"Satelliti & Spie"
Lester: il mio nome è Komby, Lester Komby. E per me nessuna missione è impossibile, perché IO sono impossibile. Ah! *POSA EPICA*
Topher: ehi! No, no, no. Non ti ho nominato aiuto presentatore perché mi sostituissi, carino. Già ieri ti ho concesso fin troppo arbitrio e hai monopolizzato la conduzione durante la staffetta majedè..
Lester: scusa se ho cercato di dare un po’ di pepe alla noiosa parte del riassunto, eh.
Topher: in effetti…non è una cattiva idea iniziare con qualcosa di diverso dal solito, ma il soggetto principale devo essere io.
-poco dopo riappare sulla scena con una benda sull’occhio e un gatto in braccio mentre siede su una poltrona girevole e parla con accento vistosamente russo- Riassunto dell’ultima puntata…buono, Chef, non farmi fare brutta figura..
Giappone, che folle passione! Nella patria del sushi, del cosplay, dei cartoni animati e dei game show più assurdi mai concepiti la gara ha preso una piega decisamente majidè. I Manga sono andati subito in corto circuito malgrado fossero sicuri che sarebbe stata la loro puntata. Diversi problemi e fraintendimenti con la lingua, distrazioni –scena dei disegni di Dixon- continue, e crisi da nipponite acuta li hanno portati quasi alla rovina, tanto che Midori ha fatto una rivelazione shock: non è giapponese! Però i due si sono goduti la visita gratis a 360° e si sono salvati all’ultimo, chiamali scemi. Invece i Marziali hanno conquistato la prima posizione malgrado la malcapitata inversione dei ruoli che ha portato alla luce il lato più guerriero e dispotico del buon Brick: che goduria vedere Jo sottomessa, vero? Anche un’altra leader ha dovuto cedere il comando per un giorno, Azusa, la quale è stata costretta a seguire il ritmo di Garry, che non è ritmo ma letargo. CIONONOSTANTE, è comunque riuscita a fare un’ottima gara quasi tutta da sola e ha per l’ennesima volta confermato la sua supremazia nei confronti di Mayko, che non l’ha presa bene…per niente!!
L’atmosfera goliardica e genki si è a un tratto dipinta di lutto nella fase finale grazie al macabro scherzo ordito da Christine ai danni di quella –passatemi il termine più corretto e adatto- merda di padre che si ritrova. Ma così ha spaventato anche i suoi amici e il suo fidanzato, davvero spietata! Infine è avvenuta l’eliminazione per niente inaspettata del duo comico degli Stomaci, che pare adesso si stiano guadagnando il biglietto di ritorno per il Canada… questo manifesto di un incontro di sumo è tutto quello su cui si basano le mie informazioni a riguardo. Ma cosa importa di due riempitivi quando ci sono 16 team più importanti ancora in lizza? Strano, a questo punto il maggiordomo avrebbe dovuto interrompermi recandomi una nuova lettera di Topherina. Chi di loro farà la spia e chi invece se ne andrà via? La missione impossibile Flurrydonkylous Race: 8° tappa ha inizio adesso!
(SIGLA)
Eccoci di nuovo! Pronti a ripartire da dove ci siamo fermati l’ultima volta: la concessionaria della Suzuki. Marziali, Altruisti, Aristocratici, Giganti, Lenza & Esca, Acuti, Collezionisti, Poli, Vincenti, Selvatiche, Migliori, Mc Leans, Opposti, Hollywoodiane, Lollipop, Manga. Questi sono stati i piazzamenti ieri ma da questo momento non contano più niente! Da oggi non ci saranno più garanzie di essere sul primo o sull’ultimo aereo, dovranno combattersi i posti sin da subito. Detto questo, i Marziali hanno comunque il privilegio di partire per primi a bordo della macchina più veloce sul mercato locale: la Suzuki da Rally. La casa automobilistica ha messo a disposizione altre 7 macchine più modeste…per le 15 coppie restanti. A 5 km di distanza si trova l’aeroporto di Shizuoka: chiaro che i primi a raggiungerlo saranno viaggiatori di prima classe, mentre gli altri si godranno il volo sull’aeroplano piano “che va piano ma non è detto che arrivi lontano”.
Perciò, coppie, fossi al vostro posto mi precipiterei giù al parcheggio: 3, 2,1…inizia l’ottava tappa!
Koffee: ai parcheggi, presto! Levatevi tutti quanti dai piedi. Il modello sportivo è di diritto della coppia migliore.
Kurt: tsk, classiche macchine giapponesi fatte di plastica. Non intendo metterci piede dentro: io guido solo auto tedesche.
Koffee: allora la guiderò io, sua nobiltà, basta che ti decidi a salire, svelto.
Midori: non è vero che sono fatte di plastica! Il 51% del materiale è acciaio puro e poi gli accessori che si trovano all’interno voi europei ve li sognate: GPS con anche incorporate le mappe di Kanto, Jotho, Hoenn, Sinnoh, Isshu e Kalos, frigorifero incorporato, impianto Hi-fi con subwoofer, armadio componibile nel bagagliaio, samuraifreno, portakatana, traportatore di sushi sul tettuccio, mini teppa yaki, lavatrice e centrifuga incorporate nei cerchioni e….anche macchina per l’espresso!
Koffee: cioè l’auto può farmi tutti i caffè che voglio? Finalmente un accessorio utile. Dove devo premere?
Kurt: dofe sono tutti gli optional ke hai elenkato, ja? Io non ne vedo manko mezzo.
Midori: per forza, questo è il modello base.
Kurt: ke scusa ridikola.
Koffee: ah, bella fregatura. Comunque, l’auto è nostra quindi sgombrate il campo, perdenti. Brum, brum, brrrum! Perché non ci muoviamo di un millimetro? –guarda nel finestrino laterale e sbianca vedendo i due Giganti trattenere l’auto per il retro- Cosa diamine credete di fare?!
Jasmine: ci prendiamo l’auto. Ne abbiamo il diritto dopo tutte le gentilezze che abbiamo fatto a tutti, è ora di ricambiare il debito.
Koffee: ma a noi non avete mai fatto alcun favore!!!
Jasmine: fa’ lo stesso. –KJ divelte la portiera e butta fuori prontamente gli occupanti, ma…nessuno dei due riesce a entrare in macchina- Accidenti, per noi è piccola anche questa.
KJ: a malapena ci sta il braccio, no, mi sa che dobbiamo rassegnarci ad andare a piedi. E’ tutta vostra. Scrank! Ops, questo non l’ho fatto apposta.
Koffee: fuori dalla nostra macchina subito!
// I Giganti //
KJ: sarà un bel giorno quando progetteranno una vettura a misura di gigante. –mostra il braccio con incastrata la portiera tranciata di netto-
Jasmine: per questo guido solo le jeep.
// I Migliori (già in viaggio) //
Koffee: che idioti di proporzione gigantesca. Non una, due portiere distrutte in due secondi. Due!!
Kurt: è la dimostrazione che fanno solo auto di plastica da kveste parti e ovunque non sia lin Germania.
Alejandro: scegliamo questa.
Bryght: no, c’è poca benzina.
Alejandro: allora questa.
Bryght: gomme lente.
Alejandro: ho già capito l’antifona: decidi tu quale scegliere.
Bryght: questa so che va bene, a parte una vite mancante nella ruota posteriore SX.
Alejandro: brrr, d’accordo. Guido io.
Azusa: via che si parte, vrooom!
Chris: ok, autista, all’aeroporto. Pronto? Ah, già, non c’è il mio Cheffeur qui.
Christine: ma ci sono io.
Ashley: guidi tu, Korry, io mi metto dal lato del passeggero.
Korry: non hai ancora preso la patente?
Ashley: no, perché ho avuto altre priorità chiamate materie universitarie.
Korry: e la materia “vita pratica” quando hai deciso di darla? Ahah! Oh? Figo, questa è essenza all’ibisco, mi mancava!
Ashley: -alla telecamera- lui fa anche collezione di àrbre magique, sì, avete capito bene. Proprio quelli.
Korry: si tratta di una collezione comunque prestigiosa, porta rispetto.
Monika: wow, ne è rimasta solo una libera.
Katie & Sadie: l’abbiamo vista noi per prime!
Monika: get out now. Siete delle bugiarde, sono stata io a vederla first than anyone else. Right, Sapphire?
Sapphire: boh, non lo so, ho scordato la mia battuta.
Monika: …anyway, I don’t care. Sgombra il posto di guida, prima di rompere le cinture di sicurezza.
Sadie: costringimi.
Monika: alright. Gnnn…avanti…vieni fuori…fat nasty..anf, pesi davvero troppo.
Rory: r-ragazze smettetela di litigare, non è il caso per una macchina.
Seijii: dici bene amico, per una macchina del genere. -cammuffato da venditore- Motore diesel ultrainquinante, niente aria condizionata, design sorpassato, aerodinamicità inesistente, servosterzo pigro…no, no, no, non ci siamo per niente. Permettetemi di consigliarvi proposte più consone alla vostra grazia e bellezza, signorine.
Sadie: *permesso accordato*.
Katie: quale ci consiglia?
Monika: WE need the best car.
Sadie: perché invece non ti prendi quel rottame? Lo desideravi tanto, e ben si adattava alla tua personalità scadente.
Monika: Neanche un autobus si adattarebbe alle dimensioni delle tue chiappe. Va bene che i giapponesi sono fantasiosi, ma neppure loro hanno ancora progettato un sedile sufficientemente grande. Grrr.
Sadie: grrr.
Seijii: calma, ci sono vetture per tutti qui da noi. Seguitemi nel retro… -fa un cenno da lontano a Rory che mette subito in moto- Ta-dah!
Katie: sarebbero quelle le vetture adatte alla nostra grazie e bellezza?
Sadie: somigliano tanto a delle bibiclette.
Monika: but this is a scam? E’ una truffa??
Seijii: di più, è una doppia truffa perché ho preso due coppie con una sola furbata. Me-eh-eh!
Katie: ma quello era Seijii!
Monika: groan, come ho fatto a non riconoscerlo dalla statura.
Seijii: il finto venditore di automobili: è incredibile che un trucco così vecchio funzioni ancora oggi nel 2015. Vai, Rory, dritto in autostrada!
Monika: noo, come back here, you little scammer! DARN. Siamo rimaste senza macchina.
Sadie: è stata tutta colpa tua!
Monika: what, my fault? YOUR fault, casomai.
BEEP!
W-Wopah!
Leanne: scusa lo spavento, ma ho fretta di provare questa meraviglia. Vrum, vrrrum. Permesso, fate spazio, mi farebbe dispiacere investirvi.
Monika: wait, what? Da dove spunta quell’auto stupenda che stai guidando? Non erano only 8 le vetture available?
Kyle: certo, ma questa non è un auto “”disponibile””. E’ una…dunque…
Leanne: Suzuki Kizashi.
Kyle: …una macchina classificata tra le 10 più costose del continente tanto da essere immediatamente ritirata dal mercato visto il livello generale di non sufficiente abbienza e che è stata appositamente riservata al sottoscritto in qualità di erede del nuovo socio maggioritario Suzuki. Ha tutto: GPS con anche incorporate le mappe di Kanto, Jotho, Hoenn, Sinnoh, Isshu e Kalos, frigorifero incorporato, impianto Hi-fi con subwoofer, armadio componibile nel bagagliaio, samuraifreno, portakatana, traportatore di sushi sul tettuccio, mini teppa yaki, lavatrice e centrifuga incorporate nei cerchioni e….anche macchina per l’espresso. E’ un’auto rara perciò ammiratela (dal più lontano possibile) finchè ne avete l’opportunità.
Midori: ecco un esempio di auto giapponese con tutti gli optional. Ah, dov’è quel tedesco? Voglio fargli rimangiare tutto.
Leanne: basta chiacchiere. Sono ansiosa di vedere quanti kilometri fa questa bellezza in mezzo minuto. VRRRROM!
Kyle: a-a-ahhh! Rallenta!
Leanne: si chiama partenza bruciante. E’ necessaria per far riscaldare il motore e permettere subito di passare dalla seconda alla quinta. Pronto?
Kyle: giammai.
Leanne: e dai, non senti l’adrenalina?
Kyle: te l’ho già detto milioni di volte che odio l’alta velocità. Io sono abituato a farmi scarrozzare su una limousine massimo a 50km/h. BLURGH, aziona l’optional anti-nausea, presto!
Leanne: qual è di questi pulsanti?
Kyle: cosa ne so @-GURGLE°.
Leanne: in tal caso andrò per tentativi. (sospira) Allora, aria condizionata, alimentatore di batteria ipod, arricciacapelli..arricciacapelli, però, le mie chiome hanno giusto bisogno di una nuova ricciolatura…
Kyle: sbrigati, ulbb. Premili tutti contemporaneamente se necessario!
Leanne: d’accordo. Clickiriclickiklick.
-le sospensioni dell’auto cominciano a molleggiare-
Kyle: BL,BLBL::BLEARGH!!!
Leanne: Kyluccio, che orrore. Menomale che la Kizashi ha la lavatrice incorporata. . .
Monika: che invidia. Fossi una star potrei permettermi un auto ancora più dreamie di quella.
-un’altra Suzuki piomba dall’alto sfondando i vetri-
Crash! WHAT THE HELL? Another one??? Voglio vedere chi c’è alla guida stavolta. Uh-oh, voi?
Mayko: ciao, tomodachi!
Ketty: già, ho preso in prestito un’auto dal salone visto che al parcheggio erano esaurite. Scusa ma non possiamo proprio trattenerci, non so se mi spiego. Miao-miao!
Monika: no problem, sei stata chiarissima. Flanked 2 times in a row: new record, congrats yourself, Monika. Slow clap-clap”.
// Selvatiche //
Ketty: il furt, ehm, il comodato d’auto è sempre stata la mia specialità.
Mayko: Monika-kun mi è sembrata un po’ nervosetta. Comunque, restituiremo l’auto appena arrivate.
// Gli Opposti //
Izzy: shht, ci siamo nascosti nel bagagliaio, ma questo resti un segreto…
Noah: . . . . .
Ketty: quel che conta è arrivare il prima possibile all’aeroporto prima che se ne accorgano gli sbirri. Sembra più facile a dirsi che a farsi.
Mayko: perché, c’è traffico? Vedere. –davanti a loro si profila una lunga tripla coda che procede a passo d’uomo per file parallele- Sgroar! Levatevi dalle zampe! –ulula-
Topher: a quanto pare i concorrenti in vantaggio hanno incontrato un po’ di traffico.
Midori: *vero traffico giapponese!*
Topher: sì.. Il che cambia le carte in tavola in favore di coloro che non hanno preso la macchina, in primo luogo gli Altruisti, virtuosi della bici.
Mike: ciao, ragazziii!
Dawn: così imparate a mettervi contro madre natura schierandovi dalla parte degli inquinatori per eccellenza, gli automobilisti.
Koffee: grr, non è giusto.
Jo: siamo rimasti imbottigliati in questo casino che ci mangerà tutto il vantaggio. Fa’ qualcosa prima che quei ciclisti da strapazzo ci superino.
Brick: cosa dovrei fare? Ah, ci sono. Metterò in pratica il trucco che ho imparato alla scuola guida della caserma.
Jo: di che si tratta?
Brick: ora vedrai. Broom, brooom, CRASH! Scrack..crinkle..trump..trump..vroom..CRASH! Scrinkle…tink..clink…btump..t-tump…CRASH! KERASH! –avanza schiacciando una dopo l’altra le auto che ha davanti a sé in coda- E-Efficace, no?
Jo: a-altrochè. Però se ci prendono ci linciano. R-Ripetimi dove hai imparato a guidare così?
Brick: alla scuola guida militare. Mi hanno insegnato come guidare il carro armato alla perfezione, quindi non c’è da preoccuparsi.
Jo: ah, ecco.
Brick: visto? Tutti superati e la strada per l’aeroporto è di nuovo sgombra. Vuoi dirmi che hai avuto paura?
Jo: paura, i-io? Eresia. Sono solo rimasta sorpresa da quello che hai fatto. Ecco tutto. Ah*
Brick: non scendi? Siamo arrivati.
Jo: certo, certo. Lo so benissimo. Non dirmi quello che devo fare, non sono più ai tuoi ordini!
Brick: ehi, ho solo chiesto.
Garry: ronf, zzz.
Azusa: cos’è successo lì davanti? Si è bloccata tutta la fila. Questa proprio non ci voleva. Qui serve la tua fortuna. –lo scuote- Hai capito?
Garry: e cosa vuoi che faccia? Forse non hai ancora capito che la mia fortuna non agisce a comando, ma solo quando le va.
Azusa: proprio ti somiglia. Ahi, l’occhio. Ho ancora i postumi dell’aggressione di Mayko. Non mi aspettavo proprio che reagisse con tanta aggressività, mi ha colta di sorpresa.
Garry: uh uh, anche se eri la Vittorstella ti ha fatto vedere le stelle di Jirachi.
Alejandro: vamonos, dai, beep beep beep! Non si muovono di un millimetro.
Bryght: so che si è verificato un maxi incidente più avanti.
Alejandro: basta, proseguiamo a piedi.
Koffee: gli Acuti sono scesi dall’auto. Facciamolo anche noi, Alejandro è una mente strategica che sa sempre quello che fa!
Kurt: ma kosì ci metteremo una vita.
Koffee: corri, allora.
Azusa: ! -vede con lo specchietto laterale numerose coppie procedere lungo il margine dell’autostrada- Bella pensata, gente. Ora tocca alla sottoscritta. Reggiti forte, collega, quello che sto per fare è molto majidè!
Garry: eh? Sì, ok.. poi cosa significa “majidè”?
Azusa: noi giapponesi lo diciamo quando vediamo qualcuno fare qualcosa assolutamente fuori di testa, ad esempio questo. –sfonda il separatore e guida sulla carreggiata opposta contromano- Mi sono accorta già da un po’ che c’è molto meno traffico. –ammicca-
Garry: majidèèè??? Tu sei completamente pazza.
Azusa: non andremo a sbattere, c’è la fortuna a proteggerci, no? A meno che non sia troppo pigra..
Garry: no, no, no, non è mai stata tanto attiva come adesso. (GLOM, spero di non sbagliarmi).
Tutti: o.o
Balzak: solo degli incoscienti totali farebbero una cosa così...
Kelsea: *kelstrema*. Facciamolo anche noi, con le biciclette sarà ancora più kelcitante!
Balzak: eh, come no.
Kelsea: vediamo chi arriva primo! Drinn” –salta sul lato opposto pedalando a slalom fra le auto che sfrecciano in direzione opposta-
Balzak: guarda che ero kelsarcastico. –si gira non vedendola più- Uhaaaah! Lo sta facendo veramente!?
Kelsea: kelsì se lo sto facendo, e ho già guadagnato parecchio vantaggio rispetto a te.
Balzak: non è un gioco, razza di incosciente!
Koffee: quella scriteriata! Se le succede qualcosa per me saranno caffè amari.
Kurt: pensafo odiassi tua sorella, allora perkè ti preoccupi tanto?
Koffee: odiarla non è lontanamente il termine esatto a descrivere quello che provo per lei. Però, proprio perché è per legge mia sorella minore, se si ammazza la responsabilità cadrà tutta su di me, che sono già maggiorenne. Non c’è scelta, dobbiamo seguirla e assicurarci che non le capiti niente. Torniamo in macchina, anzi, visto che tu sei un pilota esperto, mettiti tu al volante.
Kurt: fuoi ke guidi kontromano a slalom in autostrada…? Mi piace. –sorride e parte a razzo-
Koffee: aaah, forse non è stata una buona idea!
// Migliori //
Kurt: di solito non vado così veloce quando guido l’auto, invece in caso di aerei e aeroplani sono l’incarnazione del Barone Rosso.
Koffee: ehi, Barone Rosso, ricordati che non devi far decollare l’auto e siamo a posto.
Ketty: sono preoccupata, non possiamo stare ancora qui ferme per molto. A quest’ora saremo già ricercate, lo so per esperienza.
Mayko: CHI HA AVUTO LA BRILLANTE IDEA DI RUBARE L’AUTO?
Ketty: colpa mia, d’accordo, rimandiamo le recriminazioni a più tardi. –Sale sul tetto dell’automobile e salta su quello dell’auto davanti- E’ esattamente come muoversi sui tetti, seguimi.
Mayko: …ormai.
Ketty: zomp! Zomp! Zomp!
Kyle: ohibò. Come osate mettere le vostre luride zampacce sulla lucida carrozzeria della mia auto! Dico a v- BLGH, devo di nuovo rimettere…
Leanne: ma se siamo completamente fermi.
Kyle: oh cielo.
*Aeroporto di Shizuoka*
Jo: quanto ancora dobbiamo aspettare quelle lumache prima di poterci imbarcare?
Mike: check-in fatto. C’è scritto che è per la città di Mosca. Oh, quindi in Russia! *Svetlana è tanto felice di tornare nella sua terra natia.*
SCREEEK..KATAKRASH!
KJ: che è?
Azusa: eccoci in prima classe di nuovo, sani e salvi!
Garry: sì, ma non per fortuna, per miracolo.
Kelsea: wohooh, è stato kelsissimissimo! Batti il 5, Zak!
Balzak: mai più, mai più, MAI PIU’.
Koffee: anf, anf, aaaaanf, altro che kelsissimo. (a Kelsea, Brick, Azusa e Kurt) Tu, tu, tu, e anche tu, siete i kamikaze dell’autostra –viene travolta dalle Selvatiche-
Ketty: tana! Fiù, quando si parte?
Il primo aereo parte con a bordo le 8 coppie: Marziali, Altruisti, Giganti, Acuti, Vincenti, Migliori, Poli e Selvatiche. Intanto la polizia giapponese ha ritrovato e circondato l’auto rubata da queste ultime….
Izzy: ehi, non ti sembra che siamo fermi da un po’ troppo?
Noah: eh, già.
Izzy: meglio vedere cosa sta succedendo… e-ehilà! Salve! C’è la polizia.
Noah: perfetto, parlaci tu che sei abituata.
Izzy: agenti, ci credereste se vi dicessi che volevamo solo scroccare un passaggio ^.^’’? Non ci prenderete mai vivi! –lancia una bomba fumogena- Il Team Kaleido scappa alla velocità della luce!
*Mosca*
Topher: b-b-benvenuti in Rrrrussia, dove siamo in pieno invern-n-o brr! –un operatore locale gli passa un pesante mantello e un cappello alto- Dasvidanja. Va già meglio. Questa è la patria delle spie e degli intrighi, iniziatrice dell’epopea dell’esplorazione spaziale, e poi chi non ricorda il caro vecchio Tetris? La prima sfida si basa proprio su questo celeberrimo videogioco. Ogni coppia deve assemblare i 7 tipi di tetramini I, T, O, L, S, J, Z e formare il mio nome TOPHER. Naturalmente non è tutto qui, visto che i tetramini devono essere prima ripescati dal fondo del lago Bajkal, una delle 7 meraviglie russe, che con i suoi 1642metri di profondità è lo specchio d’acqua dolce più profondo del mondo! Inoltre è rivestito da uno strato di ghiaccio perenne in superficie. Ma siccome la salute dei concorrenti contrariamente a un certo conduttore dal successo immeritato di cui non farò il nome mi sta a cuore, verranno dotati di tutte le precauzioni per la loro salute e sicurezza: un trapano per scavare, un boccaglio per respirare.
