" " Giappone, ke Majede Passione!!!"
Topher: buongiorno a tutti i miei cari fans e ammiratori. Il vostro magnifico munifico Topher adesso vi riassumerà i momenti salienti della tappa antecedente…
…Che si è aperta all’insegno del mistero e dei dubbi attorno alla fosca figura di Mike, quando metà cast si è svegliata con i propri oggetti preferiti fatti a pezzi o scomparsi nel nulla.
Abbiamo fatto un altro viaggio nel tempo tornando alla gloriosa epopea della Corsa all’Oro dell’Alaska e del mito del cane lupo Balto! Tanta neve, tanto freddo, tanta fatica, tante lacrime e soprattutto taaaanto divertimento. Scavando nella miniera c’è chi ha trovato l’oro, chi anche pietre più preziose, e chi solo guai: ne sanno qualcosa i Marziali e i Giganti. Jo si è presa paura quando il suo soldato si è addentrato nella parte abbandonata della miniera e ha inscenato la sua fine per opera degli spiriti congelati…tutta una messinscena organizzata ma realistica (e con un fondo di verità) con la regia della maggiore esperta del settore Christine, che è servita solo a far perdere loro un mucchio di tempo sulla tabella di marcia e ha inoltre coinvolto la claustrofobica Jasmine e il suo compare KJ congelando le loro chance di vittoria. I Giganti si sono poi salvati sul filo del rasoio in penultima posizione e qualcosa credo sia cambiato in loro. Non è andata meglio ai Collezionisti, tra i quali è scoppiato un dramma che ci ha permesso di conoscerli meglio nei loro peggiori difetti: l’asocialità di Ashley e la smania collezionista di Korry. Ancora peggio di tutti è andata al duo rap degli JZ (o era ZJ?) che pur avendo dato il massimo fino alla fine è capitolato a causa dell’avidità e della stupidità della Zecca del Reality, determinando l’ennesima eliminazione a sorpresa.
Infine bisogna menzionare anche i due eventi più importanti della puntata: la prima vera debàcle dei Vincenti per tacer dell’agile e callida Ketty, e l’armageddon animale scatenata dalla nuova(?) Dawn. Quest’ultima si è resa sempre più inquietante: ha preannunciato il ritorno di Mal, ha instillato negli animali il sentimento di vendetta, ha invocato l’aiuto dei lupi e ha predetto un futuro oscuro per il mondo e tutto il genere umano. Brr! A cosa serve la bora quando basta avere lei accanto per avere i brividi? Non invidio Mike. La missione natalizia si è alfine conclusa nel migliore dei finali: tutti i regali sono stati consegnati e accanto alle memorevoli orme di Balto ora campeggiano anche le impronte lasciate dalle Selvatiche, che finalmente ce l’hanno fatta a piazzarsi prime.
Jeeves: signore, altra posta per lei.
Topher: una seconda lettera da parte di Topherina151? Allora sono veramente popolare, questa è la conferma che aspettavo. –gli luccicano gli occhi- Devo scoprire di chi si tratta al più presto, non resisto alla curiosità.
Cara Topherina, spero che questa puntata sarà di tuo gradimento. Smack! Sono sicuro che ti divertirai parecchio con tutti i giochi incredibili che ho organizzato: ho messo tutta la mia fresca e iuvenile creatività nel realizzarli. Senza ulteriori indugi do quindi il via alla settima tappa di Flurrydonkylous Race!!!
*Prima Classe*
Midori: il nostro primo volo in prima classe, shimatta! Sono al settimo cielo!
Mayko: io lo sono ancora di più: è il nostro primo volo in prima classe da prime classificate! Mi sembra ancora di stare sognando, e invece è successo veramente e la dimostrazione è che la mia sorella maggiore non si sta mettendo al centro dell’attenzione come al solito, anzi, è stata zitta per tutto il tempo. Il che mi lascia un po’ inquieta…ma chissene frega, era finalmente ora che se ne stesse un po’ nell’ombra!
Ketty: vedo che adesso ti piace averla battuta sebbene con l’imbroglio.
Mayko: ehm, già, la soddisfazione è troppo grande per non godersela. A tal proposito, volevo scusarmi per come ho reagito ieri: sono stata un’ingrata nei tuoi confronti dall’inizio alla fine. Tu l’hai fatto perché volevi vedermi finalmente felice. Ti ho anche dato della randagia in modo molto glaciale, perciò ti prego di perdonarmi.
Ketty: sono io che devo chiederti scusa, avrei dovuto rispettare la tua etica ingenua ma onesta anziché prendere l’iniziativa e puntare su una vittoria rubata.
Mayko: ripeto, non mi è piaciuto quello che hai fatto ma so perché lo hai fatto e apprezzo molto. In più, la faccia sconfitta di Azusa, anche se non è bello da dire, per me vale più di qualsiasi vittoria. E’ CIO’ CHE HO SEMPRE DESIDERATO VEDERE. Quindi, siamo ancora amiche?
Ketty: ma certo, sorella selvatica, dammi la zampa. Conteremo sempre l’una sull’altra come migliori amiche.
Monika: wait, io che fine farò, then?
Mayko: hai detto qualcosa?
Monika: nothing.
Dixon: che meraviglia sta venendo…skrib, skribb…troppo galattica…assolutamente subarashii!
Mayko: stai facendo un nuovo disegno o fumetto?
Dixon: quanto è dolce con questi fiocchi di neve tra le sue setose….eh? Oh, n-non esattamente, sto solo provando qualche nuova tecnica.
Mayko: di che tipo? Sono interessata.
Dixon: anzi, più che altro sto scarabocchiando per passare il tempo! Più scarabocchio più libero la mente per fare spazio all’ispirazione, che è come un kumi, un fulmine che ti colpisce quando meno te l’aspetti. Insomma, niente di serio, s-solo scarabocchi ma anche quelli servono ad affinare la tecnica in fondo, no?
Mayko: ah, sì, capisco benissimo, anche io prima di fare un dipinto definitivo faccio svariate prove e mi assicuro di sgombrare la mente per bene. Poi in realtà non faccio altro che buttare a caso le zampe tinte in multicolore sulla tela, ma questo è un altro discorso… Comunque si dice kaminari. Ah, hai poi ritrovato quei bozzetti che hai fatto ieri sulla mia lotta con l’orso?
Dixon: sì, li avevo messi in una tasca che dimentico sempre.
Mayko: allora me li fai vedere, *finalmente*? Perdona l’impazienza, ma sapere che qualcuno si sia preso la briga di disegnarmi mi fa sentire importante. Allora? –prende posto accanto a lui cominciando a scondinzolare-
Dixon: a dire la verità……ehm.
Mayko: -smette di scondinzolare e si alza- non vuoi proprio mostrarmi niente, eh. Pazienza, non ti disturbo più, continua pure con i tuoi tentativi in pace.
Dixon: fiù.
Midori: nom nom nom. Dixon, sono stata al bouffet e non ci crederai: oggi il menù è tutto giapponese! I dorayaki sono fantastici, i bocconcini di maguro tataki favolosi e gli spiedini di pollo teppa maki poi, mmmh! Non ho mai mangiato niente del genere prima d’ora. Devi assolutamente farci un salto.
Dixon: magari dopo, adesso sono un po’ impegnato.
Midori: stai lavorando al fumetto, immagino. Munch, proprio di questo volevo parlarti: penso che abbiamo già avuto numerosi spunti e volevo appunto vedere un po’ il materiale che abbiamo raccolto finora. Perciò, ti spiace farmi vedere qualche schizzo? Anche se ci sono ancora molti moltissimi punti da definire, ti ho già dato chissà quante subarashii ispirazioni con le mie imprese anime. Soprattutto ieri.
Dixon: ieri? Ah, sì, l’aurora.
Midori: Pokèmidori, ricordi? Ho dato tutta me stessa nell’interpretarla, è il tipo di eroina che fa per me, una ragazza versatile e dotata di poteri straordinari. Ti ho visto molto concentrato nei tuoi disegni, addirittura ti sei messo a disegnare mentre gli animali ci attaccavano, e da lì ho capito che stavi mettendo a frutto chissà quale MAXI-ISPIRAZIONE data dalla sottoscritta!
Dixon: skrib, skrib, sicuro…
Midori: non sto più nella pelle nel vedere che magnifici disegni hai fatto, se per caso hai esagerato su certe scene anche meglio, in un anime l’esagerazione non guasta mai. Mostrameli!
Dixon: a-adesso? No…asp…
Midori: cominciamo dal’ultimo a cui stai lavorando. Uao, meraviglioso! D’impatto, con questa neve tutta luccicante che mi circonda. Solo due cose non capisco: perché mi hai disegnato gli occhiali e perché questo aspetto da kitsune? –Dixon suda copiosamente- Ah, certo, che genki sono, mi hai rappresentata mentre uso il mio potere da Zoroark e gli occhiali sono quel residuo di copertura che hai pensato per il look base del mio personaggio: la studentessa timida e imbranata che si trasforma in tutti i pokèmon che vuole nei panni della mitica tatataaa Pokèmidori!
Dixon: esatto!
Midori: così tutti gli altri. Mi piacciono un sacco, continua così! Allora il mio personaggio è stabilito una volte per tutte: Pokèmidori. ***Straordinario, già mi vedo in TV, nelle vetrine dei negozi, nei giocattoli per bambini, nei videogiochi, nei vestiti per ragazzi, negli scaffali dei collezionisti….***
Dixon: già, anch’io. Come no. Ahaha. Fiùùù.
Speaker: annuncio: i signori passeggeri sono pregati di riallacciarsi le cinture, stiamo per atterrare allo scalo di Tokyo.
Dixon: TOKYO?
Midori: GIAPPONE?
Insieme: sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!!!!!
*Tokyo*
Azusa: ah, aria di casa, dopo tanto tempo. Mi sento motivata al massimo.
Midori: permesso! Me lo sentivo eppure non ci posso ancora credere, questo è veramente un sogno che s’avvera: siamo in Giappone! GIAPPONE! GIAPPONEEEE!!!!
Dixon: arcisupermegalattico!
Midori: di più, molto di più. Il Giappone è unico, affascinante, è una terra magica fatta di tecnologia e tradizione, di bizzarria e passione. E’…e’…la miglior destinazione che desiderassi, veramente mi sembra surreale trovarmi qui. Eppure ci sono, ci soooooonoooooooooo!!!!!
Dixon: a chi lo dici. E’ tempo di mettere a frutto tutto quello che ho imparato, e , soprattutto, di divertirsi come genki!
Mayko: a quanto sembra posso mantenere la mia promessa. Ketty, ti presento la mia città d’origine in tutto il suo splendore!
Ketty: così questa è la città delle meraviglie, già mi intriga.
Monika: a me non la presenti? Hello?
Mayko: aspetta di uscire dall’aeroporto e vedrai quanto è strana la vita da queste parti. –ammicca-
Ketty: sono proprio curiosa.
Dixon: uh, uhh, non vedo l’ora di vederla tutta!
Midori: sì, sìì, andiamo, che aspettiamo ancora qui dentro a fare? Natta kondò! Facci da guida.
Mayko: ahah! Io? E va bene, come tutti i turisti che vengono qui la prima volta scommetto vi ecciterete per qualsiasi cosa, anche la più tra virgolette comune…
Azusa: avanti, ha inizio il Tour di Azusa! Vi farò da guida turistica introducendovi alla scoperta della magia della nostra capitale.
Mayko: è a ME che l’hanno chiesto. Perché ti devi sempre intromettere?!
Azusa: perché sono portata per guidare gli altri e soprattutto ispirarli e solo io so come ispirare in loro l’entusiasmo e l’energia con i quali ci si deve approcciare all’universo giapponese per goderselo appieno e al meglio! Non a caso sono diventata una conduttrice famosa e di successo non appena ci ho provato. Basta vedere come ho cambiato il soporifero doposhow di A Tutto Reality Pokèmon Tour grazie alle mie idee e alla mia capacità di trarre fuori il massimo da qualunque ospite, una dote naturale.
Garry: come soporifero? Ho faticato parecchio per renderlo interessante puntata dopo puntata. –Azusa scoppia a ridere- Dico sul serio, ho rinunciato a molte ore di sonno come mai avevo fatto (e mai più farò) prima.
Azusa: hai solo copiato la perfidia del tuo predecessore Geoff ma finchè non sono arrivata io l’atmosfera era davvero piatta, collega: l’arrivo della sottoscritta è stato uno tsunami che ha portato vitalità e originalità al talk show! Ammettilo una buona volta.
Garry: touchè, me ne torno a dormire, buon lavoro, “collega”.
Azusa: dunque, siete tutti pronti a mettervi in marcia?
Mayko: sì, d’accordo seguiamo tutti te (sospiro pronfondo) come sempre.
Midori: io sono pronta *DA UNA VITA.*
Ketty: io preferirei seguire il Mayko Tour.
Dixon: anch’io, io!
Mayko: state scherzando?
Monika: me too!
Ketty: credo di parlare a nome di tutti quando dico di essere serissima. –dà a Dixon uno sguardo di complicità- Vogliamo sia tu a farci da guida. Dai, non essere timida, che aspetti?
Azusa: come preferite.
Mayko: uao, non ci posso credere. Non sapete quanto mi rendiate felice in questo momento! Ehm –arrossisce imbarazzata- dunque comincio a portarvi fuori dall’aeroporto e farvi prendere il vostro primo Shinkansen, ovvero il treno proiettile con il quale ci spostiamo da una parte all’altra della città in pochi secondi. Vi avverto che il nostro treno si chiama treno proiettile perché è davvero veloce.
Topher: benvenuti a Tokyo, la città che fonde la tradizione e la tecnologia, e dalla quale nascono tutti gli eroi dei cartoni animati più conosciuti, a parte, beh, il sottoscritto, blink! Preparatevi per una puntata molto movimentata e esilarante come poche: partendo dal cuore pulsante di Tokyo con tutte le sue stravaganti sfide e folklore i concorrenti si spingeranno fino ai piedi del leggendario Monte Fujii, un classico, e attraverseranno la sua Foresta di Mare fino a raggiungere la città di Hamammatsu, famosa per essere la sede della Suzuki, ed è proprio la concessionaria il traguardo di oggi. Vi avverto fin da subito: questa puntata non è adatta ai deboli di cuore. Perché sarà da morire dal ridere! Battuta banale, è questo il meglio che puoi fare? Vero, ma è la prima che mi è venuta in mente, menomale che non c’è Chris tra i piedi a farmelo notare.
Il primo pulsantopher che i concorrenti si troveranno è modellato sulla base di un distributore Pokèmon Tretta: schiacciandolo esce fuori un gettone con sopra il simbolo di uno dei 17 tipi di pokèmon conosciuti (Folletto escluso, s’intende) da spendere nel locale a tema. Infatti, Tokyo possiede una quantità sterminata di bar dedicati a questo o quell’anime, conosciuti come manga cafè, e dato che i Pokèmon sono mostri sacri c’è una vasta specializzazione, al punto che sono stati creati 17 differenti cafè ciascuno con un diverso tipo a fare da mascotte, e la cosa più bella è che ai clienti è data la possibilità di calarsi nei panni dei pokèmon stessi grazie a un’ampia scelta di costumi! Ecco quindi in cosa consiste la prima prova: ogni coppia deve anzitutto raggiungere il cafè che le è stato assegnato e una volta trovato ordinare il piatto del giorno in perfetto giapponese, ovvero dicendo…un momento solo… “kyo no hiwagari wa nan desu ka?” spero di averlo detto con la pronuncia giusta. Gli avevo detto di scrivermi la fonetica! A QUESTO PUNTO viene il bello: uno dei due compagni indosserà un costume mentre l’altro consumerà l’ordinazione, facendosi imboccare dal primo. Fantasioso, neh? L’ho detto che per questa tappa ho dato il meglio della mia inventiva. Ah, da quel momento in poi chi ha scelto di indossare il costume non potrà più levarselo fino al termine dell’episodio, presto capirete per quale ottimo motivo…
*Tokyo*
Dixon: g-g-g-galatticooo! Siamo già in centro dopo soli 51 secondi.
Midori: a-a-a-assolutamente fantastico!
Monika: a-a-altrochè, q-q-q-questo treno non è un bullet, ma un rocket.
Mayko: io ve l’avevo detto. La prima volta è sempre traumatica, come se si partisse per la Luna, poi dopo una settimana avanti e indietro ci si abitua.
Ketty: g-g-g-giammai, io già tollero a malapena i normali viaggi in macchina e aereo…
Mayko: dai, esci da sotto il sedile, che reazione esagerata.
Azusa: da che pulpito.
Mayko: cosa vuoi, adesso?
Azusa: ricordo la tua prima volta su uno shinkansen. Eri in ritardo per la scuola e allora la mamma ha voluto che prendessi il treno rapido per gli studenti, chiedendomi di accompagnarti dato che era la prima volta che ne usavi uno. Il tuo strillo ha coperto il fischio del treno e ti sei arrampicata alle maniglie sul soffitto come sta facendo quella –indica Izzy appesa a testa in giù come una scimmia- e quando finalmente si è fermato ho dovuto portarti via di lì con tanto di maniglia, che ho dovuto chiedere la cortesia di poter svitare e portare via. Ahahah! Ho riso tutto il giorno, eri troppo buffa, imoto.
Mayko: GRRR.
Azusa: e non è successo solo quella volta, ma molte successive. La mia sorellina baka se n’era dimenticata per davvero? –la abbraccia sfregandole la testa e arruffandole tutta la pelliccia-
Mayko: e lasciami in pace! E’ per questo che non ti ho mai sopportata, anzi TI DETESTO CON TUTTA ME STESSA.
Azusa: …tranquilla, è comprensibile che non ricordi molte delle scemenze fatte da piccola, ma la tua sorellona ce le ha tutte conservate qui dentro. Davvero, me le ricordo proprio tutte.
Mayko: basta, mi hai rovinato il viaggio, fine della guida turistica.
Ketty: no, dai.
Azusa: la solita Mayko. Abbiate pazienza, ha pur sempre risentito della sua doppia personalità fin dall’adolescenza.
Mike: (come la capisco.)
Mayko: non è vero, tu non puoi saperlo visto che te ne sei andata di casa quando andavo ancora alle elementari!
Azusa: qui l’atmosfera sta precipitando come la yuki, ci penso io far ritornare l’entusiasmo. Inizia il Tour di Azusa! -tutti gli interessati tranne Midori la guardano storto- Non esattamente la reazione che mi aspettavo. Coraggio, tutti al finestrino: alla vostra destra potete ammirare la Tokyo Tower, la sede della Tohei Animation, l’edificio Game Freak, alla vostra sinistra….
// I Manga //
Midori: Azusa è il mio modello di vita. Ha una tale riserva di energia che non sembra di questo mondo, è da cartone animato, semplicemente magnifica! Vorrei tanto diventare come lei.
Dixon: Azusa è un mito ma è anche fastidiosa con questa sua voglia di essere al centro dell’attenzione a tutti i costi. Poi non mi piace come tratta Mayko.
Midori: per me resta un idolo.
Jo: blurgh, io ho lasciato la colazione indietro appena quest’affare è schizzato. Tu come fai a non avere la nausea?
Brick: sono abituato ai test sull’alta velocità. Sono una delle prime prove che ti fanno fare prima di arruolarti nell’esercito. Questo è niente paragonato a un banshee militare.
Jo: davvero? A me un secchio!
Kyle: non il mio! E’ d’oro zecchino fatto su misura apposta per il $ottoscritto.
Jo: ‘sta zitto e molla l’osso, Aristotragico. E’ sempre e comunque un secchio.
Leanne: magari potessi guidare un’auto altrettanto veloce. Che ne dici, Kyluccio, me la compri una macchina sportiva che sia in grado di schizzare con la stessa accelerazione? –si struscia su di lui- Magari una Leanborghini costruita su misura?
Kyle: eh? Non esiste!! Già hai spinto la mia Kydillac al limite e mi hai fatto venire un infarto dietro l’altro, che combineresti con un’auto molto più potente?! URGH, mi serve il secchio! –Leanne sta per passargli il suo secchio ancora pulito- Il MIO secchio di lu$$o, progettato esclusivamente per me. Ridammelo!
Jo: non ho ancora finito, quindi te lo puoi anche scordare! Splaff!
Kyle: splaff!
Brick: fine della corsa, siamo arrivati.
Jo: no, non me n’ero ancora accorta.
Kyle: yeargh! Sono ricoperto di vomito. La mia polo in lino e cotone egiziano è rovinata per sempre.
Jo: che lagna, anche io mi sono macchiata la maglia, cosa credi?
Kyle: vuoi forse paragonare quella felpaccia da outlet alla mia polo firmata? C’è un abisso di differenza qualità/prezzo.
Jo: e allora? Siamo in una corsa non a un concorso di moda. –si toglie il maglione e lo getta nel cestino- Ok, basta chiacchiere, è il momento di pensare alla gara. Scendiamo da questo razzo.
Noah: click. E’ uscito il tipo psico. Uhm, ci sta, tu sei una psycho e io il tuo psichiatra.
Izzy: ehi! Ma io ho già uno psichiatra privato…che fine avrà fatto? Non lo sento dall’ultima volta che gli ho fatto saltare in aria lo studio.
Azusa: un gettone con la fiamma sopra, è sicuramente del Cafè Victini. Ci sono stata tante volte, è il mio locale preferito. So a memoria come raggiungerlo, ed è qui vicinissimo.
Mayko: la solita maledetta fortuna.
Ketty: non ci pensare, vediamo a noi cosa è capitato.
Mayko: tipo buio. Più che azzeccato nel nostro caso.
Ketty: è prrrrfetto.
Mayko: io però non so dove si trova questo posto, dovrò chiedere a qualche passante. In questo stato.
Ketty: non ricominciare a vergognarti, eh? L’hai visto anche tu che indipendentemente da quello che sei gli altri ti parlano e ti stimano, e allora basta con l’imbarazzo.
Mayko: hai ragione. Frattanto che raccolgo le indicazioni, ti faccio fare un giro della città.
Monika: wait, e io? Mi piacerebbe farlo so much, too.
Mayko: allora fallo, ma non con me. Noi andiamo verso il nostro bar, a te è sicuramente toccato un bar diverso.
Monika: so….
Mayko: quindi ci vediamo più tardi, arigatò!
Monika: bye. Poteva almeno darmi qualche aiuto su come comunicare in japanese prima di scappare in this way, ma no. Oh, well, let’s go to the Jigglypuff Bar.
Sapphire: dov’è?
Monika: I don’t know. Excuse me, where is the Jigglypuff Bar?
Passante: I don’t speak english, desu ka.
Monika: but you just…, l’ha appena…! DAMN. Lo troveremo da sole, really thank you!!!
Sapphire: non si sarebbe comportato così se sapesse chi aveva davanti: si vede che la luce della mia stella non è ancora arrivata in questo continente.
Monika: shut up and walk.
Dixon: Click. To-Tlonk. Un gettone per il Bar Coleottero: tutto questo è troppo galattico!
// I Manga //
Dixon: oggi sento di poter vincere il primo posto, praticamente stiamo giocando in casa. Io dispongo di un nutrito dizionario giapponese da poter consultare in qualsiasi momento ma questo è niente paragonato a Midori. Lei è praticamente nata, qui! E’ un pozzo di scienza in materia, non conosco un giapponese più giapponese. A parte Mayko e Azusa. Nemmeno loro possono però vantare la stessa cultura che ha la mia compagna di viaggio. –lei arrossisce- Sarà la nostra migliore giornata.
Midori: non ho idea di dove si trovi questo bar dei coleotteri.
Dixon: non c’è problema, chiamerò un taxi. Alla voce “mezzi di trasporto” c’è sicuramente come si dice….nave, no, aereo, no, treno no…ecco, “come chiamare un taxi”.
Jo: placcato!
Dixon: ahio, perché l’hai fatto? Il mio dizionario!
Jo: per prendermi questo. Noi non sappiamo un verbo di giapponese ma con questo sarà uno scherzo muoversi in giro per la città e comunicare con questi mandarini.
Midori: ridaccelo subito se non vuoi assaggiare la mia collera super-saiyan! ….soltanto un momento, aspetta che accumuli tutta la rabbia.
Brick: non puoi averlo fatto veramente. E’ scorretto.
Jo: silenzio, sono io al comando. Tanto non gli serve poi, uno dei due è proprio della schiatta dei mandarini.
Dixon: comunque i mandarini sono i cinesi, non i giapponesi, con rispetto parlando.
Jo: va bene, li chiamerò mandorle se li preferisci, sempre frutta è. Ah! Ah! Ah! Ehi, ma non si capisce niente, perché questo libro è pieno di segni strani?
Brick: sembra un linguaggio in codice…ma non riesco a decifrarlo.
Dixon: ma no, in realtà sono ideogram –Brick gli fa segno di tacere senza farsi vedere-
Jo: allora non so che farmene, a me serve un dizionario a parole. Vieni, vorrà dire che ci prenderemo quello degli Aristomentecatti. Sono sicura che Kyle e escort ne avranno acquistato uno di lusso con copertina in oro e altri costosi fronzoli annessi.
Dixon: psst, grazie, Brick.
Brick: psst, di nulla.
Midori: non credere sia finita qui. Ora sono pronta a scatenare tutta la mia ira: oooonda eeeenergetiiiicaaa!
Brick: …..
Dixon: …..
Midori: ci riprovo, onda energeticaaaa! Dai! Allora? Forse non mi sono arrabbiata abbastanza. Visto che non ho abbastanza potenza per la kame hame ha, allora ricorrerò a un semplice pugno devastante!
Jo: tutto qui?
Midori: c- come hai fatto a bloccarlo con una mano sola?
Jo: SOCK! Ecco come si fa. Meno cartoni animati e più palestra. Ci si vede!
Dixon: ti ha fatto molto male?
Midori: un pochino, di più nell’orgoglio.
Dixon: non ci pensare, magari non avevi energia a sufficienza. Tornando al chiamare un taxi…acc, non trovo più la pagina…
Midori: lascia perdere, non vedi che hanno tutti la targa chinso sopra?
Dixon: e..?
Midori: vuol dire che sono occupati.
Dixon: ah, sì, lo dice anche il libretto a piè di pagina. Kusha=libero, chinso=occupato. Chiederò a qualcuno di indicarci la strada giusta. Come…quella signorina laggiù! Mi scusi…un secondo…”parole utili per iniziare una conversazione”…Konban wa! Nansai desu ka? Ogoritai no desu ga. Kami ga kirei. Sayonara, desu ka?
Midori: 3,2,1..
Passante: hotte oite. CIAFF!
Dixon: ouch, che sberla galattica. Perché si è offesa se le ho solo chiesto un’informazione?
Midori: Buonasera! Quanti anni hai? Se vuoi ti accompagno io a casa. Hai dei bellissimi capelli. Arrivederci, per favore?- Questo è chiedere informazioni secondo te -.-
Dixon: ops, devo aver letto male la traduzione simultanea accanto…
Midori: te l’ho già detto all’infinito che un minidizionario non basta a imparare la lingua.
Dixon: allora pensaci tu, io mi sa che devo fare ancora un bel po’ di ripasso.
