"Tecnopadri alle prime armi"
Topher: nella tappa recente di Flurrydonkylous Race…
Tutti in missione nella madre Russia, tra climi algidi, servizi di sicurezza rigidi e balletti ibridi. Dalle profondità del Lago Bajkal alla sommità del Cosmodromo di Bajkonur, niente ha potuto fermare le nostre coppie! Le Selvatiche hanno eluso i più avanzati sistemi di sicurezza pur di mettere le mani sui progetti dello storico sputnik sovietico, Ketty la Gatta Ladra ha sfoderato formidabili doti di stealth e di seduzione nonchè un’agilità degna della vera Catwoman… è una femme fatale completa. Anche Izzy ha preso molto sul serio la sfida a tema “spie” adottando tutta una serie di travestimenti e coperture al limite dell’assurdo. Per Svetlana invece è stato un vero e proprio ritorno in patria, e che ritorno! Neppure Dawn era a conoscenza dei suoi retroscena da spia e controspia professionista. A provare a intralciarla nella sua nuova missione una coppia di avversari imprevista, trattasi di vecchie conoscenze, ma tutti noi ce li ricordiamo come il Team Rocket su Ghiaccio: Jacques & Josèe. Nonostante la loro intromissione la campionessa russa è riuscita a vincere la medaglia d’oro con una sublime interpretazione della Danza Russa di Cjakosvksii! Un’altra coppia invece non ha portato a casa neanche la medaglia di consolazione…
Con le Lollipop fuori dai giochi posso finalmente spuntare via dalla lista le coppie riempitive (salvo un paio ancora in circolazione) e lasciare campo libero ai concorrenti davvero meritevoli. Sono ancora in tanti, troppi a darsi battaglia e da oggi inizierà il massacro. Scenderanno in 15 in un’arena tutta speciale e…chissà quanti riusciranno a uscirne? Non perdetevi questa 9° tappa di FLURRYDONKYLOUS RACE!
(SIGLA)
Topher: rieccoci da dove ci eravamo fermati, in Russia. Avendo conquistato l’oro nella scorsa tappa gli Altruisti hanno il diritto di partire per primi con un posto già pronto e riservato in prima classe mentre gli altri se lo dovranno disputare a eccezione delle Hollywoodiane, le ultime arrivate, costrette per forza a viaggiare sul mezzo peggiore.
Monika: fantastic.
Topher: per decidere chi si aggiudica gli altri sei posti sul volo migliore ho pensato a un simpatico gioco: ogni coppia compra una matrioska in vendita al chiosco e la apre, se dentro ci trova la dritta per la nuova destinazione, allora ottiene i biglietti migliori, se dentro trova altre matrioske, niente di fatto!
Brick: questa somiglia a Jo.
Ashley: ehi, ma le matrioske ci somigliano come gocce d’acqua!
Topher: già, sono state create a vostra immagine e somiglianza per l’occasione, e come voi la gran parte sono…vuote. Ahahah! –si crea un imbarazzante silenzio- Ahem! Avanti, scegliete quelle che preferite.
Korry: queste matrioske sono fatte su misura, cioè, sono pezzi unici!?! Le voglio tutte quante.
Ashley: invece ne prenderai solo una, o meglio, la prendo io. Ricordati che mi avevi fatto una promessa.
Korry: ok, però che occasione sprecata, sigh. Scegline una fatta bene, almeno, mi raccomando! Non deve avere imperfezioni, sbavature, sbiancamenti..-Ashley sospira cercando di accontentarlo-
Brick: uhm, non riesco a decidere quale prendere, sono indeciso.
Jo: ma ti metti a perdere tempo così? Va bene una qualsiasi, toh, questa a forma di Mike, dammela. Pop! Pop! Pop! –dalla matrioska di Mike spuntano in sequenza piccole matrioske modellate a somiglianza delle sue personalità multiple- Dannazione, è vuota.
Brick: come vedi non sono tutte uguali, dov’eri quando Topher ha detto: “la gran parte sono vuote”?
Jo: ora non farmi la ramanzina.
Brick: sei sempre la solita.
Ashley: questa matrioska Dawn può andarti bene?
Korry: aspetta che controllo…gli occhi sono dipinti bene…la forma della bocca e quella giusta..il colore forse non è totalmente pallido massì, mi posso ritenere soddisfatto al 99%.
Balzak: finito lì davanti? Sgrunt, quante storie per scegliere una brutta statuina fra tante brutte statuine.
Seijii: la tua lo è in particolare, Balzak.
Balzak: cons’hai detto, tu?
Seijii: meheheh, ho detto che la tua matrioska si distingue fra tutte per essere la più somigliante e la più cessa, le manca solo l’aspetto da canguro.
Balzak: sgrrr, mi stai spingendo al limite, meglio se sparisci dalla mia visuale.
Kelsea: concordo, la tua matrioska è la più fedele all’originale, ma io ci avrei dipinto su un costume da canguro. Kelmunque, prendo questa!
Balzak: NO. Prendi quella di Seijii, voglio aprirla personalmente. Crack! In due.
Seijii: ma che gran prova di forza. Io invece voglio aprire in due quel tuo bel marsupio, anzi, l’ho appena fatto. Rrrip. Senza che te ne accorgessi. O-oh! E questi frugoletti in foto chi sono, papino?
Jasmine: cariiiini! Sono cuccioli appena nati di canguro, quelli che noi australiani chiamiamo “joeys”. Li hai allevati tu?
Balzak: non è affare tuo. ADESSO NE HO AVUTO ABBASTANZA, PRENDI QUESTO!
Seijii: meh! –KJ para il colpo- Fiù.
KJ: basta così voi due. Chiaro? –scambia uno sguardo truce di sfida con Balzak- CHIARO?
Seijii: gnagnègnè. –fa le boccacce da dietro-
KJ: vale anche per te.
Balzak: bah, d’accordo, non ho tempo da perdere. Ma se oserai intrometterti di nuovo in un mio litigio ti polverizzerò. Ti conviene stare alla larga d’ora in avanti. Quanto a te, tocca nuovamente il mio marsupio e sei MORTO. Snort.
KJ: devi proprio levarti il vizio di provocare quelli più grossi di te, amico. (Cioè tutti).
Seijii: …
Mayko: ti sei fatto un nuovo amico, eh cuginetto?
Seijii: non ti ci mettere anche tu.
Rory: l-la posso scegliere io, la matrioska?
Seijii: vai pure.
Rory: quella di Monika è la più carina. Pop! Pop! Pop!
Seijii: ovviamente non era quella giusta da prendere, pazienza.
Jasmine: anche la nostra è risultata vuota.
Garry: naturalmente la scelta fortunata spetta a me. –prende la sua copia in miniatura-
Azusa: dunque secondo te va bene questa? Allora io apro quest’altra. Pop! Pop!Pop! Ah, che peccato.
Garry: ma…perché non hai voluto comprare quella scelta da me…? Ma sì, meglio per me, posso oziare ancora un po’ prima di partire e entrare nel vivo della gara e quindi fare fatica.
Alejandro: la matrioska Garry la compro io! Pop! Primera classe, vamos a planar.
Noah: -ha in mano la matrioska ma non riesce ad aprirla in nessun modo- Alt, adesso so cosa succederà, io la metterò giù un attimo e quella si aprirà dritta sui miei ammenicoli. Questa volta non ci casco come nel doposhow. Aprila tu, Izzy.
Izzy: volentieri. Kyyyah! –la calcia nelle parti basse del compagno e questa si apre rivelando la dritta- Ecco fatto.
Noah: iiigh! Io vedo Londra…
Chris: ma manca quella che mi rappresenta o sbaglio? Un altro tiro mancino di quel Topher.
Christine: invece eccola qui in tutto il suo splendore.
Chris: io non ho il mento così bitorzoluto e perché non ha i capelli? E tutte queste righe sarebbero rughe?
Christine: è evidente che la matrioska più realistica non è quella di Balzak.
Tutti: ahahahahah!
Chris: silenzio, non fa ridere per n-i-e-n-t-e!
Christine: allora, che faccio, la apro oppure ne prendo una più..
Chris: aprila.
Christine: pop. Voilà. La dritta + due biglietti per la Gran Bretagna.
==============================================================è>>>>è>>>è
*Londra*
Topher: ah, la Gran Bretagna. Un paese ricco di storia e di fascino, celebre per essere l’unico paese dell’Europa a non avere ancora l’euro, per avere la regina più longeva di sempre, e per aver dato i natali a scrittori come Shakespeare e Conan Doyle. L’incipit di questa corsa parte proprio in chiave Sherlock Holmes: i concorrenti devono risolvere il seguente indovinello “Che cosa batte in continuazione ogni ora del giorno alla luce del sole?” Se saranno stati in grado di trovare la soluzione troveranno il luogo dove si trovano il primo Pulsantopher e le indicazioni per andare avanti, altrimenti…peggio per loro, si perderanno. Qui vale la regola “o vinci o perdi”. I primi 7 sono già arrivati ad Heathrow e sono già nella celebre Tube di Londra a scervellarsi su quale linea prendere.
Mike: questa non è una metropolitana, è un labirinto. Troppe destinazioni diverse!
Bryght: la metropolitana di Londra è la più antica del mondo e si compone di 11 linee che s’incrociano in punti diversi e si suddividono in colori diversi.
Alejandro: la prima cosa da fare è capire dove bisogna esattamente andare. La soluzione dell’indovinello è il cuore, ma il cuore della città è fatto di tanti posti diversi. Uhm…“Che cosa batte in continuazione ogni ora del giorno alla luce del sole” se non è il cuore? L’orologio. Ho capito l’inghippo. Dobbiamo prendere la linea per scendere a Westminster.
Noah: due biglietti, grazie. Guarda chi c’è in fila! Non pensavo avresti risolto l’indovinello tanto in fretta, Alejandro.
Alejandro: è stato un juego da ragazzi, in fatti.
Noah: in fatti, chissà se avrai scelto anche il monumento giusto…
Alejandro: che intendi dire?
Noah: scusa, non posso parlare adesso, sto leggendo.
Alejandro: mumble, mumble. (Non me la racconta giusta.)
Ashley: ci vuole mezz’ora tonda per arrivare a Westminster: ho tutto il tempo per studiare un capitolo.
Korry: no, dai, che nooooia.
Christine: vedo che anche tu hai subito capito l’inghippo dell’indovinello. E’ così, Noah?
Noah: ho detto che sto leggendo e non voglio essere disturbato, grazie.
Christine: certo. Ah.
Alejandro: ecco un’occasione propizia. Christine, ti vedo mogia, ma non dovresti angustiarti troppo per un-
Christine: ora sto leggendo anche io, quindi fai silenzio.
Ashley: e io sto studiando, perciò shht tutti quanti per favore.
// Acuti //
Alejandro: dannazione, l’ennesima occasione sfumata. Cosa mi sta succedendo? Negli ultimi tempi non riesco più a portare a termine uno stratagemma che sia uno!
Bryght: ho la risposta alla tua domanda, se ti interessa. Da dopo la pesante umiliazione subita in All Stars la tua personalità ha subito un notevole cambiamento, proprio come accaduto per altri antagonisti come Heather, Scott, Seijii. Dalla mia analisi emerge che la sconfitta causi nel 98, 5% dei casi nel cattivo un profondo stravolgimento, magari inizialmente impercettibile.
Alejandro: eh?
Bryght: se confrontiamo i 4 diversi fenotipi di Alejandro visti nelle 4 stagioni alle quali ha preso finora parte si nota un progressivo curvamento a parabola del livello di cattiveria nonché della modalità attraverso la quale essa si manifesta e esprime all’esterno: l’Alejandro di TDWT è uno stratega diabolico e spietato senza alcuna paura di mettersi in gioco e circondato da un alone di invincibilità non indifferente, l’Alejandro di TDAS è uno stratega di vetro, capace solo di mettere a frutto una subdola tattica che è solo una scusa per irretire e vendicarsi di Heather fino a decadere completamente davanti a un antagonista di cattiveria superiore, l’Alejandro di TDPKT si proclama come la nemesi del protagonista Noah e mette in atto una strategia fondata sull’adulazione, la sperequazione e l’inganno, finchè improvvisamente non arriva Henry che fa piazza pulita e lo elimina con ancora meno sforzo di Mal, l’Alejandro di oggi è un surrogato di sé stesso indubbiamente edulcorato e declassato dalle esperienze e dai fallimenti delle ultime due serie che cerca di apparire ancora come lo stratega del suo periodo d’oro dando guerra a Noah e sfruttando le poche occasioni a disposizione per stringere alleanze….che in realtà sono solo amicizie mascherate o soddisfazioni temporanee.
Alejandro: ehi, nessuno parla così di Alejandro Burromuerto.
Bryght: inoltre l’Alejandro attuale soffre di un crescente vittimismo, è litigioso, insicuro, ha bisogno di conferme e sforza tutto sé stesso per non apparire completamente sorpassato dai vari Henry, Seijii, Kyle, Azusa e via dicendo.
Alejandro: IO…non..argh. Ho davvero perso tutta la mia brillantezza! Non riesco neanche a risponderti. Mi sono proprio lasciato andare. Ah, no, maledizione! Dimostrerò a tutti che la tua teoria è sbagliata e uno a uno affonderò tutte le coppie che mi separano dalla vittoria finale.
Koffee: the al limone, the alla pesca, the all’arancia, the, the e ancora the. Un intero distributore dedicato alla sola bevanda nazionale. Di caffè neanche l’ombra. Si può sapere cosa non va in questi britannici?!
Kurt: ma fuoi sprikarti? Kosa te ne frega di bere, la nostra metrò se ne sta andando!
Koffee: non sbraitarmi nelle orecchie, mangiakrauti…cosa, la nostra metrò è già in partenza? Argh! Fermatela subito! Non potete lasciarci a terra!!!
Mike: ecco finalmente il binario della linea che cerchiamo. Oh, siamo arrivati troppo tardi, dovremo aspettare il prossimo. Ragazzi, nell’attesa vi va di bere qualcosa? Offro io. Ditemi solo quale gusto di the preferite.
Koffee: agaaaaagh!
Mike: cosa ho detto di male?
*Intanto in Russia…*
Sapphire: non riesco proprio a decidermi! La tappa odierna è l’Inghilterra. Però non so qual è il costume di scena più adatto: meglio una veste in stile elisabettiano per interpretare un ruolo classico e nobiliare oppure un impermeabile scuro in stile vintage magari con qualche toppa sulle maniche e completato da un cappello di velluto con la visiera per un’ambientazione black and white tra i fumosi vicoli di Scotland Yard?
Monika: I don’t care. Please, ho bisogno di stare by myself, da sola.
Sapphire: sei la mia regista/costumista ti ricordo! Non credo ancora per molto. Sono molto delusa dal tuo operato.
Monika: “the reason why u suck” speech me lo hai già somministrato ieri, so gimme a break. Uuuff.
Rory: ehm.
…ehm..
M-M-Monika?
Monika: not now, plz. Sono depressa, troppo depressa per all the things I get through journally every friggin’ day. Non ho voglia di parlare con nessuno, ho solo voglia di…bah…una coke fresca. Ka-chink. Tlunk.
Rory: non importa.
Monika: clack. Fsss..SPRASH! Jinx, mi sono fatta la doccia! No mercy, upon there, eh? Thank you! Groan. Non ce la faccio più ad andare avanti così.
Azusa: hey hey, Monika chan! Come butta? Ti vedo un po’ a terra. C’è qualcosa che posso fare per te? Chiedi senza timore alla magica Azusa, ragazza.
Monika: no, thanks, hai già fatto abbastanza ieri, cioè, I mean, devo ancora ringraziarti per avermi supportata ieri. Non fosse stato per te, non ce l’avrei fatta, ero troppo abbattuta ma la situazione non è comunque migliorata. I’m actually waiting to be eliminated at this point. Perciò, really thank you, ma non devi stare a disturbarti per una loser come me.
Azusa: nessuno è perdente se si trova sotto la tutela di una buona amica.
Monika: pity I’m the number one loser in termini di amicizie: ho perso il conto di quante volte mi ero illusa di poter contare su qualcuno e at the end mi sono ritrovata al punto di partenza, always sola e ignorata, lottando per il mio inarrivabile quarto d’ora di popolarità.
Azusa: ma adesso hai Mayko. No?
Monika: Mayko…tsè. Non ci sentiamo da mesi e quando finalmente ci rincontriamo lei mi tratta come una friend di serie B always sticking around with her new catty best beastfriend. Lo so, è brutto dirlo, ma sono jealous! I just can’t get over it.
Azusa: si vede che siete in crisi, ma diciamoci la verità, tu non hai bisogno di lei. Per avere successo bisogna chiedere aiuto alla persona giusta e non c’è dubbio che sia IO quella che ti serve. Non sei la prima che pongo sotto la mia ala, se chiedi in giro mi conoscono tutti come la motivatrice numero uno al mondo, e so come guidarti alla scoperta del tuo vero potenziale e sfruttarlo, credimi.
Monika: I..I’d like to, ma…
Azusa: riflettici sopra con attenzione: vuoi davvero continuare a essere la perdente del gruppo? Ti ho osservata mentre stavi sempre all’ombra di qualcun altro, Alice, Henry, Lester, Kyle, Mayko, e ora Sapphire, senza mai una possibilità di emergere per conto tuo. Lasciami dire che sei un wasted potential.
Monika: me? A Wasted Potential? Ahahahah! Non puoi essere seria, io sono un flop ambulante.
Azusa: ah ah ah! Se avessi uno yen per tutte le volte che ho sentito pronunciare queste parole sarei straricca da potermi forse permettere ***il cottage dei miei sogni sulla Catena di Sekra, ah***. –resta sognante per un attimo-
Monika: hello, Azusa? Continue.
Azusa: ah sì, dov’ero rimasta? Ho sentito tanti dire le stesse cose che dici tu per poi rendersi conto del contrario grazie alla motivazione e alla perseveranza instillate dalla sottoscritta. Benvenuta nel club! –le dà una pacca sulla schiena e la stringe sotto al braccio- Ho grandi progetti in serbo per il tuo futuro.
Monika: okay. Wow!
Azusa: sarò più di una migliore amica, sarò come una sorella maggiore su cui potrai sempre fare affidamento. Tanto per cominciare ti prendo una coca-cola nuova. Ecco fatto, fatti una bella sorseggiata e abbi più fiducia in te.
Monika: I’ll try…grazie di tutto, sento già più..più something.
Azusa: quel qualcosa in più che senti è l’ottimismo che ti ho appena ispirato. Visto già che differenza? E’ soltanto l’inizio.
Sapphire: -appena uscita dal bagno- alla fine ho optato per un trench all’inglese, se a qualcuno interessa e dovrebbe interessare! U.U Allora, giudizio sulla mia interpretazione? Sto recitando la parte della s***a alla perfezione, invero. Poche attrici sarebbero altrettanto brave a modulare egoismo, freddezza, menefreghismo, boria, acidità, meschinità, sofisticatezza e crudeltà hollywoodiana con tanto maestria quanta naturalezza, nessuna lo farebbe perfettamente come la SOTTOSCRITTA.
Kyle: è vero, stai andando bene, ma non mi hai ancora impressionato del tutto, da te mi aspetto il massimo o non avrai quella parte che tanto desideri.
Sapphire: no, ti prego! Ho bisogno di recitare in un vero film per lanciare la mia finora disastrosa carriera, e quella parte nel prossimo film della Metro-Rubin-Mayer mi farebbe fare il salto di qualità. Sono disposta a tutto pur di ottenerla, tu dimmi quello che devo fare e lo farò.
Kyle: dammi del lei, sono comunque il figlio del tuo capo. Detto questo, devi metterci il carico da 90 con Monika, spingerla al limite dell’esaurimento nervoso. Ora torna pure al tuo lavoro. Eheh, finalmente ho il controllo della situazione come volevo fin dall’inizio.
Azusa: allora, che ne pensi della mia consulenza? Credo che questa prova sia sufficiente a dimostrarti che ci so fare.
Kyle: eccome. Non sapevo come impiegare quell’attorucola dilettante prima che tu mi dessi ieri quel suggerimento, ora sì che è utile averla assunta e affiancata a quella perdente di Monika! Averti come consulente è un lusso, hai una fantasia preziosa e sei il miglior investimento che possa fare qui: ti offro il posto fisso con uno stipendio di 1000 dollari al giorno in cambio della tua collaborazione. Ci stai?
Azusa: aggiungi un altro zero e cambiali in yen e l’ affare è fatto. Ho mille altre grandi idee su come aiutarti a vincere questo programma, Kyle-san. Questo è soltanto l’inizio. –ammicca alla telecamera-
//Azusa: esattamente come quando Henry ha cercato di comprarmi perché tradissi il Team Verde. L’unica differenza è che quella volta decisi di farmi da parte subito, questa volta farò diversamente.
*Londra*
Ashley: Westminster, fermata di Westminster. Siamo arrivati.
Alejandro: è il momento di scendere, hop! Hai visto che sono sceso al posto giusto?
Noah: bravo. Andiamo, Izzy.
Alejandro: ah, gli rosica. Adesso dobbiamo raggiungere il Big Ben, il più importante orologio della capitale, ed è fatta.
Bryght: in tal caso, seguitemi, conosco la posizione geografica esatta.
Ashley: no, aspetta, posso fare da guida? Così ho l’occasione di verificare se ricordo bene tutta la storia dell’architettura inglese, ci tengo moltissimo. Sapete, è l’argomento della mia tesi.
Alejandro: quindi studi per laurearti in architettura, affascinante, io invece studio per diventare avvocato come mio padre.
Ashley: a dire il vero no. Sto seguendo la magistrale di architettura solo perché mi piace ma non è quello che voglio fare nella vita. Sarebbe come dire che sto frequentando la filosofia del diritto per diventare filosofa ma non è vero o che frequento la cattedra di lingue morte per diventare grecista..
// Collezionisti //
Korry: in realtà non ha ancora ben chiaro quello che vuole diventare, per questo passa da un’università all’altra come una cavalletta e dà esami anche non centranti affatto con le sue materie, qualunque poi effettivamente siano. A cosa ti sei iscritta esattamente?
Ashley: non lo voglio dire. Il fatto è che sono così indecisa! Amo studiare ma non vedo nessuna professione adatta a me, è complicato da spiegare, ma *vorrei che lo studio fosse il mio lavoro.*
Korry: uao, senza offesa, ma quando fai così sembri davvero inquietante.
Ashley: perché?
Ashley: allora, posso? Vi prego, è molto più difficile ripetere ad alta voce tutto quello che ho memorizzato se c’è un pubblico, e di conseguenza se riesco ad essere fluida e sicura davanti a voi ho quasi la certezza che ci riuscirò benissimo davanti ai miei professori, ai loro 100 assistenti e a 10.051 studenti che saranno presenti! (Salvo eventuali assenti.)
Alejandro: ma certo, figurati. Sarò lieto di aiutarti.
Ashley: inoltre Bryght somiglia incredibilmente a una delle professoresse.
Bryght: io sono una professoressa e ricercatrice universitaria.
Ashley: davvero? Aspetta, non mi dirai che sei tu la prof.ssa Phoenix?! Quella che ha tenuto un ciclo di seminari…
Bryght: …e che ha creato il Test della Conoscenza e Intelligenza Universale Totale che si è tenuto in ogni università del mondo simultaneamente, sì.
Ashley: il TCIUT era difficilissimo, impossibile! ! Quando l’ho fatto, mi vergogno ad ammetterlo, ho risposto correttamente solo alla prima domanda: “Qual è il tuo nome di battesimo completo?”
Bryght: lo so. Quasi tutti si sono fermati a quella.
Ashley: oh, e per curiosità, c’è stato qualche studente che l’ha superato alla fine?
Bryght: uno. Henry Hellys. Ottenne il punteggio massimo possibile ed era appena arrivato.
Alejandro: ….
Korry: …..
Ashley: ehm, allora, io inizio! Il Big Ben è stato costruito nel…oh no, l’ho già dimenticato. Argh, questo significa che non so ancora un bel niente, se mi sono già bloccata alla prima frase, SONO NEI GUAI. No, è solo l’ansia, adesso ti riprendi. Ok, un bel respiro, il B-Big Bang..n-no, il Big Bem! No-no, il Big BEN è stato costruito nel mille…mille…quattr…cinqu…seiiiii..buhuuuuuuuuuuuuuuu, non so niente di niente!
Alejandro: fa sempre così prima di un esame?
Korry: fa sempre così anche prima di rispondere a un semplice “come stai”. E’ dominata dall’ansia.
Alejandro: capisco.
Bryght: scrib, scrib.
Ashley: sei una frana! –si schiaffeggia da sola- Professoressa, posso avere una seconda chance domani? La scongiuuuuro. Patetica! –si dà un altro schiaffo con tutta la gente che si gira- Sniff, avrei dovuto prepararmi di più, mi dispiace…
Korry: vaaaa tuuutto beeene, Ashy. Ora fai un respiro profondo, e torna a ripassare. Puoi riprovare più tardi, blink.
Ashley: ah, sì? Menomale.
Bryght: dunque debbo riconfermare il mio ruolo di guida del gruppo. Seguitemi.
Alejandro: strano, non li vedo più nei paraggi. Uhm.
Korry: di chi parli? Nel frattempo potrei scattare qualche foto per il mio album dei ricordi: sorridete! Tutti.
Bryght: non si sorride mai quando si sa tutto quello che accade nel mondo. Inoltre, la destinazione è stata già raggiunta, vi ho portato al Palazzo di Westminster proprio sotto la sua torre orologio.
Korry: ok, fa’ niente. E adesso? Cosa dovremmo fare?
Alejandro: non vedo alcun pulsantopher. Supponiamo che le indicazioni si trovino nascoste da qualche parte: è evidente che si trovano dentro il Big Ben! Per la precisione nella lancetta delle ore.
Korry: come ci arriviamo fin lassù?
Ashley: “in realtà Big Ben è il nome della campana più grande situata nella torre poi esteso a tutto il complesso architettonico.” Urrà, almeno questo me lo sono ricordato! Avevi ragione, mi serviva riprendere fiato un attimo per riprendermi.
Korry: questo non aiuta, non risponde alla mia domanda. Ho controllato: non è prevista per i turisti alcuna visita guidata all’interno ma solo all’esterno. Come facciamo?
Bryght: con questi: zaini jetpack. Progettati per essere tascabili come un k-way, potenti come un jet. Ma ce ne sono soltanto per due persone.
Alejandro: geniale. Posso portare uno di voi con me, se volete.
Ashley: puoi portare me? Sarebbe un’occasione unica poterne studiare da vicino il meccanismo e inserirlo nella tesi come approfondimento. Per favore!
Alejandro: d’accordo, nessun problema. Aggrappati stretta.
Ashley: ci vediamo dopo, Korry!
Korry: goditi l’esperienza senza pensare solo all’aspetto scolastico, divertiti, ti aspetto qui! Caspita, e ora come lo passo il tempo? Massì, andrò a caccia di qualche souvenir che ancora non ho.
Bryght: siamo a 1428metri da terra, per fermare il getto d’aria premi il tasto rosso, a quel punto precipiterai subito se non riaccendi il getto d’aria e velocemente non gli dai la direzione corretta.
Ashley: glom.
Alejandro: non sembra complicato. Wooow…wooaah..il tasto rosso devo ripremerlo sennò rischio di sbattere contro il muro! Avanti, perché non smette?
Ashley: ferma questo affare, ti prego.
Alejandro: si è fermato. Fiù, per poco non mi schiantavo.
Bryght: avendo previsto una simile evenienza, precauzionalmente ho dotato il tuo jetpack di un controllo remoto direttamente collegato con il mio e l’ho fermato relativamente in tempo per impedire l’accadimento dell’irreparabile.
Alejandro: ho davvero creduto fosse la fine questa volta, però a ripensarci sono sopravvissuto a un vulcano 2 volte.. L’importante è aver raggiunto l’obiettivo, non resta che trovare la dritta o un indizio o qualsiasi altro elemento inerente alla gara. Controllerò le lancette. Con cautela visto che si muovono. Con molta cautela.
Ashley: tsk, non è nelle lancette che si troverà quello che cerchiamo. L’indovinello fa riferimento alla campana il cui martelletto batte ogni ora del giorno per scandire il tempo.
Bryght: anche ogni mezz’ora e quarto d’ora. A proposito, manca un minuto ai prossimi rintocchi.
Ashley: è proprio come dice il libro: la campana Royal Victoria presenta una vistosa ammaccatura che ne determina il tono particolare e inconfondibile: dong dong dong. DONG! DOOOOOONG! DOOOOOONG!
Bryght: in anticipo di 5,51 secondi. Andrebbe aggiustato.
Alejandro: il suono mi ha quasi assordato. Comunque ho controllato il quadrante dell’orologio dentro e fuori e non c’è assolutamente niente. Avete trovato qualcosa?
Bryght: purtroppo no, non c’era niente incastrato negli ingranaggi né scritto o inciso sugli stessi.
Alejandro: e nelle campane?
Ashley: ( ( ( scu-scu-scusa non sento più, è tutto un rimbombo q-q-qui de-de-dentro.) ) ) Ohi-ohi.
Alejandro: com’è possibile? Era sicuro che avremmo dovuto trovare qualcosa qui sopra, altrimenti la soluzione dell’indovinello non sarebbe il Big Ben! Aspetta un attimo, cosa aveva detto il sarcastico? Chissà se avrai scelto il MONUMENTO GIUSTO…Oh, no, ecco perché gli Opposti non sono qui, si sono diretti altrove dopo che ci siamo separati all’uscita dalla stazione! Quindi non è il Big Ben la soluzione! Ma…ledizione. Come ho potuto, letteralmente, essere così cieco?
Chris: sei convinta che seguire quei due sia stata la scelta migliore?
Christine: certo, mi fido più dell’intuito di Noah che di quello di Mr. Anguilla. Ha dimostrato di saperci fare con gli indovinelli, prendi per esempio quelli che ha risolto l’ultima volta che è stato proprio a Londra.
Chris: sarà, ma intanto è in quella puntata del mio Tour che venne eliminato.
Christine: solo perché dovevi far tornare Duncan a tutti i costi.
Chris: i triangoli amorosi sono indispensabili per fare ascolti, i concorrenti noiosi no. Ecco perché fuori Noah e dentro Duncan!
Noah: intanto i fans l’hanno pensata diversamente se ancora oggi dicono che la mia eliminazione è stata la più scorretta di sempre. Comunque, visto che mi avete seguito, vi dico che siamo arrivati: ecco l’Occhio di Londra.
// Opposti //
Noah: “Che cosa batte in continuazione ogni ora del giorno alla luce del sole?” Risposta lapalissiana: l’occhio. L’occhio umano batte le palpebre ogni 2 secondi per tutto il giorno finchè non si chiude per dormire. Quindi il monumento cui si riferisce è l’Occhio di Londra, la famosa ruota panoramica.
Izzy: la risposta non poteva essere il Big Ben poiché la campana batte i colpi non solo ogni ora ma anche ogni mezz’ora e quarto d’ora e la lancetta dell’orologio batte le ore sia di giorno che di notte senza mai fermarsi.
Noah: con tanto di Pulsantopher 1. Click. “Salite in cima alla ruota panoramica e guardatevi intorno per scovare la seconda indicazione.” Sintetico rispetto al solito, meglio così. Izzy, non credo intendono questo quando dicono di salire.
Izzy: ah, no? Ero già arrivata a metà strada. D’accordo, allora scendo. Wooooh, prendimi al voloooo!
Noah: ouch! Quante volte ti ho detto di non atterrarmi sul bacino, quante?
Izzy: ehm, 5?
Noah: quasi..51.. Non importa, ormai sono abituato, saliamo dentro la giostra.
Izzy: ok. Guarda che panorama!
Christine: la ruota non ha ancora neanche iniziato a girare.
Chris: perché siamo entrati con loro?
Christine: in ogni cabina c’è spazio per 4 persone e noi siamo arrivati tutti assieme quindi conveniva approfittarne, tutto qui. –scrolla le spalle-
Noah: certo. –gli scappa un sorriso-
Izzy: ehi, Christine! Ti va di scambiarci i posti? Sono arci super sicura che da dove sei seduta tu si può vedere un panorama migliore, e poi voglio fare una cosa folle...
Christine: a me è indifferente dove mi siedo. Scambiamoci pure.
Izzy: e a te non dispiace, eh Noah?
Noah: pff, a me non cambia nulla.
Izzy: sì,sì, e io ci credo. Ci creeeedo.
Noah: non avevi da fare qualcosa?
Izzy: ah, sì, voglio fare le boccacce a quelli che stanno nella cabina dietro. Blblblblblbl!
Christine: allora, facciamo quattro chiacchiere?
Noah: certo. Come ti va? 1,2,3,4 precise.
Christine: ih ih ih ih. Queste invece sono 4 risate.
Noah: ahah. Originalissima. Piano con quelle risate, mi raccomando, non vorrai somigliare a tuo padre.
Christine: non mi dire, preferirei morire! Ahahahah. Cough. Appunto, sono quasi soffocata.
Noah: no, quello perché le mie battute sono mozzafiato. Mozza-fiato, l’hai capita?
Christine: davvero pessima, ma farò finta che mi sia piaciuta per non sminuire il tuo orgoglio, così almeno ti resta qualcosa di alto. *Scrollata di spalle*.
Noah: ahahahah!
Chris: non capisco se fanno sul serio o è tutto sarcasmo.
Izzy: missione compiuta: li ho fatti riconciliare. Ottimo lavoro, Izzy. –la sua immagine riflessa nel vetro le alza il pollice ammiccando con orgoglio- Wink*
Alejandro: dobbiamo andare via subito, non c’è tempo di tornare in strada, raggiungiamo direttamente l’Occhio via aria.
Bryght: mi trovo d’accordo. Programmo i jetpack per il volo. Possiamo andare.
Ashley: “ding-dong-dan.” Un momento, e io? Non potete lasciarmi qui, almeno riportatemi a terra.
Alejandro: spiacente, il passaggio era solo per l’andata. Adios!
Ashley: cooooosa?
// Acuti //
Alejandro: quando mi sono offerto di portarla avevo già in mente di lasciarla poi lassù. Visto che sono ancora il perfido viscido manipolatore di sempre?
Bryght: una blanda giustificazione per motivare una decisione maligna presa all’ultimo minuto al fine di mascherare un’azione benigna compiuta in precedenza. Tipica mossa di qualsiasi antagonista in declino.
Alejandro: ahh, smettila!
Ashley: ci saranno delle scale? Lo spero tanto.
Guida Turistica: here you can gaze at Westminster Abbey, Westminster Palace and the famous Big Ben Tower…blah, blah, blah.
Turisti: oooh! Shimatta! FLASH FLASH FLASH!
Mayko: eh basta con queste foto, mi state abbagliando! Pensate a fotografare i monumenti, non me. Dovevamo salire proprio su un pullman per turisti giapponesi?
