineati intorno-
Leanne: quindi è qui che Cleopatra faceva i suoi famosi bagni di bellezza. Chissà cosa provava a stare immersa nel latte, sono curiosa. –fissa gli otri dorati con avidità- Perché tenermi la curiosità? –poco dopo la si vede totalmente abbandonata al piacere della vasca- E’ davvero rigenerante, non mi sono mai sentita tanto bella e rilassata in tutta la mia vita, ahhh*… cara Cleo, avevi capito tutto della vita. Posso anche dissetarmi bevendo un po’ di questo squisito latte a coppa mentre mi godo il bagno, la schiuma del latte poi è così soffice. Non uscirei mai più da questo paradiso.
Manitoba: l’ho trovato! E’ la scoperta del secolo. Vieni a vedere, Darleanne!
Leanne: arrivo, il tempo di rivestirmi. Tutte le cose belle prima o poi devono avere una fine, ma ci sono anche delle eccezioni –ammicca all’immagine geroglifata di Cleopatra- no? Io e te lo sappiamo bene. Mi sento la pelle liscia come il velluto più pregiato e le chiome fluenti come non mai grazie a tutto quel lattosio assorbito. Che cos’hai trovato di così sensazionale?
Manitoba: a parte te, bellezza, nientepopoòdimeno che il leggendario introvabile fino a questo storico giorno sperduto originale Sarcofago di Cleopatra!!!
Leanne: sicuro, proprio di quella Cleopatra?
Manitoba: Oh, yes. Il mio occhio esperto non può sbagliare. I geroglifici intagliati ai bordi del sigillo indicano inconfutabilmente il suo nome, se si trattasse di un’iscrizione fasulla la superficie risulterebbe traslucida, e non lo è.
Leanne: in tal caso apriamolo. Voglio vedere se Cleopatra era davvero così bella come dice la storia, degna di essere reputata una mia pari.
Manitoba: noo, non toccarlo!
Pazza. Anche ammesso che fosse davvero bella anche nella morte, ora sarebbe solo una mummia secca e disidratata!
Leanne: uh, già. Pardon. Adesso cosa succederà?
Manitoba: a giudicare dal rumore continuo la trappola che hai attivato è ancora in preparazione, probabilmente la vestigia e la rudimentalità dei meccanismi stanno ritardando l’effetto. Il che ci lascia il tempo di elaborare una via d’uscita, a meno che….
Leanne: ahh, dal sarcofago vedo qualcosa che sta cercando di uscire!
Manitoba: migliaia di aspidi, scorpioni e scarabei hanno custodito gelosamente la salma della loro regina per tutti questi secoli e lei in cambio deve aver promesso loro l’immortalità. Ok, credo sia giunto il momento di filarsela. –si accorge che la porta dalla quale sono entrati non c’è più- Toh, questo è un trucco che non mi aspettavo: “piramide che vai esplorando, trappole che trovi camminando” dico sempre. Tieni il sarcofago chiuso più che puoi col tuo culetto, my dear kangaroo, intanto che cerco una soluzione. Pareti lisce ovunque, impossibile arrampicarsi.
Leanne: sbrigati per favore, adesso da qui sta anche fuoriuscendo un fiume di sabbia incessante come se già non ce ne fosse abbastanza che cade dall’alto. Noo, avevo lavato i capelli neanche cinque minuti fa! Basta sabbia, se devo andarmene non voglio farlo con le chiome impolverate. Mike, fa’ qualcosa! Almeno dammi il tuo cappello australiano per ripararmi.
Manitoba: la forma di questa catacomba è assai strana, costituita da due rombi. Sabbia che cade dall’alto….ci sono! Manitoba Smith, prego, Mike è mio cugino di quarto grado oppure mio nipote di terzo. Ora non rammento. Non puoi levarmi il fedora, è il mio marchio di fabbrica! AHK!
Leanne: è bello grande questo cappello. Come mi sta?
Mike: oh, no, che guaio. Ti rendi conto di quello che hai fatto? Senza Manitoba non riusciremo a uscire da questa situazione, io non ho le sue competenze, né la sua esperienza!
Leanne: quante storie, te lo ridò subito il cappello. Non fare l’isterico. Oltretutto, non mi stava neanche bene, troppo largo.
Mike: non mi servirebbe a niente, adesso. Anche se è il catalizzatore del mio alter ego Manitoba non posso ritornare come niente a essere lui, ogni personalità può apparire una e una sola volta al giorno.
Leanne: strano.
Mike: e adesso che faccio? Cosa facciamo?!
Leanne: prova a inventarti qualcosa. In fondo non sei tu quello che vuole dimostrare di farcela da solo senza l’aiuto delle personalità? Anzi, proviamoci insieme, anch’io devo dimostrare di valere molto da sola.
Mike: provo a ragionare come avrebbe fatto Manitoba.
Leanne: prima di andarsene aveva bisbigliato qualcosa circa la forma della stanza e la sabbia. . .
*III Livello*
Koffee: ecco il terzo e ultimo sarcofago. Anf. Ancora un piano e avrò finito di scarrozzarti in giro, caro Kurt. –ancora nessuna risposta- Si è proprio immedesimato nel ruolo della mummia, che è proprio adatto a un rigor mortis come lui. Adesso, al solito, aspetto la mossa della “prima della classe”…-Ashley arriva poco dopo puntuale-
Ashley: secondo lo studio fatto sulla planimetria della piramide l’accesso per l’ipogeo, il luogo finale dove veniva custodito il sarcofago dei principi e dei sovrani, si trova qui.
Korry: brava, Ash, sei preparatissima!
Ashley: ho studiato, io. Devo essere molto prudente nel scendere le scale, sono molto insidiose…
Koffee: fai largo, piuttosto! –la spintona da parte spingendo il suo sarcofago giù per le scale- Ops, mi dispiace, potrebbe essersi danneggiato. Ah ah ah! Sono la migliore ad approfittare degli altri. –riesce a fare solo 3 gradini prima che il peso del sarcofago che porta sulle spalle e la sabbia sotto i piedi la facciano scivolare in modo molto comico- Ma che cosa? Ouch auch conk tonk! Che botta. ARGH! –rimane schiacciata sotto il pesante triplo sarcofago- Gnmn, non questa volta, arriverò prima a ogni costo.
Topher: benvenuti, squadra dei Peggiori, ce l’avete fatta! Koffee, sei la prima ad aver portato il tuo compare alla meta finale, l’ipogeo di Tutankhamon.
Koffee: sììì, finalmente! Alla faccia di Kelsea! Comunque noi siamo i MIGLIORI e..non è che ti avanza un pochino di caffè?
Topher: per formalità devo controllare che sia tutto a posto con il sarcofago. 3 strati sì, dono funebre e accessori vari ci sono, d’accordo, Kurt, risorgi, vai anche tu sul tappeto rosso e festeggia con la tua compagna.
Mummia: …………………
Koffee: ehm, l’idiota è caduto in un sonno profondo. Adesso lo sveglio. Tedescoooo! Testa di shnitzel!!! SVEGLIATIII! Ma insomma, mi sto innervosendo. –scuote il sarcofago fino a far uscire la mummia che cade a terra come un macigno- Ancora non ti sei svegliato? Hai le orecchie bendate, senza bende mi sentirai urlare di sicuro. Strap! Ma non è Kurt!