Brick: è una sfida “Uno fa l’altro guarda: chi non ha messo il costume da pokèmon in Giappone deve immergersi in fondo al lago Bajkal, recuperare i tetramini necessari e assemblarli per comporre la scritta richiesta.” Q-Quindi dovrei andare fin là sotto che non si vede neppure dove finisce il lago? (vocina) In quel buio?
Jo: già, buon lavoro. E non ti preoccupare se te la fai sotto, tanto non si vede sott’acqua.
Brick: *gulp*
Jasmine: crack! Ecco fatto, questo buco è abbastanza grande per me. Ci vediamo tra poco. Però, è fredda l’acqua, non è certo al temperatura nella quale faccio il bagno di solito, ma non ho problemi ad adattarmi.
KJ: brr, ho freddo io all’asciutto per lei.
Mike: è a causa del sarma. E’ così che chiamano il particolate vento gelato che soffia da queste parti con una velocità anche di 150km/h.
KJ: accidenti, quanto? Ora capisco.
Svetlana: questa lieve brezza è un toccasana. Svetlana l’aveva dimenticata, ma è così bello essere tornata a casa. Ammirate il tuffo dello schiaccianoci a molla!
// Altruisti //
Svetlana: sono stata campionessa di tuffi e ho vinto l’oro, l’argento, e pure il cristallo alle olimpiadi di Mosca, da. In quell’occasione ho inventato il celebre tuffo a matrioska.
Dawn: Il lago Bajkal è caratterizzato da un ambiente atipico per un lago: le sue acque sono molto ricche d'ossigeno e anche il punto più profondo è popolato da forme di vita, mentre in altri laghi profondi in varie parti del mondo le forme di vita macroscopica scompaiono oltre i 300 m a causa dell'assenza totale di ossigeno. E’ un ecosistema unico, fragile, che necessita di assoluta protezione…e Topher ci ha buttato dentro tutti quei mattoncini colorati e inquinanti?!? CI SONO IN GIOCO BEN 1200 SPECIE UNICHE AL MONDO, PERCIO’ DOVRAI RECUPERARLI TUTTI FINO ALL’ULTIMO.
Svetlana: tesoro, adesso Mike non è qui, è Svetlana che ha il controllo.
Dawn: Mike o Svetlana non mi interessa! La tua aura sarà anche nera ma non hai idea di quanto più scura sia la mia in questo momento, quindi fallo e basta.
Svetlana: eek, io che credevo mio fratello Mal spaventoso! Mike, ti restituisco il timone, costei mi fa troppa paura.
Dawn: comunque, Topher, io avrei una domanda…
Topher: sì?
Dawn: quello che indossi è una pelliccia di zibellino, vero?
Topher: gulp! Certo, ma è una pelliccia sintetica, giuro (almeno credo).
Dawn: sarà meglio per te o la Luna stanotte ti darà gli incubi.
Topher: lo terrò a mente. Caspita, da vicino quella Luna Lovegood mancata mette davvero i brividi.
Balzak: pok! Ecco, ho finito di scavare il ghiaccio, il mio l’ho fatto anche troppo. Adesso arrangiati.
Kelsea: nessun problema. Tuffo a bomba: Kelsplaaaash!
Balzak: ehi, non hai messo la maschera da sub.
Kelsea: chi ne ha bisogno? Modalità kelsubacquea. °. Kelspettacolo .°
// Kelsea: appena mi sono immersa sono rimasta a bocca aperta (tanto io respiro benissimo sott’acqua). C’erano specie di pesci e crostacei che non avevo mai visto prima, neanche nella Fossa delle Marianne, e il fondo del lago era kelstranissimo, tanti crateri, spugne e alghe dure come coralli che sembrava di trovarmi in fondo all’oceano, e non un oceano qualsiasi, una kelspecie di oceano lunare!! E’ stata un’esperienza magnifikelsissima.
Kelsea: ho preso i tetramini!
Balzak: brava, io invece non ho ancora preso neanche un pesce finora, sgrunt.
Koffee: di già? Ma come ha fatto così in fretta. Non è giusto, io devo ancora immergermi e lei ha già recuperato i blocchi? Io dovrei essere quella migliore in tutto! >NON LEI< Adesso le faccio vedere io. Ti batto già solo per la maestria con la quale mi tuffo, Kelsea! SPLANK! –si schianta sul permafrost-
Kurt: ciaf!
Kelsea: audace, mi piace! Kelseriamente, il tuffo sul ghiaccio è un’idea sensazionale. Brava, Koffy! Mi ha stupita questa tua originalità, non pensavo potessi venirtene fuori con idee del genere, di solito sei così noiosa.
Jacques: clap, clap.Merci, per aversci rovinato la pista di pattinajo più bella mai provata. Incompetonté!
Josèe: tsk, andiamocene via, partner, con tutti questi dilettanti oggi il Bajkal sembra un parco per bambini. Skiiish…alt!
Jacques: qu es qui?
Josèe: aspetta…mi pare di aver visto un volto familiare…fermiamoci un attimo e osserviamoli tutti per bene.
Jacques: dacord, come desideri.
Mayko: avanti, Ketty, cosa aspetti?
Ketty: c-cosa?
Mayko: teoricamente l’ho indossato io il costume ieri, perciò spetta a te svolgere questa incombenza. E’ mezz’ora che fissi il lago, se ti serve una spinta te la do subito.
Ketty: macchè spinta! Io non sono fatta per nuotare figurati immergermi fino a quella profondità, assolutamente no, sono impuntata.
Mayko: rifletti, il lago sarà pieno di pesci, potresti anche farti uno spuntino. Che ne dici?
Ketty: piuttosto digiuno UuU miao.
Mayko: …andiamo, non fare la gatta viziata! Vai in acqua...gnn..subito…grr. –Ketty sfugge alla presa facendola finire in acqua- CHE F-FREDDO, SEMBRA UN FREEZER PIU’ CHE UN LAGO. Ketty, questa me la paghi.. –nuota a cagnolino fino alla terraferma- A-a-atchuuuuuuuuu!
Ketty: scusa, socia, ma non si mette mai un gatto all’angolo senza pagarne le conseguenze. Ci ho già provato una volta ad andare sott’acqua, in Grecia, e da allora ho solo ancora più paura perché uno squalo mi ha scambiata per un pesce gatto e ha tentato di papparmi. Un’ esperienza terribile che ho paura di ripetere.
Mayko: ho capito, ma così restiamo fregate. Chi li prende i tetracosi? Io non posso, tu non vuoi!
Alejandro: io potrei, e voglio. Vi vedo nel panico per questa prova, siccome ho ancora un debito verso di voi e mi considero uno dei vostri migliori amici qui, mi farebbe piacere risolvervi il problema.
Mayko: parli sul serio? SE STAI MENTENDO ME NE POSSO ACCORGERE GRAZIE A..BEH..NON SO COME FUNZIONI ESATTAMENTE, LO DEFINIREI “SESTO SENSO DA ZOROARK”.
Alejandro: controllami pure, se serve a convincerti. –Mayko lo annusa da cima a fondo più volte-
Bryght: scrib scrib scrib.
Mayko: il responso è negativo. Non ho trovato alcuna traccia di intenzioni malevole. Perciò se ancora vuoi, puoi eccome aiutarci!
Alejandro: excelente.
//Azusa: uhm…Alejandro ha capito subito come prendere mia sorella. E’ sveglio, troppo sveglio. Dovrò assicurarmi che la sua permanenza sia la più breve possibile, gli Acuti devono uscire al più presto da Flurrydonkylous Race. Ad ogni modo, io ho già individuato un altro obiettivo nel mio mirino che nel lungo raggio si rivelerà molto più utile e duttile.
//Koffee: Alejandro ha messo in moto la macchina della strategia, su questo non ho alcun dubbio. Azusa e Kyle è dall’inizio della gara che fanno strategie, la prima si basa sulla perfezione il secondo sui soldi, manco soltanto io, uffa! Ieri ho buttato al vento un’altra occasione per far vedere il mio valore, devo assolutamente riscattarmi, trovare la mia strategia personale. E non ho idea di come farlo! Sniff. Adesso ci vorrebbe una buona tazza di caffè per consolarmi. Farò finta di averne una in mano.
Alejandro: eccomi di ritorno, ne ho recuperati un bel po’, spero bastino per entrambi: dividiamo al 50%, anzi, ve li do tutti.
Ketty: grazie, ma credo siano sufficienti la metà. Il nome Topher non è molto lungo. Cominciamo dalla T. Se metto due pezzi a L assieme e li faccio ruotare così, ottengo la parte sopra, e con un pezzo a I la metà inferiore.
Mayko: sì, brava, continua così!
Ketty: la O è già pronta quindi posso passare subito alla P…la P….sarà più difficile da ottenere.
Kelsea: T-O-P-H-E-R! Fine del gioco.
Koffee: sprooooz! –sputa il caffè invisibile che stava mimando di bere-
Topher: sei stata una scheggia.
Balzak: non avrei scommesso un centesimo che saresti stata la prima a finire, lo dico con tutta la mia brutale onestà.
//Kelsea: i rompicapi sono un must dei miei party. Adoro organizzarne sempre di nuovi ma kelsicuramente di più risolvere quelli ideati dagli altri! Il primo rompicapo l’ho risolto a 12 anni. Ero appena arrivata nella famiglia Borghese ma ho subito dimostrato la mia propensione per il mondo marino e mi sono immersa nel blu del Mar di Spiraria come un delfino al suo primo giorno di nuoto. A quel punto non volevo più risalire in superficie e per fare uno scherzo a Koral mi sono nascosta nelle rovine e per ingannare l’attesa mi sono messa a giocare con i puzzle che trovavo, risolvendoli uno dietro l’altro ed essendo così la prima a schiuderne i sigilli e i tesori, che poi ho regalato al mio padrino per la sua collezione kelsissima!
//Koffee: come dimenticare quel giorno funesto. In quel momento la mia vita era al massimo: avevo tutti gli amici e l’attenzione che meritavo. Improvvisamente mamma e papà mi presentano la mia nuova sorella, adottiva per giunta, un cataclisma che in cinque minuti distrugge tutta la mia esistenza. Vivendo praticamente sulla spiaggia, i miei hanno subito pensato di portare Kelsea a fare la sua prima esperienza “di famiglia” al mare. Io non avevo alcuna voglia di partecipare, avevo 17 anni, non potevo certo divertirmi a fare castelli di sabbia con una mocciosa…in più non mi è mai piaciuto andare al mare, disponendo di una piscina megagalattica tutta per me, che senso aveva spostarmi di casa per andare in mezzo alla sabbia, alla salsedine rovina capelli, alle meduse e al casino? Invece nooo, “andiamo in spiaggia tutti insieme” disse papà, e allora dovetti piegarmi.
Dopo un’ora che la conoscevo, già la detestavo: Kelsea era tutto il mio esatto opposto! Rumorosa, chiassosa, scalmanata, mai un attimo ferma, maleducata (quella peste mi aveva messo un Frillish nel thermos “per scherzo”) e non faceva altro che mettersi in mostra davanti ai miei AMICI MAGGIORENNI. Avete capito bene, i miei amici trovavano più divertente la compagnia di una bambinetta appena arrivata dai bassifondi che quella della loro coetanea ricca, carina, e soprattutto di sangue blu!!!
Comunque, per farla breve, a un certo punto i miei si allontanano per andare a prendersi qualcosa da bere e lasciano a me la responsabilità di quella kelsciocca, che un minuto dopo è già SPARITA SOTT’ACQUA, 30 minuti dopo non è ancora riemersa e quando finalmente si decide a risalire lei viene trattata come un corallo prezioso e pure premiata per la sua incredibile resistenza e addirittura ringraziata per aver aperto i sigilli delle mitiche Rovine Spiraria, io invece vengo messa in punizione e da quel giorno sono diventata la numero due ignorata e dimenticata da tutti quelli cui piacevo già il giorno successivo! Mi ha distrutto la vita, vedete=?
Topher: congratulazioni, la dritta è vostra….basta che premiate il pulsantopher che si trova dall’altra parte del lago, in lunghezza. Ecco i pattini necessari. Uh-uh.
Balzak: HA HA HA. Che divertente fregatura.
Kelsea: cioè sono 51 km di pattinaggio gratuito? Ma è kelstupendo!
Balzak: bah.
Garry: splutt. Ho bisogno di fare una pausa.
Azusa: dunque, come sta andando finora?
Garry: ecco, ho trovato perfino l’oro perduto di Gengis Khan ma neanche un solo singolo tetramino…
*Shizuoka*
Ashley: non capisco. Perché siamo ancora fermi? Che aspettano a far decollare l’aeroplano?
Seijii: aspettano che ci siamo tutti. Vedete quei due posti lasciati vuoti? Significa che manca una coppia.
Rory: q-quali posti se siamo stipati in 4 metri quadri?
Dixon: dopo aver provato un vero letto giapponese per me questo piccolo spazio è enorme.
Midori: a chi lo dici, il futon mi ha spezzato la schiena. Come si fa a dormire per terra e arrotolati in una coperta come il sushi nell’alga nori?
Seijii: è questione di abitudine.
Rory: ma allora tu sei giapponese sì o no?
Seijii: sai, preferisco tenervi tutti quanti nel dubbio. Me-eh.
Rory: allora almeno puoi dirmi perché hai i capelli di colore blu? S-Sono curioso.
Monika: oh, yes, anch’io me lo sono chiesto spesso. It’s so particular.
Seijii: e il verde acceso di Mayko dove lo metti? Comunque, se proprio volete sapere la verità, nessuno di noi due si è mai tinto, i nostri colori sono 100% naturali.
Midori: vuol dire che siete nati con quelle capigliature da personaggi manga? Che fortuna, io invece devo tingermeli e stare in bagno due ore ogni mattina per averli così particolari.
Christine: già, pure io.
Monika: what do you want, now? Dopo la bad joke che hai fatto, sparisci!
Christine: lo farei volentieri…ma lo spazio è quello che è.
Monika: whatever. Mi sto annoiando, quando si decideranno the Opposites, alias gli Opposti a imbarcarsi?
Izzy: anche questa è fatta. Bene, è tutto pronto. Ti ripeto il piano?
Noah: sì, per la 51esima volta, dato che purtroppo non ho ancora capito bene questo semplice concetto.”
Izzy: non ti preoccupare, Noah, ne conosco tanti nella tua condizione. Ti sono vicina. Allora anzitutto ciascuno indossa il suo travestimento ancor prima di uscire dal negozio: tu sarai l’insospettabile Naganoah Sugimori Smith, mentre io la tua pokèmon domestica. Se ti faranno delle domande al metal detector tu risponderai assecondando la tua copertura: sei il figlio del nipote del cugino dello zio del gemello del famoso Ken Sugimori che è venuto a trovarlo per la prima e unica volta a Tokyo e adesso è arrivato il momento di tornare da dove sei partito.
Noah: ora ho capito: è un piano perfetto. Saremo credibilissimi.
Izzy: ottimo! Allora fila nel camerino a cambiarti, io farò lo stesso, e poi dritti al check-in.
Noah: ah. Possibile che dopo anni che mi conosce ancora non ha capito quando sono sarcastico e quando (raramente, ma molto raramente) non lo sono?
Izzy: sei pronto? –ha indosso un costume da wailord-
Noah: diciamo di sì…ma come ti sei conciata?
Izzy: da Zampillizzy, ricordi i bei tempi del pokèmon tour? Fu la mia interpretazione migliore di un pokèmon e intendo ripeterla alla grande. Anche meglio, perché è logico che in tutto questo tempo Zampillizzy sia già passata alla sua evoluzione finale!
Noah: dove dovrei metterti: nella gabbietta o nella vaschetta?
Izzy: oooh, a questo non avevo pensato. Ma non ti preoccupare, io sono una contorsionista e una professionista, qualcosa m’inventerò.
-poco dopo gli Opposti riescono a superare tutti i controlli della security aeroportuale e finalmente l’aeroplano può partire-
Noah: non ha alcun senso che ci abbiano creduto, ma l’importante è essere dentro.
Izzy: un “brava Izzy, avevi ragione ” adesso ci starebbe tutto, ti pare? Ehi, no, non ti togliere il travestimento!
Noah: perché?
Izzy: non si sa mai ci abbiano messo delle microspie…uuu…
Noah: ah, già.. Cambiando discorso, sai dove siamo diretti oggi? In Russia.
Izzy: in Russia?
Noah: l’ho letto sul display.
Izzy: oh, no.
Noah: che succede? Fammi indovinare: sei la numero uno nello schedario dei ricercati del KGB.
Izzy: ma no, cosa vai a pensare!
Noah: menomale, sono contento di avere sbagliato per una volta.
Izzy: sono la ricercata numero 51. Motivo: controspionaggio.
Noah: sì, certo, ci scommetto.
Izzy: guarda che sto dicendo sul serio!!! –lo afferra per la camicia-
Tutti gli altri: ….?
Izzy: ehm, che avete da guardare? Ormai dovreste saperlo che sono pazza e i pazzi vanno sempre assecondati. Giratevi dall’altra parte!
Katie: meglio assecondarla.
Sadie: concordo appieno.
Noah: cerca di stare calma, sembri più squilibrata del “normale”. Prova a rilassarti, fare un bel respiro e che ne dici di leggere il messaggio che mi ha lasciato Owen stamattina?
Izzy: hai ricevuto un messaggio da parte sua?
Noah: non solo, da parte sua e del tuo strambo parente ultracentenario. C’è anche una foto.
Izzy: nooo, fai vedere, fai vedere! Ahahahah, Owen si è messo il bikini senza il pezzo sopra!
Dixon: ma no, è un perizoma da lottatore di sumo.
Noah: leggo cosa ha scritto: “Caro Noah, prima di tutto abbi cura di Izzy, perché sennò ti rompo quella testa di celacanto che ti ritrovi (P.S: questa parte me l’ha dettata di forza il Nonno Diezel). Come saprai, ieri siamo stati eliminati dalla gara, come non saprai non siamo ancora tornati a casa. Infatti, stiamo cercando di raggranellare dei soldi per poterci permettere il viaggio di ritorno per il Canada. Diezel ha provato a vendere qualche suo quadro cimentandosi senza successo con la tecnica di Shar…Shiro...Sharada –(forse volevi dire Sharaku, amico mio)- mentre io mi sono buttato nelle gare mangerecce che mi sono costate un’intossicazione da record a causa del pesce palla velenoso che qui mettono ovunque… Così al Nonno è venuta un’altra idea: è diventato il mio manager e mi ha iscritto a un torneo di sumo! All’inizio l’idea non mi piaceva per niente, ma dopo aver vinto il primo incontro per KO istantaneo ancor prima del suono del gong –(logico: per la paura pre-match gli sarà scappata una loffa)- mi sono convinto e adesso lotterò per strappare il titolo al campione. Kawabanga!! Lo farò a polpette. –(sì, certo ci scommetto). Augurami buona fortuna così come io la auguro a voi 2: state attenti ad Al, mi raccomando! Un abbraccino coccoloso per te e un bacio per la mia bignettina preferita.* -Owen.”
Sadie: che dolce, mi ha chiamata bignettina.
Noah: io credo si stesse riferendo a qualcun altro. –guarda Izzy-
*Bajkal*
Jasmine: ecco, ne ho recuperati degli altri, brrr, la temperatura qui sotto è veramente proibitiva. Non penso mi bastino questi pezzi, devo cercarne degli altri, magari in quell’anfratto laggiù. Solo che è un po’ stretto…per passarci….là, ce l’ho fatta. Vedo solo krill e altri crostacei che non riconosco, tetramini zero, ho fatto un buco nell’acqua o meglio sott’acqua. Pazienza, mio padre lo diceva sempre: “non sempre i tesori migliori si trovano nel posto più nascosto ma stanno sotto ai nostri occhi.” I tetramini che mi mancano saranno semplicemente nascosti nel suolo del lago, meglio uscire da qui o questi piccoli krill resteranno traumatizzati a vita, chissà come devo sembrargli gigantesca, una predatrice gigantesca. Gnn…uff…agh…perché non ci passo…..off…più? Sono rimasta incastrata a metà. Non è molto spazioso qui...
KJ: Jaz ci sta mettendo più del previsto.
Jo: mai quanto quella lumaca di Brick, si è immerso una sola volta e non è ancora tornato su con un tetracoso neanche una volta!
KJ: è già passata un’ora. Credo tu debba farti qualche domanda, ma non è affar mio.
Jo: come sarebbe a dire? Naah, sono sicuro che sta benissimo. E’ un soldato addestrato ad adattarsi ai climi più rigidi e ai luoghi più impervi. Cosa vuoi che sia un laghetto ghiacciato e profondo per uno come lui? Stai parlando di Brick, bella…. Urgh.
Ketty: ancora non riesco a capire come fare la P di Topher…è l’unica che mi manca.
Alejandro: pensala in carattere digitale, come se fosse scritta sullo schermo di un orologio.
Ketty: a-ah! Giusto. Allora servono un tetramino a O e uno a I: ha funzionato. Miaorcì della dritta, Al.
Alejandro: prego, ma evita di chiamarmi (ergh) AL a partire da adesso. Mi dà fastidio come le unghie sulla lavagna.
Ketty: ok, lo terrò a mente. Mayko, metti i pattini, andiamo a prenderci la prossima dritta.
Mayko: come sarebbe “Mayko metti i pattini”? Io non posso più neanche infilarmi le scarpe!
Ketty: allora tieniti alla mia coda e lasciati tirare.
Jacques: alors, Josèe? Si può sapere che cosa scè di così intorossanté da restare qui e vedere questi dilottantì? Non capisco.
Josèe: ancora un attimo di pazienza, sono sicura che ne valga la pena perché non dimentico una faccia facilmente quando è nel mio interesse riconoscerla. Ecco, infatti!
Mike: rattle-rattle, ho preso tutti i tetramini che ho potuto, cercando ovunque, nei crateri, tra le spugne e perfino nella bocca di una foca del Bajkal che ho sorpreso mentre si faceva uno spuntino…e non ha gradito la mia intrusione. Chi s’immaginava che le foche potessero diventare tanto aggressive? Di solito sono tra le creature più paciocchone che esistano.
Dawn: è logico, ragioni per luoghi comuni come tutti gli altri. Un animale a lei sconosciuto ha invaso il suo territorio e per di più in un momento di vulnerabilità: tu come ti sentiresti se qualcuno facesse irruzione in casa tua mentre stai pranzando? Non ti sentiresti violato? Non proveresti subito a difenderti e passare all’attacco?
