"Sul filo della mezzaluna"
Topher: bentornati, telespettatori! Nell’ultima tappa i concorrenti si sono spinti ai confini del mondo, arrivando nientemeno che in Antartide. Qui alle già ostilità climatiche si sono aggiunte quelle delle sfide e delle squadre, senza esclusione di colpi anche da parte dei più insospettabili. –viene fatto rivedere il momento esatto nel quale Garry punta il Boomerang alla tempia di Ketty- E così i secolari ghiacciai antartici sono stati teatro di: marce di pinguini di specie inedite alle prese con le proprie responsailità neo-genitoriali, servizi in camera scolpiti nel ghiaccio e sciolti per cortesia di Dawn, e voli pindarici di draghi incapaci di volare o… incapaci in generale!
Alla fine di questa odissea polare soltanto cinque squadre ne sono sopravissute, mentre ai Lenza & Esca è toccato andare a dormire coi pesci, nella fattispecie, con gli ippoglossi.
Oggi mi trovate a Bursa, per la precisione nella regione del Mar di Marmara, a godermi il bagno termale tra i vapori curativi dello zolfo e un bel massaggio plantare nella vasca delle garre rufe, mentre aspetto al varco la nave petroliera che ha condotto i concorrenti fino ad Alicarnasso, la terra natia di Erodoto, da dove inizierà la loro saga per la finale a quattro. Ancora solo tre tappe e sapremo la fine della saga principale, ma per oggi concentriamoci sulla Turchia:
che la Regione dell’Egeo
la Regione del Mar Nero
e la Regione dell’Anatolia Centrale
scrivino nel sangue dei tanti caduti che per esse sono passati
i nomi dei prossimi ELIMINATI.
Soltanto una linea sottile separa tra vittoria e sconfitta, quella che scorre sul filo della mezzaluna. Inizia la ventitreesima tappa di Flurrydonkylous Race! Ah,uch, auch, ma siete sicuri che questo trattamento faccia realmente bene ai piedi? Ahh, ora mi stanno facendo anche il solletico ah ah ah ahahhahah basta!
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*Alicarnasso*
Ketty: dopo una settimana, una settimana di viaggio, a nutrirci solo di bastoncini di merluzzo, stavo seriamente credendo di essere diventata un gatto. Da adesso voglio mettermi a dieta vegetariana per i prossimi sei mesi.
Noah: io direttamente stavo iniziando a stringere amicizia col colesterolo. Purtroppo, ahimé, non siamo qui in vacanza per potermi permettere del cibo vero.
Garry: terra, finalmente!!!
Izzy: smack smack smack.
Ketty: ?
Noah: ha patito molto la dieta di bordo.
Izzy: specialmente le bevande, urgh.
Garry: libertà, quanto sei bella.
// Confessionale //
Garry: Azusa… Mi ha messo a regime costringendomi a ripetere quegli esercizi assurdi su quella dannata nave per 7 giorni consecutivi. E’ completamente andata: lei stessa si è allenata tutto il tempo 24 ore al giorno salvo i pasti in vista di questa tappa. Follia pura! Avere sette giorni per riposare dopo tutto quello passato e sprecarli così. Mi sento a pezzi esattamente come sette giorni prima! Di positivo è che mi è ricresciuta almeno la barba.
Izzy: il menu di bordo consisteva in stoccafisso, merluzzo, baccalà, tutto fritto, e da bere gin e vodka. Si può sapere come cavolo ha fatto Noah a farsela piacere se io sto male solo a ripens…scusate!!!
Noah: perché non sa in cosa consiste normalmente la cucina indiana. -scrolla le spalle-
Azusa: sono carica. Questa settimana mi ha completamente ristabilito l’occhio e lo spirito. Sono pronta a mettere questa gara a ferro e fuoco ancora una volta. Soprattutto, è ora di rimettere l’imoto al suo posto.
Click!
Koffee: come avete osate premere prima di noi? Fate spazio ai Migliori della gara.
Kurt: ricordatevi che siete sotto il nostro impero adesso, da ben 3 tappe. Un impero che come quello Ottomano perdurerà nei secoli.
Noah: oppure farà la fine di quello romano d’Occidente, cough cough.
Kurt: tu, liberto, leggi l’iscrizione recata nella dritta. Risparmierò la mia preziosa voce per il momento.
Noah: ah, che pazienza ci vuole.
“PRIMA SFIDA: Un eone di libri da restituire. La Biblioteca di Celso, situata a Efeso, fu una delle sette meraviglie del mondo antico, epicentro di tutta la cultura bibliografica delle civiltà greco-bizantine e non solo. Da essa, tuttavia, mancano 5 libri andati sperduti nei secoli dei secoli, ma le loro copie sono sopravvissute ai cinque angoli della regione: Troia, Pergamo, Alicarnasso, Mileto e Didima conservano ciascuna una copia, ottenibile solo col superamento di una prova. Ogni squadra ha un libro da recuperare e riportare al sicuro nella biblioteca per potere accedere al prossimo pulsante. Sul retro della dritta trovate la vostra assegnazione…-Kurt gliela strappa di mano-
Kurt: questa spetta a noi dato il nostro diritto di partire per primi. Theriakà…?
Koffee:che hai detto? Dammi qua, leggo io: gli “Theriakà” di Nicandro, a Didima...e che diamine sono?! Boh! Andiamoci e basta, lasciamo i perdenti qui ad Alicarnasso.
Dawn: “Apocalisse di Giovanni” bella l’apocalisse, già mi piace.
Mayko: “Iliade”.
Noah: “Sul Solstizio e sull’Equinozio”, quasi certamente Talete, a Mileto. Cominciamo male. -lui e tutte le altre squadre borbottano una volta capito-
Garry: che culo! Siamo già a destinazione.
Azusa: come ho già detto, la fortuna aiuta gli audaci, e adesso ganbattè, al Mausoleo di Mausolo!
Mayko: sempre tutte le fortune quella, ma oggi finirà, finirà TUTTO QUANTO.
Koffee: saremmo dovuti essere noi quelli avvantaggiati! Colpa tua, Kurt.
Kurt: taci. Tira fuori i soldi per noleggiare un’auto piuttosto.
Koffee: perché dovrei tirarli fuori io, ancora? Pensaci tu che sei tanto nobile.
Kurt: ti ho già detto che sono decaduto! Gli ultimi soldi che avevo erano i franchi che ho barattato via.
Koffee: anche io ho finito i soldi… Li ho spesi tutti per rifarmi il guardaroba in vista della trasferta antartica. Come hai fatto tu del resto, ma sempre coi soldi miei ti ricordo! –abbassa lo sguardo- Tra l’altro sono gli stessi costosi abiti che ieri per colpa della tua euforia ho strappato a brandelli senza pensarci. E così sono dovuta tornare al mio vecchio look.
Kurt: beh, il Bayern Munchen afefa vinto assieme a noi…era doferoso lasciarsi andare. Anche i tedeschi si svagano ogni tanto, ok?!
Noah: dunque, noi siamo nell’odierna Bodrum, mentre Mileto sta qui. C’è una corriera turistica che organizza gite, e potrebbe condurci a destinazione in massimo 25 minuti.
Izzy: non perderemo troppo tempo?
Noah: sai com’è, almeno oggi vorrei evitare di vedermela con la polizia di un’altra ennesima nazione. Anche perché qui c’è la pena di morte.
Izzy: glom. D’accordo.
Noah: il bello è che se ci sbrighiamo subito con la prova prima che l’autobus riparta, avremo il passaggio assicurato per Efeso, dove si trova la biblioteca! Due in uno insomma.
Izzy: sei un genio!
Noah: bella scoperta. Forza, Izzy, stando alla guida il prossimo tour parte tra 5 minuti!
Koffee: hai sentito anche tu?
Kurt: ho letto semmai: Didima è la prima tappa del giro turistico e la si raggiunge in 15 minuti! Prendiamo quell’autobus prima di immediatamente.
// Migliori //
Koffee: un attimo. Non mi torna una cosa in questa faccenda: tu sai il turco?
Kurt: in Germania è come una seconda lingua, c’è un forte gemellaggio da sempre tra le nostre nazioni, dopotutto, tra potenti ci si intende sempre.
Koffee: a volte parli come se fossi il presidente della Germania intera, o peggio, e mi dai seriamente i brividi, Kurt.
Mayko: dimmi che quella mappa è falsa. E’ falsa! Non è possibile una cosa del genere.
Ketty: invece lo è, guarda quanto dista Troia da qui, e anche da Efeso. Pur avendo preso “a nolo” la macchina, ci metteremo lo stesso delle ore ad arrivare.
Mayko: ma io sfascio tutto. Mi stai dicendo che ad Azusa è toccata la prova dietro l’angolo e a me quella più lontana in assoluto? Poi non è solo fortuna sfacciata la sua, no, MAI! Sniff. Perché mi devo sempre sentire così frustrata poi per forza DIVENTO CATTIVA.
Ketty: capisco, ma cerca di non spaccare l’auto, però. Quello che ci serve è un altro mezzo di trasporto, e sono sicura che è nell’interesse degli Altruisti cercarne uno. Anche Pergamo è piuttosto lontana da raggiungere.
Mayko: per questo li stai seguendo!
Ketty: esatto. Ecco, si sono fermati. “Aeroporto di Milas-Bodrum”, ho capito quello che vuoi fare, biondina.
Mike: vuoi davvero rubare un aeroplano stavolta? E come pensi di fare?
Dawn: ma mica ci penserò io, sciocco, ho fatto apposta a farmi inseguire da Ketty tutto il tempo. Ecco il velivolo che mi interessa: nascondiamoci nell’hangar in attesa che la gatta faccia il suo dovere di ladra.
Ketty: non c’è traccia di quei due, ma li ho visti dirigersi verso quell’hangar. A-ah, come sospettavo: un aeroplano superleggero per i rifornimenti militari.
Mayko: militari? Sei sicura di quello che stai facendo?
Ketty: è come rubare una macchina, un gioco da micini. Già fatto.
Dawn: e adesso, facciamo un po’ di rumore. –inizia a spaccare cose a caso facendo scattare l’allarme-
Mayko: oh, no, siamo cadute in una trappola!
Ketty: uhm…torniamo in macchina, e abbandoniamo l’aeroporto così non desteremo sospetti. Sbrigati!
Dawn: l’aeroplanino è tutto nostro. Guida tu.
Mike: ma non è come guidare un elicottero…
Dawn: ho detto GUIDA! Gli sbirri arriveranno sul serio a momenti e se io perderò la testa allora l’avrà perduta per sempre anche la tua amica.
-Mike decolla all’istante con qualche balzello di troppo, Ketty e Mayko in piedi sul tettuccio della macchina, saltano afferrando il carrello al volo e risalgono fino all’abitacolo portandosi dietro i sedili-
Ketty: allora, vogliamo giocare a carte scoperte finalmente? –Mayko punta le unghie affilate al collo di Dawn- Direi che ci siamo guadagnate almeno un passaggio fino a Troia.
Dawn: d’accordo. Ma allora perché fermarci qui? Andiamo fino in fondo. Andata e ritorno garantiti. Uniamo le forze e saremo invincibili noi 3. Ora tutti temono anche VOI come temono ME, lo dimostra il Boomerang che vi hanno servito ieri come polpetta avvelenata. E se succedesse di nuovo? Credete che se capitasse a una delle altre 2 squadre, questa non prenderebbe di mira proprio le Selvatiche?
Mayko: a noi questi ragionamenti non interessano. CONTA SOLO SPAZZARE VIA AZUSA E VINCERE! Poi, caro Mal, io le mie vendette le lavoro sempre da sola. Ora decollate prima che perda la pazienza e decolli la tua testa.
Dawn: fai come dice.
Mike: va bene!
-Ketty bisbiglia qualcosa percettibile solo dall’orecchio fino dell’altra selvatica-
Mayko: sai che ti dico? Ho cambiato idea. Considera pure accettata la tua offerta, Mal, da Kami.
Azusa: ecco il Mausoleo! E’ pieno di gente, dove sarà il libro? –legge le istruzioni della prova- Erodoto scrisse le Storie in 9 libri, ciascuno dedicato a una delle muse. Per ottenere l’intera collezione dovete esibirvi 3 volte Azusa da sola, 3 volte solo Garry, e le ultime 3 assieme. Le esibizioni sono: epica, musica, commedia, tragedia, danza, eros, mimo, astronomia e ricostruzione storica.
E’ una sfida nella sfida, praticamente. Non dobbiamo perdere un secondo di troppo: io mi esibisco in danza, astronomia e musica. Tu in commedia, tragedia (le tue freddure li faranno piangere tutti per bene) e mimo. Infine assieme faremo epica, eros e ricostruzione storica.
Garry: capito.
Azusa: si torna ai bei tempi del Doposhow, Garry-san. Forza, conquistiamoli come solo noi sappiamo fare. Salve a tutti! Grazie per essere venuti a questo spettacolo che sarà...astronomico per cominciare!
Garry: ma anche comico. –indossa una maschera greca per coprire la pelata e si esibisce nel solito lancio della rosa tenuta in bocca per conquistare le belle ragazze presenti, ma non ha la solita mira…- Ahh, infatti sto già vedendo le stelle! Tutte nei miei testicoli.
AHAHAHAHAHAHAH!
Azusa: il mio nome è Azusa, una stella nata miliardi di anni fa reincarnata sottoforma umana per guidare le masse sotto un’unica luce. Sono stella cometa e insieme pianeta, scia e dimora dei successi dell’umanità.
-con la lunga ciocca ricolorata di vernice oro si esibisce dinnanzi al pubblico simulando i movimenti della coda di una cometa- O’ tu, mortale, invece, privato della gioia della rinascita da una stella, cosa fai nella tua unica vita?
Garry: io aerostatizzo e me ne sto a scrutare il sole. (Questa chissà dove l’ho copiata, eh? Sssh.)
AHAHAHAHAHAHAH!
Azusa: in quanto stella, tuttavia, nemmeno io sono poi immortale. Arriverà un giorno che mi spegnerò tutt’uno con il mio corpo, per sempre –prende della tintura nera come la notte e poco a poco spegne la propria luce dorata versandosela lemme lemme fino a lasciare solo la punta dei capelli luminosa- e di me non resterà che l’ultima scia che avrò lasciato dietro di me, con la speranza che guidi ancora coloro che mi sono andati dietro e coloro a me cari, soprattutto, la mia stella sorella, che da sempre mi segue ma non appare mai al di fuori della mia ombra. Io sono già supernova, lei è nata nana bianca, ma l’universo è un ciclo e la vita di una stella è lunga e piena di sorprese…forse un giorno, lontano, dalla mia scomparsa, evolverà da sola in una supernova. Fine della storia, questa la mia dedica a Urania. (Una è fatta.)
Garry: clap clap clap. Un applauso meritato. Signori, prima di congedarmi anche io davanti a Talia, voglio lasciarvi un’ultima perla: qual è il colmo per una supernova?
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.
Diventare un buco nero di malvagità!
…
BUUUUUUUUUH! BUHUUHUUUUUH! SNIFF, SOB!
E questa era la mia transizione sulla tragedia. Ordunque da adesso esibirò il mio repertorio in onore di Melpomene.
Giudice: nonononono! Tieni pure il libro. Sono certo che la stessa musa stia già piangendo disperata in un angolo.
Azusa: ottimo, così siamo già a un terzo della prova. Continuiamo subito! Resta sul palco, io devo ancora finire di ripulirmi.
Garry: bene. Giochiamo al mimo, allora! Farò tre imitazioni, vediamo chi le indovina.
Giudice: mimo non mimica. C’è differenza. Devi stare muto sennò la prova non vale!
Garry: mmh. Ah!
-si disegna una ruga profonda sulla fronte con un pennello e poi si mette a correre in modo “effeminato” senza pantaloni-
NOAH!
-ammicca in segno affermativo, dopodiche gira le spalle al pubblico, sporge il sedere con le chiappe ben evidenti a sculettare, alzando il naso all’insù con portamento fiero e tenendo una palla sulla testa-
TOPHER!
Topher: ehi, questa non mi è piaciuta! Io non sono mica così effeminat-aaaaaaaa. Piano col tirare quei peletti, ho la pelle molto delicata, sa?
-manca solo l’ultimo. Garry sostanzialmente scimmiotta l’esibizione di Azusa di poco fa…-
Giudice: Azusa. Pigro… Eccovi il quarto libro.
Garry: le mie esibizioni le ho finite, yawn, ora tocca solo a te. Svegliami poi quando hai finito. Zzz.
Azusa: in onore della terra nella quale ci troviamo, per la mia danza mi sono ispirata ai dervisci danzanti dell’Anatolia. Che le mie infinite giravolte possano allietare la musa della danza e tutto questo meraviglioso pubblico.
OOOH…!
*Didima*
Koffee: ecco la nostra fermata. Vediamo di sbrigarcela in fretta.
Kurt: laggiù, ecco l’entrata dell’oracolo. Profa dell’orako..
Koffee: leggo io. Prova dell’oracolo: sapevate che quello di Didima è stato il secondo oracolo più famoso dopo quello di Delfi? Lo sappiamo proprio per merito di Nicandro, al quale viene anche attribuita la raccolta degli Theriakà, ovvero un manuale dedicato alla catalogazione dei veleni e dei rimedi. Prima della venuta di Apollo, all’oracolo presidiava un serpente gigante dalle proprietà divinatorie. La prova consiste nell’estrarre il veleno dai…suoi possibili discendenti, mescolarlo fino a farlo diventare inchiostro, e scrivere la soluzione all’indovinello che porrà or ora l’oracolo. Soltanto così si aprirà il passaggio segreto per il libro. Che cooosa? Ancora serpenti? Io ho già dato in India, quindi l’estrazione la farai te.
Kurt: n-nein? A maggior ragione dovresti farlo tu avendolo già fatto prima.
Koffee: ti ho detto di no! E ora fammi sentire cosa dice l’oracolo.
“Cos’è che al mattino si scioglie nel latte, al pomeriggio nell’acqua e alla sera torna a essere solido?”
Eeehm…ecco…oddio, non mi viene in mente.
Kurt: serpentino karino karinen, vieni dal paparinen… uaaaaaah! Shnitzel, mi ha già morso! Molla la mano.
Koffee: come posso concentrarmi se fai tutto questo baccano? -sbatte un piede per terra spaventando il serpente all’istante- Si fa così, imbecille. Uhm…si scioglie e si solidifica di nuovo…ce l’ho sulla punta della lingua, lo so.
Kurt: allora se è così facile. Stupido serpente! –gli schiaccia la testa sotto un piede- Ora caccia fuori il veleno. –ma un altro serpente vendica all’istante il compagno mordendo un’altra zone ben più dolorosa- Ak.k-k-k-kk.
Bl..gl..kkk…kl..kh..gggggghhhh…
-si accascia a terra strisciando semiparalizzato in preda alle convulsioni, tanto che i serpenti lo scambiano per un loro simile e smettono di attaccarlo-
Koffee: oooh, che cosa altro c’è adesso? Idiota, eppure gli ho detto di fare silenzio. Ce l’ho davvero sulla punta della lingua, ma come si chiama…aaa, mi hai fatto deconcentrare tu. Daccapo. Ripetimi l’indovinello, oracolo!
Kurt: gghh…gll..antidoto…antidoto… -strisciando nota un piccolo taccuino sopra al quale sembra essere riportato un bignami degli Theriakà perso da qualche studioso del luogo- A-A—ANTIDOOOOTTO----GGLYTTLRRLllll…latte. Latte? Latte!?? –si guarda attorno con gli occhi strabuzzati-
Koffee: si scioglie al mattino nel latte… Eh? Adesso cosa vuoi ancora? Mi pareva di averti detto di non disturbarmi più. Kurt? Che stai facendo…?
Kurt: glllllglllgllllllllllatte. . .latte. . .MI SERFE IL LATTE PER CURARMI.
Koffee: e io che posso farci? M-Mollami subito. Kuuuuurt!!!
*Mileto*
Noah: menomale che siamo ripartiti subito. Questa è la nostra fermata.
Izzy: mi è venuta un’idea: potrei costringere l’autista a stare fermo mooolto di più in modo da darti il tempo di fare la prova e risalire.
Noah: prima meglio leggere in cosa consiste, poi valutiamo la tua idea. Prova della marea: per Talete tutto aveva avuto origine dall’acqua –e, aggiungo io, probabilmente è stato uno dei pochi filosofi ad azzeccarc i oltre a , beh, PITAGORA- del mare e dei fiumi. Egli si dedicò anche all’astronomia per provare le sue teorie. Il libro che cercate è collegato a un congegno speciale che si sblocca una volta riempito d’acqua il plastico del Sistema Solare che avete di fronte. Dovete riempire di acqua il pianeta Terra in modo che questa per il peso si posizioni prima in Solstizio e poi in Equinozio rispetto al modellino del Sole. Vale solo usando acqua di mare. Ecco la fregatura, puntuale: questa prova è concepita per essere una astronomica perdita di tempo.
Dovremo fare avanti e indietro dalla spiaggia per un bel pezzo.
Izzy: allora quel bus non deve più ripartire.
*Didima*
Koffee: -porta i segni di lotta addosso- anf, pant, non ci provare mai più. Sei un idiota, te lo do io il latte. Col caffè. Ficcati in bocca questo se proprio vuoi ciucciare qualcosa! –gli caccia in bocca il thermos del caffè-
Kurt: MHGGGL.
Koffee: succhia, imbecille.
Kurt: bleah, è amarisshhrrrimo. –gli è venuta la lingua blu dal gonfiore-
Koffee: è di prima qualità ma è come avere dato perle ai porci quindi meglio che taccia. E’ proprio perché è così amaro che ti si è bloccato il veleno tutto nella saliva. Almeno ora oltre al sangue puoi dire di avere anche la lingua blu, kihihih.
Kurt: prrrrt. CIAF!
Koffee: teficiente. E restituiscimi il thermos. Che schifo, è pieno di saliva, mi hai rovinato l’ennesimo set da caffè, ed era anche l’ultimo che mi restava! Mi segno anche questo nella lista dei danni per il calcolo da sottrarre alla tua parte di vincita. Tanto vale ormai… -prende un serpente a caso e gli ficca la moka in bocca, aspettando che il veleno sia pronto- Ecco come si fa. Surp. Sì, è pronto.
Kurt: ma…!
Koffee: fatto, ci voleva tanto? Non c’è antidoto migliore di un buon caffè. –glielo rificca in bocca- Eccoti il controveleno. Aspetta, ma è anche la soluzione: è il caffè la chiave. Il caffè si beve nel latte al mattino, si fa come espresso leggero con un dito d’acqua al pomeriggio, e metaforicamente la “sera” torna a essere un solido chicco pronto per essere macinato al mattino che viene dopo! Oracolo, eccoti la soluzione.
“Congratulazioni, il libro di Nicandro è ora affidato a voi. Dovete solo trovare il serpente che lo ha ingoiato.”
Eeeeeeeh?! Non stava scritto da nessuna parte! -Kurt perde i sensi- Non vale! Non vale! Non vale, Topher!
Topher: tutto è lecito a due passi dalla finale, mi spiace. –adesso sta beneficiando di un trattamento mani-piedi completo, tenuto legato per i polsi e per le caviglie come un agnello- Siete, ehm, proprio sicuri di quello che state facendo? Quella ghigliottina come taglia-unghie non mi ispira per niente fiducia. Ho cambiato idea, no, lasciatemi andare, fermiiiiiiiiih!
…
Fiù, ci sono ancora tutte e venti. –tutti gli altri clienti della spa lo stanno guardando con estremo disagio- Eheheheeh. Ahem ahem. E’ che sono abituato con le spa giapponesi. Magari adesso vado a rinfrescarmi un attimo, anzi, vado in bagno, cambiate scena grazie!
*Troia*
Ketty: ecco le rovine della città di Troia, noi scendiamo qui, grazie del passaggio.
Dawn: allora vi veniamo a riprendere dopo, contateci.
-le Selvatiche si lanciano col paracadute-
Ketty: non torneranno mai, ma se dovesse capitare…sarebbe interessante.
Mayko: a me non interessa niente di Mal, mi importa solo eliminare la mia odiata sorella. Nel modo più crudele possibile.
Ketty: sì, sì. Prova del Cavallo: soltanto un asino non conoscerebbe già questa leggenda, perciò saltiamo i preamboli. Entrate nella riproduzione del Cavallo di Troia e conducetelo attraverso l’accampamento nemico senza fare scattare l’allarme (sì, anche loro si sono modernizzati al giorno d’oggi), trovate un varco fra le mura ed entrate nella città col cavallo di legno fino ad arrivare al palazzo di re Priamo dove si trova il libro che cercate. Se il cavallo viene distrutto la prova non è valida e andrà ripetuta, ma avete massimo 3 tentativi poi dovrete scontare una penalità prima di passare oltre.
Mayko: solo 3 cavalli per un assedio?!
Ketty: ce li faremo bastare. Vediamo come è fatto l’interno.
Mayko: questo è un triciclo travestito da cavallo. Sarebbe stato questo il congegno mirabolante dgli Achei!
Ketty: certo che anche come Kami non fai altro che lamentarti.
Mayko: non osare scherzare con me, non ti piacerebbe la differenza di reazione rispetto a quella succube della mia alter-ego.
Ketty: è un tandem alla fine, in sella.
-il cavallo di legno inizia a muoversi in avanti, andando subito a franare su una tenda dell’accampamento-
No, avevi ragione te, questo è un triciclo e si ribalta come tale al minimo urto. Ma non è il nostro problema principale: è che non si vede dove stiamo andando.
Mayko: si può sapere come hanno fatto i Greci a portarlo fin dentro Troia allora?
Ketty: non lo hanno portato loro, infatti, questo affare era concepito per essere una statua. Però ricordo che vedevano lo stesso cosa stesse succedendo all’esterno. Quindi… trovata, ecco la fessura da dove spiare, proprio dagli occhi del cavallo. Ma è troppo in alto per arrivarci, perfino per te. Issami. –le sale lungo la schiena- Ora vedo tutto per bene: fortunatamente la tenda ha attutito il rumore della caduta. Possiamo proseguire indisturbate. Indietreggia e poi vai avanti.
Mayko: come faccio a far muovere tutto da sola se servono due persone…
Ketty: no, servono due paia di zampe e tu ne hai ben quattro.
Mayko: cioè vuoi che faccia così! –si mette a 4 zampe sui pedali- Ve bene?!?
Ketty: a pennello, adesso fai una curva a sinistra, c’è un’altra tenda da evitare.
Mayko: e il manubrio…? Lascia perdere, ho –lo azzanna coi denti girandolo quel tanto che basta-afferrato.
Ketty: brava che ci sei arrivata da sola. Attenta, ora devi tornare a destra.
-il cavallo salta improvvisamente in aria volando in mille pezzi-
Abbiamo scoperto che é anche un campo minato.
Mayko: GRRRARR! –trancia in due la sbarra di legno che le era rimasta tra le zanne- Voglio apportare una modifica al prossimo cavallo.
Ketty: un unicorno da sfondamento? L’idea è allettante.
Mayko: perforerò qualsiasi ostacolo davanti a me così se non esistono varchi ce li creeremo da noi. E che si fottano pure i sensori dell’allarme.
// Selvatiche //
Sono pratica a costruire armi micidiali con quello che mi capita sottomano. –intaglia il legno con le unghie fino a renderlo una lunga asta acuminata- Passami la colla per collezionisti.
Il mio capolavoro è pronto. Che aspetti? Dentro!
Ketty: ho raccolto qualche sassolino.
Mayko: a che ti serve?
Ketty: a stanare le altre mine nascoste prima di passarci sopra.
Mayko: capito. Caricaaa!