Jasmine: -.-.-.-.--.-.-.--
Topher: direi proprio di no. Ho paura che ci sia stata un po’ di confusione nella scelta del sarcofago. Questo congela il risultato.
Koffee: cioè?
Topher: che per confermare la vostra qualificazione è necessario che il vero Kurt tagli il traguardo, cioè dovrai aspettare e sperare che te lo porti qualcun altro caduto come te in errore.
Koffee: non è possibile. Ma sono arrivata prima, è un’ingiustizia bella e buona, agrr!
Topher: le regole sono regole.
Korry: basta, io esco da questo affare, sono tutto scombuscricchiolato. @uch
Ashley: Korry, come va? Non volevo farti cadere ma lei mi ha spinto all’improvviso e volutamente.
Korry: insomma, va così così, è stato il terremoto dal mio punto di vista ma fa’ niente.
Topher: ed ecco la squadra che sì, si qualifica ufficialmente al primo posto: i Collezionisti!
Korry: wow, davvero? Per la prima volta! Yuppi!
// Collezionisti //
Korry: questa grande vittoria di oggi è stata tutto merito tuo. Dieci e lode in realityshowlogia, miss Primadellaclasse! –la abbraccia tutto sorridente- Adesso puoi concederti finalmente un po’ di relax.
Ashley: certo, sfrutterò il resto della giornata per rifinire la mia ricerca sull’Egitto.
Korry: non intendevo il tuo concetto di relax.
*II Livello*
Azusa: li ho aperti tutti tranne l’ultimo della fila. Ecco! Gnieeek..
Garry: haaaah! Finalmente posso muovermi!
Azusa: wooaah! Cosa significano tutti questi insetti? Prima non c’erano!
Garry: sono scarabei stercorari. Mi hanno massacrato. Sono spuntati dal nulla quando mi sono..
Azusa: non c’è tempo per le spiegazioni, dobbiamo scambiarci subito di ruolo. Svelto, passami le tue bende! Toccherà a te trasportarmi dentro il sarcofago da adesso. Abbiamo già perso un mucchio di vantaggio.
Garry: cosa?
Azusa: cos’è questo tanfo di feci? B*K*!! –si ritrova subito ricoperta di scarabei che occupano l’intero volume del sarcofago- Non importa, l’importante è sempre e comunque vincere. Sì, vincere.
// Vincenti //
Azusa: cos’è successo alla tua fortuna oggi, Garry-san? Non ho mai vissuto una situazione come questa prima. E’ stato un DISASTRO.
Garry: non lo so, non me lo chiedere, me lo sto già chiedendo io. Rattle-rattle. E se la fortuna mi avesse abbandonato? Nahh, meglio non pensarci e continuare a fare finta di niente.
Azusa: che stai aspettando? DATTI UNA MOSSA! Devi caricarmi sulle spalle, trovare il terzo sarcofago, e portami fino all’ipogeo.
Garry: noo, troppo faticoso. Gnn…anf…pant..pant…puff, sono al limite. Pausa.
// Vincenti //
Azusa: hai fatto 3 passi e sei già stanco. Ma hai mai mosso un dito in vita tua?
Garry: non ne ho avuto bisogno. Ho lavorato come aiutante in una fattoria ma in pratica non dovevo fare niente: le mele cadevano dagli alberi da sole e al momento giusto, il latte rotolava giù dalla collina e una volta arrivato era già burro, e all’innaffiatura provvedeva la giornaliera nuvoletta dell’impiegato.
Azusa: il che spiega tutto. Quegli scarafaggi mi hanno mangiata viva.
Christine: eccoci qua.
Noah: ecco il tuo dono per l’aldilà, Izzy.
Izzy: finalmente ti sei degnato di arrivare! Sai quanto tempo è passato?
Noah: così su due piedi non lo so. La mia clessidra non è aggiornata sull’ora legale.
Christine: ahahah!
Izzy: due ore. DUE ORE! Cos’hai fatto per tutto questo tempo?
Noah: un po’ di sarcastic business. Avevamo detto mezz’ora, mi dispiace, ma senza voi due siamo stati così bene che il tempo è volato via.
Izzy: uhh, non mi dire! Avete limonato dentro un sarcofago? –Noah e Christine la guardano estraniati- Io l’avrei fatto con Owen. Immaginate quanto sarebbe incredibile, soprattutto se il sarcofago è già “abitato” da un terzo.
Noah: heh…Bene, l’ora d’aria è finita, è tempo per te di tornare mummia.
Izzy: non credo proprio. Perché in realtà devi farla tu! L’ho scoperto nella lunga attesa sentendo gli altri.
Noah: ah. Pazienza, ormai il danno è fatto, al massimo prenderemo una penalità. –richiude il sarcofago- A proposito, ti ho raccontato di quel reality egiziano nel quale io e Owen siamo stati messi insieme nello stesso sarcofago dopo aver mangiato un piatto di fagioli?
Christine: no, che tortura! Raccontami tutti i particolari*.
Noah: non so come ne sono uscito vivo, probabilmente i miei polmoni hanno sviluppato un’immunità al suo gas velenoso –Izzy riapre il doppio sarcofago- cosa? Ma come ci sei riuscita?
Izzy: non c’è prigione dalla quale non possa scappare per magia. Ora mi fai il piacere di farti mummificare.
Noah: aspetta, fammi almeno finire l’aneddoto! Mmmh, mmh.
Izzy: glielo finisco di raccontare io alla tua bella.
Christine: non sono la bella di nessuno. –scrolla le spalle arrossendo-
Izzy: giusto, sei la cupa.
Christine: tsk, meglio.
Izzy: Owen mi ha raccontato come si sono svolti veramente i fatti: lo scopo del gioco era resistere dentro un sarcofago più minuti di chiunque altro. 51 secondi dopo Noah ha gridato a pieni polmoni implorando di farli subito uscire. –all’interno del sarcofago Noah si porta la mano alla fronte-
// Opposti //
Noah: grazie, Izzy, mille grazie! Già che c’eri perché non raccontarle che avevo anche vomitato?
Izzy: questo Owen si è dimenticato di dirmelo. Provvedo subito!
Noah: ciaff.
// Mc Leans //
Chris: ma cosa esattamente ci trovi in questo Noah? E’ un perdente nato, basta guardare i suoi record negativi in ogni reality show cui ha partecipato. A Tutto Reality: 21esimo e 11esimo, Missione Cosmo Ridicola: ottavo, Pachino Express: sedicesimo, Grande Cugino: trentesimo, Isola dei Lagnosi: tredicesimo, I Survived a Jelatinous Game Show: penultimo…eccetera, eccetera, ho tutti i risultati.
Izzy: carina la collana che hai il collo! Te l’ha regalata Nouccio?
Christine: non è così che lo chiamo io, ma sì, è stato lui a darmela. Un semplice gesto di “pietà” nei miei confronti.
Izzy: ci creeedo.”
Christine: bel sarcasmo. Non pensavo ne fossi capace.
Izzy: mi sottovalutate sempre. –cammina di profilo-
Christine: chissà come mai…
-le due arrivano al terzo livello, attraversando un corridoio particolarmente buio-
Christine: Gasp. Ma qui c’è il vuoto, manca il pavimento.
Izzy: per questo sto procedendo come se fossi un geroglifico. Conosco questa piramide a memoria, è qui che è stato scoperto il nonno prima di finire all’Area51. Questo è un passaggio segreto che ci permette di tagliare trasversalmente la piramide e raggiungere l’ipogeo, lo hanno costruito i miei avi egizi perciò è così pericoloso e originale. Ma basta seguire le istruzioni sulla parete per non morire.