Mike: effettivamente sì, almeno credo.
Dawn: è la stessa cosa. Gli animali non sono diversi da noi, pensano e reagiscono! Solo per le ragioni giuste, ecco l’unica differenza.
Mike: d’accordo, ho capito. Comunque, il lago ora è di nuovo pulito: ho i tetramini anche nelle mutande ma non c’è n’è uno che abbia visto e lasciato, anche se non serviva.
Dawn: bene così.
Mike: metto questo qui…questo qui..quest’altro pezzo qui…completato! *Ora Svetlana riprende il posto di comando, ta-da da daaa!* Non sono meravigliosa quando pattino?
Josèe: guarda che acrobazie, che triplo jettè perfetto, le movenze e la grazia con la quale scivola sullo specchio d’acqua ghiacciata! Non ti ricordano niente? E’ senza dubbio lei.
Jacques: ma lei chi?
Josèe: quella che fisicamente sembra un maschio ma ha il rossetto e ciglia lunghe. Oh, Jacques, perché devi sempre avere così tante innumerevoli mancanze? Guardala bene: non ti ricorda proprio nulla? E’ Svetlana, quella che ci è costata l’argento alle ultime Olimpiadi Invernali.
Jacques: mais oui, è verò! Ora la riconosco ma tu non ricordarmi più quell’orribile risultatò. Mi viene da pianjere al solo pensarsci!
Josèe: altro che piangere, qui dobbiamo vendicarsci. Muahahah ahahahah aahahahahahahah! –lui la guarda in modo strano- Sì, insomma, rovinarle qualunque gara stia svolgendo adesso, farle assaporare il sapore della sconfitta esattamente come l’ha somministrata a noi.
Jacques: ulalà, sci stò. Come proscediamo?
Josèe: anzitutto seguiamo lei e la sua pallida partner, ci stanno passando avanti adesso, fai finta di niente.
Svetlana: è come quella volta che ho interpretato il “Lago dei cigni.”
Jacques: però è una vera meraviglia da guardare all’operà. Il mio cuore spiccherebbe volentieri il volo in questo momento e insieme ci libreremmo nel scelo fino alle nuvole...
Josèe: JACQUES!
Jacques: excusè moi. Ho avuto un attimo di defillance.
Josèe: inquietante, ma touchè, seguiamoli e basta.
Koffee: niente, non c’è ombra di tetramini, se è uno scherzo non fa ridere! Io qui dentro mi sto congelando.
Garry: in questo caso presto gusteremo un gelato al gusto di caffè. –suono di un tamburo da battuta-
Koffee: spiritoso’’.
Garry: lo so, mi vengono spontanee.
Azusa: piantala di fare il buffone e trova quei pezzi del Tetris! Mi sto spazientendo a stare ferma a non fare niente e aspettare i tuoi comodi.
Garry: la colpa non è certo del sottoscritto: se la fortuna non me li ha fatti trovare, c’è un motivo valido. Non ce ne sono più.
Azusa: però ti ha fatto trovare il tesoro di Gengis Khan, un raro fossile di Amaura e gli orecchini perduti dalla zarina.
Garry: non dimenticare l’anello mancante conservato perfettamente nel ghiaccio, ho trovato anche quello.
Azusa: nandattendayo! Sore wa komarimasu.
Garry: traduzione, grazie.
Azusa: traduzione: CONTINUA A CERCARE, E USA LE MANI E LA TESTA E NON SOLO LA FORTUNA, SOTTOSPECIE DI BRADIPO! Oppure usa l’amuleto azteco! Maledizione, al posto tuo avrei già terminato la sfida, mi stai facendo fare una pessima figura. Oltre che perdere la voce. Coff.
Garry: magari accadesse. –torna sott’acqua- “Usa l’amuleto” dice lei…come se si trattasse di un comune cellulare…ecco, adesso ho pure trovato una pentola d’oro, scommettiamo?
// Altruisti //
Mike: so bene di aver pregiudicato la gara di tutti ma Dawn non ne ha voluto saperne di ributtare un solo tetramino in acqua. Così me li sono portati tutti dietro.
Dawn: ce ne sbarazzeremo al primo impianto di riciclo che troveremo sul cammino.
Svetlana: impianti di riciclo in Russia? Da, povera illusa, non sa dove si trova.
Mike: shht! Svetlana, non peggiorare la situazione, ti prego..
Dawn: siamo alla fine del lago. Click. Ecco le istruzioni: “Sfida OO: Satelliti o Astronauti? Dirigetevi all’osservatorio astronomico di Bajkonur e ricostruite lo Sputnik 1 come esattamente nella foto del modello originale…”
Alejandro: “Se avrete costruito lo sputnik alla perfezione riceverete la dritta per il pulsantopher finale, altrimenti dovrete rimontarlo daccapo…” ahi, però questo è pane per i tuoi denti ora che ci penso.
Mayko: “Potete liberamente scegliere se servirvi o meno delle istruzioni per il montaggio. In caso positivo, sappiate che le copie originali del progetto sono custodite gelosamente nel centro spaziale sovietico…” QUINDI?!?
Topher: ci penso io a continuare da qui dando le dovute delucidazioni. Bajkonur (NDA; oggi città del Kazahkistan ma un tempo sotto controllo dell’URSS) è conosciuta come la Città dello Spazio perché è da qui che ne è partita la conquista con il lancio del primo satellite della storia! Lo stesso satellite che le coppie devono riprodurre alla perfezione per ottenere l’indizio. E’ logico che gli scienziati russi abbiano da sempre difeso con le unghie e con i denti i progetti originali del loro primo gioiellino aerospaziale…
Lester: in ogni caso c’è anche una sfida alternativa, ah! Anziché assemblare il satellite le coppie possono sostenere una serie di test per sentirsi dei veri astronauti proprio come Yuri Gagarin alla sua prima volta e se riescono a superarli tutti possono direttamente accedere alla dritta finale. Anche voi avete la bizzarra impressione di avere un deja vù con tutti questi nomi Satelliti-Astronauti-Spie (Agenti), vero?
Topher: scusa, chi ti ha detto di contribuire alla spiegazione?
Lester: è il mio primo atto ufficiale di co-conduttore.
Topher: co-co-co-conduttore? Io ti ho nominato assistente, Lester.
Lester: assistente? E sprecheresti così il potenziale e la fantasia del personaggio più favorito della serie precedente?! Pazzo.
Topher: dopo ne riparliamo, ok? Comunque, chi sceglierà il satellite spia e chi invece opterà per il training da astronauti? Scopriamolo subito.
Lester: dopo la pubblicità!
Kelsea: Astronauti! Wooh!
Alejandro: scegliamo il satellite, ovvio.
Ketty: …
Mayko: so già quale vuoi scegliere, quindi mettiamoci subito al lavoro. Blink.
*Cosmodromo di Bajkonur*
Alejandro: questa l’abbiamo già vinta. Ho al mio fianco una scienziata che ha lavorato anche per l’Area 51.
Bryght: piccolo appunto: l’area 51 non esiste, è soltanto un paravento per coprire il vero centro di studio degli X-files. Comunque la tua affermazione è corretta: le statistiche sono a nostro favore e c’è già un satellite da me progettato che viaggia nell’Universo da anni. U.X.I.E. (che sta per Universale X-scannerizzatore di Irrisolti Enigmi) svolge ogni giorno un’analisi periodica di tutte le anomalie e i misteri terrestri, extraterrestri e extrasolari degni di studio e mi invia i dati elaborati nel dettaglio giorno e notte, ogni ora ogni minuto ogni secondo direttamente nelle sinapsi tramite impulsi elettrici. Adesso mi ha appena comunicato del ritrovamento fortuito dell’anello mancante tra l’uomo e il primate ad opera di uno dei concorrenti rivali. Mi segno di darci un’occhiata dopo.
Alejandro: -sbatte le palpebre-
Bryght: passami il modulo KF-51 per favore. E’ la base sulla quale costruire lo scheletro e il circuito di trasmissione.
Dawn: io non sono esperta di tecnologia e inoltre sono fermamente contraria all’esplorazione dello spazio, è solo una scusa per portare l’inquinamento umano anche lassù.
Mike: neppure io brillo in materia e non ho nessuna personalità che possa venirci in aiuto. *Sbagliato, fratellino, una c’è, da da.*
Dawn: Svetlana, come puoi essere d’aiuto in questo momento?
Svetlana: non sono un genio dell’aeronautica ma sono stata una spia. Sì, la mia agilità non è (solo) dovuta al talento naturale né ad allenamenti di ginnastica particolari ma soprattutto a un rigido addestramento come spia. Nome in codice: Svetlana Stravinskji. Copertura: insegnante di ginnastica ritmica. Poi una volta uscita dal giro ho deciso di farne il mio nome d’arte ufficiale e mi sono dedicata al mondo del teatro e della ginnastica artistica.
Dawn: mi hai lasciata senza parole. Non l’avevo mai scoperto neppure leggendovi l’aura.
Svetlana: s’impara a nascondere la verità anche ai medium quando si ha una doppia vita da mantenere segretissima.
Dawn: oh. –ride- Adesso mi dirai che Vito è in realtà…
Vito: accio io niente saccio, ah.
Svetlana: ricordo che tutti i progetti inerenti allo sputnik erano custoditi nell’archivio della base, che si trova al piano sotterraneo segreto: per raggiungerlo si premono in sequenza i bottoni Piano Terra, Piano E, PT una seconda volta, Piano R, Piano I e infine Piano Sotterraneo. Vrrr…e voilà! Seguimi, cara.
Josèe: dritte…pulsanti…sfide..hai capito che roba? Jacques, parlo con te.
Jacques: non sci posso credere, la donna dei miei sogni è in realtà un uomò, ah che immensa delusione, e che profonda vergognà! Ahimè, c’est la vie, e la viè è trèz crudelè.
Josèe: Jacques, Jacques, Jacques, ciaff! Riprenditi, non intendevo questo. Mi riferivo al fatto che la “cara” Svetlana è impegnata nel mezzo di una gara come quella che abbiamo fatto noi “Missione Cosmo Ridicola” poco tempo fa. Abbiamo l’occasione d’oro per fargliela pagare, facendola perdere ed eliminare dalla competizione per sempre. E magari, perché no, iscriverci noi al suo posto.
Jacques: mi piasce come idea, è quello che si merita per avermi spezzato il cuore, scioè, per aversci rubato l’oro nella nostra specialitè, jà.
Josèe: prima ha premuto i seguenti tasti nell’ascensore T, E, T, R, I, S.
Jacques: come ajiremo una volta junti a destinazione?
Josèe: al momento opportuno li sorprenderemo e gli porteremo via i disegni del satellite. Dopodichè daremo l’allarme e assembleremo noi al posto loro lo sputnik, lo daremo a quel tipetto che conduce e vinceremo entrando di diritto nella corsa. Ahahahah!
Jacques: uahahah! Mais oui, mais oui. Uahahahah! Josèe, tu sei trèz magnifique, mon Crudelia De Mon.
Josèe: merci beacoup, tu invece mi sei perfettamente complementare: tonto, maldestro e incapace. Smuàck.
Jacques: fascio quello che posso. Un momentò, che hai detto?
Josèe: niente. –sorride innocente come suo solito- Siamo arrivati.
Mayko: Ketty, sei tu l’esperta del settore. Come ci muoviamo?
Ketty: secondo le 3 F: furbizia, furtività e fatalità. La brava ladra dev’essere anzitutto furba riuscendo sfruttare tutte le risorse a sua disposizione, furtiva sapendosi muovere di soppiatto e soprattutto fatale, non deve avere pietà davanti a niente e nessuno che la ostacoli nella sua missione. Ciò detto, il primo passo da compiere è scoprire dove si trova l’archivio del cosmodromo. Basta fare le fusa alla persona giusta, un gioco da gatte morte. Osserva le varie persone presenti, secondo te chi è il tipo giusto?
Mayko: uhm…il tizio grande e grosso che fa la guardia?
Ketty: no, riprova.
Mayko: allora…lo scienziato intento a studiare il moto rotatorio dei satelliti?
Ketty: devi proprio farti l’occhio, sono i dettagli a fare la differenza. Prendi quello spilungone con gli occhiali che continua a fare avanti e indietro per le scale. Ha l’aria stressata, la camicia macchiata di sudore e caffè, profonde occhiaie e si guarda intorno maniacalmente correggendo qualsiasi dettaglio fuori posto: è il segretario. Chi meglio di lui può conoscere l’archivio? Zzzip..tienimi questo e dammi questi.
Mayko: i miei occhiali? Ma a cosa…m-ma ti sei tolta il costume da gatta?! Perché?
Ketty: ho sempre sotto degli abiti borghesi. Non vado certo in giro a fare la spesa al supermercato conciata da gatta e li uso per qualsiasi sopraluogo prima di un furto: non mi si riconosce, vero? E’ così che sono entrata in casa tua: il giorno prima mi sono presentata come una rappresentante porta a porta di accessori felini, ho studiato la pianta dell’abitazione e tutte le vie di ingresso e di fuga, nonché l’ubicazione dell’allarme. Il giorno dopo avrei fatto piazza pulita se non ci fossi stata tu. Avevo intuito la presenza di un cane da guardia, ma sono rimasta spiazzata quando ho trovato davanti un…una…
Mayko: una che cosa? Finisci la frase.
Ketty: una guardia come te! Comunque, aspettami qui.
Segretario: per tutti gli zar, che fine ha fatto la scheda MZ25? E il progetto del Sojyun numero 150? Non posso credere al disordine che si è accumulato nelle cartelle, che matassa, sarebbe più facile completare il cubo di Rubick a questo punto! Che stress, perché non ho fatto il ballerino di Schiaccianoci come voleva la mia matrigna? –Ketty gli fa lo sgambetto- Woah!
Ketty: chiedo scusa, non volevo essere d’intralcio. Sono nuova del posto.
Segretario: non mi sono fatto niente, f-figurati. E’ stata colpa mia che non prestavo attenzione a dove andavo, con tutti questi file per le mani che mi porto dietro. Hai detto che sei nuova?
Ketty: sì, il mio nome è Katelina, mi hanno appena assunta come vice-segretaria, solo che questo edificio è così enorme e io sono una gattina solitaria, non so assolutamente come muovermi.
Segretario: pensa che combinazione, io sono il segretario principale del centro! Sono Vlad Asinov. Non sapevo che Boris fosse stato licenziato…meglio così. Se vuoi ti faccio da guida.
Ketty: da guida, hai detto? Mmhmm, sei diverso dagli altri, nessuno di loro mi ha degnata di uno sguardo da quando sono entrata, né gli è passato assolutamente per la mente di chiedermi se avessi bisogno di qualcosa.
Segretario: ah, ma quelli sono scienziati, non hanno occhi che per i numeri e i loro razzi spaziali.
Ketty: le guardie mi hanno addirittura guardata in cagnesco…
Segretario: quelli sono addestrati a sospettare di chiunque, e il loro solo neurone sa dare un solo comando: sparare. Ma sotto la mia tutela non ti torceranno neanche un capello, io sono una figura di spicco contrariamente a quello che sembra: non ci fossi io, sai che disordine? Molto peggio di quello che già c’è.
Ketty: posso chiamarti il mio eroe, allora…prrr.
Segretario: s-se vuoi, fai pure, ahah. Ahem, dunque, l’archivio principale si trova all’ultimo piano, che è dove ti sto portando. Devi sapere che a parte me e il vice segretario nessun altro è legittimato a circolarci, neppure gli scienziati e gli ingegneri più qualificati, ci sono guardie dappertutto che vanno avanti e indietro per controllare che nessuno a parte noi 2, e intendo NOI DUE adesso, entri. Oltre alle guardie del corpo vi è un avanzato sistema di sicurezza a proteggere la stanza dei documenti che si attiva automaticamente non appena è buio, grazie a dei fotosensori di fabbricazione russa, un nostro vanto personale avendoli creati a partire dalle tecnologie utilizzate per i satelliti artificiali.
Ketty: tutto qui? Mi aspettavo di più sinceramente. Mi hanno sempre descritto i sistemi di sicurezza russi come i migliori al mondo, i più complessi, i più elaborati.
Segretario: hai ragione, non mi è concesso rivelarlo ma per te farò un’eccezione dato che saremo “intimi colleghi” d’ora in avanti: esiste un secondo livello di sicurezza avanzato collegato alla porta dell’archivio.
Ketty: interessante come consideri già intimo il nostro rapporto di lavoro, Vladimir. –gli si struscia addosso allungando le mani nelle tasche dei suoi pantaloni ma non trovando niente- E dimmi, in cosa consiste questo secondo sistema di sicurezza, me lo dici? Sarà il nostro primo segreto.
Segretario: no, non posso dirtelo, Katilina mi dispiac..
Ketty: chiamami pure Kat la Pantera, mi-ao. E’ così che mi chiamano, vuoi sapere perché mi chiamano così? –si toglie gli occhiali svelando i suoi ammalianti occhi felini- Perché posso sembrare una gattina domestica ma divento subito selvaggia. FRR.
Segretario: gulp. Dal momento che ci tieni tanto: la porta dell’archivo è controllata da un sistema elettronico che riconosce solo l’impronta della mia mano, senza quella non si apre e se qualcun altro toccasse anche solo la maniglia verrebbe folgorato da una scarica elettromagnetica, perciò dovrai sempre chiedere il mio aiuto se vorrai accedervi, dolcezza.
Ketty: tutto chiaro. Hai saziato la mia curiosità, ora vediamo se sei tanto bravo a saziare qualcos’altro.
Segretario: *vuoi dire..veramente? In tal caso, meglio bloccare l’ascensore, è l’unico angolo privo di telecamere!
Ketty: bravo, blocca, blocca.
Segretario: fatto, fatto.
Ketty: su, che aspetti, Vladimiruccio? Sono tutta per te.
Segretario: aaarrivooo!
-si sentono dei rumori ma non si vede nulla perché Ketty ha oscurato l’obiettivo-
Mayko: ….
Ketty: ehi, sono qui, puoi ridarmi il costume?
Mayko: argh, da dove sei sbucata? Credevo fossi nell’ascensore e…come sei ridotta, non avrai mica fatto sul serio???
Ketty: no, l’ho solo assecondato per un po’ finchè non ho ottenuto le informazioni e le impronte digitali che mi servivano, l’ho steso, e sono uscita dal condotto di ventilazione in tutta calma. Ora ho tutto quello che ci serviva, non resta che passare all’azione. Buio. –taglia con le unghie i fili della corrente-
// Selvatiche //
Mayko: incredibile, sono riusciti a mettere un confessionale anche dentro una base missilistica come questa. Scusa un attimo, ma perché l’hai fatto? Hai detto tu stessa che le misure di sicurezza sono attive quando fa buio, ce le saremmo almeno potute risparmiare…!
Ketty: io per abitudine lavoro solo di notte.
Mayko: lavoro notturno, quindi. E lo stipendio com’è, appropriato?
Ketty: molto spiritosa. Si guadagna parecchio ma non c’è nessuna tutela assicurativa.
Ketty: da questo momento in poi, shhht, voglio il silenzio più totale. Sentiti gatta. -Sequenza: l’ombra di Ketty scivola lungo le pareti subito seguita da Mayko approfittando dell’oscurità senza essere viste dalle guardie che comunque non sembrano battere ciglio almeno finchè non vengono messe puntualmente al tappeto. Una volta completamente liberato il piano terra Ketty sfrutta le unghie per svitare la griglia dell’impianto di ventilazione centrale e ci butta dentro un gomitolo spesso con una strana pallina attaccata che sprigiona un forte profumo di erba gatta per tutto l’edificio sedando i suoi occupanti (umani) finchè il gomitolo non si esaurisce e il filo non s’incastra nelle ventole. A quel punto Ketty s’introduce all’interno del tubo seguendo il percorso fatto dal filo mentre Mayko sale rapidamente le scale per neutalizzare quei pochi eventuali nemici rimasti svegli e le due si rincontrano poco dopo all’ultimo piano- Questa era la parte facile, ora viene quella divertente.
Mayko: cioè?
Ketty: guarda. –davanti a loro si staglia un intero piano disseminato di trappole e sistemi di sicurezza, tra i quali raggi laser, infrarossi e elettroshock, seghe circolari basculanti, lanciafiamme, eccetera, eccetera! E infine la porta dell’archivio in fondo ultrablindata con spuntoni retrattili- Oh, i russi con la sicurezza ci sanno fare molto più di quanto pensassi, mi piace.
Mayko: davvero? E come pensi di fare a superarle tutte?
Ketty: ci sono più trappole di quante ne avessi individuate all’inizio. Per cominciare bisogna aggirare la fila di fotosensori che altrimenti darebbero l’allarme a tutta la sicurezza nazionale dato che sono di fabbricazione KGB, la migliore: sono programmati per rilevare la più impercettibile variazione del buio. Il buio totale è quello nel quale non si muove una foglia, ogni oggetto, ogni persona lo modifica leggermente muovendosi e con il colore chiaro del corpo, anche solo degli occhi, perciò il solo modo di oltrepassarli è vestirsi di nero e avanzare a occhi chiusi ma così si rischia di andare a sbattere e fare rumore attivando l’allarme che percepisce i suoni.
Mayko: ALLORA COME BAKA SI FA AD AGGIRARLI?
Ketty: ci stavo arrivando, non farti prendere dalla solita foga. Il mestiere che faccio io è per gente con nervi saldi: a volte devi stare delle ore nascosta dietro un mobile di fortuna perché una guardia non vuole proprio decidersi di riprendere la sua ronda normale e ti gira intorno cercandoti come uno squalo. Il trucco è uno specchio. Lo specchio rifletterà il buio e maschererà qualsiasi variazione luminosa se opportunamente puntato.
Mayko: dove lo troviamo?
Ketty: basta un paio di occhiali scuri a specchio come questi che ho preso a uno dei bodyguard. Indossane un paio anche tu.
Mayko: funziona, non è successo niente. Ketty sei un genio! Fsss…ahiaaa-mpf! –si copre la bocca in tempo dopo aver spiccato un balzo indietro- Mi sono bruciata le zampe, il pavimento è improvvisamente diventato rovente come un forno.
Ketty: e presto lo diventerà di nuovo. E’ un pavimento composto da mattonelle sensibili alla pressione che si surriscaldano come pannelli solari appena ci si passa sopra.
Mayko: me ne sono accorta. Come mai a te non ti ha bruciata?
Ketty: perché io ho il passo felpato e rendo i miei passi leggeri come una piuma tanto da non essere percepiti. Tu invece affondi le zampe nel pavimento esercitando la massima pressione.
Mayko: già, brava tu gatta e imbranata io cagna.
Ketty: devi solo essere più delicata, poggiare le zampe appena appena, non pestare le mattonelle fino ad affondarci gli artigli nelle intercapedini.