-pedala alla massima velocità facendo piegare il cavallo in avanti così da tenere il micidiale corno ben puntato strappando via una tenda dietro l’altra- Visto? Non c’è bisogno nemmeno che tu stia a guardare, vado dritta devastando qualsiasi cosa finché non trovo le mura.
Ketty: ecco, è scattato l’allarme.
Mayko: cosa importa? Ormai non mi fermano più nemmeno le cannonate! …Cannonate?
Ketty: sì, le ho sentite anche io. C’è un sistema di sicurezza molto più elaborato di quanto ci si aspetterebbe da un campo greco. Fermati subito! C’è mancato un pelo. –si toglie una freccia infuocata passata tra le gambe- Siamo troppo scoperte qui in campo aperto. Dobbiamo trovare un riparo.
Mayko: o un varco.
Ketty: no, rischiamo troppo!
Mayko: SONO LORO A RISCHIARE DI SCHERZARE CON IL FUOCO: KAMI SCEGLIE, KAMI AGISCE, E NIENTE LA POTRA’ FERMARE! –muovendosi come un cavallo imbizzarrito imbarca varie salve di frecce pur di schiantarsi alla massima velocità sulla roccaforte, creando una voragine nel muro- A me quel dannato libro. Yuhuuuh? Dove ti nascondi, Re Priamo? –stacca la testa dai resti del cavallo brandendola per il corno come un’ascia rudimentale- Porto una testa nuova in regalo per quella che ti staccherò nuovamente…
Eccolo.
ZACK!
Rotolò al suolo la testa che voleva ancora parlare.
Topher: wowowowow. Placati, Clitemnestra! Prima di tutto, qualcuno qui ha fatto confusione tra Iliade ed Eneide mi pare. Secondo, il passo che hai citato viene invece dall’Odissea. E terza cosa, “Priamo” che hai appena decapitato non è altro che una statua messa per fare più scena. Che problemi avete ultimamente tutti quanti? Ah, dimenticavo il quarto punto più importante: la prova non è valida perché non dovevate far suonare l’allarme e hai pure distrutto il cavallo contro le mura! Fallimento epico. Dovete ripeterla daccapo.
Mayko: CHE COSA HAI DETTO? Senti un po’, ma visto che hai già l’asciugamano addosso, e mi hai chiamato Clitemnestra prima, che ne dici se ti facessi fare la fine di Agamennone?
Topher: n-no. Stai scherzando, vero?! Aiuto, Ketty, guarda che ci metto un attimo a farvi squalificare dalla gara.
Ketty: ma certo che sta scherzando, che giocherellona. Farsi squalificare significherebbe averla data vinta ad Azusa. Aver perso di nuovo. Essere la sorella inferiore.
Mayko: c-certo. Ahahahahah! Ci sei cascato.
Topher: gh, che razza di scherzi. Fossi stato Chris a quest’ora vi avrei già punite! –i frammenti restanti del secondo cavallo finiti in cielo precipitano sopra il terzo dandolo alle fiamme- A quanto pare ci hanno pensato gli déi. Mezz’ora di penalità prima che possiate riprendere la gara, racccogliere il libro e portarlo alla biblioteca. Congratulazioni, Selvatiche: siete riuscite a mandare la prova di Troia a…puttane! Ahahahah!
Mayko: …
Topher: Io scappo di nuovo a Bursa, preferisco altri trattamenti con le ghigliottine che trovarmi a portata dell’ira funesta di Mayko.
Ketty: non ci siamo. Non ci siamo proprio, Mayko. Mi sono stancata.
Mayko: dove vai?!!
Ketty: per conto mio. Da questo momento, ognuno per sé.
*Pergamo*
Dawn: atterra vicino a quella chiesa, è lì che si trova l’Apocalisse. Sono impaziente di leggere finalmente in cosa consiste la prova. Prova del giudizio: l’Apocalisse è il libro che parla del Giudizio Universale, il giorno nel quale il mondo finirà per sempre e tutti gli uomini verranno giudicati per i peccati commessi, ascendendo al paradiso o precipitando all’inferno. Pergamo è un po’ l’emblema di questa dicotomia: è conosciuta come la città delle mille chiese ma allo stesso tempo era nota anche come il trono del demonio. BELLO! Questa prova di svolge in due fasi: la prima all’interno di una gabbia infernale consiste nel trovare le chiavi del paradiso tra le quali c’è anche quella che apre la serratura della gabbia stessa prima che questa venga calata nel pozzo infuocato.
Mike: la seconda verrà svolta dall’altro membro della squadra il quale, indossando delle ali legate a un argano, deve tuffarsi nella piscina dell’acqua santa e immergersi fino a toccarne il fondo, dove troverà il passaggio segreto da aprire con un’altra delle chiavi del paradiso. Se riuscirà prima di essere riportato su a forza in paradiso avrà così accesso alla cripta dove è conservato il libro di Giovanni. Avrete un solo tentativo, poi sarete condannati per l’eternità…di una mezz’ora. Okay…chi fa quale? Ricorda che sono un ottimo nuotatore.
Dawn: e io ci cammino sull’acqua. Ma… -vede il suo riflesso proiettato nell’acqua santa sentendosi subito le vertigini- sei tu l’angioletto mancato. –lo spinge in acqua- Inizia a fare qualche vasca di riscaldamento.
-Mike a sua volta la tira in acqua a tradimento-
// Altruisti //
Argh. Splut. Che schifo di acqua e l’ho anche ingoiata. Che ti è saltato in mente?
Mike: così inzuppata avrai piu’ resistenza al fuoco. Le basi, Mal.
Dawn: ma l’inferno è casa mia! Cosa vuoi me ne importasse di un po’ di calore in più? Tu non me la racconti giusta. Aah, forse ho capito: speravi di guarire Dawn così! Sei arrivato alla frutta, fratellino, non sai più a che santo rivolgerti. Prova con San Giovanni più tardi. Pffff! Puahahahahah!
Mike: non fare ustionare il corpo di Dawn, per favore, almeno quello ti raccomando.
Dawn: e piantala con sta lagna. A parte che è già un cadavere: questa ragazza non sembra nemmeno averlo mai visto il sole di quanto è pallida. Guarda, guarda, perfino i miei capezzoli sono albini!
Mike: non guardo un bel niente se sto già con Zoey. Copriti!
Dawn: bigotto. E’ anche per questo che non siamo mai andati d’accordo, quante volte che ti avrò suggerito la threesome.
Sono dentro, accendi il forno. Oh, cavolo, brucia di già, questa pelle è fin troppo delicata! Cazzo! Mi sono ustionata un piede, cosa diamine c’è finito sotto? –gli è rimasto lo stampo di una chiave sotto la pianta del piede- C’era una chiave prima! Ora dov’è? Cazzooo. L’altro piede! –se la stacca letteralmente dalla pelle- Trovata la prima. Ne mancano 6.
Ehi, angelo mancato, mi confermi che le chiavi del paradiso fossero 7 in tutto?
Mike: sì.
Dawn: chissà se già questa è quella giusta. No. Eccone un’altra, è appesa. Acc, ma sono troppo bassa per arrivarci, devo arrampicarmi…con questo corpicino su del metallo rovente…Per tutti i demoni infernali, che dolore!
// Altruisti //
Mike: ustioni di secondo grado su tutto il corpo. Che cavolo hai combinato…
Dawn: se dovrò andare all’inferno non potrò certo andarci in questo stato: questo corpo non è fatto per stare all’inferno.
Mike: stai tranquillo che prima di te ci andrò io all’inferno, sigh. Almeno bagnaci sopra un po’ di acqua santa...
Dawn: vade retro, Gabriele!
*Alicarnasso*
Azusa: ci manca solo da onorare Erato, la musa della poesia erotica.
Garry: passivo, giusto?
Azusa: baka?
Garry: io faccio il passivo, tu la dominante. Mi sembra naturale, no?
Azusa: spogliati, allora.
Garry: aspetta, aspetta…Le basi, Azusa, le basi. Devi essere tu a spogliare me. Ma prima, devi costruire il momento, darmi un po’ di spettacolo, non denudarti subito. Si perde tutta la poesia altrimenti.
Azusa: chiaro. Dimmi allora cosa devo fare, Garry-kun.
Garry: ma come, una giapponese che non sa queste cose? E’ il colmo.
Azusa: senti, è Mayko quella che ci ha sprecato la vita dietro agli eromanga, non di certo la sottoscritta. Infatti, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Basta farmi perdere tempo, dimmi cosa fare! Sei un bradipo anche a spiegare.
Garry: va bene, va bene, calmati, stellina. E’ lo spogliarello.
Azusa: se mi sono già spogliata prima, cosa cambia?
Garry: l’atteggiamento, il portamento, non vuole dire togliersi semplicemente i vestiti. Devi essere lenta, devi essere invogliante. E’ una di quelle cose che si fanno tanto per, sai, divertimento.
Azusa: mi sfugge lo scopo… Ma non voglio perdere tempo in dubbi inutili, farò ciò deve essere fatto. Un minuto e si va in scena!
…
Garry: O’ musa dell’amore, vieni a cantarmi le tue note di latte e miele sulle labbra. Ardo (yawn) dal desiderio di scoprire le tue vere forme, rivelati a me, ti invoco, in tutto il tuo candido splendore.
Azusa: O’ tu mortale che ardimenti tanto desiderio proibito, avvicinati. Io sono il fuoco che alimenta i tuoi occhi affamati, sono l’acqua che spegne come pioggia l’incendio che ti avvampa, e sono luce che ti conduce nell’ombra, vieni a me e sarai il primo a vedermi in forma corporea. –senza farsi vedere al riparo dai riflettori inizia a svolazzare pezzi del suo vestiario qua e là-
Garry: più lenta, Musa, fammi godere come solo tu sai fare.
Azusa: dunque tanto è il tuo coraggio, creatura dai giorni effimeri: ordini alla musa dell’erotismo come deve fare? Allora ne subirai tutte le conseguenze… -riappare alle sue spalle legandogli le mani dietro la schiena e bendandolo col reggiseno-questa sarà la punizione di Erato, della quale io sono semplice simulacro! Sentirai i miei seni premere sulla tua schiena ma non potrai mai avere il privilegio di vedere come sono fatti realmente, sentirai le mie dita spogliarti di tutto ciò che possiedi senza neanche sapere di che si tratta, e sentirai le mie labbra dappertutto. Hai ancora il desiderio dell’ignoto che ti aspetta alla mercé di una dea?
Garry: ma certo, fai di me ciò che vuoi. –lei gli salta addosso completamente nuda facendo sparire entrambi nel punto più buio del palco-
Azusa: Ah! Mortale! Anf! Per le muse! Saziamo Erato con la tua carne! Così tessero le Moire.
CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP!
Azusa: grazie, grazie a tutti, lo spettacolo è terminato!
Giudice: avete superato la prova a pieni voti, le Storie di Erodoto sono tutte vostre adesso.
Azusa: andiamo al porto, presto!
Giudice: !
Garry: Azusa, i vestiti…vabbè, è già partita per la tangente come al solito, glieli porterò io.
// Vincenti //
Azusa: ce l’ho fatta anche stavolta: non mi smentisco mai.
Garry: devo ammettere che mi hai sorpreso nella seconda parte. Sei stata molto brava.
Azusa: ovvio, mi dai una cosa e io te la faccio sempre al massimo! Sempre.
Garry: non hai colto il punto come lo intendevo io… eh pazienza. Si vede proprio che non sei avezza a questo genere di cose.
Azusa: sbagliato, un ragazzo ce l’ho già per tua norma e informazione, a differenza di Mayko. Perché io sono perfetta in tutto.
Garry: mi arrendo alla tua perfezione allora. –scrolla le spalle con un sorriso sarcastico riivolto alla telecamera-
Azusa: -tradotto simultaneamente dal turco- buongiorno, servirebbe un passaggio a me e al mio collega fino a Efeso.
Camionista: a..a..ah.
Azusa: oh, certo. Siamo una compagnia itinerante di strada, modella e artista. Questo è il mio costume di scena, oggi devo rappresentare la perfezione dei canoni greci nella scultura sottoforma di Nike di Sammotracia. Che combinazione! Lei sta portando un carico di gesso. Mi risparmierebbe un sacco di lavoro di body painting anche perché siamo già in ritardo colossale. Affare fatto, allora! Ci mettiamo dietro. Garry, salta su!
Garry: eccomi, ti eri dimenticata questi. Levami una curiosità, ma come hai fatto a convincerlo?
Azusa: ho imparato il turco in una settimana apposta per situazioni come questa.
Garry: aaa, ecco cosa altro facevi sulla nave tra una pausa e l’altra.
Azusa: ormai conosco tutte le tappe da quando Kyle me le ha rivelate e gioco d’anticipo, ma non faccio spoiler.
Garry: capito.Toh, una specie di chitarra.
Azusa: Life is Highway…
“LA VITA E’ UN’AUTOSTRADA” (Life is a Highway-Rascal Flatts)
Mayko: la gara sarà migliore senza di lei
torna qui, Ketty, dove sei?
A volte dico ciò che non penso
Altre come questa agisco senza senso.
Ketty: se c’è una lezione da imparare
È sempre meglio sola lavorare
Ci ho messo tutta la pazienza
Sono a posto con la coscienza…
Puoi fare a meno di me
Sono stufa di Azusa e di te
Ora voglio solo andarmene non importa come eee
Azusa: la vita è un’autostrada!
Ha mille corsie ed è infinita.
Mayko: ma la mia è nata sbagliata!
Sempre in dissesto e in salita.
Koffee: dopo tanti guai e umiliazioni
Mi sto prendendo le mie soddisfazioni
In questo viaggio ho ormai imparato
Che è inutile piangere sul caffè versato.-estrae il libro dalla bocca di un serpente-
Noah: avanti e indietro da un reality all’altro
Mi sono fatto le ossa, fatto più scaltro –si vede Izzy trascinare l’autista per poi tornare coi suoi vestiti-
Non mi rassegno più davanti a niente
Ci tengo davvero a vincere finalmente! –ma sono troppo piccoli per lei e allora deve travestirsi lui-
E’ una strana sensazione
Sentire questa determinazione
Sapere di poter arrivare a destinazione eee
Azusa: la vita è un’autostrada!
Non si ferma mai una volta partita.
Noah: la mia al casello è rimasta
Troppe volte per pigrizia non l’ho finita. –si sblocca finalmente il congegno d’acqua-
Azusa: la vita è un’autostrada!
Non importa dove ti porta bensì l’uscita.
Nel caso sbagliassi corsia
Non seguire sempre e solo la scia…
Koffee: mi sono sempre sentita frustrata
Ma non era Kelsea a rendermi così impedita…
Ketty: mi sono sempre arrangiata
Nessuno mi ha mai guidata nella mia vita aaa! –salta sul tetto di un camion in corsa-
Dawn: so che non avrò una seconda possibilità
fuori dalla mente di quella nullità
Voglio vivere
Voglio ridere
Avere diritto anch’io di esistereee! –esce dalla gabbia avvolta nelle fiamme tuffandosi sotto ad angelo-
Azusa: la vita è un’autostrada!
Al volante finché non è finita.
Mike: la mia ormai era multicorsia
E speravo davvero di averla ricostruita.
Azusa: la vita è un’autostrada!
Mayko, ormai dovresti averla capita.
Non è dell’auto la responsabilità
Bensì in chi sta alla guida.
La vita è un’autostrada!
Non ha una via predefinita.
Ma fino in fondo va seguita
Se alla fine vuoi averla vinta!
Siamo arrivati! Domo arigatò del passaggi…
Mayko: tu qui?!
Azusa: vedo anche tu. Scusa, ma sono di fretta, la vittoria non aspetta.
Mayko: ma quale vittoria! Questa non è manco la Biblioteca di Celso!
Azusa: sorellina, credi che possa cascare in un trucco così banale?
Garry: invece mi sa di sì. Qui leggo: “rovine di Troia”. Mi sa che qualcuno qui ha appena mandato la gara…a puttane!
Mayko: questa l’aveva già fatta Topher. E non fa ridere mai!
Garry: touché.
Mayko: i trenta minuti sono passati. Io vado, ho una più importante da fare perfino di te!
Azusa: ma che cosa ha capito l’autista? E’ la prima volta che mi sbaglio nel fare qualcosa.
Garry: fa’ niente, ci rifaremo, vedrai.
Azusa: sì, sì, dammi un attimo che…che la rimetto in carreggiata.
Garry: la vita è un’autostradaaa ma ora siamo in extraurbana...-Azusa gli spacca la chitarra in testa- Oookay, me lo sono meritato. Lo sai che sei ancora nuda, comunque, sì? Ops, a proposito devo avere dimenticato qualche pezzo a bordo.
Azusa: stanno portando via delle statue per restauri. Vanno proprio al museo di Efeso. Ecco come tornare in autostrada, anzi, più in alto ancora.
Koffee: ma l’autobus non doveva fare il giro e poi tornare indietro? Maledizione! Cosa ci sta scritto su questo cartello?
Kurt: effffffffffffssfsfsffsfsssso cinquantuno kfkfkfffffsssometfffsfsfstri.
Koffee: una volta tanto, una volta tanto che non sei in grado di parlare…proprio oggi che mi serviva doveva capitare questo miracolo?! Devo fare l’autostop per forza. Tieni l’avanzo di caffè e scrivimi le frasi che devo dire. Aspetta! Prima di questo spreco imperdonabile, un ultimo sorso per me. Surp.
Kurt: …
Koffee: sniff, mi piange il cuore a un simile spreco ma…tieni!
Kurt: dffffffe ssssscriffffsssfo!
Koffee: ah, sì, tant’è, usa il libro. Fatto? Ridammelo, vedo un camion all’orizzonte.
…
Cough, cough! Una del mio rango avrebbe meritato un trattamento migliore ma non importa, costui sta proprio andando a Efeso. Però c’è una cosa che non mi torna: cosa ci fa un reggiseno su una statua antica?! Uh, ma è della mia taglia? Quasi. Girati tu! Mi calza a pennello.
// Confessionale //
Koffee: Ora mi sento meglio, è una settimana che per colpa tua ho dovuto fare senza: tu, Kelsea, e mille altri eventi avversi mi avete distrutto un anno di guardaroba.
Garry: mi pesava tenere in mano tutti quei vestiti e così mi sono fatto aiutare dal manichino. Poi mi sono distratto con la canzone e me ne sono dimenticato, tutto qui.
-il vano del camion viene improvvisamente forzato dall’esterno, scassinato, e aperto-
Koffee: ahh che succede?
Ketty: un po’ di aria condizionata, finalmente.
Koffee: la gattaccia! Ci sei anche tu nella mia lista nera di chi mi ha distrutto il guardaroba, sappi che non me ne sono dimenticata. Perciò stammi il più possibile a distanza!
Ketty: volentieri, io speravo proprio di godermi un po’ di solitudine finalmente.
Koffee: aspetta un po’, ma se ci sei tu c’è anche l’altra psicoselvatica a rimorchio?! Rispondimi!
Ketty: boh, non lo so e non mi interessa più.
Koffee: come sarebbe a dire? Siete in crisi, ah ah ah ah? Era ora! Vi siete finalmente arrese alla schiacciante superiorità dei Migliori della gara. Siamo noi i responsabili della vostra separazione, quindi, segno che vi stiamo gettando tutti nella miseria più nera con il nostro dominio inarrestabile.
Ketty: di inarrestabile c’è solo la tua lingua, che vorrei fosse come quella dell’altro in questo momento.
-Kurt sibila qualcosa in risposta-
Ora zitta un po’, voglio godermi il fresco e basta senza pensare a niente, fissando il vuoto, come un gatto.
Koffee: prima Azusa, e adesso voi, vi stiamo annientando tutti anche sul piano della guerra psicologica.
-l’altra le salta addosso con un movimento improvviso aggrappandosi ai suoi vestiti-
Ketty: devo strapparti anche questi, solo la lingua, oppure ci siamo capiti?
Koffee: no, staccati subito, non ho più nulla in valigia praticamente.
Ketty: perfetto. Rrrip. Questo per ricordarti di non stuzzicare un gatto, mai più.
Koffee: e va bene, tanto non era neppure roba mia. -getta via il reggiseno sfilacciato- Comunque ti odio, spero vi facciate eliminare oggi o mai più.
Ketty: si vedrà. Chiediti invece perché nessuno si sogna ancora di far eliminare voi due buffoni.
Koffee: scusa, che hai detto?
Ketty: miao.
*Efeso*
Noah: -dal turco- …e alla vostra sinistra potete ammirare nientemeno che la Biblioteca di Celso, una delle sette meraviglie del mondo che fu, intitolata in onore del noto giurista latino che per primo teorizzò la responsabilità civile extracontrattuale per danni da quasi delitto. (Fonte: Emma)
Izzy: ahem ahem. Aheeem!
Noah: ah, sì. Adesso ci fermeremo qui per qualche minuto, intanto potete scendere a fare foto e toilette.
Izzy: buongiorno, avremmo questo libro da restituire in ritardo di qualche secolo al caro Celso! E’ in casa?
Noah: sì, assieme a Talete e Pitagora. Andiamo via prima che i turisti risalgano! Lo sai che siamo primi? Il bibliotecario ha detto che è il primo libro che gli è stato restituito oggi.
Izzy: ha detto davvero così, Noah? Ma è fantastico! Parti a tavoletta allora. A proposito, dove ci porti di bello?
Noah: stando alla mappa ricevuta, nella Regione del Mar Nero.
Koffee: ehi, ehi, vedo una città, presto, leggi cosa ci sta scritto che a me pare geroglifico!
Kurt: Effffssssso.
Koffee: ne sei assolutamente sicuro, Led Zeppolin?
Kurt: fffsfsfsssiii!!!
Koffee: finalmente possiamo passare alla prossima sfida. Ecco qua gli Theriakomesikiama, fuori la seconda destinazione.
-il blibliotecario sembra avere qualcosa da ridire in termini poco lusinghieri sullo stato in cui hanno restituito il libro-
Questa l’ho capita anche io che non so niente di turco. Senti, kebabbaro, quel coso stava nell’epigastro di un serpente e poi, ma chi caffè lo deve leggere un libro del genere?! E’ pure sbagliato e tradotto male. Altro che latte, l’antidoto universale è il caffè, studiate meglio la prossima volta studiosi dei miei stivali! -gli sbatte il bignami in faccia- Le teste di crauto non stanno solo in Germania, ecco perché andate così d’accordo...
Kurt: sssssscheibffffe!
Koffee: il tedesco, invece, ormai lo so capire. –gli chiude la lingua penzolante all’interno di un libro-
Kurt: mmmmmmllll!!!
Koffee: uno, due, tre…qui c’è uno scaffale già occupato da un libro di Talete. C’è una squadra davanti a noi. Quell’autobus era sospetto, scommetto che sono loro!
Ketty: dunque sono arrivata a destinazione senza volerlo. Dovrei aspettare Mayko, ma se lo merita? No, che si arrangi, ho di meglio da fare che stare ad aspettare lei.
Tipo -si accorge della comitiva di turisti- questo. E’ ora di tornare alle care vecchie abitudini in solitaria.
Koffee: ci serve un mezzo capace di andare più veloce di quell’autobus se vogliamo arrivare a schiacciare il pulsante per primi. Forse anche noi potremmo rispolverare delle vecchie abitudini. –guarda la lingua sempre più gonfia di Kurt- AREA 52, ti ricordi?
Oh, no, che ti succede, Kurt? Ti ha morso un serpente velenoso? Aiuto, qualcuno chiami il 118 o qualunque numero abbiate voi beduini! Contorciti come facevi prima, capito? –gli rifila un calcio negli ammenicoli per aiutarlo meglio a immedesimarsi- Sono disperata, sta peggiorando, aiutatemi!
-approfittando della distrazione, Ketty borseggia un turista dietro l’altro con tocco felino-
UEO UEO UEO
Kurt: mmbbllllblllbbll.
Koffee: dove sarà? Eccolo. Oh, grazie, grazie, senza il vostro intervento saremmo stati spacciati. Ora fatevi una bella dormita. –spara il dardo anestetico soffiando nella caffettiera- Trucchetto imparato quando me la sono vista tra i due pazzoidi. L’ambulanza è tutta nostra, come ai vecchi tempi. Largo ai Migliori!
-contemporanemente a Troia e a Pergamo rispettivamente si vedono Vincenti e Altruisti prendere il volo, i primi sospesi a un filo trasportati da un elicottero assieme ad altre statue-
Topher: come avrete da casa ormai capito, la tappa di oggi contiene una sfida nella sfida: spostarsi da un punto all’altro in un territorio così vasto come la Turchia con l’ingegno e mezzi di fortuna. Quello che stiamo vedendo va ben oltre le aspettative con stratagemmi diabolici al di sopra della legalità. Ce lo si poteva aspettare da alcuni di loro, ma qui sono uno peggio dell’altro, è Rat Race praticamente!
Gli Opposti da ultimi la scorsa volta a primi oggi conducono al momento la gara ma l’ambulanza dei Migliori sta macinando kilometri su kilometri e al sorpasso manca davvero poco. Ketty è terza ferma a Efeso mentre Mayko è ultima ed è lei che ha il libro con sé quindi non so come considerare la posizione delle Selvatiche, magari fate voi la media matematica. Gli Altruisti hanno da poco lasciato Pergamo e i Vincenti , inaspettatamente per come erano partiti, sono il fanalino di coda. Ci sarà l’ennesimo ribaltamento di scena nella Regione del Mar Nero o questa sarà proprio la griglia finale? Non cambiate canale sul più bello, perché non avete ancora visto niente.
*REGIONE DEL MAR NERO*
Noah: senti questa, Izzy: la città dove stiamo andando significa Ciliegia. Ah ah ah ah! Giresun. La specialità sono le nocciole, tuttavia, e l’hanno chiamata ciliegia!
Izzy: e allora?
Noah: niente, niente, volevo fare come te per una volta e sentire cosa si prova a essere randomico.
Izzy: IO SAREI RANDOMICA PER TE?
Noah: ehm, non ti scaldare. Poi è un dato di fatto che dici un sacco di cose a caso qua e là.
Izzy: e io che credevo avessi imparato a rispettarmi per quella che sono…
Noah: ma certo, l’ho anche detto una volta mi pare! Dai, mi hai frainteso un attimo.
Izzy: dici come quando definisti anguilla Alejandro?
Noah: ahi.
Izzy: ecco. Vai pure a Giresun e a cagare, so che le ciliegie fanno molto bene in tal senso.
Noah: questa me la sono meritata.
UEO UEO UEO
Sta passando una ambulanza dietro, devo spostarmi un attimo per farla passare.
Koffee: ha funzionato! Siamo di nuovo avanti a tutti. Come va dopo che hai preso quell’antidoto al veleno, Kurt, ha già fatto effetto?
Kurt: sssfentura a te, Perry l’Ornitorinco!
Koffee: sì, e io sono Candace Phlynn. E quello è il Pulsanthoper 2! Screeek. Stavolta non c’è nessuno che mi impedirà di farlo. Click! Che bel suono, adoro essere la prima a cliccarlo! Come il pubblico adora poi che sia sempre io a leggere la consegna per prima, con la mia spendida voce.
Kurt: …
Koffee: “SECONDA SFIDA: Una Ciliegia al giorno toglie il Meleagro di torno. –che nome stupido per una sfida- Specialità della regione del Mar Nero, la ciliegia di Giresun è un vero e proprio tesoro della Turchia, e oggi lo sarà anche per voi, novelli Mida (tradotto per i tonti: non potete usare mani e piedi), perché alcune ciliegie di questo barile contengono un nocciolo d’oro puro. Una volta che lo avete trovato, prendete la fionda, prendete bene la mira, e colpite il bersaglio posto sul cinghiale Calidonio.Ma questa sfida non cita Meleagro a caso, dato che prenderete la mira stando in equlibrio su un tizzone infuocato! Centrate il colpo prima che il tronco sia completamente incenerito per ottenere l’accesso all’ultima sfida della tappa di oggi.”