Christine: dal simbolo dell’uomo si passa a quello del serpente, cosa significa?
Izzy: che bisogna avanzare strisciando a zig zag facendo il suono del sssserpente. Poi dovremo camminare sulle mani se ben ricordo e infine il tratto finale andrà fatto saltellando come una cicala.
Christine: portando l’amenità di oltre 90 kg di sarcofago sulle spalle.
Izzy: o così o all’aldilà. A te la scelta.
Christine: sono tentata ma scelgo la prima.
Izzy: allora fa’ come faccio io, pancia a terra, sarcofago sulla schiena come se fosse la casa di una lumaca, e movimento di bacino. Sssstriscia ssstriscia ssstriscia!
Christine: “ssstriscia la letizia.”
Koffee: tap tap taratap. Per quanto ancora dovrò stare qui ad aspettare? Chi è l’idiota che si è preso il mio Kurt, mi piacerebbe saperlo.
Topher: devo progettare sfide più facili alla portata di tutti, in futuro. -Christine e Izzy sbucano da una botola sotto terra così sporche da risultare irriconoscibili- Aaaaaaah!!!
Izzy: cucùùùù!
Christine: siamo noi, ancora vive e vegete.
Topher: che spavento. Ma da dove arrivate?
Izzy: da un’entrata segreta progettata dai miei parenti architetti, che l’hanno fatta apposta per dare l’impressione che delle vere mummie sbucassero dall’entroterra così da spaventare a morte chiunque osasse derubare la tomba di mio nonno.
Christine: efficace. Comunque, ecco qui la salma di mio padre pronta per l’estremunzione.
Chris: mmh mmmpf!
Topher: purtroppo è solo per finta. Ad ogni modo avete ottenuto il secondo e il terzo posto! Congratulazioni, adesso sparite per favore prima di far decedere il sottoscritto.
….(MONTAGGIO)…
Manga: quarto posto!
Poli, non so come, ma siete arrivati quinti! Ancora più incredibile che i Marziali arrivino dopo di voi.
Koffee: GNN.
Jo: incassa questa, Pocket Koffee.
Topher: settimi qualificati: i Vincenti! Beh, considerato tutto quello che vi è capitato, siete stati comunque fortunati.
Garry: anf, pant, voglio dormire un secolo intero dopo una giornata così. Zzz.
Azusa: io cosa dovrei dire?
***
Topher: con la metà delle coppie già qualificate la battaglia per evitare l’ultimo posto è iniziata. C’è chi sembra aver perso la speranza…
KJ: -sbatte ripetutamente la testa contro la parete- ma-come-devo-fare-a-trovare-una-cosa-che-non-si-trova!-?-! Sono troppo nervoso per una sfida del genere. ACCIDENTI A TE, LEANNE!
Mayko: non ne posso più di girare qui dentro come una trottola: DOV’E QUEL SONAGLIO MALEDETTO?!? Sento che sta per arrivarmi una crisi di nervi, n-non ce la faccio più. SNIFF!
Forse ho trovato la pista giusta, sento l’odore selvatico di Ketty. –si ritrova nella stanza di partenza- Ecco, ora ho toccato il fondo. QUESTO MI MANDA SU TUTTE LE FURIE DOPO QUELLO CHE HO GIA’ PASSATO! –scaglia con violenza contro il pavimento un canopo dopo l’altro, facendone pezzettini finchè la terra non inizia a tremare- Oh-Oh? Oh, no, mi devo essere attirata addosso la maledizione dei faraoni. Se chiedo scusa risparmiereste la mia anima, arigatò? –precipita- AUUUUUUUUU!
Monika: glom, cos’è stato quel suono? Magari qualche spirito infuriatow della mia presenza…Damn, non essere la solita superstiziosa, Monika. C’è troppow buio e troppow misterow, torno indietro. Yes, è la soluzione migliore, always sperandow di tornare all’ingresso.. Alright, certo che con questo buio non posso capire se sto tornando sui miei passi o –tump!-
Rory: ouch!
Monika: ho sbattutow contro qualcosa, ma le pareti di solitow non si lamentanow. Wait, allora si tratta di uno spirito! Ahh, lo sapevow, adesso sono fritta. Oppure devo affrontare la minaccia, sì, mi devo ricordare le parole d’incoraggiamento della mighty Azusa. Fatti sotto, mostrow! I’m not scared, I’m not scared, I’M NOT SCARED. Prendi questow e quest’altro. Ouk, la gamba, mi sa che ho appena dato un kick anche al murow..
Rory: e il r-resto a me.
Monika: Rory, sei davvero tu? Dove sei, se non ti vedo non ti credow.
Rory: f-forse se ti togliessi gli occhiali, ti accorgeresti che l’ambiente non è poi così buio.
Monika: really? Va bene, ma lo facciow solo per pochi minuti. Continuo a non vederti.
Rory: p-perché sono sotto ai tuoi stivali a tacco, gh.
Monika: oh, sorry. Il fatto è che mi sonow spaventata quandow ho capitow di essere stata seguita: ho subitow pensato che fossi una mummia pronta al fatal kill. Sai, non sonow abituata a stare senza qualcunow al mio fianco, mi sento smarrita e impotente, e vistow che oggi Sapphire non deve fare niente e Azusa non c’è a supportarmi, sonow molto nervosa e superstiziosa.
Rory: sono io a scu-scusarmi. Senza Seijii mi trovo nella tua stessa condizione, non sono bravo a prendere la leadership. Non sapevo dove andare, perché da solo non combino mai niente che non mi procuri guai, dolori e dispiaceri, così ho preso la tua stessa direzione. Mi spiace di averti spaventata, ma avevo bisogno della garanzia di poter eventualmente avere qualcuno vicino.
Monika: I know this feeling. Sonow una gran fifona di mio.
Rory: t-torno indietro, se ci riesco.
Monika: no, resta qui con me! Un po’ di company mi fa solo piacere, e insieme potremmo sentirci più coraggiosi, no? Vistow che siamo già qui proseguiamo avanti.
Rory: davvero non ti dà fastidio la mia sfortunofora presenza?
Monika: per niente. Dai, vieni. –sbatte contro la parete- Che botta, sono proprio un’imbranata. Hey, mi sono caduti gli occhiali da sole, senza non vedo neanche il buio stesso!
Rory: e-ecco, li ho presi io.
Monika: thank so much! *Blush* Adesso ci vedo nuovamente, per modo di dire.
Rory: se andassi avanti io? S-S-Se ti fidi, ovviamente.
Monika: certow, ottima idea, io così conciata non possow guidare il cammino, ma tu invece sì.
Rory: comincio a intravedere un po’ di luce alla fine del cunicolo.
Monika: finally!
Rory: oh, no, aaaalt!
Monika: che è successow?
Rory: il pavimento da qui in poi si sta sgretolando, e lo sta facendo anche sotto ai nostri piedi. S-Se ti chiedi come faccio a saperlo, dico che col tempo ho sviluppato una specie di sesto senso per le sventure. Quanto riesci ad appiattirti ad una parete?
Monika: eh?
Rory: mi è venuta una specie di i-idea: se proseguiamo camminando in punta di piedi di profilo non dovremmo rischiare di sovraccaricare troppo il pavimento con il nostro peso e crollare giù. Io s-sono allenato dalla vita a essere piatto, e tu?