Ketty: non è colpa mia se alla metropolitana si sono rifiutati di farci entrare perché “gli animali non sono ammessi.” Abbiamo rischiato che ti mettessero in quarantena, qui le leggi sugli animali sono molto severe.
Mayko: quarantena. MANCO AVESSI LA RABBIA! SGRR.
Ketty: già. -si ripulisce la faccia dalla bava- Comunque, siamo arrivate al monumento che ci interessa.
Mayko: era ora, finalmente. Cosa stiamo aspettando a scendere?
Ketty: il mio istinto di gatta mi suggerisce di aspettare gli altri. Ci sono già gli Altruisti e i Migliori ma nessuno di loro sembra avere idea di cosa fare né ha trovato indicazioni. Per me c’è qualcosa sotto… Non facciamoci vedere.
Mayko: bene, ma nel frattempo restituisci tutto quello che hai sottratto dalle tasche dei turisti.
Ketty: non so di cosa stai parlando. –sorrisetto da stregatto-
Mayko: (sospiro)
Noah: la ruota si è fermata. Abbiamo raggiunto il punto di osservazione più alto. Vedete qualche indizio intorno?
Christine: io no.
Izzy: neppure io, ma il panorama è stupendo! Vedo anche due oggetti non identificati che volano all’orizzonte.
Christine: chiaramente si tratta di moscerini, stai guardando dalla parte sbagliata.
Izzy: no, no, no, non sono così invasata. Sto guardando proprio fuori dal finestrino.
Chris: che razza di sfida è mai questa?
Noah: tutti seduti, la ruota ha ripreso a girare. Dovremo fare un secondo giro per riprovare.
Chris: sempre che troveremo qualcosa. Secondo me hai sbagliato a risolvere l’indovinello e mia figlia ha sbagliato a fidarsi.
Christine: può darsi, nessuno è perfetto. –si stringe accanto a Noah- Noahssuno.
Noah: beh, che posso dire? Se mi sarò davvero sbagliato lo potremo sapere solo quando saremo di nuovo in cima, perciò mi godrei il resto del giro.
Chris: io non lo sto godendo affatto.
Vrrr…
Gniek…
Criek…
Ci siamo fermati di nuovo.
Noah: siamo già al secondo giro? Proprio vero che il tempo vola quando ci si diverte.
Christine: yawn, purtroppo.
Chris: sveglia! Occhi aperti, non ho voglia di dover fare un altro giro. Io non vedo niente di utile, solo edifici innevati e nuvoloni tipicamente british.
Noah: eppure la dritta diceva in modo chiaro di guardare dal finestrino. Mumble, mumble.
Izzy: e se si dovesse guardare il finestrino? Pensateci. Sul vetro appannato ci si può scrivere qualsiasi cosa, ad esempio: CxNxI. Che sta per Christine x Noah x …
Chris: per?
Noah: non ci provare.
Izzy: scherzo! Sai, dopo ieri ho capito che non sei il mio tipo e adesso voglio rimettere le cose a posto fra me e Owen: il suo messaggio di ieri mi ha commossa.
Noah: comunque potrebbe averci azzeccato, a quest’altezza il freddo e l’umidità sono al massimo e i vetri si appannano subito.
Chris: allora?
Noah: aiutatemi ad appannare completamente il vetro, ouuf! Se è come penso, apparirà una scritta lasciata con le impronte. Infatti, ecco qui: BBC2. Un mistero dietro l’altro, potrebbero essere coordinate, una targa o un numero postale. Mi piace il tema della puntata di oggi, finalmente ci sono stimoli per la mia materia grigia!
Chris: non riesco a credere che Topher sia in grado di ideare sfide così complicate e contorte. Sarà stato sicuramente aiutato.
Christine: se così fosse hai tutte le ragioni del mondo per accusarlo di plagio, ti ha copiato anche in questo.
Chris: adesso basta, signorina, stai davvero tirando la corda! Sono pur sempre il tuo vecchio, ehm, giovane, cioè tuo padre. Il tuo giovane fresco aitante padre.
Christine: ancora per poco.
//Topher: prima di tutto, io non copio più Chris da tempo, secondo visto tutto il tempo che hanno perso i concorrenti dell’aeroplano piano sono già sopra i cieli di Londra. Insomma, oggi la puntata sembra al rallenty.
//Lester: in ogni caso, aspetto il mio compenso in qualità di direttore capo del pool creativo per l’idea dell’indovinello, degli indizi nel vetro appannato e tutto il resto che si deve ancora vedere. Altrimenti…pfff…ti manderò a dormire in mezzo ai pesci.
//Topher: sì, sì, va bene, va bene! Stasera ti pagherò.
//Lester: aspetta, sarebbe dovuta partire la musica noir di sottofondo, che poi è la celebre colonna sonora di Detective Kolomby! Rifacciamola. Altrimenti…pfff…ti manderò a dormire in mezzo ai pesci. Mi sono spiegato?
//Topher: sì, Lester. Ora mi permetti di riprendere lo show da dove l’ho interrotto? Grazie.
Noah: eppure questo nome, BBC 2, mi ricorda qualcosa di completamente diverso…
Christine: forse ti riferisci a Robot Wars?
Noah: proprio a quello. Era lo studio 2 della BBC che ospitava l’arena dove si svolgevano le mitiche guerre robotiche. Ma tu come fai a conoscerlo? Credo sia già inaspettato che lo guardassi io, ma nel tuo caso, non so se mi spiego, me l’aspetto da Izzy, cioè, ah, ci sono, eri sarcastica!
Christine: non questa volta. E’ stato uno dei miei programmi preferiti!!! Robot che si facevano a pezzi, olio e metallo che schizzavano dappertutto, *addirittura usavano motoseghe e lanciafiamme come armi.*
// Opposti //
Noah: …tu sei proprio sicura di non aver lasciato una piccola parte della tua personalità nel suo corpo quando avete fatto il famoso scambio?
Izzy: sai che non lo so? Forse? Boh. Però anch’io seguivo Robot Wars, anzi, ho provato a iscrivermi come combattente ma non mi hanno accettata: “troppo incontrollabile, distruggeresti anche gli House Robots” mi hanno detto. Ti rendi conto? Inoltre sempre secondo i giudici la mia arma era troppo esagerata, un bazooka doppio, tsè.
//Christine: devo fare qualche spiegazione, mi tocca. Quando ero piccola guardavo solo serie dell’orrore in TV finchè una notte non sono stata sgamata. Mamma le ha provate tutte per orientarmi verso i cartoni animati, i film d’amore e altre cose adatte per le bambine della mia età, ma non c’è stato verso di convincermi. Volevo solo vedere sangue a fiumi e carni fatte a pezzi, sì ero sadica, roba che non si vedeva nei cartonetti per ragazzine tutti pony e cuori smack smack ma poi è arrivato Robot Wars, ho seguito un episodio e me ne sono innamorata. Insomma, abbiamo trovato un compromesso: io continuavo a vedere scene di violenza, carneficina, smembramenti, distruzione ma solo fra macchine e robot radiocomandati, così mammina era contenta e io pure. Poi l’hanno cancellato e sono tornata al mio primo amore: CSI.
Noah: tutti d’accordo che BBC 2 sta per Robot Wars? Perfetto. Non resta che recuperare l’indirizzo. Serve un computer, andiamo in biblioteca! –Alejandro gli precipita addosso travolgendolo-
Alejandro: ops. Sono atterrato troppo bruscamente. Dov’è che stavate andando così animosamente?
Noah: perché chiedi se hai già origliato?
Alejandro: così, per sfizio. Dunque la BBC Arena, eh?
Bryght: so dove si trova.
Alejandro: sapevo avresti detto così. Possiamo andarci direttamente via cielo. Hasta la vista! Chi è il perdente adesso?
Izzy: eh, no, non te ne andrai così facilmente. All’attacco! –si aggrappa alle sue gambe-
Alejandro: sei loca?! Molla la presa! Così non riesco a volare beneee! –i due volano rasoterra facendo slalom tra la gente- Ho perso il controllo del jetpack. Levati di dosso.
Izzy: giammai, ora sono la piovra e tu il mio scoglio. Muahahah! Non mollerò più la presa.
Alejandro: Bryght, fa’ qualcosa!
Bryght: lancerò un impulso elettromagnetico direttamente al chip del suo cervello che la metterà fuori uso. Zap.
Izzy: voi, là sotto, che aspettate a inseguirci? Ci sto pensando io a rallentarli così ci porteranno direttamente loro alla -ZAP! Fiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…
Noah: a questo punto dovrei prenderla al volo…o almeno ci provo. Bram! Ouch.
Christine: stai, o meglio, state bene?
Noah: io mi sono rotto solo il bacino ma lei mi sembra rotta del tutto.
Izzy: @@
Christine: Izzy, riesci a sentirmi?
Chris: che cosa importa di come sta la matta, dobbiamo andare avanti, e visto che mi sono ricordato dove si trova la BBC avendo fatto un provino per condurre un programma inglese (che non ho superato, ma questi sono insignificanti dettagli) e che voi non siete più utili, le nostre strade si separano qui, adieu.
Christine: proprio adesso che mi stavo divertendo.
Noah: tranquilla, tanto vi seguiremo a distanza. Sempre che riesca a ripristinare questa qui. –scuote Izzy sentendo solo un rumore di ingranaggi smollati- E’ completamente fusa –volge lo sguardo alla telecamera- cioè più del solito. Dovrò per forza portarla in braccio. Gnn..avanti…più facile a dirsi che a farsi. Perché la ginnastica mentale non fa sviluppare anche i muscoli delle braccia? (Sigh.)
*Metrò*
Azusa: eccoci qua alla stazione del famoso tubo. In base all’indovinello la linea da prendere è….. –tutti gli altri team sono in sospensione attendendo con estremo interesse la fine della frase- ?
Brick: fufufu.
Balzak: che hai da guardare strano?
// Lenza & Esca //
Seijii: nuova strategia. Dato che i Vincenti ci azzeccano sempre, perché fare fatica inutile? Basta fare tutto quello che fanno loro e restargli incollati come mitili.
// Marziali //
Jo: abbiamo il duo dei vittoriosi nel mirino: ci farà comodo sfruttare la loro scia in attesa di sbarazzarcene.
// Giganti //
KJ: stiamo tutti seguendo i Vincenti, perché, insomma, i risultati finora non lasciano spazio a dubbi: con la fortuna di Garry e l’invincibilità quasi assoluta di Azusa la loro coppia è stata sempre in testa. Invece noi, beh, non siamo andati troppo bene nelle ultime tappe e siamo un po’ meno sicuri di farcela con le nostre sole risorse. Perciò, adeguiamoci alla massa: stiamo dietro allo spoiler di Azusa.
Azusa: …quella color ao. –sorride sotto i baffi- Presto, Garry, andiamo a fare i biglietti. Zoom!
Jo: presto, inseguiamoli! Argh, sono già spariti dal campo visivo, come hanno fatto?
KJ: eh? Che razza di colore ha detto?
Monika: AO? Booh. What is ao?
Dixon: Azusa è giapponese e si esprime spesso e volentieri nella sua lingua madre. Se non ricordo di aver letto male, ao significa verde. Quindi è la linea verde! District Line.
Seijii: meh, peccato che ao indichi il blu. Ti faccio un esempio: “Kami ga aoi desu: i miei capelli sono blu.” Perciò si riferiva alla Piccadilly Line.
Midori: in realtà “ao” si usa per indicare tutti e due i colori, sia blu che verde.
Jo: allora quale dobbiamo scegliere: linea blu o linea verde?
Midori: non lo so, verde si dice anche midori in giapponese moderno. Anzi, è il termine più utilizzato mentre ao ha più un uso come verde limitato e obsoleto…
Jo: chissenefrega delle vostre mode linguistiche, a noi serve una risposta precisa, secca, e se nessuno di voi chiacchieroni è in grado di darla allora ognuno per sé e tanti saluti. Seguiamo il nostro istinto e prendiamo la blu!
Brick: e se fosse la verde?
Jo: la cambieremo.
Brick: ma come sapremo a quale fermata scendere, poi?
Jo: in un modo ce la caveremo, basta col fare domande, impara a rischiare nella vita.
Seijii: la prendiamo anche noi.
Rory: s-se fosse la verde?
Seijii: meheheheh! Divertente.
Rory: . . .
Brick: sei il benvenuto, compagno di zerbinaggio.
Dixon: io ho piena fiducia nel mio infallibile dizionario. Confermo, due biglietti per District Line.
Monika: I absolutely don’t know which to pick. Piccadilly or District? District or Piccadilly? Piccadilly? District? Piccadilly? District? Non lo sooooooowooowoooooh!
Sapphire: fatti in là. Tocca sempre a me prendere le decisioni importanti. Blu è il colore dello zaffiro e quindi portafortuna della sottoscritta, ordunque prenderemo la linea blu. Ohh, che decisione difficile! Che dilemma amletico!
Monika: shut up.
Balzak: non seguo mai quello che sceglie la folla, noi prenderemo una linea completamente diversa, che passa lo stesso per Westminster: Jubilee Line. OK? Spero solo di non trovare barboni ubriachi o altri affamati di soldi che per ottenerli sono disposti a cantare anche l’aida mentre suonano la balalaika coi piedi, e soprattutto niente mocciosi, brrunt.
-infatti, poco dopo-
ODIO salire sui mezzi pubblici.
Neonato: uèèèè ueeèè uèèè! Bleargh! –gli vomita sui pantaloni-
Basker (NDA: un basker è un artista di strada) : lalalalalalaaaa Goood Saaave the Quueeen..pling plong!
Barbone: yeah, man, c’mon, gimme some money. Gluglugluglug. Hic!
Signora 1: allora io a quel punto gli faccio bla bla bla.
Signora 2: niente a confronto a quello che ho detto al mio quando l’ho sorpreso ubriaco! Blablablabla..
Kelsea: tube party all together! <<<<Tunz unz tunz unz>>>> Kelsissimo, unisciti anche tu al flash mob, Balz-Balz! Non sai cosa ti stai perdendo, è il triplo divertente rispetto al normale farlo su una metrò. Peccato non avere avuto la stessa kelsissima idea quando siamo stati sullo shinkansen.
Balzak: sgrunt snort bah. Meglio che non dica ciò che ne penso.
Kyle: ovviamente noi si viaggia in limousine. Giammai mi mescolerei a quella plebea folla. Ma dico, li avete visti??
*Occhio di Londra*
Dixon: avevo ragione io! Guarda là, quella lassù è Azusa sicuramente!
Midori: urrà, per la prima volta siamo nelle prime posizioni! Sei stato bravo. Click! A bordo.
Dixon: galattico! Guarda quanto stiamo salendo sempre più in alto!
Kyle: grazie, Jerkins XV, per la mancia aspetta al solito il 30 di Febbraio. Slam! E tieni il motore in caldo, tra breve saremo di ritorno! Dunque dunque, qual è la sfida?
Leanne: salire sulla ruota panoramica e guardare dal finestrino per ottenere la dritta successiva.
Kyle: c-c-cioè fin lassù? Blrgh. Ho lasciato il secchio dentro la macchina! Jerkiiiiiiiiins!!!!
// Aristocratici //
Leanne: oltre alla paura della velocità Kyluccio soffre di vertigini, il che è ironico per uno che guarda sempre tutti dall’alto verso il basso.
Kyle: @ quando finisce? Non resisto più @
Leanne: siamo solo entrati. Stiamo ancora aspettando che la ruota si metta in moto.
Kyle: oh, cielo.
Leanne: ora stiamo salendo.
Kyle: aaaaaaaaaah!
Balzak: sgrunt, sempre qualche idiota che urla da spaccarti i timpani. Per questo odio andare sulle giostre. Vediamo di fare in modo che questo tormento finisca in fretta, appena in cima drizza l’attenzione sul panorama. Intesi?
Kelsea: intesissimi kelsissimi! Io me lo sto già godendo appieno. –lo dice mentre si trova seduta a testa in giù all’ESTERNO della cabina sospesa a metri dal suolo- Dovresti provare anche tu.
Balzak: sì, certo. MA SEI COMPLETAMENTE USCITA DI MELONE?!!
Kelsea: no, no. Non si dice così, si dice KELPLETAMENTE dalle mie parti, wooh! Guarda come dondolaaa!
Balzak: KELSEA!!! Grrrr. Perché continuo a salvarti la pelle?
Kelsea: è stato kelstremo: dopo voglio provare a saltare da una cabina all’altra. Ma solo quando saremo alla massima altezza, kelsì sarà al massimo kelstremo!!!
Balzak: adesso ne ho abbastanza. –l’afferra di peso e la inchioda al sedile- Sgrunt, sei davvero impossibile. Avevi promesso che AVRESTI SMESSO DI FARMI VENIRE UN INFARTO OGNI DUE X TRE! Incosciente immatura kelscellerata kelnonsei altro! Ha ragione Koffee, sei una sciagura.
Kelsea: più che altro keltastrofe, ma…il fatto è che mi annoio a stare ferma e seduta. La vita voglio viverla al massimo più che posso!
Balzak: non per molto continuando di questo passo. Perché o ti farai fuori da sola o ci penserò direttamente IO. E adesso sta zitta, devo concentrarmi.
Kelsea: d’accordo. Kelnoia. Uff.
Azusa: B-C-C-2. E’ lo studio televisivo. Ottimo!
Garry: rooonf..zzzzz..fiiii.
Azusa: qui abbiamo finito, sentito? Sorgi e spandi, socio, devi scendere!
Garry: peccato, il dondolio di questa giostra è così *yawn* rilassante.
Azusa: ho detto: scendi.
Dixon: è il logo di Robot Wars! Uno dei pochi show non giapponesi che mi piaceva da matti. Ieri abbiamo visitato una vera base spaziale e oggi scendiamo in un’arena robotica? Questa corsa è galagalagalattica!
Balzak: bah, non ho visto niente di rilevante, però quei due hanno l’aria di sapere dove vanno. Propongo di seguirli. Ehi?
Kelsea: ti ho sentito, non sono mica sorda. Kelsnort.
*Robot Wars UK*
Alejandro: ahah, siamo i primi in classifica! Così sarà d’ora in poi fino alla fine della gara. Click! “Sfida Chi primo arriva…chi dopo…chi ultimo…: Robot Wars. Ciascuna coppia deve costruire o riassemblare un robot da combattimento e farlo scendere in campo contro altri 5 robot avversari resistendo per 15 minuti senza essere distrutto o eliminato. Nota: un membro della coppia verrà usato come parte integrante del robot, mentre l’altro ne guiderà i movimenti con il radiocomando. COSA?!?
Topher: c’è di più! Essendo una sfida a difficoltà progressiva e potendo solo 6 robot per volta massimo scendere nell’arena, nel primo turno ci saranno solo i robot concorrenti e ostacoli standard come il Pozzo dell’Oblio e la Catapulta del Disonore, nel secondo verranno introdotti anche 4 dei famigerati House Robots, e dal terzo match in poi l’arena diventerà un inferno. Con tutti gli House Robots, ostacoli e gingilli in contemporanea.
Alejandro: madre de dios.
Christine: cioè potrei vedere Matilda e la sua sega circolare verticale da vicino? *E’ sempre stata il mio idolo.*
Chris: s-sega circolare? –lui e Alejandro si scambiano uno sguardo che la dice lunga-Nel dettaglio, quali sono le regole di questo gioco e in quanti modi si può essere eliminati?
Christine: ci sono molti modi attraverso i quali un robot diventa carne da macello:
-essere completamente distrutto dagli avversari, dai Robot di Casa o dagli ostacoli dell’arena
-essere buttato fuori dai bordi dell’arena
-essere buttato dentro al Pozzo dell’Oblio
-essere contato fuori dall’arbitrobot.
Topher: ne aggiungo un’altra io:
-si è eliminati anche se il compagno nel robot viene spazzato via in un attacco.
Alejandro: uao, sarà un miracolo uscirne illesi.
Topher: costruite il vostro robot personale oppure servitevi delle istruzioni per ricostruire i robot originali: potete fare come volete.
Bryght: preferisco costruire un robot tutto mio, ma prima devo analizzare bene tutti i dati necessari e la planimetria dell’arena.
Christine: anch’io voglio costruirne uno da zero. Vieni in officina, papà!
Chris: oggi sei stranamente eccitata. Siamo proprio sicuri che tu e la Neuro non vi siate di nuovo scambiate?
// Mc Leans //
Christine: il nostro robot sarà a forma di scorpione con la superficie color nero metallizzato e una coda tutta spuntoni che termina con un arpione pneumatico in grado di perforare la carn-corazza di qualunque nemico. Inoltre nella parte davanti avrà due bracci dotati di pinze che intrappoleranno l’avversario per portarlo verso una piccola ma letale sega circolare orizzontale. Io siederò nella parte corrispondente all’addome (sì, so che è un mezzo suicidio affidare il radiocomando a mio padre ma voglio davvero sfruttare l’occasione di vedere il massacro in prima persona). Il suo nome sarà Dad Scorpion.
Mettiamoci al lavoro! Con calma però, non c’è fretta, voglio aspettare fino al secondo turno per incontrare magari proprio **Matilda**.
Chris: . . .
// Vincenti //
Azusa: qual è stato il robot più vincente di tutti? Io voglio scegliere solo quello. Razer, Chaos 2, Tornado o Typhoon 2…? Nessuno sa rispondermi? Va bene, mi ispira Chaos 2, ha un bel curriculum ed è l’unico ad aver vinto 3 edizioni di fila. Naturalmente, io sarò al comando e tu sarai nel robot, così sfrutteremo anche la tua fortuna come arma in più, va bene?
Garry: -si è di nuovo riaddormentato- zzzzzz.
Azusa: chi tace (e dorme) acconsente. Mettiamoci all’opera!
// Acuti //
Alejandro: sono già stato dentro un robot in passato, per un anno intero cortesia di CHRIS. Non è stata una bella esperienza ma Bryght ha molta più esperienza di me con la robotica e io posso tranquillamente tornare dentro a una macchina, purchè temporaneamente. Sto solo aspettando che Bryght cominci.
Bryght: sto analizzando i dati tecnici dei migliori robot costruiti in tutte e 7 le edizioni e dalle prime analisi è emersa una percentuale schiacciante di vittorie in favore di quelli dotati di ribaltatore, dal che ne deduco che si tratti dell’arma migliore da utilizzare. Inoltre bisogna tener conto della convertibilità, della maneggevolezza, della velocità, e del peso. Presto avrò i risultati completi dell’analisi e sulla base di essi potrò costruire la perfetta macchina di distruzione.
// Opposti //
Noah: dato che non spicco per fantasia ho scelto di costruire un robot già esistente: Panic Attack, il ragno. Di cui Izzy sarà parte integrante, in fondo il ragno è sempre stato il suo ruolo preferito e in questo momento è tutta da riprogrammare.
Izzy: grind..krzz..@
Noah: bene, Izzy, comincia a metterti le pinze sollevatrici e l’armatura gialla. Io intanto studio i comandi.
-arriva una limousine tutta cromata-
Kyle: noi siamo pronti, e voi ancora no? Tsk-tsk, che lenti. Il tempo è denaro.
Noah: ma gli Aristocratici quando sono arrivati? U-uhm. Scommetto un dollaro contro un fagiolo che l’aveva comprato già assemblato.
Kyle: piano con le parole, “comprato” è un termine riduttivo perché compri le mele al supermercato, il pesce al mercato, ma non si compra un gioiellino originale, si fa un “passaggio di proprietà”. Questo non è una copia ma il robot originale: Sir Camelot!
Leanne: Sir Chromalot, semmai.
Kyle: ammiratelo in tutto il suo splendore, ha una corazza che vale tanto oro quanto pesa. Niente a che fare con quei pezzi di scarto ai quali state lavorando, i pezzi originali sono i pezzi originali, i pezzi non originali sono da discarica. E’ una legge di natura.
Noah: si vede che te ne intendi, hai scelto proprio con cura il robot: è l’unico veterano a non aver mai vinto una sola battaglia.
Christine: il suo unico ruolo era intrattenere il pubblico con la sua vergognosa incapacità di combattere e i suoi costruttori erano più scenici che pratici. Inoltre anche loro se ne andavano in giro in limousine per scortare il loro gioiellino. Devo dire che come nuovo padrone sei perfetto.
Noah: comunque, originale o meno, uno di voi due deve stare dentro al robot, da regolamento.
Kyle: ah sì? Mi era sfuggito. Mi duole esporre al rischio tanta bellezza, ma , Leanne, sarai tu.
Leanne: come dovrei entrare in questa pentola con le ruote, me lo dici?
Alejandro: te lo dico io. Fai finta di essere l’assistente di uno spettacolo di magia: entra nella cassa del mago e tira dentro le -lo sai. Oh, e soprattutto, attenta a non farti male.
Leanne: grazie del consiglio, davvero. Menomale che qualcuno qui sa come trattare una donna e farla sentire importante.
Kyle: ma se ti tratto tutto il tempo come un diadema!
Leanne: clunk! Scusa, non posso sentirti da qui dentro, il vetro è troppo spesso. U,U
Kyle: miserabile ingrata.
Bryght: Alejandro, in officina, ho concluso la mia analisi e ne ho dedotto l’equazione vincente: altezza zero x ribaltatore fratto autoraddrizzamento diviso manovrabilità = vittoria matematica.
Alejandro: mi piace come suona.
Topher: mentre le squadre di testa si danno da fare con gli ultimi preparativi nelle scuderie…
Dixon: “Pagina 4: avvitare le viti K, I, N, G, per fissare il rivestimento e girare il disco rotante 51 volte per verificarne l’affidabilità.” Click.
Midori: girare in che sens vvvvvvrrvvvv! Ehi, per poco non mi facevi diventare un sashimi!
Dixon: ops, arigatò. Continuando, Hypnodisk- Manuale di Istruzioni: pagina 5. “Posizionare il disco rotante… Accidenti, se non ci sbrighiamo saltiamo il turno.
Noah: vediamo se ho capito bene i comandi. Se premo A Panic Attack Izzy muove le braccia verso l’alto.
Izzy: krrr.
Noah: premendo B invece le faccio abbassare.
Izzy: rkkk.
Noah: per andare in avanti muovo il pad analogico…e per utilizzare l’arma del sollevamento Y. Proprio come un joystick, niente male. Ci siamo, stai per realizzare il tuo sogno, Izzy.
Topher: le squadre di coda si rompono la testa cercando di capire…
Koffee: dove stiamo sbagliando? Perché non ci sono indicazioni, cos’è che dovremmo fare???
*Match 1*
Lester: dopo anni di tregua stanno per tornare le guerre robotiche più brutali, più feroci, più spietate di prima, e in omaggio a questo evento previsto a breve è stata concepita questa sfida speciale per questa tappa di Flurrydonkylous Race! Stavolta non solo i robot scendono in campo, ma anche i loro creatori, il che promette una carneficina completa. Ogni match vedrà 6 robot in stile annhilator darsi battaglia e solo la metà di essi può sopravvivere, quindi 3 di loro andranno per forza eliminati da sé stessi o dalla dura legge dell’arena di RW. Andiamo a conoscere nel dettaglio i primi 6 robot e i loro tecnopadri creatori o ricreatori, ah! *POSA EPICA*
Partiamo da un vero campione, il leggendario Chaos 2 riassemblato e pilotato dalla sua nuova tecnomamma Azusa, che è altrettanto leggendaria nel suo campo. Azusa ha un record di vittorie assolute e consecutive in qualunque gara abbia partecipato così come Chaos 2 è stato uno dei robot più vincenti della storia, inoltre ha dichiarato che il Chaos 2 che vedremo oggi avrà due motori: uno che va a anidride carbonica e uno che va a fortuna. Pensate!
Il secondo lottatore è un altro veterano dei combattimenti robotici, Panic Attack, guidato dal capitano del team degli Opposti, Noah! Ha detto di averlo ricostruito tale e quale all’originale, aggiungendo solo un “tocco di follia” in più. L’arma di distruzione di massa Izzy!
//Noah: Panic Attack ha lo stile di “combattimento” strategico ideale per me. Non fa sfoggio di armi sensazionali come ribaltatori e seghe circolari ma sfrutta tattica e abilità per insinuarsi sotto gli avversari, sollevarli, e portarli con sé dove vuole fino all’oblio. Quello che avrei potuto fare io con Alejandro nel Tour. Nondimeno ho dovuto adattarlo per ospitare Izzy, alla quale ho fatto credere di essere una tarantola e di conseguenza, si comporterà come tale attirando gli avversari nella sua rete. Infatti, non farò attaccare Panic Attack subito, resterò in paziente attesa nell’angolo più sicuro lasciando che siano gli altri a fare la maggiorparte del lavoro con le loro armi demolitrici.
Il terzo veterano a scendere nell’arena oggi è Sir Chromalot, quello originale, guidato dal suo nuovo e ancor più inetto proprietario Kyle Prince. Gli altri tre sono invece new bloods: Dad Scorpion, Cranky Kangaroo e Knowledge, quest’ultimo descritto come una “macchina priva di qualsiasi imperfezione”.
// Acuti //
Bryght: sono Bryght Phoenix, questo è il mio partner Alejandro Burromuerto, insieme siamo il team degli Acuti, e questo che vedete è Knowledge. Knowledge è il risultato di uno studio approfondito condotto oggi facendo una media ponderata dei robot più vincenti della storia di Robot Wars e delle loro caratteristiche tecniche. In questo modo mi sono concentrata per ricreare tutte le condizioni e le prestazioni di questi robot in uno solo: Knowledge è basato su una fenice, in grado di raddrizzarsi e tornare in posizione ottimale da qualunque verso lo si giri grazie a un sistema mag-lev che sfrutta il leyes del campo magnetico più vicino. Ha una spessa corazza in vanadio rinforzato che proteggerà Alejandro e sé stesso dagli urti- Ha un’altezza da terra pari a zero e ha 3 armi: un rostro perforante come Razer, un ribaltatore idraulico come Firestorm 5, e un disco rotante posteriore della potenza di Hypnodisc. Scrib, scrib. Knowledge è la scienza applicata a questo gioco chiamato Robot Wars. La percentuale di vittoria calcolata è 100%.
// Poli //
Balzak: ho costruito Cranky Kangaroo tutto da solo e sarò sempre IO a guidarlo. Ebbene sì, ho una laurea in ignegneria robotica che finalmente mi è tornata utile in qualcosa. Non ve l’aspettavate? Non dovete essere troppo sorpresi e neanche troppo poco, sgrunt, cosa credete? Ad ogni modo, Cranky Kangaroo è fatto come me: potente, adamantino e territoriale. Guai a invadere il suo spazio. Gli altri concorrenti sono avvertiti da adesso.
Kelsea: non vedo l’ora kelnizi, sono kelccitata.
Christine: a chi lo dici. Spero solo che mio padre non mi faccia ammazzare, o almeno che aspetti il secondo turno, sarebbe molto più piacevole per me essere massacrata da Dead Metal o ***Matilda***.
Chris: ma figurati, ho tutto sotto controllo.
Noah: allora perché stai tenendo il radiocomando al contrario?
Chris: non è affar tuo! (Ops.)
Christine: ora sì che sono tranquilla.
3
2
1
Activate!
Lester: luci verdi nell’arena. Flurrydonkylous Race riporta i fans ai bei vecchi tempi dei massacri robotici oggi. A sfidarsi 6 robot e solo 3 potranno uscirne integri: Chaos 2, Panic Attack Izzy, Sir Chromalot, Dad Scorpion, Cranky Kangaroo e Knowledge, chi sopravviverà? La prima mossa la fa subito Azusa con Chaos 2 portandosi sotto il massiccio robot artigianale di Balzak (& Kelsea)e ribaltandolo una prima volta immediatamente seguita dalla seconda che lo fa volare in orbita direttamente fuori dall’arena! ! ! Meno uno dopo soli 5 secondi. Rivediamo il replay: Chaos 2 senza neanche lasciare a Kangaroo un secondo per usare la coda autoraddrizzante gli passa sotto e gli infligge una ribaltata che lo fa volare lontano fuori come una farfalla. Nel replay possiamo apprezzare anche il volo che subito dopo Balzak ha fatto fare al suo radiocomando frantumando il vetro di protezione della tribuna dei tecnopadri… mentre la raggiante Azusa alza indice e medio in segno di vittoria. Chaos 2 sta rivivendo il suo periodo d’oro grazie alla sua nuova tecnomamma che già punta il prossimo obiettivo da spedire fuori dai giochi.
Kelsea: woooh, kelsissimo, r-rifacciamol@.
Azusa: sotto con il prossimo.
Leanne: ahh!
Lester: la seconda vittima di Azusa, Sir Chromalot, rotola per tutta l’arena in seguito al colpo subito senza che Kyle faccia nulla per rimediare!
Kyle: oh, cielo, non ci capisco niente, avrei dovuto fare includere un pilota nel contratto di acquisto. –a Bryght in piedi accanto a lui- Quanto vuoi per pensarci tu al posto mio? –ma non riceve alcuna risposta, allora si rivolge ad Azusa- Abbiamo un patto! Ti ho anche pagata.
Azusa: come consulente, non come aiutante, c’è differenza. Sayonara, Chromalot-San.”
Leanne: Kyle, questa non te la perdonoooo…
Lester: intanto gli altri 3 robot per ora scampati al tornado Azusa se la vedono 2 vs 1 fra di loro in un serratissimo confronto ma Knowledge tiene fede alla sua cartella tecnica infliggendo colpo su colpo, inutili i tentativi di sorprenderlo dal retro di Panic Attack (quel disco posteriore è letale) mentre Dad Scorpion a malapena riesce ad attaccare per via dell’inefficienza di papà Chris ed è costretto ad allontanarsi per riorganizzarsi meglio.
Christine: papà, devi essere più veloce nel premere quei pulsanti, immagina di avere in mano il telecomando di un mucchio di collari elettrici e di doverlo provare su degli assistenti totalmente alla tua mercè.
Chris: nyahahah, sì! Click tickle tickle tiriclick. Ora mi diverto.
Lester: come una furia Dad Scorpion torna alla carica pungendo ripetutamente sia Panic Attack che Knowledge, senza comunque fare troppo danno a questi e quando è Knowledge a fare la sua puntura sono dolori! Il micidiale rostro penetra nel nero esoscheletro proprio nell’addome dove si trova Christine e arriva fino in fondo.
Chris: argh!
Noah: oh, no. Questo è troppo.
Azusa: uhh, hentai.
Bryght: ….tickle tickle.
Noah: Panic Attack Izzy all’attacco!
Lester: Panic Attack interviene in difesa della sua innamorata attaccando il fianco ma Bryght fa girare il suo robot di 90° gradi facendo sì che sia lo stesso robot dei Mc Leans a fare da mazza per colpire e l’impatto è allucinante! Entrambi i robot si accartocciano e in particolare le loro pinze si distruggono a vicenda. Tecnopadri, dita nervose sui telecomandi, senza armi Noah e Chris devono portare i propri robot al sicuro…ma non ci sono nascondigli nell’arena di Robot Wars, o combatti o perisci.