Noah: perfetto. Grazie di avermi risparmiato la fatica di leggerlo per voi stavolta.
Koffee: come? Siete già qui? Ma voi Opposti avete fatto l’abbonamento a starci sempre tra i piedi o cosa?!
Noah: eravamo appena entrati in città quando ci avete sorpassati, non mancava molto eh.
Koffee: tanto arriverete dietro di noi comunque. –gli addetti locali procedono a legarli mani dietro la schiena-
Noah: siamo due contro uno, e tu sei l’esperta di queste cose. Non lo dico spesso, ma abbiamo la vittoria aritmeticamente in tasca.
Izzy: ma io sono randomica. Sono la variabile impazzita. Potrei, ops, mordermi la lingua e, ops, ora non posssho più mashticare.
Noah: sigh, immagino di essermi meritato anche questa.
Topher: questa non sarebbe una sfida Uno Fa l’Altro Guarda però, beh, fate voi insomma.
Koffee: piccaaa al fuoco!
Topher: ah,già, piccola nota a margine dimenticata nella dritta: non tutte le ciliegie sono effettivamente…ciliegie.
Noah: boom! Ce ne siamo accorti.
Koffee: anf, anf, si può almeno bere ogni tanto?
Topher: sì, nessuna regola che lo vieti.
Noah: in tal caso visto che non stai facendo niente, mungimi una mucca per favore.
Izzy: così, random? Ipocrita.
Koffee: Kurt, la caffettiera! Oh, no, non ne è rimasta neppure una gocciolina. –la apre- A mali estremi estremi rimedi. –e si versa la polvere d’avanzo dall’ultimo caffè tutta sulla lingua- Ora non sento più alcun sapore. Ha funzionato! Ptù. Un nocciolo finalmente ma non è dorato, uffa.
Izzy: tornata… Posso sapere a che ti serviva?
Noah: Izzy, quando ti faccio segno, versami il latte in bocca tutto d’un fiato. Mi sono ricordato di un gioco che faceva sempre Owen. –inizia a riempirsi le guance di quanta più frutta possibile senza sosta- Mmmh! Glu glu glu glu glu glu. Ora fammi ridere, presto!
Izzy: e come?
Noah: …lo sai.
Izzy: ah, devo fare qualcosa di randomico,ok. Dopotutto è la mia caratteristica, no?! Purtroppo non mi riesce naturale quando sto incazzata. –Noah non è più in grado di aprire bocca per tutto quello che sta trattenendo così ingoia tutto quanto, guardandola malissimo-
Noah: allora fammi il solletico la prossima volta.
// Opposti //
Izzy: credevo si fosse notato in quella puntata di Azione! che anche io ho dei limiti allo spasso quando una situazione si fa troppo seria.
Noah: d’accordo, capito l’antifona. Saprò chi ringraziare se avrò acquisito anche io il tocco di Mida, quando cagherò ciliegie dorate per le prossime sei settimane.
-scoppiano entrambi a ridere-
Izzy: ehm, vuoi riprovare?
Noah: certo, prima che il tutto arrivi all’intestino ci vorranno ancora un paio…buuuurp…d’ore. Tanto vale darci dentro.
Izzy: preparo altro latte allora. Ah, comunque non ho trovato poi alcuna mucca nei paraggi, così mi sono dovuta arrangiare… ho munto il cinghiale.
Topher: come avresti fatto scusa?!?
Izzy: con l’ipnosi. Ma tranquillo, si sveglierà non appena qualcuno pronuncerà la parola ciliegia di nuovo.
Koffee: ho trovato una ciliegia col nocciolo dorato! Ammirate e piangete.
Noah: e inchinatevi, no? Ptù. No, non così, eppure a lui veniva.
Koffee: comunque slegatemi, ho un primato da consolidare ulteriormente.
Topher: toglietele le scarpe, allora, e preparate il tizzone ardente.
Koffee: devo farlo a piedi nudi? Au…auch..è come rovesciare il caffè rovente sul pavimento…
Topher: ora prendi bene la mira…
Koffee: è facile dirlo, mica sei tu che ti stai cucinando qui sopra! Stupida bestia, devi per forza agitarti così tanto?
Topher: ma se ce l’hai di fronte praticamente, ti sta venendo addosso. Uh, oh, sta veramente venendo da questa parte, non avevo previsto questa possibilità. Io telo, il mio ruolo è richiesto più avanti.
Koffee: io, io, io devo stare qui ferma per forza? Indietro, mostro! –con la mano tremante sferra il colpo mancando il bersaglio- Ahhh! –viene scaraventata in aria atterrando dritto in faccia al compagno, con le tette-
Kurt: mmmgh..mmmhh…mgggpfff!
Koffee: KUUUUUUUUUU –uh? –il tizzone atterra per ultimo sopra di loro, incenerendoli-
Noah: ah ah ah ah, AHAHAAHA-A-A--TCHUU!!!
-dal suo naso vengono sparati fuori noccioli misti a latte a velocità di proiettili dei quali uno dorato che vanno a colpire il bersaglio in pieno- Il milkshake nasale mi è finalmente riuscito!
Izzy: bleargh, era quello che volevi fare? Pure io lo trovavo eeh.
Noah: ma no, dai, era divertentissimo. Owen, amico, se stai guardando, sappi che è tutto merito tuo!
Izzy: cioè, poi dicono a me.
Koffee: grrr, fortunaccia sfacciata. Comunque non è valido perché non stavi in equilibrio su alcun tizzone mentre colpivi e non hai usato nemmeno la fionda.
Noah: ti sbagli. I proiettili sono rimbalzati sulla fionda che avevo messo sul tavolo prima di colpire il bersaglio e un pezzettino del legno infuocato è rotolato sotto ai miei piedi. Quindi, tecnicamente, sono rientrato perfettamente nelle regole. Avere un avvocato per fidanzata non aiuta solo a livello economico.
Izzy: l’indicazione si trova dentro al cinghiale sicuramente. Hai un coltello?
Noah: non penso sia necessario, in teoria lo stesso cinghiale è per tutti. Ecco, qua sotto la pancia c’è la mappa e un nome. Abbiamo quello che ci serve. Torniamo all’autobus.
Koffee: andate, andate pure, tanto vi riprendo subito. Ora che il cinghiale è KO sarà molto più facile.
Izzy: giusto, dimenticavo: ciliegia.
Koffee: questa me la pagherete cara, Opposti!
Kurt: fisto ke era il latte l’antidoto? La lingua mi si è finalmente sgonfiata.
Koffee: quale latte? Tu non hai bevuto alcun latte, mai, chiaro, chiaro?!? –gli ficca la faccia nel barile di ciliegie spingendo a forza-
Noah: cattive notizie, guarda un po’ là.
Izzy: gli sbirri.
Noah: sssì. Devono avere finalmente denunciato la scomparsa dell’autobus.
Izzy: ok, niente panico, so perfettamente come gestire situazioni del genere. Cambiamo identità anzitutto!
Noah: ci fingiamo due donne dei Laz? (n.d.r: etnia minore della Turchia)
Izzy: sì, tra l’altro tu come anziana sei credibilissima una volta indossato il copricapo: stesse rughe, stesso naso pronunciato, stessa statura.
Noah: troppi complimenti, non dovevi. Il travestimento ci fa buon gioco anche per un altro motivo: stando alle indicazioni dobbiamo addentrarci nel cuore dell’Anatolia Centrale dove si concentra proprio il popolo laz.
Solo che sono tanti,
kilometri,
a piedi.
Izzy: niente che un buon montaggio epico non possa risolvere.
Azusa: finalmente ci siamo, e questa volta è la città giusta. Siamo proprio in linea d’aria sopra la Biblioteca. E’ ora di scendere: inizia a fare come faccio io.
Garry: cioè, che stai facendo?
Azusa: il paracadute, ovvio! Basta annodare le maniche della prima maglietta attorno alla vita, le maniche della seconda maglietta attorno al busto, e le maniche della terza attorno al collo.
Garry: non mi dire che è per questo motivo che vesti sempre tre strati di roba come una torta…
Azusa: non solo. Anche per disporre di una fune, di una fionda, di uno straccio, ecc. Si possono fare mille cose diverse con i vestiti perché in qualsiasi viaggio, qualora andasse male, sono l’ultima cosa che potresti perdere. Io sono pronta, tu?
Garry: io porto solo una camicia e un paio di pantaloni e un farfallino ti ricordo.
Azusa: non posso aspettare oltre. Ho una gara da rimontare! Aggrappati a qualcosa per assorbire l’impatto.
-tagliato il cavo con i denti, l’intero carico di reperti archeologici si stacca dall’elicottero precipitando con Garry sopra: ogni singolo reperto atterra miracolosamente integro trovando una collocazione perfetta ad arredare la Biblioteca di Celso, e lui casca proprio, libro in una mano, e una statua erotica decapitata nell’altra, davanti alla reception-
Garry: consegna speciale ellenistica! Ehm, più posta celere di così. Così veloci che gli stessi vestiti non riescono a starci attaccati addosso! Vero, collega? –si accorge di essere da solo- Ah.
Azusa: tu pensa alla seconda sfida, io volo direttamente alla terza in prima posizione! Non deludermi e fai la tua parte. Okay, Garry-san? Ganbattèee.
Garry: quindi aveva calcolato tutto? Ok. Dato che viaggerò per conto mio, passerò il tempo a inventare giochi di parole con Giresun.
Ketty: proprio un bel bottino come non mi capitava di fare da tempo, anche se, sigh, non c’è alcuna sfida nel farlo con una comitiva di turisti. Restituirò tutto ai legittimi proprietari e buonanotte. Orologio, portafoglio, orologio, anello con brillanti, orologio e altro portafoglio…e infine questa. Questa a chi l’ho presa? Ah, era cucita su quel pezzo di tessuto…Il reggiseno che ho strappato a Koffee.
Alla fine di questa odissea polare soltanto cinque squadre ne sono sopravissute, mentre ai Lenza & Esca è toccato andare a dormire coi pesci, nella fattispecie, con gli ippoglossi.
Oggi mi trovate a Bursa, per la precisione nella regione del Mar di Marmara, a godermi il bagno termale tra i vapori curativi dello zolfo e un bel massaggio plantare nella vasca delle garre rufe, mentre aspetto al varco la nave petroliera che ha condotto i concorrenti fino ad Alicarnasso, la terra natia di Erodoto, da dove inizierà la loro saga per la finale a quattro. Ancora solo tre tappe e sapremo la fine della saga principale, ma per oggi concentriamoci sulla Turchia:
che la Regione dell’Egeo
la Regione del Mar Nero
e la Regione dell’Anatolia Centrale
scrivino nel sangue dei tanti caduti che per esse sono passati
i nomi dei prossimi ELIMINATI.
Soltanto una linea sottile separa tra vittoria e sconfitta, quella che scorre sul filo della mezzaluna. Inizia la ventitreesima tappa di Flurrydonkylous Race! Ah,uch, auch, ma siete sicuri che questo trattamento faccia realmente bene ai piedi? Ahh, ora mi stanno facendo anche il solletico ah ah ah ahahhahah basta!
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*Alicarnasso*
Ketty: dopo una settimana, una settimana di viaggio, a nutrirci solo di bastoncini di merluzzo, stavo seriamente credendo di essere diventata un gatto. Da adesso voglio mettermi a dieta vegetariana per i prossimi sei mesi.
Noah: io direttamente stavo iniziando a stringere amicizia col colesterolo. Purtroppo, ahimé, non siamo qui in vacanza per potermi permettere del cibo vero.
Garry: terra, finalmente!!!
Izzy: smack smack smack.
Ketty: ?
Noah: ha patito molto la dieta di bordo.
Izzy: specialmente le bevande, urgh.
Garry: libertà, quanto sei bella.
// Confessionale //
Garry: Azusa… Mi ha messo a regime costringendomi a ripetere quegli esercizi assurdi su quella dannata nave per 7 giorni consecutivi. E’ completamente andata: lei stessa si è allenata tutto il tempo 24 ore al giorno salvo i pasti in vista di questa tappa. Follia pura! Avere sette giorni per riposare dopo tutto quello passato e sprecarli così. Mi sento a pezzi esattamente come sette giorni prima! Di positivo è che mi è ricresciuta almeno la barba.
Izzy: il menu di bordo consisteva in stoccafisso, merluzzo, baccalà, tutto fritto, e da bere gin e vodka. Si può sapere come cavolo ha fatto Noah a farsela piacere se io sto male solo a ripens…scusate!!!
Noah: perché non sa in cosa consiste normalmente la cucina indiana. -scrolla le spalle-
Azusa: sono carica. Questa settimana mi ha completamente ristabilito l’occhio e lo spirito. Sono pronta a mettere questa gara a ferro e fuoco ancora una volta. Soprattutto, è ora di rimettere l’imoto al suo posto.
Click!
Koffee: come avete osate premere prima di noi? Fate spazio ai Migliori della gara.
Kurt: ricordatevi che siete sotto il nostro impero adesso, da ben 3 tappe. Un impero che come quello Ottomano perdurerà nei secoli.
Noah: oppure farà la fine di quello romano d’Occidente, cough cough.
Kurt: tu, liberto, leggi l’iscrizione recata nella dritta. Risparmierò la mia preziosa voce per il momento.
Noah: ah, che pazienza ci vuole.
“PRIMA SFIDA: Un eone di libri da restituire. La Biblioteca di Celso, situata a Efeso, fu una delle sette meraviglie del mondo antico, epicentro di tutta la cultura bibliografica delle civiltà greco-bizantine e non solo. Da essa, tuttavia, mancano 5 libri andati sperduti nei secoli dei secoli, ma le loro copie sono sopravvissute ai cinque angoli della regione: Troia, Pergamo, Alicarnasso, Mileto e Didima conservano ciascuna una copia, ottenibile solo col superamento di una prova. Ogni squadra ha un libro da recuperare e riportare al sicuro nella biblioteca per potere accedere al prossimo pulsante. Sul retro della dritta trovate la vostra assegnazione…-Kurt gliela strappa di mano-
Kurt: questa spetta a noi dato il nostro diritto di partire per primi. Theriakà…?
Koffee:che hai detto? Dammi qua, leggo io: gli “Theriakà” di Nicandro, a Didima...e che diamine sono?! Boh! Andiamoci e basta, lasciamo i perdenti qui ad Alicarnasso.
Dawn: “Apocalisse di Giovanni” bella l’apocalisse, già mi piace.
Mayko: “Iliade”.
Noah: “Sul Solstizio e sull’Equinozio”, quasi certamente Talete, a Mileto. Cominciamo male. -lui e tutte le altre squadre borbottano una volta capito-
Garry: che culo! Siamo già a destinazione.
Azusa: come ho già detto, la fortuna aiuta gli audaci, e adesso ganbattè, al Mausoleo di Mausolo!
Mayko: sempre tutte le fortune quella, ma oggi finirà, finirà TUTTO QUANTO.
Koffee: saremmo dovuti essere noi quelli avvantaggiati! Colpa tua, Kurt.
Kurt: taci. Tira fuori i soldi per noleggiare un’auto piuttosto.
Koffee: perché dovrei tirarli fuori io, ancora? Pensaci tu che sei tanto nobile.
Kurt: ti ho già detto che sono decaduto! Gli ultimi soldi che avevo erano i franchi che ho barattato via.
Koffee: anche io ho finito i soldi… Li ho spesi tutti per rifarmi il guardaroba in vista della trasferta antartica. Come hai fatto tu del resto, ma sempre coi soldi miei ti ricordo! –abbassa lo sguardo- Tra l’altro sono gli stessi costosi abiti che ieri per colpa della tua euforia ho strappato a brandelli senza pensarci. E così sono dovuta tornare al mio vecchio look.
Kurt: beh, il Bayern Munchen afefa vinto assieme a noi…era doferoso lasciarsi andare. Anche i tedeschi si svagano ogni tanto, ok?!
Noah: dunque, noi siamo nell’odierna Bodrum, mentre Mileto sta qui. C’è una corriera turistica che organizza gite, e potrebbe condurci a destinazione in massimo 25 minuti.
Izzy: non perderemo troppo tempo?
Noah: sai com’è, almeno oggi vorrei evitare di vedermela con la polizia di un’altra ennesima nazione. Anche perché qui c’è la pena di morte.
Izzy: glom. D’accordo.
Noah: il bello è che se ci sbrighiamo subito con la prova prima che l’autobus riparta, avremo il passaggio assicurato per Efeso, dove si trova la biblioteca! Due in uno insomma.
Izzy: sei un genio!
Noah: bella scoperta. Forza, Izzy, stando alla guida il prossimo tour parte tra 5 minuti!
Koffee: hai sentito anche tu?
Kurt: ho letto semmai: Didima è la prima tappa del giro turistico e la si raggiunge in 15 minuti! Prendiamo quell’autobus prima di immediatamente.
// Migliori //
Koffee: un attimo. Non mi torna una cosa in questa faccenda: tu sai il turco?
Kurt: in Germania è come una seconda lingua, c’è un forte gemellaggio da sempre tra le nostre nazioni, dopotutto, tra potenti ci si intende sempre.
Koffee: a volte parli come se fossi il presidente della Germania intera, o peggio, e mi dai seriamente i brividi, Kurt.
Mayko: dimmi che quella mappa è falsa. E’ falsa! Non è possibile una cosa del genere.
Ketty: invece lo è, guarda quanto dista Troia da qui, e anche da Efeso. Pur avendo preso “a nolo” la macchina, ci metteremo lo stesso delle ore ad arrivare.
Mayko: ma io sfascio tutto. Mi stai dicendo che ad Azusa è toccata la prova dietro l’angolo e a me quella più lontana in assoluto? Poi non è solo fortuna sfacciata la sua, no, MAI! Sniff. Perché mi devo sempre sentire così frustrata poi per forza DIVENTO CATTIVA.
Ketty: capisco, ma cerca di non spaccare l’auto, però. Quello che ci serve è un altro mezzo di trasporto, e sono sicura che è nell’interesse degli Altruisti cercarne uno. Anche Pergamo è piuttosto lontana da raggiungere.
Mayko: per questo li stai seguendo!
Ketty: esatto. Ecco, si sono fermati. “Aeroporto di Milas-Bodrum”, ho capito quello che vuoi fare, biondina.
Mike: vuoi davvero rubare un aeroplano stavolta? E come pensi di fare?
Dawn: ma mica ci penserò io, sciocco, ho fatto apposta a farmi inseguire da Ketty tutto il tempo. Ecco il velivolo che mi interessa: nascondiamoci nell’hangar in attesa che la gatta faccia il suo dovere di ladra.
Ketty: non c’è traccia di quei due, ma li ho visti dirigersi verso quell’hangar. A-ah, come sospettavo: un aeroplano superleggero per i rifornimenti militari.
Mayko: militari? Sei sicura di quello che stai facendo?
Ketty: è come rubare una macchina, un gioco da micini. Già fatto.
Dawn: e adesso, facciamo un po’ di rumore. –inizia a spaccare cose a caso facendo scattare l’allarme-
Mayko: oh, no, siamo cadute in una trappola!
Ketty: uhm…torniamo in macchina, e abbandoniamo l’aeroporto così non desteremo sospetti. Sbrigati!
Dawn: l’aeroplanino è tutto nostro. Guida tu.
Mike: ma non è come guidare un elicottero…
Dawn: ho detto GUIDA! Gli sbirri arriveranno sul serio a momenti e se io perderò la testa allora l’avrà perduta per sempre anche la tua amica.
-Mike decolla all’istante con qualche balzello di troppo, Ketty e Mayko in piedi sul tettuccio della macchina, saltano afferrando il carrello al volo e risalgono fino all’abitacolo portandosi dietro i sedili-
Ketty: allora, vogliamo giocare a carte scoperte finalmente? –Mayko punta le unghie affilate al collo di Dawn- Direi che ci siamo guadagnate almeno un passaggio fino a Troia.
Dawn: d’accordo. Ma allora perché fermarci qui? Andiamo fino in fondo. Andata e ritorno garantiti. Uniamo le forze e saremo invincibili noi 3. Ora tutti temono anche VOI come temono ME, lo dimostra il Boomerang che vi hanno servito ieri come polpetta avvelenata. E se succedesse di nuovo? Credete che se capitasse a una delle altre 2 squadre, questa non prenderebbe di mira proprio le Selvatiche?
Mayko: a noi questi ragionamenti non interessano. CONTA SOLO SPAZZARE VIA AZUSA E VINCERE! Poi, caro Mal, io le mie vendette le lavoro sempre da sola. Ora decollate prima che perda la pazienza e decolli la tua testa.
Dawn: fai come dice.
Mike: va bene!
-Ketty bisbiglia qualcosa percettibile solo dall’orecchio fino dell’altra selvatica-
Mayko: sai che ti dico? Ho cambiato idea. Considera pure accettata la tua offerta, Mal, da Kami.
Azusa: ecco il Mausoleo! E’ pieno di gente, dove sarà il libro? –legge le istruzioni della prova- Erodoto scrisse le Storie in 9 libri, ciascuno dedicato a una delle muse. Per ottenere l’intera collezione dovete esibirvi 3 volte Azusa da sola, 3 volte solo Garry, e le ultime 3 assieme. Le esibizioni sono: epica, musica, commedia, tragedia, danza, eros, mimo, astronomia e ricostruzione storica.
E’ una sfida nella sfida, praticamente. Non dobbiamo perdere un secondo di troppo: io mi esibisco in danza, astronomia e musica. Tu in commedia, tragedia (le tue freddure li faranno piangere tutti per bene) e mimo. Infine assieme faremo epica, eros e ricostruzione storica.
Garry: capito.
Azusa: si torna ai bei tempi del Doposhow, Garry-san. Forza, conquistiamoli come solo noi sappiamo fare. Salve a tutti! Grazie per essere venuti a questo spettacolo che sarà...astronomico per cominciare!
Garry: ma anche comico. –indossa una maschera greca per coprire la pelata e si esibisce nel solito lancio della rosa tenuta in bocca per conquistare le belle ragazze presenti, ma non ha la solita mira…- Ahh, infatti sto già vedendo le stelle! Tutte nei miei testicoli.
AHAHAHAHAHAHAH!
Azusa: il mio nome è Azusa, una stella nata miliardi di anni fa reincarnata sottoforma umana per guidare le masse sotto un’unica luce. Sono stella cometa e insieme pianeta, scia e dimora dei successi dell’umanità.
-con la lunga ciocca ricolorata di vernice oro si esibisce dinnanzi al pubblico simulando i movimenti della coda di una cometa- O’ tu, mortale, invece, privato della gioia della rinascita da una stella, cosa fai nella tua unica vita?
Garry: io aerostatizzo e me ne sto a scrutare il sole. (Questa chissà dove l’ho copiata, eh? Sssh.)
AHAHAHAHAHAHAH!
Azusa: in quanto stella, tuttavia, nemmeno io sono poi immortale. Arriverà un giorno che mi spegnerò tutt’uno con il mio corpo, per sempre –prende della tintura nera come la notte e poco a poco spegne la propria luce dorata versandosela lemme lemme fino a lasciare solo la punta dei capelli luminosa- e di me non resterà che l’ultima scia che avrò lasciato dietro di me, con la speranza che guidi ancora coloro che mi sono andati dietro e coloro a me cari, soprattutto, la mia stella sorella, che da sempre mi segue ma non appare mai al di fuori della mia ombra. Io sono già supernova, lei è nata nana bianca, ma l’universo è un ciclo e la vita di una stella è lunga e piena di sorprese…forse un giorno, lontano, dalla mia scomparsa, evolverà da sola in una supernova. Fine della storia, questa la mia dedica a Urania. (Una è fatta.)
Garry: clap clap clap. Un applauso meritato. Signori, prima di congedarmi anche io davanti a Talia, voglio lasciarvi un’ultima perla: qual è il colmo per una supernova?
.
.
.
Diventare un buco nero di malvagità!
…
BUUUUUUUUUH! BUHUUHUUUUUH! SNIFF, SOB!
E questa era la mia transizione sulla tragedia. Ordunque da adesso esibirò il mio repertorio in onore di Melpomene.
Giudice: nonononono! Tieni pure il libro. Sono certo che la stessa musa stia già piangendo disperata in un angolo.
Azusa: ottimo, così siamo già a un terzo della prova. Continuiamo subito! Resta sul palco, io devo ancora finire di ripulirmi.
Garry: bene. Giochiamo al mimo, allora! Farò tre imitazioni, vediamo chi le indovina.
Giudice: mimo non mimica. C’è differenza. Devi stare muto sennò la prova non vale!
Garry: mmh. Ah!
-si disegna una ruga profonda sulla fronte con un pennello e poi si mette a correre in modo “effeminato” senza pantaloni-
NOAH!
-ammicca in segno affermativo, dopodiche gira le spalle al pubblico, sporge il sedere con le chiappe ben evidenti a sculettare, alzando il naso all’insù con portamento fiero e tenendo una palla sulla testa-
TOPHER!
Topher: ehi, questa non mi è piaciuta! Io non sono mica così effeminat-aaaaaaaa. Piano col tirare quei peletti, ho la pelle molto delicata, sa?
-manca solo l’ultimo. Garry sostanzialmente scimmiotta l’esibizione di Azusa di poco fa…-
Giudice: Azusa. Pigro… Eccovi il quarto libro.
Garry: le mie esibizioni le ho finite, yawn, ora tocca solo a te. Svegliami poi quando hai finito. Zzz.
Azusa: in onore della terra nella quale ci troviamo, per la mia danza mi sono ispirata ai dervisci danzanti dell’Anatolia. Che le mie infinite giravolte possano allietare la musa della danza e tutto questo meraviglioso pubblico.
OOOH…!
*Didima*
Koffee: ecco la nostra fermata. Vediamo di sbrigarcela in fretta.
Kurt: laggiù, ecco l’entrata dell’oracolo. Profa dell’orako..
Koffee: leggo io. Prova dell’oracolo: sapevate che quello di Didima è stato il secondo oracolo più famoso dopo quello di Delfi? Lo sappiamo proprio per merito di Nicandro, al quale viene anche attribuita la raccolta degli Theriakà, ovvero un manuale dedicato alla catalogazione dei veleni e dei rimedi. Prima della venuta di Apollo, all’oracolo presidiava un serpente gigante dalle proprietà divinatorie. La prova consiste nell’estrarre il veleno dai…suoi possibili discendenti, mescolarlo fino a farlo diventare inchiostro, e scrivere la soluzione all’indovinello che porrà or ora l’oracolo. Soltanto così si aprirà il passaggio segreto per il libro. Che cooosa? Ancora serpenti? Io ho già dato in India, quindi l’estrazione la farai te.
Kurt: n-nein? A maggior ragione dovresti farlo tu avendolo già fatto prima.
Koffee: ti ho detto di no! E ora fammi sentire cosa dice l’oracolo.
“Cos’è che al mattino si scioglie nel latte, al pomeriggio nell’acqua e alla sera torna a essere solido?”
Eeehm…ecco…oddio, non mi viene in mente.
Kurt: serpentino karino karinen, vieni dal paparinen… uaaaaaah! Shnitzel, mi ha già morso! Molla la mano.
Koffee: come posso concentrarmi se fai tutto questo baccano? -sbatte un piede per terra spaventando il serpente all’istante- Si fa così, imbecille. Uhm…si scioglie e si solidifica di nuovo…ce l’ho sulla punta della lingua, lo so.