Monika: non so, se è cowme imitare la camminata di una top model, allowra la risposta è yes. La tua è un’ottima idea.
Rory: sul serio? E’ la prima volta che sento dirmi questo. Ok, piano, p-piano..
Monika: CRUMBLE. Il problema è che io sono sempre stata literally una frana in questo! –si apre una voragine sotto la quale si trova un letale cumulo di spine- Ahhh, my gash!
Rory: attenta!
Monika: argh, non pensavo sarei sopravvissuta. Wait, how is this possible?
Rory: g-guarda sotto di te. Ho attutito l’impatto frapponendomi tra te e questi spuntoni.
Monika: cioè mi hai fatto da scudow? Dear lord, non avresti dovuto farlow. Ti sarai massacrato.
Rory: non ti preoccupare, c-ci sono abituato, anzi, questo è poco per i miei standard abituali. –sorride- Sul serio, questi sono graffietti, o-ora però ti sarei grato se ti spostassi di dosso, perché il tuo peso mi sta comprimendo ancora di più contro questi aculei.
Monika: oh, ok, instantly! Hai ragione, ti chiedo scusa ancora.
Rory: grazie. Ohu. N-Non è niente.
Monika: secondo me dovremmo chiamare i soccorsi, ma qui non c’è campo, non so neanche dove siamow finiti. –la sua voce rieccheggia per tutta la stanza- Heylà? Mi sa che non ci troverà più nessuno.
Rory: allora che ne diresti di proseguire alla ehm cieca? Lì c’è una porta, tanto vale esplorarla.
Monika: agree. Sempre meglio che restare qui. –dà uno sguardo veloce agli scheletri dei precedenti malcapitati- Ancora mi chiedo come hai fatto a sopravvivere.
Rory: chissà, magari in questo posso ritenermi f-fortunato. D-Doppiamente fortunato se sono qui sotto con te.
Monika: thank you. –lo guarda negli occhi- Yes, soo…
???: AUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!
Monika: again! Di nuovo quell’ululato.
Rory: g-glom, sembrava anche piuttosto vicino rispetto a dove ci troviamo.
Monika: ho paura. Look, di chi è quell’ombra? Sta venendo proprio verso di noi. Ha le orecchie a punta, il muso lungo, I’m sure it’s Anubi. Wait, what? Ahhhhh! Run!!
???: auuuuuuuuuuuuuuuuuu! Auuuuuuuuuu! Auuuuuuuuuuuuuuu!
Rory: waaaah! D-Divora prima me così magari Monika ha il tempo di scappare.
Monika: no, I can’t escape. Sei troppow un amico. Eat us together, I’m ready!
???: auuu, invece di parlare a vanvera aiutatemi a levarmi questa terribile spina dalla coda e magari anche questa dannata maschera di dosso!
Monika: are you Mayko?
Mayko: ma va?! Non sai distinguere fra una volpe e uno sciacallo?
Monika: not so much. Stessa coda, stessi artigli lunghi, stessa indole…
Mayko: d’accordo, ho capito l’antifona. Passiamo ad altro. Non so dove sono finita, e voi?
Monika: shrug*.
Rory: là c’è un filo di luce. Va-Vado io in avanscoperta. Ehi, ragazze, ho trovato una scala!
Mayko: meglio di niente.
Monika: dove porterà?
-il trio sbuca dallo stesso passaggio dal quale sono passate Izzy e Christine-
Topher: aahh! E adesso di chi si tratta? Ah, il trio dei falliti di TDPKT.
Mayko: COME CI HAI DEFINITO? –gli punta l’artiglio al mento-
Topher: gulp. Un lapsus. Comunque, complimenti, ce l’avete fatta a raggiungere il traguardo.
Monika: really? Urrà!
Topher: senza aver portato i sarcofagi, però. Ragion per cui, prendete pure le scale che riportano al II livello e rifate la sfida come si deve.
Mayko: Monika e Rory, tenetemi o lo sbrano.
Topher: con Chris vi siete sempre lamentati che non facesse rispettare le regole, adesso con me fate il contrario. Ammetto che voi concorrenti siete incontentabili.
*Camera di Cleopatra*
Leanne: siamo con la sabbia alla gola.
Mike: lo so, maledizione. Cos’aveva capito Manitoba di questo posto? Daii…aspetta, ci sono! Ora ci sono: la stanza è una clessidra! E’ così che funziona: dobbiamo trovare il modo di rovesciare la situazione. Vedi una leva o qualcosa che ci assomigli?
Leanne: a malapena riesco a muovermi, ma lassù vedo una specie di maniglia.
Mike: -se la carica sulle spalle- sei bella alta, riesci a raggiungerla?
Leanne: gnn..non ci riesco per un paio di centimetri.
Mike: era la nostra unica speranza.
Leanne: a meno che ridammi il cappello. Sì, è proprio i due centimetri che mi mancavano! –abbassa la leva e la sabbia smette di scorrere- Ci siamo riusciti. E adesso che cosa accadrà?
Mike: non te lo so dire. Ma vedendo come ci stiamo inclinando suggerisco di tenerti forte! RRRUMBLE BUTUMBLE ROTOMBLE.
KJ, Monika, Mayko, Rory, Koffee e Topher : che sta succedendo?!!
-l’intera piramide si rovescia sottosopra-
Leanne e Mike: ahhh! Thump.
KJ: e voi due da dove siete arrivati? Ehi, ma è il cappello di Jasmine! Finalmente posso concludere questa sfida.
Mike: meglio se ci sbrighiamo anche noi.
KJ: guarda, Jasmine, ho trovato il tuo fedora. Un attimo, ma questo è Kurt! Dov’è finito il mio sarcofago?
Leanne: il mio è quello tutto d’oro. Ora non dirmi che anche il secondo e il terzo sarcofago sono a peso d’oro!
Kyle: ovviamente no, che banalità: il secondo sarcofago è in rodio e il terzo è in platino.
Leanne: grandioso.
Mike: vuoi una mano? Non si vede all’apparenza, ma sono piuttosto forte. Posso portare sia quello che il mio sarcofago.
Leanne: molto generoso, onore concesso. Blink.
Monika: anf, quick, non dobbiamo arrivare ultime! Wow, ma qui è tutto sottosopra.
Mike: letteralmente. Il piano sopra e quello sotto si sono invertiti, quindi l’ipogeo adesso è al primo livello. Giusto?!
Topher: giuro che è l’ultima sfida che organizzo all’interno di una piramide. –lui e Koffee sono appesi al soffitto- Prima la piramide maya, e ora questa.
Tutti: eccoci!!!
Koffee: finalmente, spero che qualcuno abbia con sé il mio Kurt così lo posso scambiare con
KJ: Jasmine! Guarda qui cosa ho ritrovato.
Jasmine: ma è il mio cappello! Grazie, grazie, grazie, grazie! Adesso mi sento di nuovo me stessa.
Leanne: veramente sarei stata io a ritrovarlo, assieme a Mike.
KJ: non prenderti meriti non tuoi.
//Leanne: gaasp! Come si è permesso di trattarmi così? Basta flirt e carinerie, con me ha chiuso.
//Jasmine: Jasmine è tornata, baby! Ora non si giocherà più con i grandi, ma con i Giganti.
Topher: allora, a chi interessa sapere di aver perso?