// Opposti //
Noah: siamo stati i primi a prendere il taxi che ci porta direttamente a questo strano bar. Appena scesi dal treno ho cambiato moneta in yen e cercato nell’edicola una rivista di cucina, trovando una guida dedicata a tutti i ristoranti manga & anime presenti sul territorio.
Izzy: quello che non ho capito è come tu abbia fatto.
Noah: aspetta che te lo spiego: prima di tutto ho estratto il portafogli dalla tasca, poi ho tirato fuori i soldi, poi…mi raccomando, massima concentrazione su questo passaggio difficilissimo…ho pagato, e infine ho ottenuto la rivista dal negoziante. Hai seguito bene o devo rispiegartelo?
Izzy: non intendevo questo. A volte penso che sottovaluti la mia intelligenza. Mi riferivo al fatto che hai fatto tutte queste cose sebbene ci troviamo in Giappone, e non in Canada o in India, dove si parla l’indianocanadese, mi spiego?
Noah: certo, soprattutto nella parte dell’indocanadese. Il fatto è che conosco il giapponese perché 1) ho sempre giocato ai videogame in lingua originale molto prima della loro data di uscita ufficiale tramite hack-roms e 2) sono un’intelligenza superiore.
Izzy: ooh, come la mia. –si affaccia al finestrino (da fuori)- Siamo arrivati, vedo il pulsantopher travestito da Mew. Uhh, guarda che posto pazzesco!
Cameriera: benvenuti al Ristobar Desiderio, dove potrete mangiare con posate che levitano e gustare il vostro dessert con un cucchiaio torto da Alakazam, laty!
Izzy: questa cameriera travestita da Latias mi ricorda qualcuno…
Noah: alias che cosa ci fai qui, Yumi?
Cameriera: shht! Non dire una parola. C-Cioè io non so chi sia questa “Yumi”, io sono solo una normalissima ragazza che lavora in un cosplay bar e indossa il costume del Pokèmon psico più latiassolutamente meraviglioso di sempre. Latyahahah! A proposito, chi di voi si mette il costume?
Noah: lei.
Izzy: io! Io! Posso sceglierlo?
Cameriera: prego, da questa parte. C’è un’ampia scelta di costumi, ma se vuoi il mio consiglio, ti suggerisco uno da *Latias*, bello da vedere, elegante da mostrare, morbido e comodo da indossare, fatto con vere piume della leggendaria più adorabile e popolare di sempre. In ogni caso, sono Yumi, sì. Lavoro qui part-time per aumentare e ripristinare la mia immagine, cercando di far capire a tutti quanto IO fossi la leggendaria migliore e più degna di popolarità prima che arrivassero Kyurem, Hoopa e gli altri orrori per i quali vanno in giuggiole i ragazzini di adesso. TU NON FARE LA SPIA O TI SERVO UN DRAGOBOLIDE COME ANTIPASTO.
Noah: Intesi. –legge la consegna della sfida allargando le pupille- Si preannuncia un delirio.
Izzy: evviva! Come sto? Sai che non vedo un accidente con questa maschera?
Yumi: hai scelto Mewtwo, vedo. Quel clone sopravvalutato.
Izzy: dove siete, yuhuu? –va a sbattere contro il tavolo dei dolciumi- Katabram!
Noah: ripeto, si preannuncia un delirio totale.
Yumi: dunque, shokujii no ho wa nani nasaimasu ka? –l’ha detto così velocemente da lasciarlo senza parole-
Noah: non ho capito una sillaba. Un aiutino?
Yumi: ho detto: cosa ti porto da mangiare?
Noah: e io dovrei rispondere…? Forse non comprare un dizionario non è stata una buona idea.
Jo: il simbolo corrisponde a quello sul gettone. Ci abbiamo messo un attimo.
Karateka: kyaah, benvenuti onorevoli stranieri al Bar Bruno! Ispirato al maestro del tipo…
Jo: sì, sì, andiamo al dunque, tu che mangi anche la sbobba di Chef senza problemi mettiti a tavola, tu in accappatoio invece portami nel camerino.
Brick: d’accordo, allora io intanto ordino. Allora…ouff, più che un dizionario questa è una mina di quanto pesa! La copertina poteva essere solo color oro, non d’oro.
Karateka: shokujii no ho wa nani nasaimasu ka?
Brick: eh? IO NO AVERE CAPITO NIENTE. LEI POTERE RIPETERE, ARIGATONI? ALTRIMENTI ASPETTARE UN SECONDO.
Azusa: Victini è il mio pokèmon preferito, perchè vince sempre proprio come me. Il costume lo metto io.
Garry: d’accordo… ma prima cosa devo dire per ordinare il piatto del giorno?
Azusa: fai fare a me. Kyo no hiwagari wa nan desu ka? Domo arigatò.
Garry: cosa ti ha risposto?
Azusa: mi ha detto che il piatto del giorno si chiama Vittorstella. E’ un dolce portafortuna a base di wasabi e altre spezie piccanti, che fa fare fuoco e fiamme a chi lo mangia.
Garry: oh no. Non capisco, perché è toccata a me questa parte ingrata? Che sia davvero più fortunata di me quella ragazza?
Azusa: la Stella della Vittoria è tornata! Ora sì che mi sento una leggenda. Anche se questo costume non ha alcun buco per gli occhi, non vedo praticamente niente. –riesce comunque a sedersi al tavolo giusto- Tu apri solo la bocca, farò il più velocemente possibile.
Garry: non ho alcun dubbio. Ma come puoi se Splahff! Splotch! Splat!
Azusa: mastica e ingoia, devi solo fare questo, Garry-san.
Garry: non ero pronto. Urg, blubb, piano, mi stai massacrando! Ahh, ho tutto il wasabi negli occhi!
Azusa: non importa, io continuo, dai, forza, mastica e ingoia, mastica e resisti, comportati da vincente e vincitore!
Garry: tu sei fuori di testa. Non mi dai neanche il tempo di.. GURGLE! BRUCIAAAAAAH!!!
Azusa: dimmi quando devo fermarmi appena non c’è più una briciola nel piatto. Per il resto, tieni aperta la bocca e non muovere la testa, così posso sempre fare centro e tu non devi fare nient’altro. Vai così!
Brick: piano, Jo, l’ultimo boccone me l’hai messo nel naso anziché in bocca.
Jo: vorrei vedere te al posto mio. Non solo non vedo un beato nulla ma anche riesco a malapena ad afferrare le bacchette con questi guantoni da Hitmonchan!
Brick: un motivo in più per ascoltarmi un secondo e permettermi di dirti se stai centrando o no la mia bocca!
Jo: un secondo? Troppo. Te ne concedo mezzo.
Brick: comincia a tenere le bacchette un po’ più in basso e…
Jo: tempo scaduto. Mangia!
Brick: GAK! C-Credo mi sia finito in gola un pezzo di bacchetta. Soffo k-k-k
Jo: non mi mollare così, butta giù!
Brick: cough cough, a-aiu-t-o— Non respiro!
Jo: BUTTA GIU’, HO DETTO! Bah, ci devo pensare io come al solito. –prova a dargli una pacca sulla schiena ma manca il bersaglio colpendo invece il tavolo- Dove sei, ti sei spostato?
Brick: non rieskk-k-k---kkk--
Jo: Sei qui? -lo cerca a tentoni, toccandosi poi la sua testa- Ho capito dove ti trovi, resta fermo. KACIAFF! Ahia, bersaglio decisamente sbagliato. –Brick nel frattempo continua a dimenarsi per il soffocamento- Insomma, dammi una mano a salvarti anche tu, però.
Cliente: kyo no hiwagari wa nan desu ka?
Yumi: sakana maguro tataki no tempura.
Cliente: arigatò.
Yumi: latiassolutamente lieta di esserle stata utile.
Noah: forse l’ho capita. La frase è: kyonohiwagariwanandesuka!
Yumi: magari staccando le parole e con un’intonazione interrogativa. In ogni caso, te la do per buona. Il piatto del giorno è salmone scottato con tempura di gamberi. E’ uno di quei pochi piatti per il quale servono forchetta e coltello.
Noah: questo mi preoccupa alquanto.
Izzy: a me no, sono brava a maneggiare i coltelli, muahahah. Anche senza vederci.
Noah: non lo metto in dubbio, però affinchè tu possa tagliare la carne del pesce e non la mia, segui le mie indicazioni. Davanti a te, mano destra sul coltello, niente movimenti pazzi, avvicinati a sinistra, stop, taglia, posa il coltello e alza la forchetta.
Izzy: è qui la tua bocca? –tiene la forchetta ad altezza siderale-
Noah: ovviamente no, Izzy, acqua alta. Più in basso.
Izzy: allora è qui? –tiene la forchetta ad altezza proibita-
Noah: no, Izzy, acqua profonda. Più in alto. Non così tanto.
Izzy: oh, insomma, deciditi!
Noah: sali finchè non ti dico stop, dopo di che puoi imboccarmi. Non come hai appena fatto. –si toglie la forchetta dal naso e rimette il cibo al suo posto- Devi aspettare che io dica stop.
Izzy: capito! Ciuff, ciuff, il treno entra in galleria! Ma..Noah, che bocca grande che hai.
Noah: è per urlare meglio di dolore. Uahhhhhhhhhhhhhhhhh! Sniff, perché, perché ho scelto te?
Izzy: perché sono un mewtwo anziché un banale starter qualunque, è logico.
Yumi: una latias sarebbe stata ancora meglio, in ogni caso.
Noah: ahi! Tolta. Riproviamoci. Questa volta centra il buco giusto, per favore.
Izzy: perché prima te l’ho infilata nel…? Ah ah ah ah ah!
Noah: ….
Izzy: ahahahahah!
Yumi: latyahahah! In ogni caso, è stato divertente.
Noah: #CENSURA#
Yumi: latiahem! In ogni caso, è stato anche doloroso, non dovremmo ridere.
Izzy: hai ragione. Restiamo seri. Pff……fff..ahahahah, gliel’ho messa…praticamente ho imboccato il suo sedere!!!
Yumi: non ce la faccio a resistere, sto scoppiando dal… LATIAHAHAHAHAH!
Noah: . . .
Garry: anf, non mi sento più la lingua…basta. Basta, puoi fermarti! Il piatto è vuoto.
Azusa: come? Non ti sento bene con questa pesante maschera in testa. Ma tu prosegui, indomito! –gli infila il cucchiaio vuoto in bocca rompendogli tutti i denti-
Garry: ptù! Oh, no, adesso dovrò fare la fatica di andare dal dentista per riavere il sorriso di prima.
Azusa: credo di aver finito. Giusto? Prima sfida: superata brillantemente! –segno della V-
Garry: cosa sta succedendo alla mia buona stella? –non si è reso conto che il cucchiaio è d’oro-
Azusa: non pensare alla tua stella, adesso c’è la vittorstella a proteggerti sotto la sua luminosità. Dunque, vado a cambiarmi e ci dirigiamo subito alla seconda destinazione rapidi come il raigeki.
Garry: non puoi. Qui sta scritto che “il costume non può essere tolto fino a che non si è tagliato il traguardo”. Il che significa che sarò costretto a guidarti io per tutto il resto del giorno. Che faticata, anzi, riecco la mia buona stella preferita.
Azusa: davvero? Mi deve essere sfuggito. Sore wa komarimasu. Stando così le cose, lascio a te il comando. Fammi tu strada e mi raccomando, prendi esempio dalla mia leadership: efficienza e inarrestabilità.
Garry: farò uno sforzo. Yawn, segui la mia voce, l’uscita è dietro di te. Ops, ho dimenticato di dirti che c’erano le scale e che dovevi prima girarti..
Azusa: non importa. Hop- là- olè- e triplo jettè! Dovrei aver finito i gradini. Tutto a posto, collega!
Garry: già, per fortuna. Grr. Come ha fatto se non ci vede nemmeno?!
Azusa: forza, che aspetti a leggere e darmi le prossime indicazioni?
Garry: arrivo. Dopo un breve sonnellino.
Mike: il nostro bar si trova al civico 1995, prima circoscrizione, distretto numero 001. Il problema è: dove si trova rispetto a dove siamo noi e noi a che civico, circoscrizione e distretto ci troviamo esattamente? –Dawn scrolla le spalle spaesata-
Monika: Jigglypuff Bar? Jigglypuff Bar, please? Oh, come on, qualcuno almeno ci provi a capirmi! Non è possibile che none speaks English, è la lingua più diffusa al mondo. Like this: f*Bip*. Who doesn’t know how to *BIP* someone in english, seriously?
Topher: ho l’impressione che Monika stia per fare un bel blow up di F-bombs da un momento all’altro. A parte i soliti Vincenti, la situazione generale è già drammatica. Ma lasciamo a questi primi concorrenti il tempo di ambientarsi nella caotica metropoli giapponese, mentre diamo un’occhiata agli altri dieci team, partiti poco fa dall’Alaska…
*Aeroplano Piano*
Kurt: utilizzando la caffettiera come conduttore di kalore sono kosì riuscito a riattifare il motore come nuovo, dekongelandolo.
Bryght: interessante, scrib scrib. Denota un notevole livello di abilità e ingegno nel campo della meccanica, specialmente in quella a vapore.
Kurt: danke. In effetti, non è la prima folta certo che adopero le mie somme conoscenze della teknologia a vapore per rimettere in sesto una teknologia del tutto difersa.
Bryght: ah, sì? Che genere di tecnologia hai riparato?
Kurt: anzitutto la mia kloriosa Mercedes Benz 771 oricinale. Una fera tedesca. Solida, affidabile, ma con il motore un po’ kaput, kosì l’ho modificato da motore a skoppio in motore a vapore servendomi di alcuni pezzi della carrozza a motore di Daimler, altro pezzo oricinale della kollezione di famiglia.
Bryght: immagino tu abbia sostituito le candele e il radiatore con un decompressore d’epoca.
Kurt: più o meno, essendo la mia prima folta ho proceduto d’istinto, ed è stato un successo. Ora la mia auto fa che è una meraviglia e consuma solo acqua e vapore.
Bryght: affascinante, hai reinventato una forma di carburazione senza impatto ambientale.
Kurt: l’unico traskurabile difetto è che ci impiega dalle due alle cinque ore per fare 5 kilometri.
Koffee: ahahah! Proprio trascurabile. Quando hai finito di gonfiarti della tua cara aria calda, chiamami che ti devo parlare di qualcosa di più serio: strategia.
Kurt: sì, sì, ma cnon osare interrompermi! Kome stafo dicendo, il vapore è per me la chiave di volta di qualsiasi soluzione, ed è ciunto il momento ke kvalcuno ne ripristini l’antica kloria.
Bryght: progetto interessante. Personalmente sono molto colpita, se si riuscisse a dare forma alla visione futuristica della cultura steampunk adattandola concretamente all’avanzamento tecnologico e scientifico raggiunto al giorno d’oggi si darebbe inizio a una Seconda Rivoluzione Industriale.
Kurt: addirittura? Non l’afefo mai fista sotto kvesta prospettiva.
Bryght: beh, sostituirebbe il petrolio e il metano, i paesi industrailizzati non avrebbero più bisogno di dipendere dagli oscillanti valori di mercato petroliferi, chiunque potrebbe fornirsi da sé l’energia che gli serve. Coltiva questa tua dote per le invenzioni, Kurt, potrebbe tornare utile in futuro e io sarò ben disposta a dare tutto il contributo necessario. Un’energia nuova, pulita, rinnovabile, sempre disponibile, versatile…riesco già a immaginare tutte le potenzialità che offrirebbe alla scienza e a me. Scrib, scrib.
Kurt: brrr. Perfino un iceberg più duro del permafrost kome me ha ogni tanto i brividi davanti alla freddezza trasmessa da quella ragazza.
Alejandro: non dirlo a me, a confronto Heather è un ghiacciolo sciolto.
Koffee: allora, puoi venire qui adesso? Ascoltami attentamente, qui c’è bisogno di cambiare registro. Nessuno ci prende come una minaccia seria e gli Stomaci si prendono gioco di me, e la cosa peggiore è che ci spettegolano come coppietta in continuazione, il che è totalmente falso! E pure imbarazzante visto che non sei il mio tipo. Ma sto divagando, dobbiamo essere più cattivi, far capire a questi inferiori chi è che comanda e chi è che devono davvero temere, specialmente a Kelsea, voglio che mia sorella abbia paura di me così come Mayko ce l’ha per Azusa. Mi sono spiegata?
Kurt: ja. Ma ti sei chiesta di ki è la colpa se non ci rispettano?
Koffee: cosa stai insinuando, scusa, idiota?
Kurt: hai sentito bene. Non sono io kvello ke ieri si è messo quasi a piancere come una bambina a corto di karamelle e ha kvasi mollato la kompetizione solo per un po’ di freddo unt stankezza. Ze non era per il sottoscritto tu a kvest’ora saresti ancora lì a frignare del kaffè, in attesa di assiderare del tutto. Kosì come non sono io kvello ke soffriva di vertigini sulla piramide azteca, ankora più indietro kvello ke antava kome una lumaca dopo afer befuto un intruglio trankvillante, o ankora in Italia inkapace di manciare una pizza o a Parigi SORPRESA A RUBARE KAFFE’ AI KLIENTI. Dimenticato qualcosa, ja?
Koffee: no. E’ così che la metti? Kvindi..quindi tu mi reputi il peso morto della squadra?
Kurt: ja.
Koffee: brutto.. Sono stata io a fondare questa coppia, sono stata IO ad avere avuto l’idea di unire le nostre forze per annientare i nostri rispettivi inetti e sopravvalutati parenti, e sono stata sempre IO ad avere preso le decisioni più importanti. Come ti permetti ora di darmi della più debole? Sono quella che escogita i piani e le strategie migliori, qui.
Koffee: allora dimmi in kosa konsiste il piano ke hai in mente.
Koffee: il piano è…dunque…non ne ho ancora uno pronto, era proprio per questo che ti ho preso da parte. “In realtà è tutta una scusa per poterti baciare e invitarti a bere un po’ di vero caffè, se capisci cosa intendo.” EHII!! I-Io non l’ho detto questo, è stato il vecchio caprone a parlare con la mia voce. Lei, la smetta e si vergogni, Nonno Diezel! O lo dirò a sua nipote.
Nonno Diezel: buuuurp, ecco la mia risposta di pancia. Vuoi anche quella dell’intestino?
Owen: PROOOT! A quella ci ho pensato io.
Koffee: ergh. Gliela farò pagare cara questa voglia di sfottermi, vedrà.
Kurt: kon quale strategia?
Koffee: ….
Quella che penserò strada facendo. Da oggi sarò tremenda. Visto che non ci sono nomination posso già dirlo apertamente: ascoltatemi tutti quanti, colei che avete davanti diventerà il vostro incubo peggiore da qui fino al termine della competizione perché sarò io, Koffee, l’antagonista principale. Talmente strategica e cattiva da far sembrare il precedente Henry e l’ancor più precedente Alejandro dei dilettanti!
Alejandro: eeh, addirittura?
Koffee: eccome. Non avrò alcuna pietà nel manipolare voi idioti a mio esclusivo e perfido vantaggio, non avrò paura di sfoderare il peggio della mia perfidia e cattiveria accumulata per tutto questo tempo, insomma, preparatevi per la più amara delle vostre avventure, perché Koffee sarà una bevanda a confronto della quale il veleno sarà aranciata!
Tutti: ….
Kelsea: qualcuno qui non ha preso la sua dose di caffè da troppo tempo. Kelsì se ne sono passate di ore dall’ultima volta!
Koffee: in effetti, ma questo non centra niente! Sono lucida quando dico che sarò io la più cattiva e vincerò alla faccia tua, del tuo losco fidanzatino, degli Intestini, del cangurofilo e di tutti quelli che non mi stimano.
Seijii: quindi tutti, me-eh? Ci metteresti una vita a finire la lista.
Koffee: taci, presto vedrai di che pasta sono fatta. Lo vedrete tutti.
Kurt: no komment.
//Seijii: meheheh. Quanto dev’essere stupida per rivelare apertamente le sue malefiche intenzioni? In questo modo nessuno si fiderà di lei e tutte le sue belle strategie se le potrà mettere nel c…affè.
//Alejandro: certo che non ci sono più gli antagonisti di una volta. Ammettiamolo, io resto sempre il migliore, il più affascinante e efficiente. Henry va al secondo posto perché sarà stato anche un demonio di strategia ma era più psicopatico e distruttivo dello stesso Mal. Koffee però si piazza davvero sul fondo della classifica, subito dopo l’obsoleto Justin. Non riesco a immaginare antagonista peggiore.
//Jasmine: Max, se le cose con Scarlett non avessero funzionato, puoi sempre provare con questa tipa. Shawn, se sei in ascolto magari attraverso qualche radio spia schermata dagli zombie, fatti sentire perché sono preoccupata della tua scomparsa, ok? Guarda che se ti sei dimenticato di me per l’apocalisse zombie ti faccio nero appena ti ritrovo.
//Sadie: neppure io sono spaventata all’idea di aver a che fare con una cattiva come Koffee. Tu?
//Katie: neanche io.
//Alejandro: h-ho dimenticato Heather. La mia chica, forse la migliore antagonista di sempre! (Se non l’ho convinta sì che diventerò un asino morto.)
Koffee: tsk. Appena scesa da quest’affare impareranno a temermi. Gnnn..non c’è una macchina che faccia il caffè su questo rottame malandato??? No? Sob. Come faccio a pensare senza gli zuccheri necessari?
*Sfida Manga-Bar*
Mayko: Bar Kirby, Bar Pucca, Ham-Ham Bar, perfino Bo-bo-bo-bar…tutti tranne quello che cerchiamo. Agrr, sto iniziano a innervosirmi. Comincio a credere che mi abbiano dato le indicazioni sbagliate. Non c’è traccia di un solo pokèmon bar in questa parte della città.
Ketty: e *quello*?
Mayko: non è neanche un bar ispirato a qualche cartone, è un neko bar. Un bar per gli ailurofili.
Ketty: cioè è un bar per felini? Voi avete inventato anche questo?
Mayko: sì, i clienti che vanno in questo genere di posti di solito hanno il privilegio di coccolare e avere accanto uno dei tanti micetti che scorrazza liberamente per il locale, possono anche offrirgli da mangiare e da bere. Io non ci sono mai entrata e adesso non mi sognerei certo di farlo. Continuiamo la ricerca.
Ketty: è la cosa più adorabile vista in tutte le mie 9 vite, voglio entrare! Ti *supplico*. Ti faccio le fusa tutto il giorno, ti faccio masticare tutti i miei giocattoli preferiti come antistress, ma portami lì dentro. Prrrrr favorrrre.
Mayko: K-Ketty, un po’ di dignità mantienila anche se siamo delle selvatiche! Puoi strusciarti sulle mie gambe quanto vuoi ma niente da fare, siamo in una corsa.
Ketty: guarda tutti quei gattini che ci fissano dalla vetrina: mi stanno dicendo “coccolaci e saremo i mici più felici del mondo.” Come puoi dirgli di no? Gli occhi teneri di un gatto insoddisfatto fanno venire i sensi di colpa per un mese. Te lo dimostro. –fa’ lo sguardo di pietà-
Mayko: argh, gli occhi da cucciola sono una mossa sleale! Poi perché a te riescono e a me no? Va bene, hai vinto, ma stiamo solo 5 minuti.
Ketty: prrrromesso. –incrocia gli artigli-
Mayko: tanto lo so che hai incrociato le dita. –sospira rassegnata-
Ketty: gattini, sono tutta per voi! -non appena entrano i gattini si tramutano in piccole volpi nere e rosse, e il neko bar si rivela un’illusione ottica- Che significa?
Cameriera: benvenute al Bar Zorua. Non è facile trovarci perché siamo sempre al buio e per questo il nostro è un bar destinato a una clientela speciale nel suo genere. Immagino siate qui per la sfida, e siccome una di voi due ha già un nostro costume posso subito procedere con l’ordinazione: che cosa vi porto?
Mayko: veramente non ho un costuuuu… -Ketty le dà un graffio- uuuuhhh! Mi hai infilzata a tradimento. Cioè, kyo no hiwagari wa nan desu ka?
Cameriera: … Il piatto forte del giorno è il Sashimi al Buio. –porta un piatto completamente nero e indistinguibile, esibendo un ghigno malevolo che lascia intuire la sua vera natura- Volete sapere di che si tratta? E’ sashimi di anguilla kuroi immerso nel nero di seppia maki e ricoperto di alghe nori essicate, le quali fanno da letto a una colonia di uova di storione e coleotteri kabutomushi grigliati e gelatinati. Completa il piatto una coperta di cioccolato extrafondente e piccante, per dargli quel gusto diabolico e peccaminoso. Buon appetito.
Ketty: glom, d’accordo, imboccami, facendo finta di non vedermi.
Mayko: e va bene. Non vedo niente con questa “pelliccia” addosso, spero di aver preso la porzione giusta e aver centrato la tua bocca!
Ketty: gurgle, sì. Questa roba però ha una consistenza peggiore del cibo per gatti.
Mayko: hai voluto fare la furba a non metterti un vero costume, adesso ti arrangi. Mangia la tua pappa senza fare storie.
Ketty: miauffa. Gnam, caspita se picca! –si fionda sulla prima ciotola d’acqua che trova, anche se lì ci bevono gli zorua, lappandola fino all’ultima goccia- Ora va meglio.
Mayko: ehm, com’è che non ti sento più masticare, Ket? Tutto a posto?
Ketty: ero andata a bere un attimo, puoi riprendere a imboccarmi. No, la mia bocca è più a destra. Brava. Munch, munch. Bleah, non mi sento più il palato. Finito.
Cameriera: sicura? Controlla meglio, il piatto è dello stesso colore del cibo, e io qui ne vedo ancora un bel po’. Il regolamento m’impone di fartelo mangiare tutto fino all’ultima briciola prima di farvi passare oltre. –fa un altro sorrisetto sospetto-
Mayko: di un po’, tu sei una vera Zoroark sotto mentite spoglie, vero?
Cameriera: e tu mi vedi chiaro come il sole quando dovresti essere cieca. Beccata.
Mayko: ops-.
Ketty: sinfonia di sogliole siamesi e minuetto di merluzzi malesiani. Mayko, hai rovinato il mio piano, di nuovo!
Zoroark: tranquille, non lo dirò a Topher, ma per punizione ti costringerò a ordinare il bis al doppio del prezzo. Devo pur sempre mantenere tutti i miei numerosi cuccioli. Che ne dite?
Mayko: che non abbiamo altra scelta che accettare l’accordo.
Zoroark: ottimo , ti riaguro buon appetito. Click.
Mayko: ehi, riaccendi la luce subito! Che scherzo è questo?
Zoroark: prima avevo dimenticato di farlo: se si chiama Sashimi al Buio, dev’esserlo fino in fondo.
Ketty: finito, stavolta per davvero.
Zoroark: troppo veloce, non è possibile. Hai svuotato tutte e due i piatti in un minuto, ma come?
Ketty: io vedo al buio ancora meglio di quando è illuminato. Sgancia pure l’indicazione.
