Nel capitolo precedente…
Una partita a Sterminigolf potrebbe aver deciso le sorti di questa stagione. Sport sperimentale e rivoluzionario, senza nulla a che vedere col noiosissimo minigolf tradizionale, lo Sterminigolf prevedeva i concorrenti al posto delle palline, e qualsiasi cosa randomica dalla forma vagamente simile venisse fuori come mazza: una scala, uno sturalavandini, un fenicottero da giardino… Divertimento assicurato insomma. Tra i Delfini costretti a usare Zanna come caddie e James come loro giocatore migliore, e i Granchi a fare affidamento sul kabuki diventato oni e la scrittrice imbranata sempre, è stato il festival dell’imbarazzo per la bellezza di nove piste.
L’indagine di Lorraine novella Clouseau l’ha portata a metter le mani sopra una certa giacca, le chiappe sopra ben altro, ma il cervello invece è rimasto a casa mi sa a questo punto: avere la colpevole sotto al naso tutto il tempo, e non accorgersene mai? Di quanti indizi ancora ha bisogno questo clown? Troppo fundoshi fa’ male.
Chi invece di indizi sulle sue reali intenzioni non ne lascia manco mezzo è la nostra Rosemary: sul serio, Rose, Amber ti piace o non ti piace? Neanche Gwen ci aveva fatti penare tanto per dirlo!
Ma Rose era troppo occupata a rivivere i suoi fasti da rockettara tirannica e manipolatrice mettendo la povera James all’angolo tra pillola rossa e pillola blu, anzi, pillola ROSE, finchè l’aziendalista non ne ha avuto abbastanza e ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato del delfinario. Momenti indimenticabili.
Zeus ha perso così uno dei suoi Figli di Troika dopo nemmeno un episodio dalla loro nascita, e la sua collera si è poi manifestata su Paula, i suoi gatti, e la sua intera squadra alle nominations.
Neppure la collera di Zeus però può nulla davanti all’imprevedibilità dell’unica vera divinità di A Tutto Reality: Chris Mc Lean. Quando ho dato a Kimberly le chiavi di volta della stagione, questa ha scambiato Shin per James, JAMES!!! Questo non potevo aspettarmelo neanch’io, così come i Delfini non si aspettavano che la puntata fosse NON eliminatoria. Non potevo ancora rinunciare ai miei dieci piccoli indiani, muahahah… Sono il re dei demoni dopotutto. -ammicca- Anche oggi terrò fede al mio ruolo. Sono volati coltelli, palline e vestiti, ma tutti hanno schivato il proiettile chiamato Razzo della Vergogna…Oggi però non ci sarà alcun posto dove nascondersi e uno di loro sarà il settimo a spiccare il volo. Chi sarà? Che la risposta arrivi dal nuovo episodio di…
A TUTTO REAL51TY AREAREA 51!
Parte la sigla (https://www.youtube.com/watch?v=5t7cRGcMO8Y). In grafica da Atari 2600 si vede un aereo volare lungo il percorso tratteggiato sulla mappa fino al Triangolo delle Bermude dove viene abbattuto. Da esso scendono 16 puntini con focus particolare su un player femmina armato di paracadute…Che si rivela essere Grenda mentre sta giocando a un videogames finendo realmente per atterrare sul fondo dell’oceano. Nick schizza fuori controllo a cavallo di Zanna con Amber che invece si sta divertendo un mondo a fare sci d’acqua con la sua tavola da surf legata allo stesso squalo mutante, almeno finchè non si para davanti Rico immobile sul suo materassino a prendere il sole, costringendola a una deviazione che fa deragliare lo squalo mandandolo a sbattere contro il bungalow dove Rosemary si stava facendo la doccia completamente al naturale in posa da air guitar!
La telecamera si sposta su Soleil, mentre sta scalando la Cascate del Dolore sorreggendo la fanfictioner Kimberly sulle spalle e soprattutto tirandosi dietro il rubicondo Mark con due statuette di Chris in mano, che come il masso di Sisifo ricade sempre giù trascinando tutta la cordata. Travis e Spencer si stanno sfidando al consueto braccio di ferro ma Travis gli fa un RKO a tradimento mettendolo al tappeto per poi dare un pugno a una telecamera troppo vicina e spaccare tutto. Zeus prova a recuperare il drone danneggiato e ripararlo ma questo finisce per volare via rapando Sasquatchanakwa a zero, che ovviamente non gradisce e lo insegue per tutta l’isola.
James con indosso uno yukata sta facendo provare a Shin vari abiti da persona normale tra i quali una comune camicia con giacca e cravatta ma Shin impazzisce e taglia con la katana qualsiasi pezzo di tessuto a portata!
Lorraine il clown sta facendo il giocoliere con il cocco davanti ai granchi affamati che la prendono d’assalto, mentre Megan la maga con indosso la giacca di Lester a mo’ di mantello sta per estrarre un coniglio dal cilindro…e invece si ritrova il Chris Nero e poi l’intero esercito di gatti di Paula addosso che fa a pezzi i suoi vestiti!
Solita ultima scena nella quale tutti si ritrovano con Chris davanti al falò, quando un raggio misterioso cattura Paula e se la porta via con tutti i suoi gatti tranne uno che atterra nello stupore generale in testa al seccatissimo conduttore.
*Prologo*
*Cascate del Dolore*
-Shin sta aspettando l’arrivo di Lorraine inginocchiato sul ciglio della cascata, mentre scruta l’orizzonte lavandosi con l’acqua ghiacciata le ferite del giorno prima, con l’occhio già in via di guarigione.-
Amber: come lo rompiamo il ghiaccio con quello? Non lo convinceremo mai a scendere da lì.
Rose: non sarà lui a scendere ma noi a salire. Forza. -si arrampica-
Amber: cheee? Dobbiamo metterci di nuovo a salire su per questa dannata cascata di mazzate?
Rose: sì, esattamente. Fa’ attenzione ai pugni meccanici, ce ne sono ancora in funzione ma possono offrire la scorciatoia per salire più in fretta se sai come prenderli.
Amber: sei proprio una selvaggia tu, eh? -si sta godendo il panorama intanto-
Rose: non sono mai stata un tipo tranquillo, e la band era la scusa perfetta per viaggiare nei posti più assurdi del mondo. Solo di recente mi sono data una calmata grazie allo yoga e alla meditazione. Attenta soprattutto in questo punto… -schiva una raffica di pugni che poi usa velocemente come delle scale d’appoggio per saltare a una roccia più alta- E ai pesci.
Amber: quali pesci? -le arriva una corifena in faccia- Per mille corifene! Non l’avevo sentita arrivare. Ci dev’essere una grotta qui dentro dove questi cosi hanno fatto la schiusa.
Rose: quest’isola ha una fauna strana, che prima non c’era, come se fosse in continua evoluzione, ogni giorno si aggiunge qualcosa di nuovo, ma non pensiamoci adesso. Arrivata.
Amber: vorrei sapere quanto sadomasochismo c’è in un solo uomo per prendere e farsi un’arrampicata mortale, appena sveglio all’alba, dove rischiare un cartone in bocca ogni due per tre, pur essendo già ricoperto di tagli e lividi. Voglio dire, anche a me piace l’adrenalina ma così si esagera! -Rose la aiuta con l’ultimo tratto- Ho appena rifatto la sfida del primo episodio, cavolo.
Rose: per lui è la prima volta invece. Se ti ricordi, non si era arrampicato con i Granchi.
Amber: è vero. Quindi?
Rose: per fare una cosa del genere deve avere qualche tormento interiore che sta cercando di compensare col dolore esteriore, oppure è il suo modo di rilassarsi, questo non lo possiamo sapere.
Amber: quando fai così mi fai paura. Non ti sfugge mai niente!? Anch’io che domande faccio, dopo averti visto all’opera ieri.
Rose: fai bene a farle invece, e la risposta è no, qualcosa mi può sempre sfuggire. Saper leggere nella mente delle persone non vuol dire saperlo anche fare nel loro cuore. Ci misi un po’ a capire i sentimenti di Aura nei miei confronti e ancora di più ad accettarli.
Amber: quindi è per lei se sei diventata? -arrossisce-
Rose: -annuisce senza aggiungere altro-
Shin: è in ritardo. -afferra un pesce al volo e lo usa per sfregarsi il viso e le braccia ancora un po’ gonfie- Troppo, deve essere successo qualcosa.
Rose: non avevo mai visto una tecnica medicinale del genere. Affascinante. Sapevo che alcune culture antiche usassero diverse parti dei pesci per creare unguenti e pozioni, ma non che bastasse semplicemente sfregarseli sulla pelle.
Shin: parli come Megan. Me l’ha detto anche lei. Io non lo sto facendo per guarire, ma per farlo provando ancora più dolore nell’attesa della guarigione.
Amber: ah ecco.
Shin: le ruvide squame ossee di questi pesci grattano la mia pelle mentre purificano le impurità che ho commesso. La punizione che mi merito.
Amber: punizione per cosa? -l’altra la zittisce subito-
Shin: che cosa volete?
Rose: soltanto conoscerci meglio, e poi si vedrà. Ti va? -gli si siede accanto- Sembri molto solo quassù.
Shin: …perché lo sono.
Amber: rompiamo un po’ la solitudine, dai! Anzitutto perché ti chiami Shinkansen? I miei volevano chiamarmi Sydney, pensa, ma poi è scoppiato un incendio proprio a Sydney (come in tutta l’Australia del resto) e mia madre mi ha partorito proprio mentre l’ospedale andava a fuoco. Sono nata che praticamente la prima persona a prendermi in braccio è stata il pompiere, che poi era mio padre.
E così tra le fiamme e i getti d’acqua ecco “ember” da cui poi Amber. La fiamma tra le ondate d’acqua quale sono.
Rose: wow. Il mio nome di battesimo celebra invece il primo incontro tra mio padre e mia madre, quando lui pose la sua rosa nel Bloody Mary di una ragazza con la quale si era trovato a sorseggiare al pub dopo essere stato appena mollato sull’altare.
Amber: no! Come? Assurdo.
Rose: già, un vero colpo di fulmine. -ride- Lui era ancora in abito da sposo ma sporco e disordinato dopo una lunga giornata, tanto che mia madre all’inizio lo aveva scambiato per un attore di strada in cerca di elemosina, poi per un venditore di rose, e infine ha capito e l’ha baciato.
Amber: wow! Anche i tuoi insomma non scherzavano quanto a follie.
Shin: follia, dove? Dov’è? -con le palpebre infossate- Non pronunciare quella parola invano, potresti pentirtene amaramente.
Amber: ma che? Okay, okay, lasciamo perdere. Ti abbiamo detto tutto noi, tocca a te adesso.
Shin: d’accordo. Shinkansen vuol dire “treno-proiettile” perché sono nato durante la tratta veloce Kyoto-Tokyo, all’altezza della prefettura di Shizuoka ma all’anagrafe sono stato registrato come nato al capolinea. Mio nonno era ingegnere ferroviario e mio padre capotranviere, c’era lui alla guida del treno in quel momento. Mi hanno raccontato che quando capì che era la moglie la donna che stava partorendo, mio padre frenò sul colpo quasi facendo andare a fuoco il treno come un dragone, e per questo mio nonno poi si arrabbiò moltissimo e lo licenziò. Aveva messo a repentaglio centinaia di vite per una sola.
Amber: severo il nonnino. Anche davanti al nipotino.
Shin: mio nonno era il capofamiglia, e tutti gli dovevamo massimo rispetto. Nascere in quel modo fu da parte mia una mancanza di rispetto, e presto l’avrei ottemperata lavorando nella sua ditta.
Amber: ma poi non è andata così a vedere cosa sei diventato.
Shin: HO LAVORATO. Fino al suo ultimo giorno di vita. Solo allora ho ascoltato il demone che era in me e mi sono iscritto alla scuola di danza.
Amber: siamo un bel trio allora.
Shin: non sono interessato. -si alza- Vi ringrazio della chiacchierata ma adesso ho altri impegni.
// Confessionale //
Zeus: yawn, che noia le trasmissioni di oggi. E’ stato il festival del disagio: la fiammella, la rosellina, il trenino… Ma che nomi carini. Bleah. Se lo scordano un nome figo come il mio.
Chris: quale, Zap?
Zeus: t-tu come hai scoperto il mio vero nome?
Chris: nella liberatoria che i tuoi hanno firmato per farti partecipare qui, ti hanno iscritto come Zapata Hades. Sono andato a rileggermi i vostri contratti. “Zappiti Zappete Zapata!” Ahahahahah! Sembra una formula magica.
Zeus: che pezzo di…Cosa vuoi per non dirlo agli altri?
Chris: che la smetti di ficcare il naso nel mio account privato.
Zeus: tutto qui? Ma volentieri. Così potrò tornare a dormire senza sognarmi strane kink con le piante.
Fatto.
Chris: di già? Molto bene, sarà il nostro piccolo segreto…Zap! Passo e chiudo.
Zeus: pezzo di troll, grrr.
Amber: già che siamo rimaste sole, che ne dici di riprendere da dove ci eravamo interrotte?
Rose: stiamo in silenzio.
Amber: ok.
Rose: godiamoci i suoni della natura che ci circonda, sono momenti che non vivremo mai più. La vita di città è rumorosa, quella di un rocker lo è ancora di più, per questo ogni volta che posso mi godo il silenzio che c’è qui.
Amber: oh, sì, ti capisco. A me è sempre piaciuto ascoltare il suono delle onde del mare, ma anche le cascate non sono male…
Rose: e il vento, gli uccelli, i pesci che schizzano l’acqua! E’ stata la natura a creare i suoni per prima, e quindi la prima musicista. Quando penso a come da umani stiamo sprecando tutto questo, mi sale il nervoso. Poi mi calmo.
Lo accetto.
E mi dico di fare del mio meglio per evitarlo. Anche se sarà sempre troppo poco.
Amber: perché dici così? La gente comune al massimo fa la raccolta differenziata, tu fai rock per l’ambiente! Prendi una cosa capace di attirare le masse e la usi per questo. -indica il panorama- Massimo rispetto, sorella.
Rose: grazie, Amber. E’ bello poter tornare a condividere questi pensieri con qualcuno, avevo dimenticato questa sensazione di leggerezza.
Amber: lo facevi spesso con quell’Aura?
Rose: ahah, in realtà no. Non avevamo mai tempo tra un concerto e l’altro per soffermarci troppo sul paesaggio attorno a noi. Ci amavamo e basta, suppongo.
Amber: oh, capisco.
Rose: era più sesso selvaggio nel backstage il nostro. -Amber diventa paonazza- Un riff, un drink, e così via. Eravamo due ragazzine che volevano divertirsi e basta alla fine. Forse per quello sbagliai a trattarla come una cosa seria la prima volta.
Amber: e adesso lo rifaresti o mai più?
Rose: …
Amber: scusa, meglio scendere mi sa. -Rose la trattiene per il braccio-
Rose: rimani qui ancora un po’, per favore, non ti ho ancora dato la mia risposta.
Amber: e me la darai prima o poi? -si risiede ciondolando i piedi nel vuoto-
Rose: te lo prometto. Ora, torniamo a goderci questo momento di pace e silenzio prima che finisca.
*Bungalow dei Granchi*
James: no, no, no. Tutto questo è inaccettabile!
Soleil: -si strofina gli occhi- bella scelta che hai fatto, Kim. Mi ero addormentata due ore fa.
Kimberly: anch’io, yawn.
James: come avete potuto sopravvivere in condizioni del genere fino a oggi? Non c’è il tetto, non c’è un sistema per procacciarsi il cibo in modo sicuro, non ci sono letti e cosa più grave di tutte, non avete installato nemmeno una doccia! Ma chi avete avuto come amministratore delegato, un uomo delle caverne? Voglio subito conferire con il responsabile dell’azienda.
// Soleil: -con occhiaie pesantissime- per una volta che Lorraine non mi aveva svegliata come al solito alle cinque con la sua sveglia da circo, ecco che ci ha pensato la nuova arrivata. Accidenti a te, Kimberly. Da quando sto qui non sono ancora riuscita a farmi una dormita come si deve. Comincio più a non distinguere tra sogno e realtà. -sbadiglia sonoramente- //
James: bene. Dato che nessuno mi dà retta, farò da sola. Metterò subito a frutto la mia esperienza facendo tesoro del segreto aziendale acquisito presso i Delfini: costruirò io la doccia. Ci vorrà un attimo. Mi serve solo un involucro dove mettere dentro l’acqua e un recipiente per raccoglierla prima ancora. -fruga nel baule di Megan- Uhm, manette? No. Un cilindro? No, troppo piccolo. Una ciotola per gatti? Nah. Una mantella? -prende la giacca rossa- Ewww, ma è tutta sporca, giammai! Palloncini. Mmmh. E questi? Hanno tutta l’aria di essere degli aromi naturali. Che fortuna insperata, potrò anche farmi lo shampoo!
Ottimo, ho tutto quello che mi serve. -prende i palloncini e gli alambicchi- Farò una doccia ancora migliore di quella che facevano i Delfini grazie a questi. Mescolo direttamente all’acqua i prodotti così avrò la schiuma già pronta, e lascio al sole per scaldare.
Megan: ehm, che stai facendo?
James: miglioro questa topaia partendo da un impianto idrico decente. Con questo l’igiene personale in azienda farà il salto di qualità. Non c’è bisogno di prodursi in sperticati ringraziamenti, in fondo sto solo facendo il mio lavoro.
Megan: capisco… E dove hai preso gli ingredienti per le lozioni?
James: mi sono rifornita alla sua bottega, cara miss Fallenblot. Il suo baule delle meraviglie è veramente ben fornito.
Megan: oh no. Quelli non sono prodotti naturali, bensì i composti chimici per i miei trucchi di magia. Tra i quali il…
James: mi perdoni, ma vado di fretta. Ieri mi sono coricata lercia, quindi non posso aspettare oltre per farmi una doccia come si deve! -scuote il palloncino gigante prima di riportarlo dentro e appenderlo in un punto consono, usando la tenda noren come tendina per la doccia- Non si preoccupi, tuttavia, mi sdebiterò lasciandole l’onore di provarla per seconda.
Megan: …bromuro.
-la bomba puzzolente sparge i suoi miasmi all’istante sopra tutti i Granchi-
Soleil: ohh noooo. Riconosco questo fetore.
Kimberly: scappiamo!
Megan: troppo tardi.
James: ewwwwwwwgh.
-poco dopo si ripete la stessa scena ma stavolta i palloncini vengono riempiti con ben altro mentre Megan cuoce sul calderone-
Megan: con questa pozione tutti gli odori maligni andranno via, o almeno il nostro naso smetterà di sentirli in favore di altro.
Kimberly: cosa c’è dentro?
Megan: farina di pesce, humus di palma, polpa di durian, un pugno di cimici, succo di bacche di pomodoro, e del frangipane in petali.
Kimberly: vorrei non avertelo mai chiesto. -si spogliano tutte e tre sul posto- Coraggio, tutte assieme. James, bucalo tu come hai fatto prima.
James: gu-gu-gulp.
SPLASH!
Kimberly: rrrgghh. Non è stato per niente piacevole sentirmelo scorrere addosso.
Soleil: si vede che non hai mai provato un fango termale. Lascia che te lo spalmi per bene.
Kimberly: a-aspetta, Soleil! -l’altra la massaggia dalla testa ai piedi- Mi fai il solletico!
Megan: tocca a te, adesso. Ce n’è ancora un po’ avanzato nella pentola.
James: glom, ma io, veramente, preferirei farmela in modo più intimo, privato di così… -arrossisce- Mi vergogno a farla con voi, sapete perché.
Vorrei, vorrei tanto poterlo fare anch’io con altre ragazze…Ma non ho neanche delle vere tette come le tue.