Mike: se siamo arrivati tutti in contemporanea.
Topher: siete arrivati in contemporanea all’ipogeo e avete portato i sarcofagi come richiesto, ma una coppia ha commesso un tragico errore. Questa era una sfida Uno fa l’altro guarda nella quale chi NON era entrato nei robot ieri doveva entrare nel sarcofago oggi, per questo motivo avete sbagliato tutto dall’inizio e dovete essere ELIMINATE….Hollywoodiane.
Monika: what? Ow, nooo. Sob.
Sapphire: è finito il film, siamo ai titoli di coda?
Rory: m-mi dispiace per te, Monika, me ne fossi accorto te lo avrei detto all’ultimo momento utile.
Monika: don’t worry, my fault. Ho voluto accelerare troppo, mi fossi presa anche solo un minute per riflettere su ciò che stavo facendo, sarei riuscita a fixare il fatal mistake.
Topher: ottimo, anche questa puntata si conclude qui. Hollywoodiane, andate a fare le vostre valigie: vi aspetta un lungo volo domani per l’undicesima tappa!
Monika: wait…what? Stai dicendo che siamo still in the game? *Really*?
Topher: oh, yes. E’ la puntata numero 10. Il manuale del “perfetto conduttore” recita che ogni 5 puntate il conduttore deve creare l’ansia della suspense ma sorprendere con un’eliminazione che poi non c’è! Era mia intenzione farlo in Messico ma gli Occulti si sono eliminati “da soli”. O quasi.
Koffee: kough-kough.
// Hollywoodiane //
Monika: yu-huuuuuuuuuuu! We’re still in the game! I can’t believe, ci ha dato una seconda chance. Dobbiamo darci dentro d’ora in avanti, e basta con gli atteggiamenti da diva, questo non è un film. Ok?
Sapphire: tsk, è quello che credi tu. Io sto recitando da quando sono arrivata e presto la lussuosa casa cinematografica di Mr. Prince brillerà della mia *star*.
Monika: WAIT….
WHAT?
Sapphire: ops. Non ho letto tra parentesi “sottovoce” scritto prima di fare questa battuta.
Topher: e stop! Ho la sensazione che per Sapphire stia per calare il sipario ora che si è smascherata. In ogni caso, per oggi Flurrydonkylous Race si ferma qui, buonanotte!
Lester VFC: in ogni caso il sipario calerà su di te se non la smetti di usare il mio intercalare senza mettere il copyright!
Topher: metti giù quel kopesh, Lester. Aiutooo!
Koffee: ecco il terzo e ultimo sarcofago. Anf. Ancora un piano e avrò finito di scarrozzarti in giro, caro Kurt. –ancora nessuna risposta- Si è proprio immedesimato nel ruolo della mummia, che è proprio adatto a un rigor mortis come lui. Adesso, al solito, aspetto la mossa della “prima della classe”…-Ashley arriva poco dopo puntuale-
Ashley: secondo lo studio fatto sulla planimetria della piramide l’accesso per l’ipogeo, il luogo finale dove veniva custodito il sarcofago dei principi e dei sovrani, si trova qui.
Korry: brava, Ash, sei preparatissima!
Ashley: ho studiato, io. Devo essere molto prudente nel scendere le scale, sono molto insidiose…
Koffee: fai largo, piuttosto! –la spintona da parte spingendo il suo sarcofago giù per le scale- Ops, mi dispiace, potrebbe essersi danneggiato. Ah ah ah! Sono la migliore ad approfittare degli altri. –riesce a fare solo 3 gradini prima che il peso del sarcofago che porta sulle spalle e la sabbia sotto i piedi la facciano scivolare in modo molto comico- Ma che cosa? Ouch auch conk tonk! Che botta. ARGH! –rimane schiacciata sotto il pesante triplo sarcofago- Gnmn, non questa volta, arriverò prima a ogni costo.
Topher: benvenuti, squadra dei Peggiori, ce l’avete fatta! Koffee, sei la prima ad aver portato il tuo compare alla meta finale, l’ipogeo di Tutankhamon.
Koffee: sììì, finalmente! Alla faccia di Kelsea! Comunque noi siamo i MIGLIORI e..non è che ti avanza un pochino di caffè?
Topher: per formalità devo controllare che sia tutto a posto con il sarcofago. 3 strati sì, dono funebre e accessori vari ci sono, d’accordo, Kurt, risorgi, vai anche tu sul tappeto rosso e festeggia con la tua compagna.
Mummia: …………………
Koffee: ehm, l’idiota è caduto in un sonno profondo. Adesso lo sveglio. Tedescoooo! Testa di shnitzel!!! SVEGLIATIII! Ma insomma, mi sto innervosendo. –scuote il sarcofago fino a far uscire la mummia che cade a terra come un macigno- Ancora non ti sei svegliato? Hai le orecchie bendate, senza bende mi sentirai urlare di sicuro. Strap! Ma non è Kurt!
Jasmine: -.-.-.-.--.-.-.--
Topher: direi proprio di no. Ho paura che ci sia stata un po’ di confusione nella scelta del sarcofago. Questo congela il risultato.
Koffee: cioè?
Topher: che per confermare la vostra qualificazione è necessario che il vero Kurt tagli il traguardo, cioè dovrai aspettare e sperare che te lo porti qualcun altro caduto come te in errore.
Koffee: non è possibile. Ma sono arrivata prima, è un’ingiustizia bella e buona, agrr!
Topher: le regole sono regole.
Korry: basta, io esco da questo affare, sono tutto scombuscricchiolato. @uch
Ashley: Korry, come va? Non volevo farti cadere ma lei mi ha spinto all’improvviso e volutamente.
Korry: insomma, va così così, è stato il terremoto dal mio punto di vista ma fa’ niente.
Topher: ed ecco la squadra che sì, si qualifica ufficialmente al primo posto: i Collezionisti!
Korry: wow, davvero? Per la prima volta! Yuppi!
// Collezionisti //
Korry: questa grande vittoria di oggi è stata tutto merito tuo. Dieci e lode in realityshowlogia, miss Primadellaclasse! –la abbraccia tutto sorridente- Adesso puoi concederti finalmente un po’ di relax.
Ashley: certo, sfrutterò il resto della giornata per rifinire la mia ricerca sull’Egitto.
Korry: non intendevo il tuo concetto di relax.
*II Livello*
Azusa: li ho aperti tutti tranne l’ultimo della fila. Ecco! Gnieeek..
Garry: haaaah! Finalmente posso muovermi!
Azusa: wooaah! Cosa significano tutti questi insetti? Prima non c’erano!
Garry: sono scarabei stercorari. Mi hanno massacrato. Sono spuntati dal nulla quando mi sono..
Azusa: non c’è tempo per le spiegazioni, dobbiamo scambiarci subito di ruolo. Svelto, passami le tue bende! Toccherà a te trasportarmi dentro il sarcofago da adesso. Abbiamo già perso un mucchio di vantaggio.
Garry: cosa?
Azusa: cos’è questo tanfo di feci? B*K*!! –si ritrova subito ricoperta di scarabei che occupano l’intero volume del sarcofago- Non importa, l’importante è sempre e comunque vincere. Sì, vincere.
// Vincenti //
Azusa: cos’è successo alla tua fortuna oggi, Garry-san? Non ho mai vissuto una situazione come questa prima. E’ stato un DISASTRO.
