Episodio 96: “Latias Biòsas”
*RIEPILOGO*
Chris: ne avevate nostalgia, vero? Anch’io. Perciò ecco il riassunto dell’ultimo episodio…
Le Rovine degli Abissi H2.0: che avventura infinita! Spingendo i quattro semifinalisti oltre i limiti dell’abisso della disperazione ho ottenuto la più avvincente, la più dirompente, la più massacrante semifinale di sempre.
E’ stata una lotta a colpi di scena e tradimenti subacquei, ognuno di loro si è spinto in profondità pur di recuperare il tesoro, quella meraviglia scultorea ma comunque incapace di raffigurare appieno l’unicità dell’originale che è il Chris Dorado. Un premio favoloso, più di una statuetta dell’immunità o classico Chris d’oro, che darà al vincitore di ieri un vantaggio enorme oggi.
In questa kermesse sottomarina i 4 si sono maciullati a vicenda, nel corpo e nella mente, risolvendo due rompicapi a prova di HENRY. Eppure alla fine è stato proprio lui il vincitore. Perché ci ha messo il sangue! Letteralmente, e non solo il proprio.
Lester e Noah hanno visto la loro amicizia sprofondare e galleggiare in continuazione ma hanno regalato perle di comicità da cineteca. Infine veniamo all’eliminazione, uno spareggio disperato a fil di bagnasciuga che ha visto come perdente Rory, che a momenti ha rischiato di uccidermi il Rosso, pensate un po’.
Confesso che l’eliminazione in sé è stata per una volta la parte meno eccitante, colpa dello Zerbino, ma comunque ora ce lo siamo lasciato alle spalle e Henry, Lester e Noah sono i soli che contano: li aspetta una giornata dura, parlo soprattutto per gli ultimi due. . .
SEMIFINALE
Ho detto tutto.
Chi vincerà la medaglia di bronzo di TDPKT e chi invece saranno i due finalisti per il titolo di campione? Forse lo scopriremo tra poco o forse no, qui, nell’ennesimo nuovo episodio di A Tutto Reality Pokèmon Touuuuuur!
*Centro Medico per Pokèmon- Spiraria*
Noah: bene, ho rimesso in sesto i miei pokèmon e me stesso. Posso togliermi le bende. Tocca a te, Lester. Ehi, sveglia.
Lester: yawn. Eh, cosa? E’ già pronto il mio caffè al peperoncino!?! Ma Cric di solito ci mette 51 secondi per farmelo, ne sono passati soltanto….60? Diamine, sarà rovente adesso!
Cric: vzzz. Kssssss….POOF!
Lester: ed esploderà dappertutto. –si ripulisce la faccia- Comunque, cosa hai detto prima?
Noah: che è il tuo turno al centro medico, vedi il numerino sullo schermo? E’ il tuo.
Lester: aah. Ma io non voglio essere curato, sai? Tutte queste ferite e ammaccature sono ricordi di vita, io amo ricordarmi dei disastri che ho combinato perché sono stati momenti unici e spassosi che non posso rivivere una seconda volta. Cioè, teoricamente potrei ripeterli ma non sarebbe lo stesso della prima volta, ogni volta. Ogni evento è unico al mondo, non si può ripetere provando le stesse identiche emozioni. Vedi questa cicatrice? Ce l’ho dall’ultimo Dragobolide che mi ha fatto…
Noah: sì, ma dopo tutto quello che hai passato ieri con Henry e Rory che hanno cercato di farti fuori è un miracolo se ti reggi in piedi.
Lester: non mi interessa, ah! Dentro sono ancora perfettamente capace di fare tutte le pose epiche che voglio, quindi sto divinamente. Ahi! Ah ah, il braccio è diventato di gomma, adesso posso arrotolarlo come un solenoide. Fa un male kaiser ma non importa.
Noah: come dici tu…
Lester: desideri una forma particolare? Avanti, spara la tua richiesta! –si modella il braccio rotto come se fosse un palloncino e lo fa a forma di pony- Ora che ho un Drifloon per braccio tanto vale sfruttarlo, non credi? Avantiii.
// Confessionale //
Noah: sì, Lester è completamente andato ma io vado a nozze coi pazzi. Ci posso ragionare. Ormai lo sanno tutti. Mi preoccupa più vedere che sta perdendo tutto il suo spirito competitivo. Se Lester non offre più a Henry un serio avversario allora è come se Kyogre lasciasse che Groudon prosciugasse il 70% del pianeta. In parole povere, Henry avrebbe già stravinto. Questo non deve succedere o così la mia strategia può andare a farsi friggere.
Lester: ci ho già preso la mano, o meglio il braccio. Guardate: voilà, ecco un drago! E adesso diventa un gatto! Poi vi faccio un bel…vediamo…delfino! E infine una Latias. Una Yumi tutta per voi lettori! …..anche per me. –sospira- Torno alla forma base, va’.
Noah: uhm. Come posso fare?
Lester: va bene, mi faccio curare. Ma solo il braccio gommoso, ok? Infermiera Joy!
Noah: ah, ci sono, posso far leva sul suo inesauribile entusiasmo. In ogni caso ci pensi che siamo gli ultimi due rimasti che possono fermare Henry? Gli unici sopravvissuti di questa stagione INFINITA. Per me è la prima volta, sono così eccitato.
Lester: per me non lo è, sono già arrivato quinto nel primo reality giapponese al quale ho partecipato e solo perché mi hanno votato gli eliminati altrimenti avrei vinto. Infermiera Joy!! Però non è stato così lungo come questo. –prende il megafono- Infermiera Joy!!!
Joy: un attimo di pazienza, prego. –si toglie il costume da bagno e si rimette velocemente i panni da crocerossina- A me quando danno le ferie, quando? Lavoro come una schiava 24 ore su 24 365 giorni l’anno gratis. Volontariato e sfruttamento non sono sinonimi! Allora, chi è il paziente?
Lester: …io.
Joy: benissimo, tira indietro la manica e stendi il braccio qui sopra al bancone, sentirai un leggero formicolio e fatto. E’ come nuovo. Adesso mi prenderò cura finalmente di me stessa! –si toglie il completo da infermiera e si rimette in bikini- Adios.
Audino: slam! Audino! ino! ino! –portano Rory e il Trio Rocket in barella d’emergenza-
Joy: audino, no, no. Noo! “Mamma, da grande voglio fare l’infermiera nel mondo dei Pokèmon come te.” Stupida masochista che non ero altro.
Lester: quell’infermiera è da ricoverare al manicomio, me ne intendo. Ma adesso il braccio è tornato davvero come nuovo! In realtà avevo bisogno di trovarmi una distrazione e quella del braccio a palloncino era perfetta. Sai, stanotte ho fatto quella cosa che mi hai detto per tutta la notte. Riflettere.
Noah: allo specchio?
Lester: intendo seriamente. E non parlarmi di specchi, ultimamente non li sopporto!
Noah: ah, scusa, non pensavo.
Lester: non ho chiuso occhio pensando a…un mucchio di cose...una riflessione tirava l’altra. Perché faccio sempre così il folle, perché da quando ho amato Yumi non riesco più a sentirmi bene con me stesso, perché sono ancora qui quando è chiaro che non ho la testa per continuare!
Noah: wow wow wow! Alt. Mi sa che hai riflettuto troppo. Così non va bene, diventa una catena infinita.
Lester: tutto è partito dalla prima riflessione che ho fatto mentre cercavo di addormentarmi. Ho lasciato da parte le idee folli oniriche e mi sono fermato a pensare che domani, cioè oggi, andremo a Hoenn e Hoenn è il solo posto dove suonare il Flauto Eone e il flauto è la mia ultima chance di trovare Yumi. Da qui è cominciata la catena: perché continuo a voler cercare Yumi, perché è diventata lei la priorità su tutto, perché mi illudo che possa perdonarmi dopo quello che è successo: è perché sono un folle senza logica? E così via. Insomma, ormai non so più cosa voglio e spero di fare qui. Per questo mi butto sulla prima scusa utile a distrarmi, più è senza senso e più mi consola, lo so, è pura follia.
Noah: caspita. Mmmh. Sinceramente non so cosa dirti e essere ipocrita dicendoti che si risolverà tutto non è nel mio stile. Però io ti consiglio di andare avanti così come ti senti di fare. Davvero, tu non sei fatto per riflettere ma hai il tuo modo di dare il giusto peso alle cose importanti, io non lo capisco e neanche tu ancora, mi sembra, ma puoi riuscirci solo tu.
Lester: dunque, cosa stiamo aspettando? Abbiamo un main villain da fermare e una finale da conquistare! Hoenn, stiamo arrivando. *POSA EPICA*
Adesso sì che posso farla con tutte e due le braccia a posto!
// Noah: accidenti che situazione complicata. Dunque è questo che si prova, devo dire che è una sensazione orribile…
Lester: sbrighiamoci, il nostro aeroplano parte fra 50 secondi! E 1, naturalmente. –ammicca alla telecamera- E si trova a Poggiovento! Quindi, wooosh, dobbiamo partire veloci come il vento! Ehi, aspetta un attimo: non ho preparato ancora la mia valigia!
Ehi, aspetta un attimo: ma chi l’ha mai fatta finora? Ahahah!
Ehi, aspetta…un attimo: questo vuol dire che la mia valigia è rimasta tutto questo tempo a Kanto? ARGH!!
Noah: andiamo, Lester, o faremo tardi. Decisamente riflettere non ti fa affatto bene. . .
Lester: ecco perché indosso sempre la stessa giacca da tempo immemore! Fortuna che Cric me la lava e asciuga in un attimo.
Chris: sono partiti! Finalmente la semifinale a 3 può avere ufficialmente inizio. –sale sull’elicottero a forma di Relicanth, cioè il Relicottero-
=mezz’ora dopo===è
Noah: mi chiedo dove atterreremo. Non mi risulta che ci siano aeroporti a Hoenn, neanche dopo i remake di Rubino e Zaffiro.
Lester: è vero. E’ bizzarro che non siamo andati via nave come la prima volta.
Chris: -via radio- adesso vi spiegherò tutto quello che dovete sapere. La sfida si intitola “Chi non Risika non rosica”. E’ un misto fra la sfida delle basi segrete fatta qualche tempo fa e il gioco del Risiko: la mappa di Hoenn e i suoi punti strategici saranno il vostro tabellone di gioco.
Lester: quindi sarà un gioco di guerra e strategia? Già detto così mi piace. Dicci di più, Mc Lenny!
Chris: ahem, Mc Lean. Mc Lean. Chiamami Mc Lean! Comunque, ogni giocatore deve trovarsi un posto dove collocare la sua base segreta, sappiate che Henry la sua ce l’ha già pronta da ieri.
Lester: ci credo con tutto il vantaggio che ha avuto, snort. Però costruire basi è uno dei miei hobby preferiti perciò non è un problema così grande. Poi?
Chris: fatta la vostra base segreta partite alla conquista dei territori! Ci sono ben 7 bandiere da conquistare e portare alla vostra base come trofeo di guerra: 4 sono situate nei punti strategici segnati sulla mappa e le altre 3 sono quelle che pianterete nelle vostre basi segrete. Vince chi ne riesce a portare almeno 4 nella sua base senza farsi rubare la propria, perde chi ne ha di meno di tutti o si è fatto rubare la propria. –Lester e Noah trasaliscono- Come vedete le condizioni di sconfitta sono più di una.
Lester: e se la bandiera l’avessero perduta ben due giocatori alla volta? In questo caso nessuno di noi potrebbe essere eliminato dato che la clausola di sconfitta è un aut/aut e non un aut/vel.
Noah: eh?…! Giusta osservazione, avvocato Lex Ter.
Lester: “Sed dura, dura Lex” dico sempre io.
Chris: a questo non abbiamo pensato io e il mio staff ma rimedio subito inserendo una terza “clausola”. Ovvero il perdente in extremis sarà colui che ha conquistato meno bandiere e ha perso pure la propria. Va bene così adesso?
Lester: sì, ora ci siamo.
Chris: ottimo. Volevo finire dicendovi che a tal proposito l’altro vantaggio di Henry oggi sarà che egli, a intervalli regolari, potrà conoscere via satellite la vostra esatta posizione, quindi fossi in voi mi sbrigherei il prima possibile con quelle basi segrete prima che il satellite vi becchi e riveli a Henry dove si trovano le vostre basi segrete. Si attiverà fra un quarto d’ora circa.
Lester: sì, e poi che altro vantaggio vogliamo dare al bastardo?!? Magari gli diamo pure delle armi nucleari, eh?
Chris: effettivamente l’ipotesi era passata, ma avrebbe comportato troppe spese e l’ultima cosa che posso permettermi in questo periodo sono le spese..
Noah: allora c’è un limite anche alla perfezione.
Chris: infine rispondo alla domanda iniziale di Noah: confermo, non ci sono aeroporti dove farvi scendere, e infatti la vostra fermata è questa qua. –Lester e Noah vengono catapultati fuori dai sedili eiettabili nel mezzo dell’oceano- Buona semifinale, campeggiallenatori!
Noah: splutt, mi sbagliavo poco fa.
Lester: va bene, che la guerra abbia inizio.
// Confessionale //
Lester: ll nemico ha un vantaggio mostruoso ma il sottoscritto è stato anche generale di un battaglione scelto di ippocampi che ha trasformato in autentici draghi. Andatevi a rivedere l’episodio 37 “Drago-sitters” per sapere di cosa sto parlando.
Noah: se non altro Lester ha recuperato un po’ del suo spirito competitivo alimentato dall’odio per il suo arcinemico giurato. Posso tirare un sospiro di sollievo almeno su questo. Perché per il resto –sospirone- si preannuncia una vera impresa con Henry che ha 8 ore di vantaggio ed è pure in grado di sapere la mia posizione e quella di Lester. Immagino che le informazioni gli verranno inviate dal Centro Spaziale di Verdeazzupoli.
Lester: niente indugi! Io vado a trovarmi un posto sicuro dove piantare la mia bandiera e costruire la mia personale fortezza. Ci vediamo più tardi, sul campo di battaglia, come nemici ma alleati contro il nemico comune. –nuota verso ovest-
Noah: intanto magari vorrei capire dove sono esattamente atterrato, qui l’acqua sembra molto profonda. Ci fossero i cartelli con le indicazioni dei percorsi come nel gioco, ma…ci sono veramente! Dunque, questi sono i luoghi segnati sulla mappa:
Monte Pira
Nave Abbandonata
Piramide Lotta
Sky Pillar
Devo farmi una base segreta che non sia troppo lontana così da poterla raggiungere velocemente una volta prese le bandiere, possibilmente facendo meno fatica possibile. Peccato che questi luoghi siano tutti distanti l’uno dall’altro tranne il Monte Pira, la Torre Cielo e il Parco Lotta che formano un triangolo in mezzo all’oceano proprio qui dove mi trovo… Se solo ci fosse una zona adibita a base segreta da queste parti! Aspetta, ma forse sì che c’è. Devo soltanto nuotare e nuotare e nuotare ancora. E ancora.
E ancora…..
Allora hanno ragione: in questa regione c’è troppa acqua! –si ferma a riprendere fiato- Ho le braccia tutte indolenzite dopo tanto nuoto –(2 metri)- ma ormai sono arrivato fino a questo punto e poi, andiamo, ci è riuscito perfino Owen a vincere una finale. Perché non dovrei riuscirci io? Forza e coraggio! Vedo una spiaggia all’orizzonte, ma è delimitata da una fitta scogliera: la Baia Segreta. L’ho trovata! Come ci arrivo? Ma certo, da sotto. –s’immerge e riemerge dall’altra parte- Anf! E questa è fatta. E il bello è che con tutte queste grotte ho l’imbarazzo della scelta. Puff, ora pensiamo a come decorarla. Mi chiedo se il satellite abbia già trasmesso a Henry la mia posizione o ancora no. –sospira- Vorrei tanto poterlo sapere.
Lester: oh-oh, qui la corrente si fa più forte. E’ ora di andare in modalità Surf. Revoltella, scelgo te!
Remoraid: pwi pwium?
Lester: sì, lo so, neppure io ho la più pallida idea di come si faccia a restare in equilibrio sopra un pesce piccolo come te come se fosse una tavola da surf. E’ impossibile! Ma per questo ci voglio riuscire. Vediamo, allora, se metto un piede qui e l’altro dove me lo metto? Sembra il gioco del Twister. –si contorce ai limiti del corpo umano- Ekk-kk—o. So-gnn-o in posi-zio-ne ahi perfetta. Vai! Weeeee! Spatplash! No, sono cascato subito. D’accordo, riproviamo in altro modo: anziché stare in equilibrio sui piedi lo farò sulle mani mentre mi aggrappo a te. Pronti? Partenza. Viaaaaa! Funziona, un’altra impresa impossibile portata a termine. *POSA EPIsplash!
#CENSURA#
Splut. Ho tolto le mani dalla superficie d’appoggio, ke idiota! Hai ragione ad essere seccata. Va bene, proviamo un’ultima volta e se succede di nuovo m’inventerò qualcos’altro e non ti disturberò più. –fa un sorriso largo tutta la mascella- Proooomessooo.
Remoraid: …pwiu.
Lester: ho un’altra idea: al posto del surf faremo lo sci d’acqua. Pensa se potessi davvero imparare una mossa chiamata Acqua Sci! Sai che forza? In ogni caso facciamolo. 3-2-1-partiii!
Ahahahah yuhuuuh! Sono un genio! Guardate, allenatori comuni, questo è mille volte meglio che farsi traghettare con un normale Surf.
-Remoraid s’infila nella corrente forte prendendo sempre più velocità e attaccandosi a un Mantine-
Bravissima, così abbiamo inventato anche la mossa: Kitesurf! –infatti, ormai ha spiccato letteralmente il volo, da solo- Ma che è successooooaahhh!–si schianta sul tetto di una casa- Meglio di così non potevo sperare.
Sono arrivato a destinazione dove volevo essere: a Orocea. Nessuno penserebbe di farsi una base segreta in una città ( a parte il Team Rocket, il Team Galassia, il Team Plasma e via dicendo) , in più nel bel mezzo dell’oceano.
Devo solo piantare la bandiera, posso usare l’antenna, e poi passare a decorare gli interni della palafitta sperando sia disabitata. Se così non fosse sarò costretto a mettere in fuga i civili occupanti. Anzi, prevenire è meglio che curare, mi metto subito in assetto da battaglia ed entro sfondando il soffitto!
Fermi tutti, ch nessuno si muova se non vuole essere segato in 2!!!Sono un pazzo pericoloso e davvero davvero imprevedibile. –non trova nessuno in casa- Ah. Peccato, la messinscena era perfetta, con tanto di dettaglio degli occhi spiritati e iniettati di sangue ma pazienza, non ho tempo da perdere oltre. Renderò questa dimora inviolabile a suon di trappole!
E ci aggiungerò svariati tocchi personali di arredamento, anche se devo dire che mi piace già così com’è. Chiunque abitasse qui aveva un certo non so che per arredare in modo così bizzarro e insolito. Sposto solo i mobili da usare come trappole……voglio vedere cosà farà Henry quando si vedrà oscillare in fronte un letto a castello sospeso appena aprirà quella porta. Muahahah! Finalmente spetterà a me la risata malvagia da supercattivo.
Comunque qui c’è un libro sotto le lenzuola, molto strano. “Diario di Yumi”
Coooosa?!
Il, il suo diario che ci fa qui? Ke ci fa il diario di Yumi qui a Orocea?!? Aspetta, Yumi ci vive qui, cioè con tutte le case su cui potevo andare a schiantarmi sono finito addosso alla sua! Ma allora è un bizzarro disegno del destino: posso ritrovarla. –suona il flauto eone- Qui, Yumi, avanti! Perché non arriva nessuno? Non capisco. Forse devo suonarlo in un modo particolare o forse è ora che ascolti la coscienza che mi ricorda che farabutto non è Seijii, che il flauto l’ho acquistato proprio da lui, che mi detesta, e che sicuramente mi ha rifilato un falso. Ciaff! Ecco fatto con tanto di schiaffo autopunitorio! Posso tornare a occuparmi della gara. –dà una fugace occhiata al diario- Aaargh, non riesco a concentrarmi se te ne stai lì, facilmente, a portata di mano ma so che è questo il tuo piano, no? Deconcentrarmi con l’aura di mistero e emozioni che trasmetti, stuzzicare la mia insana curiosità che sta diventando sempre più insopprimibile a questo punto. Scordatelo, ah! Non funzionerà, ho troppo da fare per cadere nella tentazione. Nossignore.
E va bene, sappiamo tutti e due come andrà a finire, nel più scontato dei modi! Allora, avanti, tagliamo subito alla parte in cui ti sfoglio per conoscere i segreti più reconditi della mia adorata e facciamola finita:
“Caro diario, ho appena imparato a scrivere perciò mi auguro che la mia calligrafia sembri umana e sia comprensibile. Da quando ho lasciato Altomare per seguire le tracce di quell’allenatore che mi ha conquistato il cuore (ASH) ho lavorato molto di più sui miei comportamenti in forma umana. Dopo molte difficoltà ho imparato a parlare muovendo la bocca, per interagire con le persone senza stare muta a fissarle o rubar loro il cappello per destare la loro attenzione su di me, ma non mi sento ancora pronta per provare a farlo sul campo…
E se dovessi fare qualche figuraccia?
E se dovessi fare intuire la mia vera identità?
Sarebbe una catastrofe: verrei isolata sia dagli uomini che dai miei simili!!! Per questo ogni giorno che esco cerco di essere più attenta possibile ma se non mi darò prima o poi una mossa tutto questo non sarà servito a niente e rimarrò SOLA PER SEMPRE! Non troverò mai il coraggio di dire a quell’allenatore ciò che provo per lui. Già averlo baciato è stato un miracolo. Inoltre devo prima ritrovarlo…non so proprio dove sia finito…ma non per questo rinuncerò a realizzare il mio sogno! Un giorno ce la farò. Sì, ce la farò…”
-Lester cambia pagina-
“Più cose apprendo sulla razza umana e più desidero avvicinarmici. Oggi ad esempio ho fatto un giro della regione, in volo, e mi sono fermata quando ho visto una bambina inseguita da un pokèmon selvatico. Volevo intervenire ma c’era qualcosa che sentivo avessi da imparare da quella piccola umana, perciò mi sono limitata a seguirla (pronta a intervenire in suo aiuto in caso di bisogno) a distanza. La bambina a un certo punto si è fermata quando ha visto che il suo inseguitore si era fermato a sua volta, perché era caduto e si era ferito a una zampa: era l’occasione perfetta per scappare e mettersi in salvo, lontano dalle sue grinfie, invece è tornata indietro cosa che nessuna preda di altra specie avrebbe mai fatto per aiutarlo a rialzarsi. Lo stesso pokèmon sembrava non capire la ragione di quel gesto, è rimasto un attimo interdetto, quasi ora fosse lui quello spaventato e che voleva fuggire! La ragazzina gli si è avvicinata e gli ha toccato la zampa dolente, rassicurandolo che lo avrebbe portato al centro medico.
E’ stata una scena latiassolutamente incredibile per me.
Quella bambina che prima era terrorizzata e in fuga appena ha visto che il suo cacciatore era diventato più spaventato e indifeso di lei è corsa in suo aiuto laddove qualsiasi altro animale sarebbe semplicemente scappato via per istinto di sopravvivenza. E questa l’umanità. E’ questo che differenzia la specie umana dalla nostra, loro cambiano le proprie emozioni e idee di continuo a seconda della situazione, non seguono i rigidi schemi dell’istinto naturale. Figurarsi poi quanto sono diversi da quella che sono io, cioè, una creatura leggendaria, che dovrebbe essere immune a qualsiasi emozione in qualsiasi situazione e semplicemente fare quello per il quale è stata creata. Io non riesco a esserlo anzi non voglio farlo. Voglio diventare anch’io come quella bambina. Umana. Ma come? Caro diario, per adesso è tutto, a presto.”
-Lester cambia nuovamente pagina, completamente assorto-
Chris: ATTENZIONE: IL SATELLITE E’ STATO ATTIVATO, QUINDI DA ADESSO STA TRASMETTENDO A HENRY LE VOSTRE POSIZIONI. SPERO PER VOI CHE SIATE GIA’ FUORI DALLE VOSTRE BASI SEGRETE! SECONDO ME NO. AH AH AH! DA QUESTO MOMENTO LA CACCIA ALLE BANDIERE E’ UFFICIALMENTE APERTA.
Lester: sono già passati quanto, quindici minuti?! Argh, peggio 51 minuti! Mi sono distratto ma niente paura, posso finire di allestire la mia base in un attimo. Sicuro come no!? Aaa presto, presto. –sbraita contro il diario- E’ solo colpa tua! Mi hai catturato in un attimo e il tempo è volato, wooosh. Grazie, eh! Allora, la trappola del letto basculante a mo’ di ascia di You’re Next, ohissa, mi serve una corda o forse una molla? Che idea! Molto meglio della precedente: sfrutterò le molle del letto per costruire una catapulta difensiva con lo stesso oppure ancora meglio per scaraventare in orbita i miei avversari o me stesso per raggiungere la cima, ad esempio, della Torre dei Cieli! Sì, è un piano magnifico. E questa volta non mi farò distrarre da niente e nessuno. Però devo darmi una mossa perché devo passare al più presto all’attacco. Veloce, devo sradicare tutte le molle e sprooootoinggg –rimbalza oltre il muro con un sonoro tuffo in acqua- CRONK! Ma ke giramento di spirali ci sono i Corsola anche qui @.@. Sembra una congiura ormai.
Noah: così Henry sa già le coordinate della mia base segreta. Comunque, qui ce ne sono così tante che dovrà metterci un po’ a scoprire qual è quella del sottoscritto. Questa è la mia sola speranza al momento…
Dunque, qual è la tappa più vicina a dove mi trovo adesso? Se io sono in questo punto della mappa il più vicino è la Piramide Lotta, “vicino” per modo di dire. Spero di trovare anche Lester e Henry laggiù, insieme, oppure nessuno dei due.
*Piramide Lotta*
Noah: anf, anf, troppa acqua, troppa acqua. Decisamente troppa. Ecco l’isola del Parco Lotta. Ancora uno sforzo…aaah. Ci sono.. Sono esausto ancor prima di entrarci dentro.
Chris: la Piramide Lotta è uno dei 5 luoghi nei quali è stata nascosta una bandiera. Quello che non ho ancora detto è che per ogni luogo è previsto il superamento di una sfida appropriata alla situazione. In questo caso la sfida consiste nel superare i sette piani della piramide usando solo gli strumenti che si trovano al suo interno, quindi niente Fune di Fuga, 3DS e via dicendo. Ogni piano della piramide cela un’insidia dietro l’angolo e l’oscurità è quasi totale, solo sconfiggendo sempre più nemici allora l’illuminazione migliorerà. E diversamente dal regolamento classico, i finalisti non potranno usare i propri Pokèmon. Solo il loro ingegno e la loro sfacciata forza della disperazione. Chi andrà KO dovrà ricominciare dal primo piano.
Noah: questo lo sapevo già, grazie. –entra e si sente subito il rumore di un tranello-
Henry: è entrato. Ignaro che io abbia già conquistato la bandiera che cerca. Ne perderà di tempo lì dentro mentre io avrò tutto il tempo, anzi, l’imbarazzo della scelta di prendere la sua bandiera o quella dell’indegno rosso pazzoide. Così mi stanno facilitando troppo le cose.
Chris : il buongiorno di vede dal mattino, eh?
Noah: non fai ridere, Chris, quando lo capirai finalmente sarà la fine del mondo.
Chris: …
Noah: ho trovato uno strumento per terra: uno stuzzicadenti. Comunque siamo a corto di idee originali nonostante il brainstorming? Un altro ennesimo buio e pericoloso labirinto. Come quello di ieri ma subacqueo, e quello della volta ancora precedente ma cristallino. Eh, già. Proviamo da quella parte.