Megan: ehm, ehm, esistono ragazze piatte. Non ti servono tette come le mie. Non servirebbero a nessuno. Le tette sono una disgrazia.
James: una disgrazia di grazia?
Megan: una disgrazia e basta.
Kimberly: …
Soleil: …
James: beh, mi piacerebbe comunque provare la sensazione. Ma anche se le avessi, sarebbe comunque imbarazzante per me e per voi.
Io sono un maschio.
Kimberly: gaspiterina!
Soleil: davv?
James: no, davvero lo dico io: non ve ne eravate accorte!?
Kimberly: abbiamo sentito perlopiù tutti rivolgersi al femminile con te, e tu stessa lo fai.
James: l-lo faccio così spesso? Argh, cosa mi sta succedendo?!! -Megan buca il palloncino lo stesso- Ahh, Megan!!! Non mi ero ancora nemmeno spogliata -spogliato! Del tutto.
Soleil: non devi farlo per forza se ti fa stare a disagio. Puoi farti la doccia con noi tenendo il costume.
James: posso davvero?
Kimberly: sì, basta che non ci versi altro bromo in testa.
James: chiedo umilmente perdono per quello. -si inchina- Sagwahanda.
Megan: ma Lorraine? Non si era ancora svegliata? Quindi è dentro. Con quella puzza. Lorraine!
Lorraine: mh? Yawwwn. -ha il trucco tutto rovinato da quelle che paiono lacrime- Buongiooorno a tutti! Aspetta, sniff, sniff, ma che ore sono?
Megan: non lo so ma tardi per te. Ti sei svegliata per ultima oggi…
Lorraine: gaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaasp. Acciderbolina! E’ tardissimo. Devo andare subito subito a prepararmi!
Megan: aspetta. E’ tutto ok?
Lorraine: ma assolutamente sì, solo, ho fatto le ore piccole stanotte e ho dimenticato di puntarmi la sveglia, ma adesso rimedio subito: farò gli straordinari per farmi perdonare con tutti, grandi e piccini, per le risate mancate in queste ore. Aspetta e vedraiiiiiii!
Megan: la giacca…? L’hai lasciata qui.
Lorraine: non mi serve più, grazie. A dopo, zooooooooom! -Kimberly e Soleil si scambiano un’occhiata-
Chris: questo è un messaggio rivolto a tutti i concorrenti: vi aspetto al Razzo della Vergogna. Mc Lean chiude!
Kimberly: come mai al Razzo della Vergogna?
Megan: ho appena avuto un brutto brutto brutto presentimento.
*Sfida*
Amber: che significa, Chris? Ci hai ripensato sulla cerimonia e vuoi rifarti di ieri eliminando uno di ogni squadra? Prenditi Zeus.
Zeus: ti piacerebbe, eh?
Chris: d’accordo, me lo prendo.
Zeus: COME???
Chris: avevo giusto bisogno di un nuovo assistente. -gli appiccica il cartellino sopra con su scritto il suo vero nome- Così come mi prenderò tutti voi!
Paula: perché ti chiami Za…Zappata adesso?
Zeus: Zapata, con una sola p. Non sai leggere?
Amber: che “zappata”! Ahahahahah!
Zeus: eravamo d’accordo che non l’avresti detto a nessuno.
Chris: infatti non l’ho detto, l’ho scritto e basta. -ridacchia-
// Zeus: gnnnn, non dovevo fidarmi che idiota. Bastardo insider pezzo di troll del **** del ****** di ***** ************ *********! //
Chris: come avrete notato, non ci sono stagisti in questa stagione, e infatti ho dovuto personalmente collaudare fin qui le sfide che avete affrontato.
Zeus: Paula, tu che sei violinista, suona una “sad violin play” per favore.
// Amber: ecco, sapere che Chris si è dovuto sorbire tutte quelle torture prima di noi mi fa già sentire meglio. Ben gli sta! //
Chris: in realtà no. Non le ho proprio testate, di fatto, siete stati voi fin qui i miei beta-tester.
// Amber: aaaaah ecco. //
Chris: tuttavia, la nostalgia degli assistenti si è fatta ormai insopportabile per me. Mi mancano le urla che facevano, le schegge d’osso che volavano nell’aria, mandarli a fuoco con un qualsiasi pretesto… -gli scende una lacrimuccia- Ora non si trovano più giovani disposti a fare dei sacrifici per la scienza.
Soleil: forse perché la pratica dei sacrifici umani è finita secoli prima che se ne accorgesse lui.
Kimberly: pffff. Dai, non farmi ridere mentre sta spiegando!
Chris: in mancanza di assistenti, devo accontentarmi di quello che mi rimane, cioè voi. -tutti deglutiscono in contemporanea- E questo non mi basta più. Devo rifarmi il pieno di buon umore per andare avanti, per questo oggi voi mi farete da STAGISTI.
Zeus: ora ci vorrebbero invece i violin strings di Psycho!
Chris: oltre ad accontentare ogni mio singolo capriccio quando chiamerò ciascuno di voi singolarmente in qualsiasi momento, dovrete farvi MALE, e farlo fino a farmi ridere alle lacrime con le quali si andrà a riempire il Chrissometro. -mostra loro una macchina diabolica a sua immagine e somiglianza i cui occhi sono collegati a due serbatoi, uno per squadra- Vincerà la squadra che riempirà per prima il serbatoio fino all’orlo, perché poi è con quello che sarà alimentato il Razzo della Vergogna di oggi! Poetico, non trovate?
Rose: se trovi poetico che le tue lacrime sostituiscono il kerosene…
Chris: avete tempo fino al tramonto per riuscirci. Potete utilizzare qualsiasi cosa troviate in giro per l’isola, compreso il materiale avanzato dalle sfide precedenti, anzi, ve lo consiglio. Siate creativi, pensate a come i miei assistenti si ammazzavano sul lavoro, e buttate giù tutto quello che vi viene in mente, a iniziare dai vostri corpi ah ah ah ah ah!
// Confessionale //
Amber: ormai non ci prova neanche più a nasconderlo. Quello ci vuole tutti morti! Che roba. Tutte quelle cose di backstage che raccontava Bridgette ora non mi sembrano più delle esagerazioni, ma degli eufemismi.
Per fortuna noi adesso abbiamo un sadomasochista in squadra: grazie e ancora grazie, Kimberly!
Kimberly: potrebbe…potrebbe essere la sfida record per sadismo mai concepita da Chris. -inghiotte la saliva- Qui non si tratta più di fare una sfida nella quale i concorrenti possano farsi male, ma di aver reso il loro farsi male lo scopo stesso della sfida: metafisico.
Soleil: è vero, non abbiamo più Shin, ma ci rimane un’altra esperta in materia: Lorraine! Lo dice sempre.
Kimberly: no, non c’è solo lei. E’ ora di tirare fuori il mio archivio personale. -apre il tablet-
Soleil: ti funziona ancora dopo tutto questo tempo?
Kimberly: è a batteria solare. (Mi è costato un occhio della testa.) Dunque, ho anche fatto la graduatoria delle sfide viste fin qui: la più sadica rimane la Abbronzaturance Run dell’episodio 2, la più lunga e massacrante quella dell’episodio 3, la più pericolosa è stata la “caccia al cervo” con gli arpioni subacquei sotto l’uragano, e l’ultima è stata quella che ha offerto i momenti più umilianti in assoluto. Il record di dolore subito lo detiene ancora la nostra Lorraine con le performance degli episodi 1, 2 e 7. Mentre Shin, wow, lui in realtà non è neanche al secondo posto! Zeus e James hanno subito molto di più. Interessante come io sia all’ultimo posto dietro a Megan…
Soleil: sì, me n’ero accorta. Sei molto fortunata.
Kimberly: non dire così! Sai cosa accade quando si fanno ragionamenti del genere? Cody massacrato dall’orso, Justin infortunato dal mostro animatronico, Sierra e Alejandro pelati, Scott nella sedia del trauma…
Soleil: sì, sì, ho capito, scusami! Mi rimangio tutto.
Kimberly: brrr. Dicevo? Mi serve una sigaretta per calmarmi. -stacca un ramoscello- Ah, sì. In base a questi ragionamenti saremo io e Lorraine le menti organizzative, nonché lei la nostra principale fonte di slapstick.
Megan: se lei non volesse?
Kimberly: sarebbe tremendamente OOC! Ma dài, figurarsi, quando mai. -Megan indica il pagliaccio rimasta zitta nell’angolino tutto il tempo- Oh, giusto, l’effetto collaterale.
Lorraine: ma ceeerto che voglio! Che dici, Meg? Ero solo concentrata, tuuutto qui. Sto pensando a quale sarebbe il modo più divertente per rendere quelle sfide con ancora più comicità slapstick. Parola di clown: entro la fine della giornata farò esplodere il Chrissometro.
Zeus: allora, cosa c’è in programma sul treno “Sodoma-Kyoto”?
Shin: ci costruiremo il nostro inferno personale: attingerò dal mio libro dove si narrano le peggiori torture inflitte dagli oni. Ma prima di questo, dovrò addestrarvi al dolore perché possiate sopravvivere.
Amber: come se non ci fossimo allenati abbastanza.
Shin: anche spiritualmente?
Rose: intendi una specie di yoga privativo delle emozioni? Non l’ho mai considerato.
Shin: certo, altrimenti non avrei raggiunto una soglia del dolore assoluta. E’ una forma di meditazione totale che separa la carne dalla mente, ma per ottenerla bisogna prima passare attraverso la soglia del proprio dolore.
Quindi ve lo chiederò qui e soltanto una volta: vi sentite pronti?
Tutti: …
Paula: io sì. Il mio coach mi diceva sempre: “Paula, tu un giorno diventerai la nuova Federica Pellegrini della nazionale, ma per farlo dovrai continuare fino a quando non sentirai i muscoli bruciare in modo permanente.”
Amber: ambizioso il mister.
Zeus: sicura di non esserti iscritta alle olimpiadi di Satana? Qui vedo ben più di sei cerchi.
Paula: non l’ho capita.
Zeus: lascia stare, non affaticare quel cervellino. -le dà una pacca sulla testa- Comunque, mi taglio fuori. Se voi volete infortunarvi per una misera vittoria fate pure, io preferisco ragionare molto più in là. -sorseggia- Buuuurp.
Chris: tutti devono partecipare, altrimenti siete fuori!
Amber: quindi tu vieni con noi, Zapata.
Zeus: *censura.*
Chris: ci sarà da divertirsi.
*Delfini*
Shin: col primo esercizio alleneremo l’imperturbabilità dell’animo. Faremo una sessione di yoga sotto tortura. Pensate alla cosa più dolorosa che vi viene in mente.
Amber: morso di squalo.
Rose: agopuntura fatta coi ricci di mare.
Zeus: puntura di meduse.
Paula: i graffi dei mici. Che c’è? Anche se non mi graffiano quasi mai, vi garantisco che quelle unghie sono micidiali se ti prendono sulla pelle.
Shin: è un dolore continuativo?
Paula: quando ti scambiano le gambe per un grattatoio, di sicuro, e brucia per giorni.
Shin: applicheremo tutte le vostre idee una alla volta. Ciascuno imparerà così a conoscere la soglia dell’altro, e a superare la propria per confronto.
-si parte tenendo ciascuno un gatto aggrappato addosso, cercando di rimanere in equilibrio su una gamba sola-
Rose: ahi, auch, piano con quelle unghie! -è l’unica che sta subendo il tormento di morsi e graffi-
Shin: questi gatti non sono sufficientemente aggressivi, mentre ieri sembravano posseduti dall’incanto di un nekomata.
Paula: i miei gatti sono buonissimi infatti.
Zeus: ah, già. (Li avevo lasciati spenti, ora li riaccendo tutti tranne il mio.) Ahi, ahhh, eccolo! -si mette il gatto in faccia dimenandosi- La possessione demoniaca è ricominciata.
Paula: ahi ahi, i capelli, micino, così me li strappi!
Rose: la faccia no! Ohmmm…
Shin: ora sì che si ragiona. Lasciatevi pervadere da questo dolore fisico mantenendovi immobili.
Amber: e come si fa? -il gatto le sta morsicando il piede d’appoggio- Ahhh, non la caviglia ancora buona! Thump.
Shin: rialzati. Cambio di posizione.
Rose: ad albero? Ok.
Paula: oh, no. Hai appena detto la parola “albero” davanti ai miei gatti quando sono così di cattivo umore? L’ho detta anch’io, mpf!
GNNNAAO FIZZZZZ!!!
-l’intero esercito di 44 gatti inferociti si arrampica lungo tutti e cinque loro scorticandoli vivi-
I miei tesori sfogano sempre tutto lo stress accumulato sui tronchi d’albero: si salvi chi puòoooo!!!!!
Zeus: (adesso quanti e quali saranno i gatti che devo spegnere!?) -gli arriva una zampata nelle palle- UraNOOOOO!
Paula: e gli piace molto giocare con le palline del grattatohiohiohio.
Chris: AHAHAHAHAH!
Shin: SI, così è perfetto.
Amber: Zanna, vai a prendere un secchio d’acqua, presto!
Shin: NO, non ancora. Resistete!
Amber: per quanto!? -Shin indica Chris che si sta sbellicando-
Shin: posizione della ruota, urgh.
Rose: non ce la faccio più! Scendete subito dai miei capelli, andate via, bestiacceee! Via, via tutti quanti! -scalcia come una dannata mandando i mici in orbita uno dietro l’altro davanti allo sguardo pietrificato della compagna di squadra- Ops. Paula, scusami!! Te li recupero, promesso.
-con tempismo ad hoc Zanna torna rovesciando loro addosso una cascata d’acqua salata che mette in fuga i felini restanti-
Zeus: aaah, cervello di cartilagine, non ti ha insegnato nessuno che l’acqua di mare brucia!?
Amber: ma disinfetta anche!
Zeus: sì, brava, giustificalo come sempre.
Shin: hssss ottima scelta, che purifica ma aumenta il dolore. Prima sessione finita.
Chris: AHAHAHAHAHAH ah ah ahh. Fiù. -si asciuga una lacrima che ricade nel recipiente- Non male come riscaldamento.
// Amber: tutto quel male cane anzi gatto ci ha fruttato una sola lacrima di Chris? Fantastico! C’è più empatia in una vasca di orche assassine all’ora di pranzo che in un solo uomo. //
*Granchi*
-nel frattempo hanno allestito le Cascate del Dolore come un set cinematografico con Kimberly in cabina di regia perfettamente calatasi nella parte con tanto di occhiali, berretto e l’immancabile ramoscello in bocca-
Kimberly: fff, fff. Allora, signore, ricapitoliamo la scena. Lorraine si tufferà giù dalla cascata con un diavolo per capello per via dei granchi nella parrucca, e scivolerà lungo la parete rocciosa grazie alla crema solare preparata da Megan (alle ortiche) per gettarsi tra le braccia dei pugni meccanici e, grazie alla traiettoria calcolata da Soleil, finirà spiaccicata sulla parabola alimentata a energia solare, la stessa che piace tanto allo yeti, che quindi la pesterà in modo molto divertente rispedendola da dove è venuta, ma lei invece di cadere in acqua che non farebbe ridere, si schianterà sugli scogli e quando sembrerà che sia tutto finito lasceremo cadere il pianoforte su di lei! Aaaanf. Dolore ma anche divertimento, insomma.
Megan: così è troppo anche per lei.
Kimberly: ma se l’abbiamo scritta a quattromani così.
Lorraine: confermo. Il pianoforte del minigolf soprattutto è stata una mia idea.
Megan: tutto il resto?
Kimberly: tutti ai propri posti. Azione!
Lorraine: allora io vado. Uh! Ah! Argh! P-Pizzica pizzica pizzicaaa! -scivola malamente di sotto- Ahiahhhah ah ah ah ah ah!
Megan: sigh. -delle mani la afferrano da dietro- !?
James: sono molto più pesanti di quanto credessi, quindi. E’ per questo che tieni una postura così ingobbita? Ora mi è chiaro!
Megan: ehm, cosa fai?
James: niente, sto svolgendo una piccola indagine di mercato.
// James: valuterò i Pro e i Contro dell’essere piatta. Ho redatto una tabella molto precisa. Per adesso sulla postura sono in vantaggio io rispetto al soggetto preso a campione. //
James: quando corri quanto, uhm, attrito con l’aria ti generano esattamente? E tuttavia una sfericità tanto perfetta dovrebbe garantirti aerodinamicità, come l’alettone su una macchina.
Megan: ehmmmh.
James: decisamente l’aria dovrebbe essere deviata all’impatto curvandosi verso l’esterno. Affascinante l’ingegneria che c’è dietro al corpo femminile. Questo è un punto a favore delle tette e contro la sottoscritta.
Megan: d-dovresti accettarti per quello che sei e punto.
Kimberly: perfetto, adesso arriva il pugno. Il pugno, ho detto, James, Megan!
James: oh, sì, certo, tocca a noi!
Lorraine: aspettate: mi è venuta un’idea più divertente!
// Lorraine: spesso durante i miei spettacoli vado di improvvisazione, ed è lì che nascono le mie idee migliori. //
Lorraine: posso sfruttare il pugno come un trampolino per risalire in alto, sproiiing, e sbattere la zucca contro la roccia sporgente, cronk, per poi tirarmi tutto il pianoforte di sotto mentre strimpello a vuoto come se stessi suonando il pianoforte che invece finirà per schiacciarmi! -c’era Soleil che stava reggendo il pianoforte in bilico la quale viene tirata dentro-
Soleil: no, Lor-
-il pianoforte si infrange contro il pugno meccanico catapultando James e Megan in orbita (con atterraggi differenti), Soleil sulla parabola, e Lorraine che dà una bella spanciata nella laguna-
Lorraine: ta-dah!
Kimberly: stoooop! Lorraine, ma?
Chris: AHAHAHAHAHAHAH! Ho sentito uno di loro impattare sul satellite praticamente! Si sono fatti in male in 4 su 5 in un’azione sola, commovente. -gli scendono due lacrimucce- I Granchi sono in testa.
Kimberly: a…
Lorraine: visto come un po’ di improvvisazione cambia la vita?
// Confessionale //
James: indovinate CHI è finita nella stratosfera? Scommetto che se avessi avuto quel peso in più sarei atterrata prima. Un altro contro dell’essere piatta.
Soleil: con lo yeti avevo già dato però, io. -gli è venuta la faccia gonfia come un pallone-
Chris: attenzione: la stagista Soleil è pregata di venire qui con la massima urgenza, ripeto, la stagista Soleil è attesa al cospetto del suo signore e padrone Chris Mc Lean.
Soleil: ci mancava foltanto quefta. Vado a vedere cofa vuole.
Kimberly: quindi sarai la prima? Oooh. Poi mi racconti! Io e Lore intanto pensiamo a qualcos’altro. -guarda al cielo- E a recuperare gli altri.
…
Soleil: eccomi, Chris. -sospira- Cofa defo fare?
Chris: ah, benvenuta! Alla buon’ora. Tu fai l’estetista, no? Ho giusto bisogno di un trattamento mani e piedi completo dopo sei mesi che non lo faccio. -le appoggia i piedi sulla schiena come faceva con gli assistenti del Tour- Comincia dai piedi.
Soleil: blll.
// Soleil: avrei preferito massaggiare i piedi a quello yeti a questo punto…! //
Chris: ahh. Rose, mi è venuta voglia di ascoltare della musica country. Me la rimedi?
Rose: o-ora? Ora sarei un po’ occupata…
Chris: gli stagisti che si rifiutano fanno perdere la squadra.
Amber: vai, vai!
Rose: ci pensi tu ai gatti, quindi?
Amber: ma ceeerto.
Rose: gliel’ho promesso.
Amber: sì, sì, vai adesso a sentire cosa vuole quel...