Mayko: e il mio non è affatto un costume, ti ho ingannata: sono in parte una Zoroark come te, ridici sopra adesso.
Zoroark: rarrr. Eccovi l’indirizzo.
Mayko: “1° Distretto numero 1995” conosco questa zona, casa mia è a un isolato di distanza.
Dixon: strano che continuiamo a sbagliare destinazione.
Midori: vuol dire che continuano a darmi le indicazioni sbagliate. Forse sono stati pagati dagli Aristocratici per dirottarci.
Dixon: è un’ipotesi. Però, a me non sembrava che fossero corrotti, insomma, hai chiesto a una mamma con carrozzina, a una studentessa del liceo e a un bambino di 10 anni, tutti soggetti che non mi sembrano in grado di farsi comprare da Kyle.
Midori: chi può dirlo? In fondo siamo tutti un po’ strani e imprevedibili da queste parti, basta pensare a Satoshi Tajiiri: l’idea dei Pokèmon gli venne da bambino mentre cacciava i coleotteri. La mente di un giapponese spesso travisa l’età. Pensa anche al Detective Conan. Lui sì che è più di quel che sembra.
Dixon: ma lui è un personaggio dei cartoni animati…
Midori: con questo? Anche io potrei esserlo! Anche tu potresti! Soprattutto IO potrei, tsk.
Dixon: ok, non arrabbiarti. Siamo in Giappone, ricordi?
Midori: invece mi arrabbio: che razza d’indirizzo è 1-1995-012?
Dixon: aspetta un attimo, ricordo di aver letto qualcosa di interessante sul mio libro! Che pagina era? …ecco qua! Le strade e le case giapponesi di solito non hanno un nome proprio, ma vengono indicate in base alla data di costruzione, al distretto e alla circoscrizione nella quale si trovano. Ma certo, ho capito anche un’altra cosa curiosa: l’indirizzo corrisponde alla prima generazione, all’anno di creazione al numero sul pokèdex di Butterfree, che è un coleottero. Galattico, pensa te che fantasia hanno avuto! Scommetto che il Bar del Tipo Erba si trova al numero 1995-001, quello del tipo Fuoco al numero 2010-000, e così via.
Mike: allora è così che funziona? Finalmente ho capito. Leggiamo i numeri sulle targhette. Qui siamo al 011. 010, 009…
Dixon: 012, ecco l’insegna di Butterfree! Hai visto che il mio dizionario è utile?
Midori: entriamo, che aspetti?!! Un vero manga baaaaar!
Dixon: guarda quanti coleotteri ci sono, sono ovunque: ragni, scarabei kabutomushi, scolopendre, bruchi…
Midori: certo, se si chiama Cafè dei Coleotteri. Io non vedo l’ora di provare uno dei costumi a disposizione, come quei due vestiti da Volbeat e Illumise! Non sono romantici?
Dixon: tieniti forte, perché è proprio quello che c’è scritto che dobbiamo fare per la sfida.
Midori: IHHHHHHHHHHHH! Io sono nata per fare *cosplay*! Che te ne sembra di questo da Vivillon?
Dixon: kirei da.
Midori: così mi fai arrossire, dai. Ahah. Che manuke.
Dixon: oh, grazie del complimento, figurati. Sei davvero carina con quel –arrossisce quando arriva la cameriera vestita negli attillati panni di un Leavanny- quel…quel…*vestito succinto*……..e…geeehlattico.
Midori: uhuh. Non cambierai mai, sei il solito otaku.
Dixon: lo sOoooo…
Ragazza Leavanny: (tradotto automaticamente dal giapponese) cosa vi porto?
Dixon: eh’ ah, sì..boh..fai tu l’ordinazione, Mi.
Midori: adesso? Ecco, io, non so cosa dire.
// Manga //
Midori: ho avuto il classico momento da ragazza anime innamorata, completamente persa nel suo mondo di fantasie e sogni. Non vedevate le stellette nei miei occhioni scintillanti? Ah, no, perché avevo la maschera. Ero come avvolta in una nebbia magica che mi ha totalmente estraniata dalla realtà, insomma, non capivo più nulla.
Dixon: a chi lo dici, a chi lo dici!
-sospirano entrambi con passione-
Midori: davvero, io non so che risposta dare alla cameriera.
Dixon: aspetta, come sarebbe a dire?
Midori: non vedo più niente neppure nella mia mente, è come se mi si fosse svuotata la memoria. Capisci? Devi pensarci tu.
Dixon: e siamo a 2: per ben 2 volte entra in causa il mio fedele dizionario da viaggio. Vediamo, parole utili quando si va al ristorante: maguro tataki sashimi uramaki kechappu gyuniku bata kanmiryo no shio.
Leavanny: 0_0 tutta questa roba<?
Dixon: mi lasci indovinare. Ho sbagliato a pronunciarlo, giusto?
Midori: cambia pagina, ti prego.
Dixon: d’accordo, nessun problema.
Mayko: eccoci arrivate, questo è il secondo traguardo e siamo ancora le prime. Entriamo!
Ketty: questo è un altro bar.
Mayko: davvero? Com’è possibile?
Ketty: forse hai fatto confusione.
Mayko: GRRRIPETI, PREGO?
Ketty: no, non credo sia il caso. Comunque, non mi sembra il posto corretto.
Mayko: eppure sono certa di aver scelto l’indirizzo giusto: 1-1995-001!
Mike: ehilà, voi che ci fate qui al BulBarsaur?
Ketty: allora è il bar del tipo Erba, questo. Sai cosa significa?
Mike: ehm, non esattamente.
Mayko: CHE QUELLA MALEVOLPACCIA CI HA INGANNATO, SGROAAAAR!!! Ci ha dato le dritte sbagliate, ma se ritrovo quel bar io la sbrano, la servo come sashimi ai suoi Zorua.
Ketty: a parte che mi sembra un po’ eccessivo, lascia stare la vendetta e calmati o qualche cliente chiamerà la protezione animali.
Mayko: gulp, ottimo suggerimento. Adesso come facciamo senza uno straccio d’indizio? Non sappiamo dove andare!
Ketty: calma, ho detto. Ci basta attendere che gli Altruisti superino la prova per scoprirlo.
Mayko: eh, già, non ci avevo pensato.
Ketty: impara l’arte della pazienza.
// Selvatiche //
Mayko: addirittura la pazienza sarebbe una forma d’arte? Esagerata.
Ketty: nel mondo felino sì. I felini sanno bene quando arriva il momento giusto per entrare in azione, lo sanno sempre perché si prendono tutto il tempo necessario per osservare ciò che succede e saperne trarre vantaggio. E’ una delle tante qualità che ho appreso da queste creature meravigliose.
Mayko: io non sono paziente, SPERIAMO NON CI METTANO TROPPO A ORDINARE.
Mike: kyo no hiwagari wa nan desu ka?
Mayko: che bravo. Dove l’hai imparato? Non mi risulta che tu abbia qualche personalità che parli il giapponese.
Mike: infatti, lo so e basta. Mio zio era un giramondo e quand’ero piccolo mi ha portato con sé in Oriente: ricordo che disse la stessa frase quando ci sedemmo a cena in un piccolo ristorante all’aperto. Appena mi sono seduto qui ho come avuto un flash e mi sono ricordato le sue esatte parole: “kyo no hiwagari wa nan desu ka”, “kyo no hiwagari wa nan desu kaaaa”, è come se mi avesse parlato il suo fantasma. Non per sembrare inquietante.
Mayko: a proposito di inquietante, come fa la tua compagna a mangiare senza che le parli pur non vedendo un tubo attraverso quel costume?!?
Mike: chi lo sa come ci riesce? Occhi della mente, boh? E’ Dawn, lei è inquietante. Negli ultimi giorni soprattutto.
Dawn: …gnam. Finito. Comunque per mangiare ho sfruttato altri sensi: l’olfatto mi aiutava a capire quanto distante fosse il piatto dalla mia bocca, e quindi se ogni singolo boccone mi si avvicinava o allontanava, mentre l’udito mi faceva percepire le vibrazioni delle bacchette mentre mi imboccavi. Come vedete, non ho fatto ricorso ad alcun sesto senso o “occhi della mente”.
Mike: mi sento così stupido adesso.
Dawn: shht, è il mal che c’è dentro di te, ormai è sempre più forte.
Mike: per mal intendi quel Mal? Oh, no, maledizione.
Mayko: dai, che aspettate a leggere l’indizio?
Dawn: che ve ne andiate. Il tempo dell’altruismo è morto con la nascita della luna nuova.
Mayko: bene, tanto non avevamo bisogno di voi, andatevene e già che ci siete cambiatevi il nome in EGOISTI!!
Ketty: ciaff. L’hai fatto un’altra volta.
Mayko: ma l’hai sentita quella che antipatica non è stata?
Ketty: pazienza…
Dawn: “…vorrà dire che li seguiremo a distanza”. Non credo proprio, non provateci neanche.
Ketty: mi ha letto nel pensiero? E’ veramente una sensitiva.
Mayko: anch’io sarei stata capace di prevedere la tua mossa, stavolta. Sono già scomparsi dalla visuale. E adesso?
Ketty: adesso si torna ad aspettare.
Mayko: MAJIDE’? Dimmi che stai scherzando.
Jo: allora, è vuoto il piatto sì o no?
Brick: sì, Jo…ma è più quello finito sulla maglia che quello finito in bocca. Se solo imparassi ad ascoltare e lasciarmi il tempo di-
Jo: blablabla. Se abbiamo finito qui, cosa aspetti a darmi una mano a tirarmi fuori da questo ridicolo costume?
Brick: vedi, hai letto la consegna come sempre di fretta.
Jo: cioè?
Brick: c’è scritto che non puoi toglierti questo costume e che per il resto della gara dovrò guidarti io. Significa che da adesso devi ascoltarmi prestando la massima attenzione perché ogni tua mossa dipende dai miei comandi.
Jo: CHE COSA? Tu al comando? Siamo nella melma.
Brick: perché dici questo?
Jo: non hai la minima dote di leadership, non sai importi, e non sai prendere decisioni per conto tuo.
Brick: forse perché non me ne hai mai dato la possibilità.
Jo: ?
Brick: non mi fai mai dire o fare niente senza interrompermi o prevaricarmi! Mi tratti sempre come il soldatino telecomandato, sai solo darmi ordini, qualsiasi tentativo di dire la mia lo soffochi all’istante. Guarda infatti cos’è successo poco fa!
Jo: sarebbe colpa mia, adesso? Tu potevi vedere e io no. Comunque, se tu avessi gli attributi non dovrei starti sempre addosso, ma tu anziché reagire sai solo ubbidire e allora ecco quello che ti meriti! Essere comandato a bacchetta.
Brick: hai ragione, sai cosa ti dico? Io esco, arrangiati e mi raccomando non farti troppo male.
Jo: alt, che diamine stai dicendo?
Brick: vado in congedo, comandante Jo. Continui pure da sola la guerra.
Jo: torna subito qui! Ovunque tu sia. Acc, ma che ci fanno tutti questi tavoli per terra? –inciampa continuamente- Soldato, stai davvero rischiando che mi arrabbiiii…iiih..ahio. Bleah,ma dove sono cascata per puzzare così tanto?
Brick: magari nel bidone dei rifiuti?
Jo: tirami fuori di qui, allora!
Brick: no, no. Non ci penso neanche. Non prendo più ordini, sono in CONGEDO DAL SERVIZIO.
Jo: ok, ti chiedo scusa, sono stata arrogante. Va bene così, l’ho detto, ora puoi aiutarmi?! –nessuna risposta- Mi ha davvero lasciata così quel verme??? N-Non ci credo.
Brick: scherzetto. Sono andato a cercare un passaggio.
Jo: auff, non farlo mai più.
Brick: solo se prometti di ascoltarmi d’ora in avanti.
Jo: ma certo, (come se avessi scelta).
Azusa: allora, quanto devo aspettare, ancora?
Garry: zzz.
Azusa: Garry, stai forse dormendo?
Garry: noooo…sto solo riflettendo sulla via più breve per raggiungere la nostra destinazione.
Azusa: voglio crederti sulla parola. Comunque avremmo già potuto incamminarci, perché non inizi a dirmi come muovermi?
Garry: tra un secondo. Riprendiamo con la riflessione profonda da dove mi hai interrotto. Roooonf…
Azusa: grrrrr. GARRRRRRY SAAAAN!!!
Dawn: nuova destinazione raggiunta, lo sento.
Mike: è proprio così, non ti chiedo neanche come abbiamo fatto. Ecco i Majedè Studios. Anche voi qui, Noah e Izzy?
Noah: già, siamo arrivati nello stesso vostro momento.
Mike: e come avete fatto?
Izzy: ci siamo fatti dare uno strappo da un’amica speciale.
Mike: entriamo, allora. Fai attenzione, Dawn, c’è un gradino.
Noah: ops, ho dimenticato di dirti che c’è un gradino, Izzy.
Mike: uh-oh, ma che cosa…
Topher: stop! Cosa avranno visto per essere rimasti tanto sconcertati una volta spalancate le porte degli studi di Majedè? Lo scopriremo fra poco.
*Staffetta Majedè*
Mike: uh-oh, ma che cosa…
Noah: è…
Mike: questo…?
-davanti a loro si estende un percorso pieno di ostacoli pazzeschi mentre il presentatore locale infiamma la platea spiegando le regole in giapponese-
Noah: spero ci siano i sottotitoli in italiano.
Lester: c’è di meglio, di gran lunga meglio! Benvenuti a Majedè, ragazzi! Benvenuti nel luogo dov’è nato il mio folle personaggio. Essendo un concorrente veterano e IL concorrente per antonomasia simbolico di Majedè 4, sono stato nominato conduttore ad honorem e sarò io a spiegarvi le regole del gioco, ah! La sfida si chiama “Staffetta Majedè 5”: ci sono 5 differenti ostacoli da superare. A turno un membro della coppia prende in consegna il testimone e lo tiene finchè non supera l’ostacolo assegnato per poi passarlo al compagno che dovrà a sua volta affrontare una sfida, sopravviverci e ripassarlo, per poi prenderlo in consegna un’ultima volta e assieme affrontare e superare l’ultimo ostacolo per poter premere il Pulsantopher posto al traguardo! Quando un compagno è alle prese con un ostacolo l’altro lo aiuta senza però poter mai toccare il testimone, pena dover ricominciare daccapo, così come se il testimone dovesse andare perduto.
Mike: ma se né Dawn né Izzy possono vedere, come faranno?
Lester: proprio qui sta la follia maggiore, non ti sembra skombtato?
Noah: eccome, soprattutto normale.
Lester: in ogni caso, vi illustro i 5 minigiochi del percorso nel dettaglio: lo Scivolosumo, le Pokèball Basculanti, i Kalamaki, il Postino Hamtaro una delle mie preferite, e come gran finale….vi tengo in sospeso. *POSA EPICA*
Mike: …
Noah: …
Lester: comincio dal primo. Anzi, no, sarebbe banale, inizierò dal penultimo: Postino Hamtaro. Un concorrente deve correre lungo un nastro trasportatore che va nel verso opposto evitando gli oggetti lanciati dai criceti avversari mentre il compagno corre su una ruota che serve a rallentare il nastro trasportatore e ogni tanto lancia qualcosa contro l’altro avversario. Lo scopo è quello di arrivare a imbucare il testimone nella cassetta delle lettere senza cadere dal nastro trasportatore nella piscina sottostante, perché se si bagna si scioglie. Servono buone gambe, comunicazione e una cordinazione fra corsa sulla ruota e momenti in cui sferrare l’attacco.
Noah: un incubo.
Lester: in ogni caso, se vi spiegassi il terzo sarei prevedibile, perciò via con la spiegazione del primo ostacolo, ah! Lo Scivolosumo è il più elementare: il concorrente senza costume scivola sopra la fila umana di lottatori di sumo unti e bisunti come una pallina da flipper e il compagno privo di vista deve afferrarlo al volo al momento e al posto giusto prima che finisca nella fanga sottostante con tanto di testimone.
Jo: fermi tutti, nessuno comincia senza di noi. Splortch! –casca nel fango facendo ridere tutto il pubblico-
Brick: ti avevo detto di aspettare che entrassi prima io. Ma come al solito..
Jo: risparmiami la ramanzina e limitati a darmi le indicazioni giuste.
Brick: tanto il gioco deve ancora iniziare, credo.
Lester: ora sempre per non essere prevedibile parlo della sfida Kalamaki, la terza. Il compagno con il testimone tiene un cappello calamaro sulla testa che l’altro deve riempire con nero di seppia e inchiostro evitando di macchiare il testimone. A complicare le cose sta anche la pedana rotante. Per passare all’ostacolo successivo è necessario che il cappello-secchio (che simula la borsa del calamaro) sia pieno fino all’orlo e che venga portato al sicuro senza rovesciarne una goccia.
Mike: è folle.
Lester: modestamente, l’ho ideato io il percorso. In ogni caso, vedo che nel frattempo sono arrivati anche i Raccomandati.
Kyle: vorrai dire Aristocratici. $pero. Ho dovuto rispendere una fortuna per colpa di questi miserabili che mi hanno rubato il dizionario.
Brick: io non volevo, mi ha costretto lei. Te lo restituisco.
Jo: ehi, io non ho costretto proprio nessuno, non storpiare la realtà!
Kyle: comunque sia, tieni lontano da me quell’oggetto ormai infetto. Ho il MIO nuovo di zecca e di conio, le pagine sono scritte con la filigrana delle banconote.
Leanne: un giudizio: come mi sta questo costume? L’ampia scelta mi aveva resa indecisa, non sapevo quale potesse esaltare meglio le mie curve, Luvdisc, Gorebyss o Milotic? Alla fine ho optato per il mio preferito. Non potendo vedermi allo specchio di persona, uso voi maschietti come specchi impersonali.
Mike: ANVEDI CHE- zitto, Vito.. pensa a Zoey, pensa a Zoey, pensa a Zoey…
Noah: pensa a Christine, pensa a Christine..
Izzy: pensa a Izzy.
Noah: pensa a Izzy, pensa a Izzy, pensa a-aspetta?
Jo: (pensa a me, pensa a me, pensa a me..)
Brick: Leanne, sei una vera bomba. Va bene come giudizio?
Leanne: sì, posso anche accontentarmi.
Lester: pensa sempre, comunque e dovunque a Yumi, pensa solo a Yumi… In ogni caso, io ho finito con le spiegazioni, che la staffetta abbia inizio! (Continua a pensare a Yumi, Lester, e ai suoi Dragobolidi. . .)
Brick: Jo, ricordati di aprire le braccia solo quando te lo dico io.
Kyle: e io dovrei scivolare sopra quei ciccioni mollicci con solo il perizoma addosso? Perché non può farlo lei?
Noah: perché così è il regolamento. Ok, mi sono cosparso d’olio, è disgustoso ma…banzai! –rimbalza come una pallina da flipper tra una pancia e l’altra-
// Noah: in fondo ho fatto il bagno turco con Owen, non c’è molta differenza.
Noah: ora, Izzy, apri le braccia.
Izzy: d’accordo, ma come? Così ad aeroplano? Oppure così da “mani in alto, sei in arresto”? O magari stile uccello, flap flap?
Noah: magari in modo….normale.
Izzy: cioè, mi spiegheresti meglio?
Noah: splotch! Lascia perdere.
Lester: la prima scivolata si è conclusa con un bel tuffo nel fango per Noah, ah! Non diversamente è andata per gli altri, solo Mike è riuscito a farsi prendere ma Dawn non ha retto il suo peso è sono comunque caduti, in ogni caso il passaggio del testimone è comunque avvenuto e quindi possono continuare la staffetta senza dover ripartire da zero. Adesso Mike dovrà guidare la sua compagna lungo uno stretto ponte e attraverso una fila di pokèball giganti e oscillanti venendo colpita dalle quali finirebbe KO: occorre perciò che vi sia perfetta comunicazione fra i due.
// Marziali //
Brick: perfetta comunicazione. Quella che a noi manca del tutto.
Jo: cos’è, ricominci la predica? Magari questo costume fosse insonorizzato.
Brick: fossimo in guerra a quest’ora il nemico ci avrebbe già ammazzati, e questo perché non possiamo fidarci l’uno dell’altra. Perché ti ostini a non ascoltarmi? Ti avevo dato ordini precisi: 3 passi a destra, ore 3, al secondo 51 afferrami. Risultato: siamo finiti entrambi nel lago di fango.
Jo: il fatto è che non ci riesco a obbedirti! Io ho un carattere forte, abituato al comando, è difficile già di suo comandarmi, ma tu sei proprio negato negato negato. Sento la tua voce debole e patetica e mi viene voglia di ribellarmi all’istante, e più ci provi più mi viene la ridarella. E’ più forte di me.
Brick: NON E’ VERO!!
Jo: ahahahah! Visto? Mi fai ridere. Il tuo tono di voce è insicuro anche da arrabbiato, patetico. Ah ah ah!
Brick: brava, continua così finiremo eliminati.
Jo: questo mai, impara a farti rispettare, piuttosto.
Kyle: bleah, orrore, puzza! Come hai osato non afferrarmi al volo? Guarda come sono ridotto a causa tua. Sono…lercio.
Leanne: se non ci vedo e non ricevo neppure indicazioni su dove andare, non è stata colpa mia se sei finito nella melma. Quindi fai la tua parte, “caro” kyluccio e io farò la mia.
Kyle: la-la mia parte?!! Non ho fatto già anche troppo? Chi ha comprato il dizionario e chi ha pagato il taxi, eh? –Leanne gli dà uno schiaffo con la pinna-
Leanne: ops, scusa, pensavo fosse un moscerino a ronzarmi nelle orecchie.
Mike: Dawn, abbassati adesso, brava. Ora attenta, ne arriva un’altra alla tua destr-no-sinistra, sinistra! Fiù. Ottimo, continua a camminare. Alt! Attenta, lì c’è una buccia di baccabanana. Alza il piede lentamente e porta la gamba in avanti…e vai così! Sei a metà.
Brick: uhm…
Noah: ci riproviamo, questa volta cercherò di dirtelo nel modo più semplice possibile: allarga le braccia in avanti e afferrami quando te lo dico io. Fammi un cenno se hai capito. –Izzy fa una piroetta su sé stessa andando a sbattere contro un pezzo di scenografia- Lo prenderò per un sì. Swiiiiish…ora! Prima però girati di 180 gradi, ti sei girata dalla parte opposta!
Izzy: mi sto confondendo.
Noah: tanto è troppo tardi…glugluglu.
Izzy: certo che il nostro rapporto è una vera schifezza.
Jo: ehi, quanto ancora devo stare ad aspettare per il testimone? Mi rispondi?
Mike: ci sei quasi, Dawn, ancora un paio di metri e puoi ridarmi il testimone.
Brick: ehi, amico, hai una brutta macchia sulla tua maglietta.
Mike: dove?
Brick: qui. Splatch! Scusa, colpa mia, te la tolgo e te la smacchio in un secondo.
Mike: ma cosa fai, no, fermo! Ah, finalmente è arrivata l’ora d’aria, a stare rinchiuso in quella gabbia cerebrale Vito iniziava ad atrofizzarsi. Cosa veggono le mie fosche pupille meridionali: una mirabile visione! Che gran pezzo de femmena, guarda che curve, difficile trovare un pesce migliore nel mare.
Leanne: un attimo, chi è che mi sta toccando? Comunque, grazie del complimento, non sei il primo a farmelo.
Brick: Jo, sto arrivando, prendimi al volo. MUOVITI!
Jo: sì. Preso.
Dawn: non sento più la tua voce, neanche quella della tua aura. Cosa sta succedendo? Mike? Bump!
Vito: mia sirena, sei libera dopo cena, hmm?
Leanne: senti, sei molto carino, ma a dire il vero…
Kyle: lei è la mia fidanzata! E…
Vito: sì? Continua, bello, intanto se non ti spiace preparo le pagnotte, ossia i pugni che devo darti.
Kyle: t-tu puoi farne quello che ti pare, naturalmente.
Leanne: che cosa?
Vito: questo è parlare, adesso sì che ragioniamo.
Lester: che peccato, la Celebi è stata buttata giù dall’ultima pokèball rimasta intanto che il suo allenatore flirtava con la Gorebyss avversaria. Siamo ai confini dell’anormalità, ah!
Mike: gasp, un momento, ma che sto facendo? Io ho già la ragazza e Dawn è finita nei pasticci. Colpa mia, mi dispiace!
// Marziali //
Brick: ho pensato che l’unico modo per farmi rispettare da Jo era comportarmi esattamente come lei. Mi ha fatto male sabotare proprio gli Altruisti in un modo così meschino, ma come si dice “è stato un sacrificio necessario.”
Jo: non posso credere che tu abbia tradito così i nostri alleati, avrei voluto vederti all’opera. E bravo!
Brick: mi hai dato una gomitata nelle parti basse!
Jo: non pensavo ce le avessi così alte.
Brick: il testimone adesso è tutto tuo, corri lungo l’asse davanti a te in linea retta e schiva le palle giganti che ti verranno addosso.
Jo: ah, sì, e come se non ci vedo un tubo di niente?
Brick: eseguirai i miei ordini all’istante oppure farai una brutta fine. Basta con le domande, in azione, marsch!
Jo: adesso cominci a costringermi a mostrarti quasi rispet-
Brick: oggetto alla tua sinistra. Schiva. SCHIVA HO DETTO. E non parlare se non te lo dico io. Troppo lenta! Ti sei fatta quasi catturare. Una performance atroce, ci fosse qui il mio superiore ti farebbe fare 1000 giri attorno alla caserma per punizione. Che cos’è tutta questa lentezza? Marsch! Marsch!
Jo: piantala di trattarmi come un’idiota. –viene colpita riuscendo a malapena a restare in equilibrio-
Brick: anche un idiota avrebbe schivato quello se avesse ascoltato.
Jo: adesso ne ho abbastanza, perché non ci scambiamo i ruoli?
Brick: PERCHE’ NON STAI ZITTA E UBBIDISCI E BASTA?
Jo: stai esagerando..
Brick: CORRI, SCHIVA, SALTA. MUOVITI!
Jo: anf pant puff.
Brick: basta, riposo. Alla buon’ora, ce l’hai fatta. Anche se c’è tutta una sfida davanti.
Jo: perché, aaanf, cosa c’è da fare ancora?
Brick: già stanca a meno di metà staffetta, recluta?
Jo: no, affatto, voglio solo, auff, che mi spieghi cosa devo/dobbiamo fare adesso! E non darmi della recluta.
Brick: vero, la tua performance è stata più da ausiliaria (N.D.R: è il gradino più basso all’accademia militare).
Jo: urca.
Brick: quel che è fatto, è fatto. Dobbiamo proseguire. Girati a destra. Davanti a te c’è un secchio pieno di nero di seppia, afferralo e quando ti do l’ordine, versalo nel mio, SENZA FARNE CADERE UNA GOCCIA.
Jo: s-sì. E’ la prima volta che mi sento in soggezione verso qualcuno diverso da me stessa.
Brick: muoversi, su, io sono già pronto a ricevere l’inchiostro da un pezzo.
