" GLI SPECCHI DEL MONTENEGRO"
(II)
*EXPO MILANO 2015- Ingresso Ovest*
Izzy: ho un po’ paura a premere. Qui ci giochiamo tutto. E se fosse una sfida fisica uno fa l’altro guarda e toccasse a me guardare te?
Noah: ah, grazie della fiducia. Su, clicca, non facciamoci prendere dal panico sul più bello.
Izzy: hai ragione. Click! –chiude gli occhi, poi ne apre piano piano uno solo, infine tutti e due- “Sfida Semifinale: l’EXPO DI FLURRYDONKYLOUS RACE.” Sì, la possiamo fare tutti e due assieme! Oddio, ma la dritta non finisce più.
-l’indicazione si srotola tra le sue mani rivelandosi essere una mappa gigante-
Noah: a-ah. Interessante.
Topher: è la mappa dell’EXPO. Una mostra organizzata della nazioni di tutto il mondo attorno a un tema. Qualche anno fa il tema fu il cibo e fu proprio la città di Milano a ospitarlo. Questa volta il tema è l’intera gara finora disputata, con tutte le tappe dalla Francia alla Turchia più quella che dà il nome alla puntata di oggi: il Montenegro. Cercate i padiglioni corrispondenti sulla mappa e raccogliete dodici timbri in tutto.
Noah: fregatura in arrivo tra 3, 2, 1…
Topher: in realtà le fregature sono ben 2:
-la prima è che ogni padiglione consiste in una sfida a sé stante per potere vincere il timbro
-la seconda è che solo 12 padiglioni sono quelli giusti, tutti gli altri vi faranno solo perdere tempo ma non lo potrete sapere se non una volta provato la sfida obbligatoria di ingresso.
Infine l’ultimo indovinello: L’ultima tappa è quella che li comprende tutti. Vi aspetterò nel padiglione ??? per scambiare i dodici timbri coi biglietti della finale. In bocca al lupo, anzi, alla volpe immagino!
Noah: molto divertente, aspetta che rido.
Izzy: tanto la volpe arriverà dietro. Wow, sarà come rifare il giro del mondo daccapo!
Noah: questo posto è gigantesco, non basta una giornata per esplorarlo tutto, quindi bisogna pianificare il “giro turistico” alla perfezione.
Izzy: dunque Francia, Italia, Grecia, Oceania, Messico, Alaska, Giappone, Russia, Inghilterra, Egitto, Area 51, Colombia, Brasile, Australia, Corea del Sud, Stati Uniti, India, Austria, Uruguay, Germania, Haiti, Argentina, Turchia e Montenegro. Li ho ricordati tutti!
Noah: . . . –sbatte le palpebre per un attimo- Sì. Cominciano a cercarli sulla mappa.
Izzy: metto una X come una mappa del tesoro? Arr.
Noah: meglio di no, non si sa mai ci invalidino poi i timbri, meglio cerchiarli e basta. Ecco fatto.
Considerato che siamo entrati da Ovest il primo padiglione che dobbiamo trovare è quello dell’Australia.
Izzy: l’ho già trovato! E’ sicuramente quel delfinario.
Noah: se c’è il logo di Flurrydonkylous Race allora è quello giusto.
Izzy: quanti pesci! E’ proprio tutto un acquario qui dentro.
Kelsea: kelsissimo, vero? Kelsorpresa, Izzy e Noah, da quanto tempo!
Izzy: Kelsea! –si abbracciano- Tu che ci fai qui?
Kelsea: kelcifacciamo noi, intendi: c’è anche Balzak!
Balzak: sì, sì, vediamo di fare in fretta. Loro non hanno tempo da perdere qui, e nemmeno io, sgrunt. Kelseguitemi…grnnn! Ah, seguite la segnaletica e basta. Come ricorderete siamo stati eliminati a Sydney..bla bla bla…la sfida ricorderà quel giorno…bla bla bla…insomma, venendo al sodo. Qui c’è un delfinario. Uno di voi farà il delfino, l’altro l’istruttore.
Kelsea: l’istruttore dovrà lanciare il cibo al delfino mentre questo dovrà esibirsi in tuffi acrobatici attraverso il cerchio, prenderlo al volo con la bocca e sputarlo nella vasca di pesa! Si vince quando il peso sulla bilancia arriva a 51 libbre.
Izzy: e dopo avremo il timbro? –si spoglia in costume da bagno- Sarà un gioco da ragazzi. Non c’è delfino che tenga con la sottoscritta.
Balzak: te lo auguro, anche perché la vasca è piena di delfini territoriali e affamati.
Kelsea: kelsì se sono affamati!
Izzy: oh.
-appena entrata in acqua Izzy si becca già uno sberlone con la coda-
CIAF!
Noah: hss. Uuh. Ehm, domanda: il cibo dov’è?
Kelsea: questo è l’EXPO dedicato al cibo, contro ogni spreco! Viva il riciclo!
Balzak: alle corte: devi pescarlo nel container della spazzatura o trovartelo da solo.
Noah: c’è una mascherina con boccaglio in dotazione?
Kelsea: no, ma usa pure la mia! E’ all’ultima moda kelsissima. E sarà come sentire un pezzetto di me in semifinale , yu-uuh!
Balzak: bah, quello che dici non ha alcun senso.
// Opposti //
Noah: beneeeh. -indossa una maschera da sub con le orecchie da canguro- Sono pronto ed equipaggiato.
Kelsea: ti sta kelsissimamente bene, anche se l’avevo disegnata personalmente per il mio compagno di squadra, ma non ha voluto saperne di provarla, kelsì se è un guastafeste a volte, ma avete la stessa taglia di naso alla fine!
Noah: grazie. Vado in immersione e torno.
Izzy: cerca di non metterci troppo, qui la concorrenza –ahia!- ha già iniziato a giocare pesante –ahia!- e se iniziassi a mordertela quella coda?! CIAFF!
Noah: eccomi di ritorno col “pescato” del giorno.
Izzy: eeergh, sembra disgustoso già da qui. Sono pronta quando vuoi.
Noah: mettiti in posizione. Fiii. Ecco il primo pesce (avariato)!
Izzy: et voil-
-un delfino le salta davanti fregandosi il pesce- Ladro! Quello era mio.
Noah: fa’ niente, riproviamo. Hop!
-Izzy spicca il salto ma viene subito intercettata da un altro delfino che la spintona da parte-
Izzy: ahaaaagh. Lanciane un altro, e cerca di non farglielo capire prima!
Noah: okay… -si volta dall’altra parte fingendo di leggere un libro, e lancia il pesce alle sue spalle-
Izzy: sgnack. 1-0 per Kaleido. Questi delfini non possono competere col mio quoziente intellettivo.
-ma i delfini imparano in fretta a non fidarsi di Noah, e al lancio successivo la storia si ripete daccapo-
Basta, vi avevo avvisato. Da adesso inizio a mordere. Ecco!
-azzanna al volo la coda del delfino, che risponde sbattendola violentemente da una parte all’altra dell’acqua fino a usarla come una pallina da squash schiantandola contro la parete-
Va bene, tregua… Tregua il corno, ho appena cominciato!
-i successivi tentativi la vedono: essere presa a pinnate in faccia, essere utilizzata come pallina rimbalzante contro il muro, essere derisa per il suo scarso vocabolario in delfinese, essere placcata prima di potere lanciare altro cibo nella bilancia, ed essere catapultata fuori dal padiglione dell’Australia!-
Noah: beh, ho finito tutto il secchio. Quanto peso abbiamo raggiunto sulla bilancia?
Kelsea: 3 libbre con una sola aringa. Kelsissi no.
Noah: vado a rifornirmi allora. Immersione.
// Opposti //
Noah: qui bisogna cambiare l’approccio. Urge giocare d’astuzia.
Izzy: io ce l’ho: mi tingo di bianco, riempiamo la vasca con gli squali, e poi ridiamo. Ah ah ah!
–barcolla e sviene-
Ketty: il ristorante è questo.
Mayko: ma è chiuso.
Ketty: non vedo dove sta il problema. -sgattaiola dal retro-
Mayko: qui non vedo né un pulsante né alcun indizio, e sto frugando dappertutto. KETTY… Si può sapere dove ci hai spedite?! Lo sapevo che non dovevo fidarmi.
Ketty: se non eri convinta potevi anche dirlo, ma vedo che ti sei fin troppo abituata a usare solo il mio di cervello per ricordarti come si usa il tuo, Kami.
Mayko: piano con le insinuazioni, ragazza neko. –le punta l’ascia tirandola per il collarino- Se non ti ho ancora fatto fuori é perché serve essere in due per vincere.
Ketty: curioso, è lo stesso motivo che ho io. –la sfida con lo sguardo, ed è Mayko a distoglierlo per prima-
Mayko: non mi provocare più, non so quanto riuscirei a controllarmi la prossima volta.
Ketty: allora lasciami riflettere in pace. -prende il depliant e una cartina-
Mayko: ma…qui dentro devi farlo?
Ketty: un ladro pianifica sempre nei luoghi più insospettabili, e possibilmente deserti.
Mayko: d’accordo. -si siede anche lei, mettendosi a mordicchiare il menu per il nervoso-
Ketty: stando a Google Maps c’è un padiglione a tema Africa all’Expo, e sul retro del volantino dello spettacolo c’è un chiaro indizio che mi era sfuggito perché devo sempre fare la badante per volpi.
Mayko: grrr, che hai detto?
Ketty: okay, il pulsantopher a questo punto è sicuramente a Rho-Fiera. Non siamo ancora spacciate: non è lontano da dove ci troviamo.
Mayko: a me non sembra neanche così vicino.
Ketty: basta organizzarsi, come quando si fa un colpo e si pianifica quale sarà la via di fuga. In 11 minuti arriviamo a Moscova dove prendiamo la linea verde scendendo, due fermate dopo, a Cadorna, in altri 3 minuti.
Alla stazione di Cadorna cambiamo linea prendendo quella rossa che in 13 fermate e 19 minuti ci porterà a Rho. Totale: 40 minuti circa.
Mayko: quaranta minuti buttati così?! Sei impazzita o cosa, si sta facendo sera ormai!
Ketty: allora scegli pure tu il percorso, e vediamo se riesci a fare di meglio.
Mayko: mmmh.
Ketty: dunque?
Mayko: ti detesto.
Ketty: reciproco, e adesso seguimi da brava cagnolina.
Mayko: non tirare troppo il….guinzaglio, gatta!
Noah: eeecco qua. A sto giro non ho trovato solo pesce ma anche avanzi di frutta e altre meraviglie.
Izzy: che bellezza. Dai, dai, mi sono ripresa, lancia!
Noah: fiii! Antipasto di lusso. –lancia un pesce ancora vivo-
Kelsea: e quello da dove salta fuori kelscusa?! Non esiste che qualcuno abbia buttato un pesce vivo nel riciclo alimentare.
Noah: kelsia sfuggito ai controlli?
Izzy: ce l’ho, ed è tutto mio! Mmmh!–il pesce si gonfia a dismisura nella sua bocca, fino a che un delfino non glielo fa sputare fuori per prenderselo lui, ma subito un altro esemplare glielo sottrae, e poi ne arriva un altro ancora- Ridatemi quel coso subito, mi spetta di diritto!
Noah: lasciaglielo pure, fidati. Fiii! Ora fammi un bel salto nel cerchio e avrai il tuo premio.
-Izzy esegue il comando con uno stacco imperioso fuori dall’acqua per afferrare tra i denti un bel pescione-
Izzy: kiiih kiiiih! Ptù. Fatto! E i delfini non hanno fatto una piega stranamente.
Noah: brava! Fiii. Vai col prossimo.
Izzy: ooop! Questo lo mando in buca al volo. Ptù! Centro! –i delfini continuano a ignorarla passandosi il pesce palla sott’acqua-
Noah: ora fammi vedere qualche bel palleggio. –le lancia della frutta- Fi Fiii!
Izzy: troppo facile hop hop goool di rovesciata!
Noah: bravissima! –Kelsea lo guarda storto- Kelsissima! –continua a guardarlo storto- Sì, kelc’è?
Kelsea: sono andata a contare tutti i pesci nell’acquario e manca un tetradontidae biocellarus all’appello. Furbo lui. Hai drogato i delfini, ci credo non si accorgano più di Izzy!
Noah: mi sono arrangiato con quello che ho trovato infatti. Ho seguito le regole dettate dal tuo amico, ahem.
Kelsea: sei stato comunque scorretto verso quel povero pesce palla. -mette il broncio- Non è divertente essere sballottati da una parte all’altra da un branco di delfini assuefatti, ti auguro di fare la stessa fine prima o poi. Kelrabbia mi fanno venire queste cose, kelsgrunt.
Balzak: ora parliamo (quasi) la stessa lingua.
-istruttore e delfina iniziano ad incamerare punti su punti durante il montaggio veloce, anche se a un certo punto Izzy si trova costretta a palleggiare con il Signor Cocco che le fracassa il cranio-
// Opposti //
Noah: ops, e questo come ci è finito fin qui? –contempla le due metà del fu Signor Cocco-
Izzy: no, Destiny. Te lo dico in balenese così ti entra in testa una buona volta? Il mio colore naturale è il bluuu! -sviene-
Kelsea: 51 libbre raggiunte: “kelsissimo, yuhuu.” Prendi il timbro e uscite da dove siete venuti.
Noah: anche meno coriandoli la prossima volta. -appone il primo timbro sulla mappa dell’EXPO -
L’Opera House. Hmm. Meno uno! Prossima fermata: Brasile.
Izzy: mi aspetti, signor controllore, sono sicura che il biglietto ce l’ho anche se pluritimbrato. -Noah la prende per mano e la trascina con sé-
Noah: Irlanda, Repubblica Ceca, Nepal, Sudan, Angola…Brasile. Ma è chiuso. Ehilà? –la sua voce riecheggia nel padiglione vuoto- O, questo sicuramente non dà il timbro. -fa una croce sopra- Entriamo in quello coreano.
Brick: il cibo è lotta a volte. Lotta per la sopravvivenza. In quanto soldato lo so bene, so cosa significhi patire la fame.
Jo: e quando si lotta un solo errore può essere fatale, come successo a me in questa tappa! Guarda chi si vede per primi: il Kaleidoscopio e il Parallelepipedo.
Noah: e due. Uhm…
Brick: benvenuti nel padiglione della Corea del Sud, cadetti. Questo padiglione è stato dedicato alle Forze Armate della Repubblica di Corea, dove alla base degli addestramenti vi sono i fondamentali della disciplina tradizionale di taekwondo. Eccovi un assaggio. Ua-tà, difendetevi! –Izzy gli rifila un calcio che lo rimanda da dove è venuto-
Izzy: ecco fatto. Fuori il timbro!
Jo: sì, certo, davvero hai creduto fosse così facile? Sveglia, quella era solo la dimostrazione.
Izzy: devo prendere a calci anche te?
Jo: oh, sì, accomodati, vediamo se ci riesci. Ti batto anche con una gamba sola! –si alza dalla sedia a rotelle-
Brick: ouch, milizia, mi si è piegata la milza. Jo, torna nei ranghi, non hai ancora terminato la riabilitazione. Seduta.
La vera sfida alla quale sottoporvi è la seguente: dapprima un esercizio di riscaldamento. Indossate i dokon anzitutto. Dovete spaccare a metà perfetta 51 angurie usando solo mani e piedi nudi.
Izzy: questo esercizio l’ho fatto già con le Giubbe Rosse.
Brick: tu stavi nelle Giubbe Rosse canadesi? E qual era il tuo nome in codice durante le campagne militari?
Izzy: ne avevo più di uno, mica ero scema da dare sempre lo stesso. Così confondevo le acque sia per amici che per i nemici anche perché gli amici spesso diventavano i nemici del giorno dopo. Non ricordo più tutti quelli che ho usato a parte Kaleidoscopio e Explosivo ovvio.
Brick: anche io avevo più di un nome in codice in realtà, ma perché erano tutti sinonimi…Soldato Piscia, Vescica di burro, Bagnaletto, Recluta Prostata, sniff.
Jo: troppo belli, prendo appunti.
-Izzy si concentra solo sulle angurie a quel punto spaccandone una dietro l’altra con fendenti e calci-
Brick: ah, scusa se interrompo. Ma anche Noah deve fare l’esercizio.
Noah: chi, io?
Izzy: chi, lui?
Brick: anche solo spaccando 1 anguria di numero, ma deve farlo perché il riscaldamento si consideri effettivamente valido.
Izzy: lo hai sentito, quindi…Fagli vedere quello che ti ho insegnato!
Noah: -fa un inchino ed inspira profondamente- . . . kya. –dà un colpo secco con la mano al centro dell’anguria, che rimane perfettamente intera. Noah si aiuta con l’altro braccio allora dando delle martellate ripetute- Ngh ngh ngh. Niente. Il braccio lo lascio qui perché non riesco più a muoverlo e non ho più sensibilità in questa mano. C’è il medico da campo?
Brick: …!
Izzy: -si spacca la cinquantesima anguria direttamente sulla fronte-
Mayko: sveglia, Ketty, siamo a Cadorna. Dobbiamo cambiare mezzo, no?
Ketty: myawn, i viaggi sui mezzi mi fanno venire sempre un po’ di sonno. Esatto, siamo a metà strada. -prendono l’altra linea-
Mayko: è già calato il sole. Spero che la tua intuizione sia giusta, e speralo soprattutto tu.
Ketty: intuito felino. I felini non sbagliano mai con l’istinto.
Mayko: tu sei una umana vestita da gatta, cosa c’è di davvero felino dentro di te?!
Ketty: …Tutto, perché con gli umani io non ci so stare bene. Te inclusa. Svegliami tra 13 fermate e ne avrai la conferma.
Noah: rieccomi. Il soldato semplice è rientrato alla base.
Brick: tutto bene? Hai una mano gonfia come un guantone da baseball, soldato.
Noah: l’effetto dell’agopuntura antidolorifica che mi hanno fatto per risensibilizzare il braccio. E’ già successo in passato che si gonfiasse, poi mi passa.
Izzy: aspetta, Noah, prima che ci riprovi (e mi perdi l’uso dell’altro braccino) voglio dirti…
Brick: ti amo? Oooh, che cosa romantica! Sniff, proprio vero che la vita militare instilla qualcosa di speciale nei cuori…
Jo: bleah, ma quanto puoi essere sdolcinato?
Izzy: ma per favore! Ormai ho deciso di mettermi col mostro animatronico perché l’unico in grado di darmi soddisfazione, ma questo è un altro discorso. Noah, voglio dirti: immaginati di giocare a un picchiaduro. Tu sei un campione negli sport virtuali alla Switch! E’ letteralmente la stessa cosa, ma fisica.
Noah: già, “fisica”, hai ragione ma non come intendi tu. Grazie del suggerimento! -si fascia la mano in della carta da imballaggio per poi mettersi in posizione davanti al tagliere, destando perplessità in tutti i presenti- Sono pronto. Kya!
-la mano passa attraverso tutta la lunghezza del frutto, tagliandolo come una lama-
Izzy: gasp. Impossibile!
// Opposti //
Izzy: Ci..ci conosciamo? Chi sei veramente? Svela la tua reale forma, Mayko!
Noah: sono io! Ti spiace lasciarmi la faccia? Ho solo fatto ricorso alla fisica. La carta da imballaggio coi buchi ha creato un cuscinetto d’aria attorno alla mia mano che ha fatto attrito proteggendomi, e, insomma, è lo stesso principio in linea teorica di quel coltello da cucina che va tanto di moda nelle televendite. Hai capito adesso?
Izzy: wow, sì… Li tiri fuori soltanto adesso questi superpoteri?!
Brick: congratulazioni, avete completato il riscaldamento, adesso si scende in campo sul serio. Piazzatevi su quelle due canne di bambù. Verrete presi di mira da ogni direzione possibile, alto, fianc sinistro, fianc destro, diagonale per 1 minuto e 51 secondi. Dovrete difendervi con le mosse del taekwondo per respingere i colpi. Se almeno uno dei due resiste fino alla fine senza cadere, avrete gloria e onore.
Jo: ora viene la parte che preferisco, la guido io la macchina sparatutto. Tu caricami le munizioni.
Noah: domanda: in cosa consistono i proiettili esattamente?
Brick: frutta e piatti tipici coreani di quelli che abbiamo cucinato.
Jo: dove per “piatti” si intende anche la parte in ceramica ah ah ah! Raattatatataatatatatatatatat!
-Noah crolla subito con un piatto di bibimbap in faccia-
Izzy: hai una mira più scarsa di quella di Chef.
Jo: ti faccio vedere io.
Izzy: seriamente, avete idea quanta pratica abbia fatto a furia di scornarmi con quell’individuo? L’ultima è stata una settimana fa. Non c’è partita.
Jo: grr, e allora massima potenza di fuoco!
Brick: aspetta, nelle istruzioni dice di non farlo a meno che non sia una emergenza.
Jo: lei mi ha provocato: è codice rosso. RATATATATATATATATATATTATATATATAT!
-Izzy para tutti i colpi tagliando i piatti in due con calci e pugni che sembrano moltiplicarsi in tutte le direzioni del corpo- Non è possibile, tu non puoi essere umanaaaaaargh!
Brick: basta, riposo. Cessate il fuoco. Jo!
-spegne il macchinario sparatutto-
Sono passati esattamente un minuto e 51 secondi.
Jo: ma, ma, ma Brick! Uffa.
Brick: congratulazioni, Opposti, avete superato la sfida. Avete reso fiera di voi l’intera nazione coreana. –fa il saluto militare-
Izzy: d’accordo, fuori la ricompensa.
Brick: vi aspettavate delle medaglie? Di solito non si danno in questi casi.
Izzy: no, macché medaglie, il timbro! Non dovevamo ricevere il timbro per avere completato la sfida?
Brick: no, solo onore e gloria, come ho detto prima. -Izzy si mette a trafficare con la frutta e gli altri avanzi sopravvissuti nel bombardamento- Ehm, che stai facendo?
Izzy: spoletta.
-fa saltare il padiglione in aria con tanto di camminata epica in slow-motion al momento di andarsene via-
Prima di congedarmi dovevo per forza condividere la mia tecnica militare.
Kurt: kvesta è la nostra fermata. Koffee? Ma dove si è cacciata.
Koffee: ho trovato una macchinetta per il caffè! Un attimo che faccio il pieno. MI SERVE PERCHE’ HO ESAURITO LA BENZINA, OK?
Kurt: . . .
Koffee: ci siamo, vedo il Pulsantopher all’ingresso! Click! “L’EXPO di Flurrydonkylous Race.” Oh, no, io che già pregustavo il traguardo con una sfida breve. E’ lunghissima, guarda qua, dodici timbri vogliono!
Kurt: per confermare di essere i Migliori nessun sacrificio è mai troppo.
Koffee: tu te le ricordi tutte le tappe? Io ricordo molto bene le ultime, quelle nelle quali abbiamo scalzato Azusa dal trono e instaurato il nostro impero: Germania, Haiti, Argentina, e…Turchia.
Kurt: la tappa dell’usurpazione. Un motivo in più per annientare gli Opposti!
Koffee: ma c’è il padiglione dell’Australia per primo! Quella è una altra tappa che ricordo con piacere ma anche amarezza.
// Migliori //
Koffee: il piacere di eliminare Kelsea, l’amarezza di essere stata una pessima sorella maggiore. Come bere un buon caffé zuccherato al punto giusto ma dal forte retrogusto amaro, così forte da cancellare quella dolcezza della lingua dopo ogni sorso lasciandoti solo la nota amara. Ecco, io ho goduto ma poi mi sono sentita, beh, un po’ in colpa. Ma l’ho superata, perché dopo che avrò vinto da sorella migliore quale sono, diventerò il punto di riferimento della mia sorellina! Come Azusa per Mayko, no, esempio sbagliato, molto sbagliato.
Kurt: più che un padiglione da esposizione a me sembra un circo.
Koffee: in effetti ha uno stile familiare. –entra- KELSEA?! Kelcifai tu qui?
Kelsea: ah, ciao, sorella. Kelsorpresa rivederti. Scusa ma adesso non sono tanto in vena, Balzak pensaci tu.
Koffee: kelfreddezza… brr. Non sono abituata a vederla di malumore. Mi aspettavo una reazione diversa appena ci saremmo riviste.
Balzak: ognuno dà quello che riceve. Che cosa pretendevi? Festoni e coriandoli? Tsk. E poi si è incazzata per quello che hanno combinato quelli venuti prima di voi, ma kelsenefrega. Bla bla bla…Sydney…bla bla bla… sfida…bla bla bla mi sono già stufato di ripetere tutto una seconda volta, figurati alla quarta.
Kurt: quindi siamo solo i secondi a passare per di kvi. A-ah! Non perdiamo tempo ulteriormente! Io delfino, tu istruttrice visto che non sai nuotare. Hai sentito?
Koffee: eh sì sì. Ehi, io so nuotare!
Kelsea: a cagnolino…
Koffee: dove sta il secchio delle esche?
Balzak: lì, ma devi riempirtelo da sola. –indica il container-
Koffee: cheee cooosa? La migliore del reality la buttate così, nella spazzatura?! –Balzak la prende di peso e la getta dentro-
Balzak: esatto. Mi hai già fatto venire il mal di testa, vedete di togliervi dalle scatole in fretta.
Kurt: prendi solo i pesci più pesanti, kosì faremo prima.
Koffee: che schifo, fanno una puzza da soffocare. Rischio l’apnea! Idea. –si sniffa il bicchierino vuoto di caffè, incastrandoselo sul naso- Meglio. Anche se lo sento appena quel sentore di caffè mi ridà il respiro. Vedi di fare punteggio pieno al primo colpo, Kurt, perché lì dentro non ci torno neanche per un miliardo di dollari. Fiii!
Kurt: offio che ti faccio 51 al primo colpo: sono un drago in queste cose. Lascerò tutti gli altri delfini a dieta, garantito.
-nuota a delfino e spicca il volo attraverso il cerchio afferrando un grosso calamaro in bocca-
ORRORE.
PTUUU!
// Migliori //
Kurt: l’ORRORE. Gelatinoso, molle, marcio. Bll. Non ce la posso fare se quello che mi si chiede di mangiare è veleno. Anche se tedesco, non sono un superuomo!
Koffee: aspetta, mi è venuta una idea brillante.
Koffee: ci penso io. –intinge il pesce nel fondo di caffè un paio di volte- Vedrai che adesso avrà tutto un altro sapore!
Kurt: munch ugggh. Sì, peggiore di prima, ma in qualche modo il coprente dell’amaro neutralizza tutto il resto.
Koffee: non c’è gusto più potente dell’amaro. Te li intingo tutti nel caffè allora!
Kurt: ke schoenen…
Koffee: fiii.
-esibendo una espressione più orripilata della precedente dietro l’altra, il Migliore dei delfini si produce in una serie di tuffi acrobatici a mezz’aria afferrando e gettando al volo chili e chili di pescato avariato, tutto ciò mentre gli altri delfini stanno ancora in botta da pesce palla velenoso-
Koffee: ho vuotato l’intero secchio.
Kurt: anf, pant, blll, bleah. Kvanto ne manca ancora?!
Balzak: basta: 51 kg li avete fatti.
Koffee: non erano libbre?
Balzak: è uguale, ora fuori dai piedi, vogliamo stare da soli!
Koffee: allora dacci il timbro e ce ne andiamo volentieri dove si respira aria…migliore.
Balzak: ve lo darei in testa. Sparite.
Koffee: Kelsea, c’è qualcosa che vuoi dirmi prima che vada?
Kelsea: kelsono occupata. L’ho già detto. -si tuffa nella vasca dei delfini a farsi qualche vasca-
Koffee: forse non era il momento migliore per rivederci. Dopo la vittoria, magari, ci chiariremo e mi darai modo di essere una sorella maggiore migliore.
E uno ce lo abbiamo: l’Opera House.
// Migliori //
Koffee: comunque siamo stati così veloci da averla fatta sembrare semplicissima. Non so tu, ma io adesso sento addirittura profumo di primo posto. Sniiiif.
Kurt: sniff, sniff.
Koffee: sniff, sniff.
BLEARGH!
Koffee: menomale che i sanitari sono dall’altra parte della strada. Vado a darmi una rinfrescata e torno, tu cerca i padiglioni del Brasile e della Corea, per intanto!
Kurt: ti concedo solo funf minuten in bagno, chiaro? Cough, cough, cos’è questa coltre di fumo che sta venendo controvento? Sembra essere proprio all’altezza dei padiglioni che cercavo. Kvesto è quello brasiliano ed è chiuso pare, e kvello scoperchiato sarebbe l’altro?
Brick: salvate…il soldato…Jo. -Kurt gli mette un piede in testa-
Kurt: ma kvesto è l’expo dei perdenti? Patetico. Mi sono risparmiato una fatica inutile. Andrò oltre allora, Koffee mi verrà dietro.
Noah: sei proprio sicura che siamo stati in Uruguay?
Izzy: sì.
// Opposti //
Noah: è strano, ma non ricordo proprio niente di quello che è successo durante quella tappa.
Izzy: io lo ricordo eccome invece il pappagallinoah: “Noah vuole cracker!” Brrr, me lo sogno ancora ogni notte.
Noah: allora entra prima tu, saprai meglio di me cosa aspettarci.
Izzy: si direbbe un mercato, e già questo è inedito.
Jasmine: benvenuti, visitatori, tutto ciò che vedete in questa esposizione è stato importato direttamente dal mercato di Montevidéo, diciannovesimo traguardo al quale noi Giganti non siamo mai arrivati. In Uruguay abbiamo assaporato l’arte in tutte le sue forme, qui lo scopo sarà scoprire invece che il cibo può essere arte.
Izzy: ciao, Jasmine! Dov’è KJ?
Jasmine: Ciao, Izzy! Ciao, Noah. KJ è rimasto in Uruguay a fare fortuna come street artist, ma ci siami persi di vista appena sono ripartita. So che non ha voluto più saperne del reality show.
Basta parlare di noi, voi avete una gara da vincere. Concentratevi: dovete realizzare un ritratto del vostro compagno e una scultura dell’altro usando solo frutta e verdura. Attenzione: devono essere entrambi giganti. –indica un contenitore di frutta e verdura incrociati col dna del gigantismo, e una tela vuota alta come tutta la stanza- Ci sono domande?
Noah: si potrebbe sapere in anticipo se questa sfida dà il timbro o meno?
Jasmine: no.
Noah: ci ho provato. Io scultura, tu pittura, o viceversa?
Izzy: -si mette gli occhiali- il tuo profilo si presta maggiormente a essere soggetto di elaborazioni scultoree più verosimili, il mio alle elaborazioni pittoriche astratte. Per esempio, quel lungo tubero classificabile come badanga si adopererebbe egregiamente per raffigurare il tuo naso a isoscele.
Noah: scelgo pittura in tal caso. L’ho già fatto altre volte.
Izzy: ora dammi quiete, per favore, devo anzitutto visualizzare l’opera nella mia mente caleidoscopica.
Noah: okay, i frullatori dove si trovano?
Jasmine: frullatori per fare che?
Noah: per farmi la tavolozza dei colori.
Jasmine: spiacente, ma non ce ne sono. Qui vige la legge della giungla: puoi usare solo quello che hai o che trovi da solo. Anche se dovresti sapertelo aprire già un frutto a mani nude…
Noah: io sapevo che nel mondo civile si usassero ancora i coltelli, almeno, fino a ieri. Da oggi è cambiato qualcosa? -Jasmine prende un cocomero e glielo scaraventa addosso inzuppandolo da capo a piedi- Grazie mille, il colore rosa mi serviva.
Jasmine: ah, non ne vale proprio la pena con questo.
-mentre parla, sullo sfondo Noah sta cercando di capire ora come ottenere l’arancione per i capelli di Izzy. Vede un melone e cerca di replicare quanto fatto nel padiglione precedente, tagliandolo con la mano. Gli riesce a metà: la mano resta incastrata nella scorza del frutto. Tenta di liberarsi usando l’altra mano libera, i piedi, i denti, ma niente da fare, e si rassegna a restare così. Lei assiste alla scena con sguardo di pietà scuotendo la testa.- E questi sono arrivati in semifinale. No, no, non si può entrare. Due sole persone a padiglione per volta: sta scritto in fondo al regolamento di questa sfida, rileggitelo. Sta scritto anche in tedesco.
Izzy: ?
Kurt: tana per gli Oppostiii!
Izzy: beccati.
Kurt: ora che vi abbiamo ritrovato, siete finiti. –Jasmine lo ricaccia all’esterno di peso- Koffee? Koffeeeee! Ma dofe diamine si è cacciata? Afefo detto funf minuten. Al diafolo! Mi porterò afanti senza aspettare kvella inetta. Dopotutto kvi è pieno di padiglioni dove cimentarsi. A cominciare da kvello! Anf, pant, anf. -si precipita all’interno del padiglione dell’Argentina/Antartide-
// Migliori //
Koffee: che idiota patentato “kvel” tedesco. Credeva potessi impararmi la mappa a memoria? Al momento ce l’ha lui la mappa dell’Expo! Adesso mi toccherà andare alla cieca leggendo uno per uno i cartelli per trovare i padiglioni giusti.
Kurt: Lenza & Knappen, fenite fuori, tanto lo so che siete kvi. Non ho proprio tempo da perdere!
Seijii: noi ne abbiamo quanto ne vuoi, invece, me-eh-eh! Benvenuto nel padiglione-frigorifero dell’Antartide, dove si trova il cibo più fresco del pianeta.
Rory: o s-se preferisci, dell’Argentina, dato che partenza e arrivo sono stati a Ushuaia.
Kurt: siate sinteticiii! E’ un ordine che vi impartisco in kvalità di vostro superiore in classifica, e in generale.
Seijii: vostra maestà, allora, da questa parte…si sieda.
Abbiamo selezionato apposta per voi i migliori prodotti del circolo polare antartico: krill antartici, narvalo con contorno di plankton, carne di mammut scoperto meno di un mese fa, uova di pinguino -imperatore naturalmente- e l’ultima chicca, Eulagisca gigantea, noto anche come l’Incubo dell’Antartide. 20 cm di verme piatto dalla adorabile estroflessione mandibolare. Smack. Un lusso per pochissimi eletti.
Kurt: gurgle.
Seijii: e non sai la parte migliore ancora. Tutto il cibo va consumato rigorosamente così come viene dall’Antartico. Congelato. Me-eh-eh!
Kurt: DEFO MANGIARE TUTTO ANCORA SURGELATOOO?!
Seijii: ed entro 51 minuti o la prova non sarà giudicata valida.
Rory: perdere ha anche i suoi vantaggi, come vede, caro kaiser. –si toglie la giacca da ginnastica esibendo fiero la sua nuova maglietta dello Schalke 04- Wir sin die knappen.
Kurt: sono appena retrocessi gli knappen, per tua informazionen. Forza Bayern Monaco ora e per sempre.
–addenta per primo il pesce congelato restandoci appiccicato con la lingua- Ma è immangiabill llll lllll.
Seijii: mettici un po’ di caffe sopra, così piacerà sicuramente a Koffee. Ci sono tutte le spezie che volete.
Rory: hai ragione, perdere dà decisamente le sue soddisfazioni.
*EXPO MILANO 2015- Ingresso Est*
Mayko: prossima fermata è Pero, la penultima. Sveglia. Sveglia! Hai ronfato abbastanza per oggi.
Ketty: ogni tanto devo concedermi una pausa dal ruolo di quella che deve sempre portare a casa la giornata. Comunque, ora vedremo se il mio intuito ha avuto ragione.
Mayko: …
Ketty: …
Mayko & Ketty: siiii! C’è il logo, c’è il logo di FR, c’è il logo di Flurrydonkylous Race! –si abbracciano con Mayko che solleva la neko in alto in più giravolte, prima di tornare in versione ostile l’una verso l’altra-
Mayko: menomale che hai avuto l’intuizione giusta, allora. Ti sei salvata da questa. –indica l’ascia o forse proprio sé stessa-
Ketty: sì, e soprattutto con questa. -si indica da sola-
Mayko: faccio io gli onori. Rarr! Krack! –clicca il pulsante sferrando un colpo d’ascia che lo taglia in due-
Ketty: niente Africa a quanto pare. Sfida molto lunga, cominciamo subito.
-poco dopo ma dal montaggio non si può dire effettivamente quando arrivano anche gli Altruisti, che fanno solo un click simbolico del Pulsantopher-
Dawn: Kami è entrata qui, non c’è dubbio.
Topher: e finalmente tutte le squadre sono entrate all’Expo di Flurrydonkylous Race, sebbene da due ingressi differenti, ma chissà se tutti ci sono arrivati davvero nello stesso momento…Scoprirete tutto solo alla fine di questo episodio: quali saranno le 3 coppie finaliste? Continuate a seguire Flurrydonkylous Race: la Semifinale.
Ketty: a quanto pare ho fatto centro anche nella scelta dell’ingresso. A Est ci sono molti più padiglioni di interesse che a ovest. Abbiamo l’imbarazzo della scelta.
Mayko: uno, due, tre…ce ne sono addirittura 7. Partiamo da quello del Giappone!
Ketty: no, quello russo. E’ il più vicino in assoluto. E poi è stata una delle mie tappe preferite.
Mayko: va bene. Ma dopo si va subito in quello del Giappone, chiaro?
Ketty: tranquilla, promesso. Tanto ci saliremo su tutte le giostre.
Mayko: mi stai prendendo per il culo per caso, Ketty? Trattarmi da bambina non ti salverà affatto dalla mia ira. Sono a tanto così…
Ketty: su, non abbiamo tempo da perdere a litigare. Ancora non sappiamo se siamo terze o prime!
Dawn: finalmente si sono decise. Lasciamole entrare dove vogliono, stavolta saremo più furbi di loro: aspetteremo ogni volta per vedere se un padiglione vale la pena o è solo fatto per perdere tempo.
-appena entrate nel padiglione della Repubblica di Russia, le Selvatiche sono accolte da due figure in tute da astronauta rosa che ballano Caramelldansen in una stanza piena di luci stroboscopiche-
Ketty: MEOOOOW! T-Troppe luci al laser assieme per resistere! –inizia a saltare da una parte all’altra completamente invaghita di esse-
Mayko: ehi,voi, spegnete un po’ di luci. Si può sapere in che razza di posto siamo capitate?
Katie: no-nomekod, no, no, nome ko kod.
Sadie: no-nomekod, no no nome ko kod.
Katie: ben-ve-nute, nel nostro-bo padiglione
Sadie: de-dicato alla spazio-esplorazione
Katie: in nome della Russia nazione
Sadie: saremo le vostre guide in questa missione!
Mayko: sgroar, ora BASTAAAAA!
-la musica cessa di colpo e le luci tornano normali-
Katie: ops, scusateci, non abbiamo proprio potuto resistere.
Sadie: a Mosca ci siamo divertite tantissimo, sapete? Siamo entrate in contatto con un sacco di gruppi musicali lollipop.
Mayko: al sodo, ho già perso la pazienza.
Katie: al sodo, ma che c’entra? Mica si parla di uova.
Sadie: ehm, dopo ti spiego. Ketty e Mayko! Siamo liete di introdurvi alla mostra sul cibo del futuro, organizzata dall’agenzia spaziale sovietica. Nel futuro mangeremo tutti come gli astronauti! (già piango)
Katie: si tratta di un futuro molto lontano, ma per il quale oggi passa il vostro di futuro. Scusate un attimo –controlla su un foglio- Sadie, mi hai rubato una frase, dovevo dirla io l’ultima che hai detto!
Sadie: mi sono lasciata trasportare, in fondo, io ho memorizzato tutto il copione a differenza di qualcun altro.
Katie: ah sì? E che mi dici della canzone di prima? Le tue lyrics erano tutte fuori tempo, carina.
Mayko: …
Katie: comunque, dicevo? –controlla nuovamente il foglio-
Sadie: lascia, ci penso io. La vostra minisfida consiste nel consumare un pasto per astronauti, ehm, di qualche anno fa.
Katie: e a gravità zero. Premo io il pulsante.
Sadie: no, lo faccio io.
Idea: facciamolo assieme! Ihhhhh!
-premuto un bottone iniziano tutti a fluttuare a mezz’aria-
Katie: non è divertentissimo fluttuare nello spazio? Wiiii..
Sadie: puoi dirlo forte, mi sento come se pesassi quanto te finalmente!
Ketty: altre indicazioni da fornirci, ragazze?
Katie: sì, per superare la prova dovete consumare una scorta intera. –indica un tubetto alto quanto Mayko-
Sadie: senza lasciarne in giro nemmeno un pezzettino.
Insieme: buon appetito! -si trattengono i conati a vicenda-
// Selvatiche //
Ketty: la sfida sembra molto più semplice di quanto mi aspettassi. Il cibo per astronauti ha la stessa consistenza disidratata e gelatinosa di quello per gatti, del quale la sottoscritta va matta.
Mayko: allora te lo lascerò più che volentieri. –apre il tubetto e lo spreme tutto fuori in una volta- Serviti!
Ketty: perché devi sempre fare disastri?
Mayko: di che cosa stai parlando!
Ketty: oh, non lo so, prova a guardarti attorno, sono certa troverai particelle di tonno e verdure dappertutto.
-il cibo si è sparpagliato per tutta l’ampiezza della stanza subito dopo l’apertura-
Così una prova che poteva essere finita in fretta ora me l’hai complicata.
Mayko: …sai che noia altrimenti? Dovresti ringraziarmi.
Ketty: credevo avessi imparato la lezione in Turchia.
Mayko: ma se sei tu che quasi causavi la nostra eliminazione.
Ketty: aspetta, non mi ricordo per quale motivo ci eravamo separate. Ah, sì. Per l’ennesima penalità che ci era costata la tua impulsività di merda!
Katie & Sadie: gasp.
Mayko: l’impulsività mi è costata poi una sorella, solo per questo dovresti avere solo paura di non farmi arrabbiare.
Ketty: come dici? Quando un gatto mangia non vuole essere disturbato.
Mayko: LO SAI CHE NON MI PUOI IGNORARE! –scaglia l’ascia che rimane a fluttuare a gravità 0 con Ketty perfettamente incolume-
Ketty: munch, chomp, un po’ avariato ma ho mangiato di peggio in strada.
Mayko: mi fai imbestialire, ho bisogno di divorare qualcosa o qualcuno quando mi sento così. -inizia a mangiare anche lei inseguendo il cibo- E sta’ fermo.
Sadie: tu te le ricordavi così litigiose? Io no, o non me ne ero mai accorta durante la gara.
Katie: nemmeno io, Sadie.
Sadie: oh-oh. Guarda dove sta andando a finire l’ascia. Vedi anche tu quello che vedo io?
Katie: sta sfregando sulla tenda del padiglione…
Sadie: ehm, Houston? Abbiamo un problemino. Ecco, si è bucata!
-il buco si allarga per effetto dell’aria compressa iniziando a risucchiare tutto verso l’esterno come un buco nero-
Katie: dove finirà adesso tutto quel cibo?
Ketty: eccolo il disastro! Ora sarai soddisfatta. No, non ho tempo di sentire la tua risposta, devo rimediare come al solito: ingozzarmi e prendere tutto il cibo. –inizia a prendere con la lingua quanto più cibo possibile sfoderando tutti i suoi riflessi nel non farsi sfuggire anche il più piccolo granello-
Mayko: quante storie, basta togliere la gravità prima che sia troppo tardi, NO?! –nuota verso il bottone spingendo via Katie- Levati di mezzo, cosplay di sailor moon uscita male! Click. Ci voleva tanto?
Sadie: ma Ketty come farà adesso?
Mayko: . . . è un gatto, casca sempre in piedi.
Ketty: meeeeeeoooowledetta! –atterra sulle quattrozampe ma risente comunque dell’atterraggio doloroso-
Katie: e ehm l’ascia invece che fine ha fatto?
-l’ascia precipita proprio sopra a Ketty in direzione della lama, e la selvatica si salva con una mezza capriola a lato di riflesso felino- Non oso guardare, dimmi cos’è successo.
Sadie: nemmeno io oso aprire gli occhi, ho troppa troppa paurissima.
// Dawn: peccato, mancava tanto così e saresti stata perfetta nella tua esecuzione, Kami, facendolo anche sembrare un incidente. Mi avresti liberato dell’unica persona che ti tiene ancora ancorata a Mayko, e soprattutto lontano da me.
Ketty: sono ancora viva. Purtroppo per te, Kami.
Mayko: non sarai così fortunata la prossima volta che mi spingerai al limite.
Katie: gl-glielo dici tu?
Sadie: p-perché proprio io, scusa?
Katie: sei sempre stata tu la più intelligente…
Sadie: e questo che c’entra adesso? –sospira- Ragazze, mi spiace dirvelo, ma la prova non è più valida in queste condizioni. Anche se non avreste dovuto ricevere alcun timbro vi spetta la penalità per averla fallita: dovete andare all’Albero della Vita e ascoltarne un brano per tutta la durata. Solo finita la musica potrete ripartire. D-D’accordo?
Ketty: come se avessimo scelta. –esce zoppicando lievemente mentre Mayko si riprende l’ascia minacciando le Lollipop con lo sguardo, e poi va dietro alla compagna con aria afflitta-
Sadie: ci spiace tanto sia andata così.
Katie: fate pace appena potete!
Ketty: non vedo l’ora che tutto questo finisca per non doverti rivedere mai più, Mayko.
Mayko: mi..mi dispiace…sono ancora così confusa…dopo quello che ho fatto ieri. Sto faticando così tanto a mantenere il controllo da quando LEI si è risvegliata dentro di me. Sto facendo del mio meglio ma tu dovresti fare altrettanto per evitarlo.
