Nell’episodio precedente…
E’ avvenuto l’incontro definitivo tra il sadismo del sottoscritto e il masochismo dei miei concorrenti. Come? Vi chiederete. Promuovendoli tutti a STAGISTI. E’ bastato apporre su ciascuno il cartellino con il nome, per esempio “Zapata”, e le loro aspettative di vita si sono fatte subito inferiori a quelle del moscerino della frutta, che mi dicono essere di 15 giorni. 15 giorni? Ah! Numeri da dilettanti. Gli stagisti di TD sfioravano a malapena le 15 ore. La sfida si è incentrata proprio sul ciclo di vita dello stagista: farsi male, farsi peggio, e infine morire. Trovando il modo più divertente di farlo! Ah, se solo tutti fossero come Shin…
Il kabuki è andato come un treno, infatti, caricandosi a bordo tutta la sua nuova squadra: treno in partenza da Kyoto e diretto per l’inferno. Non credo di aver mai riso così tanto. I Delfini si sono fatti mazzuolare, massacrare, dilaniare dai gattini, triturare dagli squali, cuocere nel riso,, schiacciare sotto a un pianoforte (aspetta, quello non l’avevano fatto i Granchi? Massì, che mi frega) e infine esplodere, e…sto sudando ancora.
Fiù.
Meglio passare ai Granchi, dove doveva farla da protagonista Lorraine ma ha fatto invece la primadonna del circo facendo sì che si facessero male gli altri, così come ha fatto Kimberly ma in modo più subdolo ed efficace, e alla fine il karma l’ha punita mettendola sotto a un treno. E non in senso figurato. Karma per aver trasformato lo spettacolo di magia di Megan in una tortura nella tortura, e per aver messo James prima al palo e poi all’arpione durante uno dei momenti più osceni della stagione.
Alla fine, fior di giacinto Megan ha confessato tutte le sue stregonerie e il sortilegio col quale si è fatta deflorare dallo Shinkansen davanti a Lorraine, che già sapeva tutto ma aveva rifiutato di credere ai suoi occhi: allora non era scema come pensavamo! Lo era molto ma molto ma mooolto di più. Purtroppo, tutta quella bellissima atmosfera da circo equestre che in caso di spareggio mi avrebbe portato a indire un combattimento all’ultimo sangue a suon di martelli di gommapiuma, si è risolta nella fiera dei buoni sentimenti dopo l’eliminazione con le due che hanno fatto pace CON UN BACIO. Bleargh. Rovinata la miglior puntata di sempre.
Lorraine è dunque diventata il primo clown-astronauta della storia mentre Shin l’ultimo dei cornuti (demoni).
Soltanto il cielo sa chi sarà il prossimo.
E voi volete fargli compagnia?
Non vi serve puntare lo sguardo alle stelle perché qui su Gaumika si vedono anche di giorno, vi basta puntare il televisore su…
A TUTTO REAL51TY AREAREA 51!
Parte la sigla (https://www.youtube.com/watch?v=5t7cRGcMO8Y). In grafica da Atari 2600 si vede un aereo volare lungo il percorso tratteggiato sulla mappa fino al Triangolo delle Bermude dove viene abbattuto. Da esso scendono 16 puntini con focus particolare su un player femmina armato di paracadute…Che si rivela essere Grenda mentre sta giocando a un videogames finendo realmente per atterrare sul fondo dell’oceano. Nick schizza fuori controllo a cavallo di Zanna con Amber che invece si sta divertendo un mondo a fare sci d’acqua con la sua tavola da surf legata allo stesso squalo mutante, almeno finchè non si para davanti Rico immobile sul suo materassino a prendere il sole, costringendola a una deviazione che fa deragliare lo squalo mandandolo a sbattere contro il bungalow dove Rosemary si stava facendo la doccia completamente al naturale in posa da air guitar!
La telecamera si sposta su Soleil, mentre sta scalando la Cascate del Dolore sorreggendo la fanfictioner Kimberly sulle spalle e soprattutto tirandosi dietro il rubicondo Mark con due statuette di Chris in mano, che come il masso di Sisifo ricade sempre giù trascinando tutta la cordata. Travis e Spencer si stanno sfidando al consueto braccio di ferro ma Travis gli fa un RKO a tradimento mettendolo al tappeto per poi dare un pugno a una telecamera troppo vicina e spaccare tutto. Zeus prova a recuperare il drone danneggiato e ripararlo ma questo finisce per volare via rapando Sasquatchanakwa a zero, che ovviamente non gradisce e lo insegue per tutta l’isola.
James con indosso uno yukata sta facendo provare a Shin vari abiti da persona normale tra i quali una comune camicia con giacca e cravatta ma Shin impazzisce e taglia con la katana qualsiasi pezzo di tessuto a portata!
Lorraine il clown sta facendo il giocoliere con il cocco davanti ai granchi affamati che la prendono d’assalto, mentre Megan la maga con indosso la giacca di Lester a mo’ di mantello sta per estrarre un coniglio dal cilindro…e invece si ritrova il Chris Nero e poi l’intero esercito di gatti di Paula addosso che fa a pezzi i suoi vestiti!
Solita ultima scena nella quale tutti si ritrovano con Chris davanti al falò, quando un raggio misterioso cattura Paula e se la porta via con tutti i suoi gatti tranne uno che atterra nello stupore generale in testa al seccatissimo conduttore.
*Prologo*
*Delfini*
https://soundraw.io/edit_music?m=659150bc9c742d000a154052
Rose: Zed is for zeke zits
E is for eel bits
Up above gold pee
Strikes on ground.
Wheeen the sun will fall to its core
Heeel will start to go down hardcore!
Storm the orcus off his throne till lies on his comfort zone
Before everything around gets apart and torn.
Wheeen the cats will all to be gone
Waaatch out from the last one of the bunch.
Theeen the ghost writs of the Morrìgan
Sending the anal pantheon to crash n’ burn!
Anal pantheon, slimeball of every lass
Jellyfishes claiming to chew up his ass.
Zed is for zoom this
E is for eat shit
U will be history
Suck lemon chuck!
Zeus is dust bin
Worth is at nothin’
Cannot it recyclin’
This anal pantheon!
Wheeen the fire cracks on the ember,
aaancient lies r revived from the amber… eh? Chi c’è? -si affaccia dalla cascata completamente nuda con solo indosso ciò che dovrebbe ricordare una chitarra elettrica fatta di legno e corde improvvisate e una spugna come plettro-
Amber: ah, mi hai sentita allora.
Rose: e tu hai sentito me, vero? -arrossisce- A volte mi viene l’ispirazione per il testo di una nuova canzone e vado d’improvvisazione selvaggia senza nemmeno accorgermi dello scorrere del tempo.
Beh, hai appena scoperto il mio segreto: l’air guitar sotto la doccia è stata la fonte di quasi tutti gli album che ho scritto per la band.
Amber: ormai dovrei essermi abituata, invece mi fa sempre un certo effetto questa versione di Rose. -fa un sorrisetto malizioso- La calma e serafica maestra di yoga che scatena l’inferno già alle sei del mattino. -l’altra si morde il labbro imbarazzatissima- Comunque di cosa parlerà il brano? Non mi è sembrato molto, ecco, “ecocompatibile”.
Rose: ah, niente, ho solo messo delle frasi un po’ a caso. Solo il ritornello ha un senso una volta che lo hai capito.
Amber: non dirmi che stai scrivendo sul serio un brano intitolato “Pantheon anale”? Noo! Allora non scherzavi, ahahah! Non vedo l’ora di ascoltarlo appena finito.
Rose: ti terrò un biglietto libero per il concerto, sempre che ce ne sarà un altro coi Greenshaymins.
Amber: nah, lo avrò comunque. Sei troppo brava che l’album te lo puoi fare da sola.
Rose: tu dici? -ammicca- Non hai tutti i torti.
Amber: ora che farai quindi, strimpellerai ancora con quel giocattolo oppure ti va di fare la doccia assieme?
-si mette la tavola da surf sotto l’ascella-
Come vedi poi sei in buona compagnia.
Rose: oh cielo.
Amber: è la mia compagna di vita e quindi non ci separiamo mai: dove posso me la porto ovunque anche a letto. E se la insapono tutta per bene poi è ottima come grattaschiena visto che ho le braccia troppo corte per arrivarci da sola.
Rose: non ti serve se ci sono già io. Rilassa la schiena e sciogli i muscoli… -inizia a farle un massaggio ayurvedico insaponandola per bene nel frattempo-
Amber: ohh, w-o-w! Sono finita sopra la nona nuvola o cosa? -inclina il collo all’indietro lasciandosi fare anche lo shampoo alle erbe- Ho sempre sognato un momento del genere…
// Confessionale //
Amber: …con Bridgette. Ma l’ho fatto. Finalmente!
Rose: non ho resistito, anche se avrei dovuto. La pelle di Amber è ambrata e odora sempre di salsedine e karitè, così lucente e invitante. Mi sono lasciata andare, e le ho restituito quel bacio con qualcosa in più.
Amber: che stai -Rose la lecca dietro il collo facendole venire un brivido- ROSE! Accidenti, l’ho sentito fino al cervello. Guarda che poi mi faccio un’idea sbagliata, eh. (Sei ancora in tempo.)
Rose: sicura…? Slap.
Amber: ahh. Smettila, dài, l’hai detto tu che non potevamo pensarci adesso.
Rose: ti avevo anche detto che non sono così razionale come pensate. Anzi, sono sempre stata più una che agisce d’istinto.
Amber: beh, questo, anch’io. -si gira anche se non vede nulla col sapone negli occhi- Aspetta, dove sei?
Rose: (ih ih) prova a cercarmi. -si è nascosta tra i cespugli- Usa gli altri sensi.
Amber: ehi! Mi hai davvero lasciata in questo stato? Ma tanto ti trovo lo stesso! Riconoscerei quella fragranza di rose tra mille, e la sensazione dei petali che danno i tuoi capelli al tatto.
Rose: oh. -un lieve rossore appare sulle sue guance- Sì, mi hai trovato. Attenta, c’è un ramo!
-Amber inciampa cadendole addosso-
Ahia. Certo che sei bella dura.
Amber: e tu più soffice di quanto pensassi. Che cos’è successo comunque? Continuo a non vedere niente con tutta questa schiuma in faccia.
Rose: ci siamo già baciate la prima volta senza vederci. Rifacciamolo ancora. -si baciano appassionatamente- (Tempo scaduto.)
Zeus: CHE COSA? HAI GIA’ TROVATO IL CHRIS D’ORO E NON ME L’HAI DETTO!?
Paula: non l’ho trovato! Non so neanche se quello che ho visto fosse veramente il Chris o altro. Luccicava.
Zeus: aspetta, dove e quando l’avresti visto?
Paula: sott’acqua, ma sono risalita subito senza nemmeno avere il tempo di controllare. E’ stato quando sono stata sparata dal cannone del minigolf. Te lo ricordi?
Zeus: eccome, ci siamo passati anche ieri, maledizione. Il Chris Nero non l’ho ancora visto da nessuna parte, quindi quello d’oro potrebbe servirmi.
…
Ascoltami bene: adesso tu torni lì sotto e me lo ripeschi.
Paula: ma io non mi ricordo più il punto esatto dove l’ho visto…
Zeus: hai detto che l’hai trovato quando sei stata sparata, no? -la spinge dentro il foro dello skee ball- E allora, vai!
Anche tu, samurai. Sempre che tu sia di parola.
Shin: lo sono infatti. Ma è impossibile che ciò che cerchi si trovi nel punto esatto dove lei lo ha lasciato: la marea avrà già fatto il suo corso in due giorni.
Zeus: c’hai ragione. Oh, beh, vorrà dire più lavoro per voi due. Burp*. Non posso certo nuotare con la pancia piena. -Shin si immerge come da accordi e lui torna sull’aereo- Se con 44 telecamere ancora non è saltato fuori, allora il Chris Nero l’ha già trovato qualcun altro e se l’è nascosto bene. Eppure ho sguinzagliato i gatti per tutto l’arcipelago, quale posto mi è rimasto scoperto?
Ah, il bungalow dei Granchi. Ovvio. -si apre l’ennesimo pacchetto di patatine scadute- Crunch. In effetti non ho mai potuto metterci piede lì dentro, e le tre squinzie non si fiderebbero di me. Anche il computer di Kimberly è off-limits per qualche motivo: di usare la sua webcam non se ne parla.
…
Però ora non sono più da sole, c’è anche l’ermafrodita con loro. Com’è che diceva Rose? Forse mi ha fatto un bell’assist a porta vuota. -si alza appallottolando e gettando fuori dalla finestra il pacchetto-
Quel cagasotto ha paura della vendetta degli dèì.
*Granchi*
-Megan sta facendo pratica di magia tutta sola nell’angolino, mentre le sue compagne si sono appena alzate e James è uscita a caccia del Chris Nero-
Soleil: finalmente ho recuperato un po’ di sonno. Ci voleva. Stavano iniziando a comparirmi le rughe, e quelle sono fonte di guai nel mio mestiere. -vede Megan- Psst, Kim.
Kimberly: mmh, ancora cinque minuti e cinquantuno secondi, sorellona.
Soleil: non pensi che dovremmo fare qualcosa? Cioè, non ce la faccio a vederla così. Quelle occhiaie la fanno sembrare un fantasma: scommetto che non ha dormito niente.
Kimberly: yawn. Può sempre rifarsi e dormire sonni tranquilli più avanti, credimi lei è l’ultima… -torna a dormire-
Soleil: noi abbiamo combinato questo casino, e noi dobbiamo risolverlo. Alzati, su.
Kimberly: okay, peccato però stavo dormendo così bene per una volta. La scrittura mi causa attacchi d’insonnia, sai?
Soleil: eh, buongiorno. -dà una gomitata all’amica-
Kimberly: buongiorno, Megan! Che combini di bello?
Megan: ‘giorno. Niente di che. E’ il trucco dei tre bicchieri. -prende tre noci di cocco- Sotto una di queste ho messo una pallina di caucciù, ora le mescolo per un po’, e voi dovete dirmi dove è finita.
Soleil: molto basilare. -si scambia uno sguardo con l’altra- E’ sotto di questa.
Megan: indovinato. Tecnicamente avrei dovuto sollevarle tutte e tre al termine per mostrarvi come l’avevo fatta sparire, ma…dettagli. Riproviamo.
Soleil: sta in quella a sinistra.
Megan: sì. Sei troppo brava per il mio livello.
Soleil: ho solo spirito di osservazione, e se riesco a seguire una stella cadente in cielo per me questo è niente. Alla fine è tutta questione di quanto è rapido l’occhio nel vedere i movimenti delle mani.
Kimberly: aspetta, com’è possibile che non fosse sotto quella di destra? Io avrei detto quella al 100%!
Soleil: si vede che non ti sei concentrata abbastanza, riprova. Non dico niente a questo giro.
Megan: sigh. Sotto quale si trova?
Kimberly: al centro!
Megan: -scuote la testa-
Kimberly: a sinistra?
Megan: -scuote la testa-
Soleil: era a destra.
Kimberly: accidenti alla miopia.
Soleil: rimettiti gli occhiali.
Kimberly: no, per carità. Sono molto più carina senza. Un altro giro, stavolta non sbaglierò!
Megan: …
-tutti i tentativi successivi vengono puntualmente cannati dalla ragazza col 51-
Dovresti lasciar perdere.
Kimberly: l’ultimo.
Soleil: Kiiim…siamo qui da tre quarti d’ora.
Kimberly: ti preeego. -fa’ la vocina come Lorraine con la ragazza in blu che sgrana le pupille-
Megan: -sospira- lo faccio per l’ultima volta.
// Kimberly: quando mi fisso su una cosa perdo la concezione del tempo, dello spazio, della materia e antimateria stessa: non mollo finchè non ottengo quello che voglio! //
-Megan si rimette a mescolare le noci di cocco alla massima velocità possibile che neppure Soleil riesce a starle dietro stavolta, ma Kimberly rimane concentratissima con il suo fidato ramoscello selvatico al lato della bocca-
Kimberly: ffff, fff, FFF! . . .
Megan: fatto, qual è quella giusta quindi?
Soleil: io…boh…non ne ho idea.
Kimberly: è a destra. Glielo si legge in faccia. A DESTRA, A-AH! -spacca la noce con la mano nella foga senza dare tempo alla maga di sollevarla- Ahi. Eccola, la pallina finalmente!!! *Ce l’ho fatta*.
Soleil: wow, impressionante che tu ci sia riuscita in questa manches! Adesso sbrighiamoci a cambiarci, siamo ancora in pigiama tutte e tre.
Megan: per me non c’è problema. -fa’ una giravolta cambiandosi di vestiti-
Kimberly: no, ma che forza! Che trucco hai usato? Ti è venuto perfetto questa volta.
Megan: mbè, ero già andata a dormire col pigiama sopra ai vestiti.
Kimberly: tutto chiaro.
Soleil: Kim, dove sono i tuoi vestiti a proposito? Ti dò una mano a fare prima.
Kimberly: boh, sotto il giaciglio? Sul sasso di fuori? Non me lo ricordo mai.
Soleil: quanto sei disordinata? Li ho trovati nel baule di Megan.
Kimberly: parli come se tu non ci avessi mai messo nulla lì dentro. -sposta lo sguardo dalla parte opposta sorridendo innocentina-
James: dunque, dove potrà mai essere?
// Ultimamente ho trascurato la parte meramente competitiva dell’esperienza in favore di…ehm…disdicevoli distrazioni che non dovranno più ricapitare. Il merge è vicino e devo rimanere lucido o lucida che sia se voglio sopravvivere in mezzo a cotanti squali. //
Mi sono avventurata nella giungla convinta che potesse celarsi in qualche angolo remoto sfuggito agli sguardi, ma mi rendo conto solo adesso che l’area da coprire è davvero immensa per una sola persona! Da solo non potrò mai condurre la ricerca con efficienza. Ah, se solo potessi chiamare la task force aziendale…Certo che posso! Ma avevo siglato un contratto nel quale mi sono impegnato a contare solo sulle mie forze senza godere di alcun vantaggio a differenza dei miei “predecessori”…
-prende in mano il telefono-
Samsung LK51, l’unico smartphone che prende da qualsiasi angolo del globo!
-il telefono gli squilla nel bel mezzo del commercial-
P-Pronto, papà?
Zeus: badabum! Sono Zeus, il dio dei morti, ti ricordi di me?
James: come hai avuto il mio numero?
Zeus: sono un hacker…
James: ma, ma questo non è uno smartphone qualsiasi! E’ lo smartphone aziendale, praticamente il massimo grado di sicurezza del quale disponiamo.
Zeus: sì, infatti mi ci sono voluti quei 51 secondi in più per crackarlo. Veniamo a noi, non riattaccare.
James: io non ho più niente da dirle, Mr. Hades. Inoltre come certamente lei saprà, era Ade non Zeus a fregiarsi dell’epiteto di dio dei morti. Arrivederci.
Zeus: hai ragione, infatti, io sono il dio dei TONTI. Soltanto un tonto non rimarrebbe ad ascoltarmi fino alla fine. Perché ci provo ancora? Divertiti alla prossima nomination con le granchiette: lì hanno tutte le tette tranne te, secondo te chi faranno fuori? Oppure se sei fortunato arrivi al merge e subisci la mia vendetta. In ogni caso, sei fottuto. A ripensarci no. Sono proprio il dio dei morti, vedi con chi sto parlando. Addio. Click.
James: n-n-no! Non riattaccare.
Zeus: tu tu tu. . .
Ahahahahah! Trollato.
Gestisci la seconda azienda al mondo per mobile, e hai creduto che avessi riagganciato la cornetta? Pfff!
James: potremmo riportare la conversazione nell’ambito professionale?
Zeus: eh? Non parlo il corporativo.
James: insomma mi dici che cazzo vuoi!?
Zeus: ah, ora parliamo la stessa lingua. Voglio che frughi tra gli effetti personali delle tettemunite e, se trovi qualcosa di interessante, mi dài un colpo di telefono. Portati anche un gatto con te e fallo pisciare dove ti pare.
James: come?
Zeus: tu fallo e basta, figlio di troika che non sei altro.
Chris: concorrentiii? Vi comunico che sta per iniziare una nuova puntata! Vi voglio tutti al mio cospetto entro cinque minuti rigorosamente in bikini. )))
Amber: che palle, di già? Proprio adesso che ci stavamo divertendo! Uffa.
Rose: perché ha detto bikini e non semplicemente costume da bagno?
*Sfida*
Chris: eccovi qui. Prima di cominciare, non avevo detto che volevo tutti quanti in bikini?
James: io l’ho messo.