Jo: un attimo, non è facile afferrare i manici con questi guantoni.
Brick: io sto tenendo un secchio in equilibrio sulla testa mentre corro su una pedana girevole per non far cadere tutto.
Jo: ho capito, ce la sto mettendo tutta, dammi tregua!
Noah: sì, ce l’abbiamo fatta, finalmente! Abbiamo superato la prima prova, che bravi.
Izzy: adesso che devo fare?
Noah: questo è pane per i tuoi denti: devi correre all’impazzata lungo un ponte pericolante evitando di farti “catturare” dalle sfere basculanti, per poi infine darmi di nuovo il cambio.
Izzy: yahooo! Non catturerete mai questa Mewtwo, viva! Io sono un esemplare leggendario e unico nel suo genere U.U
Noah: su questo non c’è alcun dubbio. Ben fatto, ridammi il testimone. Ora viene il bello –indossa il cappello kalamako, alzando gli occhi al cielo- prevedo un disastro d’inchiostro.
Brick: presto, ci hanno già raggiunto.
Jo: splash! Argh, non dirmelo che c’era un gradino, eh?
Brick: splutt, ora lo sai.
Izzy: arriva la bomba d’inchiostro: boom! Noah, sei pronto?
Noah: sì, però avresti dovuto chiedermelo prima di sganciarla.
Lester: Noah ora è nero come una seppia, in ogni caso non era un gamberetto?!
Izzy: quel che ho sempre sostenuto io.
Noah: perfetto, ora sono nero sia dentro che fuori. Vuoi concentrarti, per favore? Swish! Ahio.
Lester: guardatelo, non riesce più a stare dritto, è più unto di un’anguilla! Che folle ironia del destino.
-Noah continua a scivolare rovinosamente di faccia scatenando il dileggio del pubblico-
Izzy: pppfff…ahahah, mi piacerebbe poterlo vedere!
// Opposti //
Noah: “I survived a Japanese game show”, la mia dignità invece no. Purtroppo non ce l’ha fatta.
Izzy: condoglianze, Dignità di Noah. Riposa in pace lassù.
Noah: sono sicuro che lo farà, in coppia con la tua sanità mentale.
Izzy: vuoi dire che la mia Sanità Mentale e la tua Dignità erano fidanzati???
Noah: certo, e presto sarebbero convolati a nozze.
Izzy: Davvero? -parla sottovoce fissando la telecamera- Bisogna sempre assecondare i pazzi.
Lester: è il delirio. C’è inchiostro di seppia ovunque tranne che al posto giusto! *E’ Majedè allo stato puro*. Magnificooo!
Noah: dipende dai punti di vista. Versa pure, Izzy. Ehi!
Brick: questo inchiostro lo pretendo io.
Noah: non vale, quello era l’inchiostro portato da Izzy.
Brick: tutto è lecito in amore e in guerra, adeguati o soccombi.
Mike: sicuro di sentirti bene? Non è da te questo modo di fare prepotente e autoritario, è da Jo.
Brick: effettivamente…attento! –gli versa un po’ di nero in faccia-
Mike: agh, non vedo più un accidente, si è fatto tutto nero!
Dawn: che faccio, lancio?
Brick: -imitando Mike- certo, fai pure. Centro perfetto. Il cappello è colmo fino all’orlo, vittoria.
Lester: con questo ignobile trucco i Marziali accedono al penultimo tratto!
Mike: non me lo sarei mai aspettato, ed è la seconda volta.
Dawn: avrei dovuto capirlo dal colore dell’aura che non eri tu: la sua è verde petrolio, la tua è ormai nero pece.
Mike: ormai?
Jo: quindi abbiamo di nuovo scambiato il testimone? E’ snervante non sapere mai quello che succede bloccati in questi costumi alla cieca.
Brick: tu non devi sapere ma ubbidire, ubbidire e eseguire.
Jo: sì, sì, ho capito, ho capito il ritornello!
*Bar*
Dixon: ecco la frase giusta! Kyonò hiwagarì wanandesu ka?
Midori: che pronuncia è?
Dixon: ops, riprovo. Kyò nohì wagà rì wa nan desuka? Niente? (Sospira)
Mayko: ma insomma, si può sapere quanto può essere difficile? –si mette gli occhiali- Devi solo leggerlo: Kyo no hiwagari wa nan desu kà! Non possiamo stare qui ad aspettare fino alla prossima olimpiade!
Dixon: ****
Mayko: che, che c’è? Perché mi fissi con quegli occhi da maguro lesso?
Dixon: cosa, io? Un leggero disturbo di cui soffro, ogni tanto mi capita ma passa subito. Che uramasaki che sono!
Mayko: …Ketty, la tua strategia della pazienza, ecco i risultati.
Dixon: adesso che la so ordinerò in un baleno. Midori chan, puoi cominciare a nutrirmi. Gnam! Munch! Chomp!
// Manga //
Dixon: Ho sempre sognato di essere imboccato da una bella ragazza travestita da pokèmon. Magari fosse stata una bella pikachuina, gardevoirina o lopunnina castformosa. Sarebbe stato meglio, ma chi si accontenta, gode. Soprattutto quando a casa si può contare solo sulle coccole di un sacco con dipinta sopra Vera in bikini…sigh.
Midori: ehm, lo sai che il costume m’impedisce di vedere ma posso sentire benissimo ogni singola parola, vero?
Dixon: ciò è profondamente *sugoi* per me…
Dixon: era una vera squisitezza.
Mayko: finito? Allora non ti dispiace leggere tutti assieme la dritta per il luogo successivo?
Dixon: assolutamente. “Nel reality dove debuttò il re della follia, un generale di gelatina disse pronti, partenza, via!”
Mayko: sta parlando sicuramente di Lester e del primo reality cui ha partecipato.
Tutti insieme: Majedè 4!
Ketty: mille grazie, le nostre strade si dividono di nuovo qui.
Dixon: aspetta, avrei una proposta. Sono già andate via? Che velocità incredibile.
Midori: aspetta di vedere la mia supersonica. Sarò a tre isolati di distanza da qui. Zoooo-zoooom! SPLAT! –si spiaccica contro la vetrina- Avevo dimenticato di essere al chiuso- @hi ha messo uno specchiovelo qui?
Dixon: però è una scena da cartone animato comico giapponese doc. Clap, clap, clap!
Midori: evviva. –scivola lungo la superficie del vetro lentamente-
Garry: roooonf, fiiiii, roooonf, fiii..
Azusa: banzai! –gli salta sopra sullo stomaco- Vediamo se dormi ancora, adesso.
Garry: cough, ma sei diventata matta? Poi come hai fatto a sapere dove fossi?
Azusa: ho seguito il suono del russare. La pausa di riflessione è ufficialmente terminata, ADESSO PORTAMI SUBITO ALLA SECONDA SFIDA.
Garry: e va bene. Troverò con un colpo di fortuna il passaggio che ci porterà direttamente agli studi televisivi.
Radio: chiika gli gli paaa chika gliii iii paaa..
Monika: come si fa a mangiare con questa lullaby in sottofondo? A malapena tengo aperti gli occhi, figurati la bocca, yawn.
Sapphire: ho scelto il costume sbagliato. Per recitare la parte della bella addormentata sarebbe stato più indicato Snorlax o Slakoth..zzzz..calate il sipario.
Monika: Saph, wake up. C’mon! Non puoi lasciarmi sospesa così.
Sapphire: thump.
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Koffee: finalmente scendiamo da questo dannato treno: è andato così veloce che mi è salito su il caffè bevuto tre giorni fa. L’ultima volta.
Kurt: (( tefo rikonoscere ke era da un po’ ke non fiaggiafo a bordo di un mezzo kosì moderno. Non mi zento molto bene. ))
Bryght: allora, qual è il malvagio piano che avete escogitato lungo il tragitto? Sarei molto interessata a conoscerne i particolari…a scopo scientifico.
Koffee: non lo vado certo a dire a te! Tu guarda che impicciona.. Comunque, ci sto ancora lavorando, se proprio vuoi saperlo. Tsk, io sono un’antagonista seria.
Bryght: scrib, scrib, scrib, me lo segno sul taccuino per non dimenticarlo.
Koffee: vogliamo scendere di qui adesso? Fate largo al team dei Migliori. Via! Click. Che simbolo è uscito? Non lo riconosco.
Kelsea: ti è capitato il kelsissimo tipo Volante, sorella!
Koffee: a te invece cosa è capitato? Fa’ vedere. Pff…che cos’è?
Kelsea: l’Acciaio.
Koffee: acciaio? Della serie il prossimo party che darai sarà a tema ruggine e cucchiai? Ahahahah!
Kelsea: kelsuggerimento grandioso!
Balzak: se hai finito di farti umiliare dalla tua sorellastra caffeinomane, andiamo.
Koffee: io non sono una caffeinomane! Piuttosto un’intenditrice appassionata.
Kurt: fogliamo metterci in kammino? Io non so un kaiser di ciapponese.
Koffee: nemmeno io se per questo, ma non è un problema, ho un piccolo asso nella manica. –afferra Seijii- Tu adesso sarai il nostro cicerone oppure io renderò il resto della vita di Kelsea un inferno.
Seijii: guarda che io sono americano, del Kentucky. Il fatto che porti un nome giapponese non significa che lo sia.
Rory: a-allora perché ti chiami così?
Seijii: quando sono nato avevo due occhi limpidi e sinceri da suscitare fiducia in chiunque all’istante, siccome i miei avevano fatto la luna di miele in Giappone decisero di chiamarmi Seijii “Il Sincero”.
Koffee: non me la dai a bere.
Seijii: ma è la verità! Una volta tanto che sono sincero davvero non mi si crede. Anziché perdere tempo con me perché non vai a comprarti una guida?
-segue un lungo minuto d’imbarazzante silenzio-
Koffee: era il piano B. Basta, voi siete inutili, addio sfigati. Kurt, alla ricerca di una libreria, presto!
Seijii: meheheh! Se l’è bevuta eccome, lei come tutti quelli a cui l’ho raccontata. –chiama un taxi in perfetto giapponese- Salta in macchina, Rory.
Rory: ma allora perché ti chiami Seijii, se posso chiedere?
Seijii: non lo so il vero motivo, chiedilo ai miei genitori.
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Diezel: abbiamo perso il primo treno e adesso siamo gli ultimi in classifica. Tutto perché questo qui ci ha messo mezz’ora a fare un bisogno.
Owen: non è colpa mia. Il bagno dell’aeroporto sembrava un’astronave! –un breve flashback lo mostra intento a schiacciare a caso i vari bottoni del gabinetto facendo uscire ora getti d’acqua, ora schiuma, ora un paio di braccia meccaniche che automaticamente strappano la carta igienica e tentano di pulirlo strappandogli le mutande- E’ stata l’esperienza più brutta che mi sia mai capitata nel momento del bisogno.
Katie: anche Sadie ha avuto problemi e mi ha fatto attendere fuori dalla toilette femminile come una scema. Pensare che c’era anche il tutorial.
Sadie: sì, peccato che spiegasse tutto in giapponese, del quale io non capisco un’acca né una kappa! L’unica cosa che ho capito quando mi sono seduta sulla tazza è stata “Non più di una persona alla volta, grazie.”
Katie: ahahah! Scusa, è che mi fa troppo ridere, non prendertela.
Sadie: non me la prendo, nooo.
Owen: sullo schermo della mia invece a un certo punto è apparsa la spia di un WC a cartone animato armato di spada mentre sotto scorreva la scritta “HARAKIRI”. Che voleva dire?
Diezel: dipende, è apparsa prima o dopo che avevi scaricato?
Owen: eeehm.
Katie & Sadie: …ppf.
Diezel: accidenti, Tokyo è cambiata parecchio dall’ultima volta che ci sono stato: che fine hanno fatto le pagode e i risciò? Comunque, ecco la stazione.
Owen: vedo il treno, possiamo ancora farcela, si sta muovendo solo adesso. Prendiamolo al vol- non fa in tempo a terminare la frase che il treno schizza come un proiettile- o. Ma quanto vanno veloci???
Katie: muoviamoci, o non prenderemo neanche il prossimo treno.
*MAJEDE’ STUDIOS*
Brick: continua a correre, poi salta, poi corri, poi salta di nuovo, più ritmo, ausiliaria, non è un semplice tapis roulant d’allenamento, siamo sul fronte. E tu hai una missione postale da svolgere a tutti i costi.
Jo: d’accordo.
Lester: altri oggetti in arrivo: è un carico di giochi da piscina + la stessa piscina gonfiabile! Un ingombro micidiale nel quale incappare.
Jo: splash! Splosh! Non riesco più a procedere, è un tapis roulant o una piscina?!
Brick: sbrigati a liberartene, sei quasi al limite e se cadi in acqua è game over.
Jo: via dai piedi! Ce l’ho fatta.
WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOSH!
Lester: previsioni del meteo: oggi su Majedè è previsto un tifone di vento, ventagli e ventilatori con piogge di uova sparse.
Jo: ripeti, scusa? Argh! Mi è arrivato dritto in testa.
Mike: questo vento è troppo forte e fa resistenza con la ruota, riesco a malapena a farla girare.
Noah: beato te: la mia si è direttamente staccata. Wooowooowooooh!!! –rotola via col vento-
Izzy: ahahah, mi sto divertendo da matti! Katasplash!
Jo: sei l’unica qui. Brick, accelera con quella ruota, io non ce la faccio più a questa andatura!
Brick: siamo allo sprint finale, soldatessa. Vrrrrrrr. Davanti a te, tendi la mano con il testimone e centra la fessura. Eseguire!
Jo: fatto.
Lester: ben fatto, non vi resta che affrontare la parte finale della staffetta, ah! Ahahah, scherzo! In realtà era questa la prova finale, perché altrimenti non si chiamerebbe Majidè 4 in ogni caso. Kombgratulazioni: siete i primi a laurearvi campioni di questo gioco sotto la mia conduzione. Siatene orgogliosi! *POSA EPICA* Potete premere il Pulsantopher 3 e andare.
Brick: missione compiuta. Click.
Jo: anf, anf, sono distrutta. Cosa..puff..dice la dritta numero 3 e dove si trova il quarto (e spero) ultimo pulsante?
Brick: nessuna indicazione, solo coordinate geografiche. Vediamo, se la memoria non mi inganna sono più o meno quelle del Monte Fujii.
Jo: da che parte si esce?
Brick: ti guido io.
Lester: in ogni caso per quanto riguarda tutti gli altri che hanno fallito –prende il megafono- LA STAFFETTA RICOMINCERA’ DACCAPO!!!
Mayko: -appena caduta dal ponte delle pokèball- COSA? SGROAR!
Azusa: slam! Dunque, è qui la festa? Fatevi sentire, pubblico, la vostra beniamina è tornata dopo tanti anni.
-cala il silenzio più totale-
Sotto questo aspetto da Victini palpita l’animo di una vincente con la V maiuscola, proprio così, sono Azusa Stacey Makishima. *Guardate le mie dita, riconoscete il segno della vittoria?*
Garry e Mayko: la solita esibizionista.
Spettatore: stento a crederci, è davvero lei…? Shimatta, Azusa la Campionessa è tornata!
Pubblico: WOOOOOOOOHOOO!!!!!!
Lester: neanche quando sono tornato io hanno reagito così.
// Selvatiche //
Ketty: perché tutte queste urla e questi applausi non appena è apparsa tua sorella?
Mayko: dov’eri ieri, l’altro ieri, l’atroieri ancora, e ancora e ancora e ANCORA quando ti ho detto che Azusa è adorata e venerata da tutti? Ha vinto ogni singolo game show al quale abbia partecipato. Perfino Tokeshii’s Castle, te ne rendi conto?! –la scuote-
Ketty: sì, ma anche se è un fenomeno, oggi non ci vede. Può solo contare sul suo fiacco collega, il che va tutto a nostro vantaggio.
Azusa: chi ha bisogno di Garry? Posso superare questo percorso a occhi chiusi.
Garry: allora io posso anche farmi da parte, meglio per me. Ci pensi tu a prendere te stessa giù dallo scivolo e a passarti il testimone, giusto?
Azusa: certamente, farò tutto da sola. Tu pensa solo a portarmi fortuna, che non guasta mai. Si comincia. Gone tanpai!
Ketty: aspetta a salire, voglio proprio vederla adesso.
-Azusa si mette il testimone sotto l’ascella, prende la rincorsa, e schizza come un bolide giù dalla rampa scivolosa sfruttando la pancia di uno dei lottatori come trampolino per eseguire un doppio salto carpiato e atterrare su una sola mano reggendo il resto del suo corpo con l’altra, salvando dal fango sé stessa e il testimone-
Pubblico: woooh!
Azusa: tecnicamente ho preso al volo me stessa così, dico bene?
Lester: stavolta sono senza parole. Ha fatto qualcosa di assolutamente impossibile! –il pubblico impazzisce applaudendo fragorosamente- C’è solo una cosa da dire: MAJIIDE’?!?
Mayko: visto cosa sa fare?
Ketty: devo ammettere che si merita tutto il titolo di campionessa che porta.
Garry: c -è rimasto con gli occhi sbarrati- come ha fatto.
Noah: …
Izzy: cos’è successo, cosa mi sono persa? Raccontamelo tu. Pronto?
Mike: oh, wow, neanche Zoey ci sarebbe riuscita.
Azusa: arigatò, vi ringrazio tutti per il supporto, e questo è solo l’inizio. La vostra subarashii beniamina si è appena scaldata.
Garry: ah, sì? Come supererai il ponte con le pokèball giganti senza il mio aiuto? Voglio godermi lo spettacolo. Ahem. Signore e signori, preparate le vostre risate migliori, perché la mia “collega” adesso vi mostrerà come passare da stella cometa a stella…cadente.
Azusa: prima di tutto mi assicuro di allinearmi alla perfezione, fatto questo strizzo il costume così faccio colare fuori tutto il sudore accumulato, a questo punto una leggera rincorsa, mi tuffo supina e scivolo sotto qualsiasi ostacolo portandomi in un baleno dall’altra parte. Avete visto come si fa? Provate voi! Tutti, coraggio! Io intanto vinco anche la prossima manche e quella successiva e il traguardo finale.
// Opposti //
Noah: neppure io ho pensato a un trucco così semplice e immediato. E’ veloce, forte, agile e intelligente: il pacchetto completo. S’è capito chi vincerà, per me possiamo pure ritirarci tutti adesso.
Izzy: invece no! Non diamogliela vinta. Poi io mi sto divertendo troppo a vivere questa pazza avventura in tua compagnia, vorrei non finisse mai.
Noah: ahem, vacci piano coi desideri. “Qualcuno” potrebbe essere in ascolto in qualsiasi momento. –gli occhi di Latias appaiono e scompaiono nel’arco di un secondo- Già.
Mike: guardate, ha già quasi superato anche il terzo ostacolo! Come fa a fare le due cose in contemporanea? E’ un mostro.
Mayko: già….grrrr ma che stiamo facendo qui impalati? Pensiamo alla nostra gara! Sono stufa, arcistufa di farmi condizionare dalla perfezione della mia ane. Pensiamo solo alla nostra gara, Ket!
Ketty: approvo.
Azusa: questo è un trucco che non posso insegnarvi, mi dispiace. Hop! –lancia l’inchiostro molto in alto per poi raccoglierlo al volo con il cappello calamaro, che ormai ha raggiunto la massima capienza- Anche questa è fatta. Sotto con la quarta. Rispiega le regole, Lex-san. –Lester lo fa, spiegando nuovamente il gioco del Postino Hamtaro per filo e per segno, concludendo con la tipica posa epica- Tutto chiaro come il sole levante…. Non so come riuscirci da sola.
Lester: !
Mayko: cosa, cosa? Ripeti quello che hai detto, perché hai davvero detto ciò che hai detto?
Azusa: stavolta non posso svolgere due ruoli in contemporanea: se corro sulla ruota non posso correre sulla pedana e viceversa. Non posso sdoppiarmi per quanto sia brava insuperabile fantastica.
Garry: ..
Azusa: che c’è? Ho dei limiti anch’io, come tutti voi, solo che voi ne avete infinitamente di più, ma la sottoscritta non è totalmente perfetta.
Mayko: non posso crederci che l’abbia detto.
Azusa: so di deludervi, fans e ammiratori e tomodachii presenti e non, ma una persona matura sa quando ha raggiunto il suo limite oltre il quale deve fermarsi. Vero, sorellina? Ho bisogno dell’aiuto del mio compagno di squadra per forza.
Garry: sì, aspetta e spera. –gli arriva un calamaro di gomma lanciato da Azusa con precisione chirurgica e altrettanta impressionante potenza-
Azusa: allora, scendi dagli spalti o devo venire a prenderti io direttamente?
Garry: *gulp.
Mayko: avrà anche dei limiti, ma resta comunque fuori dal normale.
Topher: nel frattempo i Marziali hanno già raggiunto la terza zona della tappa, e ora non gli resta che superare l’ultimo ostacolo per raggiungere il traguardo: la celebre foresta di Ahokigara. Si tratta di un vero e proprio labirinto naturale dove la vegetazione è così fitta che è impossibile vederne la fine. La sfida si svolgerà nel seguente modo: Brick avrà 51 secondi a disposizione per memorizzare la mappa che riporta il giusto sentiero da seguire per sbucare dall’altra parte, dopodichè entrerà per primo nella foresta e cercherà di uscirne nel più breve tempo possibile, una volta fuori sarà il turno della sua compagna non vedente entrare. Tramite l’ausilio di una microtelecamera Brick dovrà guidare il suo pokèmon fino all’uscita dandole degli ordini, ma ogni 51 passi la telecamera si spegnerà e Jo dovrà fare altri 51 passi da sé per farla riaccendere. E’ una prova che mette alla prova la memoria e la fiducia delle coppie, questa. Dato che i Jock non brillano in nessuna delle due materie in questione, riusciranno a consolidare il primo posto oppure come sempre si mangeranno il vantaggio? Io scommetto sulla seconda, e voi? *Blink*
Brick: destra, sinistra, destra, destra, sinistra…dubito riuscirò a memorizzarla tutta in così poco tempo. Appunto, è già sparito tutto.
Jo: quindi devo stare qui ad aspettare come una fessa? Io non vedevo l’ora di levarmi questo costume di dosso, sto morendo di caldo.
Brick: silenzio, ausiliaria! Devo concentrarmi. Passo e chiudo per adesso. –entra nella foresta strisciando con cautela come se fosse in trincea- Potrebbero esserci delle trappole nascoste, non devo fidarmi in territorio nemico. Ecco il primo bivio. La strada giusta è a destra. Ulp, così facendo ci si addentra nel buio più totale. Troppo buio, l-le sagome degli alberi sembrano addirittura…dai rami penzolano…AAAAAAAAAAAAAAH!
Topher: chi ha bisogno di trappole nascoste quando basta un po’ di buio naturale a spaventarlo? Eheheh, le trappole le ho conservate per ben altri concorrenti, tipo, ma solo a titolo d’esempio, i Mc Leans.
Jo: ora sì che la frustrazione è al massimo, non posso neanche intervenire a sostegno di quell’incapace.
Brick: voglio andarmene da quiiiii! Aaaaiutoo, salvate il soldato Brick!!! –sbatte contro qualsiasi albero, cespuglio, cartello e animale si trovi davanti- Bonk! Crash! Thud! Dov’è l’uscita, dov’era l’uscitaaaa?!?
//Jo: ridicola patetica paura del buio: è per questo che ho deciso di indossarlo io il costume. Fosse toccato a lui stare qui dentro senza vedere niente che tutto nero sarebbe morto di paura. Ma sono forse stata ringraziata per questo gesto? Certo che no.
Brick: calma, non devo farmi –guarda in basso-- prendere dal panico. Ci fosse qui il mio superiore cosa direbbe? Mi ha addestrato appositamente per le missioni di ricognizione nella foresta pluviale, e quando uno perde l’orientamento è necessario che si crei i propri punti di riferimento, così saprò se sarò già passato per di qui o no. …. …… ….. …. L’uscita, sì, l’ho trovata! Non è stato così difficile dopotutto, ahem ahem.
Topher: congratulazioni, ma adesso tocca a Jo raggiungerti per poter arrivare al traguardo.
Brick: pronta, ausiliaria Jo? Fai due passi davanti a te e poi gira a destra.
Jo: auch! Potevi dirmelo che c’era un albero.
Topher: cominciamo bene, uh uh. Ha già sbattuto contro il primo albero dopo 1 secondo di cammino.
Brick: devo guidarti, ma non significa che devo dirti tutto quello che devi fare. Certe azioni sono implicite. Continua a camminare, anzi, a correre in linea retta.
Jo: wawawauk! –inciampa in un rametto-
Brick: rialzati, su.
Jo: sgrunt.
Topher: ahahah! Sarà una sfida molto lunga. Meglio vedere cosa combinano le coppie nelle retrovie…
(( Montaggio: Balzak ha accettato riluttantemente di mettersi il costume scelto per lui da Kelsea ignaro che quest’ultima ne abbia poi indossato uno a sua volta. KJ fa fatica a mettersi il costume da Regirock allora ci prova Jasmine ma neanche lei ci riesce così ci riprova KJ con l’aiuto di Jasmine riuscendo infine a infilarselo ma basta appena per coprirgli la parte superiore del corpo…! Korry si appiccica come un geco alla vetrina di un negozio per otaku doc (NDR: collezionisti sfegatati) e Ashley è costretta a ricorrere a tutta la sua forza per farlo staccare da lì fino a staccare l’intero vetro. Le Hollywoodiane stanno ambedue ancora dormendo similmente a tutti i clienti del Jigglypuff Bar…))
*Manga Bar*
Christine: eccoci all’ameno Cryobar, l’unico locale fatto interamente di ghiaccio. L’aver seguito Death Note in lingua originale mi ha ripagata.
Chris: brrr, menomale che sono stato previdente e ho messo in valigia vestiti pesanti adatti per le temperature più gelide!
Christine: solo per te.
Chris: ovviamente. Per chi altro avrei dovuto metterli?
Christine: “mistero.” Sediamoci a quel tavolo Avalugg laggiù.
Cameriera: benvenuti! Devo pregare almeno uno di voi di indossare un costume come da regolamento.
Christine: visto che papino ha già il suo bel parka firmato addosso, lo indosso io per evitare di surgelare in questa specie di freezer.
Cameriera: per il camerino da questa parte. A lei, signore, porgo il menu con tanto di spiegazione della sfida.
Chris: spero non siano in giapponese..hmh..hmh..molto interessante. E sembra divertente! Cioè, yaaawn, il pivello non poteva pensare a qualcosa di meglio?
Christine: tornata in tutto il mio macabro splendore. Come no. Comunque, ho scelto Froslass perché mi rappresenta: ghiaccio e spettro sono i miei due tipi preferiti.
Chris: brrrrr rrr. Confesso che metti paura! Ahahah! Mettiti pure comoda perché sarà papà a nutrirti proprio come quando eri piccola. –la musica di Psycho parte in sottofondo-
Christine: quindi mi devi imboccare. Sono pronta a diventare un vero fantasma, comincia.
