*Keane, Capitolo Infinito*
Megan: scrib, scrib. Sono passati diversi giorni da quell’incontro: come vola il tempo quando ci si diverte.
La settimana trascorsa con questo Lester è stata la più bella di sempre, non mi sono mai sentita così capita da qualcuno prima d’ora, e ora è giunta al termine. Non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto. Gli esperimenti alla fine erano solo una scusa per rivedersi a casa mia il più possibile, ma la nostra ricerca ha fatto comunque progressi: ora ne so molto di più sull’immortalità e la sua fantasia mi ha aperto la mente su tutti i modi per arrivare a ottenerla!
E’ come una formula magica alla fine, manca solo l’ingrediente segreto per crearla.
L’ultimo giorno. E’ l’ultimo giorno che ho per provarci. A chiederglielo. So che qualsiasi follia gli chiedo lui l’ha sempre accettata, ma questo, potrei, mettere a repentaglio la sua vita. La nostra. Ma è stato proprio lui a incoraggiarmi in questo, tutto il tempo, a non vergognarmi delle mie idee strane, a non frenarmi mai davanti alla parola IMPOSSIBILE!
…
E poi, beh, voglio che il nostro primo bacio avvenga in un momento così indimenticabile da renderlo immortale. -si tocca le iniziali L e K appiccicate sul suo camice preferito ormai come una firma indelebile- Ah. C’è chi scrive le proprie iniziali su un albero, e poi ci sono io che le ho messe qui. Le macchie di laboratorio, la sabbia rossastra del deserto, e un lavaggio sbagliato ne hanno ormai cambiato il colore per sempre in questo rosso che mi fa pensare ancora di più a Lester, quando sento che dovrebbe ricordarmi invece qualcun altro che si fa sempre più sbiadito nella mia memoria. . .
-ripone il taccuino, tirando un sospiro-
Tra poco sarà qui per il nostro ultimo viaggio assieme, credo. Bll. Non devo agitarmi.
Lester: Keane, sono io, Lester, mi apri?
Megan: entra, svelto. -lo tira per il colletto- Non sto più nella pelle per quello che devo mostrarti!
Lester: addirittura? Cosa, cosa, spara!
Megan: ecco, insomma, ho provato a usare un vecchio computer con la linea Ethernet per intercettare i segnali trasmessi dai palloni sonda lanciati dall’Area 51, e alla fine ho captato questo messaggio in codice: “NUOVA PASSWORD AGGIORNATA: FENICE.”
Lester: continua…
Megan: “PROSSIMO CONTATTO ALIENO PREVISTO ALLE 00:51 DI DOMANI. TUTTE LE UNITA’ AEREE CIRCONDINO L’AREA IN MODALITA’ STEALTH PER EFFETTUARE IL RIFORNIMENTO DEL DNA DI RIGENERAZIONE CELLULARE KALOCIN. TUTTE LE ALTRE UNITA’ EVACUINO GLI SCIENZIATI DALLA ZONA DI CONTATTO.”
Lester: ci sarà un vero contatto alieno!?
Megan: già, e non è la parte migliore: qui si parla del Kalocin! Sai cos’è? Il leggendario farmaco creato e custodito in segreto nell’Area 51 capace di guarire qualsiasi malattia, per molti solo una leggenda, ma finalmente io ne ho la prova che esiste e da dove ha origine: non viene da questo mondo. L’elisir di lunga vita viene dallo spazio profondo, ce l’hanno sempre avuta gli alieni. Per questo l’Area 51 ha sempre insabbiato tutti gli incidenti con i dischi volanti, è questo il segreto che si porta dentro fin dall’incidente di Rosswell.
Lester: noo, epico.
Megan: ma soprattutto, pensa se quell’elisir finisse in mano nostra. Con le conoscenze della sottoscritta e la tua immaginazione saremmo inarrestabili! Potrei creare la formula dell’immortalità per davvero, Lester, te ne rendi conto? IO e TE saremmo eterni e al di sopra del resto dell’umanità, e anche quando la vita si estinguerà su questo pianeta
Noi
Ci
Saremmo
Sempre.
-lo tiene per le braccia con uno sguardo poco rassicurante della sua sanità mentale-
Non dovremo più preoccuparci di niente: mangiare, guadagnare, dipendere dai tuoi genitori, perché qualsiasi cosa accadrà avremo la garanzia di non essere piu’ separati da niente e da nessuno, nemmeno dalla morte stessa perche’ saremmo in grado di rigenerarci cellularmente, ah! *POSA EPICA*
Lester: ahahah! Wow! Ahahahah! Magari fosse davvero possibile.
Megan: c-come?
Lester: intendo, mi piacerebbe da impazzire ma so che niente dura per sempre.
Megan: no, aspetta, guarda che sono seria. Ti sto davvero offrendo l’immortalità, Lester, e solo a te.
Lester: …Ahahahahahah! Per un attimo ci sono cascato. Bello scherzo, amica mia! Davvero, è stato tutto perfetto nell’esecuzione, come storiella ti faccio i miei complimenti.
Megan: quindi tu non credi veramente nell’impossibile. -abbassa i capelli sugli occhi- Tutti quei discorsi che mi hai fatto sul rendere l’impossibile possibile e viceversa non valevano niente in realtà per te!?
Lester: ma no, io ci credo veramente! Solo che c’è un limite a tut-
Megan: sei un ipocrita, Lester Foxx! E’ la prima cosa che mi hai detto quando ci siamo visti il primo giorno, e io ti ho preso alla lettera. Ti ho fatto una promessa. E ora scopro che mi stavi prendendo in giro, come tutti gli altri…
Lester: non è vero, Keane! -la afferra per la giacca- Io sorrido e rido sempre ma non ti prenderei mai in giro. E’ chiaro? Ti ritengo la persona più strana e profonda che abbia mai conosciuto, proprio come me. Non mi vergogno della tua follia e anzi la invidio, perché oggi ho capito che è superiore di gran lunga alla mia e ti dà coraggio di credere in qualsiasi idea: guarda cos’hai tirato fuori! Alieni, complotti governativi, immortalità e fine del mondo, e mi hai convinto a rimanere a sentirti fino in fondo. Perciò continua, per favore. So che c’è dell’altro che vuoi dirmi.
Avanti… -si collega alla radio fingendo di ricevere il segnale- krrr qui Lester in ascolto. Passo.
Megan: pff. Lester. Dài! -si asciuga le lacrime- Sì, effettivamente c’è una cosa che voglio chiederti: vorresti venire con me stanotte ed entrare nell’Area 51 prima che cambino la password?
Ecco, gliel’ho proposto. Ora si metterà a ridere e mi darà della matta, pazza da legare, e mi a…
Lester: nah, preferisco usare il termine “folle.” Questa è follia pura: entrare nel luogo più inaccessibile della Terra. Soltanto tu potevi propormelo, Keane Komby, e mi piace. Mi piace da impazzire, ah! Come quella posa che hai fatto prima, com’è che era? Me la rifai?
Megan: quale posa?
Lester: quando hai gridato levando il braccio col dito puntato in avanti verso l’ignoto e l’altra mano sul fianco con fierezza napoleonica: fammela rivedere.
Megan: ehm, *POSA EPICA*?
Lester: sì, proprio quella! Sei così seksi quando la fai…
Megan: ahahah, dài, insomma! Così mi fai arrossire.
Lester: più della tua giacca è impossibile.
Megan: o dei tuoi capelli se è per questo.
-scoppiano in una fragorosa risata tutte e due con le guance arrossite-
Aaanf. Sei sicuro di volerlo fare? Non credo potremmo tornare indietro una volta entrati. Nessuno è mai uscito da lì.
Lester: ma noi non siamo nessuno, siamo impossibili. Saremo i primi e unici a farcela, vedrai!
>>>
Megan: è da non credere che mi abbia seguito sul serio in questa pazzia. All’inizio perfino lui era scettico ma ha voluto ascoltarmi lo stesso fino in fondo senza saltare alla conclusione di avere a che fare con una matta e basta.Non mi ha fatta sentire giudicata o criticata, ma innamorata della mia idea e di lui. Mi sto innamorando di lui o forse lo sono sempre…stata anche quando mi sono innamorata di…(file non trovato)?