Chris: sto parlando con te, Amber.
Amber: e che vuoi? Questo è il costume da bagno che ho sempre messo.
// Amber: detesto i costumi da bagno. Ce la vedete una surfista cavalcare l’onda con il reggiseno? Non ho un bikini perché non li porto e non mi servono. La muta è così stilosa e versatile. //
Chris: temo che dovrò tenerti in panchina allora, peccato far rinunciare al vantaggio numerico la tua squadra così.
Amber: che cosa? Non se ne parla! Sono qui a pieno regime. Si può sapere che ti cambia?
Paula: dài, Amber, i costumi da bagno sono bellissimi. Soprattutto quelli da piscina, come fanno a non piacerti?
Amber: “dài” un corno. Anche volendo, non ne ho. Ho solo mute, ok?
Rose: ti presto il mio. Dovremmo avere quasi la stessa taglia.
Amber: -deglutisce- il tuo?
Rose: sì, anche io sono più tipa da muta ma un paio me li sono messi in valigia prima di partire. La pelle deve respirare ogni tanto anche in acqua.
Amber: n-non serve che ti disturbi!
Rose: torniamo subito.
// Amber: cavolo, dopo questa con che faccia mi farò rivedere al club del Puka Kahuna? -indossa un bikini dorato- Sono ridicola. Sembro il tonno in scatola con queste striature. //
Rose: ecco fatto, mi sono cambiata anch’io. -il bikini che si è messa lei invece è nero con i riflessi argentati-
P.S.: stai molto bene invece, e a me il tonno in scatola piace.
Amber: davvero? -avvampa- Ah. Anche tu. Eccoci. Contento? Ora ci spieghi come mai fosse questione di vita o di morte.
Chris: dal momento che in gara sono rimaste più femmine che maschi (letteralmente il doppio) e che la serie sta avendo successo soprattutto sul mercato giapponese, ho pensato di approfittarne: il titolo della sfida è “Al Tettimo Cielo.”
-silenzio generale-
In questa sfida NON potrete usare le mani anche se ci sarà da menarvi: quelle vi serviranno per reggere ben altro. Tenendo fra le tette un oggetto contundente random che vi verrà assegnato a ogni manches dovrete saltellare da una piattaforma all’altra facendovi largo tra gli avversari e ostacoli che troverete ad aspettarvi sopra ciascuna di esse. E lo farete tutto il tempo stando su uno di questi. -esibisce fiero una pogo stick a molla mentre il drone-cam fa’ una rapida carrellata degli ostacoli tra i quali lo yeti e Zanna con protesi a base di noci di cocco e una motosega in mezzo-
Quando un giocatore fa cadere la sua arma, lo si considera eliminato e non potrà più riprovare per quel round. Se invece arriverà sano e salvo al traguardo per primo, farà vincere la propria squadra.
Chi cade sul pogo può risalire sempre che sopravviva alla caduta, i giocatori buttati giù dalla propria pedana invece sono eliminati fino al round successivo. Le piattaforme diventano man mano sempre più alte fino a toccare la vetta con la nostra ospite d’eccezione: la super-campionessa.
Shin: vedo due monti Fujii, eppure non bevo sakè da settimane.
Chris: salutate tutti il ritorno di Leeeaaanne! E c’è anche Lindsay per i nostalgici di Wawanakwa.
-la telecamera dall’alto inquadra le due ragazze collocate strategicamente sugli ultimi due pilastri sulla linea del traguardo e con indosso delle specie di bikini corazzati con spuntoni e un sacco di armi a disposizione-
Lindsay: scusami, Kyle, ma quando inizia il servizio fotografico? E il fotografo non rischierà di farsi male con tutti questi ostacoli?
Leanne: tesoro, qui non c’è più nessun Kyle, e già da tempo.
Zeus: quelle sì che sono armi di distruzione di massa se ti prendono, altro che quelle di Megan! -Shin sta per estrarre la spada per fargli pagare la sua insolenza, ma la mano va a vuoto sotto al fundoshi-
// Confessionale //
Leanne: non ricordo nulla di come sono naufragata qui, per la seconda volta dato che ci sono già stata. Ma Chris mi ha promesso di darmi soldi e un mezzo per andarmene se avessi fatto da “ospite speciale” per una puntata. E poi se si tratta di tette e mi dicono, anzi, mi implorano come la campionessa in carica, allora lo faccio volentieri per mostrare a queste ragazzine come si usano veramente delle armi di distruzione di massa come queste. -si mette una noce di cocco in mezzo e la schiaccia come uno schiaccianoci-
Lindsay: eppure io quel Kyle l’ho già visto da qualche parte prima…ma dove?
James: ahem, Chris, chiedo la tua attenzione per cortesia: SI PUO’ SAPERE IO E GLI ALTRI MASCHI COME DOVREMMO FARE!??
I-Io non ho le tette!
E tu non dovresti fare sfide così sbilanciate.
Chris: a parte che voi Granchi ne guadagnereste e basta, ho previsto tutto. Voi tre indosserete dei bikini con le protesi a scelta tra tre modelli! -li presenta uno per uno come fosse lo stilista di una famosa casa di haute couture ma con gli accenti tonici tutti sbagliati-
Il primò è un deliziosò push up di noci di coccò ripiene di uovà di granchiò prontè alla schiusà.
Il secondò è un balconette fatto con cupòle e filamentì di medusè.
E, come ultimò modellò, ho un bikini di ricci di mare e conchiglie affilatè. Muà.
In realtà, la scelta l’ho già fatta io: nell’ordine in cui li ho detti, James, Zapata e Shin.
Zeus: e ti pareva. ******
Amber: godo.
Chris: prendete un’arma a caso dal mucchio e cominciate. E, sì, sono le stesse del percorso di minigolf: come vedi, Rose, riciclo anch’io di tanto in tanto.
Rose: bravo, dovresti farlo sempre.
Amber: bentornato, sturalavandini.
Paula: bentornata, scala pieghevole gigante.
Soleil: ok, abbiamo un enorme vantaggio in questa sfida. -guarda Megan-
Kimberly: ma anche uno svantaggio non indifferente. -guarda James-
James: ma come si mettono? Woah, non mi sembravano così pesanti la prima volta che avevo messo il push-up! Mi sta venendo mal di schiena.
Megan: le hai messe al contrario.
James: come al contrario? -ce le ha dietro la schiena- Ah, giusto, devono stare davanti.
Soleil: mmmh.
// James: non sono ancora pratico con questi affari. Anzi, a dire il vero oggi non mi sentivo neanche così voglioso di fare la donna, sigh…Perché è così difficile decidermi tra maschio e femmina? Non ci capisco più nulla. //
Kimberly: lo facciamo andare per primo così in avanscoperta, e magari chissà ci libererà una o due pedane.
-anche Zeus sta avendo parecchi problemi a infilarsi il costume tra una scossa e l’altra-
Amber: rimarrei a guardarlo così per ore.
Zeus: porca putt- ahia! ****! Va’ all’inferno, Chris, tu e queste meduse del cazzo che mi perseguitano!
Shin: fortunato, a me sono toccati soltanto i ricci. Sento a malapena gli aghi nei capezzoli.
Zeus: ma taci. Gattara, me la dai una mano!?
Paula: ma scusa, con tutte le ragazze che hai avuto non sai allacciare e slacciare un reggiseno?
Zeus: T-TACI PURE TU.
Questo è fatto di meduse casomai non te ne fossi accorta!
Paula: va bene, va bene. Smettila di fare il diavolo a quattro, però, sennò non riesco a intrecciarti i tentacoli dietro.
Amber: comunque quei due li mettiamo sui pilastri più bassi, su questo siamo tutte d’accordo. -Paula e Rose annuiscono-
…
-i concorrenti si sono disposti ciascuno sulle pedane dei colori della propria squadra alternati, tranne James e Paula che partono dal basso armati di pogo stick e rispettive asta e scala-
Chris: siete tutti ai vostri posti? Manca solo un’ultima cosa. Click. -un aereo radiocomandato passa sopra le loro teste spruzzandoli tutti con l’olio motore-
Tutti: OH, CHRIS!!!
Amber: puah, ora scivolerà tutto qui in mezzo.
Leanne: i miei capelli, con l’olio di macchina sopra! Ecco come farmi diventare cattiva, grr. -fa esplodere un pallone da dodgeball semplicemente stringendolo-
Chris: ci contavo. Ahahah!
Sasquatchanakwa: allora, ci vogliamo dare una mossa? Non sono venuta qui per perdere tempo.
Rose: ma lo yeti parla!
Eva: yeti un corno.
Tutti: ma è…
Lindsay: Erika!?
Leanne: Eva, amore.
Chris: che c’è? Mi serviva uno yeti con le tette credibile.
Eva: che c’è, solo Izzy li può fare i cameo a sorpresa in questo schifo di reality show? Ah, Mc Lean mi ha promesso che tornerò in gara al posto dell’eliminato di oggi se nessuno di voi riuscirà a buttarmi giù, e mi sono fatta firmare un contratto di ferro stavolta, quindi scordatevi le tettone corazzate perché da qui non passerà NESSUNO. -mette un manubrio gigante tra i seni sollevandolo con la sola forza dei muscoli pettorali- Cominciamo.
E’ avvenuto l’incontro definitivo tra il sadismo del sottoscritto e il masochismo dei miei concorrenti. Come? Vi chiederete. Promuovendoli tutti a STAGISTI. E’ bastato apporre su ciascuno il cartellino con il nome, per esempio “Zapata”, e le loro aspettative di vita si sono fatte subito inferiori a quelle del moscerino della frutta, che mi dicono essere di 15 giorni. 15 giorni? Ah! Numeri da dilettanti. Gli stagisti di TD sfioravano a malapena le 15 ore. La sfida si è incentrata proprio sul ciclo di vita dello stagista: farsi male, farsi peggio, e infine morire. Trovando il modo più divertente di farlo! Ah, se solo tutti fossero come Shin…
Il kabuki è andato come un treno, infatti, caricandosi a bordo tutta la sua nuova squadra: treno in partenza da Kyoto e diretto per l’inferno. Non credo di aver mai riso così tanto. I Delfini si sono fatti mazzuolare, massacrare, dilaniare dai gattini, triturare dagli squali, cuocere nel riso,, schiacciare sotto a un pianoforte (aspetta, quello non l’avevano fatto i Granchi? Massì, che mi frega) e infine esplodere, e…sto sudando ancora.
Fiù.
Meglio passare ai Granchi, dove doveva farla da protagonista Lorraine ma ha fatto invece la primadonna del circo facendo sì che si facessero male gli altri, così come ha fatto Kimberly ma in modo più subdolo ed efficace, e alla fine il karma l’ha punita mettendola sotto a un treno. E non in senso figurato. Karma per aver trasformato lo spettacolo di magia di Megan in una tortura nella tortura, e per aver messo James prima al palo e poi all’arpione durante uno dei momenti più osceni della stagione.
Alla fine, fior di giacinto Megan ha confessato tutte le sue stregonerie e il sortilegio col quale si è fatta deflorare dallo Shinkansen davanti a Lorraine, che già sapeva tutto ma aveva rifiutato di credere ai suoi occhi: allora non era scema come pensavamo! Lo era molto ma molto ma mooolto di più. Purtroppo, tutta quella bellissima atmosfera da circo equestre che in caso di spareggio mi avrebbe portato a indire un combattimento all’ultimo sangue a suon di martelli di gommapiuma, si è risolta nella fiera dei buoni sentimenti dopo l’eliminazione con le due che hanno fatto pace CON UN BACIO. Bleargh. Rovinata la miglior puntata di sempre.
Lorraine è dunque diventata il primo clown-astronauta della storia mentre Shin l’ultimo dei cornuti (demoni).
Soltanto il cielo sa chi sarà il prossimo.
E voi volete fargli compagnia?
Non vi serve puntare lo sguardo alle stelle perché qui su Gaumika si vedono anche di giorno, vi basta puntare il televisore su…
A TUTTO REAL51TY AREAREA 51!
Parte la sigla (https://www.youtube.com/watch?v=5t7cRGcMO8Y). In grafica da Atari 2600 si vede un aereo volare lungo il percorso tratteggiato sulla mappa fino al Triangolo delle Bermude dove viene abbattuto. Da esso scendono 16 puntini con focus particolare su un player femmina armato di paracadute…Che si rivela essere Grenda mentre sta giocando a un videogames finendo realmente per atterrare sul fondo dell’oceano. Nick schizza fuori controllo a cavallo di Zanna con Amber che invece si sta divertendo un mondo a fare sci d’acqua con la sua tavola da surf legata allo stesso squalo mutante, almeno finchè non si para davanti Rico immobile sul suo materassino a prendere il sole, costringendola a una deviazione che fa deragliare lo squalo mandandolo a sbattere contro il bungalow dove Rosemary si stava facendo la doccia completamente al naturale in posa da air guitar!
La telecamera si sposta su Soleil, mentre sta scalando la Cascate del Dolore sorreggendo la fanfictioner Kimberly sulle spalle e soprattutto tirandosi dietro il rubicondo Mark con due statuette di Chris in mano, che come il masso di Sisifo ricade sempre giù trascinando tutta la cordata. Travis e Spencer si stanno sfidando al consueto braccio di ferro ma Travis gli fa un RKO a tradimento mettendolo al tappeto per poi dare un pugno a una telecamera troppo vicina e spaccare tutto. Zeus prova a recuperare il drone danneggiato e ripararlo ma questo finisce per volare via rapando Sasquatchanakwa a zero, che ovviamente non gradisce e lo insegue per tutta l’isola.
James con indosso uno yukata sta facendo provare a Shin vari abiti da persona normale tra i quali una comune camicia con giacca e cravatta ma Shin impazzisce e taglia con la katana qualsiasi pezzo di tessuto a portata!
Lorraine il clown sta facendo il giocoliere con il cocco davanti ai granchi affamati che la prendono d’assalto, mentre Megan la maga con indosso la giacca di Lester a mo’ di mantello sta per estrarre un coniglio dal cilindro…e invece si ritrova il Chris Nero e poi l’intero esercito di gatti di Paula addosso che fa a pezzi i suoi vestiti!
Solita ultima scena nella quale tutti si ritrovano con Chris davanti al falò, quando un raggio misterioso cattura Paula e se la porta via con tutti i suoi gatti tranne uno che atterra nello stupore generale in testa al seccatissimo conduttore.
*Prologo*
*Delfini*
https://soundraw.io/edit_music?m=659150bc9c742d000a154052
Rose: Zed is for zeke zits
E is for eel bits
Up above gold pee
Strikes on ground.
Wheeen the sun will fall to its core
Heeel will start to go down hardcore!
Storm the orcus off his throne till lies on his comfort zone
Before everything around gets apart and torn.
Wheeen the cats will all to be gone
Waaatch out from the last one of the bunch.
Theeen the ghost writs of the Morrìgan
Sending the anal pantheon to crash n’ burn!
Anal pantheon, slimeball of every lass
Jellyfishes claiming to chew up his ass.
Zed is for zoom this
E is for eat shit
U will be history
Suck lemon chuck!
Zeus is dust bin
Worth is at nothin’
Cannot it recyclin’
This anal pantheon!
Wheeen the fire cracks on the ember,
aaancient lies r revived from the amber… eh? Chi c’è? -si affaccia dalla cascata completamente nuda con solo indosso ciò che dovrebbe ricordare una chitarra elettrica fatta di legno e corde improvvisate e una spugna come plettro-
Amber: ah, mi hai sentita allora.
Rose: e tu hai sentito me, vero? -arrossisce- A volte mi viene l’ispirazione per il testo di una nuova canzone e vado d’improvvisazione selvaggia senza nemmeno accorgermi dello scorrere del tempo.
Beh, hai appena scoperto il mio segreto: l’air guitar sotto la doccia è stata la fonte di quasi tutti gli album che ho scritto per la band.
Amber: ormai dovrei essermi abituata, invece mi fa sempre un certo effetto questa versione di Rose. -fa un sorrisetto malizioso- La calma e serafica maestra di yoga che scatena l’inferno già alle sei del mattino. -l’altra si morde il labbro imbarazzatissima- Comunque di cosa parlerà il brano? Non mi è sembrato molto, ecco, “ecocompatibile”.
Rose: ah, niente, ho solo messo delle frasi un po’ a caso. Solo il ritornello ha un senso una volta che lo hai capito.
Amber: non dirmi che stai scrivendo sul serio un brano intitolato “Pantheon anale”? Noo! Allora non scherzavi, ahahah! Non vedo l’ora di ascoltarlo appena finito.
Rose: ti terrò un biglietto libero per il concerto, sempre che ce ne sarà un altro coi Greenshaymins.
Amber: nah, lo avrò comunque. Sei troppo brava che l’album te lo puoi fare da sola.
Rose: tu dici? -ammicca- Non hai tutti i torti.
Amber: ora che farai quindi, strimpellerai ancora con quel giocattolo oppure ti va di fare la doccia assieme?
-si mette la tavola da surf sotto l’ascella-
Come vedi poi sei in buona compagnia.
Rose: oh cielo.
Amber: è la mia compagna di vita e quindi non ci separiamo mai: dove posso me la porto ovunque anche a letto. E se la insapono tutta per bene poi è ottima come grattaschiena visto che ho le braccia troppo corte per arrivarci da sola.
Rose: non ti serve se ci sono già io. Rilassa la schiena e sciogli i muscoli… -inizia a farle un massaggio ayurvedico insaponandola per bene nel frattempo-
Amber: ohh, w-o-w! Sono finita sopra la nona nuvola o cosa? -inclina il collo all’indietro lasciandosi fare anche lo shampoo alle erbe- Ho sempre sognato un momento del genere…
// Confessionale //
Amber: …con Bridgette. Ma l’ho fatto. Finalmente!
Rose: non ho resistito, anche se avrei dovuto. La pelle di Amber è ambrata e odora sempre di salsedine e karitè, così lucente e invitante. Mi sono lasciata andare, e le ho restituito quel bacio con qualcosa in più.
Amber: che stai -Rose la lecca dietro il collo facendole venire un brivido- ROSE! Accidenti, l’ho sentito fino al cervello. Guarda che poi mi faccio un’idea sbagliata, eh. (Sei ancora in tempo.)
Rose: sicura…? Slap.
Amber: ahh. Smettila, dài, l’hai detto tu che non potevamo pensarci adesso.
Rose: ti avevo anche detto che non sono così razionale come pensate. Anzi, sono sempre stata più una che agisce d’istinto.
Amber: beh, questo, anch’io. -si gira anche se non vede nulla col sapone negli occhi- Aspetta, dove sei?
Rose: (ih ih) prova a cercarmi. -si è nascosta tra i cespugli- Usa gli altri sensi.
Amber: ehi! Mi hai davvero lasciata in questo stato? Ma tanto ti trovo lo stesso! Riconoscerei quella fragranza di rose tra mille, e la sensazione dei petali che danno i tuoi capelli al tatto.
Rose: oh. -un lieve rossore appare sulle sue guance- Sì, mi hai trovato. Attenta, c’è un ramo!
-Amber inciampa cadendole addosso-
Ahia. Certo che sei bella dura.
Amber: e tu più soffice di quanto pensassi. Che cos’è successo comunque? Continuo a non vedere niente con tutta questa schiuma in faccia.
Rose: ci siamo già baciate la prima volta senza vederci. Rifacciamolo ancora. -si baciano appassionatamente- (Tempo scaduto.)
Zeus: CHE COSA? HAI GIA’ TROVATO IL CHRIS D’ORO E NON ME L’HAI DETTO!?
Paula: non l’ho trovato! Non so neanche se quello che ho visto fosse veramente il Chris o altro. Luccicava.
Zeus: aspetta, dove e quando l’avresti visto?
Paula: sott’acqua, ma sono risalita subito senza nemmeno avere il tempo di controllare. E’ stato quando sono stata sparata dal cannone del minigolf. Te lo ricordi?
Zeus: eccome, ci siamo passati anche ieri, maledizione. Il Chris Nero non l’ho ancora visto da nessuna parte, quindi quello d’oro potrebbe servirmi.
…
Ascoltami bene: adesso tu torni lì sotto e me lo ripeschi.
Paula: ma io non mi ricordo più il punto esatto dove l’ho visto…
Zeus: hai detto che l’hai trovato quando sei stata sparata, no? -la spinge dentro il foro dello skee ball- E allora, vai!
Anche tu, samurai. Sempre che tu sia di parola.
Shin: lo sono infatti. Ma è impossibile che ciò che cerchi si trovi nel punto esatto dove lei lo ha lasciato: la marea avrà già fatto il suo corso in due giorni.