Garry: non lo so, non me lo chiedere, me lo sto già chiedendo io. Rattle-rattle. E se la fortuna mi avesse abbandonato? Nahh, meglio non pensarci e continuare a fare finta di niente.
Azusa: che stai aspettando? DATTI UNA MOSSA! Devi caricarmi sulle spalle, trovare il terzo sarcofago, e portami fino all’ipogeo.
Garry: noo, troppo faticoso. Gnn…anf…pant..pant…puff, sono al limite. Pausa.
// Vincenti //
Azusa: hai fatto 3 passi e sei già stanco. Ma hai mai mosso un dito in vita tua?
Garry: non ne ho avuto bisogno. Ho lavorato come aiutante in una fattoria ma in pratica non dovevo fare niente: le mele cadevano dagli alberi da sole e al momento giusto, il latte rotolava giù dalla collina e una volta arrivato era già burro, e all’innaffiatura provvedeva la giornaliera nuvoletta dell’impiegato.
Azusa: il che spiega tutto. Quegli scarafaggi mi hanno mangiata viva.
Christine: eccoci qua.
Noah: ecco il tuo dono per l’aldilà, Izzy.
Izzy: finalmente ti sei degnato di arrivare! Sai quanto tempo è passato?
Noah: così su due piedi non lo so. La mia clessidra non è aggiornata sull’ora legale.
Christine: ahahah!
Izzy: due ore. DUE ORE! Cos’hai fatto per tutto questo tempo?
Noah: un po’ di sarcastic business. Avevamo detto mezz’ora, mi dispiace, ma senza voi due siamo stati così bene che il tempo è volato via.
Izzy: uhh, non mi dire! Avete limonato dentro un sarcofago? –Noah e Christine la guardano estraniati- Io l’avrei fatto con Owen. Immaginate quanto sarebbe incredibile, soprattutto se il sarcofago è già “abitato” da un terzo.
Noah: heh…Bene, l’ora d’aria è finita, è tempo per te di tornare mummia.
Izzy: non credo proprio. Perché in realtà devi farla tu! L’ho scoperto nella lunga attesa sentendo gli altri.
Noah: ah. Pazienza, ormai il danno è fatto, al massimo prenderemo una penalità. –richiude il sarcofago- A proposito, ti ho raccontato di quel reality egiziano nel quale io e Owen siamo stati messi insieme nello stesso sarcofago dopo aver mangiato un piatto di fagioli?
Christine: no, che tortura! Raccontami tutti i particolari*.
Noah: non so come ne sono uscito vivo, probabilmente i miei polmoni hanno sviluppato un’immunità al suo gas velenoso –Izzy riapre il doppio sarcofago- cosa? Ma come ci sei riuscita?
Izzy: non c’è prigione dalla quale non possa scappare per magia. Ora mi fai il piacere di farti mummificare.
Noah: aspetta, fammi almeno finire l’aneddoto! Mmmh, mmh.
Izzy: glielo finisco di raccontare io alla tua bella.
Christine: non sono la bella di nessuno. –scrolla le spalle arrossendo-
Izzy: giusto, sei la cupa.
Christine: tsk, meglio.
Izzy: Owen mi ha raccontato come si sono svolti veramente i fatti: lo scopo del gioco era resistere dentro un sarcofago più minuti di chiunque altro. 51 secondi dopo Noah ha gridato a pieni polmoni implorando di farli subito uscire. –all’interno del sarcofago Noah si porta la mano alla fronte-
// Opposti //
Noah: grazie, Izzy, mille grazie! Già che c’eri perché non raccontarle che avevo anche vomitato?
Izzy: questo Owen si è dimenticato di dirmelo. Provvedo subito!
Noah: ciaff.
// Mc Leans //
Chris: ma cosa esattamente ci trovi in questo Noah? E’ un perdente nato, basta guardare i suoi record negativi in ogni reality show cui ha partecipato. A Tutto Reality: 21esimo e 11esimo, Missione Cosmo Ridicola: ottavo, Pachino Express: sedicesimo, Grande Cugino: trentesimo, Isola dei Lagnosi: tredicesimo, I Survived a Jelatinous Game Show: penultimo…eccetera, eccetera, ho tutti i risultati.
Izzy: carina la collana che hai il collo! Te l’ha regalata Nouccio?
Christine: non è così che lo chiamo io, ma sì, è stato lui a darmela. Un semplice gesto di “pietà” nei miei confronti.
Izzy: ci creeedo.”
Christine: bel sarcasmo. Non pensavo ne fossi capace.
Izzy: mi sottovalutate sempre. –cammina di profilo-
Christine: chissà come mai…
-le due arrivano al terzo livello, attraversando un corridoio particolarmente buio-
Christine: Gasp. Ma qui c’è il vuoto, manca il pavimento.
Izzy: per questo sto procedendo come se fossi un geroglifico. Conosco questa piramide a memoria, è qui che è stato scoperto il nonno prima di finire all’Area51. Questo è un passaggio segreto che ci permette di tagliare trasversalmente la piramide e raggiungere l’ipogeo, lo hanno costruito i miei avi egizi perciò è così pericoloso e originale. Ma basta seguire le istruzioni sulla parete per non morire.
Christine: dal simbolo dell’uomo si passa a quello del serpente, cosa significa?
Izzy: che bisogna avanzare strisciando a zig zag facendo il suono del sssserpente. Poi dovremo camminare sulle mani se ben ricordo e infine il tratto finale andrà fatto saltellando come una cicala.
Christine: portando l’amenità di oltre 90 kg di sarcofago sulle spalle.
Izzy: o così o all’aldilà. A te la scelta.
Christine: sono tentata ma scelgo la prima.
Izzy: allora fa’ come faccio io, pancia a terra, sarcofago sulla schiena come se fosse la casa di una lumaca, e movimento di bacino. Sssstriscia ssstriscia ssstriscia!
Christine: “ssstriscia la letizia.”
Koffee: tap tap taratap. Per quanto ancora dovrò stare qui ad aspettare? Chi è l’idiota che si è preso il mio Kurt, mi piacerebbe saperlo.
Topher: devo progettare sfide più facili alla portata di tutti, in futuro. -Christine e Izzy sbucano da una botola sotto terra così sporche da risultare irriconoscibili- Aaaaaaah!!!
Izzy: cucùùùù!
Christine: siamo noi, ancora vive e vegete.
Topher: che spavento. Ma da dove arrivate?
Izzy: da un’entrata segreta progettata dai miei parenti architetti, che l’hanno fatta apposta per dare l’impressione che delle vere mummie sbucassero dall’entroterra così da spaventare a morte chiunque osasse derubare la tomba di mio nonno.
Christine: efficace. Comunque, ecco qui la salma di mio padre pronta per l’estremunzione.
Chris: mmh mmmpf!
Topher: purtroppo è solo per finta. Ad ogni modo avete ottenuto il secondo e il terzo posto! Congratulazioni, adesso sparite per favore prima di far decedere il sottoscritto.
….(MONTAGGIO)…
Manga: quarto posto!
Poli, non so come, ma siete arrivati quinti! Ancora più incredibile che i Marziali arrivino dopo di voi.
Koffee: GNN.
Jo: incassa questa, Pocket Koffee.
Topher: settimi qualificati: i Vincenti! Beh, considerato tutto quello che vi è capitato, siete stati comunque fortunati.
Garry: anf, pant, voglio dormire un secolo intero dopo una giornata così. Zzz.