Chris: apri la boccuccia. Dov’è l’aeroplanino? …schiantato sulla tua faccia! NYAHAHAHAHAH! Ci sei cascata proprio come quando eri piccola!
// Mc Leans //
Christine: sto rivivendo un dejà vu della mia infanzia: è l’unico film horror che non avrei mai voluto vedere una seconda volta. Topher me la pagherà cara.
Chris: mi ha sempre fatto morire dal ridere! Mi sento anche più giovane di dieci anni. Grazie, Topher.
Christine: papà… metti da parte il tuo sadismo pagliaccesco per una volta e non farti odiare più di quanto già non ti odio di mio.
Chris: twotwotwotwo…bersaglio inquadrato, aprire il boccaporto, FUOCO! –sgancia il boccone giù dal cucchiaio sulla sua testa come una specie di bomba- BOOM! Erano anni che non mi divertivo tanto :’D
Ok, ora sono serio, tieni aperta la bocca, arriva il primo boccone.
Christine: ….aaahm.
Chris: Munch, munch, intendevo per me. Ahahahahah! No, vabbè, sei più ingenua di quanto ricordassi. –cade giù dalla sedia rotolandosi dal ridere- Ok, stop, ora sono serissimo. Mangia!
Christine: alt. Se io ho messo il costume allora sei tu quello che dovrebbe essere imboccato.
Chris: ops, una piccola svista. Senza rancore, eh?
Christine: -gli rovescia addosso il piatto- ops, una piccola svista. Senza rancore, però.
Chris: ghh, era bollente. Con una nota ghiacciata che mi ha quasi congelato la ling’a.
Christine: abbiamo finito qui, leggi il seguito. Ho una sensazione agghiacciante.
Chris: “blablabla blabla…facendo tutto quello che gli dice il partner”.
Christine: in sintesi devo seguirti alla cieca fidandomi ciecamente di tutto quello che mi dici e fai fare da adesso in poi. Non è una dritta, è una condanna a morte.
Chris: esagerata. Proprio non ti fidi di tuo padre?
Christine: no.
Chris: speravo almeno in una risposta un po’ più incerta.
Christine: è un no sicuro, invece, te lo garantisco.
Koffee: basta imboccarmi! Il piatto è vuoto da un pezzo.
Kurt: kome posso saperlo finkè non me lo dici tu.
Koffee: il ramen mi è finito anche fra i capelli. Bleah, poi mi è rimasto un saporaccio di rafano in bocca…cosa diamine mangiano da queste parti. Ehi, cameriera, visto che ho mangiato in modo pessimo, posso avere del caffè per sciacquarmi la bocca?
Cameriera: ….koffè desu ka?
Koffee: caffè decente, possibilmente, e ovviamente che sia incluso nel pasto.
Kurt: non c’è tempo.
Koffee: c’è sempre tempo per il caffè, e poi non sei tu al comando, mangiakrauti, quindi sta’ zitto. Allora? Ci mettete così tanto a prepararlo da queste parti, voi che vi vantata di avere la cucina più rapida del mondo? Ohh. Sentiamo un po’…surp..glu..SPROOOZ!Cos’è quest’atrocità? Quanto zucchero ci hanno messo dentro per farlo così dannatamente dolce, mi si appiccica pure sul palato. CAMERIERA! Questo caffè non lo darei neanche ai miei cani o a Kelsea: si può sapere come l’hai fatto? E’ stucchevole.
Cameriera: è caffè allo zenzero aromatizzato con miele e cannella, nella classica tradizione nostrana.
Koffee: z-z-zenzero, c-c-cannella???
Kurt: ho già capito dove andremo a finire..
Koffee: !!!!!!!!Oh, no,cos’haifattodisgraziatacos’haifattolosaicos’haifatto???? Iotiiotii-iot-t-t-iiii…VOGLIOBENEDAMORIRE!!!!*ABBRACCIO*
Cameriera: o.o
Toffee: seicosìcoccolosavestitadauccellinachenonpossononabbracciarti, stessodiscorsovaleperte, Kurtino!
Kurt: oh mein…!
Toffee: fatti abbracciare, strizzare, coccolare! Sei così adorabile.
Kurt: non posso neanche vedere ma si può sapere ke kosa ti sta accadendo?
Toffee: sento in me un’irrefrenabile energia e voglia di divertirmi, nonché un affetto smisurato per tutte le creature viventi. *Ghiiii*
Kurt: kvesta è la kosa più inquietante ke mi sia mai capitata prima.
Toffee: dai, cosa stiamo aspettando? Usciamo di qui e facciamo tutte le cose più pazzesche possibili!
Kurt: ti ricordo ke io non fedo un kaiser qui dentro.
Toffee: allora dammi un’ala che ti farò vooooolaaaareeeee!
Kurt: almeno sei più veloce del solito. (Uhm, devo trofare il modo di sfruttare kvesta sua adrenalina da zucchero). Itea! Koffee?
Toffee: chi è questa Koffee? Io sono TOFFEETOFFEETOFFEE! Si scrive una volta, ma si pronuncia x 3!!
Kurt: ok. Ti folefo dire ke non c’è pisogno di girare tutta la città kome trottole perkè noi sappiamo già qual è il posto più divertente di tutti, pasta ke leggi la dritta.
Toffee: “pasta?” Malosaikehaiunaccentopropriobuffo?!
Kurt: il mio accento non è puffo!
Toffee: ahahah, hai detto “puffo”!
Kurt: Paf! Koncentrati sul fulcro del discorso, diamine. Leggi la dritta ke ci hanno dato.
Toffee: d’accordo, Mr Swellow dall’accento puffo blu X’D –legge- Che forza, parteciperemo a un vero game show in stile jappo! Sono arcisupermegaiperexakiloesagitataaaaa!!!!! Andiamosubitooo!
Kurt: a-aspetta sai almeno tofe si trova?
Toffee: tofu? No grazie, sono sazia. Eppoiabbiamounagaramajidèdafare!
Kurt: …
Toffee: piùvelocevelocevvvveloceeee! SCREEEK” –frena di colpo davanti a un negozio di dorayaki- Cambio di programma. ***PIT STOP PASTICCINI***
Kurt: skordatel-ohhh!
Toffee: ti supplico, Kurtuccio, sii buono.
Kurt: va bene, va bene, basta che la smetti di tirarmi per il naso.
Toffee: urrà! Sarò velocissima, promesso. Fatto.
Kurt: kome?
Toffee: semplice: li ho scofanati tutti in un colpo solo ^o^
Kurt: kulp. Ce ne possiamo andare, atesso? Mi porti a questo Majètè kvattro o kome si kiama?
Toffee: arcisupersubitooo!
Dixon: ma cos’è che ci è appena schizzato accanto?
Midori: sarà stata una ragazza anime sotto effetto di eccesso di zuccheri, una cosa tipica qui.
Dixon: galattico. Oh, ehm, a proposito, c’è una cosa di cui vorrei parlare con te, è importante.
Midori: immagino di che si tratta.
Dixon: davvero? E come?
Midori: la verità viene sempre a galla. –prende fiato- ….io non sono giapponese!
Dixon: io sono innamorato di. Eh? Non sei giapponese, dici?
Midori: proprio così. Oggi l’avresti capito presto, ne ero consapevole. Non sono mai stata prima qui, per me è tutto così nuovo e *affascinante.* Midori è un nome d’arte che mi sono data per illudermi di essere parte di questo mondo straordinario, e anzi, ben oltre, immaginario.
// Provino originale di Midori //
Mi chiamo Madison Green e non mi sono mai trovata a mio agio nel mondo reale, lo trovo così brutto, violento, fasullo, totalmente diverso da quello degli anime, dove il bene trionfa sempre sul male e i buoni sentimenti predominano sempre alla fine. Inoltre i personaggi dei cartoni sono immortali, chi non lo desidererebbe? Sentiamo.. Nessuno! Esatto. Io sto dedicando tutta me stessa per trovare la porta fra il mondo nostro e quello loro, sì, prendetemi pure per una pazza, ma sono convinta che esista: in fondo siamo noi uomini ad aver creato i cartoni animati, una connessione c’è, eccome. –inspira profondamente- Ho accuratamente reso ogni dettaglio della mia vita in stile anime, dai vestiti tipicamente sfarzosi, alla pettinatura colorata e assurda, al modo di muovermi e reagire, e questo mi ha resa….totalmente isolata. Però mi ha avvicinata all’obiettivo, ne sono certa, sto lentamente girando la chiave che mi permetterà di aprire quella *porta di connessione.*
…..
Se mi prendete nello show so già che sembrerò l’Ella del Sol Levante, ma lasciatemi dire che non mi interessa come mi vedranno gli altri, io porterò avanti il mio scopo e per la prima volta in mondovisione farò conoscere i poteri anime che ho già acquisito col tempo e la pazienza! Chiamatemi Midori, “L’Eroina dell’animazione”.
Dixon: oh.
Midori: io ho sempre creduto che diventare il più possibile giapponese mi avrebbe permesso di raggiungere l’obiettivo, ero convinta che fosse nascosta qui la chiave per accedere al mondo, ma mi rendo conto che resta sempre tutto finto, insomma, ho capito di essermi fatta l’illusione sbagliata. Perciò non posso più fingere di essere quello che non sono, mi dispiace di averti deluso, ti ho raccontato (e ho raccontato a me stessa) un mucchio di bugie solo per restare nel mio mondo immaginario e idilliaco, continuando a vivere nell’illusione di essere animata. Per questo volevo tanto che facessi quel manga. Leggendolo avrei sicuramente creduto di essere dentro un mondo diverso, adatto a me.
Dixon: wow, che confessione.. A esser sincero ti ho spesso assecondata pur sapendo che erano tutte coincidenze oppure fantasie, ma per me sei sempre Midori-chan, la mia migliore amica speciale e irrinunciabile, così fantasiosa e piena di vita che sembri davvero di un altro mondo. Non ti biasimo per il tuo sogno di vivere in un mondo migliore e ti auguro di realizzarlo un giorno.
Midori: grazie…sei l’unico che mi ha capita.
Dixon: adesso bando alla tristezza! Siamo in Giappone, finalmente? E allora divertiamoci! Potrebbe non capitarci un’occasione del genere mai più.
Midori: ma la gara non è finita.
Dixon: della gara non mi interessa un fico secco al momento. Voglio solo divertirmi in compagnia della mia tomodachii. Dammi la mano, voglio visitare tutte le attrazioni e vivere tutte le emozioni indicate nella mia guida tascabile, ma proprio tutte! –segue un susseguirsi di sequenze nelle quali i due si divertono a visitare: la sede della Game Freak, l’impianto di sci artificiale più grande del mondo, l’hotel Grand Hyatt provando l’emozione di dormire in un vero futon e provare il trattamento termale, il teatro kabuki e il cinema di Kurosawa, la sede della Tohei Animation, eccetera, eccetera, eccetera…tutto a spese della produzione-
*Ahokigara*
Topher: hai capito i Manga? Qualcosa mi dice che saranno proprio loro a perdere, oggi…Comunque, torniamo a occuparci dei Marziali. Ecco con la telecamera infrarossi possiamo vedere Jo avanzare nella boscaglia sbattendo contro tutti gli alberi possibili, inciampando in tutti i rami secchi e in generale muovendosi come chi è totalmente nel pallone. Allora le voci sul gruppo di reclute disperse durante una gita con Brick al comando sono vere….
Brick: falso! Non ho perso il gruppo intero, 2 reclute le ho riportate sane e salve indietro.
Jo: ahi! Dannazione a te, perché continui a farmi sbattere contro gli alberi?
Brick: io ti dico solo di avvicinarti ai tronchi il più possibile. Quello era l’ultimo, adesso vai dritta ed ecco l’uscita.
Jo: allora? Ce l’ho fatta? –è tornata all’entrata-
Brick: quasi. Gira di 180° e ricomincia a camminare finchè non ti fermo io.
Jo: fammi indovinare: mi hai riportata all’entrata? Il tuo senso dell’orientamento fa veramente pena.
Brick: colpa tua che non mi hai ascoltato quando ti ho detto di avvicinarti a ciascun albero!
Jo: se non mi dici tu se sono vicina o lontana come posso saperlo?
Brick: ah. Vabbè, basta accampare scuse e riproviamo. Destra, sinistra, destra, sinistra, destra, destra, ora aggira quell’albero…sì…è uno dei miei…poi cammina velocemente davanti davanti davanti davantiii…abbassa la testa, e ci sei.
Jo: sono uscita stavolta? Finalmente.
Topher: bravi, Marziali, avete la concreta possibilità di piazzarvi primi, sempre che riusciate a raggiungere la sede della Suzuki.
Brick: basta sapere dove si trova. Dove si trova?
Topher: non posso dirtelo….non hai raccolto il volantino pubblicitario all’ingresso? Lì spiega dettagliatamente come raggiungerla.
Brick: volantino? Non era scritto niente a riguardo nella dritta!
Topher: non è una corsa che si vince solo con la forza, questa, pensavo che l’eliminazione dei Caterpillarmati fosse stata eloquente: ci vuole soprattutto la materia grigia e l’astuzia.
Brick: te la do io la materia grigia assieme a un bell’occhio nero!
Topher: gulp. Ripensandoci, per questa volta chiuderò un occhio (anziché farmelo chiudere da te) e te ne do una copia io.
Brick: molto meglio.
-poco dopo-
Brick: yuhuu, abbiamo tagliato il traguardo per primi!
Jo: evviva! Non vedevo l’ora. Che ne dici, adesso mi puoi togliere questo pesante e ingombrante costume di dosso? Finalmente libera! Auff, ossigeno.
Brick: non mi sembri entusiasta come m’aspettavo. Ho dimostrato di avere le doti del leader e ho guidato la squadra alla vittoria. Perché sei così imbronciata allora?
Jo: non lo so, dimmelo tu. Mi hai maltrattata dall’inizio alla fine, vessata e stressata tutto il giorno senza darmi un attimo di respiro, e mi hai pure dato dell’ausiliaria! Grrr, mi sento così umiliata da non potermi godere la vittoria.
Brick: guarda che ho fatto esattamente come volevi, mi sono imposto come fai sempre tu. E’ il genere di trattamento che mi riservi ogni giorno, ora sai come mi sento.
Jo: ma se mi hai trattata come la suola delle scarpe..!
Brick: appunto. Ahem, hem.
Jo: andiamo, neppure io sono così dispotica. TU sei stato peggio di un caporale oggi. PEGGIO DI CHEF. Anf, sono troppo stanca pure per arrabbiarmi. E poi mi pulsa la testa a forza di aver cozzato contro ogni singolo malnato albero. Perché me l’hai menata tanto con i tronchi degli alberi?
Brick: non credo ti convenga saperne il motivo.
Jo: dillo e basta.
Brick: ok. Ho marcato con la mia pipì quegli alberi che poi ho usato come punti d’orientamento per ricordarmi il percorso e guidarti.
Jo: urgh. Ecco cos’era la sensazione di bagnato che sentivo ogni volta che ne toccavo uno. Ho bisogno di farmi una doccia subito! –entra nell’autolavaggio della Suzuki senza pensarci due volte- Sfregate, sfregate come se non ci fosse un domani, ho una carrozzeria di ferro, io!
Topher: subito dopo i Marziali sono arrivati a piazzarsi altri tre team: gli Altruisti…
Mike: da solo non avrei potuto memorizzare l’intero percorso ma io non sono mai solo: ci sono Chester, Vito, Svetlana e Manitoba con me. Così ciascuno ha memorizzato un tratto e ascoltando le indicazioni da loro memorizzate uscire dalla foresta è stato semplice. Dawn invece è perfettamente in grado di muoversi in una foresta a occhi chiusi senza alcun aiuto, e così è quanto è successo. Il secondo posto è per la seconda volta nostro e io sto dimostrando sempre più di non dipendere dalle mie personalità! Giusto?
Dawn: oohmmm.
Topher: gli Aristocratici…
Kyle: 3 lettere: GPS. Inoltre mio papà è socio in affari della casa della Suzuki come tutte le altre aziende automobilistiche della Terra, e loro non hanno avuto alcuna esitazione a fornirmi un passaggio immediato. Ancora una volta lo $trapotere dei soldi mi ha risparmiato un mucchio di fatica e ha confermato la mia schiacciante superiorità economica rispetto a tutti gli altri concorrenti.
Leanne: *yawn*
Topher: e le Selvatiche.
Mayko: quarto posto ma fa’ niente. A me importa aver per la seconda volta superato Azusa*!
Topher: frena, frena, frena. Non è detto. Dato che voi Selvatiche avete da scontare 51 minuti di penalità per aver corso tutto il tempo senza un vero costume come mi ha riferito “un uccellino.”
Ketty: scherzi?
Mayko: Altro che uccellino, io so chi è stata a far la spia! Agrr. TE l’AVEVO DETTO CHE NON AVREBBE FUNZIONATO. Proprio, non conta niente il fatto che io sia già metà pokèmon? Insomma, guardami bene! –gli salta addosso- GRRR, NON TI SEMBRO GIA’ ABBASTANZA REALISTICA COSI’?
Topher: eeehm, devo chiamare la protezione animali o ci diamo una calmata?
Mayko: n-no, scusa, scusa, non lo faccio più, giuro. Non sono aggressiva, niente p-protezione animali, ti prego. –lo lecca- Sono affettuosa, vedi? Pacifica e affettuosa!
Topher: ok, ok, basta, che impressione!D’accordo, farò finta che non sia mai successo, ma il regolamento resta sacro. I vostri 51 minuti decorrono a partire da…ora! Accidenti, mi ha proprio leccato la faccia, altro che Ezekiel, Shawn e Sugar. . .
Mayko: maledizione. In 51 minuti Azusa ha tutto il tempo di superarci.
Ketty: e non solo lei, chiunque avrà tempo sufficiente a farlo in teoria. Miao, siamo in un doppio guaio.
Mayko: ma che bel guaio!
Ketty: fanne un paio.
Jasmine: eccoci alla foresta di Ahokigara.
KJ: devo fermarmi oppure continuo a camminare?
Jasmine: aspetta, leggo cosa c’è scritto sulla dritta. Fermati qui, devo entrare prima io quando tra poco sarò fuori verrà il tuo turno. Sì, questa sfida è proprio nelle mie corde.
Seijii: perfetto, continua a muoverti strisciando, così il rischio sarà a zero. Stop. Me-ehilà, guarda chi c’è! Le mie due montagne preferite. –dà una pacca a KJ-
KJ: Seijii, amico mio, sei tu?
Seijii: chi sennò? Dì un po’, come vanno le cose lassù in vetta?
KJ: non c’è male, Kyleanne a parte. Invece da quelle parti a fondovalle come butta?
Seijii: non c’è male, ma sono un po’ geloso dell’amicizia fra Kelsea e il Kanguromane. Sospetto che quello scorfano abbia un debole per lei. Oggi non li ho ancora incontrati. Me-ehi, stavate per entrare nella foresta?
KJ: solo Jasmine per adesso.
Seijii: ottimo, perché ho un’idea formidabile delle mie.
Jasmine: non ci interessa.
Seijii: aspetta, non è una fregatura. Ve la spiego: io salto in groppa a Jasmine che è già abbastanza bella alta di suo e da quell’altezza privilegiata posso vedere oltre la linea degli alberi e dei rami, così sarà un gioco da rosbore trovare l’uscita! Una volta fuori, KJ si trascinerà Rory dietro mentre io e Jasmine vi guideremo a distanza. E’ un piano semplice ma privo di rischi.
Jasmine: sbagliato, un rischio c’è: quello di doverci fidare di te. Già ieri siamo stati traditi quindi no grazie. Comunque, io non ho bisogno di un nano a farmi da navigatore, ho esplorato decine di foreste sperdute e non mi sono mai persa una sola volta.
Seijii: ma questa è diversa, è la foresta di Ahokigara! Fidati, io la conosco bene.
Jasmine: ahahah! E perché?
Seijii: perché…perché…meh, ora non mi sovviene…è da tanti anni che non ci vado più. Preferisco cacciare gli insetti altrove.
Rory: m-ma come fai a cacciare gli insetti giapponesi se tu abiti nel K-Kentucky?
Seijii: shht!
Jasmine: ecco il wombato che viene su dalla tana. Col cavolo che mi fido di te.
KJ: in effetti, stavolta sono d’accordo. Amico, è meglio se ti cerchi qualcun altro da fregare, qui non è aria. E’ un consiglio da amico che ti do.
Seijii: ma, ma..
Jasmine: io entro. Non ti azzardare a seguirmi perché me ne accorgo e ti schiaccio come una zanzara.
Seijii: accidentice, non mi aspettavo questa ostilità.
KJ: eh, i tempi cambiano, in bocca al luccio. Pat-pat. La tua testa è qui, vero? Però, sei diventato più alto?
Seijii: no, stai paccheggiando un acero bonsai, ma è il pensiero che conta.
Alejandro: andale andale, Noah! Un vero criceto pequenho pequenho andrebbe più veloce di te su quella ruota. Testimone imbucato! Qui noi abbiamo finito. Hasta la vista, amigos!
Noah: sì, sì, bravo. Anf, pant, non ce la faccio più, raggiunto il limite fisico, devo fermarmi.
Izzy: andiamo, è la quarta volta che mi fai cadere giù. Non credi in te stesso, sei pigro!
Azusa: eh, già, è proprio un caso disperato. Come Garry. Più veloce, sembra che tu non abbia mai corso in vita tua e io qui intanto continuo a cadere deludendo i miei fan.
Pubblico: A-ZU-SA, A-ZU-SA, A-ZU-SA!
Azusa: sentito? Loro ci stanno mettendo il cuore per tifarmi.
Garry: infatti io non ho mai corso prima d’ora, sono abituato a un ritmo di vita lento e adagiato, e prima di conoscerti mi bastava vivere della mia sporadica ma fedele fortuna. Uffa.
Azusa: se non vuoi farlo per te stesso o per me, fallo per i tuoi fans. Incitate anche il mio compagno, gente, incanalate su di lui tutto il vostro supporto, fatevi sentire!
Pubblico: GARRY!GARRY!GARRY! WOOH, ti adoriamo!
Garry: toh, le mie vecchie groupie. Non pensavo di trovarle qui.
Azusa: ma scherzi? Un vero fan segue sempre ovunque il suo beniamino, e non lo abbandona mai. Solo se viene tradito ha diritto di farlo. Tu vuoi forse tradirle per la tua pigrizia?
// Vincenti //
Garry: io non la sopporto proprio, ma devo ammettere che ha ragione,e poi ha proprio un modo di fare che mi dà la carica, è una sensazione inspiegabile e nuova.
Azusa: fan di Garry, alzate la voce così da risvegliarlo dal suo letargo! Ops, sono quasi inciampata in una valigia.
Garry: va bene, vorra dire che farò girare la fortuna come solo io so fare, blink.* -scivola su una buccia di banana cominciando a rotolare su sé stesso velocemente, sempre più velocemente- Non era esattamente quello che intendevo, ma visto che intrattenimento vi sto offrendo? Si vede che la dea bendata mi ha preso…alla lettera!
Pubblico: ahahahah!
Azusa: subarashii, questo è lo spirito. Ci sono quasi, sto toccando la cassetta delle lettere…fatto!
Lester: i Vincenti vincono! In ogni caso avrei potuto dirlo in un modo meno scontato ma sono a secco di ispirazione.
Ketty: e dopo i Giganti, i Poli, gli Acuti, i Collezionisti ecco tuo cugino e il suo zerbino a superarci.
Mayko: no, lui no!
Seijii: invece sì, meheheh. Poco fa mi è sembrato di vedere anche tua sorella maggiore.
Rory: ahem, i-io comunque non sarei tecnicamente il “suo” zerbino, ma solo lo zerbino in generale..che poi non è un miglioramento, sigh.
Mayko: grr, quanto manca ancora?
Ketty: 5 minuti e la nostra penalità si è consumata tutta. Ecco un’altra macchina.
Mayko: FAI CHE NON E’ AZUSA T-T
Garry: sono stato fortunato a trovare una scorciatoia segreta per aggirare la foresta e poi un passaggio fino a qui poiché il padre di una delle mie ammiratrici più accanite lavora in questa sede.
Azusa: sorellina, questa volta ci sei andata vicina, ma che ti serva di lezione: io sarò sempre davanti a te. Ma non per questo tu non devi smettere di crederci, capito?
Mayko: Raarrrrr. –la attacca-
Azusa: calmati, ahia! Nella vita non si può sempre vincere, bisogna sapere accettare la sconfitta, tu dovresti saperlo bene visto che sei abituata. Sfrutta tutta questa rabbia adrenalinica nelle sfide future e magari ce la farai a battermi- auch! Strap! – con molta molta molta fortuna. Credo sempre in te! Lo sai. Ahiiii! Sìi positiva e ci riuscirahiiii!! Ouch, che male, che artigliata! Niente male, sei diventata molto più forte dall’ultima volta che abbiamo giocato alla lotta (e io ho stravinto senza fatica) davvero notevole. Morsch! Sfrash! Rrrip! Ehi, chi mi dà una mano a placarla, comunque?
Ketty: mi piacerebbe, ma è l’ora del mio sonnellino.
Garry: ma pensa, cade al mio stesso orario.
Azusa: non importa, farò da sola. Nessun problema. AHIO! Mayko, però adesso basta, BASTA!! Non ti sei sfogata abbastanza? No, lanciarmi contro le macchine mi sembra esagerato, lasciamiii!
*Manga Bar*
Owen: sarà questo il locale?
Diezel: boh, proviamo, tanto vale andare a casaccio a questo punto. A prima vista il simbolo del tipo veleno sul gettone corrisponde a quello dell’insegna.
Owen: allora è quello giusto! Finalmente si mangia! Ho una fame. Kyo no hiwagari wa nan desu ka?
Diezel: questa è nuova: sai il giapponese? E da quando? Izzy non me ne ha mai fatto cenno.
Owen: ci sono tante cose che non sa di me.
Diezel: ora non metterla su questi toni ambigui e inquietanti. Mantieni le distanze, Polpetta.
Owen: so il giapponese perché ho divorato molte letture a tema a casa del mio amico Noah.
Diezel: divorato…in che senso? Precisa.
Owen: erano squisite, ma mai quanto gli uky..ukiyo-e appesi alle pareti. Mmmh. Gustosi ma leggeri come fogli di carta pergamena. Oh, finalmente arriva da mangiare! Ehi, ma che cos’è questa porzione misera?
Diezel: “sashimi di Qwilfish, porzione minimal-chic” alias oggi i ristoranti fregano soldi più dei ladri normali.
Owen: mi è passato l’appetito vedendo questo piatto nano. Il costume lo indosso io, tu ti fai imboccare.
Diezel: imboccare? Che mi venga un colpo! Mi fa sentire decrepito questo termine.
Owen: non ho fatto la prova costume, spero ne abbiano uno adatto a contenere la mia muscolatura.
Diezel: non è la muscolatura il problema, è il triplo lardo. Vedi di spicciarti.
Owen: costume da Seviper? No, troppo stretto. Costume da Arbok? No, mi sta piccolo. Costume da Swalot…oh, ma neanche questo mi sta?! Ma dai. Oh, forse ne ho trovato uno bello largo, se stringo la pancia leggermente tanto, ce la faccio..gnn..eccomi!