Kurt: allora se è così facile. Stupido serpente! –gli schiaccia la testa sotto un piede- Ora caccia fuori il veleno. –ma un altro serpente vendica all’istante il compagno mordendo un’altra zone ben più dolorosa- Ak.k-k-k-kk.
Bl..gl..kkk…kl..kh..gggggghhhh…
-si accascia a terra strisciando semiparalizzato in preda alle convulsioni, tanto che i serpenti lo scambiano per un loro simile e smettono di attaccarlo-
Koffee: oooh, che cosa altro c’è adesso? Idiota, eppure gli ho detto di fare silenzio. Ce l’ho davvero sulla punta della lingua, ma come si chiama…aaa, mi hai fatto deconcentrare tu. Daccapo. Ripetimi l’indovinello, oracolo!
Kurt: gghh…gll..antidoto…antidoto… -strisciando nota un piccolo taccuino sopra al quale sembra essere riportato un bignami degli Theriakà perso da qualche studioso del luogo- A-A—ANTIDOOOOTTO----GGLYTTLRRLllll…latte. Latte? Latte!?? –si guarda attorno con gli occhi strabuzzati-
Koffee: si scioglie al mattino nel latte… Eh? Adesso cosa vuoi ancora? Mi pareva di averti detto di non disturbarmi più. Kurt? Che stai facendo…?
Kurt: glllllglllgllllllllllatte. . .latte. . .MI SERFE IL LATTE PER CURARMI.
Koffee: e io che posso farci? M-Mollami subito. Kuuuuurt!!!
*Mileto*
Noah: menomale che siamo ripartiti subito. Questa è la nostra fermata.
Izzy: mi è venuta un’idea: potrei costringere l’autista a stare fermo mooolto di più in modo da darti il tempo di fare la prova e risalire.
Noah: prima meglio leggere in cosa consiste, poi valutiamo la tua idea. Prova della marea: per Talete tutto aveva avuto origine dall’acqua –e, aggiungo io, probabilmente è stato uno dei pochi filosofi ad azzeccarc i oltre a , beh, PITAGORA- del mare e dei fiumi. Egli si dedicò anche all’astronomia per provare le sue teorie. Il libro che cercate è collegato a un congegno speciale che si sblocca una volta riempito d’acqua il plastico del Sistema Solare che avete di fronte. Dovete riempire di acqua il pianeta Terra in modo che questa per il peso si posizioni prima in Solstizio e poi in Equinozio rispetto al modellino del Sole. Vale solo usando acqua di mare. Ecco la fregatura, puntuale: questa prova è concepita per essere una astronomica perdita di tempo.
Dovremo fare avanti e indietro dalla spiaggia per un bel pezzo.
Izzy: allora quel bus non deve più ripartire.
*Didima*
Koffee: -porta i segni di lotta addosso- anf, pant, non ci provare mai più. Sei un idiota, te lo do io il latte. Col caffè. Ficcati in bocca questo se proprio vuoi ciucciare qualcosa! –gli caccia in bocca il thermos del caffè-
Kurt: MHGGGL.
Koffee: succhia, imbecille.
Kurt: bleah, è amarisshhrrrimo. –gli è venuta la lingua blu dal gonfiore-
Koffee: è di prima qualità ma è come avere dato perle ai porci quindi meglio che taccia. E’ proprio perché è così amaro che ti si è bloccato il veleno tutto nella saliva. Almeno ora oltre al sangue puoi dire di avere anche la lingua blu, kihihih.
Kurt: prrrrt. CIAF!
Koffee: teficiente. E restituiscimi il thermos. Che schifo, è pieno di saliva, mi hai rovinato l’ennesimo set da caffè, ed era anche l’ultimo che mi restava! Mi segno anche questo nella lista dei danni per il calcolo da sottrarre alla tua parte di vincita. Tanto vale ormai… -prende un serpente a caso e gli ficca la moka in bocca, aspettando che il veleno sia pronto- Ecco come si fa. Surp. Sì, è pronto.
Kurt: ma…!
Koffee: fatto, ci voleva tanto? Non c’è antidoto migliore di un buon caffè. –glielo rificca in bocca- Eccoti il controveleno. Aspetta, ma è anche la soluzione: è il caffè la chiave. Il caffè si beve nel latte al mattino, si fa come espresso leggero con un dito d’acqua al pomeriggio, e metaforicamente la “sera” torna a essere un solido chicco pronto per essere macinato al mattino che viene dopo! Oracolo, eccoti la soluzione.
“Congratulazioni, il libro di Nicandro è ora affidato a voi. Dovete solo trovare il serpente che lo ha ingoiato.”
Eeeeeeeh?! Non stava scritto da nessuna parte! -Kurt perde i sensi- Non vale! Non vale! Non vale, Topher!
Topher: tutto è lecito a due passi dalla finale, mi spiace. –adesso sta beneficiando di un trattamento mani-piedi completo, tenuto legato per i polsi e per le caviglie come un agnello- Siete, ehm, proprio sicuri di quello che state facendo? Quella ghigliottina come taglia-unghie non mi ispira per niente fiducia. Ho cambiato idea, no, lasciatemi andare, fermiiiiiiiiih!
…
Fiù, ci sono ancora tutte e venti. –tutti gli altri clienti della spa lo stanno guardando con estremo disagio- Eheheheeh. Ahem ahem. E’ che sono abituato con le spa giapponesi. Magari adesso vado a rinfrescarmi un attimo, anzi, vado in bagno, cambiate scena grazie!
*Troia*
Ketty: ecco le rovine della città di Troia, noi scendiamo qui, grazie del passaggio.
Dawn: allora vi veniamo a riprendere dopo, contateci.
-le Selvatiche si lanciano col paracadute-
Ketty: non torneranno mai, ma se dovesse capitare…sarebbe interessante.
Mayko: a me non interessa niente di Mal, mi importa solo eliminare la mia odiata sorella. Nel modo più crudele possibile.
Ketty: sì, sì. Prova del Cavallo: soltanto un asino non conoscerebbe già questa leggenda, perciò saltiamo i preamboli. Entrate nella riproduzione del Cavallo di Troia e conducetelo attraverso l’accampamento nemico senza fare scattare l’allarme (sì, anche loro si sono modernizzati al giorno d’oggi), trovate un varco fra le mura ed entrate nella città col cavallo di legno fino ad arrivare al palazzo di re Priamo dove si trova il libro che cercate. Se il cavallo viene distrutto la prova non è valida e andrà ripetuta, ma avete massimo 3 tentativi poi dovrete scontare una penalità prima di passare oltre.
Mayko: solo 3 cavalli per un assedio?!
Ketty: ce li faremo bastare. Vediamo come è fatto l’interno.
Mayko: questo è un triciclo travestito da cavallo. Sarebbe stato questo il congegno mirabolante dgli Achei!
Ketty: certo che anche come Kami non fai altro che lamentarti.
Mayko: non osare scherzare con me, non ti piacerebbe la differenza di reazione rispetto a quella succube della mia alter-ego.
Ketty: è un tandem alla fine, in sella.
-il cavallo di legno inizia a muoversi in avanti, andando subito a franare su una tenda dell’accampamento-
No, avevi ragione te, questo è un triciclo e si ribalta come tale al minimo urto. Ma non è il nostro problema principale: è che non si vede dove stiamo andando.
Mayko: si può sapere come hanno fatto i Greci a portarlo fin dentro Troia allora?
Ketty: non lo hanno portato loro, infatti, questo affare era concepito per essere una statua. Però ricordo che vedevano lo stesso cosa stesse succedendo all’esterno. Quindi… trovata, ecco la fessura da dove spiare, proprio dagli occhi del cavallo. Ma è troppo in alto per arrivarci, perfino per te. Issami. –le sale lungo la schiena- Ora vedo tutto per bene: fortunatamente la tenda ha attutito il rumore della caduta. Possiamo proseguire indisturbate. Indietreggia e poi vai avanti.
Mayko: come faccio a far muovere tutto da sola se servono due persone…
Ketty: no, servono due paia di zampe e tu ne hai ben quattro.
Mayko: cioè vuoi che faccia così! –si mette a 4 zampe sui pedali- Ve bene?!?
Ketty: a pennello, adesso fai una curva a sinistra, c’è un’altra tenda da evitare.
Mayko: e il manubrio…? Lascia perdere, ho –lo azzanna coi denti girandolo quel tanto che basta-afferrato.
Ketty: brava che ci sei arrivata da sola. Attenta, ora devi tornare a destra.
-il cavallo salta improvvisamente in aria volando in mille pezzi-
Abbiamo scoperto che é anche un campo minato.
Mayko: GRRRARR! –trancia in due la sbarra di legno che le era rimasta tra le zanne- Voglio apportare una modifica al prossimo cavallo.
Ketty: un unicorno da sfondamento? L’idea è allettante.
Mayko: perforerò qualsiasi ostacolo davanti a me così se non esistono varchi ce li creeremo da noi. E che si fottano pure i sensori dell’allarme.
// Selvatiche //
Sono pratica a costruire armi micidiali con quello che mi capita sottomano. –intaglia il legno con le unghie fino a renderlo una lunga asta acuminata- Passami la colla per collezionisti.
Il mio capolavoro è pronto. Che aspetti? Dentro!
Ketty: ho raccolto qualche sassolino.
Mayko: a che ti serve?
Ketty: a stanare le altre mine nascoste prima di passarci sopra.
Mayko: capito. Caricaaa!
-pedala alla massima velocità facendo piegare il cavallo in avanti così da tenere il micidiale corno ben puntato strappando via una tenda dietro l’altra- Visto? Non c’è bisogno nemmeno che tu stia a guardare, vado dritta devastando qualsiasi cosa finché non trovo le mura.
Ketty: ecco, è scattato l’allarme.
Mayko: cosa importa? Ormai non mi fermano più nemmeno le cannonate! …Cannonate?
Ketty: sì, le ho sentite anche io. C’è un sistema di sicurezza molto più elaborato di quanto ci si aspetterebbe da un campo greco. Fermati subito! C’è mancato un pelo. –si toglie una freccia infuocata passata tra le gambe- Siamo troppo scoperte qui in campo aperto. Dobbiamo trovare un riparo.
Mayko: o un varco.
Ketty: no, rischiamo troppo!
Mayko: SONO LORO A RISCHIARE DI SCHERZARE CON IL FUOCO: KAMI SCEGLIE, KAMI AGISCE, E NIENTE LA POTRA’ FERMARE! –muovendosi come un cavallo imbizzarrito imbarca varie salve di frecce pur di schiantarsi alla massima velocità sulla roccaforte, creando una voragine nel muro- A me quel dannato libro. Yuhuuuh? Dove ti nascondi, Re Priamo? –stacca la testa dai resti del cavallo brandendola per il corno come un’ascia rudimentale- Porto una testa nuova in regalo per quella che ti staccherò nuovamente…
Eccolo.
ZACK!
Rotolò al suolo la testa che voleva ancora parlare.
Topher: wowowowow. Placati, Clitemnestra! Prima di tutto, qualcuno qui ha fatto confusione tra Iliade ed Eneide mi pare. Secondo, il passo che hai citato viene invece dall’Odissea. E terza cosa, “Priamo” che hai appena decapitato non è altro che una statua messa per fare più scena. Che problemi avete ultimamente tutti quanti? Ah, dimenticavo il quarto punto più importante: la prova non è valida perché non dovevate far suonare l’allarme e hai pure distrutto il cavallo contro le mura! Fallimento epico. Dovete ripeterla daccapo.
Mayko: CHE COSA HAI DETTO? Senti un po’, ma visto che hai già l’asciugamano addosso, e mi hai chiamato Clitemnestra prima, che ne dici se ti facessi fare la fine di Agamennone?
Topher: n-no. Stai scherzando, vero?! Aiuto, Ketty, guarda che ci metto un attimo a farvi squalificare dalla gara.
Ketty: ma certo che sta scherzando, che giocherellona. Farsi squalificare significherebbe averla data vinta ad Azusa. Aver perso di nuovo. Essere la sorella inferiore.
Mayko: c-certo. Ahahahahah! Ci sei cascato.
Topher: gh, che razza di scherzi. Fossi stato Chris a quest’ora vi avrei già punite! –i frammenti restanti del secondo cavallo finiti in cielo precipitano sopra il terzo dandolo alle fiamme- A quanto pare ci hanno pensato gli déi. Mezz’ora di penalità prima che possiate riprendere la gara, racccogliere il libro e portarlo alla biblioteca. Congratulazioni, Selvatiche: siete riuscite a mandare la prova di Troia a…puttane! Ahahahah!
Mayko: …
Topher: Io scappo di nuovo a Bursa, preferisco altri trattamenti con le ghigliottine che trovarmi a portata dell’ira funesta di Mayko.
Ketty: non ci siamo. Non ci siamo proprio, Mayko. Mi sono stancata.
Mayko: dove vai?!!
Ketty: per conto mio. Da questo momento, ognuno per sé.
*Pergamo*
Dawn: atterra vicino a quella chiesa, è lì che si trova l’Apocalisse. Sono impaziente di leggere finalmente in cosa consiste la prova. Prova del giudizio: l’Apocalisse è il libro che parla del Giudizio Universale, il giorno nel quale il mondo finirà per sempre e tutti gli uomini verranno giudicati per i peccati commessi, ascendendo al paradiso o precipitando all’inferno. Pergamo è un po’ l’emblema di questa dicotomia: è conosciuta come la città delle mille chiese ma allo stesso tempo era nota anche come il trono del demonio. BELLO! Questa prova di svolge in due fasi: la prima all’interno di una gabbia infernale consiste nel trovare le chiavi del paradiso tra le quali c’è anche quella che apre la serratura della gabbia stessa prima che questa venga calata nel pozzo infuocato.
Mike: la seconda verrà svolta dall’altro membro della squadra il quale, indossando delle ali legate a un argano, deve tuffarsi nella piscina dell’acqua santa e immergersi fino a toccarne il fondo, dove troverà il passaggio segreto da aprire con un’altra delle chiavi del paradiso. Se riuscirà prima di essere riportato su a forza in paradiso avrà così accesso alla cripta dove è conservato il libro di Giovanni. Avrete un solo tentativo, poi sarete condannati per l’eternità…di una mezz’ora. Okay…chi fa quale? Ricorda che sono un ottimo nuotatore.
Dawn: e io ci cammino sull’acqua. Ma… -vede il suo riflesso proiettato nell’acqua santa sentendosi subito le vertigini- sei tu l’angioletto mancato. –lo spinge in acqua- Inizia a fare qualche vasca di riscaldamento.
-Mike a sua volta la tira in acqua a tradimento-
// Altruisti //
Argh. Splut. Che schifo di acqua e l’ho anche ingoiata. Che ti è saltato in mente?
Mike: così inzuppata avrai piu’ resistenza al fuoco. Le basi, Mal.
Dawn: ma l’inferno è casa mia! Cosa vuoi me ne importasse di un po’ di calore in più? Tu non me la racconti giusta. Aah, forse ho capito: speravi di guarire Dawn così! Sei arrivato alla frutta, fratellino, non sai più a che santo rivolgerti. Prova con San Giovanni più tardi. Pffff! Puahahahahah!
Mike: non fare ustionare il corpo di Dawn, per favore, almeno quello ti raccomando.
Dawn: e piantala con sta lagna. A parte che è già un cadavere: questa ragazza non sembra nemmeno averlo mai visto il sole di quanto è pallida. Guarda, guarda, perfino i miei capezzoli sono albini!
Mike: non guardo un bel niente se sto già con Zoey. Copriti!
Dawn: bigotto. E’ anche per questo che non siamo mai andati d’accordo, quante volte che ti avrò suggerito la threesome.
Sono dentro, accendi il forno. Oh, cavolo, brucia di già, questa pelle è fin troppo delicata! Cazzo! Mi sono ustionata un piede, cosa diamine c’è finito sotto? –gli è rimasto lo stampo di una chiave sotto la pianta del piede- C’era una chiave prima! Ora dov’è? Cazzooo. L’altro piede! –se la stacca letteralmente dalla pelle- Trovata la prima. Ne mancano 6.
Ehi, angelo mancato, mi confermi che le chiavi del paradiso fossero 7 in tutto?
Mike: sì.
Dawn: chissà se già questa è quella giusta. No. Eccone un’altra, è appesa. Acc, ma sono troppo bassa per arrivarci, devo arrampicarmi…con questo corpicino su del metallo rovente…Per tutti i demoni infernali, che dolore!
// Altruisti //
Mike: ustioni di secondo grado su tutto il corpo. Che cavolo hai combinato…
Dawn: se dovrò andare all’inferno non potrò certo andarci in questo stato: questo corpo non è fatto per stare all’inferno.
Mike: stai tranquillo che prima di te ci andrò io all’inferno, sigh. Almeno bagnaci sopra un po’ di acqua santa...
Dawn: vade retro, Gabriele!
*Alicarnasso*
Azusa: ci manca solo da onorare Erato, la musa della poesia erotica.
Garry: passivo, giusto?
Azusa: baka?
Garry: io faccio il passivo, tu la dominante. Mi sembra naturale, no?
Azusa: spogliati, allora.
Garry: aspetta, aspetta…Le basi, Azusa, le basi. Devi essere tu a spogliare me. Ma prima, devi costruire il momento, darmi un po’ di spettacolo, non denudarti subito. Si perde tutta la poesia altrimenti.
Azusa: chiaro. Dimmi allora cosa devo fare, Garry-kun.
Garry: ma come, una giapponese che non sa queste cose? E’ il colmo.
Azusa: senti, è Mayko quella che ci ha sprecato la vita dietro agli eromanga, non di certo la sottoscritta. Infatti, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Basta farmi perdere tempo, dimmi cosa fare! Sei un bradipo anche a spiegare.
Garry: va bene, va bene, calmati, stellina. E’ lo spogliarello.
Azusa: se mi sono già spogliata prima, cosa cambia?
Garry: l’atteggiamento, il portamento, non vuole dire togliersi semplicemente i vestiti. Devi essere lenta, devi essere invogliante. E’ una di quelle cose che si fanno tanto per, sai, divertimento.
Azusa: mi sfugge lo scopo… Ma non voglio perdere tempo in dubbi inutili, farò ciò deve essere fatto. Un minuto e si va in scena!
…
Garry: O’ musa dell’amore, vieni a cantarmi le tue note di latte e miele sulle labbra. Ardo (yawn) dal desiderio di scoprire le tue vere forme, rivelati a me, ti invoco, in tutto il tuo candido splendore.
Azusa: O’ tu mortale che ardimenti tanto desiderio proibito, avvicinati. Io sono il fuoco che alimenta i tuoi occhi affamati, sono l’acqua che spegne come pioggia l’incendio che ti avvampa, e sono luce che ti conduce nell’ombra, vieni a me e sarai il primo a vedermi in forma corporea. –senza farsi vedere al riparo dai riflettori inizia a svolazzare pezzi del suo vestiario qua e là-
Garry: più lenta, Musa, fammi godere come solo tu sai fare.
Azusa: dunque tanto è il tuo coraggio, creatura dai giorni effimeri: ordini alla musa dell’erotismo come deve fare? Allora ne subirai tutte le conseguenze… -riappare alle sue spalle legandogli le mani dietro la schiena e bendandolo col reggiseno-questa sarà la punizione di Erato, della quale io sono semplice simulacro! Sentirai i miei seni premere sulla tua schiena ma non potrai mai avere il privilegio di vedere come sono fatti realmente, sentirai le mie dita spogliarti di tutto ciò che possiedi senza neanche sapere di che si tratta, e sentirai le mie labbra dappertutto. Hai ancora il desiderio dell’ignoto che ti aspetta alla mercé di una dea?
Garry: ma certo, fai di me ciò che vuoi. –lei gli salta addosso completamente nuda facendo sparire entrambi nel punto più buio del palco-
Azusa: Ah! Mortale! Anf! Per le muse! Saziamo Erato con la tua carne! Così tessero le Moire.
CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP!
Azusa: grazie, grazie a tutti, lo spettacolo è terminato!
Giudice: avete superato la prova a pieni voti, le Storie di Erodoto sono tutte vostre adesso.
Azusa: andiamo al porto, presto!
Giudice: !
Garry: Azusa, i vestiti…vabbè, è già partita per la tangente come al solito, glieli porterò io.
// Vincenti //
Azusa: ce l’ho fatta anche stavolta: non mi smentisco mai.
Garry: devo ammettere che mi hai sorpreso nella seconda parte. Sei stata molto brava.
Azusa: ovvio, mi dai una cosa e io te la faccio sempre al massimo! Sempre.
Garry: non hai colto il punto come lo intendevo io… eh pazienza. Si vede proprio che non sei avezza a questo genere di cose.
Azusa: sbagliato, un ragazzo ce l’ho già per tua norma e informazione, a differenza di Mayko. Perché io sono perfetta in tutto.
Garry: mi arrendo alla tua perfezione allora. –scrolla le spalle con un sorriso sarcastico riivolto alla telecamera-
Azusa: -tradotto simultaneamente dal turco- buongiorno, servirebbe un passaggio a me e al mio collega fino a Efeso.
Camionista: a..a..ah.
Azusa: oh, certo. Siamo una compagnia itinerante di strada, modella e artista. Questo è il mio costume di scena, oggi devo rappresentare la perfezione dei canoni greci nella scultura sottoforma di Nike di Sammotracia. Che combinazione! Lei sta portando un carico di gesso. Mi risparmierebbe un sacco di lavoro di body painting anche perché siamo già in ritardo colossale. Affare fatto, allora! Ci mettiamo dietro. Garry, salta su!
Garry: eccomi, ti eri dimenticata questi. Levami una curiosità, ma come hai fatto a convincerlo?
Azusa: ho imparato il turco in una settimana apposta per situazioni come questa.
Garry: aaa, ecco cosa altro facevi sulla nave tra una pausa e l’altra.
Azusa: ormai conosco tutte le tappe da quando Kyle me le ha rivelate e gioco d’anticipo, ma non faccio spoiler.
Garry: capito.Toh, una specie di chitarra.
Azusa: Life is Highway…
“LA VITA E’ UN’AUTOSTRADA” (Life is a Highway-Rascal Flatts)
Mayko: la gara sarà migliore senza di lei
torna qui, Ketty, dove sei?
A volte dico ciò che non penso
Altre come questa agisco senza senso.
Ketty: se c’è una lezione da imparare
È sempre meglio sola lavorare
Ci ho messo tutta la pazienza
Sono a posto con la coscienza…
Puoi fare a meno di me
Sono stufa di Azusa e di te
Ora voglio solo andarmene non importa come eee
Azusa: la vita è un’autostrada!
Ha mille corsie ed è infinita.
Mayko: ma la mia è nata sbagliata!
Sempre in dissesto e in salita.
Koffee: dopo tanti guai e umiliazioni
Mi sto prendendo le mie soddisfazioni
In questo viaggio ho ormai imparato
Che è inutile piangere sul caffè versato.-estrae il libro dalla bocca di un serpente-
Noah: avanti e indietro da un reality all’altro
Mi sono fatto le ossa, fatto più scaltro –si vede Izzy trascinare l’autista per poi tornare coi suoi vestiti-
Non mi rassegno più davanti a niente
Ci tengo davvero a vincere finalmente! –ma sono troppo piccoli per lei e allora deve travestirsi lui-
E’ una strana sensazione
Sentire questa determinazione
Sapere di poter arrivare a destinazione eee
Azusa: la vita è un’autostrada!
Non si ferma mai una volta partita.
Noah: la mia al casello è rimasta
Troppe volte per pigrizia non l’ho finita. –si sblocca finalmente il congegno d’acqua-
Azusa: la vita è un’autostrada!
Non importa dove ti porta bensì l’uscita.
Nel caso sbagliassi corsia
Non seguire sempre e solo la scia…
Koffee: mi sono sempre sentita frustrata
Ma non era Kelsea a rendermi così impedita…
Ketty: mi sono sempre arrangiata
Nessuno mi ha mai guidata nella mia vita aaa! –salta sul tetto di un camion in corsa-
Dawn: so che non avrò una seconda possibilità
fuori dalla mente di quella nullità
Voglio vivere
Voglio ridere
Avere diritto anch’io di esistereee! –esce dalla gabbia avvolta nelle fiamme tuffandosi sotto ad angelo-
Azusa: la vita è un’autostrada!
Al volante finché non è finita.
Mike: la mia ormai era multicorsia
E speravo davvero di averla ricostruita.
Azusa: la vita è un’autostrada!
Mayko, ormai dovresti averla capita.
Non è dell’auto la responsabilità
Bensì in chi sta alla guida.
La vita è un’autostrada!
Non ha una via predefinita.
Ma fino in fondo va seguita
Se alla fine vuoi averla vinta!
Siamo arrivati! Domo arigatò del passaggi…
Mayko: tu qui?!
Azusa: vedo anche tu. Scusa, ma sono di fretta, la vittoria non aspetta.
Mayko: ma quale vittoria! Questa non è manco la Biblioteca di Celso!
Azusa: sorellina, credi che possa cascare in un trucco così banale?
Garry: invece mi sa di sì. Qui leggo: “rovine di Troia”. Mi sa che qualcuno qui ha appena mandato la gara…a puttane!
Mayko: questa l’aveva già fatta Topher. E non fa ridere mai!
Garry: touché.
Mayko: i trenta minuti sono passati. Io vado, ho una più importante da fare perfino di te!
Azusa: ma che cosa ha capito l’autista? E’ la prima volta che mi sbaglio nel fare qualcosa.
Garry: fa’ niente, ci rifaremo, vedrai.
Azusa: sì, sì, dammi un attimo che…che la rimetto in carreggiata.
Garry: la vita è un’autostradaaa ma ora siamo in extraurbana...-Azusa gli spacca la chitarra in testa- Oookay, me lo sono meritato. Lo sai che sei ancora nuda, comunque, sì? Ops, a proposito devo avere dimenticato qualche pezzo a bordo.
Azusa: stanno portando via delle statue per restauri. Vanno proprio al museo di Efeso. Ecco come tornare in autostrada, anzi, più in alto ancora.
Koffee: ma l’autobus non doveva fare il giro e poi tornare indietro? Maledizione! Cosa ci sta scritto su questo cartello?
Kurt: effffffffffffssfsfsffsfsssso cinquantuno kfkfkfffffsssometfffsfsfstri.
Koffee: una volta tanto, una volta tanto che non sei in grado di parlare…proprio oggi che mi serviva doveva capitare questo miracolo?! Devo fare l’autostop per forza. Tieni l’avanzo di caffè e scrivimi le frasi che devo dire. Aspetta! Prima di questo spreco imperdonabile, un ultimo sorso per me. Surp.
Kurt: …
Koffee: sniff, mi piange il cuore a un simile spreco ma…tieni!
Kurt: dffffffe ssssscriffffsssfo!
Koffee: ah, sì, tant’è, usa il libro. Fatto? Ridammelo, vedo un camion all’orizzonte.
…
Cough, cough! Una del mio rango avrebbe meritato un trattamento migliore ma non importa, costui sta proprio andando a Efeso. Però c’è una cosa che non mi torna: cosa ci fa un reggiseno su una statua antica?! Uh, ma è della mia taglia? Quasi. Girati tu! Mi calza a pennello.
// Confessionale //
Koffee: Ora mi sento meglio, è una settimana che per colpa tua ho dovuto fare senza: tu, Kelsea, e mille altri eventi avversi mi avete distrutto un anno di guardaroba.
Garry: mi pesava tenere in mano tutti quei vestiti e così mi sono fatto aiutare dal manichino. Poi mi sono distratto con la canzone e me ne sono dimenticato, tutto qui.
-il vano del camion viene improvvisamente forzato dall’esterno, scassinato, e aperto-
Koffee: ahh che succede?
Ketty: un po’ di aria condizionata, finalmente.