Azusa: io cosa dovrei dire?
***
Topher: con la metà delle coppie già qualificate la battaglia per evitare l’ultimo posto è iniziata. C’è chi sembra aver perso la speranza…
KJ: -sbatte ripetutamente la testa contro la parete- ma-come-devo-fare-a-trovare-una-cosa-che-non-si-trova!-?-! Sono troppo nervoso per una sfida del genere. ACCIDENTI A TE, LEANNE!
Mayko: non ne posso più di girare qui dentro come una trottola: DOV’E QUEL SONAGLIO MALEDETTO?!? Sento che sta per arrivarmi una crisi di nervi, n-non ce la faccio più. SNIFF!
Forse ho trovato la pista giusta, sento l’odore selvatico di Ketty. –si ritrova nella stanza di partenza- Ecco, ora ho toccato il fondo. QUESTO MI MANDA SU TUTTE LE FURIE DOPO QUELLO CHE HO GIA’ PASSATO! –scaglia con violenza contro il pavimento un canopo dopo l’altro, facendone pezzettini finchè la terra non inizia a tremare- Oh-Oh? Oh, no, mi devo essere attirata addosso la maledizione dei faraoni. Se chiedo scusa risparmiereste la mia anima, arigatò? –precipita- AUUUUUUUUU!
Monika: glom, cos’è stato quel suono? Magari qualche spirito infuriatow della mia presenza…Damn, non essere la solita superstiziosa, Monika. C’è troppow buio e troppow misterow, torno indietro. Yes, è la soluzione migliore, always sperandow di tornare all’ingresso.. Alright, certo che con questo buio non posso capire se sto tornando sui miei passi o –tump!-
Rory: ouch!
Monika: ho sbattutow contro qualcosa, ma le pareti di solitow non si lamentanow. Wait, allora si tratta di uno spirito! Ahh, lo sapevow, adesso sono fritta. Oppure devo affrontare la minaccia, sì, mi devo ricordare le parole d’incoraggiamento della mighty Azusa. Fatti sotto, mostrow! I’m not scared, I’m not scared, I’M NOT SCARED. Prendi questow e quest’altro. Ouk, la gamba, mi sa che ho appena dato un kick anche al murow..
Rory: e il r-resto a me.
Monika: Rory, sei davvero tu? Dove sei, se non ti vedo non ti credow.
Rory: f-forse se ti togliessi gli occhiali, ti accorgeresti che l’ambiente non è poi così buio.
Monika: really? Va bene, ma lo facciow solo per pochi minuti. Continuo a non vederti.
Rory: p-perché sono sotto ai tuoi stivali a tacco, gh.
Monika: oh, sorry. Il fatto è che mi sonow spaventata quandow ho capitow di essere stata seguita: ho subitow pensato che fossi una mummia pronta al fatal kill. Sai, non sonow abituata a stare senza qualcunow al mio fianco, mi sento smarrita e impotente, e vistow che oggi Sapphire non deve fare niente e Azusa non c’è a supportarmi, sonow molto nervosa e superstiziosa.
Rory: sono io a scu-scusarmi. Senza Seijii mi trovo nella tua stessa condizione, non sono bravo a prendere la leadership. Non sapevo dove andare, perché da solo non combino mai niente che non mi procuri guai, dolori e dispiaceri, così ho preso la tua stessa direzione. Mi spiace di averti spaventata, ma avevo bisogno della garanzia di poter eventualmente avere qualcuno vicino.
Monika: I know this feeling. Sonow una gran fifona di mio.
Rory: t-torno indietro, se ci riesco.
Monika: no, resta qui con me! Un po’ di company mi fa solo piacere, e insieme potremmo sentirci più coraggiosi, no? Vistow che siamo già qui proseguiamo avanti.
Rory: davvero non ti dà fastidio la mia sfortunofora presenza?
Monika: per niente. Dai, vieni. –sbatte contro la parete- Che botta, sono proprio un’imbranata. Hey, mi sono caduti gli occhiali da sole, senza non vedo neanche il buio stesso!
Rory: e-ecco, li ho presi io.
Monika: thank so much! *Blush* Adesso ci vedo nuovamente, per modo di dire.
Rory: se andassi avanti io? S-S-Se ti fidi, ovviamente.
Monika: certow, ottima idea, io così conciata non possow guidare il cammino, ma tu invece sì.
Rory: comincio a intravedere un po’ di luce alla fine del cunicolo.
Monika: finally!
Rory: oh, no, aaaalt!
Monika: che è successow?
Rory: il pavimento da qui in poi si sta sgretolando, e lo sta facendo anche sotto ai nostri piedi. S-Se ti chiedi come faccio a saperlo, dico che col tempo ho sviluppato una specie di sesto senso per le sventure. Quanto riesci ad appiattirti ad una parete?
Monika: eh?
Rory: mi è venuta una specie di i-idea: se proseguiamo camminando in punta di piedi di profilo non dovremmo rischiare di sovraccaricare troppo il pavimento con il nostro peso e crollare giù. Io s-sono allenato dalla vita a essere piatto, e tu?
Monika: non so, se è cowme imitare la camminata di una top model, allowra la risposta è yes. La tua è un’ottima idea.
Rory: sul serio? E’ la prima volta che sento dirmi questo. Ok, piano, p-piano..
Monika: CRUMBLE. Il problema è che io sono sempre stata literally una frana in questo! –si apre una voragine sotto la quale si trova un letale cumulo di spine- Ahhh, my gash!
Rory: attenta!
Monika: argh, non pensavo sarei sopravvissuta. Wait, how is this possible?
Rory: g-guarda sotto di te. Ho attutito l’impatto frapponendomi tra te e questi spuntoni.
Monika: cioè mi hai fatto da scudow? Dear lord, non avresti dovuto farlow. Ti sarai massacrato.
Rory: non ti preoccupare, c-ci sono abituato, anzi, questo è poco per i miei standard abituali. –sorride- Sul serio, questi sono graffietti, o-ora però ti sarei grato se ti spostassi di dosso, perché il tuo peso mi sta comprimendo ancora di più contro questi aculei.
Monika: oh, ok, instantly! Hai ragione, ti chiedo scusa ancora.
Rory: grazie. Ohu. N-Non è niente.
Monika: secondo me dovremmo chiamare i soccorsi, ma qui non c’è campo, non so neanche dove siamow finiti. –la sua voce rieccheggia per tutta la stanza- Heylà? Mi sa che non ci troverà più nessuno.
Rory: allora che ne diresti di proseguire alla ehm cieca? Lì c’è una porta, tanto vale esplorarla.
Monika: agree. Sempre meglio che restare qui. –dà uno sguardo veloce agli scheletri dei precedenti malcapitati- Ancora mi chiedo come hai fatto a sopravvivere.
Rory: chissà, magari in questo posso ritenermi f-fortunato. D-Doppiamente fortunato se sono qui sotto con te.
Monika: thank you. –lo guarda negli occhi- Yes, soo…
???: AUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!
Monika: again! Di nuovo quell’ululato.
Rory: g-glom, sembrava anche piuttosto vicino rispetto a dove ci troviamo.
Monika: ho paura. Look, di chi è quell’ombra? Sta venendo proprio verso di noi. Ha le orecchie a punta, il muso lungo, I’m sure it’s Anubi. Wait, what? Ahhhhh! Run!!
???: auuuuuuuuuuuuuuuuuu! Auuuuuuuuuu! Auuuuuuuuuuuuuuu!