-Chris preme un pulsante che fa ruotare le pareti del piano-
Cioè da quell’altra…
-Chris ripreme il pulsante che fa di nuovo ruotare il piano-
Abbiamo capito. A questo punto è inutile provarci. Mi rassegno all’idea che questa bandiera se la prenderà qualcun altro e me ne torno all’esterno.
Chris: come sarebbe a dire? Non puoi ritirarti, non hai neanche cominciato praticamente! Così hai idea di come mi rovini gli ascolti? Torna indietro, codardo!
Noah: non ho detto che mi ritiro dalla gara, solo non ho voglia di perdere tempo qui. E’ palese che è una battaglia persa perciò mi concentrerò sulle altre. . .
Chris: ma che schifo di semifinale. Oh no. Lo sapevo che non avrei mai dovuto permettere che si qualificasse fino a qui. Cosa ho fatto di male? Mi servirebbe di nuovo Duncan come a Londra.
Noah: hai il microfono ancora acceso, per l’informazione.
Chris: urgh.
Noah: tanto stai sereno, la cosa non mi interessa affatto. –scrolla le spalle e spia Henry in lontananza- Perfetto, non mi ha visto uscire. –ma non sa di essere spiato a sua volta da un’ombra misteriosa-
Lester: ok, la casetta di Yumetta –ahem- voglio dire la base segreta LK è inviolabile. Sfido chiunque ad avvicinarsi, se ci provano gli verrà catapultato addosso un letto imbottito di durissimi Corsola. Ma non è tutto qui, ho anche montato un dispositivo di immersione della palafitta così in caso di emergenza la farò sprofondare negli abissi qui sotto con la mia bandiera. Voglio vedere chi la prende più là sotto. Uhm, sento che in ogni caso sto dimenticando qualcosa nel mio piano di difesa. Vabbè, kissenefrega! Ho già perso fin troppo tempo nella preparazione. Ripeto, tutto per colpa sua –indica il diario di Yumi ancora una volta- tsk. Scommetto che non ti ha neanche scritto la vera Yumi ma è stato Henry per depistarmi, siccome è sempre un passo avanti a me o è quello che gli faccio credere io con il mio atteggiamento! No, Henry non sarebbe mai stato capace di imprimere in quelle parole la stessa passione e genuinità di Yumi….aagh, basta, ho deciso, tu verrai con me! Almeno non avrò sulla coscienza il fatto di aver fatto sprofondare il diario personale della mia ex come piano di riserva.
Ah, ma guarda te, sto delirando?
Ke N-o-V-ità!!!
Comunque ho bisogno di distrarmi da questa stessa distrazione e l’unico modo è SCENDERE IN CAMPO! –prende il megafono- Mi senti non-via satellite, Henry? Per primo sto andando allo Sky Pillaaaaaaar! Ti aspetto lì oppure tu aspettami lì, capitoooo? Banzai! Revoltella, trova un altro pokèmon a cui agganciarti e schizziamo via da qui.
Remoraid: ka-pwiuuum! –si aggancia a uno Wailord-
Lester: brava, con questo altro che kitesurf, mi farà arrivare direttamente in cima alla torre con uno zampillo.
*Torre dei Cieli*
Fiiiiiiii…
KATABRAM!
Lester: Quasi. C’ero quasi. Mancava tanto così. –scivola lungo la parete della torre finendo in mare- SCRONK. Corsola anche qui: vi ha ingaggiati Henry?!?
Henry: non so di cosa stai parlando, anzi, delirando. Ma la trovo una scenetta esilarante.
Lester: ah, alla fine hai accettato la mia sfida alla pari!
Chris: già, e questo mi lascia ben sperare rispetto alla prima sfida vista. La sfida della Torre dei Cieli: in cima, lassù dove si tocca la stratosfera, si trova la bandiera, ma tra la vetta e voi sta una torre alta così, pericolante e inagibile, e voi per arrivarci dovrete usare le biciclette di seconda mano pedalando piano per piano senza cadere in basso. Ma io ho voluto aggiungere delle difficoltà in più! Macchie d’olio, rampe, e, soprattutto, ho messo una sola bicicletta funzionante al 100% a disposizione! Però nel caso ho lasciato una cesta con dentro tutte le alternative possibili e immaginabili: dal monopattino al pogo stick, dai rollerblade che vi sono piaciuti tanto al più classico dei monocicli. L’importante è che non potete arrivarci a piedi.
Henry: d’accordo, ho afferrato il concetto. E tu, Lester? Mi sembra troppo semplice per te.
Lester: pfui, è vero, ma l’ho afferrato lo stesso. E sono pronto a farti mangiare la polvere! –passa sopra le prime crepe a folle velocità- Visto che roba?
Henry: oh, sì, e vedo anche che stai andando oltre il burrone davanti a te.
Lester: è tutto calcolato. Cric, assumi la Forma Ventilatore! Ed ecco qui la bici rotovoltaica modello II. Con spinta aerea da sotto grazie alla turbina, come se fosse un jet-pack. Vvvvvv. Posso curvare a mezz’aria e rientrare dalla fiiiiiiiinestra!
Henry: ahah, con questa sei andato contro tutte le leggi della fisica e la cosa comica è che tu non sai neanche cosa siano.
Lester: in ogni caso era solo un prototipo del modello vero e proprio! –prende i roller dal cesto delle riserve-
Henry: mi dispiace solo che tu abbia tirato fuori questa idea subito al primo piano…se fossi precipitato dal settimo l’avrei apprezzato molto molto di più perché ti saresti fatto molto più male. –sale in bicicletta e supera il primo piano pericolante- Ho studiato la struttura di questo edificio al millimetro e so esattamente come muovermi. Come farai a fermarmi? –supera il secondo piano e il terzo- Ma soprattutto, sai che mi è sufficiente toccare una crepa dell’asse portante per farti crollare in testa l’intera torre?
Lester: e tu sai quante volte mi sono fatto crollare addosso un edificio e sono sopravvissuto? Mille e 51! All’incirca.
Henry: uhm, ti darò modo di dimostrare se è la verità. –senza scendere dalla bici dà una pestata che fa staccare dal piano gran parte del pavimento, che precipita di sotto addosso a Lester- Mi basta colpire nel punto giusto ed ecco cosa accade.
Lester: ke kaspita, voglio dire, e che sarà mai? Mancato! Evitato! Sfiorato! Tutto in “ato” e mai in “ito”. Tranne che in “Lester è un MITO”. Ditelo con me, pubblico! –fa una piroetta sempre sui pattini- Bravoo, biis, bravissimo!
Henry: clap clap clap. Ma che bravo. Puoi anche cimentarti con il salto in alto, allora già che ci sei. RUMBLE.
Chris: uao, questa sì che è competizione: ha fatto crollare un intero piano dietro di sé!
Lester: salto in alto? Oook. Lo faccio subito. –prende la rincorsa-
Henry: non può logicamente riuscirci. Spero. Non sarebbe umano.
Lester: invece ce la faccio…ce la faccio…ce la faccio! Ce la facciooo! Perché io infatti sono per metà alieno! –cade di sotto- Aaaaah, ci dev’essere della Kombinite fra i materiali di costruzione di questa torre altrimenti non me lo spiegoooohohohohoohhh!
Henry: ah, infatti. Volevo ben dire. Peccato, neanche vederlo precipitare dal quarto piano mi ha soddisfatto pienamente.
//Confessionale: La prossima volta devo fare in modo che raggiunga il settimo piano e poi scaraventarlo di sotto, anzi, scaraventarne i pezzi in mare come Apsirto. Oh, sì, questo sì che mi soddisferebbe del tutto.
Su questo piano la faccenda si complica: ci sono molte più crepe per lunghi tratti e questo richiede un perfetto bilanciamento fra accelerazione e freno. Ecco un’accelerazione…le mattonelle cedono subito dopo che è passato- c’è mancato poco. E adesso una frenata morbida. Troppo morbida! Per quale motivo non si ferma?! Il pavimento è in cemento quindi c’è attrito sufficiente, il vento soffia contro di me quindi genera ancora più attrito e non c’è la minima pendenza. Non ha senso che non mi sia ancora fermato!
Lester: magari perché non hai suonato il campanello.
Henry: silenzio!!! Calcolando tutte le probabilità e le condizioni fisiche…mumble…mumble… -la bici passa per inerzia sopra altre mattonelle crepate- Crack. Argh! –il pavimento sottostante cede e precipita in acqua- Katasplash!
Lester: oppure, anche se non è nelle mie corde fare ipotesi ovvie, perché non funzionavano i freni.
Henry: ….ah! GRRRRRRRRRRRRRRRRRR. CHRRRRRRRRRRIS!!! –con voce demoniaca- Questa me la paghi.
Chris: gulp*
Lester: comunque, tornando a me, come potrei arrivare dal terzo al quinto piano in un solo colpo? Skateboard, tavola da surf, sci…uuuuh ho trovato!
Henry: splutt, sputt, spostati. Dov’è la terza bicicletta? Deve esserci per forza un’altra bicicletta! Ce ne dovevano essere tre da regolamento.
Lester: no, ma c’è un tandem. Se vuoi io sono qui, ihihih.
Henry: -lancia un urlo disumano stile Ade del film “Hercules”-
Noah: ok, Noah, l’hai fatto e rifatto centinaia di volte, nel gioco. E’ stato più difficile arrivare in cima che catturare Rayquaza, nei giochi. Si tratta solo di pedalare al momento giusto, velocemente e in qualche modo salire le scale per il piano successivo. All’inizio è facile, relativamente parlando. –si volta per guardare di sotto cosa fanno gli altri due- Stanno ancora litigando per accorgersi di me? Fiù, sembra di sì. Uff. Devo reidratarmi. –beve del Lemonsucco e fa una faccia schifata- Rgh. Che sapore orrendo! Ecco perché gli sportivi e triatleti sono tutti come Tyler: questo non è certo cibo per la mente. –si ferma davanti allo schermo: è una battuta ma non ride nessuno- Vabbè.
Terzo piano, e adesso? Io come ci arrivo se qui è andato tutto distrutto? –la bici fa un saltello all’improvviso- Ohi! La bici ha saltato praticamente da sola… allora è una bici da cross. E quindi. –lo sguardo si posa sul perimetro di ciò che resta del muro- No, è una follia, potrei anzi dovrei lasciarla fare a chi so io. Sì, la lascio qui in bella mostra. Una tentazione irresistibile.
Oh, no, non ce l’ho fatta e sono caduto in acqua! Peccato, era un’ottima occasione,
Chris: un altro buco nell’acqua ma ancora prima nel pavimento per il sarcastico. 2 “tentativi” 2 fallimenti assoluti, che perdente.
Noah: eh, già, che ci posso fare.
Henry: guarda, guarda ce l’aveva Noah, ma che sorpresa. Io pensavo di essermelo lasciato alle spalle nella piramide –ha un fremito nervoso, poi sale sul tandem- Kabuto, dimmi, ti ho mai insegnato a pedalare?
Kabuto: kabu-NO.
Henry: domanda sciocca. D’altronde non sei dotato di arti sufficientemente lunghi, ma la tua evoluzione sì. –Kabuto gli lancia un’occhiata perforante- Lo so, non puoi evolverti. Me l’hai già detto ma un giorno scoprirò il perché. Maledizione. Vorrà dire che ricorrerò al mio intelletto superiore per ricalcolare i tempi di accelerazione e decelerazione in base al nuovo sistema di spostamento in tandem. Già fatto. Posso ricominciare.
Noah: uao, più veloce del più potente computer. Ma come farai a usare quel tandem se sei uno solo?
Henry: e come mai ti interessa saperlo, caro Noah? Proprio non me ne capacito.
Noah: forse perché lo faccio anche nel mio interesse? Chissà.
Henry: so benissimo cosa stai cercando di fare.
Noah: -fingendo nonchalance- ah, davvero?
Henry: allora salta pure su, quattro gambe è proprio ciò che mi serviva. Non ti dispiacerà però se Kabuto resterà tutto il tempo sulla tua testa a controllarti, vero?
Noah: assolutamente nooo.
Henry: eccellente. Sei più vigliacco di quanto pensassi, con un amico come te sarà ancora più divertente eliminare Lester.
//Noah: diciamoci la verità, da solo non potrei mai vincere contro di lui, non lo voglio in finale. Con Henry invece sono sicuro di avere almeno l’1% di possibilità di restare vivo. E lo 0,1 di vincerla.
//Henry: non mi fido di Noah ma mi fido di te, Kabuto.
Noah: domanda: hai già pensato anche al problema di come passare dal terzo al quinto piano oppure-
Henry: togli l’”oppure”, inghiottilo subito, vermicello, ti ricordo con CHI stai parlando.
Noah: così non hai risposto alla mia domanda. –Kabuto lo minaccia portandogli le zampe alla gola- Ok, ho capito, glom, l’ho inghiottito! Visto? Non ho più domande.
Henry: bravo, anzi, bravissimo. E adesso comincia a pedalare. Devi seguire il mio stesso ritmo.
Noah: ci provo.
Henry: lo fai. Acceleriamo, ora! PIU’ VELOCE. Stop. Adesso dobbiamo tenere il corpo in avanti per superare l’attrito dell’aria.
Noah: sai una cosa? Deliri di sadismo e onnipotenza a parte sei, ehm, la persona più logica con cui interagisco da quando sono in questi reality show.
Henry: infatti, nessuno è al mio livello. Continua a pedalare, non osare fare finta.
Noah: urgh. Certo, certo. (Che fine ha fatto l’altro pazzo? Che sta kombynando mentre noi siamo qui? Comincio a innervosirmi.)
Henry: …..
Noah: e se fosse andato a cercare altre bandiere lasciandoci qui senza dire nulla? Ops, l’ho detto ad alta voce?
Henry: tanto fa’ lo stesso, l’avrei sentito sempre e comunque tramite il pensiero. E’ un’ipotesi praticamente impossibile alla quale non avevo tenuto conto. Non può essere così astuto.
Lester: ancora un pezzo e ho finito. Ta-dah! Allora, eh, che ne pensate? Troppo figo, in ogni caso, no?
Ho costruito uno scivolo gigante come quelli che si usano negli impianti sciistici utilizzando solo materiali di recupero freschi freschi (dopotutto sono o non sono specializzato in Detritologia? A tutti i lettori che non sanno rispondere: ANDATE SUBITO A RILEGGERVI L’EPISODIO 67!) e cioè le mura e le mattonelle cadute dalla torre, che userò come rampa di lancio per arrivare direttamente in cima! –inforca gli sci con una posa epica- Certo, trovare la giusta altezza nel bel mezzo dell’oceano non sembrava un’impresa possibile ma questa è la mia specialità. Fatta cotanta premessa, io vadoooo!
Swiiiiish!!!
Henry: avevo ragione, non può essere più astuto di me. Mumble, il coseno di X più il seno dell’angolo di inclinazione, magari è la volta buona che si spappolerà contro l’edificio. HA HA HA! Kabuto, accendi la videocamera: voglio gustarmi il momento più di una volta.
Noah: io ancora aspetto di sapere come intendi superare il discorso del terzo-quinto piano.
Henry: dopo.
Lester: fiiiiii oh-oh ho esagerato così arriverò direttamente in ci-na!
Henry: no, non ci doveva passare sopra, doveva schiantarcisi addosso per la mia gioia! Era tutto calcolato nel dettaglio. Bah, basta sprecare tempo.
Noah: finalmente, andiamo oltre?
Henry: sì, ed ecco come.
Noah: un varco spazio-temporale? Strano che non l’abbia notato prima.
Henry: forse perché non l’avevo ancora aperto? Tieniti forte, per creare un buco nero perfetto servono accelerazione e materia, organica. Altrimenti il teletrasporto non funziona.
Noah: lo sapevo già. Aspetta?
Henry: hai già capito. MATERIA ORGANICA=TE. Sei caduto nella mia trappola: ho scelto apposta tra tutti i mezzi alternativi il tandem perché mi servivi tu e così ti ho fatto salire con me e ti ho portato dove volevo.
Noah: aaaaaah! Non se ne parlaaa!
Henry: addio, e grazie del tuo aiuto. Kabuto, ora puoi anche lasciarlo andare.
Noah: no, noo, aaaiutoo! –viene risucchiato nel buco-
Henry: ecco fatto. Il teletrasporto è avvenuto con successo. Come non detto: mi sono spostato solo di un piano? Sarei dovuto riapparire al settimo secondo i miei calcoli, che non sono MAI sbagliati. Eppure la materia collassata non è stata sufficiente per trasportarmi a destinazione.
Noah: s-si vede che le mie scarpe e i pantaloni non hanno saziato abbastanza il buco nero.
Henry: tu, come hai fatto a…
Noah: p-può darsi che a furia di stare con Lester, anf, pant. Chi lo sa.
Henry: allora ricomincia a pedalare visto che vuoi continuare a vivere ancora per un po’. Ho gli ultimi due piani da superare e se non mi servi come materia, mi servirai come muscolo. AVANTI, PEDALA, IN SINCRONIA. RICORDA CHE KABUTO TI CONTROLLA SEMPRE.
Noah: ma ma c-c-chi me l’ha fatto fare?
Henry: ti stai preparando al mondo che verrà. Questa è l’anteprima.
Lester: -riemerge in superficie ricoperto di corsola- accipicchia, stavolta ero a tanto così, c’ero quasi! Mancava una lettera di differenza. Una emme al posto della enne e ci sarei arrivato! In ogni caso sono ritornato a Orocea. Beh, bando agli indugi, so già quello che devo fare. Ho già gli sci indosso, scelgo te Revoltella!
Mentre tu cerchi un altro pokèmon al quale ancorarti io mi leggo un altro capitolo del diariops cioè c-consulto di nuovo la mappa del tabellone di gioco e il mio piano strategico.
Non mi credi? Ahahahah!
Remoraid: …
Lester: no, sul serio, devo concentrarmi e magari rivedere la mia strategia per questa sfida...(più tardi). –riapre il diario di Yumi- Revoltella, guarda che anche questo fa parte della mia strategia, tu pensa solo a eseguire gli ordini! U.U
“Caro Ash,…”
Come ASH?
“Caro Ash, sì, è così che ti ho chiamato alla fine. Me ne vergogno un po’.”
Aaaah ecco! Ora è chiaro. E’ il diario.
“Ogni ragazza dà un nome al suo diario, anche Bianca ne aveva dato uno al suo ed è da lì che ho scelto di chiamarmi Yumi…sì, lo so, non sapevo ancora che non si leggessero i diari altrui ma sono di natura curiosa ancor prima che birbona! Ah, comunque, è da un po’ che sono presa da un programma alla TV chiamato A Tutto Reality il Tour dove le interazioni fra gli umani sono le più variegate e, devo dire, divertenti possibili, poi affrontano ogni settimana delle strane sfide ma cosa più interessante è che fanno il giro del mondo praticamente gratis e vedono tanti di quei posti che non ho mai visto prima pur essendo ormai a tutti gli effetti una “raminga” d.o.c. Baccaliegia sulla torta, quest’anno fanno provini QUIIIII! Prr! Non potevo lasciarmi sfuggire questa occasione e così mi sono iscritta, o almeno ho inviato il mio provino per partecipare, perché non solo avrei la possibilità di calarmi finalmente nel mondo dei sentimenti umani facendomi degli amici ma soprattutto viaggerei per tutte le regioni conosciute e prima o poi incontrerei sicuramente il mio Ash Ketchum!!! Era un’occasione più unica che rara per non provarci, ma mi vergogno di come l’ho fatto: ho imbrogliato! Non ho usato la mia vera voce ma la stessa registrata della mia amica Bianca perché purtroppo non sono ancora in grado di parlare. Laty-gasp! E se mi accettano e mi scoprono questo difetto e arrivano a sospettare e infine scoprono la mia vera identità??? Oh, no, cosa ho fatto? Cosa ho fatto? Perché sono nata così anticonformista e sognatrice? Ho già perso mio fratello a causa della mia curiosità scellerata… me lo sogno ogni notte.”
Ecco perché era agitata tutte le notti, uao! Io pensavo fosse a causa di Henry, invece ha sempre sofferto di incubi. Sto scoprendo un lato di Yumi che non immaginavo fosse così bizzarro, e anzi io l’ho dato per scontato. In ogni caso, continua!
“A proposito di mio fratello, mi chiedo sempre dove sia volata la sua anima, dentro di me ho come la sensazione che lo rivedrò prima o poi, ma non è questo che volevo dire aprendo questa parentesi, in realtà volevo dire che qui a Orocea ho conosciuto un altro Latios che come me ha scelto di vivere tra gli umani e si è dato un nome proprio: Ricky. Ricky è….come posso dire…un bel tipo? Prima mi ha fatto una corte spietata inseguendomi per tutta Hoenn, poi improvvisamente si è ricordato di me e ha detto di essere il mio “fratello di piuma” cioè un fratello adottivo. Ci siamo conosciuti a Sinnoh(?!) quando io ero ancora una mini-latias birbona e pasticciona (a suo dire, tsè, in realtà ero latiassolutamente adorabile da piccola) e io in effetti mi sono ricordata di un certo episodio che mi ha traumatizzata a vita e di lui, mentre il mio vero fratello maggiore era ai funerali di nostro padre ad Altomare e quindi mi aveva affidata a questo suo amico Latios sui generis. Altro aggettivo per definire Ricky? Dunque…è un idiota che va dietro a qualsiasi pupa umana e non è offensivo, vero? In fondo mi sta aiutando ad ambientarmi nella mia nuova casa e chissà potrebbe insegnarmi a parlare visto che lui sa l’italiano benissimo per flirtare con le bellezze umane. E questo mi fa arrabbiare, com’è possibile che un cretino come lui ci sia riuscito subito e io so solo articolare la p, la r, e il mio verso laty malgrado la mia buona volontà e la mia intelligenza sviluppata (questa non è presunzione, è un dato di fatto inserito pure nel pokèdex)…”
-Lester scorre freneticamente le pagine senza accorgersi che Remoraid si è già agganciata all’ennesimo pokèmon, questa volta nientemeno che uno Sharpedo- E di me quando ne parla? Avanti, diario, fammi vedere tutto quello che Yumi ha pensato di me dall’inizio alla fine!
No, qui parla ancora di Ash!
E qui di MOUSSE?! Ma a lei non piaceva la baccamoya e basta? I.O.C. questo nome mi ricorda qualcuno.
Un’altra pagina dedicata a Ricky, pufff. E ce n’è una perfino su Henry! In ogni caso, in effetti, ci siamo conosciuti ufficialmente più tardi, mi sembra a Johto. Quindi ancora qualche pagina e parlerà di me d’ora in avanti e per il resto del. . .
KATABRAM!
Siamo arrivati a destinazione. Non c’è dubbio, riconosco il segno lasciato qui prima. –riprende subito a leggere incurante di essere spalmato contro il muro- Ma le pagine sono tutte bianche! Che scherzo è questo?!! Impossibile. Ma- come…! Remoraid, rientra! Detective Kolomby, scelgo te! –fa una giravolta su è stesso e indossa cappellaccio e giacca a mo’ di impermeabile-
Chris: riuscirà il nostro detective in rosso a risolvere il mistero delle pagine mancanti del diario? Ma soprattutto Lester si ricorderà che questa è una gara ma non una qualsiasi ma la più importante di tutte perché è una semifinale e lui si sta giocando il posto nella finale, e si deciderà a darsi finalmente una mossa? Lo sapremo dopo la dissolvenza.
Lester: ah già, c’è anche la gara. Ma ormai ho vestito panni diversi, perciò… snap. –parte la solita musica jazz da atmosfera noir- Stavolta avevo per le mani un caso molto personale, che non poteva capitare in un momento peggiore visto cosa c’era in ballo. Ero nel bel mezzo di una semifinale asperrima e micidiale e la pressione che sentivo era tale che mi sembrava di essere un chicco di caffè pressato sottovuoto nella cucina della camera di depressurizzazione dell’Area 51. Le cose si erano subito messe male per me durante la gara, partenza in salita e prosecuzione pure peggio, tra fallimenti e folli idee avariate sul nascere. Perciò il caso del diario di Yumi fu una vera chiavica arrivata all’improvviso! Ma non potevo deludere il mio cliente più importante rinunciandoci all’istante.
Mentre le mie leste mani si muovevano per scegliere un nuovo mezzo di trasporto, il cervello si era già messo in moto per l’indagine…ma ben presto si accese la spia della riserva. Zero spunti, nessuna traccia di indizi, quelle pagine non erano semplicemente scomparse, non erano mai esistite. Poteva essere così?
-la musica s’interrompe di botto-
Ehm, certo che no. Che assurdità, doveva averle scritte per forza altre pagine su di Lester, su di me, argh, la ripeto daccapo! Con il tono giusto, e rimettete la musica.
Poteva essere davvero un’ipotesi, la prima che sarebbe venuta a chiunque tranne che al sottoscritto. Le Latias conoscono mille trucchi per rendersi invisibili all’occhio umano, perciò la scrittura di Yumi evidentemente rifletteva la luce come uno specchio esattamente come faceva lei. BOING! –usa il saltarello per salire- Ma né il succo di limone né i raggi X cambiarono l’inerzia del caso: quelle pagine restavano inesorabilmente invisibili e impalpabili. BOING! E mentre il mio corpo faceva su e giù per l’effetto molleggiante una nuova intuizione balzò: qualcuno, al 51% sicuro Henry, aveva fatto fare a quel diario un viaggio nel tempo a ritroso così che le pagine che più mi interessavano venissero cancellate dall’esistenza! Dunque era stato il mio e quindi del mio cliente arcinemico ad architettare un simile inghippo.. BO-BO-BOING! –un rimbalzo anomalo lo fa rimbalzare ripetutamente all’indietro sulle stesse piastrelle calpestate in precedenza- Come si fa a lavorare in simili condizioni??? Mi domandai a quel punto nell’attimo fuggente prima di cadere.
SPATAPLASH!!!
Ahio. Ormai mi ci sto abituando. Ma adesso che ho risolto il caso non mi resta che sconfiggere Henry e costringerlo a ripristinare il diario a come l’aveva scritto Yumi, ah! Sto arrivando, Henry! –parte in quarta ma si blocca all’ingresso della torre- Screeek, già. Prima c’è l’ostacolo Torre dei Cieli da superare. Come potrei fare senza fallire di nuovo? Mumble-mumble. A-Ah! Forse ho trovato.
-intanto gli altri due sul tandem hanno raggiunto l’ultimo piano-
Henry: eccomi qua. Sono arrivato in cima.
Noah: certo, adesso usa il singolare.
Henry: hai ragione, pardon, non ce l’avrei mai fatta senza il tuo contributo. A te.
Noah: a me cosa?
Henry: la precedenza. Puoi provare per primo a prendere la bandiera! Ti concedo questa possibilità.
//Noah: è un sadico doc. Dopotutto quello che mi ha fatto già passare non sembra ancora pago e continua a “giocare” con la mia mente. Pensavo di poterlo reggere invece mi sta mandando in confusione! Continua a cambiare atteggiamento e stati d’animo.
Noah: allora molto gentile, e vediamo cosa deve capitarmi ancora.
GYOOOOORAAAAYYYY!
Naturalmente.
-appare Rayquaza-
Henry: è sicuramente meccanico.
Chris: esatto, ma comunque pericoloso. Tra voi e la bandiera si frappongono 2 tonnellate di acciaio svolazzante made in Team Rocket, anche se non sono loro a guidarlo per motivi di salute ma ho trovato con chi rimpiazzarli. Sconfiggete Rayquaza o trovate un altro modo per prendergli la bandiera dalla coda. A voi l’ardua scelta.
Noah: mi domando chi ci sia alla guida…swish! –si abbassa in tempo per schivare il colpo di coda- E io dovrei fermare quella cosa? Sì, certo, nei videogiochi.