Ketty: e dopo questa, Mayko… Ho già evitato quell’ascia.
Mayko: tu non spingermi al limite e non la userò mai più! Se ho deciso di tenerla con me è proprio per ricordarmi del mio delitto. Sniff, ti prego non mi abbandonare, sei l’unica rimasta in grado di tenere testa a Kami.
Ketty: l’unica rimasta qui sei tu, perché io non voglio più saperne e guardo solo alla vittoria oggi e domani. Questa è solo la tua battaglia, non mi coinvolgere più.
Mayko: non mi lasciare sola contro la mia rabbia! Ne va della tua stessa incolumità. Hai visto poco fa cos’ho fatto?!
Ketty: visto e subito. Come ieri. Come l’altro ieri. Come ogni giorno da quando ti ho incontrata. Ho sette vite, me la saprò cavare altri due giorni. Quello è l’Albero della Vita, aspettiamo l’inizio del prossimo brano, lo ascoltiamo, e poi riprendiamo l’inferno da dove ci siamo dovute fermare. Tu o Kami non mi fa più alcuna differenza. -Mayko non replica più nulla-
Dawn: risultato meraviglioso, superiore alle aspettative. Mi hanno tolto un padiglione inutile di mezzo senza avere dovuto muovere un dito. Ketty è sempre più lontana da Mayko, e quindi Kami è vicina a regnare sovrana…presto al mio fianco. Oppure verranno eliminate, a me andrà bene in ogni caso.
Mike: sempre che anche noi ci mettiamo a fare le sfide adesso.
Dawn: certo, è ovvio. Cominciamo dalla tappa che ricordo meglio: la Turchia.
Garry: ehilà, chi si rivede. Accomodatevi pure all’interno. Siete graditi ospiti del padiglione della Turchia, Altruisti!
Mike: grazie…
Garry: prima di tutto, direi di scaldare un attimo gli animi con un bell’indovinello: qual è il colmo per una ciliegia?
. . .
Fermarsi all’antipasto per non essere mangiata. Ah ah ah! Sapete, sulla torta.
Dawn: tu sì che saresti un serial killer coi fiocchi. Raccapricciante.
Garry: perché vi lascio tutti orizzontali dalle risate, eh? Vabbè, ho capito, faccio il serio. Nell’ultima tappa io e Azusa in tutti i sensi siamo stati eliminati sulla vetta dell’Erciye Dagi dopo una battaglia senza esclusione di colpi e uso di armi. In questo padiglione sono state esposte le armi antiche recuperate negli scavi dell’Anatolia da una parte, e le preziose ciliegie di Giresun dall’altra.
Poi, in verità, tutta questa premessa vale zero poiché la prova si basa sulla leggenda di Guglielmo Tell.
A turno uno terrà la ciliegia e l’altro prenderà un’arma: lo scopo è fare centro ogni volta. Ma è la ciliegia che dovrà essere lanciata con la fionda contro l’arma tenuta dal compagno mentre sta sospeso sul tizzone di Meleagro. La ciliegia deve conficcarsi perfettamente in quattro armi diverse per vincere: arco, lancia, berdica e khopesh. Io mi assicurerò, yawn, che la prova si svolga correttamente in tutta sicurezzz…zzzz…zzz.
Mike: andato come al solito. Sopra ogni arma ci sono istruzioni precise su come deve essere impugnata perché il bersaglio sia valido:
-l’arco va tenuto teso con la freccia nella quale deve conficcarsi la ciliegia
-la lancia va tenuta con la punta rivolta verso il soffitto
-la berdica va tenuta orizzontale tra i denti e la ciliegia deve tagliarsi a metà perfetta
-il khopesh sta in equilibrio sulla testa e la ciliegia deve tagliarsi a metà perfetta
Questa prova tu non l’hai fatta, io sì, e ti avviso che stare in equilibrio su un tizzone ardente non è per niente facile. Io farei che terrei l’arco e la berdica mentre tu vai al tiro, e poi ci invertiamo i ruoli per le altre due.
Dawn: va bene, ma bada a non farti sfuggire la freccia di mano apposta.
Mike: non ti farei mai del male, lo sai.
Dawn: certo, non ne avresti mai il coraggio, di rischiare la vita della tua amica, pappamolle quale sei.
Mike: sono più io quello che rischia perché tu sapresti rendere mortale anche una ciliegia.
Dawn: su questo hai pienamente ragione.
-Mike imbraccia l’arco e lo tende al massimo, posizionandosi sopra al ciocco di legno in fiamme-
Su, arciere da strapazzo, fammi una bella postura come la tua Zoey mentre prendo la mira…
-Mike scocca la freccia ancor prima che lei lanci la ciliegia, rasentandole l’occhio e riaprendo la ferita sulla guancia procuratasi la sera precedente- Ma che hai fatto…? Quasi mi cavavi un occhio!
Mike: mi hai innervosito e ho perso la concentrazione facendo scivolare il dito.
Dawn: tu stai mentendo. No, non è possibile, non avresti mai avuto le palle di rischiare tanto. Cerca…cerca di stare più attento, intesi?
Mike: intesi.
-prepara un’altra freccia all’arco mentre Dawn riprende la mira con la fionda, stentando un po’ a tenere la mano ferma- Io sono pronto, Mal.
Dawn: vedi di non farmi altri scherzi. –chiude gli occhi un secondo prima del lancio per sfruttare il sesto senso di Dawn e visualizzare il punto esatto dove oscilla la punta della freccia- Centro! Tocca a te, hss, maledizione sta sgocciolando di nuovo come ieri. –si mette in posizione yoga sul ceppo, trovando il suo centro di equilibrio mentre regge tra le mani la lancia-
Mike: devo far fare alla ciliegia una parabola discendente. Non sarà facile prendere la mira giusta. Mancata, infatti. Riprovo.
Dawn: ahi, me l’hai buttata nell’occhio!
Mike: scusa, sto ancora prendendo la misura.
Dawn: ahah, tanto io non sento niente. Fai solo del male a Dawn e al suo corpo, non di certo a me. –Mike lancia un’altra ciliegia che però si rivela essere tutt’altro e le finisce nell’altro occhio- Aaaaaah! Questa è una cipolla rossa.
Mike: oh, quindi anche qui hanno messo delle ciliegie fasulle tra quelle vere, non potevo immaginarlo!
Dawn: non ci capisco più niente, che gli sta succedendo, non è da lui! Grr, questa te la farò pagare entro fine giornata. –si copre l’occhio irritato con la frangia- Fammi anche l’altro occhio, dai! Vediamo se hai tutto questo coraggio.
Mike: fatto. Credo di avere preso la traiettoria giusta stavolta. –la ciliegia atterra sulla punta della lancia, ma scivola via subito- Però a quanto pare non basta.
Dawn: la ciliegia è stata sulla punta quanto basta! Tanto quello è nel regno dei sogni. Andiamo avanti con la prossima.
Mike: quanto pesa questo affare…è davvero difficile restare dritto, e inizia a scottare qui!
Dawn: e io mi prenderò TUTTO il tempo necessario per prendere la mira, godendomi lo spettacolo dei tuoi piedi arrosto, bastardo! Così saremo pari. Anzi. -prende la mira- Pari e patta.
Mike: ahio. –si sistema a sua volta la frangia-
Dawn: … -prende la mira seriamente stavolta, con mano leggermente tremante, e la ciliegia passa attraverso il taglio della lama cadendo a terra in due metà perfette- Mi fai passare la voglia di divertirmi, riesci a risultare noioso pure nella sofferenza. L’ultima e abbiamo finito. -si scambiano nuovamente i ruoli: Mike fa centro al primo colpo grazie alla mira migliorata, proprio quando Garry si risveglia dal pisolino con la ciliegia che gli cade in testa perfettamente tagliata a metà-
Garry: se una mela ha fatto scoprire la forza di gravità, una ciliegia mi farà scoprire quella di comicità? Crunch, crunk, comunque, avete vinto il timbro. Posso tornare alla mia routine quotidiana in attesa dei prossimi visitatori. –riprende la ronfata-
Mike: c’è il vulcano nel timbro, chissà se indica qualcosa.
Dawn: meno uno, e adesso aspettiamo che tornino le Selvatiche per ripetere la tattica di prima ed evitarci perdite di tempo.
Koffee: padiglione della Malesia non mi interessa, padiglione della Thailandia, per favore, padiglione del Caffè no, padiglione dell’Ur…screek! PADIGLIONE DEL CAFFE’. C’è una mostra quindi che hanno dedicato interamente al caffé. “Caffè di tutto il globo terracqueo, storia del caffé, il caffé di oggi e il caffè di domani…” Anf, anf, aaanf. Glom. No, queste tentazioni non me le dovevate mettere. Dimostrerò di essere Migliore di voi autori e passerò oltre, ahahah, con sprezzo di superiorità. Passerò oltre quella dannata porta del paradisooo!
Topher: taaac. Cascata nella trappola come una pera cotta.
Koffee: ma qui dentro c’è caffè ovunque mi giri. Si può anche assaggiare le centinaia di varietà di chicchi provenienti dal mondo!? PARTY GROSSO A MILANO, ITALIA TI AMO!!!
// Migliori //
Koffee: e-e-e-e-erano t-t-t-utti u-u-no più b-b-buono dell’altro, aaahaaaa..ah..soprattutto l’Etiope, l’Ugandese e-e-e-e il durisssimo Kenyotaaa…!
Kurt: sciocchezze rispetto a kvello antartico.
Koffee: nah, che dici, quello era troppo ghiacciato.
Kurt: ooh, lo so bene, visto e considerato che me lo sono dovuto mangiare io. Il verme antartico, idiota!
Kurt: non mi sento più le cencive, non mi sento più..bll..lo stomaco, ma non mollerò a due passi dal traguardo fiiinale, sappiatelo! –a metà pasto si accinge finalmente ad accostarsi all’eulagisca gigantea, non capendo bene come mangiarla si mette allora a risucchiarla con le labbra-
Rory: o-oddio. Bll. A te non fa senso?
Seijii: è come una lumaca di mare alla fine.
Kurt: Suuuuuuuuuuuuuu… ugh….ugh…ugh… -vomita anche l’anima-
Seijii: tch tch tch. Ma come, l’imperatore dei ghiacci che non mi finisce un vermetto? Tempo scaduto. Vai all’Albero della Vita e poi puoi tornare, questa è la penalità. Me-eh-eh.
Kurt: ma è lontanissimo da kvi, e già ho Koffee che si è persa chissà dove, argh. Sfentura a te, Rory lo knappen rinco!
Rory: ma se manco ho aperto bocca io, e basta pigliarsela sempre con me!
Izzy: io ho finito. Modestamente, ho fatto proprio un’opera d’arte: è identica a te. La base è stata l’avocado, uno dei pochi frutti esistenti capace di riprodurre le fattezze della tua faccia, e dalla scorza dura come il tuo animo. Il resto, pff, alla fine è stato facile.
Noah: io ho quasi finito, un quasi gigante. –non è nemmeno arrivato a metà altezza della tela- Solo che già è stancante fare i colori e usare 30kg di pennello, ma è la penuria di centimetri quella che mi sta davvero uccidendo. Tutte quelle scale su e giù, su e giù, che incubo.
Izzy: metterti la tela orizzontale no? –dà un calcio all’impalcatura facendo venire giù tutto-
Noah: ma lo sai che sei proprio un genio e io non me ne ero mai accorto? –riemerge da sotto il quadro spappolato con tutta la frutta che c’era prima-
Izzy: meglio tardi che mai.
Mayko: la canzone è finita, possiamo tornare indietro, e stavolta scelgo io il padiglione: Giappone. Ehm, ok?
Ketty: io avrei un’altra idea. Abbiamo proprio davanti la tappa dell’Italia. Perché non togliercela subito già che ci siamo.
Mayko: in effetti. –osserva Ketty mentre questa ritira la gamba fuori dall’acqua della fontana- Ah, comunque, come stai adesso? Vuoi una leccata?
Ketty: non è il momento di pensarci.
-le due vengono accolte da Lester che sta...facendo sci d’acqua (?) agganciato a Yumi. O almeno così sembra nella poca luce dello spazio espositivo-
Ehilà?
Lester: più gas, dai più gas ancora, voglio farlo a velocità di leggenda, Yumetta!
Yumi: di leggendaria vuoi dire. Ti accontento subito, Lesterino. Reggiti latiassolutamente forte: Ventoincoda! Wooosh!
Lester: ah ah, sì, guarda che roba, osservate che numeri, anche la posa epica a mezz’aria vi faccio, pubblico! Altro che l’idea di base degli autori, quel record l’ho già infranto e ora farò bis ma con la variante di mia invenzione. Vedete quella lunga fila di patatine fritte? Io ora ci salterò sopra usando nientemeno che un pezzo di scamorza come rampa, senza farne cadere nemmeno una delle 51 che ho disposto!
-cambiando voce-
Ora per questo record si prega di fare assoluto silenzio da consentire all’artista la massima concentrazione. Rullo di tamburi.
Mayko: LESTER, NON ABBIAMO TUTTA LA NOTTE QUI!
Lester: oh, no, e menomale che mi ero raccomandato tanto. La distrazione quando si esegue un numero del genere può essere fataleeeee! –inciampa il piede nella fetta di formaggio ruzzolando e poi piombando loro addosso in una massa di sugo e mozzarella-
KATASPLATCH!
Mayko: splut, ma che cos’è, sugo?!
Ketty: e mozzarella. Io che detesto i formaggi.
Lester: comunque segna, Yumi: il record tecnicamente c’è. Non ho fatto cadere una sola patatina di numero, ah! *POSA EPICA*
Yumi: segnato! Sei stato latiassolutamente magnifico, Lesterino mio.
Mayko: ora basta con le tue follie! –lo afferra per la giacca- In cosa consiste la sfida?
Lester: prova a vedere cosa ho messo ai piedi, anzitutto.
Mayko: pattini a rotelle?
Lester: a rondelle, in ogni caso!
Mayko: di quelle che si usano come taglia-pizze?! Ma che c…
Lester: perché è proprio di pizza che si tratta! In questo padiglione sono state cucinate delle pizze da guinness dei primati. Voi dovrete tagliarne una in otto parti e condendo ogni fetta con un ingrediente diverso! Il tutto entro 5 minuti e 1 secondo da quando Yumi avrà raccolto l’ordinazione.
Ketty: ma che roba da gatti, ahem, matti.
Mayko: purtroppo io me lo aspettavo, conoscendolo da anni. -sospira- Non porto le scarpe da una vita, figurati i pattini.
Lester: tranquilla, Yumi ti presterà i suoi.
Yumi: considerato che una Latias è un pochino ino ino più grossa di una Zoroark, anche il mio numero di impronta dovrebbe essere più grande del tuo.
Mayko: A QUANTO PARE NO.
Yumi: già, in effetti è vero, anche perché io non ho certo bisogno dei piedi alla fine...
Mayko: QUINDI COME FACCIO?
Lester: una soluzione folle c’è sempre. Sempre. -tossicchia leggermente mentre si specchia con nonchalance nella lama dell’ascia- In ogni caso, se sbagliate a tagliare o andate fuori tempo dovrete rifare tutto subito dopo la penalità qui davanti. -Mayko svita la lama della berdica dal manico e se la lega sotto a un piede- Ohh, finalmente si ragiona.
Mayko: non sono molto convinta di pattinare con questo affare, poi sotto a un solo piede vuol dire che dovrò stare solo su una gamba.
Ketty: figurati io come mi sento tranquilla a saperti volteggiare da una parte all’altra con quella lama ai piedi. Ho già dato. Ma dobbiamo recuperare ad ogni costo, quindi, facciamolo.
Lester: in ogni caso, la produzione ha scelto dei clienti piuttosto bizzarri, ve lo anticipo.
Jay: pronto, pizzeria Napoli?
Yumi: sì, mi dica pure.
Jay: pronto?
Yumi: sì, sono latiassolutamente pronta all’ascolto, signore.
Jay: pronto? Forse è cascata la linea.
Mickie: ehm, stai tenendo la cornetta dall’orecchio sbagliato.
Jay: oh, hai ragione. Adesso ci sento! Pronto? Vorrei ordinare una pizza gigante multigusto.
Yumi: ho capito. Dimmi gli ingredienti.
Jay: sì, un attimino, allora…funghi shiitake.
Mickie: noo, sono allergico a quel tipo di funghi! Non ti ricordi l’anno scorso quando siamo andati in montagna?
Jay: è vero, eri diventato tutto a chiazze verdi. Meglio non ripetere l’esperienza.
Yumi: niente shiitake, allora.
-Mayko era già partita in quarta con l’ingrediente, e si è vista costretta a frenare immediatamente-
Jay: allora facciamo con i porcini.
Mickie: p-p-porcini? Il maiale no! Il maiale no! Il maiale no!
Jay: ho detto quella parola? Accidenti, me ne ero completamente dimenticato di quel trauma che avevi riportato in macelleria, scusa. Niente maia-aaaa-niente funghi tu-sai-quali.
Yumi: allora champignons?
Jay: sono allergico alla cucina francese.
Yumi: niente funghi allora!
Mayko: -frena per l’ennesima volta stavolta cadendo in avanti- roaaaaaaaaaaaaaaaaaaar!
Mickie: cosa è stato?
Jay: l’ho sentito anche attraverso l’orecchio tappato.
Yumi: niente, il pizzaiolo ha appena emesso il suo ruggito di disapprovazione.
Dawn: ma non tornano più? Non è possibile che ogni brano duri così tanto. Avrebbero dovuto essere già qui dopo 10 minuti.
Mike: si saranno fermate in qualche padiglione nelle vicinanze dell’Albero, magari proprio quello italiano. Io dico di cominciare a entrare in un altro. Quello del Giappone qui di fronte per esempio.
Dawn: sì, a questo punto non posso aspettare Kami oltre.
Owen: benvenuti nel padiglione del Giappone, scusate se non mi faccio vedere ma ho avuto una emergenzina nella toilette. Potete comunque sentire la mia voce, giusto? Perché vi vedo sul monitor, sapete, questo è un bagno di ultima generazione: da fuori di testa!
Diezel: anche io sono chiuso in bagno, per la cronaca, e non ne uscirò tanto presto dopo avere assaggiato tutto quel wasabi, quindi non rompetemi!
Owen: era troppo buono quel gelato tutto verde, già… Lo volevo provare già dopo la nostra eliminazione in quella città che ora non ricordo…A e qualcosa. Ma purtroppo, il mio allenatore di sumo mi teneva a stecchetto. Chi avrebbe mai immaginato che i lottatori di sumo facessero la dieta?
Dawn: sbrigati a parlare della sfida, palla di lardo, altrimenti vengo lì e ti ci scarico giù per quel water.
Owen: accipicchia, che peperino! Sembrava così dolce e carina.
Questa sfida vi ricorderà la sfida mangereccia dei bar a tema Pokémon: dovrete mangiare come dei Pokémon! Avete (beati voi) davanti un girasushi automatico che presenta tre combinazioni di piatti tipici giapponesi ripetute: sushi, noodles ramen e gelato al wasabi. Il sushi lo mangerete con l’ombelico come un Dusclops, i noodles li aspirerete dal naso con una cannuccia come farebbe un Gorebyss, e il gelato lo potrete leccare e basta senza usare le mani come Shellder! Che invidia, certo che i giapponesi sono avanti anni luce, mai avrei immaginato si potesse mangiare anche con l’ombelico. Tutto chiaro? Cominciate, e se riuscite a finire il giro di piatti in 5,1 minuti il timbro è tutto vostro!
Dawn: c’è il timbro in palio quindi in questa follia.
Owen: ops, avevo promesso a Topher che avrei tenuto la cosa segreta fino alla fine, mannaggia.
Mike: mangiare con l’ombelico, ok, e pensare che le ho viste davvero fare queste cose negli show giapponesi quindi di che mi stupisco. -si leva la parte sopra-
Owen: pronti, via, buon appetito!
Vrrrr….vrrrrr….vrrrrr.
Mike: parto dal sushi. Qui le mani le posso usare però, quindi se metto la pallina di riso e la ficco dentro la pancia conta. Ghh, che sensazione, è così appiccicoso. E poi devo “masticarlo” suppongo. –si muove la pancia aprendo e chiudendo la bocca dell’ombelico- Gnam, gnam, gnam, che umiliazione...
Dawn: ahahahahah, questa è tutta da registrare!
// Altruisti //
Mike: credevo di esserci lasciati alle spalle le sfide più sadiche dopo la puntata in Turchia. Cavoli se mi sono sbagliato.
Mike: invece di ridere, mangia anche tu.
Dawn: ho l’ombelico troppo piccolo, il riso lo lascio tutto a te. E anche il naso è piccolo. Scelgo il gelato.
Mike: mangiare cibo dal naso è davvero pericolosissimo, non fatelo mai a casa. Cough, cough.
Dawn: a te l’umiliazione, a me il gelatino, du-de-dum. Slap, slurp. AAAAAH!
Owen: sì, ho reagito così anche io poco fa, ma dopo un po’ ti ci abituerai. -Dawn corre alla fontana a leccare l’acqua come un animale- Forse.
Yumi: okay, ce l’abbiamo fatta, sono esausta. Ecco l’ordinazione: una pizza con platessa, carote, zucchine, mozzarella senza lattosio ovviamente, pomodori, germogli di soia macrobiotica, l’insalata più triste e anallergica reperibile, e olive nere.
Ketty: alla buon’ora. Io comincio a prendere la platessa.
Mayko: io la mozzarella. Ehi, ma qui il pavimento scotta!
Yumi: e come la cuoceresti la pizza in ogni caso?
Mayko: lascia stare, non dico più niente.
Ketty: ricordati che dobbiamo tagliarla in otto parti uguali, cerca di non sbagliare. Ah, ma non si taglia subito al primo passaggio, è troppo spessa e viscosa. Troppo. Troppa mozzarell-ah! –le si incastra il piede facendola impiastricciare tutta nella mozzarella filante- E ho anche preso la storta.
Mayko: con l’ascia sto tagliando tutto al primo colpo invece. –fa una giravolta affettando le verdure con la punta del tacco- Non credevo di ricordarmi ancora tanto bene il pattinaggio sul ghiaccio, non vado alla ski-dome dalle elementari. Attenta!
Ketty: meow!
Mayko: che ci facevi in mezzo alla mia traiettoria? Stavo tagliando la pizza a metà.
Ketty: e a metà stavi per fare anche me. –mostra la coda posticcia mozzata- Almeno mi hai anche tagliato via la mozzarella: posso rialzarmi (ahi). Dunque, stavo finendo di mettere le strisce di platessa.
-si mette a pattinare nella direzione opposta a dove sta passando la compagna, ma la mozzarella filante le tiene unite come la colla e tirandosi fa l’effetto elastico mandandole a sbattere schiena contro schiena-
Mayko: ma che combini ancora?!
Ketty: ah, io? E’ la stupida mozzarella.
Mayko: staccati allora, già sto in equilibrio su una gamba e basta, IO.
Ketty: potrei dire lo stesso, sai? Comunque ci sto già provando con le unghie e con i denti ma non ne vuole sapere di scollarsi di dosso.
Yumi: ragazze, guardate l’orologio: vi restano appena 2 minuti ancora.
Ketty: non ci resta che fare di necessità virtù come al solito. Uniamo le nostre due gambe sane e pattiniamo come un corpo solo–si toglie i pattini e se li infila nelle mani- e piegate a quattrozampe per essere più rapide nel piazzare gli ingredienti: quando tu vai avanti io sto ferma, quando io vado indietro tu usi solo le zampe davanti. Tutto chiaro?
Mayko: fosse la prima volta che lo faccio! Con te ho fatto cose anche più strane. Dai, Ketty, muoviamoci.
Yumi: che spettacolo incredibile: sembra di vedere una creatura leggendaria da qui.
Lester: così si fa! Vi meritereste il timbro solo per l’idea perché è davvero folle.
-Ketty e Mayko si coordinano nei movimenti reciproci passando da una fetta all’altra con tagli netti grazie all’uso doppio delle lame, mentre Mayko con le mani libere raccoglie ingredienti avanti e indietro decorando ogni singola fetta in modo differente fino a completare l’ordinazione, e con 51 secondi d’anticipo per giunta!-
Clap, clap, clap, clap, brave, magnifiche, folli! Avete catturato lo spirito di questa sfida al 151% di perfezione. Kongratulazioni con la kappa: il premio è strameritato! Tiferò per voi e per gli Opposti in finale, non potendo tifare per me stesso in ogni caso, quindi uscite da questa porta e conquistatevi il resto del mondo là fuori.
Yumi: laty-ah! *POSA LEGGENDARIA* E allora, com’era?
Lester: senza offesa, eoncina, ma devi ancora migliorare sulle tempistiche. Però la posa di per sé sembrava latiassolutamente magnifica!
Yumi: davvero? Latyyyy!
Mayko: noi usciamo. Il primo timbro, finalmente! Adesso però andiamo al padiglione giapponese, vero?
Ketty: prima mi hai dato ascolto, ed è andata bene, visto? Prima ancora mi hai dato ascolto ed è andata benissimo visto che non saremmo neanche qui senza la mia intuizione. Quindi che ne dici di fare il tris e seguirmi? C’è un altro padiglione di nostro interesse dietro l’angolo.
Mayko: ah, va bene, come vuoi te. In quale andiamo allora.
Ketty: in Messico.
Mayko: il banchetto azteco…
Ketty: può darsi, lo scopriremo presto.
???: chi varca la soglia della piramide dell’ignoto…?
Owen: oh, mi spiace che ve ne stiate andando sconfitti, amici, quando vorrete riprovare le porte del padiglione degli Stomaci sono aperte!
Mike: bleargh. E’ stata una esperienza allucinante. Prima d’ora non mi era mai successo di vomitare anche con il naso. Ehi, ma si è dimenticato di darci la penalità.
Dawn: non ci provare neanche a fare l’onestino del cazzo! E’ stata tua la brillante idea di provare questo padiglione prima delle Selvatiche. I giapponesi sono creature anormali per escogitare robe simili, alla larga finché non avremo raccolto gli altri 10 timbri. Fortunatamente qui è pieno di altre tappe che conosciamo: Stati Uniti, Germania e l’Austria a te tanto cara per Freud.
Mike: non mi è per niente cara visto che è la tappa nella quale tutti i miei peggiori sospetti e incubi su di te si sono materializzati nella forma peggiore possibile.
Dawn: partiremo proprio da quella, invece, e tu non devi più prendere decisioni. Comando io soltanto. Cammina, spaghetto…
Jasmine: può andare, anche la scultura. Tenete questo.
Izzy: vittoria! Con questo sono 2 di fila.
Noah: il secondo timbro è proprio quello della città di Montevidéo. Ancora troppo presto per trovare un senso, ma sento che è un indizio molto più pesante del primo. Ma per che cosa?
Izzy: ci pensiamo quando saremo a quota 5, 6, 7. Prima ho visto Kurt.
Noah: a-ah.
Izzy: quindi dobbiamo mettere il turbo se vogliamo arrivare primi! E poi non voglio Koffee ancora tra i piedi, davvero, anche basta dopo tre episodi di seguito. -entra nel padiglione della Colombia da una porta a giro scontrandosi con Koffee che stava entrando a sua volta- Noooooooooooooooooooo!
Midori: ma sono entrate due coppie diverse contemporaneamente, majidè? E chi facciamo entrare per primi?
Daikon: senti l’idea fotonica: Uno Fa l’Altro Guarda. Solo le due ragazze, così abbiamo pure la storyline yuri che mi serviva per ispirarmi, saranno ammesse.
Izzy: storyline lesbo, con questa qui?! Piuttosto esco con la pianta di Chris, se è femmina.
Koffee: prima mi sentivo in paradiso, perché sono tornata fuori, sapendo che avrei trovato di nuovo l’inferno? E bada a come parli, maniaco! La migliore del cast non si mette certo a limonare con una pazza del genere.
Daikon: ho il potere di costringervi a farlo… Sto scherzando, che baka! Ma sarebbe stato galattico, sigh.
Noah: io esco, sono di troppo qui. Posso non fare nulla nel frattempo o posso portarmi avanti con un altro padiglione. So che vi aspettereste tutti quanti la prima, ma oggi sono in vena di pazzie. -si scontra con Kurt di rientro nel padiglione dell’Antartide- Perfetto, davvero, perfetto.
Kurt: neiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!
Seijii: chi si rivede.
Kurt: nein, nein, fuori, fuori, sono entrato io per primo da regolamento! -spinge Noah-
Noah: in realtà il limite posto dal regolamento parla di 2 persone. Persone, non coppie. -Kurt lancia un’imprecazione in tedesco- Quindi cos’abbiamo qui, un altro Banchetto Islandese?
Seijii: meglio ancora, me-eh. Hai 51 minuti di tempo per consumare il bouffet antartico che è stato allestito. Ricapitolo il menu anche per te: krill antartici, narvalo con contorno di plankton, carne di mammut scoperto meno di un mese fa, uova di pinguino imperatore e Eulagisca gigantea, noto anche come l’Incubo dell’Antartide. -Noah non batte ciglio- ?
Noah: sei consapevole che ho passato più tempo a tavola con Owen che con chiunque altro, sì? -si mette a mangiare con nonchalance ma non appena morde si rompe tutti i denti- Ecco, non avevo capito fosse tutto congelato.
Kurt: ora sai cos’ho affrontato io, e ormai sono allenato. Guarda come non ti lascerò neanche le briciole. -si infila un intero vassoio di krill in bocca, quasi soffocando per inghiottirlo tutto, per poi buttar fuori una zaffata di fiato congelato-
Noah: fff fff.
Rory: m-ma il cibo è già freddo di suo, non serve soffiarci sopra.
// Noah: l’idea è quella di usare il calore del mio fiato per sciogliere il ghiaccio prima di ogni boccone. Ovviamente tra il dire e il fare c’è di mezzo il Mar Glaciale.
Noah: crunk crunch. Mhh, sì. La prima sensazione al palato è il croccante di un iceberg, con quella vaga nota pungente di levigatrice. Avrei aggiunto una zest di limone per contrastare la salinità del krill. -ne mangia un altro facendo tutte le espressioni migliori del suo repertorio mentre cerca di masticarlo e mandarlo giù-
Kurt: ritirati finché puoi. -sparge il plankton sul narvalo come una salsina e lo addenta con foga medievale, senza ottenere grandi risultati- Argh, giammai che mi farò fermare da questa specie di unicorno! -si toglie i guanti ed estrae via tutto il corno come fosse la spada nella roccia- Jaaah! Vediamo se è fero che con questo si può tagliare qualsiasi cosa. -taglia il narvalo in due e poi infilza i pezzi di carne come uno spiedino, impressionando tutti- A-AH! Mai portare un tedesco al limite, due guerre mondiali dovrebbero averlo insegnato. Gnam! Gurgle. Glom. Prossima portata.
Noah: -prova a fare lo stesso ma finisce solo per sollevarsi il narvalo sopra la testa e rimanerne schiacciato-
Koffee: la Colombia è la patria del caffè: rinuncia, Izzy, contro di me non avresti speranze in questo padiglione.
Daikon: il cibo è sopravvivenza. In natura la lotta per il cibo è l’unica legge seguita, e gli animali hanno imparato a procurarselo in qualsiasi modo.
Midori: e in qualsiasi luogo, anche il più ostile. Come ad esempio è la Foresta Amazzonica! Provate a mettervi nei panni di una scimmietta che vive di una sola banana trovata al giorno, o di un formichiere che deve dare la caccia a 35.000 insetti al giorno per nutrirsi come si deve.
Daikon: ma oggi voi sperimenterete invece cosa significhi essere al top della catena alimentare: sarete delle sensualissime kawaii femmine di giaguaro-arpia!
Izzy: eh?
Koffee: come, cosa, dove sarebbe il caffè?!
Midori: Trasformazione…
-stereotipando la tipica scena di vestizione di un costume negli anime, in pochi secondi Koffee e Izzy sono cambiate di vestito, indossando un (succinto) completo a chiazze con tanto di zampe e coda, un paio d’ali da succubus-arpia, e una maschera con cresta e becco- Completata!
Koffee: ahhh, ma-ma-ma che significa sta roba?
Midori: *sugoi.* Vi stanno a pennello.
Daikon: sento già l’ispirazione per un super disegno. -gli si appannano gli occhiali-
Izzy: ora capisco perché il mio agente non ha mai voluto farmi firmare per quel film giapponese.
Midori: vi piacciono? Li ho realizzati io stessa per l’occasione. Ecco la sfida per il timbro: come vedete in questo padiglione abbiamo riprodotto le cascate di Iguazù. Al mio via dalle cascate scenderà una quantità infinita di cibo, frutta, piranha, e le prede che realmente possono soddisfare predatori del vostro calibro. Si tratta di scimmie di peluche, molto kawaii, che dovrete individuare e afferrare al volo gettandovi in picchiata grazie alla corda elastica e alle ali. Prendetene una con il logo della trasmissione sopra, e noi ve la scambieremo con il nostro timbro subarashii. Pronti, partenza…Ganbarè!
Koffee: ma uffà, io mi aspettavo una prova sul…sul…caffèèèèèèèèèhhhh!
Izzy: questa è follia pura, il che sarebbe anche divertente, se non mi stessi sentendo a disagio con un costume del genere.
// Izzy: piuttosto nuda, ma non andrei MAI nella vera Foresta Amazzonica conciata così. Spaventerei le prede e basta.
-appena si lanciano sotto col bungee jumping, una cascata di roba viene giù assieme all’acqua-
Koffee: argh, i piranha hanno preso me al volo!
Izzy: pesce, ptù, pesce, pesce, pesce, serpente, scimmia niente ancora.
Koffee: i piranha, i piranhaaah! Mi stanno mangiando tutti i vestiti!
Daikon: -disegna ancor più freneticamente-
Midori: non ti preoccupare, Koffee, ne ho realizzati tanti di scorta! Nel mio ambiente è normale che si strappino.
Koffee: non un’altra voltaaaaaaah!
Izzy: uffa, quanto chiasso che deve fare questa. -fa su e giù dalla cascata artificiale con la stessa flemma dell’andare al supermercato a fare la spesa- C’è il 2x1 sui piranha, ma non mi interessa, quello che cerco io sono le scimmie. Eccone una finalmente! -spiega le ali per cambiare direzione e afferrarla con i denti, ma questa gli scoppia in bocca come una pignatta- Caffè al peperoncino!
Koffee: c-caffè? -ne arriva un po’ in faccia anche a lei- Potere del caffè: attivazione!
Daikon & Midori: Sugoooi!
-stile Braccio di Ferro dopo avere mangiato spinaci, Koffee si sbarazza di tutti i piranha che ha addosso, prendendone anche a pugni degli altri, per poi andare all’assalto di una scimmia di pezza puntata anche da Izzy, con le due che finiscono per scontrarsi a mezz’aria-
Izzy: ma che fai? La precedenza sulla preda è sempre del volatile che viene da destra, lo sanno tutti nella giungla.
Koffee: chiudi il becco, la scimmia è mia e me la porto via.
-si accorgono solo adesso di essersi incastrate non so come coi loro ridicoli costumi- Levati di dosso subito! Acc! Maledizione!
Daikon: eccolo, eccolo, Midori: -insieme- il momento yuri!
Izzy: ma volete darvi una calmata pure voi due?!
-Noah ha temporaneamente lasciato da parte il narvalo per mangiare le uova una dietro l’altra, mentre Kurt è arrivato di nuovo all’ultima portata a confrontarsi col suo incubo peggiore-
Kurt: sono tornato, lurido verme. A noi due! -sta per risucchiarla quando l’Eulagisca Gigantea prende improvvisamente vita estroflettendo la mandibola come un alien per mordergli le labbra e attaccarsi alla sua lingua- Mmmmmmmmmh! MMMMMH!!!
Noah: è come gli alieni mangiafaccia che ho dovuto affrontare io, brutta storia.
Rory: che schifo, bll, sembra ci stia l-l-limonando!
Seijii: me-eh-eh.
-Kurt continua a lottare con tutte le sue forze con l’orripilante creatura arrivando persino a prendere un altro narvalo e sbatterselo in faccia ripetutamente pur di liberarsi della sua morsa-
Noah: io intanto ho finito le uova, adesso passo alla freschissima carne di mammut, che poi è solo il suo midollo osseo per ovvi motivi.
-ma anche l’Eulagisca sul suo tavolo, sentendosi evidentemente esclusa, si anima improvvisamente saltandogli in faccia- E’ veramente come gli alieni dell’Area 51. Ahaaaaaah! Mmmmmmmmmh!
-la telecamera si sposta sulle Selvatiche, che ritroviamo quattrozampe intente a bere tutta l’acqua della fontana dell’Albero della Vita-
Ketty: era veramente una replica del banchetto azteco fatto in Messico. Slap slap slap. Tu poi sei riuscita a finirlo tutto?
Mayko: sì. Ho anche il timbro, anf. Ho più resistenza ai sapori piccanti di te con tutto il wasabi che mangiavo da piccola.
Ketty: brava, Mayko o Kami o quello che sei adesso. -ansimante- Metti il timbro sulla mappa.
Mayko: Timbro di Teotihuacan fatto. Andiamo nel padiglione del Giappone adesso? -scodinzola-
Ketty: va bene.
Dawn: jella nera. E’ il terzo padiglione di fila che non ci ha dato alcun timbro. Dove sono finiti i tuoi poteri divinatori eh, Dawn, eh? -si prende a pugni da solo finché Mike non lo ferma- Eh…
Mike: basta.
Dawn: e lasciami. -si solleva la manica accorgendosi del segno che gli ha lasciato sul braccio quando l’ha afferrata- Andiamo in quello lì adesso.
Topher: benvenuti nel Padiglione di Haiti. Non avendo più notizie degli Aristocratici, ho dovuto rimediare uno schermo a distanza. Per questo timbro dovrete essere assetati di vittoria, come erano solo dei veri bucanieri! Per cominciare dovete vuotare una scodella di peperoncini di ogni tipo, dall’habanero al pepe di Cayenna, che erano il cibo preferito dei pirati. Poi dovrete vuotare la cambusa anche delle bevande: vi attendono botti di rum, vino d’ananas, vino di ibisco rosso, vino di patate dolci, e il vino di banana plantain che mi dicono dare facilmente alla testa. Bevete finché non troverete il timbro che vi interessa in fondo a una delle botti.
Mike: okay, ma la parte del peperoncino allora a che serve?
Topher: a farvi bere meglio, no? -chiude il collegamento-
Dawn: finalmente una prova che piace a me. Diamoci dentro!
Mike: io non so quanto Dawn reggesse l’alcool e il peperoncino vista la sua alimentazione vegana…
Dawn: appunto, diamo un po’ di sapore finalmente a questo corpo. Gnam chomp munch. Buuurp! -sente dei gorgoglii sospetti alla pancia-
Oh, no, di nuovo il mio stupido corpo che si rifiuta di collaborare. Eppure è verdura, ca**o. Dov’è il bagno in questo posto di me**a!
Mike: secondo la mappa, devi uscire e poi andare a sinistra. Strano. Non sto sentendo bruciare troppo, forse ho ancora in bocca il sapore di caffè che mi ha lasciato Koffee. E’ così amaro da avermi tolto qualsiasi sensibilità agli altri sapori. Ho già finito. -apre la prima botte a caso- Ehh. A quel vecchio ubriacone di Chester sarebbe piaciuto molto. Alla salute.
Dawn: il bagno non l’ho trovato. Non me ne frega, sono vegana, no? Posso cagare anche al naturale. -si infila in un cespuglio che si rivela essere di ortiche- !
…
Mike: non credo -hic- dovresti -hic-
Dawn: fatti gli affari tuoi e bevi. -si è messa col sedere scoperto dentro una botte per darsi refrigerio- Anzi, dopo ti farò bere proprio da questa.
Kurt: mmmh! Mmmmmmmmh! -infilza l’Eulagisca col corno del narvalo per poi spingersela tutta in bocca- Bllll!
Seijii: manca solo un minuto…vediamo se riesci anche a inghiottirlo.
Rory: o-ormai Noah è andato invece.
Kurt: Mgh. Gh. GLOM! La cosa più ripugnante mangiata in vita mia. Ce l’ho fatta, sono il migliore! Migliore di te, migliore di te, e soprattuto di TE, knappen! -risata isterica- Sono MIGLIORE DI MONDOOO!
Seijii: meh, congratulazioni. Eccoti il Timbro di Ushuaia, e arrivederci.
Rory: per te, invece, Noah, la penalità dell’Albero della Vita. Q-Quando ti riprenderai.
Kurt: a me il bagnooo!
Koffee: ho tutto il sangue alla testa…perché gira tutto…forse mi serve dell’altro…
Izzy: tsk, si vede che non sei abituata a stare a testa in giù, mentre io, tsk! Hai voglia, sono nata sottosopra. L’unico modo per disincastrarsi è togliersi i costumi. Allora se comincio da qui, poi tolgo questo, sfilo quest’altro coi denti, e poi tiro… Ci sono quasi.
Koffee: a fare che?
Izzy: straaap! Addio, Koffee! -con uno strattone si fa oscillare via portandole via la scimmia e facendole cadere tutte e due nel lago sottostante avendo strappato anche gli elastici che le tenevano sospese-
Daikon: visione galattica.
Izzy: sì, calmino. Splut. Ecco la scimmia col logo di Flurrydonkylous Race.
Midori: domo sugoi, Izzy! Ti sei strameritata il nostro timbro. Ma come farai adesso a uscire che sei rimasta tutta nuda?
Izzy: così. -fa una giravolta e ritorna coi suo vestiti di sempre- Alla prossima!
Midori: gasp! Quella Izzy dev’essere per forza uscita da un anime, che invidia.
Daikon: ora sta per uscire Koffee, e arriva la mia parte preferita.
-Koffee esce dall’acqua tutta frastornata ma di nuovo in sé, accorgendosi di essere rimasta come mamma l’ha fatta-
Koffee: AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!
Daikon: l’urlo che fa tremare i padiglioni!
Koffee: KUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUURT!
Izzy: conoscendolo, è già tanto se ha fatto la fatica di camminare fino al padiglione dopo. Noah, sei qui dentro?
Rory: sì, t-tieni. -glielo consegna e lei se lo mette in spalla come uno zaino-
Izzy: ma che succede?
Seijii: non ha superato la prova, e quindi dovete andare ad ascoltare un brano all’Albero della Vita prima di riprovare.
Izzy: capito. A più tardi!
-Izzy si precipita subito all’esterno e corre a perdifiato lungo tutto il cardo, incrociandosi con Kurt che ha dovuto caricarsi in spalla Koffee a sua volta-
Anche tu hai avuto una brutta sorpresa, eh?
Kurt: no komment!
Mike: hic! Ma salve, signor timbro. Come butta?
Dawn: lo hai trovato. Dammelo. Ora dovrei rimetterlo in un’altra botte a piacere, ma ho un’idea migliore. -se lo tiene in tasca ed esce facendo finta di niente-
Mike: nonnina, permetta che la aiuti ad attraversare la strada.
-si scontrano con le Selvatiche in arrivo dal decumano-
Ahi. Che botta. E che mal di testa.
Mayko: levatevi dalle zampe prossima volta. -si accorge di avere Dawn sopra di sé- Argh!
Dawn: Kami, la mia troia preferita. Come sta andando?
Mayko: passami l’ascia, Ketty. -la compagna però è intenta fare ben altro alle spalle di Dawn che non si accorge di nulla- Anzi, ho cambiato idea. Mi basterà un artiglio. -ribalta la situazione mettendosi lei sopra premendogli sulla giugulare- Tu non sei ancora pronto per una come Kami. Torna al tuo passatempo preferito: rompere le cose.
Dawn: posso rompere anche le persone, come ho ampiamente dimostrato.
Ketty: basta giocare, andiamo che abbiamo molto da fare.
Mayko: non sei degno di essere la mia preda. -si lecca la zampa con disprezzo- Sayonara, Mal.
Dawn: maledizione. -si tocca il collo dal quale ora scorre un rivolino di sangue-
Ketty: guarda cos’ho trovato dopo averla borseggiata.
Mayko: un timbro gratuito? Da quale padiglione viene?
Ketty: quello dal quale li abbiamo visti uscire, gli sono andata addosso apposta immaginando un tiro mancino del genere. Segna pure: Haiti timbrato.
// Selvatiche //
Mayko: ora che ne facciamo del timbro?
Ketty: voglio dare comunque una chance agli altri, sennò non ci sarebbe gusto a gareggiare. Lo getterò nella fontana dell’Albero della Vita quando passeremo da quelle parti. Miao.
Topher: con questa mossa non proprio ortodossa, ma nemmeno contro le regole del gioco, le Selvatiche si portano a quota 3 riagguantando gli Opposti, mentre le altre due squadre sono solo a 2. Ma con 12 timbri in totale, la strada da fare, per tutti, è ancora lunga.
Owen: benvenute nel padiglione del Giappone, ragazze! Purtroppo non ho resistito e ho di nuovo assaggiato quel gelato al wasabi, quindi se sentite solo la mia voce….proooot…è per questo motivo. -si sente in sottofondo una voce metallica giapponese che dovrebbe essere quella della toilette automatizzata- Ah, Mayko, tu mi sai tradurre cosa sta dicendo la signorina?
Mayko: non ho tempo per queste cose, grassone.