Alejandro: avanti, finiamoli, è la mia occasione di vendetta.
Azusa: non se intervengo io. Hop, fatti una bella rotolata!
Alejandro: ahaaahahh, cos’è stato?!
Bryght: interessante, scrib scrib.
Lester: l’intervento di Chaos 2 salva i 2 robot, ma ormai sembra che Dad Scorpion sia incapace di andare avanti.
Christine: meglio così.
Chris: menomale che è ancora viva, fiù. Avvocato, falso allarme, annulli tutto.
Azusa: che ne dite, vediamo chi ha costruito il robot migliore? Perfezione vs Perfezione!
Bryght: proposta accettata. Click. –preme un tasto e il suo robot si rimette dritto grazie all’energia magnetica-
Alejandro: cosa? No, aspetta, finisci Noah & Izzy, prima. Bryght! Bryyyght!
Lester: il duello è ufficiale: Azusa, il paragone viene automatico, la “tecnomamma che non suda mai” VS Bryght, che è proprio estranea a qualsiasi emozione. Knowledge e Chaos 2 si studiano a lungo prima di sferrarsi un attacco simultaneo con il ribaltatore che catapulta entrambi lontano. Chaos 2 atterra felicemente dritto, Knowledge atterra ribaltato direttamente sopra Panic Attack!
Bryght: interessante casualità. Torna dritto, Knowledge. Click. Click. Click? Non ho più autonomia nel radiocomando.
Noah: guarda, guarda. Questa è l’occasione di fare ciò che ho sempre desiderato. Gettarti in un pozzo profondo.
Alejandro: Noah? Non avrai intenzione...guarda che te la faccio pagare, poi…noo!
Lester: Panic Attack coglie l’occasione al volo, anche senza più i forchettoni sollevatori porta l’inerme robot degli Acuti al capezzale del Pozzo dell’Oblio, lo apre, fiamme infernali fuoriescono dalle bocca che già pregusta il sapore del metallo e della scarta spagnola (l’avete capita, questa?), e ce lo fa scivolare dentro con tutta calma. Knowledge cade nel pozzo, NEL POZZO! NEL POZZO! OLTRE L’ORLO DELL’OBLIO.
Six!
Bryght: impossibile! E’ successa una probabilità che non avevo previsto. La variabile fortunofora G è stata determinante. Uhm. Credevo di aver pensato a tutto, invece dovrò rielaborare i dati daccapo. Uhm.
Lester: mentre sul grande schermo rivediamo gli highlights dei momenti migliori, annuncio che i 3 team a qualificarsi per in questo turno sono dunque i Vincenti, gli Opposti e i Mc Leans!
Christine: che cosa?
Alejandro: ti avevo detto di lasciar perdere Azusa! A quest’ora ci saremmo noi al loro posto.
Christine: come sarebbe a dire che siamo qualificati? Siamo rimasti fermi per oltre 10 secondi verso la fine, dovevate contarci fuori.
Lester: un po’ come accaduto nella storia originale della serie, Ref Bot lo mettiamo dal secondo turno in poi.
Topher: c’è di più! Trattandosi questa di una sfida del tipo “Chi primo arriva meglio viaggia” le prime 3 squadre a passare si qualificano direttamente per la prossima tappa di domani! Senza dover passare per l’ultimo pulsantopher previsto.
Azusa: vai, gente, batti 5! Complimenti a tutti.
Noah: eh, ok. Là. Non sono il tipo da entusiasmo facile ma yu-uhh vittoriosi per la prima volta! Dammi il 5 anche tu, robo-Izzy.
Izzy: @krind?
Noah: ti aiuto io. Click. –le dà il comando per fare il cinque con il radiocomando- In più ho un sacco di tempo libero da passare con Christine.
Chris: ahem, che genere di tempo libero?
Noah: sarcastic business.
Christine: ma io volevo vedere Matilda e il suo gigantesco disco verticale! Occasione sprecata, mi sento addolorata.
// Mc Leans //
Chris: oh-ehm, a proposito, fa’ vedere se per caso ti sei fatta male?
Christine: premuroso da parte tua, sebbene a scoppio ritardato. Comunque ho riportato solo qualche taglio.
Chris: qualche taglio un corno, guarda qua che cicatrice! Pronto, Chef? Fai ancora l’infermiere part-time quando sei fuori dalla cucina di Hatchet Kitchen? Vieni qui subito, è un’emergenza. Fai presto!
Christine: ti ripeto che è solo un graffio…
Chris: certo, vallo a spiegare all’avvocato di tua madre come te lo sei fatto!
Tutti in missione nella madre Russia, tra climi algidi, servizi di sicurezza rigidi e balletti ibridi. Dalle profondità del Lago Bajkal alla sommità del Cosmodromo di Bajkonur, niente ha potuto fermare le nostre coppie! Le Selvatiche hanno eluso i più avanzati sistemi di sicurezza pur di mettere le mani sui progetti dello storico sputnik sovietico, Ketty la Gatta Ladra ha sfoderato formidabili doti di stealth e di seduzione nonchè un’agilità degna della vera Catwoman… è una femme fatale completa. Anche Izzy ha preso molto sul serio la sfida a tema “spie” adottando tutta una serie di travestimenti e coperture al limite dell’assurdo. Per Svetlana invece è stato un vero e proprio ritorno in patria, e che ritorno! Neppure Dawn era a conoscenza dei suoi retroscena da spia e controspia professionista. A provare a intralciarla nella sua nuova missione una coppia di avversari imprevista, trattasi di vecchie conoscenze, ma tutti noi ce li ricordiamo come il Team Rocket su Ghiaccio: Jacques & Josèe. Nonostante la loro intromissione la campionessa russa è riuscita a vincere la medaglia d’oro con una sublime interpretazione della Danza Russa di Cjakosvksii! Un’altra coppia invece non ha portato a casa neanche la medaglia di consolazione…
Con le Lollipop fuori dai giochi posso finalmente spuntare via dalla lista le coppie riempitive (salvo un paio ancora in circolazione) e lasciare campo libero ai concorrenti davvero meritevoli. Sono ancora in tanti, troppi a darsi battaglia e da oggi inizierà il massacro. Scenderanno in 15 in un’arena tutta speciale e…chissà quanti riusciranno a uscirne? Non perdetevi questa 9° tappa di FLURRYDONKYLOUS RACE!
(SIGLA)
Topher: rieccoci da dove ci eravamo fermati, in Russia. Avendo conquistato l’oro nella scorsa tappa gli Altruisti hanno il diritto di partire per primi con un posto già pronto e riservato in prima classe mentre gli altri se lo dovranno disputare a eccezione delle Hollywoodiane, le ultime arrivate, costrette per forza a viaggiare sul mezzo peggiore.
Monika: fantastic.
Topher: per decidere chi si aggiudica gli altri sei posti sul volo migliore ho pensato a un simpatico gioco: ogni coppia compra una matrioska in vendita al chiosco e la apre, se dentro ci trova la dritta per la nuova destinazione, allora ottiene i biglietti migliori, se dentro trova altre matrioske, niente di fatto!
Brick: questa somiglia a Jo.
Ashley: ehi, ma le matrioske ci somigliano come gocce d’acqua!
Topher: già, sono state create a vostra immagine e somiglianza per l’occasione, e come voi la gran parte sono…vuote. Ahahah! –si crea un imbarazzante silenzio- Ahem! Avanti, scegliete quelle che preferite.
Korry: queste matrioske sono fatte su misura, cioè, sono pezzi unici!?! Le voglio tutte quante.
Ashley: invece ne prenderai solo una, o meglio, la prendo io. Ricordati che mi avevi fatto una promessa.
Korry: ok, però che occasione sprecata, sigh. Scegline una fatta bene, almeno, mi raccomando! Non deve avere imperfezioni, sbavature, sbiancamenti..-Ashley sospira cercando di accontentarlo-
Brick: uhm, non riesco a decidere quale prendere, sono indeciso.
Jo: ma ti metti a perdere tempo così? Va bene una qualsiasi, toh, questa a forma di Mike, dammela. Pop! Pop! Pop! –dalla matrioska di Mike spuntano in sequenza piccole matrioske modellate a somiglianza delle sue personalità multiple- Dannazione, è vuota.
Brick: come vedi non sono tutte uguali, dov’eri quando Topher ha detto: “la gran parte sono vuote”?
Jo: ora non farmi la ramanzina.
Brick: sei sempre la solita.
Ashley: questa matrioska Dawn può andarti bene?
Korry: aspetta che controllo…gli occhi sono dipinti bene…la forma della bocca e quella giusta..il colore forse non è totalmente pallido massì, mi posso ritenere soddisfatto al 99%.
Balzak: finito lì davanti? Sgrunt, quante storie per scegliere una brutta statuina fra tante brutte statuine.
Seijii: la tua lo è in particolare, Balzak.
Balzak: cons’hai detto, tu?
Seijii: meheheh, ho detto che la tua matrioska si distingue fra tutte per essere la più somigliante e la più cessa, le manca solo l’aspetto da canguro.
Balzak: sgrrr, mi stai spingendo al limite, meglio se sparisci dalla mia visuale.
Kelsea: concordo, la tua matrioska è la più fedele all’originale, ma io ci avrei dipinto su un costume da canguro. Kelmunque, prendo questa!
Balzak: NO. Prendi quella di Seijii, voglio aprirla personalmente. Crack! In due.
Seijii: ma che gran prova di forza. Io invece voglio aprire in due quel tuo bel marsupio, anzi, l’ho appena fatto. Rrrip. Senza che te ne accorgessi. O-oh! E questi frugoletti in foto chi sono, papino?
Jasmine: cariiiini! Sono cuccioli appena nati di canguro, quelli che noi australiani chiamiamo “joeys”. Li hai allevati tu?
Balzak: non è affare tuo. ADESSO NE HO AVUTO ABBASTANZA, PRENDI QUESTO!
Seijii: meh! –KJ para il colpo- Fiù.
KJ: basta così voi due. Chiaro? –scambia uno sguardo truce di sfida con Balzak- CHIARO?
Seijii: gnagnègnè. –fa le boccacce da dietro-
KJ: vale anche per te.
Balzak: bah, d’accordo, non ho tempo da perdere. Ma se oserai intrometterti di nuovo in un mio litigio ti polverizzerò. Ti conviene stare alla larga d’ora in avanti. Quanto a te, tocca nuovamente il mio marsupio e sei MORTO. Snort.
KJ: devi proprio levarti il vizio di provocare quelli più grossi di te, amico. (Cioè tutti).
Seijii: …
Mayko: ti sei fatto un nuovo amico, eh cuginetto?
Seijii: non ti ci mettere anche tu.
Rory: l-la posso scegliere io, la matrioska?
Seijii: vai pure.
Rory: quella di Monika è la più carina. Pop! Pop! Pop!
Seijii: ovviamente non era quella giusta da prendere, pazienza.
Jasmine: anche la nostra è risultata vuota.
Garry: naturalmente la scelta fortunata spetta a me. –prende la sua copia in miniatura-
Azusa: dunque secondo te va bene questa? Allora io apro quest’altra. Pop! Pop!Pop! Ah, che peccato.
Garry: ma…perché non hai voluto comprare quella scelta da me…? Ma sì, meglio per me, posso oziare ancora un po’ prima di partire e entrare nel vivo della gara e quindi fare fatica.
Alejandro: la matrioska Garry la compro io! Pop! Primera classe, vamos a planar.
Noah: -ha in mano la matrioska ma non riesce ad aprirla in nessun modo- Alt, adesso so cosa succederà, io la metterò giù un attimo e quella si aprirà dritta sui miei ammenicoli. Questa volta non ci casco come nel doposhow. Aprila tu, Izzy.
Izzy: volentieri. Kyyyah! –la calcia nelle parti basse del compagno e questa si apre rivelando la dritta- Ecco fatto.
Noah: iiigh! Io vedo Londra…
Chris: ma manca quella che mi rappresenta o sbaglio? Un altro tiro mancino di quel Topher.
Christine: invece eccola qui in tutto il suo splendore.
Chris: io non ho il mento così bitorzoluto e perché non ha i capelli? E tutte queste righe sarebbero rughe?
Christine: è evidente che la matrioska più realistica non è quella di Balzak.
Tutti: ahahahahah!
Chris: silenzio, non fa ridere per n-i-e-n-t-e!
Christine: allora, che faccio, la apro oppure ne prendo una più..
Chris: aprila.
Christine: pop. Voilà. La dritta + due biglietti per la Gran Bretagna.
==============================================================è>>>>è>>>è
*Londra*
Topher: ah, la Gran Bretagna. Un paese ricco di storia e di fascino, celebre per essere l’unico paese dell’Europa a non avere ancora l’euro, per avere la regina più longeva di sempre, e per aver dato i natali a scrittori come Shakespeare e Conan Doyle. L’incipit di questa corsa parte proprio in chiave Sherlock Holmes: i concorrenti devono risolvere il seguente indovinello “Che cosa batte in continuazione ogni ora del giorno alla luce del sole?” Se saranno stati in grado di trovare la soluzione troveranno il luogo dove si trovano il primo Pulsantopher e le indicazioni per andare avanti, altrimenti…peggio per loro, si perderanno. Qui vale la regola “o vinci o perdi”. I primi 7 sono già arrivati ad Heathrow e sono già nella celebre Tube di Londra a scervellarsi su quale linea prendere.
Mike: questa non è una metropolitana, è un labirinto. Troppe destinazioni diverse!
Bryght: la metropolitana di Londra è la più antica del mondo e si compone di 11 linee che s’incrociano in punti diversi e si suddividono in colori diversi.
Alejandro: la prima cosa da fare è capire dove bisogna esattamente andare. La soluzione dell’indovinello è il cuore, ma il cuore della città è fatto di tanti posti diversi. Uhm…“Che cosa batte in continuazione ogni ora del giorno alla luce del sole” se non è il cuore? L’orologio. Ho capito l’inghippo. Dobbiamo prendere la linea per scendere a Westminster.
Noah: due biglietti, grazie. Guarda chi c’è in fila! Non pensavo avresti risolto l’indovinello tanto in fretta, Alejandro.
Alejandro: è stato un juego da ragazzi, in fatti.
Noah: in fatti, chissà se avrai scelto anche il monumento giusto…
Alejandro: che intendi dire?
Noah: scusa, non posso parlare adesso, sto leggendo.
Alejandro: mumble, mumble. (Non me la racconta giusta.)
Ashley: ci vuole mezz’ora tonda per arrivare a Westminster: ho tutto il tempo per studiare un capitolo.
Korry: no, dai, che nooooia.
Christine: vedo che anche tu hai subito capito l’inghippo dell’indovinello. E’ così, Noah?
Noah: ho detto che sto leggendo e non voglio essere disturbato, grazie.
Christine: certo. Ah.
Alejandro: ecco un’occasione propizia. Christine, ti vedo mogia, ma non dovresti angustiarti troppo per un-
Christine: ora sto leggendo anche io, quindi fai silenzio.
Ashley: e io sto studiando, perciò shht tutti quanti per favore.
// Acuti //
Alejandro: dannazione, l’ennesima occasione sfumata. Cosa mi sta succedendo? Negli ultimi tempi non riesco più a portare a termine uno stratagemma che sia uno!
Bryght: ho la risposta alla tua domanda, se ti interessa. Da dopo la pesante umiliazione subita in All Stars la tua personalità ha subito un notevole cambiamento, proprio come accaduto per altri antagonisti come Heather, Scott, Seijii. Dalla mia analisi emerge che la sconfitta causi nel 98, 5% dei casi nel cattivo un profondo stravolgimento, magari inizialmente impercettibile.
Alejandro: eh?
Bryght: se confrontiamo i 4 diversi fenotipi di Alejandro visti nelle 4 stagioni alle quali ha preso finora parte si nota un progressivo curvamento a parabola del livello di cattiveria nonché della modalità attraverso la quale essa si manifesta e esprime all’esterno: l’Alejandro di TDWT è uno stratega diabolico e spietato senza alcuna paura di mettersi in gioco e circondato da un alone di invincibilità non indifferente, l’Alejandro di TDAS è uno stratega di vetro, capace solo di mettere a frutto una subdola tattica che è solo una scusa per irretire e vendicarsi di Heather fino a decadere completamente davanti a un antagonista di cattiveria superiore, l’Alejandro di TDPKT si proclama come la nemesi del protagonista Noah e mette in atto una strategia fondata sull’adulazione, la sperequazione e l’inganno, finchè improvvisamente non arriva Henry che fa piazza pulita e lo elimina con ancora meno sforzo di Mal, l’Alejandro di oggi è un surrogato di sé stesso indubbiamente edulcorato e declassato dalle esperienze e dai fallimenti delle ultime due serie che cerca di apparire ancora come lo stratega del suo periodo d’oro dando guerra a Noah e sfruttando le poche occasioni a disposizione per stringere alleanze….che in realtà sono solo amicizie mascherate o soddisfazioni temporanee.
Alejandro: ehi, nessuno parla così di Alejandro Burromuerto.
Bryght: inoltre l’Alejandro attuale soffre di un crescente vittimismo, è litigioso, insicuro, ha bisogno di conferme e sforza tutto sé stesso per non apparire completamente sorpassato dai vari Henry, Seijii, Kyle, Azusa e via dicendo.
Alejandro: IO…non..argh. Ho davvero perso tutta la mia brillantezza! Non riesco neanche a risponderti. Mi sono proprio lasciato andare. Ah, no, maledizione! Dimostrerò a tutti che la tua teoria è sbagliata e uno a uno affonderò tutte le coppie che mi separano dalla vittoria finale.
Koffee: the al limone, the alla pesca, the all’arancia, the, the e ancora the. Un intero distributore dedicato alla sola bevanda nazionale. Di caffè neanche l’ombra. Si può sapere cosa non va in questi britannici?!
Kurt: ma fuoi sprikarti? Kosa te ne frega di bere, la nostra metrò se ne sta andando!
Koffee: non sbraitarmi nelle orecchie, mangiakrauti…cosa, la nostra metrò è già in partenza? Argh! Fermatela subito! Non potete lasciarci a terra!!!
Mike: ecco finalmente il binario della linea che cerchiamo. Oh, siamo arrivati troppo tardi, dovremo aspettare il prossimo. Ragazzi, nell’attesa vi va di bere qualcosa? Offro io. Ditemi solo quale gusto di the preferite.
Koffee: agaaaaagh!
Mike: cosa ho detto di male?
*Intanto in Russia…*
Sapphire: non riesco proprio a decidermi! La tappa odierna è l’Inghilterra. Però non so qual è il costume di scena più adatto: meglio una veste in stile elisabettiano per interpretare un ruolo classico e nobiliare oppure un impermeabile scuro in stile vintage magari con qualche toppa sulle maniche e completato da un cappello di velluto con la visiera per un’ambientazione black and white tra i fumosi vicoli di Scotland Yard?
Monika: I don’t care. Please, ho bisogno di stare by myself, da sola.
Sapphire: sei la mia regista/costumista ti ricordo! Non credo ancora per molto. Sono molto delusa dal tuo operato.
Monika: “the reason why u suck” speech me lo hai già somministrato ieri, so gimme a break. Uuuff.
Rory: ehm.
…ehm..
M-M-Monika?
Monika: not now, plz. Sono depressa, troppo depressa per all the things I get through journally every friggin’ day. Non ho voglia di parlare con nessuno, ho solo voglia di…bah…una coke fresca. Ka-chink. Tlunk.
Rory: non importa.
Monika: clack. Fsss..SPRASH! Jinx, mi sono fatta la doccia! No mercy, upon there, eh? Thank you! Groan. Non ce la faccio più ad andare avanti così.
Azusa: hey hey, Monika chan! Come butta? Ti vedo un po’ a terra. C’è qualcosa che posso fare per te? Chiedi senza timore alla magica Azusa, ragazza.
Monika: no, thanks, hai già fatto abbastanza ieri, cioè, I mean, devo ancora ringraziarti per avermi supportata ieri. Non fosse stato per te, non ce l’avrei fatta, ero troppo abbattuta ma la situazione non è comunque migliorata. I’m actually waiting to be eliminated at this point. Perciò, really thank you, ma non devi stare a disturbarti per una loser come me.
Azusa: nessuno è perdente se si trova sotto la tutela di una buona amica.
Monika: pity I’m the number one loser in termini di amicizie: ho perso il conto di quante volte mi ero illusa di poter contare su qualcuno e at the end mi sono ritrovata al punto di partenza, always sola e ignorata, lottando per il mio inarrivabile quarto d’ora di popolarità.
Azusa: ma adesso hai Mayko. No?
Monika: Mayko…tsè. Non ci sentiamo da mesi e quando finalmente ci rincontriamo lei mi tratta come una friend di serie B always sticking around with her new catty best beastfriend. Lo so, è brutto dirlo, ma sono jealous! I just can’t get over it.
Azusa: si vede che siete in crisi, ma diciamoci la verità, tu non hai bisogno di lei. Per avere successo bisogna chiedere aiuto alla persona giusta e non c’è dubbio che sia IO quella che ti serve. Non sei la prima che pongo sotto la mia ala, se chiedi in giro mi conoscono tutti come la motivatrice numero uno al mondo, e so come guidarti alla scoperta del tuo vero potenziale e sfruttarlo, credimi.
Monika: I..I’d like to, ma…
Azusa: riflettici sopra con attenzione: vuoi davvero continuare a essere la perdente del gruppo? Ti ho osservata mentre stavi sempre all’ombra di qualcun altro, Alice, Henry, Lester, Kyle, Mayko, e ora Sapphire, senza mai una possibilità di emergere per conto tuo. Lasciami dire che sei un wasted potential.
Monika: me? A Wasted Potential? Ahahahah! Non puoi essere seria, io sono un flop ambulante.
Azusa: ah ah ah! Se avessi uno yen per tutte le volte che ho sentito pronunciare queste parole sarei straricca da potermi forse permettere ***il cottage dei miei sogni sulla Catena di Sekra, ah***. –resta sognante per un attimo-
Monika: hello, Azusa? Continue.
Azusa: ah sì, dov’ero rimasta? Ho sentito tanti dire le stesse cose che dici tu per poi rendersi conto del contrario grazie alla motivazione e alla perseveranza instillate dalla sottoscritta. Benvenuta nel club! –le dà una pacca sulla schiena e la stringe sotto al braccio- Ho grandi progetti in serbo per il tuo futuro.
Monika: okay. Wow!
Azusa: sarò più di una migliore amica, sarò come una sorella maggiore su cui potrai sempre fare affidamento. Tanto per cominciare ti prendo una coca-cola nuova. Ecco fatto, fatti una bella sorseggiata e abbi più fiducia in te.
Monika: I’ll try…grazie di tutto, sento già più..più something.
Azusa: quel qualcosa in più che senti è l’ottimismo che ti ho appena ispirato. Visto già che differenza? E’ soltanto l’inizio.
Sapphire: -appena uscita dal bagno- alla fine ho optato per un trench all’inglese, se a qualcuno interessa e dovrebbe interessare! U.U Allora, giudizio sulla mia interpretazione? Sto recitando la parte della s***a alla perfezione, invero. Poche attrici sarebbero altrettanto brave a modulare egoismo, freddezza, menefreghismo, boria, acidità, meschinità, sofisticatezza e crudeltà hollywoodiana con tanto maestria quanta naturalezza, nessuna lo farebbe perfettamente come la SOTTOSCRITTA.
Kyle: è vero, stai andando bene, ma non mi hai ancora impressionato del tutto, da te mi aspetto il massimo o non avrai quella parte che tanto desideri.
Sapphire: no, ti prego! Ho bisogno di recitare in un vero film per lanciare la mia finora disastrosa carriera, e quella parte nel prossimo film della Metro-Rubin-Mayer mi farebbe fare il salto di qualità. Sono disposta a tutto pur di ottenerla, tu dimmi quello che devo fare e lo farò.
Kyle: dammi del lei, sono comunque il figlio del tuo capo. Detto questo, devi metterci il carico da 90 con Monika, spingerla al limite dell’esaurimento nervoso. Ora torna pure al tuo lavoro. Eheh, finalmente ho il controllo della situazione come volevo fin dall’inizio.
Azusa: allora, che ne pensi della mia consulenza? Credo che questa prova sia sufficiente a dimostrarti che ci so fare.
Kyle: eccome. Non sapevo come impiegare quell’attorucola dilettante prima che tu mi dessi ieri quel suggerimento, ora sì che è utile averla assunta e affiancata a quella perdente di Monika! Averti come consulente è un lusso, hai una fantasia preziosa e sei il miglior investimento che possa fare qui: ti offro il posto fisso con uno stipendio di 1000 dollari al giorno in cambio della tua collaborazione. Ci stai?
Azusa: aggiungi un altro zero e cambiali in yen e l’ affare è fatto. Ho mille altre grandi idee su come aiutarti a vincere questo programma, Kyle-san. Questo è soltanto l’inizio. –ammicca alla telecamera-
//Azusa: esattamente come quando Henry ha cercato di comprarmi perché tradissi il Team Verde. L’unica differenza è che quella volta decisi di farmi da parte subito, questa volta farò diversamente.
*Londra*
Ashley: Westminster, fermata di Westminster. Siamo arrivati.
Alejandro: è il momento di scendere, hop! Hai visto che sono sceso al posto giusto?
Noah: bravo. Andiamo, Izzy.
Alejandro: ah, gli rosica. Adesso dobbiamo raggiungere il Big Ben, il più importante orologio della capitale, ed è fatta.
Bryght: in tal caso, seguitemi, conosco la posizione geografica esatta.
Ashley: no, aspetta, posso fare da guida? Così ho l’occasione di verificare se ricordo bene tutta la storia dell’architettura inglese, ci tengo moltissimo. Sapete, è l’argomento della mia tesi.
Alejandro: quindi studi per laurearti in architettura, affascinante, io invece studio per diventare avvocato come mio padre.
Ashley: a dire il vero no. Sto seguendo la magistrale di architettura solo perché mi piace ma non è quello che voglio fare nella vita. Sarebbe come dire che sto frequentando la filosofia del diritto per diventare filosofa ma non è vero o che frequento la cattedra di lingue morte per diventare grecista..
// Collezionisti //
Korry: in realtà non ha ancora ben chiaro quello che vuole diventare, per questo passa da un’università all’altra come una cavalletta e dà esami anche non centranti affatto con le sue materie, qualunque poi effettivamente siano. A cosa ti sei iscritta esattamente?
Ashley: non lo voglio dire. Il fatto è che sono così indecisa! Amo studiare ma non vedo nessuna professione adatta a me, è complicato da spiegare, ma *vorrei che lo studio fosse il mio lavoro.*
Korry: uao, senza offesa, ma quando fai così sembri davvero inquietante.
Ashley: perché?
Ashley: allora, posso? Vi prego, è molto più difficile ripetere ad alta voce tutto quello che ho memorizzato se c’è un pubblico, e di conseguenza se riesco ad essere fluida e sicura davanti a voi ho quasi la certezza che ci riuscirò benissimo davanti ai miei professori, ai loro 100 assistenti e a 10.051 studenti che saranno presenti! (Salvo eventuali assenti.)
Alejandro: ma certo, figurati. Sarò lieto di aiutarti.
Ashley: inoltre Bryght somiglia incredibilmente a una delle professoresse.
Bryght: io sono una professoressa e ricercatrice universitaria.
Ashley: davvero? Aspetta, non mi dirai che sei tu la prof.ssa Phoenix?! Quella che ha tenuto un ciclo di seminari…
Bryght: …e che ha creato il Test della Conoscenza e Intelligenza Universale Totale che si è tenuto in ogni università del mondo simultaneamente, sì.
Ashley: il TCIUT era difficilissimo, impossibile! ! Quando l’ho fatto, mi vergogno ad ammetterlo, ho risposto correttamente solo alla prima domanda: “Qual è il tuo nome di battesimo completo?”
Bryght: lo so. Quasi tutti si sono fermati a quella.
Ashley: oh, e per curiosità, c’è stato qualche studente che l’ha superato alla fine?
Bryght: uno. Henry Hellys. Ottenne il punteggio massimo possibile ed era appena arrivato.
Alejandro: ….
Korry: …..
Ashley: ehm, allora, io inizio! Il Big Ben è stato costruito nel…oh no, l’ho già dimenticato. Argh, questo significa che non so ancora un bel niente, se mi sono già bloccata alla prima frase, SONO NEI GUAI. No, è solo l’ansia, adesso ti riprendi. Ok, un bel respiro, il B-Big Bang..n-no, il Big Bem! No-no, il Big BEN è stato costruito nel mille…mille…quattr…cinqu…seiiiii..buhuuuuuuuuuuuuuuu, non so niente di niente!
Alejandro: fa sempre così prima di un esame?
Korry: fa sempre così anche prima di rispondere a un semplice “come stai”. E’ dominata dall’ansia.
Alejandro: capisco.
Bryght: scrib, scrib.
Ashley: sei una frana! –si schiaffeggia da sola- Professoressa, posso avere una seconda chance domani? La scongiuuuuro. Patetica! –si dà un altro schiaffo con tutta la gente che si gira- Sniff, avrei dovuto prepararmi di più, mi dispiace…
Korry: vaaaa tuuutto beeene, Ashy. Ora fai un respiro profondo, e torna a ripassare. Puoi riprovare più tardi, blink.
Ashley: ah, sì? Menomale.
Bryght: dunque debbo riconfermare il mio ruolo di guida del gruppo. Seguitemi.
Alejandro: strano, non li vedo più nei paraggi. Uhm.
Korry: di chi parli? Nel frattempo potrei scattare qualche foto per il mio album dei ricordi: sorridete! Tutti.
Bryght: non si sorride mai quando si sa tutto quello che accade nel mondo. Inoltre, la destinazione è stata già raggiunta, vi ho portato al Palazzo di Westminster proprio sotto la sua torre orologio.
Korry: ok, fa’ niente. E adesso? Cosa dovremmo fare?
Alejandro: non vedo alcun pulsantopher. Supponiamo che le indicazioni si trovino nascoste da qualche parte: è evidente che si trovano dentro il Big Ben! Per la precisione nella lancetta delle ore.
Korry: come ci arriviamo fin lassù?
Ashley: “in realtà Big Ben è il nome della campana più grande situata nella torre poi esteso a tutto il complesso architettonico.” Urrà, almeno questo me lo sono ricordato! Avevi ragione, mi serviva riprendere fiato un attimo per riprendermi.
Korry: questo non aiuta, non risponde alla mia domanda. Ho controllato: non è prevista per i turisti alcuna visita guidata all’interno ma solo all’esterno. Come facciamo?
Bryght: con questi: zaini jetpack. Progettati per essere tascabili come un k-way, potenti come un jet. Ma ce ne sono soltanto per due persone.
Alejandro: geniale. Posso portare uno di voi con me, se volete.
Ashley: puoi portare me? Sarebbe un’occasione unica poterne studiare da vicino il meccanismo e inserirlo nella tesi come approfondimento. Per favore!
Alejandro: d’accordo, nessun problema. Aggrappati stretta.
Ashley: ci vediamo dopo, Korry!
Korry: goditi l’esperienza senza pensare solo all’aspetto scolastico, divertiti, ti aspetto qui! Caspita, e ora come lo passo il tempo? Massì, andrò a caccia di qualche souvenir che ancora non ho.
Bryght: siamo a 1428metri da terra, per fermare il getto d’aria premi il tasto rosso, a quel punto precipiterai subito se non riaccendi il getto d’aria e velocemente non gli dai la direzione corretta.
Ashley: glom.
Alejandro: non sembra complicato. Wooow…wooaah..il tasto rosso devo ripremerlo sennò rischio di sbattere contro il muro! Avanti, perché non smette?
Ashley: ferma questo affare, ti prego.
Alejandro: si è fermato. Fiù, per poco non mi schiantavo.
Bryght: avendo previsto una simile evenienza, precauzionalmente ho dotato il tuo jetpack di un controllo remoto direttamente collegato con il mio e l’ho fermato relativamente in tempo per impedire l’accadimento dell’irreparabile.
Alejandro: ho davvero creduto fosse la fine questa volta, però a ripensarci sono sopravvissuto a un vulcano 2 volte.. L’importante è aver raggiunto l’obiettivo, non resta che trovare la dritta o un indizio o qualsiasi altro elemento inerente alla gara. Controllerò le lancette. Con cautela visto che si muovono. Con molta cautela.
Ashley: tsk, non è nelle lancette che si troverà quello che cerchiamo. L’indovinello fa riferimento alla campana il cui martelletto batte ogni ora del giorno per scandire il tempo.
Bryght: anche ogni mezz’ora e quarto d’ora. A proposito, manca un minuto ai prossimi rintocchi.
Ashley: è proprio come dice il libro: la campana Royal Victoria presenta una vistosa ammaccatura che ne determina il tono particolare e inconfondibile: dong dong dong. DONG! DOOOOOONG! DOOOOOONG!
Bryght: in anticipo di 5,51 secondi. Andrebbe aggiustato.
Alejandro: il suono mi ha quasi assordato. Comunque ho controllato il quadrante dell’orologio dentro e fuori e non c’è assolutamente niente. Avete trovato qualcosa?
Bryght: purtroppo no, non c’era niente incastrato negli ingranaggi né scritto o inciso sugli stessi.
Alejandro: e nelle campane?
Ashley: ( ( ( scu-scu-scusa non sento più, è tutto un rimbombo q-q-qui de-de-dentro.) ) ) Ohi-ohi.
Alejandro: com’è possibile? Era sicuro che avremmo dovuto trovare qualcosa qui sopra, altrimenti la soluzione dell’indovinello non sarebbe il Big Ben! Aspetta un attimo, cosa aveva detto il sarcastico? Chissà se avrai scelto il MONUMENTO GIUSTO…Oh, no, ecco perché gli Opposti non sono qui, si sono diretti altrove dopo che ci siamo separati all’uscita dalla stazione! Quindi non è il Big Ben la soluzione! Ma…ledizione. Come ho potuto, letteralmente, essere così cieco?
Chris: sei convinta che seguire quei due sia stata la scelta migliore?
Christine: certo, mi fido più dell’intuito di Noah che di quello di Mr. Anguilla. Ha dimostrato di saperci fare con gli indovinelli, prendi per esempio quelli che ha risolto l’ultima volta che è stato proprio a Londra.
Chris: sarà, ma intanto è in quella puntata del mio Tour che venne eliminato.
Christine: solo perché dovevi far tornare Duncan a tutti i costi.
Chris: i triangoli amorosi sono indispensabili per fare ascolti, i concorrenti noiosi no. Ecco perché fuori Noah e dentro Duncan!