Chris: eh, no, stavolta non ti permetto di rinunciare. Hai già inflitto un duro colpo ai miei ascolti. –c’è proprio lui ai comandi del robot leggendario- Stavolta o combatti o muori. Strada sbarrata! Ops, avrei dovuto farmi spiegare i comandi di quest’affare dal trio prima che entrassero in coma tutti e 3. Così ho distrutto le scale per scendere, e pazienza, tanto devono salire mica scendere.
Noah: allora c’è Chris lì dentro! Mi aspettavo al mille per cento Izzy. Peggio ancora. Dov’è finito Henry?
Chris: “pulsante Dragobolide” questo merita di essere premuto più e più volte. Click. Click. Click.
Noah: ma porca miseria, perché bombarda solo BRAM! me? –viene schiacciato da una meteora-
Henry: bello spettacolo. Direi che è arrivato il mio turno o il mio stimato avversario vuole riprovare?
–nessuna risposta da parte del povero Noah- Sicuro? –ancora zero risposta- Va bene. –si scrocchia le dita- Il bello inizia adesso. –crea un vortice d’aria con le mani-
Lester: - una meteora sfiora il suo pallone- aaah, l’ho detto che sono in riserva qui dentro. Che idea noiosa usare una mongolfiera! –vede la bici da cross con la coda dell’occhio- Che tentazione irresistibile. Hoppa! Questa sì che mi fa fare delle follie, guarda, c’è già la strada tracciata. –pedala sul bordo delle pareti e su altre parti sporgenti nel vuoto- Sarebbe più eccitante se la torre oscillasse ogni tanto ma comunque ora si ragiona. Adesso sì che posso dirlo ai quattro venti: STO ARRIVANDOOO!
Henry: ah ah, mi sto esaltando sempre di più! –ha formato un tornado- Prendi questo, Chris.
Chris: uh-oh. Gira tutto!
Henry: e tra poco ne arriva un altro. –comincia a formare un nuovo vortice con i movimenti circolari delle mani- E’ la mia vendetta per lo scherzo di prima. Mi conquisterò quella bandiera risucchiandola con tutto il resto.
Chris: glom. Ci sarà un tasto per l’espulsione d’emergenza del pilota da qualche parte.
Noah: almeno le mie mutande no, grazie. –si mette al riparo-
Henry: ci ho preso la mano ormai. -sta creando un tornado più grande del primo- Devo solo…gnnn…mantenere la concentrazione…gnnn…necessaria per controllare il potere.
Lester: attacco a sorpresa: colpo della ruota, calcio del pedale, rintronamento del campanelloooo! Sei mio.
Confessa, che fine hanno fatto le pagine inesistenti?
Henry: @urgh, levati di torno, da dove sei sbucato? Non adesso.
Lester: ehi ehi ehi, qui le domande le faccio io in qualità di detective per conto di me stesso. Del resto non m’importa al momento.
Henry: mi hai deconcentrato agrrr ho perso il controllo, ho perso il controllo! –la tromba d’aria perfora il pavimento e risucchia ogni cosa lungo tutta la torre, lui compreso- Nooooo AAAARGH!
Lester: woooosh! Ripensandoci la mongolfiera è stata l’idea migliore avuta oggi. –si aggrappa evitando di fare la stessa sorte dell’altro-
Chris: non ho capito cosa sia successo ma quello che vedo è fantastico: si è aperta una voragine perfetta che trapassa dalla vetta in giù l’intera Torre dei Cieli! Potrei imbucarci i concorrenti come palline da biliardo.
Lester: certo che tra Chris e Henry oggi fanno a gara a chi ne spara di più perverse. E io? In ogni caso non ho neppure ottenuto quello che volevo da…Ciaff! Il bastardo si è fatto spazzare via apposta. Ormai è andato, per adesso.
Chris: vediamo se ci riesco. Sponda! –lancia una meteora sopra un’altra che va a colpire Lester facendolo rotolare via- Non male come primo tiro.
Lester: w@w. Originale anzichenò, devo dargliene atto. I miei complimenti per l’idea. Ma non sono ben disposto a prestarmi a questa follia, spiacente! Sarò una pallina molto stronza da colpire.
Noah: finalmente lo riconosco. Mentre lui attira il sadismo di Chris tutto su di sé e Henry è sistemato…-per poco una raffica di vento non lo spazza via- come non detto! Non riesco ad avvicinarmi alla bandiera con il mecha che si muove in continuazione generando tutta questa corrente e non ho più tempo per mettere su qualche chilo in più. . .
Lester: mancato: sono più sfuggente della palla 8!
Chris: adesso mi sono stancato. Ho altri 2 attacchi a disposizione oltre a Dragobolide e Codadrago, stando alle istruzioni. Rapigiro e Ascesa del Drago, li userò tutti e due assieme. Doppio click! –il robot si avvita su sé stesso prima accelerando verso l’alto e poi in picchiata- Mi sa che ho fatto una ca..ca..(che ore sono? Abbondantemente in fascia protetta, non posso dirlo)..una cavolata di proporzioni leggendarie. Aiuto!
Lester: macchè, la cavolata l’ho fatta io che mi sono aggrappato alla coda, ah! Ah però sono a un passo dalla bandiera.
SBADaBraM!!
Chris: porca pu (fascia protetta, fascia protetta) rrpurrì! Ho fatto un macello.
Lester: resti comunque un dilettante rispetto a quello che avrei fatto io.
Chris: Codadrago!
Lester: aaaaah! –viene scaraventato in orbita effetto catapulta- Tornato.
Chris: ok, visto che non riesco a imbucare lui, imbucherò per prima Noah. Rotola molto meglio. Accidenti, non riesco più a prendere il volo, dev’essersi rotto qualcosa. –ora riesce a muoversi solo su e giù a mezz’aria-
Noah: psst, Lester, ci sei ancora? Mi è appena venuta un’idea degna del tuo calibro.
Lester: allora mi hai rubato l’ispirazione oggi! Ecco perché…in ogni caso sono molto curioso di sentirla. E ti darò un voto da 1 a 10 a seconda che la troverò davvero all’altezza dei miei standard o invece no U.U
Noah: …
Chris: i comandi principali si sono pure bloccati. Ah, no, non tutti perlomeno. Posso ancora sparare un paio di meteore. Chi è pronto per il secondo round a biliardo contro IL LEGGENDARIO CHRIS MC LEAN? Come suona bene.
Lester: dai, sputa il rospo, in cosa consiste l’idea!
Noah: anziché a biliardo potremmo giocare a flipper. Cioè smontiamo le ruote delle bici e ne usiamo le camere d’aria come cuscinetti, hai presente?
Lester: sì, quelli che rimbalzano la pallina da dove è venuta. Li conosco bene, perdo sempre a causa loro quando ci gioco. Disponiamoli ai lati. Poi per le levette cosa utilizziamo?
Noah: quindi ci stai? Perfetto. Mentre per le levette non lo so. Attento!
Lester: tsk, troppo lenta questa. Volendo potevo rimandargliela indietro con una racchetta gigante, ma non ce l’ho a portata di mano. Però posso costruirne una, anzi, due! Ecco cosa useremo come leve.
Noah: dubito che avrai il tempo per farle. Il nostro amico è scatenato ormai.
Lester: SAPESSI IO. Soprattutto per la storia del diario di Yumi ma te la spiego dopo. Ok? Allora io mi metto all’opera, tu distrailo.
Noah: aspetta. Cosa? Non ce la faremo mai così facendo!
Lester: proprio perché è una cosa impossibile ce la farò per tempo, fidati. Tu distrailo, è te che vuole adesso!
Chris: finalmente ti fai rivedere, Allergico. Basta con le sponde, ti userò direttamente come pallina bianca.
Noah: perché perché perché non mi sono fatto eliminare a metà stagione come al solito?
-mezz’ora dopo-
Lester: continua così, ho quasi finito.
Noah: aahaaahaaah! Perché sono così masochista?!
Chris: preso! Ma non sono riuscito ancora a fare buca, uffa. E’ rotolato di lato.
Lester: cambiamo gioco: ti sfido a flipper!
Chris: ? Boh.
-Lester ha costruito due racchette usando una colonna del tempio spezzata a metà e le catene delle biciclette-
Lester: visto che te l’avevo detto? Ce l’ho fatta!
Noah: anf, fanf, fantastico.
Chris: ucci ucci, sento odor di Dragobolide! Nyahahahah!
Lester: -respinge il meteorite con un colpo di racchetta-
Chris: cosa ha fatto? Non ho fatto neanche in tempo a vederlo.
Lester: Noah, dall’altra parte, tocca a te. Funziona così: sali sulla bici e pedali così le catene muovono la racchetta. Capito?
Noah: un attimo, devo riprendere fiato. Ecco. –respinge a sua volta il meteorite molto debolmente indirizzandolo contro il lato opposto-
Lester: ne arrivano altri tutti assieme, che divertimento!
Noah: urrà.
-i due ribattono i meteoriti colpo su colpo e questi rimbalzano ovunque, alcuni in mare, altri in cielo, e altri contro le camere d’aria colpendo di rimbalzo il Mecha Rayquaza-
Chris: ouch, ma da dove arrivano? Come fanno a colpirmi? Non ci capisco più niente. Che ca(SEI IN FASCIA PROTETTA, CHRIS)spio. Caspio, sì, proprio così. Ehi, che succede, cos’è questa lucina lampeggiante sul pulsante col simbolo del teschio? “Se si accende significa che devi prepararti a passare dei guai, dei guai molto molto grossi” ma che istruzione è?
Noah: mi sa che gli abbiamo bucato il serbatoio. Sembra nei guai.
Lester: allora è arrivato il momento di usare la mia palla fortunata per dargli il colpo del TILT: Electrode!
BOOOM!!!!
-l’esplosione stacca la coda al robot di netto, e non solo quella!-
Game Over.
// Confessionale //
Noah: devo ammetterlo: pagherei per rifarlo. E’ stato uno sballo! Identico a Pokèmon Pinball, e infatti è da lì che ho preso l’idea. Poi vuoi mettere la soddisfazione di fare volare in orbita Mc Lean? Vale più del miliardo finale. Ah ah ah ah ah!
Lester: sono un po’ geloso che questa idea l’abbia concepita lui e non io. Di solito quello gravido di idee è il sottoscritto. Ne partorisco anche 4 in gemellare! Comunque mi sono divertito come un matto! Da oggi potrò aggiungere al mio curriculum la voce “vinto a pinball contro Rayquaza”. Chissà come sarebbe stato se avessi giocato contro Yumi. Già! Sigh. Sarebbe stato ancora più bello. Ma pazienza! E’ andata così.
Noah: d’accordo, mi sono divertito ma sto festeggiando come se avessi già finito e invece PRATICAMENTE era solo la prima battaglia di quella che si preannuncia una lunga lunghissima guerra.
Lester: mi hai tolto le parole di bocca. E siamo a due. Cos’altro devi rubarmi oggi, eh? Ti sconsiglio la giacca rossa in ogni caso.
Noah: tu-tu ascolti il mio confessionale?
Lester: certo, non mi posso più fidare di nessuno di questi tempi. A proposito: la bandiera chi se la porta via alla fine?
Noah: ho una sensazione di dejà-vù. Come ieri.
Lester: non stavolta! Voglio fare le cose in modo onesto: ce la dividiamo 50 e 50. Anzi 49 io e 51 te visto che è stata (gggn) tua l’idea vincente. (Goditi il momento perché non ricapiterà mai più). Crack.
Noah: cosa fai?!?
Lester: tu preferisci la parte dell’asta o quella della bandierina?
Noah: non ci credo.
Chris VFC: quella bandiera non è più validaaaaa ma complimentiiiiiiii…..fiiiiiiiii!
Noah: *CENSURA*
Lester: -sfoggia un sorrisetto innocente a 51 denti- beh, qui abbiamo finito. –termina la frase che la torre cede completamente precipitando nel mare sottostante- Non è stata colpa mia questa volta, giuro eh!
Ora che ci penso non è strano che Henry non ci abbia più riprovato dopo l’incidente della tromba d’aria? Ne è passato di tempo.
Noah: sa già dove sono le nostre basi, fai due più due, Lester.
…
Eh, già. Lo sa eccome. Siamo fregati! Potrebbe aver già preso entrambe le nostre bandiere in questo lasso di tempo.
Lester: non è ancora detta l’ultima parola. Prima deve superare le mie trappole e poi arriverò io e se la dovrà vedere con me.
Noah: d’accordo, allora andiamo
Lester: eh! Non ci provare. La mia base deve rimanere segreta e tu sei pur sempre un nemico. Non provare a fare il furbo e a seguirmi, me ne accorgo subito.
Noah: chi io? Figurati se faccio una cosa del genere. Non rientra affatto nei miei piani.
Lester: Revoltella, usa Kitesurf un’altra volta! Sai già quello che devi fare. –mette gli sci ai piedi- A tavolettaaa!
Ah, me ne stavo dimenticando! Ho dato 8 su 10 alla tua idea. I due voti in meno sono per l’esecuzione non proprio impeccabile e per l’imperdonabile violazione del copyright. Ok, è tutto. Ciaooo!
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Screeek. Fiiiiiiiii. Katasplash! Solito atterraggio in mezzo ai Corsola ma rieccomi alla base segreta, e allora Henry, piaciuta l’accoglienza? Ma…
Ma..
Ma…
Come ha fatto…
LA MIA BANDIERA E’ STATA RUBATA!
Non c’è più, non è possibile. Non è nemmeno scattata la trappola del letto ad ascia oscillante. Come mai non ha funzionato? Avevo pianificato il sistema di sicurezza nei minimi dettagli: dalla porta non si poteva passare, alle finestre avevo sostituito il vetro con il vetriolo, e non poteva neppure passare da sotto dato che avevo messo delle mine subacquee lungo tutto il perimetro di Orocea. –a prova di ciò si sentono varie esplosioni dei malcapitati nuotatori, nuotatrici e sub nei dintorni- QUINDI=? Dall’alto. Il tetto! Ecco lo sapevo di avere scordato qualcosa e –arrossisce per la vergogna- la bandiera stava proprio lì in bella vista.
Però c’era il meccanismo di immersione automatica in caso di emergenza! Quello l’avevo messo a punto per bene. Argh!
Ripeto
È
Tutta
Colpa
Tuaaa! –punta il dito contro lo specchio-
No, i-io mi riferivo al diario, rifacciamola. Ma chi voglio prendere in giro? E’ sempre tutta colpa mia! Colpa mia se Henry conquisterà la Terra al posto mio, colpa mia se non arriverò in finale, colpa mia se Yumi mi ha lasciato ed è scomparsa dalla mia vita…ah?
-compaiono nuove pagine sul diario riflesso allo specchio-
*Allora Kolomby aveva intuito giusto! * Finalmente saprò tutto quello che Yumi ha pensato di me dall’inizio alla fine!! Urrà!!! Sono così ansioso.
“Caro Diario, avrai notato che non ti chiamo più Ash, vero? E che è passato tanto tempo dall’ultima volta che ti ho scritto? E’ perché ho perso la speranza e ho creduto in un altro sogno ugualmente irrealizzabile. (Inspira ed espira, puoi farcela) Il nostro incontro è avvenuto quasi per caso, in una grotta buia e gelata, ero nella mia vera forma quando PANICO! vedo il concorrente di un’altra squadra e lui vede me in quella forma, e cosa fa? Io vado nel panico subito, lo imploro e lui come se niente fosse mi sorride e mi promette che manterrà il segreto! Ma chi è veramente? E’…e’..davvero un umano? Si chiama Lester e ha il soprannome di Impossibile, che si è dato da solo… e si è rivelato assolutamente idoneo. Non ho mai conosciuto un essere più strano prima d’ora, cioè io sono una Latias sui generis ma Lester è sui generis di suo! E io mi sono presto innamorata persa di lui, e ho sopportato tutta la sua INSENSIBILITA’ DAVANTI AI MIEI SENTIMENTI per mesi, mentre lo vedevo corteggiare quella Izzy, ogni volta ci provavo a confessargli, a fargli capire cosa provavo ma il suo EGOCENTRISMO annientava sul nascere i miei tentativi.
Poi un bel giorno finalmente non ce l’ho fatta più, gliel’ho gridato e finalmente se n’è reso conto ma…alla fine…nulla è cambiato da parte sua. Sniff, scusa per la lacrima, mi è scappata. Lester ha continuato a pensare solo e sempre a sé stesso, alle sue idee folli, alla sua competizione ma mai una volta che abbia pensato solo a me. Certe volte mi ha illusa di amarmi per davvero “alla follia” ma infine la verità è venuta a galla: io ero solo una delle tante occasioni bizzarre della sua vita. Niente di più! Abbiamo anche avuto due uova assieme e quando ce le hanno rubate lui ha sfruttato l’occasione per una delle sue performance da detective, non per affetto. Se ripenso a quanto sono stata stupida, non bastava la cotta proibita per Ash, noo, a me piace fare le cose alla leggendaria! Perciò mi sono messa con questo pazzoide, insensibile, egocentrico che è Lester! E così mi ha spezzato definitivamente il cuore. Mi sento ferita, sono stata pure catturata con una Safari Ball, Lester mi ha fatto tutto questo e la cosa che mi fa più soffrire è che lui non se ne renderà MAI conto perché è fatto così!
Concludo. Adesso me ne ritornerò alla mia vecchia vita di raminga e me ne resterò nascosta a questo mondo degli umani che mi ha attratta e pugnalata così tante volte. In fondo il motto della mia specie è “latias biosas”: vivi di nascosto. Perciò, non cercatemi più. –firmato Yumi, la Latias che sognava troppo.”
-Lester rimane interdetto per 51 secondi ininterrotti: un record-
…
-no, di più?? Uao, c’è rimasto davvero male, allora!-
…
-Lester? Yuhuuuh? Ehm. Forse un cambio di scena è opportuno a questo punto-
*Base Segreta di Noah*
Noah: …
-oh, no, anche lui bloccato? Come non detto.-
Perfetto, non ho più la bandiera. Credevo veramente sarebbe andato a rubare quella di Lester per prima. Mmmh, la situazione è passata di male in peggio in tragedia. –sospirone- Bene, la prossima bandiera più vicina qual è? –consulta la mappa- Quella al Monte Pira. Presumibilmente troverò Henry già lì e dunque io ne sceglierò un’altra. Perché sono un vigliacco. Ecco, di nuovo quella voce nella mia testa. E quella parola, vigliacco, quante volte l’ho sentita contro di me, soprattutto in questa stagione. Non la sopporto più. Basta! Vada per l’allegro Monte Pira ma se muoio seppellitemi alla Torre Memoria con Christine. Brr. Macabro.
Prima devo prepararmi a dovere.
-parte una sequenza simile a quella di Zoey nella finale a 4 della Vendetta dell’Isola con lui che si prepara alla battaglia all’ultimo sangue che lo aspetta: fa scorta di revitalizzanti, trappole e proteine al centro commerciale, un minuto non di più di superallenamento con Charmender e Elgyem, si fa fare un ritratto assieme a loro da esporre al museo locale in sua memoria perché non si sa mai, e infine si compra un helix fossile che appende al collo, come l’aglio.-
Tutto pronto? Sì, diciamo. Forza e coraggio. Cominciamo. Go ne tan pa- no niente, era tanto per, contesto sbagliato. (tributo a Xiaolin Showdown)
FINE PRIMA PARTE
*Monte Pira*
Chris: -incerottato a bordo del suo elicottero automatizzato- uao, da questa visuale panoramica sembra non finisca più. Di cosa parlo? Del Monte Pira! Un cimitero a cielo aperto che s’innalza in verticale fino al cielo. La bandiera è situata sulla croce dell’ultima tomba collocata più in alto di tutte, mi pare ovvio. Ma per arrivarci non basta fare una salita interminabile, i tre dovranno prima onorare i defunti compiendo le loro ultime volontà incise sulle lapidi contrassegnate con le loro rispettive iniziali H, L e N e accendere un cero ogni volta che ne finiscono una. Ce ne sono 3 per ciascuno da trovare…fra le miriadi! PPPFFF. Soltanto soddisfatte queste (ve lo dico già: assurde) volontà allora potranno legittimamente puntare alla bandiera in cima al tumulo, e dovranno anche fare in fretta.
Se si chiama Monte Pira, è giusto che ci sia una ragione…
“Cantami o’ Diva, di quella Piraaaa l’orrendo focofatuooo…”
Lester: gyargh! Bllblblbrgh! KukooKukoo grind krrr -e altri versi impossibili da scrivere- riavvio in corso… URGH! Ah. Chi osa interrompere il mio stato di pietrificazione traumatica, eh? Avrei dovuto abbatterlo con il bazooka, altro che Electrode. Comunque mi sento un verme! Non avrei dovuto leggere, mai, mai, mai. E adesso? Che faccio, che faccio, che faccio, che faccio, che faccio, che faccio -.-TILT-.- CHE FACCIO? Come faccio a continuare dopo aver letto tutte queste cattiverie sul mio conto? Credevo di essere l’eroe, il protagonista ma è chiaro che è tutta una montatura che mi sono fatto, cioè, davvero sono stato così egoista ed egocentrico finora? Quante ne ho fatte alla povera Yumi…Altro che Henry. Ok, posso ancora rimediare, ho una valanga di idee di scorta che potrebbero risolvere….no, ci risiamo, non ne ho affatto. Ah che faccio? Che devo fare?!?
Fermare Henry.
Sì sì sì sì.
In quello posso essere ancora utile! La mia follia può essere la chiave per batterlo! Ma non potrà mai restituirmi ciò che mi interessa davvero. *POSA TRISTEMENTE EPICA*
Ah.
Dunque rieccomi qua.
Solo con la mia follia.
Non capitava da quanto tempo, eh eh?
Ah ah ah!
AH AH AH AH AH!
Prima ho perso definitivamente Yumi, e ora ho perso definitivamente la ragione signore e signori! Cominciate a correre e nascondervi. Boing! Boing! Boing! –rimbalza sotto e fuori dall’acqua usando il saltarello, contro qualsiasi logica- Figaro qua figaro là folle follissimo di qualità, di qualità, di qualitààààà!
Diario: ditto-ditto.
Lester: ah, adesso ti va di parlare? Però è troppo tardi, il tempo delle chiacchiere e delle riflessioni è finito, andato per sempre. –suona la carica usando il megafono come tromba-
Noah: le trombe dell’apocalisse! Ecco cosa mancava all’appello.
Henry: il mio secondo strumento musicale preferito dopo l’organo in si minore binaurale. Che suono celestiale.
// Noah: sento proprio il peso di essere l’unico rimasto normale a questo punto. Neanche il conduttore si salva.
// Henry: onorare i morti è ironico dopo averli uccisi tutti nell’anima. Noah, Lester, Yumi, Christine, Rory, Seijii, Izzy, ho perso il conto delle vittime che ho mietuto qui dentro. Potrei erigere un monte alto il doppio del Monte Pira con i loro cuori e i loro cervelli che ho sistematicamente sepolto nell’oblio, e adesso mi fate fare una sfida per onorare i morti? MUAHAHAHAHAH! Mi sa che ho ucciso anche i vostri di cervelli.
// Noah: il mio piano di battaglia? Stavolta sarà….fare fatti, non parole.
Lester: -indossa una maschera funebre come se fosse l’elmo di Dark Vather- krrrr….che la follia sia con me. Ahah! Ci vediamo aldilà della montagna, perdenti. –scatta come un fulmine su per la salita- E allora, come ce la passiamo da queste parti? Nessuno risponde: tutti morti o solo maleducati!? Un po’ di vita, su, Lester Komby è qui per realizzare le vostre più strambe volontà. Se non lo faccio io chi lo farebbe? Quindi vediamo un po’, vediamo un po’, chi è il primo dei tre fortunati di oggi? Ah, però, originale il tipo. Cominciamo alla grande! –legge l’incisione sulla lapide ad alta voce- “Avrei sempre voluto vedere un forno crematoio da vicino senza dover essere per forza morta, ora che sono uno spettro non sarebbe la stessa cosa, spero perciò che qualche altro pazzo un giorno lo faccia per me”. Nessun problema! Hai trovato proprio la persona più indicata. –raccoglie la macchina fotografica lasciata accanto al sepolcro-
Noah: Lester? Come mai sei già sceso?
Lester: vado a infilarmi nel forno e torno. Sai, è la prima volontà che devo soddisfare.
Noah: . . .
Henry: mmmmmh. Peccato che sono di fretta.
Lester: bene, dunque è fatto così un forno crematoio da fuori. Un bel sorriso, cheese! E adesso devo fotografare gli interni, visto che fa un caldo infernale mi spoglio un attimo, e poi non vorrei che mi si bruciasse la giacca…è l’ultima cosa che mi resta.
ATTENZIONE: NON PROVATE A FARLO VOI DA CASA. VI RICORDO CHE LE FOLLIE ESEGUITE IN A TUTTO REALITY POKEMON TOUR SONO SOLO PER PROFESSIONISTI. RESTATE IN SICUREZZA, GRAZIE. -KING FLURRY 51-
Ehi! Per inciso c’è un solo professionista qui sempre e in ogni caso.
Com’è stretto qui dentro, mi sento una sardina mista a una cotoletta alla griglia, wooh. Mi sto facendo una sauna gotica! Ehi, in ogni caso i miei occhi con tanto di micropupille sono a questa altezza. Auff, l’illuminazione è scarsissima ma voglio fotografare nei minimi dettagli tutto l’ambiente così la mia prima “cliente” avrà davvero la massima impressione di BRUCIA esserci e sapere quello che si prova. BRUCIA! Ecco, appunto. Una scottatura di primo grado, che poi rapidamente diventa di secondo e infine raggiunge la cassazione, ah! Ahhh! BRUCIA!! Così si brucia anche la pellicola, ok, stop, qui abbiamo finito. Ho fatto un ottimo servizio fotografico perciò fatemi uscire! –la porta è come bloccata- Toc-toc, ehiii bastardooo?
Henry: d’accordo, non ho poi tutta questa fretta. E poi non è vero che hai finito: ti manca da documentare la parte finale della cremazione. Le cose o si fanno perfette o non si fanno. Ti pare? Muahahah! Ahahahah! –tiene appoggiato il piede contro la porta-
Lester: gasp. Va bene, l’hai voluto tu. Qui stavano cremando un Omastar, il tuo incubo peggiore.
Henry: il loculo è di un @MASTAR?!! Iiik. Kabuto! Kabuto! Dove sei? Ho bisogno della tua protezione! Perché sparisci sempre in questi momenti?
Lester: slam! Te l’ho fatta. Tiè. Ce l’ho fattaaaaahh Rotom Forma Frigo subito! *Ahh, che refrigerio paradisiaco.* Bene, non mi resta che riportare la macchina fotografica alla legittima proprietaria e 1 di 3 è fatta. Figaro qua figaro là folle follissimo di qualità di qualità di qualitàààà! Fufufu. Mmmh, profumo di aragosta adesso e sono dello stesso colore della mia giacca. In fondo ti ringrazio, Henry!
Chris: Lester ha acceso il suo primo cero. (Quando e se accenderà gli altri due allora partirà il conto alla rovescia della bomba, ma questo non glielo dico certo ad alta voce.)
Noah: “Avrei sempre voluto imparare a suonare un pokèmon…u-un pokèmon?..ma mi mancava l’orecchio, letteralmente.” Che assurdità. Ma sono tutte così queste “ultime volontà”? Neanche Izzy scriverebbe cose del genere sulla propria lapide.
*FLASHBACK, DUE EPISODI FA*
Chris: ok, adesso pausa, vi propongo un gioco. Tutti quanti, anche voi Team Rocket, immaginate ciascuno di dover scrivere le vostre ultime volontà post mortem, le più assurde che vi vengono in mente che vorreste ma non potete fare ma potreste farle fare a qualcun altro.