Owen: aaah, mi sta facendo il bidet, che solletico! Uh! Ah! E’ gelata! Comunque potete leggere le istruzioni al tavolo anche da sole.
Ketty: quindi dobbiamo mangiare con la lingua, con il naso e con l’ombelico…?!
-il girasushi automatico comincia a mettersi in movimento sfornando le tre pietanze ripetute-
Mayko: ho visto anche di peggio nei nostri game show. Il gelato al wasabi lascialo tutto a me. Itadakimasu! Slurp. Te l’ho mai detto che ho anche provato a partecipare ad alcuni? Però è Azusa l’unica ad averli vinti, ehm…TUTTI. Azusa.
Ketty: non ci pensare adesso. -si tappa una narice e comincia ad aspirare dall’altra ma si sente subito soffocare- Cough, cough, è da fuori di testa. Come diamine vi vengono certe trovate?
Mayko: esattamente come ci sono venuti i cat-cafè, che non mi pare ti siano dispiaciuti.
Ketty: già. Mi sa che questa dovrai farla da sola. Ho anch’io un limite.
Mayko: prova almeno a mangiare dall’ombelico, per quello devi solo infilare più riso e basta e tenerlo dentro, ma è più facile di quanto sembri visto che è molto colloso. Fai una pallina di riso così, e la infili con le dita a forza!
Ketty: siete più matti dei gatti e, fidati, ho detto tutto. Mghhh.
Mayko: il trucco quando si fa un gameshow è non pensare a cosa si sta facendo: per quello si dà il tempo cronometrato. Devi diventare una macchina! Leccata al gelato, sniffata allo spaghetto, prendi il riso, pallina, e nell’ombelico! Solo così non dai il tempo al tuo corpo e alla tua mente di rendersi conto.
Ketty: mi servirebbe un po’ di erba gatta prima per entrare in quello stato.
Mayko: sushi-pallina-ombelico. SUSHI-PALLINA-OMBELICO, KETTY. FORZA! Non ho più spazio. -se la mette in braccio sulle gambe-
Ketty: meow! Lasciami, noi gatti siamo troppo sensibili nella zona della pancia…Meowko!! Mgh, mgrr…amf…
Mayko: ochitsuke, neko, omigoto, neko.
// Selvatiche //
Ketty: circa quei miagolii che ho fatto, dimentica subito tutto. -è diventata tutta paonazza-
Mayko: …
Ketty: meow, meow, meow!
Mayko: su, apri la boccuccia. -le mette una fetta di sashimi in bocca per placarla-
Ketty: munch. Furba a distrarmi con il pesce…
Mayko: furba come una kitsune. Il sushi lo abbiamo finito!
Ketty: mi sento tutta appiccicaticcia.
Mayko: ora dammi una mano anche con il wasabi, per quanto mi piaccia non lo posso mangiare proprio tutto DA SOLA! -le puccia la faccia nel gelato- Comincia a bruciarmi la lingua infatti. -beve un sorso di tè, per poi tuffarsi nuovamente col muso sul piatto-
Owen: ohh, però. Potrei imparare molto dalle tecniche mangerecce di Mayko!
Diezel: i giovani d’oggi sono tutti animali a tavola. Puah! E poi fai già schifo abbastanza come sei adesso, credimi.
Mike: dobbiamo mangiare questa piramide di cibo senza farla cadere. Sono le stesse pietanze che avevamo mangiato nel banchetto azteco.
Dawn: stavolta mi sono premunito. -si scola un’intera pinta di rum tutta d’un fiato- Da ubriaca non dovrei accorgermi di quello che mangio, e quindi niente vomito.
Mike: buon appetito allora, suppongo.
-immediatamente dopo Dawn deve correre fuori a rigettare-
Buon appetito a me e basta.
Dawn: non mi sono ubriacata abbastanza. -rientra nel padiglione di Haiti e ne esce poco dopo fradicia- Adesso la carne non mi fermerà.
Topher: spoiler: non ha funzionato.
Izzy: riiiiidiiii pagliacciooo! -sta danzando usando Noah come un burattino sulle note del Pagliaccio di Leoncavallo-
Kurt: tieni, ti ho preso del caffè.
Koffee: davvero? Grazie…Non me l’aspettavo.
Kurt: l’ho fatto soltanto perché non voglio portarmi appresso il tuo peso morto. Kvindi fattelo bastare! E restituiscimi la giacca quando hai finito. Finirà questo brano prima o poi.
Koffee: danke, tedesco. -si sta rivestendo in bagno- Fortuna che i due schizzogiapponesi avevano conservato i miei veri vestiti nel camerino. Surp. In fondo è stato carino da parte sua portarseli dietro.
Kurt: toc-toc. Muoviti! Kvi la musica è finita.
Koffee: un attimo, mangiakrauti! Mi devo ancora mettere il reggiseno!! Puoi aspettare ancora qualche minuto che non muore nessuno.
Kurt: neanche un secondo di più. Ho mangiato un verme piatto intero mentre tu ti facevi il tuffettino nelle cascate! -forza la porta e gli arriva la caffettiera in faccia-
Koffee: pezzo di idiota, ti ho detto che sono ancora mezzanuda!
Izzy: ma qui ci sono un sacco di padiglioni delle tappe che abbiamo fatto: Italia, Grecia, Egitto, Francia, l’imbarazzo della scelta!
Noah: aspetta. Io dico di tenerci questi per ultimi, così nel caso subissimo altre penalità non dovremmo perdere tempo. Ritorniamo al padiglione antartico, così ci pensi tu che hai capacità di stomaco da far impallidire Owen.
Izzy: in effetti. Okay, approvato! Ma a una condizione: l’ultimo che arriva ora al padiglione dovrà mettere il timbro tenendolo fra le chiappe.
Noah: sì, certo, come ti vengono in mente certe idee.
Izzy: comincia a scaldare quelle chiappe, Noah, io sono già cinque padiglioni in là!
Koffee: noi faremo l’esatto opposto. Non voglio più avere niente a che fare con quella pazza furiosa.
Kurt: -col segno della caffettiera rovente in fronte- totalmente d’accordo.
Mayko: manca l’ultima forchettata di noodle ramen. -Ketty sta leccando tutto il tè oolong nella caraffa gigante- Sniiiiif. A-A-At -riesce a trattenersi dal snarnutire e manda giù tutto- Oishuu gozaimashita.
Diezel: sì, qualsiasi cosa tu abbia detto, prendi il timbro di Atsuqualcosa e sparisci. Siete state uno spettacolo rivoltante, e io sono abituato con mia nipote e questo qui!
Mayko: ma è il simbolo della Suzuki, questo. Che sia un riferimento alla concessionaria di Atsugi? Comunque, siamo a quota 4! Per ora a te viene in mente qualcosa?
Ketty: ora voglio solo farmi una doccia.
-poco dopo si possono ammirare le due Selvatiche intente a lavarsi sotto i getti d’acqua dell’Albero della Vita, finché Mayko non si accorge e sbrana il drone-
Topher: peccato, era il momento perfetto per riempire la casella fanservice giornaliera.
Izzy: prima! Dai, su, entriamo, ho un certo appetito dopo tutto quel movimento.
Noah: saziati, allora. Fai solo attenzione all’Eulagisca Gigantea: è affamata anche lei…di labbra umane.
Izzy: è quella cosa gelatinosa con setole dorate come una ghirlanda di Natale?
Noah: sì.
Izzy: è viva, quindi?
Noah: sì…
-Izzy imbraccia il bazooka e spara un missile al tavolo del bouffet sparpagliando poltiglia dappertutto-
Izzy: ora non più.
Seijii: me-ehi! Così non val -bazookata anche per lui-
Rory: b-buon appetito.
Izzy: adesso, Noah, ti insegno la tecnica per mangiare il cibo quando è congelato. Guarda e impara. -si getta sulle cibarie con la grazia di un orso montano partendo proprio con l’azzannare il narvalo-
// Opposti //
Izzy: quando sono stata in Canada per un mese da sola con i miei amici grizzlies ho mangiato pesce da acque così fredde che sembrava congelato. Ho osservato approfonditamente la tecnica da loro adattata, e ho imparato ad affondare i denti nella carne con tutta me stessa per poi sventrare il pesce con un morso solo!
Noah: edificante.
Noah: . . . -mantiene la stessa espressione impassibile mentre gli finiscono addosso pezzi di carne di narvalo fino a quando Izzy non lo sventra completamente staccandogli la testa col corno che finisce per conficcarsi fra le pieghe della sua fronte-
Izzy: ora sei diventato davvero un unicorno, che bello! Sai che ti dona? -si mette in bocca tutta la testa del cetaceo senza battere ciglio- Non male, sa un po’ di salmone. Aspetta, vediamo se riesco a fare…centro perfetto! -lancia i crostacei come se fosse il gioco degli anelli-
Noah: . . .
-Izzy passa quindi al mammuth dapprima lanciando un urlo di guerra per ‘abbatterlo’ definitivamente con il corno usato come lancia, e poi divorarselo fino all’osso come niente-
// Opposti //
Izzy: avevo già mangiato anche la carne di mammuth. -si è indossata la sua pelle intanto- Ero in missione con le Giubbe Rosse. Dovevamo rintracciare e disinnescare una mina della prima guerra mondiale, e ovviamente serviva l’esperienza di Explosivo. Mi trovavo circa a 2000 metri quando una valanga ci sorprese, e persi di vista i miei compagni, rimanendo l’unica sopravvissuta. Dopo ore a scavare sotto la neve per liberarmi, ero in preda alla fame e agli stenti, e al frrreddo! Sentivo le stalattiti crescere su tutto il mio corpo! Ho vagato e vagato spendendo le ultime energie strisciando fino a che non ho visto una grotta, e mi ci sono infilata subito dentro. Mi sono tolta i vestiti bagnati dalla neve per farli asciugare, e in attesa che la tempesta passasse mi sono messa a esplorare la caverna, e cosa trovo in fondo? Un enorme blocco di ghiaccio! Dentro il quale stava un esemplare perfettamente conservato di mammuth. Oppure era uno yeti? Ad ogni modo per me non era altro in quel momento che una succulenta bistecca. Così ho rotto il ghiaccio con un singolo pugno ben assestato, ho scuoiato il mammuth, e dopo essermelo mangiato mi sono avvolta nella sua pelle e addormentata fino a quando non sono venuti a soccorrermi.
E così da quel giorno il mio epiteto al campo fu “colei che sussurrava ai mammuth”.
Noah: ma lo sai che quasi quasi quelle di Owen sull’Isola erano più credibili?
Izzy: -gli infila il timbro su per il sedere visibilmente seccata-
Topher: così anche gli Opposti si sono portati a quota quattro. Questa massacrante semifinale è ormai giunta agli sgoccioli (non proprio) e le squadre stanno dimostrandosi davvero disposte a tutto per questi biglietti per la finale, che è ancora così vicina e allo stesso tempo così lontana…
>>>
-i Migliori si scontrano l’uno contro l’altra durante il taglio della pizza gigante, uscendo dal padiglione dell’Italia con un nulla di fatto e ricoperti di tagli e mozzarella, e si fiondano subito al padiglione bio-meditarraneo per rifarsi nella sfida in Grecia.
I due vengono legati ciascuno a una Ruota d’Issione mentre subiscono il supplizio di Tantalo con lo scopo di afferrare una delle mele dorate collocate sull’albero, mentre il sadico Kaspar e l’angelica Harmony azionano l’argano che fa girare le ruote. Kaspar fa girare Kurt alla massima velocità fino a farlo vomitare mentre la titubante sorella gira appena appena la ruota dove sta Koffee.-
-Dopo il Messico, gli Altruisti si sono diretti in Francia, dove Mike deve cucinare una Ratatouille mentre è ricoperto di topi e gira per la cucina con dei pattini a rotelle. La prova viene superata ma non dà timbro.-
-Le Selvatiche superano in scioltezza anche il padiglione turco, per poi affrontare un desco ‘fiabesco’ in quello della Germania: torta di mele avvelenate, i tre porcellini arrostiti a legna ,paglia e fieno, e al mattone, e purè di piselli rimasti sotto i materassi reali per un mese. Tutto questo per scoprire poi alla fine che non c’è alcun timbro (e Mayko incazzarsi molto distruggendo l’intero padiglione ad asciate).-
-Noah e Izzy rispolverano un po’ di kamasutra nel padiglione dell’India con Noah che si vede costretto a mangiare del riso basmaati direttamente dal corpo di Izzy, alla presenza di Emma e Christine come spettatrici fisse (nonostante non siano state eliminate in quella tappa n.d.r.).-
// Noah: e indovinate un po’? Non c’era alcun timbro in palio lì dentro! Yuhuu. Voglio morire.
Izzy: io ne ho appena trovato uno nella fontana invece!
Noah: sì, certo, come no. Aspetta, seriamente? Potrebbe essere una trappola degli autori, oppure…
-gli arriva un’arpa addosso-
Kurt: se kvello è un timbro, allora lo dovete dare a noi.
Izzy: oh no, ancora voi?
Kurt: per una folta, è un piacere rifederfi. Soprattutto kvando provvedete timbri per noi, jahahah!
Koffee: venivamo adesso dal prestigioso padiglione greco, dopo avere conquistato il nostro ennesimo successo della giornata.
-Izzy spara a entrambi col bazooka mandandoli in orbita per ricadere poco dopo su un altro padiglione-
Daikon: galattico! Una vera entrata in scena alla Team Rocket!
Midori: sono mancati solo i costumi.
Izzy: sono proprio destinata a essere circondata da pazzoidi. -si riprende al volo il timbro-
>>> >>> >>> montaggio veloce in successione dei concorrenti intenti a segnare i vari padiglioni visitati con un timbro o con una croce: si intravede la mano di Koffee ricoperta di segni di piranha apporre finalmente il timbro di Iguazù, quella di Dawn il timbro di Napoli, quella di Noah il timbro del palazzo di Knossos, e la zampa inchiostrata di Mayko il timbro uruguagio. Poi ancora la mano sporca di sugo di Izzy mentre mette il timbro del padiglione italiano, Mike di quello greco, Kurt quello messicano, Ketty quello colombiano, e così via… >>> >>> >>>
Kurt: è innammissibile che siamo ancora solo a metà. Si può sapere kvali sono i 6 timbri che ancora ci mancano? Abbiamo setacciato in lungo e in largo e non ne stiamo più raccogliendo uno: solo una sfilza di padiglioni inutili!
Koffee: suuuuuuurp. Non f-farmi ripensare al padiglione i-i-indiano.
Kurt: Inghilterra? Puah. Francia? Perdita di tempo. Polonia, Paesi Bassi, Israele…
Koffee: Ungheria, Spagna, Romania, e Messico l’abbiamo già fatto…E siamo stati pure nel padiglione della TUA “Grande Deutchland” ad avvelenarci di mele per niente! Ormai il cardo è finito, più avanti ci sono solo Turchia, Giappone e Russia.
Kurt: Turchia, la tappa che ci è costata la nostra striscia di vittorie. Vendichiamoci.
Garry: -è talmente pigro da avere registrato la sua voce con le istruzioni base in loop per potere continuare a dormire- ….a turno uno terrà la ciliegia e l’altro prenderà un’arma: lo scopo è fare centro ogni volta. Ma è la ciliegia che dovrà essere lanciata con la fionda contro l’arma tenuta dal compagno mentre sta sospeso sul tizzone di Meleagro. La ciliegia deve conficcarsi perfettamente in quattro armi diverse per vincere: arco, lancia, berdica e khopesh…A turno uno terrà la ciliegia e l’altro prenderà un’arma: lo scopo è fare centro ogni volta. Ma è la ciliegia che dovrà essere lanciata con la fionda contro l’arma tenuta dal compagno mentre sta sospeso sul tizzone di Meleagro. La ciliegia deve conficcarsi perfettamente in quattro armi diverse per vincere: arco, lancia, berdica e khopesh…A turno…
Koffee: argh, come si spegne!
Kurt: non ha importanza, diamo inizio alla prova. Tu terrai l’arco e il pugnale, io le due armi più pesanti. Tendi bene kvella freccia senza lasciarla andare.
Koffee: sto facendo del mio meglio!
Kurt: uh! Oh! Scotta, come si fa a stare in equilibrio qui sopra?
Koffee: ora sai cos’ho passato.
Kurt: taci! Sono superiore a te e sopporto il dolore. Sto prendendo la mira.
Koffee: muoviti, mi sta tremando il braccio.
Kurt: è proprio kvesto tremolio che mi sta complicando le cose!
-Koffee lascia partire la freccia nello stesso istante in cui Kurt lancia la ciliegia, col seguente risultato: la ciliegia colpisce la ragazza dritta sul naso, la freccia centra le ciliegie di lui.-
Midori: avete capito tutto della sfida?
Dawn: assolutamente. LUI ha capito tutto. Buon tuffo, Mike! -lo spinge giù per la cascata-
Mike: aaaah! Mi ha preso qualcosa, mi è entrato un piranha nel costume!
Dawn: per questo ci sono io. -ne evoca molti di più assieme- In bocca al pesce, fratellino, passerò a prenderti più tardi, non mi deludere. -esce ed entra nel padiglione accanto fischiettando ignaro di cosa l’aspetta-
BLEARGH!
Rory: u-uao, non ha resistito neanche un minuto dopo il primo krill.
Mike: oh, no, a stare a testa in giù così mi sta venendo da…bll…BLEARGH!
Midori: k**so.
Daikon: galattico, anche se per i motivi sbagliati.
// Altruisti //
Dawn: urgh, due tentativi, due fallimenti su due. Come diamine è successo?
Mike: mai sentito parlare di karma? Ecco cos’è successo.
Dawn: chiudi quella fogna. -vomita nella fontana-
Koffee: la Turchia ci ha portato male ancora una volta, alla larga. Poi non sappiamo neanche se dà il timbro. C’è il padiglione Italia qui di fronte, ma ci è andata male anche lì la prima volta. Che facciamo?
Kurt: ci riproviamo. Non sia mai che un tedesco si faccia spaventare da qualcosa con su scritto “Italia” sopra! A proposito, ma che stai facendo? Stai tenendo il bicchierino sopra la mappa?!
Koffee: ovvio, dove dovrei poggiarlo altrimenti per non lasciare aloni di caffè in giro.
Kurt: ma così li stai lasciando sulla nostra mappa!! Gnnniii. Sei la solita sciagurata!
Koffee: ops, non ci ho fatto caso. Ma non cominciare a fare l’isterico che non è successo nulla: visto?
Kurt: ma se c’è una macchia gigante di caffè!
Koffee: quattro gocce. Surp. Comunque sono in una zona con solo padiglioni inutili: Emirati Arabi, Kappaqualcosa, chissenefrega insomma.
Kurt: ah, sì? Menomale. Incosciente! Irresponsabile!
Koffee: insopportabile, piantala!
Lester: impossibile è già stato detto? Ah! *POSA EPICA*
Yumi: eccovi di nuovo qui, siamo sommersi di ordinazioni. Pizzeria Dragobolide, mi dica. Una pizza gotica? Sì. In che stato? Finlandia? Non c’è problema. Tempo di farla e teletrasportarmi lì per la consegna. A voi toccherà questa: una pizza gotica con nero di seppia, pepe nero, basilico nero, ricci di mare, caffè nero, e teste di anguilla. Avete 5,1 minuti per condirla e tagliarla.
Koffee: io assolutamente devo occuparmi del caffè.
Yumi: laty-ahem. Il caffè è l’ultimo ingrediente che va messo.
Koffee: ah.
Kurt: non restare lì impalata, datti da fare col nero di seppia che dobbiamo far diventare tutta la pizza nera!
Koffee: l’ho capito!
-si ripete la medesima scena di prima coi due che finiscono per scontrarsi sui pattini a rotelle, rovesciando tutto l’inchiostro-
Sob. Era meglio fare due cose diverse.
Kurt: rialzati subito, abbiamo ancora due minuti a disposizione.
Koffee: ma sono tutta unta e scivolosaaaa…
Kurt: aaah shnitzel! Mai che su di te possa contare. Ricci di mare! Basilico! Pepe a-a-a-atciù!
-Koffee si rialza e pur non potendo frenare piuttosto si schianta contro il banco dei pesci rovesciandone il contenuto, per poi da lì riprendere la rincorsa e passare sopra a tutte le anguille finite per terra mozzandone le teste con le rotelle dei pattini, fino a terminare la sua corsa schiantandosi sulla parete opposta-
Lester: tecnica interessante, molto simile alla mia!
Kurt: che caos stai… Hai messo tutte le teste?!
Koffee: manca solo il caffè ora, no? -si rialza piena di lividi ed escoriazioni-
Kurt: sì, posso metterlo anche da solo.
Koffee: ho detto che il caffè lo metto io e solo io. Sempre. Ovunque. -pattina fino al centro della pizza gigante e comincia a versare il caffè-
Yumi: pizza per i Gotici tra 51 secondi. E’ pronta?
Koffee: Kurt, adesso fammi girare come una trottola. Dammi una sberla qui. -alza la gamba- Muoviti a farlo! -vortica su sé stessa spargendo gocce di caffè e inchiostro dappertutto finché non perde l’equilibrio-
Yumi: tempo scaduto. Complimenti latiassolutamente magnifici, ce l’avete fatta! Vado a consegnare la pizza e torno.
Lester: tranquilla, Yumetta, ci penso io qui! Con il mio timbro vi nomino ufficialmente ‘pizzaioli folli ad honorem’. Ora potete fare la posa epica.
Koffee & Kurt: ce l’abbiamo fatta finalmente!
Kurt: adesso ce ne mancano solo cinqueeeeehi! Ke kosa ti ho detto prima?! Smettila di poggiare il tuo caffè sopra -Koffee gli tappa la bocca con il beccuccio della caffettiera-
Koffee: sta’ zitto e guarda piuttosto che idea mi è venuta. -solleva il bicchierino sporco di inchiostro lasciando un alone a forma di cerchio perfetto- Non ti ricorda un timbro?
-Noah sta conversando tranquillamente con Owen mentre sta “mangiando” con l’ombelico mentre Izzy sta aspirando il ramen con il naso, il tutto davanti ai due Altruisti seduti dalla parte opposta del tavolo girasushi, esterrefatti-
Noah: …e ti ricordi quella volta che abbiamo dovuto mangiare quella montagna di gelato wasabi dall’ombelico di un lottatore di sumo? -ride-
Owen: ohh, sì, mi ricordo! Ricordo anche che a un certo punto si era rovesciato sopra di te schiacciandoti.
Noah: ahahah, già. Ma essendo abituato con te non ci ho neanche fatto caso e ho continuato a mangiare stando lì sotto. Mentre tu cercavi di sollevarlo e rigirarlo dall’altra parte.
Owen: peccato che poi è scaduto il tempo. Ti ricordi invece quando abbiamo dovuto addentare quei panini ammuffiti senza usare le mani in quel programma…come si chiamava…Takoso Castello.
Noah: Takeshi’s Castle. Sì che mi ricordo: abbiamo dovuto ritirarci subito dalla competizione perché ti eri ingoiato anche la plastica nella quale erano avvolti.
Owen: la lavanda gastrica, brr.
Noah: per non parlare di quando a Majedè 5 ci hanno fatto girare tutto il tempo su una girandola mentre uno dei due a turno doveva imboccare al volo l’altro con latte di tofu e radici di zenzero. Pff. Ahahah! Ancora mi è rimasta impressa la faccia del conduttore quando il tuo milkshake nasale in salsa giapponese l’ha preso in pieno. Impagabile.
Owen: e si è anche così arrabbiato anche se non ho capito una parola di quello che ha detto, e mi ha eliminato seduta stante.
Izzy: finito. Buuurp! Tutto squisito.
Mike: …
Noah: devo andare, adesso, ci sentiamo presto, amico.
Owen: aspetta, di già? -lo stritola con un abbraccio affettuosissimo scoppiando in lacrime- Torna a trovarmi presto, Noah, mi manchi tanto!
Noah: tranquillo, ciccio. Ancora due puntate e ho finito.
Owen: okay, allora farò il tifo per voi! Ci penso io a Christine ed Emma, Noah!
Noah: in che senso, scusa?
Izzy: andiamo. Ciao, O-win, alla prossima!
Dawn: datti una mossa, dobbiamo seguirli. Quelli hanno preso un sacco di timbri.
Mike: sto facendo più in fretta che posso.
Dawn: allora lascia che la cara Dawn ti imbocchi come un neonato. -prende tutto il ramen in una forchettata sola e glielo infila nel naso con tanto di bacchette-
Mike: aiut! Cough! Non riesco a respirare!
Dawn: -gli tappa il naso- ingoia tutto, verme. Non intendo fallire l’ennesima volta qui.
Mike: anf, glom, pant. Ho rischiato l’apnea. Bleah…
Dawn: adesso apri la boccuccia che arriva il wasabi!
Mike: no mghh!
Owen: uh, paura! Non sopporto tutta questa violenza col cibo. Non voglio guardare.
Dawn: e per finire -prende tutto il sushi rimasto stringendolo nel pugno e gli rifila un pugno nello stomaco da piegarlo in due- sushi over 9000.
Owen: paurissima!
Dawn: che aspetti a darmi quel timbro, budino di lardo? Che te lo strappi con tutto il braccio?
Owen: ahh tutto tuo!
Dawn: finalmente si ragiona.
Ketty: con questo siamo a quota 8.
Mayko: significa che ce ne mancano solo quattro. -si ripulisce i canini con il corno di narvalo-
Ketty: un timbro sappiamo già sicuramente dove trovarlo, quindi facciamo 3. Mi sto anche facendo un’idea ben precisa del padiglione dove potrebbe trovarsi il traguardo. Osserva la disposizione dei timbri finora raccolti, immaginandoti anche quello montenegrino: sono in cerchio.
Mayko: quindi secondo te potrebbe trovarsi in uno di questi al centro?
Ketty: la tappa è “quella che le comprende tutte”, e per me potrebbe essere questo il ragionamento. Comunque, pensiamo a finire prima. Il padiglione più vicino a dove ci troviamo adesso è questo.
Mayko: Area 51? Non pensavo potesse esserci un padiglione del genere in un Expo…
Ketty: un motivo in più per andare a vedere di che si tratta, e potrebbe darci il timbro visto che si allineerebbe perfettamente col disegno circolare che si sta venendo a formare.
Mayko: ok. Ma...Solo a me sembra che i timbri formino vagamente un 5 e un 1?
Ketty: mi sa di sì.
Mayko: già che ci siamo, perché non controlliamo anche questi padiglioni che vengono prima?
Ketty: ottima idea, leviamoci il pensiero.
-PADIGLIONE AREA 51-
Mayko: c’erano solo spezie da varie parti del mondo dove sono stata, e tu?
Ketty: segna Azerbajaan, Emirati Arabi e Kazhakistan sulla mappa: X per tutti.
Mayko: peccato, speravo in un colpo di fortuna. Entriamo e incrociamo le zampe.
-entrano in una specie di bunker che scende sottoterra-
Dove stiamo capitando?
Korry: il cibo è vita, e la vita sta anche su altri pianeti. Benvenute nel padiglione segreto dell’Area 51! Dov’è esposta la collezione dei 10 cibi più extraterrestri del nostro mondo: veri e propri X-Files dell’alimentazione dei quali sono persone più uniche che rare a conoscerne l’esistenza.
Ashley: sto studiando questi cibi per l’esame di Scienze dell’alimentazione, e posso dire che non vi invidio affatto…Ma culturalmente parlando sono comunque tutti alimenti commestibili.
Korry: davanti a voi c’è una roulette all’interno della quale sono contenute le dieci prelibatezze da tutto il mondo che dovete degustare:
1) Il saporito Casu Marzu
2) Il letale Snake Wine
3) L’aberrante Huitlacoche
4) L’Haggis dell’audacia
5) L’Hakarl dall’aldilà
6) Lo zombie Sannakji
7) Il mefitico Durian
8) Il panico del Paniki
9) L’immondo Balut
10) L’Avorio Nero
In uno di questi piatti troverete il timbro di Rosswell! Ma per farlo dovrete affidarvi alla sorte: si gira la roulette a turno e dove finisce la pallina si mangia fino all’ultima briciola. Se un partner non riesce a terminare il piatto, l’altro non può farci nulla e il piatto verrà rimesso nella roulette. Avete 7 fiches a disposizione: per ogni giro se ne puntano almeno 2. Se un piatto viene finito con successo, se ne vedono restituite il doppio, altrimenti se ne perdono altrettante. Quando non si hanno più fiches si deve tornare all’Albero della Vita e prenderne altre 10 alla fontana prima di tornare qui.
Ketty: tosta.
Mayko: auuuhahah! Non c’è mai fine al sadismo in questo show, eh? Apro io le danze. Punto due fiches. -la pallina gira, gira, gira e finisce sul lotto numero 8-
Korry: ah, è uscito il Panic Attack della cucina: il Paniki!
Ketty: ovvero “zuppa di pipistrello fritto e poi bollito in salsa piccante, specialità dall’Indonesia”. Poteva andare peggio.
Mayko: ho appena finito un verme congelato che sembrava uscito da Alien. Questo è niente a confronto! -si tuffa sul cibo con foga predatrice, squarciando zampe e ali a destra e manca-
Finito, e non era neanche vagamente piccante per i miei gusti.
Ketty: ecco, brava. Trovato il timbro? Cerca bene nel brodo.
Mayko: non c’è! Sore wa komarimasu!
Ketty: pazienza, almeno abbiamo 11 fiches ora per fare tutti i tentativi che vogliamo. Due anche io. -tocca a lei girare la roulette- E’ uscito 7. GNAO! Cos’è questo odore insopportabile? -si mette quattrozampe inarcando la schiena e soffiando per autodifesa- Sniff, sniff.
Mayko: è durian, “il frutto più coriaceo e puzzolente del mondo, il cui odore ricorda a taluni un miscuglio tra cipolle marce e uova avariate, consumato in gran quantità nel Mali”.
// Selvatiche //
Ketty: okay, io ho mangiato tante schifezze oggi, ma almeno non odoravano così! Abitando in una casa di gatti, mi sono disabituata a qualsiasi tipo di profumo o odore troppo intenso a cominciare da quello del cibo, perché i miei gatti non riescono a mangiare se sentono odori di quel tipo. Quindi sono diventata sensibile anche io e quella zaffata che mi è arrivata quando si è aperta la cupola mi ha traumatizzata.
Mayko: quante storie. -taglia in due il frutto con l’ascia rilasciando ancora più odore in giro- Ti tappi il naso e mangi. E’ uno stupido frutto con le spine, io mi sono appena mangiata degli Zubat praticamente!
Ketty: ahh il fastidio, mi pizzica il naso. Lo sento anche tappandomi il naso! Tremendo. -lo prende in mano per cominciare a morderlo e succhiarne la polpa giallastra ma le viene subito il conato- M-MEOW! E’ terribile! Non ce la faccio.
Mayko: puoi farcela, Ketty, fai finta che stai aprendoti una scatoletta di quella roba gelatinosa che piace a voi gatti. E poi il timbro potrebbe essere stato nascosto benissimo nella polpa, quindi MANGIA. MANGIA! Fai la brava micina…come prima…
Ketty: stavolta non ci riesco, mi dispiace! L’ho già detto: ho dei limiti anche io.
Korry: che peccato, sarà per il prossimo giro, magari. -4 fiches.
Mayko: hai appena vanificato il risultato che avevamo ottenuto grazie al mio stomaco. Molto male, Ketty, Kami molto delusa.
Ketty: beh, me ne farò una ragione.
Izzy: punto tutte le mie fiches in una volta sola!
Noah: ehm, sei sicura?
Izzy: questa è l’Area 51, e io ho già vinto una volta (nel finale alternativo): insomma, gioco in casa. Numerooo 2!
Noah: “Snake Wine, ovvero il Sangue di Serpente del Vietnam, il cocktail più letale al mondo. E’ fatto distillando l’alcool nel veleno di un vero serpente.” -controllando in fondo al bottiglione intravede quello che pare proprio essere un crotalo inserito all’interno- No comment.
Izzy: alla salute! Glu glu glu. -tracanna tutto d’un fiato risucchiando perfino il serpente alla fine- Io i serpenti me li mangio a colazione, no, scherzo, questo è il primo che mangio perché di solito sono miei amici.
Korry: wow. Jackpot di 14.
Noah: ehh, come ti senti?
Izzy: mai stata meglio. -il veleno la manda al tappeto subito dopo-
Noah: ovviamente figurati se trovavamo il timbro al primo colpo. -ispeziona il fondo della bottiglia in lungo e in largo senza trovare nulla, se non il conato di vomito-
// Opposti //
Noah: disgustoso ma comunque non disgustoso quanto vedere Owen risucchiare bava di drago di Komodo. Ah, il dottore dice che se non curata entro 24 ore Izzy potrebbe subire danni cerebrali permanenti.
Izzy: tsk, chiaramente mi sottovaluta.
Noah: ora tocca a me, che gioia. -spende due fiches e gira la roulette- E’ uscito nuovamente 2…
Korry: oh, non avevamo previsto questa possibilità. Facciamo che è come se l’avessi passato anche tu e però le 2 fiches le hai sprecate.
Noah: nella sfortuna mi è andata di lusso quindi. Miracolo. Pare che tocchi di nuovo a te.
Izzy: tanto lo so che te la stai ridendo sotto i baffi. Lotto 1: “Casu Marzu. Formaggio tipico della Sardegna notoriamente salato e piccante fermentato dai vermi contenuti dentro.”
Noah: menomale che in Italia si mangia bene.
Dawn: durian. Cos’è, una bomba puzzolente?
Mike: la descrizione dice è un frutto tipico del sud-est asiatico.
Dawn: quindi questo lo posso mangiare, giusto?! -perfora la buccia con le dita per poi squarciarlo in due metà senza nemmeno sentire le punture-
Mike: che zaffata, bleah.
// Altruisti //
Dawn: puzza sempre meno di quei disgustosi cibi vegani fermentati che sono costretto a mangiare da quando sono incastrato in questo stupido e delicato corpicino. Davvero, come ha fatto questa ad arrivare a sedici anni: nutrendosi d’aria e fermentazione?!
Dawn: buuuurp. -rutta apposta in faccia a Mike- Tocca a te, eh eh eh.
Mike: sei proprio un essere disgustoso. 9. OH NO! No, no, no!
Dawn: ohh, sì, cos’è questa meraviglia? Un uovo alieno? Leggi, leggi.
Mike: “B-Balut. Uovo di gallina bollito quando l’embrione è già in stato di formazione avanzata, secondo il gusto maggioritario in Cambogia” ?!! Si vede lo scheletro, bll!
Dawn: ahhhhh. E’ come se stessi mangiando un feto.
Mike: questo non lo posso proprio fare!
Dawn: apri la boccuccia…ah Ah AH.
Mike: non stavolta, mangialo tu se vuoi! -le dà uno schiaffo in faccia anziché sulla forchetta- Gasp! Dawn…cavolo. N-Non volevo farti del male.
Dawn: sniff, sniff. N-Non è colpa tua, lo so. Lo so che sei ancora buono, tu, te lo leggo negli occhi…
Mike: davvero? Perché mi sembra di- appena le si avvicina lei gli ficca in bocca l’uovo a sorpresa- Akkkk!
Dawn: ahahahahah! Non cambierai mai, quanto sei ingenuo. Io non ho sentito nulla visto quanto era debole, ma la tua cara Dawn invece avrà sentito tutto con la sua pelle candida e delicata ora tutta rossa rossa per la bua.
Mike: è proprio questo che mi fa rabbia.
Dawn: 8. Pipistrelli?! Ma è carne.
Mike: è karma.
-anche alle Selvatiche è toccato il Casu Marzu intanto-
Mayko: gnam munch crunk ci penso io a riprenderci quelle fiches.
Ketty: egh. Tieni quel formaggio lontano da me.
// Selvatiche //
Mayko: da quando sono diventata una Zoroark mi sento estremamente onnivora, forse per questo che le volpi, oltre a essere venerate, dalle mie parti sono anche definite gli ‘spazzini della terraferma’. Le volpi mangiano di tutto e di più. Vermi compresi.
Ketty: felicissima di essere cresciuta in una famiglia di gatti.
Mayko: ecco fatto, vedi di non sprecare nuovamente tutto il mio lavoro.
Ketty: hai controllato bene che non ci fosse un timbro nella crosta o che ne so? Maledizione. 5. MIAAAAAAAO! -spicca un balzo fino al soffitto rimanendoci appesa-
Korry: uhh, l’hakarl, lo squalo zombie.
Ketty: ovviamente un’altra oscenità puzzolente!!!
Mayko: “L’hakarl è uno squalo pescato in Islanda le cui carni, velenose per l’uomo, vengono lasciate putrefarre e poi fermentare per divenire commestibili. Ha un fortissimo olezzo di cadavere.” Scendi subito giù o ti faccio scendere io! Con questa.
Ketty: fammi pure a fette ma non mangerò mai una cosa come quella in nessuna delle mie 7 vite.
-Mayko allunga la coda come se fosse un mostro e tira giù la compagna prendendola tra le fauci, per poi legarla tutta molto stretta sì che non possa scappare-
Miao! Miao! Miao! Miao! Miao! Miao!
Mayko: su, in fondo è pesce. Non ti tenta? -glielo fa oscillare davanti come un pendolo da ipnotizzatore, con gli occhi di Ketty che via via si dilatano-
Ketty: meow. -comincia a leccarlo- Prrr!
Mayko: bravissima, mangialo tutto così magari sto malefico timbro salta fuori.
Ketty: groan, è stato molto astuto da parte tua tentarmi a mangiarlo, perché ci sono cascata come un gattino.
// Selvatiche //
Mayko: a casa ho un gatto anch’io per la cronaca. Ma anche lui ha sempre preferito Azusa a me.
Ketty: ah, ecco.
Ketty: il timbro non è saltato fuori neanche dalle interiora, comunque.
Mayko: sore wa komarimasu! Uffa. 7, di nuovo il durian.
Ketty: che stavolta mangi te, e vediamo come ti fa sentire.
Mayko: l’ho mangiato già quando ero umana. “Sud-est asiatico” ti dice niente? Tiratelo fuori però ‘sto timbro, baka!
Izzy: basta, non riesco a mangiarne ancora. Bleargh.
Noah: infatti solo Owen avrebbe mangiato un formaggio del genere senza battere ciglio. -esce 7- Durian. Questo non mi sembra così atroce ma va a capire come aprirlo. Immagino che neanche qui esista il coltello, ma ho imparato il metodo ormai. -gli dà un colpo di karaté con la mano, che si gonfia istantaneamente per via delle spine-
Korry: se non riesci ad aprirlo non riesci a mangiarlo, e comunque c’è un limite di tempo entro il quale il piatto va consumato perché sia convalidato.
Noah: e me lo dici solo adesso.
Mike: squalo putrefatto. Okay, io passo.
Dawn: non ci provare!
Mike: tanto abbiamo sette fiches ancora. E se io mi sento male di nuovo, poi tocca a te mangiare tutto.
Dawn: merda. E’ uscito 1 adesso. Casu Marzu.
Mike: ah, il formaggio sardo, questo piaceva a Vito.
Dawn: sempre meglio del tofu.
Korry: tempo scaduto.
Noah: ahia, non ci rimane che un tentativo, Izzy.
Izzy: o la va o la spacca: punto tutto quello che mi rimane. Anche i miei vestiti!
Korry: ehh? Però non sarebbe male per arricchire la mia collezione personale di cimeli su A Tutto Reality.
Izzy: tu sei davvero inquietante anche per gli standard della mia amica (Sierra). -è uscito 4- “Haggis. Cuore, polmone e fegato di pecora scozzese cucinati e serviti nel suo stomaco.” A-ah! Questa ricetta era la preferita della bisnonna. -prende la tovaglia e se la mette come cappuccio in testa- La carrra vecchia Scozia. Devi sapere, carrro Noia, che la nonna McKaleido aveva un grrregge di pecore nella sua fattoria nelle Highlands. Munch gnam e anzi l’ha inventata lei questa ricetta. Questa te la devo prrroprrrio rrraccontare.
Noah: mi chiamerei Noah, comunque vada avanti pure purchè mangi.
Ketty: mi è uscito ancora l’1, quindi niente. Passo direttamente a te.
Mayko: è uscito anche a me! 4 fiches sprecate di nuovo!!
Ketty: 8. Sei fiches.
Mayko: oggi sei peggio di un gatto nero. 1 ANCORA?!! Questa roulette è truccata!
Ketty: ultima nostra puntata. Lotto 6, finalmente. “Sannakji, il polpo zombie: la specialità di questo piatto è che il polpo viene servito un attimo prima di essere ucciso, e quindi i suoi tentacoli sono ancora vivi e le loro ventose si appiccicano alla lingua e al palato dei commensali.” Questo non mi tange particolarmente, sono abituata a cacciare prede vive. Gnam. Fa un po’ il solletico ma niente di che.
Mayko: siamo appese a un filo. -esce 9- Auuu che è questa mostruosità?! CHE NESSUNO SI AZZARDI A LEGGERMI LA DESCRIZIONE.
Izzy: correva l’anno 1917. All’improvviso la giovane capostipite del clan McKaleido sente il rumore di un aeroplano e BADABOOM! Salta tutto in aria. -lancia pezzi di carne dapperutto mentre racconta, molti dei quali finiscono addosso a Noah- Esce e trova davanti a sé uno spettacolo raccapricciante, tutto l’orrore della guerra nella sua forma più pura: del gregge non sono rimasti che parti spappolate, è la fine. Non avrebbe più avuto latte né formaggio, né carne per sostentarsi, se non le fosse balenata improvvisamente l’idea folle: così prende la carcassa più intatta che le riesce di trovare, la apre a mani nude, e la svuota di tutti gli organi. Poi va alla ricerca di un’altra e ne trova una tutta mutilata ma con lo stomaco ancora intatto. Senza più nemmeno le pentole per cucinare, decide di usare direttamente quello come contenitore, accende il fuoco, e mette a cuocere tutto ciò che ha raccolto. Così nasce la leggenda dell’haggis scozzese, giovanotto.
Noah: cerrrto.
Topher: a quanto pare nessuno è ancora riuscito a trovare il timbro segreto, e ormai le pietanze stanno finendo: finiranno prima quelle o gli stomaci e gli intestini dei nostri concorrenti?
Noah: “Black Ivory. Caffè ingerito e defec…” ma perché ho letto. Fino alla parola caffè andava tutto bene.
Mayko: blll.
Ketty: se vomiti è la fine e ci toccherà rifare tutto. Forza, volpe.
Mayko: glom. Se non trovo il timbro sotto questo piatto faccio una strage! SGROAR!
Mike: visto da qui sembra una semplice insalata di polpo. -i tentacoli del polpo gli si avvinghiano attorno al collo cominciando a soffocarlo- Ritiro tutto! Aiut.
Izzy: 1. Oh no, di nuovo quel formaggio. Gurgle. -vomita tutto l’haggis di prima sul piatto-
Dawn: -proprio a lei è capitato l’Haggis- neanche i cannibali mangerebbero una cosa simile.
-montaggio di varie facce disgustate dei concorrenti con carrellata di vomito assortita-
Mike: “Huitlacoche, fungo parassita messicano.”
Ketty: 10. Stavolta non leggo neanche io. -beve tutto il caffè in un sorso solo-
Noah: ho finito anche questo.
Izzy: fortunato, lo squalo islandese lo volevo provare io.
Noah: ehh, fortunatissimo. Gira la roulette, va’.
Izzy: il durian finalmente è toccato a me! -lo apre come niente con un calcio e lo mangia come una scimmia affamata- Tocca di nuovo a te, munch, crunk.
Noah: Paniki ovvero la zuppa di pipistrelli indonesiana, ma ho già mangiato qualcosa del genere in Cina in Missione Cosmo Ridicola. Aspetta un attimo, a questo punto la probabilità di trovare il piatto giusto sarebbe stata ridicola già due portate fa. C’è qualcosa che non torna. -ricontrolla tutti i piatti che hanno superato ma non salta fuori nulla- Non è che l’avevano messo dentro il serpente che ti sei mangiata?
-i Kollezionisti si scambiano uno sguardo innervosito, cercando di non farsi vedere-
Izzy: signor Noah, guardi che sono intelligente da sentire se mi finisce un oggetto non commestibile in bocca.
Noah: ma se ti mangiavi le mascherine sull’aereo del Tour.
Izzy: touché.
Noah: in effetti soltanto una mente come la tua arriverebbe a nascondere un timbro in un serpente, eppure è sospetto che questo sia l’unico piatto a non essere stato messo…in un piatto.
-svita il tappo della bottiglia di Snake Wine e si accorge finalmente dell’inghippo- Era qui tutto il tempo.
GG Topher.
Izzy: quando saremo al traguardo, ricordami di farlo saltare in aria con lui dentro.
// Opposti //
Noah: la cosa più divertente non è che il timbro fosse stato usato come tappo, noo, è che è stato il primo che ci era capitato. Sparami.
Izzy: in senso figurato o?
Noah: no, no, bazooka. -se lo punta alle tempie- Qui.
Topher: successivamente anche le altre squadre hanno poi svelato l’arcano del rinomato vino di serpente.
Mayko: non si apre, è come se il tappo fosse rimasto…gnnn…incastrato! GRRR. -con i muscoli guizzanti di rabbia stritola la bottiglia (di vetro) facendo saltare in aria tappo e contenuto-
Ketty: mi hai versato tutto il sangue di serpente addosso, e non solo. -si è ritrovata col serpente morto attorno al collo, e il timbro in mano-
Mike: veleno di serpente? Non sarà pericoloso?