-Lester è già entrato nella sua personale “modalità stealth” spostandosi nascosto dietro a un cactus tuuutto il tempo-
Lester: ti ho trovato un cactus delle tue misure, così puoi farlo anche tu!
Megan: Oh, Lester, sei un tipo proprio speciale. Mi mandi al manicomio, e io ti manderò invece incontro al tuo destino, pare…
Ehm, ripassiamo il piano piuttosto, ti va? E’ come se ce l’avessi già scritto tutto in mente: deve averlo scritto Bryght nella simulazione.
Lester: chi?
Megan: no, niente.
Lester: no, no, tanto ho capito di chi si tratta.
Megan: davvero!? -per un attimo le è sembrato di glitchare- …
Lester: Bryght Phoenix, Fenice Brillante, il tuo alter-ego! Dovevo immaginarmelo che ci fosse lei dietro a questa trovata.
Megan: siamo la stessa persona.
Lester: tu dici? La Keane che ho davanti a me è un po’ diversa dalla Bryght che ho conosciuto via radio. E’ più spontanea di quanto avessi immaginato, e io la preferisco nel suo modo di esporre le idee, impacciarsi, arrossire nel mentre. -le carezza la guancia- In ogni caso, riepiloghiamoci tutto il piano per bene così lo scriveremo per i posteri! -le prende il taccuino magicamente apparso dal nulla-
Megan: come ci sei…? Restituiscimelo, per favore, è una cosa personale. Anche se me l’hai regalato tu questo.
Lester: è vero! E’ proprio quello. Allora scrivi tu il piano mentre io ne faccio il riepilogo.
Megan: eh, ok. Forse è meglio.
Lester: ci fingiamo due scienziati dell’Area 51, la dottoressa Phoenix e il dottor Komby, che sono stati appena reclutati per una missione top secret tanto per come funzionano le cose tra militari e servizi segreti non serve specificare, bastano le parole “governo” e “TOP SECRET” ripetute più volte possibile nello stesso discorso a convincerli ad aprirci tutte le porte.
Megan: h-hm. Scrib, scrib. Aspetta, perché ti sei scelto il mio cognome?
Lester: “Foxx” era già stato preso e non risulterebbe credibile. In ogni caso, una volta dentro, cerchiamo anzitutto un mezzo per fuggire, e poi troviamo il laboratorio dove si fanno le autopsie aliene dalle quali si estraggono le cellule grezze per il Kalocin. Quando ne avremo raccolti campioni a sufficienza, voliamo verso la prima uscita libera ed il gioco è fatto, ah! Tornati in laboratorio così potrai creare la tua pozione dell’immortalità o dopo ti trovo un nome più altisonante e originale. Sono il numero uno in questo.
Megan: mi sembra…ehm…perfetto. -si tocca il braccio- Andiamo, allora.
Lester: ehilà, soldato!
Megan: bll.
MIB: altolà, chi va là? Quest’area è proibita a chiunque. Parola d’ordine e identificarsi.
-migliaia di torrette e cecchini con laser si puntano istantaneamente sopra i due-
Lester: FENICE. Ti dice niente?
MIB: corretto, ma non vuol dire che vi faccio passare. Potreste essere delle spie: identificatevi.
Lester: tsk, hai qui davanti a te la mente più brillante del secolo e non la riconosci a un palmo dal tuo naso. Sei proprio un militare sempliciotto.
MIB: ah, sì? Sono un man in black, IO. Ho occhi dappertutto e non vi ho mai visti prima d’ora.
Lester: ovvio che non ci hai visto, siamo i migliori, non ci hai visto nemmeno arrivare con quegli occhiali scuri sennò avresti disposto tutte le difese necessarie già al primo cartello di avvertimento. Così hai lasciato che dei civili si avvicinassero così tanto all’Area da esserci già praticamente con un piede dentro: che diranno i piani alti di una svista del genere?
MIB: adesso basta, ultimo avvertimento: identificatevi o sarà peggio per voi.
Lester: INFORMAZIONE TOP SECRET ma questa è la dottoressa Bryght Phoenix: segnatelo questo nome perché diventerà il perno della comunità scientifica da qui a 51 anni, ah! Questa scienziata possiede la formula TOP SECRET definitiva per migliorare il Kalocin. Ops, vero che era TOP SECRET in ogni caso. Ho detto quel nome ad alta voce per caso?
MIB: i-il Kalocin? Sssh! Nessuno al di fuori dell’Area 51 conosce questo nome. Ma TU chi saresti in ogni caso?
Lester: TOP SECRET, ma sono il suo assistente e braccio dx da qui all’eternità: Dr. Lester Komby, l’Impossibile. Ah! *POSA EPICA*
MIB: e che ci facevate fuori dall’Area 51? Nessuno una volta entrato è mai uscito. Gli scienziati durante le procedure di evacuazione prima di un incontro ravvicinato rimangono sempre comunque al sicuro nelle black box sotterranee di contenimento.
Quindi voi non dovreste essere qui a spasso nel deserto.
Megan: oh no.
Lester: e di chi pensi sia la colpa? Ci avete dimenticati e lasciati fuori dopo una pausa TOP SECRET tra i cactus che ci ha fatto perdere nel deserto.
Megan: (Lester non aveva una scusa migliore? Non se la berranno mai questa, sono uomini del governo, agenti segreti, il meglio del meglio dei servizi di sicurezza…)
MIB: sì, anche la toilette è un luogo TOP SECRET in questa dannata area dove qualsiasi indicazione è scritta in codice. -si toglie gli occhiali in tono condifenziale- Infatti io la faccio sempre nei palloni sonda prima che vengano lanciati nello spazio, ma guai a voi se lo spifferate in giro. -fa scrocchiare il collo-
Lester: tranquillo, sappiamo mantenere un segreto. Vero?
Megan: sì, insomma, giuro che non lo dirò mai e poi mai a nessuno questo segreto di stato.
MIB: sarà meglio per voi. E ricordatevi: un man in black ha sempre occhi e orecchie dappertutto. Potete passare.
Lester: come gli alieni quindi. Sospetto. Ti terremo d’occhio a nostra volta.
Megan: fiù, non riesco a credere che si sia bevuto una storia assurda come quella.
Lester: modestamente, le so raccontare bene, e in ogni caso ho solo anticipato la realtà: tu stai per diventare davvero la scienziata del secolo!
Megan: abbassa la voce, Dr. Komby, perché ci stanno fissando tutti in modo strano…Io sono ancora stordita, comunque, non so se ti rendi conto dove siamo riusciti a entrare: il luogo più inaccessibile del pianeta, l’Area 51.
Lester: vista da dentro sembra una base militare qualsiasi, mi aspettavo di più.
Megan: in una “base militare qualsiasi” quindi è normale vedere uno di quelli? -indica la carcassa di un UFO che sta venendo trascinata fino a un hangar per la riparazione- Hangar 18, scrib, scrib. Ricordiamocene.
Lester: tsk! Qualcuno dovrebbe istituire un garage apposito e un parcheggio, che spreco trattare così un simile gioiellino.
Megan: abbiamo la prova che gli extraterrestri esistono davvero qui davanti ai nostri occhi! Pensa a tutta la tecnologia che si potrebbe nascondere tra i meccanismi di quel disco volante. Io…blll…sono emozionata, scusa.
Lester: lo sono anch’io. Questa giornata sarà la più folle della mia vita, me lo sento. Con premesse del genere…Ehi, laggiù, riesci a leggere anche tu quello che leggo io? “SALA AUTOPSIE”. L’abbiamo già trovata!
Megan: aspetta, forse prima dovremmo ricorrere a delle precauzioni: non sappiamo cosa si celi effettivamente dietro quella porta, né abbiamo le chiavi.
Lester: “non aprite quella porta- DON’T CROSS ACROSS” per questo mi sono portato la motosega. Dimmi che questa non è un passepartout universale!