Diezel: bello questo gioco, finalmente qualcosa per la mia età. Scrib, scrib, fatto! Leggete un po’ e imparate dal vecchio Diezel, giovinastri.
Aori: ….ecco le mie.
Shawn: io non so bene cosa scrivere, tu cosa hai scritto? Fa’ vedere ”Blablabla forno crematoio”? Spigola boia!
Chris: bene, bene, molto bene, stupendo, complimenti per la fantasia, sono perfette. Blink.
Noah: ok, quindi devo trovare un pokèmon musicale e suonarlo. Cerca pokèmon musicali, Pokèdex. Pokèmon Trovati: 3. Chimecho, Bronzong, Kricketune. Di questi tre l’unico che si trova a Hoenn è Chimecho. Okay. Si trova proprio ed esclusivamente in questa zona. –comincia a salire cercando fra le frasche e le lapidi invano- Qui non c’è ombra di..
Chime chiiime
Eccone uno! Da dove proviene il suono? Una, due, sì, dalla terza tomba a sinistra. Shht, il pokèmon selvatico non deve avvertire la mia presenza. .. crack. Appunto, stupida erba alta.
Chime chiiime CHIIIIIIME)))
Ahhhh! –l’onda sonora lo fa volare via come un fuscello- U-u-urg-g-h. Sta usando l’attacco Baraonda. –si tappa le orecchie-
CHIME CHIME CHIME CHIIIIMECHOOOOOOOOO)))) –l’onda sonora spinge Noah oltre il precipizio- Ahia!
Henry: bene, onoriamo un po’ questi morti indegni del mio tempo. Uhm, questa tomba è aperta, che c’è scritto “Mi è sempre piaciuto da morire scavare buche dove farci cadere dentro i bambocci però non abbiamo mai pensato di riempirle con qualcosa dentro. Mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo se avessimo riempito quelle buche con pokèmon pericolosi, vorrei tanto saperlo… P.S.: sapevate che Meo nascondeva sempre per scaramanzia un suo monetamuleto in fondo a ogni tunnel che facevamo? Però questo non ci ha portato fortuna a quanto sembra.”
Il Trio Rocket, in qualche modo mi ritrovo ancora quegli imbecilli sulla strada, dunque. Se ho ben capito devo entrare in questa classica buca riempita di pokèmon pericolosi, ma mai quanto me, e riportare alla luce il tesoro per così dire più prezioso di Meo. Splortch.
Più profonda di quanto pensassi. C’è anche una fontanella. –dalla fontanella esce una cascata d’acqua che riempie tutto il fosso- Però non vedo i pokèmon che ci sono. –ghigno malefico- SI SARANNO NASCOSTI. MA TANTO DOPO KABUTO VI TROVA LO STESSO E VI MANGIA. Spotch..splatch..i microcefali Rocket hanno nascosto bene quell’amuleto, non riesco a trovarlo.
Lester: -passa e rovescia con nonchalance un sacco di gesso istantaneo- quel che è fatto, è reso con gli interessi. Ah! *POSA STATUARIA* Visto il contesto ci sta rispetto alla tradizionale posa epica.
Henry: -diventa come una statua- Kabuto, ammazzalo! DIVORAGLI QUEL SORRISO DALLA FACCIA SEDUTA STANTE. Muoviti!
Lester: prima deve prendermi e non ci riuscirà.
Henry: Lesteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer! Kabuto, mi stai deludendo troppo spesso ultimamente. Quando sarò di nuovo libero di muovermi ti darò un ordine perentorio e categorico che dovrai eseguire alla lettera e all’istante. CHIARO? Adesso vai a prendermi del cloruro di sodio e le ceneri di un pokèmon di tipo veleno per sciogliermi di dosso questa impalcatura. –Kabuto fa come ha detto- Bravo, hai visto? Quando vuoi fai le cose appena te le dico.
Lester: a caccia della seconda tomba, ah! “Qui giace il sogno di Yumi, uccisa nell’anima per l’amore di due umani.” No, non è questa che mi interessa.
Ta-clak. –mette la retromarcia-
Bip, bip, bip.
Che
Cosa
Significa? No, no, no, dai, ah ah ah, stavolta non ci casco, Henry! E’ una mossa troppo scontata. La caccia continua!
CHIMECH-OH?
Noah: 5 turni, è finita la Baraonda. Ti ho preso! No, dove vuoi andare, sta’ fermooo! –si aggrappa al pokèmon che lo trascina via con sé-
// Confessionale //
Noah: ehm, qualcuno mi spieghi come sia umanamente possibile che sia stato trascinato in lungo e in largo da una campana a vento del peso della carta velina. Only in TDPKT, gente.
Lester: tu mi stai copiando anche l’idea del kitesurf! Stai attento, perché la misura è colma. Anzi, anzi, anzi, lo è già. Ti meriti il mio attacco Baraonda. –prende fiato e megafono- KATAKOOOMBYYYY))))))))
Noah: tu sei tutto matto, andato ormai!
Lester: e quindi? Non capisco dove vuoi arrivare, e comunque scordati di imparare a suonare un chimecho in così poco tempo. Non è uno strumento alla portata del primo che passa. Hai perso al primo round! E detto questo, ti saluto. Ciao, ciao!
Noah: sì, ciao. Non sei il primo ad avermi dato del perdente in questa stagione eppure sono ancora qui: spacciato in partenza, e comunque in gioco –Chimecho è scappato via ma lui alza le spalle e mette mano alla borsa degli strumenti- fino all’ultimo.
Ho fatto bene a togliere e portarmi dietro le trappole per la mia base segreta. (Per quello che sono servite.)
Chris: sembra che Noah abbia tirato fuori un asso nella manica, almeno è quello che crede lui. Cosa sta…?
Noah: il tappeto Si Minore lo metto qui, sull’ultimo gradino della scala. Ecco fatto. Combatterò il suono con il suono. DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI-DO
CHIMECHO
DO-SI-LA-SOL-FA-MI-RE-DO
CHIMECHOOO
Ancora: DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI (PANT) DO!
-Chimecho si avvicina alla fonte del suono-
Anf, eccolo, un’ultima scala DO-SI-LA-SOL-FA-MI-RE-DO-SI MINORE
-l’ultima nota inaspettata coglie Chimecho di sorpresa e Noah ne approfitta-
ChImeCh@!?
Ti ho preso. Sgradevole, vero? Non voglio farti altro male ma adesso viene la nota dolente –ancora una volta fa la pausa per far capire che è una sagace battuta che non fa ridere nessuno- come ti suono? Come una chitarra no, come un’arpa no, come se dessi per scontato di saper suonare tutti questi strumenti, uhm… -lo prende per la parte della coda e lo scuote come una maracas- Questo è il massimo del mio repertorio. E’ valido?
Chris: assolutamente. Io voglio vera musica.
Noah: è un sonaglio a vento con una campana in testa. –Chimecho sembra ricominciare a riprendere il controllo di sé- Buono, buono. Un altro strumento che so suonare bene io è il…triangolo. Deng, deng, deng! Va bene?
Chris: basta, prima che mi arrivino altre citazioni per maltrattamenti di pokèmon, per carità. Volontà esaudita, puoi andare con le prossime.
Noah: finalmente. Sei libero, Chimecho, anzi no ero sarcastico. Un pokèmon con Rintoccasana mi serve visto quello che mi aspetta. Perciò benvenuto nella mia squadra.
Chris: oh, uao, l’ha catturato con una sfera pokè a tradimento.
Noah: non vedo perché no.
// Noah: l’ho sempre detto che se avessi voluto fin dall’inizio avrei potuto sfruttare il mio vantaggio intellettivo e assenza di empatia per vincere come hanno fatto i vari Heather e Alejandro. Non ci avete mai creduto ed eccovi qua improvvisamente a restare senza parole davanti alle mie azioni.
La mossa Rintoccasana del mio neo-acquisto (al quale non ho dato un soprannome per pigrizia) mi servirà eccome per guarire in fretta dalle ferite e dai lividi guadagnati con Lester e Henry. In fondo anche Rayquaza ha la sua mossa autocurativa, ricordate? –scrolla le spalle sorridendo in modo innocente-
Noah: -accende il primo cero-
Henry: -recupera il monetamuleto e fa altrettanto-
Lester: -ha già acceso un secondo cero nel frattempo dopo aver portato a termine una folle volontà a tempo di record- questa è stata ancora più facile, ormai sento il sapore di quella bandiera sulla punta della lingua. Sa naturalmente di plastica ma con quel retrogusto pepato-secco davvero invitante. Slurp. Ultima ultima volontà e via! –cerca la terza lapide assegnatagli, che si trova parecchio in alto- Alla faccia! Devo arrampicarmi fin lassù.
Henry: quel dannato gesso mi ha fatto perdere più tempo del previsto, ma non importa dato che ho comunque il pieno controllo degli eventi. Come sempre. –trova la seconda lapide con la sua iniziale e legge- “Come mia ultima volontà vorrei sapere cosa si prova a non avere le emozioni come faceva il mio capo e metterlo in pratica sul campo. Sedna, ex-recluta e guida turistica del Team Galassia.” –dentro la cripta c’è una bara chiodata e un foglietto con ulteriori istruzioni- U-uhm. A-ah. D’accordo. Dunque devo entrarci dentro e lasciarmi cadere giù per la montagna fino al lago sottostante.
// Lester: davvero? Davvero?! Questa avrei voluto e dovuto farla io!
// Henry: -inspira- quando sarò padrone del mondo vi infliggerò lo stesso dolore moltiplicato all’infinito.
// Noah: e una volta tanto tocca a Henry soffrire! Questa voglio proprio vederla.
Henry: …Kabuto, spingimi ora. Rumble! Argh, sì, ahahah. Sì, ancora! Ogh, così si alimenta ancora di più la mia sete di sangue. Si rafforza ulteriormente la mia invulnerabilità demoniaca. Grazie per questa opportunità di mettermi arck alla provahia dannazione SPLASH! Glu,glu, glu. Sorpresa! Non mi sono fatto niente.
Noah: disumano. Ehm!
Henry: è stato interessante, lo prenderò come spunto.
Chris: impossibile, neanche un graffio? P-puoi accendere il secondo cero.
Henry: non avevo alcun dubbio. E adesso l’ultima. Ah, dove stai andando, Noah?
Noah: probabilmente da nessuna parte…
Henry: se cerchi la mia base segreta…
Noah: io? Non ci ho neanche pensato.
Henry: io me ne accorgerò subito.
Noah: lo so! Infatti mi sto rassegnando. E adesso scusa se ho ancora due prove da fare e sono rimasto indietro e devo recuperare.
Henry: …
“Klen-Klen”
Noah: no.
Chris: sì. Soprattutto anche nella semifinale. Come ai tempi della grande finale di TDWT!
Lester: folle! Qual è la traccia e il tema stavolta?
Chris: vista la location canterete le VOSTRE ipotetiche ultime volontà. Anche tu, Noah, eh.
Lester: ah. E’ follissimo! Uhm, in ogni caso ci devo pensare bene.
“Le mie ultime volontà – Monte Pira, soundtrack Pokèmon ORAS”
Henry: mi appresto a conquistare il Monte Pira
Lester: dove il mio folle destino si compirà
Noah: qui canterò per la prima volta le mie ultime volontà
Henry: E’ solo questione di ore vedrete
Presto LI raggiungerete! –spalanca le braccia indicando le tombe circostanti-
Sono ormai a un passo dalla meta
Inesorabile come una cometa
che vi cancellerà dalla faccia del pianeta.
Tutti i vostri sforzi di fermarmi sono divertenti quanto vani
voi siete all’oggi io già proiettato all’indomani
Siete sotto i miei occhi, e nelle mie mani.
Chris: lui ha il controllo totale del gioco
Henry: molto più di quanto vi abbia fatto credere finora
Chris: anche se io continuo a condurre in loco
Henry: sono sempre stato io a dirigere fin da allora (episodio 5)
SE SIETE QUI, EH GIA’
E’ PERCHE’ HO PIANIFICATO COSì NELLE MIE VOLONTA’!
Lester: non è assolutamente la verità
Altrimenti perché sarei qua?
A farti perdere ogni stilla di sanità.
E poi devo fartela pagare…
Nessuno mi ha mai detto ciò che devo fare
Non mi si può pianificare
Ah! Faccio tutto quello che mi pare.
Come ad esempio:
Navigare direttamente sulla mappa del pokènav l’intero mare
e in questo modo le distanze accorciare!
E il traguardo per primo tagliare.
Oppure mettere Noah dentro un imbuto
e lanciarlo contro quel tuo Kabuto!
Lasciandoti lì attonito e muto.
Con una *POSA EPICA*
Sono Lester Komby detto l’Impossibile non a caso
Potrei fare qualsiasi cosa se mi andasse e quando mi va!
Come tenere tutti i miei pokèmon sulla punta del naso (anche se c’è il trucco)
O far tornare Yumi di nuovo viva! –indica la tomba vista in precedenza-
SE SONO ANCORA QUI E’ VERITA’
CHE SONO LA ROVINA DELLA TUA PARTITA!
Ahahah!
Noah: ed eccomi a dire le mie ultime volontà
quale occasione migliore la vita mi darà.
Vorrei vivere al massimo
facendo il minimo
con Christine che mi vizia
e un intero mondo ad assecondare la mia pigrizia.
*Che sogno*…irrealizzabile
Ci sono io in mezzo
l’unico a non essere pazzo
dopo tutto questo strapazzo.
Sono il terzo incomodo
ma se di me avanzerà un pezzo
sarò un cliente scomodo.
SE NON SOPRAVVIVRO’, VOGLIO REINCARNARMI IN UN PASCIA’
FAR LA VITA DI UN MARAGIA’: QUESTE SONO LE MIE ULTIME VOLONTA’!
….woooosh…
Lester: in ogni caso io sto andando ad accendere il mio terzo e ultimo cero ai morti. Tre su tre ultime volontà esaudite: 3 a 1 x 2 per me! Anche questa è una mossa che mi hai fatto fare tu, Henry? Eh? La bandiera me la prendo io. Figaro qua figaro là, folle follissimo di qualità di qualitàààà.
Noah: devo sbrigarmi. Sono solo alla seconda richiesta. Speriamo sia più normale della precedente. Dunque “Se fossi sul punto di morire come ultimo desiderio vorrei fare ciò che non ho mai fatto, cioè essere una vera femmina di quelle zuccherose per poter dare un bacio a un maschio. Puah! Però mi piacerebbe.” Beh, non posso lamentarmi della normalità in sé della richiesta. . .
Ma chi bacio? Henry mi ucciderebbe, Lester mi ucciderebbe, Chris…mi ucciderei io. Chi mi resta, quindi.
Henry: ecco la terza lapide. –legge mentre Noah gli si avvicina furtivamente-
Chris: bacio, bacio, bacio! Sono sicuro che lo farà a pezzi subito dopo.
Noah: glom. Ho trovato! Chimecho, scelgo te! Smack.
Chris: ma!
Noah: eh, è un maschio anche lui. Sulla richiesta è indicato il sesso ma non la specie. Ahem.
Chris: te la do per buona solo perché sennò non andiamo avanti di questo passo.
Lester: -accende il terzo e ultimo cero- fiiii kapum patapum! Uauuuh! Che cosa è successo? Quelli allora erano fuochi d’artificio per piromani! Guarda come brucia tutto quanto.
Noah: cosa diamine è stato?
Chris: “di quel Monte Pira l’orrendo focoooo”. Grazie a Lester è scoppiato un incendio ed è partito il conto alla rovescia. La bandiera, e tutto il resto che si trova sulla montagna, diventeranno una pira funeraria unica.
Henry: in altre parole sì, è stata una mia mossa anche QUESTA. Ora ho la certezza matematica di essere in finale e potrò gustarmi tutto il finale della gara, a distanza. Fra voi due.
Lester: ahahah, ma io lo sapevo in anticipo e mi ero preparato! Non ho appiccato l’incendio perché me l’hai fatto fare tu, a dire il vero non vedevo l’ora di fare fuoco e fiamme oggi! Mi sono spiegato?
Henry: ma certo. Come sempre del resto. E’ diventato così facile farti fare quello che voglio che neppure te ne accorgi. Come se fossi entrato tu in quella Helly Ball al posto di Yumi.
Lester: cioè sarei io quello sotto il tuo controllo?! IMPOSSIBILE.
Henry: appunto, “impossibile”, quindi possibilissimo nel tuo caso. Riflettici mentre io mi godo il resto della gara da spettatore. –esce di scena-
Lester: N@. Cioè sì, no, sì, forse, ma non in quel senso ggg ghghggnnnnnnon ci capisco più niente! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! Il diario parlante, la tomba di Yumi, il Kabuto di Henry, il kitesurf su Remoraid.
Sto diventando pazzo! Ah! *PoSa EpiCa”
Ma!
In finale ci voglio andare in ogni caso quindiiiiiii ti dichiaro guerra senza regole, Noah! A partire da adesso.
Noah: -scrolla le spalle rassegnato- accetto.
Lester: allora firma pure qui sulla mia dichiarazione ufficiale. Ok?
Noah: fatto.
Lester: hai controllato anche le righe piccole? –l’incendio avanza rapidamente-
Noah: sì, sì, l’ho fatto! Dai, muoviamoci, che tra l’altro a me manca ancora una lapide da “soddisfare”.
Lester: in tal caso è stato bello conoscerti. Lo dico perché non so cosa combinerò a partire da questo momento. Siccome siamo amici te l’ho detto in via preventiva.
Noah: ehm, ok lo apprezzo.
Lester: -suona la carica- all’assalto, miei prodi!
// Lester: Vi ricordate del mio esercito di ippocampi addestrati? Volevo tenermelo come arma finale contro Henry ma…non ho colto l’attimo. Perciò me lo gioco adesso.
// Noah: e tanti saluti alla mia tattica di Rayquaza.
-il Monte Pira viene bombardato dal mare da tutti i lati-
Noah: argh! –viene centrato da una bomba ad inchiostro- Alla faccia del rispetto per i morti. Rintoccasana.
Lester: octazookate come se non ci fosse un domani! Cos’ho pestato?-gira su sé stesso- Blblblblblblbl!
Noah: il tappeto giro, una delle trappole che ho comprato. Non sei l’unico ad avere aah al fuoco! Te lo spiego un’altra volta che vado di fretta. Spegniti, spegniti! Anf. Pant. Se penso che devo ancora.
Lester: k@ngratulazioni per la trappola, ma non è bastata. Muoversi a spirale per me è naturale come camminare normalmente. Ta-tah!
BOOM!
Ehi, chi ha sbagliato il bersaglio? Sergente Kingdra, dopo voglio il nome del colpevole. Dopo. –sviene un attimo-
Noah: corri, scappa, schiva, leggi la prova, muori, resuscita e infine forse ce la fai. Rintoccasana! Ecco l’ultima tomba: “blabla blabla bla… andiamo al punto…
Lester: tornato in vita! Pronto a ricominciare la battaglia. –si accorge che la sua giacca è stata raggiunta dalle fiamme mentre era svenuto- Ahhh! Sacrilegio! –sale la montagna come un razzo agguantando la bandiera- Mi serve dell’acqua!
Noah: perché è così lunga questa richiesta? Sembra che il tizio voglia solo raccontare la storia della sua vita. Uh? Ciaff! –salta direttamente alla fine della scritta- “così la mia ultima volontà prima di morire è stata esaudita.” Se avevo ragione perché non ci ho pensato prima? Aaa direi che non c’è proprio tempo per sarcasticare.
Lester: largo, pista, levatevi di torno tutti quanti: è una questione di vita o di morte e voi dovreste ben saperlo! –abbatte ogni lapide sul suo tracciato- Screek. Aspetta, posso ordinare ai miei soldati di spegnere le fiamme in un baleno. –prende il megafono- Convergete di 51 gradi est e sparate i vostri idrocannoni su di me!
Kingdra: ?
Lester: muovetevi, questa è un’emergenza!!! Questa giacca è l’ultima cosa che mi rimane da amare! Capito? Fuoco! Fuoco! Fuoco! Che poi è acqua, acqua, acqua! Sì, aaah. Fiù, la giacca è salva. Missione compiuta, miei prodi!
Horsea! Seadra! Kingdra!
Noah: e il diario invece?
Lester: quale diari-oh. E’ sparito il diario della mia Yumetta! Per quanto lo detestassi per tutte le cose brutte che mi ha detto non voglio averlo perso per sempre, incenerito.
Noah: e la bandiera? Quella l’ho presa io. –sorrisetto-
Lester: la mia bandiera! La mia ancora di salvezza! E di vendetta per quanto riguarda Henry. Ridammela! RATATATATATATA’
Noah: perché non riesco mai a fare a meno di aprire bocca?
Lester: non mi sfuggirai! Alla ricarica, alla bersagliera, insomma scatenate l’inferno!
KABOOM
SPATAPLOTCH
BRAM
BOOM
BOOM
KRAKABOOM
FIIIII
FWWWWAMP!!!
Fssss.
// Henry: è stato un incontro “acceso”. Gli do due pollici in su, e tu quante zampe, Kabuto? La parte che preferisco è che non è ancora finita.
Noah: splutt. Sono ancora vivo perché ho usato un revitalizzante max.
Lester: splash. Combattere con te fino a questo punto è stato un onore, hai vinto la guerra, mi arrendo. Porta la bandiera alla tua base.
Noah: Lester
Lester: no, sul serio, te la sei conquistata sul peggior campo da battaglia che abbia mai sollevato, sei stato epico! Meriti la vittoria e poi non ho più nulla per cui combattere: ho perso Yumi, il suo diario, e la chance di fare qualcosa di buono oltre che folle per una volta. Addio mondo banale e crudele!
Noah: Lester, prima di suicidarti ti faccio notare che la bandiera è andata in fumo! Non ce l’ho fatta a salvarla.
Lester: e adesso?
Noah: che ne so, abbiamo perso entrambi contro Henry…
Facciamocene una ragione…
Beh, io vado a riposarmi al Porto di Alghepoli, in attesa del verdetto finale.
*Nave Abbandonata*
Lester: a-ah! Lo sapevo che ti avrei ritrovato qui. Falso.
Noah: …
Lester: sette bandiere: 4 vinte da Henry, 2 perse per sempre e ne mancava una all’appello.
Noah: l’intuizione l’hai avuta tu o Kolomby? -rotea gli occhi-
Lester: tutti e due visto che siamo la stessa persona, mica ho le multipersonalità come Mike! Kolomby come tutti gli altri è un’immedesimazione stanislaskiana totale u.u
Noah: me l’hai già spiegato una volta. Andiamo avanti?
Lester: facciamo così: il primo che trova la bandiera su questa nave se la porta a casa.
Noah: d’accordo.
Chris: finalmente stiamo per conoscere il nome dell’altro finalista di TDPKT: sarà Lester l’Impossibile o Noah l’Allergico? L’ultima bandiera è nascosta benissimo perciò sarà una ricerca mooolto lunga e faticosa.
Noah: l’ho trovata. E’ sull’albero maestro, ovviamente. Non è stata una cosa così lunga però sicuramente è faticosa. –comincia ad arrampicarsi lentamente-
Chris: forza o questa semifinale non finirà più…
Noah: sono arrivato alla coffa. Manca poco.
Vvv.
Vvvvv.
Vvvvvvvv!
-Lester ha segato l’albero alla base-
Dovevo aspettarmelo da parte tua.
Lester: tecnicamente non ho barato. L’hai individuata, ma non trovata perché chi trova prende e chi perde piange recita il proverbio!
Noah: sì…sì…sì. Krieeeek. BADABRAM!
Lester: dov’è? Allora, dov’è questa bandiera?
Noah: caduta in acqua.
Lester: eh, no, non posso perdere anche l’ultima! –si tuffa-
Noah: fregato. –cala l’ancora-
Lester: CRONK! Glu, glu, glu.
Noah: non ci credo: ho vinto.
// Confessionale //
Noah: avrei vinto in teoria, nella pratica devo raggiungere la mia base segreta per essere salvo. Cioè a migliaia di pixel d’acqua di distanza…non ce la faccio più.
Noah: ok, l’ultimo sforzo, anzi no. E’ il penultimo che farò. Fsss. –si spruzza il repellente e si tuffa in mare aperto-
Lester: appare un esemplare selvatico di Lesterpedo!
Noah: Lester?!! Ma non è possibile che ti sia già ripreso.
Lester: ho evitato l’àncora per un soffio, imitandone però alla perfezione il suono che avrebbe fatto a contatto con la mia cervice.
Noah: adesso però mi hai stufato. Lasciami in pace!
Lester: così ne ho approfittato per…
Noah: non voglio saperlo, basta. –gli spuzza il repellente in faccia- Vorrei ci fosse un repellente anti-Lester!
Lester: …ma vedo, anzi non vedo, che non ti interessa saperlo. Allora te lo dimostrerò direttamente.
Noah: basta, molla la bandiera, dopotutto quello che ho passato credo di essermi guadagnato il diritto di “sperare” quantomeno di vincere questo maledetto reality senza che ci sia stato il Duncan di turno a rubarmi l’opportunità.
Lester: tira e molla, tira e molla. –canticchia-
Noah: agh, si sta strappando! Rischiamo di distruggere anche questa. –molla la presa-
Lester: -si infila nella bocca di un cannone della nave- 51° longitudine, angolo 25°. Sai a cosa corrispondono le coordinate che ho impostato?
Noah: a Orocea.
Lester: indovinato! KABOOOM! Fiiiii…katakrash. Ho piantato la bandiera: ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta!
–cambiando voce al megafono- Signore e signori, fate un applauso al nostro eroe finalista Lesteeeer Kombyyyy!
Henry: clap, clap, clap.
Clap, clap, clap.
Clap, clap, clap.
Va bene così o devo farlo più forte? Se vuoi dico anche a Chris e a Kabuto di applaudirti.
Lester: non mi servono i loro applausi. Comunque che cosa vuoi ancora?
Henry: solo congratularmi con te e darti il giusto benvenuto all’INFERNO CHE TI ASPETTA AL VARCO.
Kabuto: Kabuto! Ksak!
Lester: argh! Che cosa mi hai fatto? L-La mia giacca rovinata..
Henry: puoi anche dire divorata.
Lester: noo! Non osare, mostro ignobile, molla l’osso. MOLLALOOOO! Aaahiiaaah!Strap!
Henry: va bene, ritorna pure qui, Kabuto, per oggi basta così. Una manica. Il resto la prossima volta. –gli accarezza il guscio- Te lo prometto.
Lester: questa giacca era tutta la mia vita e tu l’hai rovinata. E’……come se avessi amputato una parte della mia essenza…di Lester Komby.
Henry: oh, sì, questo è solo l’inizio. Perciò permettimi di stringerti la mano e per oggi la finiamo qui. Su, avanti. Di che cosa hai paura, che te la stacchi? Non sono come Kabuto. Muahahahahah! Sono più malvagio ancora. Ecco fatto, braaavo, che ci voleva? –risale sul relicottero- Ci vediamo dopodomani. Preparati al peggio.
Lester: ti odio. Maledetto Henryyyyyyyyyyyyyyy! Folle follissimo di qualità, di qualitààà!
FINE, IN OGNI CASO, PER ORA!
*Epilogo*
Noah: terzo posto: col senno di poi tutto sommato mi è andata àncora bene. Ah ah. Al solito non c’è nessuno a ridere della mia battuta.
Sono passate….tre ore da quando sono stato eliminato. Ora possiamo dire che non è più solo la nave ad essere stata “abbandonata”?
-si sente solo il rumore del mare-
Ok, io me ne vado a letto. E’ pur sempre una nave da crociera, ce ne sarà uno ancora intatto. –dopo un po’ di giri da poppa a prua riesce finalmente a trovare una cabina decente, si legge un libro e si corica- Non è proprio un cinque stelle ma sempre meglio che dormire in mare aperto. Buonanotte.
Crieeek.
Perfetto.
SPLASH!