Dawn: è proprio quello il punto, babbeo. Tracannalo fino all’ultima goccia. -toglie il tappo con i denti e gli rovescia il contenuto in gola-
Mike: mi sta bruciando le pareti dello stomaco ahhh!
Dawn: ptù, ma guarda che mi è finito tra i denti. Finalmente.
Izzy: ho un po’ paura a premere. Qui ci giochiamo tutto. E se fosse una sfida fisica uno fa l’altro guarda e toccasse a me guardare te?
Noah: ah, grazie della fiducia. Su, clicca, non facciamoci prendere dal panico sul più bello.
Izzy: hai ragione. Click! –chiude gli occhi, poi ne apre piano piano uno solo, infine tutti e due- “Sfida Semifinale: l’EXPO DI FLURRYDONKYLOUS RACE.” Sì, la possiamo fare tutti e due assieme! Oddio, ma la dritta non finisce più.
-l’indicazione si srotola tra le sue mani rivelandosi essere una mappa gigante-
Noah: a-ah. Interessante.
Topher: è la mappa dell’EXPO. Una mostra organizzata della nazioni di tutto il mondo attorno a un tema. Qualche anno fa il tema fu il cibo e fu proprio la città di Milano a ospitarlo. Questa volta il tema è l’intera gara finora disputata, con tutte le tappe dalla Francia alla Turchia più quella che dà il nome alla puntata di oggi: il Montenegro. Cercate i padiglioni corrispondenti sulla mappa e raccogliete dodici timbri in tutto.
Noah: fregatura in arrivo tra 3, 2, 1…
Topher: in realtà le fregature sono ben 2:
-la prima è che ogni padiglione consiste in una sfida a sé stante per potere vincere il timbro
-la seconda è che solo 12 padiglioni sono quelli giusti, tutti gli altri vi faranno solo perdere tempo ma non lo potrete sapere se non una volta provato la sfida obbligatoria di ingresso.
Infine l’ultimo indovinello: L’ultima tappa è quella che li comprende tutti. Vi aspetterò nel padiglione ??? per scambiare i dodici timbri coi biglietti della finale. In bocca al lupo, anzi, alla volpe immagino!
Noah: molto divertente, aspetta che rido.
Izzy: tanto la volpe arriverà dietro. Wow, sarà come rifare il giro del mondo daccapo!
Noah: questo posto è gigantesco, non basta una giornata per esplorarlo tutto, quindi bisogna pianificare il “giro turistico” alla perfezione.
Izzy: dunque Francia, Italia, Grecia, Oceania, Messico, Alaska, Giappone, Russia, Inghilterra, Egitto, Area 51, Colombia, Brasile, Australia, Corea del Sud, Stati Uniti, India, Austria, Uruguay, Germania, Haiti, Argentina, Turchia e Montenegro. Li ho ricordati tutti!
Noah: . . . –sbatte le palpebre per un attimo- Sì. Cominciano a cercarli sulla mappa.
Izzy: metto una X come una mappa del tesoro? Arr.
Noah: meglio di no, non si sa mai ci invalidino poi i timbri, meglio cerchiarli e basta. Ecco fatto.
Considerato che siamo entrati da Ovest il primo padiglione che dobbiamo trovare è quello dell’Australia.
Izzy: l’ho già trovato! E’ sicuramente quel delfinario.
Noah: se c’è il logo di Flurrydonkylous Race allora è quello giusto.
Izzy: quanti pesci! E’ proprio tutto un acquario qui dentro.
Kelsea: kelsissimo, vero? Kelsorpresa, Izzy e Noah, da quanto tempo!
Izzy: Kelsea! –si abbracciano- Tu che ci fai qui?
Kelsea: kelcifacciamo noi, intendi: c’è anche Balzak!
Balzak: sì, sì, vediamo di fare in fretta. Loro non hanno tempo da perdere qui, e nemmeno io, sgrunt. Kelseguitemi…grnnn! Ah, seguite la segnaletica e basta. Come ricorderete siamo stati eliminati a Sydney..bla bla bla…la sfida ricorderà quel giorno…bla bla bla…insomma, venendo al sodo. Qui c’è un delfinario. Uno di voi farà il delfino, l’altro l’istruttore.
Kelsea: l’istruttore dovrà lanciare il cibo al delfino mentre questo dovrà esibirsi in tuffi acrobatici attraverso il cerchio, prenderlo al volo con la bocca e sputarlo nella vasca di pesa! Si vince quando il peso sulla bilancia arriva a 51 libbre.
Izzy: e dopo avremo il timbro? –si spoglia in costume da bagno- Sarà un gioco da ragazzi. Non c’è delfino che tenga con la sottoscritta.
Balzak: te lo auguro, anche perché la vasca è piena di delfini territoriali e affamati.
Kelsea: kelsì se sono affamati!
Izzy: oh.
-appena entrata in acqua Izzy si becca già uno sberlone con la coda-
CIAF!
Noah: hss. Uuh. Ehm, domanda: il cibo dov’è?
Kelsea: questo è l’EXPO dedicato al cibo, contro ogni spreco! Viva il riciclo!
Balzak: alle corte: devi pescarlo nel container della spazzatura o trovartelo da solo.
Noah: c’è una mascherina con boccaglio in dotazione?
Kelsea: no, ma usa pure la mia! E’ all’ultima moda kelsissima. E sarà come sentire un pezzetto di me in semifinale , yu-uuh!
Balzak: bah, quello che dici non ha alcun senso.
// Opposti //
Noah: beneeeh. -indossa una maschera da sub con le orecchie da canguro- Sono pronto ed equipaggiato.
Kelsea: ti sta kelsissimamente bene, anche se l’avevo disegnata personalmente per il mio compagno di squadra, ma non ha voluto saperne di provarla, kelsì se è un guastafeste a volte, ma avete la stessa taglia di naso alla fine!
Noah: grazie. Vado in immersione e torno.
Izzy: cerca di non metterci troppo, qui la concorrenza –ahia!- ha già iniziato a giocare pesante –ahia!- e se iniziassi a mordertela quella coda?! CIAFF!
Noah: eccomi di ritorno col “pescato” del giorno.
Izzy: eeergh, sembra disgustoso già da qui. Sono pronta quando vuoi.
Noah: mettiti in posizione. Fiii. Ecco il primo pesce (avariato)!
Izzy: et voil-
-un delfino le salta davanti fregandosi il pesce- Ladro! Quello era mio.
Noah: fa’ niente, riproviamo. Hop!
-Izzy spicca il salto ma viene subito intercettata da un altro delfino che la spintona da parte-
Izzy: ahaaaagh. Lanciane un altro, e cerca di non farglielo capire prima!
Noah: okay… -si volta dall’altra parte fingendo di leggere un libro, e lancia il pesce alle sue spalle-
Izzy: sgnack. 1-0 per Kaleido. Questi delfini non possono competere col mio quoziente intellettivo.
-ma i delfini imparano in fretta a non fidarsi di Noah, e al lancio successivo la storia si ripete daccapo-
Basta, vi avevo avvisato. Da adesso inizio a mordere. Ecco!
-azzanna al volo la coda del delfino, che risponde sbattendola violentemente da una parte all’altra dell’acqua fino a usarla come una pallina da squash schiantandola contro la parete-
Va bene, tregua… Tregua il corno, ho appena cominciato!
-i successivi tentativi la vedono: essere presa a pinnate in faccia, essere utilizzata come pallina rimbalzante contro il muro, essere derisa per il suo scarso vocabolario in delfinese, essere placcata prima di potere lanciare altro cibo nella bilancia, ed essere catapultata fuori dal padiglione dell’Australia!-
Noah: beh, ho finito tutto il secchio. Quanto peso abbiamo raggiunto sulla bilancia?
Kelsea: 3 libbre con una sola aringa. Kelsissi no.
Noah: vado a rifornirmi allora. Immersione.
// Opposti //
Noah: qui bisogna cambiare l’approccio. Urge giocare d’astuzia.
Izzy: io ce l’ho: mi tingo di bianco, riempiamo la vasca con gli squali, e poi ridiamo. Ah ah ah!
–barcolla e sviene-
Ketty: il ristorante è questo.
Mayko: ma è chiuso.
Ketty: non vedo dove sta il problema. -sgattaiola dal retro-
Mayko: qui non vedo né un pulsante né alcun indizio, e sto frugando dappertutto. KETTY… Si può sapere dove ci hai spedite?! Lo sapevo che non dovevo fidarmi.
Ketty: se non eri convinta potevi anche dirlo, ma vedo che ti sei fin troppo abituata a usare solo il mio di cervello per ricordarti come si usa il tuo, Kami.
Mayko: piano con le insinuazioni, ragazza neko. –le punta l’ascia tirandola per il collarino- Se non ti ho ancora fatto fuori é perché serve essere in due per vincere.
Ketty: curioso, è lo stesso motivo che ho io. –la sfida con lo sguardo, ed è Mayko a distoglierlo per prima-
Mayko: non mi provocare più, non so quanto riuscirei a controllarmi la prossima volta.
Ketty: allora lasciami riflettere in pace. -prende il depliant e una cartina-
Mayko: ma…qui dentro devi farlo?
Ketty: un ladro pianifica sempre nei luoghi più insospettabili, e possibilmente deserti.
Mayko: d’accordo. -si siede anche lei, mettendosi a mordicchiare il menu per il nervoso-
Ketty: stando a Google Maps c’è un padiglione a tema Africa all’Expo, e sul retro del volantino dello spettacolo c’è un chiaro indizio che mi era sfuggito perché devo sempre fare la badante per volpi.
Mayko: grrr, che hai detto?
Ketty: okay, il pulsantopher a questo punto è sicuramente a Rho-Fiera. Non siamo ancora spacciate: non è lontano da dove ci troviamo.
Mayko: a me non sembra neanche così vicino.
Ketty: basta organizzarsi, come quando si fa un colpo e si pianifica quale sarà la via di fuga. In 11 minuti arriviamo a Moscova dove prendiamo la linea verde scendendo, due fermate dopo, a Cadorna, in altri 3 minuti.
Alla stazione di Cadorna cambiamo linea prendendo quella rossa che in 13 fermate e 19 minuti ci porterà a Rho. Totale: 40 minuti circa.
Mayko: quaranta minuti buttati così?! Sei impazzita o cosa, si sta facendo sera ormai!
Ketty: allora scegli pure tu il percorso, e vediamo se riesci a fare di meglio.
Mayko: mmmh.
Ketty: dunque?
Mayko: ti detesto.
Ketty: reciproco, e adesso seguimi da brava cagnolina.
Mayko: non tirare troppo il….guinzaglio, gatta!
Noah: eeecco qua. A sto giro non ho trovato solo pesce ma anche avanzi di frutta e altre meraviglie.
Izzy: che bellezza. Dai, dai, mi sono ripresa, lancia!
Noah: fiii! Antipasto di lusso. –lancia un pesce ancora vivo-
Kelsea: e quello da dove salta fuori kelscusa?! Non esiste che qualcuno abbia buttato un pesce vivo nel riciclo alimentare.
Noah: kelsia sfuggito ai controlli?
Izzy: ce l’ho, ed è tutto mio! Mmmh!–il pesce si gonfia a dismisura nella sua bocca, fino a che un delfino non glielo fa sputare fuori per prenderselo lui, ma subito un altro esemplare glielo sottrae, e poi ne arriva un altro ancora- Ridatemi quel coso subito, mi spetta di diritto!
Noah: lasciaglielo pure, fidati. Fiii! Ora fammi un bel salto nel cerchio e avrai il tuo premio.
-Izzy esegue il comando con uno stacco imperioso fuori dall’acqua per afferrare tra i denti un bel pescione-
Izzy: kiiih kiiiih! Ptù. Fatto! E i delfini non hanno fatto una piega stranamente.
Noah: brava! Fiii. Vai col prossimo.
Izzy: ooop! Questo lo mando in buca al volo. Ptù! Centro! –i delfini continuano a ignorarla passandosi il pesce palla sott’acqua-
Noah: ora fammi vedere qualche bel palleggio. –le lancia della frutta- Fi Fiii!
Izzy: troppo facile hop hop goool di rovesciata!
Noah: bravissima! –Kelsea lo guarda storto- Kelsissima! –continua a guardarlo storto- Sì, kelc’è?
Kelsea: sono andata a contare tutti i pesci nell’acquario e manca un tetradontidae biocellarus all’appello. Furbo lui. Hai drogato i delfini, ci credo non si accorgano più di Izzy!
Noah: mi sono arrangiato con quello che ho trovato infatti. Ho seguito le regole dettate dal tuo amico, ahem.
Kelsea: sei stato comunque scorretto verso quel povero pesce palla. -mette il broncio- Non è divertente essere sballottati da una parte all’altra da un branco di delfini assuefatti, ti auguro di fare la stessa fine prima o poi. Kelrabbia mi fanno venire queste cose, kelsgrunt.
Balzak: ora parliamo (quasi) la stessa lingua.
-istruttore e delfina iniziano ad incamerare punti su punti durante il montaggio veloce, anche se a un certo punto Izzy si trova costretta a palleggiare con il Signor Cocco che le fracassa il cranio-
// Opposti //
Noah: ops, e questo come ci è finito fin qui? –contempla le due metà del fu Signor Cocco-
Izzy: no, Destiny. Te lo dico in balenese così ti entra in testa una buona volta? Il mio colore naturale è il bluuu! -sviene-
Kelsea: 51 libbre raggiunte: “kelsissimo, yuhuu.” Prendi il timbro e uscite da dove siete venuti.
Noah: anche meno coriandoli la prossima volta. -appone il primo timbro sulla mappa dell’EXPO -
L’Opera House. Hmm. Meno uno! Prossima fermata: Brasile.
Izzy: mi aspetti, signor controllore, sono sicura che il biglietto ce l’ho anche se pluritimbrato. -Noah la prende per mano e la trascina con sé-
Noah: Irlanda, Repubblica Ceca, Nepal, Sudan, Angola…Brasile. Ma è chiuso. Ehilà? –la sua voce riecheggia nel padiglione vuoto- O, questo sicuramente non dà il timbro. -fa una croce sopra- Entriamo in quello coreano.
Brick: il cibo è lotta a volte. Lotta per la sopravvivenza. In quanto soldato lo so bene, so cosa significhi patire la fame.
Jo: e quando si lotta un solo errore può essere fatale, come successo a me in questa tappa! Guarda chi si vede per primi: il Kaleidoscopio e il Parallelepipedo.
Noah: e due. Uhm…
Brick: benvenuti nel padiglione della Corea del Sud, cadetti. Questo padiglione è stato dedicato alle Forze Armate della Repubblica di Corea, dove alla base degli addestramenti vi sono i fondamentali della disciplina tradizionale di taekwondo. Eccovi un assaggio. Ua-tà, difendetevi! –Izzy gli rifila un calcio che lo rimanda da dove è venuto-
Izzy: ecco fatto. Fuori il timbro!
Jo: sì, certo, davvero hai creduto fosse così facile? Sveglia, quella era solo la dimostrazione.
Izzy: devo prendere a calci anche te?
Jo: oh, sì, accomodati, vediamo se ci riesci. Ti batto anche con una gamba sola! –si alza dalla sedia a rotelle-
Brick: ouch, milizia, mi si è piegata la milza. Jo, torna nei ranghi, non hai ancora terminato la riabilitazione. Seduta.
La vera sfida alla quale sottoporvi è la seguente: dapprima un esercizio di riscaldamento. Indossate i dokon anzitutto. Dovete spaccare a metà perfetta 51 angurie usando solo mani e piedi nudi.
Izzy: questo esercizio l’ho fatto già con le Giubbe Rosse.
Brick: tu stavi nelle Giubbe Rosse canadesi? E qual era il tuo nome in codice durante le campagne militari?
Izzy: ne avevo più di uno, mica ero scema da dare sempre lo stesso. Così confondevo le acque sia per amici che per i nemici anche perché gli amici spesso diventavano i nemici del giorno dopo. Non ricordo più tutti quelli che ho usato a parte Kaleidoscopio e Explosivo ovvio.
Brick: anche io avevo più di un nome in codice in realtà, ma perché erano tutti sinonimi…Soldato Piscia, Vescica di burro, Bagnaletto, Recluta Prostata, sniff.
Jo: troppo belli, prendo appunti.
-Izzy si concentra solo sulle angurie a quel punto spaccandone una dietro l’altra con fendenti e calci-
Brick: ah, scusa se interrompo. Ma anche Noah deve fare l’esercizio.
Noah: chi, io?
Izzy: chi, lui?
Brick: anche solo spaccando 1 anguria di numero, ma deve farlo perché il riscaldamento si consideri effettivamente valido.
Izzy: lo hai sentito, quindi…Fagli vedere quello che ti ho insegnato!
Noah: -fa un inchino ed inspira profondamente- . . . kya. –dà un colpo secco con la mano al centro dell’anguria, che rimane perfettamente intera. Noah si aiuta con l’altro braccio allora dando delle martellate ripetute- Ngh ngh ngh. Niente. Il braccio lo lascio qui perché non riesco più a muoverlo e non ho più sensibilità in questa mano. C’è il medico da campo?
Brick: …!
Izzy: -si spacca la cinquantesima anguria direttamente sulla fronte-
Mayko: sveglia, Ketty, siamo a Cadorna. Dobbiamo cambiare mezzo, no?
Ketty: myawn, i viaggi sui mezzi mi fanno venire sempre un po’ di sonno. Esatto, siamo a metà strada. -prendono l’altra linea-
Mayko: è già calato il sole. Spero che la tua intuizione sia giusta, e speralo soprattutto tu.
Ketty: intuito felino. I felini non sbagliano mai con l’istinto.
Mayko: tu sei una umana vestita da gatta, cosa c’è di davvero felino dentro di te?!
Ketty: …Tutto, perché con gli umani io non ci so stare bene. Te inclusa. Svegliami tra 13 fermate e ne avrai la conferma.
Noah: rieccomi. Il soldato semplice è rientrato alla base.
Brick: tutto bene? Hai una mano gonfia come un guantone da baseball, soldato.
Noah: l’effetto dell’agopuntura antidolorifica che mi hanno fatto per risensibilizzare il braccio. E’ già successo in passato che si gonfiasse, poi mi passa.
Izzy: aspetta, Noah, prima che ci riprovi (e mi perdi l’uso dell’altro braccino) voglio dirti…
Brick: ti amo? Oooh, che cosa romantica! Sniff, proprio vero che la vita militare instilla qualcosa di speciale nei cuori…
Jo: bleah, ma quanto puoi essere sdolcinato?
Izzy: ma per favore! Ormai ho deciso di mettermi col mostro animatronico perché l’unico in grado di darmi soddisfazione, ma questo è un altro discorso. Noah, voglio dirti: immaginati di giocare a un picchiaduro. Tu sei un campione negli sport virtuali alla Switch! E’ letteralmente la stessa cosa, ma fisica.
Noah: già, “fisica”, hai ragione ma non come intendi tu. Grazie del suggerimento! -si fascia la mano in della carta da imballaggio per poi mettersi in posizione davanti al tagliere, destando perplessità in tutti i presenti- Sono pronto. Kya!
-la mano passa attraverso tutta la lunghezza del frutto, tagliandolo come una lama-
Izzy: gasp. Impossibile!
// Opposti //
Izzy: Ci..ci conosciamo? Chi sei veramente? Svela la tua reale forma, Mayko!
Noah: sono io! Ti spiace lasciarmi la faccia? Ho solo fatto ricorso alla fisica. La carta da imballaggio coi buchi ha creato un cuscinetto d’aria attorno alla mia mano che ha fatto attrito proteggendomi, e, insomma, è lo stesso principio in linea teorica di quel coltello da cucina che va tanto di moda nelle televendite. Hai capito adesso?
Izzy: wow, sì… Li tiri fuori soltanto adesso questi superpoteri?!
Brick: congratulazioni, avete completato il riscaldamento, adesso si scende in campo sul serio. Piazzatevi su quelle due canne di bambù. Verrete presi di mira da ogni direzione possibile, alto, fianc sinistro, fianc destro, diagonale per 1 minuto e 51 secondi. Dovrete difendervi con le mosse del taekwondo per respingere i colpi. Se almeno uno dei due resiste fino alla fine senza cadere, avrete gloria e onore.
Jo: ora viene la parte che preferisco, la guido io la macchina sparatutto. Tu caricami le munizioni.
Noah: domanda: in cosa consistono i proiettili esattamente?
Brick: frutta e piatti tipici coreani di quelli che abbiamo cucinato.
Jo: dove per “piatti” si intende anche la parte in ceramica ah ah ah! Raattatatataatatatatatatatat!
-Noah crolla subito con un piatto di bibimbap in faccia-
Izzy: hai una mira più scarsa di quella di Chef.
Jo: ti faccio vedere io.
Izzy: seriamente, avete idea quanta pratica abbia fatto a furia di scornarmi con quell’individuo? L’ultima è stata una settimana fa. Non c’è partita.
Jo: grr, e allora massima potenza di fuoco!
Brick: aspetta, nelle istruzioni dice di non farlo a meno che non sia una emergenza.
Jo: lei mi ha provocato: è codice rosso. RATATATATATATATATATATTATATATATAT!
-Izzy para tutti i colpi tagliando i piatti in due con calci e pugni che sembrano moltiplicarsi in tutte le direzioni del corpo- Non è possibile, tu non puoi essere umanaaaaaargh!
Brick: basta, riposo. Cessate il fuoco. Jo!
-spegne il macchinario sparatutto-
Sono passati esattamente un minuto e 51 secondi.
Jo: ma, ma, ma Brick! Uffa.
Brick: congratulazioni, Opposti, avete superato la sfida. Avete reso fiera di voi l’intera nazione coreana. –fa il saluto militare-
Izzy: d’accordo, fuori la ricompensa.
Brick: vi aspettavate delle medaglie? Di solito non si danno in questi casi.
Izzy: no, macché medaglie, il timbro! Non dovevamo ricevere il timbro per avere completato la sfida?
Brick: no, solo onore e gloria, come ho detto prima. -Izzy si mette a trafficare con la frutta e gli altri avanzi sopravvissuti nel bombardamento- Ehm, che stai facendo?
Izzy: spoletta.
-fa saltare il padiglione in aria con tanto di camminata epica in slow-motion al momento di andarsene via-
Prima di congedarmi dovevo per forza condividere la mia tecnica militare.
Kurt: kvesta è la nostra fermata. Koffee? Ma dove si è cacciata.
Koffee: ho trovato una macchinetta per il caffè! Un attimo che faccio il pieno. MI SERVE PERCHE’ HO ESAURITO LA BENZINA, OK?
Kurt: . . .
Koffee: ci siamo, vedo il Pulsantopher all’ingresso! Click! “L’EXPO di Flurrydonkylous Race.” Oh, no, io che già pregustavo il traguardo con una sfida breve. E’ lunghissima, guarda qua, dodici timbri vogliono!
Kurt: per confermare di essere i Migliori nessun sacrificio è mai troppo.
Koffee: tu te le ricordi tutte le tappe? Io ricordo molto bene le ultime, quelle nelle quali abbiamo scalzato Azusa dal trono e instaurato il nostro impero: Germania, Haiti, Argentina, e…Turchia.
Kurt: la tappa dell’usurpazione. Un motivo in più per annientare gli Opposti!
Koffee: ma c’è il padiglione dell’Australia per primo! Quella è una altra tappa che ricordo con piacere ma anche amarezza.
// Migliori //
Koffee: il piacere di eliminare Kelsea, l’amarezza di essere stata una pessima sorella maggiore. Come bere un buon caffé zuccherato al punto giusto ma dal forte retrogusto amaro, così forte da cancellare quella dolcezza della lingua dopo ogni sorso lasciandoti solo la nota amara. Ecco, io ho goduto ma poi mi sono sentita, beh, un po’ in colpa. Ma l’ho superata, perché dopo che avrò vinto da sorella migliore quale sono, diventerò il punto di riferimento della mia sorellina! Come Azusa per Mayko, no, esempio sbagliato, molto sbagliato.
Kurt: più che un padiglione da esposizione a me sembra un circo.
Koffee: in effetti ha uno stile familiare. –entra- KELSEA?! Kelcifai tu qui?
Kelsea: ah, ciao, sorella. Kelsorpresa rivederti. Scusa ma adesso non sono tanto in vena, Balzak pensaci tu.
Koffee: kelfreddezza… brr. Non sono abituata a vederla di malumore. Mi aspettavo una reazione diversa appena ci saremmo riviste.
Balzak: ognuno dà quello che riceve. Che cosa pretendevi? Festoni e coriandoli? Tsk. E poi si è incazzata per quello che hanno combinato quelli venuti prima di voi, ma kelsenefrega. Bla bla bla…Sydney…bla bla bla… sfida…bla bla bla mi sono già stufato di ripetere tutto una seconda volta, figurati alla quarta.
Kurt: quindi siamo solo i secondi a passare per di kvi. A-ah! Non perdiamo tempo ulteriormente! Io delfino, tu istruttrice visto che non sai nuotare. Hai sentito?
Koffee: eh sì sì. Ehi, io so nuotare!
Kelsea: a cagnolino…
Koffee: dove sta il secchio delle esche?
Balzak: lì, ma devi riempirtelo da sola. –indica il container-
Koffee: cheee cooosa? La migliore del reality la buttate così, nella spazzatura?! –Balzak la prende di peso e la getta dentro-
Balzak: esatto. Mi hai già fatto venire il mal di testa, vedete di togliervi dalle scatole in fretta.
Kurt: prendi solo i pesci più pesanti, kosì faremo prima.
Koffee: che schifo, fanno una puzza da soffocare. Rischio l’apnea! Idea. –si sniffa il bicchierino vuoto di caffè, incastrandoselo sul naso- Meglio. Anche se lo sento appena quel sentore di caffè mi ridà il respiro. Vedi di fare punteggio pieno al primo colpo, Kurt, perché lì dentro non ci torno neanche per un miliardo di dollari. Fiii!
Kurt: offio che ti faccio 51 al primo colpo: sono un drago in queste cose. Lascerò tutti gli altri delfini a dieta, garantito.
-nuota a delfino e spicca il volo attraverso il cerchio afferrando un grosso calamaro in bocca-
ORRORE.
PTUUU!
// Migliori //
Kurt: l’ORRORE. Gelatinoso, molle, marcio. Bll. Non ce la posso fare se quello che mi si chiede di mangiare è veleno. Anche se tedesco, non sono un superuomo!
Koffee: aspetta, mi è venuta una idea brillante.
Koffee: ci penso io. –intinge il pesce nel fondo di caffè un paio di volte- Vedrai che adesso avrà tutto un altro sapore!
Kurt: munch ugggh. Sì, peggiore di prima, ma in qualche modo il coprente dell’amaro neutralizza tutto il resto.
Koffee: non c’è gusto più potente dell’amaro. Te li intingo tutti nel caffè allora!
Kurt: ke schoenen…
Koffee: fiii.
-esibendo una espressione più orripilata della precedente dietro l’altra, il Migliore dei delfini si produce in una serie di tuffi acrobatici a mezz’aria afferrando e gettando al volo chili e chili di pescato avariato, tutto ciò mentre gli altri delfini stanno ancora in botta da pesce palla velenoso-
Koffee: ho vuotato l’intero secchio.
Kurt: anf, pant, blll, bleah. Kvanto ne manca ancora?!
Balzak: basta: 51 kg li avete fatti.
Koffee: non erano libbre?
Balzak: è uguale, ora fuori dai piedi, vogliamo stare da soli!
Koffee: allora dacci il timbro e ce ne andiamo volentieri dove si respira aria…migliore.
Balzak: ve lo darei in testa. Sparite.
Koffee: Kelsea, c’è qualcosa che vuoi dirmi prima che vada?
Kelsea: kelsono occupata. L’ho già detto. -si tuffa nella vasca dei delfini a farsi qualche vasca-
Koffee: forse non era il momento migliore per rivederci. Dopo la vittoria, magari, ci chiariremo e mi darai modo di essere una sorella maggiore migliore.
E uno ce lo abbiamo: l’Opera House.
// Migliori //
Koffee: comunque siamo stati così veloci da averla fatta sembrare semplicissima. Non so tu, ma io adesso sento addirittura profumo di primo posto. Sniiiif.
Kurt: sniff, sniff.
Koffee: sniff, sniff.
BLEARGH!
Koffee: menomale che i sanitari sono dall’altra parte della strada. Vado a darmi una rinfrescata e torno, tu cerca i padiglioni del Brasile e della Corea, per intanto!
Kurt: ti concedo solo funf minuten in bagno, chiaro? Cough, cough, cos’è questa coltre di fumo che sta venendo controvento? Sembra essere proprio all’altezza dei padiglioni che cercavo. Kvesto è quello brasiliano ed è chiuso pare, e kvello scoperchiato sarebbe l’altro?
Brick: salvate…il soldato…Jo. -Kurt gli mette un piede in testa-
Kurt: ma kvesto è l’expo dei perdenti? Patetico. Mi sono risparmiato una fatica inutile. Andrò oltre allora, Koffee mi verrà dietro.
Noah: sei proprio sicura che siamo stati in Uruguay?
Izzy: sì.
// Opposti //
Noah: è strano, ma non ricordo proprio niente di quello che è successo durante quella tappa.
Izzy: io lo ricordo eccome invece il pappagallinoah: “Noah vuole cracker!” Brrr, me lo sogno ancora ogni notte.
Noah: allora entra prima tu, saprai meglio di me cosa aspettarci.
Izzy: si direbbe un mercato, e già questo è inedito.
Jasmine: benvenuti, visitatori, tutto ciò che vedete in questa esposizione è stato importato direttamente dal mercato di Montevidéo, diciannovesimo traguardo al quale noi Giganti non siamo mai arrivati. In Uruguay abbiamo assaporato l’arte in tutte le sue forme, qui lo scopo sarà scoprire invece che il cibo può essere arte.
Izzy: ciao, Jasmine! Dov’è KJ?
Jasmine: Ciao, Izzy! Ciao, Noah. KJ è rimasto in Uruguay a fare fortuna come street artist, ma ci siami persi di vista appena sono ripartita. So che non ha voluto più saperne del reality show.
Basta parlare di noi, voi avete una gara da vincere. Concentratevi: dovete realizzare un ritratto del vostro compagno e una scultura dell’altro usando solo frutta e verdura. Attenzione: devono essere entrambi giganti. –indica un contenitore di frutta e verdura incrociati col dna del gigantismo, e una tela vuota alta come tutta la stanza- Ci sono domande?
Noah: si potrebbe sapere in anticipo se questa sfida dà il timbro o meno?
Jasmine: no.
Noah: ci ho provato. Io scultura, tu pittura, o viceversa?
Izzy: -si mette gli occhiali- il tuo profilo si presta maggiormente a essere soggetto di elaborazioni scultoree più verosimili, il mio alle elaborazioni pittoriche astratte. Per esempio, quel lungo tubero classificabile come badanga si adopererebbe egregiamente per raffigurare il tuo naso a isoscele.
Noah: scelgo pittura in tal caso. L’ho già fatto altre volte.
Izzy: ora dammi quiete, per favore, devo anzitutto visualizzare l’opera nella mia mente caleidoscopica.
Noah: okay, i frullatori dove si trovano?
Jasmine: frullatori per fare che?
Noah: per farmi la tavolozza dei colori.
Jasmine: spiacente, ma non ce ne sono. Qui vige la legge della giungla: puoi usare solo quello che hai o che trovi da solo. Anche se dovresti sapertelo aprire già un frutto a mani nude…
Noah: io sapevo che nel mondo civile si usassero ancora i coltelli, almeno, fino a ieri. Da oggi è cambiato qualcosa? -Jasmine prende un cocomero e glielo scaraventa addosso inzuppandolo da capo a piedi- Grazie mille, il colore rosa mi serviva.
Jasmine: ah, non ne vale proprio la pena con questo.
-mentre parla, sullo sfondo Noah sta cercando di capire ora come ottenere l’arancione per i capelli di Izzy. Vede un melone e cerca di replicare quanto fatto nel padiglione precedente, tagliandolo con la mano. Gli riesce a metà: la mano resta incastrata nella scorza del frutto. Tenta di liberarsi usando l’altra mano libera, i piedi, i denti, ma niente da fare, e si rassegna a restare così. Lei assiste alla scena con sguardo di pietà scuotendo la testa.- E questi sono arrivati in semifinale. No, no, non si può entrare. Due sole persone a padiglione per volta: sta scritto in fondo al regolamento di questa sfida, rileggitelo. Sta scritto anche in tedesco.
Izzy: ?
Kurt: tana per gli Oppostiii!
Izzy: beccati.
Kurt: ora che vi abbiamo ritrovato, siete finiti. –Jasmine lo ricaccia all’esterno di peso- Koffee? Koffeeeee! Ma dofe diamine si è cacciata? Afefo detto funf minuten. Al diafolo! Mi porterò afanti senza aspettare kvella inetta. Dopotutto kvi è pieno di padiglioni dove cimentarsi. A cominciare da kvello! Anf, pant, anf. -si precipita all’interno del padiglione dell’Argentina/Antartide-
// Migliori //
Koffee: che idiota patentato “kvel” tedesco. Credeva potessi impararmi la mappa a memoria? Al momento ce l’ha lui la mappa dell’Expo! Adesso mi toccherà andare alla cieca leggendo uno per uno i cartelli per trovare i padiglioni giusti.
Kurt: Lenza & Knappen, fenite fuori, tanto lo so che siete kvi. Non ho proprio tempo da perdere!
Seijii: noi ne abbiamo quanto ne vuoi, invece, me-eh-eh! Benvenuto nel padiglione-frigorifero dell’Antartide, dove si trova il cibo più fresco del pianeta.
Rory: o s-se preferisci, dell’Argentina, dato che partenza e arrivo sono stati a Ushuaia.
Kurt: siate sinteticiii! E’ un ordine che vi impartisco in kvalità di vostro superiore in classifica, e in generale.
Seijii: vostra maestà, allora, da questa parte…si sieda.
Abbiamo selezionato apposta per voi i migliori prodotti del circolo polare antartico: krill antartici, narvalo con contorno di plankton, carne di mammut scoperto meno di un mese fa, uova di pinguino -imperatore naturalmente- e l’ultima chicca, Eulagisca gigantea, noto anche come l’Incubo dell’Antartide. 20 cm di verme piatto dalla adorabile estroflessione mandibolare. Smack. Un lusso per pochissimi eletti.
Kurt: gurgle.
Seijii: e non sai la parte migliore ancora. Tutto il cibo va consumato rigorosamente così come viene dall’Antartico. Congelato. Me-eh-eh!
Kurt: DEFO MANGIARE TUTTO ANCORA SURGELATOOO?!
Seijii: ed entro 51 minuti o la prova non sarà giudicata valida.
Rory: perdere ha anche i suoi vantaggi, come vede, caro kaiser. –si toglie la giacca da ginnastica esibendo fiero la sua nuova maglietta dello Schalke 04- Wir sin die knappen.
Kurt: sono appena retrocessi gli knappen, per tua informazionen. Forza Bayern Monaco ora e per sempre.
–addenta per primo il pesce congelato restandoci appiccicato con la lingua- Ma è immangiabill llll lllll.
Seijii: mettici un po’ di caffe sopra, così piacerà sicuramente a Koffee. Ci sono tutte le spezie che volete.
Rory: hai ragione, perdere dà decisamente le sue soddisfazioni.
*EXPO MILANO 2015- Ingresso Est*
Mayko: prossima fermata è Pero, la penultima. Sveglia. Sveglia! Hai ronfato abbastanza per oggi.
Ketty: ogni tanto devo concedermi una pausa dal ruolo di quella che deve sempre portare a casa la giornata. Comunque, ora vedremo se il mio intuito ha avuto ragione.
Mayko: …
Ketty: …
Mayko & Ketty: siiii! C’è il logo, c’è il logo di FR, c’è il logo di Flurrydonkylous Race! –si abbracciano con Mayko che solleva la neko in alto in più giravolte, prima di tornare in versione ostile l’una verso l’altra-
Mayko: menomale che hai avuto l’intuizione giusta, allora. Ti sei salvata da questa. –indica l’ascia o forse proprio sé stessa-
Ketty: sì, e soprattutto con questa. -si indica da sola-
Mayko: faccio io gli onori. Rarr! Krack! –clicca il pulsante sferrando un colpo d’ascia che lo taglia in due-
Ketty: niente Africa a quanto pare. Sfida molto lunga, cominciamo subito.
-poco dopo ma dal montaggio non si può dire effettivamente quando arrivano anche gli Altruisti, che fanno solo un click simbolico del Pulsantopher-
Dawn: Kami è entrata qui, non c’è dubbio.
Topher: e finalmente tutte le squadre sono entrate all’Expo di Flurrydonkylous Race, sebbene da due ingressi differenti, ma chissà se tutti ci sono arrivati davvero nello stesso momento…Scoprirete tutto solo alla fine di questo episodio: quali saranno le 3 coppie finaliste? Continuate a seguire Flurrydonkylous Race: la Semifinale.
Ketty: a quanto pare ho fatto centro anche nella scelta dell’ingresso. A Est ci sono molti più padiglioni di interesse che a ovest. Abbiamo l’imbarazzo della scelta.
Mayko: uno, due, tre…ce ne sono addirittura 7. Partiamo da quello del Giappone!
Ketty: no, quello russo. E’ il più vicino in assoluto. E poi è stata una delle mie tappe preferite.
Mayko: va bene. Ma dopo si va subito in quello del Giappone, chiaro?
Ketty: tranquilla, promesso. Tanto ci saliremo su tutte le giostre.
Mayko: mi stai prendendo per il culo per caso, Ketty? Trattarmi da bambina non ti salverà affatto dalla mia ira. Sono a tanto così…
Ketty: su, non abbiamo tempo da perdere a litigare. Ancora non sappiamo se siamo terze o prime!
Dawn: finalmente si sono decise. Lasciamole entrare dove vogliono, stavolta saremo più furbi di loro: aspetteremo ogni volta per vedere se un padiglione vale la pena o è solo fatto per perdere tempo.
-appena entrate nel padiglione della Repubblica di Russia, le Selvatiche sono accolte da due figure in tute da astronauta rosa che ballano Caramelldansen in una stanza piena di luci stroboscopiche-
Ketty: MEOOOOW! T-Troppe luci al laser assieme per resistere! –inizia a saltare da una parte all’altra completamente invaghita di esse-
Mayko: ehi,voi, spegnete un po’ di luci. Si può sapere in che razza di posto siamo capitate?
Katie: no-nomekod, no, no, nome ko kod.
Sadie: no-nomekod, no no nome ko kod.
Katie: ben-ve-nute, nel nostro-bo padiglione
Sadie: de-dicato alla spazio-esplorazione
Katie: in nome della Russia nazione
Sadie: saremo le vostre guide in questa missione!
Mayko: sgroar, ora BASTAAAAA!
-la musica cessa di colpo e le luci tornano normali-
Katie: ops, scusateci, non abbiamo proprio potuto resistere.
Sadie: a Mosca ci siamo divertite tantissimo, sapete? Siamo entrate in contatto con un sacco di gruppi musicali lollipop.
Mayko: al sodo, ho già perso la pazienza.
Katie: al sodo, ma che c’entra? Mica si parla di uova.
Sadie: ehm, dopo ti spiego. Ketty e Mayko! Siamo liete di introdurvi alla mostra sul cibo del futuro, organizzata dall’agenzia spaziale sovietica. Nel futuro mangeremo tutti come gli astronauti! (già piango)
Katie: si tratta di un futuro molto lontano, ma per il quale oggi passa il vostro di futuro. Scusate un attimo –controlla su un foglio- Sadie, mi hai rubato una frase, dovevo dirla io l’ultima che hai detto!
Sadie: mi sono lasciata trasportare, in fondo, io ho memorizzato tutto il copione a differenza di qualcun altro.
Katie: ah sì? E che mi dici della canzone di prima? Le tue lyrics erano tutte fuori tempo, carina.
Mayko: …
Katie: comunque, dicevo? –controlla nuovamente il foglio-
Sadie: lascia, ci penso io. La vostra minisfida consiste nel consumare un pasto per astronauti, ehm, di qualche anno fa.
Katie: e a gravità zero. Premo io il pulsante.
Sadie: no, lo faccio io.
Idea: facciamolo assieme! Ihhhhh!
-premuto un bottone iniziano tutti a fluttuare a mezz’aria-
Katie: non è divertentissimo fluttuare nello spazio? Wiiii..
Sadie: puoi dirlo forte, mi sento come se pesassi quanto te finalmente!
Ketty: altre indicazioni da fornirci, ragazze?
Katie: sì, per superare la prova dovete consumare una scorta intera. –indica un tubetto alto quanto Mayko-
Sadie: senza lasciarne in giro nemmeno un pezzettino.
Insieme: buon appetito! -si trattengono i conati a vicenda-
// Selvatiche //
Ketty: la sfida sembra molto più semplice di quanto mi aspettassi. Il cibo per astronauti ha la stessa consistenza disidratata e gelatinosa di quello per gatti, del quale la sottoscritta va matta.
Mayko: allora te lo lascerò più che volentieri. –apre il tubetto e lo spreme tutto fuori in una volta- Serviti!
Ketty: perché devi sempre fare disastri?
Mayko: di che cosa stai parlando!
Ketty: oh, non lo so, prova a guardarti attorno, sono certa troverai particelle di tonno e verdure dappertutto.
-il cibo si è sparpagliato per tutta l’ampiezza della stanza subito dopo l’apertura-
Così una prova che poteva essere finita in fretta ora me l’hai complicata.
Mayko: …sai che noia altrimenti? Dovresti ringraziarmi.
Ketty: credevo avessi imparato la lezione in Turchia.
Mayko: ma se sei tu che quasi causavi la nostra eliminazione.
Ketty: aspetta, non mi ricordo per quale motivo ci eravamo separate. Ah, sì. Per l’ennesima penalità che ci era costata la tua impulsività di merda!
Katie & Sadie: gasp.
Mayko: l’impulsività mi è costata poi una sorella, solo per questo dovresti avere solo paura di non farmi arrabbiare.
Ketty: come dici? Quando un gatto mangia non vuole essere disturbato.
Mayko: LO SAI CHE NON MI PUOI IGNORARE! –scaglia l’ascia che rimane a fluttuare a gravità 0 con Ketty perfettamente incolume-
Ketty: munch, chomp, un po’ avariato ma ho mangiato di peggio in strada.
Mayko: mi fai imbestialire, ho bisogno di divorare qualcosa o qualcuno quando mi sento così. -inizia a mangiare anche lei inseguendo il cibo- E sta’ fermo.
Sadie: tu te le ricordavi così litigiose? Io no, o non me ne ero mai accorta durante la gara.
Katie: nemmeno io, Sadie.
Sadie: oh-oh. Guarda dove sta andando a finire l’ascia. Vedi anche tu quello che vedo io?
Katie: sta sfregando sulla tenda del padiglione…
Sadie: ehm, Houston? Abbiamo un problemino. Ecco, si è bucata!
-il buco si allarga per effetto dell’aria compressa iniziando a risucchiare tutto verso l’esterno come un buco nero-
Katie: dove finirà adesso tutto quel cibo?
Ketty: eccolo il disastro! Ora sarai soddisfatta. No, non ho tempo di sentire la tua risposta, devo rimediare come al solito: ingozzarmi e prendere tutto il cibo. –inizia a prendere con la lingua quanto più cibo possibile sfoderando tutti i suoi riflessi nel non farsi sfuggire anche il più piccolo granello-
Mayko: quante storie, basta togliere la gravità prima che sia troppo tardi, NO?! –nuota verso il bottone spingendo via Katie- Levati di mezzo, cosplay di sailor moon uscita male! Click. Ci voleva tanto?
Sadie: ma Ketty come farà adesso?
Mayko: . . . è un gatto, casca sempre in piedi.
Ketty: meeeeeeoooowledetta! –atterra sulle quattrozampe ma risente comunque dell’atterraggio doloroso-
Katie: e ehm l’ascia invece che fine ha fatto?
-l’ascia precipita proprio sopra a Ketty in direzione della lama, e la selvatica si salva con una mezza capriola a lato di riflesso felino- Non oso guardare, dimmi cos’è successo.
Sadie: nemmeno io oso aprire gli occhi, ho troppa troppa paurissima.
// Dawn: peccato, mancava tanto così e saresti stata perfetta nella tua esecuzione, Kami, facendolo anche sembrare un incidente. Mi avresti liberato dell’unica persona che ti tiene ancora ancorata a Mayko, e soprattutto lontano da me.
Ketty: sono ancora viva. Purtroppo per te, Kami.
Mayko: non sarai così fortunata la prossima volta che mi spingerai al limite.
Katie: gl-glielo dici tu?
Sadie: p-perché proprio io, scusa?
Katie: sei sempre stata tu la più intelligente…
Sadie: e questo che c’entra adesso? –sospira- Ragazze, mi spiace dirvelo, ma la prova non è più valida in queste condizioni. Anche se non avreste dovuto ricevere alcun timbro vi spetta la penalità per averla fallita: dovete andare all’Albero della Vita e ascoltarne un brano per tutta la durata. Solo finita la musica potrete ripartire. D-D’accordo?
Ketty: come se avessimo scelta. –esce zoppicando lievemente mentre Mayko si riprende l’ascia minacciando le Lollipop con lo sguardo, e poi va dietro alla compagna con aria afflitta-
Sadie: ci spiace tanto sia andata così.
Katie: fate pace appena potete!
Ketty: non vedo l’ora che tutto questo finisca per non doverti rivedere mai più, Mayko.