Mayko: d’accordo, proverò a seguire il tuo consiglio…sono leggera…delicata…come una nuvola…ZAP! O-ora danno anche la s-s-scossa?
Ketty: ancora più delicata. Sentiti gatta più che puoi.
Mayko: dici niente. Qui ci sono pure i raggi laser e infrarossi da evitare.
Ketty: coraggio, ce l’hai quasi fatta a raggiungermi. Brava.
Mayko: ora..cos’altro..va aggirato/superato prima di poter arrivare all’obiettivo?
Ketty: altri raggi laser, questa volta intermittenti. Un po’ come le luci dell’albero di Natale. Ti faccio vedere. –si muove velocissima a scatti schivando con riflessi ultrafulminei le rapidissime scariche elettriche passandoci attraverso nell’intervallo esatto in cui si spengono per poi riaccendersi e quando si trova davanti all’ultimo muro di raggi compie una tripla capriola in avanti passandoci perfettamente sopra e attraverso le seghe circolari basculanti portandosi finalmente all’ingresso dell’archivio- Ti aspetto, ma sbrigati perché l’effetto del sonnifero si esaurirà tra un quarto d’ora circa.
Mayko: no, grazie, i-io resto dove sono. Lascio a te l’onore di completare l’operazione.
// Selvatiche //
Ketty: una ladra che si rispetti fa affidamento solo sulle proprie risorse fisiche e mentali, per me non è solo questione di guadagno ma soprattutto la vedo come una continua sfida: più è difficile lo scopo, più metto alla prova me stessa a 360°.
Mayko: questo non giustifica il fatto che ti sei appena mossa come un’acrobata!
Ketty: invece sì, il furto è un duello tra la determinazione del proprietario e l’abilità del ladro, perciò mi sono allenata ogni giorno e notte per sviluppare l’acrobaticità di un professionista: la città è stata il mio circo.
Ketty: sei proprio sicura? Ok. –si gira dando le spalle alla porta e indietreggia avvicinando il sedere allo scanner identificatore- Che c’è? Sono queste le zone del corpo sulle quali i maschi lasciano le proprie impronte digitali, io non posso farci nulla.
Mayko: …………..
Porta: identità confermata. Buongiorno, Mr Asinov.
Ketty: eccomi dentro l’archivio. Ho ancora 5 minuti a disposizione.
Mayko: l’hai trovato?
Ketty: non ancora. Vlad aveva tutte le ragioni del mondo per essere stressato, questo archivio è caotico e versa nel disordine più totale. Proviamo sotto la cartella S. Sì, eccolo! Il progetto dello sputnik è nostro! Possiamo dileguarci, abbiamo finito qui.
Mayko: urrà, finalmente, tutta questa tensione mi stava uccidendo.
Ketty: ovvio dopo aver lasciato la mia firma. –aggancia alla maniglia della porta una medaglietta con la sua iniziale- Ketwoman è stata qui.
Alejandro: questo è l’ultimo pezzo. Vai, lo abbiamo riassemblato alla perfezione! Dov’è la dritta che ci spetta? L’esperto qui si è limitato a dare l’ok ma non ha detto nulla, non me ne capacito.
Bryght: ho costruito lo sputnik 1 perché funzionasse esattamente come l’originale, progettato al fine di captare qualsiasi stazione radio. Leggendo nuovamente le indicazioni della sfida il rebus è presumibilmente risolto: “riceverete la dritta” va quindi inteso come una mera e propria ricezione via satellite.
Alejandro: è vero, è quello che ho pensato anch’io. Quindi com’è che funziona?
Bryght: krrr…fzzz…il terzo Puls…crrp.. Bisogna agganciare il segnale con il satellite che abbiamo costruito, ma ignoro il punto esatto dove ottenerlo.
Alejandro: vorrà dire che passeggeremo qui intorno fino a che il segnale non si sarà stabilizzato abbastanza da comprendere le indicazioni.
Bryght: ……….crr…wuz..wooz..il terzo Pulsantopher si trova al Teatro Bolshoi. So dove si trova.
Alejandro: fai pure strada.
*Bajkal*
Azusa: tap, tap, tap.
Garry: ecco, questa è l’ultima cosa che ho trovato, e ho invocato l’aiuto dell’amuleto. Spero tu sia contenta: ta-dah, ti presento un vecchio pentolone russo! Non c’è più nient’altro da prendere in fondo al lago.
Azusa: tap, tap, tap, TAP, TAP, TAP. Ora basta, voglio vederci chiaro in questa storia.
Koffee: niente di niente, non ho trovato niente e sono assiderata, a rischio ipotermia. In q-q-questo momento riempirei una vasca idromassaggio di caffè bollente e mi ci tufferei dentro.
Topher: è inutile che guardi avidamente da questa parte, questo caffè altamente pregiato è tutto per me. Surp. Serve a far sì che non perda la mia calda e maliarda voce con questo freddo.
Azusa: allora, Topher? Come la spieghi questa empasse, perché io mi sto davvero innervosendo di stare qui ferma senza fare alcun progresso.
Topher: prego, sono in pausa caffè, ti spiacerebbe…gasp!
Azusa: adesso ascoltami bene. Se ti trovi a condurre questo programma è solo perché io ho rifiutato preferendo parteciparvi direttamente come concorrente, ma se soltanto mi girasse potrei rimpiazzarti all’istante, risolvendo tempo uno-due tutti i problemi che si sono creati. PER COLPA TUA STO DANDO UN PESSIMO ESEMPIO VENENDO COSTRETTA A STARE A GUARDARE MENTRE UN PIGRO COMPAGNO DI SQUADRA MI FA SPROFONDARE SEMPRE PIU’ NELLA VERGOGNA E UN PIGRO CONDUTTORE SI FA GLI AFFARI SUOI INVECE DI PRODIGARSI A RIMETTERE IN MOTO LA SFIDA E FARE IL SUO LAVOROOOO!!!
Topher: c-calma, adesso vedo come sistemare il problema. (Io che credevo Scarlett spaventosa quando si arrabbiava…)
Azusa: sarà meglio per te il prima possibile. –le sue pupille vanno in fiamme-
Garry: torno subito sott’acqua, scusate ho molto da fare.
//Azusa: tra le mie innumerevoli qualità spicca senza dubbio la pazienza: non perdo mai la speranza nel motivare il prossimo a migliorare sempre e a provare a superare la maestra di vita. Tuttavia la pigrizia è una cosa che non sopporto, mi fa imbestialire quasi più di una sconfitta…”sconfitta” beninteso che non ne ho mai subita una.
Jo: quanto tempo è trascorso: 20, 30, 40 o 50 minuti?
KJ: abbonda, abbonda. Sono passate quasi…due ore. Senza che nessuno dei nostri compagni sia risalito.
Jo: ma guarda quell’idiota che mi costringe a stare in ansia e preoccuparmi per la sua salute! Io che sono abituata a pensare solo a me stessa sono preoccupata per un altro.
KJ: me ne infischio del regolamento, voglio capire come mai ci stanno mettendo così tanto.
Jo: anch’io. La vita di Brick è più importante di una stupida gara.
KJ: oh, wow, non posso credere a quello che ho sentito.
Jo: urgh, non ero io a parlare, non può essere. *arrossisce* Basta ciance, 3-2-1 in apnea! °.Vedi niente, tu?.°
KJ: °.Francamente no.° O forse sì, aspetta? Quella roba marrone lunga che si dimena da quel buco non può essere una murena, non ha occhi. –tocca le gambe di Jasmine- Sei tu, Jazmy?
Jasmine: aiutooo, sì che sono io conosci qualcun altro con due metri di gamba?! Tirami fuori, più forte che puoi, sono rimasta incastrata!!!
KJ: subito, resisti. Gnn…certo che il passaggio è strettissimo, come hai fatto a entrarci?
Jasmine: TI SBRIGHI A SALVARMI PER FAVORE?!?
KJ: Jo, dammi una mano.
Jo: c’è anche Brick lì dentro?
Jasmine: sì, certo, a malapena ci sono stata io a metà. Tira, tirate! Finalmente!! Grazie a tutti e due!
Jo: stritolare è un modo di ringraziare per te? E staccati, ti ho fatto il favore, ora devo continuare a cercare il mio partner. Brick, Briiiick!
// Giganti //
Jasmine: non sono mai stata tanto nel panico prima d’ora. Mi è già capitato di rimanere chiusa in qualche tomba antica, grotta segreta o incastrata nel tronco cavo di un albero, ma in questo modo, con solo la metà superiore incastrata nel buco ristretto della casa di una colonia di krill con la possibilità di muovere solo le gambe MAI. E’ stato un incubo, ma per assurdo l’aver gridato così tanto mi ha permesso di assorbire tutto l’ossigeno che ci poteva essere e respirarlo.
KJ: fiù, è andata di lusso. Temevo seriamente di scendere sott’acqua e trovare..
Jasmine: stop, non dirlo.
KJ: o non trovare…
Jasmine: ti ho detto di non dirlo!
Jo: splutt, ho trovato solo questa. La sua collana con piastrine. Ma lui dov’è???
Azusa: i “tesori” ritrovati da Garry: l’oro mongolo, gli orecchini della zarina, ancora più assurdi questi 2, il pallone sonda sovietico che quel campagnolo crede una pentola e il blocco di ghiaccio con all’interno un essere umano perfettamente conservato. Majidè? Scherziamo? Sono così furiosa! –dà un pugno al blocco di ghiaccio, spaccandolo- Sorpresona, guarda cosa ho estratto.
Jo: Brick!
Brick: s-s-soldato Mc Arthur presente, signore!
Topher: tutto fatto, ho risolto il problema ordinando di gettare altri tetramini nel lago. Ora non avrete più problemi di quantità e ogni volta che uno di voi ha finito dovete ributtare i pezzi in acqua. Contenta?
Azusa: soddisfatta. Così si ragiona! –gli dà una forte pacca sulla schiena- Garry-san, ora non hai più scuse, buon lavoro. –fa il segno della vittoria-
Garry: grrrazie del supporto.
Jo: come stai, Brick? Ti sei scaldato?
Brick: brrr..va già un po’ meglio, grazie.
Jo: in tal caso torna subito in acqua! –lo spinge- Pfui. Tu guarda quanto tempo perso.
Topher: congratulazioni, Giganti, potete pure andare.
KJ: grande, Jaz, ci hai messo un attimo!
Jasmine: ho risolto rompicapi antichi assai più tosti.
Garry: li ho trovati sul fondale già tutti assemblati, non è incredibile?
Azusa: ora riconosco la tua fortuna. Batti il 5! Metti i pattini. Go ne tampai!
Jo: urgh…ma come sono…baah!
*Aeroporto di Mosca*
Mac Arthur: vediamo un po’ che cosa nascondi qui dentro: vestiti, occhiali di ricambio, materiale da disegno, e questo che cos’è? A-ah, interessante: una collezione di fumetti compromettenti. Hai capito il tipo?
Dixon: ahem*, sono dei manga, è naturale che per certi aspetti siano un po’…
Mac Arthur: h-hm. Già la copertina è tutta un programma, eh? –sulla copertina di uno dei manga c’è una ragazza bombata in un intrigante e succinto costume da coniglietta- “Super Lopunny, l’eroina più uramasaki dell’ universo sempre pronta a confortare gli otaku tristi e solitari con le sue imprese.”
Dixon: eheheheh°°°° Ehm, devo averlo comprato per sbaglio nella foga degli acquisti.
Mac Arthur: allora ci penso io a buttarlo via.
Dixon: NON OSARE TOCCARE IL MIO MANGA PREFERITO!!!! –tutti lo guardano- !
Mac Arthur: colto in fragrante.
Sanders: flagrante.
Dixon: sigh.
Mac Arthur: comunque non vedo niente di sospetto, benvenuti in Russia. Avanti il prossimo. –tocca a Seijii e Rory- Uhm….già quella faccia da furbino non mi convince per niente. Mostra le mani! –in un lampo schiaccia Rory contro il muro e gli mette le manette- Soggetto sotto custodia cautelare, procedo con l’ispezione.
Sanders: Mac Arthur? Cosa stiamo facendo qui? Ti ricordo che non siamo legittimate al controllo bagagli né abbiamo giurisdizione in questa nazione. E non siamo neanche in servizio, siamo qui in vacanza!
Mac Arthur: chi è l’idiota che viene in Russia per fare le vacanze? –i turisti si voltano tutti- Per favore, la vacanza è sinonimo di mare, sole, e libertà, tuuuutto quello che manca da queste parti. Ora, shht, devo controllare che non ci sia un ordigno qui dentro. Cos’è questo tic-tac-tic-tac?
Sanders: è il tuo orologio da polso.
Mac Arthur: ah, allora è qui dentro che è stata messa la bomba! In azione! –toglie l’orologio dal braccio e lo schianta in terra sparandogli ripetutamente- Minaccia neutralizzata.
Sanders: io non parlo più, tanto non vengo ascoltata.
Seijii: possiamo andare? Garantisco per il mio amico.
Mac Arthur: sembri una persona onesta e leale, perciò per questa volta sarò clemente e permetterò a questo delinquente di farla franca. Come un vero poliziotto fico. Via, fuori, prima che cambi idea!
Rory: v-volentieri, ma non mi toglie prima le manette?
Mac Arthur: ho di meglio da fare. Ecco gli ultimi due passeggeri del volo del Giappone. Quali sono le vostre generalità?
Noah: io sono Naganoah Sugimori, un lontano parente del noto disegnatore Ken Sugimori, mentre questa è il mio pesce da compagnia. -gli cade la barba finta-
Izzy: glub glubb.
Sanders: . . .
Mac Arthur: UHM, qualcosa non mi torna. Mostratemi i vostri documenti. Tu sei la pluriricercata internazionale Izzy! Ti dichiaro in arresto.
Izzy: te lo sogni, non ci prenderete mai, vivi!!!!
Noah: perché mi sono fatto coinvolgere?
Mac Arthur: il nostro primo inseguimento, che emozione! Forza, Sanders, muovi quei glutei.
Sanders: ti ripeto che non siamo autorizzate a woah!
Mac Arthur: va bene, ti porto io come al solito, schiappetta. Limitati a suonare la sirena.
Sanders: (sospiro) ueo ueo ueo ueo.
Izzy: ci sono addosso, sbrigati! Salta sul carrello.
Noah: ben mi sta a viaggiare in compagnia di un pericolo pubblico. Ahh! Cosa vuoi fare?
Izzy: vedi quella grossa finestra? Noi ci lanceremo da lì. Tieniti forteeee! CRASH!
Noah: Iiiiizzzyyyy!
Mac Arthur: fermi, siete al capolin- oh, uao.
Sanders: non vorrai fare anche tu lo stesso?
Mac Arthur: no, prenderò le scale di emergenza.
-ormai Noah e Izzy si sono volatilizzati-
Troppo tardi. Ma li riprenderemo, prima o poi. Ho il loro identikit impresso nella mente.
Sanders: ueo ueo ueo.
Mac Arthur: spegni pure la sirena, qui non c’è niente da vedere, gente, circolate alla larga dalla scena del crimine.
Izzy: -nascosta nel bidone della spazzatura- arresto sventato, fiù. Cosa ti avevo detto?
Noah: -nascosto nel distributore di lattine- meglio che non faccia commenti.
Izzy: ci serve un nuovo travestimento.
Mac Arthur: il luminol si usa così? Ehi, secchiona, dico a te. Alla scuola di polizia sei sempre stata la più attenta e diligente in classe.
Sanders: infatti, il luminol si usa solo per rilevare le tracce di sangue rimaste sulla scena di un delitto.
Mac Arthur: Sanders secchionaaa! Forte, ho avuto un flashback di quando eravamo a scuola.
Sanders: (sospirone)
*Cosmodromo*
Svetlana: ma qui non c’è proprio niente a parte un mucchio di scatoloni, dove sono gli uffici, che fine ha fatto l’archivio segreto?
Operaio: voi che ci fate qui nel sotterraneo?
Dawn: cerchiamo l’archivio dei progetti spaziali degli ultimi 20 anni.
Operaio: allora avete proprio sbagliato, questo ormai è lo sgabuzzino dove smaltiamo i rifiuti spaziali, l’archivio è stato spostato ai piani alti.
Dawn: sentiamo, COME e DOVE li smaltireste questi rifiu –viene tirata-
Svetlana: spassiba per l’informazione.
Operaio: di nulla, è stato un dovere, signorina…signore..boh.
Jacques: ma stanno tornandò al piano sopra?
Josèe: lo dicevo io che c’era qualcosa che non andava, risaliamo anche noi appena l’ascensore sarà libero.
-intanto la scena si sposta all’ultimo piano dove Jasmine ha appena superato tutte le trappole, ma-
Jasmine: qualcun altro mi ha preceduta, ma ho trovato i progetti dello Sputnik 2, dovrebbero andare bene lo stesso.
KJ: se lo dici tu mi fido.
-la stessa scena si ripete poco dopo con Svetlana che supera gli ostacoli con la stessa leggiadria di una ballerina, e infatti sullo sfondo viene fatta suonare musica classica anziché d’azione-
Dawn: bravissima, Svetlana.
Svetlana: grazie, grazie. –Josèe con la rapidità di una pantera le porta via di mano il documento- Per gli anelli di Yuri! Chi…
Josèe: preparatevi a passare dei guai!
Jacques: mais oui, dei guai trèz trèz grand.
Josèe: proteggeremo il mondo della competizione!
Jacques: uniremò tutto l’orò nella nostra nazione!
Josèe: denunceremo i mali dell’argento e del bronzo, trofei del disonore!
Jacques: e guadagneremo il podio erjendosci fino alle stelle!
Josèe: io sono Josèe.
Jacques: trez bien, io Jacques.
Josèe: Pattinatori su ghiaccio, pronti a vincere alla velocità del vento!
Jacques: arrendetevì subitò oppure preparatevi al pejjo, perché noi siamo un portento!
Bun-Bun: mais ouì!
Svetlana: Svetlana continua a essere piuttosto confusa.
Josèe: questo è per averci portato via il trofeo alle ultime olimpiadi. L’oro è nostro, prenderemo il vostro posto. Adieu.
Jacques: rien ne va pluz.
Dawn: ridateci i nostri progetti o maledirò le vostre aure.
Svetlana: non ti sembra di esagerare?
Dawn: non quando si provoca la mia ira. Andiamo a prenderli.
Topher: mentre l’intromissione del Team Rocket su Ghiaccio costa agli Altruisti un notevole spreco di tempo ed energie, altre coppie hanno avuto la fortuna o l’abilità di portare a termine la missione sputnik a tempo di record, portandosi nella fascia superiore della classifica.
// Vincenti //
Garry: la strana padella da me recuperata era in realtà lo sputnik 1 originale ricaduto sulla Terra una volta terminata la sua missione e mai più ritrovato fino ad oggi. Una bella fortuna, eh?
// Collezionisti //
Korry: ho una vera passione per il modellismo tanto quanto per il collezionismo.
Ashley: morbosa anche questa: non c’è un solo centimetro della sua stanza che non sia occupato dalla miniatura di un’auto, una macchina, una nave, un’astronave..
Korry: nell’assemblare ciascuno di quei gioiellini non ho mai e dico mai fatto affidamento sulle istruzioni di montaggio, altrimenti non sarei un modellista serio. A me basta la figura del modello per montarlo ad hoc. La sola fotografia dello sputnik mi è stata sufficiente, posso dire di aver fatto uno sputnik ancora più bello di quello assemblato da Bryght?
// Migliori //
Kurt: ank’io sono appassionato di modellini: ho la kollezionen di tutti gli aeroplani fabbricati in Germania, i dirigibili fabbricati in Germania, i caccia fabbricati in Germania…
Koffee: e scommetto che i modellini sono tutti made in China, ihihih.
Kurt: !!CENSURA!!
Koffee: ihih, allora ci ho azzeccato?
Kurt: non ti kalkolo u.u
Korry: è davvero perfetto, Kurt. Sei un modellista anche tu?
Kurt: offio ke è perfetto, l’ho fatto ICH tutto da solo. E di livello superiore per ciunta. Nella mia wunderkammer privata konservo tutti i miei cioiellini da kollezionen, kompresi i modelli da me kostruiti e i tesori akkumulati.
Korry: cos’è una wunderkammer?
Ashley: -alza la mano- La wunderkammer ovvero “camera delle meraviglie” era la stanza nella quale i nobili tedeschi riponevano i tesori e le cianfrusaglie più particolari provenienti da tutto il mondo accumulate nei loro viaggi o acquistate negli antiquariati. Chi non possedeva una sua camera delle meraviglie personale era considerato retrogrado e cicisbeo dall’aristocrazia ottocentesca.
Korry: forte, vorrei farmene una.
Kurt: tsk, solo un nobile può permettersi un tale lusso, altrimenti non sarebbe wunderkammer ma sgabuzzino.
*Teatro Bolshoi*
Topher: benvenuti al Grande Teatro russo! Vi piace il mio tutù? E’ in tema con la terza e ultima sfida: interpretare “Lo Schiaccianoci.” Tutto qui. Ogni coppia deve ballare al suono della celebre Trepak, ovvero la Danza Russa di Ciajkovskji e se la performance verrà apprezzata il pubblico lancerà loro i biglietti per il prossimo viaggio, sennò ortaggi.
Alejandro: danza classica? Io sono più bravo nei balli latino-americani. L’agilità e l’eleganza non mi mancano. Piuttosto tu, hai mai ballato? Mi sembri un po’ rigida.
Bryght: se sai già la risposta, perché poni la domanda.
Alejandro: temo ci vorrà molto allenamento, allora. Ouch! Ma qui lanciano le patate anziché i pomodori.
Ketty: più sciolta con quelle zampe, Mayko. E, occhio, la coda ti esce fuori dal tutù.
Mayko: ops. -arrossisce tutta-
Azusa: bel tentativo, imoto, continua a provarci! Garry, a questo punto dovresti sollevarmi in aria…non dormire.
Garry: yawn, la musica classica mi ha sempre conciliato il sonno, che posso farci.
Ashley: mi pento di aver mollato la danza classica per concentrarmi solamente sulla scuola. Ho scordato tutto quello che avevo imparato! Thump.
Korry: io gli schiaccianoci li colleziono e basta. Bump.
Jasmine: danza classica, disciplina nella quale la grazia e la delicatezza sono fondamentali. Difetto di entrambe. Davvero fuori dalla mia portata questa sfida, ho già strappato il terzo tutù di fila solo per infilarlo!
KJ: cosa dovrei dire io?
Tutti: 0__o
KJ: lo so, sono orrendo con quest’affare indosso. –si vedono le sue enormi gambe pelose fuoriuscire dal cortissimo gonnellino rosa chiaro- Sembro l’incrocio tra uno struzzo e un incubo.
Jasmine: fff, ma no, stai benissimo.
Koffee: che orrore, è un insulto al pudore. Svlup.
KJ: non quanto qualcuno che non si è ben allacciato il tutù.