Era inevitabile.
*RIEPILOGO*
Chris: ne avevate nostalgia, vero? Anch’io. Perciò ecco il riassunto dell’ultimo episodio…
Le Rovine degli Abissi H2.0: che avventura infinita! Spingendo i quattro semifinalisti oltre i limiti dell’abisso della disperazione ho ottenuto la più avvincente, la più dirompente, la più massacrante semifinale di sempre.
E’ stata una lotta a colpi di scena e tradimenti subacquei, ognuno di loro si è spinto in profondità pur di recuperare il tesoro, quella meraviglia scultorea ma comunque incapace di raffigurare appieno l’unicità dell’originale che è il Chris Dorado. Un premio favoloso, più di una statuetta dell’immunità o classico Chris d’oro, che darà al vincitore di ieri un vantaggio enorme oggi.
In questa kermesse sottomarina i 4 si sono maciullati a vicenda, nel corpo e nella mente, risolvendo due rompicapi a prova di HENRY. Eppure alla fine è stato proprio lui il vincitore. Perché ci ha messo il sangue! Letteralmente, e non solo il proprio.
Lester e Noah hanno visto la loro amicizia sprofondare e galleggiare in continuazione ma hanno regalato perle di comicità da cineteca. Infine veniamo all’eliminazione, uno spareggio disperato a fil di bagnasciuga che ha visto come perdente Rory, che a momenti ha rischiato di uccidermi il Rosso, pensate un po’.
Confesso che l’eliminazione in sé è stata per una volta la parte meno eccitante, colpa dello Zerbino, ma comunque ora ce lo siamo lasciato alle spalle e Henry, Lester e Noah sono i soli che contano: li aspetta una giornata dura, parlo soprattutto per gli ultimi due. . .
SEMIFINALE
Ho detto tutto.
Chi vincerà la medaglia di bronzo di TDPKT e chi invece saranno i due finalisti per il titolo di campione? Forse lo scopriremo tra poco o forse no, qui, nell’ennesimo nuovo episodio di A Tutto Reality Pokèmon Touuuuuur!
*Centro Medico per Pokèmon- Spiraria*
Noah: bene, ho rimesso in sesto i miei pokèmon e me stesso. Posso togliermi le bende. Tocca a te, Lester. Ehi, sveglia.
Lester: yawn. Eh, cosa? E’ già pronto il mio caffè al peperoncino!?! Ma Cric di solito ci mette 51 secondi per farmelo, ne sono passati soltanto….60? Diamine, sarà rovente adesso!
Cric: vzzz. Kssssss….POOF!
Lester: ed esploderà dappertutto. –si ripulisce la faccia- Comunque, cosa hai detto prima?
Noah: che è il tuo turno al centro medico, vedi il numerino sullo schermo? E’ il tuo.
Lester: aah. Ma io non voglio essere curato, sai? Tutte queste ferite e ammaccature sono ricordi di vita, io amo ricordarmi dei disastri che ho combinato perché sono stati momenti unici e spassosi che non posso rivivere una seconda volta. Cioè, teoricamente potrei ripeterli ma non sarebbe lo stesso della prima volta, ogni volta. Ogni evento è unico al mondo, non si può ripetere provando le stesse identiche emozioni. Vedi questa cicatrice? Ce l’ho dall’ultimo Dragobolide che mi ha fatto…
Noah: sì, ma dopo tutto quello che hai passato ieri con Henry e Rory che hanno cercato di farti fuori è un miracolo se ti reggi in piedi.
Lester: non mi interessa, ah! Dentro sono ancora perfettamente capace di fare tutte le pose epiche che voglio, quindi sto divinamente. Ahi! Ah ah, il braccio è diventato di gomma, adesso posso arrotolarlo come un solenoide. Fa un male kaiser ma non importa.
Noah: come dici tu…
Lester: desideri una forma particolare? Avanti, spara la tua richiesta! –si modella il braccio rotto come se fosse un palloncino e lo fa a forma di pony- Ora che ho un Drifloon per braccio tanto vale sfruttarlo, non credi? Avantiii.
// Confessionale //
Noah: sì, Lester è completamente andato ma io vado a nozze coi pazzi. Ci posso ragionare. Ormai lo sanno tutti. Mi preoccupa più vedere che sta perdendo tutto il suo spirito competitivo. Se Lester non offre più a Henry un serio avversario allora è come se Kyogre lasciasse che Groudon prosciugasse il 70% del pianeta. In parole povere, Henry avrebbe già stravinto. Questo non deve succedere o così la mia strategia può andare a farsi friggere.
Lester: ci ho già preso la mano, o meglio il braccio. Guardate: voilà, ecco un drago! E adesso diventa un gatto! Poi vi faccio un bel…vediamo…delfino! E infine una Latias. Una Yumi tutta per voi lettori! …..anche per me. –sospira- Torno alla forma base, va’.
Noah: uhm. Come posso fare?
Lester: va bene, mi faccio curare. Ma solo il braccio gommoso, ok? Infermiera Joy!
Noah: ah, ci sono, posso far leva sul suo inesauribile entusiasmo. In ogni caso ci pensi che siamo gli ultimi due rimasti che possono fermare Henry? Gli unici sopravvissuti di questa stagione INFINITA. Per me è la prima volta, sono così eccitato.
Lester: per me non lo è, sono già arrivato quinto nel primo reality giapponese al quale ho partecipato e solo perché mi hanno votato gli eliminati altrimenti avrei vinto. Infermiera Joy!! Però non è stato così lungo come questo. –prende il megafono- Infermiera Joy!!!
Joy: un attimo di pazienza, prego. –si toglie il costume da bagno e si rimette velocemente i panni da crocerossina- A me quando danno le ferie, quando? Lavoro come una schiava 24 ore su 24 365 giorni l’anno gratis. Volontariato e sfruttamento non sono sinonimi! Allora, chi è il paziente?
Lester: …io.
Joy: benissimo, tira indietro la manica e stendi il braccio qui sopra al bancone, sentirai un leggero formicolio e fatto. E’ come nuovo. Adesso mi prenderò cura finalmente di me stessa! –si toglie il completo da infermiera e si rimette in bikini- Adios.
Audino: slam! Audino! ino! ino! –portano Rory e il Trio Rocket in barella d’emergenza-
Joy: audino, no, no. Noo! “Mamma, da grande voglio fare l’infermiera nel mondo dei Pokèmon come te.” Stupida masochista che non ero altro.
Lester: quell’infermiera è da ricoverare al manicomio, me ne intendo. Ma adesso il braccio è tornato davvero come nuovo! In realtà avevo bisogno di trovarmi una distrazione e quella del braccio a palloncino era perfetta. Sai, stanotte ho fatto quella cosa che mi hai detto per tutta la notte. Riflettere.
Noah: allo specchio?
Lester: intendo seriamente. E non parlarmi di specchi, ultimamente non li sopporto!
Noah: ah, scusa, non pensavo.
Lester: non ho chiuso occhio pensando a…un mucchio di cose...una riflessione tirava l’altra. Perché faccio sempre così il folle, perché da quando ho amato Yumi non riesco più a sentirmi bene con me stesso, perché sono ancora qui quando è chiaro che non ho la testa per continuare!
Noah: wow wow wow! Alt. Mi sa che hai riflettuto troppo. Così non va bene, diventa una catena infinita.
Lester: tutto è partito dalla prima riflessione che ho fatto mentre cercavo di addormentarmi. Ho lasciato da parte le idee folli oniriche e mi sono fermato a pensare che domani, cioè oggi, andremo a Hoenn e Hoenn è il solo posto dove suonare il Flauto Eone e il flauto è la mia ultima chance di trovare Yumi. Da qui è cominciata la catena: perché continuo a voler cercare Yumi, perché è diventata lei la priorità su tutto, perché mi illudo che possa perdonarmi dopo quello che è successo: è perché sono un folle senza logica? E così via. Insomma, ormai non so più cosa voglio e spero di fare qui. Per questo mi butto sulla prima scusa utile a distrarmi, più è senza senso e più mi consola, lo so, è pura follia.
Noah: caspita. Mmmh. Sinceramente non so cosa dirti e essere ipocrita dicendoti che si risolverà tutto non è nel mio stile. Però io ti consiglio di andare avanti così come ti senti di fare. Davvero, tu non sei fatto per riflettere ma hai il tuo modo di dare il giusto peso alle cose importanti, io non lo capisco e neanche tu ancora, mi sembra, ma puoi riuscirci solo tu.
Lester: dunque, cosa stiamo aspettando? Abbiamo un main villain da fermare e una finale da conquistare! Hoenn, stiamo arrivando. *POSA EPICA*
Adesso sì che posso farla con tutte e due le braccia a posto!
// Noah: accidenti che situazione complicata. Dunque è questo che si prova, devo dire che è una sensazione orribile…
Lester: sbrighiamoci, il nostro aeroplano parte fra 50 secondi! E 1, naturalmente. –ammicca alla telecamera- E si trova a Poggiovento! Quindi, wooosh, dobbiamo partire veloci come il vento! Ehi, aspetta un attimo: non ho preparato ancora la mia valigia!
Ehi, aspetta un attimo: ma chi l’ha mai fatta finora? Ahahah!
Ehi, aspetta…un attimo: questo vuol dire che la mia valigia è rimasta tutto questo tempo a Kanto? ARGH!!
Noah: andiamo, Lester, o faremo tardi. Decisamente riflettere non ti fa affatto bene. . .
Lester: ecco perché indosso sempre la stessa giacca da tempo immemore! Fortuna che Cric me la lava e asciuga in un attimo.
Chris: sono partiti! Finalmente la semifinale a 3 può avere ufficialmente inizio. –sale sull’elicottero a forma di Relicanth, cioè il Relicottero-
=mezz’ora dopo===è
Noah: mi chiedo dove atterreremo. Non mi risulta che ci siano aeroporti a Hoenn, neanche dopo i remake di Rubino e Zaffiro.
Lester: è vero. E’ bizzarro che non siamo andati via nave come la prima volta.
Chris: -via radio- adesso vi spiegherò tutto quello che dovete sapere. La sfida si intitola “Chi non Risika non rosica”. E’ un misto fra la sfida delle basi segrete fatta qualche tempo fa e il gioco del Risiko: la mappa di Hoenn e i suoi punti strategici saranno il vostro tabellone di gioco.
Lester: quindi sarà un gioco di guerra e strategia? Già detto così mi piace. Dicci di più, Mc Lenny!
Chris: ahem, Mc Lean. Mc Lean. Chiamami Mc Lean! Comunque, ogni giocatore deve trovarsi un posto dove collocare la sua base segreta, sappiate che Henry la sua ce l’ha già pronta da ieri.
Lester: ci credo con tutto il vantaggio che ha avuto, snort. Però costruire basi è uno dei miei hobby preferiti perciò non è un problema così grande. Poi?
Chris: fatta la vostra base segreta partite alla conquista dei territori! Ci sono ben 7 bandiere da conquistare e portare alla vostra base come trofeo di guerra: 4 sono situate nei punti strategici segnati sulla mappa e le altre 3 sono quelle che pianterete nelle vostre basi segrete. Vince chi ne riesce a portare almeno 4 nella sua base senza farsi rubare la propria, perde chi ne ha di meno di tutti o si è fatto rubare la propria. –Lester e Noah trasaliscono- Come vedete le condizioni di sconfitta sono più di una.
Lester: e se la bandiera l’avessero perduta ben due giocatori alla volta? In questo caso nessuno di noi potrebbe essere eliminato dato che la clausola di sconfitta è un aut/aut e non un aut/vel.
Noah: eh?…! Giusta osservazione, avvocato Lex Ter.
Lester: “Sed dura, dura Lex” dico sempre io.
Chris: a questo non abbiamo pensato io e il mio staff ma rimedio subito inserendo una terza “clausola”. Ovvero il perdente in extremis sarà colui che ha conquistato meno bandiere e ha perso pure la propria. Va bene così adesso?
Lester: sì, ora ci siamo.
Chris: ottimo. Volevo finire dicendovi che a tal proposito l’altro vantaggio di Henry oggi sarà che egli, a intervalli regolari, potrà conoscere via satellite la vostra esatta posizione, quindi fossi in voi mi sbrigherei il prima possibile con quelle basi segrete prima che il satellite vi becchi e riveli a Henry dove si trovano le vostre basi segrete. Si attiverà fra un quarto d’ora circa.
Lester: sì, e poi che altro vantaggio vogliamo dare al bastardo?!? Magari gli diamo pure delle armi nucleari, eh?
Chris: effettivamente l’ipotesi era passata, ma avrebbe comportato troppe spese e l’ultima cosa che posso permettermi in questo periodo sono le spese..
Noah: allora c’è un limite anche alla perfezione.
Chris: infine rispondo alla domanda iniziale di Noah: confermo, non ci sono aeroporti dove farvi scendere, e infatti la vostra fermata è questa qua. –Lester e Noah vengono catapultati fuori dai sedili eiettabili nel mezzo dell’oceano- Buona semifinale, campeggiallenatori!
Noah: splutt, mi sbagliavo poco fa.
Lester: va bene, che la guerra abbia inizio.
// Confessionale //
Lester: ll nemico ha un vantaggio mostruoso ma il sottoscritto è stato anche generale di un battaglione scelto di ippocampi che ha trasformato in autentici draghi. Andatevi a rivedere l’episodio 37 “Drago-sitters” per sapere di cosa sto parlando.
Noah: se non altro Lester ha recuperato un po’ del suo spirito competitivo alimentato dall’odio per il suo arcinemico giurato. Posso tirare un sospiro di sollievo almeno su questo. Perché per il resto –sospirone- si preannuncia una vera impresa con Henry che ha 8 ore di vantaggio ed è pure in grado di sapere la mia posizione e quella di Lester. Immagino che le informazioni gli verranno inviate dal Centro Spaziale di Verdeazzupoli.
Lester: niente indugi! Io vado a trovarmi un posto sicuro dove piantare la mia bandiera e costruire la mia personale fortezza. Ci vediamo più tardi, sul campo di battaglia, come nemici ma alleati contro il nemico comune. –nuota verso ovest-
Noah: intanto magari vorrei capire dove sono esattamente atterrato, qui l’acqua sembra molto profonda. Ci fossero i cartelli con le indicazioni dei percorsi come nel gioco, ma…ci sono veramente! Dunque, questi sono i luoghi segnati sulla mappa:
Monte Pira
Nave Abbandonata
Piramide Lotta
Sky Pillar
Devo farmi una base segreta che non sia troppo lontana così da poterla raggiungere velocemente una volta prese le bandiere, possibilmente facendo meno fatica possibile. Peccato che questi luoghi siano tutti distanti l’uno dall’altro tranne il Monte Pira, la Torre Cielo e il Parco Lotta che formano un triangolo in mezzo all’oceano proprio qui dove mi trovo… Se solo ci fosse una zona adibita a base segreta da queste parti! Aspetta, ma forse sì che c’è. Devo soltanto nuotare e nuotare e nuotare ancora. E ancora.
E ancora…..
Allora hanno ragione: in questa regione c’è troppa acqua! –si ferma a riprendere fiato- Ho le braccia tutte indolenzite dopo tanto nuoto –(2 metri)- ma ormai sono arrivato fino a questo punto e poi, andiamo, ci è riuscito perfino Owen a vincere una finale. Perché non dovrei riuscirci io? Forza e coraggio! Vedo una spiaggia all’orizzonte, ma è delimitata da una fitta scogliera: la Baia Segreta. L’ho trovata! Come ci arrivo? Ma certo, da sotto. –s’immerge e riemerge dall’altra parte- Anf! E questa è fatta. E il bello è che con tutte queste grotte ho l’imbarazzo della scelta. Puff, ora pensiamo a come decorarla. Mi chiedo se il satellite abbia già trasmesso a Henry la mia posizione o ancora no. –sospira- Vorrei tanto poterlo sapere.
Lester: oh-oh, qui la corrente si fa più forte. E’ ora di andare in modalità Surf. Revoltella, scelgo te!
Remoraid: pwi pwium?
Lester: sì, lo so, neppure io ho la più pallida idea di come si faccia a restare in equilibrio sopra un pesce piccolo come te come se fosse una tavola da surf. E’ impossibile! Ma per questo ci voglio riuscire. Vediamo, allora, se metto un piede qui e l’altro dove me lo metto? Sembra il gioco del Twister. –si contorce ai limiti del corpo umano- Ekk-kk—o. So-gnn-o in posi-zio-ne ahi perfetta. Vai! Weeeee! Spatplash! No, sono cascato subito. D’accordo, riproviamo in altro modo: anziché stare in equilibrio sui piedi lo farò sulle mani mentre mi aggrappo a te. Pronti? Partenza. Viaaaaa! Funziona, un’altra impresa impossibile portata a termine. *POSA EPIsplash!
#CENSURA#
Splut. Ho tolto le mani dalla superficie d’appoggio, ke idiota! Hai ragione ad essere seccata. Va bene, proviamo un’ultima volta e se succede di nuovo m’inventerò qualcos’altro e non ti disturberò più. –fa un sorriso largo tutta la mascella- Proooomessooo.
Remoraid: …pwiu.
Lester: ho un’altra idea: al posto del surf faremo lo sci d’acqua. Pensa se potessi davvero imparare una mossa chiamata Acqua Sci! Sai che forza? In ogni caso facciamolo. 3-2-1-partiii!
Ahahahah yuhuuuh! Sono un genio! Guardate, allenatori comuni, questo è mille volte meglio che farsi traghettare con un normale Surf.
-Remoraid s’infila nella corrente forte prendendo sempre più velocità e attaccandosi a un Mantine-
Bravissima, così abbiamo inventato anche la mossa: Kitesurf! –infatti, ormai ha spiccato letteralmente il volo, da solo- Ma che è successooooaahhh!–si schianta sul tetto di una casa- Meglio di così non potevo sperare.
Sono arrivato a destinazione dove volevo essere: a Orocea. Nessuno penserebbe di farsi una base segreta in una città ( a parte il Team Rocket, il Team Galassia, il Team Plasma e via dicendo) , in più nel bel mezzo dell’oceano.
Devo solo piantare la bandiera, posso usare l’antenna, e poi passare a decorare gli interni della palafitta sperando sia disabitata. Se così non fosse sarò costretto a mettere in fuga i civili occupanti. Anzi, prevenire è meglio che curare, mi metto subito in assetto da battaglia ed entro sfondando il soffitto!
Fermi tutti, ch nessuno si muova se non vuole essere segato in 2!!!Sono un pazzo pericoloso e davvero davvero imprevedibile. –non trova nessuno in casa- Ah. Peccato, la messinscena era perfetta, con tanto di dettaglio degli occhi spiritati e iniettati di sangue ma pazienza, non ho tempo da perdere oltre. Renderò questa dimora inviolabile a suon di trappole!
E ci aggiungerò svariati tocchi personali di arredamento, anche se devo dire che mi piace già così com’è. Chiunque abitasse qui aveva un certo non so che per arredare in modo così bizzarro e insolito. Sposto solo i mobili da usare come trappole……voglio vedere cosà farà Henry quando si vedrà oscillare in fronte un letto a castello sospeso appena aprirà quella porta. Muahahah! Finalmente spetterà a me la risata malvagia da supercattivo.
Comunque qui c’è un libro sotto le lenzuola, molto strano. “Diario di Yumi”
Coooosa?!
Il, il suo diario che ci fa qui? Ke ci fa il diario di Yumi qui a Orocea?!? Aspetta, Yumi ci vive qui, cioè con tutte le case su cui potevo andare a schiantarmi sono finito addosso alla sua! Ma allora è un bizzarro disegno del destino: posso ritrovarla. –suona il flauto eone- Qui, Yumi, avanti! Perché non arriva nessuno? Non capisco. Forse devo suonarlo in un modo particolare o forse è ora che ascolti la coscienza che mi ricorda che farabutto non è Seijii, che il flauto l’ho acquistato proprio da lui, che mi detesta, e che sicuramente mi ha rifilato un falso. Ciaff! Ecco fatto con tanto di schiaffo autopunitorio! Posso tornare a occuparmi della gara. –dà una fugace occhiata al diario- Aaargh, non riesco a concentrarmi se te ne stai lì, facilmente, a portata di mano ma so che è questo il tuo piano, no? Deconcentrarmi con l’aura di mistero e emozioni che trasmetti, stuzzicare la mia insana curiosità che sta diventando sempre più insopprimibile a questo punto. Scordatelo, ah! Non funzionerà, ho troppo da fare per cadere nella tentazione. Nossignore.
E va bene, sappiamo tutti e due come andrà a finire, nel più scontato dei modi! Allora, avanti, tagliamo subito alla parte in cui ti sfoglio per conoscere i segreti più reconditi della mia adorata e facciamola finita:
“Caro diario, ho appena imparato a scrivere perciò mi auguro che la mia calligrafia sembri umana e sia comprensibile. Da quando ho lasciato Altomare per seguire le tracce di quell’allenatore che mi ha conquistato il cuore (ASH) ho lavorato molto di più sui miei comportamenti in forma umana. Dopo molte difficoltà ho imparato a parlare muovendo la bocca, per interagire con le persone senza stare muta a fissarle o rubar loro il cappello per destare la loro attenzione su di me, ma non mi sento ancora pronta per provare a farlo sul campo…
E se dovessi fare qualche figuraccia?
E se dovessi fare intuire la mia vera identità?
Sarebbe una catastrofe: verrei isolata sia dagli uomini che dai miei simili!!! Per questo ogni giorno che esco cerco di essere più attenta possibile ma se non mi darò prima o poi una mossa tutto questo non sarà servito a niente e rimarrò SOLA PER SEMPRE! Non troverò mai il coraggio di dire a quell’allenatore ciò che provo per lui. Già averlo baciato è stato un miracolo. Inoltre devo prima ritrovarlo…non so proprio dove sia finito…ma non per questo rinuncerò a realizzare il mio sogno! Un giorno ce la farò. Sì, ce la farò…”
-Lester cambia pagina-
“Più cose apprendo sulla razza umana e più desidero avvicinarmici. Oggi ad esempio ho fatto un giro della regione, in volo, e mi sono fermata quando ho visto una bambina inseguita da un pokèmon selvatico. Volevo intervenire ma c’era qualcosa che sentivo avessi da imparare da quella piccola umana, perciò mi sono limitata a seguirla (pronta a intervenire in suo aiuto in caso di bisogno) a distanza. La bambina a un certo punto si è fermata quando ha visto che il suo inseguitore si era fermato a sua volta, perché era caduto e si era ferito a una zampa: era l’occasione perfetta per scappare e mettersi in salvo, lontano dalle sue grinfie, invece è tornata indietro cosa che nessuna preda di altra specie avrebbe mai fatto per aiutarlo a rialzarsi. Lo stesso pokèmon sembrava non capire la ragione di quel gesto, è rimasto un attimo interdetto, quasi ora fosse lui quello spaventato e che voleva fuggire! La ragazzina gli si è avvicinata e gli ha toccato la zampa dolente, rassicurandolo che lo avrebbe portato al centro medico.
E’ stata una scena latiassolutamente incredibile per me.
Quella bambina che prima era terrorizzata e in fuga appena ha visto che il suo cacciatore era diventato più spaventato e indifeso di lei è corsa in suo aiuto laddove qualsiasi altro animale sarebbe semplicemente scappato via per istinto di sopravvivenza. E questa l’umanità. E’ questo che differenzia la specie umana dalla nostra, loro cambiano le proprie emozioni e idee di continuo a seconda della situazione, non seguono i rigidi schemi dell’istinto naturale. Figurarsi poi quanto sono diversi da quella che sono io, cioè, una creatura leggendaria, che dovrebbe essere immune a qualsiasi emozione in qualsiasi situazione e semplicemente fare quello per il quale è stata creata. Io non riesco a esserlo anzi non voglio farlo. Voglio diventare anch’io come quella bambina. Umana. Ma come? Caro diario, per adesso è tutto, a presto.”
-Lester cambia nuovamente pagina, completamente assorto-
Chris: ATTENZIONE: IL SATELLITE E’ STATO ATTIVATO, QUINDI DA ADESSO STA TRASMETTENDO A HENRY LE VOSTRE POSIZIONI. SPERO PER VOI CHE SIATE GIA’ FUORI DALLE VOSTRE BASI SEGRETE! SECONDO ME NO. AH AH AH! DA QUESTO MOMENTO LA CACCIA ALLE BANDIERE E’ UFFICIALMENTE APERTA.
Lester: sono già passati quanto, quindici minuti?! Argh, peggio 51 minuti! Mi sono distratto ma niente paura, posso finire di allestire la mia base in un attimo. Sicuro come no!? Aaa presto, presto. –sbraita contro il diario- E’ solo colpa tua! Mi hai catturato in un attimo e il tempo è volato, wooosh. Grazie, eh! Allora, la trappola del letto basculante a mo’ di ascia di You’re Next, ohissa, mi serve una corda o forse una molla? Che idea! Molto meglio della precedente: sfrutterò le molle del letto per costruire una catapulta difensiva con lo stesso oppure ancora meglio per scaraventare in orbita i miei avversari o me stesso per raggiungere la cima, ad esempio, della Torre dei Cieli! Sì, è un piano magnifico. E questa volta non mi farò distrarre da niente e nessuno. Però devo darmi una mossa perché devo passare al più presto all’attacco. Veloce, devo sradicare tutte le molle e sprooootoinggg –rimbalza oltre il muro con un sonoro tuffo in acqua- CRONK! Ma ke giramento di spirali ci sono i Corsola anche qui @.@. Sembra una congiura ormai.
Noah: così Henry sa già le coordinate della mia base segreta. Comunque, qui ce ne sono così tante che dovrà metterci un po’ a scoprire qual è quella del sottoscritto. Questa è la mia sola speranza al momento…
Dunque, qual è la tappa più vicina a dove mi trovo adesso? Se io sono in questo punto della mappa il più vicino è la Piramide Lotta, “vicino” per modo di dire. Spero di trovare anche Lester e Henry laggiù, insieme, oppure nessuno dei due.
*Piramide Lotta*
Noah: anf, anf, troppa acqua, troppa acqua. Decisamente troppa. Ecco l’isola del Parco Lotta. Ancora uno sforzo…aaah. Ci sono.. Sono esausto ancor prima di entrarci dentro.
Chris: la Piramide Lotta è uno dei 5 luoghi nei quali è stata nascosta una bandiera. Quello che non ho ancora detto è che per ogni luogo è previsto il superamento di una sfida appropriata alla situazione. In questo caso la sfida consiste nel superare i sette piani della piramide usando solo gli strumenti che si trovano al suo interno, quindi niente Fune di Fuga, 3DS e via dicendo. Ogni piano della piramide cela un’insidia dietro l’angolo e l’oscurità è quasi totale, solo sconfiggendo sempre più nemici allora l’illuminazione migliorerà. E diversamente dal regolamento classico, i finalisti non potranno usare i propri Pokèmon. Solo il loro ingegno e la loro sfacciata forza della disperazione. Chi andrà KO dovrà ricominciare dal primo piano.
Noah: questo lo sapevo già, grazie. –entra e si sente subito il rumore di un tranello-
Henry: è entrato. Ignaro che io abbia già conquistato la bandiera che cerca. Ne perderà di tempo lì dentro mentre io avrò tutto il tempo, anzi, l’imbarazzo della scelta di prendere la sua bandiera o quella dell’indegno rosso pazzoide. Così mi stanno facilitando troppo le cose.
Chris : il buongiorno di vede dal mattino, eh?
Noah: non fai ridere, Chris, quando lo capirai finalmente sarà la fine del mondo.
Chris: …
Noah: ho trovato uno strumento per terra: uno stuzzicadenti. Comunque siamo a corto di idee originali nonostante il brainstorming? Un altro ennesimo buio e pericoloso labirinto. Come quello di ieri ma subacqueo, e quello della volta ancora precedente ma cristallino. Eh, già. Proviamo da quella parte.