Koffee: la gattaccia! Ci sei anche tu nella mia lista nera di chi mi ha distrutto il guardaroba, sappi che non me ne sono dimenticata. Perciò stammi il più possibile a distanza!
Ketty: volentieri, io speravo proprio di godermi un po’ di solitudine finalmente.
Koffee: aspetta un po’, ma se ci sei tu c’è anche l’altra psicoselvatica a rimorchio?! Rispondimi!
Ketty: boh, non lo so e non mi interessa più.
Koffee: come sarebbe a dire? Siete in crisi, ah ah ah ah? Era ora! Vi siete finalmente arrese alla schiacciante superiorità dei Migliori della gara. Siamo noi i responsabili della vostra separazione, quindi, segno che vi stiamo gettando tutti nella miseria più nera con il nostro dominio inarrestabile.
Ketty: di inarrestabile c’è solo la tua lingua, che vorrei fosse come quella dell’altro in questo momento.
-Kurt sibila qualcosa in risposta-
Ora zitta un po’, voglio godermi il fresco e basta senza pensare a niente, fissando il vuoto, come un gatto.
Koffee: prima Azusa, e adesso voi, vi stiamo annientando tutti anche sul piano della guerra psicologica.
-l’altra le salta addosso con un movimento improvviso aggrappandosi ai suoi vestiti-
Ketty: devo strapparti anche questi, solo la lingua, oppure ci siamo capiti?
Koffee: no, staccati subito, non ho più nulla in valigia praticamente.
Ketty: perfetto. Rrrip. Questo per ricordarti di non stuzzicare un gatto, mai più.
Koffee: e va bene, tanto non era neppure roba mia. -getta via il reggiseno sfilacciato- Comunque ti odio, spero vi facciate eliminare oggi o mai più.
Ketty: si vedrà. Chiediti invece perché nessuno si sogna ancora di far eliminare voi due buffoni.
Koffee: scusa, che hai detto?
Ketty: miao.
*Efeso*
Noah: -dal turco- …e alla vostra sinistra potete ammirare nientemeno che la Biblioteca di Celso, una delle sette meraviglie del mondo che fu, intitolata in onore del noto giurista latino che per primo teorizzò la responsabilità civile extracontrattuale per danni da quasi delitto. (Fonte: Emma)
Izzy: ahem ahem. Aheeem!
Noah: ah, sì. Adesso ci fermeremo qui per qualche minuto, intanto potete scendere a fare foto e toilette.
Izzy: buongiorno, avremmo questo libro da restituire in ritardo di qualche secolo al caro Celso! E’ in casa?
Noah: sì, assieme a Talete e Pitagora. Andiamo via prima che i turisti risalgano! Lo sai che siamo primi? Il bibliotecario ha detto che è il primo libro che gli è stato restituito oggi.
Izzy: ha detto davvero così, Noah? Ma è fantastico! Parti a tavoletta allora. A proposito, dove ci porti di bello?
Noah: stando alla mappa ricevuta, nella Regione del Mar Nero.
Koffee: ehi, ehi, vedo una città, presto, leggi cosa ci sta scritto che a me pare geroglifico!
Kurt: Effffssssso.
Koffee: ne sei assolutamente sicuro, Led Zeppolin?
Kurt: fffsfsfsssiii!!!
Koffee: finalmente possiamo passare alla prossima sfida. Ecco qua gli Theriakomesikiama, fuori la seconda destinazione.
-il blibliotecario sembra avere qualcosa da ridire in termini poco lusinghieri sullo stato in cui hanno restituito il libro-
Questa l’ho capita anche io che non so niente di turco. Senti, kebabbaro, quel coso stava nell’epigastro di un serpente e poi, ma chi caffè lo deve leggere un libro del genere?! E’ pure sbagliato e tradotto male. Altro che latte, l’antidoto universale è il caffè, studiate meglio la prossima volta studiosi dei miei stivali! -gli sbatte il bignami in faccia- Le teste di crauto non stanno solo in Germania, ecco perché andate così d’accordo...
Kurt: sssssscheibffffe!
Koffee: il tedesco, invece, ormai lo so capire. –gli chiude la lingua penzolante all’interno di un libro-
Kurt: mmmmmmllll!!!
Koffee: uno, due, tre…qui c’è uno scaffale già occupato da un libro di Talete. C’è una squadra davanti a noi. Quell’autobus era sospetto, scommetto che sono loro!
Ketty: dunque sono arrivata a destinazione senza volerlo. Dovrei aspettare Mayko, ma se lo merita? No, che si arrangi, ho di meglio da fare che stare ad aspettare lei.
Tipo -si accorge della comitiva di turisti- questo. E’ ora di tornare alle care vecchie abitudini in solitaria.
Koffee: ci serve un mezzo capace di andare più veloce di quell’autobus se vogliamo arrivare a schiacciare il pulsante per primi. Forse anche noi potremmo rispolverare delle vecchie abitudini. –guarda la lingua sempre più gonfia di Kurt- AREA 52, ti ricordi?
Oh, no, che ti succede, Kurt? Ti ha morso un serpente velenoso? Aiuto, qualcuno chiami il 118 o qualunque numero abbiate voi beduini! Contorciti come facevi prima, capito? –gli rifila un calcio negli ammenicoli per aiutarlo meglio a immedesimarsi- Sono disperata, sta peggiorando, aiutatemi!
-approfittando della distrazione, Ketty borseggia un turista dietro l’altro con tocco felino-
UEO UEO UEO
Kurt: mmbbllllblllbbll.
Koffee: dove sarà? Eccolo. Oh, grazie, grazie, senza il vostro intervento saremmo stati spacciati. Ora fatevi una bella dormita. –spara il dardo anestetico soffiando nella caffettiera- Trucchetto imparato quando me la sono vista tra i due pazzoidi. L’ambulanza è tutta nostra, come ai vecchi tempi. Largo ai Migliori!
-contemporanemente a Troia e a Pergamo rispettivamente si vedono Vincenti e Altruisti prendere il volo, i primi sospesi a un filo trasportati da un elicottero assieme ad altre statue-
Topher: come avrete da casa ormai capito, la tappa di oggi contiene una sfida nella sfida: spostarsi da un punto all’altro in un territorio così vasto come la Turchia con l’ingegno e mezzi di fortuna. Quello che stiamo vedendo va ben oltre le aspettative con stratagemmi diabolici al di sopra della legalità. Ce lo si poteva aspettare da alcuni di loro, ma qui sono uno peggio dell’altro, è Rat Race praticamente!
Gli Opposti da ultimi la scorsa volta a primi oggi conducono al momento la gara ma l’ambulanza dei Migliori sta macinando kilometri su kilometri e al sorpasso manca davvero poco. Ketty è terza ferma a Efeso mentre Mayko è ultima ed è lei che ha il libro con sé quindi non so come considerare la posizione delle Selvatiche, magari fate voi la media matematica. Gli Altruisti hanno da poco lasciato Pergamo e i Vincenti , inaspettatamente per come erano partiti, sono il fanalino di coda. Ci sarà l’ennesimo ribaltamento di scena nella Regione del Mar Nero o questa sarà proprio la griglia finale? Non cambiate canale sul più bello, perché non avete ancora visto niente.
*REGIONE DEL MAR NERO*
Noah: senti questa, Izzy: la città dove stiamo andando significa Ciliegia. Ah ah ah ah! Giresun. La specialità sono le nocciole, tuttavia, e l’hanno chiamata ciliegia!
Izzy: e allora?
Noah: niente, niente, volevo fare come te per una volta e sentire cosa si prova a essere randomico.
Izzy: IO SAREI RANDOMICA PER TE?
Noah: ehm, non ti scaldare. Poi è un dato di fatto che dici un sacco di cose a caso qua e là.
Izzy: e io che credevo avessi imparato a rispettarmi per quella che sono…
Noah: ma certo, l’ho anche detto una volta mi pare! Dai, mi hai frainteso un attimo.
Izzy: dici come quando definisti anguilla Alejandro?
Noah: ahi.
Izzy: ecco. Vai pure a Giresun e a cagare, so che le ciliegie fanno molto bene in tal senso.
Noah: questa me la sono meritata.
UEO UEO UEO
Sta passando una ambulanza dietro, devo spostarmi un attimo per farla passare.
Koffee: ha funzionato! Siamo di nuovo avanti a tutti. Come va dopo che hai preso quell’antidoto al veleno, Kurt, ha già fatto effetto?
Kurt: sssfentura a te, Perry l’Ornitorinco!
Koffee: sì, e io sono Candace Phlynn. E quello è il Pulsanthoper 2! Screeek. Stavolta non c’è nessuno che mi impedirà di farlo. Click! Che bel suono, adoro essere la prima a cliccarlo! Come il pubblico adora poi che sia sempre io a leggere la consegna per prima, con la mia spendida voce.
Kurt: …
Koffee: “SECONDA SFIDA: Una Ciliegia al giorno toglie il Meleagro di torno. –che nome stupido per una sfida- Specialità della regione del Mar Nero, la ciliegia di Giresun è un vero e proprio tesoro della Turchia, e oggi lo sarà anche per voi, novelli Mida (tradotto per i tonti: non potete usare mani e piedi), perché alcune ciliegie di questo barile contengono un nocciolo d’oro puro. Una volta che lo avete trovato, prendete la fionda, prendete bene la mira, e colpite il bersaglio posto sul cinghiale Calidonio.Ma questa sfida non cita Meleagro a caso, dato che prenderete la mira stando in equlibrio su un tizzone infuocato! Centrate il colpo prima che il tronco sia completamente incenerito per ottenere l’accesso all’ultima sfida della tappa di oggi.”
Noah: perfetto. Grazie di avermi risparmiato la fatica di leggerlo per voi stavolta.
Koffee: come? Siete già qui? Ma voi Opposti avete fatto l’abbonamento a starci sempre tra i piedi o cosa?!
Noah: eravamo appena entrati in città quando ci avete sorpassati, non mancava molto eh.
Koffee: tanto arriverete dietro di noi comunque. –gli addetti locali procedono a legarli mani dietro la schiena-
Noah: siamo due contro uno, e tu sei l’esperta di queste cose. Non lo dico spesso, ma abbiamo la vittoria aritmeticamente in tasca.
Izzy: ma io sono randomica. Sono la variabile impazzita. Potrei, ops, mordermi la lingua e, ops, ora non posssho più mashticare.
Noah: sigh, immagino di essermi meritato anche questa.
Topher: questa non sarebbe una sfida Uno Fa l’Altro Guarda però, beh, fate voi insomma.
Koffee: piccaaa al fuoco!
Topher: ah,già, piccola nota a margine dimenticata nella dritta: non tutte le ciliegie sono effettivamente…ciliegie.
Noah: boom! Ce ne siamo accorti.
Koffee: anf, anf, si può almeno bere ogni tanto?
Topher: sì, nessuna regola che lo vieti.
Noah: in tal caso visto che non stai facendo niente, mungimi una mucca per favore.
Izzy: così, random? Ipocrita.
Koffee: Kurt, la caffettiera! Oh, no, non ne è rimasta neppure una gocciolina. –la apre- A mali estremi estremi rimedi. –e si versa la polvere d’avanzo dall’ultimo caffè tutta sulla lingua- Ora non sento più alcun sapore. Ha funzionato! Ptù. Un nocciolo finalmente ma non è dorato, uffa.
Izzy: tornata… Posso sapere a che ti serviva?
Noah: Izzy, quando ti faccio segno, versami il latte in bocca tutto d’un fiato. Mi sono ricordato di un gioco che faceva sempre Owen. –inizia a riempirsi le guance di quanta più frutta possibile senza sosta- Mmmh! Glu glu glu glu glu glu. Ora fammi ridere, presto!
Izzy: e come?
Noah: …lo sai.
Izzy: ah, devo fare qualcosa di randomico,ok. Dopotutto è la mia caratteristica, no?! Purtroppo non mi riesce naturale quando sto incazzata. –Noah non è più in grado di aprire bocca per tutto quello che sta trattenendo così ingoia tutto quanto, guardandola malissimo-
Noah: allora fammi il solletico la prossima volta.
// Opposti //
Izzy: credevo si fosse notato in quella puntata di Azione! che anche io ho dei limiti allo spasso quando una situazione si fa troppo seria.
Noah: d’accordo, capito l’antifona. Saprò chi ringraziare se avrò acquisito anche io il tocco di Mida, quando cagherò ciliegie dorate per le prossime sei settimane.
-scoppiano entrambi a ridere-
Izzy: ehm, vuoi riprovare?
Noah: certo, prima che il tutto arrivi all’intestino ci vorranno ancora un paio…buuuurp…d’ore. Tanto vale darci dentro.
Izzy: preparo altro latte allora. Ah, comunque non ho trovato poi alcuna mucca nei paraggi, così mi sono dovuta arrangiare… ho munto il cinghiale.
Topher: come avresti fatto scusa?!?
Izzy: con l’ipnosi. Ma tranquillo, si sveglierà non appena qualcuno pronuncerà la parola ciliegia di nuovo.
Koffee: ho trovato una ciliegia col nocciolo dorato! Ammirate e piangete.
Noah: e inchinatevi, no? Ptù. No, non così, eppure a lui veniva.
Koffee: comunque slegatemi, ho un primato da consolidare ulteriormente.
Topher: toglietele le scarpe, allora, e preparate il tizzone ardente.
Koffee: devo farlo a piedi nudi? Au…auch..è come rovesciare il caffè rovente sul pavimento…
Topher: ora prendi bene la mira…
Koffee: è facile dirlo, mica sei tu che ti stai cucinando qui sopra! Stupida bestia, devi per forza agitarti così tanto?
Topher: ma se ce l’hai di fronte praticamente, ti sta venendo addosso. Uh, oh, sta veramente venendo da questa parte, non avevo previsto questa possibilità. Io telo, il mio ruolo è richiesto più avanti.
Koffee: io, io, io devo stare qui ferma per forza? Indietro, mostro! –con la mano tremante sferra il colpo mancando il bersaglio- Ahhh! –viene scaraventata in aria atterrando dritto in faccia al compagno, con le tette-
Kurt: mmmgh..mmmhh…mgggpfff!
Koffee: KUUUUUUUUUU –uh? –il tizzone atterra per ultimo sopra di loro, incenerendoli-
Noah: ah ah ah ah, AHAHAAHA-A-A--TCHUU!!!
-dal suo naso vengono sparati fuori noccioli misti a latte a velocità di proiettili dei quali uno dorato che vanno a colpire il bersaglio in pieno- Il milkshake nasale mi è finalmente riuscito!
Izzy: bleargh, era quello che volevi fare? Pure io lo trovavo eeh.
Noah: ma no, dai, era divertentissimo. Owen, amico, se stai guardando, sappi che è tutto merito tuo!
Izzy: cioè, poi dicono a me.
Koffee: grrr, fortunaccia sfacciata. Comunque non è valido perché non stavi in equilibrio su alcun tizzone mentre colpivi e non hai usato nemmeno la fionda.
Noah: ti sbagli. I proiettili sono rimbalzati sulla fionda che avevo messo sul tavolo prima di colpire il bersaglio e un pezzettino del legno infuocato è rotolato sotto ai miei piedi. Quindi, tecnicamente, sono rientrato perfettamente nelle regole. Avere un avvocato per fidanzata non aiuta solo a livello economico.
Izzy: l’indicazione si trova dentro al cinghiale sicuramente. Hai un coltello?
Noah: non penso sia necessario, in teoria lo stesso cinghiale è per tutti. Ecco, qua sotto la pancia c’è la mappa e un nome. Abbiamo quello che ci serve. Torniamo all’autobus.
Koffee: andate, andate pure, tanto vi riprendo subito. Ora che il cinghiale è KO sarà molto più facile.
Izzy: giusto, dimenticavo: ciliegia.
Koffee: questa me la pagherete cara, Opposti!
Kurt: fisto ke era il latte l’antidoto? La lingua mi si è finalmente sgonfiata.
Koffee: quale latte? Tu non hai bevuto alcun latte, mai, chiaro, chiaro?!? –gli ficca la faccia nel barile di ciliegie spingendo a forza-
Noah: cattive notizie, guarda un po’ là.
Izzy: gli sbirri.
Noah: sssì. Devono avere finalmente denunciato la scomparsa dell’autobus.
Izzy: ok, niente panico, so perfettamente come gestire situazioni del genere. Cambiamo identità anzitutto!
Noah: ci fingiamo due donne dei Laz? (n.d.r: etnia minore della Turchia)
Izzy: sì, tra l’altro tu come anziana sei credibilissima una volta indossato il copricapo: stesse rughe, stesso naso pronunciato, stessa statura.
Noah: troppi complimenti, non dovevi. Il travestimento ci fa buon gioco anche per un altro motivo: stando alle indicazioni dobbiamo addentrarci nel cuore dell’Anatolia Centrale dove si concentra proprio il popolo laz.
Solo che sono tanti,
kilometri,
a piedi.
Izzy: niente che un buon montaggio epico non possa risolvere.
Azusa: finalmente ci siamo, e questa volta è la città giusta. Siamo proprio in linea d’aria sopra la Biblioteca. E’ ora di scendere: inizia a fare come faccio io.
Garry: cioè, che stai facendo?
Azusa: il paracadute, ovvio! Basta annodare le maniche della prima maglietta attorno alla vita, le maniche della seconda maglietta attorno al busto, e le maniche della terza attorno al collo.
Garry: non mi dire che è per questo motivo che vesti sempre tre strati di roba come una torta…
Azusa: non solo. Anche per disporre di una fune, di una fionda, di uno straccio, ecc. Si possono fare mille cose diverse con i vestiti perché in qualsiasi viaggio, qualora andasse male, sono l’ultima cosa che potresti perdere. Io sono pronta, tu?
Garry: io porto solo una camicia e un paio di pantaloni e un farfallino ti ricordo.
Azusa: non posso aspettare oltre. Ho una gara da rimontare! Aggrappati a qualcosa per assorbire l’impatto.
-tagliato il cavo con i denti, l’intero carico di reperti archeologici si stacca dall’elicottero precipitando con Garry sopra: ogni singolo reperto atterra miracolosamente integro trovando una collocazione perfetta ad arredare la Biblioteca di Celso, e lui casca proprio, libro in una mano, e una statua erotica decapitata nell’altra, davanti alla reception-
Garry: consegna speciale ellenistica! Ehm, più posta celere di così. Così veloci che gli stessi vestiti non riescono a starci attaccati addosso! Vero, collega? –si accorge di essere da solo- Ah.
Azusa: tu pensa alla seconda sfida, io volo direttamente alla terza in prima posizione! Non deludermi e fai la tua parte. Okay, Garry-san? Ganbattèee.
Garry: quindi aveva calcolato tutto? Ok. Dato che viaggerò per conto mio, passerò il tempo a inventare giochi di parole con Giresun.
Ketty: proprio un bel bottino come non mi capitava di fare da tempo, anche se, sigh, non c’è alcuna sfida nel farlo con una comitiva di turisti. Restituirò tutto ai legittimi proprietari e buonanotte. Orologio, portafoglio, orologio, anello con brillanti, orologio e altro portafoglio…e infine questa. Questa a chi l’ho presa? Ah, era cucita su quel pezzo di tessuto…Il reggiseno che ho strappato a Koffee.
Anche se aveva detto che non era suo alla fine. Ora so il perché: una mossa del genere richiede una astuzia che certo non le appartiene, e che porta la firma di Azusa.
-tira un lungo sospiro di rassegnazione-
Sai cosa devi fare, Ketty… Ma dovrà capirlo anche lei, tutta da sola stavolta.
Dawn: così ti ha abbandonato.
Mayko: sai che perdita! Quello che mi spiace è che non l’abbia fatto per merito mio.
Dawn: questo è parlare! Comunque, come vedi, IO sono tornato a riprenderti, Kami, come avevo promesso. Senza di noi saresti ancora a Troia, letteralmente.
Mayko: avrei potuto arrangiarmi anche da sola, ma ho una priorità e meno tempo perdo meglio è: voglio la mia vendetta.
Dawn: e l’avrai, parola di Mal. –le si stringe più vicino-
Mike: ahem, mi dispiace interrompere la conversazione, ma sto per atterrare, Efeso è a un passo.
Dawn: ti avevo detto di atterrare direttamente sulla biblioteca.
Mike: scordatelo, non voglio mettere altre vite a repentaglio.
Mayko: GRR, QUINDI VUOI FARMI CAMMINARE E PERDERE TEMPO? ANCHE TU MI VUOI OSTACOLARE?! -lo afferra per il collo da dietro- Lo sai cosa facevo io ai ragazzi carini e compiti come te quando mi dicevano di NO?
Dawn: ooh…
Mayko: li mandavo in infermeria con la trachea piegata e un sacco di lividi. Ahahahahahah! E non sai cosa facevo alle loro altre pretendenti, o vuoi scoprirlo da solo sulla tua Zoey?
Mike: no, va bene, atterro dove volete, basta che la smetti di dire queste cose e mi lasci guidare! –giusto in tempo, prima che l’aereo “atterri” sugli scaffali della biblioteca-
Dawn: b-tump, b-tump, b-tump. E’ stato…davvero…forte.
Mike: addio aeroplano.
Mayko: finalmente consegno questo maledetto libro. -nel riporlo, dallo scaffale cade qualcosa ai suoi piedi- Che? Un sonaglio?
Dawn: eh, hai detto qualcosa? Ho sentito un rumore sordo.
Mayko: nella tua testa lo hai sentito. Comunque, ora si torna ognuno per sé dato che l’idiota ha sfasciato l’aereo.
// Altruisti //
Dawn: Kami, sei figa ma ingenua. Mi spiace per te, ma leggo nella mente delle mie vittime ormai piuttosto bene. Non mi faccio fregare più.
Mike: quindi anche noi prendiamo strade separate?
Dawn: tu vai a Giresun, fratellino, io sarò l’ombra di Mayko che mi porterà al terzo pulsante mentre tu ti occuperai della prossima sfida. Ah, Mike, un’altra cosa.
Vedi di non fare cazzate psicologiche mentre sono lontano, mi aspetto di rivederti il prima possibile.
Topher: curioso ciò che sta succedendo. A quanto pare, le sfide di oggi si sono trasformate a loro volta in sfide Uno Fa l’Altro Guarda. Guardate la mapppa, qui abbiamo Mike, Ketty e Garry diretti a Giresun dove stanno ancora i Migliori; invece Dawn, Mayko e Azusa si stanno addentrando nell’entroterra dell’Anatolia Centrale da nord ovest mentre gli Opposti arrivano da nord est. E’ l’anarchia più totale! Ma quando si è a un passo dalla semifinale, non esiste più alcuna barriera. Quale sarà stata la tattica vincente? Uniti fino alla fine o dividi et impera?
Izzy: ebbe così inizio la leggenda dei nostri eroi. Le due viandanti solitarie percorsero valli e monti, monti e valli invalicabili, e valichi, burroni, precipizi scoscesi! Né il vuoto né il gelo fermavano la loro avanzata, anche se le gambe tremavano e oscillavano sotto il loro stesso peso sferzate da quella neve incessante.
La più anziana, Colonoahscopia, si sistemò il cappuccio più stretto possibile, con la fodera lisa che si perdeva nel solco delle profonde rughe contrite, strisciando le piccole gambe ossute sul terreno, in cerca dell’equilibrio. L’altra, Kaleidoscopio, più giovane e bella, lasciava volentieri le sue rosse ciocche in balia della bora, tenendosi salda al suo arco con una mano e al bastone con l’altro. Con gli occhi della tigre che sfidavano l’orizzonte innevato, occhi abituati a infiniti altri inverni, in cerca della verità e della destinazione.
Noah: anf..anf…te la do io la verità: 51° all’ombra.
Izzy: noo, ma va? Ero riuscita ad immedesimarmi, e a sentire addirittura i brividi. Ecco che hai rovinato tutto il mio lavoro!
Noah: Nonna Colonoscopia se ne dispiace, ma si spoglierebbe nuda in questo momento altro che freddo. Mi si stanno squagliando anche…le rughe, eh! E circa lo strisciare, quella è l’unica cosa nella quale mi sono immedesimato io.
Izzy: allora dirò anche io una verità: ti rendi conto che non abbiamo fatto nemmeno un kilometro di strada?!
Noah: …mi spiace, i miei steroidi hanno preferito andare a “Troia” oggi. Temo che l’unico modo di andare più veloci sia portarmi tu.
Izzy: SCORDATELO. NON SONO UN ANIMALE DA SOMA.
Noah: neanche in cambio di uno zuccherino? –le offre una luccicante succulenta ciliegia-
Izzy: “iiiiiih, iiiih!” –si mette cavalcioni- Soddisfatto così?
Noah: ogni promessa è debito. Ti sei meritata la ciliegina.
Izzy: solo perché ho un improvviso vuoto nello stomaco. Gnam. Snort.
Noah: al galoppo, via!
Koffee: ci hanno portato via l’ambulanza! Maledizione, ora siamo appiedati. Il terzo pulsantopher è lontano anni luce da qui!
Kurt: allora è arrifato momento di spiccare il volo.
Koffee: cioè? Spiegati.
Kurt: ma è così efidente, no? Kvi c’è un barile fuoto, una fonte focaia, e kvesta tovaglia di seta turca. Ancora non ci arrifi…? Nein ci posso credere.
Koffee: ma invece di umiliarmi dillo e basta! Hai idea di quante ne ho passate per portarci fino a questo punto? Dai però. -sospira sconsolata- Non posso sempre essere quella che deve fare la figura della cretina ogni volta.
Kurt: tagliamo la testa al toro in tal caso: una mongolfiera! Kvesto voglio dire.
Comunque, Koffee, anch’io faccio la figura del cretinen e del teficiente ultimamente. E nonostante ciò, stiamo riuscendo ad essere i migliori lo stesso, pensaci!
Koffee: hai…hai racionen-ragione. Ci ho pure pensato, ma avevo troppo bisogno di sentirmelo dire da qualcuno. Danke.
Kurt: ah, prego. Basta con kveste smancerie da popoli latini! Siamo tedeschi, dopotutto (io puro e tu ad honorem). Noi agiamo e basta.
Koffee: dimmi ciò che devo fare allora.
Kurt: lega i due lembi della tovaglia su quel lato, io faccio l’altro. Costruire una mongolfiera è un cioco da pampini per me. Fatto? Ora fonte di calore. Riempire caffettiera, prego. Accensionen. Ecco che bolle e il fapore si propaga gonfiando il pallone, anche perché con quest’afa la fiamma a malapena serfe davvero.
Koffee: kvindi…quindi, è pronta?
Kurt: non ancora, non ancora, ora salta su! Eccoci in aria: ancora una folta la Germania ribadisce la propria supremazia nel cielo!
Koffee: vedo già gli Opposti, sembrano formiche da quassù.
Kurt: non sembra, più semplicemente sono tornati nella giusta prospettiva rispetto a noi. Ahahahahah!
Koffee: ora che ci penso, ho promesso che gliela avrei fatta pagare, e quasi me ne sono dimenticata…
…
Indovina cosa faceva da segnalibro al libro che abbiamo riconsegnato?
Kurt: il Poomerang?
Koffee: già. Portati proprio sopra di loro. Voglio gustarmi la faccia che faranno i nostri ex alleati.
Noah: ah, finalmente un po’ d’ombra, ci voleva. Peccato non sia quella di una nuvola.
Koffee: preparatevi il caffè, ci sono dei guai
Kurt: dei guai molto grossi
Koffee: miglioreremo il mondo sotto la nostra dominazione
Kurt: uniremo tutti i popoli nella Deutchland nazionen
Koffee: denunceremo i mali dell’umiltà e del disonore
Kurt: ed estenderemo il nostro impero fino alle stelle!
Koffee: io sono Koffee, LA migliore.