Koffee: ahhhhh! T-Torno subito.
Topher: avevi messo il filtro, vero?
Operatore: eeehm a dire il vero mi ha colto alla sprovvista.
Topher: allora adotterò la tecnica Mc Lean: faccio finta di niente. Dunque, più che lo Schiaccianoci finora si sono visti solo schiacciasassi sulla pista da ballo: qualcuno in grado di dare il buon esempio prima o poi arriverà?
Jacques: eccosci qua.
Josèe: giù dal palcoscenico, bambocci, vi facciamo vedere noi come si fa.
Topher: non so chi siano questi…ma..musica, maestro.
-Jacques & Josèe cominciano a danzare con maestria, quando Dawn e Mike appaiono direttamente sul palco per fermarli!-
Dawn: fermatevi subito, ladri di dritte.
Jacques: come osì intorrompere la nostra meravigliosa dansa?
Josèe: grr, ANDATE VIA DAL NOSTRO PALCOSCENICO!
Svetlana: calma, questo è un teatro, giusto? Allora risolviamola ballando: la coppia a fare la miglior performance vince la disfida. Non volevate ottenere la rivincita contro la sottoscritta? Eccovela. Vediamo se siete fatti per la medaglia d’oro come dite.
Josèe: sfida più che accettata. Fate ripartire la musica daccapo.
…le due coppie danzano senza tregua al ritmo dello Schiaccianoci per oltre mezz’ora..
Svetlana: gran finale, quadruplo jettè in avanti!
Josèe: possiamo farlo anche noi! Anzi, noi lo faremo quintuplo!
Jacques: sul seriò?
Josèe: afferrami, afferrami al voloooo! Badabram!
Jacques: oh-ohu. L’ho mancata per un soffio.
Svetlana: il podio e l’oro vanno come sempre alla grande magnifica Svetlana. Smack! Spassiba, spassiba. Smuack, smuà, smack. Vi amo.
Pubblico: clap clap clap clap!
Topher: il primo posto e la prima classe assicurata se l’aggiudicano quindi gli Altruisti.
Jacques: a noi di nuovo l’arjento. Io odio l’arjento. –gli arriva una patata dura come la pietra in testa- Konk!
Svetlana: avete visto come si fa? Ora provate a emularmi. ***Dasvidaaaanja***
Korry: beh, se ci è riuscito lei o lui, c’è speranza anche per un mingherlino come me.
-la sequenza successiva è un montaggio dei vari catastrofici tentativi delle altre coppie ovviamente con la danza russa dello Schiaccianoci a fare da accompagnamento-
*Test da astronauti*
Jo: sarà finalmente il posto giusto? Hai un senso dell’orientamento che fa acqua da tutte le parti. Abbiamo girato a vuoto per mezz’ora.
Brick: in effetti, l’orientamento è sempre stato uno dei miei punti deboli.
Jo: tu hai solo punti deboli.
Brick: non è vero, tant’è che ieri ho condotto la missione tutto da solo.
Lester: per il test da astronauti da questa parte, Marziali. Vi assicuro che vi sentirete diversi dopo averlo affrontato.
Balzak: infatti, a me sembra di essere diventato un kanguro dopo tutti quei rimbalzi. Boing boing boing.
Kelsea: wooohoo, kelspasso la gravità zero! E’ come fluttuare sott’acqua ma senza che ci sia l’acqua. Peccato aver già finito.
Lester: in ogni caso, potete ripetere il test senza limiti, anche se l’avete già superato, se vi va.
Kelsea: davvero? Allora torniamo dentro, vai!
Balzak: non se ne parla neanche. Kelsea? Sgrunt, va bene ma ti concedo solo un giro.
Jo: come funzionano questi test da astronauta? So che ci vuole una grande preparazione fisica e su questo sono a posto, ma poi che altro?
Lester: tra le varie capacità da testare c’è quella di sapersi orientare in uno spazio a tre dimensioni, in un universo privo di peso dove i nostri punti di riferimento terrestri perdono consistenza con l’alto che può diventare basso e la destra diventare sinistra a seconda del punto in cui si sta fluttuando. Si tratta di una vera e propria sensazione di disorientamento, che in genere provano tutti gli astronauti quando sono a bordo della Stazione spaziale internazionale e, soprattutto, durante la cosiddetta “passeggiata spaziale“.
// Marziali //
Brick: io ho già provato un test da astronauta. Sognavo proprio di diventarlo ma non ce l’ho fatta per un soffio e ho ripiegato sull’esercito di terra.
Jo: allora perché hai voluto scegliere questa sfida a tutti i costi?
Brick: ormai non posso tornare indietro, ma voglio dimostrare a me stesso che avrei potuto farcela se fossi stato pronto come adesso. La prendo molto sul serio.
Lester: il test è suddiviso in 3 parti. La prima serve a testare la resistenza alla pressione dello spazio e alla nausea che può causare. Ciascuno prenda posto dentro la centrifuga rotomotrice, grazie. Vediamo, allora..lavaggio a secco..lavaggio rapido…151 giri..300…600…Quasi Swartzchild…e stop! Come vi sentite?
Brick: @ mi ero dimenticato di questa sensazionee..
Jo: woh! C-Chi sono? Come mi chiamo? Bbrbrll. Sono io che giro o e la stanza?
Lester: in realtà tutte e due. In ogni caso questo era solo il riscaldamento!
Kelsea: già, la parte migliore inizia adesso.
Brick: sono pronto ad affrontarla.
Lester: dopo il giro di centrifuga preliminare, si passa all’ANTIGRAVITA’. Per superare questa parte dovete prendere la bandiera russa e piantarla al posto di quella statunitense già piantata dal sottoscritto sul finto suolo lunare.
Jo: e dov’è la bandiera?
Lester: da qualche parte nella stanza, e sta fluttuando assieme a voi, ah!
Brick: questa me la ricordo, invece. Il test del pianta-la-bandiera. Solo che non riesco a inquadrare l’obiettivo con tutto questo giramento.
Jo: sono completamente persa. Diamine, dove mi trovo rispetto alla bandiera? Non capisco più niente.
Brick: gnn, devo concentrarmi. Sì, la vedo, vedo l’asta.
Lester: essendo una coppia, dovete afferrarla e piantarla insieme.
Jo: coppia? Magari. Urgh, è l’antigravità a farmi straparlare.
Brick: se dobbiamo farlo assieme… Jo, come ieri, segui solo la mia voce: chiudi gli occhi e dammi la mano. Ti porto io al punto, so come ci si muove.
Jo: bravo, renditi utile una volta tanto.
Brick: accidenti, più avvicino il braccio e più si allontana.
Kelsea: in antigrav l’aria è come l’acqua, nuotaci!
Brick: è un buon consiglio, mi mancava, grazie. Jo, immagina di nuotare e che siamo in gara per il primo posto.
Jo: ahah, arrivo prima io! Infatti, presa.
Brick: presa anch’io. Ora “nuotiamo” verso il basso, no, quello è l’alto, il basso è dalla parte opposta.
Jo: ok.
Lester: bravi, missione compiuta!
Jo: sì, batti il pugno, Mattoncino!
Brick: ahia, quella era la mia faccia.
Jo: sono ancora stordita, che devo fare?
Lester: siete quasi pronti, resta solo l’ultimo test che riguarda il cuore della vostra professione: il lancio dello shuttle. Salirete a bordo di un meccanismo che simula il momento clou, quello del lancio del razzo spaziale e lo stesso viaggio interplanetario fino al momento dell’atterraggio. E’ una prova di puro coraggio. Sono pochi coloro che non se la fanno sotto quando si trovano a bordo di un’ astronave che parte alla velocità di 300.000 milioni di kilometri orari e al quadrato di accelerazione. Parlo per esperienza. *POSA EPICA*
Jo: perché, sei stato anche un astronauta?
Lester: ni. In ogni caso, ho pilotato un UFO eeeee volo sempre con la mia fidanzata nell’Ipersfera.
Brick: ecco, è proprio qui che fallì il test. Sono preoccupato.
Jo: siamo in due, allora.
Lester: pronti? Inizio il conto alla rovescia: 51…
Brick: ci siamo, anzi, ci ri-siamo.
Jo: coraggio, mantieni i nervi saldi.
Lester: 2…3…2..1….Ignizione! Vrrrrrrrrrrrfxxxxxxxxxxxxxxxxxxx!
Brick: glom, posso farcela.
Jo: DEVI farcela.
Pssssss!
Brick: oppure farmela addosso. Crrr. Houston, abbiamo un problema.
-lo schermo diventa progressivamente nero per poi ritornare in chiaro-
Brick: Ehm, Houston, avrei un problema…no, aspetta, sono asciutto, eppure mi era sembrato…sì, di sentire qualcosa venire automaticamente risucchiato dalla tuta.
Jo: questo è molto imbarazzante.
Brick: allora sei stata tuuuuu?
Jo: così pare. Non posso…crederci. Vuol dire che ho avuto…paura.
Brick: dai, è la tua prima volta, in fondo sei umana. E non sei mai salita su uno shuttle. E’ normale che il tuo corpo abbia avuto questa reazione di sorpresa. Proprio com’è successo a me, e io feci addirittura la seconda per questo mi hanno sbattuto fuori.
Jo: non nel MIO CASO!! Mi rifiuto di accettarlo. E’ inaccettabile che mi sia lasciata sorprendere così. Tu non hai visto né sentito niente, TU neanche, Lester, intesi? Ora facci scendere da qui se abbiamo finito questo maledetto test e dacci la prossima indicazione. Marsch!
Lester: eccola qui. In ogni caso, il tuo segreto è al sicuro con me ma non con i milioni di telespettatori in ascolto.
Jo: vuoi dire che questa roba andrà in onda per davvero?!
Lester: in tutto il mondo, e anche nel pokèmondo, e grazie alle conoscenze aliene del sottoscritto addirittura nell’intero Universo!
*Teatro*
Topher: anche dopo l’esempio offerto da Svetlana, la musica qui al Bolshoi non è cambiata: gli unici schiaccianoci visti sono i lanci mirati del pubblico inferocito in preda alla delusione.
Kurt: iiiiiikk! Tritto nei cioielli, ke mira.
Korry: ehi ehi, sbaglio o la tua voce ora è così acuta da infrangere il muro del suono?
Kurt: non infierire, danke. Foi non afete fatto di meglio!
KJ: è inutile, non ce la faremo mai.
Jo: sono ancora tutti qui? Allora possiamo ancora vincere! Click. “Danza Classica”, ecco ora non possiamo vincere più.
Brick: affatto, segui i miei passi.
Jo: dimenticavo che sei il soldato Schiaccianoci. Però il tutù non me lo metto neanche morta, piuttosto divento suora. Chiaro?
Brick: d’accordo. Pronta? Lasciati andare e condurre da me.
KJ: accidenti, è davero bravo eppure è grosso quasi quanto me. Come ci riesce?
Brick: alla scuola di moda ho seguito un corso di ginnastica ritmica e ballo classico, e indovina un po’? Sono stato il primo della classe. Ora fai un jettè subito dopo il mio grand rois.
Jo: eh?
Brick: segui il ritmo, o resti indietro! Ricordati di stare sempre sulle punte dei piedi.
Jo: un attimo, ma quanto va veloce? Anf..piano…
Brick: la parte finale è come lo sprint di una corsa, ci siamo, accelera!
Jo: woah!
Brick: jettè, grand rois, giravolta, spaccata e voilà!
Jo: pant. Ma cosa…uff. Puff.
Brick: fai l’inchino, Jo.
Pubblico: clap clap clap clap.
Jo: macchè inchino, aiutami a rialzarmi! Io non riesco più a muovermi dopo quella spaccata.
Brick: ohissa. Come va? Certo che hai una muscolatura poco sciolta nei movimenti.
Jo: non avrei mai immaginato che la danza classica potesse essere così fisicamente impegnativa. Insomma, si tratta solo di ballare come femminucce!
Brick: invece chi si dedica alla danza classica si esercita anche 12 ore al giorno non stop per raggiungere la coordinazione e la resistenza necessarie.
Jo: mi prendi in giro? 12 ore di allenamento non le fa neppure un body-builder.
Ashley: per questo ho dovuto assolutamente tagliare via la danza dalla lista dei miei impegni. Dodici ore sono troppe, quand’è che uno dovrebbe studiare se le altre 6 le passa a scuola?
Brick: era l’ultima prova? Quindi siamo passati al prossimo turno.
Topher: proprio così, congratulazioni, siete arrivati secondi.
Jacques: secondi un corno, a noi spetta l’arjento di diritto!
Jo: chi sono questi pagliacci vestiti come confetti?
Josèe: il vostro incubo peggiore d’ora in avanti.
Topher: ok, ne riparliamo più tardi. Tutti e 4 vi piazzate secondi per il momento.
Koffee: eh, no, carino.
Topher: cos’altro c’è?
Koffee: c’è che quei furboni dei Marziali e gli altri due Giganti hanno violato il regolamento tuffandosi tutti e 4 almeno una volta nel lago: devi punirli!
Jo: sulla base di quali prove? Sentiamo cos’hai da dire a favore.
KJ: ah, quello che è giusto va detto. Ha ragione lei, io e Jo ci siamo immersi in acqua perché eravamo preoccupati che ai nostri compagni fosse successo qualcosa.
Jo: che stai dicendo? No, non è vero!
Koffee: ecco la prova. KJ è arcinoto per la sua onestà, se conferma la mia accusa, vuol dire che io ho ragione. Vi ho fatti beccare! Ah ah ah! Ora chi è la cattiva?
Jo: questa la paghi, caffeinomane.
Topher: dunque, alla luce di quanto è emerso, ai Marziali infliggo 30 minuti di penalità e stessa punizione per i Giganti, ma loro la sconteranno appena si saranno qualificati.
KJ: fa’ niente. Tanto finora solo una coppia ha ufficialmente passato il turno.
Brick: ottima osservazione.
Ashley: ora che ho visto un paio di esibizioni mi sono ricordata le basi, e se uno sa le basi niente può andare più storto. –Collezionisti passati!-
Bryght: grazie alla mia capacità di apprendimento istantaneo ho imparato tutti i passi e i movimenti di Svetlana e Brick annotati e studiati nel corso delle loro esibizioni. –Acuti passati!-
Azusa: anch’io ho preso appunti. Sono pronta a fare meglio. –Vincenti passati!-
-Selvatiche passate!
-Migliori passati!
KJ: capita l’antifona. Come non detto. No, dai, Balzak no! Se passa anche lui…
Balzak: che problema avresti? Voglio proprio sentirlo. Snort.
Kelsea: kelscherzi? E’ bravissimo a spiccare balzi e saltelli fino al soffitto, con tutti gli esercizi da canguro che fa.
Balzak: STA ZITTA.
*Bajkal*
Kyle: dovrei immergermi in questa specie di congelatore? Brrr. Non ci penso neanche.
Leanne: lo farei volentieri io, ma la regola “Uno fa, l’altro guarda” me lo impedisce. Perciò, ti tocca, Kyluccio. O hai troppa paura?
Kyle: tsk, non è paura la mia, è….questione di noblesse obligè. Non importa, lo farò. E’ che non volevo umiliare questi già umili perdenti con le mie abilità di nuoto.
Leanne: ma se ben ricordo, ogni volta che sei finito in mare è stata una tragedia greca. Quante volte KJ o Garlic hanno dovuto salvarti?
Kyle: Leanne, come osi? Ti ricordo che se non fosse per me saresti in mezzo alla strada, altro che gioielli e macchine di lusso.
Leanne: mmmh no, affatto. La mia famiglia è la più ricca di Ceneride.
Kyle: ah, non ti sei messa con me per i soldi?
Leanne: no, bello.
Kyle: scioccante… Comunque sia, devi sempre portarmi il rispetto che mi merito, e adesso, se non ti dispiace, io mi tuffo.
Leanne: non so neppure io perché sto con te. (sospira profondamente)
Katie: è una fortuna che sia toccata a te questa parte della gara. Con il tuo spesso strato di grasso non avverti neanche il freddo, proprio come una foca.
Sadie: cercherò di prenderlo per un complimento, grazie.
Monika: you shouldn’t. Well, hai un bel vantaggio, comunque. R-R-Rattle, non è tanto stare nell’acqua gelida ma quanto uscirne e rientrarne in continuazione che mi sta facendo rafredda-a-a-atchooom!
Rory: f-fazzoletto?
Monika: yes, thank you.
Rory: i-in realtà non ne ho uno vero e proprio, puoi soffiarti sulla mia maglietta, però.
Monika: weird. Ehm, I mean, non importa, n-non è il caso, sei too kind but I can continue with the snot dropping out and…well..better cut the topic now. I have to be right back again!
Rory: certo, f-fai pure.
Seijii: mumble-mumble.
Kyle: eccomi tornato. –risale con tutti i pezzi già assemblati a comporre la scritta TOPHER-
Leanne: sei stato velocissimo. Come è possibile?
Kyle: quando c’è il talento (e i soldi) tutto è possibile.
Chris: ehi! Non è giusto, ho visto tutto quanto là sotto, c’ero anch’io: un sub esterno ti ha portato direttamente il tetris dopo pochi metri che eri sceso.
Kyle: che calunnia priva di fondamento! La verità è che sei invidioso, come è giusto che chiunque sia di me –tutti i presenti lo guardano di sbieco- e ti inventi queste frottole solo per sembrare importante, ma ormai lo sanno anche i sassi che la tua parola vale zero euro.
Chris: l’80% delle volte, forse, sì, ma in questo caso sono sincero. So quello che ho visto poco fa! Christine, diglielo anche tu.
Christine: io non ho visto niente come potevo se non ero sott’acqua? Alias non mi interessa.
Topher: -arriva con un phon in mano- Chris, Kyle, calma, volete dirmi qual è la ragione di questa disputa?
Chris: a-ah, guarda chi spunta adesso!
Topher: garantisco personalmente la massima vigilanza sulla correttezza dei concorrenti. Forse che finora ho trasceso su una singola minuscola regola? No. Io non sono Chris2.0. Io non sono TE. Ma capisco che è difficile abituarsi ad avere a che fare con un conduttore onesto e che si preoccupa della salute, della sicurezza e dell’onestà dei suoi concorrenti dopo tanti anni di dittatura televisiva targata Mc Lean.
Chris: sei un pessimo bugiardo, sai? Credi di poter imparare tutto con dei manualini da conduttore? Pff. Ti mancano l’esperienza e soprattutto il talento, pivello.
Topher: grrr, e va bene, ti farò vedere che ho imparato molto da te dall’ultima lezione che mi hai impartito. Kyle, tu e Leanne potete proseguire al prossimo pulsante, Jeeves, scarica pure i predatori nel lago! –Un grosso camion simile a una betoniera rilascia in acqua una serie di grossi blocchi di ghiaccio che affondano e si disgelano subito liberando mostruosi esemplai- Ho deciso di arricchire un po’ questo ecosistema troppo tranquillo. “Ringraziate tutti quanti Chris.”
Chris: oh-oh, stavolta l’ho fatto arrabbiare sul serio.
Seijii: regalecidae rex, pesce sirena, alepisaurus ferox, perfino dunkleosteus?!? Sono tutti mostri abissali delle acque fredde!
Sadie: mostri? Aaaaiuto!
Izzy: mostri? Evviva!
Noah: oh, sì, tanto chi ci deve nuotare assieme non sei tu.
// Confessionale //
Chris: guarda che razza di imbroglione, io sono sicuro di aver..
Sapphire: ehi, nononono! Questo momento è solo per me, una diva ha bisogno dei suoi spazi ogni tanto. Quindi, via, grazie!
Chris: ma..ma..
Sapphire: fuori, per favore. Auff, questi cacciatori di autografi sanno essere davvero invadenti alle volte, non capiscono proprio il concetto di privacy. Ho adibito il confessionale a mio camerino personale, così, anche se manca la troupe, posso calarmi un minimo nella parte pensando a truccarmi da me. Non voglio più farmi cogliere impreparata dagli eventi e voglio monopolizzare la scena, perciò non sarò più una semplice attrice, ma una monopolizzattrice! Ecco fatto, direi che sono pronta ad entrare in scena.
Sadie: ahi, uno di quei pesciacci mi ha appena morso il sedere!
Monika: ti avrà scambiata per una foca.
Katie: ahahahah! Ahem. Non è carino da dire.
Sadie: Katie, sono a tanto così dal rompere definitivamente con te.
Katie: scusa, dai, devi ammettere che la battuta era esilarante.
Monika: eat it.
Sadie: malgrado i suoi difetti, almeno io ce l’ho un’amica su cui fare sempre affidamento, tu invece? Hai Sapphire e Mayko, che non hanno mai tempo per te.
Monika: fake! Loro sono le migliori amiche che potrei desiderare, always…almost…sometimes…rarely…
accanto a me.
Rory: e io?
Monika: alright, ti mostrerò che ti sbagli. Sapphire, do you want to give me an hand? Hello? Dov’è andata?
Sapphire: sono caduta in acqua e a causa della differente temperatura mi si sono congelate le giunture fino a bloccarsi, riesco solo a galleggiare. Oh, no, qualcosa mi sta trascinando di sotto, mi sta sgranocchiando, aiut-gluglgulgulglgluglu!!
Monika: please, stop, lo so che è una messinscena. E’ una messinscena, right? –il corpo dell’amica riaffiora in superficie togliendo qualsiasi dubbio- Oh my god!!!
Katie & Sadie: iiiiik!
Seijii: io l’ho detto che quelli sono mostri, non semplici pesci. Non voglio certo essere il prossimo, via di qui!
Noah: perfettamente d’accordo. Ahhh!
-scappano tutti lontano dal lago tranne Monika e Christine-
Monika: non posso più andarmene, è stata colpa mia e devo pagarne le conseguenze. Just, I can’t escape now. Venite a prendermi, this is the end.
Sapphire: giudizio sulla mia interpretazione? Modestamente ho superato me stessa questa volta.
Monika: t-tu sei VIVA?!
Sapphire: certo, ma sono stata talmente realistica che hai creduto fossi morta per davvero.
Christine: niente male.
Monika: what? “Niente male”?? Come niente male??? Mi sono presa uno spavento gigantesco, ed è già la seconda volta, two times in a row, che lo fa! Non è giusto, non si fa così.
//Sapphire: sì, sono un’attrice insuperabile anche lontano da un set vero con tutti i trucchi e le apparecchiature. -parla mentre si toglie le cicatrici finte e il fondotinta cadaverico- La grandezza non si misura dagli effetti speciali utilizzati, ma dalla capacità interpretativa: ho irrigidito tutti i muscoli facciali e del corpo per rendere l’idea del rigor mortis, spalancando le orbite al massimo. Invece, per simulare le mutilazioni inflitte dagli attacchi ho nascosto sott’acqua le braccia strappando via le maniche e usando un po’ di rossetto come sangue finto. Se avessi saputo la storia della foresta di Aokigara in anticipo, mi sarei organizzata per una scena del genere anche ieri. Fare la parte della vittima è un po’ la mia specialità maggiore, spero che qualche regista di film horror mi abbia notata.