-Chris preme un pulsante che fa ruotare le pareti del piano-
Cioè da quell’altra…
-Chris ripreme il pulsante che fa di nuovo ruotare il piano-
Abbiamo capito. A questo punto è inutile provarci. Mi rassegno all’idea che questa bandiera se la prenderà qualcun altro e me ne torno all’esterno.
Chris: come sarebbe a dire? Non puoi ritirarti, non hai neanche cominciato praticamente! Così hai idea di come mi rovini gli ascolti? Torna indietro, codardo!
Noah: non ho detto che mi ritiro dalla gara, solo non ho voglia di perdere tempo qui. E’ palese che è una battaglia persa perciò mi concentrerò sulle altre. . .
Chris: ma che schifo di semifinale. Oh no. Lo sapevo che non avrei mai dovuto permettere che si qualificasse fino a qui. Cosa ho fatto di male? Mi servirebbe di nuovo Duncan come a Londra.
Noah: hai il microfono ancora acceso, per l’informazione.
Chris: urgh.
Noah: tanto stai sereno, la cosa non mi interessa affatto. –scrolla le spalle e spia Henry in lontananza- Perfetto, non mi ha visto uscire. –ma non sa di essere spiato a sua volta da un’ombra misteriosa-
Lester: ok, la casetta di Yumetta –ahem- voglio dire la base segreta LK è inviolabile. Sfido chiunque ad avvicinarsi, se ci provano gli verrà catapultato addosso un letto imbottito di durissimi Corsola. Ma non è tutto qui, ho anche montato un dispositivo di immersione della palafitta così in caso di emergenza la farò sprofondare negli abissi qui sotto con la mia bandiera. Voglio vedere chi la prende più là sotto. Uhm, sento che in ogni caso sto dimenticando qualcosa nel mio piano di difesa. Vabbè, kissenefrega! Ho già perso fin troppo tempo nella preparazione. Ripeto, tutto per colpa sua –indica il diario di Yumi ancora una volta- tsk. Scommetto che non ti ha neanche scritto la vera Yumi ma è stato Henry per depistarmi, siccome è sempre un passo avanti a me o è quello che gli faccio credere io con il mio atteggiamento! No, Henry non sarebbe mai stato capace di imprimere in quelle parole la stessa passione e genuinità di Yumi….aagh, basta, ho deciso, tu verrai con me! Almeno non avrò sulla coscienza il fatto di aver fatto sprofondare il diario personale della mia ex come piano di riserva.
Ah, ma guarda te, sto delirando?
Ke N-o-V-ità!!!
Comunque ho bisogno di distrarmi da questa stessa distrazione e l’unico modo è SCENDERE IN CAMPO! –prende il megafono- Mi senti non-via satellite, Henry? Per primo sto andando allo Sky Pillaaaaaaar! Ti aspetto lì oppure tu aspettami lì, capitoooo? Banzai! Revoltella, trova un altro pokèmon a cui agganciarti e schizziamo via da qui.
Remoraid: ka-pwiuuum! –si aggancia a uno Wailord-
Lester: brava, con questo altro che kitesurf, mi farà arrivare direttamente in cima alla torre con uno zampillo.
*Torre dei Cieli*
Fiiiiiiii…
KATABRAM!
Lester: Quasi. C’ero quasi. Mancava tanto così. –scivola lungo la parete della torre finendo in mare- SCRONK. Corsola anche qui: vi ha ingaggiati Henry?!?
Henry: non so di cosa stai parlando, anzi, delirando. Ma la trovo una scenetta esilarante.
Lester: ah, alla fine hai accettato la mia sfida alla pari!
Chris: già, e questo mi lascia ben sperare rispetto alla prima sfida vista. La sfida della Torre dei Cieli: in cima, lassù dove si tocca la stratosfera, si trova la bandiera, ma tra la vetta e voi sta una torre alta così, pericolante e inagibile, e voi per arrivarci dovrete usare le biciclette di seconda mano pedalando piano per piano senza cadere in basso. Ma io ho voluto aggiungere delle difficoltà in più! Macchie d’olio, rampe, e, soprattutto, ho messo una sola bicicletta funzionante al 100% a disposizione! Però nel caso ho lasciato una cesta con dentro tutte le alternative possibili e immaginabili: dal monopattino al pogo stick, dai rollerblade che vi sono piaciuti tanto al più classico dei monocicli. L’importante è che non potete arrivarci a piedi.
Henry: d’accordo, ho afferrato il concetto. E tu, Lester? Mi sembra troppo semplice per te.
Lester: pfui, è vero, ma l’ho afferrato lo stesso. E sono pronto a farti mangiare la polvere! –passa sopra le prime crepe a folle velocità- Visto che roba?
Henry: oh, sì, e vedo anche che stai andando oltre il burrone davanti a te.
Lester: è tutto calcolato. Cric, assumi la Forma Ventilatore! Ed ecco qui la bici rotovoltaica modello II. Con spinta aerea da sotto grazie alla turbina, come se fosse un jet-pack. Vvvvvv. Posso curvare a mezz’aria e rientrare dalla fiiiiiiiinestra!
Henry: ahah, con questa sei andato contro tutte le leggi della fisica e la cosa comica è che tu non sai neanche cosa siano.
Lester: in ogni caso era solo un prototipo del modello vero e proprio! –prende i roller dal cesto delle riserve-
Henry: mi dispiace solo che tu abbia tirato fuori questa idea subito al primo piano…se fossi precipitato dal settimo l’avrei apprezzato molto molto di più perché ti saresti fatto molto più male. –sale in bicicletta e supera il primo piano pericolante- Ho studiato la struttura di questo edificio al millimetro e so esattamente come muovermi. Come farai a fermarmi? –supera il secondo piano e il terzo- Ma soprattutto, sai che mi è sufficiente toccare una crepa dell’asse portante per farti crollare in testa l’intera torre?
Lester: e tu sai quante volte mi sono fatto crollare addosso un edificio e sono sopravvissuto? Mille e 51! All’incirca.
Henry: uhm, ti darò modo di dimostrare se è la verità. –senza scendere dalla bici dà una pestata che fa staccare dal piano gran parte del pavimento, che precipita di sotto addosso a Lester- Mi basta colpire nel punto giusto ed ecco cosa accade.
Lester: ke kaspita, voglio dire, e che sarà mai? Mancato! Evitato! Sfiorato! Tutto in “ato” e mai in “ito”. Tranne che in “Lester è un MITO”. Ditelo con me, pubblico! –fa una piroetta sempre sui pattini- Bravoo, biis, bravissimo!
Henry: clap clap clap. Ma che bravo. Puoi anche cimentarti con il salto in alto, allora già che ci sei. RUMBLE.
Chris: uao, questa sì che è competizione: ha fatto crollare un intero piano dietro di sé!
Lester: salto in alto? Oook. Lo faccio subito. –prende la rincorsa-
Henry: non può logicamente riuscirci. Spero. Non sarebbe umano.
Lester: invece ce la faccio…ce la faccio…ce la faccio! Ce la facciooo! Perché io infatti sono per metà alieno! –cade di sotto- Aaaaah, ci dev’essere della Kombinite fra i materiali di costruzione di questa torre altrimenti non me lo spiegoooohohohohoohhh!
Henry: ah, infatti. Volevo ben dire. Peccato, neanche vederlo precipitare dal quarto piano mi ha soddisfatto pienamente.
//Confessionale: La prossima volta devo fare in modo che raggiunga il settimo piano e poi scaraventarlo di sotto, anzi, scaraventarne i pezzi in mare come Apsirto. Oh, sì, questo sì che mi soddisferebbe del tutto.
Su questo piano la faccenda si complica: ci sono molte più crepe per lunghi tratti e questo richiede un perfetto bilanciamento fra accelerazione e freno. Ecco un’accelerazione…le mattonelle cedono subito dopo che è passato- c’è mancato poco. E adesso una frenata morbida. Troppo morbida! Per quale motivo non si ferma?! Il pavimento è in cemento quindi c’è attrito sufficiente, il vento soffia contro di me quindi genera ancora più attrito e non c’è la minima pendenza. Non ha senso che non mi sia ancora fermato!
Lester: magari perché non hai suonato il campanello.
Henry: silenzio!!! Calcolando tutte le probabilità e le condizioni fisiche…mumble…mumble… -la bici passa per inerzia sopra altre mattonelle crepate- Crack. Argh! –il pavimento sottostante cede e precipita in acqua- Katasplash!
Lester: oppure, anche se non è nelle mie corde fare ipotesi ovvie, perché non funzionavano i freni.
Henry: ….ah! GRRRRRRRRRRRRRRRRRR. CHRRRRRRRRRRIS!!! –con voce demoniaca- Questa me la paghi.
Chris: gulp*
Lester: comunque, tornando a me, come potrei arrivare dal terzo al quinto piano in un solo colpo? Skateboard, tavola da surf, sci…uuuuh ho trovato!
Henry: splutt, sputt, spostati. Dov’è la terza bicicletta? Deve esserci per forza un’altra bicicletta! Ce ne dovevano essere tre da regolamento.
Lester: no, ma c’è un tandem. Se vuoi io sono qui, ihihih.
Henry: -lancia un urlo disumano stile Ade del film “Hercules”-
Noah: ok, Noah, l’hai fatto e rifatto centinaia di volte, nel gioco. E’ stato più difficile arrivare in cima che catturare Rayquaza, nei giochi. Si tratta solo di pedalare al momento giusto, velocemente e in qualche modo salire le scale per il piano successivo. All’inizio è facile, relativamente parlando. –si volta per guardare di sotto cosa fanno gli altri due- Stanno ancora litigando per accorgersi di me? Fiù, sembra di sì. Uff. Devo reidratarmi. –beve del Lemonsucco e fa una faccia schifata- Rgh. Che sapore orrendo! Ecco perché gli sportivi e triatleti sono tutti come Tyler: questo non è certo cibo per la mente. –si ferma davanti allo schermo: è una battuta ma non ride nessuno- Vabbè.
Terzo piano, e adesso? Io come ci arrivo se qui è andato tutto distrutto? –la bici fa un saltello all’improvviso- Ohi! La bici ha saltato praticamente da sola… allora è una bici da cross. E quindi. –lo sguardo si posa sul perimetro di ciò che resta del muro- No, è una follia, potrei anzi dovrei lasciarla fare a chi so io. Sì, la lascio qui in bella mostra. Una tentazione irresistibile.
Oh, no, non ce l’ho fatta e sono caduto in acqua! Peccato, era un’ottima occasione,
Chris: un altro buco nell’acqua ma ancora prima nel pavimento per il sarcastico. 2 “tentativi” 2 fallimenti assoluti, che perdente.
Noah: eh, già, che ci posso fare.
Henry: guarda, guarda ce l’aveva Noah, ma che sorpresa. Io pensavo di essermelo lasciato alle spalle nella piramide –ha un fremito nervoso, poi sale sul tandem- Kabuto, dimmi, ti ho mai insegnato a pedalare?
Kabuto: kabu-NO.
Henry: domanda sciocca. D’altronde non sei dotato di arti sufficientemente lunghi, ma la tua evoluzione sì. –Kabuto gli lancia un’occhiata perforante- Lo so, non puoi evolverti. Me l’hai già detto ma un giorno scoprirò il perché. Maledizione. Vorrà dire che ricorrerò al mio intelletto superiore per ricalcolare i tempi di accelerazione e decelerazione in base al nuovo sistema di spostamento in tandem. Già fatto. Posso ricominciare.
Noah: uao, più veloce del più potente computer. Ma come farai a usare quel tandem se sei uno solo?
Henry: e come mai ti interessa saperlo, caro Noah? Proprio non me ne capacito.
Noah: forse perché lo faccio anche nel mio interesse? Chissà.
Henry: so benissimo cosa stai cercando di fare.
Noah: -fingendo nonchalance- ah, davvero?
Henry: allora salta pure su, quattro gambe è proprio ciò che mi serviva. Non ti dispiacerà però se Kabuto resterà tutto il tempo sulla tua testa a controllarti, vero?
Noah: assolutamente nooo.
Henry: eccellente. Sei più vigliacco di quanto pensassi, con un amico come te sarà ancora più divertente eliminare Lester.
//Noah: diciamoci la verità, da solo non potrei mai vincere contro di lui, non lo voglio in finale. Con Henry invece sono sicuro di avere almeno l’1% di possibilità di restare vivo. E lo 0,1 di vincerla.
//Henry: non mi fido di Noah ma mi fido di te, Kabuto.
Noah: domanda: hai già pensato anche al problema di come passare dal terzo al quinto piano oppure-
Henry: togli l’”oppure”, inghiottilo subito, vermicello, ti ricordo con CHI stai parlando.
Noah: così non hai risposto alla mia domanda. –Kabuto lo minaccia portandogli le zampe alla gola- Ok, ho capito, glom, l’ho inghiottito! Visto? Non ho più domande.
Henry: bravo, anzi, bravissimo. E adesso comincia a pedalare. Devi seguire il mio stesso ritmo.
Noah: ci provo.
Henry: lo fai. Acceleriamo, ora! PIU’ VELOCE. Stop. Adesso dobbiamo tenere il corpo in avanti per superare l’attrito dell’aria.
Noah: sai una cosa? Deliri di sadismo e onnipotenza a parte sei, ehm, la persona più logica con cui interagisco da quando sono in questi reality show.
Henry: infatti, nessuno è al mio livello. Continua a pedalare, non osare fare finta.
Noah: urgh. Certo, certo. (Che fine ha fatto l’altro pazzo? Che sta kombynando mentre noi siamo qui? Comincio a innervosirmi.)
Henry: …..
Noah: e se fosse andato a cercare altre bandiere lasciandoci qui senza dire nulla? Ops, l’ho detto ad alta voce?
Henry: tanto fa’ lo stesso, l’avrei sentito sempre e comunque tramite il pensiero. E’ un’ipotesi praticamente impossibile alla quale non avevo tenuto conto. Non può essere così astuto.
Lester: ancora un pezzo e ho finito. Ta-dah! Allora, eh, che ne pensate? Troppo figo, in ogni caso, no?
Ho costruito uno scivolo gigante come quelli che si usano negli impianti sciistici utilizzando solo materiali di recupero freschi freschi (dopotutto sono o non sono specializzato in Detritologia? A tutti i lettori che non sanno rispondere: ANDATE SUBITO A RILEGGERVI L’EPISODIO 67!) e cioè le mura e le mattonelle cadute dalla torre, che userò come rampa di lancio per arrivare direttamente in cima! –inforca gli sci con una posa epica- Certo, trovare la giusta altezza nel bel mezzo dell’oceano non sembrava un’impresa possibile ma questa è la mia specialità. Fatta cotanta premessa, io vadoooo!
Swiiiiish!!!
Henry: avevo ragione, non può essere più astuto di me. Mumble, il coseno di X più il seno dell’angolo di inclinazione, magari è la volta buona che si spappolerà contro l’edificio. HA HA HA! Kabuto, accendi la videocamera: voglio gustarmi il momento più di una volta.
Noah: io ancora aspetto di sapere come intendi superare il discorso del terzo-quinto piano.
Henry: dopo.
Lester: fiiiiii oh-oh ho esagerato così arriverò direttamente in ci-na!
Henry: no, non ci doveva passare sopra, doveva schiantarcisi addosso per la mia gioia! Era tutto calcolato nel dettaglio. Bah, basta sprecare tempo.
Noah: finalmente, andiamo oltre?
Henry: sì, ed ecco come.
Noah: un varco spazio-temporale? Strano che non l’abbia notato prima.
Henry: forse perché non l’avevo ancora aperto? Tieniti forte, per creare un buco nero perfetto servono accelerazione e materia, organica. Altrimenti il teletrasporto non funziona.
Noah: lo sapevo già. Aspetta?
Henry: hai già capito. MATERIA ORGANICA=TE. Sei caduto nella mia trappola: ho scelto apposta tra tutti i mezzi alternativi il tandem perché mi servivi tu e così ti ho fatto salire con me e ti ho portato dove volevo.
Noah: aaaaaah! Non se ne parlaaa!
Henry: addio, e grazie del tuo aiuto. Kabuto, ora puoi anche lasciarlo andare.
Noah: no, noo, aaaiutoo! –viene risucchiato nel buco-
Henry: ecco fatto. Il teletrasporto è avvenuto con successo. Come non detto: mi sono spostato solo di un piano? Sarei dovuto riapparire al settimo secondo i miei calcoli, che non sono MAI sbagliati. Eppure la materia collassata non è stata sufficiente per trasportarmi a destinazione.
Noah: s-si vede che le mie scarpe e i pantaloni non hanno saziato abbastanza il buco nero.
Henry: tu, come hai fatto a…
Noah: p-può darsi che a furia di stare con Lester, anf, pant. Chi lo sa.
Henry: allora ricomincia a pedalare visto che vuoi continuare a vivere ancora per un po’. Ho gli ultimi due piani da superare e se non mi servi come materia, mi servirai come muscolo. AVANTI, PEDALA, IN SINCRONIA. RICORDA CHE KABUTO TI CONTROLLA SEMPRE.
Noah: ma ma c-c-chi me l’ha fatto fare?
Henry: ti stai preparando al mondo che verrà. Questa è l’anteprima.
Lester: -riemerge in superficie ricoperto di corsola- accipicchia, stavolta ero a tanto così, c’ero quasi! Mancava una lettera di differenza. Una emme al posto della enne e ci sarei arrivato! In ogni caso sono ritornato a Orocea. Beh, bando agli indugi, so già quello che devo fare. Ho già gli sci indosso, scelgo te Revoltella!
Mentre tu cerchi un altro pokèmon al quale ancorarti io mi leggo un altro capitolo del diariops cioè c-consulto di nuovo la mappa del tabellone di gioco e il mio piano strategico.
Non mi credi? Ahahahah!
Remoraid: …
Lester: no, sul serio, devo concentrarmi e magari rivedere la mia strategia per questa sfida...(più tardi). –riapre il diario di Yumi- Revoltella, guarda che anche questo fa parte della mia strategia, tu pensa solo a eseguire gli ordini! U.U
“Caro Ash,…”
Come ASH?
“Caro Ash, sì, è così che ti ho chiamato alla fine. Me ne vergogno un po’.”
Aaaah ecco! Ora è chiaro. E’ il diario.
“Ogni ragazza dà un nome al suo diario, anche Bianca ne aveva dato uno al suo ed è da lì che ho scelto di chiamarmi Yumi…sì, lo so, non sapevo ancora che non si leggessero i diari altrui ma sono di natura curiosa ancor prima che birbona! Ah, comunque, è da un po’ che sono presa da un programma alla TV chiamato A Tutto Reality il Tour dove le interazioni fra gli umani sono le più variegate e, devo dire, divertenti possibili, poi affrontano ogni settimana delle strane sfide ma cosa più interessante è che fanno il giro del mondo praticamente gratis e vedono tanti di quei posti che non ho mai visto prima pur essendo ormai a tutti gli effetti una “raminga” d.o.c. Baccaliegia sulla torta, quest’anno fanno provini QUIIIII! Prr! Non potevo lasciarmi sfuggire questa occasione e così mi sono iscritta, o almeno ho inviato il mio provino per partecipare, perché non solo avrei la possibilità di calarmi finalmente nel mondo dei sentimenti umani facendomi degli amici ma soprattutto viaggerei per tutte le regioni conosciute e prima o poi incontrerei sicuramente il mio Ash Ketchum!!! Era un’occasione più unica che rara per non provarci, ma mi vergogno di come l’ho fatto: ho imbrogliato! Non ho usato la mia vera voce ma la stessa registrata della mia amica Bianca perché purtroppo non sono ancora in grado di parlare. Laty-gasp! E se mi accettano e mi scoprono questo difetto e arrivano a sospettare e infine scoprono la mia vera identità??? Oh, no, cosa ho fatto? Cosa ho fatto? Perché sono nata così anticonformista e sognatrice? Ho già perso mio fratello a causa della mia curiosità scellerata… me lo sogno ogni notte.”
Ecco perché era agitata tutte le notti, uao! Io pensavo fosse a causa di Henry, invece ha sempre sofferto di incubi. Sto scoprendo un lato di Yumi che non immaginavo fosse così bizzarro, e anzi io l’ho dato per scontato. In ogni caso, continua!
“A proposito di mio fratello, mi chiedo sempre dove sia volata la sua anima, dentro di me ho come la sensazione che lo rivedrò prima o poi, ma non è questo che volevo dire aprendo questa parentesi, in realtà volevo dire che qui a Orocea ho conosciuto un altro Latios che come me ha scelto di vivere tra gli umani e si è dato un nome proprio: Ricky. Ricky è….come posso dire…un bel tipo? Prima mi ha fatto una corte spietata inseguendomi per tutta Hoenn, poi improvvisamente si è ricordato di me e ha detto di essere il mio “fratello di piuma” cioè un fratello adottivo. Ci siamo conosciuti a Sinnoh(?!) quando io ero ancora una mini-latias birbona e pasticciona (a suo dire, tsè, in realtà ero latiassolutamente adorabile da piccola) e io in effetti mi sono ricordata di un certo episodio che mi ha traumatizzata a vita e di lui, mentre il mio vero fratello maggiore era ai funerali di nostro padre ad Altomare e quindi mi aveva affidata a questo suo amico Latios sui generis. Altro aggettivo per definire Ricky? Dunque…è un idiota che va dietro a qualsiasi pupa umana e non è offensivo, vero? In fondo mi sta aiutando ad ambientarmi nella mia nuova casa e chissà potrebbe insegnarmi a parlare visto che lui sa l’italiano benissimo per flirtare con le bellezze umane. E questo mi fa arrabbiare, com’è possibile che un cretino come lui ci sia riuscito subito e io so solo articolare la p, la r, e il mio verso laty malgrado la mia buona volontà e la mia intelligenza sviluppata (questa non è presunzione, è un dato di fatto inserito pure nel pokèdex)…”
-Lester scorre freneticamente le pagine senza accorgersi che Remoraid si è già agganciata all’ennesimo pokèmon, questa volta nientemeno che uno Sharpedo- E di me quando ne parla? Avanti, diario, fammi vedere tutto quello che Yumi ha pensato di me dall’inizio alla fine!
No, qui parla ancora di Ash!
E qui di MOUSSE?! Ma a lei non piaceva la baccamoya e basta? I.O.C. questo nome mi ricorda qualcuno.
Un’altra pagina dedicata a Ricky, pufff. E ce n’è una perfino su Henry! In ogni caso, in effetti, ci siamo conosciuti ufficialmente più tardi, mi sembra a Johto. Quindi ancora qualche pagina e parlerà di me d’ora in avanti e per il resto del. . .
KATABRAM!
Siamo arrivati a destinazione. Non c’è dubbio, riconosco il segno lasciato qui prima. –riprende subito a leggere incurante di essere spalmato contro il muro- Ma le pagine sono tutte bianche! Che scherzo è questo?!! Impossibile. Ma- come…! Remoraid, rientra! Detective Kolomby, scelgo te! –fa una giravolta su è stesso e indossa cappellaccio e giacca a mo’ di impermeabile-
Chris: riuscirà il nostro detective in rosso a risolvere il mistero delle pagine mancanti del diario? Ma soprattutto Lester si ricorderà che questa è una gara ma non una qualsiasi ma la più importante di tutte perché è una semifinale e lui si sta giocando il posto nella finale, e si deciderà a darsi finalmente una mossa? Lo sapremo dopo la dissolvenza.
Lester: ah già, c’è anche la gara. Ma ormai ho vestito panni diversi, perciò… snap. –parte la solita musica jazz da atmosfera noir- Stavolta avevo per le mani un caso molto personale, che non poteva capitare in un momento peggiore visto cosa c’era in ballo. Ero nel bel mezzo di una semifinale asperrima e micidiale e la pressione che sentivo era tale che mi sembrava di essere un chicco di caffè pressato sottovuoto nella cucina della camera di depressurizzazione dell’Area 51. Le cose si erano subito messe male per me durante la gara, partenza in salita e prosecuzione pure peggio, tra fallimenti e folli idee avariate sul nascere. Perciò il caso del diario di Yumi fu una vera chiavica arrivata all’improvviso! Ma non potevo deludere il mio cliente più importante rinunciandoci all’istante.
Mentre le mie leste mani si muovevano per scegliere un nuovo mezzo di trasporto, il cervello si era già messo in moto per l’indagine…ma ben presto si accese la spia della riserva. Zero spunti, nessuna traccia di indizi, quelle pagine non erano semplicemente scomparse, non erano mai esistite. Poteva essere così?
-la musica s’interrompe di botto-
Ehm, certo che no. Che assurdità, doveva averle scritte per forza altre pagine su di Lester, su di me, argh, la ripeto daccapo! Con il tono giusto, e rimettete la musica.
Poteva essere davvero un’ipotesi, la prima che sarebbe venuta a chiunque tranne che al sottoscritto. Le Latias conoscono mille trucchi per rendersi invisibili all’occhio umano, perciò la scrittura di Yumi evidentemente rifletteva la luce come uno specchio esattamente come faceva lei. BOING! –usa il saltarello per salire- Ma né il succo di limone né i raggi X cambiarono l’inerzia del caso: quelle pagine restavano inesorabilmente invisibili e impalpabili. BOING! E mentre il mio corpo faceva su e giù per l’effetto molleggiante una nuova intuizione balzò: qualcuno, al 51% sicuro Henry, aveva fatto fare a quel diario un viaggio nel tempo a ritroso così che le pagine che più mi interessavano venissero cancellate dall’esistenza! Dunque era stato il mio e quindi del mio cliente arcinemico ad architettare un simile inghippo.. BO-BO-BOING! –un rimbalzo anomalo lo fa rimbalzare ripetutamente all’indietro sulle stesse piastrelle calpestate in precedenza- Come si fa a lavorare in simili condizioni??? Mi domandai a quel punto nell’attimo fuggente prima di cadere.
SPATAPLASH!!!
Ahio. Ormai mi ci sto abituando. Ma adesso che ho risolto il caso non mi resta che sconfiggere Henry e costringerlo a ripristinare il diario a come l’aveva scritto Yumi, ah! Sto arrivando, Henry! –parte in quarta ma si blocca all’ingresso della torre- Screeek, già. Prima c’è l’ostacolo Torre dei Cieli da superare. Come potrei fare senza fallire di nuovo? Mumble-mumble. A-Ah! Forse ho trovato.
-intanto gli altri due sul tandem hanno raggiunto l’ultimo piano-
Henry: eccomi qua. Sono arrivato in cima.
Noah: certo, adesso usa il singolare.
Henry: hai ragione, pardon, non ce l’avrei mai fatta senza il tuo contributo. A te.
Noah: a me cosa?
Henry: la precedenza. Puoi provare per primo a prendere la bandiera! Ti concedo questa possibilità.
//Noah: è un sadico doc. Dopotutto quello che mi ha fatto già passare non sembra ancora pago e continua a “giocare” con la mia mente. Pensavo di poterlo reggere invece mi sta mandando in confusione! Continua a cambiare atteggiamento e stati d’animo.
Noah: allora molto gentile, e vediamo cosa deve capitarmi ancora.
GYOOOOORAAAAYYYY!
Naturalmente.
-appare Rayquaza-
Henry: è sicuramente meccanico.
Chris: esatto, ma comunque pericoloso. Tra voi e la bandiera si frappongono 2 tonnellate di acciaio svolazzante made in Team Rocket, anche se non sono loro a guidarlo per motivi di salute ma ho trovato con chi rimpiazzarli. Sconfiggete Rayquaza o trovate un altro modo per prendergli la bandiera dalla coda. A voi l’ardua scelta.
Noah: mi domando chi ci sia alla guida…swish! –si abbassa in tempo per schivare il colpo di coda- E io dovrei fermare quella cosa? Sì, certo, nei videogiochi.