Chris: ho detto: voglio ascoltare della musica country subito.
// Rose: e dove gliela trovo su un’isola deserta, me la invento? //
Rose: è l’unica soluzione che mi è venuta in mente. -si tira su i calzoni, si mette le cinture di sicurezza come bretelle, si intreccia un cappello di paglia, si toglie le scarpe, e mette un solenoide a molla in bocca usandolo come scacciapensieri- Spero di non prendere la scossa. E one, two, three, four, yauuuuuh! Nella vecchia fattoria ya ya ahiahiaaa’o! Quante bestie ha uncle Mc Lean ya ya a’’ooooh!
Chris: yawn, com’è rilassante…
Soleil: psst. Appena fi addormenta, scappiamo di qui tutte e due. Ok? Continua. -l’altra annuisce con un cenno della testa-
Rose: c’è il ma’ale ma ma ma ma’le…
C’è il gatto, gatto, ga-gah-gatto…
Zeus: no, quelli stanno in orbita adesso per colpa tua. -Paula è rimasta tuttora pietrificata come una statua per lo shock-
*Delfini*
Shin: seconda sessione dell’allenamento. Subire lo strazio di essere divorati vivi.
Amber: da uno squalo, giusto?
Shin: ci accontenteremo. -si introduce in fundoshi tra le fauci di Zanna- Ciascuno di noi resterà 1 minuto nella sua bocca durante la masticazione.
Zeus: già fatto, no grazie.
Shin: fai partire il cronometro.
Zanna: CRUNCH.
// Amber: ho visto surfisti divorati dagli squali ma mai nessuno di loro felice di farlo. Che impressione. //
Paula: . . .
Amber: ma quella sta ancora lì impalata? Maledizione. Vado a cercare dove sono finiti quei 4-5 gatti che mancano all’appello, pensaci tu a cronometrarlo, Zap.
Zeus: . . .
. . .
Fufufu. . .
Shin: unf.
Zeus: come dici, prego? A me non sembra che un minuto sia passato.
Shin: sopporterò in silenzio.
Zeus: . . .
. . .
. . .
. . .
-pesta la coda a Zanna che serra ancora di più le mascelle-
Sei proprio un osso duro da spezzare tu, eh?
Shin: ngh. Forse.
O forse non sono affari tuoi.
Zeus: potrebbe durare all’infinito questo “minuto”, affari tuoi, oppure potresti farlo finire subito, dipende da cosa mi rispondi. Le rose sono rosse, le viole sono blu, vuoi essere il mio prossimo alleato TU?
Shin: !
Zeus: hai capito, adesso, qual è la risposta che voglio?
Shin: sì. Gh.
Zeus: molto bene, ma non mi basta. Voglio la tua parola d’onore, samurai, a prescindere da cosa succederà.
Shin: e l’avrai.
// Zeus: ovvio, mettici di mezzo “l’onore e altre puttanate” e questi samurai post-moderni fanno tutto quello che gli dirai. Che dementi. //
Amber: ehi! Guarda che un minuto è passato da un pezzo. -gli lancia la tavola da surf in testa colpendo anche lo squalo facendogli sputare fuori Shin- Ops, scusa, Zanna. -lo squalo la guarda storto-
Shin: turno finito, adesso vada qualcun altro. -gli è rimasto il dente di Zanna conficcato nel petto-
Amber: urgh, sicuro di stare bene? So io chi va adesso. -solleva Zeus da terra e lo ficca in bocca allo squalo- Masticalo con la bocca chiusa, mi raccomando!
Zeus: nononono aaaah!
Amber: un minuto. -fa partire il cronometro- A quanto stiamo sul Chrissometro ora?
Rose: temo a niente perché l’ho fatto addormentare.
Chris: rooonf fiiii.
Una partita a Sterminigolf potrebbe aver deciso le sorti di questa stagione. Sport sperimentale e rivoluzionario, senza nulla a che vedere col noiosissimo minigolf tradizionale, lo Sterminigolf prevedeva i concorrenti al posto delle palline, e qualsiasi cosa randomica dalla forma vagamente simile venisse fuori come mazza: una scala, uno sturalavandini, un fenicottero da giardino… Divertimento assicurato insomma. Tra i Delfini costretti a usare Zanna come caddie e James come loro giocatore migliore, e i Granchi a fare affidamento sul kabuki diventato oni e la scrittrice imbranata sempre, è stato il festival dell’imbarazzo per la bellezza di nove piste.
L’indagine di Lorraine novella Clouseau l’ha portata a metter le mani sopra una certa giacca, le chiappe sopra ben altro, ma il cervello invece è rimasto a casa mi sa a questo punto: avere la colpevole sotto al naso tutto il tempo, e non accorgersene mai? Di quanti indizi ancora ha bisogno questo clown? Troppo fundoshi fa’ male.
Chi invece di indizi sulle sue reali intenzioni non ne lascia manco mezzo è la nostra Rosemary: sul serio, Rose, Amber ti piace o non ti piace? Neanche Gwen ci aveva fatti penare tanto per dirlo!
Ma Rose era troppo occupata a rivivere i suoi fasti da rockettara tirannica e manipolatrice mettendo la povera James all’angolo tra pillola rossa e pillola blu, anzi, pillola ROSE, finchè l’aziendalista non ne ha avuto abbastanza e ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato del delfinario. Momenti indimenticabili.
Zeus ha perso così uno dei suoi Figli di Troika dopo nemmeno un episodio dalla loro nascita, e la sua collera si è poi manifestata su Paula, i suoi gatti, e la sua intera squadra alle nominations.
Neppure la collera di Zeus però può nulla davanti all’imprevedibilità dell’unica vera divinità di A Tutto Reality: Chris Mc Lean. Quando ho dato a Kimberly le chiavi di volta della stagione, questa ha scambiato Shin per James, JAMES!!! Questo non potevo aspettarmelo neanch’io, così come i Delfini non si aspettavano che la puntata fosse NON eliminatoria. Non potevo ancora rinunciare ai miei dieci piccoli indiani, muahahah… Sono il re dei demoni dopotutto. -ammicca- Anche oggi terrò fede al mio ruolo. Sono volati coltelli, palline e vestiti, ma tutti hanno schivato il proiettile chiamato Razzo della Vergogna…Oggi però non ci sarà alcun posto dove nascondersi e uno di loro sarà il settimo a spiccare il volo. Chi sarà? Che la risposta arrivi dal nuovo episodio di…
A TUTTO REAL51TY AREAREA 51!
Parte la sigla (https://www.youtube.com/watch?v=5t7cRGcMO8Y). In grafica da Atari 2600 si vede un aereo volare lungo il percorso tratteggiato sulla mappa fino al Triangolo delle Bermude dove viene abbattuto. Da esso scendono 16 puntini con focus particolare su un player femmina armato di paracadute…Che si rivela essere Grenda mentre sta giocando a un videogames finendo realmente per atterrare sul fondo dell’oceano. Nick schizza fuori controllo a cavallo di Zanna con Amber che invece si sta divertendo un mondo a fare sci d’acqua con la sua tavola da surf legata allo stesso squalo mutante, almeno finchè non si para davanti Rico immobile sul suo materassino a prendere il sole, costringendola a una deviazione che fa deragliare lo squalo mandandolo a sbattere contro il bungalow dove Rosemary si stava facendo la doccia completamente al naturale in posa da air guitar!
La telecamera si sposta su Soleil, mentre sta scalando la Cascate del Dolore sorreggendo la fanfictioner Kimberly sulle spalle e soprattutto tirandosi dietro il rubicondo Mark con due statuette di Chris in mano, che come il masso di Sisifo ricade sempre giù trascinando tutta la cordata. Travis e Spencer si stanno sfidando al consueto braccio di ferro ma Travis gli fa un RKO a tradimento mettendolo al tappeto per poi dare un pugno a una telecamera troppo vicina e spaccare tutto. Zeus prova a recuperare il drone danneggiato e ripararlo ma questo finisce per volare via rapando Sasquatchanakwa a zero, che ovviamente non gradisce e lo insegue per tutta l’isola.
James con indosso uno yukata sta facendo provare a Shin vari abiti da persona normale tra i quali una comune camicia con giacca e cravatta ma Shin impazzisce e taglia con la katana qualsiasi pezzo di tessuto a portata!
Lorraine il clown sta facendo il giocoliere con il cocco davanti ai granchi affamati che la prendono d’assalto, mentre Megan la maga con indosso la giacca di Lester a mo’ di mantello sta per estrarre un coniglio dal cilindro…e invece si ritrova il Chris Nero e poi l’intero esercito di gatti di Paula addosso che fa a pezzi i suoi vestiti!
Solita ultima scena nella quale tutti si ritrovano con Chris davanti al falò, quando un raggio misterioso cattura Paula e se la porta via con tutti i suoi gatti tranne uno che atterra nello stupore generale in testa al seccatissimo conduttore.
*Prologo*
*Cascate del Dolore*
-Shin sta aspettando l’arrivo di Lorraine inginocchiato sul ciglio della cascata, mentre scruta l’orizzonte lavandosi con l’acqua ghiacciata le ferite del giorno prima, con l’occhio già in via di guarigione.-
Amber: come lo rompiamo il ghiaccio con quello? Non lo convinceremo mai a scendere da lì.
Rose: non sarà lui a scendere ma noi a salire. Forza. -si arrampica-
Amber: cheee? Dobbiamo metterci di nuovo a salire su per questa dannata cascata di mazzate?
Rose: sì, esattamente. Fa’ attenzione ai pugni meccanici, ce ne sono ancora in funzione ma possono offrire la scorciatoia per salire più in fretta se sai come prenderli.
Amber: sei proprio una selvaggia tu, eh? -si sta godendo il panorama intanto-
Rose: non sono mai stata un tipo tranquillo, e la band era la scusa perfetta per viaggiare nei posti più assurdi del mondo. Solo di recente mi sono data una calmata grazie allo yoga e alla meditazione. Attenta soprattutto in questo punto… -schiva una raffica di pugni che poi usa velocemente come delle scale d’appoggio per saltare a una roccia più alta- E ai pesci.
Amber: quali pesci? -le arriva una corifena in faccia- Per mille corifene! Non l’avevo sentita arrivare. Ci dev’essere una grotta qui dentro dove questi cosi hanno fatto la schiusa.
Rose: quest’isola ha una fauna strana, che prima non c’era, come se fosse in continua evoluzione, ogni giorno si aggiunge qualcosa di nuovo, ma non pensiamoci adesso. Arrivata.
Amber: vorrei sapere quanto sadomasochismo c’è in un solo uomo per prendere e farsi un’arrampicata mortale, appena sveglio all’alba, dove rischiare un cartone in bocca ogni due per tre, pur essendo già ricoperto di tagli e lividi. Voglio dire, anche a me piace l’adrenalina ma così si esagera! -Rose la aiuta con l’ultimo tratto- Ho appena rifatto la sfida del primo episodio, cavolo.
Rose: per lui è la prima volta invece. Se ti ricordi, non si era arrampicato con i Granchi.
Amber: è vero. Quindi?
Rose: per fare una cosa del genere deve avere qualche tormento interiore che sta cercando di compensare col dolore esteriore, oppure è il suo modo di rilassarsi, questo non lo possiamo sapere.
Amber: quando fai così mi fai paura. Non ti sfugge mai niente!? Anch’io che domande faccio, dopo averti visto all’opera ieri.
Rose: fai bene a farle invece, e la risposta è no, qualcosa mi può sempre sfuggire. Saper leggere nella mente delle persone non vuol dire saperlo anche fare nel loro cuore. Ci misi un po’ a capire i sentimenti di Aura nei miei confronti e ancora di più ad accettarli.
Amber: quindi è per lei se sei diventata? -arrossisce-
Rose: -annuisce senza aggiungere altro-
Shin: è in ritardo. -afferra un pesce al volo e lo usa per sfregarsi il viso e le braccia ancora un po’ gonfie- Troppo, deve essere successo qualcosa.
Rose: non avevo mai visto una tecnica medicinale del genere. Affascinante. Sapevo che alcune culture antiche usassero diverse parti dei pesci per creare unguenti e pozioni, ma non che bastasse semplicemente sfregarseli sulla pelle.
Shin: parli come Megan. Me l’ha detto anche lei. Io non lo sto facendo per guarire, ma per farlo provando ancora più dolore nell’attesa della guarigione.
Amber: ah ecco.
Shin: le ruvide squame ossee di questi pesci grattano la mia pelle mentre purificano le impurità che ho commesso. La punizione che mi merito.
Amber: punizione per cosa? -l’altra la zittisce subito-
Shin: che cosa volete?
Rose: soltanto conoscerci meglio, e poi si vedrà. Ti va? -gli si siede accanto- Sembri molto solo quassù.
Shin: …perché lo sono.
Amber: rompiamo un po’ la solitudine, dai! Anzitutto perché ti chiami Shinkansen? I miei volevano chiamarmi Sydney, pensa, ma poi è scoppiato un incendio proprio a Sydney (come in tutta l’Australia del resto) e mia madre mi ha partorito proprio mentre l’ospedale andava a fuoco. Sono nata che praticamente la prima persona a prendermi in braccio è stata il pompiere, che poi era mio padre.
E così tra le fiamme e i getti d’acqua ecco “ember” da cui poi Amber. La fiamma tra le ondate d’acqua quale sono.
Rose: wow. Il mio nome di battesimo celebra invece il primo incontro tra mio padre e mia madre, quando lui pose la sua rosa nel Bloody Mary di una ragazza con la quale si era trovato a sorseggiare al pub dopo essere stato appena mollato sull’altare.
Amber: no! Come? Assurdo.
Rose: già, un vero colpo di fulmine. -ride- Lui era ancora in abito da sposo ma sporco e disordinato dopo una lunga giornata, tanto che mia madre all’inizio lo aveva scambiato per un attore di strada in cerca di elemosina, poi per un venditore di rose, e infine ha capito e l’ha baciato.
Amber: wow! Anche i tuoi insomma non scherzavano quanto a follie.
Shin: follia, dove? Dov’è? -con le palpebre infossate- Non pronunciare quella parola invano, potresti pentirtene amaramente.
Amber: ma che? Okay, okay, lasciamo perdere. Ti abbiamo detto tutto noi, tocca a te adesso.
Shin: d’accordo. Shinkansen vuol dire “treno-proiettile” perché sono nato durante la tratta veloce Kyoto-Tokyo, all’altezza della prefettura di Shizuoka ma all’anagrafe sono stato registrato come nato al capolinea. Mio nonno era ingegnere ferroviario e mio padre capotranviere, c’era lui alla guida del treno in quel momento. Mi hanno raccontato che quando capì che era la moglie la donna che stava partorendo, mio padre frenò sul colpo quasi facendo andare a fuoco il treno come un dragone, e per questo mio nonno poi si arrabbiò moltissimo e lo licenziò. Aveva messo a repentaglio centinaia di vite per una sola.
Amber: severo il nonnino. Anche davanti al nipotino.
Shin: mio nonno era il capofamiglia, e tutti gli dovevamo massimo rispetto. Nascere in quel modo fu da parte mia una mancanza di rispetto, e presto l’avrei ottemperata lavorando nella sua ditta.
Amber: ma poi non è andata così a vedere cosa sei diventato.
Shin: HO LAVORATO. Fino al suo ultimo giorno di vita. Solo allora ho ascoltato il demone che era in me e mi sono iscritto alla scuola di danza.
Amber: siamo un bel trio allora.
Shin: non sono interessato. -si alza- Vi ringrazio della chiacchierata ma adesso ho altri impegni.
// Confessionale //
Zeus: yawn, che noia le trasmissioni di oggi. E’ stato il festival del disagio: la fiammella, la rosellina, il trenino… Ma che nomi carini. Bleah. Se lo scordano un nome figo come il mio.
Chris: quale, Zap?
Zeus: t-tu come hai scoperto il mio vero nome?
Chris: nella liberatoria che i tuoi hanno firmato per farti partecipare qui, ti hanno iscritto come Zapata Hades. Sono andato a rileggermi i vostri contratti. “Zappiti Zappete Zapata!” Ahahahahah! Sembra una formula magica.
Zeus: che pezzo di…Cosa vuoi per non dirlo agli altri?
Chris: che la smetti di ficcare il naso nel mio account privato.
Zeus: tutto qui? Ma volentieri. Così potrò tornare a dormire senza sognarmi strane kink con le piante.
Fatto.
Chris: di già? Molto bene, sarà il nostro piccolo segreto…Zap! Passo e chiudo.
Zeus: pezzo di troll, grrr.
Amber: già che siamo rimaste sole, che ne dici di riprendere da dove ci eravamo interrotte?
Rose: stiamo in silenzio.
Amber: ok.
Rose: godiamoci i suoni della natura che ci circonda, sono momenti che non vivremo mai più. La vita di città è rumorosa, quella di un rocker lo è ancora di più, per questo ogni volta che posso mi godo il silenzio che c’è qui.
Amber: oh, sì, ti capisco. A me è sempre piaciuto ascoltare il suono delle onde del mare, ma anche le cascate non sono male…
Rose: e il vento, gli uccelli, i pesci che schizzano l’acqua! E’ stata la natura a creare i suoni per prima, e quindi la prima musicista. Quando penso a come da umani stiamo sprecando tutto questo, mi sale il nervoso. Poi mi calmo.
Lo accetto.
E mi dico di fare del mio meglio per evitarlo. Anche se sarà sempre troppo poco.
Amber: perché dici così? La gente comune al massimo fa la raccolta differenziata, tu fai rock per l’ambiente! Prendi una cosa capace di attirare le masse e la usi per questo. -indica il panorama- Massimo rispetto, sorella.
Rose: grazie, Amber. E’ bello poter tornare a condividere questi pensieri con qualcuno, avevo dimenticato questa sensazione di leggerezza.
Amber: lo facevi spesso con quell’Aura?
Rose: ahah, in realtà no. Non avevamo mai tempo tra un concerto e l’altro per soffermarci troppo sul paesaggio attorno a noi. Ci amavamo e basta, suppongo.
Amber: oh, capisco.
Rose: era più sesso selvaggio nel backstage il nostro. -Amber diventa paonazza- Un riff, un drink, e così via. Eravamo due ragazzine che volevano divertirsi e basta alla fine. Forse per quello sbagliai a trattarla come una cosa seria la prima volta.
Amber: e adesso lo rifaresti o mai più?
Rose: …
Amber: scusa, meglio scendere mi sa. -Rose la trattiene per il braccio-
Rose: rimani qui ancora un po’, per favore, non ti ho ancora dato la mia risposta.
Amber: e me la darai prima o poi? -si risiede ciondolando i piedi nel vuoto-
Rose: te lo prometto. Ora, torniamo a goderci questo momento di pace e silenzio prima che finisca.
*Bungalow dei Granchi*
James: no, no, no. Tutto questo è inaccettabile!
Soleil: -si strofina gli occhi- bella scelta che hai fatto, Kim. Mi ero addormentata due ore fa.
Kimberly: anch’io, yawn.
James: come avete potuto sopravvivere in condizioni del genere fino a oggi? Non c’è il tetto, non c’è un sistema per procacciarsi il cibo in modo sicuro, non ci sono letti e cosa più grave di tutte, non avete installato nemmeno una doccia! Ma chi avete avuto come amministratore delegato, un uomo delle caverne? Voglio subito conferire con il responsabile dell’azienda.