Zeus: c’hai ragione. Oh, beh, vorrà dire più lavoro per voi due. Burp*. Non posso certo nuotare con la pancia piena. -Shin si immerge come da accordi e lui torna sull’aereo- Se con 44 telecamere ancora non è saltato fuori, allora il Chris Nero l’ha già trovato qualcun altro e se l’è nascosto bene. Eppure ho sguinzagliato i gatti per tutto l’arcipelago, quale posto mi è rimasto scoperto?
Ah, il bungalow dei Granchi. Ovvio. -si apre l’ennesimo pacchetto di patatine scadute- Crunch. In effetti non ho mai potuto metterci piede lì dentro, e le tre squinzie non si fiderebbero di me. Anche il computer di Kimberly è off-limits per qualche motivo: di usare la sua webcam non se ne parla.
…
Però ora non sono più da sole, c’è anche l’ermafrodita con loro. Com’è che diceva Rose? Forse mi ha fatto un bell’assist a porta vuota. -si alza appallottolando e gettando fuori dalla finestra il pacchetto-
Quel cagasotto ha paura della vendetta degli dèì.
*Granchi*
-Megan sta facendo pratica di magia tutta sola nell’angolino, mentre le sue compagne si sono appena alzate e James è uscita a caccia del Chris Nero-
Soleil: finalmente ho recuperato un po’ di sonno. Ci voleva. Stavano iniziando a comparirmi le rughe, e quelle sono fonte di guai nel mio mestiere. -vede Megan- Psst, Kim.
Kimberly: mmh, ancora cinque minuti e cinquantuno secondi, sorellona.
Soleil: non pensi che dovremmo fare qualcosa? Cioè, non ce la faccio a vederla così. Quelle occhiaie la fanno sembrare un fantasma: scommetto che non ha dormito niente.
Kimberly: yawn. Può sempre rifarsi e dormire sonni tranquilli più avanti, credimi lei è l’ultima… -torna a dormire-
Soleil: noi abbiamo combinato questo casino, e noi dobbiamo risolverlo. Alzati, su.
Kimberly: okay, peccato però stavo dormendo così bene per una volta. La scrittura mi causa attacchi d’insonnia, sai?
Soleil: eh, buongiorno. -dà una gomitata all’amica-
Kimberly: buongiorno, Megan! Che combini di bello?
Megan: ‘giorno. Niente di che. E’ il trucco dei tre bicchieri. -prende tre noci di cocco- Sotto una di queste ho messo una pallina di caucciù, ora le mescolo per un po’, e voi dovete dirmi dove è finita.
Soleil: molto basilare. -si scambia uno sguardo con l’altra- E’ sotto di questa.
Megan: indovinato. Tecnicamente avrei dovuto sollevarle tutte e tre al termine per mostrarvi come l’avevo fatta sparire, ma…dettagli. Riproviamo.
Soleil: sta in quella a sinistra.
Megan: sì. Sei troppo brava per il mio livello.
Soleil: ho solo spirito di osservazione, e se riesco a seguire una stella cadente in cielo per me questo è niente. Alla fine è tutta questione di quanto è rapido l’occhio nel vedere i movimenti delle mani.
Kimberly: aspetta, com’è possibile che non fosse sotto quella di destra? Io avrei detto quella al 100%!
Soleil: si vede che non ti sei concentrata abbastanza, riprova. Non dico niente a questo giro.
Megan: sigh. Sotto quale si trova?
Kimberly: al centro!
Megan: -scuote la testa-
Kimberly: a sinistra?
Megan: -scuote la testa-
Soleil: era a destra.
Kimberly: accidenti alla miopia.
Soleil: rimettiti gli occhiali.
Kimberly: no, per carità. Sono molto più carina senza. Un altro giro, stavolta non sbaglierò!
Megan: …
-tutti i tentativi successivi vengono puntualmente cannati dalla ragazza col 51-
Dovresti lasciar perdere.
Kimberly: l’ultimo.
Soleil: Kiiim…siamo qui da tre quarti d’ora.
Kimberly: ti preeego. -fa’ la vocina come Lorraine con la ragazza in blu che sgrana le pupille-
Megan: -sospira- lo faccio per l’ultima volta.
// Kimberly: quando mi fisso su una cosa perdo la concezione del tempo, dello spazio, della materia e antimateria stessa: non mollo finchè non ottengo quello che voglio! //
-Megan si rimette a mescolare le noci di cocco alla massima velocità possibile che neppure Soleil riesce a starle dietro stavolta, ma Kimberly rimane concentratissima con il suo fidato ramoscello selvatico al lato della bocca-
Kimberly: ffff, fff, FFF! . . .
Megan: fatto, qual è quella giusta quindi?
Soleil: io…boh…non ne ho idea.
Kimberly: è a destra. Glielo si legge in faccia. A DESTRA, A-AH! -spacca la noce con la mano nella foga senza dare tempo alla maga di sollevarla- Ahi. Eccola, la pallina finalmente!!! *Ce l’ho fatta*.
Soleil: wow, impressionante che tu ci sia riuscita in questa manches! Adesso sbrighiamoci a cambiarci, siamo ancora in pigiama tutte e tre.
Megan: per me non c’è problema. -fa’ una giravolta cambiandosi di vestiti-
Kimberly: no, ma che forza! Che trucco hai usato? Ti è venuto perfetto questa volta.
Megan: mbè, ero già andata a dormire col pigiama sopra ai vestiti.
Kimberly: tutto chiaro.
Soleil: Kim, dove sono i tuoi vestiti a proposito? Ti dò una mano a fare prima.
Kimberly: boh, sotto il giaciglio? Sul sasso di fuori? Non me lo ricordo mai.
Soleil: quanto sei disordinata? Li ho trovati nel baule di Megan.
Kimberly: parli come se tu non ci avessi mai messo nulla lì dentro. -sposta lo sguardo dalla parte opposta sorridendo innocentina-
James: dunque, dove potrà mai essere?
// Ultimamente ho trascurato la parte meramente competitiva dell’esperienza in favore di…ehm…disdicevoli distrazioni che non dovranno più ricapitare. Il merge è vicino e devo rimanere lucido o lucida che sia se voglio sopravvivere in mezzo a cotanti squali. //
Mi sono avventurata nella giungla convinta che potesse celarsi in qualche angolo remoto sfuggito agli sguardi, ma mi rendo conto solo adesso che l’area da coprire è davvero immensa per una sola persona! Da solo non potrò mai condurre la ricerca con efficienza. Ah, se solo potessi chiamare la task force aziendale…Certo che posso! Ma avevo siglato un contratto nel quale mi sono impegnato a contare solo sulle mie forze senza godere di alcun vantaggio a differenza dei miei “predecessori”…
-prende in mano il telefono-
Samsung LK51, l’unico smartphone che prende da qualsiasi angolo del globo!
-il telefono gli squilla nel bel mezzo del commercial-
P-Pronto, papà?
Zeus: badabum! Sono Zeus, il dio dei morti, ti ricordi di me?
James: come hai avuto il mio numero?
Zeus: sono un hacker…
James: ma, ma questo non è uno smartphone qualsiasi! E’ lo smartphone aziendale, praticamente il massimo grado di sicurezza del quale disponiamo.
Zeus: sì, infatti mi ci sono voluti quei 51 secondi in più per crackarlo. Veniamo a noi, non riattaccare.
James: io non ho più niente da dirle, Mr. Hades. Inoltre come certamente lei saprà, era Ade non Zeus a fregiarsi dell’epiteto di dio dei morti. Arrivederci.
Zeus: hai ragione, infatti, io sono il dio dei TONTI. Soltanto un tonto non rimarrebbe ad ascoltarmi fino alla fine. Perché ci provo ancora? Divertiti alla prossima nomination con le granchiette: lì hanno tutte le tette tranne te, secondo te chi faranno fuori? Oppure se sei fortunato arrivi al merge e subisci la mia vendetta. In ogni caso, sei fottuto. A ripensarci no. Sono proprio il dio dei morti, vedi con chi sto parlando. Addio. Click.
James: n-n-no! Non riattaccare.
Zeus: tu tu tu. . .
Ahahahahah! Trollato.
Gestisci la seconda azienda al mondo per mobile, e hai creduto che avessi riagganciato la cornetta? Pfff!
James: potremmo riportare la conversazione nell’ambito professionale?
Zeus: eh? Non parlo il corporativo.
James: insomma mi dici che cazzo vuoi!?
Zeus: ah, ora parliamo la stessa lingua. Voglio che frughi tra gli effetti personali delle tettemunite e, se trovi qualcosa di interessante, mi dài un colpo di telefono. Portati anche un gatto con te e fallo pisciare dove ti pare.
James: come?
Zeus: tu fallo e basta, figlio di troika che non sei altro.
Chris: concorrentiii? Vi comunico che sta per iniziare una nuova puntata! Vi voglio tutti al mio cospetto entro cinque minuti rigorosamente in bikini. )))
Amber: che palle, di già? Proprio adesso che ci stavamo divertendo! Uffa.
Rose: perché ha detto bikini e non semplicemente costume da bagno?
*Sfida*
Chris: eccovi qui. Prima di cominciare, non avevo detto che volevo tutti quanti in bikini?
James: io l’ho messo.
Chris: sto parlando con te, Amber.
Amber: e che vuoi? Questo è il costume da bagno che ho sempre messo.
// Amber: detesto i costumi da bagno. Ce la vedete una surfista cavalcare l’onda con il reggiseno? Non ho un bikini perché non li porto e non mi servono. La muta è così stilosa e versatile. //
Chris: temo che dovrò tenerti in panchina allora, peccato far rinunciare al vantaggio numerico la tua squadra così.
Amber: che cosa? Non se ne parla! Sono qui a pieno regime. Si può sapere che ti cambia?
Paula: dài, Amber, i costumi da bagno sono bellissimi. Soprattutto quelli da piscina, come fanno a non piacerti?
Amber: “dài” un corno. Anche volendo, non ne ho. Ho solo mute, ok?
Rose: ti presto il mio. Dovremmo avere quasi la stessa taglia.
Amber: -deglutisce- il tuo?
Rose: sì, anche io sono più tipa da muta ma un paio me li sono messi in valigia prima di partire. La pelle deve respirare ogni tanto anche in acqua.
Amber: n-non serve che ti disturbi!
Rose: torniamo subito.
// Amber: cavolo, dopo questa con che faccia mi farò rivedere al club del Puka Kahuna? -indossa un bikini dorato- Sono ridicola. Sembro il tonno in scatola con queste striature. //
Rose: ecco fatto, mi sono cambiata anch’io. -il bikini che si è messa lei invece è nero con i riflessi argentati-
P.S.: stai molto bene invece, e a me il tonno in scatola piace.
Amber: davvero? -avvampa- Ah. Anche tu. Eccoci. Contento? Ora ci spieghi come mai fosse questione di vita o di morte.
Chris: dal momento che in gara sono rimaste più femmine che maschi (letteralmente il doppio) e che la serie sta avendo successo soprattutto sul mercato giapponese, ho pensato di approfittarne: il titolo della sfida è “Al Tettimo Cielo.”
-silenzio generale-
In questa sfida NON potrete usare le mani anche se ci sarà da menarvi: quelle vi serviranno per reggere ben altro. Tenendo fra le tette un oggetto contundente random che vi verrà assegnato a ogni manches dovrete saltellare da una piattaforma all’altra facendovi largo tra gli avversari e ostacoli che troverete ad aspettarvi sopra ciascuna di esse. E lo farete tutto il tempo stando su uno di questi. -esibisce fiero una pogo stick a molla mentre il drone-cam fa’ una rapida carrellata degli ostacoli tra i quali lo yeti e Zanna con protesi a base di noci di cocco e una motosega in mezzo-
Quando un giocatore fa cadere la sua arma, lo si considera eliminato e non potrà più riprovare per quel round. Se invece arriverà sano e salvo al traguardo per primo, farà vincere la propria squadra.
Chi cade sul pogo può risalire sempre che sopravviva alla caduta, i giocatori buttati giù dalla propria pedana invece sono eliminati fino al round successivo. Le piattaforme diventano man mano sempre più alte fino a toccare la vetta con la nostra ospite d’eccezione: la super-campionessa.
Shin: vedo due monti Fujii, eppure non bevo sakè da settimane.
Chris: salutate tutti il ritorno di Leeeaaanne! E c’è anche Lindsay per i nostalgici di Wawanakwa.
-la telecamera dall’alto inquadra le due ragazze collocate strategicamente sugli ultimi due pilastri sulla linea del traguardo e con indosso delle specie di bikini corazzati con spuntoni e un sacco di armi a disposizione-
Lindsay: scusami, Kyle, ma quando inizia il servizio fotografico? E il fotografo non rischierà di farsi male con tutti questi ostacoli?
Leanne: tesoro, qui non c’è più nessun Kyle, e già da tempo.
Zeus: quelle sì che sono armi di distruzione di massa se ti prendono, altro che quelle di Megan! -Shin sta per estrarre la spada per fargli pagare la sua insolenza, ma la mano va a vuoto sotto al fundoshi-
// Confessionale //
Leanne: non ricordo nulla di come sono naufragata qui, per la seconda volta dato che ci sono già stata. Ma Chris mi ha promesso di darmi soldi e un mezzo per andarmene se avessi fatto da “ospite speciale” per una puntata. E poi se si tratta di tette e mi dicono, anzi, mi implorano come la campionessa in carica, allora lo faccio volentieri per mostrare a queste ragazzine come si usano veramente delle armi di distruzione di massa come queste. -si mette una noce di cocco in mezzo e la schiaccia come uno schiaccianoci-
Lindsay: eppure io quel Kyle l’ho già visto da qualche parte prima…ma dove?
James: ahem, Chris, chiedo la tua attenzione per cortesia: SI PUO’ SAPERE IO E GLI ALTRI MASCHI COME DOVREMMO FARE!??
I-Io non ho le tette!
E tu non dovresti fare sfide così sbilanciate.
Chris: a parte che voi Granchi ne guadagnereste e basta, ho previsto tutto. Voi tre indosserete dei bikini con le protesi a scelta tra tre modelli! -li presenta uno per uno come fosse lo stilista di una famosa casa di haute couture ma con gli accenti tonici tutti sbagliati-
Il primò è un deliziosò push up di noci di coccò ripiene di uovà di granchiò prontè alla schiusà.
Il secondò è un balconette fatto con cupòle e filamentì di medusè.
E, come ultimò modellò, ho un bikini di ricci di mare e conchiglie affilatè. Muà.
In realtà, la scelta l’ho già fatta io: nell’ordine in cui li ho detti, James, Zapata e Shin.
Zeus: e ti pareva. ******
Amber: godo.
Chris: prendete un’arma a caso dal mucchio e cominciate. E, sì, sono le stesse del percorso di minigolf: come vedi, Rose, riciclo anch’io di tanto in tanto.
Rose: bravo, dovresti farlo sempre.
Amber: bentornato, sturalavandini.
Paula: bentornata, scala pieghevole gigante.
Soleil: ok, abbiamo un enorme vantaggio in questa sfida. -guarda Megan-
Kimberly: ma anche uno svantaggio non indifferente. -guarda James-
James: ma come si mettono? Woah, non mi sembravano così pesanti la prima volta che avevo messo il push-up! Mi sta venendo mal di schiena.
Megan: le hai messe al contrario.
James: come al contrario? -ce le ha dietro la schiena- Ah, giusto, devono stare davanti.
Soleil: mmmh.
// James: non sono ancora pratico con questi affari. Anzi, a dire il vero oggi non mi sentivo neanche così voglioso di fare la donna, sigh…Perché è così difficile decidermi tra maschio e femmina? Non ci capisco più nulla. //
Kimberly: lo facciamo andare per primo così in avanscoperta, e magari chissà ci libererà una o due pedane.
-anche Zeus sta avendo parecchi problemi a infilarsi il costume tra una scossa e l’altra-
Amber: rimarrei a guardarlo così per ore.
Zeus: porca putt- ahia! ****! Va’ all’inferno, Chris, tu e queste meduse del cazzo che mi perseguitano!
Shin: fortunato, a me sono toccati soltanto i ricci. Sento a malapena gli aghi nei capezzoli.
Zeus: ma taci. Gattara, me la dai una mano!?
Paula: ma scusa, con tutte le ragazze che hai avuto non sai allacciare e slacciare un reggiseno?
Zeus: T-TACI PURE TU.
Questo è fatto di meduse casomai non te ne fossi accorta!
Paula: va bene, va bene. Smettila di fare il diavolo a quattro, però, sennò non riesco a intrecciarti i tentacoli dietro.
Amber: comunque quei due li mettiamo sui pilastri più bassi, su questo siamo tutte d’accordo. -Paula e Rose annuiscono-
…
-i concorrenti si sono disposti ciascuno sulle pedane dei colori della propria squadra alternati, tranne James e Paula che partono dal basso armati di pogo stick e rispettive asta e scala-
Chris: siete tutti ai vostri posti? Manca solo un’ultima cosa. Click. -un aereo radiocomandato passa sopra le loro teste spruzzandoli tutti con l’olio motore-
Tutti: OH, CHRIS!!!
Amber: puah, ora scivolerà tutto qui in mezzo.
Leanne: i miei capelli, con l’olio di macchina sopra! Ecco come farmi diventare cattiva, grr. -fa esplodere un pallone da dodgeball semplicemente stringendolo-
Chris: ci contavo. Ahahah!
Sasquatchanakwa: allora, ci vogliamo dare una mossa? Non sono venuta qui per perdere tempo.
Rose: ma lo yeti parla!
Eva: yeti un corno.
Tutti: ma è…
Lindsay: Erika!?
Leanne: Eva, amore.
Chris: che c’è? Mi serviva uno yeti con le tette credibile.
Eva: che c’è, solo Izzy li può fare i cameo a sorpresa in questo schifo di reality show? Ah, Mc Lean mi ha promesso che tornerò in gara al posto dell’eliminato di oggi se nessuno di voi riuscirà a buttarmi giù, e mi sono fatta firmare un contratto di ferro stavolta, quindi scordatevi le tettone corazzate perché da qui non passerà NESSUNO. -mette un manubrio gigante tra i seni sollevandolo con la sola forza dei muscoli pettorali- Cominciamo.
// Kimberly: ecco come la priorità di questa sfida è diventata improvvisamente buttare giù Eva, perché nessuno vuole il ritorno di uno dei personaggi più riempitivi della storia del franchise, obsoleta, e OP come lei. //
Leanne: allora credo che noi due ce ne staremo tutto il tempo a prendere il sole, cara.
Lindsay: non c’è niente di meglio. -si spalma l’olio su tutta la pelle come se fosse abbronzante-
Boing!
Boing!
James: oh, cielo, che fastidio saltellare con tutta questa massa. Ahi, mi batte sul petto di continuo.
Paula: secondo quale legge della fisica una ragazza dovrebbe sollevare una cosa del genere usando soltanto le sue zinne? Spostati, Zapata!
Zeus: e dove mi metto, genio? Poi Zapata sto ca -si scontrano con Paula che lo schiaccia sotto la ladder per poi prendere tutte e due la scossa dalle meduse- zzzzot!
Kimberly: quindi può succedere di colpirsi tra compagni di squadra. Mi domando se questo è un effetto collaterale imprevisto oppure invece Chris aveva previsto tutto e l’ha fatto apposta. James, sfrutta l’occasione!
James: ci provo. Quantomeno ci provo! -usa i due ex-alleati + la scala come trampolino per il rimbalzo successivo- Stento a crederci: ha funzionato!
Soleil: Kim, abbassati adesso, abbassati!
Kimberly: aspetta, ma mi devo abbassare in che modo, con le ginocchia, il collo o? -viene spazzata giù da una frustata in piena faccia-
Soleil: troppo tardi. Come stai?
Kimberly: ahio, qui sotto è pieno di coralli appuntiti e ricci di mare. Ho spine dappertutto.
James: chiedo venia ma non mi assumo responsabilità degli incidenti sul lavoro nemmeno quando sono io a causarli. Questa è la policy aziendale che da sempre adoperiamo alla Samsung.
Shin: lurido mortale che hai venduto la tua anima alle megacorporazioni anziché al diavolo, vieni avanti se ne hai il coraggio. Ti aspetto. -si mette in posizione, pronto a colpire con il bastone da selfie che porta in grembo, ma questo gli scivola e si attiva l’autoscatto che lo acceca col flash- Come si spegne questa diavoleria?
James: ah ah! Se fosse un prodotto della Samsung te lo potrei anche dire. -il rimbalzo stavolta lo fa arrivare corto alla pedana toccandone a malapena il bordo ma soprattutto finendo per rimanere impigliato nel fundoshi di Shin con la punta dell’asta-
Shin: o-orè?