Mayko: mi..mi dispiace…sono ancora così confusa…dopo quello che ho fatto ieri. Sto faticando così tanto a mantenere il controllo da quando LEI si è risvegliata dentro di me. Sto facendo del mio meglio ma tu dovresti fare altrettanto per evitarlo.
Ketty: e dopo questa, Mayko… Ho già evitato quell’ascia.
Mayko: tu non spingermi al limite e non la userò mai più! Se ho deciso di tenerla con me è proprio per ricordarmi del mio delitto. Sniff, ti prego non mi abbandonare, sei l’unica rimasta in grado di tenere testa a Kami.
Ketty: l’unica rimasta qui sei tu, perché io non voglio più saperne e guardo solo alla vittoria oggi e domani. Questa è solo la tua battaglia, non mi coinvolgere più.
Mayko: non mi lasciare sola contro la mia rabbia! Ne va della tua stessa incolumità. Hai visto poco fa cos’ho fatto?!
Ketty: visto e subito. Come ieri. Come l’altro ieri. Come ogni giorno da quando ti ho incontrata. Ho sette vite, me la saprò cavare altri due giorni. Quello è l’Albero della Vita, aspettiamo l’inizio del prossimo brano, lo ascoltiamo, e poi riprendiamo l’inferno da dove ci siamo dovute fermare. Tu o Kami non mi fa più alcuna differenza. -Mayko non replica più nulla-
Dawn: risultato meraviglioso, superiore alle aspettative. Mi hanno tolto un padiglione inutile di mezzo senza avere dovuto muovere un dito. Ketty è sempre più lontana da Mayko, e quindi Kami è vicina a regnare sovrana…presto al mio fianco. Oppure verranno eliminate, a me andrà bene in ogni caso.
Mike: sempre che anche noi ci mettiamo a fare le sfide adesso.
Dawn: certo, è ovvio. Cominciamo dalla tappa che ricordo meglio: la Turchia.
Garry: ehilà, chi si rivede. Accomodatevi pure all’interno. Siete graditi ospiti del padiglione della Turchia, Altruisti!
Mike: grazie…
Garry: prima di tutto, direi di scaldare un attimo gli animi con un bell’indovinello: qual è il colmo per una ciliegia?
. . .
Fermarsi all’antipasto per non essere mangiata. Ah ah ah! Sapete, sulla torta.
Dawn: tu sì che saresti un serial killer coi fiocchi. Raccapricciante.
Garry: perché vi lascio tutti orizzontali dalle risate, eh? Vabbè, ho capito, faccio il serio. Nell’ultima tappa io e Azusa in tutti i sensi siamo stati eliminati sulla vetta dell’Erciye Dagi dopo una battaglia senza esclusione di colpi e uso di armi. In questo padiglione sono state esposte le armi antiche recuperate negli scavi dell’Anatolia da una parte, e le preziose ciliegie di Giresun dall’altra.
Poi, in verità, tutta questa premessa vale zero poiché la prova si basa sulla leggenda di Guglielmo Tell.
A turno uno terrà la ciliegia e l’altro prenderà un’arma: lo scopo è fare centro ogni volta. Ma è la ciliegia che dovrà essere lanciata con la fionda contro l’arma tenuta dal compagno mentre sta sospeso sul tizzone di Meleagro. La ciliegia deve conficcarsi perfettamente in quattro armi diverse per vincere: arco, lancia, berdica e khopesh. Io mi assicurerò, yawn, che la prova si svolga correttamente in tutta sicurezzz…zzzz…zzz.
Mike: andato come al solito. Sopra ogni arma ci sono istruzioni precise su come deve essere impugnata perché il bersaglio sia valido:
-l’arco va tenuto teso con la freccia nella quale deve conficcarsi la ciliegia
-la lancia va tenuta con la punta rivolta verso il soffitto
-la berdica va tenuta orizzontale tra i denti e la ciliegia deve tagliarsi a metà perfetta
-il khopesh sta in equilibrio sulla testa e la ciliegia deve tagliarsi a metà perfetta
Questa prova tu non l’hai fatta, io sì, e ti avviso che stare in equilibrio su un tizzone ardente non è per niente facile. Io farei che terrei l’arco e la berdica mentre tu vai al tiro, e poi ci invertiamo i ruoli per le altre due.
Dawn: va bene, ma bada a non farti sfuggire la freccia di mano apposta.
Mike: non ti farei mai del male, lo sai.
Dawn: certo, non ne avresti mai il coraggio, di rischiare la vita della tua amica, pappamolle quale sei.
Mike: sono più io quello che rischia perché tu sapresti rendere mortale anche una ciliegia.
Dawn: su questo hai pienamente ragione.
-Mike imbraccia l’arco e lo tende al massimo, posizionandosi sopra al ciocco di legno in fiamme-
Su, arciere da strapazzo, fammi una bella postura come la tua Zoey mentre prendo la mira…
-Mike scocca la freccia ancor prima che lei lanci la ciliegia, rasentandole l’occhio e riaprendo la ferita sulla guancia procuratasi la sera precedente- Ma che hai fatto…? Quasi mi cavavi un occhio!
Mike: mi hai innervosito e ho perso la concentrazione facendo scivolare il dito.
Dawn: tu stai mentendo. No, non è possibile, non avresti mai avuto le palle di rischiare tanto. Cerca…cerca di stare più attento, intesi?
Mike: intesi.
-prepara un’altra freccia all’arco mentre Dawn riprende la mira con la fionda, stentando un po’ a tenere la mano ferma- Io sono pronto, Mal.
Dawn: vedi di non farmi altri scherzi. –chiude gli occhi un secondo prima del lancio per sfruttare il sesto senso di Dawn e visualizzare il punto esatto dove oscilla la punta della freccia- Centro! Tocca a te, hss, maledizione sta sgocciolando di nuovo come ieri. –si mette in posizione yoga sul ceppo, trovando il suo centro di equilibrio mentre regge tra le mani la lancia-
Mike: devo far fare alla ciliegia una parabola discendente. Non sarà facile prendere la mira giusta. Mancata, infatti. Riprovo.
Dawn: ahi, me l’hai buttata nell’occhio!
Mike: scusa, sto ancora prendendo la misura.
Dawn: ahah, tanto io non sento niente. Fai solo del male a Dawn e al suo corpo, non di certo a me. –Mike lancia un’altra ciliegia che però si rivela essere tutt’altro e le finisce nell’altro occhio- Aaaaaah! Questa è una cipolla rossa.
Mike: oh, quindi anche qui hanno messo delle ciliegie fasulle tra quelle vere, non potevo immaginarlo!
Dawn: non ci capisco più niente, che gli sta succedendo, non è da lui! Grr, questa te la farò pagare entro fine giornata. –si copre l’occhio irritato con la frangia- Fammi anche l’altro occhio, dai! Vediamo se hai tutto questo coraggio.
Mike: fatto. Credo di avere preso la traiettoria giusta stavolta. –la ciliegia atterra sulla punta della lancia, ma scivola via subito- Però a quanto pare non basta.
Dawn: la ciliegia è stata sulla punta quanto basta! Tanto quello è nel regno dei sogni. Andiamo avanti con la prossima.
Mike: quanto pesa questo affare…è davvero difficile restare dritto, e inizia a scottare qui!
Dawn: e io mi prenderò TUTTO il tempo necessario per prendere la mira, godendomi lo spettacolo dei tuoi piedi arrosto, bastardo! Così saremo pari. Anzi. -prende la mira- Pari e patta.
Mike: ahio. –si sistema a sua volta la frangia-
Dawn: … -prende la mira seriamente stavolta, con mano leggermente tremante, e la ciliegia passa attraverso il taglio della lama cadendo a terra in due metà perfette- Mi fai passare la voglia di divertirmi, riesci a risultare noioso pure nella sofferenza. L’ultima e abbiamo finito. -si scambiano nuovamente i ruoli: Mike fa centro al primo colpo grazie alla mira migliorata, proprio quando Garry si risveglia dal pisolino con la ciliegia che gli cade in testa perfettamente tagliata a metà-
Garry: se una mela ha fatto scoprire la forza di gravità, una ciliegia mi farà scoprire quella di comicità? Crunch, crunk, comunque, avete vinto il timbro. Posso tornare alla mia routine quotidiana in attesa dei prossimi visitatori. –riprende la ronfata-
Mike: c’è il vulcano nel timbro, chissà se indica qualcosa.
Dawn: meno uno, e adesso aspettiamo che tornino le Selvatiche per ripetere la tattica di prima ed evitarci perdite di tempo.
Koffee: padiglione della Malesia non mi interessa, padiglione della Thailandia, per favore, padiglione del Caffè no, padiglione dell’Ur…screek! PADIGLIONE DEL CAFFE’. C’è una mostra quindi che hanno dedicato interamente al caffé. “Caffè di tutto il globo terracqueo, storia del caffé, il caffé di oggi e il caffè di domani…” Anf, anf, aaanf. Glom. No, queste tentazioni non me le dovevate mettere. Dimostrerò di essere Migliore di voi autori e passerò oltre, ahahah, con sprezzo di superiorità. Passerò oltre quella dannata porta del paradisooo!
Topher: taaac. Cascata nella trappola come una pera cotta.
Koffee: ma qui dentro c’è caffè ovunque mi giri. Si può anche assaggiare le centinaia di varietà di chicchi provenienti dal mondo!? PARTY GROSSO A MILANO, ITALIA TI AMO!!!
// Migliori //
Koffee: e-e-e-e-erano t-t-t-utti u-u-no più b-b-buono dell’altro, aaahaaaa..ah..soprattutto l’Etiope, l’Ugandese e-e-e-e il durisssimo Kenyotaaa…!
Kurt: sciocchezze rispetto a kvello antartico.
Koffee: nah, che dici, quello era troppo ghiacciato.
Kurt: ooh, lo so bene, visto e considerato che me lo sono dovuto mangiare io. Il verme antartico, idiota!
Kurt: non mi sento più le cencive, non mi sento più..bll..lo stomaco, ma non mollerò a due passi dal traguardo fiiinale, sappiatelo! –a metà pasto si accinge finalmente ad accostarsi all’eulagisca gigantea, non capendo bene come mangiarla si mette allora a risucchiarla con le labbra-
Rory: o-oddio. Bll. A te non fa senso?
Seijii: è come una lumaca di mare alla fine.
Kurt: Suuuuuuuuuuuuuu… ugh….ugh…ugh… -vomita anche l’anima-
Seijii: tch tch tch. Ma come, l’imperatore dei ghiacci che non mi finisce un vermetto? Tempo scaduto. Vai all’Albero della Vita e poi puoi tornare, questa è la penalità. Me-eh-eh.
Kurt: ma è lontanissimo da kvi, e già ho Koffee che si è persa chissà dove, argh. Sfentura a te, Rory lo knappen rinco!
Rory: ma se manco ho aperto bocca io, e basta pigliarsela sempre con me!
Izzy: io ho finito. Modestamente, ho fatto proprio un’opera d’arte: è identica a te. La base è stata l’avocado, uno dei pochi frutti esistenti capace di riprodurre le fattezze della tua faccia, e dalla scorza dura come il tuo animo. Il resto, pff, alla fine è stato facile.
Noah: io ho quasi finito, un quasi gigante. –non è nemmeno arrivato a metà altezza della tela- Solo che già è stancante fare i colori e usare 30kg di pennello, ma è la penuria di centimetri quella che mi sta davvero uccidendo. Tutte quelle scale su e giù, su e giù, che incubo.
Izzy: metterti la tela orizzontale no? –dà un calcio all’impalcatura facendo venire giù tutto-
Noah: ma lo sai che sei proprio un genio e io non me ne ero mai accorto? –riemerge da sotto il quadro spappolato con tutta la frutta che c’era prima-
Izzy: meglio tardi che mai.
Mayko: la canzone è finita, possiamo tornare indietro, e stavolta scelgo io il padiglione: Giappone. Ehm, ok?
Ketty: io avrei un’altra idea. Abbiamo proprio davanti la tappa dell’Italia. Perché non togliercela subito già che ci siamo.
Mayko: in effetti. –osserva Ketty mentre questa ritira la gamba fuori dall’acqua della fontana- Ah, comunque, come stai adesso? Vuoi una leccata?
Ketty: non è il momento di pensarci.
-le due vengono accolte da Lester che sta...facendo sci d’acqua (?) agganciato a Yumi. O almeno così sembra nella poca luce dello spazio espositivo-
Ehilà?
Lester: più gas, dai più gas ancora, voglio farlo a velocità di leggenda, Yumetta!
Yumi: di leggendaria vuoi dire. Ti accontento subito, Lesterino. Reggiti latiassolutamente forte: Ventoincoda! Wooosh!
Lester: ah ah, sì, guarda che roba, osservate che numeri, anche la posa epica a mezz’aria vi faccio, pubblico! Altro che l’idea di base degli autori, quel record l’ho già infranto e ora farò bis ma con la variante di mia invenzione. Vedete quella lunga fila di patatine fritte? Io ora ci salterò sopra usando nientemeno che un pezzo di scamorza come rampa, senza farne cadere nemmeno una delle 51 che ho disposto!
-cambiando voce-
Ora per questo record si prega di fare assoluto silenzio da consentire all’artista la massima concentrazione. Rullo di tamburi.
Mayko: LESTER, NON ABBIAMO TUTTA LA NOTTE QUI!
Lester: oh, no, e menomale che mi ero raccomandato tanto. La distrazione quando si esegue un numero del genere può essere fataleeeee! –inciampa il piede nella fetta di formaggio ruzzolando e poi piombando loro addosso in una massa di sugo e mozzarella-
KATASPLATCH!
Mayko: splut, ma che cos’è, sugo?!
Ketty: e mozzarella. Io che detesto i formaggi.
Lester: comunque segna, Yumi: il record tecnicamente c’è. Non ho fatto cadere una sola patatina di numero, ah! *POSA EPICA*
Yumi: segnato! Sei stato latiassolutamente magnifico, Lesterino mio.
Mayko: ora basta con le tue follie! –lo afferra per la giacca- In cosa consiste la sfida?
Lester: prova a vedere cosa ho messo ai piedi, anzitutto.
Mayko: pattini a rotelle?
Lester: a rondelle, in ogni caso!
Mayko: di quelle che si usano come taglia-pizze?! Ma che c…
Lester: perché è proprio di pizza che si tratta! In questo padiglione sono state cucinate delle pizze da guinness dei primati. Voi dovrete tagliarne una in otto parti e condendo ogni fetta con un ingrediente diverso! Il tutto entro 5 minuti e 1 secondo da quando Yumi avrà raccolto l’ordinazione.
Ketty: ma che roba da gatti, ahem, matti.
Mayko: purtroppo io me lo aspettavo, conoscendolo da anni. -sospira- Non porto le scarpe da una vita, figurati i pattini.
Lester: tranquilla, Yumi ti presterà i suoi.
Yumi: considerato che una Latias è un pochino ino ino più grossa di una Zoroark, anche il mio numero di impronta dovrebbe essere più grande del tuo.
Mayko: A QUANTO PARE NO.
Yumi: già, in effetti è vero, anche perché io non ho certo bisogno dei piedi alla fine...
Mayko: QUINDI COME FACCIO?
Lester: una soluzione folle c’è sempre. Sempre. -tossicchia leggermente mentre si specchia con nonchalance nella lama dell’ascia- In ogni caso, se sbagliate a tagliare o andate fuori tempo dovrete rifare tutto subito dopo la penalità qui davanti. -Mayko svita la lama della berdica dal manico e se la lega sotto a un piede- Ohh, finalmente si ragiona.
Mayko: non sono molto convinta di pattinare con questo affare, poi sotto a un solo piede vuol dire che dovrò stare solo su una gamba.
Ketty: figurati io come mi sento tranquilla a saperti volteggiare da una parte all’altra con quella lama ai piedi. Ho già dato. Ma dobbiamo recuperare ad ogni costo, quindi, facciamolo.
Lester: in ogni caso, la produzione ha scelto dei clienti piuttosto bizzarri, ve lo anticipo.
Jay: pronto, pizzeria Napoli?
Yumi: sì, mi dica pure.
Jay: pronto?
Yumi: sì, sono latiassolutamente pronta all’ascolto, signore.
Jay: pronto? Forse è cascata la linea.
Mickie: ehm, stai tenendo la cornetta dall’orecchio sbagliato.
Jay: oh, hai ragione. Adesso ci sento! Pronto? Vorrei ordinare una pizza gigante multigusto.
Yumi: ho capito. Dimmi gli ingredienti.
Jay: sì, un attimino, allora…funghi shiitake.
Mickie: noo, sono allergico a quel tipo di funghi! Non ti ricordi l’anno scorso quando siamo andati in montagna?
Jay: è vero, eri diventato tutto a chiazze verdi. Meglio non ripetere l’esperienza.
Yumi: niente shiitake, allora.
-Mayko era già partita in quarta con l’ingrediente, e si è vista costretta a frenare immediatamente-
Jay: allora facciamo con i porcini.
Mickie: p-p-porcini? Il maiale no! Il maiale no! Il maiale no!
Jay: ho detto quella parola? Accidenti, me ne ero completamente dimenticato di quel trauma che avevi riportato in macelleria, scusa. Niente maia-aaaa-niente funghi tu-sai-quali.
Yumi: allora champignons?
Jay: sono allergico alla cucina francese.
Yumi: niente funghi allora!
Mayko: -frena per l’ennesima volta stavolta cadendo in avanti- roaaaaaaaaaaaaaaaaaaar!
Mickie: cosa è stato?
Jay: l’ho sentito anche attraverso l’orecchio tappato.
Yumi: niente, il pizzaiolo ha appena emesso il suo ruggito di disapprovazione.
Dawn: ma non tornano più? Non è possibile che ogni brano duri così tanto. Avrebbero dovuto essere già qui dopo 10 minuti.
Mike: si saranno fermate in qualche padiglione nelle vicinanze dell’Albero, magari proprio quello italiano. Io dico di cominciare a entrare in un altro. Quello del Giappone qui di fronte per esempio.
Dawn: sì, a questo punto non posso aspettare Kami oltre.
Owen: benvenuti nel padiglione del Giappone, scusate se non mi faccio vedere ma ho avuto una emergenzina nella toilette. Potete comunque sentire la mia voce, giusto? Perché vi vedo sul monitor, sapete, questo è un bagno di ultima generazione: da fuori di testa!
Diezel: anche io sono chiuso in bagno, per la cronaca, e non ne uscirò tanto presto dopo avere assaggiato tutto quel wasabi, quindi non rompetemi!
Owen: era troppo buono quel gelato tutto verde, già… Lo volevo provare già dopo la nostra eliminazione in quella città che ora non ricordo…A e qualcosa. Ma purtroppo, il mio allenatore di sumo mi teneva a stecchetto. Chi avrebbe mai immaginato che i lottatori di sumo facessero la dieta?
Dawn: sbrigati a parlare della sfida, palla di lardo, altrimenti vengo lì e ti ci scarico giù per quel water.
Owen: accipicchia, che peperino! Sembrava così dolce e carina.
Questa sfida vi ricorderà la sfida mangereccia dei bar a tema Pokémon: dovrete mangiare come dei Pokémon! Avete (beati voi) davanti un girasushi automatico che presenta tre combinazioni di piatti tipici giapponesi ripetute: sushi, noodles ramen e gelato al wasabi. Il sushi lo mangerete con l’ombelico come un Dusclops, i noodles li aspirerete dal naso con una cannuccia come farebbe un Gorebyss, e il gelato lo potrete leccare e basta senza usare le mani come Shellder! Che invidia, certo che i giapponesi sono avanti anni luce, mai avrei immaginato si potesse mangiare anche con l’ombelico. Tutto chiaro? Cominciate, e se riuscite a finire il giro di piatti in 5,1 minuti il timbro è tutto vostro!
Dawn: c’è il timbro in palio quindi in questa follia.
Owen: ops, avevo promesso a Topher che avrei tenuto la cosa segreta fino alla fine, mannaggia.
Mike: mangiare con l’ombelico, ok, e pensare che le ho viste davvero fare queste cose negli show giapponesi quindi di che mi stupisco. -si leva la parte sopra-
Owen: pronti, via, buon appetito!
Vrrrr….vrrrrr….vrrrrr.
Mike: parto dal sushi. Qui le mani le posso usare però, quindi se metto la pallina di riso e la ficco dentro la pancia conta. Ghh, che sensazione, è così appiccicoso. E poi devo “masticarlo” suppongo. –si muove la pancia aprendo e chiudendo la bocca dell’ombelico- Gnam, gnam, gnam, che umiliazione...
Dawn: ahahahahah, questa è tutta da registrare!
// Altruisti //
Mike: credevo di esserci lasciati alle spalle le sfide più sadiche dopo la puntata in Turchia. Cavoli se mi sono sbagliato.
Mike: invece di ridere, mangia anche tu.
Dawn: ho l’ombelico troppo piccolo, il riso lo lascio tutto a te. E anche il naso è piccolo. Scelgo il gelato.
Mike: mangiare cibo dal naso è davvero pericolosissimo, non fatelo mai a casa. Cough, cough.
Dawn: a te l’umiliazione, a me il gelatino, du-de-dum. Slap, slurp. AAAAAH!
Owen: sì, ho reagito così anche io poco fa, ma dopo un po’ ti ci abituerai. -Dawn corre alla fontana a leccare l’acqua come un animale- Forse.
Yumi: okay, ce l’abbiamo fatta, sono esausta. Ecco l’ordinazione: una pizza con platessa, carote, zucchine, mozzarella senza lattosio ovviamente, pomodori, germogli di soia macrobiotica, l’insalata più triste e anallergica reperibile, e olive nere.
Ketty: alla buon’ora. Io comincio a prendere la platessa.
Mayko: io la mozzarella. Ehi, ma qui il pavimento scotta!
Yumi: e come la cuoceresti la pizza in ogni caso?
Mayko: lascia stare, non dico più niente.
Ketty: ricordati che dobbiamo tagliarla in otto parti uguali, cerca di non sbagliare. Ah, ma non si taglia subito al primo passaggio, è troppo spessa e viscosa. Troppo. Troppa mozzarell-ah! –le si incastra il piede facendola impiastricciare tutta nella mozzarella filante- E ho anche preso la storta.
Mayko: con l’ascia sto tagliando tutto al primo colpo invece. –fa una giravolta affettando le verdure con la punta del tacco- Non credevo di ricordarmi ancora tanto bene il pattinaggio sul ghiaccio, non vado alla ski-dome dalle elementari. Attenta!
Ketty: meow!
Mayko: che ci facevi in mezzo alla mia traiettoria? Stavo tagliando la pizza a metà.
Ketty: e a metà stavi per fare anche me. –mostra la coda posticcia mozzata- Almeno mi hai anche tagliato via la mozzarella: posso rialzarmi (ahi). Dunque, stavo finendo di mettere le strisce di platessa.
-si mette a pattinare nella direzione opposta a dove sta passando la compagna, ma la mozzarella filante le tiene unite come la colla e tirandosi fa l’effetto elastico mandandole a sbattere schiena contro schiena-
Mayko: ma che combini ancora?!
Ketty: ah, io? E’ la stupida mozzarella.
Mayko: staccati allora, già sto in equilibrio su una gamba e basta, IO.
Ketty: potrei dire lo stesso, sai? Comunque ci sto già provando con le unghie e con i denti ma non ne vuole sapere di scollarsi di dosso.
Yumi: ragazze, guardate l’orologio: vi restano appena 2 minuti ancora.
Ketty: non ci resta che fare di necessità virtù come al solito. Uniamo le nostre due gambe sane e pattiniamo come un corpo solo–si toglie i pattini e se li infila nelle mani- e piegate a quattrozampe per essere più rapide nel piazzare gli ingredienti: quando tu vai avanti io sto ferma, quando io vado indietro tu usi solo le zampe davanti. Tutto chiaro?
Mayko: fosse la prima volta che lo faccio! Con te ho fatto cose anche più strane. Dai, Ketty, muoviamoci.
Yumi: che spettacolo incredibile: sembra di vedere una creatura leggendaria da qui.
Lester: così si fa! Vi meritereste il timbro solo per l’idea perché è davvero folle.
-Ketty e Mayko si coordinano nei movimenti reciproci passando da una fetta all’altra con tagli netti grazie all’uso doppio delle lame, mentre Mayko con le mani libere raccoglie ingredienti avanti e indietro decorando ogni singola fetta in modo differente fino a completare l’ordinazione, e con 51 secondi d’anticipo per giunta!-
Clap, clap, clap, clap, brave, magnifiche, folli! Avete catturato lo spirito di questa sfida al 151% di perfezione. Kongratulazioni con la kappa: il premio è strameritato! Tiferò per voi e per gli Opposti in finale, non potendo tifare per me stesso in ogni caso, quindi uscite da questa porta e conquistatevi il resto del mondo là fuori.
Yumi: laty-ah! *POSA LEGGENDARIA* E allora, com’era?
Lester: senza offesa, eoncina, ma devi ancora migliorare sulle tempistiche. Però la posa di per sé sembrava latiassolutamente magnifica!
Yumi: davvero? Latyyyy!
Mayko: noi usciamo. Il primo timbro, finalmente! Adesso però andiamo al padiglione giapponese, vero?
Ketty: prima mi hai dato ascolto, ed è andata bene, visto? Prima ancora mi hai dato ascolto ed è andata benissimo visto che non saremmo neanche qui senza la mia intuizione. Quindi che ne dici di fare il tris e seguirmi? C’è un altro padiglione di nostro interesse dietro l’angolo.
Mayko: ah, va bene, come vuoi te. In quale andiamo allora.
Ketty: in Messico.
Mayko: il banchetto azteco…
Ketty: può darsi, lo scopriremo presto.
???: chi varca la soglia della piramide dell’ignoto…?
Owen: oh, mi spiace che ve ne stiate andando sconfitti, amici, quando vorrete riprovare le porte del padiglione degli Stomaci sono aperte!
Mike: bleargh. E’ stata una esperienza allucinante. Prima d’ora non mi era mai successo di vomitare anche con il naso. Ehi, ma si è dimenticato di darci la penalità.
Dawn: non ci provare neanche a fare l’onestino del cazzo! E’ stata tua la brillante idea di provare questo padiglione prima delle Selvatiche. I giapponesi sono creature anormali per escogitare robe simili, alla larga finché non avremo raccolto gli altri 10 timbri. Fortunatamente qui è pieno di altre tappe che conosciamo: Stati Uniti, Germania e l’Austria a te tanto cara per Freud.
Mike: non mi è per niente cara visto che è la tappa nella quale tutti i miei peggiori sospetti e incubi su di te si sono materializzati nella forma peggiore possibile.
Dawn: partiremo proprio da quella, invece, e tu non devi più prendere decisioni. Comando io soltanto. Cammina, spaghetto…
Jasmine: può andare, anche la scultura. Tenete questo.
Izzy: vittoria! Con questo sono 2 di fila.
Noah: il secondo timbro è proprio quello della città di Montevidéo. Ancora troppo presto per trovare un senso, ma sento che è un indizio molto più pesante del primo. Ma per che cosa?
Izzy: ci pensiamo quando saremo a quota 5, 6, 7. Prima ho visto Kurt.
Noah: a-ah.
Izzy: quindi dobbiamo mettere il turbo se vogliamo arrivare primi! E poi non voglio Koffee ancora tra i piedi, davvero, anche basta dopo tre episodi di seguito. -entra nel padiglione della Colombia da una porta a giro scontrandosi con Koffee che stava entrando a sua volta- Noooooooooooooooooooo!
Midori: ma sono entrate due coppie diverse contemporaneamente, majidè? E chi facciamo entrare per primi?
Daikon: senti l’idea fotonica: Uno Fa l’Altro Guarda. Solo le due ragazze, così abbiamo pure la storyline yuri che mi serviva per ispirarmi, saranno ammesse.
Izzy: storyline lesbo, con questa qui?! Piuttosto esco con la pianta di Chris, se è femmina.
Koffee: prima mi sentivo in paradiso, perché sono tornata fuori, sapendo che avrei trovato di nuovo l’inferno? E bada a come parli, maniaco! La migliore del cast non si mette certo a limonare con una pazza del genere.
Daikon: ho il potere di costringervi a farlo… Sto scherzando, che baka! Ma sarebbe stato galattico, sigh.
Noah: io esco, sono di troppo qui. Posso non fare nulla nel frattempo o posso portarmi avanti con un altro padiglione. So che vi aspettereste tutti quanti la prima, ma oggi sono in vena di pazzie. -si scontra con Kurt di rientro nel padiglione dell’Antartide- Perfetto, davvero, perfetto.
Kurt: neiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!
Seijii: chi si rivede.
Kurt: nein, nein, fuori, fuori, sono entrato io per primo da regolamento! -spinge Noah-
Noah: in realtà il limite posto dal regolamento parla di 2 persone. Persone, non coppie. -Kurt lancia un’imprecazione in tedesco- Quindi cos’abbiamo qui, un altro Banchetto Islandese?
Seijii: meglio ancora, me-eh. Hai 51 minuti di tempo per consumare il bouffet antartico che è stato allestito. Ricapitolo il menu anche per te: krill antartici, narvalo con contorno di plankton, carne di mammut scoperto meno di un mese fa, uova di pinguino imperatore e Eulagisca gigantea, noto anche come l’Incubo dell’Antartide. -Noah non batte ciglio- ?
Noah: sei consapevole che ho passato più tempo a tavola con Owen che con chiunque altro, sì? -si mette a mangiare con nonchalance ma non appena morde si rompe tutti i denti- Ecco, non avevo capito fosse tutto congelato.
Kurt: ora sai cos’ho affrontato io, e ormai sono allenato. Guarda come non ti lascerò neanche le briciole. -si infila un intero vassoio di krill in bocca, quasi soffocando per inghiottirlo tutto, per poi buttar fuori una zaffata di fiato congelato-
Noah: fff fff.
Rory: m-ma il cibo è già freddo di suo, non serve soffiarci sopra.
// Noah: l’idea è quella di usare il calore del mio fiato per sciogliere il ghiaccio prima di ogni boccone. Ovviamente tra il dire e il fare c’è di mezzo il Mar Glaciale.
Noah: crunk crunch. Mhh, sì. La prima sensazione al palato è il croccante di un iceberg, con quella vaga nota pungente di levigatrice. Avrei aggiunto una zest di limone per contrastare la salinità del krill. -ne mangia un altro facendo tutte le espressioni migliori del suo repertorio mentre cerca di masticarlo e mandarlo giù-
Kurt: ritirati finché puoi. -sparge il plankton sul narvalo come una salsina e lo addenta con foga medievale, senza ottenere grandi risultati- Argh, giammai che mi farò fermare da questa specie di unicorno! -si toglie i guanti ed estrae via tutto il corno come fosse la spada nella roccia- Jaaah! Vediamo se è fero che con questo si può tagliare qualsiasi cosa. -taglia il narvalo in due e poi infilza i pezzi di carne come uno spiedino, impressionando tutti- A-AH! Mai portare un tedesco al limite, due guerre mondiali dovrebbero averlo insegnato. Gnam! Gurgle. Glom. Prossima portata.
Noah: -prova a fare lo stesso ma finisce solo per sollevarsi il narvalo sopra la testa e rimanerne schiacciato-
Koffee: la Colombia è la patria del caffè: rinuncia, Izzy, contro di me non avresti speranze in questo padiglione.
Daikon: il cibo è sopravvivenza. In natura la lotta per il cibo è l’unica legge seguita, e gli animali hanno imparato a procurarselo in qualsiasi modo.
Midori: e in qualsiasi luogo, anche il più ostile. Come ad esempio è la Foresta Amazzonica! Provate a mettervi nei panni di una scimmietta che vive di una sola banana trovata al giorno, o di un formichiere che deve dare la caccia a 35.000 insetti al giorno per nutrirsi come si deve.
Daikon: ma oggi voi sperimenterete invece cosa significhi essere al top della catena alimentare: sarete delle sensualissime kawaii femmine di giaguaro-arpia!
Izzy: eh?
Koffee: come, cosa, dove sarebbe il caffè?!
Midori: Trasformazione…
-stereotipando la tipica scena di vestizione di un costume negli anime, in pochi secondi Koffee e Izzy sono cambiate di vestito, indossando un (succinto) completo a chiazze con tanto di zampe e coda, un paio d’ali da succubus-arpia, e una maschera con cresta e becco- Completata!
Koffee: ahhh, ma-ma-ma che significa sta roba?
Midori: *sugoi.* Vi stanno a pennello.
Daikon: sento già l’ispirazione per un super disegno. -gli si appannano gli occhiali-
Izzy: ora capisco perché il mio agente non ha mai voluto farmi firmare per quel film giapponese.
Midori: vi piacciono? Li ho realizzati io stessa per l’occasione. Ecco la sfida per il timbro: come vedete in questo padiglione abbiamo riprodotto le cascate di Iguazù. Al mio via dalle cascate scenderà una quantità infinita di cibo, frutta, piranha, e le prede che realmente possono soddisfare predatori del vostro calibro. Si tratta di scimmie di peluche, molto kawaii, che dovrete individuare e afferrare al volo gettandovi in picchiata grazie alla corda elastica e alle ali. Prendetene una con il logo della trasmissione sopra, e noi ve la scambieremo con il nostro timbro subarashii. Pronti, partenza…Ganbarè!
Koffee: ma uffà, io mi aspettavo una prova sul…sul…caffèèèèèèèèèhhhh!
Izzy: questa è follia pura, il che sarebbe anche divertente, se non mi stessi sentendo a disagio con un costume del genere.
// Izzy: piuttosto nuda, ma non andrei MAI nella vera Foresta Amazzonica conciata così. Spaventerei le prede e basta.
-appena si lanciano sotto col bungee jumping, una cascata di roba viene giù assieme all’acqua-
Koffee: argh, i piranha hanno preso me al volo!
Izzy: pesce, ptù, pesce, pesce, pesce, serpente, scimmia niente ancora.
Koffee: i piranha, i piranhaaah! Mi stanno mangiando tutti i vestiti!
Daikon: -disegna ancor più freneticamente-
Midori: non ti preoccupare, Koffee, ne ho realizzati tanti di scorta! Nel mio ambiente è normale che si strappino.
Koffee: non un’altra voltaaaaaaah!
Izzy: uffa, quanto chiasso che deve fare questa. -fa su e giù dalla cascata artificiale con la stessa flemma dell’andare al supermercato a fare la spesa- C’è il 2x1 sui piranha, ma non mi interessa, quello che cerco io sono le scimmie. Eccone una finalmente! -spiega le ali per cambiare direzione e afferrarla con i denti, ma questa gli scoppia in bocca come una pignatta- Caffè al peperoncino!
Koffee: c-caffè? -ne arriva un po’ in faccia anche a lei- Potere del caffè: attivazione!
Daikon & Midori: Sugoooi!
-stile Braccio di Ferro dopo avere mangiato spinaci, Koffee si sbarazza di tutti i piranha che ha addosso, prendendone anche a pugni degli altri, per poi andare all’assalto di una scimmia di pezza puntata anche da Izzy, con le due che finiscono per scontrarsi a mezz’aria-
Izzy: ma che fai? La precedenza sulla preda è sempre del volatile che viene da destra, lo sanno tutti nella giungla.
Koffee: chiudi il becco, la scimmia è mia e me la porto via.
-si accorgono solo adesso di essersi incastrate non so come coi loro ridicoli costumi- Levati di dosso subito! Acc! Maledizione!
Daikon: eccolo, eccolo, Midori: -insieme- il momento yuri!
Izzy: ma volete darvi una calmata pure voi due?!
-Noah ha temporaneamente lasciato da parte il narvalo per mangiare le uova una dietro l’altra, mentre Kurt è arrivato di nuovo all’ultima portata a confrontarsi col suo incubo peggiore-
Kurt: sono tornato, lurido verme. A noi due! -sta per risucchiarla quando l’Eulagisca Gigantea prende improvvisamente vita estroflettendo la mandibola come un alien per mordergli le labbra e attaccarsi alla sua lingua- Mmmmmmmmmh! MMMMMH!!!
Noah: è come gli alieni mangiafaccia che ho dovuto affrontare io, brutta storia.
Rory: che schifo, bll, sembra ci stia l-l-limonando!
Seijii: me-eh-eh.
-Kurt continua a lottare con tutte le sue forze con l’orripilante creatura arrivando persino a prendere un altro narvalo e sbatterselo in faccia ripetutamente pur di liberarsi della sua morsa-
Noah: io intanto ho finito le uova, adesso passo alla freschissima carne di mammut, che poi è solo il suo midollo osseo per ovvi motivi.
-ma anche l’Eulagisca sul suo tavolo, sentendosi evidentemente esclusa, si anima improvvisamente saltandogli in faccia- E’ veramente come gli alieni dell’Area 51. Ahaaaaaah! Mmmmmmmmmh!
-la telecamera si sposta sulle Selvatiche, che ritroviamo quattrozampe intente a bere tutta l’acqua della fontana dell’Albero della Vita-
Ketty: era veramente una replica del banchetto azteco fatto in Messico. Slap slap slap. Tu poi sei riuscita a finirlo tutto?
Mayko: sì. Ho anche il timbro, anf. Ho più resistenza ai sapori piccanti di te con tutto il wasabi che mangiavo da piccola.
Ketty: brava, Mayko o Kami o quello che sei adesso. -ansimante- Metti il timbro sulla mappa.
Mayko: Timbro di Teotihuacan fatto. Andiamo nel padiglione del Giappone adesso? -scodinzola-
Ketty: va bene.
Dawn: jella nera. E’ il terzo padiglione di fila che non ci ha dato alcun timbro. Dove sono finiti i tuoi poteri divinatori eh, Dawn, eh? -si prende a pugni da solo finché Mike non lo ferma- Eh…
Mike: basta.
Dawn: e lasciami. -si solleva la manica accorgendosi del segno che gli ha lasciato sul braccio quando l’ha afferrata- Andiamo in quello lì adesso.
Topher: benvenuti nel Padiglione di Haiti. Non avendo più notizie degli Aristocratici, ho dovuto rimediare uno schermo a distanza. Per questo timbro dovrete essere assetati di vittoria, come erano solo dei veri bucanieri! Per cominciare dovete vuotare una scodella di peperoncini di ogni tipo, dall’habanero al pepe di Cayenna, che erano il cibo preferito dei pirati. Poi dovrete vuotare la cambusa anche delle bevande: vi attendono botti di rum, vino d’ananas, vino di ibisco rosso, vino di patate dolci, e il vino di banana plantain che mi dicono dare facilmente alla testa. Bevete finché non troverete il timbro che vi interessa in fondo a una delle botti.
Mike: okay, ma la parte del peperoncino allora a che serve?
Topher: a farvi bere meglio, no? -chiude il collegamento-
Dawn: finalmente una prova che piace a me. Diamoci dentro!
Mike: io non so quanto Dawn reggesse l’alcool e il peperoncino vista la sua alimentazione vegana…
Dawn: appunto, diamo un po’ di sapore finalmente a questo corpo. Gnam chomp munch. Buuurp! -sente dei gorgoglii sospetti alla pancia-
Oh, no, di nuovo il mio stupido corpo che si rifiuta di collaborare. Eppure è verdura, ca**o. Dov’è il bagno in questo posto di me**a!
Mike: secondo la mappa, devi uscire e poi andare a sinistra. Strano. Non sto sentendo bruciare troppo, forse ho ancora in bocca il sapore di caffè che mi ha lasciato Koffee. E’ così amaro da avermi tolto qualsiasi sensibilità agli altri sapori. Ho già finito. -apre la prima botte a caso- Ehh. A quel vecchio ubriacone di Chester sarebbe piaciuto molto. Alla salute.
Dawn: il bagno non l’ho trovato. Non me ne frega, sono vegana, no? Posso cagare anche al naturale. -si infila in un cespuglio che si rivela essere di ortiche- !
…
Mike: non credo -hic- dovresti -hic-
Dawn: fatti gli affari tuoi e bevi. -si è messa col sedere scoperto dentro una botte per darsi refrigerio- Anzi, dopo ti farò bere proprio da questa.
Kurt: mmmh! Mmmmmmmmh! -infilza l’Eulagisca col corno del narvalo per poi spingersela tutta in bocca- Bllll!
Seijii: manca solo un minuto…vediamo se riesci anche a inghiottirlo.
Rory: o-ormai Noah è andato invece.
Kurt: Mgh. Gh. GLOM! La cosa più ripugnante mangiata in vita mia. Ce l’ho fatta, sono il migliore! Migliore di te, migliore di te, e soprattuto di TE, knappen! -risata isterica- Sono MIGLIORE DI MONDOOO!
Seijii: meh, congratulazioni. Eccoti il Timbro di Ushuaia, e arrivederci.
Rory: per te, invece, Noah, la penalità dell’Albero della Vita. Q-Quando ti riprenderai.
Kurt: a me il bagnooo!
Koffee: ho tutto il sangue alla testa…perché gira tutto…forse mi serve dell’altro…
Izzy: tsk, si vede che non sei abituata a stare a testa in giù, mentre io, tsk! Hai voglia, sono nata sottosopra. L’unico modo per disincastrarsi è togliersi i costumi. Allora se comincio da qui, poi tolgo questo, sfilo quest’altro coi denti, e poi tiro… Ci sono quasi.
Koffee: a fare che?
Izzy: straaap! Addio, Koffee! -con uno strattone si fa oscillare via portandole via la scimmia e facendole cadere tutte e due nel lago sottostante avendo strappato anche gli elastici che le tenevano sospese-
Daikon: visione galattica.
Izzy: sì, calmino. Splut. Ecco la scimmia col logo di Flurrydonkylous Race.
Midori: domo sugoi, Izzy! Ti sei strameritata il nostro timbro. Ma come farai adesso a uscire che sei rimasta tutta nuda?
Izzy: così. -fa una giravolta e ritorna coi suo vestiti di sempre- Alla prossima!
Midori: gasp! Quella Izzy dev’essere per forza uscita da un anime, che invidia.
Daikon: ora sta per uscire Koffee, e arriva la mia parte preferita.
-Koffee esce dall’acqua tutta frastornata ma di nuovo in sé, accorgendosi di essere rimasta come mamma l’ha fatta-
Koffee: AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!
Daikon: l’urlo che fa tremare i padiglioni!
Koffee: KUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUURT!
Izzy: conoscendolo, è già tanto se ha fatto la fatica di camminare fino al padiglione dopo. Noah, sei qui dentro?
Rory: sì, t-tieni. -glielo consegna e lei se lo mette in spalla come uno zaino-
Izzy: ma che succede?
Seijii: non ha superato la prova, e quindi dovete andare ad ascoltare un brano all’Albero della Vita prima di riprovare.
Izzy: capito. A più tardi!
-Izzy si precipita subito all’esterno e corre a perdifiato lungo tutto il cardo, incrociandosi con Kurt che ha dovuto caricarsi in spalla Koffee a sua volta-
Anche tu hai avuto una brutta sorpresa, eh?
Kurt: no komment!
Mike: hic! Ma salve, signor timbro. Come butta?
Dawn: lo hai trovato. Dammelo. Ora dovrei rimetterlo in un’altra botte a piacere, ma ho un’idea migliore. -se lo tiene in tasca ed esce facendo finta di niente-
Mike: nonnina, permetta che la aiuti ad attraversare la strada.
-si scontrano con le Selvatiche in arrivo dal decumano-
Ahi. Che botta. E che mal di testa.
Mayko: levatevi dalle zampe prossima volta. -si accorge di avere Dawn sopra di sé- Argh!
Dawn: Kami, la mia troia preferita. Come sta andando?
Mayko: passami l’ascia, Ketty. -la compagna però è intenta fare ben altro alle spalle di Dawn che non si accorge di nulla- Anzi, ho cambiato idea. Mi basterà un artiglio. -ribalta la situazione mettendosi lei sopra premendogli sulla giugulare- Tu non sei ancora pronto per una come Kami. Torna al tuo passatempo preferito: rompere le cose.
Dawn: posso rompere anche le persone, come ho ampiamente dimostrato.
Ketty: basta giocare, andiamo che abbiamo molto da fare.
Mayko: non sei degno di essere la mia preda. -si lecca la zampa con disprezzo- Sayonara, Mal.
Dawn: maledizione. -si tocca il collo dal quale ora scorre un rivolino di sangue-
Ketty: guarda cos’ho trovato dopo averla borseggiata.
Mayko: un timbro gratuito? Da quale padiglione viene?
Ketty: quello dal quale li abbiamo visti uscire, gli sono andata addosso apposta immaginando un tiro mancino del genere. Segna pure: Haiti timbrato.
// Selvatiche //
Mayko: ora che ne facciamo del timbro?
Ketty: voglio dare comunque una chance agli altri, sennò non ci sarebbe gusto a gareggiare. Lo getterò nella fontana dell’Albero della Vita quando passeremo da quelle parti. Miao.
Topher: con questa mossa non proprio ortodossa, ma nemmeno contro le regole del gioco, le Selvatiche si portano a quota 3 riagguantando gli Opposti, mentre le altre due squadre sono solo a 2. Ma con 12 timbri in totale, la strada da fare, per tutti, è ancora lunga.
Owen: benvenute nel padiglione del Giappone, ragazze! Purtroppo non ho resistito e ho di nuovo assaggiato quel gelato al wasabi, quindi se sentite solo la mia voce….proooot…è per questo motivo. -si sente in sottofondo una voce metallica giapponese che dovrebbe essere quella della toilette automatizzata- Ah, Mayko, tu mi sai tradurre cosa sta dicendo la signorina?