Megan: n-non dovevamo dare nell’occhio, e tu stai facendo un tale frastuono che blll! Fermati subito prima che arrivi qualcuno.
Lester: hai ragione, oltretutto la porta è in acciaio e lega di zinco. Scusa per l’idea insensata che mi è venuta.
Megan: tu, Lester, che ti stai scusando per un tuo lampo di pazzia!?
Lester: che c’è di strano? So che le mie idee a volte vanno un po’ oltre. Anzi, “a volte” è un eufemismo.
Megan: wow. Eri davvero molto diverso da come…
Lester: eh, già. -ammicca-
Megan: …?
Sento rumore di passi pesanti. Se ci scoprono adesso che curiosiamo in giro anziché tornare nella nostra black box per noi sarà la fine. Menomale che mi sono portata il kit da laboratorio da campo dietro. -davanti allo sguardo esterrefatto del suo compagno di squadra, riesce a sintetizzare un acido corrosivo in un minuto-
Ecco.
Allontanati.
Fsss.
Sciogliendo la serratura sono stata in grado di aprirla.
Lester: sei fantastica. -le dà un bacio sulla guancia-
Megan: gasp! C-c-che fai?
Lester: prendi anche questo come un gesto di pazzia, e andiamo avanti. Guarda, c’è un grigio mummificato! Uhm, a giudicare dal grado di decomposizione il decesso dev’essere avvenuto massimo 51 ore fa, e si è trattato di morte violenta senza dubbio visti questi proiettili. Ma è chiaro! La scena del crimine è lampante: quest’essere è stato ucciso con armi da fuoco militari.
Megan: non ti facevo così esperto di autopsie.
Lester: ho un futuro come detective, per questo vorrei fare criminologia come facoltà.
Megan: oh. Io non so ancora cosa vorrei fare effettivamente una volta finita la scuola… Ma se diventassi immortale avrei tutto il tempo per pensarci con calma.
Di mummificazione sono esperta io, invece, e se il sale e il freddo del deserto hanno conservato perfettamente il corpo dell’alieno, allora i suoi organi devono essere ancora tutti intatti. Sì, ho ragione io: l’anamnesi documentata in questi dossier in codice lo conferma. Qui si usano gli organi degli alieni ritrovati morti per prelevare i campioni cellulari che gli occorrono per il loro farmaco delle meraviglie. Il DNA extraterrestre contiene infatti una quantità di zinco superiore del 51% rispetto al nostro che rende le loro cellule praticamente immortali perché capaci di rigenerarsi all’infinito.
E’ una scoperta che avrebbe potuto cambiare le sorti dell’umanità chissà quanti anni fa, e la tengono segregata qui per sé stessi…DA OGGI INVECE SARA’ SOLO PER NOI DUE! AHAHAHAHAHAHAH!
Dove avranno conservato gli organi? Se non si trovano da nessuna parte allora vuol dire che non hanno ancora dissezionato questo alieno…Dobbiamo farlo da soli. Mettiti i guanti, e prendi anche tu bisturi e pinzette.
Lester: eh? K-Keane, ahahah! Forse mi stai chiedendo un po’ troppo. Questo è troppo perfino per me.
Megan: cosa, non volevi fare medicina legale? E’ la tua occasione!
Lester: ma se non sono ancora nemmeno maggiorenne per farla. Mi stai chiedendo l’impossibile.
Megan: appunto!! E tu chi sei, Dr. Komby?
Lester: Keane…
Megan: tu sei Lester Komby, l’imp…imp…avanti, so che fremi dalla voglia di dirlo ancora.
Lester: l’Impossibile, ah! *POSA EPICA* Hai ragione, mi sento meglio. A me la motosega: opero solo con quella.
-schizzano budella aliene dappertutto al suo passaggio, fino a ricoprirlo completamente, e lui se ne lecca un po’ via-
Ta-dah! Ho fatto un capolavoro.
Megan: bll. Per un film dell’orrore sicuramente, ma sono fiera di te in ogni caso! -Lester si leva il camice ormai lurido prima di abbracciarla- Pulisciti la faccia comunque, dobbiamo farci notare il meno possibile quando usciamo.
Lester: tutto giusto, ma non hai pensato a dove nascondere la refurtiva.
Megan: sì che ci ho pensato. Nella stessa valigetta dove tengo i miei attrezzi da laboratorio, perchè non va bene?
Lester: che ingenua, quella è la prima cosa che andrebbero a controllare. Lascia fare a me! -si mette il cuore alieno, unico organo che sono riusciti a salvare, in bocca-
Megan: sei impazzito? Sputalo immediatamente!
Lester: ma gno, fidati, munch, munch, sembrerà che sto masticando un chewingum.
Megan: bleargh. Io ci ho provato a resistere fino all’ultimo ma questo è troppo.
Lester: così abbiamo anche la scusa perfetta per allontanarci. Permesso! Permesso! Fate largo! La mia collega è alla disperata ricerca di un bagno o i corridoi dell’Area 51 saranno un lago di vomito a breve. Da che parte si esce in questo posto? -uno dei soldati indica gli hangar grattandosi l’elmo sul capo- Bingo. Quindi il solo modo per uscire è la via aerea. Per di qua!
Megan: aspetta, ma tu parli troppo normalmente per uno che ha un “chewingum” in bocca. Che fine ha fatto?
Lester: alla fine ti ho ascoltato: l’ho sputato e te l’ho messo semplicemente nella tasca.
Megan: ergh. E adesso dove ci troviamo?
Lester: in un hangar dell’area, e indovina indovinello quale ho scelto? L’Hangar 18! Come vedi me ne sono ricordato.
Megan: vuoi fuggire a bordo del disco volante se ho ben capito. -fanno entrambi un sorriso maniacale- FACCIAMOLO.
UEO UEO UEO! A TUTTE LE UNITA’: C’E’ STATO UN FURTO DI MATERIALE DI LABORATORIO. TUTTI GLI INGRESSI SARANNO SBARRATI SECONDO LE PROCEDURE PRESTABILITE. CHIUNQUE VERRA’ SORPRESO NEL TENTATIVO DI ABBANDONARE L’AREA, SARA’ RITENUTO OBIETTIVO DA ELIMINARE. )))
Ci hanno beccati. Ormai possiamo solo andare fino in fondo al baratro che ci siamo scavati. Allora,riesci a farlo partire!?
Lester: ma certo, facile come rubare un furgoncino.
Megan: tu rubi le macchine normalmente?
Lester: no, ma mio nonno sì, lo faceva. Lester I era un ladro gentiluomo di campagna. E poi si vede che su questo velivolo hanno montato un motore nuovo. Decollo!
-il disco volante parte in verticale sfondando il tetto dell’hangar e poi schizza da una parte all’altra dell’Area 51 come una trottola impazzita e fuori controllo mentre i militari sparano all’impazzata nel panico generale-
Megan: L-L-Lester, di questo passo finiremo per schiantarci se non riprendi il controllo dei comandi, anzi, se l’hai mai avuto da quando hai acceso quest’affare!!!
Lester: ci sono quasi, sto imparando come a scuola guida una cosa alla volta. Dovrebbero istituirne una a parte gli scherzi. Qui ci sono i freni giroscopici, questa è la retromarcia fotonica, e questo pulsante -un soldato finisce spiaccicato sul parabrezza- sono i tergicristalli per il pulviscolo cosmico, ah!
Megan: in questo caso non fermarti per nessun motivo, non devono prenderci o ci cancelleranno dalla memoria e dall’esistenza.
Lester: ricevuto. -attiva il raggio traente disarmando le guardie e trascinandosi via con sé qualsiasi oggetto metallico sul loro passaggio- Toh, guarda chi c’è! Allora è vero che la fa nei palloni sonda.
MIB: aiuto, non avevo ancora finito di fare i miei bisogni: da quando gli alieni non sono puntuali con le invasioni!?
Lester: eh eh, mi sento come se questo giocattolo fosse stato fatto apposta per me.