Noah: intanto i fans l’hanno pensata diversamente se ancora oggi dicono che la mia eliminazione è stata la più scorretta di sempre. Comunque, visto che mi avete seguito, vi dico che siamo arrivati: ecco l’Occhio di Londra.
// Opposti //
Noah: “Che cosa batte in continuazione ogni ora del giorno alla luce del sole?” Risposta lapalissiana: l’occhio. L’occhio umano batte le palpebre ogni 2 secondi per tutto il giorno finchè non si chiude per dormire. Quindi il monumento cui si riferisce è l’Occhio di Londra, la famosa ruota panoramica.
Izzy: la risposta non poteva essere il Big Ben poiché la campana batte i colpi non solo ogni ora ma anche ogni mezz’ora e quarto d’ora e la lancetta dell’orologio batte le ore sia di giorno che di notte senza mai fermarsi.
Noah: con tanto di Pulsantopher 1. Click. “Salite in cima alla ruota panoramica e guardatevi intorno per scovare la seconda indicazione.” Sintetico rispetto al solito, meglio così. Izzy, non credo intendono questo quando dicono di salire.
Izzy: ah, no? Ero già arrivata a metà strada. D’accordo, allora scendo. Wooooh, prendimi al voloooo!
Noah: ouch! Quante volte ti ho detto di non atterrarmi sul bacino, quante?
Izzy: ehm, 5?
Noah: quasi..51.. Non importa, ormai sono abituato, saliamo dentro la giostra.
Izzy: ok. Guarda che panorama!
Christine: la ruota non ha ancora neanche iniziato a girare.
Chris: perché siamo entrati con loro?
Christine: in ogni cabina c’è spazio per 4 persone e noi siamo arrivati tutti assieme quindi conveniva approfittarne, tutto qui. –scrolla le spalle-
Noah: certo. –gli scappa un sorriso-
Izzy: ehi, Christine! Ti va di scambiarci i posti? Sono arci super sicura che da dove sei seduta tu si può vedere un panorama migliore, e poi voglio fare una cosa folle...
Christine: a me è indifferente dove mi siedo. Scambiamoci pure.
Izzy: e a te non dispiace, eh Noah?
Noah: pff, a me non cambia nulla.
Izzy: sì,sì, e io ci credo. Ci creeeedo.
Noah: non avevi da fare qualcosa?
Izzy: ah, sì, voglio fare le boccacce a quelli che stanno nella cabina dietro. Blblblblblbl!
Christine: allora, facciamo quattro chiacchiere?
Noah: certo. Come ti va? 1,2,3,4 precise.
Christine: ih ih ih ih. Queste invece sono 4 risate.
Noah: ahah. Originalissima. Piano con quelle risate, mi raccomando, non vorrai somigliare a tuo padre.
Christine: non mi dire, preferirei morire! Ahahahah. Cough. Appunto, sono quasi soffocata.
Noah: no, quello perché le mie battute sono mozzafiato. Mozza-fiato, l’hai capita?
Christine: davvero pessima, ma farò finta che mi sia piaciuta per non sminuire il tuo orgoglio, così almeno ti resta qualcosa di alto. *Scrollata di spalle*.
Noah: ahahahah!
Chris: non capisco se fanno sul serio o è tutto sarcasmo.
Izzy: missione compiuta: li ho fatti riconciliare. Ottimo lavoro, Izzy. –la sua immagine riflessa nel vetro le alza il pollice ammiccando con orgoglio- Wink*
Alejandro: dobbiamo andare via subito, non c’è tempo di tornare in strada, raggiungiamo direttamente l’Occhio via aria.
Bryght: mi trovo d’accordo. Programmo i jetpack per il volo. Possiamo andare.
Ashley: “ding-dong-dan.” Un momento, e io? Non potete lasciarmi qui, almeno riportatemi a terra.
Alejandro: spiacente, il passaggio era solo per l’andata. Adios!
Ashley: cooooosa?
// Acuti //
Alejandro: quando mi sono offerto di portarla avevo già in mente di lasciarla poi lassù. Visto che sono ancora il perfido viscido manipolatore di sempre?
Bryght: una blanda giustificazione per motivare una decisione maligna presa all’ultimo minuto al fine di mascherare un’azione benigna compiuta in precedenza. Tipica mossa di qualsiasi antagonista in declino.
Alejandro: ahh, smettila!
Ashley: ci saranno delle scale? Lo spero tanto.
Guida Turistica: here you can gaze at Westminster Abbey, Westminster Palace and the famous Big Ben Tower…blah, blah, blah.
Turisti: oooh! Shimatta! FLASH FLASH FLASH!
Mayko: eh basta con queste foto, mi state abbagliando! Pensate a fotografare i monumenti, non me. Dovevamo salire proprio su un pullman per turisti giapponesi?
Ketty: non è colpa mia se alla metropolitana si sono rifiutati di farci entrare perché “gli animali non sono ammessi.” Abbiamo rischiato che ti mettessero in quarantena, qui le leggi sugli animali sono molto severe.
Mayko: quarantena. MANCO AVESSI LA RABBIA! SGRR.
Ketty: già. -si ripulisce la faccia dalla bava- Comunque, siamo arrivate al monumento che ci interessa.
Mayko: era ora, finalmente. Cosa stiamo aspettando a scendere?
Ketty: il mio istinto di gatta mi suggerisce di aspettare gli altri. Ci sono già gli Altruisti e i Migliori ma nessuno di loro sembra avere idea di cosa fare né ha trovato indicazioni. Per me c’è qualcosa sotto… Non facciamoci vedere.
Mayko: bene, ma nel frattempo restituisci tutto quello che hai sottratto dalle tasche dei turisti.
Ketty: non so di cosa stai parlando. –sorrisetto da stregatto-
Mayko: (sospiro)
Noah: la ruota si è fermata. Abbiamo raggiunto il punto di osservazione più alto. Vedete qualche indizio intorno?
Christine: io no.
Izzy: neppure io, ma il panorama è stupendo! Vedo anche due oggetti non identificati che volano all’orizzonte.
Christine: chiaramente si tratta di moscerini, stai guardando dalla parte sbagliata.
Izzy: no, no, no, non sono così invasata. Sto guardando proprio fuori dal finestrino.
Chris: che razza di sfida è mai questa?
Noah: tutti seduti, la ruota ha ripreso a girare. Dovremo fare un secondo giro per riprovare.
Chris: sempre che troveremo qualcosa. Secondo me hai sbagliato a risolvere l’indovinello e mia figlia ha sbagliato a fidarsi.
Christine: può darsi, nessuno è perfetto. –si stringe accanto a Noah- Noahssuno.
Noah: beh, che posso dire? Se mi sarò davvero sbagliato lo potremo sapere solo quando saremo di nuovo in cima, perciò mi godrei il resto del giro.
Chris: io non lo sto godendo affatto.
Vrrr…
Gniek…
Criek…
Ci siamo fermati di nuovo.
Noah: siamo già al secondo giro? Proprio vero che il tempo vola quando ci si diverte.
Christine: yawn, purtroppo.
Chris: sveglia! Occhi aperti, non ho voglia di dover fare un altro giro. Io non vedo niente di utile, solo edifici innevati e nuvoloni tipicamente british.
Noah: eppure la dritta diceva in modo chiaro di guardare dal finestrino. Mumble, mumble.
Izzy: e se si dovesse guardare il finestrino? Pensateci. Sul vetro appannato ci si può scrivere qualsiasi cosa, ad esempio: CxNxI. Che sta per Christine x Noah x …
Chris: per?
Noah: non ci provare.
Izzy: scherzo! Sai, dopo ieri ho capito che non sei il mio tipo e adesso voglio rimettere le cose a posto fra me e Owen: il suo messaggio di ieri mi ha commossa.
Noah: comunque potrebbe averci azzeccato, a quest’altezza il freddo e l’umidità sono al massimo e i vetri si appannano subito.
Chris: allora?
Noah: aiutatemi ad appannare completamente il vetro, ouuf! Se è come penso, apparirà una scritta lasciata con le impronte. Infatti, ecco qui: BBC2. Un mistero dietro l’altro, potrebbero essere coordinate, una targa o un numero postale. Mi piace il tema della puntata di oggi, finalmente ci sono stimoli per la mia materia grigia!
Chris: non riesco a credere che Topher sia in grado di ideare sfide così complicate e contorte. Sarà stato sicuramente aiutato.
Christine: se così fosse hai tutte le ragioni del mondo per accusarlo di plagio, ti ha copiato anche in questo.
Chris: adesso basta, signorina, stai davvero tirando la corda! Sono pur sempre il tuo vecchio, ehm, giovane, cioè tuo padre. Il tuo giovane fresco aitante padre.
Christine: ancora per poco.
//Topher: prima di tutto, io non copio più Chris da tempo, secondo visto tutto il tempo che hanno perso i concorrenti dell’aeroplano piano sono già sopra i cieli di Londra. Insomma, oggi la puntata sembra al rallenty.
//Lester: in ogni caso, aspetto il mio compenso in qualità di direttore capo del pool creativo per l’idea dell’indovinello, degli indizi nel vetro appannato e tutto il resto che si deve ancora vedere. Altrimenti…pfff…ti manderò a dormire in mezzo ai pesci.
//Topher: sì, sì, va bene, va bene! Stasera ti pagherò.
//Lester: aspetta, sarebbe dovuta partire la musica noir di sottofondo, che poi è la celebre colonna sonora di Detective Kolomby! Rifacciamola. Altrimenti…pfff…ti manderò a dormire in mezzo ai pesci. Mi sono spiegato?
//Topher: sì, Lester. Ora mi permetti di riprendere lo show da dove l’ho interrotto? Grazie.
Noah: eppure questo nome, BBC 2, mi ricorda qualcosa di completamente diverso…
Christine: forse ti riferisci a Robot Wars?
Noah: proprio a quello. Era lo studio 2 della BBC che ospitava l’arena dove si svolgevano le mitiche guerre robotiche. Ma tu come fai a conoscerlo? Credo sia già inaspettato che lo guardassi io, ma nel tuo caso, non so se mi spiego, me l’aspetto da Izzy, cioè, ah, ci sono, eri sarcastica!
Christine: non questa volta. E’ stato uno dei miei programmi preferiti!!! Robot che si facevano a pezzi, olio e metallo che schizzavano dappertutto, *addirittura usavano motoseghe e lanciafiamme come armi.*
// Opposti //
Noah: …tu sei proprio sicura di non aver lasciato una piccola parte della tua personalità nel suo corpo quando avete fatto il famoso scambio?
Izzy: sai che non lo so? Forse? Boh. Però anch’io seguivo Robot Wars, anzi, ho provato a iscrivermi come combattente ma non mi hanno accettata: “troppo incontrollabile, distruggeresti anche gli House Robots” mi hanno detto. Ti rendi conto? Inoltre sempre secondo i giudici la mia arma era troppo esagerata, un bazooka doppio, tsè.
//Christine: devo fare qualche spiegazione, mi tocca. Quando ero piccola guardavo solo serie dell’orrore in TV finchè una notte non sono stata sgamata. Mamma le ha provate tutte per orientarmi verso i cartoni animati, i film d’amore e altre cose adatte per le bambine della mia età, ma non c’è stato verso di convincermi. Volevo solo vedere sangue a fiumi e carni fatte a pezzi, sì ero sadica, roba che non si vedeva nei cartonetti per ragazzine tutti pony e cuori smack smack ma poi è arrivato Robot Wars, ho seguito un episodio e me ne sono innamorata. Insomma, abbiamo trovato un compromesso: io continuavo a vedere scene di violenza, carneficina, smembramenti, distruzione ma solo fra macchine e robot radiocomandati, così mammina era contenta e io pure. Poi l’hanno cancellato e sono tornata al mio primo amore: CSI.
Noah: tutti d’accordo che BBC 2 sta per Robot Wars? Perfetto. Non resta che recuperare l’indirizzo. Serve un computer, andiamo in biblioteca! –Alejandro gli precipita addosso travolgendolo-
Alejandro: ops. Sono atterrato troppo bruscamente. Dov’è che stavate andando così animosamente?
Noah: perché chiedi se hai già origliato?
Alejandro: così, per sfizio. Dunque la BBC Arena, eh?
Bryght: so dove si trova.
Alejandro: sapevo avresti detto così. Possiamo andarci direttamente via cielo. Hasta la vista! Chi è il perdente adesso?
Izzy: eh, no, non te ne andrai così facilmente. All’attacco! –si aggrappa alle sue gambe-
Alejandro: sei loca?! Molla la presa! Così non riesco a volare beneee! –i due volano rasoterra facendo slalom tra la gente- Ho perso il controllo del jetpack. Levati di dosso.
Izzy: giammai, ora sono la piovra e tu il mio scoglio. Muahahah! Non mollerò più la presa.
Alejandro: Bryght, fa’ qualcosa!
Bryght: lancerò un impulso elettromagnetico direttamente al chip del suo cervello che la metterà fuori uso. Zap.
Izzy: voi, là sotto, che aspettate a inseguirci? Ci sto pensando io a rallentarli così ci porteranno direttamente loro alla -ZAP! Fiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…
Noah: a questo punto dovrei prenderla al volo…o almeno ci provo. Bram! Ouch.
Christine: stai, o meglio, state bene?
Noah: io mi sono rotto solo il bacino ma lei mi sembra rotta del tutto.
Izzy: @@
Christine: Izzy, riesci a sentirmi?
Chris: che cosa importa di come sta la matta, dobbiamo andare avanti, e visto che mi sono ricordato dove si trova la BBC avendo fatto un provino per condurre un programma inglese (che non ho superato, ma questi sono insignificanti dettagli) e che voi non siete più utili, le nostre strade si separano qui, adieu.
Christine: proprio adesso che mi stavo divertendo.
Noah: tranquilla, tanto vi seguiremo a distanza. Sempre che riesca a ripristinare questa qui. –scuote Izzy sentendo solo un rumore di ingranaggi smollati- E’ completamente fusa –volge lo sguardo alla telecamera- cioè più del solito. Dovrò per forza portarla in braccio. Gnn..avanti…più facile a dirsi che a farsi. Perché la ginnastica mentale non fa sviluppare anche i muscoli delle braccia? (Sigh.)
*Metrò*
Azusa: eccoci qua alla stazione del famoso tubo. In base all’indovinello la linea da prendere è….. –tutti gli altri team sono in sospensione attendendo con estremo interesse la fine della frase- ?
Brick: fufufu.
Balzak: che hai da guardare strano?
// Lenza & Esca //
Seijii: nuova strategia. Dato che i Vincenti ci azzeccano sempre, perché fare fatica inutile? Basta fare tutto quello che fanno loro e restargli incollati come mitili.
// Marziali //
Jo: abbiamo il duo dei vittoriosi nel mirino: ci farà comodo sfruttare la loro scia in attesa di sbarazzarcene.
// Giganti //
KJ: stiamo tutti seguendo i Vincenti, perché, insomma, i risultati finora non lasciano spazio a dubbi: con la fortuna di Garry e l’invincibilità quasi assoluta di Azusa la loro coppia è stata sempre in testa. Invece noi, beh, non siamo andati troppo bene nelle ultime tappe e siamo un po’ meno sicuri di farcela con le nostre sole risorse. Perciò, adeguiamoci alla massa: stiamo dietro allo spoiler di Azusa.
Azusa: …quella color ao. –sorride sotto i baffi- Presto, Garry, andiamo a fare i biglietti. Zoom!
Jo: presto, inseguiamoli! Argh, sono già spariti dal campo visivo, come hanno fatto?
KJ: eh? Che razza di colore ha detto?
Monika: AO? Booh. What is ao?
Dixon: Azusa è giapponese e si esprime spesso e volentieri nella sua lingua madre. Se non ricordo di aver letto male, ao significa verde. Quindi è la linea verde! District Line.
Seijii: meh, peccato che ao indichi il blu. Ti faccio un esempio: “Kami ga aoi desu: i miei capelli sono blu.” Perciò si riferiva alla Piccadilly Line.
Midori: in realtà “ao” si usa per indicare tutti e due i colori, sia blu che verde.
Jo: allora quale dobbiamo scegliere: linea blu o linea verde?
Midori: non lo so, verde si dice anche midori in giapponese moderno. Anzi, è il termine più utilizzato mentre ao ha più un uso come verde limitato e obsoleto…
Jo: chissenefrega delle vostre mode linguistiche, a noi serve una risposta precisa, secca, e se nessuno di voi chiacchieroni è in grado di darla allora ognuno per sé e tanti saluti. Seguiamo il nostro istinto e prendiamo la blu!
Brick: e se fosse la verde?
Jo: la cambieremo.
Brick: ma come sapremo a quale fermata scendere, poi?
Jo: in un modo ce la caveremo, basta col fare domande, impara a rischiare nella vita.
Seijii: la prendiamo anche noi.
Rory: s-se fosse la verde?
Seijii: meheheheh! Divertente.
Rory: . . .
Brick: sei il benvenuto, compagno di zerbinaggio.
Dixon: io ho piena fiducia nel mio infallibile dizionario. Confermo, due biglietti per District Line.
Monika: I absolutely don’t know which to pick. Piccadilly or District? District or Piccadilly? Piccadilly? District? Piccadilly? District? Non lo sooooooowooowoooooh!
Sapphire: fatti in là. Tocca sempre a me prendere le decisioni importanti. Blu è il colore dello zaffiro e quindi portafortuna della sottoscritta, ordunque prenderemo la linea blu. Ohh, che decisione difficile! Che dilemma amletico!
Monika: shut up.
Balzak: non seguo mai quello che sceglie la folla, noi prenderemo una linea completamente diversa, che passa lo stesso per Westminster: Jubilee Line. OK? Spero solo di non trovare barboni ubriachi o altri affamati di soldi che per ottenerli sono disposti a cantare anche l’aida mentre suonano la balalaika coi piedi, e soprattutto niente mocciosi, brrunt.
-infatti, poco dopo-
ODIO salire sui mezzi pubblici.
Neonato: uèèèè ueeèè uèèè! Bleargh! –gli vomita sui pantaloni-
Basker (NDA: un basker è un artista di strada) : lalalalalalaaaa Goood Saaave the Quueeen..pling plong!
Barbone: yeah, man, c’mon, gimme some money. Gluglugluglug. Hic!
Signora 1: allora io a quel punto gli faccio bla bla bla.
Signora 2: niente a confronto a quello che ho detto al mio quando l’ho sorpreso ubriaco! Blablablabla..
Kelsea: tube party all together! <<<<Tunz unz tunz unz>>>> Kelsissimo, unisciti anche tu al flash mob, Balz-Balz! Non sai cosa ti stai perdendo, è il triplo divertente rispetto al normale farlo su una metrò. Peccato non avere avuto la stessa kelsissima idea quando siamo stati sullo shinkansen.
Balzak: sgrunt snort bah. Meglio che non dica ciò che ne penso.
Kyle: ovviamente noi si viaggia in limousine. Giammai mi mescolerei a quella plebea folla. Ma dico, li avete visti??
*Occhio di Londra*
Dixon: avevo ragione io! Guarda là, quella lassù è Azusa sicuramente!
Midori: urrà, per la prima volta siamo nelle prime posizioni! Sei stato bravo. Click! A bordo.
Dixon: galattico! Guarda quanto stiamo salendo sempre più in alto!
Kyle: grazie, Jerkins XV, per la mancia aspetta al solito il 30 di Febbraio. Slam! E tieni il motore in caldo, tra breve saremo di ritorno! Dunque dunque, qual è la sfida?
Leanne: salire sulla ruota panoramica e guardare dal finestrino per ottenere la dritta successiva.
Kyle: c-c-cioè fin lassù? Blrgh. Ho lasciato il secchio dentro la macchina! Jerkiiiiiiiiins!!!!
// Aristocratici //
Leanne: oltre alla paura della velocità Kyluccio soffre di vertigini, il che è ironico per uno che guarda sempre tutti dall’alto verso il basso.
Kyle: @ quando finisce? Non resisto più @
Leanne: siamo solo entrati. Stiamo ancora aspettando che la ruota si metta in moto.
Kyle: oh, cielo.
Leanne: ora stiamo salendo.
Kyle: aaaaaaaaaah!
Balzak: sgrunt, sempre qualche idiota che urla da spaccarti i timpani. Per questo odio andare sulle giostre. Vediamo di fare in modo che questo tormento finisca in fretta, appena in cima drizza l’attenzione sul panorama. Intesi?
Kelsea: intesissimi kelsissimi! Io me lo sto già godendo appieno. –lo dice mentre si trova seduta a testa in giù all’ESTERNO della cabina sospesa a metri dal suolo- Dovresti provare anche tu.
Balzak: sì, certo. MA SEI COMPLETAMENTE USCITA DI MELONE?!!
Kelsea: no, no. Non si dice così, si dice KELPLETAMENTE dalle mie parti, wooh! Guarda come dondolaaa!
Balzak: KELSEA!!! Grrrr. Perché continuo a salvarti la pelle?
Kelsea: è stato kelstremo: dopo voglio provare a saltare da una cabina all’altra. Ma solo quando saremo alla massima altezza, kelsì sarà al massimo kelstremo!!!
Balzak: adesso ne ho abbastanza. –l’afferra di peso e la inchioda al sedile- Sgrunt, sei davvero impossibile. Avevi promesso che AVRESTI SMESSO DI FARMI VENIRE UN INFARTO OGNI DUE X TRE! Incosciente immatura kelscellerata kelnonsei altro! Ha ragione Koffee, sei una sciagura.
Kelsea: più che altro keltastrofe, ma…il fatto è che mi annoio a stare ferma e seduta. La vita voglio viverla al massimo più che posso!
Balzak: non per molto continuando di questo passo. Perché o ti farai fuori da sola o ci penserò direttamente IO. E adesso sta zitta, devo concentrarmi.
Kelsea: d’accordo. Kelnoia. Uff.
Azusa: B-C-C-2. E’ lo studio televisivo. Ottimo!
Garry: rooonf..zzzzz..fiiii.
Azusa: qui abbiamo finito, sentito? Sorgi e spandi, socio, devi scendere!
Garry: peccato, il dondolio di questa giostra è così *yawn* rilassante.
Azusa: ho detto: scendi.
Dixon: è il logo di Robot Wars! Uno dei pochi show non giapponesi che mi piaceva da matti. Ieri abbiamo visitato una vera base spaziale e oggi scendiamo in un’arena robotica? Questa corsa è galagalagalattica!
Balzak: bah, non ho visto niente di rilevante, però quei due hanno l’aria di sapere dove vanno. Propongo di seguirli. Ehi?
Kelsea: ti ho sentito, non sono mica sorda. Kelsnort.
*Robot Wars UK*
Alejandro: ahah, siamo i primi in classifica! Così sarà d’ora in poi fino alla fine della gara. Click! “Sfida Chi primo arriva…chi dopo…chi ultimo…: Robot Wars. Ciascuna coppia deve costruire o riassemblare un robot da combattimento e farlo scendere in campo contro altri 5 robot avversari resistendo per 15 minuti senza essere distrutto o eliminato. Nota: un membro della coppia verrà usato come parte integrante del robot, mentre l’altro ne guiderà i movimenti con il radiocomando. COSA?!?
Topher: c’è di più! Essendo una sfida a difficoltà progressiva e potendo solo 6 robot per volta massimo scendere nell’arena, nel primo turno ci saranno solo i robot concorrenti e ostacoli standard come il Pozzo dell’Oblio e la Catapulta del Disonore, nel secondo verranno introdotti anche 4 dei famigerati House Robots, e dal terzo match in poi l’arena diventerà un inferno. Con tutti gli House Robots, ostacoli e gingilli in contemporanea.
Alejandro: madre de dios.
Christine: cioè potrei vedere Matilda e la sua sega circolare verticale da vicino? *E’ sempre stata il mio idolo.*
Chris: s-sega circolare? –lui e Alejandro si scambiano uno sguardo che la dice lunga-Nel dettaglio, quali sono le regole di questo gioco e in quanti modi si può essere eliminati?
Christine: ci sono molti modi attraverso i quali un robot diventa carne da macello:
-essere completamente distrutto dagli avversari, dai Robot di Casa o dagli ostacoli dell’arena
-essere buttato fuori dai bordi dell’arena
-essere buttato dentro al Pozzo dell’Oblio
-essere contato fuori dall’arbitrobot.
Topher: ne aggiungo un’altra io:
-si è eliminati anche se il compagno nel robot viene spazzato via in un attacco.
Alejandro: uao, sarà un miracolo uscirne illesi.
Topher: costruite il vostro robot personale oppure servitevi delle istruzioni per ricostruire i robot originali: potete fare come volete.
Bryght: preferisco costruire un robot tutto mio, ma prima devo analizzare bene tutti i dati necessari e la planimetria dell’arena.
Christine: anch’io voglio costruirne uno da zero. Vieni in officina, papà!
Chris: oggi sei stranamente eccitata. Siamo proprio sicuri che tu e la Neuro non vi siate di nuovo scambiate?
// Mc Leans //
Christine: il nostro robot sarà a forma di scorpione con la superficie color nero metallizzato e una coda tutta spuntoni che termina con un arpione pneumatico in grado di perforare la carn-corazza di qualunque nemico. Inoltre nella parte davanti avrà due bracci dotati di pinze che intrappoleranno l’avversario per portarlo verso una piccola ma letale sega circolare orizzontale. Io siederò nella parte corrispondente all’addome (sì, so che è un mezzo suicidio affidare il radiocomando a mio padre ma voglio davvero sfruttare l’occasione di vedere il massacro in prima persona). Il suo nome sarà Dad Scorpion.
Mettiamoci al lavoro! Con calma però, non c’è fretta, voglio aspettare fino al secondo turno per incontrare magari proprio **Matilda**.
Chris: . . .
// Vincenti //
Azusa: qual è stato il robot più vincente di tutti? Io voglio scegliere solo quello. Razer, Chaos 2, Tornado o Typhoon 2…? Nessuno sa rispondermi? Va bene, mi ispira Chaos 2, ha un bel curriculum ed è l’unico ad aver vinto 3 edizioni di fila. Naturalmente, io sarò al comando e tu sarai nel robot, così sfrutteremo anche la tua fortuna come arma in più, va bene?
Garry: -si è di nuovo riaddormentato- zzzzzz.
Azusa: chi tace (e dorme) acconsente. Mettiamoci all’opera!
// Acuti //
Alejandro: sono già stato dentro un robot in passato, per un anno intero cortesia di CHRIS. Non è stata una bella esperienza ma Bryght ha molta più esperienza di me con la robotica e io posso tranquillamente tornare dentro a una macchina, purchè temporaneamente. Sto solo aspettando che Bryght cominci.
Bryght: sto analizzando i dati tecnici dei migliori robot costruiti in tutte e 7 le edizioni e dalle prime analisi è emersa una percentuale schiacciante di vittorie in favore di quelli dotati di ribaltatore, dal che ne deduco che si tratti dell’arma migliore da utilizzare. Inoltre bisogna tener conto della convertibilità, della maneggevolezza, della velocità, e del peso. Presto avrò i risultati completi dell’analisi e sulla base di essi potrò costruire la perfetta macchina di distruzione.
// Opposti //
Noah: dato che non spicco per fantasia ho scelto di costruire un robot già esistente: Panic Attack, il ragno. Di cui Izzy sarà parte integrante, in fondo il ragno è sempre stato il suo ruolo preferito e in questo momento è tutta da riprogrammare.
Izzy: grind..krzz..@
Noah: bene, Izzy, comincia a metterti le pinze sollevatrici e l’armatura gialla. Io intanto studio i comandi.
-arriva una limousine tutta cromata-
Kyle: noi siamo pronti, e voi ancora no? Tsk-tsk, che lenti. Il tempo è denaro.
Noah: ma gli Aristocratici quando sono arrivati? U-uhm. Scommetto un dollaro contro un fagiolo che l’aveva comprato già assemblato.
Kyle: piano con le parole, “comprato” è un termine riduttivo perché compri le mele al supermercato, il pesce al mercato, ma non si compra un gioiellino originale, si fa un “passaggio di proprietà”. Questo non è una copia ma il robot originale: Sir Camelot!
Leanne: Sir Chromalot, semmai.
Kyle: ammiratelo in tutto il suo splendore, ha una corazza che vale tanto oro quanto pesa. Niente a che fare con quei pezzi di scarto ai quali state lavorando, i pezzi originali sono i pezzi originali, i pezzi non originali sono da discarica. E’ una legge di natura.
Noah: si vede che te ne intendi, hai scelto proprio con cura il robot: è l’unico veterano a non aver mai vinto una sola battaglia.
Christine: il suo unico ruolo era intrattenere il pubblico con la sua vergognosa incapacità di combattere e i suoi costruttori erano più scenici che pratici. Inoltre anche loro se ne andavano in giro in limousine per scortare il loro gioiellino. Devo dire che come nuovo padrone sei perfetto.
Noah: comunque, originale o meno, uno di voi due deve stare dentro al robot, da regolamento.
Kyle: ah sì? Mi era sfuggito. Mi duole esporre al rischio tanta bellezza, ma , Leanne, sarai tu.
Leanne: come dovrei entrare in questa pentola con le ruote, me lo dici?
Alejandro: te lo dico io. Fai finta di essere l’assistente di uno spettacolo di magia: entra nella cassa del mago e tira dentro le -lo sai. Oh, e soprattutto, attenta a non farti male.
Leanne: grazie del consiglio, davvero. Menomale che qualcuno qui sa come trattare una donna e farla sentire importante.
Kyle: ma se ti tratto tutto il tempo come un diadema!
Leanne: clunk! Scusa, non posso sentirti da qui dentro, il vetro è troppo spesso. U,U
Kyle: miserabile ingrata.
Bryght: Alejandro, in officina, ho concluso la mia analisi e ne ho dedotto l’equazione vincente: altezza zero x ribaltatore fratto autoraddrizzamento diviso manovrabilità = vittoria matematica.
Alejandro: mi piace come suona.
Topher: mentre le squadre di testa si danno da fare con gli ultimi preparativi nelle scuderie…
Dixon: “Pagina 4: avvitare le viti K, I, N, G, per fissare il rivestimento e girare il disco rotante 51 volte per verificarne l’affidabilità.” Click.
Midori: girare in che sens vvvvvvrrvvvv! Ehi, per poco non mi facevi diventare un sashimi!
Dixon: ops, arigatò. Continuando, Hypnodisk- Manuale di Istruzioni: pagina 5. “Posizionare il disco rotante… Accidenti, se non ci sbrighiamo saltiamo il turno.
Noah: vediamo se ho capito bene i comandi. Se premo A Panic Attack Izzy muove le braccia verso l’alto.
Izzy: krrr.
Noah: premendo B invece le faccio abbassare.
Izzy: rkkk.
Noah: per andare in avanti muovo il pad analogico…e per utilizzare l’arma del sollevamento Y. Proprio come un joystick, niente male. Ci siamo, stai per realizzare il tuo sogno, Izzy.
Topher: le squadre di coda si rompono la testa cercando di capire…
Koffee: dove stiamo sbagliando? Perché non ci sono indicazioni, cos’è che dovremmo fare???
*Match 1*
Lester: dopo anni di tregua stanno per tornare le guerre robotiche più brutali, più feroci, più spietate di prima, e in omaggio a questo evento previsto a breve è stata concepita questa sfida speciale per questa tappa di Flurrydonkylous Race! Stavolta non solo i robot scendono in campo, ma anche i loro creatori, il che promette una carneficina completa. Ogni match vedrà 6 robot in stile annhilator darsi battaglia e solo la metà di essi può sopravvivere, quindi 3 di loro andranno per forza eliminati da sé stessi o dalla dura legge dell’arena di RW. Andiamo a conoscere nel dettaglio i primi 6 robot e i loro tecnopadri creatori o ricreatori, ah! *POSA EPICA*
Partiamo da un vero campione, il leggendario Chaos 2 riassemblato e pilotato dalla sua nuova tecnomamma Azusa, che è altrettanto leggendaria nel suo campo. Azusa ha un record di vittorie assolute e consecutive in qualunque gara abbia partecipato così come Chaos 2 è stato uno dei robot più vincenti della storia, inoltre ha dichiarato che il Chaos 2 che vedremo oggi avrà due motori: uno che va a anidride carbonica e uno che va a fortuna. Pensate!
Il secondo lottatore è un altro veterano dei combattimenti robotici, Panic Attack, guidato dal capitano del team degli Opposti, Noah! Ha detto di averlo ricostruito tale e quale all’originale, aggiungendo solo un “tocco di follia” in più. L’arma di distruzione di massa Izzy!
//Noah: Panic Attack ha lo stile di “combattimento” strategico ideale per me. Non fa sfoggio di armi sensazionali come ribaltatori e seghe circolari ma sfrutta tattica e abilità per insinuarsi sotto gli avversari, sollevarli, e portarli con sé dove vuole fino all’oblio. Quello che avrei potuto fare io con Alejandro nel Tour. Nondimeno ho dovuto adattarlo per ospitare Izzy, alla quale ho fatto credere di essere una tarantola e di conseguenza, si comporterà come tale attirando gli avversari nella sua rete. Infatti, non farò attaccare Panic Attack subito, resterò in paziente attesa nell’angolo più sicuro lasciando che siano gli altri a fare la maggiorparte del lavoro con le loro armi demolitrici.
Il terzo veterano a scendere nell’arena oggi è Sir Chromalot, quello originale, guidato dal suo nuovo e ancor più inetto proprietario Kyle Prince. Gli altri tre sono invece new bloods: Dad Scorpion, Cranky Kangaroo e Knowledge, quest’ultimo descritto come una “macchina priva di qualsiasi imperfezione”.
// Acuti //
Bryght: sono Bryght Phoenix, questo è il mio partner Alejandro Burromuerto, insieme siamo il team degli Acuti, e questo che vedete è Knowledge. Knowledge è il risultato di uno studio approfondito condotto oggi facendo una media ponderata dei robot più vincenti della storia di Robot Wars e delle loro caratteristiche tecniche. In questo modo mi sono concentrata per ricreare tutte le condizioni e le prestazioni di questi robot in uno solo: Knowledge è basato su una fenice, in grado di raddrizzarsi e tornare in posizione ottimale da qualunque verso lo si giri grazie a un sistema mag-lev che sfrutta il leyes del campo magnetico più vicino. Ha una spessa corazza in vanadio rinforzato che proteggerà Alejandro e sé stesso dagli urti- Ha un’altezza da terra pari a zero e ha 3 armi: un rostro perforante come Razer, un ribaltatore idraulico come Firestorm 5, e un disco rotante posteriore della potenza di Hypnodisc. Scrib, scrib. Knowledge è la scienza applicata a questo gioco chiamato Robot Wars. La percentuale di vittoria calcolata è 100%.