Kurt: ich Kurt, IL migliore.
Koffee: Migliori, pronti a vincere alla velocità della luce
Kurt: dofefate arrenderfi subito, plebei, adesso preparatevi a combattere e soffrire.
Koffee: proprio così, e guardate cosa ho qui!
// Opposti //
Noah: ecco, se c’erano ancora dei dubbi, gli mancava solo la mongolfiera. Alla fine l’hanno trovata.
Izzy: ma non hanno tenuto conto che la sottoscritta è peggio di Pikachu.
Koffee: kihihihih. Questo Boomerang è tutto per- ehi, dove?!
Izzy: tsk, ma non hai proprio imparato niente dai miei precedenti con il pelato? Mai, mai distogliere lo sguardo dalla sottoscritta. –si è aggrappata sopra al pallone-
Koffee: sento la sua voce fastidiosa ad altezza orecchie ma dove si trova?
Izzy: a questo livello siamo. Patetico. Se faccio COSI magari lo capite?! Pum.
Kurt: neiiin, la mia pampina!
Koffee: non vale così, ti devo dare il bomeraaaa…Kuuurt, riprendi quota immediatamenteee!
Kurt: ma tu hai capito che me l’ha uccisa? Kaput!
Izzy: con voi non c’è gusto, yawn. –lascia la presa atterrando a terra in punta di piedi mentre la mongolfiera precipita malamente qualche metro alle sue spalle- Torniamo a noi. –nitrisce-Per caso hai un’altra ciliegia?
Noah: no, però ho una pera se proprio hai tanta fame. Ti gusta? -si toglie il boomerang dal solco della fronte-
// Opposti //
Izzy: c-com’è successo.
Noah: come ogni reality che abbiamo perso, Izzy! Sfiga. Nome scientifico : sempre sfiga.
-Izzy è dunque costretta a caricarsi nuovamente Noah e tornare indietro al villaggio con l’aria di un asino che è appena stato bastonato-
Kurt: orghhh. Au fiedersen!
Koffee: salutami…pant…il cinghiale, Izzy.
-scoppiano in una risata maniacale prima di perdere i sensi per le acciaccature-
Mike: come si dirà “mi serve un passaggio” in turco? Non ne ho la più pallida idea.
Garry: toh, guarda chi c’è.
Mike: anche tu stai in alto mare?
Garry: io direi più che altro in bassa pianura, ahahah. Fa’ niente, tanto so già che non l’hai capita.
Mike: strano, però, che Azusa ti abbia mollato così senza darti istruzioni. Di solito si è sempre fatta trovare avanti a tutti in ogni circostanza.
Garry: eeeh, ha perso colpi. Gliel’ho detto mille volte che le serviva staccare ogni tanto.
Mike: cos’hai in tasca? Sembra un foglietto.
Garry: sarà il copione che avevamo scritto per la recita ad Alicarnasso, altrimenti non saprei, vediamo. Infatti, si tratta di quello. Lo ha scritto tutto lei, io ho solo improvvisato qualche battutina.
Mike: aspetta, ma sul retro ci sono delle scritte strane…
Garry: sì, lo aveva anche tradotto in turco qualora lo richiedesse il pubblico o, qualcosa del genere, francamente non ci ho dato importanza.
Mike: “come chiedere passaggi in Turchia in 3 passaggi.” Non ha improvvisato un bel niente allora! Ha usato la pagina strappata da una guida turistica come foglio per scrivere con l’intenzione poi di lasciarlo a te. Fa paura.
Garry: hai voglia, benvenuto nel mio mondo. Ormai non ci faccio neanche più caso ai poteri di quella ragazza.
Mike: ehm, a te dispiacerebbe condividere questa guida e utilizzarla assieme?
Garry: affatto, anzi, ci sarai tu a risparmiarmi la fatica di leggerla.
Mike: ah, bene. Comunque, grazie. Mi metto subito a studiarla! C’è perfino una immagine della mappa per arrivare a Giresun… Come ha fatto a sapere la destinazione senza avere premuto prima il pulsante?
Ketty: così Azusa sapeva sempre dove andare, e si faceva trovare sempre un passo avanti nelle sfide: sapeva già tutto in anticipo delle tappe prima che ci arrivassimo. Non è una vincente, ma semplicemente una ladra matricolata. In fondo, Mayko, non aveva tutti i torti su di lei…
Ops, devo cambiare mezzo, questo non va più bene per dove devo andare io. –salta prontamente dal tetto del camion a un altro sulla corsia affianco-Per un pelo. Sono quasi arrivata comunque.
Mike: Azusa è un fenomeno paranormale, non c’è altra spiegazione: ho già trovato un passaggio! E indovina di chi si tratta? Di un fruttivendolo di Giresun. La fortuna ci arride.
Garry: wow wow wow, non dire certe cose in mia presenza, bello. Ho già dato abbastanza con Montezusa.
Mike: oh, ma qui, c’è soltanto posto per una persona. Che sbadato. Beh, magari provo a chiedergli se può tornare indietro dopo.
Garry: d’accordo.
// Altruisti //
Mike: ho mentito. Spudoratamente.
Dawn: quale musica celestiale sentono le mie orecchie?
Mike: il fatto è che non si può sempre essere buoni per forza, almeno con chi non ha fatto nulla per meritarselo. Come Seijii che mi ha ingannato, e come Garry che è solo un pupazzo di Azusa. Mi sono stancato di farmi imbrogliare da tutti senza reagire. Anche perché, se fossi stato meno buono, a quest’ora Mal non esisterebbe neanche.
Dawn: eh, nei tuoi sogni! Stronzate filosofiche che ti avevo già avvertito prima di non usare! -Mike blocca il suo schiaffo, in un primo momento, lasciandosi poi colpire lo stesso, e per sicurezza, lei gliene dà un altro subito dopo- Non rifarlo mai più, e te lo dico come minaccia non avvertimento.
Mike: scusa.
Ketty: click. Dunque devo mangiare ciliegie senza usare le mani, niente di più facile. Lo devo fare finchè non trovo un nocciolo d’oro da usare come proiettile. Tutto chiaro. Gnam, munch, quella non la assaggio neanche, si vede che è finta. –ne sputa subito un’altra che esplode a mezz’aria- Questa aveva la miccia ben evidente invece. Crunk. Questa è in oro finto, si capisce subito la differenza.
Izzy: scendi, su, siamo arrivati...anzi tornati. Anf…anf…soffoco sotto tutti quest strati di roba…poi farla tutta a quattrozampe…e in ballerine, anf, te la raccomando.
Ketty: mmh? Una delle due coppie che stavano davanti sta ancora qui.
Noah: quindi mi tocca rifare da solo, splendido. Dubito che il mio intestino possa reggere un secondo giro di “milkshake nasale”dunque torniamo al metodo più tradizionale. A…aaa…aaanf…primo peperoncino trovato. Secondo, cipolla araba, bleah. Terzo –il nocciolo gli esplode in bocca- manco quotato.
Ketty: in questo barile non ho trovato niente. Permetti, Noah? –si tuffa a capofitto nell’altro barile approfittando del suo momentaneo KO, sopraffacendolo subito-
Izzy: ah, è così? A questo gioco si gioca in due. Ti faccio vedere io come si fa! –si tuffa anche lei iniziando una lotta furibonda all’interno del barile con torsoli di ciliegia che volano dappertutto-
Ketty: gnaaao fizzz!
Izzy: wof, wof!
-Noah con la stessa grazia di una lumaca che esce dal guscio cerca di trascinarsi fuori dal barile invano, venendo subito rigettato nella mischia una prima volta, al secondo tentativo ne esce a brandelli, lasciandosi cadere corpo morto al suolo-
Grrrrrrrrrrrrrrrr.
Ketty: fffff!
-le due riemergono finalmente stando in piedi in equilibrio sul bordo, praticamente illese, contendendosi tra i denti l’unica cliegia del mucchio contenente sicuramente il nocciolo d’oro-
Izzy: l’ho addentata per prima! Quindi spetta a me!
Ketty: ma io sono la ladra e perciò mi prendo sempre ciò che gli altri trovano per primi. –muove la coda posticcia con un colpo d’anca schiaffandogliela in faccia a tradimento-
Izzy: ouch, splash!
Ketty: questa sfida era perfetta per Mayko… Comunque, ho quello che cercavo. –sputa il nocciolo d’oro- Posso passare al resto. Stare in equilibrio su un pezzo di legno è proprio da gatti. Devo solo non pensare all’incendio sottostante. –stando in questa posizione la coda posticcia si trova proprio vicino all’origine della fiamma. Lei, comunque, è troppo concentrata a prendere la mira per accorgersene- Il bersaglio l’ho acquisito, aspetto il momento…
Adesso si gira…
Si ferma a guardare da questa parte…
E prende la rincorsa. Quella è la fessura che mi interessa. –tende la fionda e colpisce al volo il bersaglio, ma nel farlo si sposta la coda infiammata lungo tutto il corpo- Vado a fuoco! Merda. –si rotola immediatamente su sé stessa per estinguere le fiamme ma finisce la sua corsa rimanendo intrappolata nel barile rovesciato, e richiuso col coperchio subito dopo da Izzy che lo mette al contrario- Miao?!
Izzy: conosco bene la sensazione, è frustrante, vero? Ora a cuccia. Ptù. Eccolo! E riecco il mio amico cinghiale meccanico.
// Opposti //
Izzy: normale amministrazione. Se posso colpire un cuoco nerboruto di mezz’età al volo su un aeroplano, capirete quanto mi sia risultato facile farlo con un cinghiale. Tanto da skippare il momento nel montaggio, yawn.
Izzy: adesso tocca caricarmi nuovamente il cadavere di Noah sulla schiena e fare un culo così ai Migliori appena li raggiungo. Perfetto.
Certo che tutti questi barili mi stuzzicano la fantasia… e se costruissi una bici?
Come ho fatto a non pensarci la prima volta che sono venuta qui! Questo lo metto come asse, coi coperchi faccio le ruote, il sellino lo fa Noah perfetto –gli si siede sopra la faccia- e, massì, qualche ciliegia esplosiva me la porto non si sa mai.
Pronti, partenza, via!
…
Accidenti, non parte, forse ci vuole una spintarella. Ehi, cinghialotto, vuoi pensarci tu? –gli scuote il sedere davanti in segno provocatorio- Scommetto che a parti invertite tu non colpiresti mai il bersaglio.
BONK!
Vaiiii ora fila che è una meraviglia, grazieee! Addio e stavolta spero per sempre! Purtroppo tra noi non avrebbe mai funzionato in ogni caso.
// Opposti //
Izzy: per inciso, Noah, come sellino, è stata una pessima idea. Fa malissimo pedalare tutto il tempo con quella sporgenza nasale tra le gambe!
---
*Anatolia Centrale*
Azusa: dovrei essere quasi arrivata al punto di interesse, meglio iniziare la discesa. Ora dovrebbe arrivare il resto che mi serve. –poco dopo il suo atterraggio, un elicottero si profila sopra le montagne, recante parte dei reperti archeologici coi quali aveva volato, andando a terminare la sua corsa sulla montagna più alta- Esattamente come avevo calcolato quando ho sabotato il serbatoio.
-in cinque minuti a piedi si avvicina alla carcassa fumante, recupera uno scudo acheo dal mucchio, e stacca una delle pale, immergendola subito dopo nella lava rovente fino a ottenere una lama. Infine, si strappa la manica da una delle magliette e la infila a mo’ di elsa: si è fabbricata così una katana rudimentale- Sono pronta a riceverli, tutti, soprattutto te, Kami. E’ ora di eliminarti per sempre. -decapita il Pulsantopher 3 con un solo fendente e poi lo calpesta- Click!
Topher: brrr, non è stata una bella scena da vedere, per niente. Ma dove siamo esattamente? In questo momento ci troviamo sull’Erciye Dagi, il vulcano più alto della Turchia! Queste montagne sono state teatro di innumerevoli battaglie fino alla morte, tra Greci, Troiani, Persiani, Bizantini, Ottomani… Oggi sono un sito archeologico a cielo aperto praticamente.
Ma una nuova guerra sta per scatenarsi all’orizzonte.
Lo sentite il suono dei buccini in lontananza?
Koffee: smettila di alitare nella mia caffettiera! Si può sapere cosa stai cercando di ottenere?
Kurt: sto evocando lo spirito del guerriero teutonico che pervade le mie vene blu.
Koffee: tu non sei ancora del tutto guarito dal veleno, altroché… Quanta strada manca ancora?!? Non ce la faccio più a camminare su questo altoforno. Ho i piedi che sembrano due bollitori.
RRRUMBLE!
Ahh! TOPHER, TI DENUNCIO. Farci stare su un vulcano ancora attivooo! Avete davvero superato il limite!
Testa di crauto, questa è anche colpa tua. Anche i cani sanno che i rumori forti causano frane in alta montagna!
Kurt: zitta e schiiiva allora!! Dietro quella roccia, presto.
Koffee: finalmente dici una cosa sensata! E’ finita l’eruzione?
Kurt: il peggio è passato.
Koffee: acceleriamo il passo, non ci tengo a stare qui quando ci sarà la prossima. Laggiù, il maledetto pulsante, finalmenteee. Eh? –fa per cliccare quando si rendono conto che manca il pezzo sopra- Ma che significa, è uno scherzo della produzione?!
-la testa del Pulsantopher rotola fino ai suoi piedi- Eek! Mi sono spaventata a morte.
Kurt: -vocina- fifona.
Koffee: senti da che pulpito stridulo…
Azusa: “Il Filo della Mezzaluna. Nell’Islam, con questa espressione, si delimita il giorno dalla notte secondo le regole del Ramadan.Quando un filo bianco accanto a un filo nero diventa nero a sua volta, allora è finito il giorno del digiuno, perché si è fatto il buio della sera. Oggi, invece, il filo della mezzaluna rappresenterà il traguardo.”
Koffee: Azusa, tu come sei arrivata qui se eri dietro?!
Azusa: “E ve lo tesserete da soli. Servono 3 volte un filo bianco e 3 volte un filo nero, 6 in tutto. In guerra, il vincitore spoliava il vinto dell’armatura in segno di vittoria. In QUESTA guerra, strapperete un filo per ogni carcassa del nemico. La coppia che per prima completerà la mezzaluna, otterrà l’immunità, i caduti in battaglia, sconteranno l’ultima pena nella capitale.”
Avete capito le regole? Vinca il migliore.
Koffee: a-a-aspetta non vorrai usare davvero quella k-k-katanaaa! Strap!
Kurt: ecco perché i giapponesi sono stati gli ultimi ad arrendersi, anche dopo noi tedeschi. Sono pazziii! Zac!
Azusa: filo bianco. –un capello bianco di Kurt-
Filo nero. –il laccio nero che Koffee indossa da sempre al collo, più gli interessi con la punta della spada che sfiora tutta la pelle della Migliore- Ora chi è la migliore? E chi la perdente…
Koffee: i-io e s-sempre i-io.
Azusa: no, piccina, risposta sbagliata. –la tira su a forza- Ti sei divertita a vincere al posto mio, vero? Solo perché te lo ho concesso io, ma ora ripristiniamo le gerarchie. CHI E’ LA PERDENTE E CHI LA VINCENTE?
Kurt: può risponderti come vuoi, tanto i Migliori saremo sempre e solo noiii! –le salta alle spalle ma Azusa è brava a rovesciarlo con una mossa di judo facendolo ruzzolare di sotto-
Koffee: Kuuuurt, non lasciarmi qui!
Azusa: raggiungilo pure. Ankara vi aspetta. –dà un calcio alla roccia dove aveva messo la Migliore spalle al muro tale da far franare tutta la porzione di terreno sottostante a essa-
Topher: porca- ! Scusate, torno professionale. Azusa si sta rivelando più spietata di Mal e Kami messi assieme!
Kurt: comunque questo non significherà la fine del nostro impero se arriviamo noi al traguardo prima che lei abbia finitooo!
Topher: SE ci arriverete al traguardo, e tutti interi.
Azusa: adesso vieni pure avanti, Izzy, sono certa che non vedi l’ora di riprendere da dove ci eravamo fermate l’ultima volta.
-Izzy si lancia modalità kamikaze con tutta la bicicletta, saltando un attimo prima di mandarla a schiantarsi sopra Azusa, ma-
Izzy: merda, mi sono completamente dimenticata di togliere il sellino prima.
Azusa: come ti ho già detto, è la cura dei dettagli a fare la differenza tra una vincitrice e una eterna perdente. –non si sposta neanche per evitare l’esplosione- Mancata. Povero Noah, deve essere proprio allergico alle giuste amicizie tanto quanto lo è alle vittorie. –gli strappa via un calzino- Filo bianco, e da lui posso anche ottenere l’altro, ha i capelli molto scuri.
Izzy: prima del suo corpo dovrai passare sul mio! –le scaglia addosso una lancia di marmo probabilmente appartenuta a una delle statue andate distrutte con l’elicottero- Anche il tuo scalpo ha i capelli belli scuri.
Azusa: già. –si libera al prezzo di tagliarsi via una piccola ciocca della lunga chioma, che rimane attaccata sulla lama- Perché non vieni a prenderti tu il trofeo, allora? Fatti sotto. -pianta la katana a terra attaccandoci Noah sopra, e indietreggia- Puroresu.
Izzy: che sarebbe?
Azusa: lo stile più puro di lotta libera.
Izzy: ah, ok. Kyaaaaaah!
Azusa: non essere così prevedibile nei tuoi attacchi, so che sei meglio di così, ragazza.
Izzy: anf, anf, sto solo facendo un po’ di riscaldamento. Infatti.
Azusa: brava! La pratica è sempre utile prima di ogni combattimento, come sto facendo io.
Izzy: in che senso? Stai dicendo che ti stai “allenando” con me?!
Azusa: esatto, sei ottima per sciogliermi i muscoli dopo il nulla di fatto dei primi due.
Izzy: … -le si scaglia addosso come una furia vibrando colpi a destra e manca-
Azusa: ora si ragiona! –risponde colpo su colpo, ma l’ultimo movimento di Izzy riesce finalmente a risultarle inaspettato- Cosa? –Izzy strappa Noah via dalla spada e lo lancia giù dal burrone- …ah. Mossa astuta per non farvi sconfiggere.
Izzy: anf,anf, anf, anf, anf. Così non avrò più nulla da perdere.
Azusa: e io da vincere. Da questo duello. –si riprende l’arma- Te ne puoi andare.
Izzy: ma…e la resa dei conti, quando?
Azusa: quando ci sarà di nuovo qualcosa da vincere per me.
-Izzy collassa con enfasi da cinema giapponese, schiacciata sotto il peso dell’onta-
Tocca a te, ti sto aspettando.
-un’ombra scivola tra le rocce tutt’attorno-
Quando sei pronta, Kami.
-stacco di regia nel momento in cui l’ombra si rivela nella sua vera forma selvatica-
-tira un lungo sospiro di rassegnazione-
Sai cosa devi fare, Ketty… Ma dovrà capirlo anche lei, tutta da sola stavolta.
Dawn: così ti ha abbandonato.
Mayko: sai che perdita! Quello che mi spiace è che non l’abbia fatto per merito mio.
Dawn: questo è parlare! Comunque, come vedi, IO sono tornato a riprenderti, Kami, come avevo promesso. Senza di noi saresti ancora a Troia, letteralmente.
Mayko: avrei potuto arrangiarmi anche da sola, ma ho una priorità e meno tempo perdo meglio è: voglio la mia vendetta.
Dawn: e l’avrai, parola di Mal. –le si stringe più vicino-
Mike: ahem, mi dispiace interrompere la conversazione, ma sto per atterrare, Efeso è a un passo.
Dawn: ti avevo detto di atterrare direttamente sulla biblioteca.
Mike: scordatelo, non voglio mettere altre vite a repentaglio.
Mayko: GRR, QUINDI VUOI FARMI CAMMINARE E PERDERE TEMPO? ANCHE TU MI VUOI OSTACOLARE?! -lo afferra per il collo da dietro- Lo sai cosa facevo io ai ragazzi carini e compiti come te quando mi dicevano di NO?
Dawn: ooh…
Mayko: li mandavo in infermeria con la trachea piegata e un sacco di lividi. Ahahahahahah! E non sai cosa facevo alle loro altre pretendenti, o vuoi scoprirlo da solo sulla tua Zoey?
Mike: no, va bene, atterro dove volete, basta che la smetti di dire queste cose e mi lasci guidare! –giusto in tempo, prima che l’aereo “atterri” sugli scaffali della biblioteca-
Dawn: b-tump, b-tump, b-tump. E’ stato…davvero…forte.
Mike: addio aeroplano.
Mayko: finalmente consegno questo maledetto libro. -nel riporlo, dallo scaffale cade qualcosa ai suoi piedi- Che? Un sonaglio?
Dawn: eh, hai detto qualcosa? Ho sentito un rumore sordo.
Mayko: nella tua testa lo hai sentito. Comunque, ora si torna ognuno per sé dato che l’idiota ha sfasciato l’aereo.
// Altruisti //
Dawn: Kami, sei figa ma ingenua. Mi spiace per te, ma leggo nella mente delle mie vittime ormai piuttosto bene. Non mi faccio fregare più.
Mike: quindi anche noi prendiamo strade separate?
Dawn: tu vai a Giresun, fratellino, io sarò l’ombra di Mayko che mi porterà al terzo pulsante mentre tu ti occuperai della prossima sfida. Ah, Mike, un’altra cosa.
Vedi di non fare cazzate psicologiche mentre sono lontano, mi aspetto di rivederti il prima possibile.
Topher: curioso ciò che sta succedendo. A quanto pare, le sfide di oggi si sono trasformate a loro volta in sfide Uno Fa l’Altro Guarda. Guardate la mapppa, qui abbiamo Mike, Ketty e Garry diretti a Giresun dove stanno ancora i Migliori; invece Dawn, Mayko e Azusa si stanno addentrando nell’entroterra dell’Anatolia Centrale da nord ovest mentre gli Opposti arrivano da nord est. E’ l’anarchia più totale! Ma quando si è a un passo dalla semifinale, non esiste più alcuna barriera. Quale sarà stata la tattica vincente? Uniti fino alla fine o dividi et impera?
Izzy: ebbe così inizio la leggenda dei nostri eroi. Le due viandanti solitarie percorsero valli e monti, monti e valli invalicabili, e valichi, burroni, precipizi scoscesi! Né il vuoto né il gelo fermavano la loro avanzata, anche se le gambe tremavano e oscillavano sotto il loro stesso peso sferzate da quella neve incessante.
La più anziana, Colonoahscopia, si sistemò il cappuccio più stretto possibile, con la fodera lisa che si perdeva nel solco delle profonde rughe contrite, strisciando le piccole gambe ossute sul terreno, in cerca dell’equilibrio. L’altra, Kaleidoscopio, più giovane e bella, lasciava volentieri le sue rosse ciocche in balia della bora, tenendosi salda al suo arco con una mano e al bastone con l’altro. Con gli occhi della tigre che sfidavano l’orizzonte innevato, occhi abituati a infiniti altri inverni, in cerca della verità e della destinazione.
Noah: anf..anf…te la do io la verità: 51° all’ombra.
Izzy: noo, ma va? Ero riuscita ad immedesimarmi, e a sentire addirittura i brividi. Ecco che hai rovinato tutto il mio lavoro!
Noah: Nonna Colonoscopia se ne dispiace, ma si spoglierebbe nuda in questo momento altro che freddo. Mi si stanno squagliando anche…le rughe, eh! E circa lo strisciare, quella è l’unica cosa nella quale mi sono immedesimato io.
Izzy: allora dirò anche io una verità: ti rendi conto che non abbiamo fatto nemmeno un kilometro di strada?!
Noah: …mi spiace, i miei steroidi hanno preferito andare a “Troia” oggi. Temo che l’unico modo di andare più veloci sia portarmi tu.
Izzy: SCORDATELO. NON SONO UN ANIMALE DA SOMA.
Noah: neanche in cambio di uno zuccherino? –le offre una luccicante succulenta ciliegia-
Izzy: “iiiiiih, iiiih!” –si mette cavalcioni- Soddisfatto così?
Noah: ogni promessa è debito. Ti sei meritata la ciliegina.
Izzy: solo perché ho un improvviso vuoto nello stomaco. Gnam. Snort.
Noah: al galoppo, via!
Koffee: ci hanno portato via l’ambulanza! Maledizione, ora siamo appiedati. Il terzo pulsantopher è lontano anni luce da qui!
Kurt: allora è arrifato momento di spiccare il volo.
Koffee: cioè? Spiegati.
Kurt: ma è così efidente, no? Kvi c’è un barile fuoto, una fonte focaia, e kvesta tovaglia di seta turca. Ancora non ci arrifi…? Nein ci posso credere.
Koffee: ma invece di umiliarmi dillo e basta! Hai idea di quante ne ho passate per portarci fino a questo punto? Dai però. -sospira sconsolata- Non posso sempre essere quella che deve fare la figura della cretina ogni volta.
Kurt: tagliamo la testa al toro in tal caso: una mongolfiera! Kvesto voglio dire.
Comunque, Koffee, anch’io faccio la figura del cretinen e del teficiente ultimamente. E nonostante ciò, stiamo riuscendo ad essere i migliori lo stesso, pensaci!
Koffee: hai…hai racionen-ragione. Ci ho pure pensato, ma avevo troppo bisogno di sentirmelo dire da qualcuno. Danke.
Kurt: ah, prego. Basta con kveste smancerie da popoli latini! Siamo tedeschi, dopotutto (io puro e tu ad honorem). Noi agiamo e basta.
Koffee: dimmi ciò che devo fare allora.
Kurt: lega i due lembi della tovaglia su quel lato, io faccio l’altro. Costruire una mongolfiera è un cioco da pampini per me. Fatto? Ora fonte di calore. Riempire caffettiera, prego. Accensionen. Ecco che bolle e il fapore si propaga gonfiando il pallone, anche perché con quest’afa la fiamma a malapena serfe davvero.
Koffee: kvindi…quindi, è pronta?
Kurt: non ancora, non ancora, ora salta su! Eccoci in aria: ancora una folta la Germania ribadisce la propria supremazia nel cielo!
Koffee: vedo già gli Opposti, sembrano formiche da quassù.
Kurt: non sembra, più semplicemente sono tornati nella giusta prospettiva rispetto a noi. Ahahahahah!
Koffee: ora che ci penso, ho promesso che gliela avrei fatta pagare, e quasi me ne sono dimenticata…
…
Indovina cosa faceva da segnalibro al libro che abbiamo riconsegnato?
Kurt: il Poomerang?
Koffee: già. Portati proprio sopra di loro. Voglio gustarmi la faccia che faranno i nostri ex alleati.
Noah: ah, finalmente un po’ d’ombra, ci voleva. Peccato non sia quella di una nuvola.
Koffee: preparatevi il caffè, ci sono dei guai
Kurt: dei guai molto grossi
Koffee: miglioreremo il mondo sotto la nostra dominazione
Kurt: uniremo tutti i popoli nella Deutchland nazionen
Koffee: denunceremo i mali dell’umiltà e del disonore
Kurt: ed estenderemo il nostro impero fino alle stelle!
Koffee: io sono Koffee, LA migliore.
Kurt: ich Kurt, IL migliore.
Koffee: Migliori, pronti a vincere alla velocità della luce
Kurt: dofefate arrenderfi subito, plebei, adesso preparatevi a combattere e soffrire.
Koffee: proprio così, e guardate cosa ho qui!
// Opposti //
Noah: ecco, se c’erano ancora dei dubbi, gli mancava solo la mongolfiera. Alla fine l’hanno trovata.
Izzy: ma non hanno tenuto conto che la sottoscritta è peggio di Pikachu.