Mayko: non ho tempo per queste cose, grassone.
Owen: aaah, mi sta facendo il bidet, che solletico! Uh! Ah! E’ gelata! Comunque potete leggere le istruzioni al tavolo anche da sole.
Ketty: quindi dobbiamo mangiare con la lingua, con il naso e con l’ombelico…?!
-il girasushi automatico comincia a mettersi in movimento sfornando le tre pietanze ripetute-
Mayko: ho visto anche di peggio nei nostri game show. Il gelato al wasabi lascialo tutto a me. Itadakimasu! Slurp. Te l’ho mai detto che ho anche provato a partecipare ad alcuni? Però è Azusa l’unica ad averli vinti, ehm…TUTTI. Azusa.
Ketty: non ci pensare adesso. -si tappa una narice e comincia ad aspirare dall’altra ma si sente subito soffocare- Cough, cough, è da fuori di testa. Come diamine vi vengono certe trovate?
Mayko: esattamente come ci sono venuti i cat-cafè, che non mi pare ti siano dispiaciuti.
Ketty: già. Mi sa che questa dovrai farla da sola. Ho anch’io un limite.
Mayko: prova almeno a mangiare dall’ombelico, per quello devi solo infilare più riso e basta e tenerlo dentro, ma è più facile di quanto sembri visto che è molto colloso. Fai una pallina di riso così, e la infili con le dita a forza!
Ketty: siete più matti dei gatti e, fidati, ho detto tutto. Mghhh.
Mayko: il trucco quando si fa un gameshow è non pensare a cosa si sta facendo: per quello si dà il tempo cronometrato. Devi diventare una macchina! Leccata al gelato, sniffata allo spaghetto, prendi il riso, pallina, e nell’ombelico! Solo così non dai il tempo al tuo corpo e alla tua mente di rendersi conto.
Ketty: mi servirebbe un po’ di erba gatta prima per entrare in quello stato.
Mayko: sushi-pallina-ombelico. SUSHI-PALLINA-OMBELICO, KETTY. FORZA! Non ho più spazio. -se la mette in braccio sulle gambe-
Ketty: meow! Lasciami, noi gatti siamo troppo sensibili nella zona della pancia…Meowko!! Mgh, mgrr…amf…
Mayko: ochitsuke, neko, omigoto, neko.
// Selvatiche //
Ketty: circa quei miagolii che ho fatto, dimentica subito tutto. -è diventata tutta paonazza-
Mayko: …
Ketty: meow, meow, meow!
Mayko: su, apri la boccuccia. -le mette una fetta di sashimi in bocca per placarla-
Ketty: munch. Furba a distrarmi con il pesce…
Mayko: furba come una kitsune. Il sushi lo abbiamo finito!
Ketty: mi sento tutta appiccicaticcia.
Mayko: ora dammi una mano anche con il wasabi, per quanto mi piaccia non lo posso mangiare proprio tutto DA SOLA! -le puccia la faccia nel gelato- Comincia a bruciarmi la lingua infatti. -beve un sorso di tè, per poi tuffarsi nuovamente col muso sul piatto-
Owen: ohh, però. Potrei imparare molto dalle tecniche mangerecce di Mayko!
Diezel: i giovani d’oggi sono tutti animali a tavola. Puah! E poi fai già schifo abbastanza come sei adesso, credimi.
Mike: dobbiamo mangiare questa piramide di cibo senza farla cadere. Sono le stesse pietanze che avevamo mangiato nel banchetto azteco.
Dawn: stavolta mi sono premunito. -si scola un’intera pinta di rum tutta d’un fiato- Da ubriaca non dovrei accorgermi di quello che mangio, e quindi niente vomito.
Mike: buon appetito allora, suppongo.
-immediatamente dopo Dawn deve correre fuori a rigettare-
Buon appetito a me e basta.
Dawn: non mi sono ubriacata abbastanza. -rientra nel padiglione di Haiti e ne esce poco dopo fradicia- Adesso la carne non mi fermerà.
Topher: spoiler: non ha funzionato.
Izzy: riiiiidiiii pagliacciooo! -sta danzando usando Noah come un burattino sulle note del Pagliaccio di Leoncavallo-
Kurt: tieni, ti ho preso del caffè.
Koffee: davvero? Grazie…Non me l’aspettavo.
Kurt: l’ho fatto soltanto perché non voglio portarmi appresso il tuo peso morto. Kvindi fattelo bastare! E restituiscimi la giacca quando hai finito. Finirà questo brano prima o poi.
Koffee: danke, tedesco. -si sta rivestendo in bagno- Fortuna che i due schizzogiapponesi avevano conservato i miei veri vestiti nel camerino. Surp. In fondo è stato carino da parte sua portarseli dietro.
Kurt: toc-toc. Muoviti! Kvi la musica è finita.
Koffee: un attimo, mangiakrauti! Mi devo ancora mettere il reggiseno!! Puoi aspettare ancora qualche minuto che non muore nessuno.
Kurt: neanche un secondo di più. Ho mangiato un verme piatto intero mentre tu ti facevi il tuffettino nelle cascate! -forza la porta e gli arriva la caffettiera in faccia-
Koffee: pezzo di idiota, ti ho detto che sono ancora mezzanuda!
Izzy: ma qui ci sono un sacco di padiglioni delle tappe che abbiamo fatto: Italia, Grecia, Egitto, Francia, l’imbarazzo della scelta!
Noah: aspetta. Io dico di tenerci questi per ultimi, così nel caso subissimo altre penalità non dovremmo perdere tempo. Ritorniamo al padiglione antartico, così ci pensi tu che hai capacità di stomaco da far impallidire Owen.
Izzy: in effetti. Okay, approvato! Ma a una condizione: l’ultimo che arriva ora al padiglione dovrà mettere il timbro tenendolo fra le chiappe.
Noah: sì, certo, come ti vengono in mente certe idee.
Izzy: comincia a scaldare quelle chiappe, Noah, io sono già cinque padiglioni in là!
Koffee: noi faremo l’esatto opposto. Non voglio più avere niente a che fare con quella pazza furiosa.
Kurt: -col segno della caffettiera rovente in fronte- totalmente d’accordo.
Mayko: manca l’ultima forchettata di noodle ramen. -Ketty sta leccando tutto il tè oolong nella caraffa gigante- Sniiiiif. A-A-At -riesce a trattenersi dal snarnutire e manda giù tutto- Oishuu gozaimashita.
Diezel: sì, qualsiasi cosa tu abbia detto, prendi il timbro di Atsuqualcosa e sparisci. Siete state uno spettacolo rivoltante, e io sono abituato con mia nipote e questo qui!
Mayko: ma è il simbolo della Suzuki, questo. Che sia un riferimento alla concessionaria di Atsugi? Comunque, siamo a quota 4! Per ora a te viene in mente qualcosa?
Ketty: ora voglio solo farmi una doccia.
-poco dopo si possono ammirare le due Selvatiche intente a lavarsi sotto i getti d’acqua dell’Albero della Vita, finché Mayko non si accorge e sbrana il drone-
Topher: peccato, era il momento perfetto per riempire la casella fanservice giornaliera.
Izzy: prima! Dai, su, entriamo, ho un certo appetito dopo tutto quel movimento.
Noah: saziati, allora. Fai solo attenzione all’Eulagisca Gigantea: è affamata anche lei…di labbra umane.
Izzy: è quella cosa gelatinosa con setole dorate come una ghirlanda di Natale?
Noah: sì.
Izzy: è viva, quindi?
Noah: sì…
-Izzy imbraccia il bazooka e spara un missile al tavolo del bouffet sparpagliando poltiglia dappertutto-
Izzy: ora non più.
Seijii: me-ehi! Così non val -bazookata anche per lui-
Rory: b-buon appetito.
Izzy: adesso, Noah, ti insegno la tecnica per mangiare il cibo quando è congelato. Guarda e impara. -si getta sulle cibarie con la grazia di un orso montano partendo proprio con l’azzannare il narvalo-
// Opposti //
Izzy: quando sono stata in Canada per un mese da sola con i miei amici grizzlies ho mangiato pesce da acque così fredde che sembrava congelato. Ho osservato approfonditamente la tecnica da loro adattata, e ho imparato ad affondare i denti nella carne con tutta me stessa per poi sventrare il pesce con un morso solo!
Noah: edificante.
Noah: . . . -mantiene la stessa espressione impassibile mentre gli finiscono addosso pezzi di carne di narvalo fino a quando Izzy non lo sventra completamente staccandogli la testa col corno che finisce per conficcarsi fra le pieghe della sua fronte-
Izzy: ora sei diventato davvero un unicorno, che bello! Sai che ti dona? -si mette in bocca tutta la testa del cetaceo senza battere ciglio- Non male, sa un po’ di salmone. Aspetta, vediamo se riesco a fare…centro perfetto! -lancia i crostacei come se fosse il gioco degli anelli-
Noah: . . .
-Izzy passa quindi al mammuth dapprima lanciando un urlo di guerra per ‘abbatterlo’ definitivamente con il corno usato come lancia, e poi divorarselo fino all’osso come niente-
// Opposti //
Izzy: avevo già mangiato anche la carne di mammuth. -si è indossata la sua pelle intanto- Ero in missione con le Giubbe Rosse. Dovevamo rintracciare e disinnescare una mina della prima guerra mondiale, e ovviamente serviva l’esperienza di Explosivo. Mi trovavo circa a 2000 metri quando una valanga ci sorprese, e persi di vista i miei compagni, rimanendo l’unica sopravvissuta. Dopo ore a scavare sotto la neve per liberarmi, ero in preda alla fame e agli stenti, e al frrreddo! Sentivo le stalattiti crescere su tutto il mio corpo! Ho vagato e vagato spendendo le ultime energie strisciando fino a che non ho visto una grotta, e mi ci sono infilata subito dentro. Mi sono tolta i vestiti bagnati dalla neve per farli asciugare, e in attesa che la tempesta passasse mi sono messa a esplorare la caverna, e cosa trovo in fondo? Un enorme blocco di ghiaccio! Dentro il quale stava un esemplare perfettamente conservato di mammuth. Oppure era uno yeti? Ad ogni modo per me non era altro in quel momento che una succulenta bistecca. Così ho rotto il ghiaccio con un singolo pugno ben assestato, ho scuoiato il mammuth, e dopo essermelo mangiato mi sono avvolta nella sua pelle e addormentata fino a quando non sono venuti a soccorrermi.
E così da quel giorno il mio epiteto al campo fu “colei che sussurrava ai mammuth”.
Noah: ma lo sai che quasi quasi quelle di Owen sull’Isola erano più credibili?
Izzy: -gli infila il timbro su per il sedere visibilmente seccata-
Topher: così anche gli Opposti si sono portati a quota quattro. Questa massacrante semifinale è ormai giunta agli sgoccioli (non proprio) e le squadre stanno dimostrandosi davvero disposte a tutto per questi biglietti per la finale, che è ancora così vicina e allo stesso tempo così lontana…
>>>
-i Migliori si scontrano l’uno contro l’altra durante il taglio della pizza gigante, uscendo dal padiglione dell’Italia con un nulla di fatto e ricoperti di tagli e mozzarella, e si fiondano subito al padiglione bio-meditarraneo per rifarsi nella sfida in Grecia.
I due vengono legati ciascuno a una Ruota d’Issione mentre subiscono il supplizio di Tantalo con lo scopo di afferrare una delle mele dorate collocate sull’albero, mentre il sadico Kaspar e l’angelica Harmony azionano l’argano che fa girare le ruote. Kaspar fa girare Kurt alla massima velocità fino a farlo vomitare mentre la titubante sorella gira appena appena la ruota dove sta Koffee.-
-Dopo il Messico, gli Altruisti si sono diretti in Francia, dove Mike deve cucinare una Ratatouille mentre è ricoperto di topi e gira per la cucina con dei pattini a rotelle. La prova viene superata ma non dà timbro.-
-Le Selvatiche superano in scioltezza anche il padiglione turco, per poi affrontare un desco ‘fiabesco’ in quello della Germania: torta di mele avvelenate, i tre porcellini arrostiti a legna ,paglia e fieno, e al mattone, e purè di piselli rimasti sotto i materassi reali per un mese. Tutto questo per scoprire poi alla fine che non c’è alcun timbro (e Mayko incazzarsi molto distruggendo l’intero padiglione ad asciate).-
-Noah e Izzy rispolverano un po’ di kamasutra nel padiglione dell’India con Noah che si vede costretto a mangiare del riso basmaati direttamente dal corpo di Izzy, alla presenza di Emma e Christine come spettatrici fisse (nonostante non siano state eliminate in quella tappa n.d.r.).-
// Noah: e indovinate un po’? Non c’era alcun timbro in palio lì dentro! Yuhuu. Voglio morire.
Izzy: io ne ho appena trovato uno nella fontana invece!
Noah: sì, certo, come no. Aspetta, seriamente? Potrebbe essere una trappola degli autori, oppure…
-gli arriva un’arpa addosso-
Kurt: se kvello è un timbro, allora lo dovete dare a noi.
Izzy: oh no, ancora voi?
Kurt: per una folta, è un piacere rifederfi. Soprattutto kvando provvedete timbri per noi, jahahah!
Koffee: venivamo adesso dal prestigioso padiglione greco, dopo avere conquistato il nostro ennesimo successo della giornata.
-Izzy spara a entrambi col bazooka mandandoli in orbita per ricadere poco dopo su un altro padiglione-
Daikon: galattico! Una vera entrata in scena alla Team Rocket!
Midori: sono mancati solo i costumi.
Izzy: sono proprio destinata a essere circondata da pazzoidi. -si riprende al volo il timbro-
>>> >>> >>> montaggio veloce in successione dei concorrenti intenti a segnare i vari padiglioni visitati con un timbro o con una croce: si intravede la mano di Koffee ricoperta di segni di piranha apporre finalmente il timbro di Iguazù, quella di Dawn il timbro di Napoli, quella di Noah il timbro del palazzo di Knossos, e la zampa inchiostrata di Mayko il timbro uruguagio. Poi ancora la mano sporca di sugo di Izzy mentre mette il timbro del padiglione italiano, Mike di quello greco, Kurt quello messicano, Ketty quello colombiano, e così via… >>> >>> >>>
Kurt: è innammissibile che siamo ancora solo a metà. Si può sapere kvali sono i 6 timbri che ancora ci mancano? Abbiamo setacciato in lungo e in largo e non ne stiamo più raccogliendo uno: solo una sfilza di padiglioni inutili!
Koffee: suuuuuuurp. Non f-farmi ripensare al padiglione i-i-indiano.
Kurt: Inghilterra? Puah. Francia? Perdita di tempo. Polonia, Paesi Bassi, Israele…
Koffee: Ungheria, Spagna, Romania, e Messico l’abbiamo già fatto…E siamo stati pure nel padiglione della TUA “Grande Deutchland” ad avvelenarci di mele per niente! Ormai il cardo è finito, più avanti ci sono solo Turchia, Giappone e Russia.
Kurt: Turchia, la tappa che ci è costata la nostra striscia di vittorie. Vendichiamoci.
Garry: -è talmente pigro da avere registrato la sua voce con le istruzioni base in loop per potere continuare a dormire- ….a turno uno terrà la ciliegia e l’altro prenderà un’arma: lo scopo è fare centro ogni volta. Ma è la ciliegia che dovrà essere lanciata con la fionda contro l’arma tenuta dal compagno mentre sta sospeso sul tizzone di Meleagro. La ciliegia deve conficcarsi perfettamente in quattro armi diverse per vincere: arco, lancia, berdica e khopesh…A turno uno terrà la ciliegia e l’altro prenderà un’arma: lo scopo è fare centro ogni volta. Ma è la ciliegia che dovrà essere lanciata con la fionda contro l’arma tenuta dal compagno mentre sta sospeso sul tizzone di Meleagro. La ciliegia deve conficcarsi perfettamente in quattro armi diverse per vincere: arco, lancia, berdica e khopesh…A turno…
Koffee: argh, come si spegne!
Kurt: non ha importanza, diamo inizio alla prova. Tu terrai l’arco e il pugnale, io le due armi più pesanti. Tendi bene kvella freccia senza lasciarla andare.
Koffee: sto facendo del mio meglio!
Kurt: uh! Oh! Scotta, come si fa a stare in equilibrio qui sopra?
Koffee: ora sai cos’ho passato.
Kurt: taci! Sono superiore a te e sopporto il dolore. Sto prendendo la mira.
Koffee: muoviti, mi sta tremando il braccio.
Kurt: è proprio kvesto tremolio che mi sta complicando le cose!
-Koffee lascia partire la freccia nello stesso istante in cui Kurt lancia la ciliegia, col seguente risultato: la ciliegia colpisce la ragazza dritta sul naso, la freccia centra le ciliegie di lui.-
Midori: avete capito tutto della sfida?
Dawn: assolutamente. LUI ha capito tutto. Buon tuffo, Mike! -lo spinge giù per la cascata-
Mike: aaaah! Mi ha preso qualcosa, mi è entrato un piranha nel costume!
Dawn: per questo ci sono io. -ne evoca molti di più assieme- In bocca al pesce, fratellino, passerò a prenderti più tardi, non mi deludere. -esce ed entra nel padiglione accanto fischiettando ignaro di cosa l’aspetta-
BLEARGH!
Rory: u-uao, non ha resistito neanche un minuto dopo il primo krill.
Mike: oh, no, a stare a testa in giù così mi sta venendo da…bll…BLEARGH!
Midori: k**so.
Daikon: galattico, anche se per i motivi sbagliati.
// Altruisti //
Dawn: urgh, due tentativi, due fallimenti su due. Come diamine è successo?
Mike: mai sentito parlare di karma? Ecco cos’è successo.
Dawn: chiudi quella fogna. -vomita nella fontana-
Koffee: la Turchia ci ha portato male ancora una volta, alla larga. Poi non sappiamo neanche se dà il timbro. C’è il padiglione Italia qui di fronte, ma ci è andata male anche lì la prima volta. Che facciamo?
Kurt: ci riproviamo. Non sia mai che un tedesco si faccia spaventare da qualcosa con su scritto “Italia” sopra! A proposito, ma che stai facendo? Stai tenendo il bicchierino sopra la mappa?!
Koffee: ovvio, dove dovrei poggiarlo altrimenti per non lasciare aloni di caffè in giro.
Kurt: ma così li stai lasciando sulla nostra mappa!! Gnnniii. Sei la solita sciagurata!
Koffee: ops, non ci ho fatto caso. Ma non cominciare a fare l’isterico che non è successo nulla: visto?
Kurt: ma se c’è una macchia gigante di caffè!
Koffee: quattro gocce. Surp. Comunque sono in una zona con solo padiglioni inutili: Emirati Arabi, Kappaqualcosa, chissenefrega insomma.
Kurt: ah, sì? Menomale. Incosciente! Irresponsabile!
Koffee: insopportabile, piantala!
Lester: impossibile è già stato detto? Ah! *POSA EPICA*
Yumi: eccovi di nuovo qui, siamo sommersi di ordinazioni. Pizzeria Dragobolide, mi dica. Una pizza gotica? Sì. In che stato? Finlandia? Non c’è problema. Tempo di farla e teletrasportarmi lì per la consegna. A voi toccherà questa: una pizza gotica con nero di seppia, pepe nero, basilico nero, ricci di mare, caffè nero, e teste di anguilla. Avete 5,1 minuti per condirla e tagliarla.
Koffee: io assolutamente devo occuparmi del caffè.
Yumi: laty-ahem. Il caffè è l’ultimo ingrediente che va messo.
Koffee: ah.
Kurt: non restare lì impalata, datti da fare col nero di seppia che dobbiamo far diventare tutta la pizza nera!
Koffee: l’ho capito!
-si ripete la medesima scena di prima coi due che finiscono per scontrarsi sui pattini a rotelle, rovesciando tutto l’inchiostro-
Sob. Era meglio fare due cose diverse.
Kurt: rialzati subito, abbiamo ancora due minuti a disposizione.
Koffee: ma sono tutta unta e scivolosaaaa…
Kurt: aaah shnitzel! Mai che su di te possa contare. Ricci di mare! Basilico! Pepe a-a-a-atciù!
-Koffee si rialza e pur non potendo frenare piuttosto si schianta contro il banco dei pesci rovesciandone il contenuto, per poi da lì riprendere la rincorsa e passare sopra a tutte le anguille finite per terra mozzandone le teste con le rotelle dei pattini, fino a terminare la sua corsa schiantandosi sulla parete opposta-
Lester: tecnica interessante, molto simile alla mia!
Kurt: che caos stai… Hai messo tutte le teste?!
Koffee: manca solo il caffè ora, no? -si rialza piena di lividi ed escoriazioni-
Kurt: sì, posso metterlo anche da solo.
Koffee: ho detto che il caffè lo metto io e solo io. Sempre. Ovunque. -pattina fino al centro della pizza gigante e comincia a versare il caffè-
Yumi: pizza per i Gotici tra 51 secondi. E’ pronta?
Koffee: Kurt, adesso fammi girare come una trottola. Dammi una sberla qui. -alza la gamba- Muoviti a farlo! -vortica su sé stessa spargendo gocce di caffè e inchiostro dappertutto finché non perde l’equilibrio-
Yumi: tempo scaduto. Complimenti latiassolutamente magnifici, ce l’avete fatta! Vado a consegnare la pizza e torno.
Lester: tranquilla, Yumetta, ci penso io qui! Con il mio timbro vi nomino ufficialmente ‘pizzaioli folli ad honorem’. Ora potete fare la posa epica.
Koffee & Kurt: ce l’abbiamo fatta finalmente!
Kurt: adesso ce ne mancano solo cinqueeeeehi! Ke kosa ti ho detto prima?! Smettila di poggiare il tuo caffè sopra -Koffee gli tappa la bocca con il beccuccio della caffettiera-
Koffee: sta’ zitto e guarda piuttosto che idea mi è venuta. -solleva il bicchierino sporco di inchiostro lasciando un alone a forma di cerchio perfetto- Non ti ricorda un timbro?
-Noah sta conversando tranquillamente con Owen mentre sta “mangiando” con l’ombelico mentre Izzy sta aspirando il ramen con il naso, il tutto davanti ai due Altruisti seduti dalla parte opposta del tavolo girasushi, esterrefatti-
Noah: …e ti ricordi quella volta che abbiamo dovuto mangiare quella montagna di gelato wasabi dall’ombelico di un lottatore di sumo? -ride-
Owen: ohh, sì, mi ricordo! Ricordo anche che a un certo punto si era rovesciato sopra di te schiacciandoti.
Noah: ahahah, già. Ma essendo abituato con te non ci ho neanche fatto caso e ho continuato a mangiare stando lì sotto. Mentre tu cercavi di sollevarlo e rigirarlo dall’altra parte.
Owen: peccato che poi è scaduto il tempo. Ti ricordi invece quando abbiamo dovuto addentare quei panini ammuffiti senza usare le mani in quel programma…come si chiamava…Takoso Castello.
Noah: Takeshi’s Castle. Sì che mi ricordo: abbiamo dovuto ritirarci subito dalla competizione perché ti eri ingoiato anche la plastica nella quale erano avvolti.
Owen: la lavanda gastrica, brr.
Noah: per non parlare di quando a Majedè 5 ci hanno fatto girare tutto il tempo su una girandola mentre uno dei due a turno doveva imboccare al volo l’altro con latte di tofu e radici di zenzero. Pff. Ahahah! Ancora mi è rimasta impressa la faccia del conduttore quando il tuo milkshake nasale in salsa giapponese l’ha preso in pieno. Impagabile.
Owen: e si è anche così arrabbiato anche se non ho capito una parola di quello che ha detto, e mi ha eliminato seduta stante.
Izzy: finito. Buuurp! Tutto squisito.
Mike: …
Noah: devo andare, adesso, ci sentiamo presto, amico.
Owen: aspetta, di già? -lo stritola con un abbraccio affettuosissimo scoppiando in lacrime- Torna a trovarmi presto, Noah, mi manchi tanto!
Noah: tranquillo, ciccio. Ancora due puntate e ho finito.
Owen: okay, allora farò il tifo per voi! Ci penso io a Christine ed Emma, Noah!
Noah: in che senso, scusa?
Izzy: andiamo. Ciao, O-win, alla prossima!
Dawn: datti una mossa, dobbiamo seguirli. Quelli hanno preso un sacco di timbri.
Mike: sto facendo più in fretta che posso.
Dawn: allora lascia che la cara Dawn ti imbocchi come un neonato. -prende tutto il ramen in una forchettata sola e glielo infila nel naso con tanto di bacchette-
Mike: aiut! Cough! Non riesco a respirare!
Dawn: -gli tappa il naso- ingoia tutto, verme. Non intendo fallire l’ennesima volta qui.
Mike: anf, glom, pant. Ho rischiato l’apnea. Bleah…
Dawn: adesso apri la boccuccia che arriva il wasabi!
Mike: no mghh!
Owen: uh, paura! Non sopporto tutta questa violenza col cibo. Non voglio guardare.
Dawn: e per finire -prende tutto il sushi rimasto stringendolo nel pugno e gli rifila un pugno nello stomaco da piegarlo in due- sushi over 9000.
Owen: paurissima!
Dawn: che aspetti a darmi quel timbro, budino di lardo? Che te lo strappi con tutto il braccio?
Owen: ahh tutto tuo!
Dawn: finalmente si ragiona.
Ketty: con questo siamo a quota 8.
Mayko: significa che ce ne mancano solo quattro. -si ripulisce i canini con il corno di narvalo-
Ketty: un timbro sappiamo già sicuramente dove trovarlo, quindi facciamo 3. Mi sto anche facendo un’idea ben precisa del padiglione dove potrebbe trovarsi il traguardo. Osserva la disposizione dei timbri finora raccolti, immaginandoti anche quello montenegrino: sono in cerchio.
Mayko: quindi secondo te potrebbe trovarsi in uno di questi al centro?
Ketty: la tappa è “quella che le comprende tutte”, e per me potrebbe essere questo il ragionamento. Comunque, pensiamo a finire prima. Il padiglione più vicino a dove ci troviamo adesso è questo.
Mayko: Area 51? Non pensavo potesse esserci un padiglione del genere in un Expo…
Ketty: un motivo in più per andare a vedere di che si tratta, e potrebbe darci il timbro visto che si allineerebbe perfettamente col disegno circolare che si sta venendo a formare.
Mayko: ok. Ma...Solo a me sembra che i timbri formino vagamente un 5 e un 1?
Ketty: mi sa di sì.
Mayko: già che ci siamo, perché non controlliamo anche questi padiglioni che vengono prima?
Ketty: ottima idea, leviamoci il pensiero.
-PADIGLIONE AREA 51-
Mayko: c’erano solo spezie da varie parti del mondo dove sono stata, e tu?
Ketty: segna Azerbajaan, Emirati Arabi e Kazhakistan sulla mappa: X per tutti.
Mayko: peccato, speravo in un colpo di fortuna. Entriamo e incrociamo le zampe.
-entrano in una specie di bunker che scende sottoterra-
Dove stiamo capitando?
Korry: il cibo è vita, e la vita sta anche su altri pianeti. Benvenute nel padiglione segreto dell’Area 51! Dov’è esposta la collezione dei 10 cibi più extraterrestri del nostro mondo: veri e propri X-Files dell’alimentazione dei quali sono persone più uniche che rare a conoscerne l’esistenza.
Ashley: sto studiando questi cibi per l’esame di Scienze dell’alimentazione, e posso dire che non vi invidio affatto…Ma culturalmente parlando sono comunque tutti alimenti commestibili.
Korry: davanti a voi c’è una roulette all’interno della quale sono contenute le dieci prelibatezze da tutto il mondo che dovete degustare:
1) Il saporito Casu Marzu
2) Il letale Snake Wine
3) L’aberrante Huitlacoche
4) L’Haggis dell’audacia
5) L’Hakarl dall’aldilà
6) Lo zombie Sannakji
7) Il mefitico Durian
8) Il panico del Paniki
9) L’immondo Balut
10) L’Avorio Nero
In uno di questi piatti troverete il timbro di Rosswell! Ma per farlo dovrete affidarvi alla sorte: si gira la roulette a turno e dove finisce la pallina si mangia fino all’ultima briciola. Se un partner non riesce a terminare il piatto, l’altro non può farci nulla e il piatto verrà rimesso nella roulette. Avete 7 fiches a disposizione: per ogni giro se ne puntano almeno 2. Se un piatto viene finito con successo, se ne vedono restituite il doppio, altrimenti se ne perdono altrettante. Quando non si hanno più fiches si deve tornare all’Albero della Vita e prenderne altre 10 alla fontana prima di tornare qui.
Ketty: tosta.
Mayko: auuuhahah! Non c’è mai fine al sadismo in questo show, eh? Apro io le danze. Punto due fiches. -la pallina gira, gira, gira e finisce sul lotto numero 8-
Korry: ah, è uscito il Panic Attack della cucina: il Paniki!
Ketty: ovvero “zuppa di pipistrello fritto e poi bollito in salsa piccante, specialità dall’Indonesia”. Poteva andare peggio.
Mayko: ho appena finito un verme congelato che sembrava uscito da Alien. Questo è niente a confronto! -si tuffa sul cibo con foga predatrice, squarciando zampe e ali a destra e manca-
Finito, e non era neanche vagamente piccante per i miei gusti.
Ketty: ecco, brava. Trovato il timbro? Cerca bene nel brodo.
Mayko: non c’è! Sore wa komarimasu!
Ketty: pazienza, almeno abbiamo 11 fiches ora per fare tutti i tentativi che vogliamo. Due anche io. -tocca a lei girare la roulette- E’ uscito 7. GNAO! Cos’è questo odore insopportabile? -si mette quattrozampe inarcando la schiena e soffiando per autodifesa- Sniff, sniff.
Mayko: è durian, “il frutto più coriaceo e puzzolente del mondo, il cui odore ricorda a taluni un miscuglio tra cipolle marce e uova avariate, consumato in gran quantità nel Mali”.
// Selvatiche //
Ketty: okay, io ho mangiato tante schifezze oggi, ma almeno non odoravano così! Abitando in una casa di gatti, mi sono disabituata a qualsiasi tipo di profumo o odore troppo intenso a cominciare da quello del cibo, perché i miei gatti non riescono a mangiare se sentono odori di quel tipo. Quindi sono diventata sensibile anche io e quella zaffata che mi è arrivata quando si è aperta la cupola mi ha traumatizzata.
Mayko: quante storie. -taglia in due il frutto con l’ascia rilasciando ancora più odore in giro- Ti tappi il naso e mangi. E’ uno stupido frutto con le spine, io mi sono appena mangiata degli Zubat praticamente!
Ketty: ahh il fastidio, mi pizzica il naso. Lo sento anche tappandomi il naso! Tremendo. -lo prende in mano per cominciare a morderlo e succhiarne la polpa giallastra ma le viene subito il conato- M-MEOW! E’ terribile! Non ce la faccio.
Mayko: puoi farcela, Ketty, fai finta che stai aprendoti una scatoletta di quella roba gelatinosa che piace a voi gatti. E poi il timbro potrebbe essere stato nascosto benissimo nella polpa, quindi MANGIA. MANGIA! Fai la brava micina…come prima…
Ketty: stavolta non ci riesco, mi dispiace! L’ho già detto: ho dei limiti anche io.
Korry: che peccato, sarà per il prossimo giro, magari. -4 fiches.
Mayko: hai appena vanificato il risultato che avevamo ottenuto grazie al mio stomaco. Molto male, Ketty, Kami molto delusa.
Ketty: beh, me ne farò una ragione.
Izzy: punto tutte le mie fiches in una volta sola!
Noah: ehm, sei sicura?
Izzy: questa è l’Area 51, e io ho già vinto una volta (nel finale alternativo): insomma, gioco in casa. Numerooo 2!
Noah: “Snake Wine, ovvero il Sangue di Serpente del Vietnam, il cocktail più letale al mondo. E’ fatto distillando l’alcool nel veleno di un vero serpente.” -controllando in fondo al bottiglione intravede quello che pare proprio essere un crotalo inserito all’interno- No comment.
Izzy: alla salute! Glu glu glu. -tracanna tutto d’un fiato risucchiando perfino il serpente alla fine- Io i serpenti me li mangio a colazione, no, scherzo, questo è il primo che mangio perché di solito sono miei amici.
Korry: wow. Jackpot di 14.
Noah: ehh, come ti senti?
Izzy: mai stata meglio. -il veleno la manda al tappeto subito dopo-
Noah: ovviamente figurati se trovavamo il timbro al primo colpo. -ispeziona il fondo della bottiglia in lungo e in largo senza trovare nulla, se non il conato di vomito-
// Opposti //
Noah: disgustoso ma comunque non disgustoso quanto vedere Owen risucchiare bava di drago di Komodo. Ah, il dottore dice che se non curata entro 24 ore Izzy potrebbe subire danni cerebrali permanenti.
Izzy: tsk, chiaramente mi sottovaluta.
Noah: ora tocca a me, che gioia. -spende due fiches e gira la roulette- E’ uscito nuovamente 2…
Korry: oh, non avevamo previsto questa possibilità. Facciamo che è come se l’avessi passato anche tu e però le 2 fiches le hai sprecate.
Noah: nella sfortuna mi è andata di lusso quindi. Miracolo. Pare che tocchi di nuovo a te.
Izzy: tanto lo so che te la stai ridendo sotto i baffi. Lotto 1: “Casu Marzu. Formaggio tipico della Sardegna notoriamente salato e piccante fermentato dai vermi contenuti dentro.”
Noah: menomale che in Italia si mangia bene.
Dawn: durian. Cos’è, una bomba puzzolente?
Mike: la descrizione dice è un frutto tipico del sud-est asiatico.
Dawn: quindi questo lo posso mangiare, giusto?! -perfora la buccia con le dita per poi squarciarlo in due metà senza nemmeno sentire le punture-
Mike: che zaffata, bleah.
// Altruisti //
Dawn: puzza sempre meno di quei disgustosi cibi vegani fermentati che sono costretto a mangiare da quando sono incastrato in questo stupido e delicato corpicino. Davvero, come ha fatto questa ad arrivare a sedici anni: nutrendosi d’aria e fermentazione?!
Dawn: buuuurp. -rutta apposta in faccia a Mike- Tocca a te, eh eh eh.
Mike: sei proprio un essere disgustoso. 9. OH NO! No, no, no!
Dawn: ohh, sì, cos’è questa meraviglia? Un uovo alieno? Leggi, leggi.
Mike: “B-Balut. Uovo di gallina bollito quando l’embrione è già in stato di formazione avanzata, secondo il gusto maggioritario in Cambogia” ?!! Si vede lo scheletro, bll!
Dawn: ahhhhh. E’ come se stessi mangiando un feto.
Mike: questo non lo posso proprio fare!
Dawn: apri la boccuccia…ah Ah AH.
Mike: non stavolta, mangialo tu se vuoi! -le dà uno schiaffo in faccia anziché sulla forchetta- Gasp! Dawn…cavolo. N-Non volevo farti del male.
Dawn: sniff, sniff. N-Non è colpa tua, lo so. Lo so che sei ancora buono, tu, te lo leggo negli occhi…
Mike: davvero? Perché mi sembra di- appena le si avvicina lei gli ficca in bocca l’uovo a sorpresa- Akkkk!
Dawn: ahahahahah! Non cambierai mai, quanto sei ingenuo. Io non ho sentito nulla visto quanto era debole, ma la tua cara Dawn invece avrà sentito tutto con la sua pelle candida e delicata ora tutta rossa rossa per la bua.
Mike: è proprio questo che mi fa rabbia.
Dawn: 8. Pipistrelli?! Ma è carne.
Mike: è karma.
-anche alle Selvatiche è toccato il Casu Marzu intanto-
Mayko: gnam munch crunk ci penso io a riprenderci quelle fiches.
Ketty: egh. Tieni quel formaggio lontano da me.
// Selvatiche //
Mayko: da quando sono diventata una Zoroark mi sento estremamente onnivora, forse per questo che le volpi, oltre a essere venerate, dalle mie parti sono anche definite gli ‘spazzini della terraferma’. Le volpi mangiano di tutto e di più. Vermi compresi.
Ketty: felicissima di essere cresciuta in una famiglia di gatti.
Mayko: ecco fatto, vedi di non sprecare nuovamente tutto il mio lavoro.
Ketty: hai controllato bene che non ci fosse un timbro nella crosta o che ne so? Maledizione. 5. MIAAAAAAAO! -spicca un balzo fino al soffitto rimanendoci appesa-
Korry: uhh, l’hakarl, lo squalo zombie.
Ketty: ovviamente un’altra oscenità puzzolente!!!
Mayko: “L’hakarl è uno squalo pescato in Islanda le cui carni, velenose per l’uomo, vengono lasciate putrefarre e poi fermentare per divenire commestibili. Ha un fortissimo olezzo di cadavere.” Scendi subito giù o ti faccio scendere io! Con questa.
Ketty: fammi pure a fette ma non mangerò mai una cosa come quella in nessuna delle mie 7 vite.
-Mayko allunga la coda come se fosse un mostro e tira giù la compagna prendendola tra le fauci, per poi legarla tutta molto stretta sì che non possa scappare-
Miao! Miao! Miao! Miao! Miao! Miao!
Mayko: su, in fondo è pesce. Non ti tenta? -glielo fa oscillare davanti come un pendolo da ipnotizzatore, con gli occhi di Ketty che via via si dilatano-
Ketty: meow. -comincia a leccarlo- Prrr!
Mayko: bravissima, mangialo tutto così magari sto malefico timbro salta fuori.
Ketty: groan, è stato molto astuto da parte tua tentarmi a mangiarlo, perché ci sono cascata come un gattino.
// Selvatiche //
Mayko: a casa ho un gatto anch’io per la cronaca. Ma anche lui ha sempre preferito Azusa a me.
Ketty: ah, ecco.
Ketty: il timbro non è saltato fuori neanche dalle interiora, comunque.
Mayko: sore wa komarimasu! Uffa. 7, di nuovo il durian.
Ketty: che stavolta mangi te, e vediamo come ti fa sentire.
Mayko: l’ho mangiato già quando ero umana. “Sud-est asiatico” ti dice niente? Tiratelo fuori però ‘sto timbro, baka!
Izzy: basta, non riesco a mangiarne ancora. Bleargh.
Noah: infatti solo Owen avrebbe mangiato un formaggio del genere senza battere ciglio. -esce 7- Durian. Questo non mi sembra così atroce ma va a capire come aprirlo. Immagino che neanche qui esista il coltello, ma ho imparato il metodo ormai. -gli dà un colpo di karaté con la mano, che si gonfia istantaneamente per via delle spine-
Korry: se non riesci ad aprirlo non riesci a mangiarlo, e comunque c’è un limite di tempo entro il quale il piatto va consumato perché sia convalidato.
Noah: e me lo dici solo adesso.
Mike: squalo putrefatto. Okay, io passo.
Dawn: non ci provare!
Mike: tanto abbiamo sette fiches ancora. E se io mi sento male di nuovo, poi tocca a te mangiare tutto.
Dawn: merda. E’ uscito 1 adesso. Casu Marzu.
Mike: ah, il formaggio sardo, questo piaceva a Vito.
Dawn: sempre meglio del tofu.
Korry: tempo scaduto.
Noah: ahia, non ci rimane che un tentativo, Izzy.
Izzy: o la va o la spacca: punto tutto quello che mi rimane. Anche i miei vestiti!
Korry: ehh? Però non sarebbe male per arricchire la mia collezione personale di cimeli su A Tutto Reality.
Izzy: tu sei davvero inquietante anche per gli standard della mia amica (Sierra). -è uscito 4- “Haggis. Cuore, polmone e fegato di pecora scozzese cucinati e serviti nel suo stomaco.” A-ah! Questa ricetta era la preferita della bisnonna. -prende la tovaglia e se la mette come cappuccio in testa- La carrra vecchia Scozia. Devi sapere, carrro Noia, che la nonna McKaleido aveva un grrregge di pecore nella sua fattoria nelle Highlands. Munch gnam e anzi l’ha inventata lei questa ricetta. Questa te la devo prrroprrrio rrraccontare.
Noah: mi chiamerei Noah, comunque vada avanti pure purchè mangi.
Ketty: mi è uscito ancora l’1, quindi niente. Passo direttamente a te.
Mayko: è uscito anche a me! 4 fiches sprecate di nuovo!!
Ketty: 8. Sei fiches.
Mayko: oggi sei peggio di un gatto nero. 1 ANCORA?!! Questa roulette è truccata!
Ketty: ultima nostra puntata. Lotto 6, finalmente. “Sannakji, il polpo zombie: la specialità di questo piatto è che il polpo viene servito un attimo prima di essere ucciso, e quindi i suoi tentacoli sono ancora vivi e le loro ventose si appiccicano alla lingua e al palato dei commensali.” Questo non mi tange particolarmente, sono abituata a cacciare prede vive. Gnam. Fa un po’ il solletico ma niente di che.
Mayko: siamo appese a un filo. -esce 9- Auuu che è questa mostruosità?! CHE NESSUNO SI AZZARDI A LEGGERMI LA DESCRIZIONE.
Izzy: correva l’anno 1917. All’improvviso la giovane capostipite del clan McKaleido sente il rumore di un aeroplano e BADABOOM! Salta tutto in aria. -lancia pezzi di carne dapperutto mentre racconta, molti dei quali finiscono addosso a Noah- Esce e trova davanti a sé uno spettacolo raccapricciante, tutto l’orrore della guerra nella sua forma più pura: del gregge non sono rimasti che parti spappolate, è la fine. Non avrebbe più avuto latte né formaggio, né carne per sostentarsi, se non le fosse balenata improvvisamente l’idea folle: così prende la carcassa più intatta che le riesce di trovare, la apre a mani nude, e la svuota di tutti gli organi. Poi va alla ricerca di un’altra e ne trova una tutta mutilata ma con lo stomaco ancora intatto. Senza più nemmeno le pentole per cucinare, decide di usare direttamente quello come contenitore, accende il fuoco, e mette a cuocere tutto ciò che ha raccolto. Così nasce la leggenda dell’haggis scozzese, giovanotto.
Noah: cerrrto.
Topher: a quanto pare nessuno è ancora riuscito a trovare il timbro segreto, e ormai le pietanze stanno finendo: finiranno prima quelle o gli stomaci e gli intestini dei nostri concorrenti?
Noah: “Black Ivory. Caffè ingerito e defec…” ma perché ho letto. Fino alla parola caffè andava tutto bene.
Mayko: blll.
Ketty: se vomiti è la fine e ci toccherà rifare tutto. Forza, volpe.
Mayko: glom. Se non trovo il timbro sotto questo piatto faccio una strage! SGROAR!
Mike: visto da qui sembra una semplice insalata di polpo. -i tentacoli del polpo gli si avvinghiano attorno al collo cominciando a soffocarlo- Ritiro tutto! Aiut.
Izzy: 1. Oh no, di nuovo quel formaggio. Gurgle. -vomita tutto l’haggis di prima sul piatto-
Dawn: -proprio a lei è capitato l’Haggis- neanche i cannibali mangerebbero una cosa simile.
-montaggio di varie facce disgustate dei concorrenti con carrellata di vomito assortita-
Mike: “Huitlacoche, fungo parassita messicano.”
Ketty: 10. Stavolta non leggo neanche io. -beve tutto il caffè in un sorso solo-
Noah: ho finito anche questo.
Izzy: fortunato, lo squalo islandese lo volevo provare io.
Noah: ehh, fortunatissimo. Gira la roulette, va’.
Izzy: il durian finalmente è toccato a me! -lo apre come niente con un calcio e lo mangia come una scimmia affamata- Tocca di nuovo a te, munch, crunk.
Noah: Paniki ovvero la zuppa di pipistrelli indonesiana, ma ho già mangiato qualcosa del genere in Cina in Missione Cosmo Ridicola. Aspetta un attimo, a questo punto la probabilità di trovare il piatto giusto sarebbe stata ridicola già due portate fa. C’è qualcosa che non torna. -ricontrolla tutti i piatti che hanno superato ma non salta fuori nulla- Non è che l’avevano messo dentro il serpente che ti sei mangiata?
-i Kollezionisti si scambiano uno sguardo innervosito, cercando di non farsi vedere-
Izzy: signor Noah, guardi che sono intelligente da sentire se mi finisce un oggetto non commestibile in bocca.
Noah: ma se ti mangiavi le mascherine sull’aereo del Tour.
Izzy: touché.
Noah: in effetti soltanto una mente come la tua arriverebbe a nascondere un timbro in un serpente, eppure è sospetto che questo sia l’unico piatto a non essere stato messo…in un piatto.
-svita il tappo della bottiglia di Snake Wine e si accorge finalmente dell’inghippo- Era qui tutto il tempo.
GG Topher.
Izzy: quando saremo al traguardo, ricordami di farlo saltare in aria con lui dentro.
// Opposti //
Noah: la cosa più divertente non è che il timbro fosse stato usato come tappo, noo, è che è stato il primo che ci era capitato. Sparami.
Izzy: in senso figurato o?
Noah: no, no, bazooka. -se lo punta alle tempie- Qui.
Topher: successivamente anche le altre squadre hanno poi svelato l’arcano del rinomato vino di serpente.
Mayko: non si apre, è come se il tappo fosse rimasto…gnnn…incastrato! GRRR. -con i muscoli guizzanti di rabbia stritola la bottiglia (di vetro) facendo saltare in aria tappo e contenuto-
Ketty: mi hai versato tutto il sangue di serpente addosso, e non solo. -si è ritrovata col serpente morto attorno al collo, e il timbro in mano-
Mike: veleno di serpente? Non sarà pericoloso?