Megan: wow, i giornali di mezzo mondo non parleranno altro che di questo raid all’Area 51 da domani…
-il disco viene improvvisamente colpito da un missile stealth che lo fa girare su sé stesso fino a schiantarsi al suolo in mille pezzi-
Cough. Lester? Lester???
Lester: sono qui, ah!
Megan: s-stai bene?
Lester: mai stato meglio in vita mia. Tu piuttosto? Sembri messa molto male.
Megan: sono proprio conciata da sbatter via ma posso ancora scappare, credo,e dobbiamo scappare prima che ci raggiungano. Che male. Mi sembra impossibile che tu non ti sia fatto niente, a meno che, le cellule…? Dev’essere avvenuta una contaminazione cellulare a contatto con la tua saliva. Se sopravviviamo, dopo ti devo assolutamente analizzare in laboratorio!
Lester: attenta! -la spinge via prima che un altro missile si abbatta su di loro- Che facciamo?
Megan: non lo so, non lo so, ti ho messo io in questo guaio, mi dispiace così tanto. Ormai siamo al capolinea, non abbiamo alcuna possibilità. Lester! Se non dovessi farcela, sappi che io…io…
Lester: se non abbiamo alcuna possibilità vuol dire che siamo nel campo dell’impossibilità. No? Ti ho promesso che avrei fatto l’impossibile per aiutarti nel tuo sogno e intendo mantenere questa promessa fino alla morte.
Megan: NO, TU NON DEVI MORIRE! NON VOGLIO! NOI DUE NON CI PERDEREMO MAI A VICENDA! SAREMO IMMORTALI! IMMORTALI ENTRAMBI, HAI CAPITO!? -piange- Ho già subito la perdita dei miei genitori senza poter far nulla per impedirlo, per colpa del fatto che l’uomo non è immortale e si ammala di continuo e a volte si ammala per sempre. Se solo si potesse rinascere ogni volta come la medusa o la fenice dopo la morte… E per questo motivo che cerco da sempre un modo per perfezionare l’essere umano! E lo troverò o con te o niente.
Lester: Keane…
Megan: ho la chiave per l’immortalità tra le mie mani, è quasi fatta, Lester mio. -stringe il cuore alieno nel pugno assieme alla sua mano- Ahahah! Ce l’abbiamo fatta ormai! E’ qui. Anf. Nessuno al mondo potrà portarcela più v-v-v-via.! -glitcha- N-NESSUNO.xXxxXXXxxxx
Lester: già… Ma forse da un altro mondo sì. -indietreggia guardando verso l’alto: un fascio di luce avvolge improvvisamente la ragazza e fa fluttuare l’organo che tiene in mano-
Megan: l’ora del contatto è arrivata: 00:51. Le cellule sembra stiano reagendo a contatto con questa strana luce, sento il cuore alieno tornare a pulsare allo stesso battito del mio, e…e…mi sta chiamando…l’astronave m-madre…aaaaahhh!
Lester: Keane! -la afferra per la manica- Dove stai andando senza di me?
Megan: m-mi dispiace così tanto, Lester, volevo…volevo immortalare il nostro ultimo giorno assieme per sempre, come una fotografia indelebile, e guarda invece che casino ho combinato e in cosa ti ho cacciato. Ma posso ancora rimediare…
Lester: che stai dicendo? Io non ti lascio andare certo così, ci vengo anch’io con gli alieni! Oramai sono uno di loro se vogliamo dire così. -si lega a un cactus nel tentativo di rimanere coi piedi per terra ma finisce sradicato praticamente subito-
Megan: Lester! Non capisci che è tutto inutile? Sono stata una sciocca a credere che si potesse ottenere l’immortalità come Dio, e ora sto per essere punita ma tu non devi seguire la mia stessa sorte! Voglio sapere che almeno tu vivrai una vita lunga e serena!
Lester: con gli alieni e con te senz’altro, ah! *POSA EPICA* Ho ragione o non ho ragione?
Megan: …
Grazie, Lester. Grazie per questi folli giorni trascorsi assieme. Sono stati i più belli della mia vita. Mi hai liberato dalla mia solitudine ed è successo tutto così all’improvviso che mi è sembrato di sognare e ho sempre temuto di rivegliarmi da un momento all’altro. Il risveglio è successo oggi, ma tu mi hai ridato il sorriso, e soprattutto, adesso non ho più paura del domani, di quello che mi succederà, di morire perché so di aver già raggiunto l’immortalità all’interno del cuore di una persona. Ti amo! -lo tira a sé e lo bacia intensamente con i loro corpi fluttuanti che si uniscono in una posa epica finale, dopodichè si lascia scivolare giù dalle spalle la giacca rossa facendo ricadere Lester a terra con essa- Scrib, scrib, scrib.
Lester: K…K…KEANE?
Megan: questo era il mio regalo d’addio in ogni caso. Voglio che sia tu a conservarla per sempre: è il simbolo del nostro legame eterno. (Mi scoppia la testa dopo quello sfogo così forte. La voce mi rimbombava da dentro. E adesso cosa ne sarà di me? Come finirà la simulazione?)
-Keane scompare nel fascio di luce sotto lo sguardo impotente di un Lester in stato di shock mentre la osserva sparire tra le stelle, ma l’astronave viene raggiunta dai missili a ricerca prima di riuscire ad abbandonare la stratosfera, ed esplode con una deflagrazione potentissima che inghiotte i caccia stealth incenerendoli all’istante così come tutto il resto nell’area di un kilometro…tranne il Rosso.-
xX(Oh, quindi è finita così. Povero Lester, deve essere stato un dolore tale da portarlo alla folliAhhhhhhhh! Mi sento come se le fiamme mi stessero consumando per davvero il cervello…I miei veri ricordi…La mia essenza…chi…chi sono io veramente?...Megan…o…Keane. Anf…Io adesso non lo so…l’ho baciato io o lei? Argh! Cosa, cosa succede…sto…incenerendo…evaporando…dentro…!)Xx
Bryght: ma tra poco rinascerai dalle tue ceneri più bella di prima, come successe a ME. -appare sottoforma del gatto blu avvicinandoglisi piano piano assumendo le sue vere sembianze umane-
Megan: (B-Bryght…eri sempre tu?)
Bryght: guardati, quanto sei bella, Keane. Quanta energia trasmetti, quante emozioni provi. Mi sono mancata. Scrib, scrib.
Megan: (n-non sono Keane, tu lo sei…lo sei sempre stata tu anche con la voce. Vero? Aah!)
Bryght: se è vero che le persone vivono in eterno attraverso i ricordi, io a quanto pare ci sono riuscita a lasciare di me stessa un’eco in quella giacca. Così Lester non si è mai dimenticato del mio nome…ma di tutto il resto sì. Guardalo, come vaga nel deserto, disperato, smarrito, unico superstite a raccontare una storia alla quale non crederà mai nessuno, e quella giacca diventerà la sua camicia di forza al manicomio dell’Area 51 dove lo rinchiuderanno. Lo troveranno a ripetere “Keane”, “Keane”, “KEANE” senza più sapere però a quale volto e identità associare quel nome, perché nel frattempo la sua memoria sarà già stata cancellata da quel suo sorriso, col quale scappare dalla realtà di un segreto doloroso da portarsi dentro per l’eternità. Lui sarà dato per pazzo, come tutti quelli recuperati da un presunto incontro ravvicinato, ma noteranno anche il suo talento, il suo impossibile genio, e soprattutto il suo DNA in parte alieno, e se lo terranno stretto, quel Lester…Komby che era stato capace di espugnare l’Area 51 apparentemente da solo.
E io…?
Mi sono risvegliata, in un corpo che non mi apparteneva, come te. Ho faticato a riconoscermi quando mi sono riflessa nel vetro. Tutto quello che mi rendeva Keane non era più parte di me: capelli biondi, occhi azzurri, niente emozioni, niente sentimenti. Solo le mie conoscenze mi erano rimaste, amplificate dalle cellule aliene che mi avevano rigenerata secondo canoni genetici precodificati. Gli organi degli alieni funzionavano come una banca dati, un computer, impostato per rigenerare ogni volta una creatura più perfetta della precedente, e così in qualche modo era stato fatto con me da quel cuore. Contro ogni legge fisica e scientifica di questo pianeta, ero effettivamente rinata dalle mie ceneri, come una Fenice Brillante!