Monika: -le mette le mani al collo- you crazy, mad, freaky *BiiiiiiiiiiiiiiiP*
Sapphire: no, aspetta, non posso recitare due scene da vittima di fila! Devo prima riprendermi e cambiarmi d’abito, questo non va più bene.
Monika: -lascia la presa- Groan, tutto fiato sprecato. Calm down, Monika. (inspira e sospira)
Sapphire: infatti, un abito strappato non si addice alla vittima di uno strangolamento. Comunque, dovresti solo ringraziarmi: la mia recitazione ha messo in fuga gli avversari il che ti dà un enorme vantaggio di tempo e di spazio per trovare tutti i pezzi del Tetris in pace.
Monika: non ci avevo pensato. Still, I hate you.
Sapphire: nel frattempo io mi concederò una pausa dal set, sono esausta. Portami un cocktail, una sdraio e una rivista di recensioni cinematografiche.
Monika: this is slavery. Il drink lo vuoi con o senza ghiaccio?
Sapphire: con ghiaccio, tanto ghiaccio. La recitazione mi ha surriscaldata.
Monika: here –le butta un secchio dell’acqua gelida del lago- need else?
Sapphire: brrr..rrr…rattlerattle.
Topher: che spavento mi sono preso pure io! Ho cambiato idea, ripristiniamo l’ecosistema originale, via i predatori abissali e riportate qui le coppie prima che si disperdano per tutta la tundra.
//Monika: I’m really really really tired of all of this. Mayko si è dimenticata di me, Sapphire pensa solo alla sua carriera, enough! Sob, perché sono sempre così sfortunata nelle friendships?
Monika: ho finito, right?
Topher: T-O-P-H-E-R. Sì, corretto.
Sadie: anch’io. Vieni qui a vedere.
Topher: T-O-F ?!! Il mio nome non si scrive con la F. E’ Topher, non Tofer.
Sadie: io pensavo si scrivesse così, dato che fa rima con wafer.
Topher: mi spiace, devi rifare.
Sadie: ma uffa. Katie, hai detto che andava bene secondo te.
Katie: delle due io sono reputata la più bella, tu la più intelligente: fatti delle domande.
Noah: farei una precisazione. “Tu più bella di Eva, lei più intelligente di Lindsay.”
Sadie: nessuno ha chiesto il tuo parere.
Izzy: Noah, più entusiasmo e meno sarcasmo! Siamo rimasti indietrissimo (e le poliziotte potrebbero raggiungerci da un momento all’altro: non vedo l’ora di lasciare questo paese).
Noah: guarda che ho finito da un pezzo, sono rimasto a godermi lo spettacolo offerto da quelle 2: litigano più che in “Delirant Bajaderas” (NDR: parodia di Desperate Housewives). Però a lungo andare le puntate si stanno facendo piuttosto ripetitive, mi sto annoiando a seguirle e alla puntata di oggi do mezza stella solo per compassione.
Katie: un attimo, ricordo che ci dovevi una spiegazione, adesso non vai da nessuna parte se prima non ce la dai.
Sadie: giusto!
//FLASHBACK//
Katie: d’accordo, pace fatta.
Sadie: scusa per prima.
Katie: no, scusami tu.
Noah: come non detto, meno di 24 ore.
Katie: che c’è di male se ci vogliamo bene di nuovo?
Noah: niente, però appunto quel “di nuovo” dovrebbe farvi riflettere un attimo. –scrolla le spalle-
Sadie: in che senso? Ehi, ora lo vogliamo sapere!
Katie: due giorni fa sei scappato subito e non abbiamo potuto più incontrarti da allora. Ma questa volta pretendiamo una risposta.
Noah: come volete. E’ proprio a questo che mi riferivo: la vostra amicizia è tutto zucchero ma senza sostanza nel piatto. O vi adorate fino alla nausea, o vi odiate fino allo sfinimento (di quelli che vi ascoltano), un attimo vi abbracciate, l’attimo dopo litigate, vi abbracciate, litigate, vi abbracciate di nuovo, litigate di nuovo…nient’altro. Il vostro legame è una barzelletta, state solo illudendo voi stesse. Prendete me e Owen. Siamo amici ma non per questo siamo necessariamente identici né andiamo sempre d’accordo, anzi, ci sono dei momenti che non lo sopporto e vorrei qualcuno più intelligente con cui parlare, ma in fondo gli voglio bene e non lo sostituirei con nessuno al mondo. Idem con Izzy.
Katie: non..
Sadie: capisco..
Noah: vi siete mai chieste perché siete amiche? Ci avete mai riflettuto un secondo o siete state troppo occupate a farvi le moine a vicenda? Vestirsi uguali non significa essere uniti, anzi, aggiungo che è inquietante, e a parte fare le svenevoli con Justin o Trent, condividere un quoziente intellettivo in due da far invidia a Lindsay e strillare e frignare ogni quarto d’ora, non mi sembra che abbiate molto in comune.
Katie & Sadie: woooooooooosh…
Izzy: sono ferme come statue da 15 minuti.
Noah: forse ho esagerato, ma me l’hanno chiesto loro.
Izzy: basta, siamo in arci super ritardo, e io sento già le sirene in lontananza. Dobbiamo andare! Muoviti!
Katie: non avrei mai pensato che la nostra amicizia fosse tutta una bugia…
Sadie: Noah è proprio intelligente. Lo ha capito in 6 giorni mentre noi ci mentiamo da tanti anni…
Katie: tutti quei bei momenti passati insieme, possibile che siano stati effimeri?
Sadie: e noiosi? Siamo davvero così vuote e superficiali come dicono? Forse sì.
Katie: dobbiamo smetterla con questo tira e molla, ed essere finalmente mature da dircelo in faccia.
Contemporaneamente: perché sei mia amica?
Katie: rispondi tu o rispondo io per prima?
Sadie: io non so cosa rispondere, sinceramente.
Katie: neppure io, e allora è vero che siamo false amiche.
Sadie: no! Io ci tengo a te. Solo non so il perché, forse mi sento un genio quando sono al tuo fianco e questo mi fa stare bene con me stessa anche se sono grassa da non piacere a nessuno.
Katie: basta col dire che sei grassa, sei formosa! Molto più di me. Senza di te sarei persa, bella sì, ma solo una goccia nell’oceano che non si noterebbe. Anonima. Almeno tu saresti notata comunque. –sorride-
Sadie: falso, anche tu sei speciale nel tuo genere, non ti confonderei con nessun’altra, neppure se avessi una gemella.
Katie: oh, Sadie, hai appena detto una cosa bellissima.
Sadie: oh, Katie…
Katie: adesso ci stiamo per abbracciare? Non dovremmo farlo, sennò sarebbe tutto come prima, la solita sceneggiata patetica come dice Noah.
Sadie: lascialo perdere quello! Al diavolo la sua opinione! Per noi abbracciarci è la massima espressione di affetto, è il nostro modo di volerci bene, e non dobbiamo vergognarcene. Abbracciami, amica per la pelle, e se agli altri non sta bene affari loro. –le due si abbracciano non come al solito ma in modo più intenso-
Katie: uao, questa volta ho sentito un brivido. Non era il nostro solito abbraccio.
Sadie: vuol dire che la nostra amicizia ha raggiunto un livello superiore. Sìiiiiiiiiiiiiiiiih!
Katie: iiiiiiiiiiiiiiiih!
Topher: brave, ragazze, la vostra scena è stata molto profonda e commovente ed è la prova del nove che io sono il conduttore migliore se con il mio programma sono riuscito a far sì che anche due riempitive come voi avessero il loro momento di approfondimento. Solo che è 3 ore che siete ferme qui e mi chiedevo se avete intenzione di ritirarvi direttamente oppure darvi da fare per recuperare. Ormai si sono quasi tutti qualificati e voi dovete sostenere ancora 2 sfide. Detto questo, ci rivedremo al traguardo, forse.
Katie: hai sentito?
Sadie: altrochè, facciamo vedere quanto siamo determinate a non mollare.
Katie: ci sto.
*Cosmodromo*
Katie: la prego, la prego, laaaaa preegooo!
Sadie: la prego, la prego , laaaaa preeegooo!
Segretario: bastaaaaa! Va bene, prendete dall’archivio tutti i fogli che vi servono, se volete vi dico anche come si fa a montare uno sputnik per filo e per segno, basta che la smettiate, preferisco qualsiasi tortura del KGB a QUESTO STRAZIO!!
Sadie: grazie infinite di tutto*
Katie: la tattica dello sfinimento ha funzionato.
Sadie: già, modestamente nessuno sfianca le orecchie più di noi.
Monika: uh-oh, io credevo foste molto più indietro. Quick, we need to hurry up. Quest’antenna andrà qui? Boh.
Sapphire: che ne so, non li monto io gli effetti speciali quando sono sul set.
Monika: se per questo neppure io. Help me, c’mon!
Katie: abbiamo montato il nostro satellite.
Sadie: urrà! E qualcuno ci considera buone solo a strillare, eh? –Noah fa spallucce- Vi siamo passate davanti! Un’ultima prova e saremo qualificate per un altro giorno. Ihhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!
-il loro strillo raggiunge le orecchie di coloro che stanno affrontando il test per diventare astronauti-
Rory: A-Anche questo fa parte del test?
Dixon: cos’è questo, la simulazione di un suono spaziale? E’ davvero potente. Raggi gamma?
Lester: neppure Yumi emette versi tanto acuti, perciò escluderei l’ipotesi. Insomma, non ho idea da dove provenga.
-arriva perfino alle orecchie delle Selvatiche distanti kilometri da Bajkonur ormai-
Ketty: questo suono, q-questo suono mi dà alla testa. Fatelo smettere, gnnaaao! Ho un udito più potente del normale. –si contorce per terra-
Mayko: peggio del fischio a ultrasuoni, peggio di Monika quando canta. AUUUUUUUUUUH!
-e fa staccare l’orecchio superstite di Nonno Diezel (ancora in Giappone) definitivamente-
Nonno Diezel: l’avevo detto che sintonizzarsi sul canale dove trasmettono la corsa era una pessima idea.
Owen: magari con un po’ di colla…
Nonno Diezel: sì, e io ti sento anche senza orecchie.
Katie: “fzzz..crr..Teatro Bolshoi” Non ho idea di dove sia.
Sadie: neppure io, perciò troviamo qualcuno e convinciamolo a darci un passaggio con lo stesso sistema di prima.
Noah: caspita, una minaccia seria!
//Noah: talvolta penso che dovrei stare più zitto e pensare ai fatti miei. Ho trasformato quelle due da semplici rompiscatole a strumenti di tortura. Inquietante.
Katie: passaggio trovato. Tampiniamo quest’uomo senza pietà.
Sadie: ehi, guarda chi è, lo stesso simpatico segretario di prima.
Segretario: no, esco finalmente da un giorno di lavoro massacrante e catastrofico come pochi e mi trovo voi putske tra i piedi?
Sadie: visto che sa già come funziona, sia carino e apra la portiera. Altrimenti useremo le maniere forti. –prende fiato-
Segretario: volete un passaggio? All’istante, ditemi fin dove devo portarvi e lo farò, giuro!
Izzy: al posto suo avrei fatto lo stesso. Sono stata catturata e torturata fino alla pazzia dal KGB, dalla CIA e dal MIB messi assieme, ma non ho mai ceduto. Se quelle due fossero state i miei aguzzini, invece, avrei ceduto ancor prima di cominciare.
// Gli Opposti //
Noah: kaboom! Questa l’hai sparata grossa. Sei in modalità Explosivo, per caso?
Izzy: no, sono in modalità me stessa. Non me lo sono inventato. E’ per questo che ho tanta paura di essere riconosciuta, tu non hai idea di che cosa mi farebbero che non mi hanno già fatto in passato! TI SEI MAI FATTO IMPIANTARE UN CHIP NEL LOBO OCCIPITALE?!?
Noah: fammi pensare, ero indeciso tra quello e il piercing, ma alla fine ho rinunciato a entrambi.
Izzy: …
Noah: dai, non ti ho fatta ridere? Era una battuta.
Izzy: non sono in vena di scherzare. OK???? –sguardo da psicopatica-
Noah: o.ok.
Izzy: finisco di costruire da sola lo sputnik. Tanto sono in grado di farlo senza bisogno di noahssune istruzioni né di noahssuno aiuto.
Noah: ti sei proprio offesa.
Izzy: noo, cosa te lo fa pensare, so-tutto-io?
Noah: scusami.
Izzy: scuse accettate! Indossa i baffi finti, il fez e la balalaika ed è pace fatta.
……………………………………………………………….
Topher: Poli ottavi!
Marziali noni!
Decimo posto per i Mc Leans! Ma come?
Chris: ho sempre curato personalmente le coreografie dei miei programmi.
Topher: una delle poche cose che sembri saper fare da solo. Bravo. Ora sparite dal palco, padre e figlia non siete un bel vedere.
Aristocratici, ehm… -quelli che si trova davanti palesemente sono delle copie degli originali pagate per sostituirli- undicesimi!
KJ: ma per favore! Certo che da Kyle me l’aspettavo, ma da te proprio no. Pensavo che una modella di grazia e beltà del tuo calibro scendesse personalmente sul palcoscenico, sei cambiata.
Leanne: veramente io avrei voluto…ma è stato lui a insistere…perché mi facessi sostituire.
KJ: e ti sei fatta convincere?
Kyle: non potevo permetterle di rischiare una simile fatica. Lei è il mio diamante, la mia pietra preziosa e non tollero che la sua bellezza si consumi nel sudore e negli sforzi. Guarda quanto è bella: perfetta in ogni dettaglio. Va’ trattata con cura o si potrebbe rovinare, hai capito?
KJ: sì.
Kyle: molto meglio così.
KJ: ho capito che ormai me l’hai completamente dissipata nel lusso e nell’ozio, non è neanche più una persona.
Jasmine: animo, qui bisogna pensare a noi stessi. Hai contato quante altre coppie sono rimaste in ballo? Quattro. Anzi, tre, non avevo fatto caso alla performance di Rory e Seijii sullo sfondo.
Rory: già, chi è che fa caso a me quando faccio qualcosa giusto?
Seijii: su, non è difficile come sembra. La maggiorparte di quei movimenti e balzelli li faccio sempre quando vado a pesca di salmoni. No?
KJ: in effetti, ora che ci penso sono stato a pesca con te un paio di volte e ti muovevi come un ballerino.
Seijii: appunto, prova a immaginarti di fare lo stesso se dovessi fronteggiare un pesce più grande e pesante di te.
KJ: cioè quale, quale pesce può avere più forza di me?
Seijii: amico, così su due piedi, mi chiedi troppo. Forse un pirarucù o una corifena. Beh, metti in pratica i consigli e in bocca al luccio!
KJ: crepi. E grazie della dritta. Dai che stavolta ci riusciamo, me lo sento.
Jasmine: anche se sbagliamo qualche passaggio non ci si ferma e si va fino in fondo.
Pubblico: clap clap clap clap.
KJ: gli siamo piaciuti! Grande, la determinazione ha pagato.
Topher: però resta il debito di 30 minuti di penalità, che iniziano a decorrere da questo momento. Ora sì che si scatenerà la guerra.
// Giganti //
KJ: i primi giorni andavamo alla grande, sempre a rincorrere i primi classificati stando attaccati all’alettone di Azusa o comunque lì. Poi siamo crollati tra la Grecia e Tahiti e siamo scesi sempre sempre più in basso alla classifica. Questa è la quarta volta che siamo negli ultimi 4. Forse è colpa mia, non mi concentro abbastanza, perché penso a Leanne non stop 24 ore al giorno.
Jasmine: mai stata superstiziosa, ma da quando non ho più il fedora ho perso decisamente in grinta.
KJ: cinque minuti buoni sono passati.
Izzy: eccoci qui!
KJ: Noah e Izzy non contiamoli neanche. Entrambi sono ballerini nati.
Jasmine: perciò ce la giochiamo contro le Lollipop e le Hollywood.
Noah: raggi laser, immagina di essere circondato da milioni di raggi laser.
Izzy: ullalì ullolà ullalà! Ta-dah! -voce maschile- Grazie, grazie a tutti quanti. Noi fratelli Kaleidoskopei tuorneremo a Mosca anche l’anno prossimo (figurati). Dasvidanja! Au fiedersen! Arrivederci! Andiamo subito via di qui, Noah, PRESTO FINCHE’ NON MI HANNO ANCORA RICONOSCIUTA.
Topher: ?
Noah: -fa con le mani il gesto “è troppo complesso da spiegare”-
Katie: no, Sadie, sei andata fuori tempo.
Sadie: io? Pensavo fossi tu quella fuori tempo!
Katie: ah, sì? Mi sa che hai ragione, o forse eravamo entrambe in ritardo.
Sadie: mi sa che è meglio se ricominciamo daccapo.
Monika: -arrivano tutte trafelate- Click! “Dancing challenge”. Ciaff! Whyyyyy..
-dopo più di mezz’ora di tentativi a metà tra il catastrofico e il patetico né Katie & Sadie, né le loro rivali hanno superato la prova di ballo, per demerito assoluto di Monika-
KJ: della serie “ti piace vincere facile?”. Beh, meglio per noi.
Sapphire: patetica, assolutamente patetica.
Monika: seriously? Così non mi aiuti.
Sapphire: non ho mai lavorato con una dilettante del genere. Seriamente, tesoro, ma come speri di sfondare ad Hollywood se non sai neanche ballare? Già non sai cantare e non sai recitare. Sono suprema ma non posso fare miracoli con te, sei senza speranza e ora mi sento penalizzata ad averti a fianco.
Topher: uuh. Che sia questa la famosa crudeltà di Hollywood?
Sapphire: la mia “crudeltà” non si avvicina neanche a quella che sfodererebbe un vero regista se questo fosse il suo provino per un film. Se la sbranerebbe in due secondi U.U
Monika: …
Katie: ci sono, ho capito dove stiamo sbagliando, Sadie! Si tratta…psspt psspt pss..
Sapphire: a questo punto è spacciata e io con lei. Tsk, che amarezza. Qui artifex in me periit! –s’accascia in terra con grande teatralità-
Azusa: invece ce la può ancora fare se ci tiene sul serio.
Monika: wait, what?
Azusa: sono una life coach, so quello che dico. Monika ha la determinazione di chi affronta tutti i suoi insuccessi a testa alta nell’atavica ricerca del successo, e quando c’è determinazione sufficiente il talento viene fuori prima o poi, e se non è talento, è comunque quella grinta nascosta che fa fare l’impossibile. Perciò vai, ragazza, io credo in te!
Rory: a-anch’ -Azusa lo calpesta come uno zerbino nascondendolo alla vista mentre fa il segno della V-
Azusa: metticela tutta e fagliela vedere.
Monika: yes, I can.
Sapphire: e sia, proviamoci di nuovo, eventualmente simulerò la morte del cigno per distrarre il pubblico e mi sacrificherò.
Topher: ok, entrambe le coppie, è l’ultimissimo tentativo che la platea russa vi concede (poi credo passeranno al linciaggio perché veramente non se ne può più). Alla performance peggiore toccherà una fine ingloriosa, a quella meno peggiore l’ultima spiaggia di salvezza. Musica, orchestra!
………….
………….
………….
Monika: anf.
Katie: puff.
Sapphire: pant.
Sadie: auff.
Topher: fine. Pubblico, sono tutte vostre.
Sadie: splotch! Ehi!
Katie: non noi, noo! Non potete macchiare così la spendida maglietta di- splartch! Bleah, non è neanche verdura fresca.
Monika: incredibile! Siamo piaciute? Yeeeeees! Still in the game.
Topher: più che altro vi siete fatte meno dispiacere delle Lollipop, che quindi dichiaro ufficialmente EEELIMINATE!
Katie: che peccato.
// LOLLIPOP //
Sadie: che possiamo dire? Obiettivo raggiunto: abbiamo fatto il nostro viaggio in giro per il mondo finchè è durata e ci siamo totalmente divertite!
Katie: abbiamo visitato la Francia, l’Italia, la Grecia, i tropici, Messico, Alaska, Giappone e infine Russia. Sono state otto tappe meravigliose. La mia preferita è stata la settima.
Sadie: anche la mia. Il nostro look gemellare ha fatto colpo sui giapponesi, ci fissavano tutti…tranne i ragazzi carini, ops.
Katie: in sincerità quelli guardavano solo me. Scherzo.
Sadie: ti conviene, sai?
*Aeroporto Internazionale di Mosca*
Mac Arthur: alla fine vi abbiamo ritrovati, e questa volta non andrete da nessuna parte se non dritti in gattabuia.
Sanders: ehm, sei sicura che siano le persone giuste? Non so, magari confrontando le foto degli identikit…
Mac Arthur: non ne ho bisogno, qui dentro non c’è un semplice cervello, ma un gluteo frutto di intenso allenamento mentale: ho una memoria di ferro sulla quale le facce e i nomi rimangono impressi al primo incontro.
Jacques: ma sci dev’essere un equivoco, noi non siamo delle spiè. Non sci riconosci? Siamo i Pattinatori su Ghiascio, i vostri antichi ascerrimi rivalì! Ohi, piano con quel teaser, mi pizzica.
Josèe: lasciatemi, LASCIATEMI ANDARE, POLIZIOTTE MALEDETTE, O SPACCO TUTTO, RAAAAH!
Mac Arthur: dicono tutti così, tsè. –Izzy e Noah le passano accanto- Circolare, circolare, non c’è niente da vedere, è tutto sotto controllo. Curioso, quei turisti mi sembra di averli già visti stamattina. Boh, tanto si somigliano tutti i giapponesi. Forza, Sanders, quanto ci metti a infilare in macchina un paio di delinquenti? Devo fare sempre tutto quanto io.
Topher: benvenuti al Grande Teatro russo! Vi piace il mio tutù? E’ in tema con la terza e ultima sfida: interpretare “Lo Schiaccianoci.” Tutto qui. Ogni coppia deve ballare al suono della celebre Trepak, ovvero la Danza Russa di Ciajkovskji e se la performance verrà apprezzata il pubblico lancerà loro i biglietti per il prossimo viaggio, sennò ortaggi.
Alejandro: danza classica? Io sono più bravo nei balli latino-americani. L’agilità e l’eleganza non mi mancano. Piuttosto tu, hai mai ballato? Mi sembri un po’ rigida.
Bryght: se sai già la risposta, perché poni la domanda.
Alejandro: temo ci vorrà molto allenamento, allora. Ouch! Ma qui lanciano le patate anziché i pomodori.
Ketty: più sciolta con quelle zampe, Mayko. E, occhio, la coda ti esce fuori dal tutù.
Mayko: ops. -arrossisce tutta-
Azusa: bel tentativo, imoto, continua a provarci! Garry, a questo punto dovresti sollevarmi in aria…non dormire.