Chris: eh, no, stavolta non ti permetto di rinunciare. Hai già inflitto un duro colpo ai miei ascolti. –c’è proprio lui ai comandi del robot leggendario- Stavolta o combatti o muori. Strada sbarrata! Ops, avrei dovuto farmi spiegare i comandi di quest’affare dal trio prima che entrassero in coma tutti e 3. Così ho distrutto le scale per scendere, e pazienza, tanto devono salire mica scendere.
Noah: allora c’è Chris lì dentro! Mi aspettavo al mille per cento Izzy. Peggio ancora. Dov’è finito Henry?
Chris: “pulsante Dragobolide” questo merita di essere premuto più e più volte. Click. Click. Click.
Noah: ma porca miseria, perché bombarda solo BRAM! me? –viene schiacciato da una meteora-
Henry: bello spettacolo. Direi che è arrivato il mio turno o il mio stimato avversario vuole riprovare?
–nessuna risposta da parte del povero Noah- Sicuro? –ancora zero risposta- Va bene. –si scrocchia le dita- Il bello inizia adesso. –crea un vortice d’aria con le mani-
Lester: - una meteora sfiora il suo pallone- aaah, l’ho detto che sono in riserva qui dentro. Che idea noiosa usare una mongolfiera! –vede la bici da cross con la coda dell’occhio- Che tentazione irresistibile. Hoppa! Questa sì che mi fa fare delle follie, guarda, c’è già la strada tracciata. –pedala sul bordo delle pareti e su altre parti sporgenti nel vuoto- Sarebbe più eccitante se la torre oscillasse ogni tanto ma comunque ora si ragiona. Adesso sì che posso dirlo ai quattro venti: STO ARRIVANDOOO!
Henry: ah ah, mi sto esaltando sempre di più! –ha formato un tornado- Prendi questo, Chris.
Chris: uh-oh. Gira tutto!
Henry: e tra poco ne arriva un altro. –comincia a formare un nuovo vortice con i movimenti circolari delle mani- E’ la mia vendetta per lo scherzo di prima. Mi conquisterò quella bandiera risucchiandola con tutto il resto.
Chris: glom. Ci sarà un tasto per l’espulsione d’emergenza del pilota da qualche parte.
Noah: almeno le mie mutande no, grazie. –si mette al riparo-
Henry: ci ho preso la mano ormai. -sta creando un tornado più grande del primo- Devo solo…gnnn…mantenere la concentrazione…gnnn…necessaria per controllare il potere.
Lester: attacco a sorpresa: colpo della ruota, calcio del pedale, rintronamento del campanelloooo! Sei mio.
Confessa, che fine hanno fatto le pagine inesistenti?
Henry: @urgh, levati di torno, da dove sei sbucato? Non adesso.
Lester: ehi ehi ehi, qui le domande le faccio io in qualità di detective per conto di me stesso. Del resto non m’importa al momento.
Henry: mi hai deconcentrato agrrr ho perso il controllo, ho perso il controllo! –la tromba d’aria perfora il pavimento e risucchia ogni cosa lungo tutta la torre, lui compreso- Nooooo AAAARGH!
Lester: woooosh! Ripensandoci la mongolfiera è stata l’idea migliore avuta oggi. –si aggrappa evitando di fare la stessa sorte dell’altro-
Chris: non ho capito cosa sia successo ma quello che vedo è fantastico: si è aperta una voragine perfetta che trapassa dalla vetta in giù l’intera Torre dei Cieli! Potrei imbucarci i concorrenti come palline da biliardo.
Lester: certo che tra Chris e Henry oggi fanno a gara a chi ne spara di più perverse. E io? In ogni caso non ho neppure ottenuto quello che volevo da…Ciaff! Il bastardo si è fatto spazzare via apposta. Ormai è andato, per adesso.
Chris: vediamo se ci riesco. Sponda! –lancia una meteora sopra un’altra che va a colpire Lester facendolo rotolare via- Non male come primo tiro.
Lester: w@w. Originale anzichenò, devo dargliene atto. I miei complimenti per l’idea. Ma non sono ben disposto a prestarmi a questa follia, spiacente! Sarò una pallina molto stronza da colpire.
Noah: finalmente lo riconosco. Mentre lui attira il sadismo di Chris tutto su di sé e Henry è sistemato…-per poco una raffica di vento non lo spazza via- come non detto! Non riesco ad avvicinarmi alla bandiera con il mecha che si muove in continuazione generando tutta questa corrente e non ho più tempo per mettere su qualche chilo in più. . .
Lester: mancato: sono più sfuggente della palla 8!
Chris: adesso mi sono stancato. Ho altri 2 attacchi a disposizione oltre a Dragobolide e Codadrago, stando alle istruzioni. Rapigiro e Ascesa del Drago, li userò tutti e due assieme. Doppio click! –il robot si avvita su sé stesso prima accelerando verso l’alto e poi in picchiata- Mi sa che ho fatto una ca..ca..(che ore sono? Abbondantemente in fascia protetta, non posso dirlo)..una cavolata di proporzioni leggendarie. Aiuto!
Lester: macchè, la cavolata l’ho fatta io che mi sono aggrappato alla coda, ah! Ah però sono a un passo dalla bandiera.
SBADaBraM!!
Chris: porca pu (fascia protetta, fascia protetta) rrpurrì! Ho fatto un macello.
Lester: resti comunque un dilettante rispetto a quello che avrei fatto io.
Chris: Codadrago!
Lester: aaaaah! –viene scaraventato in orbita effetto catapulta- Tornato.
Chris: ok, visto che non riesco a imbucare lui, imbucherò per prima Noah. Rotola molto meglio. Accidenti, non riesco più a prendere il volo, dev’essersi rotto qualcosa. –ora riesce a muoversi solo su e giù a mezz’aria-
Noah: psst, Lester, ci sei ancora? Mi è appena venuta un’idea degna del tuo calibro.
Lester: allora mi hai rubato l’ispirazione oggi! Ecco perché…in ogni caso sono molto curioso di sentirla. E ti darò un voto da 1 a 10 a seconda che la troverò davvero all’altezza dei miei standard o invece no U.U
Noah: …
Chris: i comandi principali si sono pure bloccati. Ah, no, non tutti perlomeno. Posso ancora sparare un paio di meteore. Chi è pronto per il secondo round a biliardo contro IL LEGGENDARIO CHRIS MC LEAN? Come suona bene.
Lester: dai, sputa il rospo, in cosa consiste l’idea!
Noah: anziché a biliardo potremmo giocare a flipper. Cioè smontiamo le ruote delle bici e ne usiamo le camere d’aria come cuscinetti, hai presente?
Lester: sì, quelli che rimbalzano la pallina da dove è venuta. Li conosco bene, perdo sempre a causa loro quando ci gioco. Disponiamoli ai lati. Poi per le levette cosa utilizziamo?
Noah: quindi ci stai? Perfetto. Mentre per le levette non lo so. Attento!
Lester: tsk, troppo lenta questa. Volendo potevo rimandargliela indietro con una racchetta gigante, ma non ce l’ho a portata di mano. Però posso costruirne una, anzi, due! Ecco cosa useremo come leve.
Noah: dubito che avrai il tempo per farle. Il nostro amico è scatenato ormai.
Lester: SAPESSI IO. Soprattutto per la storia del diario di Yumi ma te la spiego dopo. Ok? Allora io mi metto all’opera, tu distrailo.
Noah: aspetta. Cosa? Non ce la faremo mai così facendo!
Lester: proprio perché è una cosa impossibile ce la farò per tempo, fidati. Tu distrailo, è te che vuole adesso!
Chris: finalmente ti fai rivedere, Allergico. Basta con le sponde, ti userò direttamente come pallina bianca.
Noah: perché perché perché non mi sono fatto eliminare a metà stagione come al solito?
-mezz’ora dopo-
Lester: continua così, ho quasi finito.
Noah: aahaaahaaah! Perché sono così masochista?!
Chris: preso! Ma non sono riuscito ancora a fare buca, uffa. E’ rotolato di lato.
Lester: cambiamo gioco: ti sfido a flipper!
Chris: ? Boh.
-Lester ha costruito due racchette usando una colonna del tempio spezzata a metà e le catene delle biciclette-
Lester: visto che te l’avevo detto? Ce l’ho fatta!
Noah: anf, fanf, fantastico.
Chris: ucci ucci, sento odor di Dragobolide! Nyahahahah!
Lester: -respinge il meteorite con un colpo di racchetta-
Chris: cosa ha fatto? Non ho fatto neanche in tempo a vederlo.
Lester: Noah, dall’altra parte, tocca a te. Funziona così: sali sulla bici e pedali così le catene muovono la racchetta. Capito?
Noah: un attimo, devo riprendere fiato. Ecco. –respinge a sua volta il meteorite molto debolmente indirizzandolo contro il lato opposto-
Lester: ne arrivano altri tutti assieme, che divertimento!
Noah: urrà.
-i due ribattono i meteoriti colpo su colpo e questi rimbalzano ovunque, alcuni in mare, altri in cielo, e altri contro le camere d’aria colpendo di rimbalzo il Mecha Rayquaza-
Chris: ouch, ma da dove arrivano? Come fanno a colpirmi? Non ci capisco più niente. Che ca(SEI IN FASCIA PROTETTA, CHRIS)spio. Caspio, sì, proprio così. Ehi, che succede, cos’è questa lucina lampeggiante sul pulsante col simbolo del teschio? “Se si accende significa che devi prepararti a passare dei guai, dei guai molto molto grossi” ma che istruzione è?
Noah: mi sa che gli abbiamo bucato il serbatoio. Sembra nei guai.
Lester: allora è arrivato il momento di usare la mia palla fortunata per dargli il colpo del TILT: Electrode!
BOOOM!!!!
-l’esplosione stacca la coda al robot di netto, e non solo quella!-
Game Over.
// Confessionale //
Noah: devo ammetterlo: pagherei per rifarlo. E’ stato uno sballo! Identico a Pokèmon Pinball, e infatti è da lì che ho preso l’idea. Poi vuoi mettere la soddisfazione di fare volare in orbita Mc Lean? Vale più del miliardo finale. Ah ah ah ah ah!
Lester: sono un po’ geloso che questa idea l’abbia concepita lui e non io. Di solito quello gravido di idee è il sottoscritto. Ne partorisco anche 4 in gemellare! Comunque mi sono divertito come un matto! Da oggi potrò aggiungere al mio curriculum la voce “vinto a pinball contro Rayquaza”. Chissà come sarebbe stato se avessi giocato contro Yumi. Già! Sigh. Sarebbe stato ancora più bello. Ma pazienza! E’ andata così.
Noah: d’accordo, mi sono divertito ma sto festeggiando come se avessi già finito e invece PRATICAMENTE era solo la prima battaglia di quella che si preannuncia una lunga lunghissima guerra.
Lester: mi hai tolto le parole di bocca. E siamo a due. Cos’altro devi rubarmi oggi, eh? Ti sconsiglio la giacca rossa in ogni caso.
Noah: tu-tu ascolti il mio confessionale?
Lester: certo, non mi posso più fidare di nessuno di questi tempi. A proposito: la bandiera chi se la porta via alla fine?
Noah: ho una sensazione di dejà-vù. Come ieri.
Lester: non stavolta! Voglio fare le cose in modo onesto: ce la dividiamo 50 e 50. Anzi 49 io e 51 te visto che è stata (gggn) tua l’idea vincente. (Goditi il momento perché non ricapiterà mai più). Crack.
Noah: cosa fai?!?
Lester: tu preferisci la parte dell’asta o quella della bandierina?
Noah: non ci credo.
Chris VFC: quella bandiera non è più validaaaaa ma complimentiiiiiiii…..fiiiiiiiii!
Noah: *CENSURA*
Lester: -sfoggia un sorrisetto innocente a 51 denti- beh, qui abbiamo finito. –termina la frase che la torre cede completamente precipitando nel mare sottostante- Non è stata colpa mia questa volta, giuro eh!
Ora che ci penso non è strano che Henry non ci abbia più riprovato dopo l’incidente della tromba d’aria? Ne è passato di tempo.
Noah: sa già dove sono le nostre basi, fai due più due, Lester.
…
Eh, già. Lo sa eccome. Siamo fregati! Potrebbe aver già preso entrambe le nostre bandiere in questo lasso di tempo.
Lester: non è ancora detta l’ultima parola. Prima deve superare le mie trappole e poi arriverò io e se la dovrà vedere con me.
Noah: d’accordo, allora andiamo
Lester: eh! Non ci provare. La mia base deve rimanere segreta e tu sei pur sempre un nemico. Non provare a fare il furbo e a seguirmi, me ne accorgo subito.
Noah: chi io? Figurati se faccio una cosa del genere. Non rientra affatto nei miei piani.
Lester: Revoltella, usa Kitesurf un’altra volta! Sai già quello che devi fare. –mette gli sci ai piedi- A tavolettaaa!
Ah, me ne stavo dimenticando! Ho dato 8 su 10 alla tua idea. I due voti in meno sono per l’esecuzione non proprio impeccabile e per l’imperdonabile violazione del copyright. Ok, è tutto. Ciaooo!
__________________________________________________________________________
Screeek. Fiiiiiiiii. Katasplash! Solito atterraggio in mezzo ai Corsola ma rieccomi alla base segreta, e allora Henry, piaciuta l’accoglienza? Ma…
Ma..
Ma…
Come ha fatto…
LA MIA BANDIERA E’ STATA RUBATA!
Non c’è più, non è possibile. Non è nemmeno scattata la trappola del letto ad ascia oscillante. Come mai non ha funzionato? Avevo pianificato il sistema di sicurezza nei minimi dettagli: dalla porta non si poteva passare, alle finestre avevo sostituito il vetro con il vetriolo, e non poteva neppure passare da sotto dato che avevo messo delle mine subacquee lungo tutto il perimetro di Orocea. –a prova di ciò si sentono varie esplosioni dei malcapitati nuotatori, nuotatrici e sub nei dintorni- QUINDI=? Dall’alto. Il tetto! Ecco lo sapevo di avere scordato qualcosa e –arrossisce per la vergogna- la bandiera stava proprio lì in bella vista.
Però c’era il meccanismo di immersione automatica in caso di emergenza! Quello l’avevo messo a punto per bene. Argh!
Ripeto
È
Tutta
Colpa
Tuaaa! –punta il dito contro lo specchio-
No, i-io mi riferivo al diario, rifacciamola. Ma chi voglio prendere in giro? E’ sempre tutta colpa mia! Colpa mia se Henry conquisterà la Terra al posto mio, colpa mia se non arriverò in finale, colpa mia se Yumi mi ha lasciato ed è scomparsa dalla mia vita…ah?
-compaiono nuove pagine sul diario riflesso allo specchio-
*Allora Kolomby aveva intuito giusto! * Finalmente saprò tutto quello che Yumi ha pensato di me dall’inizio alla fine!! Urrà!!! Sono così ansioso.
“Caro Diario, avrai notato che non ti chiamo più Ash, vero? E che è passato tanto tempo dall’ultima volta che ti ho scritto? E’ perché ho perso la speranza e ho creduto in un altro sogno ugualmente irrealizzabile. (Inspira ed espira, puoi farcela) Il nostro incontro è avvenuto quasi per caso, in una grotta buia e gelata, ero nella mia vera forma quando PANICO! vedo il concorrente di un’altra squadra e lui vede me in quella forma, e cosa fa? Io vado nel panico subito, lo imploro e lui come se niente fosse mi sorride e mi promette che manterrà il segreto! Ma chi è veramente? E’…e’..davvero un umano? Si chiama Lester e ha il soprannome di Impossibile, che si è dato da solo… e si è rivelato assolutamente idoneo. Non ho mai conosciuto un essere più strano prima d’ora, cioè io sono una Latias sui generis ma Lester è sui generis di suo! E io mi sono presto innamorata persa di lui, e ho sopportato tutta la sua INSENSIBILITA’ DAVANTI AI MIEI SENTIMENTI per mesi, mentre lo vedevo corteggiare quella Izzy, ogni volta ci provavo a confessargli, a fargli capire cosa provavo ma il suo EGOCENTRISMO annientava sul nascere i miei tentativi.
Poi un bel giorno finalmente non ce l’ho fatta più, gliel’ho gridato e finalmente se n’è reso conto ma…alla fine…nulla è cambiato da parte sua. Sniff, scusa per la lacrima, mi è scappata. Lester ha continuato a pensare solo e sempre a sé stesso, alle sue idee folli, alla sua competizione ma mai una volta che abbia pensato solo a me. Certe volte mi ha illusa di amarmi per davvero “alla follia” ma infine la verità è venuta a galla: io ero solo una delle tante occasioni bizzarre della sua vita. Niente di più! Abbiamo anche avuto due uova assieme e quando ce le hanno rubate lui ha sfruttato l’occasione per una delle sue performance da detective, non per affetto. Se ripenso a quanto sono stata stupida, non bastava la cotta proibita per Ash, noo, a me piace fare le cose alla leggendaria! Perciò mi sono messa con questo pazzoide, insensibile, egocentrico che è Lester! E così mi ha spezzato definitivamente il cuore. Mi sento ferita, sono stata pure catturata con una Safari Ball, Lester mi ha fatto tutto questo e la cosa che mi fa più soffrire è che lui non se ne renderà MAI conto perché è fatto così!
Concludo. Adesso me ne ritornerò alla mia vecchia vita di raminga e me ne resterò nascosta a questo mondo degli umani che mi ha attratta e pugnalata così tante volte. In fondo il motto della mia specie è “latias biosas”: vivi di nascosto. Perciò, non cercatemi più. –firmato Yumi, la Latias che sognava troppo.”
-Lester rimane interdetto per 51 secondi ininterrotti: un record-
…
-no, di più?? Uao, c’è rimasto davvero male, allora!-
…
-Lester? Yuhuuuh? Ehm. Forse un cambio di scena è opportuno a questo punto-
*Base Segreta di Noah*
Noah: …
-oh, no, anche lui bloccato? Come non detto.-
Perfetto, non ho più la bandiera. Credevo veramente sarebbe andato a rubare quella di Lester per prima. Mmmh, la situazione è passata di male in peggio in tragedia. –sospirone- Bene, la prossima bandiera più vicina qual è? –consulta la mappa- Quella al Monte Pira. Presumibilmente troverò Henry già lì e dunque io ne sceglierò un’altra. Perché sono un vigliacco. Ecco, di nuovo quella voce nella mia testa. E quella parola, vigliacco, quante volte l’ho sentita contro di me, soprattutto in questa stagione. Non la sopporto più. Basta! Vada per l’allegro Monte Pira ma se muoio seppellitemi alla Torre Memoria con Christine. Brr. Macabro.
Prima devo prepararmi a dovere.
-parte una sequenza simile a quella di Zoey nella finale a 4 della Vendetta dell’Isola con lui che si prepara alla battaglia all’ultimo sangue che lo aspetta: fa scorta di revitalizzanti, trappole e proteine al centro commerciale, un minuto non di più di superallenamento con Charmender e Elgyem, si fa fare un ritratto assieme a loro da esporre al museo locale in sua memoria perché non si sa mai, e infine si compra un helix fossile che appende al collo, come l’aglio.-
Tutto pronto? Sì, diciamo. Forza e coraggio. Cominciamo. Go ne tan pa- no niente, era tanto per, contesto sbagliato. (tributo a Xiaolin Showdown)
FINE PRIMA PARTE
*Monte Pira*
Chris: -incerottato a bordo del suo elicottero automatizzato- uao, da questa visuale panoramica sembra non finisca più. Di cosa parlo? Del Monte Pira! Un cimitero a cielo aperto che s’innalza in verticale fino al cielo. La bandiera è situata sulla croce dell’ultima tomba collocata più in alto di tutte, mi pare ovvio. Ma per arrivarci non basta fare una salita interminabile, i tre dovranno prima onorare i defunti compiendo le loro ultime volontà incise sulle lapidi contrassegnate con le loro rispettive iniziali H, L e N e accendere un cero ogni volta che ne finiscono una. Ce ne sono 3 per ciascuno da trovare…fra le miriadi! PPPFFF. Soltanto soddisfatte queste (ve lo dico già: assurde) volontà allora potranno legittimamente puntare alla bandiera in cima al tumulo, e dovranno anche fare in fretta.
Se si chiama Monte Pira, è giusto che ci sia una ragione…
“Cantami o’ Diva, di quella Piraaaa l’orrendo focofatuooo…”
Lester: gyargh! Bllblblbrgh! KukooKukoo grind krrr -e altri versi impossibili da scrivere- riavvio in corso… URGH! Ah. Chi osa interrompere il mio stato di pietrificazione traumatica, eh? Avrei dovuto abbatterlo con il bazooka, altro che Electrode. Comunque mi sento un verme! Non avrei dovuto leggere, mai, mai, mai. E adesso? Che faccio, che faccio, che faccio, che faccio, che faccio, che faccio -.-TILT-.- CHE FACCIO? Come faccio a continuare dopo aver letto tutte queste cattiverie sul mio conto? Credevo di essere l’eroe, il protagonista ma è chiaro che è tutta una montatura che mi sono fatto, cioè, davvero sono stato così egoista ed egocentrico finora? Quante ne ho fatte alla povera Yumi…Altro che Henry. Ok, posso ancora rimediare, ho una valanga di idee di scorta che potrebbero risolvere….no, ci risiamo, non ne ho affatto. Ah che faccio? Che devo fare?!?
Fermare Henry.
Sì sì sì sì.
In quello posso essere ancora utile! La mia follia può essere la chiave per batterlo! Ma non potrà mai restituirmi ciò che mi interessa davvero. *POSA TRISTEMENTE EPICA*
Ah.
Dunque rieccomi qua.
Solo con la mia follia.
Non capitava da quanto tempo, eh eh?
Ah ah ah!
AH AH AH AH AH!
Prima ho perso definitivamente Yumi, e ora ho perso definitivamente la ragione signore e signori! Cominciate a correre e nascondervi. Boing! Boing! Boing! –rimbalza sotto e fuori dall’acqua usando il saltarello, contro qualsiasi logica- Figaro qua figaro là folle follissimo di qualità, di qualità, di qualitààààà!
Diario: ditto-ditto.
Lester: ah, adesso ti va di parlare? Però è troppo tardi, il tempo delle chiacchiere e delle riflessioni è finito, andato per sempre. –suona la carica usando il megafono come tromba-
Noah: le trombe dell’apocalisse! Ecco cosa mancava all’appello.
Henry: il mio secondo strumento musicale preferito dopo l’organo in si minore binaurale. Che suono celestiale.
// Noah: sento proprio il peso di essere l’unico rimasto normale a questo punto. Neanche il conduttore si salva.
// Henry: onorare i morti è ironico dopo averli uccisi tutti nell’anima. Noah, Lester, Yumi, Christine, Rory, Seijii, Izzy, ho perso il conto delle vittime che ho mietuto qui dentro. Potrei erigere un monte alto il doppio del Monte Pira con i loro cuori e i loro cervelli che ho sistematicamente sepolto nell’oblio, e adesso mi fate fare una sfida per onorare i morti? MUAHAHAHAHAH! Mi sa che ho ucciso anche i vostri di cervelli.
// Noah: il mio piano di battaglia? Stavolta sarà….fare fatti, non parole.
Lester: -indossa una maschera funebre come se fosse l’elmo di Dark Vather- krrrr….che la follia sia con me. Ahah! Ci vediamo aldilà della montagna, perdenti. –scatta come un fulmine su per la salita- E allora, come ce la passiamo da queste parti? Nessuno risponde: tutti morti o solo maleducati!? Un po’ di vita, su, Lester Komby è qui per realizzare le vostre più strambe volontà. Se non lo faccio io chi lo farebbe? Quindi vediamo un po’, vediamo un po’, chi è il primo dei tre fortunati di oggi? Ah, però, originale il tipo. Cominciamo alla grande! –legge l’incisione sulla lapide ad alta voce- “Avrei sempre voluto vedere un forno crematoio da vicino senza dover essere per forza morta, ora che sono uno spettro non sarebbe la stessa cosa, spero perciò che qualche altro pazzo un giorno lo faccia per me”. Nessun problema! Hai trovato proprio la persona più indicata. –raccoglie la macchina fotografica lasciata accanto al sepolcro-
Noah: Lester? Come mai sei già sceso?
Lester: vado a infilarmi nel forno e torno. Sai, è la prima volontà che devo soddisfare.
Noah: . . .
Henry: mmmmmh. Peccato che sono di fretta.
Lester: bene, dunque è fatto così un forno crematoio da fuori. Un bel sorriso, cheese! E adesso devo fotografare gli interni, visto che fa un caldo infernale mi spoglio un attimo, e poi non vorrei che mi si bruciasse la giacca…è l’ultima cosa che mi resta.
ATTENZIONE: NON PROVATE A FARLO VOI DA CASA. VI RICORDO CHE LE FOLLIE ESEGUITE IN A TUTTO REALITY POKEMON TOUR SONO SOLO PER PROFESSIONISTI. RESTATE IN SICUREZZA, GRAZIE. -KING FLURRY 51-
Ehi! Per inciso c’è un solo professionista qui sempre e in ogni caso.
Com’è stretto qui dentro, mi sento una sardina mista a una cotoletta alla griglia, wooh. Mi sto facendo una sauna gotica! Ehi, in ogni caso i miei occhi con tanto di micropupille sono a questa altezza. Auff, l’illuminazione è scarsissima ma voglio fotografare nei minimi dettagli tutto l’ambiente così la mia prima “cliente” avrà davvero la massima impressione di BRUCIA esserci e sapere quello che si prova. BRUCIA! Ecco, appunto. Una scottatura di primo grado, che poi rapidamente diventa di secondo e infine raggiunge la cassazione, ah! Ahhh! BRUCIA!! Così si brucia anche la pellicola, ok, stop, qui abbiamo finito. Ho fatto un ottimo servizio fotografico perciò fatemi uscire! –la porta è come bloccata- Toc-toc, ehiii bastardooo?
Henry: d’accordo, non ho poi tutta questa fretta. E poi non è vero che hai finito: ti manca da documentare la parte finale della cremazione. Le cose o si fanno perfette o non si fanno. Ti pare? Muahahah! Ahahahah! –tiene appoggiato il piede contro la porta-
Lester: gasp. Va bene, l’hai voluto tu. Qui stavano cremando un Omastar, il tuo incubo peggiore.
Henry: il loculo è di un @MASTAR?!! Iiik. Kabuto! Kabuto! Dove sei? Ho bisogno della tua protezione! Perché sparisci sempre in questi momenti?
Lester: slam! Te l’ho fatta. Tiè. Ce l’ho fattaaaaahh Rotom Forma Frigo subito! *Ahh, che refrigerio paradisiaco.* Bene, non mi resta che riportare la macchina fotografica alla legittima proprietaria e 1 di 3 è fatta. Figaro qua figaro là folle follissimo di qualità di qualità di qualitàààà! Fufufu. Mmmh, profumo di aragosta adesso e sono dello stesso colore della mia giacca. In fondo ti ringrazio, Henry!
Chris: Lester ha acceso il suo primo cero. (Quando e se accenderà gli altri due allora partirà il conto alla rovescia della bomba, ma questo non glielo dico certo ad alta voce.)
Noah: “Avrei sempre voluto imparare a suonare un pokèmon…u-un pokèmon?..ma mi mancava l’orecchio, letteralmente.” Che assurdità. Ma sono tutte così queste “ultime volontà”? Neanche Izzy scriverebbe cose del genere sulla propria lapide.
*FLASHBACK, DUE EPISODI FA*
Chris: ok, adesso pausa, vi propongo un gioco. Tutti quanti, anche voi Team Rocket, immaginate ciascuno di dover scrivere le vostre ultime volontà post mortem, le più assurde che vi vengono in mente che vorreste ma non potete fare ma potreste farle fare a qualcun altro.