// Soleil: -con occhiaie pesantissime- per una volta che Lorraine non mi aveva svegliata come al solito alle cinque con la sua sveglia da circo, ecco che ci ha pensato la nuova arrivata. Accidenti a te, Kimberly. Da quando sto qui non sono ancora riuscita a farmi una dormita come si deve. Comincio più a non distinguere tra sogno e realtà. -sbadiglia sonoramente- //
James: bene. Dato che nessuno mi dà retta, farò da sola. Metterò subito a frutto la mia esperienza facendo tesoro del segreto aziendale acquisito presso i Delfini: costruirò io la doccia. Ci vorrà un attimo. Mi serve solo un involucro dove mettere dentro l’acqua e un recipiente per raccoglierla prima ancora. -fruga nel baule di Megan- Uhm, manette? No. Un cilindro? No, troppo piccolo. Una ciotola per gatti? Nah. Una mantella? -prende la giacca rossa- Ewww, ma è tutta sporca, giammai! Palloncini. Mmmh. E questi? Hanno tutta l’aria di essere degli aromi naturali. Che fortuna insperata, potrò anche farmi lo shampoo!
Ottimo, ho tutto quello che mi serve. -prende i palloncini e gli alambicchi- Farò una doccia ancora migliore di quella che facevano i Delfini grazie a questi. Mescolo direttamente all’acqua i prodotti così avrò la schiuma già pronta, e lascio al sole per scaldare.
Megan: ehm, che stai facendo?
James: miglioro questa topaia partendo da un impianto idrico decente. Con questo l’igiene personale in azienda farà il salto di qualità. Non c’è bisogno di prodursi in sperticati ringraziamenti, in fondo sto solo facendo il mio lavoro.
Megan: capisco… E dove hai preso gli ingredienti per le lozioni?
James: mi sono rifornita alla sua bottega, cara miss Fallenblot. Il suo baule delle meraviglie è veramente ben fornito.
Megan: oh no. Quelli non sono prodotti naturali, bensì i composti chimici per i miei trucchi di magia. Tra i quali il…
James: mi perdoni, ma vado di fretta. Ieri mi sono coricata lercia, quindi non posso aspettare oltre per farmi una doccia come si deve! -scuote il palloncino gigante prima di riportarlo dentro e appenderlo in un punto consono, usando la tenda noren come tendina per la doccia- Non si preoccupi, tuttavia, mi sdebiterò lasciandole l’onore di provarla per seconda.
Megan: …bromuro.
-la bomba puzzolente sparge i suoi miasmi all’istante sopra tutti i Granchi-
Soleil: ohh noooo. Riconosco questo fetore.
Kimberly: scappiamo!
Megan: troppo tardi.
James: ewwwwwwwgh.
-poco dopo si ripete la stessa scena ma stavolta i palloncini vengono riempiti con ben altro mentre Megan cuoce sul calderone-
Megan: con questa pozione tutti gli odori maligni andranno via, o almeno il nostro naso smetterà di sentirli in favore di altro.
Kimberly: cosa c’è dentro?
Megan: farina di pesce, humus di palma, polpa di durian, un pugno di cimici, succo di bacche di pomodoro, e del frangipane in petali.
Kimberly: vorrei non avertelo mai chiesto. -si spogliano tutte e tre sul posto- Coraggio, tutte assieme. James, bucalo tu come hai fatto prima.
James: gu-gu-gulp.
SPLASH!
Kimberly: rrrgghh. Non è stato per niente piacevole sentirmelo scorrere addosso.
Soleil: si vede che non hai mai provato un fango termale. Lascia che te lo spalmi per bene.
Kimberly: a-aspetta, Soleil! -l’altra la massaggia dalla testa ai piedi- Mi fai il solletico!
Megan: tocca a te, adesso. Ce n’è ancora un po’ avanzato nella pentola.
James: glom, ma io, veramente, preferirei farmela in modo più intimo, privato di così… -arrossisce- Mi vergogno a farla con voi, sapete perché.
Vorrei, vorrei tanto poterlo fare anch’io con altre ragazze…Ma non ho neanche delle vere tette come le tue.
Megan: ehm, ehm, esistono ragazze piatte. Non ti servono tette come le mie. Non servirebbero a nessuno. Le tette sono una disgrazia.
James: una disgrazia di grazia?
Megan: una disgrazia e basta.
Kimberly: …
Soleil: …
James: beh, mi piacerebbe comunque provare la sensazione. Ma anche se le avessi, sarebbe comunque imbarazzante per me e per voi.
Io sono un maschio.
Kimberly: gaspiterina!
Soleil: davv?
James: no, davvero lo dico io: non ve ne eravate accorte!?
Kimberly: abbiamo sentito perlopiù tutti rivolgersi al femminile con te, e tu stessa lo fai.
James: l-lo faccio così spesso? Argh, cosa mi sta succedendo?!! -Megan buca il palloncino lo stesso- Ahh, Megan!!! Non mi ero ancora nemmeno spogliata -spogliato! Del tutto.
Soleil: non devi farlo per forza se ti fa stare a disagio. Puoi farti la doccia con noi tenendo il costume.
James: posso davvero?
Kimberly: sì, basta che non ci versi altro bromo in testa.
James: chiedo umilmente perdono per quello. -si inchina- Sagwahanda.
Megan: ma Lorraine? Non si era ancora svegliata? Quindi è dentro. Con quella puzza. Lorraine!
Lorraine: mh? Yawwwn. -ha il trucco tutto rovinato da quelle che paiono lacrime- Buongiooorno a tutti! Aspetta, sniff, sniff, ma che ore sono?
Megan: non lo so ma tardi per te. Ti sei svegliata per ultima oggi…
Lorraine: gaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaasp. Acciderbolina! E’ tardissimo. Devo andare subito subito a prepararmi!
Megan: aspetta. E’ tutto ok?
Lorraine: ma assolutamente sì, solo, ho fatto le ore piccole stanotte e ho dimenticato di puntarmi la sveglia, ma adesso rimedio subito: farò gli straordinari per farmi perdonare con tutti, grandi e piccini, per le risate mancate in queste ore. Aspetta e vedraiiiiiii!
Megan: la giacca…? L’hai lasciata qui.
Lorraine: non mi serve più, grazie. A dopo, zooooooooom! -Kimberly e Soleil si scambiano un’occhiata-
Chris: questo è un messaggio rivolto a tutti i concorrenti: vi aspetto al Razzo della Vergogna. Mc Lean chiude!
Kimberly: come mai al Razzo della Vergogna?
Megan: ho appena avuto un brutto brutto brutto presentimento.
*Sfida*
Amber: che significa, Chris? Ci hai ripensato sulla cerimonia e vuoi rifarti di ieri eliminando uno di ogni squadra? Prenditi Zeus.
Zeus: ti piacerebbe, eh?
Chris: d’accordo, me lo prendo.
Zeus: COME???
Chris: avevo giusto bisogno di un nuovo assistente. -gli appiccica il cartellino sopra con su scritto il suo vero nome- Così come mi prenderò tutti voi!
Paula: perché ti chiami Za…Zappata adesso?
Zeus: Zapata, con una sola p. Non sai leggere?
Amber: che “zappata”! Ahahahahah!
Zeus: eravamo d’accordo che non l’avresti detto a nessuno.
Chris: infatti non l’ho detto, l’ho scritto e basta. -ridacchia-
// Zeus: gnnnn, non dovevo fidarmi che idiota. Bastardo insider pezzo di troll del **** del ****** di ***** ************ *********! //
Chris: come avrete notato, non ci sono stagisti in questa stagione, e infatti ho dovuto personalmente collaudare fin qui le sfide che avete affrontato.
Zeus: Paula, tu che sei violinista, suona una “sad violin play” per favore.
// Amber: ecco, sapere che Chris si è dovuto sorbire tutte quelle torture prima di noi mi fa già sentire meglio. Ben gli sta! //
Chris: in realtà no. Non le ho proprio testate, di fatto, siete stati voi fin qui i miei beta-tester.
// Amber: aaaaah ecco. //
Chris: tuttavia, la nostalgia degli assistenti si è fatta ormai insopportabile per me. Mi mancano le urla che facevano, le schegge d’osso che volavano nell’aria, mandarli a fuoco con un qualsiasi pretesto… -gli scende una lacrimuccia- Ora non si trovano più giovani disposti a fare dei sacrifici per la scienza.
Soleil: forse perché la pratica dei sacrifici umani è finita secoli prima che se ne accorgesse lui.
Kimberly: pffff. Dai, non farmi ridere mentre sta spiegando!
Chris: in mancanza di assistenti, devo accontentarmi di quello che mi rimane, cioè voi. -tutti deglutiscono in contemporanea- E questo non mi basta più. Devo rifarmi il pieno di buon umore per andare avanti, per questo oggi voi mi farete da STAGISTI.
Zeus: ora ci vorrebbero invece i violin strings di Psycho!
Chris: oltre ad accontentare ogni mio singolo capriccio quando chiamerò ciascuno di voi singolarmente in qualsiasi momento, dovrete farvi MALE, e farlo fino a farmi ridere alle lacrime con le quali si andrà a riempire il Chrissometro. -mostra loro una macchina diabolica a sua immagine e somiglianza i cui occhi sono collegati a due serbatoi, uno per squadra- Vincerà la squadra che riempirà per prima il serbatoio fino all’orlo, perché poi è con quello che sarà alimentato il Razzo della Vergogna di oggi! Poetico, non trovate?
Rose: se trovi poetico che le tue lacrime sostituiscono il kerosene…
Chris: avete tempo fino al tramonto per riuscirci. Potete utilizzare qualsiasi cosa troviate in giro per l’isola, compreso il materiale avanzato dalle sfide precedenti, anzi, ve lo consiglio. Siate creativi, pensate a come i miei assistenti si ammazzavano sul lavoro, e buttate giù tutto quello che vi viene in mente, a iniziare dai vostri corpi ah ah ah ah ah!
// Confessionale //
Amber: ormai non ci prova neanche più a nasconderlo. Quello ci vuole tutti morti! Che roba. Tutte quelle cose di backstage che raccontava Bridgette ora non mi sembrano più delle esagerazioni, ma degli eufemismi.
Per fortuna noi adesso abbiamo un sadomasochista in squadra: grazie e ancora grazie, Kimberly!
Kimberly: potrebbe…potrebbe essere la sfida record per sadismo mai concepita da Chris. -inghiotte la saliva- Qui non si tratta più di fare una sfida nella quale i concorrenti possano farsi male, ma di aver reso il loro farsi male lo scopo stesso della sfida: metafisico.
Soleil: è vero, non abbiamo più Shin, ma ci rimane un’altra esperta in materia: Lorraine! Lo dice sempre.
Kimberly: no, non c’è solo lei. E’ ora di tirare fuori il mio archivio personale. -apre il tablet-
Soleil: ti funziona ancora dopo tutto questo tempo?
Kimberly: è a batteria solare. (Mi è costato un occhio della testa.) Dunque, ho anche fatto la graduatoria delle sfide viste fin qui: la più sadica rimane la Abbronzaturance Run dell’episodio 2, la più lunga e massacrante quella dell’episodio 3, la più pericolosa è stata la “caccia al cervo” con gli arpioni subacquei sotto l’uragano, e l’ultima è stata quella che ha offerto i momenti più umilianti in assoluto. Il record di dolore subito lo detiene ancora la nostra Lorraine con le performance degli episodi 1, 2 e 7. Mentre Shin, wow, lui in realtà non è neanche al secondo posto! Zeus e James hanno subito molto di più. Interessante come io sia all’ultimo posto dietro a Megan…
Soleil: sì, me n’ero accorta. Sei molto fortunata.
Kimberly: non dire così! Sai cosa accade quando si fanno ragionamenti del genere? Cody massacrato dall’orso, Justin infortunato dal mostro animatronico, Sierra e Alejandro pelati, Scott nella sedia del trauma…
Soleil: sì, sì, ho capito, scusami! Mi rimangio tutto.
Kimberly: brrr. Dicevo? Mi serve una sigaretta per calmarmi. -stacca un ramoscello- Ah, sì. In base a questi ragionamenti saremo io e Lorraine le menti organizzative, nonché lei la nostra principale fonte di slapstick.
Megan: se lei non volesse?
Kimberly: sarebbe tremendamente OOC! Ma dài, figurarsi, quando mai. -Megan indica il pagliaccio rimasta zitta nell’angolino tutto il tempo- Oh, giusto, l’effetto collaterale.
Lorraine: ma ceeerto che voglio! Che dici, Meg? Ero solo concentrata, tuuutto qui. Sto pensando a quale sarebbe il modo più divertente per rendere quelle sfide con ancora più comicità slapstick. Parola di clown: entro la fine della giornata farò esplodere il Chrissometro.
Zeus: allora, cosa c’è in programma sul treno “Sodoma-Kyoto”?
Shin: ci costruiremo il nostro inferno personale: attingerò dal mio libro dove si narrano le peggiori torture inflitte dagli oni. Ma prima di questo, dovrò addestrarvi al dolore perché possiate sopravvivere.
Amber: come se non ci fossimo allenati abbastanza.
Shin: anche spiritualmente?
Rose: intendi una specie di yoga privativo delle emozioni? Non l’ho mai considerato.
Shin: certo, altrimenti non avrei raggiunto una soglia del dolore assoluta. E’ una forma di meditazione totale che separa la carne dalla mente, ma per ottenerla bisogna prima passare attraverso la soglia del proprio dolore.
Quindi ve lo chiederò qui e soltanto una volta: vi sentite pronti?
Tutti: …
Paula: io sì. Il mio coach mi diceva sempre: “Paula, tu un giorno diventerai la nuova Federica Pellegrini della nazionale, ma per farlo dovrai continuare fino a quando non sentirai i muscoli bruciare in modo permanente.”
Amber: ambizioso il mister.
Zeus: sicura di non esserti iscritta alle olimpiadi di Satana? Qui vedo ben più di sei cerchi.
Paula: non l’ho capita.
Zeus: lascia stare, non affaticare quel cervellino. -le dà una pacca sulla testa- Comunque, mi taglio fuori. Se voi volete infortunarvi per una misera vittoria fate pure, io preferisco ragionare molto più in là. -sorseggia- Buuuurp.
Chris: tutti devono partecipare, altrimenti siete fuori!
Amber: quindi tu vieni con noi, Zapata.
Zeus: *censura.*
Chris: ci sarà da divertirsi.
*Delfini*
Shin: col primo esercizio alleneremo l’imperturbabilità dell’animo. Faremo una sessione di yoga sotto tortura. Pensate alla cosa più dolorosa che vi viene in mente.
Amber: morso di squalo.
Rose: agopuntura fatta coi ricci di mare.
Zeus: puntura di meduse.
Paula: i graffi dei mici. Che c’è? Anche se non mi graffiano quasi mai, vi garantisco che quelle unghie sono micidiali se ti prendono sulla pelle.
Shin: è un dolore continuativo?
Paula: quando ti scambiano le gambe per un grattatoio, di sicuro, e brucia per giorni.
Shin: applicheremo tutte le vostre idee una alla volta. Ciascuno imparerà così a conoscere la soglia dell’altro, e a superare la propria per confronto.
-si parte tenendo ciascuno un gatto aggrappato addosso, cercando di rimanere in equilibrio su una gamba sola-
Rose: ahi, auch, piano con quelle unghie! -è l’unica che sta subendo il tormento di morsi e graffi-
Shin: questi gatti non sono sufficientemente aggressivi, mentre ieri sembravano posseduti dall’incanto di un nekomata.
Paula: i miei gatti sono buonissimi infatti.
Zeus: ah, già. (Li avevo lasciati spenti, ora li riaccendo tutti tranne il mio.) Ahi, ahhh, eccolo! -si mette il gatto in faccia dimenandosi- La possessione demoniaca è ricominciata.
Paula: ahi ahi, i capelli, micino, così me li strappi!
Rose: la faccia no! Ohmmm…
Shin: ora sì che si ragiona. Lasciatevi pervadere da questo dolore fisico mantenendovi immobili.
Amber: e come si fa? -il gatto le sta morsicando il piede d’appoggio- Ahhh, non la caviglia ancora buona! Thump.
Shin: rialzati. Cambio di posizione.
Rose: ad albero? Ok.
Paula: oh, no. Hai appena detto la parola “albero” davanti ai miei gatti quando sono così di cattivo umore? L’ho detta anch’io, mpf!
GNNNAAO FIZZZZZ!!!
-l’intero esercito di 44 gatti inferociti si arrampica lungo tutti e cinque loro scorticandoli vivi-
I miei tesori sfogano sempre tutto lo stress accumulato sui tronchi d’albero: si salvi chi puòoooo!!!!!
Zeus: (adesso quanti e quali saranno i gatti che devo spegnere!?) -gli arriva una zampata nelle palle- UraNOOOOO!
Paula: e gli piace molto giocare con le palline del grattatohiohiohio.
Chris: AHAHAHAHAH!
Shin: SI, così è perfetto.
Amber: Zanna, vai a prendere un secchio d’acqua, presto!
Shin: NO, non ancora. Resistete!
Amber: per quanto!? -Shin indica Chris che si sta sbellicando-
Shin: posizione della ruota, urgh.
Rose: non ce la faccio più! Scendete subito dai miei capelli, andate via, bestiacceee! Via, via tutti quanti! -scalcia come una dannata mandando i mici in orbita uno dietro l’altro davanti allo sguardo pietrificato della compagna di squadra- Ops. Paula, scusami!! Te li recupero, promesso.
-con tempismo ad hoc Zanna torna rovesciando loro addosso una cascata d’acqua salata che mette in fuga i felini restanti-
Zeus: aaah, cervello di cartilagine, non ti ha insegnato nessuno che l’acqua di mare brucia!?
Amber: ma disinfetta anche!
Zeus: sì, brava, giustificalo come sempre.
Shin: hssss ottima scelta, che purifica ma aumenta il dolore. Prima sessione finita.
Chris: AHAHAHAHAHAH ah ah ahh. Fiù. -si asciuga una lacrima che ricade nel recipiente- Non male come riscaldamento.
// Amber: tutto quel male cane anzi gatto ci ha fruttato una sola lacrima di Chris? Fantastico! C’è più empatia in una vasca di orche assassine all’ora di pranzo che in un solo uomo. //
*Granchi*
-nel frattempo hanno allestito le Cascate del Dolore come un set cinematografico con Kimberly in cabina di regia perfettamente calatasi nella parte con tanto di occhiali, berretto e l’immancabile ramoscello in bocca-
Kimberly: fff, fff. Allora, signore, ricapitoliamo la scena. Lorraine si tufferà giù dalla cascata con un diavolo per capello per via dei granchi nella parrucca, e scivolerà lungo la parete rocciosa grazie alla crema solare preparata da Megan (alle ortiche) per gettarsi tra le braccia dei pugni meccanici e, grazie alla traiettoria calcolata da Soleil, finirà spiaccicata sulla parabola alimentata a energia solare, la stessa che piace tanto allo yeti, che quindi la pesterà in modo molto divertente rispedendola da dove è venuta, ma lei invece di cadere in acqua che non farebbe ridere, si schianterà sugli scogli e quando sembrerà che sia tutto finito lasceremo cadere il pianoforte su di lei! Aaaanf. Dolore ma anche divertimento, insomma.
Megan: così è troppo anche per lei.
Kimberly: ma se l’abbiamo scritta a quattromani così.
Lorraine: confermo. Il pianoforte del minigolf soprattutto è stata una mia idea.
Megan: tutto il resto?
Kimberly: tutti ai propri posti. Azione!
Lorraine: allora io vado. Uh! Ah! Argh! P-Pizzica pizzica pizzicaaa! -scivola malamente di sotto- Ahiahhhah ah ah ah ah ah!
Megan: sigh. -delle mani la afferrano da dietro- !?
James: sono molto più pesanti di quanto credessi, quindi. E’ per questo che tieni una postura così ingobbita? Ora mi è chiaro!
Megan: ehm, cosa fai?
James: niente, sto svolgendo una piccola indagine di mercato.