James: gulp. Ahhh!
-l’asta si comporta esattamente come nel salto in alto flettendosi e proiettandolo oltre l’ostacolo con i mutandoni dell’avversario a mo’ di bandiera e Shin che si lascia teatralmente cadere come corpo morto all’indietro, ferito nell’orgoglio-
Shin: atama kakushite shiri kakusazu.
(traduzione: “puoi nascondere la testa ma non il sedere.” Antico proverbio giapponese.)
Soleil: woah. -lo schiva incurvando la schiena come nel limbo, e così il gesto atletico di James si spegne contro il muro impenetrabile dei canini di Zanna- Oh-oh.
Amber: bravo, fallo a pezzettini ora.
James: ehm, Mr. Fang! Sono io, non riconosce un vecchio socio in affari?
Zanna: vrooom vrrooom vrrrrrrrrrrrrrrr!
James: AHHH! Strap! STRAP! Rrrrip!
Amber: cosìii! Grande, batti cinque, fra. -Zanna fa lo gnorri lasciando andare il malconcio ex-Delfino giù per il pilone- Uh? Batti pinna allora? Vabbè.
Chris: James è eliminato per questo round, ed è stato esilarante.
Amber: Paula, guarda che tu sei ancora in gara quindi smettila di poltrire e rialzati.
Zeus: -schiacciato- sarebbe anche ora.
Paula: mi resterà il segno per settimane. Eccomi di nuovo in pista. Se la scala collaboraaah! -cade orizzontale ma per fortuna la scala copre in lunghezza lo spazio tra le due piattaforme, allora le viene l’idea di strisciarci sopra usandola come ponte per poi risollevarsela su dall’altra parte- Anf, pant, appena tornata a casa mi rimetto a lavorare sugli addominali e i flessori come Eva, giuro.
Soleil: devo provare a fermarla. Cos’è pure che mi è capitato… Ah, è un ombrello! Un ombrello contro una scala!?
Paula: ah, questa sarà una passeggiata. Ma per andare sul sicuro metto la scala così. -ruota la scala di 45° e la colpisce al sottomento facendola cadere giù- Ne devi mangiare di pastasciutta per battermi!
// Soleil: era praticamente impoffibile evitarla in quel modo. //
Bip bip bip bip bip.
Soleil: ci sono anche le mine qui sotto? Non dirmi che ci sono atterrata sopra.
Bip bip bip. BOOOOOOM!
Paula: sotto a chi tocca.
Amber: facciamola passare, così se la vede direttamente Megan con lei. Mi hai sentito? Ehi! -Zanna blocca l’avanzata di Paula con tutto il suo corpo, respingendola senza alcuna pietà sul campo minato- Che hai combinato?
Paula: micino, perché?
Bip bip bip.
-l’esplosione a catena la scaraventa nuovamente in alto e all’indietro riportandola al punto di partenza con Zeus che viene abbattuto come un birillo-
Zeus: è proprio una sfida del caz…zzzzot!
Chris: ahahahahah! Anche Paula non ce l’ha fatta. E’ ora di premere sul tasto RESET e iniziare una nuova partita con nuovi giocatori.
Amber: traditore.
Chris: nessun tradimento. Zanna sta solo facendo il lavoro per il quale viene pagato.
Amber: eeeh? Credevo te ne fossi voluto sbarazzare. E tu, ti ho accolto come un delfino nel mio delfinario, ti ho nutrito, coccolato e insegnato pure la breakdance, e mi fai questo? Come hai potuto!
Zanna: …
Amber: che ti è preso? Parla.
Rose: non può parlare, è comunque uno squalo, Amber.
Amber: con ME può parlare eccome in delfinese, balenese, squalese, anche a gesti! Ma deve dirmelo in faccia. Parla! -le scende una lacrima che si asciuga subito come può-
Chris: no, ti prego, non una scena emotional che mi rovina tutto il divertimento anche stavolta. Due qualsiasi, ma andate subito! -prende Kimberly e Zeus appena tornati a riva, li arma con la prima cosa che capita e li schiaffa sulle pogo stick lanciandoli sulla linea di partenza con la catapulta-
Kimberly: u-un attimo! Nemmeno il tempo di capire che cosa sto tenendo premuto tra le tette? -si tratta di un pugno a molla come quelli usati dai clown- Sproing! -si colpisce da sola- Ahi, meglio puntarlo da un’altra parte.
Paula: t-tornata. Cough. Menomale che ho imparato ad arrampicarmi per stare dietro ai cuccioli. -si prende il pugno prima ancora di rendersene conto-
Kimberly: wow, colpita e affondata! Ecco perché Lorraine si divertiva tanto con questi giocattoli. Posso anche scegliere l’intensità in base a quanto piego la molla fra le…Prendi questo, J-J-James!?
James: sì, in qualità di tua sostituta eh sostituto mi sono messa qui sul secondo pilastro. Messo. E…Uuuuhhhhh! -la scena è simile a quella di Noah quando venne colpito nei gioielli durante la scelta del gioco dell’oca al Doposhow-
Kimberly: scusa ahahah non volevo. -si morde il labbro-
James: -cade sulla punta di un corallo marino-
// Confessionale //
Shin: è stato molto fortunato. Certi individui sono proprio baciati dai kami senza motivo.
James: -in farsetto- ieri mi sentivo donna e ho sofferto in quanto tale, oggi mi sento uomo e ho sofferto in quanto tale. Che cosa devo essere per smetterla di soffrire?
Shin: nel frattempo mi sono procurato un armamentario di riserva. -si è infilato stoicamente come mutanda un corallo spinoso e già che c’è si fa un selfie ora che ha capito come usare il bastone-
Kimberly: oh, no, adesso devo oltrepassare Shin? Non succede, ma se succede… Fammi spazio, Shin, sto arrivando!
Shin: certo, passa pure.
Amber: ma che fai pure tu!? Ormai sei dei nostri, non dei Granchi, bello: è a me come leader che devi rivolgerti.
Shin: ah, già, sumimasen. Riflesso incondizionato.
Kimberly: uh, uhh, ha funzionato, non ci credo! Il momento “what were you thinking?” si è verificato al… momento giusto.
// Amber: maschi = inutili. Giuro che se perdiamo e non posso eliminare Zeus allora voterò fuori quel samurai delle mie ciabatte che ci ha quasi ammazzati ieri. //
Kimberly: Soleil, ci sei? Ho paura di saltare in bocca a Zanna. Dobbiamo inventarci qualcosa.
Soleil: agh, ci sono. Ti faccio da trampolino aggiuntivo mettendomi di spalle.
Kimberly: sei sicura? Non voglio farti male, cioè, idea geniale!
Soleil: tranquilla, non mi fai male. Ti sei dimenticata che lo abbiamo già fatto?
Kimberly: ohh, la seconda puntata, giusto! -sorridendo- In questo caso preparati che arrivo.
-dopo un paio di saltelli sul posto Kimberly si butta ciecamente rimbalzando sulla schiena di Soleil ma venendo comunque acciuffata al volo dallo squalo con una capriola acrobatica-
Oh no.
Amber: mh, e chi gliel’ha insegnata questa mossa, indovinate? Razza di ingrato con le pinne.
Soleil: questo non l’avevamo preventivato.
Zeus: e neanche questo scommetto. -sopraggiunge alle spalle buttandola di sotto-
Zanna: vrrrrr.
Kimberly: no, no, giù quella motosega, davvero non serve perché ho una soglia del dolore bassissima. Lasciami, lasciami, lasciami ti prego. -si strizza le tette dalla fifa facendo schizzare fuori il pugno a tradimento dritto sulle gengive del mutante-
Zanna: auuuuh! BOOOM!
Amber: ZANNA! Ah, che mi importa di lui. -Rose scuote la testa con disappunto- Urgh. -a Kimberly- Te la farò pagare cara.
// Kimberly: oh, no, oh no, ho rotto più di un dente a Zanna. Le mie chances di sopravvivenza sull’isola si sono appena ridotte del 100%. Lo sapevo che Soleil me l’avrebbe gufata: farò la fine di Scott! //
Kimberly: ti prego, Amber, mettici tu una buona parola per me con Zanna: digli che è stato un incidente! -le si aggrappa alle gambe-
Amber: ma che?
Kimberly: tu e lui avete sviluppato un bellissimo rapporto che come storyline secondaria è stato davvero una sorpresa, ha reso Zanna a tutti gli effetti un personaggio… Sei l’unica che potrebbe convincerlo a lasciarmi in pace!
Amber: staccati dalla mia gamba! Schioda. D’accordo, l’hai voluto tu. -la appiccica e solleva con la ventosa senza il minimo sforzo- Ma sei un peso piuma te. Hai mai mangiato da piccola? Bah, non importa. Vai a fare compagnia ai pesci adesso.
Kimberly: mmh mmmh mmmmh! -attiva il pugno a molla caricato al massimo che colpisce Amber piegandola in due e facendole sbattere la testa, così entrambe precipitano in mare-
Zeus: ecco, brave, levatevi dalle palle a vicenda, che io ho appuntamento con delle megatette.
Megan: gasp!
// Zeus: finalmente potrò metterle le mani addosso con questa scusa, e anche qualora finissi per rimetterci avrei comunque assaporato le tette di Megan…in attesa di arrivare a Lindsay e Leanne. Aggiornamento harem in corso. . . //
Zeus: prendiamo la mira per bene. Un bel doppio rimbalzo e poi lascio andare la pogo stick così avrò le mani libere! -Megan si rannicchia tutta in sé stessa per lo spavento- Chemmerda sono, l’ho mancata. Ugh. -va a sbattere il muso invece sul manubrio di Eva-
Eva: era ora, mi stavo annoiando. Adesso ti sistemo io, maniaco.
Zeus: Eva, Eva, Eva, e Adamo dove l’hai messo? Aspetta, ti propongo un patto: te ne procuro uno io, bot ovviamente, e ci potrai fare tutto l’ERP che ti pare, a patto di lasciarmi subito andare. Che cosa ne dici? -di tutta risposta Eva gli schiaccia la faccia tra i due pesi del manubrio e lo fa roteare come nel lancio del peso-
Eva: che te lo dò io l’ERPES!
// Zeus: neanche ftafolta ho afuto la paizuri che mi meritafo. //
-Eva lascia andare infine la presa scaraventandolo in orbita con tutto l’attrezzo: l’atterraggio è quanto di più devastante si possa immaginare-
Chris: ahahahah! ME-RA-VI-GLIA. Questo andrà dritto negli highlights del prossimo riepilogo. Anche questo round si è risolto in nulla di fatto da ambo le parti. Chi vuol essere il prossimo?
Shin: andrò io, per espiare gli errori che ho commesso in precedenza.
Kimberly: ci provi tu, Soleil, magari?
Soleil: -sospira- d’accordo, appena mi riprendo. Anzi, la via si è liberata parecchio, parto subito. Spero solo mi capiti un’arma migliore da poter usare. Un bastone da marshmallow? Ma dài!
Chris: con tanto di dolcetto alla fine, cosa vuoi di più?
Soleil: no comment.
Chris: ovviamente, va’ prima acceso. -lo dà alle fiamme-
Soleil: no!? Ma se sono tutta bagnata di benzina. Ahhh! Uff ffff! Non si spegne, anzi, soffiando controvento ho solo peggiorato la situazione. Fate largo, pista!
James: ero appena risalita, uffa. -si rituffa in acqua-
Paula: fuoco cattivo, pussa via! -fa’ altrettanto-
Soleil: sto bruciando viva ma forse non tutto il male viene per nuocere. Basterà il fuoco ad ammansire anche quella belva umana? -punta Eva facendo cenno a Megan di spostarsi-
Megan: scomparirò come per magia. Poof!
Soleil: MEGAN NON E’ IL MOMENTO. Pure il fumogeno mi metti, ma…? E’ scomparsa davvero. Ah no. -vede che è rimasta semplicemente aggrappata al bordo- Aspetta, che hai utilizzato per fare il gas?
Megan: ahem, clorato di potassio che non va molto d’accordo con lo zolfo solitamente. Non ci ho pensato, scusa.
Soleil: perché cosa fanno i due assieme? -salta in aria-
// Soleil: non sono mai stata brava a ricordare le formule chimiche, il che mi ha penalizzato parecchio nel corso di studi che mi sono scelta, ma quella che ho imparato oggi me la ricorderò per sempre! //
Chris: Soleil è diventata una palla di fuoco come l’astro del quale porta il nome.
Soleil: e magari riesco a regolare la mia orbita da qui fino al traguardo.
Anche se, a giudicare da come sono salita fin quassù in perpendicolare perfetta, temo di non essermi spostata di molto.
-i calcoli di Soleil si rivelano purtroppo per lei conformi alle aspettative visto che atterra sulla pedana dove sta Eva, che addenta al volo il marshmallow infuocato e restituisce al mittente soffiando come un mangiafuoco-
Eva: questo trucco me l’ha insegnato Kaleidoscopio in persona.
Soleil: cough, cough, lo immaginavo.
// Kimberly: Eva è inarrestabile, come faccio a eliminarla prima che accada l’irreparabile? Pensa, Kimberly, pensa, o ti ritroverai l’ennesima stagione rovinata dal ritorno di un concorrente sbagliato. Cosa ci faccio poi IO con una così!? //
-una freccia stordente colpisce prima James e poi lei-
Kimberly: questa da dove è arrivata? Oh no, mi gira la testa. -casca giù-
-sopraggiunge quindi Shin armato di cerbottana stretta tra i seni di conchiglia-
// Shin: c’è voluto il suo tempo, ma sono riuscito a fabbricare questi dardi avvelenati e una cerbottana a partire dal ramo di porro che mi era stato affidato dalla sorte. Strizzandole con la stessa tecnica adoperata con Lorraine e Megan e intanto soffiando, potrò scagliare una pioggia di frecce sugli ignari inimici. //
Shin: rgh agh anfff ffff più veloce, più veloce.
Paula: ahi! Ma hai colpito anche meee…
Shin: ormai! Ci ho preso! Gusto! A noi due, belva infernale.
Eva: fatti sotto, ti aspetto. -prepara un nuovo attrezzo tra i possenti pettorali-
Megan: prima ci sarei io a fermarlo.
Shin: in tal caso non ho altra scelta che colpire anche te. -spicca un balzo potente travolgendola completamente ma le tette della ragazza si rivelano un airbag formidabile assorbendo l’urto e generando abbastanza resistenza da bloccarlo con la faccia in mezzo ad esse- Quale prodigio è mai questo? Mnf. -ci si immerge completamente-
Megan: S-Shin! Ngh. Non davanti a tutti.
Shin: e come posso resistere se il demone della tentazione mi pervade?
-Megan praticamente si ritrova così a cavalcioni aggrappata a lui mentre la pogo stick continua a saltellare per conto suo verso il precipizio-
Megan: ho detto non mh mmmh mmmmmmh.
Eva: bleah. Bah! Avvisatemi quando avete finito.
Megan: anf! Ieri perché non sei venuto a dare l’ultimo saluto a Lorraine? Già sapevi sarebbe stata eliminata quando l’hai vista ridotta così. -continuano a baciarsi intensamente come se il mondo non esistesse più attorno a loro-
Shin: ho avuto paura, e paura di affrontarla. Mmmmh! Di perderla, e a quel punto perdere entrambe.
Megan: non ti sei sentito nemmeno per un attimo egoista nei nostri confronti? Perché lei, sì, lo ha fatto. -gli si avvinghia ancora di più dimenticandosi di avere in quel momento tra le tette un’arma con la quale lo sta straziando durante tutto l’abbraccio- Si è scusata con me e anche con te.
Shin: orgh! Ho capito i miei errori quando ormai era troppo tardi per rimediare, ma un giorno mi farò perdonare.
Megan: ti ha già perdonato…Sono io che non riesco a fare altrettanto.
Shin: perché mi sei saltata addosso allora? Voglio capire finalmente questa creatura contorta che ho davanti.
Megan: attrazione fisica, come te suppongo.
Shin: no, Megan, non mi sono innamorato di voi solo per l’aspetto carnale. -la stringe ulteriormente a sé- Non siete le prime ragazze che frequento in contemporanea, ma nessuna mi aveva fatto sentire così confuso e tormentato nell’anima da pensarci tutto il giorno e la notte.
Io…
Avevo l’oni della scelta a perseguitarmi di ansie e paure. Ho avuto paura di scegliere tra una delle due fin dal momento che ci siamo saltati addosso con quelle giacche del demonio.
Megan: perfino io sono stata più coraggiosa di te nello scegliere, e mi sono sottoposta alla giusta punizione.
-gli mostra i segni rimastegli ai polsi dopo l’esperienza della campana di fuoco-
Ho affrontato tutte le conseguenze della scelta che avevo fatto, sia a livello fisico che mentale.
Shin: mi dispiace tanto. Sono masochista, ma mi sono sottratto davanti a un dolore emotivo. -lacrima- Sono stato un vigliacco! Osoreimasu sumimasen.
Megan: Shin… -gli preme il volto nel suo grembo- Mi bastava solo chiedessi scusa.
Shin: e con Lorraine come faccio? Lei non c’è più.
Megan: ci sarà, ci sarà in futuro…ad aspettarci. -le scappa un sorriso- Probabilmente con un party a sorpresa.
Shin: …va bene. Grazie del tuo perdono. Avvicinati, e dammi le tue labbra ora. -cadono finalmente in acqua nel bel mezzo del limone, continuando poi anche sotto la superficie del mare-
Megan: (°.I- Io non so respirare sott’acqua.°)
Shin: (°. Ti chiedo soltanto un minuto, resisti. Ti prego, ho sempre desiderato farlo.°) -le fa aria con le bolle del suo respiro- (°. Ma se ti sto chiedendo troppo, allora smettiamo e ti riporto subito su.°)
Megan: (°. No! Glub blub.°) Mmmmh! -lo bacia finchè l’onda non li riporta violentemente in superficie sulla spiaggia- Anf, pant, anf, s-sono stata brava?
Shin: stai bene, vero? Sei stata bravissima. -le carezza le guance blu- Mentre io sono stato ancora una volta un egoista.
Megan: no mi, mi è piaciuto. Rifacciamolo. Cough! La prossima volta.
. . .
Amber: splash! Splash! Smettila con queste ondate di saliva, Rose! Manco fossi uno…squalo? -si scrolla tutta-
Rose: già, ti è stato accanto tutto il tempo. Vero, Zanna?
Zanna: -mette il broncio-
Amber: ma per quanto sono rimasta svenuta sulla spiaggia? Non dirmi che gli altri hanno vinto!
Rose: di questo puoi starne certa, nessuno è ancora riuscito a superare Eva. Anche per questo ho potuto prendermi cura di te.
Amber: cura di me? Mi sono conciata così male? Ricordo solo di aver preso un pugno.
Rose: hai anche sbattuto la testa e sei caduta tra gli scogli. Per curare la tua caviglia stavolta ci è voluta una formula magica, alias, una ricetta che ho imparato da Megan.
Amber: tu e lei vi conoscete, da quando?
Rose: sento una punta di gelosia, ih ih. Comunque sì, ci siamo solo scambiate qualche erba o ingrediente ogni tanto quando ci vedevamo in giro di notte.
Amber: ah, certo.
Rose: non sarà una vera strega, ma ha una conoscenza molto approfondita della tradizione druidica delle erbe medicinali. Questo decotto che ti ho preparato prevedeva però l’uso del midollo di squalo, e Zanna mi ha dato il suo dente da macinare.
Amber: che cosa?
Rose: anche se non lo vuole ammettere.
Zanna: snort.
Rose: meglio che vada, adesso, gli altri non ce la fanno più. La raccomandazione è sempre la solita: tieni la gamba a riposo, ma so già che non l’ascolterai. -ridacchia tornando seria subito dopo- Però approfittane per chiarirti con Zanna, e viceversa.
Amber: cosa dovrei chiarirmi con uno squalo, ma siamo matti!?
Rose: con gli squali forse non ci si riesce, ma con gli amici sì. -alza le braccia- Ma io non parlo lo squalese.
Amber: ah ah ah, molto divertente. D’accordo, ci provo. Allora, c’è niente che devi dirmi? -raccoglie un messaggio in bottiglia alla deriva, e glielo passa per scriverci sopra, poi legge-
“Eravate gli unici umani dei quali Zanna si fosse fidato, ma in realtà non avete fatto altro che sfruttarlo in sfide sempre più assurde e pericolose salvo dimenticarvi di lui quando non serviva più, come quella volta nel labirinto.” Urgh. Proprio quella.