// Poli //
Balzak: ho costruito Cranky Kangaroo tutto da solo e sarò sempre IO a guidarlo. Ebbene sì, ho una laurea in ignegneria robotica che finalmente mi è tornata utile in qualcosa. Non ve l’aspettavate? Non dovete essere troppo sorpresi e neanche troppo poco, sgrunt, cosa credete? Ad ogni modo, Cranky Kangaroo è fatto come me: potente, adamantino e territoriale. Guai a invadere il suo spazio. Gli altri concorrenti sono avvertiti da adesso.
Kelsea: non vedo l’ora kelnizi, sono kelccitata.
Christine: a chi lo dici. Spero solo che mio padre non mi faccia ammazzare, o almeno che aspetti il secondo turno, sarebbe molto più piacevole per me essere massacrata da Dead Metal o ***Matilda***.
Chris: ma figurati, ho tutto sotto controllo.
Noah: allora perché stai tenendo il radiocomando al contrario?
Chris: non è affar tuo! (Ops.)
Christine: ora sì che sono tranquilla.
3
2
1
Activate!
Lester: luci verdi nell’arena. Flurrydonkylous Race riporta i fans ai bei vecchi tempi dei massacri robotici oggi. A sfidarsi 6 robot e solo 3 potranno uscirne integri: Chaos 2, Panic Attack Izzy, Sir Chromalot, Dad Scorpion, Cranky Kangaroo e Knowledge, chi sopravviverà? La prima mossa la fa subito Azusa con Chaos 2 portandosi sotto il massiccio robot artigianale di Balzak (& Kelsea)e ribaltandolo una prima volta immediatamente seguita dalla seconda che lo fa volare in orbita direttamente fuori dall’arena! ! ! Meno uno dopo soli 5 secondi. Rivediamo il replay: Chaos 2 senza neanche lasciare a Kangaroo un secondo per usare la coda autoraddrizzante gli passa sotto e gli infligge una ribaltata che lo fa volare lontano fuori come una farfalla. Nel replay possiamo apprezzare anche il volo che subito dopo Balzak ha fatto fare al suo radiocomando frantumando il vetro di protezione della tribuna dei tecnopadri… mentre la raggiante Azusa alza indice e medio in segno di vittoria. Chaos 2 sta rivivendo il suo periodo d’oro grazie alla sua nuova tecnomamma che già punta il prossimo obiettivo da spedire fuori dai giochi.
Kelsea: woooh, kelsissimo, r-rifacciamol@.
Azusa: sotto con il prossimo.
Leanne: ahh!
Lester: la seconda vittima di Azusa, Sir Chromalot, rotola per tutta l’arena in seguito al colpo subito senza che Kyle faccia nulla per rimediare!
Kyle: oh, cielo, non ci capisco niente, avrei dovuto fare includere un pilota nel contratto di acquisto. –a Bryght in piedi accanto a lui- Quanto vuoi per pensarci tu al posto mio? –ma non riceve alcuna risposta, allora si rivolge ad Azusa- Abbiamo un patto! Ti ho anche pagata.
Azusa: come consulente, non come aiutante, c’è differenza. Sayonara, Chromalot-San.”
Leanne: Kyle, questa non te la perdonoooo…
Lester: intanto gli altri 3 robot per ora scampati al tornado Azusa se la vedono 2 vs 1 fra di loro in un serratissimo confronto ma Knowledge tiene fede alla sua cartella tecnica infliggendo colpo su colpo, inutili i tentativi di sorprenderlo dal retro di Panic Attack (quel disco posteriore è letale) mentre Dad Scorpion a malapena riesce ad attaccare per via dell’inefficienza di papà Chris ed è costretto ad allontanarsi per riorganizzarsi meglio.
Christine: papà, devi essere più veloce nel premere quei pulsanti, immagina di avere in mano il telecomando di un mucchio di collari elettrici e di doverlo provare su degli assistenti totalmente alla tua mercè.
Chris: nyahahah, sì! Click tickle tickle tiriclick. Ora mi diverto.
Lester: come una furia Dad Scorpion torna alla carica pungendo ripetutamente sia Panic Attack che Knowledge, senza comunque fare troppo danno a questi e quando è Knowledge a fare la sua puntura sono dolori! Il micidiale rostro penetra nel nero esoscheletro proprio nell’addome dove si trova Christine e arriva fino in fondo.
Chris: argh!
Noah: oh, no. Questo è troppo.
Azusa: uhh, hentai.
Bryght: ….tickle tickle.
Noah: Panic Attack Izzy all’attacco!
Lester: Panic Attack interviene in difesa della sua innamorata attaccando il fianco ma Bryght fa girare il suo robot di 90° gradi facendo sì che sia lo stesso robot dei Mc Leans a fare da mazza per colpire e l’impatto è allucinante! Entrambi i robot si accartocciano e in particolare le loro pinze si distruggono a vicenda. Tecnopadri, dita nervose sui telecomandi, senza armi Noah e Chris devono portare i propri robot al sicuro…ma non ci sono nascondigli nell’arena di Robot Wars, o combatti o perisci.
Alejandro: avanti, finiamoli, è la mia occasione di vendetta.
Azusa: non se intervengo io. Hop, fatti una bella rotolata!
Alejandro: ahaaahahh, cos’è stato?!
Bryght: interessante, scrib scrib.
Lester: l’intervento di Chaos 2 salva i 2 robot, ma ormai sembra che Dad Scorpion sia incapace di andare avanti.
Christine: meglio così.
Chris: menomale che è ancora viva, fiù. Avvocato, falso allarme, annulli tutto.
Azusa: che ne dite, vediamo chi ha costruito il robot migliore? Perfezione vs Perfezione!
Bryght: proposta accettata. Click. –preme un tasto e il suo robot si rimette dritto grazie all’energia magnetica-
Alejandro: cosa? No, aspetta, finisci Noah & Izzy, prima. Bryght! Bryyyght!
Lester: il duello è ufficiale: Azusa, il paragone viene automatico, la “tecnomamma che non suda mai” VS Bryght, che è proprio estranea a qualsiasi emozione. Knowledge e Chaos 2 si studiano a lungo prima di sferrarsi un attacco simultaneo con il ribaltatore che catapulta entrambi lontano. Chaos 2 atterra felicemente dritto, Knowledge atterra ribaltato direttamente sopra Panic Attack!
Bryght: interessante casualità. Torna dritto, Knowledge. Click. Click. Click? Non ho più autonomia nel radiocomando.
Noah: guarda, guarda. Questa è l’occasione di fare ciò che ho sempre desiderato. Gettarti in un pozzo profondo.
Alejandro: Noah? Non avrai intenzione...guarda che te la faccio pagare, poi…noo!
Lester: Panic Attack coglie l’occasione al volo, anche senza più i forchettoni sollevatori porta l’inerme robot degli Acuti al capezzale del Pozzo dell’Oblio, lo apre, fiamme infernali fuoriescono dalle bocca che già pregusta il sapore del metallo e della scarta spagnola (l’avete capita, questa?), e ce lo fa scivolare dentro con tutta calma. Knowledge cade nel pozzo, NEL POZZO! NEL POZZO! OLTRE L’ORLO DELL’OBLIO.
Six!
Bryght: impossibile! E’ successa una probabilità che non avevo previsto. La variabile fortunofora G è stata determinante. Uhm. Credevo di aver pensato a tutto, invece dovrò rielaborare i dati daccapo. Uhm.
Lester: mentre sul grande schermo rivediamo gli highlights dei momenti migliori, annuncio che i 3 team a qualificarsi per in questo turno sono dunque i Vincenti, gli Opposti e i Mc Leans!
Christine: che cosa?
Alejandro: ti avevo detto di lasciar perdere Azusa! A quest’ora ci saremmo noi al loro posto.
Christine: come sarebbe a dire che siamo qualificati? Siamo rimasti fermi per oltre 10 secondi verso la fine, dovevate contarci fuori.
Lester: un po’ come accaduto nella storia originale della serie, Ref Bot lo mettiamo dal secondo turno in poi.
Topher: c’è di più! Trattandosi questa di una sfida del tipo “Chi primo arriva meglio viaggia” le prime 3 squadre a passare si qualificano direttamente per la prossima tappa di domani! Senza dover passare per l’ultimo pulsantopher previsto.
Azusa: vai, gente, batti 5! Complimenti a tutti.
Noah: eh, ok. Là. Non sono il tipo da entusiasmo facile ma yu-uhh vittoriosi per la prima volta! Dammi il 5 anche tu, robo-Izzy.
Izzy: @krind?
Noah: ti aiuto io. Click. –le dà il comando per fare il cinque con il radiocomando- In più ho un sacco di tempo libero da passare con Christine.
Chris: ahem, che genere di tempo libero?
Noah: sarcastic business.
Christine: ma io volevo vedere Matilda e il suo gigantesco disco verticale! Occasione sprecata, mi sento addolorata.
// Mc Leans //
Chris: oh-ehm, a proposito, fa’ vedere se per caso ti sei fatta male?
Christine: premuroso da parte tua, sebbene a scoppio ritardato. Comunque ho riportato solo qualche taglio.
Chris: qualche taglio un corno, guarda qua che cicatrice! Pronto, Chef? Fai ancora l’infermiere part-time quando sei fuori dalla cucina di Hatchet Kitchen? Vieni qui subito, è un’emergenza. Fai presto!
Christine: ti ripeto che è solo un graffio…
Chris: certo, vallo a spiegare all’avvocato di tua madre come te lo sei fatto!
Bryght: uhm..uhm…se non altro la struttura in kevlar del robot non ha riportato il minimo danno. Però dovrò cambiare tutte le altre parti e aggiungere l’elemento che neutralizzi qualsiasi eventualità sfortunata. Scrib.
Alejandro: non mi tiri fuori di qui prima? Potrei darti una mano.
Bryght: non ne ho bisogno, e poi ti ho sigillato dentro, per tirarti fuori dovrei distruggere l’intero rivestimento e rifare il robot daccapo.
Alejandro: no! Mi va bene stare all’interno.
Balzak: sgrunt, tutto il mio lavoro buttato in 2 secondi. Bah!
Kyle: come sta il mio Sir Kymolot, eh? Spero non abbia riportato troppe ammaccature, con quello che mi è costato. Qual è la diagnosi?
Staff: il robot non sembra aver riportato danni che non siano riparabili.
Kyle: oh, fiù, grazie al cielo!
Leanne: di me invece chissenefrega?
Kyle: ah, già, Leanne. Mio gioiellino, come ti senti?
Leanne: come una che ha fatto il più grande errore della sua vita.
Kyle: in che senso? Boh. Comunque sia, voglio che Sir Kramelot sia rimesso in sesto nel giro di 51 secondi o $iete tutti licenziati!!!!
Staff: è Sir Chromalot, il nome, intendo.
Kyle: grazie per avermelo ricordato. Che state qui a fare, andate in officina e riparate il mio Mr. Chromalot all’istante. Orsù!
Oh, e cercate di non fare del male alla sua componente più preziosa, la mia dolce perla.
Dixon: noi siamo pronti, quando si comincia?
Topher: appena altri 6 di voi saranno in grado di combattere, il che credo richiederà un po’ di tempo. Frattanto darei un’occhiata a tutti quegli altri team che ANCORA sono bloccati alla ricerca del primo pulsantopher. . .
*Big Ben*
Jo: allora, trovato qualcosa?
Brick: è stata una ricognizione infausta. Niente dritte su alcun fronte, comandante.
Jo: dannazione! Stiamo girando a vuoto da un’ora.
Brick: però io l’avevo detto che la linea blu non era quella giusta.
Rory: a-anch’io. Ma qualcuno forse che mi ha ascoltato?
Seijii: sì, sì, abbiamo capito, ora smettetela di farci il quarto grado. Inutile stare qui. Propongo di tornare nell’Underground, prendere nuovamente la linea blu per tornare alla stazione dov’eravamo e poi salire sulla linea verde.
Jo: approvo.
KJ: uhm, e come facciamo a sapere a che fermata è scesa Azusa?
Brick: soprattutto a che monumento è andata?
Seijii: meh, non lo so.
Mayko: -.- Ketty, la tua tattica dell’aspettare la mossa dell’avversario fa acqua da tutte le parti. -.-
‘,’,’,’,’,’,’,’,’’’,’,’,’’,’’,’,’’,’,’,’,’’
Si è pure messo a piovere.
KJ: toh, piove.
Monika: typical british rain.
Sapphire: oh, sì, l’aspettavo così tanto! –si schiarisce la voce- Tempo di musical.
Korry: tempo perfetto per continuare la mia collezione di ombrelli. Come questo! Che foggia pregiata, che disegno, che colori, davvero un pezzo unico!
Kurt: ehi, ritammi subito il mio omprello!
Korry: eh? Non ho capito.
Kurt: ho tetto di ritarmi il mio omprello, e anke subito.
Korry: omprello…che cos’è?
Kurt: un omprello è un omprello! Kvella kosa ke kvando piofe usi per ripararti. L’OMPRELLO. L’OMPRELLO!!
Korry: solo io non lo capisco quando parla?
Koffee: no. Ridagli l’ombrello prima che diventi più isterico e insopportabile del solito, e che IO DIVENTI ISTERICA perché mi ci stavo riparando sotto quell’affare!!!
Sapphire: potete per favore finirla di fare tutto questo chiasso? Mi state rovinando il momento. Shht! Musica, regia.
Tutti: ….
KJ: ma dove crede di essere questa?
Monika: sigh.
Jo: nel suo mondo. Noi ce ne andiamo, non abbiamo tempo da perdere in queste cose. Muovi il culo, Brick.
Koffee: anche noi non abbiamo tempo da sprecare ulteriormente. Vuoi ridarmi quel maledetto ombrello, stramboide? Andiamo dove vanno quei due. Snort, ne ho già abbastanza della pioggia e dei dementi per oggi.
Sapphire: profani. Comunque, ora non voglio più sentire volare una mosca. Siete pronti?
Ketty: Io caaaaanto sotto la pioggia!
Mentre la coda bagnata su un lato si affloscia!
Miagolooooo sotto la pioggia che scroscia
E fra scatole di cartone mi riparo come una lumaca fra le foglie di chioggia!
Il marciapiede bagnato
Dall’alto del mio rifugio privilegiato
La gente tra le pozzanghere schizzar
Mi diverto a spiaaaar!
‘,’,,’,’,’,’
Miagolo, miagolo, miagolo, miagolò, miagolò…sì!
Miagolo, miagolo, miagolo, miagolò, miagolò…lì!
‘,’,’,’,’,’
A chi serve avere un ombrello?
Quando il tempo in Gran Bretagna è sempre così pazzerello.
In ogni caso a me basta rubare un cappello (mi permetti?)
Per sentirmi di nuovo asciutta alla faccia del passante fregato sul più bello! –Blink^
KJ: !
Monika: what the--?
Sapphire: ehi, brutta ladra, mi hai rubato la scena e pure la canzone!
Mayko: che voce. Ma che ti è preso posso saperlo? Ketty? Dove scappi, torna qui! Ketty!
//Monika: il cappello poteva anche restituirmelo una volta finito ma damn, la sua intonazione era perfetta. I tried this song several times and was always a disaster. Per non parlare di tutti i raffreddori che mi sono buscata provandoci e riprovandoci.
//KJ: quella voce, così jazz, non so perché, mi ha ricordato la mia infanzia. E’ come se avessi già sentito questo motivetto nelle mie orecchie molto ma molto tempo prima. Anche se onestamente ho giusto pezzi di ricordi della mia infanzia avendola perduta praticamente appena nato.
Ashley: 548…nf,pant..
549..puff..anf..
550..sob..sbuff..e..
551 gradini. Auff, questo me lo ricorderò di sicuro per la tesi. “Il Big Ben ha ben 551 gradini di scale.” Sarà impossibile scordarmelo dopo averli fatti di persona.
Korry: finalmente sei scesa, Ash! Cos’è successo? Sembri distrutta.
Ashley: ho dovuto scendere la torre tutta da sola perché gli Acuti….aaaaanf…gli Acuti mi hanno abbandonata quando hanno capito che la soluzione dell’indovinello è un’altra.
Korry: quale?
Ashley: l’occhio umano, e quindi il monumento giusto è l’Occhio di Londra.
Monika: the London Eye! Non ci avrei mai pensato.
Korry: vediamo dov’è sulla cartina…
Monika: taxi, to the London Eye, quick!
Sapphire: così la mia esibizione è andata sfumata e ha già smesso di piovere! Non è giusto.
-anche gli altri team chiamano i taxi, che sono però molto lenti-
Jasmine: scommetto che noi facciamo prima a piedi.
*Occhio di Londra*
Jasmine: scommessa vinta: nessuno degli altri è ancora qui. Click! Facciamoci un giro sulla ruota panoramica e aguzziamo lo sguardo.
KJ: portata massima passeggeri: 4 persone. –appena entrano (a fatica) nell’abitacolo l’intera cabina oscilla- Avranno pensato ai giganti, vero?
Jasmine: com’è stretto qui dentro. Sento salire l’ansia.
KJ: meglio se te la tieni sotto controllo, visto dove siamo.
Jasmine: c-ci proverò. –guarda dal finestrino mentre un corvo vola via dopo averli spiati a lungo-
Dawn: così gli altri concorrenti sono andati lì? Grazie mille dell’aiuto.
Mike: novità?
Dawn: il mio amico corvo sa qual è il posto giusto, mi ha detto che si tratta dell’Occhio di Londra.
Mike: ottimo, ringrazialo da parte mia.
Dawn: cra cra craa! Ecco dei semi in premio. Non c’è di chè.
Mike: pronta?
Dawn: sì. –scompaiono in una nebbia mistica davanti a un passante che resta allibito-
Leonard: ma chi era, Luna Lovegood?!! Mah, avrò visto male. Fooorse dovrei smetterla di leggere Harry Potter, comincio ad avere le allucinazioni.
Tammy: hai ragione, dovremmo passare a letture più realistiche. Come l’Amuleto di Samarcanda o Eragon.
-tornando all’Occhio di Londra, KJ sta facendo piuttosto fatica a tenere ferma Jasmine-
Jasmine: spazio spazio spazio spazio!
KJ: Jaaaz! Di questo passo finiremo noi nello spazio! Gniek) Gniek) Questo rumore non promette niente di buono.
Jasmine: allora io esco fuori di qui. –rompe il vetro con un calcio e si arrampica sul tetto della cabina- Ah, molto molto meglio.
KJ: contenta tu.
Rory: g-guarda! Vedi anche tu quello che vedo io?
Seijii: meh, niente di che. Scommetto che Kelsea ha fatto qualcosa di molto più pazzesco quando è stato il suo turno di salire qui.
Monika: su questo vetro c’è il simbolo di Robot Wars! Ricordo questo show, andava forte negli USA. Anyway, chissà cosa dovremo fare in merito… let’s go.
Seijii: a quanto pare salire non serve più, c’è chi ci ha pensato per noi, meheheh. Taxi!
Korry: avete già terminato la seconda sfida? Allora vi seguiamo a ruota.
===Lenza & Esca e Kollezionisti===
Rory: la prossima sfida si svolgerà in un certo Robot Wars. Credo sia un altro monumento famoso.
Korry: macchè monumento, so di cosa si tratta e mi piace un mondo. Ho la collezione di tutti i modellini!
Ashley: sarebbe stato strano il contrario.
Rory: raccontaci di più, in cosa consiste, se posso chiedere?
Korry: è un gioco dove si usano dei robot radiocomandati, che tu stesso hai costruito. Li progetti, li crei e li fai combattere all’interno di un’arena apposita.
Rory: credete che la nostra sfida sarà su questo? Sono preoccupato. Chi sa come costruire un robot?
Seijii: non guardare me, sono solo un umile pescatore (si fa per dire). Qualcosa m’inventerò, comunque.
Ashley: all’Università c’è la facoltà di Tecnologia e Informatica, ma, mi vergogno a dirlo in pubblico, non l’ho mai frequentata. Proprio adesso che ci sarebbe tornata utile! Sono così sciocca.
Korry: non fa’ niente, ce la caveremo lo stesso. Dimentichi che il sottoscritto è in grado di montare il modellino di un veliero di 8000 pezzi in mezz’ora?
Ashley: ah, già. Me n’ero dimenticata sì.
Rory: r-riesci davvero a fare una cosa del genere?
Korry: korrettissimo!
Seijii: a confronto io ci ho messo una settimana a capire come montare una canna da pesca elettronica. Impressionante, devi essere un genio.
Korry: ahah, ma no! Ho solo tanta passione e all’inizio anch’io faticavo parecchio con le istruzioni ma con un modellino al giorno ho imparato che il trucco è mai seguirle alla lettera o puoi stare anche mesi a impazzirci dietro. Capito questo semplice principio, si va come razzi fino a riuscire a completare un modellino all’ora.
Ashley: torniamo a noi, il taxi si sta fermando. Siamo arrivati.
-altri taxi arrivano o sono già arrivati in contemporanea-
Korry: oh, wow, dal vivo questo posto sembra ancora più mitico! *Foto istantanea*. Click!
Seijii: Click! -legge-
Monika: Click! –legge-
Mike: Click! –legge-
Mayko: Click! –legge- Dobbiamo scegliere tra questi robot o farne uno nostro.
Ketty: vediamo un po’ il catalogo tecnico…questo non mi piace, questo no, questo neanche…questo si chiama Kat ma non ha niente che gridi gatto, pff..
Mayko: posso partecipare un po’ anch’io?
Ketty: certo, ma concordi con me nello scartare questi modelli.
Mayko: io penso solo a trovare un robot che sia facile da costruire, e non ne vedo uno solo. Sai che ti dico, lascio a te la scelta!
Ketty: ok. Lettera P: Panic Attack già preso, Paradox no, Pincer Link…Pussycat. Carino questo! Ha un nome che mi ispira, leggiamo la sua scheda: Pussycat: invertibile e affidabile, questo robot dalla forma piramidale ha la capacità di cadere sempre in piedi, dalla quale prende il nome. Il mio istinto ha visto giusto! E’ lui il robot che voglio ricreare.
Mayko: non mi sembra una cosa fattibile, dico, ma hai visto quanto è complesso? Neanche con le istruzioni ci riusciremmo.
Ketty: infatti andremo solo a istinto.
Dixon: ciao, ragazze! Quando siete arrivate? Non vi ho visto! Non è galattica questa sfida? Sto fremendo per l’attesa di provare il gioco in prima persona. Il primo match che si è svolto mezz’ora fa mi ha galvanizzato, e adesso la difficoltà sarà anche maggiore.
Ketty: ciao, Dixon. Siamo arrivate adesso.
Dixon: che robot costruirete? Sono curioso.
Mayko: Ketty ha scelto questo “Pussycat” ma io non sono convinta che riusciremo ad assemblarlo. Chi ha mai costruito un robot alzi la mano o la zampa, non è come il Lego o l’Ikea! Voi invece quale avete scelto alla fine?
Dixon: *.*
Mayko: beh? Non mi hai ascoltata. Sembri su un altro pianeta, va tutto bene?
Dixon: svelto, ricordati una frase carina da dirle suggerita dal dizionario. Me…gu…ga..ki..ehm, no! Mega kimi wa ga ka..aaahm..no, no, mi sto confondendo. Fai mente locale!
Mayko: …?
Dixon: ora ci sono. Ahem! *Komban aimasen ka.* (traduzione: ci vediamo stasera)
Mayko: ok, allora a stasera, se saremo fortunati a restare tutti e 4 in gara. Mumble-mumble.
Dixon: no, ma cosa ha capito? In realtà, volevo dire, che ci vediamo nell’arena. Geheheh. Ehm, allora a più tardi, buon lavoro. O yasumi nasai! (traduzione: Buonanotte!)
Mayko: è un bel tipo strano. –si gratta dietro l’orecchio con la zampa posteriore-
//Dixon: meganekko accidenti! Non devo più uscire senza il dizionario in tasca, così posso sbirciarlo quando non mi ricordo una frase. Voglio capire cos’è che le ho detto prima…ah…ciaf! Che figura da otaku.
*Robot Wars*
Sapphire: orsù, tocca a te. Sei tu l’addetta agli effetti speciali durante le mie riprese, datti da fare e costruisci la mia armatura robotica di scena.
Monika: wait wait wait, per chi mi hai presa?! Io non so niente di come si costruisce un robot. Perciò mettiamoci insieme a ragionarci su e facciamo un po’ di sano team work per riuscirci! Okay?
Sapphire: cioè, vuoi che mi metta a fare la meccanica? Non sia mai che io mi abbassi a un simile ruolo. Tsè, dovrei forse sporcarmi d’olio e sudare come un’operaia? Sicuro, poi le passi tu altre 8 ore in sala trucco.
Monika: …seriously? E’ di questo che ti preoccupi, di rovinarti il “costume di scena”? Enough, I quit.
Sapphire: ho capito bene? Ti stai ritirando? Se ti ritiri tu devo ritirarmi anche io…a-aspetta un attimo, NON SE NE PARLA! Sono a tanto così dal successo non potrei mai uscire adesso.
Monika: without me uscirai seduta stante, è una gara a coppie. Farewell.”
Sapphire: ohh, va bene, mi sporcherò le mani, farò la parte della meccanica sporca e trasandata e darò il mio contributo ma ti supplico non mollare! Questo reality televisivo è la mia ultima speranza.
Monika: di che cosa?
Sapphire: di trovare un lavoro nel cinema, ovviamente! Nonostante sia una suprema attrice non ho ancora ricevuto alcuna chance sul grande schermo, lo so che è tragicamente assurdo, ma è così, la vita di una diva è taaaanto crudeeeeele. –si accascia teatralmente sul banco di lavoro-
Monika: wow. Dramatic.
Sapphire: più resto in questo programma più ho la possibilità, la minima possibilità di essere davanti a uno schermo e mostrare il mio talento. Capisci?
Monika: more or less. Comunque d’accordo, resto, a condizione che sia tu a entrare dentro il robot. Ora aiutami a scegliere dal catalogo qualcosa di facile da costruire, and let’s do finally some true team work!
Seijii: a turno ciascuno dei due proporrà un’idea, alla fine valuteremo i pro e i contro di ogni singola proposta e terremo le idee migliori per il progetto. Inizio io. Come arma vorrei un usare un uncino in grado di agganciare gli avversari come pesci per poi sollevarli: perciò monterei sullo chassis una canna da pesca bella grande dotata di un filo di nylon bello robusto.
Rory: c-carina l’idea. Io proporrei di dargli una forma molto…
Seijii: ti interrompo perché mi è venuta un’altra idea formidabile. Ventose! Attacheremo delle ventose nei punti di contatto così il nostro robot potrà appiccicarsi come una remora a un nemico e consumarlo lentamente con attacchi ravvicinatissimi oppure usarlo come scudo. Me-eh-eh.
Rory: bello, ma..invero era il mio turno. Vorrei dargli una…
Seijii: altra ideona! Mentre tutti metteranno i loro compagni dentro al robot tu starai fuori, dondolando appeso all’estremità della canna da pesca da brava esca, appena proveranno ad attaccarti Minnow 7 farà la sua mossa attaccando con la sega dalla parte del mulinello, l’uncino oppure la rete metallizzata, ancora non ho deciso.
Rory: M-Minnow 7? E’ un gran bel nome ma non eravamo…d’accordo..sul sceglierlo insieme? Comunque io gli darei….
Seijii: idea delle idee, oggi sono un vero vulcano!
Rory: ..u-una forma…ap-ap..
Seijii: la forma del robot sarà appiattita come quella di una rana pescatrice, così piatta da potersi mimetizzare nell’arena, e infatti la coloreremo dello stesso colore del cemento usato per costruirla. Fine. Abbiamo realizzato un ottimo progetto, non ci resta che metterlo in pratica e saremo a ippocampo.
Rory: “abbiamo.”
Seijii: ricapitolando: forma di rana pescatrice, tu come esca, arma principale che ricorda una canna da pesca con il medesimo funzionamento e magari carta argentata fatta a scaglie che ricordi le squame usate dai pesci. Io ci metto la canna da pesca, tu procura il resto.
Rory: sigh, subito.
Dawn: non mi piace che tutti questi robot vadano a CO2, è tutto inquinamento che finisce nell’aria che respiriamo.
Mike: ma siamo al chiuso.
Dawn: finirà lo stesso nell’atmosfera! La nostra priorità è sfruttare una fonte di alimentazione energetica a impatto 0 e possibilmente rinnovabile.
// Altruisti //
Dawn: energia eolica. Esclusivamente creata dal vento, assolutamente non inquinante. Muniremo la nostra macchina di un mulino a pale collegato alle batterie che convertirà la corrente assorbita in corrente elettrica e consentirà il movimento.
Mike: quale vento se l’arena è al coperto?
Dawn: potresti sempre soffiare sul mulino…
Mike: altra idea?
Dawn: energia solare. Pulita e semplice, basterà montare un pannello solare sul robot e questo raccoglierà la luce del sole come un fiore per la fotosintesi e magicamente il calore assorbito creerà l’ energia elettrica. Montando degli specchi ustori ai lati del pannello disporremo anche di un’arma micidiale per tutti tranne che l’ambiente!
Mike: te lo ripeto, la lotta si svolgerà al chiuso. Niente vento e niente sole. Capito?
Dawn: ho esaurito le idee.
Mike: e se usassimo dell’energia scoiattolare? (N.D.R: Tribute a Phineas & Ferb)
Dawn: cos’è? E’ la prima volta che la sento.
Mike: è una specie di dinamo a energia motoria: si mette una ruota per criceti nel cuore del motore e quando l’animale si mette a correre arriva l’energia. Puoi chiamare un paio di roditori e chiedergli di farci questo favore?
Dawn: grrrrr.
Mike: come non detto. Fa’ finta che non abbia detto niente.
Dawn: però mi hai fatto venire un’altra idea.
Monika: passami la chiave inglese, please. Anf, con questo credo di aver fissato correttamente tutti i bulloni per il fissaggio del flipper anteriore. Facciamo una prova, click. Sproing! –il pezzo del ribaltatore “parte” in aria centrando la compagna dritto in faccia- Groan, dovrebbe far saltare in aria gli avversari, non sé stesso.
Sapphire: ahi, non ero pronta per una scena di dolore! Potevi avvertirmi! Non sono ancora sufficientemente famosa per attirare l’attenzione dei mass-media facendomi una rinoplastica facciale!!
Monika: sorry. Perché non riesco mai a farne una giusta? Altro che wasted potential, sono wasted e basta.
Rory: ehilà, ehm, come va?
Monika: hello Mayko…I mean, Rrrrory, Rory, yes! Ciao, Rory, scusa, credevo fosse venuta Mayko a darmi un po’ di conforto ma a quanto sembra continuo a illudermi. Anyway, va come al solito fiasco, sono solo al primo step della costruzione e questi sono i risultati ottenuti: 0.
Rory: oh, capisco. Se può essere di consolazione, anche noi non siamo ancora riusciti a costruire alcunchè. Siamo in alto mare. Il, tra virgolette, nostro progetto si sta rivelando troppo complesso e infattibile: è impossibile fare un rivestimento di sola carta argentata e l’arma chiaramente non funziona.
Seijii: stavolta deve resistere per forza. Acc, si è spezzata di nuovo! Eppure ho usato il cavo più robusto che conosco: il nylon da 250 libbre. Con questo ci pesco tonni e pirarucù come niente, non capisco!
Rory: ma Seijii si è ormai intestardito ed è troppo orgoglioso per ammetterlo. Comunque, dato che io non gli servo a niente almeno finchè non dovrò scendere in campo a fare da esca, p-posso darti una mano. Oso dire di essere bravo con le riparazioni. In fondo riparavo io tutti gli elettrodomestici rotti da Claryssa per farla risparmiare, le controllavo periodicamente gas e tubature dell’acqua rimediando alle perdite dovute ai danni da lei provocati, e le facevo anche da meccanico personale revisionandole l’automobile e sostituendo i pezzi maciullati nei tamponamenti.
Monika: wow, sei una specie di tuttofare. Claryssa is lucky. Was! Sooorry. Non volevo.
Rory: è tutto ok, ho superato da tempo la mia storia con quella tiranna. N-Non ha mai mostrato apprezzamento per tutti i favori e le gentilezze che le ho fatto, anzi mi ha solo maltrattato e ridotto uno zerbino, segnandomi a vita. Gniek, ecco fatto. Per stringere un dado non si usa la chiave inglese ma la chiave del 5, come per la bicicletta. Inoltre occorre qualche muscolo in più per stringere con forza, e io ce l’ho andando sempre in palestra. –si rimbocca la manica scoprendo il bicipite- C-Che te ne pare?
Monika: *waaaw*
Rory: l’ho montato bene il ribaltatore, vero?
Monika: oh, yeah! Sei stato bravissimo, really good.
Rory: è bastato stringere al massimo tutti i bulloni, nulla di straordinario, ci saresti riuscita tu se avessi avuto delle braccia più muscolose. Io ho solo fatto pura manovalanza.
Monika: well, sei stato gentilissimo, this is enough. Ok, prova: three, two, one, go! –il ribaltatore funziona correttamente sparando Rory in orbita- Ops, sorryyyy! Gli auguro almeno un felice landing.
Lester: cari House Robots, tra poco verrà il vostro momento, ah! Dopo tanti anni di inattività voglio controllare in via preliminare che non abbiate dimenticato come usare le vostre armi di distruzione di massa, perciò a turno farò il nome di ciascuno di voi e gli dirò di usare la sua arma principale facendo una dimostrazione a suo piacimento. Shunt, iniziamo da te. Ascia pneumatica in azione!
Shunt: KRANK! –il colpo dimostrativo inferto al suolo genera una crepa lunga un kilometro nel pavimento-
Lester: non male, potevi essere più originale, ma quanto a potenza distruttiva ci siamo eccome. Ora Sgt. Bash, fai un passo avanti e fammi vedere una bella fiammata!
Sgt Bash: FWAAAAAAMP! –lo arrostisce per benino-
Lester: cough, ora so cosa vuol dire essere un fiammifero. In ogni caso, eccellente esecuzione! Adesso voglio testare te e la tua sega circolare rrmp, Dead Metal.
Rory: fiiiiiiiiiiiiiiiiii…oh, per una volta qualcosa ha fermato il mio atterraggio. –si accorge di essere finito tra le “amorevoli” braccia dell’aragosta metallica- Ah, ecco perché, è per permettermi di sperimentare un nuovo livello di dolore. Grazie!
Dead Metal: vvvvvvvvvvvvvvv -ritraendo le sue chele porta Rory in vicinanza della sua testa che allunga in avanti, e mette in azione la sega circolare verticale…- VVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVV!!!!
Rory: waaaaaah! ! !
Lester: No, Dead Metal, è un concorrente umano, non puoi (ancora) massacrarlo! Quale sarà il radiocomando che spegne Dead Metal? Questo no..questo neanche…urka che carneficina! In ogni caso, è la dimostrazione migliore di violenza e distruttività vista fino adesso. Prendete esempio, voi altri. –immediatamente gli altri House Robots si fiondano addosso a Rory- Non intendevo questo!! Ma in ogni caso sono fiero di voi, avete tutti superato il check up preliminare. Sigillo di approvazione ottenuto!