// James: valuterò i Pro e i Contro dell’essere piatta. Ho redatto una tabella molto precisa. Per adesso sulla postura sono in vantaggio io rispetto al soggetto preso a campione. //
James: quando corri quanto, uhm, attrito con l’aria ti generano esattamente? E tuttavia una sfericità tanto perfetta dovrebbe garantirti aerodinamicità, come l’alettone su una macchina.
Megan: ehmmmh.
James: decisamente l’aria dovrebbe essere deviata all’impatto curvandosi verso l’esterno. Affascinante l’ingegneria che c’è dietro al corpo femminile. Questo è un punto a favore delle tette e contro la sottoscritta.
Megan: d-dovresti accettarti per quello che sei e punto.
Kimberly: perfetto, adesso arriva il pugno. Il pugno, ho detto, James, Megan!
James: oh, sì, certo, tocca a noi!
Lorraine: aspettate: mi è venuta un’idea più divertente!
// Lorraine: spesso durante i miei spettacoli vado di improvvisazione, ed è lì che nascono le mie idee migliori. //
Lorraine: posso sfruttare il pugno come un trampolino per risalire in alto, sproiiing, e sbattere la zucca contro la roccia sporgente, cronk, per poi tirarmi tutto il pianoforte di sotto mentre strimpello a vuoto come se stessi suonando il pianoforte che invece finirà per schiacciarmi! -c’era Soleil che stava reggendo il pianoforte in bilico la quale viene tirata dentro-
Soleil: no, Lor-
-il pianoforte si infrange contro il pugno meccanico catapultando James e Megan in orbita (con atterraggi differenti), Soleil sulla parabola, e Lorraine che dà una bella spanciata nella laguna-
Lorraine: ta-dah!
Kimberly: stoooop! Lorraine, ma?
Chris: AHAHAHAHAHAHAH! Ho sentito uno di loro impattare sul satellite praticamente! Si sono fatti in male in 4 su 5 in un’azione sola, commovente. -gli scendono due lacrimucce- I Granchi sono in testa.
Kimberly: a…
Lorraine: visto come un po’ di improvvisazione cambia la vita?
// Confessionale //
James: indovinate CHI è finita nella stratosfera? Scommetto che se avessi avuto quel peso in più sarei atterrata prima. Un altro contro dell’essere piatta.
Soleil: con lo yeti avevo già dato però, io. -gli è venuta la faccia gonfia come un pallone-
Chris: attenzione: la stagista Soleil è pregata di venire qui con la massima urgenza, ripeto, la stagista Soleil è attesa al cospetto del suo signore e padrone Chris Mc Lean.
Soleil: ci mancava foltanto quefta. Vado a vedere cofa vuole.
Kimberly: quindi sarai la prima? Oooh. Poi mi racconti! Io e Lore intanto pensiamo a qualcos’altro. -guarda al cielo- E a recuperare gli altri.
…
Soleil: eccomi, Chris. -sospira- Cofa defo fare?
Chris: ah, benvenuta! Alla buon’ora. Tu fai l’estetista, no? Ho giusto bisogno di un trattamento mani e piedi completo dopo sei mesi che non lo faccio. -le appoggia i piedi sulla schiena come faceva con gli assistenti del Tour- Comincia dai piedi.
Soleil: blll.
// Soleil: avrei preferito massaggiare i piedi a quello yeti a questo punto…! //
Chris: ahh. Rose, mi è venuta voglia di ascoltare della musica country. Me la rimedi?
Rose: o-ora? Ora sarei un po’ occupata…
Chris: gli stagisti che si rifiutano fanno perdere la squadra.
Amber: vai, vai!
Rose: ci pensi tu ai gatti, quindi?
Amber: ma ceeerto.
Rose: gliel’ho promesso.
Amber: sì, sì, vai adesso a sentire cosa vuole quel...
Chris: ho detto: voglio ascoltare della musica country subito.
// Rose: e dove gliela trovo su un’isola deserta, me la invento? //
Rose: è l’unica soluzione che mi è venuta in mente. -si tira su i calzoni, si mette le cinture di sicurezza come bretelle, si intreccia un cappello di paglia, si toglie le scarpe, e mette un solenoide a molla in bocca usandolo come scacciapensieri- Spero di non prendere la scossa. E one, two, three, four, yauuuuuh! Nella vecchia fattoria ya ya ahiahiaaa’o! Quante bestie ha uncle Mc Lean ya ya a’’ooooh!
Chris: yawn, com’è rilassante…
Soleil: psst. Appena fi addormenta, scappiamo di qui tutte e due. Ok? Continua. -l’altra annuisce con un cenno della testa-
Rose: c’è il ma’ale ma ma ma ma’le…
C’è il gatto, gatto, ga-gah-gatto…
Zeus: no, quelli stanno in orbita adesso per colpa tua. -Paula è rimasta tuttora pietrificata come una statua per lo shock-
*Delfini*
Shin: seconda sessione dell’allenamento. Subire lo strazio di essere divorati vivi.
Amber: da uno squalo, giusto?
Shin: ci accontenteremo. -si introduce in fundoshi tra le fauci di Zanna- Ciascuno di noi resterà 1 minuto nella sua bocca durante la masticazione.
Zeus: già fatto, no grazie.
Shin: fai partire il cronometro.
Zanna: CRUNCH.
// Amber: ho visto surfisti divorati dagli squali ma mai nessuno di loro felice di farlo. Che impressione. //
Paula: . . .
Amber: ma quella sta ancora lì impalata? Maledizione. Vado a cercare dove sono finiti quei 4-5 gatti che mancano all’appello, pensaci tu a cronometrarlo, Zap.
Zeus: . . .
. . .
Fufufu. . .
Shin: unf.
Zeus: come dici, prego? A me non sembra che un minuto sia passato.
Shin: sopporterò in silenzio.
Zeus: . . .
. . .
. . .
. . .
-pesta la coda a Zanna che serra ancora di più le mascelle-
Sei proprio un osso duro da spezzare tu, eh?
Shin: ngh. Forse.
O forse non sono affari tuoi.
Zeus: potrebbe durare all’infinito questo “minuto”, affari tuoi, oppure potresti farlo finire subito, dipende da cosa mi rispondi. Le rose sono rosse, le viole sono blu, vuoi essere il mio prossimo alleato TU?
Shin: !
Zeus: hai capito, adesso, qual è la risposta che voglio?
Shin: sì. Gh.
Zeus: molto bene, ma non mi basta. Voglio la tua parola d’onore, samurai, a prescindere da cosa succederà.
Shin: e l’avrai.
// Zeus: ovvio, mettici di mezzo “l’onore e altre puttanate” e questi samurai post-moderni fanno tutto quello che gli dirai. Che dementi. //
Amber: ehi! Guarda che un minuto è passato da un pezzo. -gli lancia la tavola da surf in testa colpendo anche lo squalo facendogli sputare fuori Shin- Ops, scusa, Zanna. -lo squalo la guarda storto-
Shin: turno finito, adesso vada qualcun altro. -gli è rimasto il dente di Zanna conficcato nel petto-
Amber: urgh, sicuro di stare bene? So io chi va adesso. -solleva Zeus da terra e lo ficca in bocca allo squalo- Masticalo con la bocca chiusa, mi raccomando!
Zeus: nononono aaaah!
Amber: un minuto. -fa partire il cronometro- A quanto stiamo sul Chrissometro ora?
Rose: temo a niente perché l’ho fatto addormentare.
Chris: rooonf fiiii.
*Granchi*
Kimberly: siamo partite bene, ma possiamo alzare l’asticella molto di più, Lorraine. Fffff. Molto di più. Mi ascolti?
Lorraine: eh? Ah sì, sì, sono d’accordo, ceeerto, certerrimo! -a James- Qual era pure l’ordine del giorno?
James: …
Megan: …
Soleil: sono tornata.
Kimberly: ah, Sol, giusto in tempo! Com’è andata?
Soleil: un trauma. -sbatte la testa sulla scrivania-
Kimberly: immaginavo. Come stavo dicendo, continuiamo a fondere le parti peggiori delle sfide precedenti: adesso tocca agli episodi 4 e 5. Chris aveva gradito molto le parti nelle quali Lorraine e Spencer si facevano male durante lo spettacolo, quindi le ripeteremo tali e quali ma ad affiancare Lorraine questa volta (uhm, non è che ci sia molta scelta di maschi) sarà James!
James: perché IO?
Kimberly: mi pare ovvio?
James: ma non mi sento di essere maschio oggi, cioè, no, che sto dicendo. Argh! Sono tremendamente confuso.
Lorraine: lui/lei un clown? Mmmh. Non vedo tutto questo potenziale, ma non importa. -alza le spalle- Cosa devo insegnargli?
Kimberly: solo a fare le spaccate sui trampoli, il resto verrà da sé.
. . .mezz’ora più tardi. . .
SIGNOREEE E SIGNORIII, LE CIRQUE DU CRABE E’ TORNATOOO!
Chris: zzz. Eh? Ohh.
Kimberly: con numeri ancora più pericolosi e dolorosi della volta precedente.
Chris: promette bene!
James: (nel backstage) metterei ancora un po’ di cipria, tu che dici?
Lorraine: sì, un po’ di bianco ancora, ma il rossetto deve essere scuro, e i capelli raccolti da geisha. Alla fine ho optato per il look kabuki-kitsch su di te: ti sta carinissimo!
James: davvero, trovi? Le geishe erano piatte se non ricordo male, giusto?
Megan: ti posso parlare un attimo?
Lorraine: adesso adesso? Ahahahah! No. Il mio pubblico mi aspetta.
Megan: ma, io, ma io…Devo confessarti un segreto.
Lorraine: aww, ma certo! Facciamo più tardi. Sarò tuuutta a tua disposizione.
Megan: o-ok. -sospira-
// Megan: come glielo devo far capire se non ci arriva da sola? Posso solo dirle tutto. Bll. Se riesco. //
Chris: voglio un posto in tribuna d’onore. -schiocca le dita indicando la montagna- Portatemi sul punto più alto.
Shin: sì, padrone. -tira su la portantina assieme alla stagista dei Granchi-
Megan: anf…
Shin: sicura di farcela? Posso portarlo anche da solo.
Megan: ce la faccio, non voglio deludere ancora la mia squadra.
Shin: tu non ci hai mai delusi. Io vi ho deluse.
Megan: sì, molto. Per questo ho deciso….
Shin: che cosa? NO!
Chris: ehi!? Guai a voi se mi fate cadere il litchi.
Shin: mi scuso umilmente, signore, non capitera più. Non puoi dire di noi a Lorraine: vi amo tutte e due allo stesso modo! Io vi amo, voi mi amate, e allora qual è il problema se lei non sa nulla?
Megan: no, siamo noi che non sappiamo neanche se è d’accordo, e non resisto più al senso di colpa. Io la amo. Ma non posso costringerla.
N-Non voglio perderla.
Ma non posso continuare a tradirla.
Lo capisci?
Shin: capisco. Ma ricorda: è una tua scelta.
Kimberly: …facciamo un terzo applauso per la nostra eroina, Quiche Lorraine! (pssst, Lorraine? Qndo ti dcdi a entrare dmmlo.)
Lorraine: eh eccomi! Ciaaao a tutti, bambini e bambinoni! Quiche Lorraine è tornataaa! Ho con me un nuovo amico: salutate JamJames Style! -James arriva vestito da geisha, barcollando sui trampoli, con la musica di Gangnam Style ma fatta con lo shamisen-
Chris: ma che ahahahah!
James: dove ho lasciato la dignità in tutto questo?
Lorraine: eccone un altro che deve partire dall’abc. Bando agli indugi! Io e JamJam ora vi insegneremo una tecnica rivoluzionaria per la pesca dei granchi. -si mette sui trampoli anche lei e imbraccia il fucile subacqueo- Siete pronti?
-con la musica della Pantera Rosa i due si portano furtivamente sopra la tana dei granchi del cocco-
Kimberly: i clown sono tornati (dall’oltretomba presumo) sull’Isola dei Granchi Cannibali per avere la propria vendetta. Stavolta sono ben armati. E stavolta i granchi non sono addestrati. Vediamo quale sarà la loro strategia per infiltrarsi al rave party…
Lorraine sta impartendo ordini in clownese (nemmeno stavolta mi assumo la responsabilità del testo narrativo che vado leggendo) alla sua compagna geisha che essendo più leggera del precedente se la sta cavando molto meglio sui trampoli.
Chris: yawn.
James: devo, devo farlo sul serio?
Lorraine: come nelle prove che abbiamo fatto. Su, non essere timida!
Kimberly: ora James sta su un trampolo solo, uhh, e ha cominciato a fare la lap dance proprio al cospetto di un certo granchio generale degli Heike di nostra conoscenza…
-James sembra una spogliarellista in questo momento con i granchi che le lanciano addosso dollari di sabbia (dendraster excentricus) come monetine allungando anche qualche chela di troppo-
…e a quanto pare è un successo! (E un disagio.)
// James: modestamente, allora ci so fare come femmina anche senza averle. //
Kimberly: approfittando della distrazione collettiva, Lorraine si è infiltrata a sua volta al party, ed è pronta a colpire alle spalle come un cecchino.
Chris: sì c’è umiliazione, ma dov’è il dolore? Non ci siamo.
Lorraine: vuoi il dolore, Chris? Stavolta saprò soddisfare i tuoi gusti al 100%. -punta invece l’arpione su James- Dolore e lacrime per un clown qui sono sempre assicurate. Click.
-l’ignara James stava twerkando con le chiappe al vento nella foga, e l’arpione si conficca perfettamente senza alcun tessuto di mezzo-
James: aaaaaaaaaah! -senza alcuna pietà Lorraine ritira l’arpione trascinandolo e facendolo cadere in spaccata in mezzo ai granchi in tal guisa-
Lorraine: -con voce yandere- questo è per aver preso il posto del mio Shinkansenuccio.
Soleil: (ma tu l’avevi scritta così questa scena?)
Kimberly: (guarda, già non avevo messo nemmeno mano al copione a essere sincera.) Ma colpo di scena! PLOT TWIST. Fu così che quel giorno Quiche Lorraine tradì l’intera clowmanità per schierarsi dalla parte dei granchi. THE END.
Chris: AHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAH! FANTASTICOOO! BIS! Applaudite voi per me. Che emozione, sto piangendo lacrime virili dalla gioia. Sniff.
// Confessionale //
James: l-la mia prima penetrazione non me l’ero mai immaginata così d-dolorosa e ferrea! Sob.
Shin: che pezzo di donna, che edamame della distruzione. -tira su il sangue dal naso- E che invidia.
Amber: che cosa? I Granchi hanno già riempito mezzo serbatoio? Ma si può sapere come hanno fatto? Time-out tutti! Ci siamo allenati abbastanza. -si strappa la medusa di dosso-
Zeus: sicura che non dobbiamo ancora stenderci su un letto di ricci di mare come suggerito da Bloody Mary dei povery?
Amber: sì, ci faremo bastare quello che abbiamo sopportato. Shiiin! Hai finito lassù? Sennò facciamo da soli.
Shin: NO! Non potete senza dime. Arrivo subito. Mi serve il cambio.
Amber: gli mandiamo su Paula. Va bene? -Chris annuisce con nonchalance e comanda il drone per tirare su la sostituta stagista- Ecco, tanto non ci serve a niente così. Sbrigati a scendere.
Zeus: o a shindere, uhuhuh. Che c’è, siete un pubblico o un mosaico?
Rose: qui micio, micio, micio. No, non sono neanche su quest’albero di palma gigante. Puoi scuotere l’altro, Zanna?
Amber: passerò direttamente dal delfinario…al manicomio.
Megan: ora che sono libera ti va di…
Lorraine: ci vado io adesso, tranquilla!
Megan: come non detto.
Kimberly: uhm, quindi il prossimo numero lo devo pensare senza Lorraine.
Soleil: e senza tu sai chi…. -indica ciò che ne rimane dopo che i granchi hanno banchettato con lui/lei-
Kimberly: sarà dura, ma adoro le sfide.
Megan: fintanto che non le disputi tu…
*Delfini*
Amber: i Granchi hanno avuto l’idea vincente di riutilizzare le sfide degli episodi già fatti, e noi gliela rubiamo da sotto il naso e la portiamo all’apoteosi: ecco il campo di Sterminigolf. Che ne pensi, Shin, è infernale a sufficienza per te?
Shin: no.
Amber: come “no”? Ma se ieri ti ha quasi trasformato in orco questo inferno a nove piste. Ho ancora il segno.
Shin: sumimasen. C’è molto da migliorare. -estrae il randello da oni con la mano che gli si gonfia all’istante- Prendete le mazze più pericolose che trovate e legatele alle pale del mulino per cominciare.
-tutti si adoperano a frugare nelle sacche da golf raccattando: una mazza ferrata, il martello di Thor, una motosega (usata), un cactus, e una copia dell’Eneide di Virgilio-
Zeus: se non è letale questa…
Shin: spostiamoci sulla seconda pista.
Amber: asp, e questo non lo proviamo subito?
Shin: sarebbe dolore sprecato. Insufficiente. Questa sarà il capolinea.
Rose: capolinea?
Shin: capirai alla fine di tutto. Serve un recipiente gigante.
Amber: e dove lo troviamo?
Rose: ricordate la ciotola di riso? Potremmo riciclare quella.
Shin: ottimo, la isseremo sul punto più alto del tabellone dopo averla riempita con la colla di riso riscaldata al magma.
Amber: (glom.) Okkei.
Shin: e ce la verseremo sulle nostre ferite come lo stampo definitivo. -tira su col naso- Ma veniamo alla prossima.
Amber: la prossima!?
Rose: due non ne bastano secondo te?
Shin: per favore. La terza tortura deve essere contorniata da spuntoni a ogni rimbalzo. Posizioniamo oggetti acuminati di ogni tipo. Nella quarta togliamo un tasto sì e uno no in modo da essere schiacciati sia dall’alto verso il basso che lateralmente tra i tasti. Nella sesta aggiungeremo la saliva alla lingua del demone pagliaccio Chris. Nella settima…
Zeus: sì e poi?
// Amber: ed è andato avanti a “migliorare” così fino alla nona buca. Ma aspetta, aspetta, la vera parte migliore ce l’ha spiattellata con la chicca finale. //
Shin: tutto questo lo faremo in una volta sola. Un solo giro. Senza soste.
Amber: cioè che hai in mente di fare…?
Shin: andare come un treno, su un treno.
Amber: che vuoi fareee!??
Shin: costruire una monorotaia che parta dalla spiaggia e attraversi dritta l’inferno. Sfrutteremo la tecnologia mag-lev e le conoscenze tecniche di Zeus per raggiungere la massima velocità possibile prima dell’impatto con le piste: la forza inerziale farà il resto. Il percorso andrà dalla buca 1 facendo il giro fino a tornare indietro alla 2, che sarà il nostro capolinea.
Da solo non potrei mai riuscirci, perciò avrò bisogno della collaborazione di tutti voi Delfini.
Amber: eeehhh… Facciamolo! Facciamo la storia noi stavolta.
Rose: ben detto, rock n’ roll!
Zeus: ho capito, vi siete bevuti definitivamente il cervello tutti quanti. Ammesso e non concesso di uscirne vivi, dove lo volete trovare tutto l’acciaio che ci serve su un’isola in mezza giornata? Sugli alberi?
Rose: ti sei dimenticato che questo è il fottuto Triangolo delle Bermude.