Koffee: kihihihih. Questo Boomerang è tutto per- ehi, dove?!
Izzy: tsk, ma non hai proprio imparato niente dai miei precedenti con il pelato? Mai, mai distogliere lo sguardo dalla sottoscritta. –si è aggrappata sopra al pallone-
Koffee: sento la sua voce fastidiosa ad altezza orecchie ma dove si trova?
Izzy: a questo livello siamo. Patetico. Se faccio COSI magari lo capite?! Pum.
Kurt: neiiin, la mia pampina!
Koffee: non vale così, ti devo dare il bomeraaaa…Kuuurt, riprendi quota immediatamenteee!
Kurt: ma tu hai capito che me l’ha uccisa? Kaput!
Izzy: con voi non c’è gusto, yawn. –lascia la presa atterrando a terra in punta di piedi mentre la mongolfiera precipita malamente qualche metro alle sue spalle- Torniamo a noi. –nitrisce-Per caso hai un’altra ciliegia?
Noah: no, però ho una pera se proprio hai tanta fame. Ti gusta? -si toglie il boomerang dal solco della fronte-
// Opposti //
Izzy: c-com’è successo.
Noah: come ogni reality che abbiamo perso, Izzy! Sfiga. Nome scientifico : sempre sfiga.
-Izzy è dunque costretta a caricarsi nuovamente Noah e tornare indietro al villaggio con l’aria di un asino che è appena stato bastonato-
Kurt: orghhh. Au fiedersen!
Koffee: salutami…pant…il cinghiale, Izzy.
-scoppiano in una risata maniacale prima di perdere i sensi per le acciaccature-
Mike: come si dirà “mi serve un passaggio” in turco? Non ne ho la più pallida idea.
Garry: toh, guarda chi c’è.
Mike: anche tu stai in alto mare?
Garry: io direi più che altro in bassa pianura, ahahah. Fa’ niente, tanto so già che non l’hai capita.
Mike: strano, però, che Azusa ti abbia mollato così senza darti istruzioni. Di solito si è sempre fatta trovare avanti a tutti in ogni circostanza.
Garry: eeeh, ha perso colpi. Gliel’ho detto mille volte che le serviva staccare ogni tanto.
Mike: cos’hai in tasca? Sembra un foglietto.
Garry: sarà il copione che avevamo scritto per la recita ad Alicarnasso, altrimenti non saprei, vediamo. Infatti, si tratta di quello. Lo ha scritto tutto lei, io ho solo improvvisato qualche battutina.
Mike: aspetta, ma sul retro ci sono delle scritte strane…
Garry: sì, lo aveva anche tradotto in turco qualora lo richiedesse il pubblico o, qualcosa del genere, francamente non ci ho dato importanza.
Mike: “come chiedere passaggi in Turchia in 3 passaggi.” Non ha improvvisato un bel niente allora! Ha usato la pagina strappata da una guida turistica come foglio per scrivere con l’intenzione poi di lasciarlo a te. Fa paura.
Garry: hai voglia, benvenuto nel mio mondo. Ormai non ci faccio neanche più caso ai poteri di quella ragazza.
Mike: ehm, a te dispiacerebbe condividere questa guida e utilizzarla assieme?
Garry: affatto, anzi, ci sarai tu a risparmiarmi la fatica di leggerla.
Mike: ah, bene. Comunque, grazie. Mi metto subito a studiarla! C’è perfino una immagine della mappa per arrivare a Giresun… Come ha fatto a sapere la destinazione senza avere premuto prima il pulsante?
Ketty: così Azusa sapeva sempre dove andare, e si faceva trovare sempre un passo avanti nelle sfide: sapeva già tutto in anticipo delle tappe prima che ci arrivassimo. Non è una vincente, ma semplicemente una ladra matricolata. In fondo, Mayko, non aveva tutti i torti su di lei…
Ops, devo cambiare mezzo, questo non va più bene per dove devo andare io. –salta prontamente dal tetto del camion a un altro sulla corsia affianco-Per un pelo. Sono quasi arrivata comunque.
Mike: Azusa è un fenomeno paranormale, non c’è altra spiegazione: ho già trovato un passaggio! E indovina di chi si tratta? Di un fruttivendolo di Giresun. La fortuna ci arride.
Garry: wow wow wow, non dire certe cose in mia presenza, bello. Ho già dato abbastanza con Montezusa.
Mike: oh, ma qui, c’è soltanto posto per una persona. Che sbadato. Beh, magari provo a chiedergli se può tornare indietro dopo.
Garry: d’accordo.
// Altruisti //
Mike: ho mentito. Spudoratamente.
Dawn: quale musica celestiale sentono le mie orecchie?
Mike: il fatto è che non si può sempre essere buoni per forza, almeno con chi non ha fatto nulla per meritarselo. Come Seijii che mi ha ingannato, e come Garry che è solo un pupazzo di Azusa. Mi sono stancato di farmi imbrogliare da tutti senza reagire. Anche perché, se fossi stato meno buono, a quest’ora Mal non esisterebbe neanche.
Dawn: eh, nei tuoi sogni! Stronzate filosofiche che ti avevo già avvertito prima di non usare! -Mike blocca il suo schiaffo, in un primo momento, lasciandosi poi colpire lo stesso, e per sicurezza, lei gliene dà un altro subito dopo- Non rifarlo mai più, e te lo dico come minaccia non avvertimento.
Mike: scusa.
Ketty: click. Dunque devo mangiare ciliegie senza usare le mani, niente di più facile. Lo devo fare finchè non trovo un nocciolo d’oro da usare come proiettile. Tutto chiaro. Gnam, munch, quella non la assaggio neanche, si vede che è finta. –ne sputa subito un’altra che esplode a mezz’aria- Questa aveva la miccia ben evidente invece. Crunk. Questa è in oro finto, si capisce subito la differenza.
Izzy: scendi, su, siamo arrivati...anzi tornati. Anf…anf…soffoco sotto tutti quest strati di roba…poi farla tutta a quattrozampe…e in ballerine, anf, te la raccomando.
Ketty: mmh? Una delle due coppie che stavano davanti sta ancora qui.
Noah: quindi mi tocca rifare da solo, splendido. Dubito che il mio intestino possa reggere un secondo giro di “milkshake nasale”dunque torniamo al metodo più tradizionale. A…aaa…aaanf…primo peperoncino trovato. Secondo, cipolla araba, bleah. Terzo –il nocciolo gli esplode in bocca- manco quotato.
Ketty: in questo barile non ho trovato niente. Permetti, Noah? –si tuffa a capofitto nell’altro barile approfittando del suo momentaneo KO, sopraffacendolo subito-
Izzy: ah, è così? A questo gioco si gioca in due. Ti faccio vedere io come si fa! –si tuffa anche lei iniziando una lotta furibonda all’interno del barile con torsoli di ciliegia che volano dappertutto-
Ketty: gnaaao fizzz!
Izzy: wof, wof!
-Noah con la stessa grazia di una lumaca che esce dal guscio cerca di trascinarsi fuori dal barile invano, venendo subito rigettato nella mischia una prima volta, al secondo tentativo ne esce a brandelli, lasciandosi cadere corpo morto al suolo-
Grrrrrrrrrrrrrrrr.
Ketty: fffff!
-le due riemergono finalmente stando in piedi in equilibrio sul bordo, praticamente illese, contendendosi tra i denti l’unica cliegia del mucchio contenente sicuramente il nocciolo d’oro-
Izzy: l’ho addentata per prima! Quindi spetta a me!
Ketty: ma io sono la ladra e perciò mi prendo sempre ciò che gli altri trovano per primi. –muove la coda posticcia con un colpo d’anca schiaffandogliela in faccia a tradimento-
Izzy: ouch, splash!
Ketty: questa sfida era perfetta per Mayko… Comunque, ho quello che cercavo. –sputa il nocciolo d’oro- Posso passare al resto. Stare in equilibrio su un pezzo di legno è proprio da gatti. Devo solo non pensare all’incendio sottostante. –stando in questa posizione la coda posticcia si trova proprio vicino all’origine della fiamma. Lei, comunque, è troppo concentrata a prendere la mira per accorgersene- Il bersaglio l’ho acquisito, aspetto il momento…
Adesso si gira…
Si ferma a guardare da questa parte…
E prende la rincorsa. Quella è la fessura che mi interessa. –tende la fionda e colpisce al volo il bersaglio, ma nel farlo si sposta la coda infiammata lungo tutto il corpo- Vado a fuoco! Merda. –si rotola immediatamente su sé stessa per estinguere le fiamme ma finisce la sua corsa rimanendo intrappolata nel barile rovesciato, e richiuso col coperchio subito dopo da Izzy che lo mette al contrario- Miao?!
Izzy: conosco bene la sensazione, è frustrante, vero? Ora a cuccia. Ptù. Eccolo! E riecco il mio amico cinghiale meccanico.
// Opposti //
Izzy: normale amministrazione. Se posso colpire un cuoco nerboruto di mezz’età al volo su un aeroplano, capirete quanto mi sia risultato facile farlo con un cinghiale. Tanto da skippare il momento nel montaggio, yawn.
Izzy: adesso tocca caricarmi nuovamente il cadavere di Noah sulla schiena e fare un culo così ai Migliori appena li raggiungo. Perfetto.
Certo che tutti questi barili mi stuzzicano la fantasia… e se costruissi una bici?
Come ho fatto a non pensarci la prima volta che sono venuta qui! Questo lo metto come asse, coi coperchi faccio le ruote, il sellino lo fa Noah perfetto –gli si siede sopra la faccia- e, massì, qualche ciliegia esplosiva me la porto non si sa mai.
Pronti, partenza, via!
…
Accidenti, non parte, forse ci vuole una spintarella. Ehi, cinghialotto, vuoi pensarci tu? –gli scuote il sedere davanti in segno provocatorio- Scommetto che a parti invertite tu non colpiresti mai il bersaglio.
BONK!
Vaiiii ora fila che è una meraviglia, grazieee! Addio e stavolta spero per sempre! Purtroppo tra noi non avrebbe mai funzionato in ogni caso.
// Opposti //
Izzy: per inciso, Noah, come sellino, è stata una pessima idea. Fa malissimo pedalare tutto il tempo con quella sporgenza nasale tra le gambe!
---
*Anatolia Centrale*
Azusa: dovrei essere quasi arrivata al punto di interesse, meglio iniziare la discesa. Ora dovrebbe arrivare il resto che mi serve. –poco dopo il suo atterraggio, un elicottero si profila sopra le montagne, recante parte dei reperti archeologici coi quali aveva volato, andando a terminare la sua corsa sulla montagna più alta- Esattamente come avevo calcolato quando ho sabotato il serbatoio.
-in cinque minuti a piedi si avvicina alla carcassa fumante, recupera uno scudo acheo dal mucchio, e stacca una delle pale, immergendola subito dopo nella lava rovente fino a ottenere una lama. Infine, si strappa la manica da una delle magliette e la infila a mo’ di elsa: si è fabbricata così una katana rudimentale- Sono pronta a riceverli, tutti, soprattutto te, Kami. E’ ora di eliminarti per sempre. -decapita il Pulsantopher 3 con un solo fendente e poi lo calpesta- Click!
Topher: brrr, non è stata una bella scena da vedere, per niente. Ma dove siamo esattamente? In questo momento ci troviamo sull’Erciye Dagi, il vulcano più alto della Turchia! Queste montagne sono state teatro di innumerevoli battaglie fino alla morte, tra Greci, Troiani, Persiani, Bizantini, Ottomani… Oggi sono un sito archeologico a cielo aperto praticamente.
Ma una nuova guerra sta per scatenarsi all’orizzonte.
Lo sentite il suono dei buccini in lontananza?
Koffee: smettila di alitare nella mia caffettiera! Si può sapere cosa stai cercando di ottenere?
Kurt: sto evocando lo spirito del guerriero teutonico che pervade le mie vene blu.
Koffee: tu non sei ancora del tutto guarito dal veleno, altroché… Quanta strada manca ancora?!? Non ce la faccio più a camminare su questo altoforno. Ho i piedi che sembrano due bollitori.
RRRUMBLE!
Ahh! TOPHER, TI DENUNCIO. Farci stare su un vulcano ancora attivooo! Avete davvero superato il limite!
Testa di crauto, questa è anche colpa tua. Anche i cani sanno che i rumori forti causano frane in alta montagna!
Kurt: zitta e schiiiva allora!! Dietro quella roccia, presto.
Koffee: finalmente dici una cosa sensata! E’ finita l’eruzione?
Kurt: il peggio è passato.
Koffee: acceleriamo il passo, non ci tengo a stare qui quando ci sarà la prossima. Laggiù, il maledetto pulsante, finalmenteee. Eh? –fa per cliccare quando si rendono conto che manca il pezzo sopra- Ma che significa, è uno scherzo della produzione?!
-la testa del Pulsantopher rotola fino ai suoi piedi- Eek! Mi sono spaventata a morte.
Kurt: -vocina- fifona.
Koffee: senti da che pulpito stridulo…
Azusa: “Il Filo della Mezzaluna. Nell’Islam, con questa espressione, si delimita il giorno dalla notte secondo le regole del Ramadan.Quando un filo bianco accanto a un filo nero diventa nero a sua volta, allora è finito il giorno del digiuno, perché si è fatto il buio della sera. Oggi, invece, il filo della mezzaluna rappresenterà il traguardo.”
Koffee: Azusa, tu come sei arrivata qui se eri dietro?!
Azusa: “E ve lo tesserete da soli. Servono 3 volte un filo bianco e 3 volte un filo nero, 6 in tutto. In guerra, il vincitore spoliava il vinto dell’armatura in segno di vittoria. In QUESTA guerra, strapperete un filo per ogni carcassa del nemico. La coppia che per prima completerà la mezzaluna, otterrà l’immunità, i caduti in battaglia, sconteranno l’ultima pena nella capitale.”
Avete capito le regole? Vinca il migliore.
Koffee: a-a-aspetta non vorrai usare davvero quella k-k-katanaaa! Strap!
Kurt: ecco perché i giapponesi sono stati gli ultimi ad arrendersi, anche dopo noi tedeschi. Sono pazziii! Zac!
Azusa: filo bianco. –un capello bianco di Kurt-
Filo nero. –il laccio nero che Koffee indossa da sempre al collo, più gli interessi con la punta della spada che sfiora tutta la pelle della Migliore- Ora chi è la migliore? E chi la perdente…
Koffee: i-io e s-sempre i-io.
Azusa: no, piccina, risposta sbagliata. –la tira su a forza- Ti sei divertita a vincere al posto mio, vero? Solo perché te lo ho concesso io, ma ora ripristiniamo le gerarchie. CHI E’ LA PERDENTE E CHI LA VINCENTE?
Kurt: può risponderti come vuoi, tanto i Migliori saremo sempre e solo noiii! –le salta alle spalle ma Azusa è brava a rovesciarlo con una mossa di judo facendolo ruzzolare di sotto-
Koffee: Kuuuurt, non lasciarmi qui!
Azusa: raggiungilo pure. Ankara vi aspetta. –dà un calcio alla roccia dove aveva messo la Migliore spalle al muro tale da far franare tutta la porzione di terreno sottostante a essa-
Topher: porca- ! Scusate, torno professionale. Azusa si sta rivelando più spietata di Mal e Kami messi assieme!
Kurt: comunque questo non significherà la fine del nostro impero se arriviamo noi al traguardo prima che lei abbia finitooo!
Topher: SE ci arriverete al traguardo, e tutti interi.
Azusa: adesso vieni pure avanti, Izzy, sono certa che non vedi l’ora di riprendere da dove ci eravamo fermate l’ultima volta.
-Izzy si lancia modalità kamikaze con tutta la bicicletta, saltando un attimo prima di mandarla a schiantarsi sopra Azusa, ma-
Izzy: merda, mi sono completamente dimenticata di togliere il sellino prima.
Azusa: come ti ho già detto, è la cura dei dettagli a fare la differenza tra una vincitrice e una eterna perdente. –non si sposta neanche per evitare l’esplosione- Mancata. Povero Noah, deve essere proprio allergico alle giuste amicizie tanto quanto lo è alle vittorie. –gli strappa via un calzino- Filo bianco, e da lui posso anche ottenere l’altro, ha i capelli molto scuri.
Izzy: prima del suo corpo dovrai passare sul mio! –le scaglia addosso una lancia di marmo probabilmente appartenuta a una delle statue andate distrutte con l’elicottero- Anche il tuo scalpo ha i capelli belli scuri.
Azusa: già. –si libera al prezzo di tagliarsi via una piccola ciocca della lunga chioma, che rimane attaccata sulla lama- Perché non vieni a prenderti tu il trofeo, allora? Fatti sotto. -pianta la katana a terra attaccandoci Noah sopra, e indietreggia- Puroresu.
Izzy: che sarebbe?
Azusa: lo stile più puro di lotta libera.
Izzy: ah, ok. Kyaaaaaah!
Azusa: non essere così prevedibile nei tuoi attacchi, so che sei meglio di così, ragazza.
Izzy: anf, anf, sto solo facendo un po’ di riscaldamento. Infatti.
Azusa: brava! La pratica è sempre utile prima di ogni combattimento, come sto facendo io.
Izzy: in che senso? Stai dicendo che ti stai “allenando” con me?!
Azusa: esatto, sei ottima per sciogliermi i muscoli dopo il nulla di fatto dei primi due.
Izzy: … -le si scaglia addosso come una furia vibrando colpi a destra e manca-
Azusa: ora si ragiona! –risponde colpo su colpo, ma l’ultimo movimento di Izzy riesce finalmente a risultarle inaspettato- Cosa? –Izzy strappa Noah via dalla spada e lo lancia giù dal burrone- …ah. Mossa astuta per non farvi sconfiggere.
Izzy: anf,anf, anf, anf, anf. Così non avrò più nulla da perdere.
Azusa: e io da vincere. Da questo duello. –si riprende l’arma- Te ne puoi andare.
Izzy: ma…e la resa dei conti, quando?
Azusa: quando ci sarà di nuovo qualcosa da vincere per me.
-Izzy collassa con enfasi da cinema giapponese, schiacciata sotto il peso dell’onta-
Tocca a te, ti sto aspettando.
-un’ombra scivola tra le rocce tutt’attorno-
Quando sei pronta, Kami.
-stacco di regia nel momento in cui l’ombra si rivela nella sua vera forma selvatica-
Mike: ptù, ptù, ptù. E’ già il secondo barile di ciliegie che svuoto ma niente nocciolo d’oro. Uhm, forse c’è qualche trucco per capire dove sono, magari il barile che ne contiene almeno una giusta ha un segno particolare sull’etichetta, oppure… è stato messo sottosopra? Come questo. Ohissa!
-Ketty schizza immediatamente fuori dal barile facendogli prendere un infarto, per poi assalirlo di botte stile cartoon della vecchia scuola-
Mamma mia. Cosa diamine c’era dentro al barile? Sembrava una belva feroce similfelina. –sputa una palla di pelo, anzi, una coda intera-
Garry: si può riassumere così: il gatto ti ha mangiato la lingua ma tu gli hai mangiato la coda!
Mike: e tu come sei arrivato fin qui? –sgrana gli occhi-
// Topher: volete saperlo? Executive meddling, stavolta lo ammetto. Ho mandato Yumi a teletrasportarlo a Giresun. Sennò Garry era capace di metterci le radici a Efeso! Non sia mai che questa gran semifinale a 5 venisse rovinata da una eliminazione scontata così.
Garry: ah, quindi questa è la sfida. Beh, questo gioco l’ho già fatto molte volte in campagna. Munch. Crunk.
Mike: se usciamo oggi a causa mia, Mal fa una strage…devo sbrigarmi! Chomp, gnum, ahm, ptù, ptù, BOOM, BOOM!
Garry: sai qual è la cosa davvero divertente? Sono nella merda esattamente quanto te se faccio perdere Azusa. –con voce profonda- Eh già.
Ketty: questo imprevisto non ci voleva. Potrei avere rovinato tutta la strategia che avevamo pianificato. Devo raggiungerla il prima possibile.
Mike: ehi, ma che fa il furgone, se ne va? Ero d’accordo con l’autista che mi avrebbe aspettato. Ferma!
*Erciye Dagi*
-Azusa e Mayko si trovano faccia a faccia, con quest’ultima ferma sulle quattro zampe, con gli artigli conficcati su una lastra di metallo strappata via dall’elicottero dopo il primo attacco andato a vuoto-
Mayko: siamo alla resa dei conti, sorella. Dopo tutti questi anni finalmente! –gliela lancia addosso di taglio, come un disco: Azusa salta sul posto per evitarla, e allora Mayko si lancia direttamente addosso con il suo corpo- Ti è rimasta la cicatrice che ti ho fatto una settimana fa, vero? Ora l’altro occhio! –Azusa evita la zampata e le passa attraverso sfoderando la katana portandosi via alcuni peli della sua coda- Argh.
Azusa: questi sono tutti verdi, non mi servono.
Mayko: la mia coda…E’ SACRA! –usa proprio la coda per rifilare il colpo successivo, come una potente frusta, facendole volare via la katana di mano- Hai- altro colpo- capito?! –con l’ultimo colpo Azusa è per terra- Che ti prende, non dici neanche una parola?
Azusa: a differenza tua, io so restare concentrata tutto il tempo sull’obiettivo. –allunga il braccio per riprendersi la spada ma stavolta Mayko sembra averla anticipata, mordendoglielo, allora col braccio libero si porta dietro al collo della Selvatica iniziando a stringerla in una morsa di sottomissione- E mi sono allenata giorno e notte in vista di questo momento.
Mayko: groar! Forse ti sei allenata per affrontare Mayko, ma non LA SOTTOSCRITTA! –solleva Azusa con le unghie e con i denti e prende la rincorsa contro una roccia magmatica, danneggiando entrambe nell’impatto-
Azusa: questo limiterà le tue possibilità di vittoria, lo sai?
Mayko: smettila di parlarmi con questo tono, come se stessi dando dei consigli a tua sorella minore. IO SONO L’UNICA SORELLA CHE HAI ADESSO, IO SONO LA MAGGIORE! Tu non devi preoccuparti della vittoria, bensì della tua vita. –stringe ulteriormente le fauci nella carne del suo braccio-
Azusa: no, Kami, io non sono qui per darti consigli, ma per farti capire che non potrai mai battermi.
Mayko: anf, anf, aaaanf.
Azusa: anche adesso, se vuoi proprio saperlo, ho solo fatto riscaldamento con te. Per studiaaaah! –Mayko le strappa a morsi la manica e le preme il braccio nudo sulla colata di lava fuoriuscita dalla roccia spaccata-
Mayko: così lo consideri ancora riscaldamento?! Vai all’infernaaaaaaaaaaaaau! –ma Azusa ribatte gettandole la polvere di zolfo in faccia-
Azusa: no, ho finito con il riscaldamento. Non volevo fare sul serio, ma non mi lasci altra scelta. Ormai ti sei fatta completamente accecare dalla tua rabbia al punto di non ritorno. –nuovamente libera, con lo stesso braccio ustionato, riprende in pugno la katana-
Mayko: MALEDETTA AZUSAAA! –Azusa conficca la katana nel terreno creando una spaccatura che fa sprizzare la lava davanti a lei, che schiva giusto in tempo, ma Azusa lo fa una seconda volta, e una terza, causando mini eruzioni sotto ai suoi piedi che lei schiva solo grazie ai riflessi dell’istinto di sopravvivenza animale- Basta! –sradica ciò che resta del Pulsantopher facendone una gigantesca mazza- E’ il mio turno adesso di giocare con il fuoco. BRAM! BRAM! BRAM! –sotto i suoi colpi vibra tutto il terreno creandosi profonde spaccature tutte attorno al perimetro che le circonda, fino a che non si crea un vero e proprio anello di fuoco formatasi dalla lava fuoriuscita- L’ultimo colpo farà colare ben altro liquido di colore rosso, appena te lo vibrerò in faccia.
Azusa: te lo auguro, perché altrimenti sarà su questa katana che scorrerà del sangue.
-lei e Mayko incrociano le rispettive armi alla massima velocità finchè-
STRAAAP!
Mayko: aaargh!!!
-il pulsantopher cede il passo alla lama spaccandosi in due ed esplodendo-
Azusa: purtroppo, è dovuta andare a finire così, ho cercato fin da TDPKT di proteggerti da te stessa sapendo come sarebbe andata a finire. –toglie la giacca verde trafitta nella spada per recuperare un pelo nero rimasto nella manica- Addio, imoto…
Non è questa la vera storia, e lo sai benissimo fin da quando sono nata, Azusa.
Hai mentito o non te la ricordi più?
-i Migliori intanto balzellon balzelloni sono arrivati ad Ankara, visibilmente acciaccati-
Koffee: ohi, ohi. Dimmi che è solo un incubo, Kurt, che quello che sto vedendo n-non esiste in realtà.
Topher: benvenuti ad Ankara, congratulazioni, ce l’avete “fatta”. Siete quasi primi al traguardo anche stavolta! Ma come vedete, oggi c’è anche un Pulsantopher 4. Tirato a lucido dopo un bel po’ di trattamenti spa per l’occasione: et voilà! Sono proprio io l’ultimo pulsante.
Kurt: al posto di cliccarti, tiiii posso strozzare?
Topher: no, c’è già un pulsante che si è immolato per la causa, oggi, e nuocere a “questo” vi costerebbe la gara.
Koffee: allora
Dicci
Cosa
Altro
Dobbiamo
Fare!
Topher: avendo fallito una volta, dovrete riscattarvi con un’altra mezzaluna. SFIDA DI RECUPERO: L’altra metà della mezzaluna. Sapete per cosa altro sta il simbolo della mezzaluna nel mondo islamico? Per la ghigliottina.
Koffee: e-e-eh?
Kurt: ehiii, non scherziamo!
Topher: prendete la ragazza. –schiocca le dita e due uomini incappucciati bloccano la Migliore sul patibolo- Bene, Kurt, questa sarà una sfida Uno Fa l’Altro Guarda in linea con quello che avete un po’ tutti reso oggi, a targhe alterne. Usando la terza concezione della mezzaluna (quella in cucina) dovrai affettare quel mucchio di cipolle fino a che non avrai raggiunto il peso sufficiente a sollevare la ghigliottina al punto di partenza, mentre come vedi ora è ferma giusto un attimo prima di…insomma, non è il caso di scendere nei particolari. Però, Koffee, se se la sente, può provare a liberarsi quando vuole, insomma, anche non necessariamente con la lama alzata al massimo.
Koffee: glom. Ma la lama è finta, giusto?
Topher: secondo te, dopo tutti i disastri che avete causato in giro per la Turchia, costoro hanno voluto fare finta?
Koffee: posso avere un caffè caldo fumante come ultimo desiderio?!
Izzy: ma piantala, che lagna. In A Tutto Reality non saresti sopravvissuta un giorno.
Topher: ah, Opposti, siete arrivati anche voi, meglio, mi risparmio una seconda spiegazione. Lo sapete che siete in lizza per il PRIMO POSTO? Perché ancora su quel vulcano si stanno dando battaglia alla morte. Ve lo ripeto ancora: primo posto in semifinale, ergo, vantaggio mostruoso nella prossima tappa.
Noah: sì, d’accordo, abbiamo afferrato il concetto.
Topher: allora, ai taglieri! Noah e Kurt, il destino delle vostre compagne sta tutto nelle vostre mani adesso.
Dunque, ricapitolando, ci sono ben 4 squadre potenzialmente in questo momento ad essere sul filo della mezzaluna per il primo posto…e una (ahemltruisti) soltanto che è completamente sparita di scena. Sulla carta, avremmo già semifinalisti e gli eeeliminati. Quale sarà la coppia al primo posto e quale finirà invece per essere condannata a morte? Non so voi, ma io non vedo l’ora di saperlo.