Korry: questo pezzo va qui, quest’altro va messo sotto, l’arma va incastonata nel pannello K4…e voilà, Damtonkia è assemblato! Quanto ci ho messo?
Ashley: neanche un minuto.o
Korry: menomale, significa che sono ancora in forma malgrado non ne faccia uno da un mese circa.
Ashley: ora studiamo bene le istruzioni.
Korry: macchè, non ci servono! Come ho già detto prima, le istruzioni sono studiate solo per far perdere tempo. Si fa molto prima a fare da soli, con la pratica.
Ashley: veramente sono abituata a seguire sempre la teoria per prima. Sei sicuro di questo?
Korry: fidati. Puoi entrare tranquillamente dentro Damtonkia, sei in buone mani.
Ashley: davvero non vuoi almeno dare una lettura veloce alle istruzioni dei comandi e vedere se funziona tutto o se hai dimenticato qualche componente?
Korry: tsk, no. Sono sicuro al 100% di aver montato tutto korrettamente.
Seijii: me-eh! Che rapidità, complimenti, ho visto tutto ed è stato prodigioso come hai montato quel coso in pochi secondi.
Korry: grazie, ma l’avevo detto, no? Eheheh.
Seijii: che ne diresti di darmi una mano? Sto avendo parecchi problemi con il mio robot magari c’è solo bisogno del contributo di un supremo esperto del modellismo…
Korry: ta-dah! Eccolo qui.
Ashley: un momento, dove stai andand –Korry chiude velocemente il cofano senza farla finire di parlare-
Korry: a tua piena disposizione, alleato. Poi magari parliamo un po’ degli ami da pesca che mi hai promesso di regalare? Eh? *EH????*
Seijii: me-eh-eh! Forse. Intanto vediamo se mi risolvi il problema.
Ashley: Konrad Klimt Kavalier fammi subito uscire di qui perché possa rimproverarti sulla tua pessima condotta di squadra!
*II Match*
Lester: il secondo Annhilator sta per cominciare. Prima però di far scendere in campo i 6 robot concorrenti, è ora che tornino sul palcoscenico gli House Robots! A iniziare dalla reginetta robotica, la massacratrice Matilda!
Per chi se ne fosse dimenticato, la cara Matilda è un triceratopo del peso di una tonnellata di acciaio che però non si nutre di foglie ma degli stessi rottami di coloro che lei riduce tali in campo. Dotata di un micidiale disco circolare piantato nel posteriore è in grado di spedire in orbita (e a pezzettini) chiunque ci finisca contro. Pattuglierà l’angolo SX alto dell’arena, robottini siete avvertiti.
Christine: wooooh! Vai, Matilda, finalmente, fammi sognare di nuovo! *Quanto avrei voluto essere lì in questo momento.* –seduto accanto a lei, Noah guarda la telecamera rassegnato scrollando le spalle: niente sarcastic business per oggi-
Lester: il secondo grande ritorno è Shunt, la storica ruspa che non perdona! Una sua sola picconata può fermare anche il robot più adamantino ma ha un’imbarazzante sistema di autoraddrizzamento. La sua zona sarà l’angolo SX basso.
Noah: se non ricordo male Shunt e Matilda venivano spesso chiacchierati per avere una storia, senza scendere in particolari trattandosi di robot. Non trovi una certa somiglianza in noi due?
Christine: cioè siamo come una ruspa da 110 kg e una triceratopa meccanica. Interessante punto di vista.” –le scappa un risolino-
Noah: ahahah, ahem. –arrossisce imbarazzato-
Lester: terzo a entrare è Dead Metal, la cui letalità posso assicurarvi non è cambiata di una virgola. Finite in braccio alle sue amorevoli chele e lui vi ridurrà a poltiglia con la sua amabile sega verticale. Infine il quarto e ultimo a entrare è Sgt. Bash, l’unico a vantare un lanciafiamme! I due sorveglieranno la parte destra dell’arena di Robot Wars e non avranno pietà per chi oserà invadere la loro zona. Non poteva mancare l’arbitro Refbot: conterà ed eliminerà dal gioco chiunque resti immobile al conto di 10.
Kyle: pure? Santo cielo.
Lester: a sfidarsi stavolta sono i team degli Aristocratici, Manga, Altruisti, Lenza&Esca, Collezionisti e Selvatiche. Il primo a presentarsi è Aura. Dawn & Mike l’hanno costruito usando solo materiali che rispettano l’ambiente, riciclabili e rinnovabili, e anche l’energia e le armi che utilizza sono a impatto zero! –dal box emerge una sottospecie di triciclo mosso da Mike che pedala nel più completo imbarazzo mentre regge uno specchio ustore in una mano e un martellone nell’altra- Ah ah ah ah ah! Follia.
// Altruisti //
Mike: appena ho fatto il mio ingresso la platea è scoppiata a ridere. Non gli do torto: sembravo l’incrocio fra un pagliaccio in sella al suo triciclo e un incubo meccanico.
Dawn: sono molto fiera di come è venuto Aura. Non inquina per niente e ha armi che nessun altro può vantare.
Mike: cioè, io sono sia il motore che l’arma principale.
Lester: il secondo è un’altra novità creata per l’occasione: Mini Minnow! Piatto e compatto come un CD, è stato concepito per ricordare una rana pescatrice che aspetta le prede sul fondale e le attira a sé con la sua esca. Ai comandi c’è il furbo Seijii, all’esca c’è ovviamente Rory.
// Lenza & Esca //
Seijii: vi faccio vedere come funziona. Ad una estremità della lenza gigante c’è il rocchetto e il mulinello che può anche fungere da arma supplementare, all’altra estremità c’è appeso il mio minnow Rory: quando un avversario si porta abbastanza vicino per attaccarlo, allora la canna da pesca diventa un’ascia pneumatica che BAM! colpisce quando meno se l’aspetta.
Rory: c-colpisce anche me, però.
Seijii: è un effetto collaterale calcolato. La strategia sarà non fare assolutamente niente finchè non saranno loro a notarci, e finiranno in trappola come aringhe.
Lester: i restanti 4 sono tutti veterani delle guerre robotiche che furono: Sir Chromalot ci riprova, Hypno Disc è finalmente pronto a farci tornare gli incubi, Damtonkia torna in pista dopo essere stato ricostruito a tempo di record e la graffiante Pussycat ora può contare su una padroncina ancora più felina di lei.
Ketty: mi-ao, l’hai detto. In più ho anche Mayko come arma segreta.
Kyle: come sarebbe a dire?
Ketty: provate a farla arrabbiare e poi mi dite.
Seijii: meh, già. Non ci tengo proprio.
Lester: pronti? Ricordate che ne possono sopravvivere solo 3. 3,2,1 attivazione! Luci verdi nell’arena e House Robots agli angoli in attesa delle prede. E’ il secondo tentativo dell’aristocratico Sir Chromalot e incredibile a dirsi non sembra lo sfavorito del gruppo paragonato ad Aura degli Altruisti… I 6, anzi, i 5 robot si gettano subito nella mischia! Pussycat lascia un bel graffio sul bordo di Sir Chromalot, di nuovo bersaglio facile, che viene ribaltato da Damtonkia mentre Mike/Aura infligge un colpo da dietro totalmente innocuo a Hypno Disc, che si gira lentamente e inizia a far girare il suo temuto disco che porta via il primo pezzo di Aura e per poco dello stesso Mike!
Mike: ahh! Queste quindi non sono armi innocue per gli esseri umani???
Lester: seghe elettriche, lanciafiamme, asce, tu cosa ne pensi? Riprendendo il discorso, il colpo dimostrativo di Hypno Disc sembra aver fatto capire anche agli altri robot chi è ancora più facile di Chromalot da eliminare: l’ecologico Aura. Contro il quale si scagliano adesso anche Pussycat e Damtonkia facendone un sandwich.
Mike: non va bene, non va bene. Dawn, aiuto. Indietro, state indietro!
Lester: Mike continua a martellare i nemici come un ossesso o uno di quei giocattolini a molla che si trovano nelle sale giochi, ma i suoi colpi non bastano neanche a scalfirne la superficie. Ecco di nuovo affacciarsi la minaccia del disco ipnotico su ruote @...@...@ gira, gira, gira.
Mike: non di nuovo, non di nuovo, non di nuovo!!! –martella il più possibile-
// Altruisti //
Mike: sono lì che mi trovo davanti questo enorme disco orizzontale con la spirale disegnata sopra, sembra quasi un disco volante che viene verso di me a grande velocità e impazzisco totalmente. Ho un attacco di panico e prendo il martello a due mani e bonk bonk bonk bonk bonk non finisco più di fare avanti e indietro col braccio, finchè il martello non mi schizza via dalle mani e rimbalza su quell’affare rotante come un proiettile.
Lester: Aura ha appena perso la sua per così dire arma principale e adesso cosa accadrà?
Mayko: TE LO DICO IO -il martello si è conficcato nella sua coda- ACCADE CHE SCATENERO’ L’INFERNO. SGROAR!
Ketty: oh-oh, io avevo avvertito. No, Mayko, fermati! (Peccato non avere un radiocomando che controlli anche lei).
Lester: Mayko balza direttamente addosso a Hypno Disc come una furia incurante del pericolo (parliamo di un disco orizzontale del peso di 300 kg) ed è massacro robotico, autentico spezzatino metallico, anzi, visto che il team Manga è tanto patito del Giappone, sashimi di robot! In un attimo Mayko ha completamente smembrato uno dei concorrenti più temuti della storia di Robot Wars.
// Manga //
Midori: parliamo di un robot fatto di acciaio, metallo, e annessi. E lei l’ha smembrato come un trancio di maguro. Non so come ho fatto a sopravviverle.
Dixon: che potenza, una furia indiavolata! E al contempo così **kawaiicissima.** Ovvio che ho disegnato tutta la scena.
Midori: ah, ecco perché non hai neanche provato a scamparle, hai abbandonato il radiocomando per metterti a fare un disegno. Ma complimenti! Domo arigatò.
Dixon: non c’è di che.
Midori: majidèe? Mi prendi in giro? Ero ironica.
Mike: menomale che non si è accorta che l’ho lanciato io il martello. Meglio allontanarsiiii! –viene quasi ribaltato da Damtonkia- Eddai, un po’ di tregua no? –Damtonkia va poi a rovesciare Pussycat- Meglio.
Lester: intanto che questo macello accadeva, Refbot ha terminato il conto di 10 per Sir Chromalot, del quale adesso gli House Robots si prenderanno personalmente cura.
Kyle: menomale, che ci pensino loro, ben venga.
Seijii: cos’hai capito, trota? Guarda che sta per succedere.
Leanne: sono stufa marcia di stare qui dentro a farmi sballottare. E’ finita sì o no?
Lester: oh, non è neanche incominciata per te. E’ Shunt ad aprire le danze!
Leanne: cosa intendi…iiih! –il piccone perfora la corazza nella quale è rinchiusa e la manca di un soffio al quale segue subito dopo la presa delle tenaglie di Sgt Bash- Cosa significa questa follia?! Aiuto. Ehi?
Lester: Sgt. Bash afferra il rottamato Sir Chromalot e lo posiziona sulla celebre Catapulta del Disonore.
Kyle: oh, giusto cielo, che guaio. Il mio investimento va in orbita.
Lester: ecco che decolla! Sir Chromalot vola per tutto il diametro dell’arena rimbalzando più volte come una pallina magica, 1,2,3 rimbalzi che rendono la sua forma sempre meno cilindrica. Tutto bozzi e ammaccature, la creatura di proprietà dell’ Aristocratico Kyle riceve ora un trattamento “regale” offerto dalla casa: Dead Metal fa i massaggi mentre Sgt Bash si occupa della pedicure. -Dalla microcamera installata nell’interno del robot si vede Leanne stringersi come una sardina in scatola per evitare di finire affettata dalla sega circolare o che le sue estremità vengano tagliate dalle cesoie giganti...-
Leanne: Kyyyyyleeeee o Keeeeijeeeiii! Qualcuno mi tiri fuori da qui intera. Zac! Ahh, non i capelli!
Lester: Sergeant Bash addirittura estrae dal guscio tutto bucato di Sir Chromalot una materia fulva e filamentosa che poi dà subito alle fiamme con orgoglio. Che spettacolo pirotecnico! Il tocco finale spetta a Matilda., gli altri House Robots cavallerescamente si spostano per lasciarle spazio.
Christine: adesso vedrete la mia eroina cosa è in grado di fare.
Lester: Matilda si mette in posizione di retromarcia, protende il suo spinner verticale e SLASH affetta in due il malcapitato e tutto quello che contiene dentro.
Kyle: argh. Mio Dio, chissà quanto mi costerà farlo riparare adesso!
Leanne: mai quanto il conto del parrucchiere, te lo assicuro.
Christine: sì, maciulla quei transistor ai minimi termini, Maty!!!! Sei la più grande. Ora nel pozzo, nel pozzo, nel pozzo, oltre l’orlo dell’oblio e della disperazione.
Izzy: caspita, parli davvero come una pazza scatenata, sembri molto più coinvolta di me da questo gioco. Mi piace!
Christine: e con questo? –scrolla le spalle tornando improvvisamente apatica-
Lester: Shunt raccoglie i resti di Sir Chromalot e Hypno Disc e termina l’opera gettandoli nel Pozzo dell’Oblio. Non è ancora finita, in ogni caso manca ancora una terza vittima! Chi sarà fra i 4 rimasti?
-Ketty e Korry mandano i propri robot l’uno contro l’altro senza esclusione di colpi ma Mike ne approfitta per svitare via qualche bullone a entrambi usando un cacciavite di nascosto e facendogli così perdere le loro armi principali-
Finora un robot è passato del tutto inosservato: mi riferisco ovviamente a Minnow, che è stato in disparte e lontano da qualsiasi scontro.
Seijii: solo per attendere il momento giusto per fare la mia mossa. Ehilà, pesciolini radiocomandati, guardate un po’ che bell’esca ho qui per voi. Mentre voi vi siete massacrati a vicenda noi siamo rimasti a guardare e adesso siamo in netto vantaggio, ma voglio essere generoso e offrirvi l’opportunità di diminuire lo svantaggio. Provate a prenderlo. Me-eh-eh.
Rory: glom.
Ketty: è sicuramente una trappola ma devo ammettere che mi interessa solo farti rimangiare quel ghigno, hai pestato la coda alla gatta sbagliata! GGGNAO! Fizz, all’attacco Pussycat!
// Selvatiche //
Ketty: ci sono cascata. Tuo cugino è un vero provocatore, tira i nervi, lo devo ammettere, è impossibile sopportarlo senza reagire male!
// Altruisti //
Dawn: la mia aura è rossa come la luna di sangue. Seijii si merita la purga karmica.
Seijii: sta funzionando. Ritiriamo l’esca e prepariamo l’a-
Rory: rrrrip. T-Temo ci sia un imprevisto.
Lester: la lenza alla quale Rory oscillava appeso è stata tagliata da Sgt Bash, che non è il solo ad essere stato attirato all’angolo del Minnow: tutti gli House Robots, inclusi quelli lasciati nel garage, si sono precipitati all’assalto!
Rory: sob, non di nuovo.
Seijii: meh che sta succedendo?
Lester: sniff, si sono ricordati le mie parole, sono commosso. Rory è subito arrostito dal poderoso lanciafiamme del Sergente e preso di mira dagli altri: l’armatura squamata di Minnow viene divelta come un pesce sfilettato, poi è il turno di Rory. Un massacro così non si era mai visto.
Christine e Izzy: mi è parso di aver appena visto schizzare del sangue assieme alle scintille*! –Noah e Chris si scambiano uno sguardo di inquietudine che la dice lunga lunga-
Lester: ma a sorpresa interviene Damtonkia in difesa azionando il ribaltatore contro Shunt ma non ha più energia sufficiente a ribaltarlo e rimane colpo di scena completamente bloccato. Questo offre a Rory l’opportunità di cacciare il loro robot fuori dai guai strisciando al sicuro con quel poco di vita rimasta. Refbot parte col conto alla rovescia: 8-9-10.
Six!
Lester: tempo scaduto, ma Damtonkia è stato contato fuori un secondo prima e per questo passano il turno Aura, Minnow e Pussycat! Anche loro direttamente qualificati per la puntata di domani.
Seijii: me-evviva!
Korry: allora, mi sono guadagnato la possibilità di avere uno di quei rarissimi ami da collezione?
Seijii: non ancora, l’accordo è farci vincere o salvare per 3 volte: questa è la seconda. Ne manca ancora 1.
Korry: va bene.
Ashley: no, non va bene!
Rory: scu-scusate l’interruzione, se il match è terminato p-perché i robot di casa mi inseguono ancora senza sosta?!?
Christine: gli House Robots sono autocoscienti, non sono comandati da nessuno, per questo li adoro. Scelgono deliberatamente chi, come e quando massacrare.
Rory: Mi stanno raggiungendo. WAAAAA-AAAAH-AAAAAAH!!!! LA SEGA VERTICALE NOOOOOO-OO-OOOOOOOOOO!
Seijii, Noah e Chris: hss.
Christine: che fortunato, *Matilda* ti ha appena fatto l’ autografo. Dopo ti va di condividerlo con la sottoscritta magari? “No, non degnarti di rispondere, sai che non mi importa.”
// Intervista ai Manga //
Lester: il vostro inviato Lester Komby-lo Scoop-non-me-lo-nascondi è qui nei pits per intervistare il team dei Manga e vedere da vicino cosa effettivamente è rimasto di Hypno Disc. Midori, Dixon, un commento veloce sul match appena affrontato? Sulla card il match era praticamente vostro avendo a disposizione il killer dello spinner per eccellenza e invece siete stati sfilettati! Cos’è successo?
Midori: Mayko. Ha avuto una reazione tremenda e tra l’altro se l’è presa con il robot sbagliato, è stato Mike a lanciare quel maledetto martello! E’ stata hentai. Adesso siamo costretti a rifarlo daccapo, sempre di aver recuperato tutti i pezzi fatti a pezzettini.
Lester: in effetti al momento ricorda una scatola di puntine schiacciata e ridotta a limatura di ferro dopo essere passata attraverso il trituratore della discarica. Un lavoro di fino, lo dico da esperto di detritologia.
Midori: si è “salvato” solo il disco e la sottoscritta.
Lester: pensate di riuscire a ripristinarlo intero come prima in tempo per il prossimo incontro?
Dixon: no, però posso sempre ridisegnarlo! Scherzo. In realtà l’ho già disegnato quando ho avuto l’ispirazione poco fa prima e dopo che ci si è avventata sopra l’adorabile Mayko… ops, mi è venuto in mente siccome non avevo altra carta a disposizione ho disegnato sopra le istruzioni di montaggio.
Midori: ciaff!
Lester: in questo caso tanti auguri, ne avrete bisogno!
--High-Lights--
Lester: eccomi qua di nuovo nelle vesti di commentatore, intrattenitore e conduttore! Ecco un rapido riassunto del match che si è svolto successivamente con il focus sui momenti migliori: nell’Annhilator 3 si sono affrontati i robot di Acuti, Aristocratici, Collezionisti, Poli, Giganti e Hollywoodiane. La creatura perfetta di Bryght questa volta non ha avuto alcun problema di natura occulta né avversario alla pari di Azusa e ha dominato fino alla fine distruggendo Kangaroo 2.0 (per la rinnovata gioia di Balzak) e il robot delle Hollywoodiane, offrendo a Sapphire l’occasione di inscenare l’ennesima tragedia. Kolossus, il robot presentato dai Giganti, era quasi più grande di Sir Killalot e per questo motivo Refbot ha subito chiamato la squalifica e i Giganti sono stati costretti a cambiarlo con uno più piccolo (relativamente parlando) nondimeno KJ si è rivelato un pilota con gli attributi ma quando Sir Chromalot & Leanne sono finiti per l’ennesima volta tra l’incudine di Shunt e il martello di Mr. Psycho non ha esitato a intervenire al salvataggio PERSONALMENTE!!! Ma neanche un uomo colossale può competere con un robot gigante di questo calibro ed è stata l’ownage totale. Sotto i colpi micidiali di Mr. Psycho KJ è stato inchiodato al suolo. Così Leanne l’ha scampata e gli Aristocratici, assieme ai Collezionisti e agli Acuti sono riusciti a sopravvivere.
Alejandro: perciò siamo qualificati per la tappa seguente. Così domani gliela farò vedere agli Opposti e ai Vincenti.
Lester: errore! Siccome questa è una sfida della categoria “Chi primo arriva meglio viaggia” e questo è già il terzo turno la situazione si fa più svantaggiosa: c’è un’altra sfida da fare prima di raggiungere il traguardo.
Alejandro: cosa? Tonk! Che male la cabeza! Bryght, è ora di farmi uscire da qui, non ti sembra?
Bryght, ci sei?
Bryght: sapevo di aver dimenticato un dettaglio quando ho rifatto il progetto di Knowledge. Ho bisogno di tornare in officina.
Topher: ehi, Lester, questo dovevo dirlo io! Il tuo spazio di conduttore non si estende oltre la sfida Robot Wars. Comunque, è così che funziona il gioco, perciò la gara prosegue, leggete la dritta.
Ashley: avremmo potuto risparmiarci la sfida supplementare…sigh…ed è di nuovo in chiave di indovinello. “Nella patria del tè un dì un uomo cadde dal cielo al suolo, bevve detersivo al posto del caffè e come comico capitò a fagiolo.”
Lester: io la so la soluzione: Mr. Bean!
Topher: LESTER, TU NON SEI PIU’ UN CONCORRENTE. Però è proprio così, l’indovinello riguarda Mr. Bean. Fuori dall’arena di Robot Wars le coppie troveranno una macchina esattamente uguale a quella guidata dal comico inglese e dovranno con essa raggiungere la sua città natale: Consett. L’ultima squadra delle 9 ancora non qualificate ad arrivarci sarà eliminata!
// Opposti //
Izzy: peccato esserci persi questa sfida! Noah sarebbe stato perfetto nei panni di Mr. Bean. Si somigliano come due gocce d’acqua quando fa le espressioni buffe, tipo QUESTA, AHAHAHAH! -mostra la foto di Noah in stato di shock in RR, poi ne mostra una simile di Mr Bean- Non sembrano gemelli? Ahahahah!
Noah: ….click.
Izzy: bzt, interferenza satellitare, abbandonare la calotta cranica all’ist- ZAM!
Noah: questa te la sei andata a cercare.
Ashley: quest’auto non va oltre i 30 all’ora.
Korry: l’importante è partire prima di tanti altri.
……più tardi, a sera inoltrata…
Korry: -tenendo a malapena gli occhi aperti con l’ausilio della sua collezione di stuzzicadenti- yawn, finalmente siamo arrivati a Consett. E’ stato un viaggio estenuante.
Topher: congratulazioni, Collezionisti, siete arrivati primi al traguardo! E complessivamente settimi nel piazzamento. Seguiti a ruota dagli Aristocratici.
*Robot Wars*
Jo: finalmente dovremmo essere arrivati.
Koffee: allora fuori dai piedi, e largo ai Migliori.
Lester: io direi i Peggiori. Davvero arrivate solo adesso? Ne avete di rimonta da fare. In ogni caso in bocca al…Growler.
Kurt: klikken!
Koffee: perfino il tuo modo di cliccare è così tedesco. Vediamo COSA DOBBIAMO FARE?! Ho urgente bisogno di trovare un distributore di caffè per calmarmi i nervi.
Jo: “Costruire un robot combattente.” Puh, che ci vuole? Noi siamo combattenti, lo sarà per forza anche quello che costruiamo.
Brick: puoi contarci, io so come costruire un carro armato alla perfezione.
Kurt: e io sono tedesco, cioè il combattente perfetto. Nessuno può battermi in fatto di tecnologia bellica! Non potete voi, non possono loro –indica i Manga- e non può nessun altro. La guerra skorre nelle mie kloriose vene cermaniche, arrendetevi o soccombete.
Koffee: se hai finito di vantarti, comincia a metterti al lavoro in officina. Surp. Ah, cosa c’è di meglio di un buon caffè? Niente al mondo.
Kurt: ja, al solito, il tedesko al lavoro, l’americana all’ozio. Perkè non vai a cercarmi i pezzi anzikè ciondolare?
Koffee: come ti permetti di dire che sono pigra?
Kurt: guarda tua sorella kom’è dinamica.
Kelsea: questo pezzo va bene, kelsì oppure no? Lo cambio kelsubito! Zoom! Rieccomi, che ne dici di questo, Balzak? Se non ti va bene vado a prendere qualcos’altro kelsubitissimo!!!
Balzak: vai, vai.
Kurt: ora facciamo il konfronto con te.
Koffee: non osare neanche, mai nella vita paragonarmi a quella cretina e dire che è migliore di me in qualcosa, mai più. Ho il doppio della sua energia ma soprattutto il cervello che lei non ha kelsolutamente per niente, ASSOLUTAMENTE per niente. Io sono la migliore!
Kurt: dimostralo.
Koffee: grr, vuoi quei pezzi? Bene, li avrai, sarò qui di ritorno il tempo che dici kartoffel.
Kurt: staremo a vedere… Kartoffel!
Koffee: già tornata. Visto?
Kurt: però dofe sono i pezzi ke ho chiesto?
Koffee: non ce ne sono più nel magazzino. Esauriti. Se li sarà presi tutti Kelsea con tutti quei avanti e indietro. Quella sciocca. Ma non ti isterizzare, adesso gliene canto 4 e la sistemo. Ehi, Kelscema?
Kelsea: kelciao, Koffetta!
Koffee: kelciao un corno. E porta rispetto alla tua sorella maggiore: per te sono Koral o al massimo Koffee. Comunque, come ti sei permessa di accappararti tutti i componenti lasciando noi all’asciutto? Sei proprio un’irresponsabile.
Balzak: veramente gliel’ho chiesto io di prenderli. E’ nel MIO diritto usare tutto quello che c’è a disposizione nel garage, piuttosto VOI che siete gli ultimi arrivati dovreste solo stare zitti e arrangiarvi.
Koffee: m-ma non è rimasto più niente, non abbiamo neanche il motore, guarda invece qui quanta roba avete accumulato!
Balzak: affari vostri. Ormai ho preso questi pezzi e quindi sono di mia proprietà. Ora sparisci, ho molto da fare.
Koffee: egoista.
Kurt: nulla di fatto, ein?
Koffee: quel muso da canguro mi ha sbraitato addosso e si è rifiutato di restituire un solo pezzo. L’hai visto anche tu!
Kurt: in kvesto kaso ci procureremo il materiale in altro modo. –indica il distributore di caffè con un ghigno maniacale- Muahahahahah!
Koffee: ?
Alejandro: allora, a che punto sei?
Bryght: ho usato cacciavite, martello pneumatico, saldatore ma non sono riuscita a fare neppure un graffio. Ho costruito l’armatura perfetta e ora ne paghiamo le conseguenze. Non ho ancora provato col laser microscopico.
Alejandro: laser microscopico? Va bene, prova anche questo!
Bryght: subito. –il laser rimbalza sulla superficie di metallo- Scrib, scrib.
Kurt: continua a tirare, forza, dobbiammo stakkarlo dalla parete. –il laser taglia in due il distributore- Oh, danke Pryght!
Bryght: di nulla. Così state costruendo un robot servendovi dei pezzi del distributore, un’idea interessante.
Kurt: fenuta a me, kiariamo. Eppene sì: basandomi su questo distributore di caffè costruirò la carrozzeria del robot, oltretutto c’è già lo spazio per far entrare Koffee, e con il vetro della vetrina farò un ribaltatore oppure un’arma da taglio.
Bryght: ingegnoso.
Kurt: in acciunta sfrutterò le peculiarità del distributore per avere un’arma ulteriore: un kannone spara lattinen!!! Il Kurtinator sarà letale come un panzer.
Bryght: che tipo di alimentazione avrà?
Kurt: il fapore, offiamente.
Koffee: cosa? Così sarà lento come una lumaca!
Kurt: silenzio, il procetto è mio, il robot è mio, il merito è mio. Kvindi sta’ zitta. Kosa ticevo? Ah, ja, l’alimentazionen sarà data da un motore a vapore che ho fatto portare qui direttamente dalla mia kollezionen privata. –glielo mostra- Non è un cioiellino? E’ un pezzo originale del tardo Ottocento, apparteneva a una delle karrozze a motore di Daimler.
Bryght: molto bello, sono curiosa di vedere il robot in azione: potrebbe essere il primo ponte di collegamento fra la tecnologia steampunk e il futuro reale.
// Migliori //
Kurt: lei sì ke è un’intenditrice. Non kome kvalcuno di mia konoscenza.
Koffee: almeno io sono realista e non mi sono fermata all’invenzione dell’auto.
Kurt: “!”
Monika: questo andava qui o qui? Groan, ma a che serve sbattersi tanto…so già che fallirò di nuovo.
Sapphire: non fare così, anche per me sono tempi duri…Torna nel tuo ruolo! Cioè, devo fare coppia con te, non aggiungo altro.
Monika: yeah, thanks.. –si ripulisce la facca sporca di grasso della batteria- I quit qui, basta, sono troppo stanca e demotivata per continuare. Questa gara è un’agonia fin dal primo giorno.
Azusa: ehi, dov’è la tua positività, sorella?
Monika: woah, Azusa! Didn’t see you coming. Ciao.
Azusa: cosa c’è che non va? Dovresti essere orgogliosa di essere riuscita a costruirlo un robot una volta, per la prima volta. Io al tuo posto lo sarei.
Monika: really? E’ vero, non avrei creduto di fare una cosa del genere. Il nostro robot si muoveva bene nell’arena e le armi funzionavano tutte. Però abbiamo subito incontrato quel Knowledge..sob..
Azusa: qui ti volevo. La vostra sconfitta è stata solo colpa di un avversario insuperabile nella sua perfezione.
Monika: anyway, Rory mi aveva decisamente aiutato. Ora devo fare tutto praticamente da sola, a malapena comprendo le istruzioni tecniche, e sono disperata. Come lo monto di nuovo il flipper? E il resto? Buhuu-
Azusa: alt, fai un respiro profondo. Sgombra la mente da tutti i tuoi dubbi e pensa a un’alternativa: quale potrebbe essere un punto di forza del tuo robot? Pensaci sopra, pensa in modo anti-convenzionale, può essere qualsiasi cosa ma se piace a te allora andrà sicuramente bene. … Hai pensato?
Monika: ho pensato a un’arma davvero assurda, ridiculously auto-offensiva ma dalla potenza, I’m certain, devastante. Improvvisamente mi sento più sicura di me. Voglio provare a metterla in pratica, subito! Really thanky you, mi hai dato nuovamente la spinta che mi serviva.
Azusa: hai visto? Hai visto? In confidenza, ti va di dirmi che idea hai avuto?
Monika: sure. Psst psst psst ps.
Azusa: MAJIDE’!!! Ne hai di fantasia e determinazione, quando vuoi crederci.
//Monika: comincio a credere che Mayko sia un’ingrata nata. Come può odiare una big sister del genere? Magari fosse la mia! Azusa è un angelo custode sempre pronto a incitarti, seriously, come ha potuto sempre detestarla senza alcun pentimento???
//Azusa: Monika ha una personalità ancora più debole e insicura della mia sorellina imotontolona, ho già conquistato la sua fiducia in meno di 24 ore. Prometto che quando la gara sarà finita e non avrò più bisogno di manipolarla le offrirò l’opportunità di avermi come life coach a vita. Ha davvero bisogno di una guida.
//Monika: ho la mia nuova best friend, o meglio, BEST SISTER! E finalmente sarà un’amicizia che durerà *forever*.
KJ: -con una vistosa fasciatura in testa- mancano cinque minuti al match, siete tutti pronti?
Kurt: ja, e sarà una robotica blitzkrieg (trad: guerra lampo) con noi in kampf.
Kelsea: kelsissimi in bocca al lupo!
Koffee: non ci servono i tuoi auguri, siamo i Migliori e i favoriti.
Balzak: puoi scordartelo, stavolta non ce ne sarà per nessuno, sgrunt.
Lester: luci verdi nell’arena per l’ultima volta della giornata. E’ il round finale, la loosers melèe degli Annhilators, nella quale si scontrano i 6 robot messi peggio: Kangaroo 4.0 è il quarto tentativo dei Poli di passare la sfida, i Manga non sono riusciti a ricostruire Hypno Disc come prima e hanno dovuto farne uno nuovo tenendo solo il disco e Midori, gli unici componenti rimasti interi, anche Monika ha dovuto modificare il suo Gravity che ora come si può vedere non ha più il ribaltatore. Le 2 novità del torneo sono Major Tom e il Kurtinator!
-Major Tom è un robot patriottico con la testa di soldato e appena fa il suo ingresso Brick fa il saluto militare in onore della bandiera degli Stati Uniti, similmente l’ingresso di Kurtinator è celebrato da Kurt con il saluto militare tedesco e musica trionfale: immediatamente i due si sfidano con lo sguardo-
USA vs Germania: questa sì che è una guerra seria. In ogni caso la scheda tecnica del Kurtinator è molto bizzarra: è stato assemblato usando un distributore di caffè e il motore è alimentato a vapore!
Tutti: ahahahahahah!
Kurt: fedremo ki riderà kvando il Kurtinator avrà spazzato via tutti i robot inferiori. Cioè tutti.
Lester: 3,2,1 attivazione! Kurtinator non si muove neanche. Ah, no, si muove ma a passo di lumaca.
Koffee: io l’avevo avvertito.
Kurt: shnit<zel.
Brick: prendi questo!
Lester: Major Tom inizia le ostilità rovesciando Das Kurtinator su un fianco subito imitato da Nippo Disk che gli dà una bella sfrigolata con il rotore anteriore facendogli volare via l’arma fatta in vetro.
Kurt: noo, il mio Kurtinator! Sfentura a te, Dixon l’Otaku!!!
Dixon: ahah, è uno spasso.
Koffee: Kurt sei un teficiente!
Kurt: non è finita, un fero tedesko non si arrende MAI.
Lester: Kangaroo 3 irrompe nel trio con la sua forza bruta e spazza via gli avversari agitando la coda-frusta a 360° gradi e staccando di netto la testa di Tom.
Jo: dannazione!
Brick: questo significa guerra. Fatti sotto.
Balzak: con piacere, snort.
Lester: ora Major Tom e Kangaroo si affrontano, e il primo ribalta il secondo…che però torna subito in piedi balzando in avanti! Uao! Che salto impossibile!
//Balzak: l’autoraddrizzamento di Kangaroo sfrutta la propulsione data da migliaia di estensori a molla che garantisce la stessa capacità di balzo di un kanguro vero. Non ho tenuto conto delle dimensioni del ring, però, sgrunt.