Diezel: cosa saresti, un Koffing?
Owen: già. Attenti, il Pokèmon Velenogas è uscito dalla sua sfera! PROOOOOOT! –ne molla una che mette al tappeto tutti i clienti e il personale- Ups.
Diezel: Superefficace, niente da dire. KO GENERALE IN UN COLPO.
Katie: certo che questa città è stupenda, è piena di negozi carini.
Sadie: kawai, Katie, non carini, kawaii.
Katie: Sadiiii, questi costumi sono un amore, vieni a vedere!
Sadie: ihh! Hai ragione. Mi vien voglia di provarli tutti, però non dobbiamo distrarci dall’obiettivo. Quale scegli?
Katie: Plusle, ovviamente.
Sadie: cooosa? No, Minun & Plusle proprio no! Io li detesto quei roditori. Scegline un altro.
Katie: dai, come puoi dirlo? Io l’ho già messo, e scommetto che tu saresti altrettanto adorabile come me.
Sadie: in effetti…mi hai convinta! Fatto. Come sto?
Katie: non lo so, non ti vedo, non vedo un ciufolo qui dentro.
Sadie: neppure io vedo te. Questi costumi non hanno buchi per gli occhi.
-si scontrano cercando di uscire dal camerino-
Scusa!
Katie: scusami tu!
// Lollipop //
Sadie: col senno di poi ci siamo rese conto che è stata una pessima idea metterci entrambe al cosplay.
Katie: il fatto è che siamo abituate fin da piccole a vestirci sempre uguali, perciò se lei mette il costume devo per forza farlo anch’io, e viceversa, è un’abitudine cui non possiamo proprio rinunciare!
Sadie: ma così ci siamo fregate da sole. Se tu non vedi dove andiamo e quello che facciamo, e io neanche, come andiamo avanti?
Katie: non facciamoci prendere dall’isteria, sfruttiamo la nostra intelligenza per capire anzitutto dov’è il tavolo rispetto a noi, poi dove sono le nostre sedie, il piatto che devo farti mangiare e….l’uscita e…e le dritte successive come le leggeremo non so…eee…ok, vai col pianto di disperazione. 1,2,3. Buuhuuuu, siamo spacciate!
Sadie: BUHUUUHUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUH!
Monika: zzz…what?
Diezel: insomma, basta, cos’è questa lagna? Vi sento io che ho un solo orecchio e mi trovavo a un isolato di distanza. Visto che riconosco in voi le voci delle due spaccatimpani, mi dite qual è il problema che magari posso aiutarvi.
Sadie: il problema è che..sniff..il problem è..sob…
Katie: siamo..snuff…noi 2 siamo…sigh..
Diezel: di questo passo invecchierò di 200 anni e ancora mi dovrete dare la risposta. Basta singhiozzare! Parlate chiaro, su.
Katie: non riusciamo più a levarci i costumi, e se non lo facciamo…
Sadie: verremo eliminate di sicuro!
Diezel: tutto qui? Ziiip. Ecco, una è libera.
Sadie: oh, grazie, grazie! E’ sufficiente. –lo abbraccia forte-
Diezel: piano, crack, lo senti il suono della mia spina dorsale? Basta così, prego e ci vediamo più tardi forse.
Sadie: siamo di nuovo in gara, sììì! Non sprechiamo l’opportunità.
Katie: dimmi tu quello che devo fare e lo farò senza esitazione.
// Lollipop //
Sadie: tra me e Katie c’è un’intesa gemellare: ci fidiamo l’una dell’altra e ci nutriamo a vicenda.Perciò per noi questa prova è una passeggiata!
Katie: ci sono coppie più brave, forti, intelligenti e capaci della nostra, ma nessuna di loro può vantare la nostra unione.
Sadie: già finito. Sei stata bravissima, Katie. Andiamo verso la prossima meta, forza!
Katie: da che parte devo muovermi?
Sadie: dammi la mano.
Monika: Yawn. –si risveglia con la faccia piena di scarabocchi- Ci siamo addormentate quante ore fa? Oh my gosh, sono già le six o’clock PM! S**t. Siamo rimaste really indietro, totally in late. Quick, wake! Ci dobbiamo muovere, dobbiamo rimontare non so come.
Sapphire: quindi non stavo recitando di dormire ma dormivo per davvero?
Monika: yes, ora alzati, follow me, e let’s go! –si scontrano con le Lollipop- Owch! YOU, Sadie.
Sadie: MONIKA. Credevo fossi più avanti rispetto a noi. La tua best friend ti ha forse mollato a te stessa? Peccato, chissà come ci si sente male al posto tuo.
Monika: shut it! Mayko non mi ha…ok, she did, but…c’mon, non ho tempo da perdere con te, fatty girl.
Sadie: fatty girl? Cosa significa?
Monika: discover-by-yourself. Bye!
*Majedè 4*
Lester: ennesimo tentativo di Noah e Izzy. Ecco Noah che scende giù dallo scivolosumo e Izzy lo prende al volo, poi subito i ruoli si invertono lungo il percorso delle Pokèball Giganti Basculanti, passano presto al terzo gioco e sembra che non facciano più neanche caso all’inchiostro e infine è il momento della verità: Postino Hamtaro, l’ultimo tratto e il più difficile. Ricordo a tutti le regole: i giocatori con il costume devono correre lungo il nastro trasportatore e consegnare la busta con il testimone prima di cadere in acqua, mentre i loro compagni ci danno dentro come criceti impazziti correndo nella ruota fotovoltaica che rallenta il passo del tapis roulant. Tutto questo mentre una quantità disparata di oggetti e avverse condizioni atmosferiche si abbatte su di loro!
Noah: vrrr…vrrrr…vrrr…ce la faccio, questa volta ce la faccio. Salta!
Izzy: dai, non mollare! –salta oltre una pila di birilli-
Lester: le condizioni del tempo peggiorano sensibilmente: arriva la grandine!
Noah: perfetto, ci mancava.
Izzy: ohi, ahi, Kaleido è sotto attacco, may day! –si acquatta a terra venendo portata via immediatamente dal tapis roulant- Oh? Splash”
Noah: noo, ma che ha fatto? Ho faticato per niente. Siamo punto e a capo. Non ce la faccio più!
Christine: dillo a me.
Chris: adesso mettiti sulla sinistra. –Christine viene abbattuta da una palla gigante e buttata nel fango- Ahahah! Come mi sto divertendo oggi! Volevo dire destra…oh, beh, ricominciamo daccapo, pazienza.
Noah: vedo. Come puoi permettergli di farti trattare così?
Christine: è più forte di lui, non può fare a meno di torturare qualcuno per il suo personale intrattenimento, e non potendo più disporre di voi campeggiatori usa me come unica vittima.
Chris: passo avanti, è lì che sta l’inchiostro. Brava, ora alza le braccia e versalo nel secchio sulla tua testa. –Christine esegue rassegnatamente l’ordine finendo inzuppata da capo a piedi nel nero di seppia-
Christine: già sapevo cosa sarebbe successo.
Chris: acc, volevo dire il secchio sulla mia testa. Che lapsus.
Noah: Christina, ribellati…
Christine: lo so. Purtroppo sono la sua succube fino a stasera, ogni mio passo deve dipendere da lui.
Izzy: che faccio, lancio?
Noah: no, mettiti a destra prima. Ora puoi versare.
Izzy: d’accordo, voilà!
Chris: splatch! Argh, hai macchiato me!
Christine: hai detto che ti ho mancato, papà? Fammi rimediare.
Chris: no, non lanciare adesso! Non vedo più niente, scivolo scivolo! –casca a terra in spaccata- Igh.
Noah: uh.
Lester: hsss.
Chris: ahiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!
Tutti: ahahahah!
Chris: non c’è niente da ridere, sapete quanto mi fa male?!
Noah: no, ma possiamo bene “immaginare il dolore”. (a Christine) Corri avanti a te e sali su una specie di pedana mobile. Puoi farcela da sola da qui in poi.
Christine: se lo dici tu..
Izzy: sì, anche perché io sarei la tua PARTNER.
Chris: aspetta, mi lasciate in questa dolorosa posizione? Christine, aiuta il tuo giovane vecchio a rialzarsi.
Christine: non so dove sei, quindi spiacente, dovrai arrangiarti.
Monika: here we go agli studios Majedè, finally. –Katie sbatte addosso a Sapphire che sbatte addosso a lei stile domino- You again?
….
Sadie: salto io per prima.
Monika: no, io vado first. Sguish. Eww, disgusting..ho cambiato idea. Prima tu, fatty girl, si tratta di tuoi simili afterall.
Sadie: non scivolerò sulle chiappe di quei lottatori di sumo per farti da apripista. E cosa intendi per “miei simili”, scusa? Vacci tu.
Monika: no, you.
Sadie: no, tu.
Monika: NO, YOU.
Sciak! Sciaf!
Auch, who slapped my bottom?
Sadie: ahi!
Diezel: muovetevi tutte e 2, per la miseria, o vi sprono con il bastone fino a farvi un culo così. Io è da 105 anni che convivo con la carie, il piede da atleta, la putrescenza nell’orecchio, l’adiposi da humus e sono stato pure mummificato vivo, e voi provate schifo davanti a quattro panze e chiappe per aria? Voglio vedervi alla mia età, SE ci arriverete. Siete proprio una generazione patetica!
Owen: l’ho presa, sì?
Sadie: swish, prendimi adessooo…
Katie: come se pesi il doppio di me?
Sadie: fallo e basta. Katiiiih! SpataSPLORTCH!
Monika: hey-hey, congratulation. La vostra migliore amicizia è the perfection, ah ah. Catch me now!
Sapphire: ma questa scena non l’abbiamo mai provata.
Monika: what? Mai improvvisato? –casca nella fanga- Splutt, bleah, che puzza.
Sadie: un’interpretazione da fallita da oscar , complimenti.
Lester: Izzy ha premuto il pulsante, Izzy ha premuto il pulsante! Opposti, ce l’avete finalmente fatta.
Noah: era ora, non sentivo più le gambe.
Izzy: hai provato a chiamarle più forte?
Lester: vuoi che provi a fargli una telefonata, in ogni caso?
Noah: ma certo. -Lester si porta la gamba all’altezza dell’orecchio e compone il numero di piede sulla scarpa-
Lester: driin, pronto? C’è nessuno dall’altra parte? No, niente da fare, le tue gambe danno continuamente occupato.
Noah: eh, già, la cosa non mi stupisce. Sono come me: staccano appena percepiscono una seccatura.
*Foresta di Mare*
Noah: dunque, questa è l’ultima fatica. –legge la mappa- Tsk, è facile da memorizzare.
Monika: speak for yourself. Right, Left, Right, Right. Stop, non ricordo più altro.
Sadie: accipicchiola, se è complicata.
Chris: che razza di sfida. Poteva idearla solo Topher.
Topher: veramente ho preso spunto da una delle tue.
Chris: ah, quindi mi hai copiato! Tsè.
Topher: NON HO COPIATO UN BEL NIENTE. Tu non hai mai fatto attraversare la Foresta di Ahokigara a occhi chiusi in nessuna stagione di A Tutto Reality, o sbaglio? Eh..EH?
Christine: stiamo davvero per entrare al suo interno? “Ci sarà da divertirsi”.
Chris: divertirsi? Tu non sai neanche cosa significhi quella parola, figlia mia.
Noah: invece la conosce, in particolari circostanze.
Monika: can you explain the reason, please?
Christine: certo. La foresta di Ahokigara è soprannominata la foresta dei suicidi.
Topher: che?
Monika: what a creepy turn is this?
Christine: in questa foresta è stato commesso il più alto numero di suicidi della storia. Si dice che basta perdersi nei suoi meandri per provare l’impulso, dato che la vegetazione fitta e tutta uguale ben si presta ad alimentare il senso di solitudine e depressione nei malcapitati. Non potevi scegliere posto migliore di questo per organizzare una sfida comica, Topher.
Topher: grazie, alt, eri sarcastica vero? (Io non lo sapevo, perché nessuno mi ha informato..)
Chris: ahi ahi ahi, qui c’è un problema.
Katie e Sadie: rattle-rattle.
Noah: santa pasqua.
Izzy: è una storia da film horror, uao.
Monika: anyway ma come fai a rendere sempre inquietante qualsiasi situazione?!!
Christine: -scrolla le spalle-
Noah: forza, su, entrate tutti assieme, vi faccio strada io.
Sadie: lo faresti veramente?
Katie: oh, grazie, sei il nostro eroe.
Noah: tanto mi avreste seguito comunque (a meno che non siete più stupidi di quel che penso.)
Monika: really thank you.
-in un attimo sbucano tutti dall’altra parte-
Noah: fine della carità, adesso si torna oguno per sé, perciò spero abbiate preso nota mentale del percorso fatto. Izzy, mi ricevi? Adesso ogni 51 secondi ti indicherò passo passo la via.
Chris: svolta a destra, no a sinistra, no a destra, a sinistra, corri! Corri! Corriiii…WAM! Hai colpito in pieno l’albero. Hai sbattuto contro un altro albero e un altro ancora! E’ meglio di un videogioco. Ho sbagliato tutto, mi sono confuso. Girati e ricomincia a correre in linea retta. CONK!
Christine: ahia.
Katie: ohi-cosa mi è venuto addosso?
Sadie: ehi, l’hai fatta scontrare apposta, ammettilo!
Chris: sì, lo ammetto senza problemi.
Noah: piantala di darle indicazioni errate, si sta facendo male. Non ci credo che la tua perversione non si ferma neanche davanti a tua figlia.
Chris: non ti immischiare: è una faccenda di famiglia. Una famiglia di cui tu non fai parte ora nè farai mai.
Noah: questo è da vedere.
Izzy: ehi, dove devo andare, adesso? Mi sono un po’ persa.
Noah: ci credo. Chi ti ha detto di arrampicarti sugli alberi?!? Fine dei 51 secondi, lo schermo è diventato tutto nero.
Chris: ah, proprio sul più bello.
Monika: dark screen. Tra quanto ritornerà visibile?
Topher: tra altri 51 secondi. Nel frattempo potete ascoltare i vostri pokèmon che sono comunque liberi di muoversi autonomamente.
Sapphire: nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, che la dritta via era smarrita…e la sottoscritta non veggeva neppur il palmo delle sue dita. –va a sbattere-
Katie: io non mi muovo senza che me lo dica Sadie. A-Anche se non mi fido molto di quello che mi sta suggerendo.
Izzy: ho voglia di fare un agguato a una di loro….
Christine: basta, è ora di farla finita!
Chris: ? Ah, è riapparsa l’immagine. Strano, non si muove più.
Noah: cosa? Fa’ vedere…ma quelle sono le sue scarpe!
Chris: ti ho detto di non impicciarti! Perché ti sei tolta le scarpe? Rispondi. Christopherina Mc Lean, quando ti faccio una domanda voglio avere una risposta. Ehilà? Lo senti l’uccellino?... Ma perché sta zitta?
Noah: magari perché non è lì. Le dev’essere successo qualcosa e temo di sapere cosa.
Chris: eccolo il so-tutto-io. Ho tutto sotto controllo, so benissimo come badare a mia figlia.
Topher: eh, s’è visto.
Chris: eccone un altro. Volete smetterla di farvi gli affari nostri?
Noah: nella cultura giapponese è uso levarsi le scarpe quando si vuole…ehm…sì…insomma….come ha detto poco fa..farla finita!
Chris: eeeeeeeh????? CHRISTINE!!!! Devo entrare a vedere.
Noah: vengo anche io, al diavolo la sfida. A che punto l’hai guidata?
Chris: io che ne posso sapere?
Noah: come puoi essere tanto menefreghista?! Tua figlia potrebbe essere morta a quest’ora.
Chris: morta? Questo condannerebbe Topher per sempre…ma anche me in qualità di padre…c’è un pro e un contro. Laggiù vedo qualcosa penzolare fra i rami.
Noah: Christine aveva il costume da Froslass, giusto? Ebbene, siamo arrivati tardi. Nooooooooo!
Chris: nooooo! Noo, la mia unica figlia prediletta. Perché? –si strappa i capelli dalla parrucca-
Noah: colpa tua, Chris, oggi hai davvero superato la soglia della spregevolezza con lei, e dire che l’avevi già fatta soffrire abbastanza in precedenza, ma stavolta n-non ha resistito alla tentazione di andarsene per sempre. Era così giovane e attraente!
Chris: mia moglie e i suoi avvocati mi mangeranno vivo.
Noah: ecco quello che ti preoccupa davvero.
Christine: ti stupisci ancora?
Noah: ahh, il suo fantasma! No, aspetta…quello impiccato è solo il costume, non c’è alcun corpo dentro.
Chris: C-C-Cosa?
Christine: vendetta. Almeno per una volta ti ho fatto soffrire io con uno scherzo crudele e mi sono vendicata di tutte le tue recenti angherie. Ora che mi dici, padre? Dovevate vedere le vostre facce.
Chris: ti dico che sono così contento di rivederti! –la abbraccia- Smuack, smack, per un attimo ho temuto il peggio, ho temuto di aver perso mia figlia.
Christine: come….
Noah: ….no.
Christine: interpretazione pessima. Il cinema non fa proprio per te.
Noah: così per vendicarti di tuo padre hai fatto soffrire anche me senza pensarci due volte di rendermi al corrente. Ahah, bello scherzo. Come no.
// Mc Leans //
Chris: bello scherzo davvero! Sono così orgoglioso di te.
Christine: non ho ottenuto la reazione che speravo. Anzi, l’ho ottenuta ma dall’ultima persona che desiderassi. Credo che Noah se la sia legata al dito.
Chris: hai i geni dei Mc Lean se sei stata tanto sadica da simulare un suicidio per vendicarti e perché no anche divertirti.
// Hollywoodiane //
Monika: Christine . . . seriously. What’s wrong with this girl? Ha simulato un suicidio only to avenge herself, ma ci rendiamo conto?
Sapphire: in più non ci ha messo il minimo pathos. Fosse stata mia l’idea avrei fatto sicuramente di meglio: un lungo drammatico enfatico monologo a esprimere tutta la mia solitudine interiore, cui avrebbe seguito un’intensa esitazione prima di compiere il malsano gesto con estrema lentezza, sì da trasmettere tutto il mio dolore in vita prima di farla finita. Così si interpreta il ruolo di un suicida U.U
Monika: anche tu devi avere something wrong, my friend.
Topher: fiù. Per esserti tolta il tuo costume, dovrete scontare 5 minuti di penalità, adesso ripristiniamo l’allegria e l’adrenalina: vi ricordo che siete ancora in 6 e i posti sono solo 5!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Dixon: è stato un tour galattico! Abbiamo comprato un mucchio di souvenir genkidama. Ormai è sera inoltrata. Se abbiamo perso, ne è valsa la pena.
Midori: concordo appieno. Non potevamo lasciarci sfuggire un’occasione così irripetibile, gii! *Abbiamo vissuto in un giorno tutto quello che offre il Giappone senza spendere un soldo.*
Dixon: -vede l’insegna di Majedè 4- ci manca la sakura sulla torta. Partecipare a un vero game show made in Japan! Vieni con me!
…5 minuti dopo i due escono da dove sono entrati, trionfanti….
Midori: mi sono divertita come se fossi nel mondo di Bobobo! Wooh, quanti giochi pazzeschi abbiamo fatto, anche se non vedevo dove andavo è stato SU-BA-RA-SHI!
Dixon: e poi boom! Lester mi ha dato la dritta per l’ultima sfida del giorno. Vuol dire che abbiamo ancora una possibilità.
Diezel: uff, non ho più l’agilità di quando avevo 80 anni.
Owen: anf, non più l’agilità di quando avevo 80 chili.
Diezel: ma se non hai mai avuto meno di 120 lardominali! Taxi, alla foresta di Aokigaaa ah lo sai tu dove andare!
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Topher: benvenuti alla Suzuki, Opposti!
Izzy: posso vedere di nuovo, che bello! Ma siamo ancora in Giappone?
Topher: come “ancora”? Dove credeva fosse il traguardo?
Noah: è una domanda alla quale non so rispondere.
Chris: qualificati anche questa volta alla faccia tua.
Noah: non interessa a nessuno.
Christine: …
Topher: sono già passati cinque minuti? Purtroppo sono volati in fretta. Bene, ne mancano solo tre. I Manga e gli Stomaci sono appena arrivati alle soglie della foresta.Memo: Dixon e Diezel hanno 51 secondi per memorizzare la mappa.
Diezel: click. Che c’è scritto? “Dstr…snstr..” è in giapponese anche questa?
Owen: perché non si mette gli occhiali, nonno?
Diezel: perché non he ho bisogno! Cosa stai insinuando? Ho la vista di un gufo. –allunga il collo mettendosi a 1 millimetro di distanza dallo schermo- Dunque, desssstra…sssinistra…destra.. ehi, dove vai, non avevo finito di leggerti!
Dixon: menomale che ho fatto il disegno. Geheheh, ops** -accartoccia il foglio e lo getta subito da parte imbarazzato- M-Mi sono distratto. Lo rifaccio.
Diezel: -raccogliendo il pezzo di carta- ma che bella mappa già pronta. La via giusta da percorrere dunque è tutta curve e zig zag.
Monika: damn, non ci capisco più niente, chissà a che punto ti trovi, Sapphire.
Katie: dove devo andare adesso?
Sadie: non me lo ricordooo!
Topher: il rush finale è il panico.
Dixon: accidenti, non riesco a disegnare altro che..ehm…meglio seguire il disegno memorizzato esclusivamente nella mia mente, già.
Monika: wait, muovi il braccio. Oh, yes, sei tu quella in fondo, ti vedo da qui, go go go!
Sadie: Katie, ci sei quasi, ci sei quasiii!
Monika: yes! Taxi, let’s go to the Suzuki, quick.
Sadie: yuppi! Quello che ha detto lei, per favore.
Dixon: sono fuori, grande. Midori, adesso tocca a te, vai mia eroina!
Midori: sì, makenai zò.
Diezel: dovrei passare in mezzo a due colline…ma dove le vedete?!
Topher: tagliamo la testa al toro: l’ultima coppia a uscire dalla foresta è ELIMINATA. Midori è già fuori, quindi Owen e Diezel, per voi l’avventura termina qui.
// Manga //
Dixon: whew, menomale che oggi doveva essere la nostra tappa migliore. Ci siamo salvati per un soffio, però, quanto ci siamo divertiti!
Midori: peccato dover già lasciare il Giappone. E’ per questo che dobbiamo vincere questo reality: con quei soldi conto di trasferirmi qui e Dixon sarà il mio coinquilino strambo, *in perfetto stile anime*.
ELIMINATI: GLI STOMACI
Owen: beh, prima o poi doveva capitare.
Diezel: diciamoci la verità: personalmente non avrei scommesso un euro sulla nostra coppia e siamo durati molto più di quanto ci aspettassimo. Però ho ampiamente dimostrato che a 105 anni suonati posso ancora dare filo da torcere a questi giovinastri, la maggiorparte di loro sono imbroglioni o rammolliti, e anche questa palla di lardo che mi ha fatto compagnia mi ha dimostrato di valere qualcosa, in fondo in fondo.
Owen: è il più bel complimento che mi ha mai fatto prima, posso chiamarla finalmente nonnino?
Diezel: sì, ma non ti ci abituare, non ho ancora deciso se meriti la mia nipotina o meno. Da quando hai salvato la strillona tutta ciccia ammetto di vederti sotto una luce diversa…
Owen: il momento più bello? Sicuramente quando abbiamo recitato la commedia greca. E’ stata la nostra performance migliore.
Diezel: merito soprattutto dell’interpretazione di questa vecchia mummia saggia, eh eh. Comunque, se c’è qualcuno che merita di vincere è ovviamente Izzy e il suo amico fronte di celacanto, tifiamo per voi, non fatevi fregare da nessuno o giuro che anche con l’artrosi, la scoliosi, il piede d’atleta, la gotta, la gobba, e tutto il resto che non rammento, verrò lì a darvi una bella bastonata. Chiaro? Non mi deludete!
Owen: domanda: ma…di preciso…adesso…come torniamo a casa?
Topher: “il sottoscritto non è più ritenuto responsabile della salute dei concorrenti una volta avvenuta la loro eliminazione dalla gara.” Perciò, buona permanenza qui. Che tappa densa di emozioni, eh? E la prossima sarà ancora meglio, sempre più difficile e più appassionante. Continuate a seguire Flurrydonkylous Race, arigatò!
Brick: destra, sinistra, destra, destra, sinistra…dubito riuscirò a memorizzarla tutta in così poco tempo. Appunto, è già sparito tutto.
Jo: quindi devo stare qui ad aspettare come una fessa? Io non vedevo l’ora di levarmi questo costume di dosso, sto morendo di caldo.
Brick: silenzio, ausiliaria! Devo concentrarmi. Passo e chiudo per adesso. –entra nella foresta strisciando con cautela come se fosse in trincea- Potrebbero esserci delle trappole nascoste, non devo fidarmi in territorio nemico. Ecco il primo bivio. La strada giusta è a destra. Ulp, così facendo ci si addentra nel buio più totale. Troppo buio, l-le sagome degli alberi sembrano addirittura…dai rami penzolano…AAAAAAAAAAAAAAH!
Topher: chi ha bisogno di trappole nascoste quando basta un po’ di buio naturale a spaventarlo? Eheheh, le trappole le ho conservate per ben altri concorrenti, tipo, ma solo a titolo d’esempio, i Mc Leans.
Jo: ora sì che la frustrazione è al massimo, non posso neanche intervenire a sostegno di quell’incapace.
Brick: voglio andarmene da quiiiii! Aaaaiutoo, salvate il soldato Brick!!! –sbatte contro qualsiasi albero, cespuglio, cartello e animale si trovi davanti- Bonk! Crash! Thud! Dov’è l’uscita, dov’era l’uscitaaaa?!?
//Jo: ridicola patetica paura del buio: è per questo che ho deciso di indossarlo io il costume. Fosse toccato a lui stare qui dentro senza vedere niente che tutto nero sarebbe morto di paura. Ma sono forse stata ringraziata per questo gesto? Certo che no.
Brick: calma, non devo farmi –guarda in basso-- prendere dal panico. Ci fosse qui il mio superiore cosa direbbe? Mi ha addestrato appositamente per le missioni di ricognizione nella foresta pluviale, e quando uno perde l’orientamento è necessario che si crei i propri punti di riferimento, così saprò se sarò già passato per di qui o no. …. …… ….. …. L’uscita, sì, l’ho trovata! Non è stato così difficile dopotutto, ahem ahem.
Topher: congratulazioni, ma adesso tocca a Jo raggiungerti per poter arrivare al traguardo.
Brick: pronta, ausiliaria Jo? Fai due passi davanti a te e poi gira a destra.
Jo: auch! Potevi dirmelo che c’era un albero.
Topher: cominciamo bene, uh uh. Ha già sbattuto contro il primo albero dopo 1 secondo di cammino.
Brick: devo guidarti, ma non significa che devo dirti tutto quello che devi fare. Certe azioni sono implicite. Continua a camminare, anzi, a correre in linea retta.