Megan: (c-che cosa vuoi da me allora? Hai già ottenuto l’immortalità che volevi…)
Bryght: no, perché per quanto potessi vivere e respirare, ormai ero un fantasma. Per LUI ero morta, morta, ed era l’unica mia ragione di vita…Il mio primo pensiero appena rinata fu quello di andare a correre ad abbracciarlo, ma lui non si accorse nemmeno della mia presenza. Continuava a gridare il mio nome e delirava, delirava, delirava sempre di più: le nostre iniziali divennero le sue e basta, le nostre pose epiche divennero le sue e basta, tutto ciò che poteva ricordargli di me ora gli ricordava solo di sé stesso come Lester Komby.
E lì ho compreso che la mia immortalità sarebbe stata solo come Bryght. Entrambi eravamo una cosa nuova adesso.
Separati.
Sconosciuti
Immortali.
Ho dedicato anima e corpo solo alla scienza da quel momento in avanti, spingendo la ricerca scientifica al di là di confini fisici e morali ai quali non si era mai spinto nessun altro prima che arrivassi IO. La mia tesi di laurea fu sufficiente a ritrovarmi agenti governativi alle porte dell’Università per portarmi via, e rinchiudermi nell’Area 51 a lavorare per loro, dove potevo finalmente stare di nuovo con Lester. Fare esperimenti su di lui. Eppure non era più la stessa cosa…Non lo sarebbe mai stata fino a quando non sarei ritornata a essere la sua Keane…Ci ho messo anni, anni, e anni di esperimenti a trovare il modo di rinascere nei suoi ricordi, e nel frattempo ho continuato ad accumulare conoscenze su conoscenze, e a studiare tutti gli aspetti, le piegature, le forme della mente umana, e come riplasmarla secondo il mio volere. Così è stato per Henry.
Megan: (…!)
Bryght: trovata una mente brillante quasi quanto la mia e quella di Lester, ne ho fatto la mia cavia. L’ho riplasmato nei suoi ricordi, nella personalità, per renderlo quanto più simile a Lester e a Keane per come ricordavo essere, e poi l’ho messo alla prova in un esperimento sociale usando questo reality show. E lui l’ha fallito. La sua immortalità si è rivelata dipendente dal ricordo degli altri, ed è stato Lester a farmelo capire ancora una volta che per lui sarei sempre e comunque morta non importa quante volte posso rinascere grazie ai poteri di creature leggendarie.
Megan: (io…io…basta, fammi uscire da qui, mi arrendo!)
Bryght: tutti i miei esperimenti sono falliti miseramente…fino a questo momento. Ho trovato un altro corpo e un’altra cavia sulla quale sperimentare, e ci sono finalmente riuscita: ho davanti a me la copia perfetta di Keane! Posso ricongiungermi con me stessa. -si leva gli occhiali e si sovrappone a Megan-
Megan: (n-n-non è vero, non sono Keane! Aiuto, anf, aiuto. No…no…nooo….)
Keane: la mia mente sta venendo sovrascritta alla tua in questo momento, e il processo è irreversibile. Non sei Keane, è vero, infatti Keane SONO IO. IO e basta, l’unica ed immortale. -caccia una risata da scienziata folle-
. . .
Ha funzionato? Non sento più la voce di Megan.
Ha funzionato davvero. Sono di nuovo io, amore mio! Ce l’ho fatta, sono tornata. Dopo tutti questi anni, mi sento di nuovo in un corpo che mi appartiene e non in quell’involucro di freddezza nel quale ero rimasta intrappolata.
Ho un corpo che mi somiglia stando ai suoi impalpabili ricordi.
Ho un’anima eternamente legata a lui.
Ho il mio taccuino. -si commuove glitchando per un istante- Ho il mio genio! Ma soprattutto…
Ho di nuovo Lester tutto per me.
E’ lì che aspetta la sua Keane, la cerca, la desidera, sta per impazzire senza di lei, ma il corso della storia finalmente cambierà e la sua memoria sarà plasmata come ho sempre voluto IO.
Lester: Keane…Keane?…K-K-Keane!?
Keane: sono qui, Lester!
Lester: KEANE? Sei veramente tu?
Keane: sono così contenta di rivederti! -gli salta addosso- Sono ancora viva, sì, non è un miracolo della scienza? Sono sopravvissuta.
Lester: non può essere…mi pare impossibile…ti ho vista cadere…
Keane: LESTER? Nulla è impossibile, ricordi? Ricordi la nostra promessa di renderci immortali? Eccoci, ci siamo riusciti entrambi.
Lester: no, Keane non c’è più da una vita! Sennò non ci sarei IO. Sono diventato Lester Komby perché ho perso te. Perché ho confuso le lettere su questa giacca come il mio nome completo e perché mi hanno chiamato “Dr. Komby” quando mi hanno interrogato! Tu non puoi essere Keane, punto e basta.
Keane: ma io sono Keane, Keane, quante volte ancora te lo devo ripetere! Lester, ti supplico, devi credermi. Lascia perdere tutti questi discorsi su di te e ciò che saresti o non saresti diventato: la tua immortalità la devi a me e quindi goditela, godiamocela insieme.
Lester: scusami, ma non ci riesco. E’ passato troppo tempo per credere ancora nei miracoli. Mi sono ricostruito un’identità e una personalità apposta per non soffrire più con quel ricordo e ora me ne sono ricordato il perchè. So per certo che tu non sei Keane e non lo sarai mai più, Bryght Phoenix.
Keane: c-come mi hai chiamata? Ah, sì, ahahahah, il mio alter-ego in codice, Fenice Brillante! XxxxxxPOSA EPICXXXXXXxxx P-Puoi chiamarmi anche così se vuoi, come vuoi. Anf. B-Basta che mi ami. Per sempre. D’accordo?
Lester: Keane…il tempo passa…anche volendo essere immortali, non sono più in grado di amarti.
Keane: p-x-p-x- xché? ERRORE: SOVRACCARICO ATTIVITA’ NEURALExxxxx
Lester: perché là fuori c’è tutto un altro mondo che mi aspetta.
Keane: tu là fuori non ci tornerai mai più tanto, CHIARO? -lo bacia intensamente tenendolo per i lembi della giacca- Mmmh! Il nostro sarà un amore infinito. Come puoi non desiderarlo!?
Lester: oh, Keane…ti amo anch’I@
Keane: sì, sììì, questo è il più bel giorno della mia vita!
Yumi: Lesterino? Riesci a vedermi? Almeno sentirmi? Sono così preoccupata. -appare come un miraggio che riflette la luce a specchio tutt’attorno a sé-
Keane: YUMI!? Come sei riuscita a entrare?
Lester: Yumettina!
Keane: Lester, torna subito qui! E’ un miraggio.
Yumi: potrai anche avermi impedito di arrivarci fisicamente, ma non puoi impedirmi di non essere al centro dei suoi pensieri.
Keane: stai usando la Visione Condivisa, interessante. Scrib, scrib. OMASTAR, VAI A FINIRE CIO’ CHE AVEVI COMINCIATO: LIBERAMI DI LEI UNA VOLTA PER TUTTE!
Lester: che cosa hai detto?
Keane: non permetterò di nuovo a una sciocca assurda Latias sognatrice di portarmi via il tuo cuore. Piuttosto te lo strappo, bastardo!
Yumi: stai alla larga dal mio Lester! Posso usare anche i miei attacchi psichici a distanza.
Keane: e allora, in attesa che il tuo corpo venga distrutto da Omastar -tira fuori la Hellys Ball- rinchiuderò la tua psiche qui dentro.
Yumi: laty-gasp.