Lester: dopo il salto del kanguro, però, il robot di Balzak ora si trova pericolosamente impilato sul bordo dell’arena. Major Tom potrebbe approfittarne se non fosse che Kurtinator tornato dritto chissà come gli si scaglia addosso riducendolo una poltiglia!
Brick: eeeh!!
Kurt: tiè. Impari a fare robot di plastika molliccia. Ora tocca agli altri. E’ la mein kampf!
Dixon: oh-oh.
Lester: tecnopadri, dita nervose sui telecomandi, il tecnopadre Dixon che cerca disperatamente di mettere il proprio robofiglio al riparo, il tecnopadre Kurt ormai sul piede di guerra. Ma tutto questo sforzo ha fatto consumare molto vapore e il Kurtinator rallenta rallenta fino a fermarsi del tutto.
Kurt: neeeeeeiiiiiin!
Lester: la voce stridula di Kurt risuona più acuta del metallo nell’arena. Eventualmente Kangaroo 3 è riuscito con una secondo balzo poderoso a levarsi dal ciglio dell’arena e ora ha ripreso a lottare con ferocia. E’ una mischia furibonda quella fra Team Giganti, Team Manga, Team Polare e Team Hollywood, con il robot di queste ultime decisamente svantaggiato e disarmato. Improvvisamente Nippo Disk preme il pulsante rosso attivando il Pozzo dell’Oblio dove si trova accanto il malconcio Gravity: Monika però non sembra aver compreso la gravità della situazione. Se ne sta ferma, mentre gli avversari si preparano a buttarlo dentro. Tutti gridano: nel pozzo, nel pozzo, nel pozzo!
Monika: let them scream.
Balzak: ma cosa fa?
Lester: Monika avvicina il radiocomando alla bocca..? Prende fiato e…
Monika:LAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA –il suo grido si amplifica attraverso l’antenna posta sul suo robot-
Lester: si mette a canta-a-a-are!
Dixon: aah, hentai!
Jasmine: oh, no, che suono insopportabile.
Balzak: graaah, non ce la faccio più, devo coprirmi le orecchie!
-gli House Robots comicamente cercano a loro volta di “tapparsi le orecchie” o si autodistruggono per alleviare la sofferenza: esemplare Sgt. Bash che si dà fuoco col suo stesso lanciafiamme.-
Lester: questa poi! Senza il controllo dei loro padroni i 3 robot sono finiti dentro al pozzo dell’oblio al posto di Gravity, la cui arma di riserva si è rivelata la più distruttiva mai vista a Robot Wars.
…SIX.
// Hollywoodiane //
Monika: yeah, finalmente la mia voce mi ha fatto vincere! Ho sempre pensato di avere un dono ma finora l’ho sempre visto in negativo finchè qualcuno non mi ha spronato a vederla sotto un’altra prospettiva: like, ho una voce che spacca i timpani e i palazzi!
Kurt: zono tifentato momentaneamente sordo. Ki ha finto?
Koffee: non è giusto, le Hollywood hanno barato.
Lester: con questo gran finale si concludono le Guerre Robotiche, oggi è stato un massacro dal quale sono in pochi ad essere sopravvissuti, House Robots compresi, in ogni caso ricominceranno presto e la prossima volta chissà cosa ci riserveranno? Sigla!
……parte la sigla conclusiva di Robot Wars nella quale vengono montati gli high-lights di tutti i momenti clou delle battaglie svolte……
Bryght: niente, non ci riesco, ho costruito una macchina indistruttibile.
Alejandro: portami così allora, svelta, studierai il modo di liberarmi dopo che avremo raggiunto il traguardo.
Bryght: non è necessario, so che siamo gli ultimi e siamo già stati ELIMINATI.
Alejandro: COOOOOOSA????
GLI ACUTI
Alejandro: ho fatto un enorme errore a scegliere Bryght come partner! Per colpa sua ho perso l’occasione di vendicarmi di Noah, di dimostrare che sono ancora l’antagonista migliore, e di vincere il milione di dollari. Non solo, sono pure rimasto incastrato di nuovo dentro a un robot! Ah, basta, sono depresso. Non voglio più saperne di A Tutto Reality e spin off, è ora di appendere il ruolo di antagonista al chiodo come ha fatto Heather perché è chiaro che non sono più in grado di farlo. Avrei dovuto già capirlo in All Stars.
Bryght: scrib, scrib, scrib. Tutto come volevasi dimostrare.
Alejandro: ora è il momento di Azusa. Mi farò una nuova vita, diventerò avvocato come mio padre e ipnotizzerò i giudici per vincere tutte le cause, sposerò Heather e lei mi farà quattro ninhos che chiameremo Paco, Sancho, Heatherita e Alejandro Junior. E’ ufficiale: Alejandro Burromuerto esce di scena. Adios.
Alejandro: non mi tiri fuori di qui prima? Potrei darti una mano.
Bryght: non ne ho bisogno, e poi ti ho sigillato dentro, per tirarti fuori dovrei distruggere l’intero rivestimento e rifare il robot daccapo.
Alejandro: no! Mi va bene stare all’interno.
Balzak: sgrunt, tutto il mio lavoro buttato in 2 secondi. Bah!
Kyle: come sta il mio Sir Kymolot, eh? Spero non abbia riportato troppe ammaccature, con quello che mi è costato. Qual è la diagnosi?
Staff: il robot non sembra aver riportato danni che non siano riparabili.
Kyle: oh, fiù, grazie al cielo!
Leanne: di me invece chissenefrega?
Kyle: ah, già, Leanne. Mio gioiellino, come ti senti?
Leanne: come una che ha fatto il più grande errore della sua vita.
Kyle: in che senso? Boh. Comunque sia, voglio che Sir Kramelot sia rimesso in sesto nel giro di 51 secondi o $iete tutti licenziati!!!!
Staff: è Sir Chromalot, il nome, intendo.
Kyle: grazie per avermelo ricordato. Che state qui a fare, andate in officina e riparate il mio Mr. Chromalot all’istante. Orsù!
Oh, e cercate di non fare del male alla sua componente più preziosa, la mia dolce perla.
Dixon: noi siamo pronti, quando si comincia?
Topher: appena altri 6 di voi saranno in grado di combattere, il che credo richiederà un po’ di tempo. Frattanto darei un’occhiata a tutti quegli altri team che ANCORA sono bloccati alla ricerca del primo pulsantopher. . .
*Big Ben*
Jo: allora, trovato qualcosa?
Brick: è stata una ricognizione infausta. Niente dritte su alcun fronte, comandante.
Jo: dannazione! Stiamo girando a vuoto da un’ora.
Brick: però io l’avevo detto che la linea blu non era quella giusta.
Rory: a-anch’io. Ma qualcuno forse che mi ha ascoltato?
Seijii: sì, sì, abbiamo capito, ora smettetela di farci il quarto grado. Inutile stare qui. Propongo di tornare nell’Underground, prendere nuovamente la linea blu per tornare alla stazione dov’eravamo e poi salire sulla linea verde.
Jo: approvo.
KJ: uhm, e come facciamo a sapere a che fermata è scesa Azusa?
Brick: soprattutto a che monumento è andata?
Seijii: meh, non lo so.
Mayko: -.- Ketty, la tua tattica dell’aspettare la mossa dell’avversario fa acqua da tutte le parti. -.-
‘,’,’,’,’,’,’,’,’’’,’,’,’’,’’,’,’’,’,’,’,’’
Si è pure messo a piovere.
KJ: toh, piove.
Monika: typical british rain.
Sapphire: oh, sì, l’aspettavo così tanto! –si schiarisce la voce- Tempo di musical.
Korry: tempo perfetto per continuare la mia collezione di ombrelli. Come questo! Che foggia pregiata, che disegno, che colori, davvero un pezzo unico!
Kurt: ehi, ritammi subito il mio omprello!
Korry: eh? Non ho capito.
Kurt: ho tetto di ritarmi il mio omprello, e anke subito.
Korry: omprello…che cos’è?
Kurt: un omprello è un omprello! Kvella kosa ke kvando piofe usi per ripararti. L’OMPRELLO. L’OMPRELLO!!
Korry: solo io non lo capisco quando parla?
Koffee: no. Ridagli l’ombrello prima che diventi più isterico e insopportabile del solito, e che IO DIVENTI ISTERICA perché mi ci stavo riparando sotto quell’affare!!!
Sapphire: potete per favore finirla di fare tutto questo chiasso? Mi state rovinando il momento. Shht! Musica, regia.
Tutti: ….
KJ: ma dove crede di essere questa?
Monika: sigh.
Jo: nel suo mondo. Noi ce ne andiamo, non abbiamo tempo da perdere in queste cose. Muovi il culo, Brick.
Koffee: anche noi non abbiamo tempo da sprecare ulteriormente. Vuoi ridarmi quel maledetto ombrello, stramboide? Andiamo dove vanno quei due. Snort, ne ho già abbastanza della pioggia e dei dementi per oggi.
Sapphire: profani. Comunque, ora non voglio più sentire volare una mosca. Siete pronti?
Ketty: Io caaaaanto sotto la pioggia!
Mentre la coda bagnata su un lato si affloscia!
Miagolooooo sotto la pioggia che scroscia
E fra scatole di cartone mi riparo come una lumaca fra le foglie di chioggia!
Il marciapiede bagnato
Dall’alto del mio rifugio privilegiato
La gente tra le pozzanghere schizzar
Mi diverto a spiaaaar!
‘,’,,’,’,’,’
Miagolo, miagolo, miagolo, miagolò, miagolò…sì!
Miagolo, miagolo, miagolo, miagolò, miagolò…lì!
‘,’,’,’,’,’
A chi serve avere un ombrello?
Quando il tempo in Gran Bretagna è sempre così pazzerello.
In ogni caso a me basta rubare un cappello (mi permetti?)
Per sentirmi di nuovo asciutta alla faccia del passante fregato sul più bello! –Blink^
KJ: !
Monika: what the--?
Sapphire: ehi, brutta ladra, mi hai rubato la scena e pure la canzone!
Mayko: che voce. Ma che ti è preso posso saperlo? Ketty? Dove scappi, torna qui! Ketty!
//Monika: il cappello poteva anche restituirmelo una volta finito ma damn, la sua intonazione era perfetta. I tried this song several times and was always a disaster. Per non parlare di tutti i raffreddori che mi sono buscata provandoci e riprovandoci.
//KJ: quella voce, così jazz, non so perché, mi ha ricordato la mia infanzia. E’ come se avessi già sentito questo motivetto nelle mie orecchie molto ma molto tempo prima. Anche se onestamente ho giusto pezzi di ricordi della mia infanzia avendola perduta praticamente appena nato.
Ashley: 548…nf,pant..
549..puff..anf..
550..sob..sbuff..e..
551 gradini. Auff, questo me lo ricorderò di sicuro per la tesi. “Il Big Ben ha ben 551 gradini di scale.” Sarà impossibile scordarmelo dopo averli fatti di persona.
Korry: finalmente sei scesa, Ash! Cos’è successo? Sembri distrutta.
Ashley: ho dovuto scendere la torre tutta da sola perché gli Acuti….aaaaanf…gli Acuti mi hanno abbandonata quando hanno capito che la soluzione dell’indovinello è un’altra.
Korry: quale?
Ashley: l’occhio umano, e quindi il monumento giusto è l’Occhio di Londra.
Monika: the London Eye! Non ci avrei mai pensato.
Korry: vediamo dov’è sulla cartina…
Monika: taxi, to the London Eye, quick!
Sapphire: così la mia esibizione è andata sfumata e ha già smesso di piovere! Non è giusto.
-anche gli altri team chiamano i taxi, che sono però molto lenti-
Jasmine: scommetto che noi facciamo prima a piedi.
*Occhio di Londra*
Jasmine: scommessa vinta: nessuno degli altri è ancora qui. Click! Facciamoci un giro sulla ruota panoramica e aguzziamo lo sguardo.
KJ: portata massima passeggeri: 4 persone. –appena entrano (a fatica) nell’abitacolo l’intera cabina oscilla- Avranno pensato ai giganti, vero?
Jasmine: com’è stretto qui dentro. Sento salire l’ansia.
KJ: meglio se te la tieni sotto controllo, visto dove siamo.
Jasmine: c-ci proverò. –guarda dal finestrino mentre un corvo vola via dopo averli spiati a lungo-
Dawn: così gli altri concorrenti sono andati lì? Grazie mille dell’aiuto.
Mike: novità?
Dawn: il mio amico corvo sa qual è il posto giusto, mi ha detto che si tratta dell’Occhio di Londra.
Mike: ottimo, ringrazialo da parte mia.
Dawn: cra cra craa! Ecco dei semi in premio. Non c’è di chè.
Mike: pronta?
Dawn: sì. –scompaiono in una nebbia mistica davanti a un passante che resta allibito-
Leonard: ma chi era, Luna Lovegood?!! Mah, avrò visto male. Fooorse dovrei smetterla di leggere Harry Potter, comincio ad avere le allucinazioni.
Tammy: hai ragione, dovremmo passare a letture più realistiche. Come l’Amuleto di Samarcanda o Eragon.
-tornando all’Occhio di Londra, KJ sta facendo piuttosto fatica a tenere ferma Jasmine-
Jasmine: spazio spazio spazio spazio!
KJ: Jaaaz! Di questo passo finiremo noi nello spazio! Gniek) Gniek) Questo rumore non promette niente di buono.
Jasmine: allora io esco fuori di qui. –rompe il vetro con un calcio e si arrampica sul tetto della cabina- Ah, molto molto meglio.
KJ: contenta tu.
Rory: g-guarda! Vedi anche tu quello che vedo io?
Seijii: meh, niente di che. Scommetto che Kelsea ha fatto qualcosa di molto più pazzesco quando è stato il suo turno di salire qui.
Monika: su questo vetro c’è il simbolo di Robot Wars! Ricordo questo show, andava forte negli USA. Anyway, chissà cosa dovremo fare in merito… let’s go.
Seijii: a quanto pare salire non serve più, c’è chi ci ha pensato per noi, meheheh. Taxi!
Korry: avete già terminato la seconda sfida? Allora vi seguiamo a ruota.
===Lenza & Esca e Kollezionisti===
Rory: la prossima sfida si svolgerà in un certo Robot Wars. Credo sia un altro monumento famoso.
Korry: macchè monumento, so di cosa si tratta e mi piace un mondo. Ho la collezione di tutti i modellini!
Ashley: sarebbe stato strano il contrario.
Rory: raccontaci di più, in cosa consiste, se posso chiedere?
Korry: è un gioco dove si usano dei robot radiocomandati, che tu stesso hai costruito. Li progetti, li crei e li fai combattere all’interno di un’arena apposita.
Rory: credete che la nostra sfida sarà su questo? Sono preoccupato. Chi sa come costruire un robot?
Seijii: non guardare me, sono solo un umile pescatore (si fa per dire). Qualcosa m’inventerò, comunque.
Ashley: all’Università c’è la facoltà di Tecnologia e Informatica, ma, mi vergogno a dirlo in pubblico, non l’ho mai frequentata. Proprio adesso che ci sarebbe tornata utile! Sono così sciocca.
Korry: non fa’ niente, ce la caveremo lo stesso. Dimentichi che il sottoscritto è in grado di montare il modellino di un veliero di 8000 pezzi in mezz’ora?
Ashley: ah, già. Me n’ero dimenticata sì.
Rory: r-riesci davvero a fare una cosa del genere?
Korry: korrettissimo!
Seijii: a confronto io ci ho messo una settimana a capire come montare una canna da pesca elettronica. Impressionante, devi essere un genio.
Korry: ahah, ma no! Ho solo tanta passione e all’inizio anch’io faticavo parecchio con le istruzioni ma con un modellino al giorno ho imparato che il trucco è mai seguirle alla lettera o puoi stare anche mesi a impazzirci dietro. Capito questo semplice principio, si va come razzi fino a riuscire a completare un modellino all’ora.
Ashley: torniamo a noi, il taxi si sta fermando. Siamo arrivati.
-altri taxi arrivano o sono già arrivati in contemporanea-
Korry: oh, wow, dal vivo questo posto sembra ancora più mitico! *Foto istantanea*. Click!
Seijii: Click! -legge-
Monika: Click! –legge-
Mike: Click! –legge-
Mayko: Click! –legge- Dobbiamo scegliere tra questi robot o farne uno nostro.
Ketty: vediamo un po’ il catalogo tecnico…questo non mi piace, questo no, questo neanche…questo si chiama Kat ma non ha niente che gridi gatto, pff..
Mayko: posso partecipare un po’ anch’io?
Ketty: certo, ma concordi con me nello scartare questi modelli.
Mayko: io penso solo a trovare un robot che sia facile da costruire, e non ne vedo uno solo. Sai che ti dico, lascio a te la scelta!
Ketty: ok. Lettera P: Panic Attack già preso, Paradox no, Pincer Link…Pussycat. Carino questo! Ha un nome che mi ispira, leggiamo la sua scheda: Pussycat: invertibile e affidabile, questo robot dalla forma piramidale ha la capacità di cadere sempre in piedi, dalla quale prende il nome. Il mio istinto ha visto giusto! E’ lui il robot che voglio ricreare.
Mayko: non mi sembra una cosa fattibile, dico, ma hai visto quanto è complesso? Neanche con le istruzioni ci riusciremmo.
Ketty: infatti andremo solo a istinto.
Dixon: ciao, ragazze! Quando siete arrivate? Non vi ho visto! Non è galattica questa sfida? Sto fremendo per l’attesa di provare il gioco in prima persona. Il primo match che si è svolto mezz’ora fa mi ha galvanizzato, e adesso la difficoltà sarà anche maggiore.
Ketty: ciao, Dixon. Siamo arrivate adesso.
Dixon: che robot costruirete? Sono curioso.
Mayko: Ketty ha scelto questo “Pussycat” ma io non sono convinta che riusciremo ad assemblarlo. Chi ha mai costruito un robot alzi la mano o la zampa, non è come il Lego o l’Ikea! Voi invece quale avete scelto alla fine?
Dixon: *.*
Mayko: beh? Non mi hai ascoltata. Sembri su un altro pianeta, va tutto bene?
Dixon: svelto, ricordati una frase carina da dirle suggerita dal dizionario. Me…gu…ga..ki..ehm, no! Mega kimi wa ga ka..aaahm..no, no, mi sto confondendo. Fai mente locale!
Mayko: …?
Dixon: ora ci sono. Ahem! *Komban aimasen ka.* (traduzione: ci vediamo stasera)
Mayko: ok, allora a stasera, se saremo fortunati a restare tutti e 4 in gara. Mumble-mumble.
Dixon: no, ma cosa ha capito? In realtà, volevo dire, che ci vediamo nell’arena. Geheheh. Ehm, allora a più tardi, buon lavoro. O yasumi nasai! (traduzione: Buonanotte!)
Mayko: è un bel tipo strano. –si gratta dietro l’orecchio con la zampa posteriore-
//Dixon: meganekko accidenti! Non devo più uscire senza il dizionario in tasca, così posso sbirciarlo quando non mi ricordo una frase. Voglio capire cos’è che le ho detto prima…ah…ciaf! Che figura da otaku.
*Robot Wars*
Sapphire: orsù, tocca a te. Sei tu l’addetta agli effetti speciali durante le mie riprese, datti da fare e costruisci la mia armatura robotica di scena.
Monika: wait wait wait, per chi mi hai presa?! Io non so niente di come si costruisce un robot. Perciò mettiamoci insieme a ragionarci su e facciamo un po’ di sano team work per riuscirci! Okay?
Sapphire: cioè, vuoi che mi metta a fare la meccanica? Non sia mai che io mi abbassi a un simile ruolo. Tsè, dovrei forse sporcarmi d’olio e sudare come un’operaia? Sicuro, poi le passi tu altre 8 ore in sala trucco.
Monika: …seriously? E’ di questo che ti preoccupi, di rovinarti il “costume di scena”? Enough, I quit.
Sapphire: ho capito bene? Ti stai ritirando? Se ti ritiri tu devo ritirarmi anche io…a-aspetta un attimo, NON SE NE PARLA! Sono a tanto così dal successo non potrei mai uscire adesso.
Monika: without me uscirai seduta stante, è una gara a coppie. Farewell.”
Sapphire: ohh, va bene, mi sporcherò le mani, farò la parte della meccanica sporca e trasandata e darò il mio contributo ma ti supplico non mollare! Questo reality televisivo è la mia ultima speranza.
Monika: di che cosa?
Sapphire: di trovare un lavoro nel cinema, ovviamente! Nonostante sia una suprema attrice non ho ancora ricevuto alcuna chance sul grande schermo, lo so che è tragicamente assurdo, ma è così, la vita di una diva è taaaanto crudeeeeele. –si accascia teatralmente sul banco di lavoro-
Monika: wow. Dramatic.
Sapphire: più resto in questo programma più ho la possibilità, la minima possibilità di essere davanti a uno schermo e mostrare il mio talento. Capisci?
Monika: more or less. Comunque d’accordo, resto, a condizione che sia tu a entrare dentro il robot. Ora aiutami a scegliere dal catalogo qualcosa di facile da costruire, and let’s do finally some true team work!
Seijii: a turno ciascuno dei due proporrà un’idea, alla fine valuteremo i pro e i contro di ogni singola proposta e terremo le idee migliori per il progetto. Inizio io. Come arma vorrei un usare un uncino in grado di agganciare gli avversari come pesci per poi sollevarli: perciò monterei sullo chassis una canna da pesca bella grande dotata di un filo di nylon bello robusto.
Rory: c-carina l’idea. Io proporrei di dargli una forma molto…
Seijii: ti interrompo perché mi è venuta un’altra idea formidabile. Ventose! Attacheremo delle ventose nei punti di contatto così il nostro robot potrà appiccicarsi come una remora a un nemico e consumarlo lentamente con attacchi ravvicinatissimi oppure usarlo come scudo. Me-eh-eh.
Rory: bello, ma..invero era il mio turno. Vorrei dargli una…
Seijii: altra ideona! Mentre tutti metteranno i loro compagni dentro al robot tu starai fuori, dondolando appeso all’estremità della canna da pesca da brava esca, appena proveranno ad attaccarti Minnow 7 farà la sua mossa attaccando con la sega dalla parte del mulinello, l’uncino oppure la rete metallizzata, ancora non ho deciso.
Rory: M-Minnow 7? E’ un gran bel nome ma non eravamo…d’accordo..sul sceglierlo insieme? Comunque io gli darei….
Seijii: idea delle idee, oggi sono un vero vulcano!
Rory: ..u-una forma…ap-ap..
Seijii: la forma del robot sarà appiattita come quella di una rana pescatrice, così piatta da potersi mimetizzare nell’arena, e infatti la coloreremo dello stesso colore del cemento usato per costruirla. Fine. Abbiamo realizzato un ottimo progetto, non ci resta che metterlo in pratica e saremo a ippocampo.
Rory: “abbiamo.”
Seijii: ricapitolando: forma di rana pescatrice, tu come esca, arma principale che ricorda una canna da pesca con il medesimo funzionamento e magari carta argentata fatta a scaglie che ricordi le squame usate dai pesci. Io ci metto la canna da pesca, tu procura il resto.
Rory: sigh, subito.
Dawn: non mi piace che tutti questi robot vadano a CO2, è tutto inquinamento che finisce nell’aria che respiriamo.
Mike: ma siamo al chiuso.
Dawn: finirà lo stesso nell’atmosfera! La nostra priorità è sfruttare una fonte di alimentazione energetica a impatto 0 e possibilmente rinnovabile.
// Altruisti //
Dawn: energia eolica. Esclusivamente creata dal vento, assolutamente non inquinante. Muniremo la nostra macchina di un mulino a pale collegato alle batterie che convertirà la corrente assorbita in corrente elettrica e consentirà il movimento.
Mike: quale vento se l’arena è al coperto?
Dawn: potresti sempre soffiare sul mulino…
Mike: altra idea?
Dawn: energia solare. Pulita e semplice, basterà montare un pannello solare sul robot e questo raccoglierà la luce del sole come un fiore per la fotosintesi e magicamente il calore assorbito creerà l’ energia elettrica. Montando degli specchi ustori ai lati del pannello disporremo anche di un’arma micidiale per tutti tranne che l’ambiente!
Mike: te lo ripeto, la lotta si svolgerà al chiuso. Niente vento e niente sole. Capito?
Dawn: ho esaurito le idee.
Mike: e se usassimo dell’energia scoiattolare? (N.D.R: Tribute a Phineas & Ferb)
Dawn: cos’è? E’ la prima volta che la sento.
Mike: è una specie di dinamo a energia motoria: si mette una ruota per criceti nel cuore del motore e quando l’animale si mette a correre arriva l’energia. Puoi chiamare un paio di roditori e chiedergli di farci questo favore?
Dawn: grrrrr.
Mike: come non detto. Fa’ finta che non abbia detto niente.
Dawn: però mi hai fatto venire un’altra idea.
Monika: passami la chiave inglese, please. Anf, con questo credo di aver fissato correttamente tutti i bulloni per il fissaggio del flipper anteriore. Facciamo una prova, click. Sproing! –il pezzo del ribaltatore “parte” in aria centrando la compagna dritto in faccia- Groan, dovrebbe far saltare in aria gli avversari, non sé stesso.
Sapphire: ahi, non ero pronta per una scena di dolore! Potevi avvertirmi! Non sono ancora sufficientemente famosa per attirare l’attenzione dei mass-media facendomi una rinoplastica facciale!!
Monika: sorry. Perché non riesco mai a farne una giusta? Altro che wasted potential, sono wasted e basta.
Rory: ehilà, ehm, come va?
Monika: hello Mayko…I mean, Rrrrory, Rory, yes! Ciao, Rory, scusa, credevo fosse venuta Mayko a darmi un po’ di conforto ma a quanto sembra continuo a illudermi. Anyway, va come al solito fiasco, sono solo al primo step della costruzione e questi sono i risultati ottenuti: 0.
Rory: oh, capisco. Se può essere di consolazione, anche noi non siamo ancora riusciti a costruire alcunchè. Siamo in alto mare. Il, tra virgolette, nostro progetto si sta rivelando troppo complesso e infattibile: è impossibile fare un rivestimento di sola carta argentata e l’arma chiaramente non funziona.
Seijii: stavolta deve resistere per forza. Acc, si è spezzata di nuovo! Eppure ho usato il cavo più robusto che conosco: il nylon da 250 libbre. Con questo ci pesco tonni e pirarucù come niente, non capisco!
Rory: ma Seijii si è ormai intestardito ed è troppo orgoglioso per ammetterlo. Comunque, dato che io non gli servo a niente almeno finchè non dovrò scendere in campo a fare da esca, p-posso darti una mano. Oso dire di essere bravo con le riparazioni. In fondo riparavo io tutti gli elettrodomestici rotti da Claryssa per farla risparmiare, le controllavo periodicamente gas e tubature dell’acqua rimediando alle perdite dovute ai danni da lei provocati, e le facevo anche da meccanico personale revisionandole l’automobile e sostituendo i pezzi maciullati nei tamponamenti.
Monika: wow, sei una specie di tuttofare. Claryssa is lucky. Was! Sooorry. Non volevo.
Rory: è tutto ok, ho superato da tempo la mia storia con quella tiranna. N-Non ha mai mostrato apprezzamento per tutti i favori e le gentilezze che le ho fatto, anzi mi ha solo maltrattato e ridotto uno zerbino, segnandomi a vita. Gniek, ecco fatto. Per stringere un dado non si usa la chiave inglese ma la chiave del 5, come per la bicicletta. Inoltre occorre qualche muscolo in più per stringere con forza, e io ce l’ho andando sempre in palestra. –si rimbocca la manica scoprendo il bicipite- C-Che te ne pare?
Monika: *waaaw*
Rory: l’ho montato bene il ribaltatore, vero?
Monika: oh, yeah! Sei stato bravissimo, really good.
Rory: è bastato stringere al massimo tutti i bulloni, nulla di straordinario, ci saresti riuscita tu se avessi avuto delle braccia più muscolose. Io ho solo fatto pura manovalanza.
Monika: well, sei stato gentilissimo, this is enough. Ok, prova: three, two, one, go! –il ribaltatore funziona correttamente sparando Rory in orbita- Ops, sorryyyy! Gli auguro almeno un felice landing.
Lester: cari House Robots, tra poco verrà il vostro momento, ah! Dopo tanti anni di inattività voglio controllare in via preliminare che non abbiate dimenticato come usare le vostre armi di distruzione di massa, perciò a turno farò il nome di ciascuno di voi e gli dirò di usare la sua arma principale facendo una dimostrazione a suo piacimento. Shunt, iniziamo da te. Ascia pneumatica in azione!
Shunt: KRANK! –il colpo dimostrativo inferto al suolo genera una crepa lunga un kilometro nel pavimento-
Lester: non male, potevi essere più originale, ma quanto a potenza distruttiva ci siamo eccome. Ora Sgt. Bash, fai un passo avanti e fammi vedere una bella fiammata!
Sgt Bash: FWAAAAAAMP! –lo arrostisce per benino-
Lester: cough, ora so cosa vuol dire essere un fiammifero. In ogni caso, eccellente esecuzione! Adesso voglio testare te e la tua sega circolare rrmp, Dead Metal.
Rory: fiiiiiiiiiiiiiiiiii…oh, per una volta qualcosa ha fermato il mio atterraggio. –si accorge di essere finito tra le “amorevoli” braccia dell’aragosta metallica- Ah, ecco perché, è per permettermi di sperimentare un nuovo livello di dolore. Grazie!
Dead Metal: vvvvvvvvvvvvvvv -ritraendo le sue chele porta Rory in vicinanza della sua testa che allunga in avanti, e mette in azione la sega circolare verticale…- VVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVV!!!!
Rory: waaaaaah! ! !
Lester: No, Dead Metal, è un concorrente umano, non puoi (ancora) massacrarlo! Quale sarà il radiocomando che spegne Dead Metal? Questo no..questo neanche…urka che carneficina! In ogni caso, è la dimostrazione migliore di violenza e distruttività vista fino adesso. Prendete esempio, voi altri. –immediatamente gli altri House Robots si fiondano addosso a Rory- Non intendevo questo!! Ma in ogni caso sono fiero di voi, avete tutti superato il check up preliminare. Sigillo di approvazione ottenuto!
Korry: questo pezzo va qui, quest’altro va messo sotto, l’arma va incastonata nel pannello K4…e voilà, Damtonkia è assemblato! Quanto ci ho messo?
Ashley: neanche un minuto.o
Korry: menomale, significa che sono ancora in forma malgrado non ne faccia uno da un mese circa.
Ashley: ora studiamo bene le istruzioni.
Korry: macchè, non ci servono! Come ho già detto prima, le istruzioni sono studiate solo per far perdere tempo. Si fa molto prima a fare da soli, con la pratica.
Ashley: veramente sono abituata a seguire sempre la teoria per prima. Sei sicuro di questo?
Korry: fidati. Puoi entrare tranquillamente dentro Damtonkia, sei in buone mani.
Ashley: davvero non vuoi almeno dare una lettura veloce alle istruzioni dei comandi e vedere se funziona tutto o se hai dimenticato qualche componente?
Korry: tsk, no. Sono sicuro al 100% di aver montato tutto korrettamente.
Seijii: me-eh! Che rapidità, complimenti, ho visto tutto ed è stato prodigioso come hai montato quel coso in pochi secondi.
Korry: grazie, ma l’avevo detto, no? Eheheh.
Seijii: che ne diresti di darmi una mano? Sto avendo parecchi problemi con il mio robot magari c’è solo bisogno del contributo di un supremo esperto del modellismo…
Korry: ta-dah! Eccolo qui.
Ashley: un momento, dove stai andand –Korry chiude velocemente il cofano senza farla finire di parlare-
Korry: a tua piena disposizione, alleato. Poi magari parliamo un po’ degli ami da pesca che mi hai promesso di regalare? Eh? *EH????*
Seijii: me-eh-eh! Forse. Intanto vediamo se mi risolvi il problema.
Ashley: Konrad Klimt Kavalier fammi subito uscire di qui perché possa rimproverarti sulla tua pessima condotta di squadra!
*II Match*
Lester: il secondo Annhilator sta per cominciare. Prima però di far scendere in campo i 6 robot concorrenti, è ora che tornino sul palcoscenico gli House Robots! A iniziare dalla reginetta robotica, la massacratrice Matilda!
Per chi se ne fosse dimenticato, la cara Matilda è un triceratopo del peso di una tonnellata di acciaio che però non si nutre di foglie ma degli stessi rottami di coloro che lei riduce tali in campo. Dotata di un micidiale disco circolare piantato nel posteriore è in grado di spedire in orbita (e a pezzettini) chiunque ci finisca contro. Pattuglierà l’angolo SX alto dell’arena, robottini siete avvertiti.
Christine: wooooh! Vai, Matilda, finalmente, fammi sognare di nuovo! *Quanto avrei voluto essere lì in questo momento.* –seduto accanto a lei, Noah guarda la telecamera rassegnato scrollando le spalle: niente sarcastic business per oggi-
Lester: il secondo grande ritorno è Shunt, la storica ruspa che non perdona! Una sua sola picconata può fermare anche il robot più adamantino ma ha un’imbarazzante sistema di autoraddrizzamento. La sua zona sarà l’angolo SX basso.
Noah: se non ricordo male Shunt e Matilda venivano spesso chiacchierati per avere una storia, senza scendere in particolari trattandosi di robot. Non trovi una certa somiglianza in noi due?
Christine: cioè siamo come una ruspa da 110 kg e una triceratopa meccanica. Interessante punto di vista.” –le scappa un risolino-
Noah: ahahah, ahem. –arrossisce imbarazzato-
Lester: terzo a entrare è Dead Metal, la cui letalità posso assicurarvi non è cambiata di una virgola. Finite in braccio alle sue amorevoli chele e lui vi ridurrà a poltiglia con la sua amabile sega verticale. Infine il quarto e ultimo a entrare è Sgt. Bash, l’unico a vantare un lanciafiamme! I due sorveglieranno la parte destra dell’arena di Robot Wars e non avranno pietà per chi oserà invadere la loro zona. Non poteva mancare l’arbitro Refbot: conterà ed eliminerà dal gioco chiunque resti immobile al conto di 10.
Kyle: pure? Santo cielo.
Lester: a sfidarsi stavolta sono i team degli Aristocratici, Manga, Altruisti, Lenza&Esca, Collezionisti e Selvatiche. Il primo a presentarsi è Aura. Dawn & Mike l’hanno costruito usando solo materiali che rispettano l’ambiente, riciclabili e rinnovabili, e anche l’energia e le armi che utilizza sono a impatto zero! –dal box emerge una sottospecie di triciclo mosso da Mike che pedala nel più completo imbarazzo mentre regge uno specchio ustore in una mano e un martellone nell’altra- Ah ah ah ah ah! Follia.