Jo: wawawauk! –inciampa in un rametto-
Brick: rialzati, su.
Jo: sgrunt.
Topher: ahahah! Sarà una sfida molto lunga. Meglio vedere cosa combinano le coppie nelle retrovie…
(( Montaggio: Balzak ha accettato riluttantemente di mettersi il costume scelto per lui da Kelsea ignaro che quest’ultima ne abbia poi indossato uno a sua volta. KJ fa fatica a mettersi il costume da Regirock allora ci prova Jasmine ma neanche lei ci riesce così ci riprova KJ con l’aiuto di Jasmine riuscendo infine a infilarselo ma basta appena per coprirgli la parte superiore del corpo…! Korry si appiccica come un geco alla vetrina di un negozio per otaku doc (NDR: collezionisti sfegatati) e Ashley è costretta a ricorrere a tutta la sua forza per farlo staccare da lì fino a staccare l’intero vetro. Le Hollywoodiane stanno ambedue ancora dormendo similmente a tutti i clienti del Jigglypuff Bar…))
*Manga Bar*
Christine: eccoci all’ameno Cryobar, l’unico locale fatto interamente di ghiaccio. L’aver seguito Death Note in lingua originale mi ha ripagata.
Chris: brrr, menomale che sono stato previdente e ho messo in valigia vestiti pesanti adatti per le temperature più gelide!
Christine: solo per te.
Chris: ovviamente. Per chi altro avrei dovuto metterli?
Christine: “mistero.” Sediamoci a quel tavolo Avalugg laggiù.
Cameriera: benvenuti! Devo pregare almeno uno di voi di indossare un costume come da regolamento.
Christine: visto che papino ha già il suo bel parka firmato addosso, lo indosso io per evitare di surgelare in questa specie di freezer.
Cameriera: per il camerino da questa parte. A lei, signore, porgo il menu con tanto di spiegazione della sfida.
Chris: spero non siano in giapponese..hmh..hmh..molto interessante. E sembra divertente! Cioè, yaaawn, il pivello non poteva pensare a qualcosa di meglio?
Christine: tornata in tutto il mio macabro splendore. Come no. Comunque, ho scelto Froslass perché mi rappresenta: ghiaccio e spettro sono i miei due tipi preferiti.
Chris: brrrrr rrr. Confesso che metti paura! Ahahah! Mettiti pure comoda perché sarà papà a nutrirti proprio come quando eri piccola. –la musica di Psycho parte in sottofondo-
Christine: quindi mi devi imboccare. Sono pronta a diventare un vero fantasma, comincia.
Chris: apri la boccuccia. Dov’è l’aeroplanino? …schiantato sulla tua faccia! NYAHAHAHAHAH! Ci sei cascata proprio come quando eri piccola!
// Mc Leans //
Christine: sto rivivendo un dejà vu della mia infanzia: è l’unico film horror che non avrei mai voluto vedere una seconda volta. Topher me la pagherà cara.
Chris: mi ha sempre fatto morire dal ridere! Mi sento anche più giovane di dieci anni. Grazie, Topher.
Christine: papà… metti da parte il tuo sadismo pagliaccesco per una volta e non farti odiare più di quanto già non ti odio di mio.
Chris: twotwotwotwo…bersaglio inquadrato, aprire il boccaporto, FUOCO! –sgancia il boccone giù dal cucchiaio sulla sua testa come una specie di bomba- BOOM! Erano anni che non mi divertivo tanto :’D
Ok, ora sono serio, tieni aperta la bocca, arriva il primo boccone.
Christine: ….aaahm.
Chris: Munch, munch, intendevo per me. Ahahahahah! No, vabbè, sei più ingenua di quanto ricordassi. –cade giù dalla sedia rotolandosi dal ridere- Ok, stop, ora sono serissimo. Mangia!
Christine: alt. Se io ho messo il costume allora sei tu quello che dovrebbe essere imboccato.
Chris: ops, una piccola svista. Senza rancore, eh?
Christine: -gli rovescia addosso il piatto- ops, una piccola svista. Senza rancore, però.
Chris: ghh, era bollente. Con una nota ghiacciata che mi ha quasi congelato la ling’a.
Christine: abbiamo finito qui, leggi il seguito. Ho una sensazione agghiacciante.
Chris: “blablabla blabla…facendo tutto quello che gli dice il partner”.
Christine: in sintesi devo seguirti alla cieca fidandomi ciecamente di tutto quello che mi dici e fai fare da adesso in poi. Non è una dritta, è una condanna a morte.
Chris: esagerata. Proprio non ti fidi di tuo padre?
Christine: no.
Chris: speravo almeno in una risposta un po’ più incerta.
Christine: è un no sicuro, invece, te lo garantisco.
Koffee: basta imboccarmi! Il piatto è vuoto da un pezzo.
Kurt: kome posso saperlo finkè non me lo dici tu.
Koffee: il ramen mi è finito anche fra i capelli. Bleah, poi mi è rimasto un saporaccio di rafano in bocca…cosa diamine mangiano da queste parti. Ehi, cameriera, visto che ho mangiato in modo pessimo, posso avere del caffè per sciacquarmi la bocca?
Cameriera: ….koffè desu ka?
Koffee: caffè decente, possibilmente, e ovviamente che sia incluso nel pasto.
Kurt: non c’è tempo.
Koffee: c’è sempre tempo per il caffè, e poi non sei tu al comando, mangiakrauti, quindi sta’ zitto. Allora? Ci mettete così tanto a prepararlo da queste parti, voi che vi vantata di avere la cucina più rapida del mondo? Ohh. Sentiamo un po’…surp..glu..SPROOOZ!Cos’è quest’atrocità? Quanto zucchero ci hanno messo dentro per farlo così dannatamente dolce, mi si appiccica pure sul palato. CAMERIERA! Questo caffè non lo darei neanche ai miei cani o a Kelsea: si può sapere come l’hai fatto? E’ stucchevole.
Cameriera: è caffè allo zenzero aromatizzato con miele e cannella, nella classica tradizione nostrana.
Koffee: z-z-zenzero, c-c-cannella???
Kurt: ho già capito dove andremo a finire..
Koffee: !!!!!!!!Oh, no,cos’haifattodisgraziatacos’haifattolosaicos’haifatto???? Iotiiotii-iot-t-t-iiii…VOGLIOBENEDAMORIRE!!!!*ABBRACCIO*
Cameriera: o.o
Toffee: seicosìcoccolosavestitadauccellinachenonpossononabbracciarti, stessodiscorsovaleperte, Kurtino!
Kurt: oh mein…!
Toffee: fatti abbracciare, strizzare, coccolare! Sei così adorabile.
Kurt: non posso neanche vedere ma si può sapere ke kosa ti sta accadendo?
Toffee: sento in me un’irrefrenabile energia e voglia di divertirmi, nonché un affetto smisurato per tutte le creature viventi. *Ghiiii*
Kurt: kvesta è la kosa più inquietante ke mi sia mai capitata prima.
Toffee: dai, cosa stiamo aspettando? Usciamo di qui e facciamo tutte le cose più pazzesche possibili!
Kurt: ti ricordo ke io non fedo un kaiser qui dentro.
Toffee: allora dammi un’ala che ti farò vooooolaaaareeeee!
Kurt: almeno sei più veloce del solito. (Uhm, devo trofare il modo di sfruttare kvesta sua adrenalina da zucchero). Itea! Koffee?
Toffee: chi è questa Koffee? Io sono TOFFEETOFFEETOFFEE! Si scrive una volta, ma si pronuncia x 3!!
Kurt: ok. Ti folefo dire ke non c’è pisogno di girare tutta la città kome trottole perkè noi sappiamo già qual è il posto più divertente di tutti, pasta ke leggi la dritta.
Toffee: “pasta?” Malosaikehaiunaccentopropriobuffo?!
Kurt: il mio accento non è puffo!
Toffee: ahahah, hai detto “puffo”!
Kurt: Paf! Koncentrati sul fulcro del discorso, diamine. Leggi la dritta ke ci hanno dato.
Toffee: d’accordo, Mr Swellow dall’accento puffo blu X’D –legge- Che forza, parteciperemo a un vero game show in stile jappo! Sono arcisupermegaiperexakiloesagitataaaaa!!!!! Andiamosubitooo!
Kurt: a-aspetta sai almeno tofe si trova?
Toffee: tofu? No grazie, sono sazia. Eppoiabbiamounagaramajidèdafare!
Kurt: …
Toffee: piùvelocevelocevvvveloceeee! SCREEEK” –frena di colpo davanti a un negozio di dorayaki- Cambio di programma. ***PIT STOP PASTICCINI***
Kurt: skordatel-ohhh!
Toffee: ti supplico, Kurtuccio, sii buono.
Kurt: va bene, va bene, basta che la smetti di tirarmi per il naso.
Toffee: urrà! Sarò velocissima, promesso. Fatto.
Kurt: kome?
Toffee: semplice: li ho scofanati tutti in un colpo solo ^o^
Kurt: kulp. Ce ne possiamo andare, atesso? Mi porti a questo Majètè kvattro o kome si kiama?
Toffee: arcisupersubitooo!
Dixon: ma cos’è che ci è appena schizzato accanto?
Midori: sarà stata una ragazza anime sotto effetto di eccesso di zuccheri, una cosa tipica qui.
Dixon: galattico. Oh, ehm, a proposito, c’è una cosa di cui vorrei parlare con te, è importante.
Midori: immagino di che si tratta.
Dixon: davvero? E come?
Midori: la verità viene sempre a galla. –prende fiato- ….io non sono giapponese!
Dixon: io sono innamorato di. Eh? Non sei giapponese, dici?
Midori: proprio così. Oggi l’avresti capito presto, ne ero consapevole. Non sono mai stata prima qui, per me è tutto così nuovo e *affascinante.* Midori è un nome d’arte che mi sono data per illudermi di essere parte di questo mondo straordinario, e anzi, ben oltre, immaginario.
// Provino originale di Midori //
Mi chiamo Madison Green e non mi sono mai trovata a mio agio nel mondo reale, lo trovo così brutto, violento, fasullo, totalmente diverso da quello degli anime, dove il bene trionfa sempre sul male e i buoni sentimenti predominano sempre alla fine. Inoltre i personaggi dei cartoni sono immortali, chi non lo desidererebbe? Sentiamo.. Nessuno! Esatto. Io sto dedicando tutta me stessa per trovare la porta fra il mondo nostro e quello loro, sì, prendetemi pure per una pazza, ma sono convinta che esista: in fondo siamo noi uomini ad aver creato i cartoni animati, una connessione c’è, eccome. –inspira profondamente- Ho accuratamente reso ogni dettaglio della mia vita in stile anime, dai vestiti tipicamente sfarzosi, alla pettinatura colorata e assurda, al modo di muovermi e reagire, e questo mi ha resa….totalmente isolata. Però mi ha avvicinata all’obiettivo, ne sono certa, sto lentamente girando la chiave che mi permetterà di aprire quella *porta di connessione.*
…..
Se mi prendete nello show so già che sembrerò l’Ella del Sol Levante, ma lasciatemi dire che non mi interessa come mi vedranno gli altri, io porterò avanti il mio scopo e per la prima volta in mondovisione farò conoscere i poteri anime che ho già acquisito col tempo e la pazienza! Chiamatemi Midori, “L’Eroina dell’animazione”.
Dixon: oh.
Midori: io ho sempre creduto che diventare il più possibile giapponese mi avrebbe permesso di raggiungere l’obiettivo, ero convinta che fosse nascosta qui la chiave per accedere al mondo, ma mi rendo conto che resta sempre tutto finto, insomma, ho capito di essermi fatta l’illusione sbagliata. Perciò non posso più fingere di essere quello che non sono, mi dispiace di averti deluso, ti ho raccontato (e ho raccontato a me stessa) un mucchio di bugie solo per restare nel mio mondo immaginario e idilliaco, continuando a vivere nell’illusione di essere animata. Per questo volevo tanto che facessi quel manga. Leggendolo avrei sicuramente creduto di essere dentro un mondo diverso, adatto a me.
Dixon: wow, che confessione.. A esser sincero ti ho spesso assecondata pur sapendo che erano tutte coincidenze oppure fantasie, ma per me sei sempre Midori-chan, la mia migliore amica speciale e irrinunciabile, così fantasiosa e piena di vita che sembri davvero di un altro mondo. Non ti biasimo per il tuo sogno di vivere in un mondo migliore e ti auguro di realizzarlo un giorno.
Midori: grazie…sei l’unico che mi ha capita.
Dixon: adesso bando alla tristezza! Siamo in Giappone, finalmente? E allora divertiamoci! Potrebbe non capitarci un’occasione del genere mai più.
Midori: ma la gara non è finita.
Dixon: della gara non mi interessa un fico secco al momento. Voglio solo divertirmi in compagnia della mia tomodachii. Dammi la mano, voglio visitare tutte le attrazioni e vivere tutte le emozioni indicate nella mia guida tascabile, ma proprio tutte! –segue un susseguirsi di sequenze nelle quali i due si divertono a visitare: la sede della Game Freak, l’impianto di sci artificiale più grande del mondo, l’hotel Grand Hyatt provando l’emozione di dormire in un vero futon e provare il trattamento termale, il teatro kabuki e il cinema di Kurosawa, la sede della Tohei Animation, eccetera, eccetera, eccetera…tutto a spese della produzione-
*Ahokigara*
Topher: hai capito i Manga? Qualcosa mi dice che saranno proprio loro a perdere, oggi…Comunque, torniamo a occuparci dei Marziali. Ecco con la telecamera infrarossi possiamo vedere Jo avanzare nella boscaglia sbattendo contro tutti gli alberi possibili, inciampando in tutti i rami secchi e in generale muovendosi come chi è totalmente nel pallone. Allora le voci sul gruppo di reclute disperse durante una gita con Brick al comando sono vere….
Brick: falso! Non ho perso il gruppo intero, 2 reclute le ho riportate sane e salve indietro.
Jo: ahi! Dannazione a te, perché continui a farmi sbattere contro gli alberi?
Brick: io ti dico solo di avvicinarti ai tronchi il più possibile. Quello era l’ultimo, adesso vai dritta ed ecco l’uscita.
Jo: allora? Ce l’ho fatta? –è tornata all’entrata-
Brick: quasi. Gira di 180° e ricomincia a camminare finchè non ti fermo io.
Jo: fammi indovinare: mi hai riportata all’entrata? Il tuo senso dell’orientamento fa veramente pena.
Brick: colpa tua che non mi hai ascoltato quando ti ho detto di avvicinarti a ciascun albero!
Jo: se non mi dici tu se sono vicina o lontana come posso saperlo?
Brick: ah. Vabbè, basta accampare scuse e riproviamo. Destra, sinistra, destra, sinistra, destra, destra, ora aggira quell’albero…sì…è uno dei miei…poi cammina velocemente davanti davanti davanti davantiii…abbassa la testa, e ci sei.
Jo: sono uscita stavolta? Finalmente.
Topher: bravi, Marziali, avete la concreta possibilità di piazzarvi primi, sempre che riusciate a raggiungere la sede della Suzuki.
Brick: basta sapere dove si trova. Dove si trova?
Topher: non posso dirtelo….non hai raccolto il volantino pubblicitario all’ingresso? Lì spiega dettagliatamente come raggiungerla.
Brick: volantino? Non era scritto niente a riguardo nella dritta!
Topher: non è una corsa che si vince solo con la forza, questa, pensavo che l’eliminazione dei Caterpillarmati fosse stata eloquente: ci vuole soprattutto la materia grigia e l’astuzia.
Brick: te la do io la materia grigia assieme a un bell’occhio nero!
Topher: gulp. Ripensandoci, per questa volta chiuderò un occhio (anziché farmelo chiudere da te) e te ne do una copia io.
Brick: molto meglio.
-poco dopo-
Brick: yuhuu, abbiamo tagliato il traguardo per primi!
Jo: evviva! Non vedevo l’ora. Che ne dici, adesso mi puoi togliere questo pesante e ingombrante costume di dosso? Finalmente libera! Auff, ossigeno.
Brick: non mi sembri entusiasta come m’aspettavo. Ho dimostrato di avere le doti del leader e ho guidato la squadra alla vittoria. Perché sei così imbronciata allora?
Jo: non lo so, dimmelo tu. Mi hai maltrattata dall’inizio alla fine, vessata e stressata tutto il giorno senza darmi un attimo di respiro, e mi hai pure dato dell’ausiliaria! Grrr, mi sento così umiliata da non potermi godere la vittoria.
Brick: guarda che ho fatto esattamente come volevi, mi sono imposto come fai sempre tu. E’ il genere di trattamento che mi riservi ogni giorno, ora sai come mi sento.
Jo: ma se mi hai trattata come la suola delle scarpe..!
Brick: appunto. Ahem, hem.
Jo: andiamo, neppure io sono così dispotica. TU sei stato peggio di un caporale oggi. PEGGIO DI CHEF. Anf, sono troppo stanca pure per arrabbiarmi. E poi mi pulsa la testa a forza di aver cozzato contro ogni singolo malnato albero. Perché me l’hai menata tanto con i tronchi degli alberi?
Brick: non credo ti convenga saperne il motivo.
Jo: dillo e basta.
Brick: ok. Ho marcato con la mia pipì quegli alberi che poi ho usato come punti d’orientamento per ricordarmi il percorso e guidarti.
Jo: urgh. Ecco cos’era la sensazione di bagnato che sentivo ogni volta che ne toccavo uno. Ho bisogno di farmi una doccia subito! –entra nell’autolavaggio della Suzuki senza pensarci due volte- Sfregate, sfregate come se non ci fosse un domani, ho una carrozzeria di ferro, io!
Topher: subito dopo i Marziali sono arrivati a piazzarsi altri tre team: gli Altruisti…
Mike: da solo non avrei potuto memorizzare l’intero percorso ma io non sono mai solo: ci sono Chester, Vito, Svetlana e Manitoba con me. Così ciascuno ha memorizzato un tratto e ascoltando le indicazioni da loro memorizzate uscire dalla foresta è stato semplice. Dawn invece è perfettamente in grado di muoversi in una foresta a occhi chiusi senza alcun aiuto, e così è quanto è successo. Il secondo posto è per la seconda volta nostro e io sto dimostrando sempre più di non dipendere dalle mie personalità! Giusto?
Dawn: oohmmm.
Topher: gli Aristocratici…
Kyle: 3 lettere: GPS. Inoltre mio papà è socio in affari della casa della Suzuki come tutte le altre aziende automobilistiche della Terra, e loro non hanno avuto alcuna esitazione a fornirmi un passaggio immediato. Ancora una volta lo $trapotere dei soldi mi ha risparmiato un mucchio di fatica e ha confermato la mia schiacciante superiorità economica rispetto a tutti gli altri concorrenti.
Leanne: *yawn*
Topher: e le Selvatiche.
Mayko: quarto posto ma fa’ niente. A me importa aver per la seconda volta superato Azusa*!
Topher: frena, frena, frena. Non è detto. Dato che voi Selvatiche avete da scontare 51 minuti di penalità per aver corso tutto il tempo senza un vero costume come mi ha riferito “un uccellino.”
Ketty: scherzi?
Mayko: Altro che uccellino, io so chi è stata a far la spia! Agrr. TE l’AVEVO DETTO CHE NON AVREBBE FUNZIONATO. Proprio, non conta niente il fatto che io sia già metà pokèmon? Insomma, guardami bene! –gli salta addosso- GRRR, NON TI SEMBRO GIA’ ABBASTANZA REALISTICA COSI’?
Topher: eeehm, devo chiamare la protezione animali o ci diamo una calmata?
Mayko: n-no, scusa, scusa, non lo faccio più, giuro. Non sono aggressiva, niente p-protezione animali, ti prego. –lo lecca- Sono affettuosa, vedi? Pacifica e affettuosa!
Topher: ok, ok, basta, che impressione!D’accordo, farò finta che non sia mai successo, ma il regolamento resta sacro. I vostri 51 minuti decorrono a partire da…ora! Accidenti, mi ha proprio leccato la faccia, altro che Ezekiel, Shawn e Sugar. . .
Mayko: maledizione. In 51 minuti Azusa ha tutto il tempo di superarci.
Ketty: e non solo lei, chiunque avrà tempo sufficiente a farlo in teoria. Miao, siamo in un doppio guaio.
Mayko: ma che bel guaio!
Ketty: fanne un paio.
Jasmine: eccoci alla foresta di Ahokigara.
KJ: devo fermarmi oppure continuo a camminare?
Jasmine: aspetta, leggo cosa c’è scritto sulla dritta. Fermati qui, devo entrare prima io quando tra poco sarò fuori verrà il tuo turno. Sì, questa sfida è proprio nelle mie corde.
Seijii: perfetto, continua a muoverti strisciando, così il rischio sarà a zero. Stop. Me-ehilà, guarda chi c’è! Le mie due montagne preferite. –dà una pacca a KJ-
KJ: Seijii, amico mio, sei tu?
Seijii: chi sennò? Dì un po’, come vanno le cose lassù in vetta?
KJ: non c’è male, Kyleanne a parte. Invece da quelle parti a fondovalle come butta?
Seijii: non c’è male, ma sono un po’ geloso dell’amicizia fra Kelsea e il Kanguromane. Sospetto che quello scorfano abbia un debole per lei. Oggi non li ho ancora incontrati. Me-ehi, stavate per entrare nella foresta?
KJ: solo Jasmine per adesso.
Seijii: ottimo, perché ho un’idea formidabile delle mie.
Jasmine: non ci interessa.
Seijii: aspetta, non è una fregatura. Ve la spiego: io salto in groppa a Jasmine che è già abbastanza bella alta di suo e da quell’altezza privilegiata posso vedere oltre la linea degli alberi e dei rami, così sarà un gioco da rosbore trovare l’uscita! Una volta fuori, KJ si trascinerà Rory dietro mentre io e Jasmine vi guideremo a distanza. E’ un piano semplice ma privo di rischi.
Jasmine: sbagliato, un rischio c’è: quello di doverci fidare di te. Già ieri siamo stati traditi quindi no grazie. Comunque, io non ho bisogno di un nano a farmi da navigatore, ho esplorato decine di foreste sperdute e non mi sono mai persa una sola volta.
Seijii: ma questa è diversa, è la foresta di Ahokigara! Fidati, io la conosco bene.
Jasmine: ahahah! E perché?
Seijii: perché…perché…meh, ora non mi sovviene…è da tanti anni che non ci vado più. Preferisco cacciare gli insetti altrove.
Rory: m-ma come fai a cacciare gli insetti giapponesi se tu abiti nel K-Kentucky?
Seijii: shht!
Jasmine: ecco il wombato che viene su dalla tana. Col cavolo che mi fido di te.
KJ: in effetti, stavolta sono d’accordo. Amico, è meglio se ti cerchi qualcun altro da fregare, qui non è aria. E’ un consiglio da amico che ti do.
Seijii: ma, ma..
Jasmine: io entro. Non ti azzardare a seguirmi perché me ne accorgo e ti schiaccio come una zanzara.
Seijii: accidentice, non mi aspettavo questa ostilità.
KJ: eh, i tempi cambiano, in bocca al luccio. Pat-pat. La tua testa è qui, vero? Però, sei diventato più alto?
Seijii: no, stai paccheggiando un acero bonsai, ma è il pensiero che conta.
Alejandro: andale andale, Noah! Un vero criceto pequenho pequenho andrebbe più veloce di te su quella ruota. Testimone imbucato! Qui noi abbiamo finito. Hasta la vista, amigos!
Noah: sì, sì, bravo. Anf, pant, non ce la faccio più, raggiunto il limite fisico, devo fermarmi.
Izzy: andiamo, è la quarta volta che mi fai cadere giù. Non credi in te stesso, sei pigro!
Azusa: eh, già, è proprio un caso disperato. Come Garry. Più veloce, sembra che tu non abbia mai corso in vita tua e io qui intanto continuo a cadere deludendo i miei fan.
Pubblico: A-ZU-SA, A-ZU-SA, A-ZU-SA!
Azusa: sentito? Loro ci stanno mettendo il cuore per tifarmi.
Garry: infatti io non ho mai corso prima d’ora, sono abituato a un ritmo di vita lento e adagiato, e prima di conoscerti mi bastava vivere della mia sporadica ma fedele fortuna. Uffa.
Azusa: se non vuoi farlo per te stesso o per me, fallo per i tuoi fans. Incitate anche il mio compagno, gente, incanalate su di lui tutto il vostro supporto, fatevi sentire!
Pubblico: GARRY!GARRY!GARRY! WOOH, ti adoriamo!
Garry: toh, le mie vecchie groupie. Non pensavo di trovarle qui.
Azusa: ma scherzi? Un vero fan segue sempre ovunque il suo beniamino, e non lo abbandona mai. Solo se viene tradito ha diritto di farlo. Tu vuoi forse tradirle per la tua pigrizia?
// Vincenti //
Garry: io non la sopporto proprio, ma devo ammettere che ha ragione,e poi ha proprio un modo di fare che mi dà la carica, è una sensazione inspiegabile e nuova.
Azusa: fan di Garry, alzate la voce così da risvegliarlo dal suo letargo! Ops, sono quasi inciampata in una valigia.
Garry: va bene, vorra dire che farò girare la fortuna come solo io so fare, blink.* -scivola su una buccia di banana cominciando a rotolare su sé stesso velocemente, sempre più velocemente- Non era esattamente quello che intendevo, ma visto che intrattenimento vi sto offrendo? Si vede che la dea bendata mi ha preso…alla lettera!
Pubblico: ahahahah!
Azusa: subarashii, questo è lo spirito. Ci sono quasi, sto toccando la cassetta delle lettere…fatto!
Lester: i Vincenti vincono! In ogni caso avrei potuto dirlo in un modo meno scontato ma sono a secco di ispirazione.
Ketty: e dopo i Giganti, i Poli, gli Acuti, i Collezionisti ecco tuo cugino e il suo zerbino a superarci.
Mayko: no, lui no!
Seijii: invece sì, meheheh. Poco fa mi è sembrato di vedere anche tua sorella maggiore.
Rory: ahem, i-io comunque non sarei tecnicamente il “suo” zerbino, ma solo lo zerbino in generale..che poi non è un miglioramento, sigh.
Mayko: grr, quanto manca ancora?
Ketty: 5 minuti e la nostra penalità si è consumata tutta. Ecco un’altra macchina.
Mayko: FAI CHE NON E’ AZUSA T-T
Garry: sono stato fortunato a trovare una scorciatoia segreta per aggirare la foresta e poi un passaggio fino a qui poiché il padre di una delle mie ammiratrici più accanite lavora in questa sede.
Azusa: sorellina, questa volta ci sei andata vicina, ma che ti serva di lezione: io sarò sempre davanti a te. Ma non per questo tu non devi smettere di crederci, capito?