-ciascuno si mette dunque subito al lavoro per fare la sua parte: Amber pesca dai relitti il metallo che Shin taglia per fare le sbarre delle rotaie da piazzare, Zeus smonta il carrello dell’Oltretomba per utilizzarlo come vagone, Rose procura gli elettromagneti staccandoli dalle varie parabole cadute, e Paula carezza meccanicamente Chris come un gattino con l’unico muscolo che le riesce di muovere-
Chris: se non altro anche questa stagista serve a qualcosa. Miao. -Lorraine fa’ invece da ottomana per l’occasione-
// Lorraine: secondo voi è peggio fare l’indiana o l’ottomana? Ahahahahah! //
*Granchi*
Kimberly: ancora un applauso per la nostra Soleil e la sua “pioggia di meteoryeti”. Clap, clap, clap! (Spero non ti sia fatta troppo male.)
Soleil: figuuurati, ci sono abituata. -si rialza dopo essere stata schiacciata ripetutamente-
Chris: le è rimasto il segno di chiappe sulla fronte. Ahahahahah, sto male!
Kimberly: evvai, altre lacrime per il Chrissometro. Lo stiamo per riempire del tutto ormai. -si schiarisce la voce- Per finire in bellezza, non poteva mancare il ritorno dell’altra star di questo revival del Circo Itinerante dei Granchi: Megaaan laaa Magaaa!
Col suo nuovo numero di magimasochismo.
-questa volta Megan entra accompagnata da James come assistente tutta in ghingheri ma con ancora l’arpione camuffato come la coda di un pavone ficcato in quel posto-
Lorraine: solo io posso farle da assistente fenicottero! Sgombra tu.
James: che modi! -viene gettata tra le braccia di Chris con un calcione-
Megan: ehm, b-b-buonasera a tutti e bentornati. Bll. Anf. L-Lo spettacolo di oggi è dedicato al binomio magia e tortura prendendo liberamente spunto dalle tecniche di caccia alle streghe praticate nel Medioevo.
Chris: ottimo, non avevo mai pensato a una ispirazione di carattere storico a quel periodo. Hai stuzzicato la mia attenzione.
Megan: saranno solo due i numeri perché tre non credo di riuscire a reggerli, gurgle. Appunto. Nel primo sarò legata alle mie estremità a un argano che cercherà di strapparmi in due mentre l’assistente mi torturerà in ogni modo possibile le ehm venga in mente. Cercherò di liberarmi con le chiavi che mi verranno ora appese al collo con un peso. -le chiavi cadono subito scivolando sotto ai suoi vestiti- Sigh.
Lorraine: devo torturarti?
Megan: agh, sì. Forse così mi starai a sentire finalment -l’assistente comincia a farle il solletico sotto le ascelle con qualsiasi cosa trovi nel baule: palloncini, piume, floggers, carte da gioco e serpentelli di gomma- Eh? No, ahahah, NO, AHAHAHAH! I-IO NON LO REGGO IL SOLLETICO LO SAI! MA DEVO GH DE-DE-DEVO AHAHAHAHAHAHHAHAH!
Lorraine: io devo torturartiii, l’hai detto tu. Vediamo se soffri di solletico anche qui. -si porta all’altezza del seno-
Megan: g-glom. Nggh nggh ahahahahahah! Basta, basta, ti prego!
Lorraine: quindi, cosa volevi dirmi? -ma prima che l’altra possa aprir bocca lei le mette una carta da gioco e torna a solleticarla e stuzzicarla di nuovo quasi con sadica soddisfazione, leggermente arrossita nelle guance-
Chris: …mi ricorda Scary Girl.
Soleil: ma che…sta…facendo?
Kimberly: il treno è ormai decisamente deragliato.
Megan: strrrap anf! -le si è sfilacciato il maglioncino e la camicia sta altrettanto per cedere alla massima espansione raggiunta-
Lorraine: allooora?
Megan: i-io ti ho…Non mi sento più le braccia, devo per forza liberarmi ora o mai più. -sfila le braccia dalle maniche con la forza della disperazione- Argh!
Lorraine: gasp. -rinsavisce vedendola ridotta così con i segni sui polsi e la libera lei del tutto, senza farlo notare- Ta-dah! Ce l’hai fatta. Magia! Un applauso glielo vogliamo fare?
Soleil: clap, clap, clap.
Kimberly: clap, clap, clap!
Megan: anf…anf…anf. Bghlll. Non mi sento molto…Burp. Passato.
Lorraine: tieni, ti do una mano io intanto che emmh recuperi sensibilità alle tue. -la aiuta a rinfilarsi la camicetta senza il maglione-
Megan: grazie… Secondo numero finale. -apre il libro- Ripeterò la tortura della campana di fuoco: quando una strega veniva processata, individuata e condannata al rogo, questa era la pena più comunemente inflitta. Si credeva infatti che soltanto l’acciaio potesse spezzare ogni incantesimo che la strega avesse provato a lanciare per salvarsi. Spesso la parte finale dell’interrogatorio già si svolgeva qui dentro, così la strega era più propensa a dire la verità e autocondannarsi. . .
Mi farò rinchiudere all’interno di questa campana per squali (n.d.r. : è una gabbia anti-squalo solitamente a forma conica) che verrà tenuta sospesa sopra a dei pannelli solari in funzione. Lorraine ha con sé l’unica chiave in grado di liberarmi e il martelletto per suonarla. In…qualche modo con la mia forza magica troverò il modo di liberarmi prima di rimanere ustionata, e se non fosse così immagino che vinceremo lo stesso.
Chris: un tantino audace, ma giusto come ragionamento.
Megan: Lorraine farà le veci del mio giudice inquisitore. -il pagliaccio si indossa la giacca rossa come una toga-
Lorraine: pronta.
Megan: …co-cominciamo.
Lorraine: e così tu saresti una strega, mh? Che tipo di strega? Sentiamo.
Megan: del tipo che DONG!!!
Lorraine: non si è sentito.
Megan: q-q-quel tipo di strega come am DONG DONG!!! u-un essere m-m-malefico.
Lorraine: ah, ho capito, sì. Prossima domanda. Tutte le streghe si associano sempre a una pianta o a un fiore che conferisce loro i poteri magici. Quale sarebbe il tuo, Megania Chiazzaperduta?
Megan: il g-giacinto.
Lorraine: hai qualcosa da farti perdonare? DING-DONG-DANG!!! Qual è stato l’anatema peggiore che hai scagliato su qualcuno?
Megan: quello che hai ind -Lorraine continua a suonare senza darle tregua- Aaaghh ghh ghhh! L’a-anatema peggiore che ho commesso…
Lorraine: fra’ Martino Campanaro, din-don-dan! DIN DON DAN!!!!!!!
Megan: è aver mentito a colei che amo. -Lorraine lascia cadere il martello a terra mentre la sua voce rimbomba per tutta l’isola-
Amber: ancora una mano di vernice e ho finito. Che ve ne pare? Mi sono ispirata alla copertina del tuo libro di mitologia, e a quella maglietta.
Rose: è venuto bellissimo, Amber.
Shin: con questo compirò finalmente il mio destino.
Amber: ci credo che vi piace, ah ah! La mia tavola da surf l’ho dipinta tutta da sola a partire da un pezzo di legno. E’ questo il mio hobby. (Il surf è la vita.)
Zeus: sì, carina la carrozzeria infernale in stile “pimp my rail”, ma senza di me eravate fottuti: un rottame senza parti elettroniche a farlo muovere rimane comunque un rottame. Quindi dovreste prostrarvi e dire: “Grazie, Zeus.”
Rose: con inchino?
Zeus: se vuoi.
Rose: grazie, Zapata.
Amber: boom! Gliel’hai fatta esplodere in faccia tutta la sua arroganza. Ahahahah! Ma va’ a zappare!
Zeus: ridi, ridi. Poi piangerai.
Shin: concentratevi, ricordate quello che avete imparato.
// Rose: forse potrei farmi verniciare da Amber una mia chitarra una volta finito lo show, oppure farmi aiutare da lei a costruirmene una qui. //
Zeus: come ho già detto in passato, ci tengo a ribadire che non faccio miracoli. Questo ammasso di lamiere arrugginite che tu hai pimpato potrebbe non sollevarsi mai da terra, ma non lo sapremo senza prima averlo collaudato.
Rose: forse per una volta ha ragione.
Amber: ma noi non abbiamo tempo di farlo, è quasi il tramonto. Ammettilo che te la stai solo facendo addosso all'idea.
Zeus: allora leggi le mie labbra: scordatelo.
Amber: oh, tu ci salirai invece, a costo di legarci tutti quanti, nessuno escluso, dopo tutta la fatica che abbiamo fatto! -lega Zeus e Rose assieme incollandoli poi al sedile- Mettici anche questa. -Zanna ficca Paula a bordo- Io starò al posto di guida anche se non ho ancora capito a che serve un volante se dobbiamo andare dritti.
Shin: i treni che vanno a tecnologia mag-lev possono deragliare in qualsiasi momento.
Amber: ah, chiaro. -deglutisce- Accendi i motori, dai, cioè, hai capito.
-Shin taglia l’elastico che ha tenuto il vagone in tensione tutto il tempo facendo schizzare l’intera struttura come un proiettile-
Funzionaaa ehi ehi che fai!???
Shin: libero il mio corpo da qualsiasi intralcio tra sé e il dolore. -si mette in piedi sulla punta del vagone oni rimanendo solo col fundoshi- Così l’impatto sarà totale.
Amber: anche per noi. Rgh! Non mi ci abituerò mai.
Rose: ohmm, non guardare giù, non guardare giùuu…
Zanna: -chiude gli occhi-
Zeus: waaaaaaaaah tutto ma non il supplizio delle palle al vento di samuraiiii!
Paula: . . . per tutti i micini!
Megan: stavolta bll. Stavolta mi hai sentita per forza! Mi hai sentita? Lorraine, io, e Shin…
Lorraine: sì, solo perché rido sempre, non sono un idiota. -tira fuori dalla tasca della giacca, quasi come un numero di magia, un intero nastro di registrazione- E non avevo neanche bisogno di questo per accorgermene.
…
Sai cos’è o vuoi provare a indovinarlo con i tuoi “poteri magici”?
Megan: no, lo posso immaginare.
Lorraine: pensare che ho fatto del mio meglio, ce l’ho messa tutta in questi giorni per…per continuare a sorridere come se non fosse successo nulla, come faccio SEMPRE!
Megan: urgh.
Lorraine: ma tu dovevi rovinare tutto a tutti i costi, vero?
Megan: vero…Rovino sempre tutto.
Chris: non capisco, il numero è finito oppure no?
Lorraine: lo SPETTACOLO E’ FINITO! -butta giù la campana prima che Megan svenga per il caldo- IL CIRCO HA CHIUSO.
Megan: Lorraine. Ptù. -ha anche vomitato lì dentro- Aspetta!
Soleil: e adesso?
Chris: voi Granchi mi dovete ancora almeno uno stagista.
Kimberly: perché fissate tutti la sottoscritta ora.
Lorraine: lalalalala non ti sento, non ti sento, è tutto arci-super-fantastico quiii!
Megan: mi devi ascoltare! Non puoi continuare a nascondere come ti senti.
Lorraine: come mi sento? -si gira col volto rigato dalle lacrime- COME MI SENTO!? AHAHAHAHAH! Ma ancora non hai capito? Un clown fa’ ridere a prescindere, non è mai triste perché deve rallegrare chi lo vede, e chi lo vede deve sorridere e ridere per le sue facce buffe, il trucco, i capelli strani e i pantaloni larghi larghi. A chi importa poi dei sentimenti di un clown!
Megan: a me.
Lorraine: ohh, davverooo? Ti importava anche quando mettevi il mio trenino nella tua galleria? Eravate così occupati e preoccupati della vostra Lorraine da non accorgervi neppure che ero già lì, davanti a voi, era come se non esistessi. Appunto, a chi importa di Lorraine il clown…e dei suoi sentimenti.
Megan: ti ho detto che a me importa, non so Shin, ma a me importa perché…perché…perché è così difficile comunicare con te.
Non sei mai stata chiara nei tuoi sentimenti verso di me, mentre non c’era dubbio che amassi Shin, ma poi hai iniziato a mettermi sempre di più le ehm mani addosso e toccarmi in un certo modo che non capivo se stessi giocando e basta o facessi sul serio…
Lorraine: che ti ho detto? Non si può capire quando faccio sul serio e quando no. SONO UN C-L-O-W-N: alias portare sorrisi con una maschera tenuta su tutto il tempo.
Megan: no, così come la dignità, la metti e la togli quando vuoi, e prima o poi la devi togliere una volta al giorno.
Lorraine: che cosa ne sai tu di cosa voglia dire sforzarsi di sorridere tutto il giorno? Nessun bambino si aspetta che tu lo faccia.
Megan: qui non c’è nessun bambino! A nessun bambino sarebbe permesso di vedere un programma dove si vedono le mie tette di continuo!!
Chris: infatti lei è il motivo principale per il quale sono dovuto passare al rango S.
Megan: è solo una scusa che racconti a te stessa per fuggire dai tuoi problemi, come hai cercato di insegnare a fare a me.
Lorraine: …
Megan: come vedi, non ha funzionato. Non funziona isolarti nel tuo mondo, purtroppo, l’ho imparato a mie spese. Ma qui ho conosciuto persone, persone come te che mi hanno coinvolta. -la prende per mano ma lei la scaccia subito-
Lorraine: …perché stavolta non ha funzionato?
Megan: perché qui non si trattava di ridare il sorriso agli altri ma a te stessa. Immagino sia più facile incoraggiare le persone a sorridere che chi vediamo allo specchio.
Lorraine: ma se ho cominciato proprio così. -si specchia in una pozzanghera facendo varie smorfie stentate- Mi esercitavo ogni giorno a fare facce buffe allo specchio e sorridere anche nei giorni che mi sentivo triste!
Megan: -entra nella pozzanghera mettendosi davanti a lei e schizzandola ma non ottiene alcuna reazione-
Lorraine: …sniff. -si ripulisce-
Megan: pensavo che, scusa.
Lorraine: c-ci ho messo tutta me stessa. . .e non mi è servito a niente?
No, no, e no! Il mio metodo funziona eccome altrimenti non avrei resistito un secondo nel mio mestiere. Ripeto: cosa vuoi saperne! Non sai neanche che facevo sul serio tutte quelle volte che ti toccavo… Sniff. Ma avete preferito continuare a prendermi in giro tuuutto il tempo tu e quel samurai dalla katana tentatrice di fenicotteri.
Allora.
-si sdraia sui binari-
Vediamo se anche in questa situazione capisci che scherzo o sto facendo sul serio.
VVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
Megan: LORRAINE!
Shin: LORRAINE?
Chris: ciuf ciuuuff, ahahahahahahah! Uuuuuh, ci sono pezzi di clown dappertutto.
Amber: cos’era quella cosa che ho appena visto a cubetti, non era un gatto, verooooo!?
Zeus: perché tu riesci ancora a vedere qualcosa che non siano palle a questa velocitààààà??????
Amber: mi sa che hai esagerato con la spinta. Shiiiiiiiiiin!
Shin: -è sceso dal vagone appena in tempo- che ci faceva LEI sui binari?
Megan: pagava le nostre colpe, ecco cosa.
Shin: rimettila intera, avanti, che aspetti!? Ci sarà pure un incantesimo che conosci! So che la cultura occidentale è piena di storie simili.
Megan: SHIN! -gli dà uno schiaffo- Smettila, lo sai che non c’è nulla che possa fare. Chris, Chris, chiama subito i soccorsi!
Chris: dopo, dopo lo faccio. Gnam. -si fa imboccare da Kimberly- Fatemi vedere come va a finire.
-Il treno dei Delfini è finalmente entrato nel campo di minigolf alla velocità di un proiettile. Il primo ostacolo vede il mulino picchiare selvaggiamente ciascuno dei quattro originali con le pale e gli oggetti a esse appiccicati per poi usare la buca come galleria e sbucare nella pista 3 direttamente sparati dal flipper della morte reso ancora più della morte. Attraversando un’altra galleria il treno schizza attraverso la buca 4 con Zanna che si incastra tra i tasti e tutti gli altri passeggeri sparati dalle canne fumarie dopo una breve scala musicale di dolore per riatterrare perfettamente a bordo del treno diretto alla pista 5 con un tuffo nel riso colloso e alla 6 con la lingua gigante che spruzza loro del liquido volatile a mo’ di condimento per diventare poi tanti flambè a contatto con la sfilza di cerchi di fuoco. Quando sembra che la corsa sia finita il toro meccanico della pista 7 fa ripartire subito con una bella incornata, sfondando il muro dell’ottava per poi esplodere sui barili della nona buca e…-
Amber: ahhhhh!
Zeus: ahhhh!
Rose: ahhhh!
Paula: !
-…concludere tutti in bellezza atterrando ciascuno in un canestro diverso dello skee ball sulla pista 2: Amber sul fuoco, Zeus di nuovo nel compattatore, Rose sui draghi di Komodo, e Paula sul container rovente che rovescia il suo contenuto su tutti loro a mo’ di stampo per infornare.-
Amber: fssss. Ogghhh…Shiii…
Paula: 1,2,3,4,5…micini, allora eravate precipitati qui!
Chris: ahahahahahah! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! DEI PAZZI! Questa…è stata la cosa più bella che abbia mai visto in vita mia ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhahahahahahah BOOM! Il Chrissometro è esploso.
Lorraine: vvvvvistooo? Vee l’avevooo detto che l’avrei fatto esplode-de-de-dere…Dere-dere. Ciuf ciuf! -sviene-
Chris: la vittoria va senza ombra di dubbio ai Delfini Devastati! Mai nome più appropriato adesso.
// Confessionale //
Zeus: la statua ho sempre sognato di farmela fare a mia immagine e somiglianza, non usando me come STAMPO!!!
Kimberly: “…tutti i presenti ancora in piedi a quel punto fissano il conduttore con immenso disprezzo. Fine della sfida.”
Chris: ah, quante risate. E’ stato, wow! Epico. Mh? Ah, sì, i soccorsi. Quasi non ci pensavo più a questa seccatura. Dunque, devo ordinare tanta colla e cinque barelle, minimo. Yawn, e si ritorna alla parte noiosa del mio lavoro.
*Cerimonia*
Chris: Granchi Stracotti, oggi vi siete battuti fino all’ultimo ma avete perso perché i Delfini sono stati più masochisti di voi. Stavolta non infierirò oltre, sono sazio per oggi.
Lorraine, sinceramente il fatto che tu sia ancora viva e in un bodycast è la prova che i clown forse non sono fatti di gomma, ma di amianto. Solo il cervello rimane quello di un chewingum masticato.
Soleil: menomale che non dovevi infierire.
Chris: Kimberly, molto astuto da parte tua tagliarti fuori tutto il tempo dalla parte dolorosa della sfida. Sono d’accordo con te: le sfide è più divertente scriverle che farle! Infatti sei l’unica perfettamente immacolata qui.
Kimberly: eheheheheh! Eeeh. Ahem.
>>> James: trattasi di incidente sul lavoro. Cose che capitano spesso in un’azienda. Quando succede che un operaio si infortuna e non può più lavorare, beh, gli si dà la buonuscita. Non c’è spazio per i sentimenti.
Visto che sono una persona onesta, l’altro voto lo do a me stessa, in qualità di delegata dato che Lorraine è impossibilitata.
Chris: le geuks son fè.
James: cos’è, parli coreano adesso?
Chris: lasciamo perdere. Adesso consegnerò i marshmallow di caucciù a…Soleil e Megan!
Kimberly: e io?
Chris: ci stavo per arrivare. Tiè.
Kimberly: ah, fiù. Ogni volta mi fai venire sempre più palpitazioni.
Chris: e ne rimase uno solo. A chi andrà?
James: sono appena arrivata in questa azienda, è assurdo che vogliano eliminarmi.
Megan: forse perché hai toccato le tette di continuo a tutte quante?
Lorraine: …
Chris: a James!