Lester: non osare toccarla neanche con una sfera pokè. -ha bloccato la Hellys Ball al volo per poi frantumarla con il pugno- Non osare toccare la mia fidanzata, Keane.
Keane: crack.
Il mio cuore…alieno…ha smesso di battere. TUUUU! XxxxxxDOPO TUTTI QUESTI ANNI CHE MI HAI CERCATA NEL TUO SUBCONSCIO, TUTTI QUESTI ANNI CHE IO HO CERCATO DI TORNARE DA TE, MI TRATTI COSI?Xxxxxx
Non è giusto!
-si accascia in lacrime-
Com’è posissibile? Il mio piano era perfetto. Avevo simulato l’esperimento migliaia di volte con l’IA a tua immagine e somiglianza e aveva sempre funzionato al 100%. Dove ho sbagliato? Dimmelo, ricomincio daccapo. R-Ricominciamo tutto dall’inizio, da quando vuoi tu, ma ti prego, non trattarmi come se non fossi mai esistita.
Lester: ho posto fine all’esistenza di Henry semplicemente rifiutandogliela, sai benissimo che posso farlo anche con te che sei una simulazione computerizzata. -le si avvicina- Ma non lo farò mai, non ho mai voluto dimenticarmi di ciò che sei stata per me. In ogni caso, voglio dedicarmi solo a Yumi per l’eternità.
Keane: NOOO! Non lo farai perché lei non durerà per sempre. Al contrario di me. Invecchierà prima o poi quella Latias, no? E morirà come i suoi genitori. Come fai a desiderare un amore del genere!?
Lester: quindi tu non mi avresti mai amato se non avessi avuto la possibilità di rendermi immortale, giusto?
Keane: i-io…io…IO…Ti darò presto una dimostrazione della mia tesi.
Yumi: ne sei davvero così convinta? Potrei essermi liberata nel frattempo grazie a un aiuto esterno…Ed essermi poi intrufolata nella tua Arearea 51 assumendo ben altre sembianze, sai che sono brava a imitare gli umani no? Così brava anche da ingannare quella specie di computer con la conchiglia che ti porti dietro. Sferapulsar!
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Keane: c-cos’è suxcxxxesso? xxOmastarXX fai rapporto immediato dei danni.
Yumi: tututu…L’utente da lei cercato non è disponibile in questo momento.
Lester: ahahahah! Buona, questa. E’ questa la Yumetta che amo!
Keanne: no. -glitcha tornando a essere Bryght per un attimo- Che cos’altro succede??
Yumi: andiamocene via, Lester, segui la mia voce e togliti quell’affare.
Keanne: NON ASCOLTARLA, VOLPE! R-Rimani qui con me nella Bryghtdance, e saremo felici rivivendo i nostri momenti assieme per sempre, per sempre, per sempre. . .
Shin: è il momento di staccarti la spina una volta per tutte, demone brillante.
Keane: Sh-Shin? E’ impossibile che tu abbia risolto la simulazione: l’avevo concepita apposta per durare in un loop infinito.
Shin: infatti, quando ho capito che non potevo vincerla, non ho dovuto fare altro che accettare la sconfitta.
Keane: Xxxxmaledetto, hai rovinato tuttoxxXX
Shin: restituiscimi Megan! -strappa il visore da Bryghtdance dal viso della sua ragazza e lo getta a terra in mille pezzi-
XxKeane: NO
xXBryght: NO
XxKeanexX: NOOO!
-afferra a sé Lester più stretto possibile-
Lester, Lester, non lasciare che io muoia di nuovo. Non vuoi perdere la tua Keane per sempre, vero? F-Fa’ qualcosa, fermalo!
Lester: l’unica cosa che posso fare, è darti una degna sepoltura nei miei ricordi. Addio, Keane Komby. -si strappa la K dalla giacca e la seppellisce sotto la sabbia rovente incenerendola all’istante-
xXErroreXx: noooooooooo! Sniff…anf…a-autodistruzione. Se non ti avrò io, non ti avrà nessuno…e tornerai a essere SOLO. SOLO NELLA TUA FOLLIA DI LESTER KOMBY- AHAHAHAHAHAHAHHHHHHHHHHHH!
“AUTODISTRUZIONE ATTIVATA: L’INTERA AREAREA 51 VERRA’ VAPORIZZATA ENTRO 51, 50, 49…”
Kimberly: cough, cpugh, ptù! C-Coooosa? -si precipita fuori dalla stanza- Genteee, che succede qui?
Shin: hai sentito, no? -porta Megan sulle spalle- Dobbiamo andarcene subito, ma non senza Chris. Cerchiamolo dappertutto.
Kimberly: q-quindi non è una simulazione anche questa? Ahhh!
Lester: . . .
Yumi: tutto a posto? Mi dispiace per quello che hai saputo oggi. E per Keane.
Lester: non fa’ niente, davvero. Almeno ho potuto rivivere quell’avventura una seconda volta, per non dimenticarmela mai più, ed è stato bello così. Se non altro, Megan è stata un’ottima attrice nel ruolo di Keane.
Yumi: già, suppongo di sì visto che ti sei fatto anche baciare.
Lester: ahahahem!
Chris: ahh, questa sì che è vita. Ahahahahah! Guarda come si fanno male tutto il tempo tra di loro! Quello è stato appena smembrato da Zanna, troppo divertent-eh?
Kimberly: Chris, Chris, Chris! L’ho trovato, ragazzi! Vieni subito con me, dobbiamo andare.
Chris: ehi! Che scocciatrice, proprio sul più bello. Che c’è? Hai già finito la sfida di Bryght per caso? Sapevo che non dovevo affidarmi a una dilettante. Eccoti l’immunità e ora lasciami godere in pace. -si rimette il visore di Bryghtdance-
// Kimberly: ma…Davvero la mia prima immunità che ho vinto in solitaria è arrivata così? Aspetta, ma allora vuol dire che sono la prima finalista!!! //
Yumi: siete tutti pronti? State vicini così posso teletrasportarvi tutti quanti.
Lester: -fissa il corpo esanime di Bryght Phoenix dallo spiraglio della stanza- aspettami un attimo, Yumi, torno subito.
Yumi: Lester…
“3, 2, 1.”
Lester, non c’è più tempo!
Lester: arrivooo!
KRAKABOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!
-Yumi teletrasporta tutti al sicuro atterrando nella neve semisciolta-
Yumi: laty-fiù, salvi per una piuma. Laty-argh, neve! Lesterino, scaldami tu.
Lester: ouff. Yumi. Kkk…kkk…
Kimberly: qualcuno mi spiega finalmente cos’è successo? Non ci ho capito niente di niente!
Shin: troppo complicato, fidati.
Kimberly: che ha Megan? Sta bene?
Shin: non lo so! Ho paura di scoprirlo quando si sveglierà: potrebbe anche non esserci più.
Kimberly: aspetta, in che senso? Ha a che fare con quella sua voce, vero?
Shin: sigh.
Kimberly: e che cosa aspetti a svegliarla con un bacio?
Shin: rgh. Ti ho detto che ho paura, ma sei sorda!
Kimberly: no, ma tu in compenso sei un vigliacco. Per quello ti sei messo in una relazione a 3.
Shin: guai a te se lo dici ancora una e una volta sola di più.
Kimberly: ok, però lo voglio sapere se Megan è ancora Megan oppure no: è la mia rivale adesso.
Shin: b-baciala tu allora. Ma che sto dicendo? K*so. Mmmmh!
Kimberly: finalmente ti sei deciso.
Shin: anf, pant, taci. Megan, apri gli occhi se riconosci ancora questo nome e questa voce.
Megan: Sh-Shin? Sei davvero tu e io sono davvero io?
Kimberly: mi sa che è stata troppo tempo in quella simulazione. Fff. Sono Kimberly, hai presente quella che ti ha creato e tu hai distrutto?
Megan: sì. -abbassa lo sguardo pentita- Ho perso il controllo.
Shin: oh, grazie ai kami. Temevo di averti perduta per sempre. Per Lester.