Mayko: Raarrrrr. –la attacca-
Azusa: calmati, ahia! Nella vita non si può sempre vincere, bisogna sapere accettare la sconfitta, tu dovresti saperlo bene visto che sei abituata. Sfrutta tutta questa rabbia adrenalinica nelle sfide future e magari ce la farai a battermi- auch! Strap! – con molta molta molta fortuna. Credo sempre in te! Lo sai. Ahiiii! Sìi positiva e ci riuscirahiiii!! Ouch, che male, che artigliata! Niente male, sei diventata molto più forte dall’ultima volta che abbiamo giocato alla lotta (e io ho stravinto senza fatica) davvero notevole. Morsch! Sfrash! Rrrip! Ehi, chi mi dà una mano a placarla, comunque?
Ketty: mi piacerebbe, ma è l’ora del mio sonnellino.
Garry: ma pensa, cade al mio stesso orario.
Azusa: non importa, farò da sola. Nessun problema. AHIO! Mayko, però adesso basta, BASTA!! Non ti sei sfogata abbastanza? No, lanciarmi contro le macchine mi sembra esagerato, lasciamiii!
*Manga Bar*
Owen: sarà questo il locale?
Diezel: boh, proviamo, tanto vale andare a casaccio a questo punto. A prima vista il simbolo del tipo veleno sul gettone corrisponde a quello dell’insegna.
Owen: allora è quello giusto! Finalmente si mangia! Ho una fame. Kyo no hiwagari wa nan desu ka?
Diezel: questa è nuova: sai il giapponese? E da quando? Izzy non me ne ha mai fatto cenno.
Owen: ci sono tante cose che non sa di me.
Diezel: ora non metterla su questi toni ambigui e inquietanti. Mantieni le distanze, Polpetta.
Owen: so il giapponese perché ho divorato molte letture a tema a casa del mio amico Noah.
Diezel: divorato…in che senso? Precisa.
Owen: erano squisite, ma mai quanto gli uky..ukiyo-e appesi alle pareti. Mmmh. Gustosi ma leggeri come fogli di carta pergamena. Oh, finalmente arriva da mangiare! Ehi, ma che cos’è questa porzione misera?
Diezel: “sashimi di Qwilfish, porzione minimal-chic” alias oggi i ristoranti fregano soldi più dei ladri normali.
Owen: mi è passato l’appetito vedendo questo piatto nano. Il costume lo indosso io, tu ti fai imboccare.
Diezel: imboccare? Che mi venga un colpo! Mi fa sentire decrepito questo termine.
Owen: non ho fatto la prova costume, spero ne abbiano uno adatto a contenere la mia muscolatura.
Diezel: non è la muscolatura il problema, è il triplo lardo. Vedi di spicciarti.
Owen: costume da Seviper? No, troppo stretto. Costume da Arbok? No, mi sta piccolo. Costume da Swalot…oh, ma neanche questo mi sta?! Ma dai. Oh, forse ne ho trovato uno bello largo, se stringo la pancia leggermente tanto, ce la faccio..gnn..eccomi!
Diezel: cosa saresti, un Koffing?
Owen: già. Attenti, il Pokèmon Velenogas è uscito dalla sua sfera! PROOOOOOT! –ne molla una che mette al tappeto tutti i clienti e il personale- Ups.
Diezel: Superefficace, niente da dire. KO GENERALE IN UN COLPO.
Katie: certo che questa città è stupenda, è piena di negozi carini.
Sadie: kawai, Katie, non carini, kawaii.
Katie: Sadiiii, questi costumi sono un amore, vieni a vedere!
Sadie: ihh! Hai ragione. Mi vien voglia di provarli tutti, però non dobbiamo distrarci dall’obiettivo. Quale scegli?
Katie: Plusle, ovviamente.
Sadie: cooosa? No, Minun & Plusle proprio no! Io li detesto quei roditori. Scegline un altro.
Katie: dai, come puoi dirlo? Io l’ho già messo, e scommetto che tu saresti altrettanto adorabile come me.
Sadie: in effetti…mi hai convinta! Fatto. Come sto?
Katie: non lo so, non ti vedo, non vedo un ciufolo qui dentro.
Sadie: neppure io vedo te. Questi costumi non hanno buchi per gli occhi.
-si scontrano cercando di uscire dal camerino-
Scusa!
Katie: scusami tu!
// Lollipop //
Sadie: col senno di poi ci siamo rese conto che è stata una pessima idea metterci entrambe al cosplay.
Katie: il fatto è che siamo abituate fin da piccole a vestirci sempre uguali, perciò se lei mette il costume devo per forza farlo anch’io, e viceversa, è un’abitudine cui non possiamo proprio rinunciare!
Sadie: ma così ci siamo fregate da sole. Se tu non vedi dove andiamo e quello che facciamo, e io neanche, come andiamo avanti?
Katie: non facciamoci prendere dall’isteria, sfruttiamo la nostra intelligenza per capire anzitutto dov’è il tavolo rispetto a noi, poi dove sono le nostre sedie, il piatto che devo farti mangiare e….l’uscita e…e le dritte successive come le leggeremo non so…eee…ok, vai col pianto di disperazione. 1,2,3. Buuhuuuu, siamo spacciate!
Sadie: BUHUUUHUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUH!
Monika: zzz…what?
Diezel: insomma, basta, cos’è questa lagna? Vi sento io che ho un solo orecchio e mi trovavo a un isolato di distanza. Visto che riconosco in voi le voci delle due spaccatimpani, mi dite qual è il problema che magari posso aiutarvi.
Sadie: il problema è che..sniff..il problem è..sob…
Katie: siamo..snuff…noi 2 siamo…sigh..
Diezel: di questo passo invecchierò di 200 anni e ancora mi dovrete dare la risposta. Basta singhiozzare! Parlate chiaro, su.
Katie: non riusciamo più a levarci i costumi, e se non lo facciamo…
Sadie: verremo eliminate di sicuro!
Diezel: tutto qui? Ziiip. Ecco, una è libera.
Sadie: oh, grazie, grazie! E’ sufficiente. –lo abbraccia forte-
Diezel: piano, crack, lo senti il suono della mia spina dorsale? Basta così, prego e ci vediamo più tardi forse.
Sadie: siamo di nuovo in gara, sììì! Non sprechiamo l’opportunità.
Katie: dimmi tu quello che devo fare e lo farò senza esitazione.
// Lollipop //
Sadie: tra me e Katie c’è un’intesa gemellare: ci fidiamo l’una dell’altra e ci nutriamo a vicenda.Perciò per noi questa prova è una passeggiata!
Katie: ci sono coppie più brave, forti, intelligenti e capaci della nostra, ma nessuna di loro può vantare la nostra unione.
Sadie: già finito. Sei stata bravissima, Katie. Andiamo verso la prossima meta, forza!
Katie: da che parte devo muovermi?
Sadie: dammi la mano.
Monika: Yawn. –si risveglia con la faccia piena di scarabocchi- Ci siamo addormentate quante ore fa? Oh my gosh, sono già le six o’clock PM! S**t. Siamo rimaste really indietro, totally in late. Quick, wake! Ci dobbiamo muovere, dobbiamo rimontare non so come.
Sapphire: quindi non stavo recitando di dormire ma dormivo per davvero?
Monika: yes, ora alzati, follow me, e let’s go! –si scontrano con le Lollipop- Owch! YOU, Sadie.
Sadie: MONIKA. Credevo fossi più avanti rispetto a noi. La tua best friend ti ha forse mollato a te stessa? Peccato, chissà come ci si sente male al posto tuo.
Monika: shut it! Mayko non mi ha…ok, she did, but…c’mon, non ho tempo da perdere con te, fatty girl.
Sadie: fatty girl? Cosa significa?
Monika: discover-by-yourself. Bye!
*Majedè 4*
Lester: ennesimo tentativo di Noah e Izzy. Ecco Noah che scende giù dallo scivolosumo e Izzy lo prende al volo, poi subito i ruoli si invertono lungo il percorso delle Pokèball Giganti Basculanti, passano presto al terzo gioco e sembra che non facciano più neanche caso all’inchiostro e infine è il momento della verità: Postino Hamtaro, l’ultimo tratto e il più difficile. Ricordo a tutti le regole: i giocatori con il costume devono correre lungo il nastro trasportatore e consegnare la busta con il testimone prima di cadere in acqua, mentre i loro compagni ci danno dentro come criceti impazziti correndo nella ruota fotovoltaica che rallenta il passo del tapis roulant. Tutto questo mentre una quantità disparata di oggetti e avverse condizioni atmosferiche si abbatte su di loro!
Noah: vrrr…vrrrr…vrrr…ce la faccio, questa volta ce la faccio. Salta!
Izzy: dai, non mollare! –salta oltre una pila di birilli-
Lester: le condizioni del tempo peggiorano sensibilmente: arriva la grandine!
Noah: perfetto, ci mancava.
Izzy: ohi, ahi, Kaleido è sotto attacco, may day! –si acquatta a terra venendo portata via immediatamente dal tapis roulant- Oh? Splash”
Noah: noo, ma che ha fatto? Ho faticato per niente. Siamo punto e a capo. Non ce la faccio più!
Christine: dillo a me.
Chris: adesso mettiti sulla sinistra. –Christine viene abbattuta da una palla gigante e buttata nel fango- Ahahah! Come mi sto divertendo oggi! Volevo dire destra…oh, beh, ricominciamo daccapo, pazienza.
Noah: vedo. Come puoi permettergli di farti trattare così?
Christine: è più forte di lui, non può fare a meno di torturare qualcuno per il suo personale intrattenimento, e non potendo più disporre di voi campeggiatori usa me come unica vittima.
Chris: passo avanti, è lì che sta l’inchiostro. Brava, ora alza le braccia e versalo nel secchio sulla tua testa. –Christine esegue rassegnatamente l’ordine finendo inzuppata da capo a piedi nel nero di seppia-
Christine: già sapevo cosa sarebbe successo.
Chris: acc, volevo dire il secchio sulla mia testa. Che lapsus.
Noah: Christina, ribellati…
Christine: lo so. Purtroppo sono la sua succube fino a stasera, ogni mio passo deve dipendere da lui.
Izzy: che faccio, lancio?
Noah: no, mettiti a destra prima. Ora puoi versare.
Izzy: d’accordo, voilà!
Chris: splatch! Argh, hai macchiato me!
Christine: hai detto che ti ho mancato, papà? Fammi rimediare.
Chris: no, non lanciare adesso! Non vedo più niente, scivolo scivolo! –casca a terra in spaccata- Igh.
Noah: uh.
Lester: hsss.
Chris: ahiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!
Tutti: ahahahah!
Chris: non c’è niente da ridere, sapete quanto mi fa male?!
Noah: no, ma possiamo bene “immaginare il dolore”. (a Christine) Corri avanti a te e sali su una specie di pedana mobile. Puoi farcela da sola da qui in poi.
Christine: se lo dici tu..
Izzy: sì, anche perché io sarei la tua PARTNER.
Chris: aspetta, mi lasciate in questa dolorosa posizione? Christine, aiuta il tuo giovane vecchio a rialzarsi.
Christine: non so dove sei, quindi spiacente, dovrai arrangiarti.
Monika: here we go agli studios Majedè, finally. –Katie sbatte addosso a Sapphire che sbatte addosso a lei stile domino- You again?
….
Sadie: salto io per prima.
Monika: no, io vado first. Sguish. Eww, disgusting..ho cambiato idea. Prima tu, fatty girl, si tratta di tuoi simili afterall.
Sadie: non scivolerò sulle chiappe di quei lottatori di sumo per farti da apripista. E cosa intendi per “miei simili”, scusa? Vacci tu.
Monika: no, you.
Sadie: no, tu.
Monika: NO, YOU.
Sciak! Sciaf!
Auch, who slapped my bottom?
Sadie: ahi!
Diezel: muovetevi tutte e 2, per la miseria, o vi sprono con il bastone fino a farvi un culo così. Io è da 105 anni che convivo con la carie, il piede da atleta, la putrescenza nell’orecchio, l’adiposi da humus e sono stato pure mummificato vivo, e voi provate schifo davanti a quattro panze e chiappe per aria? Voglio vedervi alla mia età, SE ci arriverete. Siete proprio una generazione patetica!
Owen: l’ho presa, sì?
Sadie: swish, prendimi adessooo…
Katie: come se pesi il doppio di me?
Sadie: fallo e basta. Katiiiih! SpataSPLORTCH!
Monika: hey-hey, congratulation. La vostra migliore amicizia è the perfection, ah ah. Catch me now!
Sapphire: ma questa scena non l’abbiamo mai provata.
Monika: what? Mai improvvisato? –casca nella fanga- Splutt, bleah, che puzza.
Sadie: un’interpretazione da fallita da oscar , complimenti.
Lester: Izzy ha premuto il pulsante, Izzy ha premuto il pulsante! Opposti, ce l’avete finalmente fatta.
Noah: era ora, non sentivo più le gambe.
Izzy: hai provato a chiamarle più forte?
Lester: vuoi che provi a fargli una telefonata, in ogni caso?
Noah: ma certo. -Lester si porta la gamba all’altezza dell’orecchio e compone il numero di piede sulla scarpa-
Lester: driin, pronto? C’è nessuno dall’altra parte? No, niente da fare, le tue gambe danno continuamente occupato.
Noah: eh, già, la cosa non mi stupisce. Sono come me: staccano appena percepiscono una seccatura.
*Foresta di Mare*
Noah: dunque, questa è l’ultima fatica. –legge la mappa- Tsk, è facile da memorizzare.
Monika: speak for yourself. Right, Left, Right, Right. Stop, non ricordo più altro.
Sadie: accipicchiola, se è complicata.
Chris: che razza di sfida. Poteva idearla solo Topher.
Topher: veramente ho preso spunto da una delle tue.
Chris: ah, quindi mi hai copiato! Tsè.
Topher: NON HO COPIATO UN BEL NIENTE. Tu non hai mai fatto attraversare la Foresta di Ahokigara a occhi chiusi in nessuna stagione di A Tutto Reality, o sbaglio? Eh..EH?
Christine: stiamo davvero per entrare al suo interno? “Ci sarà da divertirsi”.
Chris: divertirsi? Tu non sai neanche cosa significhi quella parola, figlia mia.
Noah: invece la conosce, in particolari circostanze.
Monika: can you explain the reason, please?
Christine: certo. La foresta di Ahokigara è soprannominata la foresta dei suicidi.
Topher: che?
Monika: what a creepy turn is this?
Christine: in questa foresta è stato commesso il più alto numero di suicidi della storia. Si dice che basta perdersi nei suoi meandri per provare l’impulso, dato che la vegetazione fitta e tutta uguale ben si presta ad alimentare il senso di solitudine e depressione nei malcapitati. Non potevi scegliere posto migliore di questo per organizzare una sfida comica, Topher.
Topher: grazie, alt, eri sarcastica vero? (Io non lo sapevo, perché nessuno mi ha informato..)
Chris: ahi ahi ahi, qui c’è un problema.
Katie e Sadie: rattle-rattle.
Noah: santa pasqua.
Izzy: è una storia da film horror, uao.
Monika: anyway ma come fai a rendere sempre inquietante qualsiasi situazione?!!
Christine: -scrolla le spalle-
Noah: forza, su, entrate tutti assieme, vi faccio strada io.
Sadie: lo faresti veramente?
Katie: oh, grazie, sei il nostro eroe.
Noah: tanto mi avreste seguito comunque (a meno che non siete più stupidi di quel che penso.)
Monika: really thank you.
-in un attimo sbucano tutti dall’altra parte-
Noah: fine della carità, adesso si torna oguno per sé, perciò spero abbiate preso nota mentale del percorso fatto. Izzy, mi ricevi? Adesso ogni 51 secondi ti indicherò passo passo la via.
Chris: svolta a destra, no a sinistra, no a destra, a sinistra, corri! Corri! Corriiii…WAM! Hai colpito in pieno l’albero. Hai sbattuto contro un altro albero e un altro ancora! E’ meglio di un videogioco. Ho sbagliato tutto, mi sono confuso. Girati e ricomincia a correre in linea retta. CONK!
Christine: ahia.
Katie: ohi-cosa mi è venuto addosso?
Sadie: ehi, l’hai fatta scontrare apposta, ammettilo!
Chris: sì, lo ammetto senza problemi.
Noah: piantala di darle indicazioni errate, si sta facendo male. Non ci credo che la tua perversione non si ferma neanche davanti a tua figlia.
Chris: non ti immischiare: è una faccenda di famiglia. Una famiglia di cui tu non fai parte ora nè farai mai.
Noah: questo è da vedere.
Izzy: ehi, dove devo andare, adesso? Mi sono un po’ persa.
Noah: ci credo. Chi ti ha detto di arrampicarti sugli alberi?!? Fine dei 51 secondi, lo schermo è diventato tutto nero.
Chris: ah, proprio sul più bello.
Monika: dark screen. Tra quanto ritornerà visibile?
Topher: tra altri 51 secondi. Nel frattempo potete ascoltare i vostri pokèmon che sono comunque liberi di muoversi autonomamente.
Sapphire: nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, che la dritta via era smarrita…e la sottoscritta non veggeva neppur il palmo delle sue dita. –va a sbattere-
Katie: io non mi muovo senza che me lo dica Sadie. A-Anche se non mi fido molto di quello che mi sta suggerendo.
Izzy: ho voglia di fare un agguato a una di loro….
Christine: basta, è ora di farla finita!
Chris: ? Ah, è riapparsa l’immagine. Strano, non si muove più.
Noah: cosa? Fa’ vedere…ma quelle sono le sue scarpe!
Chris: ti ho detto di non impicciarti! Perché ti sei tolta le scarpe? Rispondi. Christopherina Mc Lean, quando ti faccio una domanda voglio avere una risposta. Ehilà? Lo senti l’uccellino?... Ma perché sta zitta?
Noah: magari perché non è lì. Le dev’essere successo qualcosa e temo di sapere cosa.
Chris: eccolo il so-tutto-io. Ho tutto sotto controllo, so benissimo come badare a mia figlia.
Topher: eh, s’è visto.
Chris: eccone un altro. Volete smetterla di farvi gli affari nostri?
Noah: nella cultura giapponese è uso levarsi le scarpe quando si vuole…ehm…sì…insomma….come ha detto poco fa..farla finita!
Chris: eeeeeeeh????? CHRISTINE!!!! Devo entrare a vedere.
Noah: vengo anche io, al diavolo la sfida. A che punto l’hai guidata?
Chris: io che ne posso sapere?
Noah: come puoi essere tanto menefreghista?! Tua figlia potrebbe essere morta a quest’ora.
Chris: morta? Questo condannerebbe Topher per sempre…ma anche me in qualità di padre…c’è un pro e un contro. Laggiù vedo qualcosa penzolare fra i rami.
Noah: Christine aveva il costume da Froslass, giusto? Ebbene, siamo arrivati tardi. Nooooooooo!
Chris: nooooo! Noo, la mia unica figlia prediletta. Perché? –si strappa i capelli dalla parrucca-
Noah: colpa tua, Chris, oggi hai davvero superato la soglia della spregevolezza con lei, e dire che l’avevi già fatta soffrire abbastanza in precedenza, ma stavolta n-non ha resistito alla tentazione di andarsene per sempre. Era così giovane e attraente!
Chris: mia moglie e i suoi avvocati mi mangeranno vivo.
Noah: ecco quello che ti preoccupa davvero.
Christine: ti stupisci ancora?
Noah: ahh, il suo fantasma! No, aspetta…quello impiccato è solo il costume, non c’è alcun corpo dentro.
Chris: C-C-Cosa?
Christine: vendetta. Almeno per una volta ti ho fatto soffrire io con uno scherzo crudele e mi sono vendicata di tutte le tue recenti angherie. Ora che mi dici, padre? Dovevate vedere le vostre facce.
Chris: ti dico che sono così contento di rivederti! –la abbraccia- Smuack, smack, per un attimo ho temuto il peggio, ho temuto di aver perso mia figlia.
Christine: come….
Noah: ….no.
Christine: interpretazione pessima. Il cinema non fa proprio per te.
Noah: così per vendicarti di tuo padre hai fatto soffrire anche me senza pensarci due volte di rendermi al corrente. Ahah, bello scherzo. Come no.
// Mc Leans //
Chris: bello scherzo davvero! Sono così orgoglioso di te.
Christine: non ho ottenuto la reazione che speravo. Anzi, l’ho ottenuta ma dall’ultima persona che desiderassi. Credo che Noah se la sia legata al dito.
Chris: hai i geni dei Mc Lean se sei stata tanto sadica da simulare un suicidio per vendicarti e perché no anche divertirti.
// Hollywoodiane //
Monika: Christine . . . seriously. What’s wrong with this girl? Ha simulato un suicidio only to avenge herself, ma ci rendiamo conto?
Sapphire: in più non ci ha messo il minimo pathos. Fosse stata mia l’idea avrei fatto sicuramente di meglio: un lungo drammatico enfatico monologo a esprimere tutta la mia solitudine interiore, cui avrebbe seguito un’intensa esitazione prima di compiere il malsano gesto con estrema lentezza, sì da trasmettere tutto il mio dolore in vita prima di farla finita. Così si interpreta il ruolo di un suicida U.U
Monika: anche tu devi avere something wrong, my friend.
Topher: fiù. Per esserti tolta il tuo costume, dovrete scontare 5 minuti di penalità, adesso ripristiniamo l’allegria e l’adrenalina: vi ricordo che siete ancora in 6 e i posti sono solo 5!
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Dixon: è stato un tour galattico! Abbiamo comprato un mucchio di souvenir genkidama. Ormai è sera inoltrata. Se abbiamo perso, ne è valsa la pena.
Midori: concordo appieno. Non potevamo lasciarci sfuggire un’occasione così irripetibile, gii! *Abbiamo vissuto in un giorno tutto quello che offre il Giappone senza spendere un soldo.*
Dixon: -vede l’insegna di Majedè 4- ci manca la sakura sulla torta. Partecipare a un vero game show made in Japan! Vieni con me!
…5 minuti dopo i due escono da dove sono entrati, trionfanti….
Midori: mi sono divertita come se fossi nel mondo di Bobobo! Wooh, quanti giochi pazzeschi abbiamo fatto, anche se non vedevo dove andavo è stato SU-BA-RA-SHI!
Dixon: e poi boom! Lester mi ha dato la dritta per l’ultima sfida del giorno. Vuol dire che abbiamo ancora una possibilità.
Diezel: uff, non ho più l’agilità di quando avevo 80 anni.
Owen: anf, non più l’agilità di quando avevo 80 chili.
Diezel: ma se non hai mai avuto meno di 120 lardominali! Taxi, alla foresta di Aokigaaa ah lo sai tu dove andare!
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Topher: benvenuti alla Suzuki, Opposti!
Izzy: posso vedere di nuovo, che bello! Ma siamo ancora in Giappone?
Topher: come “ancora”? Dove credeva fosse il traguardo?
Noah: è una domanda alla quale non so rispondere.
Chris: qualificati anche questa volta alla faccia tua.
Noah: non interessa a nessuno.
Christine: …
Topher: sono già passati cinque minuti? Purtroppo sono volati in fretta. Bene, ne mancano solo tre. I Manga e gli Stomaci sono appena arrivati alle soglie della foresta.Memo: Dixon e Diezel hanno 51 secondi per memorizzare la mappa.
Diezel: click. Che c’è scritto? “Dstr…snstr..” è in giapponese anche questa?
Owen: perché non si mette gli occhiali, nonno?
Diezel: perché non he ho bisogno! Cosa stai insinuando? Ho la vista di un gufo. –allunga il collo mettendosi a 1 millimetro di distanza dallo schermo- Dunque, desssstra…sssinistra…destra.. ehi, dove vai, non avevo finito di leggerti!
Dixon: menomale che ho fatto il disegno. Geheheh, ops** -accartoccia il foglio e lo getta subito da parte imbarazzato- M-Mi sono distratto. Lo rifaccio.
Diezel: -raccogliendo il pezzo di carta- ma che bella mappa già pronta. La via giusta da percorrere dunque è tutta curve e zig zag.
Monika: damn, non ci capisco più niente, chissà a che punto ti trovi, Sapphire.
Katie: dove devo andare adesso?
Sadie: non me lo ricordooo!
Topher: il rush finale è il panico.
Dixon: accidenti, non riesco a disegnare altro che..ehm…meglio seguire il disegno memorizzato esclusivamente nella mia mente, già.
Monika: wait, muovi il braccio. Oh, yes, sei tu quella in fondo, ti vedo da qui, go go go!
Sadie: Katie, ci sei quasi, ci sei quasiii!
Monika: yes! Taxi, let’s go to the Suzuki, quick.
Sadie: yuppi! Quello che ha detto lei, per favore.
Dixon: sono fuori, grande. Midori, adesso tocca a te, vai mia eroina!
Midori: sì, makenai zò.
Diezel: dovrei passare in mezzo a due colline…ma dove le vedete?!
Topher: tagliamo la testa al toro: l’ultima coppia a uscire dalla foresta è ELIMINATA. Midori è già fuori, quindi Owen e Diezel, per voi l’avventura termina qui.
// Manga //
Dixon: whew, menomale che oggi doveva essere la nostra tappa migliore. Ci siamo salvati per un soffio, però, quanto ci siamo divertiti!
Midori: peccato dover già lasciare il Giappone. E’ per questo che dobbiamo vincere questo reality: con quei soldi conto di trasferirmi qui e Dixon sarà il mio coinquilino strambo, *in perfetto stile anime*.
ELIMINATI: GLI STOMACI
Owen: beh, prima o poi doveva capitare.
Diezel: diciamoci la verità: personalmente non avrei scommesso un euro sulla nostra coppia e siamo durati molto più di quanto ci aspettassimo. Però ho ampiamente dimostrato che a 105 anni suonati posso ancora dare filo da torcere a questi giovinastri, la maggiorparte di loro sono imbroglioni o rammolliti, e anche questa palla di lardo che mi ha fatto compagnia mi ha dimostrato di valere qualcosa, in fondo in fondo.
Owen: è il più bel complimento che mi ha mai fatto prima, posso chiamarla finalmente nonnino?
Diezel: sì, ma non ti ci abituare, non ho ancora deciso se meriti la mia nipotina o meno. Da quando hai salvato la strillona tutta ciccia ammetto di vederti sotto una luce diversa…
Owen: il momento più bello? Sicuramente quando abbiamo recitato la commedia greca. E’ stata la nostra performance migliore.
Diezel: merito soprattutto dell’interpretazione di questa vecchia mummia saggia, eh eh. Comunque, se c’è qualcuno che merita di vincere è ovviamente Izzy e il suo amico fronte di celacanto, tifiamo per voi, non fatevi fregare da nessuno o giuro che anche con l’artrosi, la scoliosi, il piede d’atleta, la gotta, la gobba, e tutto il resto che non rammento, verrò lì a darvi una bella bastonata. Chiaro? Non mi deludete!
Owen: domanda: ma…di preciso…adesso…come torniamo a casa?
Topher: “il sottoscritto non è più ritenuto responsabile della salute dei concorrenti una volta avvenuta la loro eliminazione dalla gara.” Perciò, buona permanenza qui. Che tappa densa di emozioni, eh? E la prossima sarà ancora meglio, sempre più difficile e più appassionante. Continuate a seguire Flurrydonkylous Race, arigatò!