Dawn: è proprio quello il punto, babbeo. Tracannalo fino all’ultima goccia. -toglie il tappo con i denti e gli rovescia il contenuto in gola-
Mike: mi sta bruciando le pareti dello stomaco ahhh!
Dawn: ptù, ma guarda che mi è finito tra i denti. Finalmente.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
-PADIGLIONE DEL MONTENEGRO-
Noah: ci siamo. Questo è l’ultimo che ci manca, anche se a questo punto non riesco a immaginare cosa altro potrebbero farci mangiare…
Izzy: vado prima io in avanscoperta! Ohhh. Dovremo mangiare i nostri cloni mi sa!
Noah: questi sono specchi.
Ketty: Grecia fatta. Non rimangono che due timbri, e qui nel padiglione Bio-mediterraneo abbiamo anche Egitto e Montenegro in esposizione.
Mayko: due piccioni con una fava insomma. Entriamo in quello del Montenegro, allora, è giusto a due zampe da qui.
Noah: un labirinto di specchi. Ammetto che non me lo sarei mai aspettato.
Izzy: guarda, c’è un portale verso un’altra dimensione e quelli siamo noi. Ehilà! Anche voi siete nel mezzo di una gara?
Noah: vuoi darci un taglio e prenderla seriamente? Ti ricordo che abbiamo le Selvatiche alle calcagna. Anche il pavimento qui è a specchio, mi chiedo cosa c’entri con il cibo.
Izzy: uhh, se mi metto capovolta mi vedo dritta. Ma ho sempre avuto le orecchie al contrario? Comunque, basta leggere le istruzioni per sapere cosa dobbiamo fare.
Noah: quali istruzioni?
Izzy: quelle che sto leggendo adesso. Sono proprio sopra anzi sotto di te.
Noah: non sto capendo.
Izzy: sulla mappa, tontolone. Hai mai provato a girare il foglio? -Noah fa come ha detto accorgendosi solo ora che c’è una scritta rovesciata sul retro- “Cercate nello specchio.”
Noah: da solo non me ne sarei mai accorto. Brava, Izzy. -le dà una carezza sulla testa-
Ketty: brava sì, ci ha fatto risparmiare tempo prezioso. E’ sempre utile seguirvi e rubarvi le idee, Opposti.
Mayko: e in questo specchio troverete la vostra fine invece. -fa specchiare Noah nel riflesso della sua ascia-
Noah: ahhhh!
-scappa il più lontano possibile lasciando Izzy da sola nel padiglione-
Izzy: dejà vu...
Non mi prenderete mai viva! -usa il fumogeno e sparisce nel labirinto di specchi-
Ketty: cercare nello specchio quindi. Cosa potrebbe significare.
Mayko: io dico che dobbiamo rompere tutti gli specchi finché non troviamo il timbro dentro uno di essi.
Ketty: no, troppo azzardato. Potrebbe ritorcercisi contro. Per me dobbiamo basarci sugli specchi per guidarci alla soluzione dell’enigma. Come se ci fosse un dettaglio nascosto che solo allo specchio si può notare, o qualcosa del genere.
Mi stai ascoltando?
Mayko: ovviamente sì! Mentre parli sto già controllando ma non vedo niente a parte noi due. Io provo a scavare sotto il pavimento, visto che è uno specchio.
Ketty: ti ho già detto che non devi rompere nulla qui dentro!
Mayko: ti ho già detto di non usare quel tono con me, gatta!
Ketty: dimmi, se non fosse stato per me, adesso dove saremmo, volpe?
Mayko: ti ho già detto di non toccare quell’argomento.
Ketty: perché sennò mi storti anche l’altra zampa, giusto?!
Mayko: …
Ketty: sono ore che zoppico e nonostante mi sto dando da fare anche per te, a mettere una pezza per ogni danno che fai, ingrata. E se proprio vuoi saperlo, volevo aspettare che Noah arrivasse alla soluzione prima che tu lo facessi scappare via.
Mayko: allontanati.
Ketty: altrimenti?
Mayko: subito. FAI SUBITO COME HO DETTO. ALLONTANATI DA ME E BASTA.
Ketty: fallo tu, per una volta, vediamo se ne hai il coraggio.
-Mayko fa per saltarle addosso ma all’ultimo la schiva e scompare nel labirinto, Ketty, che si era messa in posizione di difesa, a quel punto rilassa la schiena e si rimette in piedi-
Codarda. Senza di lei potrò concentrarmi meglio. -si addentra anche lei nella casa degli specchi- Ecco una pista: qui ci sono delle frecce riflesse sul pavimento dalla parete sopra.
à à à
Le frecce sembrano portarmi lungo un percorso ben preciso, bene così. -più avanza più vede che gli specchi attorno sono stati spaccati o danneggiati- Mayko…
Mike: sbagliato. -sbuca dal nulla con un ghigno satanico come nella scena di All Stars, brandendo l’ascia di Kami-
Ketty: Mike! Ma Mal non era…Non importa. -Mike vibra il colpo con precisione ma lei gli salta addosso di riflesso graffiandogli la faccia- Questa la prendo io. E adesso sparisci, chiunque tu sia, o ti graffierò con questa stavolta. -gli taglia la frangia sfiorandolo-
Mike: gasp.
Ketty: c’è mancato un pelo. Non capisco come… Ah, non importa. Meglio proseguire spedita alla meta. Voglio uscire di qui prima che succedano altre stranezze.
Izzy: anf, anf, anf!
IZZYYY DOVE SEIII?
HO DEGLI SPECCHI DA ROMPERE
A COMINCIARE DA QUEI TUOI BEGLI OCCHIETTI
DI NUOVO. MUAHAHAHAHAH!
-le risate di Mal echeggiano dappertutto perseguitandola e portandola alla follia a furia di vedere il suo riflesso dappertutto-
Izzy: non finirà come l’altra volta, fatti sotto! Sono pronta! All’attacco! -è lei quindi che sta continuando a distruggere uno specchio dietro l’altro- Cavolo, ho esaurito le cartucce. -non ci pensa due volte e comincia a prendere “Mal” a pugni allora- Ne hai, anf, abbastanza???
Dawn: lo sai nel profondo che con me non puoi vincere.
Izzy: ridammi la mia amica Dawn, Mal! Ormai sapranno tutti la tua identità, e non potrai mettermi a tacere ancora!
Dawn: oh, davvero? -le blocca il braccio in una morsa serratissima- Vedo che non hai imparato nulla dalla lezione che ti ho dato l’ultima volta, ti serve un ripasso.
Izzy: al contrario, mi sono preparata tutto il tempo in vista di questo momento. -apre il pugno lasciando cadere una spoletta proprio ai piedi di Dawn-
Dawn: ti sei portata una bomba in un posto del genere, sei completamente pazza? Le schegge ci uccideranno. Merdaaa!
Izzy: senti da che pulpito. Inoltre l’ho detto che non mi sarei mai fatta prendere viva.
-la bomba a mano esplode facendo schegge di vetro dappertutto ma lei si salva saltando e rimanendo aggrappata al soffitto-
H-Ha funzionato. Posso seguire le frecce anche da qui ormai. Ahahahahahah!
Ketty: cos’è stata quell’esplosione? Forse Izzy.
à à à
-le due ragazze arrivano a fine labirinto in contemporanea, sebbene una sopra e l’altra a terra, trovandosi in un’altra stanza tutta fatta di specchi, ma con un particolare in più-
Ketty: un lampadario di cristallo. -poggia l’arma a terra per avere le mani libere per arrampicarsi sulla parete- Adesso ho capito.
Izzy: io ci sono già arrivata. In fondo è un vecchio trucco: il KGB nascondeva di tutto nei lampadari a goccia. Si tratta solo di svitare quello giusto.
Ketty: beh, allora fammi spazio. -zompa sul lampadario facendolo oscillare-
Izzy: vade retro, gattaccia! Wof wof!
Ketty: credi di potermi spaventare facendo il verso del cane? Dovrai fare meglio di così. -Izzy la morde a una gamba- GNNAOO FIZZ!
Izzy: l’hai voluto tu.
Ketty: anche noi gatti sappiamo mordere quando provocati troppo! -le morde il braccio e il dolore reciproco le fa sbilanciare entrambe per poco non facendole cadere di sotto, rimanendo aggrappate entrambe solo con le gambe ai bracci del lampadario, sottosopra- Ma brava. Spero sia soddisfatta della situazione nella quale ci hai messe.
Izzy: te la sei meritata. Voi Selvatiche avete tirato troppo la corda. Cambiando discorso: vedi anche tu la stessa cosa che vedo io o sto già allucinando per via del sangue alla testa?
-nel pavimento a specchio sottostante si vede Dawn avanzare a lenti passi verso di loro, mentre sta sottosopra anche lei-
Dawn: siete cadute in trappola come due animaletti domestici nelle fauci del leone, e adesso cadrete e basta. -piega e spezza con una mano il cavo che regge tutto il candelabro-
KATAKRASHSCRINKLE
Mike: queste le prendo io.
Ketty: no! -cerca inutilmente di divincolarsi schiacciata sotto il peso del lampadario-
Dawn: gattina cattiva. -atterra sopra la carcassa del lampadario levitando dolcemente- Fa’ vedere la zampina che ti fa male…O ti fanno male tutte e quattro adesso? -le afferra l’unico braccio che è riuscita a liberarsi, e le piega il polso piano piano-
“Mal sa solo rompere gli oggetti.” Ha detto così Kami, vero? Come tutti, del resto.
Oh no, no, no. Non potrebbe essere più lontano dalla verità. Il mio fratellino lo sa bene. IO DISTRUGGO ANCHE LE PERSONE.
-Ketty lancia un miagolio di dolore quando le piega completamente la mano-
Mike: hai ottenuto ciò che vuoi, non è necessario andare oltre!
Dawn: zitto. Dimostrerò a Kami e al mondo intero il mio VERO potenziale distruttivo. Reggimi l’ascia. -passa le due mappe degli Opposti e delle Selvatiche sul filo della mezzaluna tagliandole a metà davanti ai loro occhi- Niente mappe, niente timbri, addio qualificazione.
-lecca il bordo della lama-
Sapore metallico. Effettivamente c’è un sapore che ancora non ho provato qui all’EXPO: quello del sangue.
-Mike le si getta addosso prima che possa utilizzare la berdica turca per far del male alle avversarie-
Mike: ho sopportato tutto ma questo non posso permetterti di farlo, Mal!
-i due si contendono l’impugnatura dell’arma finché non è il gemello buono a prevalere-
Dawn: e adesso che cosa ti suggerisce di fare il tuo libro, Mike? Vorrai di nuovo far male a questo bel faccino innocente…o farai pagare al solito ad altri le conseguenze del tuo carattere patetico?
-Mike abbassa l’arma-
Come immaginavo. Non saresti mai capace di
-e la colpisce violentemente dalla parte del manico mandandola KO-
Mike: che ho fatto. M-Mi dispiace, mi dispiace, non avevo altra scelta! Dawn…Dawn…Akkk!
-vede Mal riflesso nello specchio della parete opposta-
Mal: ma che bella sorpresa! Non ti facevo così coraggioso e incosciente. E’ bello però sentirmi di nuovo a casa, nel mio vecchio corpo.
Mike: no, no, nooo!
Mal: guardami, guardami bene, burattino. Il tuo corpo si muove come voglio io, e sai perché? Perché io ci sono nato per primo. Hai creduto di esserti potuto liberare di me con un tasto di reset, che idiozia. E’ il ricordo di me a farmi vivere in eterno, e in eterno sarò il tuo tormento. Comunque, devo ringraziarti, non ne potevo più del fragile corpicino di quella vegana. Certo, dovrò accontentarmi di questo insetto stecco come involucro e rinunciare a tutti quei simpatici poteri magici…ma non ne avrò più davvero bisogno. Mi basterà distruggere qualsiasi cosa si pari sulla mia strada, e potrò finalmente mangiare ciò che mi pare di nuovo.
…
-prende Ketty in braccio stritolandola-
E adesso esci allo scoperto, Kami, aspettavo solo te per il gran finale.
Esci fuori, lo so che ci sei!
Ketty: aiutami, Mayko.
-Mayko palesa la sua presenza direttamente allo specchio, facendolo sobbalzare per un attimo-
Sei piena di risorse, eh. Ti ho visto quando hai buttato giù Azusa, ho visto la vera te che si era finalmente liberata. Ora siamo liberi entrambi, e il mondo attorno a noi trema. Impotente come questa gattina randagia che ho appena trovato. Che cosa ne pensi?
Non rispondi, vedo. Forse non ti ho convinta abbastanz…Ah. Che fai?
-la mezzavolpe inizia a spogliarsi di tutti i vestiti, per poi carezzare i bordi dell’immagine di Mal allo specchio in modo molto sensuale-
Ketty: M-Mew-Mayko! Non farlo…!
Mal: AH AH AH WOOOH! Non ti ho solo convinta, pare. Ora vuoi offrirti tutta a me. Non ho mai amato nessuno in vita mia, solo odio ma tu sei la prima donna che desidero. Vieni a me...
-Mayko avanza lentamente verso di lui-
Vieni qui…
-avanza ancora-
Vieni che sei MIA…
-l’illusione scompare proprio all’ultimo rivelando nell’immagine riflessa come quella vera sia alle sue spalle pronta a colpire-
COSA? Maledetta!
-si abbassa appena in tempo prima che Mayko scagli l’ascia andando a trafiggere il suo riflesso, e facendolo piegare in due non appena si vede allo specchio, come se fosse stato ferito veramente- NO! Non guardare, guarda dall’altra parte.
Mayko: troppo tardi. -ha già crepato anche l’altro specchio-
Mal: ARGH! Stupido…stupido corpo, guarda a terra, abbassa lo sguardo è un ordine. Così…anf…Tu…
Mi hai ingannato di nuovo, KAMI, PERCHE’?!
Mayko: Kami non c’è più.
Mal: com’è possibile?
Mayko: ho finto tutto il tempo, da ieri. Anzi, Kami non è mai esistita veramente.
Mal: no, bugiarda!
Mayko: quella che ho chiamato Kami fino a un secondo prima che colpissi mia sorella, era solo tutta la rabbia che mi portavo dentro dalla nascita, esattamente ciò che sei te. Non ti perdonerò mai per quello che mi hai fatto fare!
Mal: t-tu sei pazza, e dici cose senza senso. Io l’ho vista Kami, l’ho amata dal primo istante! Stai ancora giocando con me, vero yandere che non sei altro?!
Mayko: come ci si sente quando è qualcun altro a distruggere le cose a cui tieni, Mal? I sogni, gli affetti, l’unica cosa per la quale hai provato AMORE?
Mal: bastarda, ti ammazzo! -l’attacca a sorpresa e stacca l’ascia dal muro ma si blocca con le mani che tremano al momento di colpirla- Ma che mi succede?
Mayko: è il ricordo di Kami che ti tormenta. -se ne va portandosi via Ketty-
Mal: no, no, non è vero! Torna qui, Kami, tra noi non è ancora finita!
Izzy: ehi, Mal, non è che hai un minuto da dedicare anche a me? E’ arrivato finalmente il momento di rompere i tuoi di specchi! -gli dà due pugni non appena si gira verso di lei, accecandolo con il timbro di Tahiti tenuto nelle nocche-
Mal: ahiaaa! Ora me la paghi!!!
Izzy: mancata! Ops, qualcuno ha fatto un bel buco nel pavimento.
Mal: ho tutto l’inchiostro negli occhi, ma riesco ad aprirli ancora. OH MERDA. -vede l’enorme crepa che ha fatto nel pavimento con il colpo di prima, con la ferita proprio all’altezza del suo cuore nel riflesso, che sembra persino sanguinare di nero…- Il mio cervello non deve registrare quest’ultima immagine di me, mi serve un altro specchio. Smetti, smetti, smetti di guardare, Mike: è un ordine!
-le braccia sembrano muoversi da sole nel risollevare l’arma tutto tremante-
Mike?
-colpisce il pavimento un’altra volta, fratturandolo in più parti-
MIKE?
-un’altra volta, sollevando le mattonelle di vetro-
MIKE NON PUOI FARLO! NON PUOI FARMI MALE DI NUOVO! ERO IL TUO FRATELLO PREFERITO da piccoli!
-Mike volge lo sguardo verso la povera Dawn esanime, caricandosi di tutto il suo odio prima dell’ultimo colpo-
Mike: lo eri, non sono mai riuscito ad accettare veramente la tua scomparsa, ma dopo tutto questo di te non vorrò ricordare nemmeno la tua immagine riflessa.
Mal: NO MIKE NO MIKE NO MIKE NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
CRACK!
-il pavimento con l’immagine urlante di Mal va in mille pezzi con l’ascia che scompare nel sottosuolo-
Mike: anf, anf. Dawn! Dawn, svegliati ti prego. -se la abbraccia in lacrime- Mi dispiace, mi dispiace per tutto quello che ti ha fatto...Non dovevo permetterglielo… E’ stata tutta colpa mia se ti ha ridotta in questo stato, se ti ha usata, se ti ha ferita. Non me lo perdonerò mai.
Dawn: va…tutto bene...
Mike: Dawn! Sei davvero tu?
Dawn: sì. Non devi fartene una colpa… Io stessa ho sempre tenuto nascosto quel lato oscuro persino a me stessa, e Mal ne ha approfittato. Non è facile per nessuno dimenticare, specialmente quando si è legati al passato da un legame così profondo. Ancora più difficile, è accettare la cattiveria nel proprio cuore come qualcosa di necessario. Lo abbiamo capito io, te, Mayko, solo oggi.
Mike: come, come ti senti?
Dawn: a pezzi, ma mi sento meglio.
Mike: ma sei piena di tagli, lividi, e hai ancora il segno di tutto il male che ti ho fatto oggi. -le tocca la guancia ferita, e la fronte contusa- Scusami.
Dawn: tranquillo, guarirà tutto.
Mike: e quel mostro ha violato il tuo corpo tutto il tempo…Mi sentivo così arrabbiato…e impotente.
Dawn: anche io. Ora so come ti sei sentito. Mettimi pure giù.
Mike: sei sicura?
Dawn: ho bisogno di sentire nuovamente il controllo del mio corpo. -si tocca dappertutto- E’ una sensazione così strana, che ho avuto paura non avrei sentito più.
Mike: la conosco bene.
-escono all’aperto-
Dawn: è così bello sentirsi liberi. Forse è questo ciò che Mal desiderava più di ogni altra cosa, la sensazione di libertà.
Mike: la distruzione era la sola cosa che desiderava.
Dawn: di vivere senza dipendere dalla tua esistenza. Il suo odio verso la vita stessa era dovuto a non averne mai avuta una tutta sua. A non avere un corpo. A non avere un’identità. E perciò conosceva solo la distruzione. La cancellazione di tutto ciò che era vita e andava oltre la sua comprensione. -entra nella fontana dell’Albero della Vita e si mette a camminare sulla superficie dell’acqua come niente fosse raccogliendo i rifiuti gettati dentro-
Mike: Dawn, aspetta, potrebbe essere pericoloso… Wow, non credo ai miei occhi.
Dawn: nel momento in cui ha sperimentato l’amore, Mal ha vissuto per pochi istanti, ma non ha potuto rendersene conto. Ho temuto davvero fosse arrivata la mia fine qualora avesse capito tutto. Ma quando ha capito di essersi innamorato della semplice rabbia repressa di qualcuno, allora è morto ancor prima che tu lo distruggessi definitivamente, perché a quel punto era tornato nella sua forma pura, anche lui il ricordo di una rabbia covata nell’ombra.
Mike: oh, per questo sono riuscito a riprendere il controllo all’ultimo. Ho capito tutto, grazie.
Dawn: su, smettila di piangere.
Mike: se n’è accorta anche dandomi le spalle, è incredibile.
-Dawn si gira verso di lui a piedi uniti e sorridente, nonostante si trovi sempre sospesa sull’acqua-
Dawn: non avevamo una causa ambientale da mandare avanti? Possiamo ancora salvarci. -toglie il tappo dal fondo della fontana rivelando il timbro mancante-
Mike: il timbro del Montenegro! Come hai capito dove trovarlo?
Dawn: me l’ha detto un uccellino, blink. -timbra e rimette il tappo al suo posto- Muoviamoci adesso, vedo un finale molto movimentato, e una coppia che si sta avvicinando al traguardo!
Mike: a-aspettami, non devi correre nelle tue condizioni, posso portarti io! -se la carica sulle spalle-
-Mayko e Ketty sono rimaste a cercare nel labirinto, mentre Izzy ha rinunciato ed è uscita-
Noah: allora, l’hai trovato?
Izzy: tutto qui quello che hai da dirmi?
Noah: scusa…Ho visto che mi hai lasciato la vera mappa, quindi ho presunto lo avessi già messo in conto che… -sospira- che me la sarei data a gambe non appena le cose si fossero messe male.
Izzy: infatti, Mal ha fatto in due la mappa coi timbri contraffatti a regola d’arte che mi ero fatta. Così quella vera te l’ho messa nelle mutande un attimo prima che fuggissi come un coniglio.
Noah: ho trovato l’aeroplanino, infatti. Ahem. Mi sono lasciato sopraffarre dall’emozione, perdonami, amica mia.
Izzy: sai come farti perdonare.
Noah: uhmmm. Devo saltare giù dall’edificio più alto col bungee-jumping vestito da unicorno, mettermi una mano davanti all’occhio, e giurare solennemente di non farlo mai più.
Izzy: eh? Da dove ti è venuta in mente un’idea del genere?
Noah: non lo so, dal cuore.
Izzy: assolutamente da fuori di testa! Ma no. Non è questo che devi fare. -lo solleva per la camicia scuotendolo- Devi far saltar fuori quel timbro per il quale mi sono fatta quasi ammazzare subitooo!
Noah: è una parola. Tu hai controllato tutti gli specchi lì dentro, giusto?
Izzy: ogni singola scheggia. E sono finita nella trappola di quel Mal-vagio.
Noah: “nello specchio” allora potrebbe essere in senso metaforico. In quale specchio si può effettivamente entrare? Uno specchio d’acqua.
-riosserva attentamente tutta la mappa-
L’unico è quello dell’Albero della Vita!
Izzy: vado ad arrampicarmi io.
Noah: no, qui si tratta di immergersi. E lo devo fare io, per farmi perdonare. -si tuffa nella fontana gigante- Monetine, monetine, monetine, ma sono certo di essere sulla strada giusta…
Mayko: menomale che la mappa strappata da quello psicopatico era un’illusione. Comunque avevi ragione tu, neanche spaccando gli specchi sto trovando.
Ketty: slup slap.
Mayko: continui a leccarti e non rivolgermi la parola, immagino di essermelo meritata. -Ketty continua a non replicare e leccarsi la ferita con nonchalance- Fammi vedere quella zamp- mano un attimo!
Ketty: non serve.
Mayko: il tuo polso…è molle, come se fosse rotto.
Ketty: bella scoperta. E quindi? Sopravvivo, come ho fatto finora con la gamba.
Mayko: non me ne importa un fico secco della gara, tu hai bisogno urgentemente di essere medicata! -la prende per la collottola come farebbe una mamma gatta- Per cominciare, ti serve dell’acqua ghiacciata.
Ketty: ho detto che me la cavo anche così, rimettimi giù! Mi imbarazza.
Mayko: un corno. Tu adesso vieni con me e non voglio sentire storie.
Izzy: Selvatiche a ore 00:00. Allarme rosso! Noaaah, mi senti? Allarme rosso! Pericolo!
Mayko: adesso chissene importa di voi, ho un’altra priorità.
Ketty: guai a te se mi metti sotto l’acqua, Myayyyko! Miao! Brucia.
Mayko: resisti ancora un po’ così, poi ti asciugo.
Noah: splut, vittoria: ho trovato il timbro mancante!
Mayko & Ketty: quale timbro?
Izzy: ciaf.
Noah: oh, beh, quello che vi lascio volentieri appena ho finito di usarlo io! -timbra in un nanosecondo e scappa assieme a Izzy-
Ketty: l’avevo detto che se avessimo lasciato risolvere a Noah ci saremmo risparmiate tutta la seccatura, ma tu nisba.
Mayko: sta’ zitta o ti getto in acqua.
// Opposti //
Noah: qui dovremmo essere al sicuro. Anf, pant, un attimo che devo riprendere fiato.
Izzy: ti faccio un piccolo aggiornamento: Mayko non è più interessata alla tua testa.
Noah: ah, ok. Buono a sapersi perché ci tenevo a tenermela.
Noah: ora che abbiamo tutti i pezzi del puzzle, non ci resta che capirne la soluzione.
Izzy: l’ultimo timbro sembra una bandiera, e sotto c’è scritto Niksic F.C.
Noah: particolare, non è neanche la capitale del Montenegro, né qualcosa di così importante per rappresentarlo come tutti gli altri. E’ probabilmente una squadretta che però potrebbe averci fornito l’assist fondamentale.
Mayko: strap. Ecco, non è il massimo, ma con questa almeno il polso è fermo. -ha medicato Ketty con il bastone recuperato dall’ascia e una manica strappata dalla sua giacca- Come ti sembra?
Ketty: un lavoro da cani, ma ci hai provato.
Mayko: troppo sincera...
Ketty: non sarei riuscita a fare di meglio come primo soccorso. Grazie.
Mayko: prego.
Ketty: piuttosto ho una brutta notizia: ci siamo dimenticate che ci mancava ancora un timbro.
Koffee: surp. Non è possibile. Surp. Che non abbiamo. Surp. Ancora trovato. SURP. Il traguardo! Ci siamo fatti tutti, tutti i padiglioni del cardo da ovest a est! SUUUUUUUURP. Se non è uno di quei due in fondo, giuro che divento isterica!
Kurt: tuuu iiisterica? Se non è questo io dichiarerò guerra a kvesta maledetta Milano!
Topher: congratulazioni, Migliori, ce l’avete fatta a trovarmi!
Koffee: T-T-Topher. Non sei un’allucinazione da troppa caffeina, vero?
Topher: siete i primi ad arrivare al traguardo!
Kurt: sììì! Fur Deutchland! Ci riprendiamo lo scettro e il trono.
Topher: è quello che direi se non aveste barato.
Kurt: come osi?
Topher: spiegatemi allora come mai metà dei timbri sono illeggibili.
Koffee: s-sono solo sbiaditi. A te non capita mai?
Topher: alcuni profumano anche di caffè.
Koffee: l’inchiostro non bastava così mi sono dovuta ingegnare.
Kurt: ****
Koffee: gaaaasp. N-N-Non intendevo, m-m-mi sono espresso male, cioè espressa male!
Kurt: non ci squalifiiiicare!
Topher: mica sono scemo. Se lo facessi, rovinerei tutta la suspense del rush finale. Facciamo alla O.O: o 51 minuti di penalità per ogni timbro falsificato, oppure ci rivediamo soltanto quando avrete quelli autentici da scambiarmi. A voi la scelta.
Koffee: 51 minuti x 5 fa…?
Kurt: usciamo subito seduta stante! Tu e le tue idee genialiiiiiiiiiiiiiiiiii! Si ricomincia dalla Turchia, e stavolta non voglio sentire piagnistei. E’ kiaroooo?
Koffee: c-certo, certo.
Topher: quindi quale sarà la prima coppia ad arrivare al traguardo, e quale l’ultima? Forse quella che è appena uscita, magari è fosse la volta buona…sperem.
Ketty: “chiuso”. Non è questo quello giusto.
Mayko: se non è l’Egitto qual è che ci manca?
Ketty: l’ho intravisto solo per un attimo quando Mal mi ha presa in braccio, il foglio degli Opposti recava un timbro molto distante dagli altri.
Mayko: e cosa c’era su questo timbro?! Cerca di ricordare, dobbiamo andare a colpo sicuro ora.
Ketty: . . . l’Opera House di Sydney!
Dawn: ahahah, piano, così mi fate il solletico! -sta carezzando i delfini australiani- Scusate, amici, ma adesso devo proprio andare. Tornerò presto a liberarvi, promesso.
Mike: Dawn, è tardi.
Dawn: arrivo. -un delfino la trattiene- Va bene, ho capito, ma è l’ultimo giro. -sale in groppa al delfino più grande che spicca una serie di balzi dentro e fuori dall’acqua attraverso i cerchi- Yu-uuuh! -un altro delfino spruzza Mike da capo a piedi-
Mike: ma perché?
Dawn: credo vogliano giocare un po’ anche con te, dai, buttati!
Kelsea: kelsissimo, facciamolo anche noi, Balzak!
Balzak: no, fallo tu e basta se vuoi.
Mike: wow, non ho mai cavalcato un delfino prima, è uno spasso! Ecco la vera Dawn, l’avevo quasi dimenticata. Bentornata, Dawn.
Kurt: ancora non mi spiego come abbiamo fatto a fare una guerra mondiale al fianco del Giappone! Tutto ciò è degradante! -sta mangiando con il naso, ingozzandosi- Mangia anche tu!
Koffee: s-sto mangiando il gelato infatti…surp…picca! Suuuurp. Picca troppo! Altro caffèèèèèè!
-Owen le serve del tè nero vestito da geisha-
Glu glu glu. Ahhh. Grazie.
Owen: però ecco veramente questo sarebbe tè non
-Kurt tappa le orecchie di Koffee-
Koffee: eh? Hai detto qualcosa?
Noah: “11 traguardi + 1 (Montenegro) sono quelli che interessano, ma la tappa finale è quella che li contiene tutti.” Mi stanno fumando le meningi, eppure sento di essere vicino alla soluzione.
Izzy: beh, se si parla di traguardi, il mio cervello se li ricorda tutti e 23 come se li rivivesse davanti: Parigi, Napoli, Isola di Kos, Isola di Heiva, Teotihuacan, Nome, Atsugi, Mosca, Glasgow, Piramide di Cheope, Rosswell, Iguazù, Rio de Janeiro…
Noah: ho capito, ho capito. Proviamo solo a dire quelli dei quali abbiamo i timbri: Napoli, Kos, Teotihuacan, Atsugi, Rosswell, Iguazù…
Izzy: …P.Sherman 42 Wallaby Way Sydney, Montevidèo, Isola di Tortuga, Ushuaia, Erciye Dagi.
Noah: e infine “Niksic”.
Izzy: NKTARISMTUEN. E’ una password! Basterà inserirla nel padiglione giusto ed è fatta.
Noah: nah, non è nemmeno la password di accesso al sito dell’EXPO. Parola chiave, però, potrebbe.
Dodici lettere, tantine. Paesi con dodici lettere. Kazhakistan, no ne ha 11. Uzbekistan anche e comunque le lettere non tornano. Sempre con “stan”…stan…
Izzy: forse è sottoterra, e la password va inserita in un rivenditore automatico che serve a cammuffare l’ingresso. Controllo subito.
Noah: men…turk…stan… TURKMENISTAN. Una, due, tre, dodici lettere esatte. Izz-! …
Izzy: ehm, sono rimasta leggermente incastrata nel distributore, mi aiuti? Noah, ehilà?
Noah: non ho tempo adesso. -la spinge con tutta la macchinetta-
*PADIGLIONE DEL TURKMENISTAN-TRAGUARDO*
Topher: ahh. Un’intera giornata di relax in una piscina sotto una cascata artificiale arcobaleno. Niente male la vita da conduttori. Toh, sta arrivando qualcuno, meglio scendere.
Noah: gnnn…anf…raggiunto limite fisico. Se ho sbagliato, do forfait.
Izzy: ohhh, ci sono fontane e cascate dappertutto, e tappeti magici, è bellissimo qui.
Topher: Noah e Izzy. Benvenuti nel padiglione del Turkmenistan, la vostra ultima tappa! Avete omologato tutti i timbri?
Noah: ehm, ce li ha Izzy. Hai una monetina?
Topher: tieni.
Noah: un attimo solo.
Izzy: bzzz vrrrr clunk!
-Noah estrae dal foro della macchinetta la mappa e la consegna a Topher-
Topher: direi che è tutto in regola. Quindi eccovi i biglietti in cambio. Congratulazioni, Opposti: siete i primi finalisti di Flurrydonkylous Race!
Noah: non ci credo, ce l’abbiamo fatta. Siiii! Batticinque, pazzerella. No, aspetta!
-Izzy non se lo fa ripetere due volte e gli cade addosso schiacciandolo sotto la macchinetta-
// GLI OPPOSTI- FINALISTI //
Noah: è stata un’Odissea senza fine. Non mangerò per i prossimi tre mesi probabilmente. Ma adesso mi posso gustare la pietanza migliore: guardare lo spettacolo degli altri affannarsi comodamente seduto in prima fila.
Izzy: sìì, adoro il cinema d’azione! Agli stuzzichini provvedo io.
Noah: buona visione. -si mette gli occhiali scuri, costume, e fa compagnia a Topher nel prendere la tintarella di luna sul tetto-
>>> Le Selvatiche completano anche l’ultimo sigillo e si precipitano subito a verificare la tesi di Ketty saltando direttamente da un tetto all’altro nonostante il suo infortunio!
Dawn tiene Mike per mano e si buttano giù per la cascata artificiale con fiducia.
I Migliori continuano la loro rimonta superando anche l’all you can eat giapponese, e vomitando subito dopo.
>>>
Montaggio dei vari tentativi a vuoto delle Selvatiche, con Ketty che graffia una a una le tappe sbagliate.
Altruisti e Migliori si trovano nello stesso momento nel padiglione dell’Uruguay, con Jasmine che a questo punto se ne frega e fa disputare la sfida nello stesso momento. Le sculture di cibo di Mike e Kurt sono a dir poco discutibili, per non parlare del ritratto fatto da Koffee ma alla ex-membro dei Giganti non importa altro che levarseli tutti di torno.
Appena finito, gli Altruisti si separano dai Migliori entrando nel padiglione antartico-argentino, mentre Koffee e Kurt non sanno più dove andare ancora…Finchè non si accorgono che esiste l’Area 51 sotto la macchia di caffè. Inutile dire che Kurt non l’ha presa benissimo.
Continua la ricerca senza sosta delle Selvatiche.
>>>
Il banchetto antartico si rivela ancora una volta insormontabile per Dawn, e si ripete una scena già vista molte volte oggi con Mal.
La prima portata ‘aliena’ capitata ai Migliori è invece il caffè defecato dagli elefanti, che Koffee beve senza problemi. La fortuna gira per una volta quando al turno successivo Kurt pesca proprio lo Snake Wine!
>>>
Gli Altruisti sono stati costretti a tornare all’Albero della Vita dopo che Mike non è riuscito a finire da solo, consolandosi a vicenda molto teneramente.
I Migliori sono alla forsennata ricerca dell’ultimo timbro negli specchi del Montenegro.
Ormai è l’alba e dalla cima di un tetto Ketty scorge improvvisamente il luccichio di quello che le pare un paio di occhiali da sole, e decide di indagare.
Ketty: stanati!
Noah: zzz..mh? Ahh! -si vede arrivare direttamente Mayko in rampa di lancio nella piscina-
Topher: S-Selvatiche! Un’entrata a sorpresa degna di voi. Non vi ho neanche viste arrivare. Ora potresti anche scendere dal mio stomaco, Ketty, grazie?
Ketty: non finché saremo sull’acqua.
// LE SELVATICHE – FINALISTE //
Ketty: seconde dietro agli Opposti. Considerato tutto quello che ci è successo oggi, l’importante è averci messo la zampata finale sulla linea del traguardo. Quella integra. -mostra un’ingessatura appropriata adesso-
Mayko: scusa se non sono riuscita a dirti, o a farti capire, che non ero più ehm Kami. Non so perché ho continuato a recitare la parte della cattiva, sentivo solo di volere rimediare al mio gesto vendicandomi su chi mi aveva istigato a dare il peggio di ME, ma la situazione mi è poi sfuggita di mano, di nuovo…e…e…
Ketty: in fondo è stata anche colpa mia che ho ignorato tutto il tempo il tuo grido d’aiuto, il tuo stato d’animo, e i segnali continui che mi mandavi ritenendoli solo capricci e perdite di tempo. Ho pensato tutto il tempo ad aiutare la mia compagna in gara, ma non ad aiutare la mia amica. Non ci pensiamo più, d’accordo?
Mayko: davvero mi ritieni -sniff- tua amica anche dopo tutto quello che hai passato a causa mia.
Ketty: la migliore, anche perché non ne ho mai avute altre.
Mayko: schietta come sempre.
-si mettono a ridere, con Mayko che la tira su in braccio-
Vieni qui, sei proprio una gatta matta.
Ketty: e tu volpe viziata.
…
Domani batteremo Noah e Izzy anche con una zampa sola. Di cuore e di zampa…
Mayko: selvagge e indomabili…
Insieme: per sempre Selvatiche!
Mayko: auuuuuuuuuuh!
Topher: annuncio alle coppie rimaste che c’è un solo biglietto libero rimasto per la GRAN FINALE. Gli ultimi ad arrivare saranno definitivamente EEELIMINATI!
Koffee: come un solo posto libero? Chi ci è arrivato davanti?!
Kurt: kvesto è tutto per colpa tuaaa!
Mike: stavolta ce la devo fare a mangiare tutto.
Rory: a-anche perché ormai il cibo si è scongelato.
Dawn: c-ci sono anche io. In fondo Madre Natura ha voluto che fossi onnivora. Munch. -mette un gamberetto in bocca tenendo gli occhi chiusissimi-
Mike: oh, Dawn. Ce la possiamo fare!
Koffee: sob, è inutile, non si trova da nessuna parte. Mi consolerò con l’ultimo goccio di…
Kurt: ORA BASTA: BASTA CON KVESTO MALEDETTO SCIAGURATISSIMO CAFFE’! -le strappa il thermos di mano e lo lancia nella fontana- Ecco che cosa ne faccio del tuo caffè, ecco la fine che merita! E’ dal primo giorno di gara che ti sopporto con kvesta mania del caffè, caffè, caffè! Mi sono sorbito i tuoi simposi sul caffè, il tuo “caffè-sitting”, persino come antidoto me l’hai somministrato: ma che hai in quella testa bacata? Mokee, Rokee, Tofeee… Una persona sana di mente può cambiare personalità in base al caffè che beve?!?
Mi hai mandato ai pazzi, ai pazziii! Tutto kvesto per arrivare a perdere a un passo dalla finale. E tu saresti anche di famiglia nobile? Kvale insulto alla mia categoria, sei solo uno scherzo di natura.
Koffee: …mi dispiace.
Kurt: ma come, niente “mangiakrauti”? Nessuno schiaffo? Nessun urlo squarciatimpani del mio nome?
Koffee: n-no, hai ragione su tutto. Sono la peggiore sorella e la peggiore compagna possibile, la peggiore in assoluto. -piange-
Kurt: nein, nein! Cos’avevo detto riguardo ai piagnistei? -Koffee continua a piangere ma in silenzio- Koffee, smettila. Preferivo quando facevi l’isterica, non sono abituato a vederti così. Per tutte le lacrime del Danubio, basta! -la scuote- Torna come prima. Ho ancora il segno della caffettiera che mi hai lasciato in fronte, guarda.
Koffee: sono solo un peso per te, continua da solo.
Kurt: oh scheibe. Se ti riprendo quella caffettiera poi torni quella di sempre, per favore? Ma tu guarda che pappamolle sono difentato. I miei avi si staranno rivoltando nella tomba. Schloss a me! Si sono staccati tutti i pezzi. Ecco, uno si è anche incastrato sul fondo. Acc, staccato. -rimonta la caffettiera perfettamente come nuova, e va anche a comprare una bustina di caffè prima di restituirgliela- Tieni. Però te lo fai da sola, anche perché io non so usare questi aggeggi.
Koffee: lo hai fatto p-per me? -lo guarda con occhi colmi di lacrime, prima di dare un sorso- Pezzo d’incapace! Vuoi avvelenarmi? Hai messo un timbro al posto del filtro originale pensando non me ne accorgessi, sei un idiota! -gli timbra una cinquina in faccia facendolo volare in acqua- A proposito, ma che timbro è questo? Boh, vediamo. Ehi, non assomiglia a nessuno di quelli che abbiamo già. Sono dodici in tutto così. Ehi, Kurt, Kuuuuuuuuurt! Quando avrai finito di recuperarmi il vero filtro della caffettiera, andiamo a prenderci questo terzo posto.
Mike: l’ultimo boccone…ahh ma è ancora viva! -Dawn infilza l’eulagisca con l’alicorno-
Dawn: perdonami, madre natura. -e se la mangia al posto suo- Mgh.
Seijii: avete vinto.
Mike: sei stata fantastica, se ti viene da vomitare possiamo fare una sosta.
Dawn: no, ho avuto una visione e se non corriamo al massimo…groan.
Mike: allora ti porto in braccio. Dove? Dawn?
Dawn: ho visto…ho visto…il Turkmenistan nel nostro futuro. -perde i sensi-
Mike: è proprio uno degli ultimi in fondo alla strada. Devo correre come alle olimpiadi ha fatto Svetlana!
-prende la rincorsa come un atleta, e parte a scatto lungo tutto il cardo mentre Kurt arriva come una scheggia dal decumano con Koffee a carico-
Largo, pista!
Kurt: non mi sorpasserai mai!
-ma Mike ha un peso inferiore addosso e ha un’andatura più veloce-
Neiiiin!
Koffee: ma andate affarvi un caffè, bollente mi raccomando. -glielo lancia tutto addosso- Kihihih.
Mike: ahh, dritto negli occhi!
Dawn: ti guido io con gli occhi della mente.
Mike: mi fido. Aaaaah!
Kurt & Koffee: Ahhhh! Nooo!
-gli Altruisti arrivano un secondo prima di loro al traguardo-
Topher: congratulazioni, Altruisti! Siete arrivati prima voi.
// Migliori //
Kurt: non è possibile.
Koffee: suuuuuurp!
// Altruisti //
Mike: è stato incredibile arrivare così al photofinish! Poi…
Topher: eccovi i biglietti per la finale.
Mike: e questa è la…mapp…plik. Plik. Plok. -è tutta zuppa di caffè da non essere più leggibile-
Topher: -tira un profondo sospiro- Migliori.
Koffee: spluttt! Il caffè ha colpito e affondato ancora una volta! Ahahahahah!
Kurt: noi non muoriamo mai perché siamo immortali: I Miglioriiii!
Topher: come no… -controlla la loro mappa più e più volte ma stavolta i timbri sono tutti giusti- Mike e Dawn, ci ho sperato fino all’ultimo ma mi dispiace.
Mike: non fa’ niente. Ho già vinto un reality. Mi spiace solo per la mia compagna di squadra.
Dawn: ma no, l’importante è essermi divertita durante il viaggio, finchè ho potuto almeno.
Topher: Altruisti, vi dichiaro quindi ufficialmente arrivati quarti ed EEELIMINATI!
// I MIGLIORI – FINALISTI //
Koffee: segnatevi queste parole, tutti quanti: gli ultimi saranno i Migliori, e i Migliori domani saranno i vincitori.
Kurt: Selvatiche? A cuccia. Opposti? Kaput. Impereremo su tutti gli inferiori.
Koffee: #weareTheMigliori.
Topher: le porte dell’EXPO finalmente si chiudono dopo una puntata che è sembrata interminabile. Che si spalanchino adesso le porte della finale, e chissà quale inferno o paradiso attenderà Opposti, Selvatiche e Migliori nell’ignoto del Turkmenistan. Appuntamento alla 25° tappa per la finalissima di…di…di…FLURRRRRRRRRYDONKYLOUS RRRRRRACE!
FINE
*EPILOGO*
Mike: che peccato. Uscire proprio adesso che eri tornata. Sento come se tu non ti sia potuta godere abbastanza di questo viaggio, beh, neanche io a dire il vero, ma almeno l’ho vissuto in prima persona.
Dawn: ti ho già detto di non preoccuparti. Ci sono eventi che non possiamo controllare, neppure prevedendoli, ma solo accettare. Fa parte del ciclo della vita. Comunque qualche ricordo bello ce l’ho, come il nostro spettacolo al teatro greco e la prima vittoria al teatro bolscevico. Conserverò i nostri momenti assieme con cura, finché avrò memoria.
Mike: ti va di crearne un’ultimo indimenticabile? Pare che l’Albero della Vita sarà riacceso ora che FR è terminato. Così pensavo…ecco -arrossisce- di invitarti a vedercelo. Solo che dovremo fare la fila adesso per entrare.
Dawn: sono certa ne varrà la pena. Accetto volentieri.
-Mike e Dawn passano così tutta la giornata ad aspettare, finché a sera non riescono finalmente a entrare. Nel padiglione Vanke ripercorrono i ricordi della loro avventura, nel padiglione del Turkmenistan si fanno scattare foto sotto le acque arcobaleno, e nel padiglione del Montenegro fissano l’ultima volta lo specchio dell’immagine residua di Mal.
Per poi infine fermarsi nella grande piazza, e osservare il meraviglioso spettacolo dell’Albero della Vita con gioia e meraviglia.-
Mike: è spettacolare, bellissimo, una delle cose più belle mai viste in vita mia.
Dawn: già.