“Zanna si è sentito abbandonato in quel momento, ma non sapeva cosa aspettarsi nei giorni successivi e ha continuato a seguire i Delfini umani, ma le cose sono solo andate sempre peggio, e così Zanna ha preferito tornare da Chris cattivo che l’ha reso mutante: almeno da lui so sempre cosa aspettarmi e cosa si aspetta lui da me.” -deglutisce per riprendere fiato- “Una macchina mortale senza sentimenti che sbrani tutti quanti.”
Zanna, io, mi dispiace… Ti ho davvero fatto sentire così, messo da parte come una scarpa vecchia? Pensare che avevo subito lo stesso trattamento, e l’ho rifilato a qualcun altro. Che stupida. -dà un pugno alla sabbia-
Zanna: …tsk. -gira lo sguardo per un attimo per poi rigirarsi nuovamente con la coda che oscilla nervosa-
Amber: stai provando quello che ho provato con Bridgette, quando mi ha messo nel dimenticatoio, ed è orribile. Scusami per come mi sono comportata. Ti chiedo solo di ascoltare le mie patetiche scuse ancora un po’, e poi ti lascio in pace per sempre, sei libero.
E PER LIBERO INTENDO CHE NON DEVI PIU’ FARE QUELLO CHE TI DICONO GLI UMANI, MC LEAN INCLUSO, SE NON TI RENDE FELICE. CHIARO!? -scoppia a piangere con Zanna che stavolta si gira a guardarla- Promettimi che farai solo ciò che ti senti d’ora in poi, me lo prometti? -lo abbraccia-
Paula: aww, guarda che scena carina! La stai vedendo anche tu, Zeus, non è così dolciotta?
Zeus: eeeeh.
Chris: possiamo tornare a focalizzarci sul dolore fisico tutti quanti? Grazie.
Nessuna delle due squadre è ancora riuscita nemmeno ad avvicinarsi al duo delle Placche Tettoniche talmente è solido il muro eretto dalla ex-concorrente dell’Isola originale. -vengono mostrati i concorrenti uno ad uno rispediti al mittente da Evanakwa ogni volta con un attrezzo ginnico differente- Sembra proprio che mi toccherà far tornare Eva in gioco.
Kimberly: NOO! Sarebbe la catastrofe. Dobbiamo lavorare di squadra.
Soleil: come possiamo in una sfida del genere?
Kimberly: facendo leva sul suo punto debole, la rabbia. Uno di noi deve farla arrabbiare: James è perfetto, anche fisicamente ricorda un po’ Cody e un po’ Noah!
Soleil: non c’è più James, non te ne sei accorta?
Kimberly: è vero! Dov’è finito? Shin aveva addormentato tutti e due più di un’ora fa.
-James è tornato di nascosto al bungalow dei Granchi per portare a termine il suo contratto con Zeus-
James: -al gatto- cerca anche tu, mi raccomando. Chi e dove potrebbe averlo nascosto? Devo ponderare un metodo di ricerca efficace. Vediamo, di solito quando dovevo verificare che i miei dipendenti non mi nascondessero qualcosa mi concentravo sul posto più sotto gli occhi di tutti.
Ma certo, il baule dei trucchi di Megan la suddetta “maga”!
Dev’esserci sicuramente qualche trucco tipo il doppiofondo che trovai nella valigetta della mia segretaria. Com’è profondo qui dentro, sembra infinito… Devo entrarci ancora di più. Ecco, sto toccando qualcosa a forma di statuetta…
A-Ah!
Non vedo niente con questo buio ma si direbbe proprio il Chris Nero. Ehi, chi mi spinge? Aiut! -il baule si richiude ermeticamente da solo-
Soleil: dovremo arrangiarci con quello che abbiamo, sarai tu a irritare Eva così da distrarla.
Kimberly: perché dici che devo farlo io?
Soleil: sei tu la scrittrice, quindi sai come scatenare emozioni positive e negative nei tuoi personaggi.
Kimberly: è vero, ma, Eva non l’ho mai scritta in nessuna serie inventata, non mi ha mai interessata…
Soleil: prendila come la tua sfida personale allora. Finalmente ti cimenterai su Eva di A tutto reality! Tu e Megan fate cambio di pilastro.
Kimberly: e va bene.
Megan: io che devo fare?
Soleil: quello che hai fatto fino adesso. Niente.
// Confessionale //
Kimberly: io non ero d’accordo, questa sfida gridava MEGAN da tutti i pori e andava coinvolta infatti molto più spesso, ma Soleil ha preferito tenercela come “ultima risorsa”.
Megan: come un jolly con le tette, insomma. -prende la carta dal mazzo e le dà un bacio- Un jolly…come Lorraine.
Kimberly: uhm… Ragazzi, ora che ci penso, ma di che ci stiamo preoccupando alla fine? Ma lo sapete chi abbiamo davanti? Eva è la concorrente più scarsa dell’intera storia del programma.
Eva: come?
Soleil: ah sì? Dicci di più.
Kimberly: ebbene sì, non solo fu la seconda eliminata ma è stata anche il rientro più breve nella storia dei reality show, e perfino Leonard ed Ezekiel sono stati tenuti in considerazione per tornare successivamente, ma lei no. Il m-m-motivo? -con la coda dell’occhio e le gambe tremolanti vede che la diretta interessata sta piegando il giavellotto che ha sul petto come se fosse burro, pronta a scoccarlo su di lei- Troppo noiosa e facilmente dimenticabile, piatta come un disco anche più di Sky, la cui unica caratterizzazione saliente è sempre stata la rabbia.
Eva: grrr, ora ti caratterizzo io: ti cambio i connotati.
Rose: ferma. -suona un arpeggio con la chitarra che sta portando in grembo- Sei proprio sicura di quello che stai per fare? Tempo fa avevi intrapreso un percorso di non-violenza, non vorrai vanificarlo? Quel percorso che ti aveva portato a stringere finalmente amicizia con qualcuno non intimorito dai tuoi muscoli.
Kimberly: ma…
Rose: rispondi, Eva, tu non vuoi vanificare tutto, vero? -altro arpeggio-
Eva: no…
// Amber: stento a crederci, l’ha ammansita con la musica come faceva quello…quello…quello-come-si-chiama greco. Mmmmorfeo! //
Kimberly: così mi rovina tutto. Ehi, la volete sapere un’altra curiosità su di lei? Tutte le palestrate che sono venute dopo l’hanno superata in popolarità: Jo, Axel…
Eva: GRRR! Prendi…
-Soleil è rimbalzata più in alto possibile per coglierla di sorpresa-
Rose: guarda in cielo, che meraviglioso Kaleidoscopio di colori offerto dalle nuvole al tramonto.
Eva: K-Kaleido? Dove? Signorsì, generale Kaleidoscopio! -si mette sull’attenti e scorge Soleil- MA…EHI! -scaglia il giavellotto su di lei invece-
Kimberly: noo, era così vicino!
Eva: bel tentativo, ora tocca a te.
Kimberly: glom.
Eva: e tu, rimettiti a suonare. Mi stava piacendo. -prende la mira su Kim-
Rose: veramente il concerto è terminato. CRACK! -spicca un balzo spaccandole la chitarra in testa- Rock n’ roll! Ops. (Non le ho fatto niente.)
Eva: no, una cosa l’hai fatta: farmi imbestialire.
Amber: tocca a me. Prendi questa, scimmionaaa! -la colpisce da dietro la schiena con la punta della pogo stick facendola sbilanciare verso il bordo della piattaforma-
Rose: Amber? Ti avevo detto -sospira con un sorriso- lasciamo stare. Sei arrivata giusto in tempo. -si avvinghia ad Eva immobilizzandola con una presa di sottomissione-
Eva: TU conosci il wrestling?
Rose: no, ma lo yoga sì. -tira su con la punta del piede la sua borsa degli attrezzi-
Eva: NO, NOO, AHHH! -cade definitivamente sbilanciata dal peso aggiuntivo da sostenere-
Chris: ATTENZIONE: comunico ufficialmente che Eva è fuori dai giochi!
Eva: argh, non è giusto. Nooooooooooo!
Kimberly: sìii! Grazie al cielo. Anche se non ho capito niente di quello che è successo.
Amber: è successo che noi delfine siamo le più toste qui. Yuhuuh! E’ tempo di farmi largo tra le montagne e chiudere la partita. Ahi, la caviglia, stare qui sopra è una tortura. -sta saltellando su un piede solo- Forza e coraggio, un saltello ed è fatta.
Leanne: davvero pensi che sarà così facile? Lindsay, tocca a noi contro la tavola laggiù.
Lindsay: vedo, vedo, poverina.
Amber: a chi hai dato della tavola!? Ora vi sistemo io. -mette il petto in fuori facendo roteare lo sfollagente come un mulinello-
Leanne: pronta, wonder woman?
Lindsay: …ah dici a me? Sono Capitan Sua Sexitudine America.
Leanne: okay, tesoro, come vuoi tu. -indietreggiano tutte e due ai lati-
Amber: ecco, brave, vi conviene togliervi tra me e il traguardo così non vi farete male a quei bei corpicini.
Leanne: eccoci!
-saltano perfettamente sincronizzate schiacciando Amber in un maxisandwich di tette-
Amber: ahia mppff!!! Fiiiiiiii.
Rose: oh cielo.
Kimberly: c-che schiacciata micidiale. Se si può definirla così.
Chris: rimandando all’indietro si possono sentire i suoi zigomi che si sono sbriciolati per la pressione!
CRACK.
Sentito che roba?
Zeus: minchia, voglio essere il prossimo a morire così.
// Amber: -con la faccia deformata- sono appena stata nel paradiso delle tette. Wooh. Che male. //
Leanne: ottimo lavoro, niente male, cara la mia Capitana.
Lindsay: grazie, LeShawna, anche tu sei stata grande come al solito.
Leanne: …quasi. “Leanne”.
Lindsay: nah, non sminuirti così. Sei troppo modesta. -Leanne scuote la testa con un misto di confusione e rassegnazione-
Paula: chi le supera quelle?
Zeus: chissenefrega, fuori dai piedi. Fuori dai piedi ho detto! Boing! Boing! Boing!
Leanne: ne sta già arrivando un altro, però, che velocità ora improvvisamente. (Uh uh.) Accogliamolo come merita. -preparano le palle da dodgeball tra i seni e danno via al bombardamento-
Zeus: ugh auch mghh! -viene colpito prima in pancia, poi in faccia e infine nelle palle cadendo dalla pogo stick come una pera cotta-
Paula: vado io! -se la cava meglio nello schivare le bordate che le arrivano ma si infrange ugualmente contro il muro di tette eretto dalle due- Come non detto.
// Shin: una volta un monaco saggio disse: “L’aquila arriva dove l’orso non può passare.” //
BOIIIIING!
Leanne: salta in groppa, Lindsay. Questo lo intercettiamo così: “ritenta sarai più fortunato.”
Shin: non sono ancora KO, sono abituato con le tette di Megan.
Lindsay: uh oh. Chi è Megan?
Leanne: lascia fare a me.
Shin: tu, jorogumo! Non mi farai cadere nella tua ragnatela.
Leanne: ma tra le mie tette sì, scommettiamo?
Megan: . . .
Shin: a noi due, oni vs yokai.
Leanne: non so neanche di che stai parlando ma mi diverte questo tuo modo di esprimerti. Sei un tipo affascinante.
Shin: non ti ascolto neanche. -impugna il randello con veemenza e si abbatte su di lei senza nemmeno scalfirla- Non può essere umana. H-Ha assorbito l’urto all’istante.
Leanne: ho trattenuto il fiato abbastanza. -espira spingendo il busto in avanti a scatto scaraventando lontano lui e il randello, che viene raccolto dalla fidanzata quindi-
Kimberly: è proprio arrivato il momento di tirar fuori l’arma segreta. -fa il gesto del lancio della Pokè Ball- Scelgo te, Megan! Curioso, ha iniziato a piovere proprio adesso.
Rose: mi potrei mettere in scia.
-un’incupita Megan coi capelli sul volto fa’ piazza pulita dei Delfini semplicemente respingendoli con le tette-
Lindsay: Gwen mi sta facendo paura adesso.
Leanne: so che le somiglia, ma facciamo uno sforzino: quella si chiama Megan. E si è ingelosita. -se la ride- Come volevasi dimostrare. Sono proprio curiosa di vederla all’opera.
-riprendono il bombardamento a tappeto ma la streghettona (strega tettona) usa il randello dell’oni con maestria ribattendo colpo su colpo, mentre lei furbescamente si ripara dietro l’ignara Lindsay-
Lindsay: ahio. Non mi sento molto in forma.
Leanne: è inarrestabile: ci sa fare allora! Finalmente un’avversaria degna di me. Vieni, cara, che ti aspetto al varco.
Megan: per il potere di Lia Fall, che la tempesta mi guidi. -una folata di vento particolarmente potente favorisce il suo ultimo salto addosso a loro facendole vacillare per un attimo, ma la differenza d’altezza e peso si fa sentire respingendola- Anf.
Leanne: per poco, cara. Ti è mancato giusto quel kilo in più.
Megan: lo aggiungerò con questa. -fa vibrare la mazza-
Leanne: non si scherza più allora. -ne prende una anche lei, e così fa Lindsay con la sua a tema col costume- Un uccellino mi ha detto che per te le tette sono una disgrazia, certo, quando non sai come usarle. Permettici di darti una dimostrazione pratica, ragazzina!
// Kimberly: è l’episodio fetish della stagione questo, ormai si era capito quale fosse la kink dell’autore ma …si è passati al livello successivo. //
-Megan ingaggia un duello a tre con Lindsay e Leanne giocato tutto sui movimenti oscillatori applicati alle armi, e si vede che a furia di osservare Shin qualche movimento da battaglia l’ha imparato, come le schivate e le parate-
Megan: pant!
Soleil: troppo bassa per loro. Si sta affaticando inutilmente a saltellare sul posto, dovrebbe pensare a saltare al traguardo e basta.
Shin: usa la forma del vento, del vento! Me l’hai vista fare tante volte con le armi pesanti. Ricordi?
Amber: ma tu da che parte stai? Rose, sveglia un po’ anche tu. Dài, buttati. Unisciti alla festa!
Lindsay: ma a proposito di festa, io ancora non ho visto arrivare il fotografo, e tu? -Megan approfitta della sua distrazione per assestarle il colpo del KO in pieno viso-
Soleil: una è andata. Ora può passare!
Kimberly: vai, Megan, vai!
Soleil: devi solo passarle oltre, puoi farcela.
Leanne: e sia, accomodati pure. -si fa da parte- Così non mi sporco le mani ulteriormente con una coppa F come te.
Megan: no. Non ci penso neanche. Non finchè non ti avrò battuta.
Leanne: allora ce l’hai un po’ di orgoglio. Perfetto.
Shin: oooh.
Soleil: come non detto.
Leanne: avanti, carina, finiamola col metterti in ridicolo. A malapena mi arrivi alle -Megan spicca un saltello lasciando andare la mazza che la colpisce in pieno sul seno- Ahi! Mi hai fatto male.
Megan: tranquilla, non te le ho bucate.
Leanne: g-guarda che le mie tette sono al 100% naturali! E sono l’arma più micidiale che esista, te lo dimostro subito. Niente più armi! -dà uno schiaffo di tette che quasi tramortisce Megan- VALGONO SOLO LE TETTE.
Amber: che sberla!
Chris: qui serve un lavoro di regia fatto ad hoc. Ahem.
“Osservate quale affascinante duello la natura femminile ci sta offrendo. I due esemplari alfa si stanno sfidando per il predominio tettitoriale in un aspro combattimento senza esclusione di colpi…”
-mentre va avanti con il suo commento in chiave documentaristica e musica epica irlandese in sottofondo, Leanne e Megan sono catturate al rallentatore mentre si massacrano a vicenda come due trichechi solo che al posto della testa loro stanno usando i pesanti seni, scontrandoli tra di loro ripetutamente e alternando con colpi al viso e sotto la cintura-
// Zeus: mai visto un documentario, ma se fossero tutti così… Questa è la cultura che mi piace. //
Leanne: t-ti vuoi arrendere o non ancora? Sciaff!
Megan: giammai. Sciaff!
Leanne: pensavo non ti piacesse avere le tette così grandi. -sputa un dente- Come mai hai cambiato idea? Sciaff!
Megan: è vero, mi sono sempre sentita a disagio anche solo a parlarne. Sciaff! Ma il vento è cambiato da quando mi sono innamorata. Sciaff! Ora mi apprezzo molto di più sapendo di piacere a qualcuno, e guai a chi me li tocca. SCIAFF!
Leanne: al termine della giornata mi diventeranno tutte rosse. Argh, non importa. Non posso perdere contro una ragazzina. Ti schiaccerò definitivamente!
-il duello sotto alla pioggia battente giunge alla sua fase finale con le due che si premono le tette a vicenda cercando di buttar giù l’avversaria a ogni impatto, con Leanne che piano piano prende sempre più il sopravvento schiacciando l’esausta Megan verso il vuoto-
Megan: gnnnnnn!
Leanne: ti ho in pugno, o meglio, in seno.
Megan: l-lo dici tu. Come maga ho sempre un asso nella manica che finisce nel mio seno. -fa comparire dal nulla un granchio da sotto il costume che si attacca subito ai capelli di Leanne-
Leanne: ?!! No, via dai miei capelli, viaaa!!!
-la situazione si ribalta in favore di Megan, ma all’ultimo sopraggiunge-
Rose: posso unirmi alla festa anch’io? -rimbalza su Leanne usandola come trampolino per portarsi dall’altra parte-
Megan: ma. (Non l’ho nemmeno percepita nell’aura.)
Chris: e Rose taglia il traguardo! Ancora un’altra vittoria immeritata per i Delfini Devastanti.
Amber: immeritata un corno.
// Rose: una vera rockstar sa sempre qual è il momento giusto per un ingresso a sorpresa. Ho aspettato e ho vinto. //
Leanne: qua la mano, Megan cara. -la aiuta a rialzarsi- Ti sei battuta come una leonessa. Peccato che alla fine non ti sia servito a niente ma è stata una bella esperienza. Purtroppo, non sapremo mai chi avrebbe vinto di noi due. Comunque probabilmente i…ooooh!
-Megan la butta giù con una “tettata” potentissima-
Splut. Non vale. Sei stata antisportiva.
Megan: ahio…
Shin: stai bene?
Megan: chissà. Magari più tardi un massaggio mi servirà. Sempre che sopravviva…
Shin: a questa cerimonia verrò anch’io. Potrebbe essere l’ultima volta che ci vediamo e non voglio commettere lo stesso errore una seconda volta.
Amber: quindi tu non vieni a festeggiare con noi? Liberissimo. Ti auguro ne valga la pena. -gli mette la mano su una spalla- Sincera.
Shin: grazie.
Megan: ehi, se questa fosse la fine. Ti andrebbe di baciarci un’ultima volta sott’acqua? -Shin non se lo fa ripetere due volte-
*Bungalow dei Delfini*
Soleil: questo non sarebbe successo se Megan mi avesse ascoltato, ammettilo!
Kimberly: sì, lo so, ma è assurdo che non abbiamo vinto. Eravamo rimasti in 4! Adesso cosa mi invento per questa cerimonia?
Soleil: dobbiamo votare uno tra James e Megan e sperare di convincere l’altro/a a fare lo stesso.
Kimberly: o in caso contrario finiremo in stallo di voti. Uffa, uffa! Non doveva succedere! Detesto gli imprevisti!
Soleil: beh, mi spiace, ma la vita è fatta di imprevisti, e non sempre le cose vanno come vogliamo. Prima lo capirai, Kim, e meglio sarà per te. Credimi, non si vive solo di sogni. L’ho imparato sulla mia pelle…
Kimberly: che intendi dire?
Soleil: non hai notato come mi muovessi perfettamente in questa sfida? Cioè “quel” movimento.
Kimberly: è vero, a me non riusciva così bene come a te e Megan. Mi cadeva l’oggetto un sacco di volte.
Soleil: lascia stare Megan, lei l’abbiamo vista che è di un’altra categoria. Insomma, non ti sei fatta nessuna domanda invece su di me?
Kimberly: perché avrei dovuto? Non mi serve sapere quanto sei brava, perché già lo so. -sorride ingenuamente- Soleil? Hai una faccia strana.
Soleil: è strano non sentirmi giudicata perché ho fatto degli happy endings o non sentirmi giudicata in generale. Avevo troppo bisogno di soldi per mantenermi gli studi, e quelle mance extra…non ho resistito a prenderle. “Imprevisti del mestiere” mi sono sempre detta per giustificarmi. Ma con te invece sembra che non debba giustificarmi mai. Scusami. -le scende una lacrima col sorriso-
Kimberly: per cosa?