Garry: yawn, la musica classica mi ha sempre conciliato il sonno, che posso farci.
Ashley: mi pento di aver mollato la danza classica per concentrarmi solamente sulla scuola. Ho scordato tutto quello che avevo imparato! Thump.
Korry: io gli schiaccianoci li colleziono e basta. Bump.
Jasmine: danza classica, disciplina nella quale la grazia e la delicatezza sono fondamentali. Difetto di entrambe. Davvero fuori dalla mia portata questa sfida, ho già strappato il terzo tutù di fila solo per infilarlo!
KJ: cosa dovrei dire io?
Tutti: 0__o
KJ: lo so, sono orrendo con quest’affare indosso. –si vedono le sue enormi gambe pelose fuoriuscire dal cortissimo gonnellino rosa chiaro- Sembro l’incrocio tra uno struzzo e un incubo.
Jasmine: fff, ma no, stai benissimo.
Koffee: che orrore, è un insulto al pudore. Svlup.
KJ: non quanto qualcuno che non si è ben allacciato il tutù.
Koffee: ahhhhh! T-Torno subito.
Topher: avevi messo il filtro, vero?
Operatore: eeehm a dire il vero mi ha colto alla sprovvista.
Topher: allora adotterò la tecnica Mc Lean: faccio finta di niente. Dunque, più che lo Schiaccianoci finora si sono visti solo schiacciasassi sulla pista da ballo: qualcuno in grado di dare il buon esempio prima o poi arriverà?
Jacques: eccosci qua.
Josèe: giù dal palcoscenico, bambocci, vi facciamo vedere noi come si fa.
Topher: non so chi siano questi…ma..musica, maestro.
-Jacques & Josèe cominciano a danzare con maestria, quando Dawn e Mike appaiono direttamente sul palco per fermarli!-
Dawn: fermatevi subito, ladri di dritte.
Jacques: come osì intorrompere la nostra meravigliosa dansa?
Josèe: grr, ANDATE VIA DAL NOSTRO PALCOSCENICO!
Svetlana: calma, questo è un teatro, giusto? Allora risolviamola ballando: la coppia a fare la miglior performance vince la disfida. Non volevate ottenere la rivincita contro la sottoscritta? Eccovela. Vediamo se siete fatti per la medaglia d’oro come dite.
Josèe: sfida più che accettata. Fate ripartire la musica daccapo.
…le due coppie danzano senza tregua al ritmo dello Schiaccianoci per oltre mezz’ora..
Svetlana: gran finale, quadruplo jettè in avanti!
Josèe: possiamo farlo anche noi! Anzi, noi lo faremo quintuplo!
Jacques: sul seriò?
Josèe: afferrami, afferrami al voloooo! Badabram!
Jacques: oh-ohu. L’ho mancata per un soffio.
Svetlana: il podio e l’oro vanno come sempre alla grande magnifica Svetlana. Smack! Spassiba, spassiba. Smuack, smuà, smack. Vi amo.
Pubblico: clap clap clap clap!
Topher: il primo posto e la prima classe assicurata se l’aggiudicano quindi gli Altruisti.
Jacques: a noi di nuovo l’arjento. Io odio l’arjento. –gli arriva una patata dura come la pietra in testa- Konk!
Svetlana: avete visto come si fa? Ora provate a emularmi. ***Dasvidaaaanja***
Korry: beh, se ci è riuscito lei o lui, c’è speranza anche per un mingherlino come me.
-la sequenza successiva è un montaggio dei vari catastrofici tentativi delle altre coppie ovviamente con la danza russa dello Schiaccianoci a fare da accompagnamento-
*Test da astronauti*
Jo: sarà finalmente il posto giusto? Hai un senso dell’orientamento che fa acqua da tutte le parti. Abbiamo girato a vuoto per mezz’ora.
Brick: in effetti, l’orientamento è sempre stato uno dei miei punti deboli.
Jo: tu hai solo punti deboli.
Brick: non è vero, tant’è che ieri ho condotto la missione tutto da solo.
Lester: per il test da astronauti da questa parte, Marziali. Vi assicuro che vi sentirete diversi dopo averlo affrontato.
Balzak: infatti, a me sembra di essere diventato un kanguro dopo tutti quei rimbalzi. Boing boing boing.
Kelsea: wooohoo, kelspasso la gravità zero! E’ come fluttuare sott’acqua ma senza che ci sia l’acqua. Peccato aver già finito.
Lester: in ogni caso, potete ripetere il test senza limiti, anche se l’avete già superato, se vi va.
Kelsea: davvero? Allora torniamo dentro, vai!
Balzak: non se ne parla neanche. Kelsea? Sgrunt, va bene ma ti concedo solo un giro.
Jo: come funzionano questi test da astronauta? So che ci vuole una grande preparazione fisica e su questo sono a posto, ma poi che altro?
Lester: tra le varie capacità da testare c’è quella di sapersi orientare in uno spazio a tre dimensioni, in un universo privo di peso dove i nostri punti di riferimento terrestri perdono consistenza con l’alto che può diventare basso e la destra diventare sinistra a seconda del punto in cui si sta fluttuando. Si tratta di una vera e propria sensazione di disorientamento, che in genere provano tutti gli astronauti quando sono a bordo della Stazione spaziale internazionale e, soprattutto, durante la cosiddetta “passeggiata spaziale“.
// Marziali //
Brick: io ho già provato un test da astronauta. Sognavo proprio di diventarlo ma non ce l’ho fatta per un soffio e ho ripiegato sull’esercito di terra.
Jo: allora perché hai voluto scegliere questa sfida a tutti i costi?
Brick: ormai non posso tornare indietro, ma voglio dimostrare a me stesso che avrei potuto farcela se fossi stato pronto come adesso. La prendo molto sul serio.
Lester: il test è suddiviso in 3 parti. La prima serve a testare la resistenza alla pressione dello spazio e alla nausea che può causare. Ciascuno prenda posto dentro la centrifuga rotomotrice, grazie. Vediamo, allora..lavaggio a secco..lavaggio rapido…151 giri..300…600…Quasi Swartzchild…e stop! Come vi sentite?
Brick: @ mi ero dimenticato di questa sensazionee..
Jo: woh! C-Chi sono? Come mi chiamo? Bbrbrll. Sono io che giro o e la stanza?
Lester: in realtà tutte e due. In ogni caso questo era solo il riscaldamento!
Kelsea: già, la parte migliore inizia adesso.
Brick: sono pronto ad affrontarla.
Lester: dopo il giro di centrifuga preliminare, si passa all’ANTIGRAVITA’. Per superare questa parte dovete prendere la bandiera russa e piantarla al posto di quella statunitense già piantata dal sottoscritto sul finto suolo lunare.
Jo: e dov’è la bandiera?
Lester: da qualche parte nella stanza, e sta fluttuando assieme a voi, ah!
Brick: questa me la ricordo, invece. Il test del pianta-la-bandiera. Solo che non riesco a inquadrare l’obiettivo con tutto questo giramento.
Jo: sono completamente persa. Diamine, dove mi trovo rispetto alla bandiera? Non capisco più niente.
Brick: gnn, devo concentrarmi. Sì, la vedo, vedo l’asta.
Lester: essendo una coppia, dovete afferrarla e piantarla insieme.
Jo: coppia? Magari. Urgh, è l’antigravità a farmi straparlare.
Brick: se dobbiamo farlo assieme… Jo, come ieri, segui solo la mia voce: chiudi gli occhi e dammi la mano. Ti porto io al punto, so come ci si muove.
Jo: bravo, renditi utile una volta tanto.
Brick: accidenti, più avvicino il braccio e più si allontana.
Kelsea: in antigrav l’aria è come l’acqua, nuotaci!
Brick: è un buon consiglio, mi mancava, grazie. Jo, immagina di nuotare e che siamo in gara per il primo posto.
Jo: ahah, arrivo prima io! Infatti, presa.
Brick: presa anch’io. Ora “nuotiamo” verso il basso, no, quello è l’alto, il basso è dalla parte opposta.
Jo: ok.
Lester: bravi, missione compiuta!
Jo: sì, batti il pugno, Mattoncino!
Brick: ahia, quella era la mia faccia.
Jo: sono ancora stordita, che devo fare?
Lester: siete quasi pronti, resta solo l’ultimo test che riguarda il cuore della vostra professione: il lancio dello shuttle. Salirete a bordo di un meccanismo che simula il momento clou, quello del lancio del razzo spaziale e lo stesso viaggio interplanetario fino al momento dell’atterraggio. E’ una prova di puro coraggio. Sono pochi coloro che non se la fanno sotto quando si trovano a bordo di un’ astronave che parte alla velocità di 300.000 milioni di kilometri orari e al quadrato di accelerazione. Parlo per esperienza. *POSA EPICA*
Jo: perché, sei stato anche un astronauta?
Lester: ni. In ogni caso, ho pilotato un UFO eeeee volo sempre con la mia fidanzata nell’Ipersfera.
Brick: ecco, è proprio qui che fallì il test. Sono preoccupato.
Jo: siamo in due, allora.
Lester: pronti? Inizio il conto alla rovescia: 51…
Brick: ci siamo, anzi, ci ri-siamo.
Jo: coraggio, mantieni i nervi saldi.
Lester: 2…3…2..1….Ignizione! Vrrrrrrrrrrrfxxxxxxxxxxxxxxxxxxx!
Brick: glom, posso farcela.
Jo: DEVI farcela.
Pssssss!
Brick: oppure farmela addosso. Crrr. Houston, abbiamo un problema.
-lo schermo diventa progressivamente nero per poi ritornare in chiaro-
Brick: Ehm, Houston, avrei un problema…no, aspetta, sono asciutto, eppure mi era sembrato…sì, di sentire qualcosa venire automaticamente risucchiato dalla tuta.
Jo: questo è molto imbarazzante.
Brick: allora sei stata tuuuuu?
Jo: così pare. Non posso…crederci. Vuol dire che ho avuto…paura.
Brick: dai, è la tua prima volta, in fondo sei umana. E non sei mai salita su uno shuttle. E’ normale che il tuo corpo abbia avuto questa reazione di sorpresa. Proprio com’è successo a me, e io feci addirittura la seconda per questo mi hanno sbattuto fuori.
Jo: non nel MIO CASO!! Mi rifiuto di accettarlo. E’ inaccettabile che mi sia lasciata sorprendere così. Tu non hai visto né sentito niente, TU neanche, Lester, intesi? Ora facci scendere da qui se abbiamo finito questo maledetto test e dacci la prossima indicazione. Marsch!
Lester: eccola qui. In ogni caso, il tuo segreto è al sicuro con me ma non con i milioni di telespettatori in ascolto.
Jo: vuoi dire che questa roba andrà in onda per davvero?!
Lester: in tutto il mondo, e anche nel pokèmondo, e grazie alle conoscenze aliene del sottoscritto addirittura nell’intero Universo!
*Teatro*
Topher: anche dopo l’esempio offerto da Svetlana, la musica qui al Bolshoi non è cambiata: gli unici schiaccianoci visti sono i lanci mirati del pubblico inferocito in preda alla delusione.
Kurt: iiiiiikk! Tritto nei cioielli, ke mira.
Korry: ehi ehi, sbaglio o la tua voce ora è così acuta da infrangere il muro del suono?
Kurt: non infierire, danke. Foi non afete fatto di meglio!
KJ: è inutile, non ce la faremo mai.
Jo: sono ancora tutti qui? Allora possiamo ancora vincere! Click. “Danza Classica”, ecco ora non possiamo vincere più.
Brick: affatto, segui i miei passi.
Jo: dimenticavo che sei il soldato Schiaccianoci. Però il tutù non me lo metto neanche morta, piuttosto divento suora. Chiaro?
Brick: d’accordo. Pronta? Lasciati andare e condurre da me.
KJ: accidenti, è davero bravo eppure è grosso quasi quanto me. Come ci riesce?
Brick: alla scuola di moda ho seguito un corso di ginnastica ritmica e ballo classico, e indovina un po’? Sono stato il primo della classe. Ora fai un jettè subito dopo il mio grand rois.
Jo: eh?
Brick: segui il ritmo, o resti indietro! Ricordati di stare sempre sulle punte dei piedi.
Jo: un attimo, ma quanto va veloce? Anf..piano…
Brick: la parte finale è come lo sprint di una corsa, ci siamo, accelera!
Jo: woah!
Brick: jettè, grand rois, giravolta, spaccata e voilà!
Jo: pant. Ma cosa…uff. Puff.
Brick: fai l’inchino, Jo.
Pubblico: clap clap clap clap.
Jo: macchè inchino, aiutami a rialzarmi! Io non riesco più a muovermi dopo quella spaccata.
Brick: ohissa. Come va? Certo che hai una muscolatura poco sciolta nei movimenti.
Jo: non avrei mai immaginato che la danza classica potesse essere così fisicamente impegnativa. Insomma, si tratta solo di ballare come femminucce!
Brick: invece chi si dedica alla danza classica si esercita anche 12 ore al giorno non stop per raggiungere la coordinazione e la resistenza necessarie.
Jo: mi prendi in giro? 12 ore di allenamento non le fa neppure un body-builder.
Ashley: per questo ho dovuto assolutamente tagliare via la danza dalla lista dei miei impegni. Dodici ore sono troppe, quand’è che uno dovrebbe studiare se le altre 6 le passa a scuola?
Brick: era l’ultima prova? Quindi siamo passati al prossimo turno.
Topher: proprio così, congratulazioni, siete arrivati secondi.
Jacques: secondi un corno, a noi spetta l’arjento di diritto!
Jo: chi sono questi pagliacci vestiti come confetti?
Josèe: il vostro incubo peggiore d’ora in avanti.
Topher: ok, ne riparliamo più tardi. Tutti e 4 vi piazzate secondi per il momento.
Koffee: eh, no, carino.
Topher: cos’altro c’è?
Koffee: c’è che quei furboni dei Marziali e gli altri due Giganti hanno violato il regolamento tuffandosi tutti e 4 almeno una volta nel lago: devi punirli!
Jo: sulla base di quali prove? Sentiamo cos’hai da dire a favore.
KJ: ah, quello che è giusto va detto. Ha ragione lei, io e Jo ci siamo immersi in acqua perché eravamo preoccupati che ai nostri compagni fosse successo qualcosa.
Jo: che stai dicendo? No, non è vero!
Koffee: ecco la prova. KJ è arcinoto per la sua onestà, se conferma la mia accusa, vuol dire che io ho ragione. Vi ho fatti beccare! Ah ah ah! Ora chi è la cattiva?
Jo: questa la paghi, caffeinomane.
Topher: dunque, alla luce di quanto è emerso, ai Marziali infliggo 30 minuti di penalità e stessa punizione per i Giganti, ma loro la sconteranno appena si saranno qualificati.
KJ: fa’ niente. Tanto finora solo una coppia ha ufficialmente passato il turno.
Brick: ottima osservazione.
Ashley: ora che ho visto un paio di esibizioni mi sono ricordata le basi, e se uno sa le basi niente può andare più storto. –Collezionisti passati!-
Bryght: grazie alla mia capacità di apprendimento istantaneo ho imparato tutti i passi e i movimenti di Svetlana e Brick annotati e studiati nel corso delle loro esibizioni. –Acuti passati!-
Azusa: anch’io ho preso appunti. Sono pronta a fare meglio. –Vincenti passati!-
-Selvatiche passate!
-Migliori passati!
KJ: capita l’antifona. Come non detto. No, dai, Balzak no! Se passa anche lui…
Balzak: che problema avresti? Voglio proprio sentirlo. Snort.
Kelsea: kelscherzi? E’ bravissimo a spiccare balzi e saltelli fino al soffitto, con tutti gli esercizi da canguro che fa.
Balzak: STA ZITTA.
*Bajkal*
Kyle: dovrei immergermi in questa specie di congelatore? Brrr. Non ci penso neanche.
Leanne: lo farei volentieri io, ma la regola “Uno fa, l’altro guarda” me lo impedisce. Perciò, ti tocca, Kyluccio. O hai troppa paura?
Kyle: tsk, non è paura la mia, è….questione di noblesse obligè. Non importa, lo farò. E’ che non volevo umiliare questi già umili perdenti con le mie abilità di nuoto.
Leanne: ma se ben ricordo, ogni volta che sei finito in mare è stata una tragedia greca. Quante volte KJ o Garlic hanno dovuto salvarti?
Kyle: Leanne, come osi? Ti ricordo che se non fosse per me saresti in mezzo alla strada, altro che gioielli e macchine di lusso.
Leanne: mmmh no, affatto. La mia famiglia è la più ricca di Ceneride.
Kyle: ah, non ti sei messa con me per i soldi?
Leanne: no, bello.
Kyle: scioccante… Comunque sia, devi sempre portarmi il rispetto che mi merito, e adesso, se non ti dispiace, io mi tuffo.
Leanne: non so neppure io perché sto con te. (sospira profondamente)
Katie: è una fortuna che sia toccata a te questa parte della gara. Con il tuo spesso strato di grasso non avverti neanche il freddo, proprio come una foca.
Sadie: cercherò di prenderlo per un complimento, grazie.
Monika: you shouldn’t. Well, hai un bel vantaggio, comunque. R-R-Rattle, non è tanto stare nell’acqua gelida ma quanto uscirne e rientrarne in continuazione che mi sta facendo rafredda-a-a-atchooom!
Rory: f-fazzoletto?
Monika: yes, thank you.
Rory: i-in realtà non ne ho uno vero e proprio, puoi soffiarti sulla mia maglietta, però.
Monika: weird. Ehm, I mean, non importa, n-non è il caso, sei too kind but I can continue with the snot dropping out and…well..better cut the topic now. I have to be right back again!
Rory: certo, f-fai pure.
Seijii: mumble-mumble.
Kyle: eccomi tornato. –risale con tutti i pezzi già assemblati a comporre la scritta TOPHER-
Leanne: sei stato velocissimo. Come è possibile?
Kyle: quando c’è il talento (e i soldi) tutto è possibile.
Chris: ehi! Non è giusto, ho visto tutto quanto là sotto, c’ero anch’io: un sub esterno ti ha portato direttamente il tetris dopo pochi metri che eri sceso.
Kyle: che calunnia priva di fondamento! La verità è che sei invidioso, come è giusto che chiunque sia di me –tutti i presenti lo guardano di sbieco- e ti inventi queste frottole solo per sembrare importante, ma ormai lo sanno anche i sassi che la tua parola vale zero euro.
Chris: l’80% delle volte, forse, sì, ma in questo caso sono sincero. So quello che ho visto poco fa! Christine, diglielo anche tu.
Christine: io non ho visto niente come potevo se non ero sott’acqua? Alias non mi interessa.
Topher: -arriva con un phon in mano- Chris, Kyle, calma, volete dirmi qual è la ragione di questa disputa?
Chris: a-ah, guarda chi spunta adesso!
Topher: garantisco personalmente la massima vigilanza sulla correttezza dei concorrenti. Forse che finora ho trasceso su una singola minuscola regola? No. Io non sono Chris2.0. Io non sono TE. Ma capisco che è difficile abituarsi ad avere a che fare con un conduttore onesto e che si preoccupa della salute, della sicurezza e dell’onestà dei suoi concorrenti dopo tanti anni di dittatura televisiva targata Mc Lean.
Chris: sei un pessimo bugiardo, sai? Credi di poter imparare tutto con dei manualini da conduttore? Pff. Ti mancano l’esperienza e soprattutto il talento, pivello.
Topher: grrr, e va bene, ti farò vedere che ho imparato molto da te dall’ultima lezione che mi hai impartito. Kyle, tu e Leanne potete proseguire al prossimo pulsante, Jeeves, scarica pure i predatori nel lago! –Un grosso camion simile a una betoniera rilascia in acqua una serie di grossi blocchi di ghiaccio che affondano e si disgelano subito liberando mostruosi esemplai- Ho deciso di arricchire un po’ questo ecosistema troppo tranquillo. “Ringraziate tutti quanti Chris.”
Chris: oh-oh, stavolta l’ho fatto arrabbiare sul serio.
Seijii: regalecidae rex, pesce sirena, alepisaurus ferox, perfino dunkleosteus?!? Sono tutti mostri abissali delle acque fredde!
Sadie: mostri? Aaaaiuto!
Izzy: mostri? Evviva!
Noah: oh, sì, tanto chi ci deve nuotare assieme non sei tu.
// Confessionale //
Chris: guarda che razza di imbroglione, io sono sicuro di aver..
Sapphire: ehi, nononono! Questo momento è solo per me, una diva ha bisogno dei suoi spazi ogni tanto. Quindi, via, grazie!
Chris: ma..ma..
Sapphire: fuori, per favore. Auff, questi cacciatori di autografi sanno essere davvero invadenti alle volte, non capiscono proprio il concetto di privacy. Ho adibito il confessionale a mio camerino personale, così, anche se manca la troupe, posso calarmi un minimo nella parte pensando a truccarmi da me. Non voglio più farmi cogliere impreparata dagli eventi e voglio monopolizzare la scena, perciò non sarò più una semplice attrice, ma una monopolizzattrice! Ecco fatto, direi che sono pronta ad entrare in scena.
Sadie: ahi, uno di quei pesciacci mi ha appena morso il sedere!
Monika: ti avrà scambiata per una foca.
Katie: ahahahah! Ahem. Non è carino da dire.
Sadie: Katie, sono a tanto così dal rompere definitivamente con te.
Katie: scusa, dai, devi ammettere che la battuta era esilarante.
Monika: eat it.
Sadie: malgrado i suoi difetti, almeno io ce l’ho un’amica su cui fare sempre affidamento, tu invece? Hai Sapphire e Mayko, che non hanno mai tempo per te.
Monika: fake! Loro sono le migliori amiche che potrei desiderare, always…almost…sometimes…rarely…
accanto a me.
Rory: e io?
Monika: alright, ti mostrerò che ti sbagli. Sapphire, do you want to give me an hand? Hello? Dov’è andata?
Sapphire: sono caduta in acqua e a causa della differente temperatura mi si sono congelate le giunture fino a bloccarsi, riesco solo a galleggiare. Oh, no, qualcosa mi sta trascinando di sotto, mi sta sgranocchiando, aiut-gluglgulgulglgluglu!!
Monika: please, stop, lo so che è una messinscena. E’ una messinscena, right? –il corpo dell’amica riaffiora in superficie togliendo qualsiasi dubbio- Oh my god!!!
Katie & Sadie: iiiiik!
Seijii: io l’ho detto che quelli sono mostri, non semplici pesci. Non voglio certo essere il prossimo, via di qui!
Noah: perfettamente d’accordo. Ahhh!
-scappano tutti lontano dal lago tranne Monika e Christine-
Monika: non posso più andarmene, è stata colpa mia e devo pagarne le conseguenze. Just, I can’t escape now. Venite a prendermi, this is the end.
Sapphire: giudizio sulla mia interpretazione? Modestamente ho superato me stessa questa volta.