Diezel: bello questo gioco, finalmente qualcosa per la mia età. Scrib, scrib, fatto! Leggete un po’ e imparate dal vecchio Diezel, giovinastri.
Aori: ….ecco le mie.
Shawn: io non so bene cosa scrivere, tu cosa hai scritto? Fa’ vedere ”Blablabla forno crematoio”? Spigola boia!
Chris: bene, bene, molto bene, stupendo, complimenti per la fantasia, sono perfette. Blink.
Noah: ok, quindi devo trovare un pokèmon musicale e suonarlo. Cerca pokèmon musicali, Pokèdex. Pokèmon Trovati: 3. Chimecho, Bronzong, Kricketune. Di questi tre l’unico che si trova a Hoenn è Chimecho. Okay. Si trova proprio ed esclusivamente in questa zona. –comincia a salire cercando fra le frasche e le lapidi invano- Qui non c’è ombra di..
Chime chiiime
Eccone uno! Da dove proviene il suono? Una, due, sì, dalla terza tomba a sinistra. Shht, il pokèmon selvatico non deve avvertire la mia presenza. .. crack. Appunto, stupida erba alta.
Chime chiiime CHIIIIIIME)))
Ahhhh! –l’onda sonora lo fa volare via come un fuscello- U-u-urg-g-h. Sta usando l’attacco Baraonda. –si tappa le orecchie-
CHIME CHIME CHIME CHIIIIMECHOOOOOOOOO)))) –l’onda sonora spinge Noah oltre il precipizio- Ahia!
Henry: bene, onoriamo un po’ questi morti indegni del mio tempo. Uhm, questa tomba è aperta, che c’è scritto “Mi è sempre piaciuto da morire scavare buche dove farci cadere dentro i bambocci però non abbiamo mai pensato di riempirle con qualcosa dentro. Mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo se avessimo riempito quelle buche con pokèmon pericolosi, vorrei tanto saperlo… P.S.: sapevate che Meo nascondeva sempre per scaramanzia un suo monetamuleto in fondo a ogni tunnel che facevamo? Però questo non ci ha portato fortuna a quanto sembra.”
Il Trio Rocket, in qualche modo mi ritrovo ancora quegli imbecilli sulla strada, dunque. Se ho ben capito devo entrare in questa classica buca riempita di pokèmon pericolosi, ma mai quanto me, e riportare alla luce il tesoro per così dire più prezioso di Meo. Splortch.
Più profonda di quanto pensassi. C’è anche una fontanella. –dalla fontanella esce una cascata d’acqua che riempie tutto il fosso- Però non vedo i pokèmon che ci sono. –ghigno malefico- SI SARANNO NASCOSTI. MA TANTO DOPO KABUTO VI TROVA LO STESSO E VI MANGIA. Spotch..splatch..i microcefali Rocket hanno nascosto bene quell’amuleto, non riesco a trovarlo.
Lester: -passa e rovescia con nonchalance un sacco di gesso istantaneo- quel che è fatto, è reso con gli interessi. Ah! *POSA STATUARIA* Visto il contesto ci sta rispetto alla tradizionale posa epica.
Henry: -diventa come una statua- Kabuto, ammazzalo! DIVORAGLI QUEL SORRISO DALLA FACCIA SEDUTA STANTE. Muoviti!
Lester: prima deve prendermi e non ci riuscirà.
Henry: Lesteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer! Kabuto, mi stai deludendo troppo spesso ultimamente. Quando sarò di nuovo libero di muovermi ti darò un ordine perentorio e categorico che dovrai eseguire alla lettera e all’istante. CHIARO? Adesso vai a prendermi del cloruro di sodio e le ceneri di un pokèmon di tipo veleno per sciogliermi di dosso questa impalcatura. –Kabuto fa come ha detto- Bravo, hai visto? Quando vuoi fai le cose appena te le dico.
Lester: a caccia della seconda tomba, ah! “Qui giace il sogno di Yumi, uccisa nell’anima per l’amore di due umani.” No, non è questa che mi interessa.
Ta-clak. –mette la retromarcia-
Bip, bip, bip.
Che
Cosa
Significa? No, no, no, dai, ah ah ah, stavolta non ci casco, Henry! E’ una mossa troppo scontata. La caccia continua!
CHIMECH-OH?
Noah: 5 turni, è finita la Baraonda. Ti ho preso! No, dove vuoi andare, sta’ fermooo! –si aggrappa al pokèmon che lo trascina via con sé-
// Confessionale //
Noah: ehm, qualcuno mi spieghi come sia umanamente possibile che sia stato trascinato in lungo e in largo da una campana a vento del peso della carta velina. Only in TDPKT, gente.
Lester: tu mi stai copiando anche l’idea del kitesurf! Stai attento, perché la misura è colma. Anzi, anzi, anzi, lo è già. Ti meriti il mio attacco Baraonda. –prende fiato e megafono- KATAKOOOMBYYYY))))))))
Noah: tu sei tutto matto, andato ormai!
Lester: e quindi? Non capisco dove vuoi arrivare, e comunque scordati di imparare a suonare un chimecho in così poco tempo. Non è uno strumento alla portata del primo che passa. Hai perso al primo round! E detto questo, ti saluto. Ciao, ciao!
Noah: sì, ciao. Non sei il primo ad avermi dato del perdente in questa stagione eppure sono ancora qui: spacciato in partenza, e comunque in gioco –Chimecho è scappato via ma lui alza le spalle e mette mano alla borsa degli strumenti- fino all’ultimo.
Ho fatto bene a togliere e portarmi dietro le trappole per la mia base segreta. (Per quello che sono servite.)
Chris: sembra che Noah abbia tirato fuori un asso nella manica, almeno è quello che crede lui. Cosa sta…?
Noah: il tappeto Si Minore lo metto qui, sull’ultimo gradino della scala. Ecco fatto. Combatterò il suono con il suono. DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI-DO
CHIMECHO
DO-SI-LA-SOL-FA-MI-RE-DO
CHIMECHOOO
Ancora: DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI (PANT) DO!
-Chimecho si avvicina alla fonte del suono-
Anf, eccolo, un’ultima scala DO-SI-LA-SOL-FA-MI-RE-DO-SI MINORE
-l’ultima nota inaspettata coglie Chimecho di sorpresa e Noah ne approfitta-
ChImeCh@!?
Ti ho preso. Sgradevole, vero? Non voglio farti altro male ma adesso viene la nota dolente –ancora una volta fa la pausa per far capire che è una sagace battuta che non fa ridere nessuno- come ti suono? Come una chitarra no, come un’arpa no, come se dessi per scontato di saper suonare tutti questi strumenti, uhm… -lo prende per la parte della coda e lo scuote come una maracas- Questo è il massimo del mio repertorio. E’ valido?
Chris: assolutamente. Io voglio vera musica.
Noah: è un sonaglio a vento con una campana in testa. –Chimecho sembra ricominciare a riprendere il controllo di sé- Buono, buono. Un altro strumento che so suonare bene io è il…triangolo. Deng, deng, deng! Va bene?
Chris: basta, prima che mi arrivino altre citazioni per maltrattamenti di pokèmon, per carità. Volontà esaudita, puoi andare con le prossime.
Noah: finalmente. Sei libero, Chimecho, anzi no ero sarcastico. Un pokèmon con Rintoccasana mi serve visto quello che mi aspetta. Perciò benvenuto nella mia squadra.
Chris: oh, uao, l’ha catturato con una sfera pokè a tradimento.
Noah: non vedo perché no.
// Noah: l’ho sempre detto che se avessi voluto fin dall’inizio avrei potuto sfruttare il mio vantaggio intellettivo e assenza di empatia per vincere come hanno fatto i vari Heather e Alejandro. Non ci avete mai creduto ed eccovi qua improvvisamente a restare senza parole davanti alle mie azioni.
La mossa Rintoccasana del mio neo-acquisto (al quale non ho dato un soprannome per pigrizia) mi servirà eccome per guarire in fretta dalle ferite e dai lividi guadagnati con Lester e Henry. In fondo anche Rayquaza ha la sua mossa autocurativa, ricordate? –scrolla le spalle sorridendo in modo innocente-
Noah: -accende il primo cero-
Henry: -recupera il monetamuleto e fa altrettanto-
Lester: -ha già acceso un secondo cero nel frattempo dopo aver portato a termine una folle volontà a tempo di record- questa è stata ancora più facile, ormai sento il sapore di quella bandiera sulla punta della lingua. Sa naturalmente di plastica ma con quel retrogusto pepato-secco davvero invitante. Slurp. Ultima ultima volontà e via! –cerca la terza lapide assegnatagli, che si trova parecchio in alto- Alla faccia! Devo arrampicarmi fin lassù.
Henry: quel dannato gesso mi ha fatto perdere più tempo del previsto, ma non importa dato che ho comunque il pieno controllo degli eventi. Come sempre. –trova la seconda lapide con la sua iniziale e legge- “Come mia ultima volontà vorrei sapere cosa si prova a non avere le emozioni come faceva il mio capo e metterlo in pratica sul campo. Sedna, ex-recluta e guida turistica del Team Galassia.” –dentro la cripta c’è una bara chiodata e un foglietto con ulteriori istruzioni- U-uhm. A-ah. D’accordo. Dunque devo entrarci dentro e lasciarmi cadere giù per la montagna fino al lago sottostante.
// Lester: davvero? Davvero?! Questa avrei voluto e dovuto farla io!
// Henry: -inspira- quando sarò padrone del mondo vi infliggerò lo stesso dolore moltiplicato all’infinito.
// Noah: e una volta tanto tocca a Henry soffrire! Questa voglio proprio vederla.
Henry: …Kabuto, spingimi ora. Rumble! Argh, sì, ahahah. Sì, ancora! Ogh, così si alimenta ancora di più la mia sete di sangue. Si rafforza ulteriormente la mia invulnerabilità demoniaca. Grazie per questa opportunità di mettermi arck alla provahia dannazione SPLASH! Glu,glu, glu. Sorpresa! Non mi sono fatto niente.
Noah: disumano. Ehm!
Henry: è stato interessante, lo prenderò come spunto.
Chris: impossibile, neanche un graffio? P-puoi accendere il secondo cero.
Henry: non avevo alcun dubbio. E adesso l’ultima. Ah, dove stai andando, Noah?
Noah: probabilmente da nessuna parte…
Henry: se cerchi la mia base segreta…
Noah: io? Non ci ho neanche pensato.
Henry: io me ne accorgerò subito.
Noah: lo so! Infatti mi sto rassegnando. E adesso scusa se ho ancora due prove da fare e sono rimasto indietro e devo recuperare.
Henry: …
“Klen-Klen”
Noah: no.
Chris: sì. Soprattutto anche nella semifinale. Come ai tempi della grande finale di TDWT!
Lester: folle! Qual è la traccia e il tema stavolta?
Chris: vista la location canterete le VOSTRE ipotetiche ultime volontà. Anche tu, Noah, eh.
Lester: ah. E’ follissimo! Uhm, in ogni caso ci devo pensare bene.
“Le mie ultime volontà – Monte Pira, soundtrack Pokèmon ORAS”
Henry: mi appresto a conquistare il Monte Pira
Lester: dove il mio folle destino si compirà
Noah: qui canterò per la prima volta le mie ultime volontà
Henry: E’ solo questione di ore vedrete
Presto LI raggiungerete! –spalanca le braccia indicando le tombe circostanti-
Sono ormai a un passo dalla meta
Inesorabile come una cometa
che vi cancellerà dalla faccia del pianeta.
Tutti i vostri sforzi di fermarmi sono divertenti quanto vani
voi siete all’oggi io già proiettato all’indomani
Siete sotto i miei occhi, e nelle mie mani.
Chris: lui ha il controllo totale del gioco
Henry: molto più di quanto vi abbia fatto credere finora
Chris: anche se io continuo a condurre in loco
Henry: sono sempre stato io a dirigere fin da allora (episodio 5)
SE SIETE QUI, EH GIA’
E’ PERCHE’ HO PIANIFICATO COSì NELLE MIE VOLONTA’!
Lester: non è assolutamente la verità
Altrimenti perché sarei qua?
A farti perdere ogni stilla di sanità.
E poi devo fartela pagare…
Nessuno mi ha mai detto ciò che devo fare
Non mi si può pianificare
Ah! Faccio tutto quello che mi pare.
Come ad esempio:
Navigare direttamente sulla mappa del pokènav l’intero mare
e in questo modo le distanze accorciare!
E il traguardo per primo tagliare.
Oppure mettere Noah dentro un imbuto
e lanciarlo contro quel tuo Kabuto!
Lasciandoti lì attonito e muto.
Con una *POSA EPICA*
Sono Lester Komby detto l’Impossibile non a caso
Potrei fare qualsiasi cosa se mi andasse e quando mi va!
Come tenere tutti i miei pokèmon sulla punta del naso (anche se c’è il trucco)
O far tornare Yumi di nuovo viva! –indica la tomba vista in precedenza-
SE SONO ANCORA QUI E’ VERITA’
CHE SONO LA ROVINA DELLA TUA PARTITA!
Ahahah!
Noah: ed eccomi a dire le mie ultime volontà
quale occasione migliore la vita mi darà.
Vorrei vivere al massimo
facendo il minimo
con Christine che mi vizia
e un intero mondo ad assecondare la mia pigrizia.
*Che sogno*…irrealizzabile
Ci sono io in mezzo
l’unico a non essere pazzo
dopo tutto questo strapazzo.
Sono il terzo incomodo
ma se di me avanzerà un pezzo
sarò un cliente scomodo.
SE NON SOPRAVVIVRO’, VOGLIO REINCARNARMI IN UN PASCIA’
FAR LA VITA DI UN MARAGIA’: QUESTE SONO LE MIE ULTIME VOLONTA’!
….woooosh…
Lester: in ogni caso io sto andando ad accendere il mio terzo e ultimo cero ai morti. Tre su tre ultime volontà esaudite: 3 a 1 x 2 per me! Anche questa è una mossa che mi hai fatto fare tu, Henry? Eh? La bandiera me la prendo io. Figaro qua figaro là, folle follissimo di qualità di qualitàààà.
Noah: devo sbrigarmi. Sono solo alla seconda richiesta. Speriamo sia più normale della precedente. Dunque “Se fossi sul punto di morire come ultimo desiderio vorrei fare ciò che non ho mai fatto, cioè essere una vera femmina di quelle zuccherose per poter dare un bacio a un maschio. Puah! Però mi piacerebbe.” Beh, non posso lamentarmi della normalità in sé della richiesta. . .
Ma chi bacio? Henry mi ucciderebbe, Lester mi ucciderebbe, Chris…mi ucciderei io. Chi mi resta, quindi.
Henry: ecco la terza lapide. –legge mentre Noah gli si avvicina furtivamente-
Chris: bacio, bacio, bacio! Sono sicuro che lo farà a pezzi subito dopo.
Noah: glom. Ho trovato! Chimecho, scelgo te! Smack.
Chris: ma!
Noah: eh, è un maschio anche lui. Sulla richiesta è indicato il sesso ma non la specie. Ahem.
Chris: te la do per buona solo perché sennò non andiamo avanti di questo passo.
Lester: -accende il terzo e ultimo cero- fiiii kapum patapum! Uauuuh! Che cosa è successo? Quelli allora erano fuochi d’artificio per piromani! Guarda come brucia tutto quanto.
Noah: cosa diamine è stato?
Chris: “di quel Monte Pira l’orrendo focoooo”. Grazie a Lester è scoppiato un incendio ed è partito il conto alla rovescia. La bandiera, e tutto il resto che si trova sulla montagna, diventeranno una pira funeraria unica.
Henry: in altre parole sì, è stata una mia mossa anche QUESTA. Ora ho la certezza matematica di essere in finale e potrò gustarmi tutto il finale della gara, a distanza. Fra voi due.
Lester: ahahah, ma io lo sapevo in anticipo e mi ero preparato! Non ho appiccato l’incendio perché me l’hai fatto fare tu, a dire il vero non vedevo l’ora di fare fuoco e fiamme oggi! Mi sono spiegato?
Henry: ma certo. Come sempre del resto. E’ diventato così facile farti fare quello che voglio che neppure te ne accorgi. Come se fossi entrato tu in quella Helly Ball al posto di Yumi.
Lester: cioè sarei io quello sotto il tuo controllo?! IMPOSSIBILE.
Henry: appunto, “impossibile”, quindi possibilissimo nel tuo caso. Riflettici mentre io mi godo il resto della gara da spettatore. –esce di scena-
Lester: N@. Cioè sì, no, sì, forse, ma non in quel senso ggg ghghggnnnnnnon ci capisco più niente! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! Il diario parlante, la tomba di Yumi, il Kabuto di Henry, il kitesurf su Remoraid.
Sto diventando pazzo! Ah! *PoSa EpiCa”
Ma!
In finale ci voglio andare in ogni caso quindiiiiiii ti dichiaro guerra senza regole, Noah! A partire da adesso.
Noah: -scrolla le spalle rassegnato- accetto.
Lester: allora firma pure qui sulla mia dichiarazione ufficiale. Ok?
Noah: fatto.
Lester: hai controllato anche le righe piccole? –l’incendio avanza rapidamente-
Noah: sì, sì, l’ho fatto! Dai, muoviamoci, che tra l’altro a me manca ancora una lapide da “soddisfare”.
Lester: in tal caso è stato bello conoscerti. Lo dico perché non so cosa combinerò a partire da questo momento. Siccome siamo amici te l’ho detto in via preventiva.
Noah: ehm, ok lo apprezzo.
Lester: -suona la carica- all’assalto, miei prodi!
// Lester: Vi ricordate del mio esercito di ippocampi addestrati? Volevo tenermelo come arma finale contro Henry ma…non ho colto l’attimo. Perciò me lo gioco adesso.
// Noah: e tanti saluti alla mia tattica di Rayquaza.
-il Monte Pira viene bombardato dal mare da tutti i lati-
Noah: argh! –viene centrato da una bomba ad inchiostro- Alla faccia del rispetto per i morti. Rintoccasana.
Lester: octazookate come se non ci fosse un domani! Cos’ho pestato?-gira su sé stesso- Blblblblblblbl!
Noah: il tappeto giro, una delle trappole che ho comprato. Non sei l’unico ad avere aah al fuoco! Te lo spiego un’altra volta che vado di fretta. Spegniti, spegniti! Anf. Pant. Se penso che devo ancora.
Lester: k@ngratulazioni per la trappola, ma non è bastata. Muoversi a spirale per me è naturale come camminare normalmente. Ta-tah!
BOOM!
Ehi, chi ha sbagliato il bersaglio? Sergente Kingdra, dopo voglio il nome del colpevole. Dopo. –sviene un attimo-
Noah: corri, scappa, schiva, leggi la prova, muori, resuscita e infine forse ce la fai. Rintoccasana! Ecco l’ultima tomba: “blabla blabla bla… andiamo al punto…
Lester: tornato in vita! Pronto a ricominciare la battaglia. –si accorge che la sua giacca è stata raggiunta dalle fiamme mentre era svenuto- Ahhh! Sacrilegio! –sale la montagna come un razzo agguantando la bandiera- Mi serve dell’acqua!
Noah: perché è così lunga questa richiesta? Sembra che il tizio voglia solo raccontare la storia della sua vita. Uh? Ciaff! –salta direttamente alla fine della scritta- “così la mia ultima volontà prima di morire è stata esaudita.” Se avevo ragione perché non ci ho pensato prima? Aaa direi che non c’è proprio tempo per sarcasticare.
Lester: largo, pista, levatevi di torno tutti quanti: è una questione di vita o di morte e voi dovreste ben saperlo! –abbatte ogni lapide sul suo tracciato- Screek. Aspetta, posso ordinare ai miei soldati di spegnere le fiamme in un baleno. –prende il megafono- Convergete di 51 gradi est e sparate i vostri idrocannoni su di me!
Kingdra: ?
Lester: muovetevi, questa è un’emergenza!!! Questa giacca è l’ultima cosa che mi rimane da amare! Capito? Fuoco! Fuoco! Fuoco! Che poi è acqua, acqua, acqua! Sì, aaah. Fiù, la giacca è salva. Missione compiuta, miei prodi!
Horsea! Seadra! Kingdra!
Noah: e il diario invece?
Lester: quale diari-oh. E’ sparito il diario della mia Yumetta! Per quanto lo detestassi per tutte le cose brutte che mi ha detto non voglio averlo perso per sempre, incenerito.
Noah: e la bandiera? Quella l’ho presa io. –sorrisetto-
Lester: la mia bandiera! La mia ancora di salvezza! E di vendetta per quanto riguarda Henry. Ridammela! RATATATATATATA’
Noah: perché non riesco mai a fare a meno di aprire bocca?
Lester: non mi sfuggirai! Alla ricarica, alla bersagliera, insomma scatenate l’inferno!
KABOOM
SPATAPLOTCH
BRAM
BOOM
BOOM
KRAKABOOM
FIIIII
FWWWWAMP!!!
Fssss.
// Henry: è stato un incontro “acceso”. Gli do due pollici in su, e tu quante zampe, Kabuto? La parte che preferisco è che non è ancora finita.
Noah: splutt. Sono ancora vivo perché ho usato un revitalizzante max.
Lester: splash. Combattere con te fino a questo punto è stato un onore, hai vinto la guerra, mi arrendo. Porta la bandiera alla tua base.
Noah: Lester
Lester: no, sul serio, te la sei conquistata sul peggior campo da battaglia che abbia mai sollevato, sei stato epico! Meriti la vittoria e poi non ho più nulla per cui combattere: ho perso Yumi, il suo diario, e la chance di fare qualcosa di buono oltre che folle per una volta. Addio mondo banale e crudele!
Noah: Lester, prima di suicidarti ti faccio notare che la bandiera è andata in fumo! Non ce l’ho fatta a salvarla.
Lester: e adesso?
Noah: che ne so, abbiamo perso entrambi contro Henry…
Facciamocene una ragione…
Beh, io vado a riposarmi al Porto di Alghepoli, in attesa del verdetto finale.
*Nave Abbandonata*
Lester: a-ah! Lo sapevo che ti avrei ritrovato qui. Falso.
Noah: …
Lester: sette bandiere: 4 vinte da Henry, 2 perse per sempre e ne mancava una all’appello.
Noah: l’intuizione l’hai avuta tu o Kolomby? -rotea gli occhi-
Lester: tutti e due visto che siamo la stessa persona, mica ho le multipersonalità come Mike! Kolomby come tutti gli altri è un’immedesimazione stanislaskiana totale u.u
Noah: me l’hai già spiegato una volta. Andiamo avanti?
Lester: facciamo così: il primo che trova la bandiera su questa nave se la porta a casa.
Noah: d’accordo.
Chris: finalmente stiamo per conoscere il nome dell’altro finalista di TDPKT: sarà Lester l’Impossibile o Noah l’Allergico? L’ultima bandiera è nascosta benissimo perciò sarà una ricerca mooolto lunga e faticosa.
Noah: l’ho trovata. E’ sull’albero maestro, ovviamente. Non è stata una cosa così lunga però sicuramente è faticosa. –comincia ad arrampicarsi lentamente-
Chris: forza o questa semifinale non finirà più…
Noah: sono arrivato alla coffa. Manca poco.
Vvv.
Vvvvv.
Vvvvvvvv!
-Lester ha segato l’albero alla base-
Dovevo aspettarmelo da parte tua.
Lester: tecnicamente non ho barato. L’hai individuata, ma non trovata perché chi trova prende e chi perde piange recita il proverbio!
Noah: sì…sì…sì. Krieeeek. BADABRAM!
Lester: dov’è? Allora, dov’è questa bandiera?
Noah: caduta in acqua.
Lester: eh, no, non posso perdere anche l’ultima! –si tuffa-
Noah: fregato. –cala l’ancora-
Lester: CRONK! Glu, glu, glu.
Noah: non ci credo: ho vinto.
// Confessionale //
Noah: avrei vinto in teoria, nella pratica devo raggiungere la mia base segreta per essere salvo. Cioè a migliaia di pixel d’acqua di distanza…non ce la faccio più.
Noah: ok, l’ultimo sforzo, anzi no. E’ il penultimo che farò. Fsss. –si spruzza il repellente e si tuffa in mare aperto-
Lester: appare un esemplare selvatico di Lesterpedo!
Noah: Lester?!! Ma non è possibile che ti sia già ripreso.
Lester: ho evitato l’àncora per un soffio, imitandone però alla perfezione il suono che avrebbe fatto a contatto con la mia cervice.
Noah: adesso però mi hai stufato. Lasciami in pace!
Lester: così ne ho approfittato per…
Noah: non voglio saperlo, basta. –gli spuzza il repellente in faccia- Vorrei ci fosse un repellente anti-Lester!
Lester: …ma vedo, anzi non vedo, che non ti interessa saperlo. Allora te lo dimostrerò direttamente.
Noah: basta, molla la bandiera, dopotutto quello che ho passato credo di essermi guadagnato il diritto di “sperare” quantomeno di vincere questo maledetto reality senza che ci sia stato il Duncan di turno a rubarmi l’opportunità.
Lester: tira e molla, tira e molla. –canticchia-
Noah: agh, si sta strappando! Rischiamo di distruggere anche questa. –molla la presa-
Lester: -si infila nella bocca di un cannone della nave- 51° longitudine, angolo 25°. Sai a cosa corrispondono le coordinate che ho impostato?
Noah: a Orocea.
Lester: indovinato! KABOOOM! Fiiiii…katakrash. Ho piantato la bandiera: ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta!
–cambiando voce al megafono- Signore e signori, fate un applauso al nostro eroe finalista Lesteeeer Kombyyyy!
Henry: clap, clap, clap.
Clap, clap, clap.
Clap, clap, clap.
Va bene così o devo farlo più forte? Se vuoi dico anche a Chris e a Kabuto di applaudirti.
Lester: non mi servono i loro applausi. Comunque che cosa vuoi ancora?
Henry: solo congratularmi con te e darti il giusto benvenuto all’INFERNO CHE TI ASPETTA AL VARCO.
Kabuto: Kabuto! Ksak!
Lester: argh! Che cosa mi hai fatto? L-La mia giacca rovinata..
Henry: puoi anche dire divorata.
Lester: noo! Non osare, mostro ignobile, molla l’osso. MOLLALOOOO! Aaahiiaaah!Strap!
Henry: va bene, ritorna pure qui, Kabuto, per oggi basta così. Una manica. Il resto la prossima volta. –gli accarezza il guscio- Te lo prometto.
Lester: questa giacca era tutta la mia vita e tu l’hai rovinata. E’……come se avessi amputato una parte della mia essenza…di Lester Komby.
Henry: oh, sì, questo è solo l’inizio. Perciò permettimi di stringerti la mano e per oggi la finiamo qui. Su, avanti. Di che cosa hai paura, che te la stacchi? Non sono come Kabuto. Muahahahahah! Sono più malvagio ancora. Ecco fatto, braaavo, che ci voleva? –risale sul relicottero- Ci vediamo dopodomani. Preparati al peggio.
Lester: ti odio. Maledetto Henryyyyyyyyyyyyyyy! Folle follissimo di qualità, di qualitààà!
FINE, IN OGNI CASO, PER ORA!
*Epilogo*
Noah: terzo posto: col senno di poi tutto sommato mi è andata àncora bene. Ah ah. Al solito non c’è nessuno a ridere della mia battuta.
Sono passate….tre ore da quando sono stato eliminato. Ora possiamo dire che non è più solo la nave ad essere stata “abbandonata”?
-si sente solo il rumore del mare-
Ok, io me ne vado a letto. E’ pur sempre una nave da crociera, ce ne sarà uno ancora intatto. –dopo un po’ di giri da poppa a prua riesce finalmente a trovare una cabina decente, si legge un libro e si corica- Non è proprio un cinque stelle ma sempre meglio che dormire in mare aperto. Buonanotte.
Crieeek.
Perfetto.
SPLASH!
Era inevitabile.