Soleil: per quelle cose che ti ho detto quando mi hai chiesto di diventare mia amica. Non ti avevo capita. Ti ho giudicata subito come non idonea a me, e invece sei meravigliosamente te stessa. Io sono costruita, tu no! Come fai?
Come fai a fidarti di esprimere te stessa con le persone, nel bene e nel male.
Kimberly: oh, quello! Uhm, bella domanda davvero. Non lo so, forse mi viene di farlo così e basta sapendo di essere finalmente parte del reality. Anche quando faccio la villain, mi diverto a dire e fare tutto quello che mi viene adesso che posso finalmente farlo di persona.
Soleil: capisco.
Kimberly: sigaretta? -gli passa un ramoscello-
Soleil: pff, perché no? Non mi farà male. Come si usa?
Kimberly: fff. Devi solo fare il suono con la bocca. Ritornando al discorso che stavamo facendo…
Soleil: sì. -si asciuga- Propongo di votare Megan, perché lei è sempre stata imprevedibile nelle votazioni precedenti, mentre James è molto più razionale e voterà come noi pur di salvarsi.
Kimberly: oh no…Mi sa che hai ragione.
Soleil: spiace anche a me farle una cosa del genere dopo che ha già perso Lorraine, ma non vedo alternativa.
Kimberly: sigh, parliamone con James allora.
Soleil: eh chissà dove si è cacciato. Ma quello davanti a casa nostra non è Zeus?
Zeus: stupido idiota, gli avevo detto di portarsi un gatto e manco quello ha fatto. Il segnale del suo smartphone però viene da qui dentro, così devo entrare per forza.
Soleil: no, tu devi sparire all’istante. Non sei il benvenuto nei Granchi. Non ci fidiamo di te e te l’abbiamo già detto e ripetuto varie volte.
Zeus: d’accordo, d’accordo, mi dissolvo. Casomai vedeste quel figlio di troika di James, però, ditegli che mi ha deluso per l’ultima volta. Tsk. In bocca al lupo, perdenti.
Soleil: non farti più rivedere!
Kimberly: appena in tempo, pensa se…
Soleil: non ci voglio pensare, infatti. Controlliamo subito che non abbia toccato nulla.
Kimberly: dove l’hai nascosto a proposito?
Soleil: nel -sottovoce e chiaramente imbarazzata- baule di Megan.
Kimberly: a-ah! Lo sapevo.
Soleil: shhh, sì lo confesso.
Kimberly: e io ti confesso che lo avrei fatto anch’io. Il nascondiglio migliore è sempre quello sotto il naso del nemico.
Soleil: si è chiuso. Aiutami a sollevarlo, ci vogliono due persone.
. . .
-aperto il baule trovano James svenuto per mancanza di ossigeno, con la statuetta fra le mani-
Megan: che cosa state cercando nel mio baule, vi serve qualcosa o…?
Kimberly e Soleil: niente!
*Cerimonia*
Chris: cari granchi o dovrei dire Granchie Stracotte, rieccovi qui. Due sconfitte di fila, di voi non ne rimarranno che tre: non è che state cercando di superare la Squadra della Vittoria? Ah ah ah!
James: basta ridere, questa puntata è stata già abbastanza ridicola. Vogliamo passare alle cose formali?
Chris: ma certo, accomodatevi a votare. Shin, tu non ci provare neanche.
Shin: giammai interferirò con gli strali del destino, puoi starne certo. Sono qui solo per Megan.
Chris: che delusione. -alza le spalle- Speravo in una svolta inaspettata.
>>> James: anch’io, ma non importa. Sono stato colto sul fatto, ma anche io ho fatto una scoperta: Soleil ha il Chris Nero! Oppure Kimberly o Megan. Il baule è suo in fondo. Voterò per la sua eliminazione come sono certo faranno le altre due.
>>> Kimberly: -scrive il nome James Park e lo affida alla corrente- menomale che doveva essere irrilevante!
>>> Soleil: mi preoccupa questo collegamento tra James e Zeus. Potrebbe avergli già detto del Chris Nero per quanto ne sappiamo, e come faceva a sapere del doppiofondo del baule? Forse devo usare il Chris Nero adesso anziché tenermelo per dopo sapendo cosa succede a chi lo possiede…
Soleil: CHRIS!
Kimberly: …
Soleil: tieni: ho il Chris Nero.
Shin: cosa?
Kimberly: no, Soleil, è una trappola!
Chris: ah, finalmente. Su chi lo vuoi utilizzare?
Soleil: su James.
Chris: JAMES!?
// Kimberly: lei così razionale, non ci credo che l’ha sprecato…E’ solo un incubo. //
Chris: James, quindi. Sei eliminato, eliminata, o come ti pare. Tutti gli altri sono salvi. Tanto sarebbe stato lo stesso con questi. -mostra e brucia tutti i messaggi in bottiglia che recano il suo nome tranne uno-
// JAMES //
Così la mia avventura finisce qui. Allora è questo che si prova durante un licenziamento in tronco? Ho lo stomaco in subbuglio, il cuore che palpita, e tanta rabbia per essere uscito a un passo dal merge. Tuttavia, sono fiero del percorso che ho fatto: su quest’isola ho imparato a conoscere me stesso e me stessa, dopo aver dedicato tutta la mia breve vita a conoscere solo di contratti, il che mi ha fatto capire quante cose mi sono mancate finora…
Quante avventure.
Quante esperienze.
Quante interazioni.
Da domani si torna al lavoro sapendo che c’è tutto un mondo che mi aspetta là fuori dall’ufficio! Papà, ti comunico che ho chiuso col crunch time.
James: o ffforfffe no? Mpff.
Chris: dovrai stringerti un po’ sul Razzo della Vergogna. -James si ritrova schiacciato tra le tette di Lindsay e Leanne-
Leanne: dovevo aspettarmelo che il mezzo che mi avevi promesso sarebbe stato questo. -sospira per poi rivolgersi a Megan- Con te non finisce qui comunque, sappi che voglio la mia rivincita un giorno.
Lindsay: -indicando James- è arrivato il fotografo? Non pensavo che lo zoom si facesse così da vicino.
Eva: argh, sono stata derubata un’altra volta, ma prima o poi vincerò IO. -è stata ingabbiata per sicurezza prima di essere caricata a bordo anche lei- Grrrrrrrrroarrrr!
Kimberly: in quale universo parallelo? -rotea gli occhi-
Chris: parte il conto alla rovescia. 51, 50, 49…
Amber: Mc Lean, ehi, Mc Lean! Hai spazio per un altro passeggero?
Chris: ceeerto, accomodati pure.
Amber: hai fatto la tua scelta, seguila fino in fondo. Vai, che aspetti! -Zanna si fa avanti titubante-
Lindsay: ahh, ho capito finalmente! Questa qui è la modella mentre è LUI il fotografo.
Leanne e Zanna: ciaff.
Amber: ehi, Zanna, un’ultima cosa! Non ti dirò che mi mancherai, perché non servono parole inutili tra di noi. -si abbracciano con lui che quasi la stritola- Ma che? Non fare così. Ci rincontreremo senz’altro, eh, magari a Sydney: in Australia gli squali hanno la cittadinanza onoraria.
Qua la pinna, bro!
E non ti dimenticare tutto quello che ti ho insegnato. -si è commossa- Sniff.
Chris: 3
2
1
BOOM! Spero che il razzo regga tutta quella zavorra. Stamattina dissi che le femmine erano il doppio dei maschi, da stanotte la stessa proporzione si applica a Granchi e Delfini. Volete sapere un’altra proporzione interessante? Il numero dei concorrenti è inversamente proporzionale al numero dei tradimenti. Di cosa sto parlando? Non lo so, ma nel dubbio voi rimanete con gli occhi aperti su questo canale perché A tutto real51ty ha tenuto le migliori cartucce da sparare per il MERGE.
Soleil: ha detto merge?
Kimberly: proprio.
Chris: alla prossima puntata, qui, su A TUTTO REAL51TY L’ISOLA DI GAUMIKA!
// Zeus: e così l’ermafrodita è stato epurato? Non mi dire. L’ho fatto apposta. Rose ci ha azzeccato anche stavolta: sono vendicativo, e furbo. Quando ho capito che James si sarebbe fatto scoprire, l’ho semplicemente detonato in faccia alle Granchie: la loro paranoia ha fatto il resto. Addio, Chris Nero, potevi essere nelle mie mani ma l’importante è che ora nessuno potrà usarlo contro di me. //
*FINE*
*Epilogo*
-nel cuore della notte-
Tickle tickle tickle tickle tickle.
“Password errata.”
Tickle tickle tickle tickle tickle.
“Password errata. Tentativi rimanenti: 2”
Tickle tickle tickle tickle tickle.
Tickle tickle tickle tickle tickle.
Megan: “Identificazione non riuscita. Procedura di sicurezza attivata. Inserire impronta digitale per accedere.” -con la gomma vulcanizzata e raffreddata nell’azoto liquido, si è creata un guanto con le impronte digitali di Kimberly-
“Identificazione avvenuta con successo. Accesso eseguito. Bentornata, Kimberly Vyfteeg.”
-prende lo smartphone ritrovato sul fondo del baule, esibendo un sorriso sinistro, e si aggiusta il mantello calato a rovescio sul viso-
Il terzo giorno promisi che ti avrei dato qualcosa da scrivere…La mia epifania.
Leanne: allora credo che noi due ce ne staremo tutto il tempo a prendere il sole, cara.
Lindsay: non c’è niente di meglio. -si spalma l’olio su tutta la pelle come se fosse abbronzante-
Boing!
Boing!
James: oh, cielo, che fastidio saltellare con tutta questa massa. Ahi, mi batte sul petto di continuo.
Paula: secondo quale legge della fisica una ragazza dovrebbe sollevare una cosa del genere usando soltanto le sue zinne? Spostati, Zapata!
Zeus: e dove mi metto, genio? Poi Zapata sto ca -si scontrano con Paula che lo schiaccia sotto la ladder per poi prendere tutte e due la scossa dalle meduse- zzzzot!
Kimberly: quindi può succedere di colpirsi tra compagni di squadra. Mi domando se questo è un effetto collaterale imprevisto oppure invece Chris aveva previsto tutto e l’ha fatto apposta. James, sfrutta l’occasione!
James: ci provo. Quantomeno ci provo! -usa i due ex-alleati + la scala come trampolino per il rimbalzo successivo- Stento a crederci: ha funzionato!
Soleil: Kim, abbassati adesso, abbassati!
Kimberly: aspetta, ma mi devo abbassare in che modo, con le ginocchia, il collo o? -viene spazzata giù da una frustata in piena faccia-
Soleil: troppo tardi. Come stai?
Kimberly: ahio, qui sotto è pieno di coralli appuntiti e ricci di mare. Ho spine dappertutto.
James: chiedo venia ma non mi assumo responsabilità degli incidenti sul lavoro nemmeno quando sono io a causarli. Questa è la policy aziendale che da sempre adoperiamo alla Samsung.
Shin: lurido mortale che hai venduto la tua anima alle megacorporazioni anziché al diavolo, vieni avanti se ne hai il coraggio. Ti aspetto. -si mette in posizione, pronto a colpire con il bastone da selfie che porta in grembo, ma questo gli scivola e si attiva l’autoscatto che lo acceca col flash- Come si spegne questa diavoleria?
James: ah ah! Se fosse un prodotto della Samsung te lo potrei anche dire. -il rimbalzo stavolta lo fa arrivare corto alla pedana toccandone a malapena il bordo ma soprattutto finendo per rimanere impigliato nel fundoshi di Shin con la punta dell’asta-
Shin: o-orè?
James: gulp. Ahhh!
-l’asta si comporta esattamente come nel salto in alto flettendosi e proiettandolo oltre l’ostacolo con i mutandoni dell’avversario a mo’ di bandiera e Shin che si lascia teatralmente cadere come corpo morto all’indietro, ferito nell’orgoglio-
Shin: atama kakushite shiri kakusazu.
(traduzione: “puoi nascondere la testa ma non il sedere.” Antico proverbio giapponese.)
Soleil: woah. -lo schiva incurvando la schiena come nel limbo, e così il gesto atletico di James si spegne contro il muro impenetrabile dei canini di Zanna- Oh-oh.
Amber: bravo, fallo a pezzettini ora.
James: ehm, Mr. Fang! Sono io, non riconosce un vecchio socio in affari?
Zanna: vrooom vrrooom vrrrrrrrrrrrrrrr!
James: AHHH! Strap! STRAP! Rrrrip!
Amber: cosìii! Grande, batti cinque, fra. -Zanna fa lo gnorri lasciando andare il malconcio ex-Delfino giù per il pilone- Uh? Batti pinna allora? Vabbè.
Chris: James è eliminato per questo round, ed è stato esilarante.
Amber: Paula, guarda che tu sei ancora in gara quindi smettila di poltrire e rialzati.
Zeus: -schiacciato- sarebbe anche ora.
Paula: mi resterà il segno per settimane. Eccomi di nuovo in pista. Se la scala collaboraaah! -cade orizzontale ma per fortuna la scala copre in lunghezza lo spazio tra le due piattaforme, allora le viene l’idea di strisciarci sopra usandola come ponte per poi risollevarsela su dall’altra parte- Anf, pant, appena tornata a casa mi rimetto a lavorare sugli addominali e i flessori come Eva, giuro.
Soleil: devo provare a fermarla. Cos’è pure che mi è capitato… Ah, è un ombrello! Un ombrello contro una scala!?
Paula: ah, questa sarà una passeggiata. Ma per andare sul sicuro metto la scala così. -ruota la scala di 45° e la colpisce al sottomento facendola cadere giù- Ne devi mangiare di pastasciutta per battermi!
// Soleil: era praticamente impoffibile evitarla in quel modo. //
Bip bip bip bip bip.
Soleil: ci sono anche le mine qui sotto? Non dirmi che ci sono atterrata sopra.
Bip bip bip. BOOOOOOM!
Paula: sotto a chi tocca.
Amber: facciamola passare, così se la vede direttamente Megan con lei. Mi hai sentito? Ehi! -Zanna blocca l’avanzata di Paula con tutto il suo corpo, respingendola senza alcuna pietà sul campo minato- Che hai combinato?
Paula: micino, perché?
Bip bip bip.
-l’esplosione a catena la scaraventa nuovamente in alto e all’indietro riportandola al punto di partenza con Zeus che viene abbattuto come un birillo-
Zeus: è proprio una sfida del caz…zzzzot!
Chris: ahahahahah! Anche Paula non ce l’ha fatta. E’ ora di premere sul tasto RESET e iniziare una nuova partita con nuovi giocatori.
Amber: traditore.
Chris: nessun tradimento. Zanna sta solo facendo il lavoro per il quale viene pagato.
Amber: eeeh? Credevo te ne fossi voluto sbarazzare. E tu, ti ho accolto come un delfino nel mio delfinario, ti ho nutrito, coccolato e insegnato pure la breakdance, e mi fai questo? Come hai potuto!
Zanna: …
Amber: che ti è preso? Parla.
Rose: non può parlare, è comunque uno squalo, Amber.
Amber: con ME può parlare eccome in delfinese, balenese, squalese, anche a gesti! Ma deve dirmelo in faccia. Parla! -le scende una lacrima che si asciuga subito come può-
Chris: no, ti prego, non una scena emotional che mi rovina tutto il divertimento anche stavolta. Due qualsiasi, ma andate subito! -prende Kimberly e Zeus appena tornati a riva, li arma con la prima cosa che capita e li schiaffa sulle pogo stick lanciandoli sulla linea di partenza con la catapulta-
Kimberly: u-un attimo! Nemmeno il tempo di capire che cosa sto tenendo premuto tra le tette? -si tratta di un pugno a molla come quelli usati dai clown- Sproing! -si colpisce da sola- Ahi, meglio puntarlo da un’altra parte.
Paula: t-tornata. Cough. Menomale che ho imparato ad arrampicarmi per stare dietro ai cuccioli. -si prende il pugno prima ancora di rendersene conto-
Kimberly: wow, colpita e affondata! Ecco perché Lorraine si divertiva tanto con questi giocattoli. Posso anche scegliere l’intensità in base a quanto piego la molla fra le…Prendi questo, J-J-James!?
James: sì, in qualità di tua sostituta eh sostituto mi sono messa qui sul secondo pilastro. Messo. E…Uuuuhhhhh! -la scena è simile a quella di Noah quando venne colpito nei gioielli durante la scelta del gioco dell’oca al Doposhow-
Kimberly: scusa ahahah non volevo. -si morde il labbro-
James: -cade sulla punta di un corallo marino-
// Confessionale //
Shin: è stato molto fortunato. Certi individui sono proprio baciati dai kami senza motivo.
James: -in farsetto- ieri mi sentivo donna e ho sofferto in quanto tale, oggi mi sento uomo e ho sofferto in quanto tale. Che cosa devo essere per smetterla di soffrire?
Shin: nel frattempo mi sono procurato un armamentario di riserva. -si è infilato stoicamente come mutanda un corallo spinoso e già che c’è si fa un selfie ora che ha capito come usare il bastone-
Kimberly: oh, no, adesso devo oltrepassare Shin? Non succede, ma se succede… Fammi spazio, Shin, sto arrivando!
Shin: certo, passa pure.
Amber: ma che fai pure tu!? Ormai sei dei nostri, non dei Granchi, bello: è a me come leader che devi rivolgerti.
Shin: ah, già, sumimasen. Riflesso incondizionato.
Kimberly: uh, uhh, ha funzionato, non ci credo! Il momento “what were you thinking?” si è verificato al… momento giusto.
// Amber: maschi = inutili. Giuro che se perdiamo e non posso eliminare Zeus allora voterò fuori quel samurai delle mie ciabatte che ci ha quasi ammazzati ieri. //
Kimberly: Soleil, ci sei? Ho paura di saltare in bocca a Zanna. Dobbiamo inventarci qualcosa.
Soleil: agh, ci sono. Ti faccio da trampolino aggiuntivo mettendomi di spalle.
Kimberly: sei sicura? Non voglio farti male, cioè, idea geniale!
Soleil: tranquilla, non mi fai male. Ti sei dimenticata che lo abbiamo già fatto?
Kimberly: ohh, la seconda puntata, giusto! -sorridendo- In questo caso preparati che arrivo.
-dopo un paio di saltelli sul posto Kimberly si butta ciecamente rimbalzando sulla schiena di Soleil ma venendo comunque acciuffata al volo dallo squalo con una capriola acrobatica-
Oh no.
Amber: mh, e chi gliel’ha insegnata questa mossa, indovinate? Razza di ingrato con le pinne.
Soleil: questo non l’avevamo preventivato.
Zeus: e neanche questo scommetto. -sopraggiunge alle spalle buttandola di sotto-
Zanna: vrrrrr.
Kimberly: no, no, giù quella motosega, davvero non serve perché ho una soglia del dolore bassissima. Lasciami, lasciami, lasciami ti prego. -si strizza le tette dalla fifa facendo schizzare fuori il pugno a tradimento dritto sulle gengive del mutante-
Zanna: auuuuh! BOOOM!
Amber: ZANNA! Ah, che mi importa di lui. -Rose scuote la testa con disappunto- Urgh. -a Kimberly- Te la farò pagare cara.
// Kimberly: oh, no, oh no, ho rotto più di un dente a Zanna. Le mie chances di sopravvivenza sull’isola si sono appena ridotte del 100%. Lo sapevo che Soleil me l’avrebbe gufata: farò la fine di Scott! //
Kimberly: ti prego, Amber, mettici tu una buona parola per me con Zanna: digli che è stato un incidente! -le si aggrappa alle gambe-
Amber: ma che?
Kimberly: tu e lui avete sviluppato un bellissimo rapporto che come storyline secondaria è stato davvero una sorpresa, ha reso Zanna a tutti gli effetti un personaggio… Sei l’unica che potrebbe convincerlo a lasciarmi in pace!
Amber: staccati dalla mia gamba! Schioda. D’accordo, l’hai voluto tu. -la appiccica e solleva con la ventosa senza il minimo sforzo- Ma sei un peso piuma te. Hai mai mangiato da piccola? Bah, non importa. Vai a fare compagnia ai pesci adesso.
Kimberly: mmh mmmh mmmmh! -attiva il pugno a molla caricato al massimo che colpisce Amber piegandola in due e facendole sbattere la testa, così entrambe precipitano in mare-
Zeus: ecco, brave, levatevi dalle palle a vicenda, che io ho appuntamento con delle megatette.
Megan: gasp!