// sempre Topher: un po’ adesso però lo sto capendo Chris. Devo ammetterlo: il sadismo di una sfida può essere davvero eccitante!
-si ricompone-
Ehm, regia? Direi di tornare alla gara.
-tornati sulla cima dell’Erciye Dagi…-
Te la rinfresco io.
"Narra la leggenda, un tempo lontano nasceranno due sorelle a distanza di dieci anni l'una. Una sorella diventerà una stella guida destinata a grandi successi, l'altra un mostro di difetti schiavo della sua ombra. Quando le loro strade si incroceranno inevitabilmente con le proprie ambizioni, soltanto la migliore emergerà dalla polvere vittoriosa, mentre l'altra apparterrà da quel giorno alle stelle."
Sei stata tu a rendermi ciò che sono, sei stata tu a ridurmi così…
Azusa: ti sbagli, per tutto questo tempo la sola responsabile dei tuoi fallimenti e insuccessi sei stata sempre e solo TU. Ti sei lasciata sopraffarre dai tuoi difetti, cresciuta dall’invidia nei miei confronti, eri già un mostro dentro, e poi lo sei diventata anche fuori. Per questo non vincerai mai.
-Ketty schizza immediatamente fuori dal barile facendogli prendere un infarto, per poi assalirlo di botte stile cartoon della vecchia scuola-
Mamma mia. Cosa diamine c’era dentro al barile? Sembrava una belva feroce similfelina. –sputa una palla di pelo, anzi, una coda intera-
Garry: si può riassumere così: il gatto ti ha mangiato la lingua ma tu gli hai mangiato la coda!
Mike: e tu come sei arrivato fin qui? –sgrana gli occhi-
// Topher: volete saperlo? Executive meddling, stavolta lo ammetto. Ho mandato Yumi a teletrasportarlo a Giresun. Sennò Garry era capace di metterci le radici a Efeso! Non sia mai che questa gran semifinale a 5 venisse rovinata da una eliminazione scontata così.
Garry: ah, quindi questa è la sfida. Beh, questo gioco l’ho già fatto molte volte in campagna. Munch. Crunk.
Mike: se usciamo oggi a causa mia, Mal fa una strage…devo sbrigarmi! Chomp, gnum, ahm, ptù, ptù, BOOM, BOOM!
Garry: sai qual è la cosa davvero divertente? Sono nella merda esattamente quanto te se faccio perdere Azusa. –con voce profonda- Eh già.
Ketty: questo imprevisto non ci voleva. Potrei avere rovinato tutta la strategia che avevamo pianificato. Devo raggiungerla il prima possibile.
Mike: ehi, ma che fa il furgone, se ne va? Ero d’accordo con l’autista che mi avrebbe aspettato. Ferma!
*Erciye Dagi*
-Azusa e Mayko si trovano faccia a faccia, con quest’ultima ferma sulle quattro zampe, con gli artigli conficcati su una lastra di metallo strappata via dall’elicottero dopo il primo attacco andato a vuoto-
Mayko: siamo alla resa dei conti, sorella. Dopo tutti questi anni finalmente! –gliela lancia addosso di taglio, come un disco: Azusa salta sul posto per evitarla, e allora Mayko si lancia direttamente addosso con il suo corpo- Ti è rimasta la cicatrice che ti ho fatto una settimana fa, vero? Ora l’altro occhio! –Azusa evita la zampata e le passa attraverso sfoderando la katana portandosi via alcuni peli della sua coda- Argh.
Azusa: questi sono tutti verdi, non mi servono.
Mayko: la mia coda…E’ SACRA! –usa proprio la coda per rifilare il colpo successivo, come una potente frusta, facendole volare via la katana di mano- Hai- altro colpo- capito?! –con l’ultimo colpo Azusa è per terra- Che ti prende, non dici neanche una parola?
Azusa: a differenza tua, io so restare concentrata tutto il tempo sull’obiettivo. –allunga il braccio per riprendersi la spada ma stavolta Mayko sembra averla anticipata, mordendoglielo, allora col braccio libero si porta dietro al collo della Selvatica iniziando a stringerla in una morsa di sottomissione- E mi sono allenata giorno e notte in vista di questo momento.
Mayko: groar! Forse ti sei allenata per affrontare Mayko, ma non LA SOTTOSCRITTA! –solleva Azusa con le unghie e con i denti e prende la rincorsa contro una roccia magmatica, danneggiando entrambe nell’impatto-
Azusa: questo limiterà le tue possibilità di vittoria, lo sai?
Mayko: smettila di parlarmi con questo tono, come se stessi dando dei consigli a tua sorella minore. IO SONO L’UNICA SORELLA CHE HAI ADESSO, IO SONO LA MAGGIORE! Tu non devi preoccuparti della vittoria, bensì della tua vita. –stringe ulteriormente le fauci nella carne del suo braccio-
Azusa: no, Kami, io non sono qui per darti consigli, ma per farti capire che non potrai mai battermi.
Mayko: anf, anf, aaaanf.
Azusa: anche adesso, se vuoi proprio saperlo, ho solo fatto riscaldamento con te. Per studiaaaah! –Mayko le strappa a morsi la manica e le preme il braccio nudo sulla colata di lava fuoriuscita dalla roccia spaccata-
Mayko: così lo consideri ancora riscaldamento?! Vai all’infernaaaaaaaaaaaaau! –ma Azusa ribatte gettandole la polvere di zolfo in faccia-
Azusa: no, ho finito con il riscaldamento. Non volevo fare sul serio, ma non mi lasci altra scelta. Ormai ti sei fatta completamente accecare dalla tua rabbia al punto di non ritorno. –nuovamente libera, con lo stesso braccio ustionato, riprende in pugno la katana-
Mayko: MALEDETTA AZUSAAA! –Azusa conficca la katana nel terreno creando una spaccatura che fa sprizzare la lava davanti a lei, che schiva giusto in tempo, ma Azusa lo fa una seconda volta, e una terza, causando mini eruzioni sotto ai suoi piedi che lei schiva solo grazie ai riflessi dell’istinto di sopravvivenza animale- Basta! –sradica ciò che resta del Pulsantopher facendone una gigantesca mazza- E’ il mio turno adesso di giocare con il fuoco. BRAM! BRAM! BRAM! –sotto i suoi colpi vibra tutto il terreno creandosi profonde spaccature tutte attorno al perimetro che le circonda, fino a che non si crea un vero e proprio anello di fuoco formatasi dalla lava fuoriuscita- L’ultimo colpo farà colare ben altro liquido di colore rosso, appena te lo vibrerò in faccia.
Azusa: te lo auguro, perché altrimenti sarà su questa katana che scorrerà del sangue.
-lei e Mayko incrociano le rispettive armi alla massima velocità finchè-
STRAAAP!
Mayko: aaargh!!!
-il pulsantopher cede il passo alla lama spaccandosi in due ed esplodendo-
Azusa: purtroppo, è dovuta andare a finire così, ho cercato fin da TDPKT di proteggerti da te stessa sapendo come sarebbe andata a finire. –toglie la giacca verde trafitta nella spada per recuperare un pelo nero rimasto nella manica- Addio, imoto…
Non è questa la vera storia, e lo sai benissimo fin da quando sono nata, Azusa.
Hai mentito o non te la ricordi più?
-i Migliori intanto balzellon balzelloni sono arrivati ad Ankara, visibilmente acciaccati-
Koffee: ohi, ohi. Dimmi che è solo un incubo, Kurt, che quello che sto vedendo n-non esiste in realtà.
Topher: benvenuti ad Ankara, congratulazioni, ce l’avete “fatta”. Siete quasi primi al traguardo anche stavolta! Ma come vedete, oggi c’è anche un Pulsantopher 4. Tirato a lucido dopo un bel po’ di trattamenti spa per l’occasione: et voilà! Sono proprio io l’ultimo pulsante.
Kurt: al posto di cliccarti, tiiii posso strozzare?
Topher: no, c’è già un pulsante che si è immolato per la causa, oggi, e nuocere a “questo” vi costerebbe la gara.
Koffee: allora
Dicci
Cosa
Altro
Dobbiamo
Fare!
Topher: avendo fallito una volta, dovrete riscattarvi con un’altra mezzaluna. SFIDA DI RECUPERO: L’altra metà della mezzaluna. Sapete per cosa altro sta il simbolo della mezzaluna nel mondo islamico? Per la ghigliottina.
Koffee: e-e-eh?
Kurt: ehiii, non scherziamo!
Topher: prendete la ragazza. –schiocca le dita e due uomini incappucciati bloccano la Migliore sul patibolo- Bene, Kurt, questa sarà una sfida Uno Fa l’Altro Guarda in linea con quello che avete un po’ tutti reso oggi, a targhe alterne. Usando la terza concezione della mezzaluna (quella in cucina) dovrai affettare quel mucchio di cipolle fino a che non avrai raggiunto il peso sufficiente a sollevare la ghigliottina al punto di partenza, mentre come vedi ora è ferma giusto un attimo prima di…insomma, non è il caso di scendere nei particolari. Però, Koffee, se se la sente, può provare a liberarsi quando vuole, insomma, anche non necessariamente con la lama alzata al massimo.
Koffee: glom. Ma la lama è finta, giusto?
Topher: secondo te, dopo tutti i disastri che avete causato in giro per la Turchia, costoro hanno voluto fare finta?
Koffee: posso avere un caffè caldo fumante come ultimo desiderio?!
Izzy: ma piantala, che lagna. In A Tutto Reality non saresti sopravvissuta un giorno.
Topher: ah, Opposti, siete arrivati anche voi, meglio, mi risparmio una seconda spiegazione. Lo sapete che siete in lizza per il PRIMO POSTO? Perché ancora su quel vulcano si stanno dando battaglia alla morte. Ve lo ripeto ancora: primo posto in semifinale, ergo, vantaggio mostruoso nella prossima tappa.
Noah: sì, d’accordo, abbiamo afferrato il concetto.
Topher: allora, ai taglieri! Noah e Kurt, il destino delle vostre compagne sta tutto nelle vostre mani adesso.
Dunque, ricapitolando, ci sono ben 4 squadre potenzialmente in questo momento ad essere sul filo della mezzaluna per il primo posto…e una (ahemltruisti) soltanto che è completamente sparita di scena. Sulla carta, avremmo già semifinalisti e gli eeeliminati. Quale sarà la coppia al primo posto e quale finirà invece per essere condannata a morte? Non so voi, ma io non vedo l’ora di saperlo.
// sempre Topher: un po’ adesso però lo sto capendo Chris. Devo ammetterlo: il sadismo di una sfida può essere davvero eccitante!
-si ricompone-
Ehm, regia? Direi di tornare alla gara.
-tornati sulla cima dell’Erciye Dagi…-
Te la rinfresco io.
"Narra la leggenda, un tempo lontano nasceranno due sorelle a distanza di dieci anni l'una. Una sorella diventerà una stella guida destinata a grandi successi, l'altra un mostro di difetti schiavo della sua ombra. Quando le loro strade si incroceranno inevitabilmente con le proprie ambizioni, soltanto la migliore emergerà dalla polvere vittoriosa, mentre l'altra apparterrà da quel giorno alle stelle."
Sei stata tu a rendermi ciò che sono, sei stata tu a ridurmi così…
Azusa: ti sbagli, per tutto questo tempo la sola responsabile dei tuoi fallimenti e insuccessi sei stata sempre e solo TU. Ti sei lasciata sopraffarre dai tuoi difetti, cresciuta dall’invidia nei miei confronti, eri già un mostro dentro, e poi lo sei diventata anche fuori. Per questo non vincerai mai.
Mayko: TACI! –balza improvvisamente dall’alto brandendo una berdica (ascia turca) che affonda nello scudo prontamente innalzato da Azusa- TACI! –le spezza la katana con il fendente successivo TACI! –la sua coda assume le sembianze di una belva mostruosa – LA VERITA’ E’ CHE TU HAI SEMPRE AVUTO PAURA DI ME, DI CIO’ CHE RAPPRESENTAVO, L’UNICA OMBRA POSSIBILE SULLA TUA STELLA. UNA REALTA’ CHE NON HAI MAI VOLUTO AFFRONTARE! –la belva afferra Azusa per i capelli tirandola più vicina all’ascia- PER TE NON SONO MAI ESISTITA VERAMENTE, MA ADESSO, TU ESISTERAI SOLTANTO PER LE STELLE.
Zak!
Ahiaaa!
Ahhh!
Argh…
Gghh….gg…ggggrrr…
-Azusa le ha appena decapitato la coda rivoltandole la sua stessa ascia contro-
Anf…anf…sniff…anf..anf…
Perché…perché devi sempre essere migliore di me…in tutto.
Perché sei dovuta nascere così tu e non io?! E’ da quando sono nata che vivo nella tua ombra, schiacciante, opprimente,impossibile da togliersi di dosso. Anf…perché…il destino ha voluto essere così crudele con me…
Azusa: oh, Mayko…
Mayko: Perché io devo essere sempre quella perdente e tu la Vincente…
In tutto..
Anf…
Sniff..
Da sempre.
Azusa: …è qui che ti sbagli. Non sono nata vincente, bensì lo sono diventata. Con la mia sola forza di volont-
Mayko: BUGIARDA FINO ALL’ULTIMO! –VIBRA UN COLPO D’ASCIA A SORPRESA CHE COSTRINGE AZUSA A TORNARE SGLI SCUDI- Io ce l’ho messa tutta per superarti , ogni volta, ma non è mai bastato, MAI. E quando ci ho provato a seguire la tua “scia”…ecco cosa sono diventata, dopo che mi hai tradita! Ecco la ricompensa per tutti i miei sforzi! Era tutto scritto nel destino, giusto? Ti odio, vorrei non essere mai nata solo per non sentire tutto questo odio per la vita.
Azusa: gasp, Ma-
Mayko: Ma perché, PERCHE’…
PERCHE’
DEVI
SEMPRE
SEMPRE
SEMPRE
VINCERE
TU AUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!
-sferra l’ultimo colpo con una violenza inaudita che trapassa ogni difesa di Azusa tagliando lo scudo e conficcandosi nel suo sterno- A-AZUSA!
RRRRUMBLE!!!
-improvvisamente si apre una voragine immensa che inghiotte il corpo della Vincente portandosela via-
Azusa…
Azusa…
Azusa…
Alla fine ho vinto…
Ma a quale prezzo?
Izzy: gnn ho quasi liberato anche l’altro braccio… ed eccomi libera!
Koffee: argh!
Kurt: NEIIIIIIIIIIN! Il nostro record, il nostro iiimpero, andato in fumo.
Topher: e i vincitori ufficiali della ventitreesima tappa sono gli Oppo o o o ooo ooh---che cosa succede??? Il vulcano sta eruttando!
-riceve una telefonata-
Cosa è successo lì sopra?! V-Va bene, adesso valuterò il da farsi con la produzione. Migliori, siete qualificati anche voi, liberate Koffee. –se ne va-
Izzy: cosa sarà successo lassù dopo che me ne sono andata…?
Koffee: pensa a cosa è successo adesso, piuttosto. Non dovevate farci questo. Da domani vi renderemo la vita un inferno, segnatevelo!
Kurt: pagherete caro il vostro affronto alla nostra corona. Opposti, questa è una dichiarazione ufficiale di GUERRA!
Izzy: dove si firma? –fa finta di preparare una penna invisibile-
Noah: ahah! Con questa hai vinto tutto. Batticinque.
Kurt: Oppostiiiiiiiiiiiii!
Mayko: Che ho fatto? C-CHE HO FATTO.
Che ho fatto…….. …… Mi sono liberata.
Dawn: clap, clap, clap. Brava, bis, meravigliosa! E’ stato uno spettacolo mozzafiato dall’inizio alla fine. Ho ancora la pelle d’oca. Kami, ce l’hai fatta. Come ti senti, ora, ad esserci solo tu?
Mayko: non mi sono mai sentita meglio prima…
Dawn: allora è arrivato il momento di ringraziarmi. Ti avevo promesso di liberarti della tua parte debole, e poi di Azusa, e ho mantenuto la parola data. Ogni promessa è debito, perciò adesso tocca a te restituirmi il favore.
Mayko: immagino di sì. E’ dunque la mezzaluna che vuoi?
Dawn: sì, quella storia dei fili, insomma, e il tuo debito sarà saldato.
Mayko: tieni allora.
Dawn: questi sono solo 4.
Mayko: ovvio.
Zak!
Ahiaaa!
Ahhh!
Argh…
Gghh….gg…ggggrrr…
-Azusa le ha appena decapitato la coda rivoltandole la sua stessa ascia contro-
Anf…anf…sniff…anf..anf…
Perché…perché devi sempre essere migliore di me…in tutto.
Perché sei dovuta nascere così tu e non io?! E’ da quando sono nata che vivo nella tua ombra, schiacciante, opprimente,impossibile da togliersi di dosso. Anf…perché…il destino ha voluto essere così crudele con me…
Azusa: oh, Mayko…
Mayko: Perché io devo essere sempre quella perdente e tu la Vincente…
In tutto..
Anf…
Sniff..
Da sempre.
Azusa: …è qui che ti sbagli. Non sono nata vincente, bensì lo sono diventata. Con la mia sola forza di volont-
Mayko: BUGIARDA FINO ALL’ULTIMO! –VIBRA UN COLPO D’ASCIA A SORPRESA CHE COSTRINGE AZUSA A TORNARE SGLI SCUDI- Io ce l’ho messa tutta per superarti , ogni volta, ma non è mai bastato, MAI. E quando ci ho provato a seguire la tua “scia”…ecco cosa sono diventata, dopo che mi hai tradita! Ecco la ricompensa per tutti i miei sforzi! Era tutto scritto nel destino, giusto? Ti odio, vorrei non essere mai nata solo per non sentire tutto questo odio per la vita.
Azusa: gasp, Ma-
Mayko: Ma perché, PERCHE’…
PERCHE’
DEVI
SEMPRE
SEMPRE
SEMPRE
VINCERE
TU AUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!
-sferra l’ultimo colpo con una violenza inaudita che trapassa ogni difesa di Azusa tagliando lo scudo e conficcandosi nel suo sterno- A-AZUSA!
RRRRUMBLE!!!
-improvvisamente si apre una voragine immensa che inghiotte il corpo della Vincente portandosela via-
Azusa…
Azusa…
Azusa…
Alla fine ho vinto…
Ma a quale prezzo?
Izzy: gnn ho quasi liberato anche l’altro braccio… ed eccomi libera!
Koffee: argh!
Kurt: NEIIIIIIIIIIN! Il nostro record, il nostro iiimpero, andato in fumo.
Topher: e i vincitori ufficiali della ventitreesima tappa sono gli Oppo o o o ooo ooh---che cosa succede??? Il vulcano sta eruttando!
-riceve una telefonata-
Cosa è successo lì sopra?! V-Va bene, adesso valuterò il da farsi con la produzione. Migliori, siete qualificati anche voi, liberate Koffee. –se ne va-
Izzy: cosa sarà successo lassù dopo che me ne sono andata…?
Koffee: pensa a cosa è successo adesso, piuttosto. Non dovevate farci questo. Da domani vi renderemo la vita un inferno, segnatevelo!
Kurt: pagherete caro il vostro affronto alla nostra corona. Opposti, questa è una dichiarazione ufficiale di GUERRA!
Izzy: dove si firma? –fa finta di preparare una penna invisibile-
Noah: ahah! Con questa hai vinto tutto. Batticinque.
Kurt: Oppostiiiiiiiiiiiii!
Mayko: Che ho fatto? C-CHE HO FATTO.
Che ho fatto…….. …… Mi sono liberata.
Dawn: clap, clap, clap. Brava, bis, meravigliosa! E’ stato uno spettacolo mozzafiato dall’inizio alla fine. Ho ancora la pelle d’oca. Kami, ce l’hai fatta. Come ti senti, ora, ad esserci solo tu?
Mayko: non mi sono mai sentita meglio prima…
Dawn: allora è arrivato il momento di ringraziarmi. Ti avevo promesso di liberarti della tua parte debole, e poi di Azusa, e ho mantenuto la parola data. Ogni promessa è debito, perciò adesso tocca a te restituirmi il favore.
Mayko: immagino di sì. E’ dunque la mezzaluna che vuoi?
Dawn: sì, quella storia dei fili, insomma, e il tuo debito sarà saldato.
Mayko: tieni allora.
Dawn: questi sono solo 4.
Mayko: ovvio.
Per completare la mezzaluna, ne servono ancora uno bianco e uno nero. ZAK! –le sfiora il viso con l’ascia-
Dawn: …
Mayko: che succede, Mal, volevi la mezzaluna mi pare perché indietreggi adesso? Non avrai mica PAURA DI ME?
-Dawn si specchia nella lama dell’ascia illuminata dalla luna, apparendo più pallida del solito, mentre si ripulisce il sangue che cola dalla piccola ferita riportata-
Pensavo mi amassi. Pensavo che amassi il sadismo e il tradimento. O forse finora hai sempre giocato nel tuo parco giochi personale e basta? Ora si gioca sul mio terreno, sono io la più cattiva.
Dawn: glom…anf....
Mayko: e tu ti sei rivelato inadeguato a me come chiunque altro. ZAK! ZAK! –gli taglia via la frangia, prendendo un capello biondo e uno nero come trofeo- Hai perso.
Dawn: grrr…grrr…anf…
Mayko: ma se vorrai, questo corpo potrà essere ancora tuo. –si riveste- Solo se dimostrerai di essere degno di Kami.
A domani, Mal. –gli carezza la guancia ferita premendo con l’unghia-
Ankara- Finale di gara
Topher: allora, sicuro di volerlo fare? Dovrai gareggiare per due da questo momento.
Garry: la cara vecchia Azusa avrebbe fatto lo stesso, che poi alla fine, eh, lo ha sempre fatto. Glielo devo.
Topher: spareggio dunque.
Altruisti e Garry, tra voi e l’ultimo biglietto per la semifinale c’è questa ghigliottina. Garry, tu taglierai le cipolle direttamente da dove ti trovi, eccoti lo strumento.
-Mike e Garry iniziano a tagliare cipolle come non ci fosse un domani, specialmente Garry che dalla posizione in cui si trova finisce per beccarsi tutti gli schizzi di cipolla in faccia, e la sua ghigliottina sale più velocemente di quella avversaria-
Mike: ahh, mi sono tagliato! Medico.
Garry: il braccio…anf…pant…ho sbagliato a non tenerlo allenato...ma…gnn..ce la faccio, forse a sollevare..
Yumi: ecco fatto, Mike, puoi riprendere.
Mike: grazie. Sono rimasto indietro però.
Dawn: Mike! Mike!
Garry: come l’altra volta, devo solo crederci. Hakuuuuuna matataaaaa! –inizia a sollevare la lama con le spalleper liberarsi-
Dawn: noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
-con una forza misteriosa si solleva di dosso la ghigliottina fino a riportarla alla posizione di partenza-
Mike: questa, questa e’ stata Dawn.
Topher: gli Altruisti sono gli ultimi qualificati alla semifinale, ciò che resta dei Vincenti sono EEELIMINATI!
// ELIMINATI: I VINCENTI //
Garry: che posso dire? Almeno ci ho provato, nessun rimpianto. Peccato, mi sarebbe piaciuto vincere in memoria della mia collega, e amica. –si volta osservando una stella cadente nel cielo ormai divenuto buio pesto- Riposa in pace, Azusa, ti sei meritata più di chiunque altro il riposo dopo una vita di successi passata sulla corsia di sorpasso.
Life is a Highway.
FINE
EPILOGO
Ketty: sicura di stare bene? So che è stata un duro colpo per te oggi.
Mayko: la situazione è degenerata… ma sì, posso continuare, devo continuare e basta a questo punto. Lasciami solo..abituare…all’idea che Azusa non ci sia più…e che non sarò mai più nella sua ombra.
Ketty: d’accordo, stringimi la zampa. –le stringe la zampa con intensità mentre osservano la luna nuova in cielo- Forza e coraggio, è quasi finita ormai.
-improvvisamente avviene l’eclissi-
Mayko: o forse, è solo l’inizio.
Dawn: …
Mayko: che succede, Mal, volevi la mezzaluna mi pare perché indietreggi adesso? Non avrai mica PAURA DI ME?
-Dawn si specchia nella lama dell’ascia illuminata dalla luna, apparendo più pallida del solito, mentre si ripulisce il sangue che cola dalla piccola ferita riportata-
Pensavo mi amassi. Pensavo che amassi il sadismo e il tradimento. O forse finora hai sempre giocato nel tuo parco giochi personale e basta? Ora si gioca sul mio terreno, sono io la più cattiva.
Dawn: glom…anf....
Mayko: e tu ti sei rivelato inadeguato a me come chiunque altro. ZAK! ZAK! –gli taglia via la frangia, prendendo un capello biondo e uno nero come trofeo- Hai perso.
Dawn: grrr…grrr…anf…
Mayko: ma se vorrai, questo corpo potrà essere ancora tuo. –si riveste- Solo se dimostrerai di essere degno di Kami.
A domani, Mal. –gli carezza la guancia ferita premendo con l’unghia-
Ankara- Finale di gara
Topher: allora, sicuro di volerlo fare? Dovrai gareggiare per due da questo momento.
Garry: la cara vecchia Azusa avrebbe fatto lo stesso, che poi alla fine, eh, lo ha sempre fatto. Glielo devo.
Topher: spareggio dunque.
Altruisti e Garry, tra voi e l’ultimo biglietto per la semifinale c’è questa ghigliottina. Garry, tu taglierai le cipolle direttamente da dove ti trovi, eccoti lo strumento.
-Mike e Garry iniziano a tagliare cipolle come non ci fosse un domani, specialmente Garry che dalla posizione in cui si trova finisce per beccarsi tutti gli schizzi di cipolla in faccia, e la sua ghigliottina sale più velocemente di quella avversaria-
Mike: ahh, mi sono tagliato! Medico.
Garry: il braccio…anf…pant…ho sbagliato a non tenerlo allenato...ma…gnn..ce la faccio, forse a sollevare..
Yumi: ecco fatto, Mike, puoi riprendere.
Mike: grazie. Sono rimasto indietro però.
Dawn: Mike! Mike!
Garry: come l’altra volta, devo solo crederci. Hakuuuuuna matataaaaa! –inizia a sollevare la lama con le spalleper liberarsi-
Dawn: noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
-con una forza misteriosa si solleva di dosso la ghigliottina fino a riportarla alla posizione di partenza-
Mike: questa, questa e’ stata Dawn.
Topher: gli Altruisti sono gli ultimi qualificati alla semifinale, ciò che resta dei Vincenti sono EEELIMINATI!
// ELIMINATI: I VINCENTI //
Garry: che posso dire? Almeno ci ho provato, nessun rimpianto. Peccato, mi sarebbe piaciuto vincere in memoria della mia collega, e amica. –si volta osservando una stella cadente nel cielo ormai divenuto buio pesto- Riposa in pace, Azusa, ti sei meritata più di chiunque altro il riposo dopo una vita di successi passata sulla corsia di sorpasso.
Life is a Highway.
FINE
EPILOGO
Ketty: sicura di stare bene? So che è stata un duro colpo per te oggi.
Mayko: la situazione è degenerata… ma sì, posso continuare, devo continuare e basta a questo punto. Lasciami solo..abituare…all’idea che Azusa non ci sia più…e che non sarò mai più nella sua ombra.
Ketty: d’accordo, stringimi la zampa. –le stringe la zampa con intensità mentre osservano la luna nuova in cielo- Forza e coraggio, è quasi finita ormai.
-improvvisamente avviene l’eclissi-
Mayko: o forse, è solo l’inizio.