Megan: io con LESTER? Pff. Baka. Daisuki desu. -gli restituisce il bacio-
Kimberly: awww! Ma vi odio lo stesso, sappiatelo. Che stress. -si accende un’altra sigaretta- Ormai mi avete fatto venire il vizio per davvero. Contenti? Ufff.
Bryght: d-dove mi trovo? Chi sono…? Sono di nuovo…io.
Lester: Keane?
Bryght: no, sai benissimo che non lo sono più. Quindi, perché mi hai salvata?
Lester: Yumi? Puoi lasciarci soli un momento per favore.
Yumi: posso farlo rendendomi anche semplicemente trasparente?
Lester: Yumi…
Yumi: latiassolutamente d’accordo. -rotea gli occhi gonfiando le guance- E va bene, mi fido di te. Ti aspetto.
Bryght: dimmi perché mi hai salvata? Sapevi che sarei rinata ancora dalle mie ceneri nella peggiore delle ipotesi.
Lester: perché? Non lo so, un lampo di follia suppongo. -sorride mettendole sulle spalle la giacca ormai quasi distrutta, per coprirla- Non volevo farti morire e rinascere una terza volta, perché avresti perso nuovamente tutto quello che avevi faticosamente costruito di te stessa. A proposito, tieni, ho salvato pure questo.
Bryght: il mio taccuino… Scrib, scrib, scrib. Pagine e pagine che ora mi sembrano fini a sé stesse, vuote. Servono solo a ricordarmi che non sono niente se non un freddo involucro di conoscenze e di memorie.
Lester: ne sei sicura?
Bryght: al 100%. Lo vedi che non ho emozioni. Non posso nemmeno godermi quei ricordi del nostro passato.
Lester: e quando ti sei emozionata di rivedermi? Lì eri ancora separata da Keane, o sbaglio? Gli esperimenti, le scoperte e le invenzioni impossibili che hai fatto in tutti questi anni possibile che non ti hanno mai fatta sentire minimamente felice?
Bryght: “felice” senza di te? No. Mi era impossibile esserlo.
Lester: io sono stato capace di andare avanti lo stesso, avresti dovuto farlo anche tu. Sarebbe stata la cosa più logica da fare, e invece no! Keane non avrebbe mai fatto una scelta logica!
E quindi non l’hai fatta neanche tu, Fenice Brillante. Sei rimasta la stessa di sempre e manco te ne sei accorta.
Bryght: …non l’avevo mai vista da questa prospettiva. Era come guardarmi allo specchio intrappolata in una gabbia fredda e impenetrabile tutto il tempo, e non me ne sono mai accorta di stare ancora facendo la…folle.
Lester: quindi una parte di Keane era rimasta davvero ancora dentro di te. L’ho sempre saputo, ah! *POSA EPICA*
Bryght: come sarebbe che lo sapevi?
Lester: me lo sentivo qui dentro, per questo non ho mai rinunciato a questa giacca.
Bryght: vorrei essere ancora capace di piangere in questo momento, ma non posso. Avevo trasferito tutte le mie emozioni residue in quel programma, di me non rimane che un’IA fatta di carne e ossa.
Lester: Bryght…Prima o poi svilupperai anche tu delle emozioni, niente è impossibile. Ricordi? -la carezza sulla guancia facendo scorrere la punta delle dita fino a raccoglierle l’unica lacrima che le è venuta- Plik.
Bryght: . . . N-Non è possibile. Come ci sei riuscito?
Lester: prima di innamorarmi di Yumi, anch’io rifiutavo le emozioni tristi a prescindere: avevo sempre e solo voglia di sorridere e divertirmi nella mia follia, lo stesso di te che ti sei rifugiata nella scienza e volevi fare lo stesso con quella simulazione, ma proprio quando sono stato vicino a perdere Yumi ho capito che stavo solo negando la realtà con quel mio comportamento. Potevo ancora innamorarmi di un’altra dopo Keane, e così era successo, anche se in quel momento la cosa mi aveva reso triste e sofferente.
Se ci sono riuscito io, lo puoi fare anche tu, basta che ascolti il tuo cuore al di là della follia, della scienza, e di tutto ciò che ti distrae. Non dimenticarlo mai, Keane Komby alias Byght Phoenix, ah! *POSA EPICA*
-sale a bordo di Yumi e decolla via fino a scomparire tra le stelle-
Bryght: Lester…chissà se avrai avuto ancora ragione tu stavolta. Immagino che lo scoprirò soltanto vivendo.
-le viene spontaneo sorridere con un’altra lacrima che cade sul taccuino, e poi altre, ancora e ancora, come una pioggerellina dal ghiaccio che finalmente si è sciolto anche in lei- Scrib, scrib, scrib, scrib, scrib…
Kimberly: wow, Bryght che piange. Questo sì che entrerà nella storia del franchise: non era mai successo prima da quando è apparsa in TV.
Chris: dottoressa Bryght, lei mi deve delle spiegazioni!
Bryght: sniff. -si asciuga gli occhiali tornando quella di sempre- Sono a sua disposizione, signore. Pronta a fornire un rapporto completo sulla sfida e gli eventi accaduti oggi.
Chris: che? Non mi interessa, troppo lunga la faremmo. Vorrei sapere perché la mia Bryghtdance si ripete sempre uguale e con un solo concorrente massacrato in loop! Non era ciò che mi aveva promesso.
Tutti: …
Bryght: capisco, mi dispiace di non aver soddisfatto i suoi requisiti.
Chris: sei licenziata.
Bryght: d’accordo.
Rosemary: fiiiiiiiiiiii…thump!
Kimberly: Rose! E tu da dove sei arrivata?
Rosemary: e che ne so, un attimo prima ero nel ghiaccio…e poi in orbita nello spazio quando è esploso tutto.
Chris: ecco perché mi sembrava mancasse qualcuno! Ora che ci siete tutti, cari semifinalisti, potete prepararvi per la vostra tredicesima e ultima cerimonia del falò. Vi ricordo che Megan ha ancora il Chris d’Oro che scade domani, e Kimberly ha l’immunità valida per la puntata di oggi.
Megan: che cosa? Non è giusto, non c’è stata alcuna sfida! Perché gliel’hai data lo stesso?
Chris: è stata la prima a preoccuparsi di salvare il conduttore prima che l’Arearea esplodesse, perciò se l’è meritata. Fine della storia.
Megan: oh no.
Kimberly: noi due sappiamo già per chi voteremo, ma dipenderà tutto da te.
Megan: l-lo so.
Kimberly: sai che sto parlando con Shin? -ammicca nella sua direzione-
Megan: eh, che significa?
Shin: …
Megan: Shin, parla. Che patto hai stretto stavolta?
Shin: n-nessuno, non mi sono legato a nessuno, sono un samurai libero a partire da adesso. Significa solo che non dovrai più contare su di me: fa’ dunque la tua scelta stanotte, Megan. Io farò la mia.
Megan: se è per il bacio dato a Lester, io…io ti ho già detto…che non ero io in quel momento. Dovresti saperlo…dato che mi hai salvato.
Shin: non è per quello. E’ per me stesso che lo faccio. Basta con la paura di affrontarti.
Megan: oh.
Kimberly: ohh, non vedo l’ora che inizi questa cerimonia. Fff. Sarà il capitolo extra che ti avevo promesso.
>>>
*Cerimonia*
Chris: ahh, l’ultima cerimonia. Credo sia sempre stata il mio momento preferito in assoluto in ogni stagione.
Kimberly: anche il mio.
Chris: è che mi piace sempre vedere il sogno di un adolescente infrangersi a un passo dalla finale, perché significa che l’inferno che ha sopportato fin qui alla fine è servito solo a divertire il sottoscritto.
Rosemary: brr, per favore. Di orrore e di sadismo ne ho già subito abbastanza per oggi.
Kimberly: non hai una bella cera infatti. Che ti è successo poi nella tua simulazione? Non mi hai raccontato nulla.
Rosemary: preferirei non parlarne e basta.