// Zeus: finalmente potrò metterle le mani addosso con questa scusa, e anche qualora finissi per rimetterci avrei comunque assaporato le tette di Megan…in attesa di arrivare a Lindsay e Leanne. Aggiornamento harem in corso. . . //
Zeus: prendiamo la mira per bene. Un bel doppio rimbalzo e poi lascio andare la pogo stick così avrò le mani libere! -Megan si rannicchia tutta in sé stessa per lo spavento- Chemmerda sono, l’ho mancata. Ugh. -va a sbattere il muso invece sul manubrio di Eva-
Eva: era ora, mi stavo annoiando. Adesso ti sistemo io, maniaco.
Zeus: Eva, Eva, Eva, e Adamo dove l’hai messo? Aspetta, ti propongo un patto: te ne procuro uno io, bot ovviamente, e ci potrai fare tutto l’ERP che ti pare, a patto di lasciarmi subito andare. Che cosa ne dici? -di tutta risposta Eva gli schiaccia la faccia tra i due pesi del manubrio e lo fa roteare come nel lancio del peso-
Eva: che te lo dò io l’ERPES!
// Zeus: neanche ftafolta ho afuto la paizuri che mi meritafo. //
-Eva lascia andare infine la presa scaraventandolo in orbita con tutto l’attrezzo: l’atterraggio è quanto di più devastante si possa immaginare-
Chris: ahahahah! ME-RA-VI-GLIA. Questo andrà dritto negli highlights del prossimo riepilogo. Anche questo round si è risolto in nulla di fatto da ambo le parti. Chi vuol essere il prossimo?
Shin: andrò io, per espiare gli errori che ho commesso in precedenza.
Kimberly: ci provi tu, Soleil, magari?
Soleil: -sospira- d’accordo, appena mi riprendo. Anzi, la via si è liberata parecchio, parto subito. Spero solo mi capiti un’arma migliore da poter usare. Un bastone da marshmallow? Ma dài!
Chris: con tanto di dolcetto alla fine, cosa vuoi di più?
Soleil: no comment.
Chris: ovviamente, va’ prima acceso. -lo dà alle fiamme-
Soleil: no!? Ma se sono tutta bagnata di benzina. Ahhh! Uff ffff! Non si spegne, anzi, soffiando controvento ho solo peggiorato la situazione. Fate largo, pista!
James: ero appena risalita, uffa. -si rituffa in acqua-
Paula: fuoco cattivo, pussa via! -fa’ altrettanto-
Soleil: sto bruciando viva ma forse non tutto il male viene per nuocere. Basterà il fuoco ad ammansire anche quella belva umana? -punta Eva facendo cenno a Megan di spostarsi-
Megan: scomparirò come per magia. Poof!
Soleil: MEGAN NON E’ IL MOMENTO. Pure il fumogeno mi metti, ma…? E’ scomparsa davvero. Ah no. -vede che è rimasta semplicemente aggrappata al bordo- Aspetta, che hai utilizzato per fare il gas?
Megan: ahem, clorato di potassio che non va molto d’accordo con lo zolfo solitamente. Non ci ho pensato, scusa.
Soleil: perché cosa fanno i due assieme? -salta in aria-
// Soleil: non sono mai stata brava a ricordare le formule chimiche, il che mi ha penalizzato parecchio nel corso di studi che mi sono scelta, ma quella che ho imparato oggi me la ricorderò per sempre! //
Chris: Soleil è diventata una palla di fuoco come l’astro del quale porta il nome.
Soleil: e magari riesco a regolare la mia orbita da qui fino al traguardo.
Anche se, a giudicare da come sono salita fin quassù in perpendicolare perfetta, temo di non essermi spostata di molto.
-i calcoli di Soleil si rivelano purtroppo per lei conformi alle aspettative visto che atterra sulla pedana dove sta Eva, che addenta al volo il marshmallow infuocato e restituisce al mittente soffiando come un mangiafuoco-
Eva: questo trucco me l’ha insegnato Kaleidoscopio in persona.
Soleil: cough, cough, lo immaginavo.
// Kimberly: Eva è inarrestabile, come faccio a eliminarla prima che accada l’irreparabile? Pensa, Kimberly, pensa, o ti ritroverai l’ennesima stagione rovinata dal ritorno di un concorrente sbagliato. Cosa ci faccio poi IO con una così!? //
-una freccia stordente colpisce prima James e poi lei-
Kimberly: questa da dove è arrivata? Oh no, mi gira la testa. -casca giù-
-sopraggiunge quindi Shin armato di cerbottana stretta tra i seni di conchiglia-
// Shin: c’è voluto il suo tempo, ma sono riuscito a fabbricare questi dardi avvelenati e una cerbottana a partire dal ramo di porro che mi era stato affidato dalla sorte. Strizzandole con la stessa tecnica adoperata con Lorraine e Megan e intanto soffiando, potrò scagliare una pioggia di frecce sugli ignari inimici. //
Shin: rgh agh anfff ffff più veloce, più veloce.
Paula: ahi! Ma hai colpito anche meee…
Shin: ormai! Ci ho preso! Gusto! A noi due, belva infernale.
Eva: fatti sotto, ti aspetto. -prepara un nuovo attrezzo tra i possenti pettorali-
Megan: prima ci sarei io a fermarlo.
Shin: in tal caso non ho altra scelta che colpire anche te. -spicca un balzo potente travolgendola completamente ma le tette della ragazza si rivelano un airbag formidabile assorbendo l’urto e generando abbastanza resistenza da bloccarlo con la faccia in mezzo ad esse- Quale prodigio è mai questo? Mnf. -ci si immerge completamente-
Megan: S-Shin! Ngh. Non davanti a tutti.
Shin: e come posso resistere se il demone della tentazione mi pervade?
-Megan praticamente si ritrova così a cavalcioni aggrappata a lui mentre la pogo stick continua a saltellare per conto suo verso il precipizio-
Megan: ho detto non mh mmmh mmmmmmh.
Eva: bleah. Bah! Avvisatemi quando avete finito.
Megan: anf! Ieri perché non sei venuto a dare l’ultimo saluto a Lorraine? Già sapevi sarebbe stata eliminata quando l’hai vista ridotta così. -continuano a baciarsi intensamente come se il mondo non esistesse più attorno a loro-
Shin: ho avuto paura, e paura di affrontarla. Mmmmh! Di perderla, e a quel punto perdere entrambe.
Megan: non ti sei sentito nemmeno per un attimo egoista nei nostri confronti? Perché lei, sì, lo ha fatto. -gli si avvinghia ancora di più dimenticandosi di avere in quel momento tra le tette un’arma con la quale lo sta straziando durante tutto l’abbraccio- Si è scusata con me e anche con te.
Shin: orgh! Ho capito i miei errori quando ormai era troppo tardi per rimediare, ma un giorno mi farò perdonare.
Megan: ti ha già perdonato…Sono io che non riesco a fare altrettanto.
Shin: perché mi sei saltata addosso allora? Voglio capire finalmente questa creatura contorta che ho davanti.
Megan: attrazione fisica, come te suppongo.
Shin: no, Megan, non mi sono innamorato di voi solo per l’aspetto carnale. -la stringe ulteriormente a sé- Non siete le prime ragazze che frequento in contemporanea, ma nessuna mi aveva fatto sentire così confuso e tormentato nell’anima da pensarci tutto il giorno e la notte.
Io…
Avevo l’oni della scelta a perseguitarmi di ansie e paure. Ho avuto paura di scegliere tra una delle due fin dal momento che ci siamo saltati addosso con quelle giacche del demonio.
Megan: perfino io sono stata più coraggiosa di te nello scegliere, e mi sono sottoposta alla giusta punizione.
-gli mostra i segni rimastegli ai polsi dopo l’esperienza della campana di fuoco-
Ho affrontato tutte le conseguenze della scelta che avevo fatto, sia a livello fisico che mentale.
Shin: mi dispiace tanto. Sono masochista, ma mi sono sottratto davanti a un dolore emotivo. -lacrima- Sono stato un vigliacco! Osoreimasu sumimasen.
Megan: Shin… -gli preme il volto nel suo grembo- Mi bastava solo chiedessi scusa.
Shin: e con Lorraine come faccio? Lei non c’è più.
Megan: ci sarà, ci sarà in futuro…ad aspettarci. -le scappa un sorriso- Probabilmente con un party a sorpresa.
Shin: …va bene. Grazie del tuo perdono. Avvicinati, e dammi le tue labbra ora. -cadono finalmente in acqua nel bel mezzo del limone, continuando poi anche sotto la superficie del mare-
Megan: (°.I- Io non so respirare sott’acqua.°)
Shin: (°. Ti chiedo soltanto un minuto, resisti. Ti prego, ho sempre desiderato farlo.°) -le fa aria con le bolle del suo respiro- (°. Ma se ti sto chiedendo troppo, allora smettiamo e ti riporto subito su.°)
Megan: (°. No! Glub blub.°) Mmmmh! -lo bacia finchè l’onda non li riporta violentemente in superficie sulla spiaggia- Anf, pant, anf, s-sono stata brava?
Shin: stai bene, vero? Sei stata bravissima. -le carezza le guance blu- Mentre io sono stato ancora una volta un egoista.
Megan: no mi, mi è piaciuto. Rifacciamolo. Cough! La prossima volta.
. . .
Amber: splash! Splash! Smettila con queste ondate di saliva, Rose! Manco fossi uno…squalo? -si scrolla tutta-
Rose: già, ti è stato accanto tutto il tempo. Vero, Zanna?
Zanna: -mette il broncio-
Amber: ma per quanto sono rimasta svenuta sulla spiaggia? Non dirmi che gli altri hanno vinto!
Rose: di questo puoi starne certa, nessuno è ancora riuscito a superare Eva. Anche per questo ho potuto prendermi cura di te.
Amber: cura di me? Mi sono conciata così male? Ricordo solo di aver preso un pugno.
Rose: hai anche sbattuto la testa e sei caduta tra gli scogli. Per curare la tua caviglia stavolta ci è voluta una formula magica, alias, una ricetta che ho imparato da Megan.
Amber: tu e lei vi conoscete, da quando?
Rose: sento una punta di gelosia, ih ih. Comunque sì, ci siamo solo scambiate qualche erba o ingrediente ogni tanto quando ci vedevamo in giro di notte.
Amber: ah, certo.
Rose: non sarà una vera strega, ma ha una conoscenza molto approfondita della tradizione druidica delle erbe medicinali. Questo decotto che ti ho preparato prevedeva però l’uso del midollo di squalo, e Zanna mi ha dato il suo dente da macinare.
Amber: che cosa?
Rose: anche se non lo vuole ammettere.
Zanna: snort.
Rose: meglio che vada, adesso, gli altri non ce la fanno più. La raccomandazione è sempre la solita: tieni la gamba a riposo, ma so già che non l’ascolterai. -ridacchia tornando seria subito dopo- Però approfittane per chiarirti con Zanna, e viceversa.
Amber: cosa dovrei chiarirmi con uno squalo, ma siamo matti!?
Rose: con gli squali forse non ci si riesce, ma con gli amici sì. -alza le braccia- Ma io non parlo lo squalese.
Amber: ah ah ah, molto divertente. D’accordo, ci provo. Allora, c’è niente che devi dirmi? -raccoglie un messaggio in bottiglia alla deriva, e glielo passa per scriverci sopra, poi legge-
“Eravate gli unici umani dei quali Zanna si fosse fidato, ma in realtà non avete fatto altro che sfruttarlo in sfide sempre più assurde e pericolose salvo dimenticarvi di lui quando non serviva più, come quella volta nel labirinto.” Urgh. Proprio quella.
“Zanna si è sentito abbandonato in quel momento, ma non sapeva cosa aspettarsi nei giorni successivi e ha continuato a seguire i Delfini umani, ma le cose sono solo andate sempre peggio, e così Zanna ha preferito tornare da Chris cattivo che l’ha reso mutante: almeno da lui so sempre cosa aspettarmi e cosa si aspetta lui da me.” -deglutisce per riprendere fiato- “Una macchina mortale senza sentimenti che sbrani tutti quanti.”
Zanna, io, mi dispiace… Ti ho davvero fatto sentire così, messo da parte come una scarpa vecchia? Pensare che avevo subito lo stesso trattamento, e l’ho rifilato a qualcun altro. Che stupida. -dà un pugno alla sabbia-
Zanna: …tsk. -gira lo sguardo per un attimo per poi rigirarsi nuovamente con la coda che oscilla nervosa-
Amber: stai provando quello che ho provato con Bridgette, quando mi ha messo nel dimenticatoio, ed è orribile. Scusami per come mi sono comportata. Ti chiedo solo di ascoltare le mie patetiche scuse ancora un po’, e poi ti lascio in pace per sempre, sei libero.
E PER LIBERO INTENDO CHE NON DEVI PIU’ FARE QUELLO CHE TI DICONO GLI UMANI, MC LEAN INCLUSO, SE NON TI RENDE FELICE. CHIARO!? -scoppia a piangere con Zanna che stavolta si gira a guardarla- Promettimi che farai solo ciò che ti senti d’ora in poi, me lo prometti? -lo abbraccia-
Paula: aww, guarda che scena carina! La stai vedendo anche tu, Zeus, non è così dolciotta?
Zeus: eeeeh.
Chris: possiamo tornare a focalizzarci sul dolore fisico tutti quanti? Grazie.
Nessuna delle due squadre è ancora riuscita nemmeno ad avvicinarsi al duo delle Placche Tettoniche talmente è solido il muro eretto dalla ex-concorrente dell’Isola originale. -vengono mostrati i concorrenti uno ad uno rispediti al mittente da Evanakwa ogni volta con un attrezzo ginnico differente- Sembra proprio che mi toccherà far tornare Eva in gioco.
Kimberly: NOO! Sarebbe la catastrofe. Dobbiamo lavorare di squadra.
Soleil: come possiamo in una sfida del genere?
Kimberly: facendo leva sul suo punto debole, la rabbia. Uno di noi deve farla arrabbiare: James è perfetto, anche fisicamente ricorda un po’ Cody e un po’ Noah!
Soleil: non c’è più James, non te ne sei accorta?
Kimberly: è vero! Dov’è finito? Shin aveva addormentato tutti e due più di un’ora fa.
-James è tornato di nascosto al bungalow dei Granchi per portare a termine il suo contratto con Zeus-
James: -al gatto- cerca anche tu, mi raccomando. Chi e dove potrebbe averlo nascosto? Devo ponderare un metodo di ricerca efficace. Vediamo, di solito quando dovevo verificare che i miei dipendenti non mi nascondessero qualcosa mi concentravo sul posto più sotto gli occhi di tutti.
Ma certo, il baule dei trucchi di Megan la suddetta “maga”!
Dev’esserci sicuramente qualche trucco tipo il doppiofondo che trovai nella valigetta della mia segretaria. Com’è profondo qui dentro, sembra infinito… Devo entrarci ancora di più. Ecco, sto toccando qualcosa a forma di statuetta…
A-Ah!
Non vedo niente con questo buio ma si direbbe proprio il Chris Nero. Ehi, chi mi spinge? Aiut! -il baule si richiude ermeticamente da solo-
Soleil: dovremo arrangiarci con quello che abbiamo, sarai tu a irritare Eva così da distrarla.
Kimberly: perché dici che devo farlo io?
Soleil: sei tu la scrittrice, quindi sai come scatenare emozioni positive e negative nei tuoi personaggi.
Kimberly: è vero, ma, Eva non l’ho mai scritta in nessuna serie inventata, non mi ha mai interessata…
Soleil: prendila come la tua sfida personale allora. Finalmente ti cimenterai su Eva di A tutto reality! Tu e Megan fate cambio di pilastro.
Kimberly: e va bene.
Megan: io che devo fare?
Soleil: quello che hai fatto fino adesso. Niente.
// Confessionale //
Kimberly: io non ero d’accordo, questa sfida gridava MEGAN da tutti i pori e andava coinvolta infatti molto più spesso, ma Soleil ha preferito tenercela come “ultima risorsa”.
Megan: come un jolly con le tette, insomma. -prende la carta dal mazzo e le dà un bacio- Un jolly…come Lorraine.
Kimberly: uhm… Ragazzi, ora che ci penso, ma di che ci stiamo preoccupando alla fine? Ma lo sapete chi abbiamo davanti? Eva è la concorrente più scarsa dell’intera storia del programma.
Eva: come?
Soleil: ah sì? Dicci di più.
Kimberly: ebbene sì, non solo fu la seconda eliminata ma è stata anche il rientro più breve nella storia dei reality show, e perfino Leonard ed Ezekiel sono stati tenuti in considerazione per tornare successivamente, ma lei no. Il m-m-motivo? -con la coda dell’occhio e le gambe tremolanti vede che la diretta interessata sta piegando il giavellotto che ha sul petto come se fosse burro, pronta a scoccarlo su di lei- Troppo noiosa e facilmente dimenticabile, piatta come un disco anche più di Sky, la cui unica caratterizzazione saliente è sempre stata la rabbia.
Eva: grrr, ora ti caratterizzo io: ti cambio i connotati.
Rose: ferma. -suona un arpeggio con la chitarra che sta portando in grembo- Sei proprio sicura di quello che stai per fare? Tempo fa avevi intrapreso un percorso di non-violenza, non vorrai vanificarlo? Quel percorso che ti aveva portato a stringere finalmente amicizia con qualcuno non intimorito dai tuoi muscoli.
Kimberly: ma…
Rose: rispondi, Eva, tu non vuoi vanificare tutto, vero? -altro arpeggio-
Eva: no…
// Amber: stento a crederci, l’ha ammansita con la musica come faceva quello…quello…quello-come-si-chiama greco. Mmmmorfeo! //
Kimberly: così mi rovina tutto. Ehi, la volete sapere un’altra curiosità su di lei? Tutte le palestrate che sono venute dopo l’hanno superata in popolarità: Jo, Axel…
Eva: GRRR! Prendi…
-Soleil è rimbalzata più in alto possibile per coglierla di sorpresa-
Rose: guarda in cielo, che meraviglioso Kaleidoscopio di colori offerto dalle nuvole al tramonto.
Eva: K-Kaleido? Dove? Signorsì, generale Kaleidoscopio! -si mette sull’attenti e scorge Soleil- MA…EHI! -scaglia il giavellotto su di lei invece-
Kimberly: noo, era così vicino!
Eva: bel tentativo, ora tocca a te.
Kimberly: glom.
Eva: e tu, rimettiti a suonare. Mi stava piacendo. -prende la mira su Kim-
Rose: veramente il concerto è terminato. CRACK! -spicca un balzo spaccandole la chitarra in testa- Rock n’ roll! Ops. (Non le ho fatto niente.)
Eva: no, una cosa l’hai fatta: farmi imbestialire.
Amber: tocca a me. Prendi questa, scimmionaaa! -la colpisce da dietro la schiena con la punta della pogo stick facendola sbilanciare verso il bordo della piattaforma-
Rose: Amber? Ti avevo detto -sospira con un sorriso- lasciamo stare. Sei arrivata giusto in tempo. -si avvinghia ad Eva immobilizzandola con una presa di sottomissione-
Eva: TU conosci il wrestling?
Rose: no, ma lo yoga sì. -tira su con la punta del piede la sua borsa degli attrezzi-
Eva: NO, NOO, AHHH! -cade definitivamente sbilanciata dal peso aggiuntivo da sostenere-
Chris: ATTENZIONE: comunico ufficialmente che Eva è fuori dai giochi!
Eva: argh, non è giusto. Nooooooooooo!
Kimberly: sìii! Grazie al cielo. Anche se non ho capito niente di quello che è successo.
Amber: è successo che noi delfine siamo le più toste qui. Yuhuuh! E’ tempo di farmi largo tra le montagne e chiudere la partita. Ahi, la caviglia, stare qui sopra è una tortura. -sta saltellando su un piede solo- Forza e coraggio, un saltello ed è fatta.
Leanne: davvero pensi che sarà così facile? Lindsay, tocca a noi contro la tavola laggiù.
Lindsay: vedo, vedo, poverina.
Amber: a chi hai dato della tavola!? Ora vi sistemo io. -mette il petto in fuori facendo roteare lo sfollagente come un mulinello-
Leanne: pronta, wonder woman?
Lindsay: …ah dici a me? Sono Capitan Sua Sexitudine America.
Leanne: okay, tesoro, come vuoi tu. -indietreggiano tutte e due ai lati-
Amber: ecco, brave, vi conviene togliervi tra me e il traguardo così non vi farete male a quei bei corpicini.
Leanne: eccoci!
-saltano perfettamente sincronizzate schiacciando Amber in un maxisandwich di tette-
Amber: ahia mppff!!! Fiiiiiiii.
Rose: oh cielo.
Kimberly: c-che schiacciata micidiale. Se si può definirla così.
Chris: rimandando all’indietro si possono sentire i suoi zigomi che si sono sbriciolati per la pressione!