Megan: NOO! -caccia l’urlo più forte da quando è arrivata sull’isola di Gaumika- No, non abbandonarmi! -si aggrappa al gesso della ragazza clown- Sei la prima persona che non mi ha fatto sentire giudicata con disprezzo o lussuria appena mi ha vista.
Lorraine: aww, ma no. Cosa dici? Non sono stata l’unica, anche Mark e Shin…
Megan: ma tu mi hai incoraggiata, tu mi hai sostenuta, tu mi hai fatto sentire di nuovo la mia passione…
Lorraine: e non è questo che fa un’amica?
-Megan la bacia improvvisamente cadendole addosso-
Megan: giudica tu stessa se possiamo essere ancora amiche, perché io non ci riesco più.
Lorraine: M-Megan. -i cuori delle sue guance s’illuminano di scarlatto- Sono un po’ impedita adesso, ma ti abbraccerei e strizzerei tutta in questo momento! La verità è che aspettavo da tutto il tempo, ma ero troppo gelosa di entrambi per accettare che non foste solo miei, e mi sono comportata da egoista trattandovi come giocattoli di questa bimba clown capricciosa. Ahi. Ora sento un pochettino tanto dolore quindi potresti levarti e aiutarmi a rialzare?
Megan: c-certo.
Lorraine: dài, fammi un bel sorriso adesso! Non sei contenta?
Megan: così va bene? -sorride- Mi mancherai da morire.
Lorraine: awwww, anche tu! Tu o Shin, uno dei due deve vincere alla fine, promettimelo. Noi Saltimbanchi (fa’ niente se siamo letteralmente in due) faremo tutti il tifo per voi!
Chris: avete finito? Bene, Lorraine, da questa parte. -la fa’ mettere dentro uno scafandro da astronauta tre volte più grande di lei- Giusto una precauzione per assicurarmi che tu non finisca sbriciolata ancor prima di raggiungere la stratosfera.
Accensione del Razzo della Vergogna.
3
2
1
Lorraine: BOING. BOING. CHE IL CIRCO DEI GRANCHI VIVA PER SEMPREEEEEEEEEEEEEE! KA-KA-KABOOOOING!
KABOOOM!
Chris: e…cut. E’ stato un episodio breve ma intenso quello di oggi, e finalmente un altro concorrente ha visto la luce (della Luna) da vicino. Domani, sperando che i Delfini ce la facciano, ne verrà un altro. Chi sarà? Lo saprete solo continuando a seguire A Tutto Real51ty: Arearea 51- L’Isola di Gaumika!
FINE
*Epilogo*
Soleil: che giornata. Che dite? Approfittiamo dell’assenza dei Delfini per dormire a casa loro?
James: ci sto! Così imparano.
Shin: accomodatevi pure. Ho preparato del tè. Megan?
Megan: arrivo tra poco.
// Confessionale //
Kimberly: evvai! E’ andato tutto come avevo previsto: non è stato un finale emozionante? Far trovare a Lorraine la registrazione fatta da Spencer già nella puntata 7 è stato il vero colpo di genio per confondere le acque. Nessuno si aspettava un’implosione del genere tranne me. La catena degli eventi che ne è seguita è stata un’escalation di shock uno dietro l’altro, ma neppure io mi aspettavo che Megan la baciasse!
Fiù.
Finalmente ho concluso la storyline del triangolo amoroso per Megan come volevo, e posso concentrarmi su quale sarà davvero quella sua principale in grado di sfruttare tutto il suo potenziale. Già, quale? Ancora non lo so, ma con un personaggio del genere, ne sono certa, tirerò fuori un altro capolavoro. -appena esce dal confessionale un gatto nero si materializza dietro di lei per sparire subito nell’ombra come un fantasma-
Megan: . . . Crack. -tiene in mano la statuetta del Chris Nero fasulla e la stringe serrando le dita fino a ridurla in polvere-
Kimberly: siamo partite bene, ma possiamo alzare l’asticella molto di più, Lorraine. Fffff. Molto di più. Mi ascolti?
Lorraine: eh? Ah sì, sì, sono d’accordo, ceeerto, certerrimo! -a James- Qual era pure l’ordine del giorno?
James: …
Megan: …
Soleil: sono tornata.
Kimberly: ah, Sol, giusto in tempo! Com’è andata?
Soleil: un trauma. -sbatte la testa sulla scrivania-
Kimberly: immaginavo. Come stavo dicendo, continuiamo a fondere le parti peggiori delle sfide precedenti: adesso tocca agli episodi 4 e 5. Chris aveva gradito molto le parti nelle quali Lorraine e Spencer si facevano male durante lo spettacolo, quindi le ripeteremo tali e quali ma ad affiancare Lorraine questa volta (uhm, non è che ci sia molta scelta di maschi) sarà James!
James: perché IO?
Kimberly: mi pare ovvio?
James: ma non mi sento di essere maschio oggi, cioè, no, che sto dicendo. Argh! Sono tremendamente confuso.
Lorraine: lui/lei un clown? Mmmh. Non vedo tutto questo potenziale, ma non importa. -alza le spalle- Cosa devo insegnargli?
Kimberly: solo a fare le spaccate sui trampoli, il resto verrà da sé.
. . .mezz’ora più tardi. . .
SIGNOREEE E SIGNORIII, LE CIRQUE DU CRABE E’ TORNATOOO!
Chris: zzz. Eh? Ohh.
Kimberly: con numeri ancora più pericolosi e dolorosi della volta precedente.
Chris: promette bene!
James: (nel backstage) metterei ancora un po’ di cipria, tu che dici?
Lorraine: sì, un po’ di bianco ancora, ma il rossetto deve essere scuro, e i capelli raccolti da geisha. Alla fine ho optato per il look kabuki-kitsch su di te: ti sta carinissimo!
James: davvero, trovi? Le geishe erano piatte se non ricordo male, giusto?
Megan: ti posso parlare un attimo?
Lorraine: adesso adesso? Ahahahah! No. Il mio pubblico mi aspetta.
Megan: ma, io, ma io…Devo confessarti un segreto.
Lorraine: aww, ma certo! Facciamo più tardi. Sarò tuuutta a tua disposizione.
Megan: o-ok. -sospira-
// Megan: come glielo devo far capire se non ci arriva da sola? Posso solo dirle tutto. Bll. Se riesco. //
Chris: voglio un posto in tribuna d’onore. -schiocca le dita indicando la montagna- Portatemi sul punto più alto.
Shin: sì, padrone. -tira su la portantina assieme alla stagista dei Granchi-
Megan: anf…
Shin: sicura di farcela? Posso portarlo anche da solo.
Megan: ce la faccio, non voglio deludere ancora la mia squadra.
Shin: tu non ci hai mai delusi. Io vi ho deluse.
Megan: sì, molto. Per questo ho deciso….
Shin: che cosa? NO!
Chris: ehi!? Guai a voi se mi fate cadere il litchi.
Shin: mi scuso umilmente, signore, non capitera più. Non puoi dire di noi a Lorraine: vi amo tutte e due allo stesso modo! Io vi amo, voi mi amate, e allora qual è il problema se lei non sa nulla?
Megan: no, siamo noi che non sappiamo neanche se è d’accordo, e non resisto più al senso di colpa. Io la amo. Ma non posso costringerla.
N-Non voglio perderla.
Ma non posso continuare a tradirla.
Lo capisci?
Shin: capisco. Ma ricorda: è una tua scelta.
Kimberly: …facciamo un terzo applauso per la nostra eroina, Quiche Lorraine! (pssst, Lorraine? Qndo ti dcdi a entrare dmmlo.)
Lorraine: eh eccomi! Ciaaao a tutti, bambini e bambinoni! Quiche Lorraine è tornataaa! Ho con me un nuovo amico: salutate JamJames Style! -James arriva vestito da geisha, barcollando sui trampoli, con la musica di Gangnam Style ma fatta con lo shamisen-
Chris: ma che ahahahah!
James: dove ho lasciato la dignità in tutto questo?
Lorraine: eccone un altro che deve partire dall’abc. Bando agli indugi! Io e JamJam ora vi insegneremo una tecnica rivoluzionaria per la pesca dei granchi. -si mette sui trampoli anche lei e imbraccia il fucile subacqueo- Siete pronti?
-con la musica della Pantera Rosa i due si portano furtivamente sopra la tana dei granchi del cocco-
Kimberly: i clown sono tornati (dall’oltretomba presumo) sull’Isola dei Granchi Cannibali per avere la propria vendetta. Stavolta sono ben armati. E stavolta i granchi non sono addestrati. Vediamo quale sarà la loro strategia per infiltrarsi al rave party…
Lorraine sta impartendo ordini in clownese (nemmeno stavolta mi assumo la responsabilità del testo narrativo che vado leggendo) alla sua compagna geisha che essendo più leggera del precedente se la sta cavando molto meglio sui trampoli.
Chris: yawn.
James: devo, devo farlo sul serio?
Lorraine: come nelle prove che abbiamo fatto. Su, non essere timida!
Kimberly: ora James sta su un trampolo solo, uhh, e ha cominciato a fare la lap dance proprio al cospetto di un certo granchio generale degli Heike di nostra conoscenza…
-James sembra una spogliarellista in questo momento con i granchi che le lanciano addosso dollari di sabbia (dendraster excentricus) come monetine allungando anche qualche chela di troppo-
…e a quanto pare è un successo! (E un disagio.)
// James: modestamente, allora ci so fare come femmina anche senza averle. //
Kimberly: approfittando della distrazione collettiva, Lorraine si è infiltrata a sua volta al party, ed è pronta a colpire alle spalle come un cecchino.
Chris: sì c’è umiliazione, ma dov’è il dolore? Non ci siamo.
Lorraine: vuoi il dolore, Chris? Stavolta saprò soddisfare i tuoi gusti al 100%. -punta invece l’arpione su James- Dolore e lacrime per un clown qui sono sempre assicurate. Click.
-l’ignara James stava twerkando con le chiappe al vento nella foga, e l’arpione si conficca perfettamente senza alcun tessuto di mezzo-
James: aaaaaaaaaah! -senza alcuna pietà Lorraine ritira l’arpione trascinandolo e facendolo cadere in spaccata in mezzo ai granchi in tal guisa-
Lorraine: -con voce yandere- questo è per aver preso il posto del mio Shinkansenuccio.
Soleil: (ma tu l’avevi scritta così questa scena?)
Kimberly: (guarda, già non avevo messo nemmeno mano al copione a essere sincera.) Ma colpo di scena! PLOT TWIST. Fu così che quel giorno Quiche Lorraine tradì l’intera clowmanità per schierarsi dalla parte dei granchi. THE END.
Chris: AHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAH! FANTASTICOOO! BIS! Applaudite voi per me. Che emozione, sto piangendo lacrime virili dalla gioia. Sniff.
// Confessionale //
James: l-la mia prima penetrazione non me l’ero mai immaginata così d-dolorosa e ferrea! Sob.
Shin: che pezzo di donna, che edamame della distruzione. -tira su il sangue dal naso- E che invidia.
Amber: che cosa? I Granchi hanno già riempito mezzo serbatoio? Ma si può sapere come hanno fatto? Time-out tutti! Ci siamo allenati abbastanza. -si strappa la medusa di dosso-
Zeus: sicura che non dobbiamo ancora stenderci su un letto di ricci di mare come suggerito da Bloody Mary dei povery?
Amber: sì, ci faremo bastare quello che abbiamo sopportato. Shiiin! Hai finito lassù? Sennò facciamo da soli.
Shin: NO! Non potete senza dime. Arrivo subito. Mi serve il cambio.
Amber: gli mandiamo su Paula. Va bene? -Chris annuisce con nonchalance e comanda il drone per tirare su la sostituta stagista- Ecco, tanto non ci serve a niente così. Sbrigati a scendere.
Zeus: o a shindere, uhuhuh. Che c’è, siete un pubblico o un mosaico?
Rose: qui micio, micio, micio. No, non sono neanche su quest’albero di palma gigante. Puoi scuotere l’altro, Zanna?
Amber: passerò direttamente dal delfinario…al manicomio.
Megan: ora che sono libera ti va di…
Lorraine: ci vado io adesso, tranquilla!
Megan: come non detto.
Kimberly: uhm, quindi il prossimo numero lo devo pensare senza Lorraine.
Soleil: e senza tu sai chi…. -indica ciò che ne rimane dopo che i granchi hanno banchettato con lui/lei-
Kimberly: sarà dura, ma adoro le sfide.
Megan: fintanto che non le disputi tu…
*Delfini*
Amber: i Granchi hanno avuto l’idea vincente di riutilizzare le sfide degli episodi già fatti, e noi gliela rubiamo da sotto il naso e la portiamo all’apoteosi: ecco il campo di Sterminigolf. Che ne pensi, Shin, è infernale a sufficienza per te?
Shin: no.
Amber: come “no”? Ma se ieri ti ha quasi trasformato in orco questo inferno a nove piste. Ho ancora il segno.
Shin: sumimasen. C’è molto da migliorare. -estrae il randello da oni con la mano che gli si gonfia all’istante- Prendete le mazze più pericolose che trovate e legatele alle pale del mulino per cominciare.
-tutti si adoperano a frugare nelle sacche da golf raccattando: una mazza ferrata, il martello di Thor, una motosega (usata), un cactus, e una copia dell’Eneide di Virgilio-
Zeus: se non è letale questa…
Shin: spostiamoci sulla seconda pista.
Amber: asp, e questo non lo proviamo subito?
Shin: sarebbe dolore sprecato. Insufficiente. Questa sarà il capolinea.
Rose: capolinea?
Shin: capirai alla fine di tutto. Serve un recipiente gigante.
Amber: e dove lo troviamo?
Rose: ricordate la ciotola di riso? Potremmo riciclare quella.
Shin: ottimo, la isseremo sul punto più alto del tabellone dopo averla riempita con la colla di riso riscaldata al magma.
Amber: (glom.) Okkei.
Shin: e ce la verseremo sulle nostre ferite come lo stampo definitivo. -tira su col naso- Ma veniamo alla prossima.
Amber: la prossima!?
Rose: due non ne bastano secondo te?
Shin: per favore. La terza tortura deve essere contorniata da spuntoni a ogni rimbalzo. Posizioniamo oggetti acuminati di ogni tipo. Nella quarta togliamo un tasto sì e uno no in modo da essere schiacciati sia dall’alto verso il basso che lateralmente tra i tasti. Nella sesta aggiungeremo la saliva alla lingua del demone pagliaccio Chris. Nella settima…
Zeus: sì e poi?
// Amber: ed è andato avanti a “migliorare” così fino alla nona buca. Ma aspetta, aspetta, la vera parte migliore ce l’ha spiattellata con la chicca finale. //
Shin: tutto questo lo faremo in una volta sola. Un solo giro. Senza soste.
Amber: cioè che hai in mente di fare…?
Shin: andare come un treno, su un treno.
Amber: che vuoi fareee!??
Shin: costruire una monorotaia che parta dalla spiaggia e attraversi dritta l’inferno. Sfrutteremo la tecnologia mag-lev e le conoscenze tecniche di Zeus per raggiungere la massima velocità possibile prima dell’impatto con le piste: la forza inerziale farà il resto. Il percorso andrà dalla buca 1 facendo il giro fino a tornare indietro alla 2, che sarà il nostro capolinea.
Da solo non potrei mai riuscirci, perciò avrò bisogno della collaborazione di tutti voi Delfini.
Amber: eeehhh… Facciamolo! Facciamo la storia noi stavolta.
Rose: ben detto, rock n’ roll!
Zeus: ho capito, vi siete bevuti definitivamente il cervello tutti quanti. Ammesso e non concesso di uscirne vivi, dove lo volete trovare tutto l’acciaio che ci serve su un’isola in mezza giornata? Sugli alberi?
Rose: ti sei dimenticato che questo è il fottuto Triangolo delle Bermude.
-ciascuno si mette dunque subito al lavoro per fare la sua parte: Amber pesca dai relitti il metallo che Shin taglia per fare le sbarre delle rotaie da piazzare, Zeus smonta il carrello dell’Oltretomba per utilizzarlo come vagone, Rose procura gli elettromagneti staccandoli dalle varie parabole cadute, e Paula carezza meccanicamente Chris come un gattino con l’unico muscolo che le riesce di muovere-
Chris: se non altro anche questa stagista serve a qualcosa. Miao. -Lorraine fa’ invece da ottomana per l’occasione-
// Lorraine: secondo voi è peggio fare l’indiana o l’ottomana? Ahahahahah! //
*Granchi*
Kimberly: ancora un applauso per la nostra Soleil e la sua “pioggia di meteoryeti”. Clap, clap, clap! (Spero non ti sia fatta troppo male.)
Soleil: figuuurati, ci sono abituata. -si rialza dopo essere stata schiacciata ripetutamente-
Chris: le è rimasto il segno di chiappe sulla fronte. Ahahahahah, sto male!
Kimberly: evvai, altre lacrime per il Chrissometro. Lo stiamo per riempire del tutto ormai. -si schiarisce la voce- Per finire in bellezza, non poteva mancare il ritorno dell’altra star di questo revival del Circo Itinerante dei Granchi: Megaaan laaa Magaaa!
Col suo nuovo numero di magimasochismo.
-questa volta Megan entra accompagnata da James come assistente tutta in ghingheri ma con ancora l’arpione camuffato come la coda di un pavone ficcato in quel posto-
Lorraine: solo io posso farle da assistente fenicottero! Sgombra tu.
James: che modi! -viene gettata tra le braccia di Chris con un calcione-
Megan: ehm, b-b-buonasera a tutti e bentornati. Bll. Anf. L-Lo spettacolo di oggi è dedicato al binomio magia e tortura prendendo liberamente spunto dalle tecniche di caccia alle streghe praticate nel Medioevo.
Chris: ottimo, non avevo mai pensato a una ispirazione di carattere storico a quel periodo. Hai stuzzicato la mia attenzione.
Megan: saranno solo due i numeri perché tre non credo di riuscire a reggerli, gurgle. Appunto. Nel primo sarò legata alle mie estremità a un argano che cercherà di strapparmi in due mentre l’assistente mi torturerà in ogni modo possibile le ehm venga in mente. Cercherò di liberarmi con le chiavi che mi verranno ora appese al collo con un peso. -le chiavi cadono subito scivolando sotto ai suoi vestiti- Sigh.
Lorraine: devo torturarti?
Megan: agh, sì. Forse così mi starai a sentire finalment -l’assistente comincia a farle il solletico sotto le ascelle con qualsiasi cosa trovi nel baule: palloncini, piume, floggers, carte da gioco e serpentelli di gomma- Eh? No, ahahah, NO, AHAHAHAH! I-IO NON LO REGGO IL SOLLETICO LO SAI! MA DEVO GH DE-DE-DEVO AHAHAHAHAHAHHAHAH!
Lorraine: io devo torturartiii, l’hai detto tu. Vediamo se soffri di solletico anche qui. -si porta all’altezza del seno-
Megan: g-glom. Nggh nggh ahahahahahah! Basta, basta, ti prego!
Lorraine: quindi, cosa volevi dirmi? -ma prima che l’altra possa aprir bocca lei le mette una carta da gioco e torna a solleticarla e stuzzicarla di nuovo quasi con sadica soddisfazione, leggermente arrossita nelle guance-
Chris: …mi ricorda Scary Girl.
Soleil: ma che…sta…facendo?
Kimberly: il treno è ormai decisamente deragliato.
Megan: strrrap anf! -le si è sfilacciato il maglioncino e la camicia sta altrettanto per cedere alla massima espansione raggiunta-
Lorraine: allooora?
Megan: i-io ti ho…Non mi sento più le braccia, devo per forza liberarmi ora o mai più. -sfila le braccia dalle maniche con la forza della disperazione- Argh!