Chris: parlate con me piuttosto! Possibile non abbiate nulla da dire prima che sancisca il verdetto finale?
Megan: sì. Voglio usare il mio Chris d’Oro.
Chris: ah, finalmente posso riabbracciare il mio gioiellino originale! Smack. Smack. Quanto mi sono mancato. E su chi lo userai…stavolta?
Megan: -sospira rassegnata- su me stessa. A malincuore, ma ci sono costretta.
Kimberly: a-ah! Finalmente. Così siamo in finale tutte e due: la protagonista e l’antagonista principale.
Chris: dichiaro ufficialmente quindi Megan la seconda finalista. Era scontato in fondo. E il terzo chi sarà? Leggo gli ultimi quattro messaggi in bottiglia che mi sono arrivati.
Il primo voto è per Rosemary.
Rosemary: ed è sicuramente di Megan.
Chris ci hai indovinato.
>>> Megan: Rosemary. Non che mi rimanga altra scelta.
Chris: il secondo voto è per Shin.
Shin: -tira su col naso tenendo gli occhi chiusi-
>>> Rosemary: votare Megan arrivati alle soglie della finale non ha più alcun senso, si salverebbe lo stesso. Ma abbiamo fatto in modo di far credere a Shin che fosse necessario, così possiamo fare il doppiogioco sia che Megan utilizzi l’immunità per lui sia contro di lui.
Chris: Megan, annullato.
Megan: avevi votato per me? -Shin tira ancora più su col naso senza guardarla in faccia, mentre Kimberly e Rosemary si scambiano uno sguardo soddisfatto-
>>> Shin: ti ho salvata, ti ho venerata, ti ho protetta fino a qui come avevo giurato. Ma il vincolo si scioglie adesso: non voglio più concentrarmi su nient’altro che la finale, mi dispiace ma devo. Matane sayonara, Megan.
Chris: sull’ultimo messaggio che vado ad aprire si deciderà la terna magica della finale una volta per sempre.
Rosemary: vediamolo.
Shin: sei stata una degna avversaria, Rosemary-san.
Rosemary: anche te. -gli stringe la mano sotto lo sguardo impietrito di Megan-
Chris: l’ultimo e decisivo voto che condanna a un doloroso e ironico 4° posto è per…Rosemary!
Rosemary:
Shin: majidè!??
>>> Kimberly: stasera farò il plot twist della stagione votando Rosemary.
Si è dimostrata sempre più spesso una manipolatrice più abile di me e di Megan messe assieme, e se pensava non me ne fossi ancora accorta, stamattina mi ha praticamente confermato di puntare a portarci tutte e due in finale pur di approfittarsene.
Perciò la morale è: che in A Tutto Reality non sempre tra i due litiganti il terzo gode. Fff.
Rosemary: molto bene, ho sottovalutato una scrittrice di serie inventate, e l’ho pagata cara. -sorride sportivamente- E brava, Kimberly, me l’hai fatta.
Kimberly: ehm, grazie, Rose. Io non ho sottovalutato invece una rockstar come te. Ci ho riflettuto a lungo, e alla fine ti ho ritenuta più pericolosa di Shin da portarmi in finale. Sei un personaggio dalle mille sfumature, troppo imprevedibile, mi hai stupita ogni volta che hai fatto una mossa strategica. Sei stata molto meglio di Dawn in tutto e per tutto!
Rosemary: come mi ero promessa di fare del resto, e detto da un’esperta come te, vale doppio.
Kimberly: ti ringrazio anche per come hai cercato di sistemare le cose tra me e Soleil e ti sei presa cura di me. Anche se era chiaro avessi un doppio fine, i tuoi consigli mi hanno aiutata molto a crescere. Quindi grazie per il supporto, grazie per la doccia, grazie per gli ananas a colazione, cavolo se mi sento ingrata adesso, per i bagni termali, e per, per…
Rosemary: ok, ok, ho capito. -la blocca ridendo imbarazzata- Sono lieta di esserti stata davvero utile.
Kimberly: anche se è durata pochissimo, tu sì che mi mancherai! -si abbracciano- Ehm, a proposito, non è che potresti mettere una buona parola per me con Amber, sai, no, in vista della finale?
Rosemary: non credo mi rivolgerà la parola tanto presto, ma so che ti riteneva la sua rivale e non vedeva l’ora di affrontarti in finale.
Kimberly: quindi è un sì o un no? Non ho capito. Uff. Ambigua come al solito.
Rosemary: confesso che mi diverto troppo a confondere gli altri.
// Non me l’aspettavo. Non so cosa abbia in mente di fare Kimberly ma si è appena assicurata una finale 2 vs 1, o forse si è accorta di qualcosa che io non ho notato…Oh beh.
Ciò che conta è che ormai convinta che sarei arrivata fino in fondo una volta eliminato Zeus con la mia strategia, sono stata punita per la mia sfacciataggine nel proseguirla.
Arrivo comunque a questa eliminazione senza rimpianti. Mi sono giocata tutte le mie carte e sono riuscita ad arrivare molto più lontano delle varie Dawn & company. Sono stata sfuggente coi miei avversari, ma anche con gli amici, e con Amber soprattutto non sono stata proprio onesta… Però ho fatto tutto questo sempre rimanendo fedele a me stessa, nel bene o nel male, e questa per me è la vittoria più importante che ho ottenuto: non ho mai permesso a nessuno di cambiare le mie decisioni una volta che le avevo prese. Anche tutte quelle sbagliate come oggi. //
Chris: Rose, è arrivato per te il momento di decollare alla velocità della luce con l’ultimo Razzo della Vergogna della stagione: non poteva che inaugurarlo la nostra “Jessie”. Guarda i tre che ti hanno battuta e gridane il nome fino alle stelle: chi vince A Tutto Real51ty? -le allunga il microfono-
3,
2,
1…
Rosemary: devo proprio farlo? Ah, come preferite. MEGAAAAAAAAAAAAAAYEAAHHUUUN! KABOOOM!
Megan: gasp! Mi ha appena lanciato il malocchio.
Chris: allora sappiamo già chi non vincerà domani. Scherzo. La finale è arrivata, e questi tre non immaginano neanche cosa li aspetta… Ve lo anticipo? Il finimondo. Preparate le vostre scommesse, cancellate tutti i vostri impegni, perché domani si incoronerà il primo campione di A Tutto Real51ty l’Isola di Gaumika!
*FINE*
*Epilogo*
// Kimberly: domani farò vedere a tutti di che pasta è fatta veramente la sottoscritta, scrivendo personalmente il capitolo della mia vittoria finale contro tutti i pronostici. Fff. E se credete che sia stata una pazza a mettermi contro il duo Shinmega, siete davvero così convinti che quei due si amino ancora come prima dopo tutto quello che è successo? Perché io ho il dubbio. //
Shin: non hai niente da dirmi?
Megan: …no, niente. E tu?
Shin: ho già detto tutto a riguardo.
Megan: d’accordo. Ognuno per sé, se è questo che desideri. -si prepara al bagno di mezzanotte- Se cambi idea, sai dove trovarmi.
Shin: vado a dormire.
Megan: sigh.
Kimberly: yuhuuh? Io sono qui pronta che ti aspetto, nemica mia. Ci facciamo un bel bagnetto insieme? Potrebbe essere il nostro ultimo bagno a Gaumika. L’ultima che arriva fa la penitenza con un calamaro o granchio che troviamo. Pronti? Via! -Megan la trattiene per il braccio-
CIAFF!
Ahi.
Megan: tu sei il male assoluto. Ti restituisco il ruolo di antagonista, non voglio saperne più niente. -si tuffa in acqua-
Kimberly: a-ahio. -si rialza con la guancia arrossata- Aspetta, come sarebbe a dire? Megan, te lo scordi di essere di nuovo la protagonista della mia serie. Mi hai sentito? Torna indietro! -si tuffa anche lei-
Shin: avevo cambiato idea. E’ davvero lei il mio maggior punto debole. . . Sore wa, komarimasu, dovrò fare in modo di non trovarmela davanti arrivato al traguardo.