CRACK.
Sentito che roba?
Zeus: minchia, voglio essere il prossimo a morire così.
// Amber: -con la faccia deformata- sono appena stata nel paradiso delle tette. Wooh. Che male. //
Leanne: ottimo lavoro, niente male, cara la mia Capitana.
Lindsay: grazie, LeShawna, anche tu sei stata grande come al solito.
Leanne: …quasi. “Leanne”.
Lindsay: nah, non sminuirti così. Sei troppo modesta. -Leanne scuote la testa con un misto di confusione e rassegnazione-
Paula: chi le supera quelle?
Zeus: chissenefrega, fuori dai piedi. Fuori dai piedi ho detto! Boing! Boing! Boing!
Leanne: ne sta già arrivando un altro, però, che velocità ora improvvisamente. (Uh uh.) Accogliamolo come merita. -preparano le palle da dodgeball tra i seni e danno via al bombardamento-
Zeus: ugh auch mghh! -viene colpito prima in pancia, poi in faccia e infine nelle palle cadendo dalla pogo stick come una pera cotta-
Paula: vado io! -se la cava meglio nello schivare le bordate che le arrivano ma si infrange ugualmente contro il muro di tette eretto dalle due- Come non detto.
// Shin: una volta un monaco saggio disse: “L’aquila arriva dove l’orso non può passare.” //
BOIIIIING!
Leanne: salta in groppa, Lindsay. Questo lo intercettiamo così: “ritenta sarai più fortunato.”
Shin: non sono ancora KO, sono abituato con le tette di Megan.
Lindsay: uh oh. Chi è Megan?
Leanne: lascia fare a me.
Shin: tu, jorogumo! Non mi farai cadere nella tua ragnatela.
Leanne: ma tra le mie tette sì, scommettiamo?
Megan: . . .
Shin: a noi due, oni vs yokai.
Leanne: non so neanche di che stai parlando ma mi diverte questo tuo modo di esprimerti. Sei un tipo affascinante.
Shin: non ti ascolto neanche. -impugna il randello con veemenza e si abbatte su di lei senza nemmeno scalfirla- Non può essere umana. H-Ha assorbito l’urto all’istante.
Leanne: ho trattenuto il fiato abbastanza. -espira spingendo il busto in avanti a scatto scaraventando lontano lui e il randello, che viene raccolto dalla fidanzata quindi-
Kimberly: è proprio arrivato il momento di tirar fuori l’arma segreta. -fa il gesto del lancio della Pokè Ball- Scelgo te, Megan! Curioso, ha iniziato a piovere proprio adesso.
Rose: mi potrei mettere in scia.
-un’incupita Megan coi capelli sul volto fa’ piazza pulita dei Delfini semplicemente respingendoli con le tette-
Lindsay: Gwen mi sta facendo paura adesso.
Leanne: so che le somiglia, ma facciamo uno sforzino: quella si chiama Megan. E si è ingelosita. -se la ride- Come volevasi dimostrare. Sono proprio curiosa di vederla all’opera.
-riprendono il bombardamento a tappeto ma la streghettona (strega tettona) usa il randello dell’oni con maestria ribattendo colpo su colpo, mentre lei furbescamente si ripara dietro l’ignara Lindsay-
Lindsay: ahio. Non mi sento molto in forma.
Leanne: è inarrestabile: ci sa fare allora! Finalmente un’avversaria degna di me. Vieni, cara, che ti aspetto al varco.
Megan: per il potere di Lia Fall, che la tempesta mi guidi. -una folata di vento particolarmente potente favorisce il suo ultimo salto addosso a loro facendole vacillare per un attimo, ma la differenza d’altezza e peso si fa sentire respingendola- Anf.
Leanne: per poco, cara. Ti è mancato giusto quel kilo in più.
Megan: lo aggiungerò con questa. -fa vibrare la mazza-
Leanne: non si scherza più allora. -ne prende una anche lei, e così fa Lindsay con la sua a tema col costume- Un uccellino mi ha detto che per te le tette sono una disgrazia, certo, quando non sai come usarle. Permettici di darti una dimostrazione pratica, ragazzina!
// Kimberly: è l’episodio fetish della stagione questo, ormai si era capito quale fosse la kink dell’autore ma …si è passati al livello successivo. //
-Megan ingaggia un duello a tre con Lindsay e Leanne giocato tutto sui movimenti oscillatori applicati alle armi, e si vede che a furia di osservare Shin qualche movimento da battaglia l’ha imparato, come le schivate e le parate-
Megan: pant!
Soleil: troppo bassa per loro. Si sta affaticando inutilmente a saltellare sul posto, dovrebbe pensare a saltare al traguardo e basta.
Shin: usa la forma del vento, del vento! Me l’hai vista fare tante volte con le armi pesanti. Ricordi?
Amber: ma tu da che parte stai? Rose, sveglia un po’ anche tu. Dài, buttati. Unisciti alla festa!
Lindsay: ma a proposito di festa, io ancora non ho visto arrivare il fotografo, e tu? -Megan approfitta della sua distrazione per assestarle il colpo del KO in pieno viso-
Soleil: una è andata. Ora può passare!
Kimberly: vai, Megan, vai!
Soleil: devi solo passarle oltre, puoi farcela.
Leanne: e sia, accomodati pure. -si fa da parte- Così non mi sporco le mani ulteriormente con una coppa F come te.
Megan: no. Non ci penso neanche. Non finchè non ti avrò battuta.
Leanne: allora ce l’hai un po’ di orgoglio. Perfetto.
Shin: oooh.
Soleil: come non detto.
Leanne: avanti, carina, finiamola col metterti in ridicolo. A malapena mi arrivi alle -Megan spicca un saltello lasciando andare la mazza che la colpisce in pieno sul seno- Ahi! Mi hai fatto male.
Megan: tranquilla, non te le ho bucate.
Leanne: g-guarda che le mie tette sono al 100% naturali! E sono l’arma più micidiale che esista, te lo dimostro subito. Niente più armi! -dà uno schiaffo di tette che quasi tramortisce Megan- VALGONO SOLO LE TETTE.
Amber: che sberla!
Chris: qui serve un lavoro di regia fatto ad hoc. Ahem.
“Osservate quale affascinante duello la natura femminile ci sta offrendo. I due esemplari alfa si stanno sfidando per il predominio tettitoriale in un aspro combattimento senza esclusione di colpi…”
-mentre va avanti con il suo commento in chiave documentaristica e musica epica irlandese in sottofondo, Leanne e Megan sono catturate al rallentatore mentre si massacrano a vicenda come due trichechi solo che al posto della testa loro stanno usando i pesanti seni, scontrandoli tra di loro ripetutamente e alternando con colpi al viso e sotto la cintura-
// Zeus: mai visto un documentario, ma se fossero tutti così… Questa è la cultura che mi piace. //
Leanne: t-ti vuoi arrendere o non ancora? Sciaff!
Megan: giammai. Sciaff!
Leanne: pensavo non ti piacesse avere le tette così grandi. -sputa un dente- Come mai hai cambiato idea? Sciaff!
Megan: è vero, mi sono sempre sentita a disagio anche solo a parlarne. Sciaff! Ma il vento è cambiato da quando mi sono innamorata. Sciaff! Ora mi apprezzo molto di più sapendo di piacere a qualcuno, e guai a chi me li tocca. SCIAFF!
Leanne: al termine della giornata mi diventeranno tutte rosse. Argh, non importa. Non posso perdere contro una ragazzina. Ti schiaccerò definitivamente!
-il duello sotto alla pioggia battente giunge alla sua fase finale con le due che si premono le tette a vicenda cercando di buttar giù l’avversaria a ogni impatto, con Leanne che piano piano prende sempre più il sopravvento schiacciando l’esausta Megan verso il vuoto-
Megan: gnnnnnn!
Leanne: ti ho in pugno, o meglio, in seno.
Megan: l-lo dici tu. Come maga ho sempre un asso nella manica che finisce nel mio seno. -fa comparire dal nulla un granchio da sotto il costume che si attacca subito ai capelli di Leanne-
Leanne: ?!! No, via dai miei capelli, viaaa!!!
-la situazione si ribalta in favore di Megan, ma all’ultimo sopraggiunge-
Rose: posso unirmi alla festa anch’io? -rimbalza su Leanne usandola come trampolino per portarsi dall’altra parte-
Megan: ma. (Non l’ho nemmeno percepita nell’aura.)
Chris: e Rose taglia il traguardo! Ancora un’altra vittoria immeritata per i Delfini Devastanti.
Amber: immeritata un corno.
// Rose: una vera rockstar sa sempre qual è il momento giusto per un ingresso a sorpresa. Ho aspettato e ho vinto. //
Leanne: qua la mano, Megan cara. -la aiuta a rialzarsi- Ti sei battuta come una leonessa. Peccato che alla fine non ti sia servito a niente ma è stata una bella esperienza. Purtroppo, non sapremo mai chi avrebbe vinto di noi due. Comunque probabilmente i…ooooh!
-Megan la butta giù con una “tettata” potentissima-
Splut. Non vale. Sei stata antisportiva.
Megan: ahio…
Shin: stai bene?
Megan: chissà. Magari più tardi un massaggio mi servirà. Sempre che sopravviva…
Shin: a questa cerimonia verrò anch’io. Potrebbe essere l’ultima volta che ci vediamo e non voglio commettere lo stesso errore una seconda volta.
Amber: quindi tu non vieni a festeggiare con noi? Liberissimo. Ti auguro ne valga la pena. -gli mette la mano su una spalla- Sincera.
Shin: grazie.
Megan: ehi, se questa fosse la fine. Ti andrebbe di baciarci un’ultima volta sott’acqua? -Shin non se lo fa ripetere due volte-
*Bungalow dei Delfini*
Soleil: questo non sarebbe successo se Megan mi avesse ascoltato, ammettilo!
Kimberly: sì, lo so, ma è assurdo che non abbiamo vinto. Eravamo rimasti in 4! Adesso cosa mi invento per questa cerimonia?
Soleil: dobbiamo votare uno tra James e Megan e sperare di convincere l’altro/a a fare lo stesso.
Kimberly: o in caso contrario finiremo in stallo di voti. Uffa, uffa! Non doveva succedere! Detesto gli imprevisti!
Soleil: beh, mi spiace, ma la vita è fatta di imprevisti, e non sempre le cose vanno come vogliamo. Prima lo capirai, Kim, e meglio sarà per te. Credimi, non si vive solo di sogni. L’ho imparato sulla mia pelle…
Kimberly: che intendi dire?
Soleil: non hai notato come mi muovessi perfettamente in questa sfida? Cioè “quel” movimento.
Kimberly: è vero, a me non riusciva così bene come a te e Megan. Mi cadeva l’oggetto un sacco di volte.
Soleil: lascia stare Megan, lei l’abbiamo vista che è di un’altra categoria. Insomma, non ti sei fatta nessuna domanda invece su di me?
Kimberly: perché avrei dovuto? Non mi serve sapere quanto sei brava, perché già lo so. -sorride ingenuamente- Soleil? Hai una faccia strana.
Soleil: è strano non sentirmi giudicata perché ho fatto degli happy endings o non sentirmi giudicata in generale. Avevo troppo bisogno di soldi per mantenermi gli studi, e quelle mance extra…non ho resistito a prenderle. “Imprevisti del mestiere” mi sono sempre detta per giustificarmi. Ma con te invece sembra che non debba giustificarmi mai. Scusami. -le scende una lacrima col sorriso-
Kimberly: per cosa?
Soleil: per quelle cose che ti ho detto quando mi hai chiesto di diventare mia amica. Non ti avevo capita. Ti ho giudicata subito come non idonea a me, e invece sei meravigliosamente te stessa. Io sono costruita, tu no! Come fai?
Come fai a fidarti di esprimere te stessa con le persone, nel bene e nel male.
Kimberly: oh, quello! Uhm, bella domanda davvero. Non lo so, forse mi viene di farlo così e basta sapendo di essere finalmente parte del reality. Anche quando faccio la villain, mi diverto a dire e fare tutto quello che mi viene adesso che posso finalmente farlo di persona.
Soleil: capisco.
Kimberly: sigaretta? -gli passa un ramoscello-
Soleil: pff, perché no? Non mi farà male. Come si usa?
Kimberly: fff. Devi solo fare il suono con la bocca. Ritornando al discorso che stavamo facendo…
Soleil: sì. -si asciuga- Propongo di votare Megan, perché lei è sempre stata imprevedibile nelle votazioni precedenti, mentre James è molto più razionale e voterà come noi pur di salvarsi.
Kimberly: oh no…Mi sa che hai ragione.
Soleil: spiace anche a me farle una cosa del genere dopo che ha già perso Lorraine, ma non vedo alternativa.
Kimberly: sigh, parliamone con James allora.
Soleil: eh chissà dove si è cacciato. Ma quello davanti a casa nostra non è Zeus?
Zeus: stupido idiota, gli avevo detto di portarsi un gatto e manco quello ha fatto. Il segnale del suo smartphone però viene da qui dentro, così devo entrare per forza.
Soleil: no, tu devi sparire all’istante. Non sei il benvenuto nei Granchi. Non ci fidiamo di te e te l’abbiamo già detto e ripetuto varie volte.
Zeus: d’accordo, d’accordo, mi dissolvo. Casomai vedeste quel figlio di troika di James, però, ditegli che mi ha deluso per l’ultima volta. Tsk. In bocca al lupo, perdenti.
Soleil: non farti più rivedere!
Kimberly: appena in tempo, pensa se…
Soleil: non ci voglio pensare, infatti. Controlliamo subito che non abbia toccato nulla.
Kimberly: dove l’hai nascosto a proposito?
Soleil: nel -sottovoce e chiaramente imbarazzata- baule di Megan.
Kimberly: a-ah! Lo sapevo.
Soleil: shhh, sì lo confesso.
Kimberly: e io ti confesso che lo avrei fatto anch’io. Il nascondiglio migliore è sempre quello sotto il naso del nemico.
Soleil: si è chiuso. Aiutami a sollevarlo, ci vogliono due persone.
. . .
-aperto il baule trovano James svenuto per mancanza di ossigeno, con la statuetta fra le mani-
Megan: che cosa state cercando nel mio baule, vi serve qualcosa o…?
Kimberly e Soleil: niente!
*Cerimonia*
Chris: cari granchi o dovrei dire Granchie Stracotte, rieccovi qui. Due sconfitte di fila, di voi non ne rimarranno che tre: non è che state cercando di superare la Squadra della Vittoria? Ah ah ah!
James: basta ridere, questa puntata è stata già abbastanza ridicola. Vogliamo passare alle cose formali?
Chris: ma certo, accomodatevi a votare. Shin, tu non ci provare neanche.
Shin: giammai interferirò con gli strali del destino, puoi starne certo. Sono qui solo per Megan.
Chris: che delusione. -alza le spalle- Speravo in una svolta inaspettata.
>>> James: anch’io, ma non importa. Sono stato colto sul fatto, ma anche io ho fatto una scoperta: Soleil ha il Chris Nero! Oppure Kimberly o Megan. Il baule è suo in fondo. Voterò per la sua eliminazione come sono certo faranno le altre due.
>>> Kimberly: -scrive il nome James Park e lo affida alla corrente- menomale che doveva essere irrilevante!
>>> Soleil: mi preoccupa questo collegamento tra James e Zeus. Potrebbe avergli già detto del Chris Nero per quanto ne sappiamo, e come faceva a sapere del doppiofondo del baule? Forse devo usare il Chris Nero adesso anziché tenermelo per dopo sapendo cosa succede a chi lo possiede…
Soleil: CHRIS!
Kimberly: …
Soleil: tieni: ho il Chris Nero.
Shin: cosa?
Kimberly: no, Soleil, è una trappola!
Chris: ah, finalmente. Su chi lo vuoi utilizzare?
Soleil: su James.
Chris: JAMES!?
// Kimberly: lei così razionale, non ci credo che l’ha sprecato…E’ solo un incubo. //
Chris: James, quindi. Sei eliminato, eliminata, o come ti pare. Tutti gli altri sono salvi. Tanto sarebbe stato lo stesso con questi. -mostra e brucia tutti i messaggi in bottiglia che recano il suo nome tranne uno-
// JAMES //
Così la mia avventura finisce qui. Allora è questo che si prova durante un licenziamento in tronco? Ho lo stomaco in subbuglio, il cuore che palpita, e tanta rabbia per essere uscito a un passo dal merge. Tuttavia, sono fiero del percorso che ho fatto: su quest’isola ho imparato a conoscere me stesso e me stessa, dopo aver dedicato tutta la mia breve vita a conoscere solo di contratti, il che mi ha fatto capire quante cose mi sono mancate finora…
Quante avventure.
Quante esperienze.
Quante interazioni.
Da domani si torna al lavoro sapendo che c’è tutto un mondo che mi aspetta là fuori dall’ufficio! Papà, ti comunico che ho chiuso col crunch time.
James: o ffforfffe no? Mpff.
Chris: dovrai stringerti un po’ sul Razzo della Vergogna. -James si ritrova schiacciato tra le tette di Lindsay e Leanne-
Leanne: dovevo aspettarmelo che il mezzo che mi avevi promesso sarebbe stato questo. -sospira per poi rivolgersi a Megan- Con te non finisce qui comunque, sappi che voglio la mia rivincita un giorno.
Lindsay: -indicando James- è arrivato il fotografo? Non pensavo che lo zoom si facesse così da vicino.
Eva: argh, sono stata derubata un’altra volta, ma prima o poi vincerò IO. -è stata ingabbiata per sicurezza prima di essere caricata a bordo anche lei- Grrrrrrrrroarrrr!
Kimberly: in quale universo parallelo? -rotea gli occhi-
Chris: parte il conto alla rovescia. 51, 50, 49…
Amber: Mc Lean, ehi, Mc Lean! Hai spazio per un altro passeggero?
Chris: ceeerto, accomodati pure.
Amber: hai fatto la tua scelta, seguila fino in fondo. Vai, che aspetti! -Zanna si fa avanti titubante-
Lindsay: ahh, ho capito finalmente! Questa qui è la modella mentre è LUI il fotografo.
Leanne e Zanna: ciaff.
Amber: ehi, Zanna, un’ultima cosa! Non ti dirò che mi mancherai, perché non servono parole inutili tra di noi. -si abbracciano con lui che quasi la stritola- Ma che? Non fare così. Ci rincontreremo senz’altro, eh, magari a Sydney: in Australia gli squali hanno la cittadinanza onoraria.
Qua la pinna, bro!
E non ti dimenticare tutto quello che ti ho insegnato. -si è commossa- Sniff.
Chris: 3
2
1
BOOM! Spero che il razzo regga tutta quella zavorra. Stamattina dissi che le femmine erano il doppio dei maschi, da stanotte la stessa proporzione si applica a Granchi e Delfini. Volete sapere un’altra proporzione interessante? Il numero dei concorrenti è inversamente proporzionale al numero dei tradimenti. Di cosa sto parlando? Non lo so, ma nel dubbio voi rimanete con gli occhi aperti su questo canale perché A tutto real51ty ha tenuto le migliori cartucce da sparare per il MERGE.
Soleil: ha detto merge?
Kimberly: proprio.
Chris: alla prossima puntata, qui, su A TUTTO REAL51TY L’ISOLA DI GAUMIKA!
// Zeus: e così l’ermafrodita è stato epurato? Non mi dire. L’ho fatto apposta. Rose ci ha azzeccato anche stavolta: sono vendicativo, e furbo. Quando ho capito che James si sarebbe fatto scoprire, l’ho semplicemente detonato in faccia alle Granchie: la loro paranoia ha fatto il resto. Addio, Chris Nero, potevi essere nelle mie mani ma l’importante è che ora nessuno potrà usarlo contro di me. //
*FINE*
*Epilogo*
-nel cuore della notte-
Tickle tickle tickle tickle tickle.
“Password errata.”
Tickle tickle tickle tickle tickle.
“Password errata. Tentativi rimanenti: 2”
Tickle tickle tickle tickle tickle.
Tickle tickle tickle tickle tickle.
Megan: “Identificazione non riuscita. Procedura di sicurezza attivata. Inserire impronta digitale per accedere.” -con la gomma vulcanizzata e raffreddata nell’azoto liquido, si è creata un guanto con le impronte digitali di Kimberly-
“Identificazione avvenuta con successo. Accesso eseguito. Bentornata, Kimberly Vyfteeg.”
-prende lo smartphone ritrovato sul fondo del baule, esibendo un sorriso sinistro, e si aggiusta il mantello calato a rovescio sul viso-
Il terzo giorno promisi che ti avrei dato qualcosa da scrivere…La mia epifania.