Lorraine: gasp. -rinsavisce vedendola ridotta così con i segni sui polsi e la libera lei del tutto, senza farlo notare- Ta-dah! Ce l’hai fatta. Magia! Un applauso glielo vogliamo fare?
Soleil: clap, clap, clap.
Kimberly: clap, clap, clap!
Megan: anf…anf…anf. Bghlll. Non mi sento molto…Burp. Passato.
Lorraine: tieni, ti do una mano io intanto che emmh recuperi sensibilità alle tue. -la aiuta a rinfilarsi la camicetta senza il maglione-
Megan: grazie… Secondo numero finale. -apre il libro- Ripeterò la tortura della campana di fuoco: quando una strega veniva processata, individuata e condannata al rogo, questa era la pena più comunemente inflitta. Si credeva infatti che soltanto l’acciaio potesse spezzare ogni incantesimo che la strega avesse provato a lanciare per salvarsi. Spesso la parte finale dell’interrogatorio già si svolgeva qui dentro, così la strega era più propensa a dire la verità e autocondannarsi. . .
Mi farò rinchiudere all’interno di questa campana per squali (n.d.r. : è una gabbia anti-squalo solitamente a forma conica) che verrà tenuta sospesa sopra a dei pannelli solari in funzione. Lorraine ha con sé l’unica chiave in grado di liberarmi e il martelletto per suonarla. In…qualche modo con la mia forza magica troverò il modo di liberarmi prima di rimanere ustionata, e se non fosse così immagino che vinceremo lo stesso.
Chris: un tantino audace, ma giusto come ragionamento.
Megan: Lorraine farà le veci del mio giudice inquisitore. -il pagliaccio si indossa la giacca rossa come una toga-
Lorraine: pronta.
Megan: …co-cominciamo.
Lorraine: e così tu saresti una strega, mh? Che tipo di strega? Sentiamo.
Megan: del tipo che DONG!!!
Lorraine: non si è sentito.
Megan: q-q-quel tipo di strega come am DONG DONG!!! u-un essere m-m-malefico.
Lorraine: ah, ho capito, sì. Prossima domanda. Tutte le streghe si associano sempre a una pianta o a un fiore che conferisce loro i poteri magici. Quale sarebbe il tuo, Megania Chiazzaperduta?
Megan: il g-giacinto.
Lorraine: hai qualcosa da farti perdonare? DING-DONG-DANG!!! Qual è stato l’anatema peggiore che hai scagliato su qualcuno?
Megan: quello che hai ind -Lorraine continua a suonare senza darle tregua- Aaaghh ghh ghhh! L’a-anatema peggiore che ho commesso…
Lorraine: fra’ Martino Campanaro, din-don-dan! DIN DON DAN!!!!!!!
Megan: è aver mentito a colei che amo. -Lorraine lascia cadere il martello a terra mentre la sua voce rimbomba per tutta l’isola-
Amber: ancora una mano di vernice e ho finito. Che ve ne pare? Mi sono ispirata alla copertina del tuo libro di mitologia, e a quella maglietta.
Rose: è venuto bellissimo, Amber.
Shin: con questo compirò finalmente il mio destino.
Amber: ci credo che vi piace, ah ah! La mia tavola da surf l’ho dipinta tutta da sola a partire da un pezzo di legno. E’ questo il mio hobby. (Il surf è la vita.)
Zeus: sì, carina la carrozzeria infernale in stile “pimp my rail”, ma senza di me eravate fottuti: un rottame senza parti elettroniche a farlo muovere rimane comunque un rottame. Quindi dovreste prostrarvi e dire: “Grazie, Zeus.”
Rose: con inchino?
Zeus: se vuoi.
Rose: grazie, Zapata.
Amber: boom! Gliel’hai fatta esplodere in faccia tutta la sua arroganza. Ahahahah! Ma va’ a zappare!
Zeus: ridi, ridi. Poi piangerai.
Shin: concentratevi, ricordate quello che avete imparato.
// Rose: forse potrei farmi verniciare da Amber una mia chitarra una volta finito lo show, oppure farmi aiutare da lei a costruirmene una qui. //
Zeus: come ho già detto in passato, ci tengo a ribadire che non faccio miracoli. Questo ammasso di lamiere arrugginite che tu hai pimpato potrebbe non sollevarsi mai da terra, ma non lo sapremo senza prima averlo collaudato.
Rose: forse per una volta ha ragione.
Amber: ma noi non abbiamo tempo di farlo, è quasi il tramonto. Ammettilo che te la stai solo facendo addosso all'idea.
Zeus: allora leggi le mie labbra: scordatelo.
Amber: oh, tu ci salirai invece, a costo di legarci tutti quanti, nessuno escluso, dopo tutta la fatica che abbiamo fatto! -lega Zeus e Rose assieme incollandoli poi al sedile- Mettici anche questa. -Zanna ficca Paula a bordo- Io starò al posto di guida anche se non ho ancora capito a che serve un volante se dobbiamo andare dritti.
Shin: i treni che vanno a tecnologia mag-lev possono deragliare in qualsiasi momento.
Amber: ah, chiaro. -deglutisce- Accendi i motori, dai, cioè, hai capito.
-Shin taglia l’elastico che ha tenuto il vagone in tensione tutto il tempo facendo schizzare l’intera struttura come un proiettile-
Funzionaaa ehi ehi che fai!???
Shin: libero il mio corpo da qualsiasi intralcio tra sé e il dolore. -si mette in piedi sulla punta del vagone oni rimanendo solo col fundoshi- Così l’impatto sarà totale.
Amber: anche per noi. Rgh! Non mi ci abituerò mai.
Rose: ohmm, non guardare giù, non guardare giùuu…
Zanna: -chiude gli occhi-
Zeus: waaaaaaaaah tutto ma non il supplizio delle palle al vento di samuraiiii!
Paula: . . . per tutti i micini!
Megan: stavolta bll. Stavolta mi hai sentita per forza! Mi hai sentita? Lorraine, io, e Shin…
Lorraine: sì, solo perché rido sempre, non sono un idiota. -tira fuori dalla tasca della giacca, quasi come un numero di magia, un intero nastro di registrazione- E non avevo neanche bisogno di questo per accorgermene.
…
Sai cos’è o vuoi provare a indovinarlo con i tuoi “poteri magici”?
Megan: no, lo posso immaginare.
Lorraine: pensare che ho fatto del mio meglio, ce l’ho messa tutta in questi giorni per…per continuare a sorridere come se non fosse successo nulla, come faccio SEMPRE!
Megan: urgh.
Lorraine: ma tu dovevi rovinare tutto a tutti i costi, vero?
Megan: vero…Rovino sempre tutto.
Chris: non capisco, il numero è finito oppure no?
Lorraine: lo SPETTACOLO E’ FINITO! -butta giù la campana prima che Megan svenga per il caldo- IL CIRCO HA CHIUSO.
Megan: Lorraine. Ptù. -ha anche vomitato lì dentro- Aspetta!
Soleil: e adesso?
Chris: voi Granchi mi dovete ancora almeno uno stagista.
Kimberly: perché fissate tutti la sottoscritta ora.
Lorraine: lalalalala non ti sento, non ti sento, è tutto arci-super-fantastico quiii!
Megan: mi devi ascoltare! Non puoi continuare a nascondere come ti senti.
Lorraine: come mi sento? -si gira col volto rigato dalle lacrime- COME MI SENTO!? AHAHAHAHAH! Ma ancora non hai capito? Un clown fa’ ridere a prescindere, non è mai triste perché deve rallegrare chi lo vede, e chi lo vede deve sorridere e ridere per le sue facce buffe, il trucco, i capelli strani e i pantaloni larghi larghi. A chi importa poi dei sentimenti di un clown!
Megan: a me.
Lorraine: ohh, davverooo? Ti importava anche quando mettevi il mio trenino nella tua galleria? Eravate così occupati e preoccupati della vostra Lorraine da non accorgervi neppure che ero già lì, davanti a voi, era come se non esistessi. Appunto, a chi importa di Lorraine il clown…e dei suoi sentimenti.
Megan: ti ho detto che a me importa, non so Shin, ma a me importa perché…perché…perché è così difficile comunicare con te.
Non sei mai stata chiara nei tuoi sentimenti verso di me, mentre non c’era dubbio che amassi Shin, ma poi hai iniziato a mettermi sempre di più le ehm mani addosso e toccarmi in un certo modo che non capivo se stessi giocando e basta o facessi sul serio…
Lorraine: che ti ho detto? Non si può capire quando faccio sul serio e quando no. SONO UN C-L-O-W-N: alias portare sorrisi con una maschera tenuta su tutto il tempo.
Megan: no, così come la dignità, la metti e la togli quando vuoi, e prima o poi la devi togliere una volta al giorno.
Lorraine: che cosa ne sai tu di cosa voglia dire sforzarsi di sorridere tutto il giorno? Nessun bambino si aspetta che tu lo faccia.
Megan: qui non c’è nessun bambino! A nessun bambino sarebbe permesso di vedere un programma dove si vedono le mie tette di continuo!!
Chris: infatti lei è il motivo principale per il quale sono dovuto passare al rango S.
Megan: è solo una scusa che racconti a te stessa per fuggire dai tuoi problemi, come hai cercato di insegnare a fare a me.
Lorraine: …
Megan: come vedi, non ha funzionato. Non funziona isolarti nel tuo mondo, purtroppo, l’ho imparato a mie spese. Ma qui ho conosciuto persone, persone come te che mi hanno coinvolta. -la prende per mano ma lei la scaccia subito-
Lorraine: …perché stavolta non ha funzionato?
Megan: perché qui non si trattava di ridare il sorriso agli altri ma a te stessa. Immagino sia più facile incoraggiare le persone a sorridere che chi vediamo allo specchio.
Lorraine: ma se ho cominciato proprio così. -si specchia in una pozzanghera facendo varie smorfie stentate- Mi esercitavo ogni giorno a fare facce buffe allo specchio e sorridere anche nei giorni che mi sentivo triste!
Megan: -entra nella pozzanghera mettendosi davanti a lei e schizzandola ma non ottiene alcuna reazione-
Lorraine: …sniff. -si ripulisce-
Megan: pensavo che, scusa.
Lorraine: c-ci ho messo tutta me stessa. . .e non mi è servito a niente?
No, no, e no! Il mio metodo funziona eccome altrimenti non avrei resistito un secondo nel mio mestiere. Ripeto: cosa vuoi saperne! Non sai neanche che facevo sul serio tutte quelle volte che ti toccavo… Sniff. Ma avete preferito continuare a prendermi in giro tuuutto il tempo tu e quel samurai dalla katana tentatrice di fenicotteri.
Allora.
-si sdraia sui binari-
Vediamo se anche in questa situazione capisci che scherzo o sto facendo sul serio.
VVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
Megan: LORRAINE!
Shin: LORRAINE?
Chris: ciuf ciuuuff, ahahahahahahah! Uuuuuh, ci sono pezzi di clown dappertutto.
Amber: cos’era quella cosa che ho appena visto a cubetti, non era un gatto, verooooo!?
Zeus: perché tu riesci ancora a vedere qualcosa che non siano palle a questa velocitààààà??????
Amber: mi sa che hai esagerato con la spinta. Shiiiiiiiiiin!
Shin: -è sceso dal vagone appena in tempo- che ci faceva LEI sui binari?
Megan: pagava le nostre colpe, ecco cosa.
Shin: rimettila intera, avanti, che aspetti!? Ci sarà pure un incantesimo che conosci! So che la cultura occidentale è piena di storie simili.
Megan: SHIN! -gli dà uno schiaffo- Smettila, lo sai che non c’è nulla che possa fare. Chris, Chris, chiama subito i soccorsi!
Chris: dopo, dopo lo faccio. Gnam. -si fa imboccare da Kimberly- Fatemi vedere come va a finire.
-Il treno dei Delfini è finalmente entrato nel campo di minigolf alla velocità di un proiettile. Il primo ostacolo vede il mulino picchiare selvaggiamente ciascuno dei quattro originali con le pale e gli oggetti a esse appiccicati per poi usare la buca come galleria e sbucare nella pista 3 direttamente sparati dal flipper della morte reso ancora più della morte. Attraversando un’altra galleria il treno schizza attraverso la buca 4 con Zanna che si incastra tra i tasti e tutti gli altri passeggeri sparati dalle canne fumarie dopo una breve scala musicale di dolore per riatterrare perfettamente a bordo del treno diretto alla pista 5 con un tuffo nel riso colloso e alla 6 con la lingua gigante che spruzza loro del liquido volatile a mo’ di condimento per diventare poi tanti flambè a contatto con la sfilza di cerchi di fuoco. Quando sembra che la corsa sia finita il toro meccanico della pista 7 fa ripartire subito con una bella incornata, sfondando il muro dell’ottava per poi esplodere sui barili della nona buca e…-
Amber: ahhhhh!
Zeus: ahhhh!
Rose: ahhhh!
Paula: !
-…concludere tutti in bellezza atterrando ciascuno in un canestro diverso dello skee ball sulla pista 2: Amber sul fuoco, Zeus di nuovo nel compattatore, Rose sui draghi di Komodo, e Paula sul container rovente che rovescia il suo contenuto su tutti loro a mo’ di stampo per infornare.-
Amber: fssss. Ogghhh…Shiii…
Paula: 1,2,3,4,5…micini, allora eravate precipitati qui!
Chris: ahahahahahah! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! DEI PAZZI! Questa…è stata la cosa più bella che abbia mai visto in vita mia ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhahahahahahah BOOM! Il Chrissometro è esploso.
Lorraine: vvvvvistooo? Vee l’avevooo detto che l’avrei fatto esplode-de-de-dere…Dere-dere. Ciuf ciuf! -sviene-
Chris: la vittoria va senza ombra di dubbio ai Delfini Devastati! Mai nome più appropriato adesso.
// Confessionale //
Zeus: la statua ho sempre sognato di farmela fare a mia immagine e somiglianza, non usando me come STAMPO!!!
Kimberly: “…tutti i presenti ancora in piedi a quel punto fissano il conduttore con immenso disprezzo. Fine della sfida.”
Chris: ah, quante risate. E’ stato, wow! Epico. Mh? Ah, sì, i soccorsi. Quasi non ci pensavo più a questa seccatura. Dunque, devo ordinare tanta colla e cinque barelle, minimo. Yawn, e si ritorna alla parte noiosa del mio lavoro.
*Cerimonia*
Chris: Granchi Stracotti, oggi vi siete battuti fino all’ultimo ma avete perso perché i Delfini sono stati più masochisti di voi. Stavolta non infierirò oltre, sono sazio per oggi.
Lorraine, sinceramente il fatto che tu sia ancora viva e in un bodycast è la prova che i clown forse non sono fatti di gomma, ma di amianto. Solo il cervello rimane quello di un chewingum masticato.
Soleil: menomale che non dovevi infierire.
Chris: Kimberly, molto astuto da parte tua tagliarti fuori tutto il tempo dalla parte dolorosa della sfida. Sono d’accordo con te: le sfide è più divertente scriverle che farle! Infatti sei l’unica perfettamente immacolata qui.
Kimberly: eheheheheh! Eeeh. Ahem.
>>> James: trattasi di incidente sul lavoro. Cose che capitano spesso in un’azienda. Quando succede che un operaio si infortuna e non può più lavorare, beh, gli si dà la buonuscita. Non c’è spazio per i sentimenti.
Visto che sono una persona onesta, l’altro voto lo do a me stessa, in qualità di delegata dato che Lorraine è impossibilitata.
Chris: le geuks son fè.
James: cos’è, parli coreano adesso?
Chris: lasciamo perdere. Adesso consegnerò i marshmallow di caucciù a…Soleil e Megan!
Kimberly: e io?
Chris: ci stavo per arrivare. Tiè.
Kimberly: ah, fiù. Ogni volta mi fai venire sempre più palpitazioni.
Chris: e ne rimase uno solo. A chi andrà?
James: sono appena arrivata in questa azienda, è assurdo che vogliano eliminarmi.
Megan: forse perché hai toccato le tette di continuo a tutte quante?
Lorraine: …
Chris: a James!
Megan: NOO! -caccia l’urlo più forte da quando è arrivata sull’isola di Gaumika- No, non abbandonarmi! -si aggrappa al gesso della ragazza clown- Sei la prima persona che non mi ha fatto sentire giudicata con disprezzo o lussuria appena mi ha vista.
Lorraine: aww, ma no. Cosa dici? Non sono stata l’unica, anche Mark e Shin…
Megan: ma tu mi hai incoraggiata, tu mi hai sostenuta, tu mi hai fatto sentire di nuovo la mia passione…
Lorraine: e non è questo che fa un’amica?
-Megan la bacia improvvisamente cadendole addosso-
Megan: giudica tu stessa se possiamo essere ancora amiche, perché io non ci riesco più.
Lorraine: M-Megan. -i cuori delle sue guance s’illuminano di scarlatto- Sono un po’ impedita adesso, ma ti abbraccerei e strizzerei tutta in questo momento! La verità è che aspettavo da tutto il tempo, ma ero troppo gelosa di entrambi per accettare che non foste solo miei, e mi sono comportata da egoista trattandovi come giocattoli di questa bimba clown capricciosa. Ahi. Ora sento un pochettino tanto dolore quindi potresti levarti e aiutarmi a rialzare?
Megan: c-certo.
Lorraine: dài, fammi un bel sorriso adesso! Non sei contenta?
Megan: così va bene? -sorride- Mi mancherai da morire.
Lorraine: awwww, anche tu! Tu o Shin, uno dei due deve vincere alla fine, promettimelo. Noi Saltimbanchi (fa’ niente se siamo letteralmente in due) faremo tutti il tifo per voi!
Chris: avete finito? Bene, Lorraine, da questa parte. -la fa’ mettere dentro uno scafandro da astronauta tre volte più grande di lei- Giusto una precauzione per assicurarmi che tu non finisca sbriciolata ancor prima di raggiungere la stratosfera.
Accensione del Razzo della Vergogna.
3
2
1
Lorraine: BOING. BOING. CHE IL CIRCO DEI GRANCHI VIVA PER SEMPREEEEEEEEEEEEEE! KA-KA-KABOOOOING!
KABOOOM!
Chris: e…cut. E’ stato un episodio breve ma intenso quello di oggi, e finalmente un altro concorrente ha visto la luce (della Luna) da vicino. Domani, sperando che i Delfini ce la facciano, ne verrà un altro. Chi sarà? Lo saprete solo continuando a seguire A Tutto Real51ty: Arearea 51- L’Isola di Gaumika!
FINE
*Epilogo*
Soleil: che giornata. Che dite? Approfittiamo dell’assenza dei Delfini per dormire a casa loro?
James: ci sto! Così imparano.
Shin: accomodatevi pure. Ho preparato del tè. Megan?
Megan: arrivo tra poco.
// Confessionale //
Kimberly: evvai! E’ andato tutto come avevo previsto: non è stato un finale emozionante? Far trovare a Lorraine la registrazione fatta da Spencer già nella puntata 7 è stato il vero colpo di genio per confondere le acque. Nessuno si aspettava un’implosione del genere tranne me. La catena degli eventi che ne è seguita è stata un’escalation di shock uno dietro l’altro, ma neppure io mi aspettavo che Megan la baciasse!
Fiù.
Finalmente ho concluso la storyline del triangolo amoroso per Megan come volevo, e posso concentrarmi su quale sarà davvero quella sua principale in grado di sfruttare tutto il suo potenziale. Già, quale? Ancora non lo so, ma con un personaggio del genere, ne sono certa, tirerò fuori un altro capolavoro. -appena esce dal confessionale un gatto nero si materializza dietro di lei per sparire subito nell’ombra come un fantasma-
Megan: . . . Crack. -tiene in mano la statuetta del Chris Nero fasulla e la stringe serrando le dita fino a ridurla in polvere-