Yumi: *latiassolutamente magnifico*
Lester: -si sta facendo fare una foto da dei turisti giapponesi- due magnificenze a confronto, Lester e l’Albero della Vita, da portarvi come ricordo irripetibile, ah! *POSA EPICA*
Mike: sono felice di essere qui con te, Dawn. Grazie di tutto. -la abbraccia-
Dawn: anche io mi sento molto felice, grazie altrettanto, Mike. -soffia via dalle mani ciò che rimane della mappa dell’EXPO che diventa un meraviglioso uccellino di carta che il vento va a posare sulla cima più alta dell'Albero della Vita-
-PADIGLIONE DEL MONTENEGRO-
Noah: ci siamo. Questo è l’ultimo che ci manca, anche se a questo punto non riesco a immaginare cosa altro potrebbero farci mangiare…
Izzy: vado prima io in avanscoperta! Ohhh. Dovremo mangiare i nostri cloni mi sa!
Noah: questi sono specchi.
Ketty: Grecia fatta. Non rimangono che due timbri, e qui nel padiglione Bio-mediterraneo abbiamo anche Egitto e Montenegro in esposizione.
Mayko: due piccioni con una fava insomma. Entriamo in quello del Montenegro, allora, è giusto a due zampe da qui.
Noah: un labirinto di specchi. Ammetto che non me lo sarei mai aspettato.
Izzy: guarda, c’è un portale verso un’altra dimensione e quelli siamo noi. Ehilà! Anche voi siete nel mezzo di una gara?
Noah: vuoi darci un taglio e prenderla seriamente? Ti ricordo che abbiamo le Selvatiche alle calcagna. Anche il pavimento qui è a specchio, mi chiedo cosa c’entri con il cibo.
Izzy: uhh, se mi metto capovolta mi vedo dritta. Ma ho sempre avuto le orecchie al contrario? Comunque, basta leggere le istruzioni per sapere cosa dobbiamo fare.
Noah: quali istruzioni?
Izzy: quelle che sto leggendo adesso. Sono proprio sopra anzi sotto di te.
Noah: non sto capendo.
Izzy: sulla mappa, tontolone. Hai mai provato a girare il foglio? -Noah fa come ha detto accorgendosi solo ora che c’è una scritta rovesciata sul retro- “Cercate nello specchio.”
Noah: da solo non me ne sarei mai accorto. Brava, Izzy. -le dà una carezza sulla testa-
Ketty: brava sì, ci ha fatto risparmiare tempo prezioso. E’ sempre utile seguirvi e rubarvi le idee, Opposti.
Mayko: e in questo specchio troverete la vostra fine invece. -fa specchiare Noah nel riflesso della sua ascia-
Noah: ahhhh!
-scappa il più lontano possibile lasciando Izzy da sola nel padiglione-
Izzy: dejà vu...
Non mi prenderete mai viva! -usa il fumogeno e sparisce nel labirinto di specchi-
Ketty: cercare nello specchio quindi. Cosa potrebbe significare.
Mayko: io dico che dobbiamo rompere tutti gli specchi finché non troviamo il timbro dentro uno di essi.
Ketty: no, troppo azzardato. Potrebbe ritorcercisi contro. Per me dobbiamo basarci sugli specchi per guidarci alla soluzione dell’enigma. Come se ci fosse un dettaglio nascosto che solo allo specchio si può notare, o qualcosa del genere.
Mi stai ascoltando?
Mayko: ovviamente sì! Mentre parli sto già controllando ma non vedo niente a parte noi due. Io provo a scavare sotto il pavimento, visto che è uno specchio.
Ketty: ti ho già detto che non devi rompere nulla qui dentro!
Mayko: ti ho già detto di non usare quel tono con me, gatta!
Ketty: dimmi, se non fosse stato per me, adesso dove saremmo, volpe?
Mayko: ti ho già detto di non toccare quell’argomento.
Ketty: perché sennò mi storti anche l’altra zampa, giusto?!
Mayko: …
Ketty: sono ore che zoppico e nonostante mi sto dando da fare anche per te, a mettere una pezza per ogni danno che fai, ingrata. E se proprio vuoi saperlo, volevo aspettare che Noah arrivasse alla soluzione prima che tu lo facessi scappare via.
Mayko: allontanati.
Ketty: altrimenti?
Mayko: subito. FAI SUBITO COME HO DETTO. ALLONTANATI DA ME E BASTA.
Ketty: fallo tu, per una volta, vediamo se ne hai il coraggio.
-Mayko fa per saltarle addosso ma all’ultimo la schiva e scompare nel labirinto, Ketty, che si era messa in posizione di difesa, a quel punto rilassa la schiena e si rimette in piedi-
Codarda. Senza di lei potrò concentrarmi meglio. -si addentra anche lei nella casa degli specchi- Ecco una pista: qui ci sono delle frecce riflesse sul pavimento dalla parete sopra.
à à à
Le frecce sembrano portarmi lungo un percorso ben preciso, bene così. -più avanza più vede che gli specchi attorno sono stati spaccati o danneggiati- Mayko…
Mike: sbagliato. -sbuca dal nulla con un ghigno satanico come nella scena di All Stars, brandendo l’ascia di Kami-
Ketty: Mike! Ma Mal non era…Non importa. -Mike vibra il colpo con precisione ma lei gli salta addosso di riflesso graffiandogli la faccia- Questa la prendo io. E adesso sparisci, chiunque tu sia, o ti graffierò con questa stavolta. -gli taglia la frangia sfiorandolo-
Mike: gasp.
Ketty: c’è mancato un pelo. Non capisco come… Ah, non importa. Meglio proseguire spedita alla meta. Voglio uscire di qui prima che succedano altre stranezze.
Izzy: anf, anf, anf!
IZZYYY DOVE SEIII?
HO DEGLI SPECCHI DA ROMPERE
A COMINCIARE DA QUEI TUOI BEGLI OCCHIETTI
DI NUOVO. MUAHAHAHAHAH!
-le risate di Mal echeggiano dappertutto perseguitandola e portandola alla follia a furia di vedere il suo riflesso dappertutto-
Izzy: non finirà come l’altra volta, fatti sotto! Sono pronta! All’attacco! -è lei quindi che sta continuando a distruggere uno specchio dietro l’altro- Cavolo, ho esaurito le cartucce. -non ci pensa due volte e comincia a prendere “Mal” a pugni allora- Ne hai, anf, abbastanza???
Dawn: lo sai nel profondo che con me non puoi vincere.
Izzy: ridammi la mia amica Dawn, Mal! Ormai sapranno tutti la tua identità, e non potrai mettermi a tacere ancora!
Dawn: oh, davvero? -le blocca il braccio in una morsa serratissima- Vedo che non hai imparato nulla dalla lezione che ti ho dato l’ultima volta, ti serve un ripasso.
Izzy: al contrario, mi sono preparata tutto il tempo in vista di questo momento. -apre il pugno lasciando cadere una spoletta proprio ai piedi di Dawn-
Dawn: ti sei portata una bomba in un posto del genere, sei completamente pazza? Le schegge ci uccideranno. Merdaaa!
Izzy: senti da che pulpito. Inoltre l’ho detto che non mi sarei mai fatta prendere viva.
-la bomba a mano esplode facendo schegge di vetro dappertutto ma lei si salva saltando e rimanendo aggrappata al soffitto-
H-Ha funzionato. Posso seguire le frecce anche da qui ormai. Ahahahahahah!
Ketty: cos’è stata quell’esplosione? Forse Izzy.
à à à
-le due ragazze arrivano a fine labirinto in contemporanea, sebbene una sopra e l’altra a terra, trovandosi in un’altra stanza tutta fatta di specchi, ma con un particolare in più-
Ketty: un lampadario di cristallo. -poggia l’arma a terra per avere le mani libere per arrampicarsi sulla parete- Adesso ho capito.
Izzy: io ci sono già arrivata. In fondo è un vecchio trucco: il KGB nascondeva di tutto nei lampadari a goccia. Si tratta solo di svitare quello giusto.
Ketty: beh, allora fammi spazio. -zompa sul lampadario facendolo oscillare-
Izzy: vade retro, gattaccia! Wof wof!
Ketty: credi di potermi spaventare facendo il verso del cane? Dovrai fare meglio di così. -Izzy la morde a una gamba- GNNAOO FIZZ!
Izzy: l’hai voluto tu.
Ketty: anche noi gatti sappiamo mordere quando provocati troppo! -le morde il braccio e il dolore reciproco le fa sbilanciare entrambe per poco non facendole cadere di sotto, rimanendo aggrappate entrambe solo con le gambe ai bracci del lampadario, sottosopra- Ma brava. Spero sia soddisfatta della situazione nella quale ci hai messe.
Izzy: te la sei meritata. Voi Selvatiche avete tirato troppo la corda. Cambiando discorso: vedi anche tu la stessa cosa che vedo io o sto già allucinando per via del sangue alla testa?
-nel pavimento a specchio sottostante si vede Dawn avanzare a lenti passi verso di loro, mentre sta sottosopra anche lei-
Dawn: siete cadute in trappola come due animaletti domestici nelle fauci del leone, e adesso cadrete e basta. -piega e spezza con una mano il cavo che regge tutto il candelabro-
KATAKRASHSCRINKLE
Mike: queste le prendo io.
Ketty: no! -cerca inutilmente di divincolarsi schiacciata sotto il peso del lampadario-
Dawn: gattina cattiva. -atterra sopra la carcassa del lampadario levitando dolcemente- Fa’ vedere la zampina che ti fa male…O ti fanno male tutte e quattro adesso? -le afferra l’unico braccio che è riuscita a liberarsi, e le piega il polso piano piano-
“Mal sa solo rompere gli oggetti.” Ha detto così Kami, vero? Come tutti, del resto.
Oh no, no, no. Non potrebbe essere più lontano dalla verità. Il mio fratellino lo sa bene. IO DISTRUGGO ANCHE LE PERSONE.
-Ketty lancia un miagolio di dolore quando le piega completamente la mano-
Mike: hai ottenuto ciò che vuoi, non è necessario andare oltre!
Dawn: zitto. Dimostrerò a Kami e al mondo intero il mio VERO potenziale distruttivo. Reggimi l’ascia. -passa le due mappe degli Opposti e delle Selvatiche sul filo della mezzaluna tagliandole a metà davanti ai loro occhi- Niente mappe, niente timbri, addio qualificazione.
-lecca il bordo della lama-
Sapore metallico. Effettivamente c’è un sapore che ancora non ho provato qui all’EXPO: quello del sangue.
-Mike le si getta addosso prima che possa utilizzare la berdica turca per far del male alle avversarie-
Mike: ho sopportato tutto ma questo non posso permetterti di farlo, Mal!
-i due si contendono l’impugnatura dell’arma finché non è il gemello buono a prevalere-
Dawn: e adesso che cosa ti suggerisce di fare il tuo libro, Mike? Vorrai di nuovo far male a questo bel faccino innocente…o farai pagare al solito ad altri le conseguenze del tuo carattere patetico?
-Mike abbassa l’arma-
Come immaginavo. Non saresti mai capace di
-e la colpisce violentemente dalla parte del manico mandandola KO-
Mike: che ho fatto. M-Mi dispiace, mi dispiace, non avevo altra scelta! Dawn…Dawn…Akkk!
-vede Mal riflesso nello specchio della parete opposta-
Mal: ma che bella sorpresa! Non ti facevo così coraggioso e incosciente. E’ bello però sentirmi di nuovo a casa, nel mio vecchio corpo.
Mike: no, no, nooo!
Mal: guardami, guardami bene, burattino. Il tuo corpo si muove come voglio io, e sai perché? Perché io ci sono nato per primo. Hai creduto di esserti potuto liberare di me con un tasto di reset, che idiozia. E’ il ricordo di me a farmi vivere in eterno, e in eterno sarò il tuo tormento. Comunque, devo ringraziarti, non ne potevo più del fragile corpicino di quella vegana. Certo, dovrò accontentarmi di questo insetto stecco come involucro e rinunciare a tutti quei simpatici poteri magici…ma non ne avrò più davvero bisogno. Mi basterà distruggere qualsiasi cosa si pari sulla mia strada, e potrò finalmente mangiare ciò che mi pare di nuovo.
…
-prende Ketty in braccio stritolandola-
E adesso esci allo scoperto, Kami, aspettavo solo te per il gran finale.
Esci fuori, lo so che ci sei!
Ketty: aiutami, Mayko.
-Mayko palesa la sua presenza direttamente allo specchio, facendolo sobbalzare per un attimo-
Sei piena di risorse, eh. Ti ho visto quando hai buttato giù Azusa, ho visto la vera te che si era finalmente liberata. Ora siamo liberi entrambi, e il mondo attorno a noi trema. Impotente come questa gattina randagia che ho appena trovato. Che cosa ne pensi?
Non rispondi, vedo. Forse non ti ho convinta abbastanz…Ah. Che fai?
-la mezzavolpe inizia a spogliarsi di tutti i vestiti, per poi carezzare i bordi dell’immagine di Mal allo specchio in modo molto sensuale-
Ketty: M-Mew-Mayko! Non farlo…!
Mal: AH AH AH WOOOH! Non ti ho solo convinta, pare. Ora vuoi offrirti tutta a me. Non ho mai amato nessuno in vita mia, solo odio ma tu sei la prima donna che desidero. Vieni a me...
-Mayko avanza lentamente verso di lui-
Vieni qui…
-avanza ancora-
Vieni che sei MIA…
-l’illusione scompare proprio all’ultimo rivelando nell’immagine riflessa come quella vera sia alle sue spalle pronta a colpire-
COSA? Maledetta!
-si abbassa appena in tempo prima che Mayko scagli l’ascia andando a trafiggere il suo riflesso, e facendolo piegare in due non appena si vede allo specchio, come se fosse stato ferito veramente- NO! Non guardare, guarda dall’altra parte.
Mayko: troppo tardi. -ha già crepato anche l’altro specchio-
Mal: ARGH! Stupido…stupido corpo, guarda a terra, abbassa lo sguardo è un ordine. Così…anf…Tu…
Mi hai ingannato di nuovo, KAMI, PERCHE’?!
Mayko: Kami non c’è più.
Mal: com’è possibile?
Mayko: ho finto tutto il tempo, da ieri. Anzi, Kami non è mai esistita veramente.
Mal: no, bugiarda!
Mayko: quella che ho chiamato Kami fino a un secondo prima che colpissi mia sorella, era solo tutta la rabbia che mi portavo dentro dalla nascita, esattamente ciò che sei te. Non ti perdonerò mai per quello che mi hai fatto fare!
Mal: t-tu sei pazza, e dici cose senza senso. Io l’ho vista Kami, l’ho amata dal primo istante! Stai ancora giocando con me, vero yandere che non sei altro?!
Mayko: come ci si sente quando è qualcun altro a distruggere le cose a cui tieni, Mal? I sogni, gli affetti, l’unica cosa per la quale hai provato AMORE?
Mal: bastarda, ti ammazzo! -l’attacca a sorpresa e stacca l’ascia dal muro ma si blocca con le mani che tremano al momento di colpirla- Ma che mi succede?
Mayko: è il ricordo di Kami che ti tormenta. -se ne va portandosi via Ketty-
Mal: no, no, non è vero! Torna qui, Kami, tra noi non è ancora finita!
Izzy: ehi, Mal, non è che hai un minuto da dedicare anche a me? E’ arrivato finalmente il momento di rompere i tuoi di specchi! -gli dà due pugni non appena si gira verso di lei, accecandolo con il timbro di Tahiti tenuto nelle nocche-
Mal: ahiaaa! Ora me la paghi!!!
Izzy: mancata! Ops, qualcuno ha fatto un bel buco nel pavimento.
Mal: ho tutto l’inchiostro negli occhi, ma riesco ad aprirli ancora. OH MERDA. -vede l’enorme crepa che ha fatto nel pavimento con il colpo di prima, con la ferita proprio all’altezza del suo cuore nel riflesso, che sembra persino sanguinare di nero…- Il mio cervello non deve registrare quest’ultima immagine di me, mi serve un altro specchio. Smetti, smetti, smetti di guardare, Mike: è un ordine!
-le braccia sembrano muoversi da sole nel risollevare l’arma tutto tremante-
Mike?
-colpisce il pavimento un’altra volta, fratturandolo in più parti-
MIKE?
-un’altra volta, sollevando le mattonelle di vetro-
MIKE NON PUOI FARLO! NON PUOI FARMI MALE DI NUOVO! ERO IL TUO FRATELLO PREFERITO da piccoli!
-Mike volge lo sguardo verso la povera Dawn esanime, caricandosi di tutto il suo odio prima dell’ultimo colpo-
Mike: lo eri, non sono mai riuscito ad accettare veramente la tua scomparsa, ma dopo tutto questo di te non vorrò ricordare nemmeno la tua immagine riflessa.
Mal: NO MIKE NO MIKE NO MIKE NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
CRACK!
-il pavimento con l’immagine urlante di Mal va in mille pezzi con l’ascia che scompare nel sottosuolo-
Mike: anf, anf. Dawn! Dawn, svegliati ti prego. -se la abbraccia in lacrime- Mi dispiace, mi dispiace per tutto quello che ti ha fatto...Non dovevo permetterglielo… E’ stata tutta colpa mia se ti ha ridotta in questo stato, se ti ha usata, se ti ha ferita. Non me lo perdonerò mai.
Dawn: va…tutto bene...
Mike: Dawn! Sei davvero tu?
Dawn: sì. Non devi fartene una colpa… Io stessa ho sempre tenuto nascosto quel lato oscuro persino a me stessa, e Mal ne ha approfittato. Non è facile per nessuno dimenticare, specialmente quando si è legati al passato da un legame così profondo. Ancora più difficile, è accettare la cattiveria nel proprio cuore come qualcosa di necessario. Lo abbiamo capito io, te, Mayko, solo oggi.
Mike: come, come ti senti?
Dawn: a pezzi, ma mi sento meglio.
Mike: ma sei piena di tagli, lividi, e hai ancora il segno di tutto il male che ti ho fatto oggi. -le tocca la guancia ferita, e la fronte contusa- Scusami.
Dawn: tranquillo, guarirà tutto.
Mike: e quel mostro ha violato il tuo corpo tutto il tempo…Mi sentivo così arrabbiato…e impotente.
Dawn: anche io. Ora so come ti sei sentito. Mettimi pure giù.
Mike: sei sicura?
Dawn: ho bisogno di sentire nuovamente il controllo del mio corpo. -si tocca dappertutto- E’ una sensazione così strana, che ho avuto paura non avrei sentito più.
Mike: la conosco bene.
-escono all’aperto-
Dawn: è così bello sentirsi liberi. Forse è questo ciò che Mal desiderava più di ogni altra cosa, la sensazione di libertà.
Mike: la distruzione era la sola cosa che desiderava.
Dawn: di vivere senza dipendere dalla tua esistenza. Il suo odio verso la vita stessa era dovuto a non averne mai avuta una tutta sua. A non avere un corpo. A non avere un’identità. E perciò conosceva solo la distruzione. La cancellazione di tutto ciò che era vita e andava oltre la sua comprensione. -entra nella fontana dell’Albero della Vita e si mette a camminare sulla superficie dell’acqua come niente fosse raccogliendo i rifiuti gettati dentro-
Mike: Dawn, aspetta, potrebbe essere pericoloso… Wow, non credo ai miei occhi.
Dawn: nel momento in cui ha sperimentato l’amore, Mal ha vissuto per pochi istanti, ma non ha potuto rendersene conto. Ho temuto davvero fosse arrivata la mia fine qualora avesse capito tutto. Ma quando ha capito di essersi innamorato della semplice rabbia repressa di qualcuno, allora è morto ancor prima che tu lo distruggessi definitivamente, perché a quel punto era tornato nella sua forma pura, anche lui il ricordo di una rabbia covata nell’ombra.
Mike: oh, per questo sono riuscito a riprendere il controllo all’ultimo. Ho capito tutto, grazie.
Dawn: su, smettila di piangere.
Mike: se n’è accorta anche dandomi le spalle, è incredibile.
-Dawn si gira verso di lui a piedi uniti e sorridente, nonostante si trovi sempre sospesa sull’acqua-
Dawn: non avevamo una causa ambientale da mandare avanti? Possiamo ancora salvarci. -toglie il tappo dal fondo della fontana rivelando il timbro mancante-
Mike: il timbro del Montenegro! Come hai capito dove trovarlo?
Dawn: me l’ha detto un uccellino, blink. -timbra e rimette il tappo al suo posto- Muoviamoci adesso, vedo un finale molto movimentato, e una coppia che si sta avvicinando al traguardo!
Mike: a-aspettami, non devi correre nelle tue condizioni, posso portarti io! -se la carica sulle spalle-
-Mayko e Ketty sono rimaste a cercare nel labirinto, mentre Izzy ha rinunciato ed è uscita-
Noah: allora, l’hai trovato?
Izzy: tutto qui quello che hai da dirmi?
Noah: scusa…Ho visto che mi hai lasciato la vera mappa, quindi ho presunto lo avessi già messo in conto che… -sospira- che me la sarei data a gambe non appena le cose si fossero messe male.
Izzy: infatti, Mal ha fatto in due la mappa coi timbri contraffatti a regola d’arte che mi ero fatta. Così quella vera te l’ho messa nelle mutande un attimo prima che fuggissi come un coniglio.
Noah: ho trovato l’aeroplanino, infatti. Ahem. Mi sono lasciato sopraffarre dall’emozione, perdonami, amica mia.
Izzy: sai come farti perdonare.
Noah: uhmmm. Devo saltare giù dall’edificio più alto col bungee-jumping vestito da unicorno, mettermi una mano davanti all’occhio, e giurare solennemente di non farlo mai più.
Izzy: eh? Da dove ti è venuta in mente un’idea del genere?
Noah: non lo so, dal cuore.
Izzy: assolutamente da fuori di testa! Ma no. Non è questo che devi fare. -lo solleva per la camicia scuotendolo- Devi far saltar fuori quel timbro per il quale mi sono fatta quasi ammazzare subitooo!
Noah: è una parola. Tu hai controllato tutti gli specchi lì dentro, giusto?
Izzy: ogni singola scheggia. E sono finita nella trappola di quel Mal-vagio.
Noah: “nello specchio” allora potrebbe essere in senso metaforico. In quale specchio si può effettivamente entrare? Uno specchio d’acqua.
-riosserva attentamente tutta la mappa-
L’unico è quello dell’Albero della Vita!
Izzy: vado ad arrampicarmi io.
Noah: no, qui si tratta di immergersi. E lo devo fare io, per farmi perdonare. -si tuffa nella fontana gigante- Monetine, monetine, monetine, ma sono certo di essere sulla strada giusta…
Mayko: menomale che la mappa strappata da quello psicopatico era un’illusione. Comunque avevi ragione tu, neanche spaccando gli specchi sto trovando.
Ketty: slup slap.
Mayko: continui a leccarti e non rivolgermi la parola, immagino di essermelo meritata. -Ketty continua a non replicare e leccarsi la ferita con nonchalance- Fammi vedere quella zamp- mano un attimo!
Ketty: non serve.
Mayko: il tuo polso…è molle, come se fosse rotto.
Ketty: bella scoperta. E quindi? Sopravvivo, come ho fatto finora con la gamba.
Mayko: non me ne importa un fico secco della gara, tu hai bisogno urgentemente di essere medicata! -la prende per la collottola come farebbe una mamma gatta- Per cominciare, ti serve dell’acqua ghiacciata.
Ketty: ho detto che me la cavo anche così, rimettimi giù! Mi imbarazza.
Mayko: un corno. Tu adesso vieni con me e non voglio sentire storie.
Izzy: Selvatiche a ore 00:00. Allarme rosso! Noaaah, mi senti? Allarme rosso! Pericolo!
Mayko: adesso chissene importa di voi, ho un’altra priorità.
Ketty: guai a te se mi metti sotto l’acqua, Myayyyko! Miao! Brucia.
Mayko: resisti ancora un po’ così, poi ti asciugo.
Noah: splut, vittoria: ho trovato il timbro mancante!
Mayko & Ketty: quale timbro?
Izzy: ciaf.
Noah: oh, beh, quello che vi lascio volentieri appena ho finito di usarlo io! -timbra in un nanosecondo e scappa assieme a Izzy-
Ketty: l’avevo detto che se avessimo lasciato risolvere a Noah ci saremmo risparmiate tutta la seccatura, ma tu nisba.
Mayko: sta’ zitta o ti getto in acqua.
// Opposti //
Noah: qui dovremmo essere al sicuro. Anf, pant, un attimo che devo riprendere fiato.
Izzy: ti faccio un piccolo aggiornamento: Mayko non è più interessata alla tua testa.
Noah: ah, ok. Buono a sapersi perché ci tenevo a tenermela.
Noah: ora che abbiamo tutti i pezzi del puzzle, non ci resta che capirne la soluzione.
Izzy: l’ultimo timbro sembra una bandiera, e sotto c’è scritto Niksic F.C.
Noah: particolare, non è neanche la capitale del Montenegro, né qualcosa di così importante per rappresentarlo come tutti gli altri. E’ probabilmente una squadretta che però potrebbe averci fornito l’assist fondamentale.
Mayko: strap. Ecco, non è il massimo, ma con questa almeno il polso è fermo. -ha medicato Ketty con il bastone recuperato dall’ascia e una manica strappata dalla sua giacca- Come ti sembra?
Ketty: un lavoro da cani, ma ci hai provato.
Mayko: troppo sincera...
Ketty: non sarei riuscita a fare di meglio come primo soccorso. Grazie.
Mayko: prego.
Ketty: piuttosto ho una brutta notizia: ci siamo dimenticate che ci mancava ancora un timbro.
Koffee: surp. Non è possibile. Surp. Che non abbiamo. Surp. Ancora trovato. SURP. Il traguardo! Ci siamo fatti tutti, tutti i padiglioni del cardo da ovest a est! SUUUUUUUURP. Se non è uno di quei due in fondo, giuro che divento isterica!
Kurt: tuuu iiisterica? Se non è questo io dichiarerò guerra a kvesta maledetta Milano!
Topher: congratulazioni, Migliori, ce l’avete fatta a trovarmi!
Koffee: T-T-Topher. Non sei un’allucinazione da troppa caffeina, vero?
Topher: siete i primi ad arrivare al traguardo!
Kurt: sììì! Fur Deutchland! Ci riprendiamo lo scettro e il trono.
Topher: è quello che direi se non aveste barato.
Kurt: come osi?
Topher: spiegatemi allora come mai metà dei timbri sono illeggibili.
Koffee: s-sono solo sbiaditi. A te non capita mai?
Topher: alcuni profumano anche di caffè.
Koffee: l’inchiostro non bastava così mi sono dovuta ingegnare.
Kurt: ****
Koffee: gaaaasp. N-N-Non intendevo, m-m-mi sono espresso male, cioè espressa male!
Kurt: non ci squalifiiiicare!
Topher: mica sono scemo. Se lo facessi, rovinerei tutta la suspense del rush finale. Facciamo alla O.O: o 51 minuti di penalità per ogni timbro falsificato, oppure ci rivediamo soltanto quando avrete quelli autentici da scambiarmi. A voi la scelta.
Koffee: 51 minuti x 5 fa…?
Kurt: usciamo subito seduta stante! Tu e le tue idee genialiiiiiiiiiiiiiiiiii! Si ricomincia dalla Turchia, e stavolta non voglio sentire piagnistei. E’ kiaroooo?
Koffee: c-certo, certo.
Topher: quindi quale sarà la prima coppia ad arrivare al traguardo, e quale l’ultima? Forse quella che è appena uscita, magari è fosse la volta buona…sperem.
Ketty: “chiuso”. Non è questo quello giusto.
Mayko: se non è l’Egitto qual è che ci manca?
Ketty: l’ho intravisto solo per un attimo quando Mal mi ha presa in braccio, il foglio degli Opposti recava un timbro molto distante dagli altri.
Mayko: e cosa c’era su questo timbro?! Cerca di ricordare, dobbiamo andare a colpo sicuro ora.
Ketty: . . . l’Opera House di Sydney!
Dawn: ahahah, piano, così mi fate il solletico! -sta carezzando i delfini australiani- Scusate, amici, ma adesso devo proprio andare. Tornerò presto a liberarvi, promesso.
Mike: Dawn, è tardi.
Dawn: arrivo. -un delfino la trattiene- Va bene, ho capito, ma è l’ultimo giro. -sale in groppa al delfino più grande che spicca una serie di balzi dentro e fuori dall’acqua attraverso i cerchi- Yu-uuuh! -un altro delfino spruzza Mike da capo a piedi-
Mike: ma perché?
Dawn: credo vogliano giocare un po’ anche con te, dai, buttati!
Kelsea: kelsissimo, facciamolo anche noi, Balzak!
Balzak: no, fallo tu e basta se vuoi.
Mike: wow, non ho mai cavalcato un delfino prima, è uno spasso! Ecco la vera Dawn, l’avevo quasi dimenticata. Bentornata, Dawn.
Kurt: ancora non mi spiego come abbiamo fatto a fare una guerra mondiale al fianco del Giappone! Tutto ciò è degradante! -sta mangiando con il naso, ingozzandosi- Mangia anche tu!
Koffee: s-sto mangiando il gelato infatti…surp…picca! Suuuurp. Picca troppo! Altro caffèèèèèè!
-Owen le serve del tè nero vestito da geisha-
Glu glu glu. Ahhh. Grazie.
Owen: però ecco veramente questo sarebbe tè non
-Kurt tappa le orecchie di Koffee-
Koffee: eh? Hai detto qualcosa?
Noah: “11 traguardi + 1 (Montenegro) sono quelli che interessano, ma la tappa finale è quella che li contiene tutti.” Mi stanno fumando le meningi, eppure sento di essere vicino alla soluzione.
Izzy: beh, se si parla di traguardi, il mio cervello se li ricorda tutti e 23 come se li rivivesse davanti: Parigi, Napoli, Isola di Kos, Isola di Heiva, Teotihuacan, Nome, Atsugi, Mosca, Glasgow, Piramide di Cheope, Rosswell, Iguazù, Rio de Janeiro…
Noah: ho capito, ho capito. Proviamo solo a dire quelli dei quali abbiamo i timbri: Napoli, Kos, Teotihuacan, Atsugi, Rosswell, Iguazù…
Izzy: …P.Sherman 42 Wallaby Way Sydney, Montevidèo, Isola di Tortuga, Ushuaia, Erciye Dagi.
Noah: e infine “Niksic”.
Izzy: NKTARISMTUEN. E’ una password! Basterà inserirla nel padiglione giusto ed è fatta.
Noah: nah, non è nemmeno la password di accesso al sito dell’EXPO. Parola chiave, però, potrebbe.
Dodici lettere, tantine. Paesi con dodici lettere. Kazhakistan, no ne ha 11. Uzbekistan anche e comunque le lettere non tornano. Sempre con “stan”…stan…
Izzy: forse è sottoterra, e la password va inserita in un rivenditore automatico che serve a cammuffare l’ingresso. Controllo subito.
Noah: men…turk…stan… TURKMENISTAN. Una, due, tre, dodici lettere esatte. Izz-! …
Izzy: ehm, sono rimasta leggermente incastrata nel distributore, mi aiuti? Noah, ehilà?
Noah: non ho tempo adesso. -la spinge con tutta la macchinetta-
*PADIGLIONE DEL TURKMENISTAN-TRAGUARDO*
Topher: ahh. Un’intera giornata di relax in una piscina sotto una cascata artificiale arcobaleno. Niente male la vita da conduttori. Toh, sta arrivando qualcuno, meglio scendere.
Noah: gnnn…anf…raggiunto limite fisico. Se ho sbagliato, do forfait.
Izzy: ohhh, ci sono fontane e cascate dappertutto, e tappeti magici, è bellissimo qui.
Topher: Noah e Izzy. Benvenuti nel padiglione del Turkmenistan, la vostra ultima tappa! Avete omologato tutti i timbri?
Noah: ehm, ce li ha Izzy. Hai una monetina?
Topher: tieni.
Noah: un attimo solo.
Izzy: bzzz vrrrr clunk!
-Noah estrae dal foro della macchinetta la mappa e la consegna a Topher-
Topher: direi che è tutto in regola. Quindi eccovi i biglietti in cambio. Congratulazioni, Opposti: siete i primi finalisti di Flurrydonkylous Race!
Noah: non ci credo, ce l’abbiamo fatta. Siiii! Batticinque, pazzerella. No, aspetta!
-Izzy non se lo fa ripetere due volte e gli cade addosso schiacciandolo sotto la macchinetta-
// GLI OPPOSTI- FINALISTI //
Noah: è stata un’Odissea senza fine. Non mangerò per i prossimi tre mesi probabilmente. Ma adesso mi posso gustare la pietanza migliore: guardare lo spettacolo degli altri affannarsi comodamente seduto in prima fila.
Izzy: sìì, adoro il cinema d’azione! Agli stuzzichini provvedo io.
Noah: buona visione. -si mette gli occhiali scuri, costume, e fa compagnia a Topher nel prendere la tintarella di luna sul tetto-
>>> Le Selvatiche completano anche l’ultimo sigillo e si precipitano subito a verificare la tesi di Ketty saltando direttamente da un tetto all’altro nonostante il suo infortunio!
Dawn tiene Mike per mano e si buttano giù per la cascata artificiale con fiducia.
I Migliori continuano la loro rimonta superando anche l’all you can eat giapponese, e vomitando subito dopo.
>>>
Montaggio dei vari tentativi a vuoto delle Selvatiche, con Ketty che graffia una a una le tappe sbagliate.
Altruisti e Migliori si trovano nello stesso momento nel padiglione dell’Uruguay, con Jasmine che a questo punto se ne frega e fa disputare la sfida nello stesso momento. Le sculture di cibo di Mike e Kurt sono a dir poco discutibili, per non parlare del ritratto fatto da Koffee ma alla ex-membro dei Giganti non importa altro che levarseli tutti di torno.
Appena finito, gli Altruisti si separano dai Migliori entrando nel padiglione antartico-argentino, mentre Koffee e Kurt non sanno più dove andare ancora…Finchè non si accorgono che esiste l’Area 51 sotto la macchia di caffè. Inutile dire che Kurt non l’ha presa benissimo.
Continua la ricerca senza sosta delle Selvatiche.
>>>
Il banchetto antartico si rivela ancora una volta insormontabile per Dawn, e si ripete una scena già vista molte volte oggi con Mal.
La prima portata ‘aliena’ capitata ai Migliori è invece il caffè defecato dagli elefanti, che Koffee beve senza problemi. La fortuna gira per una volta quando al turno successivo Kurt pesca proprio lo Snake Wine!
>>>
Gli Altruisti sono stati costretti a tornare all’Albero della Vita dopo che Mike non è riuscito a finire da solo, consolandosi a vicenda molto teneramente.
I Migliori sono alla forsennata ricerca dell’ultimo timbro negli specchi del Montenegro.
Ormai è l’alba e dalla cima di un tetto Ketty scorge improvvisamente il luccichio di quello che le pare un paio di occhiali da sole, e decide di indagare.
Ketty: stanati!
Noah: zzz..mh? Ahh! -si vede arrivare direttamente Mayko in rampa di lancio nella piscina-
Topher: S-Selvatiche! Un’entrata a sorpresa degna di voi. Non vi ho neanche viste arrivare. Ora potresti anche scendere dal mio stomaco, Ketty, grazie?
Ketty: non finché saremo sull’acqua.
// LE SELVATICHE – FINALISTE //
Ketty: seconde dietro agli Opposti. Considerato tutto quello che ci è successo oggi, l’importante è averci messo la zampata finale sulla linea del traguardo. Quella integra. -mostra un’ingessatura appropriata adesso-
Mayko: scusa se non sono riuscita a dirti, o a farti capire, che non ero più ehm Kami. Non so perché ho continuato a recitare la parte della cattiva, sentivo solo di volere rimediare al mio gesto vendicandomi su chi mi aveva istigato a dare il peggio di ME, ma la situazione mi è poi sfuggita di mano, di nuovo…e…e…
Ketty: in fondo è stata anche colpa mia che ho ignorato tutto il tempo il tuo grido d’aiuto, il tuo stato d’animo, e i segnali continui che mi mandavi ritenendoli solo capricci e perdite di tempo. Ho pensato tutto il tempo ad aiutare la mia compagna in gara, ma non ad aiutare la mia amica. Non ci pensiamo più, d’accordo?
Mayko: davvero mi ritieni -sniff- tua amica anche dopo tutto quello che hai passato a causa mia.
Ketty: la migliore, anche perché non ne ho mai avute altre.
Mayko: schietta come sempre.
-si mettono a ridere, con Mayko che la tira su in braccio-
Vieni qui, sei proprio una gatta matta.
Ketty: e tu volpe viziata.
…
Domani batteremo Noah e Izzy anche con una zampa sola. Di cuore e di zampa…
Mayko: selvagge e indomabili…
Insieme: per sempre Selvatiche!
Mayko: auuuuuuuuuuh!
Topher: annuncio alle coppie rimaste che c’è un solo biglietto libero rimasto per la GRAN FINALE. Gli ultimi ad arrivare saranno definitivamente EEELIMINATI!
Koffee: come un solo posto libero? Chi ci è arrivato davanti?!
Kurt: kvesto è tutto per colpa tuaaa!
Mike: stavolta ce la devo fare a mangiare tutto.
Rory: a-anche perché ormai il cibo si è scongelato.
Dawn: c-ci sono anche io. In fondo Madre Natura ha voluto che fossi onnivora. Munch. -mette un gamberetto in bocca tenendo gli occhi chiusissimi-
Mike: oh, Dawn. Ce la possiamo fare!
Koffee: sob, è inutile, non si trova da nessuna parte. Mi consolerò con l’ultimo goccio di…
Kurt: ORA BASTA: BASTA CON KVESTO MALEDETTO SCIAGURATISSIMO CAFFE’! -le strappa il thermos di mano e lo lancia nella fontana- Ecco che cosa ne faccio del tuo caffè, ecco la fine che merita! E’ dal primo giorno di gara che ti sopporto con kvesta mania del caffè, caffè, caffè! Mi sono sorbito i tuoi simposi sul caffè, il tuo “caffè-sitting”, persino come antidoto me l’hai somministrato: ma che hai in quella testa bacata? Mokee, Rokee, Tofeee… Una persona sana di mente può cambiare personalità in base al caffè che beve?!?
Mi hai mandato ai pazzi, ai pazziii! Tutto kvesto per arrivare a perdere a un passo dalla finale. E tu saresti anche di famiglia nobile? Kvale insulto alla mia categoria, sei solo uno scherzo di natura.
Koffee: …mi dispiace.
Kurt: ma come, niente “mangiakrauti”? Nessuno schiaffo? Nessun urlo squarciatimpani del mio nome?
Koffee: n-no, hai ragione su tutto. Sono la peggiore sorella e la peggiore compagna possibile, la peggiore in assoluto. -piange-
Kurt: nein, nein! Cos’avevo detto riguardo ai piagnistei? -Koffee continua a piangere ma in silenzio- Koffee, smettila. Preferivo quando facevi l’isterica, non sono abituato a vederti così. Per tutte le lacrime del Danubio, basta! -la scuote- Torna come prima. Ho ancora il segno della caffettiera che mi hai lasciato in fronte, guarda.
Koffee: sono solo un peso per te, continua da solo.
Kurt: oh scheibe. Se ti riprendo quella caffettiera poi torni quella di sempre, per favore? Ma tu guarda che pappamolle sono difentato. I miei avi si staranno rivoltando nella tomba. Schloss a me! Si sono staccati tutti i pezzi. Ecco, uno si è anche incastrato sul fondo. Acc, staccato. -rimonta la caffettiera perfettamente come nuova, e va anche a comprare una bustina di caffè prima di restituirgliela- Tieni. Però te lo fai da sola, anche perché io non so usare questi aggeggi.
Koffee: lo hai fatto p-per me? -lo guarda con occhi colmi di lacrime, prima di dare un sorso- Pezzo d’incapace! Vuoi avvelenarmi? Hai messo un timbro al posto del filtro originale pensando non me ne accorgessi, sei un idiota! -gli timbra una cinquina in faccia facendolo volare in acqua- A proposito, ma che timbro è questo? Boh, vediamo. Ehi, non assomiglia a nessuno di quelli che abbiamo già. Sono dodici in tutto così. Ehi, Kurt, Kuuuuuuuuurt! Quando avrai finito di recuperarmi il vero filtro della caffettiera, andiamo a prenderci questo terzo posto.
Mike: l’ultimo boccone…ahh ma è ancora viva! -Dawn infilza l’eulagisca con l’alicorno-
Dawn: perdonami, madre natura. -e se la mangia al posto suo- Mgh.
Seijii: avete vinto.
Mike: sei stata fantastica, se ti viene da vomitare possiamo fare una sosta.
Dawn: no, ho avuto una visione e se non corriamo al massimo…groan.
Mike: allora ti porto in braccio. Dove? Dawn?
Dawn: ho visto…ho visto…il Turkmenistan nel nostro futuro. -perde i sensi-
Mike: è proprio uno degli ultimi in fondo alla strada. Devo correre come alle olimpiadi ha fatto Svetlana!
-prende la rincorsa come un atleta, e parte a scatto lungo tutto il cardo mentre Kurt arriva come una scheggia dal decumano con Koffee a carico-
Largo, pista!
Kurt: non mi sorpasserai mai!
-ma Mike ha un peso inferiore addosso e ha un’andatura più veloce-
Neiiiin!
Koffee: ma andate affarvi un caffè, bollente mi raccomando. -glielo lancia tutto addosso- Kihihih.
Mike: ahh, dritto negli occhi!
Dawn: ti guido io con gli occhi della mente.
Mike: mi fido. Aaaaah!
Kurt & Koffee: Ahhhh! Nooo!
-gli Altruisti arrivano un secondo prima di loro al traguardo-
Topher: congratulazioni, Altruisti! Siete arrivati prima voi.
// Migliori //
Kurt: non è possibile.
Koffee: suuuuuurp!
// Altruisti //
Mike: è stato incredibile arrivare così al photofinish! Poi…
Topher: eccovi i biglietti per la finale.
Mike: e questa è la…mapp…plik. Plik. Plok. -è tutta zuppa di caffè da non essere più leggibile-
Topher: -tira un profondo sospiro- Migliori.
Koffee: spluttt! Il caffè ha colpito e affondato ancora una volta! Ahahahahah!
Kurt: noi non muoriamo mai perché siamo immortali: I Miglioriiii!
Topher: come no… -controlla la loro mappa più e più volte ma stavolta i timbri sono tutti giusti- Mike e Dawn, ci ho sperato fino all’ultimo ma mi dispiace.
Mike: non fa’ niente. Ho già vinto un reality. Mi spiace solo per la mia compagna di squadra.
Dawn: ma no, l’importante è essermi divertita durante il viaggio, finchè ho potuto almeno.
Topher: Altruisti, vi dichiaro quindi ufficialmente arrivati quarti ed EEELIMINATI!
// I MIGLIORI – FINALISTI //
Koffee: segnatevi queste parole, tutti quanti: gli ultimi saranno i Migliori, e i Migliori domani saranno i vincitori.
Kurt: Selvatiche? A cuccia. Opposti? Kaput. Impereremo su tutti gli inferiori.
Koffee: #weareTheMigliori.
Topher: le porte dell’EXPO finalmente si chiudono dopo una puntata che è sembrata interminabile. Che si spalanchino adesso le porte della finale, e chissà quale inferno o paradiso attenderà Opposti, Selvatiche e Migliori nell’ignoto del Turkmenistan. Appuntamento alla 25° tappa per la finalissima di…di…di…FLURRRRRRRRRYDONKYLOUS RRRRRRACE!
FINE
*EPILOGO*
Mike: che peccato. Uscire proprio adesso che eri tornata. Sento come se tu non ti sia potuta godere abbastanza di questo viaggio, beh, neanche io a dire il vero, ma almeno l’ho vissuto in prima persona.
Dawn: ti ho già detto di non preoccuparti. Ci sono eventi che non possiamo controllare, neppure prevedendoli, ma solo accettare. Fa parte del ciclo della vita. Comunque qualche ricordo bello ce l’ho, come il nostro spettacolo al teatro greco e la prima vittoria al teatro bolscevico. Conserverò i nostri momenti assieme con cura, finché avrò memoria.
Mike: ti va di crearne un’ultimo indimenticabile? Pare che l’Albero della Vita sarà riacceso ora che FR è terminato. Così pensavo…ecco -arrossisce- di invitarti a vedercelo. Solo che dovremo fare la fila adesso per entrare.
Dawn: sono certa ne varrà la pena. Accetto volentieri.
-Mike e Dawn passano così tutta la giornata ad aspettare, finché a sera non riescono finalmente a entrare. Nel padiglione Vanke ripercorrono i ricordi della loro avventura, nel padiglione del Turkmenistan si fanno scattare foto sotto le acque arcobaleno, e nel padiglione del Montenegro fissano l’ultima volta lo specchio dell’immagine residua di Mal.
Per poi infine fermarsi nella grande piazza, e osservare il meraviglioso spettacolo dell’Albero della Vita con gioia e meraviglia.-
Mike: è spettacolare, bellissimo, una delle cose più belle mai viste in vita mia.
Dawn: già.
Yumi: *latiassolutamente magnifico*
Lester: -si sta facendo fare una foto da dei turisti giapponesi- due magnificenze a confronto, Lester e l’Albero della Vita, da portarvi come ricordo irripetibile, ah! *POSA EPICA*
Mike: sono felice di essere qui con te, Dawn. Grazie di tutto. -la abbraccia-
Dawn: anche io mi sento molto felice, grazie altrettanto, Mike. -soffia via dalle mani ciò che rimane della mappa dell’EXPO che diventa un meraviglioso uccellino di carta che il vento va a posare sulla cima più alta dell'Albero della Vita-