// Altruisti //
Mike: appena ho fatto il mio ingresso la platea è scoppiata a ridere. Non gli do torto: sembravo l’incrocio fra un pagliaccio in sella al suo triciclo e un incubo meccanico.
Dawn: sono molto fiera di come è venuto Aura. Non inquina per niente e ha armi che nessun altro può vantare.
Mike: cioè, io sono sia il motore che l’arma principale.
Lester: il secondo è un’altra novità creata per l’occasione: Mini Minnow! Piatto e compatto come un CD, è stato concepito per ricordare una rana pescatrice che aspetta le prede sul fondale e le attira a sé con la sua esca. Ai comandi c’è il furbo Seijii, all’esca c’è ovviamente Rory.
// Lenza & Esca //
Seijii: vi faccio vedere come funziona. Ad una estremità della lenza gigante c’è il rocchetto e il mulinello che può anche fungere da arma supplementare, all’altra estremità c’è appeso il mio minnow Rory: quando un avversario si porta abbastanza vicino per attaccarlo, allora la canna da pesca diventa un’ascia pneumatica che BAM! colpisce quando meno se l’aspetta.
Rory: c-colpisce anche me, però.
Seijii: è un effetto collaterale calcolato. La strategia sarà non fare assolutamente niente finchè non saranno loro a notarci, e finiranno in trappola come aringhe.
Lester: i restanti 4 sono tutti veterani delle guerre robotiche che furono: Sir Chromalot ci riprova, Hypno Disc è finalmente pronto a farci tornare gli incubi, Damtonkia torna in pista dopo essere stato ricostruito a tempo di record e la graffiante Pussycat ora può contare su una padroncina ancora più felina di lei.
Ketty: mi-ao, l’hai detto. In più ho anche Mayko come arma segreta.
Kyle: come sarebbe a dire?
Ketty: provate a farla arrabbiare e poi mi dite.
Seijii: meh, già. Non ci tengo proprio.
Lester: pronti? Ricordate che ne possono sopravvivere solo 3. 3,2,1 attivazione! Luci verdi nell’arena e House Robots agli angoli in attesa delle prede. E’ il secondo tentativo dell’aristocratico Sir Chromalot e incredibile a dirsi non sembra lo sfavorito del gruppo paragonato ad Aura degli Altruisti… I 6, anzi, i 5 robot si gettano subito nella mischia! Pussycat lascia un bel graffio sul bordo di Sir Chromalot, di nuovo bersaglio facile, che viene ribaltato da Damtonkia mentre Mike/Aura infligge un colpo da dietro totalmente innocuo a Hypno Disc, che si gira lentamente e inizia a far girare il suo temuto disco che porta via il primo pezzo di Aura e per poco dello stesso Mike!
Mike: ahh! Queste quindi non sono armi innocue per gli esseri umani???
Lester: seghe elettriche, lanciafiamme, asce, tu cosa ne pensi? Riprendendo il discorso, il colpo dimostrativo di Hypno Disc sembra aver fatto capire anche agli altri robot chi è ancora più facile di Chromalot da eliminare: l’ecologico Aura. Contro il quale si scagliano adesso anche Pussycat e Damtonkia facendone un sandwich.
Mike: non va bene, non va bene. Dawn, aiuto. Indietro, state indietro!
Lester: Mike continua a martellare i nemici come un ossesso o uno di quei giocattolini a molla che si trovano nelle sale giochi, ma i suoi colpi non bastano neanche a scalfirne la superficie. Ecco di nuovo affacciarsi la minaccia del disco ipnotico su ruote @...@...@ gira, gira, gira.
Mike: non di nuovo, non di nuovo, non di nuovo!!! –martella il più possibile-
// Altruisti //
Mike: sono lì che mi trovo davanti questo enorme disco orizzontale con la spirale disegnata sopra, sembra quasi un disco volante che viene verso di me a grande velocità e impazzisco totalmente. Ho un attacco di panico e prendo il martello a due mani e bonk bonk bonk bonk bonk non finisco più di fare avanti e indietro col braccio, finchè il martello non mi schizza via dalle mani e rimbalza su quell’affare rotante come un proiettile.
Lester: Aura ha appena perso la sua per così dire arma principale e adesso cosa accadrà?
Mayko: TE LO DICO IO -il martello si è conficcato nella sua coda- ACCADE CHE SCATENERO’ L’INFERNO. SGROAR!
Ketty: oh-oh, io avevo avvertito. No, Mayko, fermati! (Peccato non avere un radiocomando che controlli anche lei).
Lester: Mayko balza direttamente addosso a Hypno Disc come una furia incurante del pericolo (parliamo di un disco orizzontale del peso di 300 kg) ed è massacro robotico, autentico spezzatino metallico, anzi, visto che il team Manga è tanto patito del Giappone, sashimi di robot! In un attimo Mayko ha completamente smembrato uno dei concorrenti più temuti della storia di Robot Wars.
// Manga //
Midori: parliamo di un robot fatto di acciaio, metallo, e annessi. E lei l’ha smembrato come un trancio di maguro. Non so come ho fatto a sopravviverle.
Dixon: che potenza, una furia indiavolata! E al contempo così **kawaiicissima.** Ovvio che ho disegnato tutta la scena.
Midori: ah, ecco perché non hai neanche provato a scamparle, hai abbandonato il radiocomando per metterti a fare un disegno. Ma complimenti! Domo arigatò.
Dixon: non c’è di che.
Midori: majidèe? Mi prendi in giro? Ero ironica.
Mike: menomale che non si è accorta che l’ho lanciato io il martello. Meglio allontanarsiiii! –viene quasi ribaltato da Damtonkia- Eddai, un po’ di tregua no? –Damtonkia va poi a rovesciare Pussycat- Meglio.
Lester: intanto che questo macello accadeva, Refbot ha terminato il conto di 10 per Sir Chromalot, del quale adesso gli House Robots si prenderanno personalmente cura.
Kyle: menomale, che ci pensino loro, ben venga.
Seijii: cos’hai capito, trota? Guarda che sta per succedere.
Leanne: sono stufa marcia di stare qui dentro a farmi sballottare. E’ finita sì o no?
Lester: oh, non è neanche incominciata per te. E’ Shunt ad aprire le danze!
Leanne: cosa intendi…iiih! –il piccone perfora la corazza nella quale è rinchiusa e la manca di un soffio al quale segue subito dopo la presa delle tenaglie di Sgt Bash- Cosa significa questa follia?! Aiuto. Ehi?
Lester: Sgt. Bash afferra il rottamato Sir Chromalot e lo posiziona sulla celebre Catapulta del Disonore.
Kyle: oh, giusto cielo, che guaio. Il mio investimento va in orbita.
Lester: ecco che decolla! Sir Chromalot vola per tutto il diametro dell’arena rimbalzando più volte come una pallina magica, 1,2,3 rimbalzi che rendono la sua forma sempre meno cilindrica. Tutto bozzi e ammaccature, la creatura di proprietà dell’ Aristocratico Kyle riceve ora un trattamento “regale” offerto dalla casa: Dead Metal fa i massaggi mentre Sgt Bash si occupa della pedicure. -Dalla microcamera installata nell’interno del robot si vede Leanne stringersi come una sardina in scatola per evitare di finire affettata dalla sega circolare o che le sue estremità vengano tagliate dalle cesoie giganti...-
Leanne: Kyyyyyleeeee o Keeeeijeeeiii! Qualcuno mi tiri fuori da qui intera. Zac! Ahh, non i capelli!
Lester: Sergeant Bash addirittura estrae dal guscio tutto bucato di Sir Chromalot una materia fulva e filamentosa che poi dà subito alle fiamme con orgoglio. Che spettacolo pirotecnico! Il tocco finale spetta a Matilda., gli altri House Robots cavallerescamente si spostano per lasciarle spazio.
Christine: adesso vedrete la mia eroina cosa è in grado di fare.
Lester: Matilda si mette in posizione di retromarcia, protende il suo spinner verticale e SLASH affetta in due il malcapitato e tutto quello che contiene dentro.
Kyle: argh. Mio Dio, chissà quanto mi costerà farlo riparare adesso!
Leanne: mai quanto il conto del parrucchiere, te lo assicuro.
Christine: sì, maciulla quei transistor ai minimi termini, Maty!!!! Sei la più grande. Ora nel pozzo, nel pozzo, nel pozzo, oltre l’orlo dell’oblio e della disperazione.
Izzy: caspita, parli davvero come una pazza scatenata, sembri molto più coinvolta di me da questo gioco. Mi piace!
Christine: e con questo? –scrolla le spalle tornando improvvisamente apatica-
Lester: Shunt raccoglie i resti di Sir Chromalot e Hypno Disc e termina l’opera gettandoli nel Pozzo dell’Oblio. Non è ancora finita, in ogni caso manca ancora una terza vittima! Chi sarà fra i 4 rimasti?
-Ketty e Korry mandano i propri robot l’uno contro l’altro senza esclusione di colpi ma Mike ne approfitta per svitare via qualche bullone a entrambi usando un cacciavite di nascosto e facendogli così perdere le loro armi principali-
Finora un robot è passato del tutto inosservato: mi riferisco ovviamente a Minnow, che è stato in disparte e lontano da qualsiasi scontro.
Seijii: solo per attendere il momento giusto per fare la mia mossa. Ehilà, pesciolini radiocomandati, guardate un po’ che bell’esca ho qui per voi. Mentre voi vi siete massacrati a vicenda noi siamo rimasti a guardare e adesso siamo in netto vantaggio, ma voglio essere generoso e offrirvi l’opportunità di diminuire lo svantaggio. Provate a prenderlo. Me-eh-eh.
Rory: glom.
Ketty: è sicuramente una trappola ma devo ammettere che mi interessa solo farti rimangiare quel ghigno, hai pestato la coda alla gatta sbagliata! GGGNAO! Fizz, all’attacco Pussycat!
// Selvatiche //
Ketty: ci sono cascata. Tuo cugino è un vero provocatore, tira i nervi, lo devo ammettere, è impossibile sopportarlo senza reagire male!
// Altruisti //
Dawn: la mia aura è rossa come la luna di sangue. Seijii si merita la purga karmica.
Seijii: sta funzionando. Ritiriamo l’esca e prepariamo l’a-
Rory: rrrrip. T-Temo ci sia un imprevisto.
Lester: la lenza alla quale Rory oscillava appeso è stata tagliata da Sgt Bash, che non è il solo ad essere stato attirato all’angolo del Minnow: tutti gli House Robots, inclusi quelli lasciati nel garage, si sono precipitati all’assalto!
Rory: sob, non di nuovo.
Seijii: meh che sta succedendo?
Lester: sniff, si sono ricordati le mie parole, sono commosso. Rory è subito arrostito dal poderoso lanciafiamme del Sergente e preso di mira dagli altri: l’armatura squamata di Minnow viene divelta come un pesce sfilettato, poi è il turno di Rory. Un massacro così non si era mai visto.
Christine e Izzy: mi è parso di aver appena visto schizzare del sangue assieme alle scintille*! –Noah e Chris si scambiano uno sguardo di inquietudine che la dice lunga lunga-
Lester: ma a sorpresa interviene Damtonkia in difesa azionando il ribaltatore contro Shunt ma non ha più energia sufficiente a ribaltarlo e rimane colpo di scena completamente bloccato. Questo offre a Rory l’opportunità di cacciare il loro robot fuori dai guai strisciando al sicuro con quel poco di vita rimasta. Refbot parte col conto alla rovescia: 8-9-10.
Six!
Lester: tempo scaduto, ma Damtonkia è stato contato fuori un secondo prima e per questo passano il turno Aura, Minnow e Pussycat! Anche loro direttamente qualificati per la puntata di domani.
Seijii: me-evviva!
Korry: allora, mi sono guadagnato la possibilità di avere uno di quei rarissimi ami da collezione?
Seijii: non ancora, l’accordo è farci vincere o salvare per 3 volte: questa è la seconda. Ne manca ancora 1.
Korry: va bene.
Ashley: no, non va bene!
Rory: scu-scusate l’interruzione, se il match è terminato p-perché i robot di casa mi inseguono ancora senza sosta?!?
Christine: gli House Robots sono autocoscienti, non sono comandati da nessuno, per questo li adoro. Scelgono deliberatamente chi, come e quando massacrare.
Rory: Mi stanno raggiungendo. WAAAAA-AAAAH-AAAAAAH!!!! LA SEGA VERTICALE NOOOOOO-OO-OOOOOOOOOO!
Seijii, Noah e Chris: hss.
Christine: che fortunato, *Matilda* ti ha appena fatto l’ autografo. Dopo ti va di condividerlo con la sottoscritta magari? “No, non degnarti di rispondere, sai che non mi importa.”
// Intervista ai Manga //
Lester: il vostro inviato Lester Komby-lo Scoop-non-me-lo-nascondi è qui nei pits per intervistare il team dei Manga e vedere da vicino cosa effettivamente è rimasto di Hypno Disc. Midori, Dixon, un commento veloce sul match appena affrontato? Sulla card il match era praticamente vostro avendo a disposizione il killer dello spinner per eccellenza e invece siete stati sfilettati! Cos’è successo?
Midori: Mayko. Ha avuto una reazione tremenda e tra l’altro se l’è presa con il robot sbagliato, è stato Mike a lanciare quel maledetto martello! E’ stata hentai. Adesso siamo costretti a rifarlo daccapo, sempre di aver recuperato tutti i pezzi fatti a pezzettini.
Lester: in effetti al momento ricorda una scatola di puntine schiacciata e ridotta a limatura di ferro dopo essere passata attraverso il trituratore della discarica. Un lavoro di fino, lo dico da esperto di detritologia.
Midori: si è “salvato” solo il disco e la sottoscritta.
Lester: pensate di riuscire a ripristinarlo intero come prima in tempo per il prossimo incontro?
Dixon: no, però posso sempre ridisegnarlo! Scherzo. In realtà l’ho già disegnato quando ho avuto l’ispirazione poco fa prima e dopo che ci si è avventata sopra l’adorabile Mayko… ops, mi è venuto in mente siccome non avevo altra carta a disposizione ho disegnato sopra le istruzioni di montaggio.
Midori: ciaff!
Lester: in questo caso tanti auguri, ne avrete bisogno!
--High-Lights--
Lester: eccomi qua di nuovo nelle vesti di commentatore, intrattenitore e conduttore! Ecco un rapido riassunto del match che si è svolto successivamente con il focus sui momenti migliori: nell’Annhilator 3 si sono affrontati i robot di Acuti, Aristocratici, Collezionisti, Poli, Giganti e Hollywoodiane. La creatura perfetta di Bryght questa volta non ha avuto alcun problema di natura occulta né avversario alla pari di Azusa e ha dominato fino alla fine distruggendo Kangaroo 2.0 (per la rinnovata gioia di Balzak) e il robot delle Hollywoodiane, offrendo a Sapphire l’occasione di inscenare l’ennesima tragedia. Kolossus, il robot presentato dai Giganti, era quasi più grande di Sir Killalot e per questo motivo Refbot ha subito chiamato la squalifica e i Giganti sono stati costretti a cambiarlo con uno più piccolo (relativamente parlando) nondimeno KJ si è rivelato un pilota con gli attributi ma quando Sir Chromalot & Leanne sono finiti per l’ennesima volta tra l’incudine di Shunt e il martello di Mr. Psycho non ha esitato a intervenire al salvataggio PERSONALMENTE!!! Ma neanche un uomo colossale può competere con un robot gigante di questo calibro ed è stata l’ownage totale. Sotto i colpi micidiali di Mr. Psycho KJ è stato inchiodato al suolo. Così Leanne l’ha scampata e gli Aristocratici, assieme ai Collezionisti e agli Acuti sono riusciti a sopravvivere.
Alejandro: perciò siamo qualificati per la tappa seguente. Così domani gliela farò vedere agli Opposti e ai Vincenti.
Lester: errore! Siccome questa è una sfida della categoria “Chi primo arriva meglio viaggia” e questo è già il terzo turno la situazione si fa più svantaggiosa: c’è un’altra sfida da fare prima di raggiungere il traguardo.
Alejandro: cosa? Tonk! Che male la cabeza! Bryght, è ora di farmi uscire da qui, non ti sembra?
Bryght, ci sei?
Bryght: sapevo di aver dimenticato un dettaglio quando ho rifatto il progetto di Knowledge. Ho bisogno di tornare in officina.
Topher: ehi, Lester, questo dovevo dirlo io! Il tuo spazio di conduttore non si estende oltre la sfida Robot Wars. Comunque, è così che funziona il gioco, perciò la gara prosegue, leggete la dritta.
Ashley: avremmo potuto risparmiarci la sfida supplementare…sigh…ed è di nuovo in chiave di indovinello. “Nella patria del tè un dì un uomo cadde dal cielo al suolo, bevve detersivo al posto del caffè e come comico capitò a fagiolo.”
Lester: io la so la soluzione: Mr. Bean!
Topher: LESTER, TU NON SEI PIU’ UN CONCORRENTE. Però è proprio così, l’indovinello riguarda Mr. Bean. Fuori dall’arena di Robot Wars le coppie troveranno una macchina esattamente uguale a quella guidata dal comico inglese e dovranno con essa raggiungere la sua città natale: Consett. L’ultima squadra delle 9 ancora non qualificate ad arrivarci sarà eliminata!
// Opposti //
Izzy: peccato esserci persi questa sfida! Noah sarebbe stato perfetto nei panni di Mr. Bean. Si somigliano come due gocce d’acqua quando fa le espressioni buffe, tipo QUESTA, AHAHAHAH! -mostra la foto di Noah in stato di shock in RR, poi ne mostra una simile di Mr Bean- Non sembrano gemelli? Ahahahah!
Noah: ….click.
Izzy: bzt, interferenza satellitare, abbandonare la calotta cranica all’ist- ZAM!
Noah: questa te la sei andata a cercare.
Ashley: quest’auto non va oltre i 30 all’ora.
Korry: l’importante è partire prima di tanti altri.
……più tardi, a sera inoltrata…
Korry: -tenendo a malapena gli occhi aperti con l’ausilio della sua collezione di stuzzicadenti- yawn, finalmente siamo arrivati a Consett. E’ stato un viaggio estenuante.
Topher: congratulazioni, Collezionisti, siete arrivati primi al traguardo! E complessivamente settimi nel piazzamento. Seguiti a ruota dagli Aristocratici.
*Robot Wars*
Jo: finalmente dovremmo essere arrivati.
Koffee: allora fuori dai piedi, e largo ai Migliori.
Lester: io direi i Peggiori. Davvero arrivate solo adesso? Ne avete di rimonta da fare. In ogni caso in bocca al…Growler.
Kurt: klikken!
Koffee: perfino il tuo modo di cliccare è così tedesco. Vediamo COSA DOBBIAMO FARE?! Ho urgente bisogno di trovare un distributore di caffè per calmarmi i nervi.
Jo: “Costruire un robot combattente.” Puh, che ci vuole? Noi siamo combattenti, lo sarà per forza anche quello che costruiamo.
Brick: puoi contarci, io so come costruire un carro armato alla perfezione.
Kurt: e io sono tedesco, cioè il combattente perfetto. Nessuno può battermi in fatto di tecnologia bellica! Non potete voi, non possono loro –indica i Manga- e non può nessun altro. La guerra skorre nelle mie kloriose vene cermaniche, arrendetevi o soccombete.
Koffee: se hai finito di vantarti, comincia a metterti al lavoro in officina. Surp. Ah, cosa c’è di meglio di un buon caffè? Niente al mondo.
Kurt: ja, al solito, il tedesko al lavoro, l’americana all’ozio. Perkè non vai a cercarmi i pezzi anzikè ciondolare?
Koffee: come ti permetti di dire che sono pigra?
Kurt: guarda tua sorella kom’è dinamica.
Kelsea: questo pezzo va bene, kelsì oppure no? Lo cambio kelsubito! Zoom! Rieccomi, che ne dici di questo, Balzak? Se non ti va bene vado a prendere qualcos’altro kelsubitissimo!!!
Balzak: vai, vai.
Kurt: ora facciamo il konfronto con te.
Koffee: non osare neanche, mai nella vita paragonarmi a quella cretina e dire che è migliore di me in qualcosa, mai più. Ho il doppio della sua energia ma soprattutto il cervello che lei non ha kelsolutamente per niente, ASSOLUTAMENTE per niente. Io sono la migliore!
Kurt: dimostralo.
Koffee: grr, vuoi quei pezzi? Bene, li avrai, sarò qui di ritorno il tempo che dici kartoffel.
Kurt: staremo a vedere… Kartoffel!
Koffee: già tornata. Visto?
Kurt: però dofe sono i pezzi ke ho chiesto?
Koffee: non ce ne sono più nel magazzino. Esauriti. Se li sarà presi tutti Kelsea con tutti quei avanti e indietro. Quella sciocca. Ma non ti isterizzare, adesso gliene canto 4 e la sistemo. Ehi, Kelscema?
Kelsea: kelciao, Koffetta!
Koffee: kelciao un corno. E porta rispetto alla tua sorella maggiore: per te sono Koral o al massimo Koffee. Comunque, come ti sei permessa di accappararti tutti i componenti lasciando noi all’asciutto? Sei proprio un’irresponsabile.
Balzak: veramente gliel’ho chiesto io di prenderli. E’ nel MIO diritto usare tutto quello che c’è a disposizione nel garage, piuttosto VOI che siete gli ultimi arrivati dovreste solo stare zitti e arrangiarvi.
Koffee: m-ma non è rimasto più niente, non abbiamo neanche il motore, guarda invece qui quanta roba avete accumulato!
Balzak: affari vostri. Ormai ho preso questi pezzi e quindi sono di mia proprietà. Ora sparisci, ho molto da fare.
Koffee: egoista.
Kurt: nulla di fatto, ein?
Koffee: quel muso da canguro mi ha sbraitato addosso e si è rifiutato di restituire un solo pezzo. L’hai visto anche tu!
Kurt: in kvesto kaso ci procureremo il materiale in altro modo. –indica il distributore di caffè con un ghigno maniacale- Muahahahahah!
Koffee: ?
Alejandro: allora, a che punto sei?
Bryght: ho usato cacciavite, martello pneumatico, saldatore ma non sono riuscita a fare neppure un graffio. Ho costruito l’armatura perfetta e ora ne paghiamo le conseguenze. Non ho ancora provato col laser microscopico.
Alejandro: laser microscopico? Va bene, prova anche questo!
Bryght: subito. –il laser rimbalza sulla superficie di metallo- Scrib, scrib.
Kurt: continua a tirare, forza, dobbiammo stakkarlo dalla parete. –il laser taglia in due il distributore- Oh, danke Pryght!
Bryght: di nulla. Così state costruendo un robot servendovi dei pezzi del distributore, un’idea interessante.
Kurt: fenuta a me, kiariamo. Eppene sì: basandomi su questo distributore di caffè costruirò la carrozzeria del robot, oltretutto c’è già lo spazio per far entrare Koffee, e con il vetro della vetrina farò un ribaltatore oppure un’arma da taglio.
Bryght: ingegnoso.
Kurt: in acciunta sfrutterò le peculiarità del distributore per avere un’arma ulteriore: un kannone spara lattinen!!! Il Kurtinator sarà letale come un panzer.
Bryght: che tipo di alimentazione avrà?
Kurt: il fapore, offiamente.
Koffee: cosa? Così sarà lento come una lumaca!
Kurt: silenzio, il procetto è mio, il robot è mio, il merito è mio. Kvindi sta’ zitta. Kosa ticevo? Ah, ja, l’alimentazionen sarà data da un motore a vapore che ho fatto portare qui direttamente dalla mia kollezionen privata. –glielo mostra- Non è un cioiellino? E’ un pezzo originale del tardo Ottocento, apparteneva a una delle karrozze a motore di Daimler.
Bryght: molto bello, sono curiosa di vedere il robot in azione: potrebbe essere il primo ponte di collegamento fra la tecnologia steampunk e il futuro reale.
// Migliori //
Kurt: lei sì ke è un’intenditrice. Non kome kvalcuno di mia konoscenza.
Koffee: almeno io sono realista e non mi sono fermata all’invenzione dell’auto.
Kurt: “!”
Monika: questo andava qui o qui? Groan, ma a che serve sbattersi tanto…so già che fallirò di nuovo.
Sapphire: non fare così, anche per me sono tempi duri…Torna nel tuo ruolo! Cioè, devo fare coppia con te, non aggiungo altro.
Monika: yeah, thanks.. –si ripulisce la facca sporca di grasso della batteria- I quit qui, basta, sono troppo stanca e demotivata per continuare. Questa gara è un’agonia fin dal primo giorno.
Azusa: ehi, dov’è la tua positività, sorella?
Monika: woah, Azusa! Didn’t see you coming. Ciao.
Azusa: cosa c’è che non va? Dovresti essere orgogliosa di essere riuscita a costruirlo un robot una volta, per la prima volta. Io al tuo posto lo sarei.
Monika: really? E’ vero, non avrei creduto di fare una cosa del genere. Il nostro robot si muoveva bene nell’arena e le armi funzionavano tutte. Però abbiamo subito incontrato quel Knowledge..sob..
Azusa: qui ti volevo. La vostra sconfitta è stata solo colpa di un avversario insuperabile nella sua perfezione.
Monika: anyway, Rory mi aveva decisamente aiutato. Ora devo fare tutto praticamente da sola, a malapena comprendo le istruzioni tecniche, e sono disperata. Come lo monto di nuovo il flipper? E il resto? Buhuu-
Azusa: alt, fai un respiro profondo. Sgombra la mente da tutti i tuoi dubbi e pensa a un’alternativa: quale potrebbe essere un punto di forza del tuo robot? Pensaci sopra, pensa in modo anti-convenzionale, può essere qualsiasi cosa ma se piace a te allora andrà sicuramente bene. … Hai pensato?
Monika: ho pensato a un’arma davvero assurda, ridiculously auto-offensiva ma dalla potenza, I’m certain, devastante. Improvvisamente mi sento più sicura di me. Voglio provare a metterla in pratica, subito! Really thanky you, mi hai dato nuovamente la spinta che mi serviva.
Azusa: hai visto? Hai visto? In confidenza, ti va di dirmi che idea hai avuto?
Monika: sure. Psst psst psst ps.
Azusa: MAJIDE’!!! Ne hai di fantasia e determinazione, quando vuoi crederci.
//Monika: comincio a credere che Mayko sia un’ingrata nata. Come può odiare una big sister del genere? Magari fosse la mia! Azusa è un angelo custode sempre pronto a incitarti, seriously, come ha potuto sempre detestarla senza alcun pentimento???
//Azusa: Monika ha una personalità ancora più debole e insicura della mia sorellina imotontolona, ho già conquistato la sua fiducia in meno di 24 ore. Prometto che quando la gara sarà finita e non avrò più bisogno di manipolarla le offrirò l’opportunità di avermi come life coach a vita. Ha davvero bisogno di una guida.
//Monika: ho la mia nuova best friend, o meglio, BEST SISTER! E finalmente sarà un’amicizia che durerà *forever*.
KJ: -con una vistosa fasciatura in testa- mancano cinque minuti al match, siete tutti pronti?
Kurt: ja, e sarà una robotica blitzkrieg (trad: guerra lampo) con noi in kampf.
Kelsea: kelsissimi in bocca al lupo!
Koffee: non ci servono i tuoi auguri, siamo i Migliori e i favoriti.
Balzak: puoi scordartelo, stavolta non ce ne sarà per nessuno, sgrunt.
Lester: luci verdi nell’arena per l’ultima volta della giornata. E’ il round finale, la loosers melèe degli Annhilators, nella quale si scontrano i 6 robot messi peggio: Kangaroo 4.0 è il quarto tentativo dei Poli di passare la sfida, i Manga non sono riusciti a ricostruire Hypno Disc come prima e hanno dovuto farne uno nuovo tenendo solo il disco e Midori, gli unici componenti rimasti interi, anche Monika ha dovuto modificare il suo Gravity che ora come si può vedere non ha più il ribaltatore. Le 2 novità del torneo sono Major Tom e il Kurtinator!
-Major Tom è un robot patriottico con la testa di soldato e appena fa il suo ingresso Brick fa il saluto militare in onore della bandiera degli Stati Uniti, similmente l’ingresso di Kurtinator è celebrato da Kurt con il saluto militare tedesco e musica trionfale: immediatamente i due si sfidano con lo sguardo-
USA vs Germania: questa sì che è una guerra seria. In ogni caso la scheda tecnica del Kurtinator è molto bizzarra: è stato assemblato usando un distributore di caffè e il motore è alimentato a vapore!
Tutti: ahahahahahah!
Kurt: fedremo ki riderà kvando il Kurtinator avrà spazzato via tutti i robot inferiori. Cioè tutti.
Lester: 3,2,1 attivazione! Kurtinator non si muove neanche. Ah, no, si muove ma a passo di lumaca.
Koffee: io l’avevo avvertito.
Kurt: shnit<zel.
Brick: prendi questo!
Lester: Major Tom inizia le ostilità rovesciando Das Kurtinator su un fianco subito imitato da Nippo Disk che gli dà una bella sfrigolata con il rotore anteriore facendogli volare via l’arma fatta in vetro.
Kurt: noo, il mio Kurtinator! Sfentura a te, Dixon l’Otaku!!!
Dixon: ahah, è uno spasso.
Koffee: Kurt sei un teficiente!
Kurt: non è finita, un fero tedesko non si arrende MAI.
Lester: Kangaroo 3 irrompe nel trio con la sua forza bruta e spazza via gli avversari agitando la coda-frusta a 360° gradi e staccando di netto la testa di Tom.
Jo: dannazione!
Brick: questo significa guerra. Fatti sotto.
Balzak: con piacere, snort.
Lester: ora Major Tom e Kangaroo si affrontano, e il primo ribalta il secondo…che però torna subito in piedi balzando in avanti! Uao! Che salto impossibile!
//Balzak: l’autoraddrizzamento di Kangaroo sfrutta la propulsione data da migliaia di estensori a molla che garantisce la stessa capacità di balzo di un kanguro vero. Non ho tenuto conto delle dimensioni del ring, però, sgrunt.
Lester: dopo il salto del kanguro, però, il robot di Balzak ora si trova pericolosamente impilato sul bordo dell’arena. Major Tom potrebbe approfittarne se non fosse che Kurtinator tornato dritto chissà come gli si scaglia addosso riducendolo una poltiglia!
Brick: eeeh!!
Kurt: tiè. Impari a fare robot di plastika molliccia. Ora tocca agli altri. E’ la mein kampf!
Dixon: oh-oh.
Lester: tecnopadri, dita nervose sui telecomandi, il tecnopadre Dixon che cerca disperatamente di mettere il proprio robofiglio al riparo, il tecnopadre Kurt ormai sul piede di guerra. Ma tutto questo sforzo ha fatto consumare molto vapore e il Kurtinator rallenta rallenta fino a fermarsi del tutto.
Kurt: neeeeeeiiiiiin!
Lester: la voce stridula di Kurt risuona più acuta del metallo nell’arena. Eventualmente Kangaroo 3 è riuscito con una secondo balzo poderoso a levarsi dal ciglio dell’arena e ora ha ripreso a lottare con ferocia. E’ una mischia furibonda quella fra Team Giganti, Team Manga, Team Polare e Team Hollywood, con il robot di queste ultime decisamente svantaggiato e disarmato. Improvvisamente Nippo Disk preme il pulsante rosso attivando il Pozzo dell’Oblio dove si trova accanto il malconcio Gravity: Monika però non sembra aver compreso la gravità della situazione. Se ne sta ferma, mentre gli avversari si preparano a buttarlo dentro. Tutti gridano: nel pozzo, nel pozzo, nel pozzo!
Monika: let them scream.
Balzak: ma cosa fa?
Lester: Monika avvicina il radiocomando alla bocca..? Prende fiato e…
Monika:LAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA –il suo grido si amplifica attraverso l’antenna posta sul suo robot-
Lester: si mette a canta-a-a-are!
Dixon: aah, hentai!
Jasmine: oh, no, che suono insopportabile.
Balzak: graaah, non ce la faccio più, devo coprirmi le orecchie!
-gli House Robots comicamente cercano a loro volta di “tapparsi le orecchie” o si autodistruggono per alleviare la sofferenza: esemplare Sgt. Bash che si dà fuoco col suo stesso lanciafiamme.-
Lester: questa poi! Senza il controllo dei loro padroni i 3 robot sono finiti dentro al pozzo dell’oblio al posto di Gravity, la cui arma di riserva si è rivelata la più distruttiva mai vista a Robot Wars.
…SIX.
// Hollywoodiane //
Monika: yeah, finalmente la mia voce mi ha fatto vincere! Ho sempre pensato di avere un dono ma finora l’ho sempre visto in negativo finchè qualcuno non mi ha spronato a vederla sotto un’altra prospettiva: like, ho una voce che spacca i timpani e i palazzi!
Kurt: zono tifentato momentaneamente sordo. Ki ha finto?
Koffee: non è giusto, le Hollywood hanno barato.
Lester: con questo gran finale si concludono le Guerre Robotiche, oggi è stato un massacro dal quale sono in pochi ad essere sopravvissuti, House Robots compresi, in ogni caso ricominceranno presto e la prossima volta chissà cosa ci riserveranno? Sigla!
……parte la sigla conclusiva di Robot Wars nella quale vengono montati gli high-lights di tutti i momenti clou delle battaglie svolte……
Bryght: niente, non ci riesco, ho costruito una macchina indistruttibile.
Alejandro: portami così allora, svelta, studierai il modo di liberarmi dopo che avremo raggiunto il traguardo.
Bryght: non è necessario, so che siamo gli ultimi e siamo già stati ELIMINATI.
Alejandro: COOOOOOSA????
GLI ACUTI
Alejandro: ho fatto un enorme errore a scegliere Bryght come partner! Per colpa sua ho perso l’occasione di vendicarmi di Noah, di dimostrare che sono ancora l’antagonista migliore, e di vincere il milione di dollari. Non solo, sono pure rimasto incastrato di nuovo dentro a un robot! Ah, basta, sono depresso. Non voglio più saperne di A Tutto Reality e spin off, è ora di appendere il ruolo di antagonista al chiodo come ha fatto Heather perché è chiaro che non sono più in grado di farlo. Avrei dovuto già capirlo in All Stars.
Bryght: scrib, scrib, scrib. Tutto come volevasi dimostrare.
Alejandro: ora è il momento di Azusa. Mi farò una nuova vita, diventerò avvocato come mio padre e ipnotizzerò i giudici per vincere tutte le cause, sposerò Heather e lei mi farà quattro ninhos che chiameremo Paco, Sancho, Heatherita e Alejandro Junior. E’ ufficiale: Alejandro Burromuerto esce di scena. Adios.