Rory: waaaah! D-Divora prima me così magari Monika ha il tempo di scappare.
Monika: no, I can’t escape. Sei troppow un amico. Eat us together, I’m ready!
???: auuu, invece di parlare a vanvera aiutatemi a levarmi questa terribile spina dalla coda e magari anche questa dannata maschera di dosso!
Monika: are you Mayko?
Mayko: ma va?! Non sai distinguere fra una volpe e uno sciacallo?
Monika: not so much. Stessa coda, stessi artigli lunghi, stessa indole…
Mayko: d’accordo, ho capito l’antifona. Passiamo ad altro. Non so dove sono finita, e voi?
Monika: shrug*.
Rory: là c’è un filo di luce. Va-Vado io in avanscoperta. Ehi, ragazze, ho trovato una scala!
Mayko: meglio di niente.
Monika: dove porterà?
-il trio sbuca dallo stesso passaggio dal quale sono passate Izzy e Christine-
Topher: aahh! E adesso di chi si tratta? Ah, il trio dei falliti di TDPKT.
Mayko: COME CI HAI DEFINITO? –gli punta l’artiglio al mento-
Topher: gulp. Un lapsus. Comunque, complimenti, ce l’avete fatta a raggiungere il traguardo.
Monika: really? Urrà!
Topher: senza aver portato i sarcofagi, però. Ragion per cui, prendete pure le scale che riportano al II livello e rifate la sfida come si deve.
Mayko: Monika e Rory, tenetemi o lo sbrano.
Topher: con Chris vi siete sempre lamentati che non facesse rispettare le regole, adesso con me fate il contrario. Ammetto che voi concorrenti siete incontentabili.
*Camera di Cleopatra*
Leanne: siamo con la sabbia alla gola.
Mike: lo so, maledizione. Cos’aveva capito Manitoba di questo posto? Daii…aspetta, ci sono! Ora ci sono: la stanza è una clessidra! E’ così che funziona: dobbiamo trovare il modo di rovesciare la situazione. Vedi una leva o qualcosa che ci assomigli?
Leanne: a malapena riesco a muovermi, ma lassù vedo una specie di maniglia.
Mike: -se la carica sulle spalle- sei bella alta, riesci a raggiungerla?
Leanne: gnn..non ci riesco per un paio di centimetri.
Mike: era la nostra unica speranza.
Leanne: a meno che ridammi il cappello. Sì, è proprio i due centimetri che mi mancavano! –abbassa la leva e la sabbia smette di scorrere- Ci siamo riusciti. E adesso che cosa accadrà?
Mike: non te lo so dire. Ma vedendo come ci stiamo inclinando suggerisco di tenerti forte! RRRUMBLE BUTUMBLE ROTOMBLE.
KJ, Monika, Mayko, Rory, Koffee e Topher : che sta succedendo?!!
-l’intera piramide si rovescia sottosopra-
Leanne e Mike: ahhh! Thump.
KJ: e voi due da dove siete arrivati? Ehi, ma è il cappello di Jasmine! Finalmente posso concludere questa sfida.
Mike: meglio se ci sbrighiamo anche noi.
KJ: guarda, Jasmine, ho trovato il tuo fedora. Un attimo, ma questo è Kurt! Dov’è finito il mio sarcofago?
Leanne: il mio è quello tutto d’oro. Ora non dirmi che anche il secondo e il terzo sarcofago sono a peso d’oro!
Kyle: ovviamente no, che banalità: il secondo sarcofago è in rodio e il terzo è in platino.
Leanne: grandioso.
Mike: vuoi una mano? Non si vede all’apparenza, ma sono piuttosto forte. Posso portare sia quello che il mio sarcofago.
Leanne: molto generoso, onore concesso. Blink.
Monika: anf, quick, non dobbiamo arrivare ultime! Wow, ma qui è tutto sottosopra.
Mike: letteralmente. Il piano sopra e quello sotto si sono invertiti, quindi l’ipogeo adesso è al primo livello. Giusto?!
Topher: giuro che è l’ultima sfida che organizzo all’interno di una piramide. –lui e Koffee sono appesi al soffitto- Prima la piramide maya, e ora questa.
Tutti: eccoci!!!
Koffee: finalmente, spero che qualcuno abbia con sé il mio Kurt così lo posso scambiare con
KJ: Jasmine! Guarda qui cosa ho ritrovato.
Jasmine: ma è il mio cappello! Grazie, grazie, grazie, grazie! Adesso mi sento di nuovo me stessa.
Leanne: veramente sarei stata io a ritrovarlo, assieme a Mike.
KJ: non prenderti meriti non tuoi.
//Leanne: gaasp! Come si è permesso di trattarmi così? Basta flirt e carinerie, con me ha chiuso.
//Jasmine: Jasmine è tornata, baby! Ora non si giocherà più con i grandi, ma con i Giganti.
Topher: allora, a chi interessa sapere di aver perso?
Mike: se siamo arrivati tutti in contemporanea.
Topher: siete arrivati in contemporanea all’ipogeo e avete portato i sarcofagi come richiesto, ma una coppia ha commesso un tragico errore. Questa era una sfida Uno fa l’altro guarda nella quale chi NON era entrato nei robot ieri doveva entrare nel sarcofago oggi, per questo motivo avete sbagliato tutto dall’inizio e dovete essere ELIMINATE….Hollywoodiane.
Monika: what? Ow, nooo. Sob.
Sapphire: è finito il film, siamo ai titoli di coda?
Rory: m-mi dispiace per te, Monika, me ne fossi accorto te lo avrei detto all’ultimo momento utile.
Monika: don’t worry, my fault. Ho voluto accelerare troppo, mi fossi presa anche solo un minute per riflettere su ciò che stavo facendo, sarei riuscita a fixare il fatal mistake.
Topher: ottimo, anche questa puntata si conclude qui. Hollywoodiane, andate a fare le vostre valigie: vi aspetta un lungo volo domani per l’undicesima tappa!
Monika: wait…what? Stai dicendo che siamo still in the game? *Really*?
Topher: oh, yes. E’ la puntata numero 10. Il manuale del “perfetto conduttore” recita che ogni 5 puntate il conduttore deve creare l’ansia della suspense ma sorprendere con un’eliminazione che poi non c’è! Era mia intenzione farlo in Messico ma gli Occulti si sono eliminati “da soli”. O quasi.
Koffee: kough-kough.
// Hollywoodiane //
Monika: yu-huuuuuuuuuuu! We’re still in the game! I can’t believe, ci ha dato una seconda chance. Dobbiamo darci dentro d’ora in avanti, e basta con gli atteggiamenti da diva, questo non è un film. Ok?
Sapphire: tsk, è quello che credi tu. Io sto recitando da quando sono arrivata e presto la lussuosa casa cinematografica di Mr. Prince brillerà della mia *star*.
Monika: WAIT….
WHAT?
Sapphire: ops. Non ho letto tra parentesi “sottovoce” scritto prima di fare questa battuta.
Topher: e stop! Ho la sensazione che per Sapphire stia per calare il sipario ora che si è smascherata. In ogni caso, per oggi Flurrydonkylous Race si ferma qui, buonanotte!
Lester VFC: in ogni caso il sipario calerà su di te se non la smetti di usare il mio intercalare senza mettere il copyright!
Topher: metti giù quel kopesh, Lester. Aiutooo!