Monika: t-tu sei VIVA?!
Sapphire: certo, ma sono stata talmente realistica che hai creduto fossi morta per davvero.
Christine: niente male.
Monika: what? “Niente male”?? Come niente male??? Mi sono presa uno spavento gigantesco, ed è già la seconda volta, two times in a row, che lo fa! Non è giusto, non si fa così.
//Sapphire: sì, sono un’attrice insuperabile anche lontano da un set vero con tutti i trucchi e le apparecchiature. -parla mentre si toglie le cicatrici finte e il fondotinta cadaverico- La grandezza non si misura dagli effetti speciali utilizzati, ma dalla capacità interpretativa: ho irrigidito tutti i muscoli facciali e del corpo per rendere l’idea del rigor mortis, spalancando le orbite al massimo. Invece, per simulare le mutilazioni inflitte dagli attacchi ho nascosto sott’acqua le braccia strappando via le maniche e usando un po’ di rossetto come sangue finto. Se avessi saputo la storia della foresta di Aokigara in anticipo, mi sarei organizzata per una scena del genere anche ieri. Fare la parte della vittima è un po’ la mia specialità maggiore, spero che qualche regista di film horror mi abbia notata.
Monika: -le mette le mani al collo- you crazy, mad, freaky *BiiiiiiiiiiiiiiiP*
Sapphire: no, aspetta, non posso recitare due scene da vittima di fila! Devo prima riprendermi e cambiarmi d’abito, questo non va più bene.
Monika: -lascia la presa- Groan, tutto fiato sprecato. Calm down, Monika. (inspira e sospira)
Sapphire: infatti, un abito strappato non si addice alla vittima di uno strangolamento. Comunque, dovresti solo ringraziarmi: la mia recitazione ha messo in fuga gli avversari il che ti dà un enorme vantaggio di tempo e di spazio per trovare tutti i pezzi del Tetris in pace.
Monika: non ci avevo pensato. Still, I hate you.
Sapphire: nel frattempo io mi concederò una pausa dal set, sono esausta. Portami un cocktail, una sdraio e una rivista di recensioni cinematografiche.
Monika: this is slavery. Il drink lo vuoi con o senza ghiaccio?
Sapphire: con ghiaccio, tanto ghiaccio. La recitazione mi ha surriscaldata.
Monika: here –le butta un secchio dell’acqua gelida del lago- need else?
Sapphire: brrr..rrr…rattlerattle.
Topher: che spavento mi sono preso pure io! Ho cambiato idea, ripristiniamo l’ecosistema originale, via i predatori abissali e riportate qui le coppie prima che si disperdano per tutta la tundra.
//Monika: I’m really really really tired of all of this. Mayko si è dimenticata di me, Sapphire pensa solo alla sua carriera, enough! Sob, perché sono sempre così sfortunata nelle friendships?
Monika: ho finito, right?
Topher: T-O-P-H-E-R. Sì, corretto.
Sadie: anch’io. Vieni qui a vedere.
Topher: T-O-F ?!! Il mio nome non si scrive con la F. E’ Topher, non Tofer.
Sadie: io pensavo si scrivesse così, dato che fa rima con wafer.
Topher: mi spiace, devi rifare.
Sadie: ma uffa. Katie, hai detto che andava bene secondo te.
Katie: delle due io sono reputata la più bella, tu la più intelligente: fatti delle domande.
Noah: farei una precisazione. “Tu più bella di Eva, lei più intelligente di Lindsay.”
Sadie: nessuno ha chiesto il tuo parere.
Izzy: Noah, più entusiasmo e meno sarcasmo! Siamo rimasti indietrissimo (e le poliziotte potrebbero raggiungerci da un momento all’altro: non vedo l’ora di lasciare questo paese).
Noah: guarda che ho finito da un pezzo, sono rimasto a godermi lo spettacolo offerto da quelle 2: litigano più che in “Delirant Bajaderas” (NDR: parodia di Desperate Housewives). Però a lungo andare le puntate si stanno facendo piuttosto ripetitive, mi sto annoiando a seguirle e alla puntata di oggi do mezza stella solo per compassione.
Katie: un attimo, ricordo che ci dovevi una spiegazione, adesso non vai da nessuna parte se prima non ce la dai.
Sadie: giusto!
//FLASHBACK//
Katie: d’accordo, pace fatta.
Sadie: scusa per prima.
Katie: no, scusami tu.
Noah: come non detto, meno di 24 ore.
Katie: che c’è di male se ci vogliamo bene di nuovo?
Noah: niente, però appunto quel “di nuovo” dovrebbe farvi riflettere un attimo. –scrolla le spalle-
Sadie: in che senso? Ehi, ora lo vogliamo sapere!
Katie: due giorni fa sei scappato subito e non abbiamo potuto più incontrarti da allora. Ma questa volta pretendiamo una risposta.
Noah: come volete. E’ proprio a questo che mi riferivo: la vostra amicizia è tutto zucchero ma senza sostanza nel piatto. O vi adorate fino alla nausea, o vi odiate fino allo sfinimento (di quelli che vi ascoltano), un attimo vi abbracciate, l’attimo dopo litigate, vi abbracciate, litigate, vi abbracciate di nuovo, litigate di nuovo…nient’altro. Il vostro legame è una barzelletta, state solo illudendo voi stesse. Prendete me e Owen. Siamo amici ma non per questo siamo necessariamente identici né andiamo sempre d’accordo, anzi, ci sono dei momenti che non lo sopporto e vorrei qualcuno più intelligente con cui parlare, ma in fondo gli voglio bene e non lo sostituirei con nessuno al mondo. Idem con Izzy.
Katie: non..
Sadie: capisco..
Noah: vi siete mai chieste perché siete amiche? Ci avete mai riflettuto un secondo o siete state troppo occupate a farvi le moine a vicenda? Vestirsi uguali non significa essere uniti, anzi, aggiungo che è inquietante, e a parte fare le svenevoli con Justin o Trent, condividere un quoziente intellettivo in due da far invidia a Lindsay e strillare e frignare ogni quarto d’ora, non mi sembra che abbiate molto in comune.
Katie & Sadie: woooooooooosh…
Izzy: sono ferme come statue da 15 minuti.
Noah: forse ho esagerato, ma me l’hanno chiesto loro.
Izzy: basta, siamo in arci super ritardo, e io sento già le sirene in lontananza. Dobbiamo andare! Muoviti!
Katie: non avrei mai pensato che la nostra amicizia fosse tutta una bugia…
Sadie: Noah è proprio intelligente. Lo ha capito in 6 giorni mentre noi ci mentiamo da tanti anni…
Katie: tutti quei bei momenti passati insieme, possibile che siano stati effimeri?
Sadie: e noiosi? Siamo davvero così vuote e superficiali come dicono? Forse sì.
Katie: dobbiamo smetterla con questo tira e molla, ed essere finalmente mature da dircelo in faccia.
Contemporaneamente: perché sei mia amica?
Katie: rispondi tu o rispondo io per prima?
Sadie: io non so cosa rispondere, sinceramente.
Katie: neppure io, e allora è vero che siamo false amiche.
Sadie: no! Io ci tengo a te. Solo non so il perché, forse mi sento un genio quando sono al tuo fianco e questo mi fa stare bene con me stessa anche se sono grassa da non piacere a nessuno.
Katie: basta col dire che sei grassa, sei formosa! Molto più di me. Senza di te sarei persa, bella sì, ma solo una goccia nell’oceano che non si noterebbe. Anonima. Almeno tu saresti notata comunque. –sorride-
Sadie: falso, anche tu sei speciale nel tuo genere, non ti confonderei con nessun’altra, neppure se avessi una gemella.
Katie: oh, Sadie, hai appena detto una cosa bellissima.
Sadie: oh, Katie…
Katie: adesso ci stiamo per abbracciare? Non dovremmo farlo, sennò sarebbe tutto come prima, la solita sceneggiata patetica come dice Noah.
Sadie: lascialo perdere quello! Al diavolo la sua opinione! Per noi abbracciarci è la massima espressione di affetto, è il nostro modo di volerci bene, e non dobbiamo vergognarcene. Abbracciami, amica per la pelle, e se agli altri non sta bene affari loro. –le due si abbracciano non come al solito ma in modo più intenso-
Katie: uao, questa volta ho sentito un brivido. Non era il nostro solito abbraccio.
Sadie: vuol dire che la nostra amicizia ha raggiunto un livello superiore. Sìiiiiiiiiiiiiiiiih!
Katie: iiiiiiiiiiiiiiiih!
Topher: brave, ragazze, la vostra scena è stata molto profonda e commovente ed è la prova del nove che io sono il conduttore migliore se con il mio programma sono riuscito a far sì che anche due riempitive come voi avessero il loro momento di approfondimento. Solo che è 3 ore che siete ferme qui e mi chiedevo se avete intenzione di ritirarvi direttamente oppure darvi da fare per recuperare. Ormai si sono quasi tutti qualificati e voi dovete sostenere ancora 2 sfide. Detto questo, ci rivedremo al traguardo, forse.
Katie: hai sentito?
Sadie: altrochè, facciamo vedere quanto siamo determinate a non mollare.
Katie: ci sto.
*Cosmodromo*
Katie: la prego, la prego, laaaaa preegooo!
Sadie: la prego, la prego , laaaaa preeegooo!
Segretario: bastaaaaa! Va bene, prendete dall’archivio tutti i fogli che vi servono, se volete vi dico anche come si fa a montare uno sputnik per filo e per segno, basta che la smettiate, preferisco qualsiasi tortura del KGB a QUESTO STRAZIO!!
Sadie: grazie infinite di tutto*
Katie: la tattica dello sfinimento ha funzionato.
Sadie: già, modestamente nessuno sfianca le orecchie più di noi.
Monika: uh-oh, io credevo foste molto più indietro. Quick, we need to hurry up. Quest’antenna andrà qui? Boh.
Sapphire: che ne so, non li monto io gli effetti speciali quando sono sul set.
Monika: se per questo neppure io. Help me, c’mon!
Katie: abbiamo montato il nostro satellite.
Sadie: urrà! E qualcuno ci considera buone solo a strillare, eh? –Noah fa spallucce- Vi siamo passate davanti! Un’ultima prova e saremo qualificate per un altro giorno. Ihhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!
-il loro strillo raggiunge le orecchie di coloro che stanno affrontando il test per diventare astronauti-
Rory: A-Anche questo fa parte del test?
Dixon: cos’è questo, la simulazione di un suono spaziale? E’ davvero potente. Raggi gamma?
Lester: neppure Yumi emette versi tanto acuti, perciò escluderei l’ipotesi. Insomma, non ho idea da dove provenga.
-arriva perfino alle orecchie delle Selvatiche distanti kilometri da Bajkonur ormai-
Ketty: questo suono, q-questo suono mi dà alla testa. Fatelo smettere, gnnaaao! Ho un udito più potente del normale. –si contorce per terra-
Mayko: peggio del fischio a ultrasuoni, peggio di Monika quando canta. AUUUUUUUUUUH!
-e fa staccare l’orecchio superstite di Nonno Diezel (ancora in Giappone) definitivamente-
Nonno Diezel: l’avevo detto che sintonizzarsi sul canale dove trasmettono la corsa era una pessima idea.
Owen: magari con un po’ di colla…
Nonno Diezel: sì, e io ti sento anche senza orecchie.
Katie: “fzzz..crr..Teatro Bolshoi” Non ho idea di dove sia.
Sadie: neppure io, perciò troviamo qualcuno e convinciamolo a darci un passaggio con lo stesso sistema di prima.
Noah: caspita, una minaccia seria!
//Noah: talvolta penso che dovrei stare più zitto e pensare ai fatti miei. Ho trasformato quelle due da semplici rompiscatole a strumenti di tortura. Inquietante.
Katie: passaggio trovato. Tampiniamo quest’uomo senza pietà.
Sadie: ehi, guarda chi è, lo stesso simpatico segretario di prima.
Segretario: no, esco finalmente da un giorno di lavoro massacrante e catastrofico come pochi e mi trovo voi putske tra i piedi?
Sadie: visto che sa già come funziona, sia carino e apra la portiera. Altrimenti useremo le maniere forti. –prende fiato-
Segretario: volete un passaggio? All’istante, ditemi fin dove devo portarvi e lo farò, giuro!
Izzy: al posto suo avrei fatto lo stesso. Sono stata catturata e torturata fino alla pazzia dal KGB, dalla CIA e dal MIB messi assieme, ma non ho mai ceduto. Se quelle due fossero state i miei aguzzini, invece, avrei ceduto ancor prima di cominciare.
// Gli Opposti //
Noah: kaboom! Questa l’hai sparata grossa. Sei in modalità Explosivo, per caso?
Izzy: no, sono in modalità me stessa. Non me lo sono inventato. E’ per questo che ho tanta paura di essere riconosciuta, tu non hai idea di che cosa mi farebbero che non mi hanno già fatto in passato! TI SEI MAI FATTO IMPIANTARE UN CHIP NEL LOBO OCCIPITALE?!?
Noah: fammi pensare, ero indeciso tra quello e il piercing, ma alla fine ho rinunciato a entrambi.
Izzy: …
Noah: dai, non ti ho fatta ridere? Era una battuta.
Izzy: non sono in vena di scherzare. OK???? –sguardo da psicopatica-
Noah: o.ok.
Izzy: finisco di costruire da sola lo sputnik. Tanto sono in grado di farlo senza bisogno di noahssune istruzioni né di noahssuno aiuto.
Noah: ti sei proprio offesa.
Izzy: noo, cosa te lo fa pensare, so-tutto-io?
Noah: scusami.
Izzy: scuse accettate! Indossa i baffi finti, il fez e la balalaika ed è pace fatta.
……………………………………………………………….
Topher: Poli ottavi!
Marziali noni!
Decimo posto per i Mc Leans! Ma come?
Chris: ho sempre curato personalmente le coreografie dei miei programmi.
Topher: una delle poche cose che sembri saper fare da solo. Bravo. Ora sparite dal palco, padre e figlia non siete un bel vedere.
Aristocratici, ehm… -quelli che si trova davanti palesemente sono delle copie degli originali pagate per sostituirli- undicesimi!
KJ: ma per favore! Certo che da Kyle me l’aspettavo, ma da te proprio no. Pensavo che una modella di grazia e beltà del tuo calibro scendesse personalmente sul palcoscenico, sei cambiata.
Leanne: veramente io avrei voluto…ma è stato lui a insistere…perché mi facessi sostituire.
KJ: e ti sei fatta convincere?
Kyle: non potevo permetterle di rischiare una simile fatica. Lei è il mio diamante, la mia pietra preziosa e non tollero che la sua bellezza si consumi nel sudore e negli sforzi. Guarda quanto è bella: perfetta in ogni dettaglio. Va’ trattata con cura o si potrebbe rovinare, hai capito?
KJ: sì.
Kyle: molto meglio così.
KJ: ho capito che ormai me l’hai completamente dissipata nel lusso e nell’ozio, non è neanche più una persona.
Jasmine: animo, qui bisogna pensare a noi stessi. Hai contato quante altre coppie sono rimaste in ballo? Quattro. Anzi, tre, non avevo fatto caso alla performance di Rory e Seijii sullo sfondo.
Rory: già, chi è che fa caso a me quando faccio qualcosa giusto?
Seijii: su, non è difficile come sembra. La maggiorparte di quei movimenti e balzelli li faccio sempre quando vado a pesca di salmoni. No?
KJ: in effetti, ora che ci penso sono stato a pesca con te un paio di volte e ti muovevi come un ballerino.
Seijii: appunto, prova a immaginarti di fare lo stesso se dovessi fronteggiare un pesce più grande e pesante di te.
KJ: cioè quale, quale pesce può avere più forza di me?
Seijii: amico, così su due piedi, mi chiedi troppo. Forse un pirarucù o una corifena. Beh, metti in pratica i consigli e in bocca al luccio!
KJ: crepi. E grazie della dritta. Dai che stavolta ci riusciamo, me lo sento.
Jasmine: anche se sbagliamo qualche passaggio non ci si ferma e si va fino in fondo.
Pubblico: clap clap clap clap.
KJ: gli siamo piaciuti! Grande, la determinazione ha pagato.
Topher: però resta il debito di 30 minuti di penalità, che iniziano a decorrere da questo momento. Ora sì che si scatenerà la guerra.
// Giganti //
KJ: i primi giorni andavamo alla grande, sempre a rincorrere i primi classificati stando attaccati all’alettone di Azusa o comunque lì. Poi siamo crollati tra la Grecia e Tahiti e siamo scesi sempre sempre più in basso alla classifica. Questa è la quarta volta che siamo negli ultimi 4. Forse è colpa mia, non mi concentro abbastanza, perché penso a Leanne non stop 24 ore al giorno.
Jasmine: mai stata superstiziosa, ma da quando non ho più il fedora ho perso decisamente in grinta.
KJ: cinque minuti buoni sono passati.
Izzy: eccoci qui!
KJ: Noah e Izzy non contiamoli neanche. Entrambi sono ballerini nati.
Jasmine: perciò ce la giochiamo contro le Lollipop e le Hollywood.
Noah: raggi laser, immagina di essere circondato da milioni di raggi laser.
Izzy: ullalì ullolà ullalà! Ta-dah! -voce maschile- Grazie, grazie a tutti quanti. Noi fratelli Kaleidoskopei tuorneremo a Mosca anche l’anno prossimo (figurati). Dasvidanja! Au fiedersen! Arrivederci! Andiamo subito via di qui, Noah, PRESTO FINCHE’ NON MI HANNO ANCORA RICONOSCIUTA.
Topher: ?
Noah: -fa con le mani il gesto “è troppo complesso da spiegare”-
Katie: no, Sadie, sei andata fuori tempo.
Sadie: io? Pensavo fossi tu quella fuori tempo!
Katie: ah, sì? Mi sa che hai ragione, o forse eravamo entrambe in ritardo.
Sadie: mi sa che è meglio se ricominciamo daccapo.
Monika: -arrivano tutte trafelate- Click! “Dancing challenge”. Ciaff! Whyyyyy..
-dopo più di mezz’ora di tentativi a metà tra il catastrofico e il patetico né Katie & Sadie, né le loro rivali hanno superato la prova di ballo, per demerito assoluto di Monika-
KJ: della serie “ti piace vincere facile?”. Beh, meglio per noi.
Sapphire: patetica, assolutamente patetica.
Monika: seriously? Così non mi aiuti.
Sapphire: non ho mai lavorato con una dilettante del genere. Seriamente, tesoro, ma come speri di sfondare ad Hollywood se non sai neanche ballare? Già non sai cantare e non sai recitare. Sono suprema ma non posso fare miracoli con te, sei senza speranza e ora mi sento penalizzata ad averti a fianco.
Topher: uuh. Che sia questa la famosa crudeltà di Hollywood?
Sapphire: la mia “crudeltà” non si avvicina neanche a quella che sfodererebbe un vero regista se questo fosse il suo provino per un film. Se la sbranerebbe in due secondi U.U
Monika: …
Katie: ci sono, ho capito dove stiamo sbagliando, Sadie! Si tratta…psspt psspt pss..
Sapphire: a questo punto è spacciata e io con lei. Tsk, che amarezza. Qui artifex in me periit! –s’accascia in terra con grande teatralità-
Azusa: invece ce la può ancora fare se ci tiene sul serio.
Monika: wait, what?
Azusa: sono una life coach, so quello che dico. Monika ha la determinazione di chi affronta tutti i suoi insuccessi a testa alta nell’atavica ricerca del successo, e quando c’è determinazione sufficiente il talento viene fuori prima o poi, e se non è talento, è comunque quella grinta nascosta che fa fare l’impossibile. Perciò vai, ragazza, io credo in te!
Rory: a-anch’ -Azusa lo calpesta come uno zerbino nascondendolo alla vista mentre fa il segno della V-
Azusa: metticela tutta e fagliela vedere.
Monika: yes, I can.
Sapphire: e sia, proviamoci di nuovo, eventualmente simulerò la morte del cigno per distrarre il pubblico e mi sacrificherò.
Topher: ok, entrambe le coppie, è l’ultimissimo tentativo che la platea russa vi concede (poi credo passeranno al linciaggio perché veramente non se ne può più). Alla performance peggiore toccherà una fine ingloriosa, a quella meno peggiore l’ultima spiaggia di salvezza. Musica, orchestra!
………….
………….
………….
Monika: anf.
Katie: puff.
Sapphire: pant.
Sadie: auff.
Topher: fine. Pubblico, sono tutte vostre.
Sadie: splotch! Ehi!
Katie: non noi, noo! Non potete macchiare così la spendida maglietta di- splartch! Bleah, non è neanche verdura fresca.
Monika: incredibile! Siamo piaciute? Yeeeeees! Still in the game.
Topher: più che altro vi siete fatte meno dispiacere delle Lollipop, che quindi dichiaro ufficialmente EEELIMINATE!
Katie: che peccato.
// LOLLIPOP //
Sadie: che possiamo dire? Obiettivo raggiunto: abbiamo fatto il nostro viaggio in giro per il mondo finchè è durata e ci siamo totalmente divertite!
Katie: abbiamo visitato la Francia, l’Italia, la Grecia, i tropici, Messico, Alaska, Giappone e infine Russia. Sono state otto tappe meravigliose. La mia preferita è stata la settima.
Sadie: anche la mia. Il nostro look gemellare ha fatto colpo sui giapponesi, ci fissavano tutti…tranne i ragazzi carini, ops.
Katie: in sincerità quelli guardavano solo me. Scherzo.
Sadie: ti conviene, sai?
*Aeroporto Internazionale di Mosca*
Mac Arthur: alla fine vi abbiamo ritrovati, e questa volta non andrete da nessuna parte se non dritti in gattabuia.
Sanders: ehm, sei sicura che siano le persone giuste? Non so, magari confrontando le foto degli identikit…
Mac Arthur: non ne ho bisogno, qui dentro non c’è un semplice cervello, ma un gluteo frutto di intenso allenamento mentale: ho una memoria di ferro sulla quale le facce e i nomi rimangono impressi al primo incontro.
Jacques: ma sci dev’essere un equivoco, noi non siamo delle spiè. Non sci riconosci? Siamo i Pattinatori su Ghiascio, i vostri antichi ascerrimi rivalì! Ohi, piano con quel teaser, mi pizzica.
Josèe: lasciatemi, LASCIATEMI ANDARE, POLIZIOTTE MALEDETTE, O SPACCO TUTTO, RAAAAH!
Mac Arthur: dicono tutti così, tsè. –Izzy e Noah le passano accanto- Circolare, circolare, non c’è niente da vedere, è tutto sotto controllo. Curioso, quei turisti mi sembra di averli già visti stamattina. Boh, tanto si somigliano tutti i giapponesi. Forza, Sanders, quanto ci metti a infilare in macchina un paio di delinquenti? Devo fare sempre tutto quanto io.